Cinema&cinema: "Prova d'orchestra" di Federico Fellini
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8:30 Durata: 5 min 34 sec
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale si sa che l'apologo è una breve Avola a carattere dimostrativo costruita apposta per impartire concerto insegnamento morale
Ora chi conosce il cinema di Federico Fellini sa quanto l'indole di Fellini forse fantasiosa visionaria traboccante di invenzioni tanto da risultare a volte perfino ridondante
Eppure una volta anche Fellini tentò di riversare il suo talento un fluviale nella misura stretta illogica di un apologo
Il risultato di questo esperimento è un film del mille novecentosettantanove intitolato prova d'orchestra
Allegato in DVD la settimana scorsa al quotidiano la Repubblica all'interno di una collana tutta dedicata a Fellini uscito in occasione dei cento anni dalla sua nascita
Ma è un film disponibile gratuitamente anche sulla piattaforma digitale dirai lei
Prova d'orchestra un breve film che si svolge per intero in un unico ambiente e cioè nell'antico oratorio di una chiesa uno spazio dall'acustica eccellente per questo adibito a sala da concerti nel racconto vi si riunisce un'orchestra appunto in occasione della prova di un concerto ma si immagina anche che una troupe televisiva effettui delle riprese di quella prova perché un giornalista Inter visti gli orchestrali
Ebbene pare inchiesta naturalmente fittizia il giornalista alla voce dello stesso Federico Fellini serve a spiegare un profondo malessere che cova in quell'orchestra una discordia universale
Perché ognuno dei musicisti richiede il proprio strumento più determinante degli altri alla riuscita del concerto e comunque più prezioso più squisito più artistico per gli altri strumenti
Così mentre chiamò il flautista tesse le lodi del Flauto o il violoncellista del violoncello
Gli altri non risparmiano occhiate di scetticismo cenni di disprezzo oppure di leggerlo il musicista intervistato o sovrappongono le proprie voci alla sua
Quando poi entra nella sala il direttore d'orchestra intenta come è suo dovere imporre la disciplina di costringere gli orchestrali a dispetto della partitura
Quella strisciante discordia si trasforma in un'aperta rivolta in un'insurrezione dell'orchestra contro il direttore
Tanto che alla fine al suo posto sul podio viene issata una macchina per battere il tempo un metronomo
Fellini sostengono alcuni era un autore cattolico
Per gli affetti descrivendo questa specie di rivoluzione in una sala improvvisamente sprofondava nel buio va percorsa da bagliori accecanti
Da agli orchestrali l'aspetto di dannati in un girone dell'inferno invasati dallo spirito un satanico della distruzione
Certi elementi forse un po'spuri del racconto ti danno un'inclinazione reazionaria il sindacalista di musicisti che su villa le loro rivendicazioni alla faccia ottusa di un bastino
Ubu cista chi è un ragazzo travestito truccato da donna agita lasciva venti la lingua
Ma ecco al netto di questi elementi più datati forse quindi superficiali
Ciò che conta
E che il fattore che fa precipitare l'orchestra nel caos è il culto di ogni musicista per se stesso la sfrenata competitività la frenesia di farsi valere a tutti i costi a spese degli altri
Così quando della prima conclusione dell'apologo avviene un fatto quasi miracoloso cioè un'enorme palla di cemento rompe le mura dell'oratorio e distrugge in parte quell'antica sala da concerto
I musicisti improvvisamente a sono mortificati perché indovinano che quel misterioso agente di distruzione proviene dallo stesso animo materializza un loro difetto una loro colpa
Se fin qui l'apologo sembra condannare il narcisismo ossessivo leggo Mania come fattore di disgregazione evidentemente non solo nell'orchestra ma di una società c'è una seconda conclusione che è più ambigua e più inquietante
Ammutoliti dalla catastrofe i musicisti riprendono loro posti nella sala ricominciano sotto la guida del direttore la prova del concerto finalmente disciplinati e obbedienti
Ma i rimproveri del direttore diventano sempre più rabbiosi più aspri
Finché si trasformano nelle urla di un dittatore tedesco
Certo la trasformazione di quella voce non rappresenta per il Fellini un auspicio
Sovrapposta allo schermo nero a conclusione del film sembra evocare un nuovo incubo rappresenta forse piuttosto un monito che dalla follia non possano generarsi altra follia e cioè dal caos della società un declivio autoritario
Prova d'orchestra per me è un piccolo gioiello forse misconosciuto nella filmografia di Fellini che io vi consiglio di recuperare un saluto da Gianfranco Ferré comune
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