Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì venticinque giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi i temi di cui ci occuperemo quest'oggi partendo dalla Russia che proprio oggi iniziano le procedure
Di voto nel referendum anche se non si chiama referendum che Vladimir Putin
Sta organizzando per la riforma della Costituzione che deve permettermi di restare al potere dopo il due mila e ventiquattro vi proporremo un lungo articolo di del mondo Putin si regala un voto popolare su misura e poi leggeremo un analisi dalle figlia o di ieri di Isabella se su e mal ma con il presidente francese infatti aveva tentato un ricette con Vladimir Putin un po'come fece Barack Obama
Quand'era presidente degli Stati Uniti i risultati sono alquanto deludenti scrive tra l'altro lo fidiamo
Ci occuperemo poi gli Stati Uniti del libro di John Bolton chi racconta i disastri della politica estera di Donald Trump vedremo dalle mondo commento di Sylvie Kauffmann
Il caos Trump piano visto dall'interno
E poi i segnaleremo anche un altro commento dal New York Times di ieri Thomas Friedmann a proposito delle relazioni tra Stati Uniti e Cina Friedman ha spiega abbastanza bene chi il problema in questo caso non è tanto la politica estera di tran-tran ma una tendenza un trend in corso da diverso tempo che spinge la Cina l'America verso il divorzio chiuderemo con la politica italiana che torna d'attualità in particolare le affidiamo ieri pubblicava un articolo su Lucca Zaia il Doge verso cui convergono tutti gli sguardi
Questa figura storica della lega che presiede la Regione Veneto appare sempre più come un'alternativa a Salvini scrive
Tra l'altro il quotidiano conservatore avesse quotidiano conservatore spagnolo torna ad occuparsi del Movimento Cinquestelle dopo il presunto scoop su un presunto documento sui finanziamenti del regime venezuelano
A Gianroberto Casaleggio questa volta beh se palla di Beppe Grillo che propone l'assalto dello Stato alle telecomunicazioni questo il titolo di un articolo uscito ieri cominciò però dalla Russia e dal referendum ma di Vladimir
Putin sulla riforma della costituzione Rimonda in prima pagina oggi a questo titolo Putin si regala un voto popolare tra virgolette su misura
Tra referendum al plebiscito il presidente russo organizza una consultazione a partire dal venticinque giugno in piena pandemia questa riforma costituzionale che è sottoposta a al volto permetterà Putin di restare al potere dopo il due mila e ventiquattro e rafforzerà le sue prerogative scrive le Monde è un esercizio inedito è strano quello che si svolgerà in Russia a partire da oggi un referendum ma che non si chiama così un plebiscito il cui eroi avanza mascherato
Le misure prese di fronte al coronavirus in particolare lo spalmamento del voto in una settimana
Fanno temere manipolazioni supplementari ma alla fine del processo il primo luglio la riforma costituzionale che offre a Vladimir Putin di restare al potere
Dovrebbe essere adottata senza Problemi l'iniziativa di una riforma della Costituzione del mille novecentonovantatré ricorda le Monde
è stata assunta dallo stesso Putin il quindici gennaio in nome dei cambiamenti Recanati secondo lui dal popolo russo
La manovra è stata condotta massima velocità i cambiamenti costituzionali sono stati adottati definitivamente dalla Duma in appena due mesi
La misura più importante è stata aggiunta al testo poche ore prima del voto dei deputati
Permette l'attuale presidente al potere dal due mila di restarci dopo il due mila ventiquattro cosa che gli era teoricamente vietata in virtù di questo testo i due mandati passati di Putin vengono azzerati
E dunque Putin può effettuare altri due mandati consecutivi ipotesi che lui stesso aveva escluso diverse volte negli ultimi anni
Il processo doveva essere avvallato da un voto popolare già alle ventidue aprile ma è stato rimandato il primo luglio a causa dell'epidemia coronavirus
E di fronte alla situazione ancora preoccupante le operazioni di voto sono state spalmate su una settimana
Sin dall'inizio però i responsabili russi hanno evitato il termine referendum ma preferirei preferendo girare attorno al campo lessicale della consultazione i referendum spiega le Monde è previsto dalla Costituzione russa e si applica anche ha modificato la Costituzione
Ma l'esercizio molto inquadrato dal punto di vista legale definisce in viene definito in modo molto preciso come deve svolgersi la campagna elettorale
Il suo finanziamento la presenza di osservatori indipendenti le pene previste per violazioni delle regole la formula scelta da Putin quella del virgolette voto popolare è molto meno vincolante
Le montagne racconta come si si sta svolgendo si è svolta questa campagna ufficialmente neutrali le autorità pubbliche hanno condotto una campagna di informazione massiccia orientata al sì le questioni istituzionali sono state ampiamente ignorati in questa campagna di comunicazione al loro posto sono state usate tematiche più simboliche
Come parole d'ordine con parole d'ordine come difendiamo la ma la memoria dei nostri avi salvaguardiamo la lingua russa proteggiamo i diritti degli animali difendiamo la famiglia
Alla televisione gli uomini del presidente a evocano in termini vaghi la necessaria stabilità in un mondo complicato
Alla fine spiega nel mondo è stato lo stesso Putin ad affrontare la questione in un'intervista televisiva il ventuno giugno il Presidente ha detto di non escludere di ripresentarsi nel due mila il venti quattro per evitare che tutti gli altri siano occupati e cercare un successore invece di lavorare
In realtà per le mondi futuro di Putin non è chiarissimo per molti osservatori non si tratta di aggrapparsi al potere fino al due mila e trentasei
Ma di rafforzare la sua autorità prima del di avviare forse una transizione martedì il presidente di Nuova apparso in televisione evocando una scelta per lo sviluppo di lungo periodo della Russia
Ma soprattutto annunciato nuove spese pubbliche un bonus alla famiglia costruzione di infrastrutture aumento delle tasse per gli più ricchi le Monde poi racconta di altri episodi anche tratti divertenti per condizionare questo voto popolare la richiesta da parte del Cremlino i governatori di organizzare le operazioni di voto in clima festivo cosa che ha accelerato le misure di dei confinamento Ri
Rispetto il coronavirus ma aumenta ovviamente i rischi di contagio in un Paese che già in cima alla alle classifiche per il numero di casi
Distribuzione di panini bibite lotterie la Città di Mosca messo in palio centotrenta milioni
Di rubli in caso di referendum formale tutte queste pratiche avrebbero potute essere sarebbero state associate a acquisto di voti compravendita di voti ricorda
Ricorda le Monde insomma questa è la situazione del voto popolare che vedrà Putin uscire ovviamente vincitore questo questo nessuno lo mette in dubbio chi non vince in questa in cui con questo referendum ma non solo
E Emanuel Marco perché il presidente francese lo ricordava ieri le figlia o in un'analisi di Isabella asset aveva teso la mano al presidente russo cercando una sorta di distensione di dialogo dipinti
In qualche modo anche di contrappeso a Trump l'infruttuoso resetta di macro con Mosca e anche cui si parte da un episodio abbastanza gustoso
Si tratterebbe di una gaffe di comunicazione di Mosca contrariamente a un affermò a un'informazione diffusa dal ministero degli Esteri rosse ma nell'arco non ha mai ricevuto l'invito ufficiale per la parata militare
Che c'è stata ieri organizzata per commemorare i settantacinque anni della vittoria contro Hitler parata annullata il nove maggio a causa del coronavirus questo abitato ma crolli
Dover scegliere se declinare l'invito oppure assumersi il rischio di servire da cauzione il Cremlino sulla scena scena internazionale perché perché la scommessa di macro di un ristretto come quello che aveva cercato di fare Barack Obama ha prodotto per usare un linguaggio diplomatico risultati incerti
Le fidiamo ricorda che prima con un incontro versai dopo la sua elezione e poi con un altro al Forte di Brega Massone ad agosto due mila e diciannove Macromedia investito molto nella ripresa del dialogo con Mosca
La ragione di questa inflessione della politica russa della Francia ciò che era stata è riaffermata anche lo scorso anno sono numerose persone vive all'Eliseo matrona sempre difeso l'idea di una diplomazia pragmatica prendendo atto dello sparo spettacolare il ritorno della Russia sulla scena internazionale macro
Sperava in qualche modo in un contributo di punti nel risolvere le crisi in particolare in Medioriente Siria Libia i Iran
Ma che non sapeva anche che Ravano immaginare la sicurezza europea senza tenere conto della Russia infine il contesto internazionale dopo l'elezione di Trump giocava a favore dell'apertura a Mosca
Ma croato dunque diverse concessioni si è battuto per il ritorno della Russia il Consiglio d'Europa poi ha teso la mano affermando la sua volontà di reinventare l'architettura di sicurezza
Tra Unione Europea e Russia ma i risultati di questo riavvicinamento appaiono molto magri
In Russia Vladimir Putin non non ha voluto in Siria Vladimir Putin non ha voluto o potuto influenzare Bashar al-Assad
Il Cremlino non ha saputo contenere l'influenza iraniane in Siria
E non ha aiutato a salvare l'accordo sul nucleare di iraniano ma è con l'Ucraina che la delusione senza dubbio è maggiore malgrado l'arrivo a Kiev e di un nuovo presidente più disponibile al dialogo il Cremlino
Non ha voluto cedere di un millimetro sulle sue conquiste di guerra del due mila e quattordici
Risultato l'avvicinamento con la Russia spiega la direttrice del Centro Russia belli fritta Tiana cast to have bacerò
Non ha prodotto molto ma sarà ancor più difficile nel due mila e venti che nel due mila e diciannove perché il contesto diventato più complicato
Inoltre la riforma costituzionale di Putin mette la diplomazia francese nell'imbarazzo
Non c'è nemmeno più un travestimento democratico si scopre la vera natura della Russia e difficile per la Russia lavorare per la Francia
Lavorare con un Paese che non fa più nemmeno finta di essere democratico così tra l'altro il Isabella se su li fidiamo
Dalla Russia di Vladimir Putin ci spostiamo gli Stati Uniti Donal Trump il libro del suo ex consigliere alla sicurezza nazionale e John Bolton che ovviamente viene commentato da molti uno sguardo europeo a questo testo viene offerto da da Sylvie Kauffmann sul nel mondo di oggi
Il caos tram piano visto dall'interno il libro di volto nel bilancio di un anno di disastri diplomatici colossali scrive
Tra l'altro le monde
E allora andiamo andiamo alle Gerber
C'era ancora qualcosa che non sapevamo dell'ignoranza di Donal Trump sul resto del mondo
Apparentemente sì viste le perle contenute nelle memorie del suo ex consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton che grazie ad anticipazioni saggiamente orchestrate hanno fatto felici media anti Trump
L'establishment di Washington per esempio ha letto che il Presidente degli Stati Uniti ha chiesto davanti all'allora premier britannico trasmesse Regno Unito fosse una potenza nucleare
Dal libro non esce bene nessuno né l'autore né il presidente si tratta di un resoconto dettagliato delle battute d'arresto delle gaffe della diplomazia americana ad aprile due mila e diciotto settembre due mila e diciannove periodo
Durante il quale Bolton è stato testimone assiduo dell'Ufficio Ovale
E così si scopre che il presidente ha colto i suoi omologhi delle tre Repubbliche baltiche pensando che venissero dall'ex Luppi Ugo Slavia perché confondeva i baltici con i Balcani e che riteneva che la Finlandia facesse parte della Russia
Ma è un'altra parte del racconto di Bolton che ha scioccato più seriamente alcuni spiriti americani la descrizione delle conversazioni con i grandi autocrati di questo mondo come il cinese Shi Jinping il turco Recep Tayyp Erdogan a cui il Presidente degli Stati Uniti ha offerto e chiesto favori per assicurarsi le loro buone Grazio negoziare qualche vantaggio in termini di rielezione
Questa evocazione della prima potenza mondiale trattata come una repubblica delle banane farebbe arrossire qualsiasi cittadino normale
Per i lettori europea i prosegue nel mondo
I passaggi più più più rilevanti stanno altrove
E cioè nei resoconti dei vertici bilaterali internazionali viene alcuni aneddoti erano conosciuti l'ostilità nei confronti di Angela Merkel la ribelli vanità con M. ma con la collera contro Justin crudo
Ma l'insieme conferma l'impresa di demolizione diplomatica che il tram Prism mo'
A prodotto e l'inesorabile giuramento che il tram Prisma inflitto agli Stati Uniti
L'idea che si possa fare blocco con il tram Peace mo'oggi è stravagante il libro e il bilancio di un anno di disastro di disastri colossali nella politica internazionale
Con in primo piano il divorzio transatlantico alcuni esempi Trump avrebbe potuto dire ricercare la cooperazione con gli europei di fronte la Cina ma preferito trattarli come avversari l'Unione Europea è peggio della Cina in più piccolo ha detto a Merkel il ventisette aprile due mila e diciotto poi al vertice NATO a Brussel del luglio due mila e diciotto tran-tran
All'improvviso aveva deciso semplicemente che gli Stati Uniti dovevano ritirarsi lo ha detto il segretario generale della NATO ieri Stoltenberg
In quell'occasione gli europei sono usciti traumatizzati dall'aggressività del Grande Fratello americano anche se il peggio pestato evitato secondo Bolton Trump non segue nessuna grande strategia e nemmeno una traiettoria coerente
Ma in più oggi si sono aggiunti due venti al caos della politica estera la pandemia colpì diciannove la rivolta antirazzista insomma appuntamento il tre novembre conclude
Conclude tra l'altro
Le le il mondo a proposito del del libro di ti di Bolton vale la pena segnalare anche un commento di Thomas Friedman del New York Times uscito edizione cartacea ieri ma che trovate ancora sul sito internet
La Cina l'America si dirigono verso il divorzio il punto è che per quaranta anni due Paesi avevano avuto un accoppiamento economico inconscio
E all'improvviso il trend si è invertito
Friedman spiega che Trump non deve preoccuparsi dopo l'uscita del libro di Bolton Cina e Russia voteranno per lui perché finché c'è il caos negli Stati Uniti loro possono trarne beneficio
Ma aggiunge poi che
L'allontanamento Cina Stati Uniti è strutturale non è dovuto solo a tram per le sue bordate
E alla fine l'interrogativo secondo Friedman se lo dovrebbe porre Pechino
E la Cina che dovrebbe chiedersi perché ha perso l'America alla fine anche la Cina
A da rimetterci scrive tra l'altro Thomas Friedman
Per chiudere invece uno sguardo all'Italia che torna d'attualità su alcuni giornali esteri anche per le vicende politiche e in particolare quanto sta accadendo a Matteo Salvini e alla legga
Mia figlia o ieri pubblicava una corrispondenza dal titolo Luca Zaia il Doge verso cui convergono tutti gli sguardi questa figura storica della lega che presiede alla Regione Veneto appare sempre più come un'alternativa Salvini
E scrive scrive le Figaro con la crisi del coronavirus il Doge di Venezia diventato la personalità politica italiana cui tutti guardano la strategia di Luca Zaia di lotta contro il virus testa massicci isolamento delle persone infette sorveglianza dei contatti per trovare focolai si è rivelata più efficace che nel resto d Italia
Morale la sua popolarità secondo il volo di amanti oggi al novantadue per cento
A destra molti lo vedrebbero bene la testa di un governo di coalizione nazionale per gestire la ricostruzione del paese dopo Covi d'
Nel frattempo Matteo Salvini viene ritenuto poco affidabile dalla destra con una strategia che appare poco leggibile perfino i partigiani della Lega
E un nazionalismo totale che irrita la a base storica del partito insomma spiega Federica Valenti che il giornalista dell'Agi che segue da sempre la lega tutti pensano Luca Zaia come alternativa credibile la testa di un governo di destra poiché figlia ho spiegato
Citando anche David leganti sul foglio che Zaia non è propenso a un colpo di stato interno
Al partito ma al direttore dei giornali Dj di invento Paolo Possamai aggiunge non è tanto la minaccia di Zaia che ammette Salvini a disagio ma la sua visibilità il credo di credito di cui gode che non portano molto alla lega al suo leader
Perché è successo di Zaia ricorda che non tutti gli elettori né tutta la lega sono dietro Salvini nella sua visione populista e nazionalista in opposizione sistemica e virulenta al governo e all'Europa
Zaia incarna una destra più liberale moderata quella dei piccoli imprenditori artigiani Benetti più vicini all'Europa che a Roma insomma se nessuno lo vede come brutto conclude tra l'altro l'affidiamo le prossime scadenze elettorali potrebbero minacciare lo status quo impensabile un anno fa la questione della leadership di Salvini oggi Posta
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale