Omaggio a Giovanni Falcone - Intervento alla Tavola rotonda "Per una cultura dei diritti-doveri della legge e del giudice" promossa da Mondoperaio il 25 maggio 1988 a Catania

Sola parola Giovanni Falcone
Io credo che non si possa non convenire con Salvo andò che in una recente intervista a definito Messito dalla consultazione referendaria sulla responsabilità civile del giudice
Come il semaforo verde per riforme più generali il punto di partenza per riscrivere lo statuto professionale del giudice per un un riequilibrio dei poteri dello Stato
E la realtà in effetti a questi
Mi sembra ormai sterile polemica insistere nella critica su chi ha voluto il referendum o riproporre alla sommità attesi da complotto politico in chiave destabilizzante della magistratura
Non sono mai stato favorevole ad argomenti del genere né ho mai condiviso quella diffusa sindrome da stato di assedio che opportunamente c'è stata rimproverata
Ritengo invece che mettendo finalmente da parte dei sospetti reciproci si dovrebbe prendere atto con sano realismo della grave situazione di crisi in cui si dibatte all'amministrazione della giustizia
E cercare di risolvere i non pochi problemi esistenti nell'interesse esclusivo del Paese
Potrebbe sembrare paradossale che la magistratura come dimostrato ad Agrate referendari goda di così poca credibilità nella società civile
Proprio in un momento in cui ha dimostrato con i fatti ottenendo risultati non indifferenti con sacrifici notevoli
Di non far volare in aria i soldi chi straccia e di voler affrontare alla radice i non pochi e non devi problemi posti da una criminalità ormai dilagante
Ma paradossale non è
Se si considera che la causa di così scarsa credibilità della magistratura
Non sta nelle cosiddette iniziative giudiziarie ad alto rischio con le quali la collettività e quasi sempre solidale
Bensì nella scarsa professionalità con cui non infrequente mente queste iniziative vengono mandate avanti
E soprattutto nella infinita dei casi in cui le persone che sono entrate in contatto col mondo dalla giustizia
Hanno ricevuto la spiacevole sensazione dell'arroganza e della scarsa umanità con cui venivano trattate a parte i gravi problemi di efficienza in concreto
Ed allora si tratta di restituire credibilità e giudici attraverso una diffusa professionalità uscendo dall'equivoco dell'impegno di pochi
Non soltanto in attività giurisdizionali di vasta risonanza
Ma in quelle anche non meno importanti distrutti in ha costituito il comodo paravento per coprire omissioni e negligenze che adesso ci vengono rimproverate
E se non è certamente infondata l'accusa di latitanza alla classe politica che han lasciato incancrenire i problemi della giustizia senza muovere un dito per risolverli
Questa non è certo una buona ragione per nascondere le responsabilità che competono alla magistratura
L'unico vero problema e quindi quello di evitare che
In questa stagione di riforme istituzionali che non possono non comprendere necessariamente anche l'istituzione giudiziaria
Si attivino riforme nell'amministrazione della giustizia non idoneo allo scopo di un miglior funzionamento dalla stessa il pensiero cade anzitutto sulla recentissima introduzione della legge sulla responsabilità civile del giudice che tante polemiche critiche ha suscitato spesso di opposto segno
Alcuni l'hanno codificata una legge truffa poiché il diritto del cittadino al risarcimento del danno
Provocato da comportamenti colpevole del magistrato non sarebbe meglio tutelato di prima
Altri per converso l'hanno considerato uno strumento per comprimere l'autonomia e l'indipendenza della magistratura costituzionalmente garantita
Non già come privilegio a vantaggio di pochi irresponsabili ma come insostituibile garanzia per me stessa istituzione democratica
C'è stato anche che ha qualificato alcune iniziative adottate dalla magistratura a seguito dell'introduzione della legge sulla responsabilità civile come una ritorsione di sapore squisitamente o corporativo
Ma spesso non si è trattato che dell'inevitabile conseguenza di una legge che influirà sull'assetto della magistratura e su concreto funzionamento della giustizia molto più di quanto adesso si possa pensare
E che vanno ben al di là del modesto problema del conseguenze economiche per il patrimonio del singolo magistrato di suoi errori Conte
Mi limiterò ad evidenziare solo alcuni problemi posti dalla nuova legge
L'articolo cinque comma cinque stabilisce che se la domanda di risarcimento del danno del privato e dichiarata ammissibile il tribunale ordina la trasmissione degli atti ai titolari dell'azione disciplinare
Trattasi quindi di un atto obbligatorio
E il procuratore generale della Corte di Cassazione entro due mesi dalla comunicazione degli atti deve iniziare all'azione disciplina
Ma vi è di più nel giudizio disciplinare non si applica la disposizione dell'articolo due che circoscrive all'arrivo avanza nel giudizio civile ai soli casi di colpa grave
In pratica
Ciò significa che chiunque sia pure attraverso il filtro del giudizio di ammissibilità dell'azione civile di risarcimento potrà attivare il meccanismo dell'azione disciplinare nei confronti del singolo magistrato
Il che pone problemi di non poco momento e noto che la questione della responsabilità
E attraverso la responsabilità disciplinare possano essere turbata l'autonomia e l'indipendenza della magistratura
Prima della legge l'esercizio dell'azione disciplinare riservato al ministro dovrà Giustizia e al procuratore generale della Cassazione com'è noto era discrezionale
E agli addetti ai lavori e nodo il dibattito in corso che era orientato ai fini di una migliore garanzia dell'indipendenza della magistratura e nello stesso tempo di una trasparenza dall'azione giudiziaria
Da un lato atti bizzarra da condotte costituenti lecito disciplinare
E dall'altro arrendere obbligatorio per esercizio dell'azione disciplinare
Adesso invece è stata introdotta senza che nessuno quasi se ne accorgesse una modifica della normativa preesistente di enorme portata
E di farlo non soltanto l'esercizio dell'azione disciplinare sulla base del meccanismo suindicato è obbligatorio
Non soltanto qualsiasi cittadino sarà in grado sia pure attraverso il filtro di cui abbiamo detto di innestare il meccanismo del giudizio disciplinare ma in mancanza di una qualsiasi attività tipizzazione
Delle condotte suscettibile di valutazione disciplinare qualsiasi comportamento del magistrato sarà suscettibile di valutazione in sede disciplinare
Essendo espressamente escluso che debba trattarsi di Coppa cara
Quali possono essere i pericoli è noto che nonostante gli apprezzabili sforzi soprattutto del consiglio in carica il CSM non è in grado di dare una risposta in termini ragionevolmente brevi ai numerosi giudizi
Disciplinari in corso i quali è prevedibile aumenteranno sulla base della nuova normativa
E non è un mistero per nessuno è questo è un fondato l'andamento di accusa della classe politica nei confronti della magistratura che la giustizia disciplinare vigente e poco credibili perché soprattutto nella componenti togati del CSM spesso risente di distorte alloggi che associative che rendono più difficile
Una serena e imparzialità votazione dei baschi dei fatti posti a fondamento dell'azione disciplinare
E quindi da un lato il magistrato è soggetto a continuo rischio di un'azione disciplinare esercitata da chicchessia o innestato chicchessia
Dall'altro almeno allo stato attuale delle cose esposto al pericolo di una valutazione non serena e per giunta che non verrà emessa in tempi brevi
Se si pensa che nella prassi del CSM la pendenza di un giusto di un giudizio disciplinare costituisce concreto pregiudizio per il candidato soprattutto nella valutazione per gli incarichi direttivi e semidirettivi
Curiosamente nella materia mentre per ogni cittadino vale la presunzione di innocenza per il magistrato vale il principio opposto non è chi non veda quando i rischi concreti per una incisiva azione della magistratura nelle sue attività istituzionali possa derivare da una normativa dell'azione disciplinare come quella testé delineato
E a scanso di equivoci non intendo sostenere nel rivendicare alcune impunità per la magistratura
Essendo fra quelli che maggiormente si sono battuti e si battono per un severo e puntuale esercizio della responsabilità disciplinare
Ma sento l'obbligo di sottolineare i pericoli per l'indipendenza e autonomia della magistratura
Derivanti da istituti che se non intenzionalmente quanto meno in modo non sufficientemente meditato incidono così pesantemente su un nodo delicatissimo qual è quello della responsabilità disciplinare del del giudice
Tante altre sarebbero le preoccupazione determinate dalla legge sulla responsabilità civile ma mi sembra sufficiente in questa sede aver posto in luce come sia fuorviante ridurre i non pochi problemi che la stessa pone a quello dell'effettiva tutela del diritto del cittadino risarcimento problema certamente importantissimo
Ma che non solo non esaurisce le problematiche dalla legge macché sicuramente collegato con altri problemi
Come ad esempio quello della responsabilità disciplinare
Ed il concreto esercizio dell'azione disciplinare non potranno influenzare nei fatti quella tutela dei cosiddetti nuovi diritti non la nuova tutela dei diritti la tutela dei nuovi diritti
Dai contorni ancora incerti finora in buona parte brividi adeguata protezione giuridica
I diritti dei minori degli handicappati degli anziani sono stati finora oggetto di tutela sporadica ed inadeguato
Soltanto un impegno di solidarietà sociale assunto dalla collettività tramite la legge
è un corrispondente impegno del giudice quale garante stimolatore di questa solidarietà potrà determinare risultati soddisfacenti
Come è stato efficacemente osservato ad altri
Non si tratta più di schierarsi con l'operaio l'inquilino o il mezzadro Perrelli senile un rapporto squilibrato di forza a colpi di sentenze
Si tratta invece di dare voce all'orfano contro il ritorno ed indifferenza
Di aggiunta di arginare il perenne smottamento degli enunciati e legislativi nell'inerzia
Ebbene non è chi non veda quanto pesanti possono essere i condizionamenti di uno strumento disciplinare sapientemente usato
In simili in materia in cui l'esercizio della giurisdizione risente forse più di ogni altra
Di una forte carica di tensione morale
Parlare adesso di giurisprudenza alternativa è ritenuto pressoché disdicevole le parole d'ordine sono adesso quella del rifiuto alla supplenza
Della professionalità della terzietà della tutela di ogni diritto
Ma pur prescindendo da qualsiasi valutazione sui tanto vituperati casi di supplenza giudiziaria
Non posso non rilevare che allora come adesso senza un forte impegno solidaristico che assiste al momento applicativo della legge il giudice non avrà interamente assolto la sua funzione
Né di minor rilevanza appaiono le altre riforme in cantiere e di cui si discute quella sulla composizione e sul sistema elettorale del CSM quella concernente l'inamovibilità del magistrato
Quella della separazione delle carriere tra il pm e il giudice quella relativa alle modifiche del principio costituzionale dell'obbligatorietà dell'azione penale di cui si parla ormai per fortuna in termini sempre meno scuri
Quella importantissima il relativo al processo civile è un processo penale
E soprattutto quest'ultima riforma quella cioè dal processo penale sembra al dico sembra esser ormai in dirittura di arrivo dopo un lunghissimo travaglio
è impossibile in questa sede occuparsi dei tanti problemi posti da queste riforme
Mi preme però sottolineare un'esigenza fondamentale quella di tener conto che si tratta di riforme interdipendenti
Che si influenzano cioè il reciprocamente e soprattutto di una riforma e costose che se non saranno sorrette da un'eccezionale impegno finanziario dello Stato
Avranno d'affetto di aggravare ulteriormente alla crisi della giustizia
Alcune considerazioni però mi sembrano doverose per quanto riguarda il nuovo processo penale
Da una fase in cui esprimere qualche critica i principi ispiratori della riforma era considerato pressoché me pressoché una bestemmia si è passati adesso ad una fase in cui non soltanto ne critica del resistenze alla riforma sono sempre più aperti ma si dubita fortemente dall'opportunità di una riforma così un radicale del costume giuridico dal paese destinata ad incidere profondamente su tutto all'amministrazione della giustizia
Ed è veramente significativo e questo sia detto senza alcuno spirito polemico che le maggiori resistenze provengono da quella stessa categoria di operatori giudiziari gli avvocati
Diretta cui principalmente provenivano i maggiori strali contro le insufficienze le storture della disciplina vigente
Per quel che mi riguarda nono alcun opposizione di principio contro il nuovo rito penale né tanto meno nei confronti del principe accusatorio che lo ispira
Desidero però sottolineare che il rito accusatorio non è una panacea di tutti i mali della giustizia penale come ha scritto efficacemente un collega che stimo particolarmente
A poco a poco stanno riemergendo quelle parità parziali che l'ideologia uccide quando assolutizzando apro
E cioè ad esempio che la dialettica il feconda quando le parti sono di pari forza altrimenti ammanta di parità la parte più forte
E alla valutazione delle prove migliore in contraddittorio solamente quando le parti della ricerca no colleghi in realtà non se una delle parti iscrive nel suo programma di inquinamento sistematico è la soppressione delle prove stesse
Che classicamente armonioso acquisire i termini del problema in un unico contesto Maccio esige che tutti i dati possano essere raggiunti in unità di tempo e di luogo e cioè per il suo cosiddetti reati a forma elementare mentre vale assai meno quando la conoscenza di condotte complesse può venire acquisita sommo attraverso un paziente lavoro di accumulo
Ed anche l'attuale ministro della giustizia dal resto in un discorso alla Camera dei deputati si è espresso in termini problematici con estrema onestà intellettuale
Circa l'efficacia del nuovo rito nei processi di criminalità organizzata
Senza dire che è anche uno strenuo assertore del rito accusatorio come Guido Neppi Modona ha espresso recentemente alla necessità di un accorato ripensamenti
Trattasi di discetta azioni solo apparentemente teoriche che in realtà nascondono la giusta preoccupazione per una riforma da cui sicuramente dipenderà il futuro dell'amministrazione dalla giustizia nel nostro Paese
E da uno
In omaggio al dovere di onestà intellettuale che dovrebbe contraddistinguere ognuno
E soprattutto in problemi di questa importanza ritengo doveroso puntualizzare con chiarezza quanto segue prima
Il nuovo codice
Se appare maggiormente rispettoso dei diritti dell'inquisito e quindi più degno di un Paese civile di quello vigente
Impone un radicale mutamento di mentalità in tutte le categorie professionali interessate principalmente nei magistrati nella borsa
Secondo
Inevitabilmente per il suo funzionamento occorre una profonda trasformazione dall'ordinamento giudiziario
E non è pensabile metodologicamente plausibile in un codice che accentua vistosamente le caratteristiche di parte del PM
Pensare che le carriere dei magistrati del pubblico ministero e quelle dei giudici potranno rimanere ancora a lungo indifferenziato
Terzo
Il nuovo codice potrà concretamente ed efficacemente funzionare soltanto se il rito norma e la celebrazione del dibattimento sarà riservata il caso il più importante
Con un'accentuazione quindi per riti alternativi ed abbreviati che hanno stato mi sembra ancora del tutto insoddisfacente
Quarto
Io riti abbreviati e in particolare il patteggiamento comunque la si voglia pensare in merito vengono ad incidere in modo più o meno larvato sull'obbligatorietà dell'azione penale
E ciò pone ulteriori problemi sulla figura nessuna posizione del PM nell'assetto generale dei pubblici poteri
Quindi
Infine il nuovo Codice imporrà un problema di qualificazione e di verifica della professionalità degli operatori giudiziale
E in particolare della magistratura del PM sulla base di parametri molto più incisivi di quelli attuali peraltro già adesso largamente insufficiente
Basta enunciare a questi problemi
E mi sono limitato solo a quelli più importanti per rendersi conto della portata e delle implicazioni per la riforma indubbiamente però improrogabili e volute dalla generalità del Paese
I pericoli di una generale inefficacia delle stesse se non assistite sorrette da una vigile costante attenzione la società sono indubbiamente esiste
Nemmeno gravi sono quelli di un generale abbassamento della guardia in una situazione di criminalità diffusa assolutamente allarmante
Che ha suscitato anche recentemente le preoccupazioni del capo della polizia che condivido pienamente
L'augurio è che messe da parte e finalmente le finalità corporative o peggio extra istituzionale
E sorretti unicamente dall'intento di provvedere agli interessi generali si copre tutti ha un buon esito delle riforme da cui dipende lo stesso Avvenire delle istituzioni democratiche
Ringraziamo Giovanni Falzone alla