"Il rapporto agli utenti" realizzato dal Consigio Consultivo degli utenti ed edito a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria

Morto
Relatori l'accordo
Tanto basta
La basta pagina per adesso poi dopo
No
Vediamo un po'
Allora diamo inizio
Chiedo scusa
Rivolgo un cordiale saluto al presidente direi componenti del consiglio consultivo degli utenti
Tutti gli intervenuti
A questo importante incontro culturale
Ed escono i nomi con ringraziamento ai relatori professori Bertolini Cipriani De Nardis Zaccaria e alla coordina e della riscossione la giornalista Anna Maria Mori
L'opera che oggi presentiamo in rapporto agli utenti
Consente di trarre in maniera nitida e completa un primo bilancio dell'attività e un quadro di prospettive dell'organo di rappresentanza organizzata degli utenti dei mezzi di comunicazione radiofonica e televisiva
In occasione della presentazione pubblica del primo rapporto agli utenti
Ritengo doveroso in via preliminare rivolgere un memore
E riconoscente pensiero
Ad una luminosa figura di componente del Consiglio consultivo degli utenti
Il professore Carlo cessa presidente del Consiglio di Stato
Scomparso pochi giorni orsono
Egli fu in realtà l'ideatore di questo rapporto
Alla cui organizzazione e realizzazione ha contribuito con grande impegno in maniera determinante
Vorrei ricordare che egli ha saputo nella sua funzione di magistrato
Attuare quei valori indicati da un grande giurista Piero Calamandrei
Il quale afferma un libro indimenticabile molto bello l'elogio dei giudici
E il titolo del libro in un libro degli anni Quaranta
Poi Calamandrei come è noto fu uno dei più importanti componenti dell'Assemblea costituente giurista insigne
E Calamandrei diceva che la funzione del giudice
E creazione che sgorga da una coscienza visiva sensibile vigilante umana
E proprio questo calore vitale questo senso di continua conquista di attenta responsabilità che bisogna apprezzare sviluppare del giudice
E questa sulla figura di Carlo gessato
Merita a tale proposito ricordare testualmente quando presidente di Sessa
Ebbene a denunciare a proposito della nozione di utenza
La quale per la prima volta nell'ordinamento giuridico italiano venne recepita in una norma di legge l'articolo ventotto della legge numero duecentoventitré del mille novecentonovanta
Egli ebbe a scrivere l'utenza seppure quelle esclusivamente radiotelevisiva
E categoria complessa da individuare
Perché potenzialmente coincide con l'intera collettività adulta e minorile in tutte le fasce di età e condizioni personali e professionali diritta e di lavoro
L'utenza reale proseguiva il suo pensiero non si limita all'associazionismo volontaristico già consolidato che ne aggrega parte e che può aggregarmi più o meno stabilmente altra
Ma è categorica perennemente aperta il progredire ente che proprio dall'esistenza di un organo come il Consiglio consultivo
Può trarre consapevolezza di sé circolazione di idee immaturità progressista
La rappresentanza dei consumatori ha sempre ritenersi Fattore antimonopolistica o e di moralizzazione del mercato
E proprio quest'ultimo appare il fine perseguito a lunga scadenza dall'ordinamento giuridico a fronte della crisi dei valori che attraversa l'intera fenomenologica della comunicazione
Sia l'informativa che spettacolare
In queste parole e già possibile rintracciare alcune nozioni fondamentali
Che hanno connotato in qualità di linee costanti l'attività di questo primo consiglio la cultura il comportamento di mezzi di comunicazione colleghi imprescindibili riflessi deontologici la qualità della comunicazione veicolata dai media radiofonico e televisivo
Il rapporto agli utenti che oggi presentiamo pubblicamente e insieme testimonianza e prova concreta
Dei menzionati concetti che hanno un ruolo di valori guida dell'attività valutativa del contesto mediale da parte del Consiglio consultivo degli utenti
Il Consiglio è opportuno ricordarlo trae origine da una norma della disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato
L'articolo ventotto che abbiamo già ricordato e articolo che contiene devo una importante innovazione costituita dal riconoscimento di un malore istituzionale e quindi del complementari del complementare profilo organizzativo
Degli interessi diffusi e collettivi nell'arena dell'utenza radiotelevisiva
Sotto altro profilo però va sottolineato come la norma
Attribuisca all'ufficio del Garante per la radio diffusione della vittoria un potere regolamentare
Potete regolamentare che in verità non ha un riferimento normativo
Pieno perché come è noto all'articolo ventotto ha delineato proprio nei tratti fondamentali ma in maniera molto vada e l'ordinamento e le strutture e il dico di funzioni del Consiglio
E io e di questo compito attribuito mila una legge di riempire direi questo guscio questi moloc pro della norma il Morlupo non troppo pieno tutt'altro che è pieno e emanare il primo Regolamento
In base al quale devo darne atto il consiglio consultivo ha operato Conde profondo in
Comprendo tutti i settori comprendo tutta l'area
Della potenza radiotelevisiva
Ora occorre però ribadire affermare che la disciplina regolamentare originariamente dettata ha bisogno ora un riordinamento
Ecco in modo tale da consentire ed agevolare quell'attività di stimolo di ausilio di promozione delle funzioni di garanzia incardinate dal legislatore
Nell'autorità di regolazione del settore radiotelevisivo
Per ritornare proprio al tema fondamentale di cui ci occupiamo il valore il significato la portata del rapporto agli utenti
Occorre dire che nel rapporto molto opportunamente sono esaminati
In un'ampia prospettiva tutti i diritti interna di interlocuzione
Come e più seria è stato ha fatto rilevare il contessa mediale e le sue interrelazioni con della collettività utente sono soggetti a una profonda evoluzione che non consente di essere cristallizzata entro schemi di disciplina rigidi e immutabile
E tutto è una materia molto che denota la vitalità
Di questa Area di questa materia e quindi anche denota implica da necessità che chi è all'impegno di regolare questa materia lo facciamo seguendo il rito mo'evolutivo e guardando ha un orizzonte in profondità
Il rapporto tra fruitori dell'informazione e soggetti emittenti e dunque soggetto ad evoluzioni
In base a molteplici variabili di contesto tecnologiche culturali sociali
Tanto che si può definire come un rapporto aperto
Ecco e pertanto di fronte a nuove attribuzioni che immerso nell'ufficio del garante
Come per non fare che due esempi
La garanzia di fronte alla diffusione dei media criptati appagamento
Ho l'esercizio di attività legate alle opere cinematografiche
Spicca la valenza del ruolo che la rappresentanza degli utenti può rivestire come elemento equilibratore a completamento della Carinzia istituzionale
Il legislatore
In particolare nei più recenti provvedimenti normativi accolto tale spetti e a mio parere li ha accolti anche perché l'attività svolta dal Consiglio consultivo degli utenti in questa prima fase affatto da stimolo
Operato in maniera molto nitida molto limpida perché fossero introdotti tali fattori equilibrio
Lo sviluppo delle funzioni del Consiglio consultivo degli utenti dunque sintomatico del rilievo assunto dall'utenza
E se l'origine di questo organo
Con l'inserzione di una norma ad iniziativa di pochi parlamentari nel corso di un travagliato iter come e documentata nel rapporto sembra però ricondurre a una felice intuizione
La vitalità di questo organo il cui radicamento e ormai consolidato chi tutto il sistema del informazioni
Che nel dare un una rapida scorsa rapporto degli utenti
Rilevo che le varie tematiche che vi sono focalizzate assumono importanza preminente
Dal individuazione dell'utente all'analisi dell'intero paesaggio radiotelevisivo italiano il rapporto alle esigenze dell'utenza
Dall'esigenza di garantire l'accesso ai media da parte dell'utenza alla tutela delle cosiddette fasce deboli
Dall'esame del sistema di rilevazione degli ascolti
A imprescindibile esigenza di consolidare un deontologica della comunicazione praticate
Si tratta dunque di argomenti che oltre individuare il lavoro realizzato in questa prima consiliatura uso un termine direi ormai familiare ecco al periodo di durata di organi aventi la funzione consultiva
Rendono possibile trarre spunti e linee programmatiche
Non solo per l'attività del futuro consiglio ma anche per la più generale opera di revisione del sistema radiotelevisivo italiano
E io ritengo
Che questo perché questo presentazione di rapporto di rapporto agli utenti
Fabio un valore particolare
Anche di reti ordine temporale o vorrei dire di ordine circostanziale
Perché avviene non era assolutamente preordinato a questo momento temporale
Avviene proprio in un momento particolarmente impegnativo
Un momento impegnativo
Nel quale tutti auguriamo che
Al termine in una campagna elettorale che rappresenta sempre
Uno dei momenti rigenerativa gli del nostro Paese
Al punto di svolta di questo momento rigenerativo si possa anch'collocare nelle linee
Più limpide la costruzione finalmente di un congruo di un ordinato assetto del sistema dell'informazione
Non dimenticando mai e ho terminato che la qualità della democrazia dipende ma anche dalla qualità della informarsi quindi concordiamo salvo
In ragione del mio impegno con rammarico non
Quattro contenere ulteriormente prego il Presidente sì
Allora il Presidente del Consiglio consultivo degli utenti Alfredo Carlo Moro
Ringrazio innanzitutto il garante aver voluto partecipare a questa nostra
Riunione per avere voluto esprimere il suo compiacimento per il lavoro che il consiglio a svolto
Vorrei innanzitutto dare comunicazione che è pervenuto un telegramma della senatrice Alberici vicepresidente della commissione Istruzione
Che si scusa per non essere potuto non avrei potuto partecipare a questo incontro
E conferma il suo apprezzamento per il lavoro del Consiglio nazionale
Degli utenti di particolare rilievo aggiunge in una fase in cui i diritti e la libertà dei cittadini utenti dei servizi mediali TV
Radio stampa vengono messi in pericolo
Da una sopraffazione continuavo dopo e da un'assenza di regole serie che impediscono il duopolio è un uso monopolistico del privato cordiali saluti senatrice alberi io non ho ho da aggiungere molte parole perché vorrei principalmente che questa nostro incontro fosse focalizzato sulle osservazioni che Cuffaro frivoli esponenti della cultura vorranno fare in ordine alle tematiche affrontate nel nostro rapporto
Vorrei solo ricordare che noi chiudiamo con questo rapporto un ciclo del lavoro
Del consiglio degli utenti un ciclo particolarmente difficile perché si trattava
Di inventare in qualche modo un ruolo per questo importante organismo che per la prima volta vendeva il cittadino rappresentato nelle sue stanze
Come cittadino che aveva dei diritti anche nei confronti del sistema delle comunicazione il nostro consiglio a elaborato il rapporto che oggi viene presentato ma sviluppato una attività piuttosto vasta nell'ambito di questi tre anni non ci siamo
Non limitati a segna barre trasmissioni che ci ritenevamo o che ci venivano segnalate
Come trasmissioni non adeguate nei confronti della sensibilità ed emissioni degli utenti abbiamo fortemente ritenuto che il consiglio avesse un ruolo prevalentemente proporzionale e di proposta
Ed è per questo che abbiamo cercato di fare delle risoluzioni ad ampio respiro che vedrete riportate nel rapporto agli utenti
Abbiamo cercato di raccordarci con le più ampie rappresentanze delle associazioni degli utenti attraverso una serie di udienze conoscitive che abbiamo tenuto nel corso di questi tre anni abbiamo cercato di realizzare insieme ad altre forze culturali
Dei significativi seminari su alcuni temi particolarmente rilevanti ricordo il seminario su TV
E lavoro ricordo il seminario su TV ed handicap Patti abbiamo cercato di realizzare dei raccordi con coloro che operano nell'ambito televisivo per essere promotori anche di un nuovo modo di programmare gli interventi radiotelevisivi in funzione di quelli che sono i bisogni e degli interessi degli utenti
Nonda al termine di questo anno di questi tre anni non sta annoi
Dare un giudizio sul valore complessivo del lavoro ho svolto possiamo soltanto dire che noi non avevamo Poteri tranne quello della ragionevolezza
Delle nostre risoluzioni
Credo che in qualche modo da certe risposte che sono venute dal mondo delle telecomunicazione le nostre sollecitazioni la nostra sottolineatura di alcuno i bisogni dell'utenza in generale e dei segmenti più deboli della utenza siano state in qualche modo ascoltate da accolte
è un primo segno di un rapporto più un significato Ivo che dovrebbe nell'avvenire realizzarsi tra consiglio degli utenti e coloro che operavano i mezzi di comunicazione di massa
Ringrazio tutti coloro che sono venuti a questo nostro incontro malgrado l'abbiamo potuto organizzare soltanto da pochissimi giorni ringraziò il modo particolare i relatori e la coordinatrice di questa tavola
Rotonda invito di partecipanti alla tavola rotonda di vendita
Che sono il professor Piero Bertolini ordinario di pedagogia a Bologna Ivano Cipriani professore di Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa
Paolo De Nardis il professore di Sociologia Roma e Roberto Zaccaria professore di diritto costituzionale e testimone storico in qualche modo delle vicende RAI
Sì
Nel nell'introdurre le relazioni innanzitutto lo però per debba essere gli orari ferroviari capovolgere l'ordine alfabetico parlerà per primo Roberto Zaccaria che deve tornare Firenze resterà
Io volevo sottolineare lo stile mettendo alcuni passi che avevo e così mi avevano convinto e che volevo legare nel l'ultima affermazione professore Alfredo Carlo Moro
Che diceva non avevamo porterei però abbiamo dato voce all'utenza in generale e segmenti più deboli dedurre la sensazione che qualche coi arrivata forse per quanto riguarda i segmenti più piccoli
Eccetto hanno le donne che io non voglio mettere nei segmenti più deboli ma non ho trovato un grande discorso che riguarda la televisione le donne
E che invece è quella che è rimasta sprovvista davvero di una di una concreta azione a suo favore dell'utenza in genere
Perché per esempio qui trovo dedito a pagina ventinove sintomi di tale abbassamento di livello qualitativo rilevabile indistintamente nel servizio pubblico nell'emittenza privata
Possono rinvenirsi nella spettacolarizzazione della programmazione in generale nonché dei ritardi dell'informazione e nella marginalizzazione delle trasmissioni a carattere culturale
E tale scadimento se risulta dannoso e quindi inaccettabile anzi assume aspetti negativi di particolare gravità per quanto si riferisce al servizio pubblico
Per quali vengono in tal modo contraddetti negati i fini istituzionali e la stessa natura di strumento di pubblica utilità discrasie carenze che sono state segnalate dal Consiglio già nella sua prima delibera
Certo lo vediamo tutti l'abbiamo visto tutti negli ultimi vent'anni ma non mi pare che questo sia abbia prodotto dei
Dei reali c'è questo lamento abbia prodotto delle reali concrete operazioni di segno contrario
Leggo poi a pagina trentaquattro in definitiva con riferimento al polo privato dell'emittenza occorre ancora una volta sottolineare la priorità dell'interesse morale degli utenti rispetto a quello commerciale delle emittenti
E così via insomma
Do la parola comunque a Roberto Zaccaria sull'onda di questi buoni pensieri
Dopo allora io prima mi scuso per questa inversione del non dell'ordine del giorno ma dell'ordine va be'Guido d'altra parte insomma parte la giustificazione del treno qualche volta
Mi fa piacere che si possa insomma fare
Si faceva anche a scuola negli ultimi saranno arriverà interrogati dal GIP federale quindi
Beh in quel caso era era meno meno gradito
No l'altra cosa che io
Non so bene non so se il Pd riuscirò a a rispondere a alle attese almeno di chi mi ha chiamato a questo in questo incontro
Perché e certamente inconsueto almeno inconsueto per me diciamo l'atteggiamento che si ha di fronte a un un lavoro di questo tipo cioè nel senso di una non prima in prima battuta potrebbe quasi pensare il dovere fare la recensione di un volume mentre in realtà qui noi facciamo il consuntivo di un periodo di di lavoro il consuntivo di un'attività
Di un organismo nuovo nella nella nostra la storia diciamo disciplina radiotelevisiva dico nuovo perché qualche commentatore a voluto avvicinare
Il Consiglio per degli utenti al o un organismo con la quale io punto ma addobbati ben capito cosa facesse che era il comitato per le direttive di massima culturali artista ricordi Giampiero cioè quello quello che c'era istituito nel quarantasette
E che in realtà era un organismo ministeriale l'Inter al ministero il quale ogni tanto la RAI allora signora Soraya andava per qualche dirigente RAI andava per farsi diresse
La programmazione d'avere certe caratteristiche poi regolarmente le indicazioni di questo comitato per le direttive artistiche e culturali formato da nomi eccellenti in realtà non aveva un grande seguito nella programmazione fu Fuda diciamo da quell'esperienza che poi si passò
Diciamo all'esperienza e la commissione parlamentare in qualche modo gemella
Prima di vigilanza poi di indirizzo e vigilanza quindi dico nuovo questo organo perché in realtà io non l'ho ricollego a quell'esperienza del quarantasette e quindi nasce in un periodo del tutto diverso nasce non a caso momento stesso in cui si pongono le regole del sistema misto quindi avrà io credo che almeno io fare questo tipo di valutazione mi pongo
Nel valutare questo rapporto che ho letto con attenzione
Diciamo
Nell'atteggiamento di di fare delle valutazioni pochino di sistema cioè e naturalmente misurate sull'esperienza che viene fuori da queste da queste pagine sono un giurista quindi mi scuso se nel senso mio intervento sarà da giurista quindi abbastanza angolato
Ecco e quindi ho bisogno di
Di capire alcune cose e di utilizzare una certa terminologia
Prima di tutto a me e cioè vedendo il documento il documento rapporto si nota come dire una ampiezza di intervento del Consiglio utenti diciamo a trecentosessanta gradi cioè nel senso che tutte le questioni principali che oggi sono al centro del diciamo del sistema televisivo sono state in qualche modo toccate cioè dal da questioni che riguardano più direttamente i contenuti e la programmazione quindi voglio dire una funzione
Di analisi appunto del contenuto dei programmi
Sotto diciamo diversi angoli valutazioni a problemi di natura strutturale molto rilevanti cioè voglio dire il problema delle frequenze il problema della della pay tv tanto per dire problemi che
Non sono stata ancora risolti neppure a livello normativo tra l'altro questo preparate in tv costruisce letteralmente un giallo cioè nel senso perché fino a un certo momento sembrava che ci fosse una regolamentazione che si aspettava dalla sera alla mattina poi adesso questo regolamento è andato praticamente disperso
Qualcuno non so se qualcuno qui non sa dove si trova nel nella nella catena istituzionale ci avrei piacere di saperlo perché emotivo creato disperso perché contiene delle regole e quindi contiene dei limiti che evidentemente si preferisce non applicare ecco però è singolare questo comunque dicevo si occupa Ezio di pay TV di frequenze
Di sponsorizzazione di pubblicità cioè tutti i grandi temi dell'assetto televisivo ecco allora io mi sono domandato cioè nel senso vuol dire e credo che come dire
Gli autori di questo rapporto e prima i componenti del consiglio
Ci siano posti il problema
Della
Non solo delle competenze l'ho sentito toccare da garante all'introduzione ma quello della effettività cioè effettività del dell'intervento di un organismo di questo tipo
Perché
Secondo me proprio questa ampiezza diciamo di osservazione di intervento
Reclama una garanzia di effettività delle del diciamo del intervento spesso perché altrimenti e si corre il rischio che questa panoramica ampia
Non consenta poi di ottenere dei risultati sui singoli punti cioè c'è un passaggio che mi ha colpito quando si dice si parla di un di programmi che riguardano il problema dei minori
E c'è un'espressione che si dice sostanzialmente non son queste le parole quel portico i programmi che la RAI aveva diciamo messo in in palinsesto sono state in qualche modo ritirati grazie alla sensibilità della RAI
Ecco è un'espressione esatta probabilmente ma a me non piace cioè non credo che un organo pubblico con competenza in un certo settore possano essere soddisfatto del fatto che un un obiettivo venga raggiunto grazie alla sensibilità non è questa la l'espressione non cercate l'esattamente ma questo è certamente il significato
Allora io dico dove sono fondati i poteri e le competenze del Consiglio sedute ecco io qui
Devo fare un ragionamento vuol dire che mi scuso con i colleghi che siedono nel Consiglio utenti quindi che evidentemente il collegio Ametrano fatto prima di me
Ma che si basa su un ragionamento semplice notizia il sistema televisivo è un sistema ovviamente di poteri non forti ma fortissimi se non si usa il fioretto che mentre si usano
I cannoni pesanti per gli interventi ai vari i vari settori e e i danni che si creano sono danni d'artiglieria ecco
Allora
Noi abbiamo e nello stemma costituzionale chiaramente un diritto di trasmettere cioè diciamo i grandi enti che fanno televisione parliamo prevalentemente di queste perché poi l'affinità con la stampa
Viene in qualche modo reclamata nel rapporto si dice
Sarebbe opportuno che i conti esperienza il consiglio degli utenti si estendesse all'intero sistema su questo io dirò tra un attimo una cosa
Ma noi siamo in un sistema in cui una serie di soggetti invasa nostra costruzione hanno il diritto di trasmetterà
Punto di manifestare loro qui pensiero attraverso il mezzo raro televisivo
Ecco però è altrettanto pacifico che questo diritto più questo diritto incontra una serie di limiti dei limiti
Ecco su un problema e sull'ampiezza di questi limiti si discute
Cioè si discute perché naturalmente noi per un lungo periodo ha avuto pochissimi limiti diritto amplissima mai pochissimi di
Ecco questi limiti però pacificamente ci sono
Ecco questi limiti sono plasmati dal legislatore dal legislatore in maniera diversa
Ecco in alcuni casi questi limiti possono dare vita a dei veri e propri obblighi da parte di chi trasmette e creare in capo ad altri soggetti dei diritti e quindi quel prima cosa che volevo dire
Quindi si usa spesso l'espressione diritto di interlocuzione se non sbaglio l'espressione che invade questa io vorrei dire ma c'è scritto anche nel rapporto fa parte
è un linguaggio tutto diffuso
Da da questi limiti concepiti informa di obblighi
Possono nascere in alcuni casi dei veri e propri diritti in capo agli utenti
Sono pochi questi diritti in capo agli utenti sia chiaro
Le anche se tutti si riempiono la bocca di diritto all'informazione cioè dire che gli utenti abbiano dei diritti dei diritti da far valere nei confronti di chi trasmette sappiamo che è un'espressione più facile usarsi come slogan che usarsi completamente Roberto posso chiederti una cosa per gli utenti fanno parte della grande categoria dei consumatori
Sì come mai in America i consumatori sono un potere reale e da noi no consumatori utenti sei ma voglio dire l'esperienza è prima di tutto in termini di fatto e in America c'è la tradizione cioè la la forza dei consumatori
Non nasce soltanto anche da istituti giuridici
Nasce soprattutto dal fatto che esistono diciamo consistenti organizzazioni in quell'esperienza che evidentemente rappresentano e portano i diritti degli utenti degli dei consumatori ma io voglio dirti guarda che il concetto di consumatore
E d'altra parte questo nel rapporto è una categoria ancora più ristretta all'interno alla categoria utente qui ci può essere qualche utente ovviamente che non è consumatore quindi quando io ti dico che alcuni limiti del diritto di trasmettere possono essere configurati potenzialmente come diritti
Stare attenta io dico che sono limiti al diritto di trasmettere e sono diritti del cittadino utente o il cittadino utente consumatore ne potrà avere all'interno del rapporto diciamo in particolare per pubblicizzare o dei alcuni specifici
Però questi voglio dire io considero tali ad esempio il diritto di rettifica diritto di rettifica a mio modo di vedere è uno dei diritti che gli utenti hanno quando sono toccati da un'informazione scorretta di criticarla con le modalità che esistono ci sono dei diritti voglio dire ecco proprio nel settore ad esempio della della editoria dove voi reclamate il rapporto è l'estensore così agli utenti
Ci sono alcune azioni popolari che voglio dire possono essere l'emersione di un certo diritto all'informazione pluralistica
Dove si dava
All'utente all'utente singolo
Il diritto di chiedere l'azione di nullità per annullare una concentrazione del sistema editoriale questo diritto non c'è nel settore televisivo ci siamo domandati perché quella norma facilissima da estendere
Dalla dalla editoria alla televisione non c'è nel settore televisivo
Basterebbe che un utente ritenesse
Un caso di concentrazione vietata si potrebbe rivolgere al giudice
E voglio dire questo apre molto il sistema perché da in alcuni casi voglio dire pensiamo scusate alla legge sulla propaganda elettorale oggi ne abbiamo delle regole tardive perché arrivano quando ormai le la partita e vinta o persa da uno dall'altro
E praticamente abbiamo un meccanismo di controlli affidati al Garante altro
Perché se ci fosse un'azione popolare che potesse denunciare violazioni di questa legge non sarebbe secondo secondo voi un qua un un vantaggio nostra addestramento e coerente col sistema chiudo però su questo per dirvi che in alcuni casi a mio modo di vedere il gli utenti si devono difendere da soli cioè bisogna che il legislatore concepisca i limiti al diritto di trasmettere costruendo dei veri e propri diritti in mano agli utenti l'esempio la rettifica esempi ce ne possono essere in materia elettorale e se ne possono fare ancora
Naturalmente abbiamo dei pezzettini degli scampoli di diritti io li chiamo Temperini perché naturalmente sono non di fronte ai bazooka questi sono Temperini
Però sono dei casi in cui l'utente si può difendere da solo se hai se ha questo diritto costruito in questo modo
Ecco poi c'è un altro livello ecco non possiamo pensare di distribuire azioni popolari o diritti a tutti perché saremmo in una specie di contenzioso permanente il secondo livello di limiti sono quei limiti che devono essere diciamo applicati da organi amministrativi variamente concepiti
è qui che mi avvicino al consiglio degli utenti e credo che sia la logica la quale ci muoviamo
Ecco questi limiti
Anche questi sono limiti che riguardano il sistema privato e che riguarda il sistema pubblico
Ecco qui bisogna intendersi io qui non ho trovato molto almeno hanno trovato un'attenzione come mi aspettavo di trovare sugli strumenti convenzioni o concessioni ecco un po'forse perché le concessioni in Italia ancora non si sono viste cioè nel senso sono di là da venire o comunque sono soltanto quelle nazionali
Ma se voi pensate bene qual è l'atto che concretizza agli obblighi dell'operatore privato
Cioè quindi l'atto col quale si dice a un soggetto tra i tanti tu puoi fare televisione
Ecco è la concessione quello è l'atto decisivo e poi le regole e gli obblighi contenuti nella concessione
Pensate che in Francia questi questi questi atti si chiamano caliente lasciarci cioè sono ben noti voglio dire avete i lavori
Cioè nel senso contengono una serie minuziosa degli adempimenti quindi di obblighi che il privato in misura rilevante
Ma molto rilevante il privato e il pubblico in misura ancora più rilevante devono adempiere
Ecco allora qui io vorrei fare le due considerazioni finali del del mio discorso perché voglio prenda troppo tardi
Allora se noi dobbiamo ritenere che il il potere di intervento si fonda sui limiti costruiti in forma di oblio diritti in alcuni casi quindi tutela di retta
Ho limiti che non danno luogo a diritti perché non sempre posso darlo diritti
Ma che ci devono essere
Cogenti sono tutti quelli che sono indicati nel rapporto cioè quelli che riguardano la programmazione e la pubblicità la propaganda e che riguardano nel servizio pubblico l'imparzialità la tutela dei minori ecco
Questi secondo me sono i grimaldelli attraverso i quali sì dai effettività un intervento cioè io credo prima che questi i obblighi che riguardano il privato e che riguardano in maniera più penetrante il pubblico debbono essere esplicitati in maniera chiara
Perché dico questo perché in realtà la RAI ad esempio che il servizio pubblico
A preparato ora una convenzione questa convenzione e ancora non è uscita l'ultima convenzione praticamente ancora diciamo così in bozza
Ecco
Quella convenzione dovrebbe contenere la specificazione in Francia lo farebbe in Inghilterra lo farebbe degli obblighi specifici di servizio pubblico ecco
Obblighi specifici di servizio pubblico
Guardate non funzionalizzazione ce n'è scritto nel rapporto a un certo punto che il servizio pubblico questa parola io veramente
Credo che sia improprio usare l'espressione che servizio pubblico e funzionalizzato a qualcosa il servizio pubblico
Alla libertà d'espressione come privati soltanto a degli obblighi in cui in più dei privati ad esempio si deve tutto occupare delle minoranze
Cosa che il privato non devono fare si deve garantire l'imparzialità tutto l'anno cosa che i privati non devono fare ma questi obblighi
Nella legge non sono scritti silice servizio pubblico ognuno dalla nozione che vuole il servizio pubblico
Sociologia danno una giurista e danno un'altra altri ancora erano altre no servizio pubblico e nozione al plurale vuol dire
Obblighi obblighi disservizio pubblico allusione positiva
Cioè bisogna andare a vedere che cosa in concreto vuol dire essere servizio pubblico vuol dire fare un Totonno numero di ore di quella programmazione farla in un certo modo con certe modalità e questi talk se voi guardate nella legge non c'è scritto la legge parla di servizio pubblico ma non dice quali sono gli obblighi se voi guardate la convenzione l'abbiamo guardata l'ultima non ci sono questi obblighi solo rinviati al contratto di servizio a un altro atto ancora
Allora io dico un consiglio degli utenti secondo me sì proprio perché il servizio pubblico con questi obblighi particolari deve garantire di più il diritto all'informazione quindi gli utenti
Secondo mette dovrebbe lavorare quotidianamente
Può dire a definire insieme al Garante insieme agli organi questi obblighi e controllare che siano adeguati cioè se mi sono spiegato questa è un'opera estremamente concreta
Cioè prima B stabilire che siano stabilito una volta per tutti purificare che siano osservati perché questa era nuova anche dalla commissione parlamentare e ti rispondo vedute ringrazio perché quella tua osservazione mi consente di fare la chiusura
Allora volevo dire noi siamo in un sistema in questo momento nel quale e dico il Consiglio utenti è stato generato partorito Espresso all'ultimo tuffo praticamente dalla legge Mammì
Secondo me in una preoccupante in una preoccupante dato il contrasto che anni animava la discussione su quella legge una preoccupante unanimità di intenti
Dico preoccupante perché è sempre preoccupante l'intesa che si realizza
Su un obiettivo non determinato
Non determinato
Allora dove è stata l'intesa secca se ha individuato l'organo
E non si sono definite con chiarezza le competenze anzi altro che con riferimento a consiglio consultivo poi c'è chi dalla lettura consiglio consultivo in senso ampio chi la da in senso ristretto
A me interessa relativamente ora questo dibattito su quale certamente qualcosa potrebbe dire ma riflette bene la legge Mammì e le leggi Ispra eccedenti hanno scientemente
Creato nel nostro sistema una pluralità di organi
Estremamente complessa e articolata cioè nel senso si può dire che tutti contano e nessuno conta la commissione parlamentare Thule ricordato a dei nobili antenati a una grande tradizione ma oggi è sprovvista di competenze perché prima nominato al Consiglio RAI e poi non lo nomina più prima stabiliva al tetto RAI poi lo stabilisce più
Erano i due poteri forti non c'era più quindi realtà
Conta relativamente poco
Il garante è stato creato però è stato mantenuto diciamo nella figura dell'organo monocratico per garantire la lottizzazione però
Con poteri molto ridotti perché rispetto ai modelli stranieri il nostro garante almeno una una cosa che gli altri hanno cioè dal non dalle concessioni e il potere di dare le concessioni è il potere in questa materia perché quello che fa paura quando la congestione telai primavera tolgono ci vuole ma ecco allora
Poi il consiglio degli utenti la Commissione che è in crisi il consiglio d'amministrazione della RAI che voglio dire in qualche modo rivendica una legittimazione diretta dal Parlamento che verso il presidente
Allora io dico
Voi con questa pluralità di organi i il ministero non l'ho citato ma il il vero potere forte il ministero in questa materia
Allora io ritengo che noi se vogliamo realmente diciamo in un settore dove sono interessi spettacolari fortissimi noi dobbiamo polarizzare gli interventi su certi settori dobbiamo concentrare gli interventi su certi settori secondo me gli interventi che può praticare un organo pubblico di garanzia e un consiglio degli utenti che opera in qualche modo in sinergia con questo è questo cioè puntare a definire gli obblighi gli obblighi dei privati che definisce la legge ma che poi a conventi diciamo la concessione deve ripetere
E del pubblico soprattutto del pubblico
E garantire uno che queste convenzioni ci siano e siano analitiche dure che siano osservate ecco a questo punto non è fatto tutto perché poi c'è c'è il terzo livello che è quello della partecipazione cioè perché questo è un diciamo è un qualcosa di più
Ma io ho la sensazione che noi siamo ancora in un sistema in cui gli utenti non hanno la garanzia che gli obblighi minimi che garantiscono i loro diritti siano precisati e fatti rispettare
E in questo senso un consiglio degli utenti potrebbe lavorare
Nella direzione in cui francesi lavorano da molto tempo attraverso questi cahier de charme e quindi dare concretezza giorno per giorno a questa prospettiva
Grazie a Roberto Zaccaria
E anch'io pensavo leggendo questo rapporto al degli utenti anche il rapporto agli utenti che finalmente gli utenti non sono solo l'outing
E cioè un numero ma diventa non questo un'entità pensante capace di scelte e di rifiuti
Mi piacerebbe se ci fosse tempo intervistare tabaccheria su un altro problema che è quello del come mai oggi tutti a proposito del monopolio privato dicono ma non è colpa del monopolio privato è colpa dell'assenza
Di una legge che è intervenuta troppo tardi mi piacerebbe che un testimone raccontasse la storia
I cui io in qualche modo a mia volta sono stata testimone del come mai questa legge è arrivata solo all'ultimo momento quando già in monopolio era un'entità che non si poteva più toccare
Però magari purtroppo si si dovrà fare un'altra volta questo disco allora e adesso ritorniamo invece all'ordine alfabetico e darei la parola al professor Piero Bertolini ordinario di pedagogia autore di libri bambini e la tv nel cinquantasei e i figli della tv che siamo tutti noi anche Grandini scritta invece nell'ottantanove
Ma devo diretti
Ho letto con molto interesse con notevole positività questo rapporto
Proprio dal punto di vista pedagogico che è quello che
Mi appartiene più direttamente
L'ho letto anche se devo dire Ricci
Il linguaggio chiusi uso specie nella prima parte di questo rapporto
Abbastanza complesso tanto da non farlo considerato il come di facile lettura proprio per gli utenti a cui si vorrebbe rivolto il cui si rivolge
In questo senso da pedagogista dicevo prima del presidente Moro
Forse sarebbe
Non solo sarebbe stato un Carlo forse sarebbe il caso di produrre una sorta di estratto semplificato delle cose che si dicono in questo
Rapporto
E che potesse essere diffuso in tutte le sedi perché gli utenti
Lo ricevano davvero
Io devo dire che se non fosse stato invitato qui dagli amici di forse non è nemmeno detto colpa probabilmente mio ma colpa anche del fatto che non è arrivato ai terminali nemmeno quei terminale che tutto sommato di questi problemi Chocolat abbastanza
Questo per dire che c'è sicuramente un problema tutti diffusione
Non solo del conoscenza dei risultati a cui il consiglio è pervenuto ma anche dello stesso insistenza di questo Consiglio e quindi della possibilità che questo Consiglio ha di
Fanno fatica a costituirsi in categoria proprio quella categoria di cui il Consiglio il rappresentante
Devo dire poiché l'interesse e la positività di questo rapporto secondo me sta innanzitutto nel fatto che esso consiste in un grosso contributo alla identificazione della categoria degli utenti io forse meglio ancora delle sotto categorie degli utenti
E di una identificazione di queste sotto casa divertenti come soggetti di diritto oppure come soggetti che impongono l'esistenza di limiti di tempo seguire il ragionamento che faceva prima dovrà chiarire
Queste è molto importante nel senso che per esempio a proposito dei minori odiata i capelli categoria del genere fondamentale il rendersi conto che anche se essi non hanno voce in capitolo anche se essi spesso sono stati bistrattati poco in quanto categoria debole sono riprese da considerare soggetti di diritti anche a livello televisivo informativo INCE
Questo significato la mente aver dato un contributo a una sorta di inversione di tendenza
Per effetto della quale si è spesso considerato che i mezzi di comunicazione sono più di proprietà di chi li gestisce che non di coloro ai quali si rivolge mi sembra che sia un inversione di tendenza molto importanti ancora credo che questo rapporto sia un contributo molto interessante alla messa in crisi di quel modello di TV tipico
Della nostra televisione non solo di quella privata ma anche in quella pubblica
E così come di molte altre televisioni europee non tanto a quelle statunitensi
Per il quale la valutazione dei prodotti e quindi lo stimolo che questa valutazione di prodotti da alle programmazioni successive sono fondati solo da un punto di vista e attraverso stimoli quantitativi
Il discorso evidentemente si riferisce soprattutto agli inizi di ascolto che sono diventati l'arma fondamentale o il riferimento fondamentale di qualsiasi decisione riferita al alle programmazioni televisive
E che diciamo è una tendenza questa di casa nostra a una omologazione
Molto preoccupante per la quale la concorrenza che io sia
Per esempio e soprattutto in televisione si riduce di fatto a una sorta di rincorsa delle varie reti alle emissioni che risultano maggiormente fruite dalla maggior parte o da una parte consistente dei telespettatori e e non ad una intelligente differenziazione che consentirebbe filo si dice con molta chiarezza che è molto efficace una reale libertà di scelta di tutte
Ciò che personalmente mi ha sempre stupito
Forti del fatto che le varie reti televisive non si siano non abbiano Oxford lo signor sforzati di differenziare il proprio discorso di rivolgersi a utenti specifici ma che abbiamo sempre avuto la pretesa di rivolgersi a tutti
A tutto il pubblico indifferenziata mente allo scopo di vendere tra virgolette
Il maggior numero possibile dei propri programmi anti a Baggio numero possibile di persone il che non mi sembra un discorso partitamente intelligente certo sul piano pedagogico assai deludente
Questo significherebbe l'esigenza di avere un maggior coordinamento tra i palinsesti credo che alcune decisioni recenti della RAI TV potrebbe andare in questa direzione almeno lo spero
Ma c'è anche l'esigenza io credo di progettare un sistema adeguato di rilevazione qualitativa dei gradimenti e soprattutto delle esigenze
Di fruizione
Che siano in grado di esercitare un reale potere di orientamento delle scelte programmatorie e quindi di stimolazione all'ascolto diverso degli stessi utenti e anche questo il rapporto lo dice con grande chiarezza
Per scendere un attimo nel particolare io farei l'esempio di una delle poche trasmissioni forse sì pochissime trasmissione che sono citate in questo rapporto come esempi positivi fra i l'esempio della trasmissione L'albero azzurro che ha rivolto ai bambini piccoli
E che conosca in modo particolare in quanto come membro del dipartimenti di Scienze educazione con qualcuno di voi Sas seguito laddove Zurlo offerta fin dall'inizio la consulenza
Non credo che la duraturo sia una buona trasmissione perché noi facciamo la consulenza però probabilmente un qualche collegamento c'è ma l'esempio che volevo fare queste realtà L'albero azzurro si è inserito in una situazione dove la televisione per bambini era essenzialmente rappresentata dal dalla diffusione incredibile dei cartoni animati di qualsiasi genere e di qualsiasi tipo giapponesi americani cubani polacchi eccetera eccetera
Ed ha avuto appunto il coraggio di
Direi di affrontare i questo pubblico specializzato partendo da premesse che erano totalmente diverse da quelle che avrebbero fatto
Pensare che sarebbe stata importante proseguire nella direzione delle emissioni cartoni animati non so se l'idea è stato un atto coraggioso e bisogna dire che nei tre anni in cui questa trasmissione è avvenuta a progressivamente conquistato una serie una una fascia molto consistente di piccoli telespettatori i innestando una specie di circuito positivo per cui il bambino non non non non esclude o o meglio non non ritiene di dover soltanto guardare i cartoni animati ma ritiene che quella trasmissione L'albero azzurro è una sua trasmissione e quindi riesce a vederla e quindi a subirla qualitativamente in modo positivo
Anche al di là del fatto che comunque i cartoni animati continuano a essere dal privilegiati non sorprende via è che se noi rinunciamo a partire o a proporre cose alternative evidentemente l'alternativa non potrà innescarsi nel pubblico questo che voglio dire
In questo senso mi sembra che il messaggio che il rapporto giustamente in via che è che bisogna saper guardare quindi saper valutare la qualità delle emissioni
Il diritto alla libera scelta del più potente conduzione si stava si dice chiaramente a pagina trentatré alla molteplicità delle emittente all'affermazione che alla molteplicità delle emittenti deve aggiungessi pluralismo dei programmi
Il che vuol dire che dell'utente deve poter scegliere tra contenuti diversi e non soltanto tra contenitori diversi il dramma della televisione in Italia è proprio quella che ci sono molti contenitori diversi ma dentro cui i contenuti sono largamente simile o strutturalmente simili ciò certamente accade per quel che riguarda la prigione per bambini per ragazzi anche malgrado la l'eccezione che faceva prima
A me pare che qui ci sia un nodo pedagogica abbastanza rilevante abbastanza interessante
Che è opportuno mettere in evidenza anche se credo che nessuno pensi meno che mai io come pedagogista che ci debba essere una tv didascalica lungi dal medico e questo ma certamente c'è un nodo pedagogico che va messo in evidenza poiché è indubbio che la televisione è un mezzo di larghissimo consumo lo sappiamo tutti e poiché ha un indubbio potere persuasivo anche questo lo sappiamo tutti e ha un'influenza non soltanto esercitata nei confronti dei bambini ma anche degli adulti
Alcune ricerche che come gruppo universitari abbiamo condotto per esempio tende a dire che l'effetto delle pubblicità sono più forti sui genitori e sulle mamme che non sui bambini stessi per cui in realtà e il fatto che sì progressi Propagandhi un certo prodotto o alimentare o giocattoli eccetera attivo Effetto sul sulla madre e sul padre che non sul bambino spesso nel senso che il bambino si rende abbastanza facilmente conto che si tratta di un gioco la pubblicità
Mentre il genitore carica oberati la la pubblicità di significati di Sensi
Più più forti più ampi
Ecco dico se se tutto questo è certamente vero io credo che la televisione e le televisioni non possono far finta di niente
E dunque non possono pensare le o o o o non posso rinunciare all'idea de uno dei suoi compiti fondamentali certamente accanto a tutti gli altri e anche quello di contribuire a stimolare le capacità critiche l'autonomia di giudizio
Degli utenti e non viceversa come spesso purtroppo accade
E questo è certamente un nodo pedagogico
A parlando per esempio delle informazione delle notizie non c'è dubbio che credo che sia sarebbe fondamentale che le notizie d'arte
Fossero date non non non tanto di con la pretesa dell'oggettività io ho molto dubbio ci siano delle notizie oggettive in assoluto ma dare delle notizie a cui poi facciano seguito delle diverse interpretazioni che l'ascoltatore possa mettere a confronto fin da quando l'ascoltatore
è piccolo
Ma chiaro chi dal punto di vista pedagogico
In questo volume Pepa pienamente interessante là dove interviene nella seconda parte specialmente specificando entrando nel merito di alcune problematiche specifiche tutte di elevato valenza educativa tanto che capisco la suo cenno fatto in partenza
Intorno al fatto che forse c'è stata un'eccessiva preoccupazione intorno agli ascoltatori di fasce cosiddette deboli che non alla fascia generale anche se io mi chiedo se la fascia generale non è essa stessa debole e allora vi sarebbe etica ma comunque
Può essere in effetti chiusi
Ora da questo punto di vista io credo che le cose che questo libro
Presente a proposito del rapporto televisione minori a proposito del rapporto televisione famiglie
Televisione antica telelavoro eccetera siano cose di grande interesse che andrebbero messe in evidenza
Io non ho il tempo e non credo nemmeno che sia opportuno che io li li veda tutti vorrei soffermarmi un attimo sul discorso che questo rapporto fa a proposito dell'apporto televisione bambini che del resto l'ambito nel quale personalmente sono più competente un sono pagine di grande importanza vecchie ricalcano una risoluzione molto rilevante che questo Consiglio
Ha preso il ventotto ottobre novantuno proprio sul tema televisione minori qui riportata in appendice pagine centocinquanta in avanti
E e che
Insiste sul fatto che il rapporto televisioni minori si presenta almeno secondo quattro punti di vista
Da un lato le trasmissioni rivolte specificamente alle falde ultime soggetti in età evolutiva
Dall'altra agli programmi destinati a un pubblico indifferenziato ma in ore in cui la fruizione del minore largamente presente
Al rapporto fra che si riferisce la diffusione della pubblicità quindi al rapporto pubblicità minori e infine l'utilizzazione dei minori nelle varie trasmissioni non solo nelle pubblicità ma anche le trasmissioni di spettacolo eccetera
Devo dire che le cose che il consiglio ha scritto e detto sono tutte condivisibili e tutti di grande rilievo e io mi soffermerei soprattutto su due punti il primo nella notazione che il consiglio ha fatto circa la gravissima carenza di interesse reale che le televisioni in particolare Treviso del pubblico di Stato a nei confronti del settore delle trasmissioni destinate dedicate ai bambini
I bambini ai minori in linea generale
Noi sappiamo che sul piano della storia della televisione italiana questo non è sempre avvenuto all'inizio c'era un'attenzione abbastanza notevole abbastanza forte siano i pomeriggi dedicati a queste trasmissioni molte di queste trasmissioni erano come dire fatte in casa in un certo senso e quindi avevano il crisma della ricerca avevano il valore anche di testimoniare una ricerche che si andava facendo noi sappiamo purtroppo che ormai da molti da più di di quindici anni questo non avviene più
E tanto che c'è quasi una sorta di rinuncia da parte della televisione pubblica a questo settore come se e i telespettatori in età evolutiva non fossero dette né spettatori con diritti
Analoghi a quelli dei dei degli adulti
Pensate che stringo stringo ma pensate che per la programmazione di queste emissioni
Non ci sono degli stanziamenti significativi non c'è alcuna ricerca se non qualche piccola cosa
Tanto che queste fasce d'età sono praticamente consegnate quasi tutti alle previsioni private della Fininvest dei quali peraltro prospetta mi presento programmi del tutto deludenti del tutto pedagogicamente no significative ancora sottolineerei il problema che qui a viene affrontata con molta chiarezza della della presenza di scene di violenza
Nelle varie immissione le varie trasmissioni io credo che da questo punto di vista il discorso sia da fare con molta attenzione
Con riferimento anche a momenti in cui la comunicazione e l'informazione
Può giustificare la presenza di scene di violenza mi riferisco al telegiornale per esempio noi tutti sappiamo credo che tutti lo sappiano che lilla il telegiornale e la trasmissione più vista dai minori
Ci si illude nel pensare che la trasmissione più vista dai minori sia quella che si viavai messi in ombra che so io alle sedici e trenta anziché è il telegiornale pesi gallo dell'Asse allora se voi pensate a certe alla presenza sottolineata spesso inutilmente
Di scene di violenza io credo che questo sia un punto da discutere da mettere sotto gli occhi dei programmatori televisivi con questo non voglio dire ha fatto tirate Edison non debba presentare c'è violenza laddove indispensabile eccessive
Termino dicendo che le raccomandazioni
Che sono state fatte in quella risoluzione del ventotto dieci novantuno e poi riprese in queste pagine a me pare che non siano state prese in in considerazione seria da parte delle televisioni tagliate
Nel nemmeno da da da quella pubblica tanto meno da quella pubblica
Io ho addirittura l'impressione che più andiamo avanti più e peggio
è di pochi giorni fa una riunione che abbiamo tenuto a Milano proprio per l'albero Zurlo in cui c'è stata comunicato che non ci sono più soldi per cui L'albero azzurro dovrà essere messo in da parte si dovrà soltanto riprendere vecchie trasmissioni di un anno fa rimandarle in onda in qualche maniera perché tanto soldi per questi in questa missione non ce ne sono più a questo punto io mi domando effettivamente come si possa andare avanti da questo punto di vista e allora ecco che il problema del potere di questa consiglio viene ad essere riproposto in maniera molto forte molto chiara tanto che io penso che dovrebbe quanto meno questo Consiglio a vere e il diritto dovere di intervenire prima che le cose vengano fatte non sostenibili ammazzarli vero di programmazione a livello di costruzione
Dei palinsesti televisivi e non quando ormai le cose sono fatte perché quando sono fatti evidentemente troppo tardi Marano era sempre così grazie
Tra noi interviene sempre quando le cose sono già fatta
Allora prima di dare la parola a Ivano Cipriani io vorrei rapidamente perché i tempi ormai si allungano segnalare appalto in ottantasei l'audience nel novantadue allora le cifre più sbalorditiva e riguardano il Festival di Sanremo immediatamente dopo vengono le partite di calcio che riguardano sia la servizio pubblico RAI sia canali
Dunque
Poi una larghissima fascia riguarda scommettiamo che e poi un apparizione di Fantastico dodici
Ecco allora il problema è che su questi da audience sociale su questo pubblico come numero si costruiscono poi le paginate dei giornali quali vanno alla ricerca a loro volta del loro Auditel cioè del numero anziché della qualità e quindi è un meccanismo che si rafforza girando su se stesso
E e io credo di di di pensare di poter dire che il pubblico televisivo cioè ognuno al grande alibi io obbedisco alle richieste del Pubblico io credo che il pubblico i mezzi di comunicazione di massa se lo formano a sua immagine e volontà
E dopodiché dicono obbedito a un pubblico
Ma ahimè
E la cosa nasce da una lontana affermazione con la quale io litigai tra Mehmet non avendo dovevi dirlo
Ed era il grande Amendola che disse io quando torno a casa la sera voglio di stendermi davanti alla televisione non pensare a niente e vedermi un bel giallo e da lì siamo andati avanti
Destra centro e sinistra con questa ottica allora Ivano Cipriani
Professore di Sociologia come dicevo te no Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa
E autore di un libro l'ultimo all'Europa dei telefoni
No io vorrei richiamarmi un attimo
In più pragmaticamente ma forse
Anche accettato lui accettando uno degli inviti del Presidente del nostro moderatore anzi
Al problema della della memoria storica e quindi anche
Di come si si è andata sviluppando una determinata legislazione vorrei fare due richiami
Un richiamo alla legge del settantacinque nel mille novecentosettantacinque esce poco la legge di riforma della radiotelevisione italiana
Nel dibattito che si muove allora nell'opinione pubblica sui giornali eccetera esistente una tensione profonda
Attenta
A quello che il rapporto tra il sistema comunicativo e pubblico cioè l'utenza
E c'è un interesse particolare attento eccetera
Per quelli che possono essere i meccanismi di partecipazione attiva cioè di partecipazione comunicativa da parte del pubblico all'interno di un sistema di telecomunicazione
E c'è infine anche l'attenzione a come questo sistema
O sei essere al suo interno libero e democratico per quanto riguarda l'attività degli operatori in modo di rispondere nella maniera migliore a questa esigenza di connessione possiamo dire
Con l'utenza
Non si parlava esplicitamente di utenza
Ma è pure tutto il dibattito si svuotava intorno al
Sappiamo come è andata a finire sappiamo poiché tutto questo si trasformò in nel cosiddetto pluralismo il pluralismo si trasformò rapidamente India lottizzazione sappiamo come andrà
Ma se è stato fatto uno molto un errore non è necessariamente detto bisogna farlo una seconda una terza una quarta
Passano quindici anni di quindici anni a cui si riferiva Anna Maria Mori
Passano i quindici anni passano quindici anni è una nuova legge non c'è perché il sistema comunicativo italiano ha immesso un fattore assolutamente nuovo cioè il sistema misto
Quindi la partecipazione accanto al pubblico del privato
E il privato nel bisogno di assetto che ha impedirà per quindici anni di avere una leggi
Una legge poi l'abbiamo la due due tre
E debbo dire che questa legge che oggi e comunemente considerata una legge sbagliata è una legge da rifare
Non da tutti sia chiaro non certo da quelli che hanno avuto interesse a che esistesse una legge che fotografava resistente congelava resistente tuttavia questa legge forse per una necessità di compromissione politica
O di compromissione di altro ordine
Attenuto e ha tenuto in vita determinati organismi o ne ha creato dei nuovi ed essendo nata la figura del garante per esempio nel Periodo però attribuito al settore dell'editoria la incorporato
L'ha incorporato ha incorporato questa nuova figura e accanto a questa figura
Ha dato vita anche ad organismi nuovi e diversi
Diversi dal passato dico anche se c'erano delle potevano esserci delle similitudini come appunto quello che oggi voi qui troviamo rappresentato da questo rapporto agli utenti
Cioè il Consiglio Consultivo degli
Allora credo che e nel quadro Della riforma legislativa alla quale noi andremo necessariamente incontro dovremo vedere
Se il consiglio degli utenti ad arrestare nella forma attuale se dovrà essere modificato se in qualche modo dovrà assumere anche forza maggiore
Oppure se invece
Sarà considerato un un sovrappiù un qualcosa di non necessario nell'economia generale della del sistema comunicativo Italia
Noi abbiamo oggi nella campagna elettorale a cui si riferiva prima il professor Santaniello ma ha ragione direi
E e due accenni sostanzialmente a quelli che possono essere opportuno più deboli a quelle che possono essere il in momenti della futura organizzazione il momento più debole cioè voglio dire non ha ancora presentato in programma e quello di Forza Italia che conferma un liberismo
Assoluto il più ampio possibile e che quindi a mio avviso anche se sarà costretto ad accettare degli ammortizzatori culturali o sociali evidentemente non potranno collocare in posizione seconda quelle che sono le istituzioni
Tipo il
Comitato
Nell'ufficio chiodi cui oggi quindi
Si parla a meno che questo non acquisti quella forza di cui diceva giustamente Zaccheria
E riferendosi alla situazione americana ma che è altra situazione situazione profondamente diversa
Oppure acquisti forza nell'ambito l'altro è abbiamo soltanto questa predicazione che ci viene dal gruppo progressista anzi da un partito progressista del del PDS cioè invece il tentativo di e ulteriormente suddividere
La presenza del dei network nel nostro Paese alpine di fornire attraverso questa strada come dire strutturale la possibilità di una maggiore presenza
Sul mercato della comunicazione e in questo caso forse sono più è più accettabile o accettata oppure potesse anche potenziata la presenza di un organismo come ma detto questo in attesa che altri indicazioni ci vengano altri raggruppamenti e dagli altri partiti
Eppure ovvero che la discussione verte tutta su questioni
Come dire strutturale
E che così si sia perso di vista
Anche nel presente anche da coloro che forse ad una miglior buona volontà di inserire nel loro discorso questa componente si sia perso di vista la questione utenza e in rapporto tra il momento comunicativo e l'utenza cioè come dato politico che ha caratterizzato i quindici anni di lottizzazione continui ad essere ancora dominante
E come in definitiva il momento del rapporto sia ancora considerato tra un organismo che trasmette un vecchio film che trasmette un gruppo particolare o più gruppi che trasmettono è un'utenza indifferenziata
Credo che in questo senso non sia stata fatta un'nelle bare una elaborazione o quella pura azione che sarebbe stato necessario fa il concetto di partecipazione qui presente lo si ritrova anche al Capitolo terzo pure anche la l'utenza radiotelevisiva tra l'accesso e partecipazione e cioè l'accesso anche e la partecipazione è un vecchio discorso che appartiene
Come accennavo alla storia e alla memoria storica della della nostra televisione
In questo senso si sono state tende sono state tentate anche le famose trasmissioni dell'accesso che tuttora continuano a vivacchiare sullo sfondo della
Del servizio pubblico è tuttavia vero è tuttavia vero tuttavia vedo che poco o niente hanno segnalato di nuovo nella nel quadro gente nelle nel quadro generale allora però un discorso un'apertura se questo è stato
Questa prima ipotesi un fallimento va apposta oggi noi di fronte al al dovete perdonare mi sfugge sempre il consiglio consultivo degli utenti questa parola questo termine e mi perdoni e mi chiedo perdono veramente in al consiglio lo chiamo uffici perché l'ufficio del garante della Suso che nasce al Consiglio
Che cos'è in definitiva questo Consiglio a mio avviso ma non entro materia giuridica perché non mi potrei permettermi di farlo ma e che cos'è è un il tentativo di una rappresentanza cioè a un carattere rappresentativo di milioni di persone ma anche un distacco profondo tra questi Terzo
Perché tra l'altro non esiste nessun attenzione da parte della grande mediazione che è offerta per esempio dalla stampa o dalla stessa comunicazione di massa radiotelevisiva nei confronti del del Consiglio rispetto al pubblico cioè in parole povere essere molto molto molto elementari non si parla mai di questo Consiglio
Non si accenna mai a questo si è vero che sono venute due televisioni e certamente stasera dei telegiornali troveremo un lampo dedicato a questa sera
Però voglio dire oltre questo noi non avremmo non avremmo cioè il discorso che penetra
All'interno delle funzioni e delle ragioni di essere di questo consiglio questo nella stampa della comunicazione di massa radiotelevisiva eccetera cercando mai dato e quindi curiosamente questo organo di rappresentanza è ignorato dai rappresentati cioè dalla grandi utenze
Anche se esistono certo ciascuno dei presenti ha in qualche modo rappresentante di cento di mille forse i due mila o cinque mila persone anche cento mila mettiamo ma non senza sono di venticinque milioni
Ed allora credo che in questo senso
Sia necessario non buttare via il bambino con l'acqua sporca sia chiaro nella nuova legislazione ma trovare dimensioni nuove e diverse al consiglio mi interessava molto quello che diceva Zaccaria perché era molto interessante
Su quei punti sui quali poteva intervenire il il Consiglio
Così come intervenuto in alcuni aspetti del passato come potrebbe farlo del futuro ma certamente la la il tentativo di dare una maggiore caratterizzazione al Consiglio Grande e renderlo reale per quello che organismo di rappresentanza datato letto le delibere che credo che sia il momento più rappresentativo di questo e e sono delibere di un un grande interesse tuttavia non è tutt'altro che una critica figurarsi insomma venne venissero di queste delibere non quaranta quante sono complessivamente ma centoventi un milione il il punto forse però sul quale bisogna fare un attimo di riflessione con
Il bisogna fare un attimo di riflessione è il dato
Come direi di una osservazione costantemente costati metterò sbagliato prevalentemente in negativo cioè il Consiglio rileva che ci sono scene di violenza le quali sono dannose ai minori
Il Consiglio rileva che l'handicap è stato denunciato in un modo non corretto il Consiglio rileva che che Titti che che non ci debbono essere forme di razzismo ed assolutamente non sono condivisibili figurarsi
Ma
A che farsi che abbia lo spazio lo spazio magico e c'è tuttavia vero
Uno accampa fu
Che è quello del non detto
Del non rappresentato delle non informato
E c'è un settore che io credo a una rappresentanza dell'utenza e quindi anche di coloro che non sono rappresentati di coloro ai qua sui quali l'informazione non si appoggia a me questa debba essere in qualche modo un un momento di intervento del Consiglio faccio rapidissimamente due esempi io credo che non basti dire soltanto no al razzismo
E occorre anche dedicare per esempio al problema
Non tanto degli extracomunitari anche questo è presente ma il problema per esempio delle culture delle civiltà che gli esterno unitari rappresenta ne portano con sé una il loro profumo perché questo è un dato importante non sappiamo che la RAI specie negli anni Sessanta un importante documentario sull'Islam
Allora io non li ho più visti in uno visto più niente li sappiamo dell'America del dell'America Latina dell'Africa e via di questo passo sappiamo ben poco quasi assolutamente niente
E sappiamo ben poco e quasi tutti assolutamente niente perché grazie a Dio in Brasile c'è un un carnevale oppure ogni tanto qui non più grazie a Dio
Ammazzare un certo numero di bambini ed è con i due momenti importanti di rappresentazione del Brasile di rappresentazione dell'America Latina io credo che questo avremmo anche imparare forse dagli americani dai telefilm americani dalla costante presenza per esempio tra i soggetti di un telefilm americano del nero e del bianco
Cioè di una rappresentazione più organiche omogenee di quella che è la società e la donna dell'uomo d'affari dell'uomo e della donna
In Italia Fini il e gli inglesi hanno avuto e il coraggio di trattare il problema dell'omosessualità in una serie di telefilm che sono ricorrenti nella storia inglese a senza scandalizzare nessuno però
Con il coraggio di farlo nella dovuta maniera ma anche di affrontare di affrontare questo tema ci sono tutta una serie di problemi ignorati vedo che il consiglio per esempio ha affrontato insieme agli organismi sindacali
Il tema
Del lavoro o comunque come si possano rappresentare il lavoro che non è affatto rappresentato in televisione di nuovo come tanti anni fa rappresentato attraverso gli scioperi o la disoccupazione ma il lavoro in sé ed anche il valore il lavoro non è rappresentato dalla dalla televisione la credo che anche questo
Sia in fondo compito di un consiglio che si carica delle dovere di parlare a nome dell'utenza e il diritto anche di parlare a nome dell'utenza di dare rappresentazione di tutta questa parte della realtà così ignora
Grazie
Giurano Cipriani prima di dare
La parola a Paolo De Nardis preciso che io in qualche caso detto ordinario in qualche caso detto professore i componenti la nostra tavola rettangolare non rotonda sono tutti ordinari della loro materia Paolo De Nardis e ordinario di Sociologia
E ha scritto nel novantatré appunto aspettando la Sociologia
E aspettando una nuova RAI TV è una è una nuova tv privata che pensiamo
Ora
Bisogna dato da data l'ora tarda io non posso chiedere l'ho letto con grande piacere in rapporto agli utenti del Consiglio consultivo e l'ufficio del Garante
E ma sono costretto a sintetizzare a comprimere le mie riflessioni su quattro punti fondamentali di quattro punti sono queste o non la partecipazione due l'impatto tre la deontologia quattro la questione Auditel vado per ordine
Il primo punto quello della partecipazione diceva bene Cipriani Ivano Cipriani poco fa
Che nella misura in cui il consiglio consultivo viene definito e viene a porsi come organo collegiale di rappresentanza istituzionale di un soggetto collettivo che l'utenza
Bisogna vedere un pochino dal punto di vista sociologico le radici anche di questa locuzione utenza indubbiamente l'utenza nasce in un momento in cui come categoria sociologica cioè una grosso slancio partecipato o partecipativo
Siamo alla fine degli anni sessanta all'inizio degli anni settanta
E l'utenza viene finalmente a di identificare quello che il soggetto che poi dialogare principalmente con una grande incognita che la pubblica amministrazione siamo livelli in cui la partecipazione di è declinata come partecipazione politico amministrativa o partecipazione pubblica amministrativa
Siamo momenti in cui grossi slanci cercano Dini
Trovare una risposta in una contraltare normalizzatore che cerca invece di appunto razionalizzare quello che il torrente di fuoco della partecipazione della fine degli anni sessanta è la è il periodo deve fare decreti delegati nella scuola è il periodo dell'autogestione
Nella reti invoca il periodo in cui si sperimentano forme di partecipazione che però vorrei dire vedono l'utenza sempre in termini come dire sindacalizzati cioè la stessa partecipazione amministrativa una partecipazione che venga declinata in perfetto sindacalese siamo in anni particolari in cui il sindacato cominciava già a coprire uno spazio vuoto lasciato aperto dei partiti
Dobbiamo aspettare non il settantacinque ma il novanta pena vere nelle più o meno malfatte norme della quel tempio del fatidico agosto del novanta ricordiamoci che due furono le notizie che ci hanno tormentato i sogni sulle sulle rive dei mari nelle nostre vacanze estive Saddam Hussein che occupava il Kuwait e
La legge Mammì che veniva parata
Col voto segreto richiesto poi dalla presidente gli orti alla Camera bene
Il discorso fondamentale e questo l'utenza nasce come categoria sociologica ma viene formalizzata da questo punto di vista soltanto circa quattro lustri dopo la sua la sua apparizione come categoria sociologica
E per quanto riguarda il discorso dell'impatto il discorso dell'impatto adesso sinceramente non io sono giurista metà perché vengo dal RIS lui di Sociologia di del diritto per cui ha già parlato Zaccheria dal punto di vista giuridico per cui non mi soffermo oltre vorrei dire questo
Che cosa si parla di diritto di accesso siamo di fronte a un tentativo nelle norme del novanta di regolazione istituzionale evidentemente il diritto di accesso
Sulla base poi di un adeguamento anche dei principi all'articolo ventuno della Costituzione e i primi articoli della Costituzione sui principi fondamentali articoli due e tre la Carta costituzionale
E fondamentale appare da questo punto di vista l'analisi della dell'impatto di un servizio pubblico chiamiamolo così con questa locuzione che per me non ha nessun significato dal punto di vista Brusa amministrativistico in questo momento ma soltanto un significato di carattere sociologico nel senso che ci sono universi discorso ovviamente diversi che tende a verificare la bontà all'interno della regolazione istituzionale di un servizio pubblico che come tale da un punto di vista nel giuridico né sociologico ma politologico queste declinato come una vera e propria politica pubblica a contenuto fortemente sociale al di là adesso di quello che il la sussidio logico che voleva la televisione come mero strumento ferro pedagogico privare la valenza della logica
Lo dicevamo prima con Anna Maria ma senz'altro senz'altro non va non si può più ridurre il messaggio televisivo almeno a valenza pedagogica e mi sembra che su questo Bertolini fosse anche se non esplicitamente chiaramente d'accordo
Chiaro discorso solito che facciamo alla televisione ormai nella sua surrogare nella sua supplenza diventa agenzie di socializzazione primaria
Tradizionalmente siamo abituati a considerarla da un punto di vista sociologico come agenzia di socializzazione secondaria negli ultimi vent'anni è indubbiamente rientrata agenzia di socializzazione primaria a questo punto vengo al terzo al terzo nodo delle mie argomentazioni fondamentale appare il discorso deontologico deontologico dei professionisti degli operatori
Largo spazio nel rapporto è dedicato a questo argomento e mi sembra che si colga bene quello che un nodo fondamentale poi all'interno della sociologia delle professioni la deontologia professionale
è diciamo sì il coronamento delle variabili che tendono a denotare una certa professionalità una certa professione
Dal punto di vista la sociologia e le professioni l'etica ovviamente nasce come garanzia dell'esistenza di un certo gruppo sociale che lavora su un certo settore attraverso l'applicazioni determinate regole tecnica e scientifica come dire che c'è una possibilità di identificare un certo gruppo sociale che ero che ha una certa capacità tecnica
Da questo punto di vista il problema dell'autotutela della professione della Carinzia di proiezione esterna del gruppo verso la collettività agli utenti appare fondamentale ma di difficile fissazione ecco questo viene spiegato molto bene all'interno del rapporto questa difficile fissazione è dovuta a due ordini difficoltà la prima una difficoltà di codificare principi
Universali ed apodittici come dire fermo una volta per tutte un po'come dire una sorta di neo giusnaturalismo radio televisivo strettamente legati a variabili di contesto la contingenza attende a piegare l'apoditticità dei principi in secondo luogo cioè e questo si ricollega al primo ovviamente una forte interferenza ovviamente della collettività sulla scelta etica
Cosa che non sempre succede nelle altre professioni tradizionali le altre presepe dizionari a nelle altre prove secrezioni abbiamo la casta professionale casta fortezza nel caso della partecipazione dell'utenza
Con o senza il filtro e del Consiglio consultivo che comunque è un filtro fondamentale
è e lo diventerebbe ancora di più se venisse adeguatamente pubblicizzato per l'appunto
Certamente tende a piegare ed arriverà una sorta di transazione dei valori etici a livello di deontologia professionale
è vero molto spesso si è arrivati a una situazione in cui almeno fino ad oggi è vero quello che dice Anna Maria Mori in cui l'operatore dice questo me l'ha detto il pubblico questo me l'ha chiesta l'opinione pubblica questo me l'ha chiesto il l'utenza ma in realtà quella era un'utenza costruita dall'operatore stessa
In un momento in cui però si viene ad incoraggiare la plurali d'azione dei emittenti che trascenda non la situazione di duopolio questo forse non avviene più e sì comincia a ragionare in termini di interattività maggiore e di un una semantica fra sofferta è domanda che ovviamente può più difficilmente intrappolare
Il soggetto di alloggi costo debole da parte qua può intrappolare soggetto dialogico debole
Così come è stato fatto finora
Io ritengo che da ciò deriva proprio l'esigenza di un dispositivo teleologico dal punto di vista della deontologia professionale fondamentale che riposa sulla necessità di principi generali ma sulla difficoltà all'interno di tali principi di elaborare confezionare norme specifiche proprio perché la contingenza è troppo forte nel suo divenire e la pluralità delle domande e la pluralità
Dei gusti le oscillazioni stesse del gusto difficilmente riescono a al di là dei principi che vanno chiariti intrappolare di ingabbiare norme cogenti
Tornando al problema della partecipazione e ricollegandosi al primo punto se teniamo presente che proprio una torre che andava molto in voga negli anni sessanta sì sì fine anni Sessanta Burke
Diceva che partecipare innanzitutto essere informati vediamo come il cuore della vicenda è proprio in questa in questa situazione da questo punto di vista il pluralismo che si insinua tra necessità sociale del pubblico e nel sistema misto obbligo genericamente commerciale dei media fa sì che la stessa spettacolarizzazione e questo è un punto molto delicato perché ovviamente da questo punto di vista nella fase non propositiva ma nella fase censoria il consiglio degli utenti presente è stato chiamato in prima in prima battuta come viene documentato
Dal rapporto diventa veicolo di socializzazione di partecipazione
Il bene informazione che inizialmente era una merce di scambio per pochi in effetti attraverso la spettacolarizzazione diventa o rischia di diventare seconda dei punti di vista una possibilità
Di scelta più diffusa più generalizzata ecco questo effettivamente è una fase quanto mai prodromica dei linguaggi imperativi e di qualunque forma di realtà virtuale applicata al Milia televisivo
Se noi pensiamo che Ronconi un vent'anni fa venti venticinque anni fa erano sessantanove settanta una cosa già dopo circa tre mila anni di storia del teatro occidentale dopo da Aristofane ed Eschilo in poi
Cercò di rappresentarle l'Orlando Furioso attraverso un modo di interattivo di fruire l'opera l'opera teatrale no sulla fu fondato sulla pluralità azione sulla poliedricità delle scene e sulla possibilità da parte lo spettatore di fruirne beh sostanzialmente la pluralità d'azione si trasforma sostanzialmente a livello televisivo del palcoscenico elettronico
Ronconi atteso tre mila comuni c'è questa esperimento e sta un esperimento che arrivato tre mila anni dopo con la televisione ovviamente il discorso il discorso ha bruciato le tappe
Un grosso problema relativo al discorso di antologie quello del rispetto della verità
è ma pure questo è un discorso molto molto minato come poter in qualche modo elaborare una dittatura della verità
Non in Sociologia e metodologia quando facciamo delle ricerche diciamo che il dato vale a dire quello che dovrebbe essere dato grezzo
O la verità empirica fenomenica
E già una volta che lo percepiamo dicono i metodologie
Figlio ritrovate nel Giappone Regno di teoria pregno di quelle che sono le nostri nostri schermi
I nostri modi di vedere il nostro condizionamento sociale del modo di vedere e percepire le cose a maggiore questo succede nella scienza succede a livello a livello epistemologico a maggior ragione succede poi nell'informazione quindi come si può garantire questa sorta di verità senza entrare in una sala in in un'altra specie invece di ingenua elaborazione di una dittatura della verità me l'articolo uno della duecentoventitré
Parla di principi quali principi un po'antinomici fra loro quali il pluralismo l'obiettività la completezza l'imparzialità dell'informazione ma vediamo bene che sono già di per sé antinomiche antinomici se si parla di pluralismo e obiettività si pensi a questo per esempio pluralismo e imparzialità
è chiaro che dal da ogni punto di vista si cerca di essere imparziale più o meno imparziale e chiaro dell'obiettività è quello il punto di vista in modo migliore forse proprio avere più punti di vista confronto
E incoraggiare l'attitudine alla scelta critica dell'utenza non più soggetto passivo ma soggetto attivo delle sue scelte
Infine l'ultimo punto
Che si ricollega c'è un filo rosso gli per questo ho captato dal mazzo questi quattro punti che mi sembrano fondamentali e che ho trovato ho letto con molto interesse critico dal rapporto e quello la vice la questione Auditel
Ex inizia con una storia della platea di una platea virtuale reale del degli anni Cinquanta del cinquantaquattro in poi che la platea dei soggiorni domestici
I negozi di elettrodomestici di fronte a quell'oscuro chiaro che Riggio per la per la debbono tribù bianca e nera che affascinata
Noi che sognavamo la televisione dal
Gli anni cinquanta la cosa più affascinante era quello di poter avere il cinema incalzano dello perché ne avevamo innanzitutto sul marciapiede sulla strada
Attraverso quella specie di tacita che era l'educato
Divertire educando alla fine si arriva alla fine dopo molti anni si arriva invece a questa situazione dell'utenza consumo il l'utente non più solo utente ma come dire glie tutte non pensa che non va più diverse ma coi Ducati
A bensì catturata
L'Auditel al di là
E l'eccessiva quanto freni a o quanti Rizza Anzio né dei dati ma d'altra parte l'unico strumento che abbiamo dal punto di vista nella rilevazione unico strumento che ha dato dei risultati molto buoni interessantissima questa tipologia differenziata di fruitori che viene da
Da sul piano antropologico però una
Media di quella che e ch'è ed ha in pratica quella che può essere chiamata dal punto di vista l'antropologia culturale la personalità di BA sì dell'italiano medio teniamoci molto spesso questi concetti antropologici rischiano di riposare su stereotipi però un fondo di verità pur recente e da questo punto di vista non si può non ricordare come quella che viene chiamata li
Ma dal punto di vista del personalità
E non medio viene poi non realizzato in una sorta di
Lo ripeto tipologia differenziata Appio opposizioni pare che ce ne siano circa una decina in cui nessuno di noi si riconosce in una sola no perché sono tipi punitivi ideali ma tutti come dire ci vediamo nell'incrocio di due o più posizioni ecco da questo punto di vista il caso Italia
Anche la sua peculiarità mi ricollego a quanto diceva Cipriani prima è noi dobbiamo pensare che lei riti mediante in Italia
Hanno sempre avuto una grossa importanza se collegate proprio perché collegate arresti che non sono mediani ma sono reti sociali pensiamo a un segmento molto importante
Nella storia
E dell'Italia contemporanea nel segmento della nostra lotta di resiste
In salotto antifascista andar lotta di resistenza lotta di Resistenza italiana ha avuto peculiarità fatto diverse rispetto ad altri Paesi europei perché perché negli altri Paesi in altri Paesi europei caso della Francia il caso della Polo ogni anno il caso una parte anche della Jugoslavia ha giocato dal punto di vista della trasmissione delle informazioni e dal punto di vista del collo te sociale umilia fondamentale che era quello della radio alle la conquista delle radio libere l'istituzione di radio libere ore no in Italia non abbiamo avuto questo discorso è questo fenomeno delle radio libera salvo qualche rara eccezione
Tante così diffusa come altrove però hanno giocato altre reti che anche se non erano riti viali erano riti sociali da questo punto di vista un ripensamento e anch'
Forza
Anni ha elettorale e questo è quello del con non più che si può avere da parte beh io qui parlo chiaramente dal punto di vista delle forze di progresso tra quelle che possono essere un maggiore e come dire una più debole situazione da un punto di vista male ma con una forte situazioni di altre reti di altre reti sociali a questo punto qua e da questo punto di vista il discorso del consiglio del dell'ufficio del garante per l'editoria è fondamentale dal punto di vista del monitoraggio come in questa fase particolare lo diceva
Dante in apertura ma e su questa base che si combatte in questo mese una nuova resistenza
Grazie
Grazie a Paolo Verna Ardis del quale al quale sono soprattutto gratta dal mio dalla mia posizione professionale per l'affermazione mai abbastanza di te tutta la verità non esiste
Esiste la possibilità di educare il pubblico alla critica laddove mentre invece cerca di convincere il pubblico che la verità esiste e ognuno offre la sua verità
Grazie tutti i partecipanti a questa tavola rettangolare Piero Bertolini Ivano Cipriani Paolo De Nardis Roberto Zaccaria che è andato via
Grazie al professore Moro e grazie a Santaniello per questo rapporto agli utenti che secondo me appunto ripete do alla grandissima qualità di trasformare gli utenti in persone pensanti e non in numero per l'Auditel grazie
Quindi
Qui