Notiziario Antiproibizionista

Lunedì ventiquattro febbraio del due mila venti un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale
La gravità della sanzione non assicura sempre un effetto di deterrenza sicché appare criticabile la tendenza del legislatore a inasprire continuamente le pene detentive
La vicenda della legislazione sugli stupefacenti è particolarmente istruttiva al riguardo in quanto deve sottolinearsi come al forte inasprimento delle pene operato nel due mila e sei
Non è seguita alcuna contrazione dei reati in materia di droghe a riprova che la deterrenza non è affatto garantita dalla gravità delle pene minacciate così scriveva l'allora primo presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce nella relazione per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario due mila e quindici sono parole che ho ritrovato proprio il per coincidenza in questi giorni
Proprio all'indomani
Delle dichiarazioni con cui la ministra dell'Interno Luciana Morgese annunciato una stretta repressiva in tema di piccolo la spada ce ne sono
Parole che si attagliano perfettamente a questa proposta che è stata elaborata d'accordo con il ministero della Giustizia per modificare il quinto comma dell'articolo settantatré del Testo Unico
Sugli stupefacenti per introdurre l'arresto immediato e la custodia in carcere
Per anche per fatti di lieve entità quindi anche per il piccolo spaccio hanno tornando indietro sempre al allo stesso anno quindi a quel due mila e quindici vale la pena anche di ricordare che cosa scriveva alla Direzione nazionale antimafia nella sua relazione annuale al Parlamento
In cui in quel testo facilmente reperibile
In in Rete la DNA scriveva che sulla base di dati statistici e quantitativi nudi e crudi
Ci si trova di fronte a una situazione che evidenzia l'oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo che sollecitava il legislatore a valutare l'opportunità di una depenalizzazione
Considerando gli effetti che essa avrebbe in termini di deflazione del carico giudiziario di liberazione di risorse disponibili delle forze dell'ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e infine di prosciugamento di un mercato che almeno in parte e di appannaggio di associazioni criminali agguerrite
La direzione nazionale antimafia si riferiva in particolare alla questione dei cannabinoidi ma sono considerazioni che si si attagliano in generale alla politica delle droghe
L'anno successivo quindi parliamo del due mila e sedici
Presentando la nuova relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia l'allora procuratore nazionale Franco Roberti corresse un po'il tiro ma invitò pur sempre a quella che definisce una ragionata scelta di priorità di fronte all'obbligatorietà dell'azione penale
Per concentrare le risorse in campo che non sono moltissime contro i settori più gravi le manifestazioni più gravi di delitti
E dissero Berti che non bisognava disse testualmente non bisognava perdere tempo con i ladri di merendine ma di concentrarsi sui grandi trafficanti
Ancora due mila diciassette il semper la direzione nazionale antimafia arriva di quanto aveva già scritto nelle relazioni precedenti
E che aveva scritto anche nel parere che aveva inviato alla Camera quando era in discussione in commissione la proposta di legge dell'intergruppo parlamentare per la cannabis legale e la DNA ricordava di quanto aveva già scritto punto in senso favorevole alla legalizzazione cioè nella nella la relazione le milizie sette si parlava esplicitamente di legalizzazione
Ove effettuata secondo criteri che venivano nel dettaglio evidenziati prendendo atto sulla base di numeri infatti indagini e processi in nostro possesso
E rispetto alle precedenti relazioni la DNA denunciava senza mezzi termini il fallimento delle politiche previste miste
Allora quanto dichiarato dalla ministra la Morgese
Sembra stando appunto a quello che abbiamo letto sembra ignorare del tutto per esempio queste relazioni della direzione nazionale antimafia
Francamente lascia un po'sconcertati il fatto che la ministra abbia giustificato la sua proposta con il fatto che arrestare senza custodia in carcere il giorno dopo vedere nello stesso angolo di strada lo spacciatore preso il giorno prima
Incide anche sulla demo tra demotivati demotivazione del personale di polizia che tanto si impegna su questo versante
Il io credo che chi ha responsabilità di governo non debba non debba basarsi su come dire sui agire in base ai sentimenti o alle percezioni certo bisogna tenere sempre conto della morale in questo caso delle forze di polizia però bisogna anche chi poi deve prendere decisioni di governo deve agire sulla base come scriveva la direzione nazionale antimafia sulla base di numeri di fatti e di indagini
E allora secondo i numeri del ministero della Giustizia al trentun gennaio scorso erano oltre dieci mila i detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare delle carceri
Già oggi circa un terzo degli ingressi in carcere causato da imputazioni e condanne
I sulla base dell'articolo settantatré del Testo Unico
Sugli stupefacenti quello che appunto la ministra dell'interno d'accordo dunque dalla giustizia vorrebbe rigidi re e rispetto al totale dei detenuti in carcere i narcotrafficanti sono pochissime
Cioè quelli che che sono in carcere solo per l'articolo settantaquattro sono poco meno di un migliaio dietro le sbarre per la maggior parte ci sono pesci piccoli o piccolissimi
Che tra l'altro vengono immediatamente rimpiazzate sul mercato criminale e soprattutto ci sono
Tosse dei tossicodipendenti che sono circa un quarto della totale dei detenuti
Questo è una cosa che abbiamo già detto e ridetto varie volte
Se non ci fossero queste norme cioè senza i detenuti per lei per violazione dell'articolo settantatré e senza quelli dichiarati tossicodipendenti non ci sarebbe sovraffollamento carcerario
Allora queste dichiarazioni della amministravamo del dell'interno ma ovviamente hanno fatto molto discutere hanno suscitato molte molte reazioni naturalmente da parte di determinate forze politiche che ben sappiamo quali sono c'è stato subito un un plauso da parte di certi sindacati di polizia si è subito
Appunto L'Espresso sostenga queste posizioni ma chi invece poi lavora sul campo e non necessariamente gli operatori dei servizi pubblici e privati chi ma anche per esempio chi lavora sul piano giudiziario penale
Invece ha sollevato notevoli perplessità e ne vogliamo darvi conto in questo notiziario antiproibizionista di oggi punto di questo tipo di reazioni a cominciare da quanto a dichiarato
La professoressa Carla Rossi rappresentante del Partito Radicale presso l'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine insieme Maria Antonietta Farina Coscioni del consiglio generale del partito
Radicale quello annunciato dal ministro dell'interno la Morgese dicono le due esponenti radicali questa dichiarazione un rimedio di gran lunga più dannoso del male
Che intende curare la modifica al Codice Penale proposta dal Viminale rischia di portare molti giovani utilizzati come pusher nelle piazze dello spaccio
Non è così che si colpiscono le reti del grande spaccio le forze dell'ordine vengono impegna impiegati in piccole inutile operazioni piccoli spacciatori spesso a loro volta consumatori
Saranno comunque rimpiazzati da altri loro coetanei si intasano ulteriormente le carceri che già si trovano al collasso
è l'ennesimo provvedimento manifesto di nessuna utilità è sicuro danno per chi viene arrestato perché deve dedicare tempo e risorse energie e dare pratica esecuzione a questo provvedimento
Purtroppo ancora una volta si parla di politiche sulle droghe illegali senza conoscere la situazione le dimensioni del fenomeno sarebbe sufficiente fare tesoro dei rapporti ufficiali della Direzione investigativa antimafia che al contrario non vengono neppure spogliati
I rapporti della Direzione centrale dei servizi antidroga certificano che dal due mila nove a oggi l'indice di inefficace di indice di efficacia delle operazioni antidroga nei confronti dei piccoli spacciatori
Oscilla dal cinque virgola sette per cento del due mila tredici al sei virgola nove del due mila e sedici
I soggetti denunciati quando finiscono in carcere sono immediatamente rimpiazzati comunque la quantità di sostanza sequestrate compresa tra il cinque e il dieci per cento e questa è una sono andati la Direzione investigativa antimafia sulla base di questi dati
Scrivono ancora la professoressa Carla Rossi e Maria Antonietta Farina Coscioni
Si ricava che se si vuole davvero applicare il provvedimento auspicato dal ministro la Morgese occorre centuplicato energie e risorse raddoppiare gli istituti gli apparati di dipinti pena e gli apparati giudiziari
Discutibile comunque voler perseguire la sola strada repressiva oltretutto applicate in modo indiscriminato dare cache a strascico
La questione delle tossicodipendenze le problematiche ad essa collegata richiedono competenze e saperi conoscenze che di tutta evidenza mancano con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti
Questa è la dichiarazione rilasciata appunto giovedì scorso ha come da dalla professoressa Carla Rossi rappresentante del Partito Radicale
All'ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine di di Vienna e da Maria Antonietta Farina Coscioni del consiglio generale del partito
Radicale
Sentiamo ha sempre sta rimanendo in ambito radicale invece d'intervista che Giovanna Reanda realizzato con a Rita Bernardini
Rita Bernardini intanto ben trovata e ci ritroviamo a commentare o una notizia perché ci fa tornare indietro e cioè carcere anche per dallo spaccio di modica quantità di droga lo ha proposto e sembrerebbe vorrebbe nel volerlo mettere in atto
La ministeriale dell'interno Luciana alla Morgese dopo aver presieduto il comitato per l'ordine e la sicurezza di tre figli in Prefettura ad Ancona
Si rischia di essere ricordata che insiste su questa proposta come
Un ministro di polizia provvedere dopo lei come la ministro Salvini dalle al ministero degli Interni insomma
Lei ha questa provenienza come prefetto e adesso fa
Rischia di fare il ministro di polizia sappiamo che le proposte coincidono
Con quelle già fatte da Soldini
Solo che Salvi che non l'ha messo in atto sembra quasi una rincorsa vanno che si fa nei confronti di chi la spara più grossa su un tema molto dell'equal dedicato che ha riempito riempie tuttora le nostre carceri e che si arriva a a a metà questa proposta porterebbe nelle carceri italiane almeno
Venti trenta mila detenuti in più cosa che
Non ci possiamo evidentemente per mettere anche per la situazione già oggi
Disastrosa con più di ottanta mila detenuti e quarantasette mila posti e disponibili
Evidentemente nell'aria di elezioni più o meno vicine si fanno questo tipo disparate franchista dare uno sguardo a quello che è successo
Storicamente nel il nostro paese c'è un referendum vinto nelle mille novecento novantatré molto importante promosso dal Partito Radicale
E che riusciva a separare proprio lo spacciatore dal consumatore perché quando si parla di
Contro di nello spaccio di quantità minime e quindi per un fatto di lieve entità
è molto difficile coprire il confine fra lo spacciatore e il consumatore
E poi al di là di questo è è una misura repressiva che non ha
Veramente alcun senso quindi c'è il referendum del novantatré chi dimentica la storia della legge Fini-Giovanardi e che è rimasta in vigore pure potendo incostituzionale per otto anni e da riempito lei no per
E galere e dovremmo o anche dire che che ce l'abbiamo cavata anche se a nostro avviso le carceri continua ad essere disumane e degradanti con la Corte europea per i diritti dell'uomo
Beh è questo dovuto proprio alla dichiarazione di incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi che riparava droghe pesanti a
Deroghe leggerle mi ricordo che e uscirono di carcere attraverso la rideterminazione della pena
Più di otto mila persone in pochissimo tempo
E e e poi c'è questo problema della custodia cautelare si dice Granterre
Magari a tutti i convegni il carcere deve essere l'estrema ratio e la custodia cautelare in carcere e deve essere era riservata pochissimi casi veramente pericolosi e invece ecco qua che ci ritroviamo che per un fatto di lieve entità
Il comma cinque per si prevede addirittura il Carlo Pamela cosa che ha veramente come dire fatto fatte impressione sono le motivazioni
Cioè il ministro Morgese dice che è stato rilevato che arrestare senza custodia in carcere e il giorno dopo vedere nello stesso angolo di strada lo spacciatore preso il giorno prima
Incide sulla demotivazione del personale di polizia
Proprio a Roma quel quindi che significa che
Sai Gorizia si mattina soltanto quando sua annoiare il carcere andassi in carcere per far fare no ma questo mi fa ricordare lo faccio ogni tanto a Radio Radicale
L'ex capo della narcotici Dimaio si chiamava come il l'attuale ministro degli esteri da lui diceva che era veramente demotivato lui come capo della narcotici perché era costretto ma mandare in galera pare non so quante operazioni di spaccio minuto mentre non venivano date le risorse per il re
Fare le inchieste sui grandi spacciatori sui narcotrafficanti
Tant'è vero che lui arriva poi alla fine a dimetterti ed era completamente favorevole alla legalizzazione regolamentazione
Della produzione dell'uso e del commercio delle sostanze stupefacenti a partire dalla cannabis Etò ma qui si torna indietro mentre un paese vicinissimo
All'Italia sta per legalizzare la Croazia
E noi ritorniamo torniamo indietro di anni questa è una cosa che non si può veramente accettare credo che su questo occorra la massima mobilitazione poi fra l'altro tutto questo è in contrasto con alcune altre operazioni che ci sono in atto da parte del Governo
Mi chiedo che cosa stia facendo Ginga retti come può accertare una proposta del genere perché mi risulta che ci sia stato un vertice di maggioranza
Dove Sicilia deciso per volontà del Pd d'Italia viva di Leo ma anche dei Cinque Stelle
Un di prendere la riforma Orlando quella che non è andata a buon fine con il Governo Gentiloni credo
Per volontà soprattutto della parte renziana comunque non andò a buon fine poi pretese Piero dal Governo lega Cinquestelle la sua approvazione no della belga che era è stata lasciata al Governo soprattutto per dare un maggiore accesso al le misure alternative la riforma Orlando era questa considerando che il carcere come un'estrema parlato c'è questo per una motivazione anche di sicurezza perché dimostrato questo dal punto di vista scientifico qui chi accede alle misure alternative a una minore recidiva ma di decine e decine di punti in percentuale quindi da una parte si fa questa questo vertice di maggioranza in cui l'orientamento è quella di riproporre l'accesso alle misure alternative dall'altra chiede più galera per i piccoli
Spacciatori e quindi per riempire le galere e sappiamo questo lo voglio sottolineare quanto sia sottile il confine Frei piccolo spacciatore e il semplice consumatore
Grazie a Rita Bernardini
Era Rita Bernardini presidente Donora di nessuno tocchi Caino e consigliera generale del partito radicale transnazionale intervistata da Giovanna Reanda
Non intendiamo sottovalutare gli allarmi delle forze dell'ordine e le preoccupazioni degli abitanti di quei luoghi più incisiva la piaga dello spaccio crediamo tuttavia che per risolvere questo problema sia necessario un cambio di paradigma passare dalla repressione alla prevenzione
E alla cura della salute questa la presa di posizione dell'esecutivo di Magistratura democratica una delle componenti della magistratura associata la componente di di sinistra progressista della magistratura società associata rileviamo prosegue e la nota appunto dell'esecutivo di MD
Che la fattispecie di cui all'articolo settantatré comma quinto del DPR trecentonove novanta cioè dell'alto alle legge sugli stupefacenti disciplina il così detto fatto di lieve entità reato nel quale incorrono spesso giovani consumatori che la dipendenza trasforma il pusher
Di prevedere la custodia cautelare per tali reati il non meglio precisati ipotesi di recidiva significa ancora una volta ignorare l'inutilità della risposta carceraria a questo problema
Magistratura democratica dunque ricorda che siamo nel paese del Consiglio d'Europa con il più alto numero di ristretti per violazione della legge sulla droga
Circa trenta per cento della popolazione detenuta e con un tasso elevatissimo di detenuti tossicodipendenti circa il venticinque per cento eppure non abbiamo fatto passi in avanti nella lotta ai danni della droga sulla salute e lo spaccio continua a proliferare nelle strade
Questa alcuni passaggi appunto del COMU della dichiarazione dell'esecutivo di Magistratura democratica e Lorena Dusso anche lui è stato il presidente di MD Riccardo De Vito
Stop agli spacciatori recidivi in libertà anche se il reato è di lieve entità il governo pensa a una stretta per da restare immediatamente con la custodia in carcere coloro che si macchiano di questo reato
L'annuncio lo ha dato la ministra dell'Interno Luciana
Alla Morgese che sta lavorando ad una norma insieme al collega della Giustizia Alfonso buona fede il fenomeno ha ha spiegato
Luciana Morgese è ben noto ed è da tempo fonte di frustrazione per le forze dell'ordine pusher seriali trovati a vendere droga dagli agenti
Vengono portati in caserma ma il giorno dopo sono di nuovo al lavoro in strada
La scappatoia
è fornita dai commi cinque cinque bis dell'articolo settantatré del testo unico sulle droghe del mille novecentonovanta che prevede per i reati dispaccio richiede entità
La possibilità di accedere alla sospensione condizionale e della pena ed al lavoro di pubblica utilità invece di scontare la pena detentiva
E dunque su questa possibile ennesima stretta nella lotta alla droga noi e vogliamo chiedere un commento alla presidente di Magistratura democratica il il gruppo delle toghe
Progressiste all'interno della magistratura associata il dottor Riccardo De Vito che abbiamo in linea buon pomeriggio
Dottor De Vito dunque qual è la la sua idea Magistratura democratica peraltro a anche il fatto una una nota su questo ma insomma
Ci dica appunto qual è la sua posizione ovviamente la posizione di di magistratura democratica su questo annuncio dei ministri dell'interno della giustizia per varare questa nuova norma
Buon pomeriggio coi
Possiamo al momento dire che le notifiche apprendiamo dalla stampa
Sono del tutto generiche ma dettano preoccupazione
Perché non crediamo che il carcere
Possano essere la risposta a questo tipo di problema apporre non cancellando l'urgenza della propria ma
Non lo crediamo perché aumentare ulteriormente la custodia cautelare in carcere per questa tipologia di reati significherebbe riempite ulteriormente delle carceri che cita
Stanno per esplodere alla trentuno gennaio due mila venti
Abbiamo sessanta mila novecento detenuti circa a fronte di una capienza di circa regolamentari circa cinquanta mila trecento posti
Abbiamo una popolazione detenuta
Tossicodipendente pari al venticinque per cento circa dell'intera popolazione detenuta sì beh trenta per cento circa di detenuti per reati connessi e violazione della legge ma ricorda
Tutto questo
Quindi questo forte repressione penale carceraria della fenomeno della settentrione
Invece per spaccio della delle sostanze stupefacenti non ha eliminato adesso lemma della droga dalle piazze cosa vuol dire questo vuol dire semplicemente quello o che di cui ha già preso atto l'assemblea nazionale delle Nazioni Unite
Dedicata a indagine variazioni dedicato al problema delle droghe nel
Due mila sedici e quello di cui ha preso atto anche il procuratore nazionale antimafia rendendo dichiarazioni appena diciassette la strategia del lavoro andrà della repressione
Della criminale diciamo penale del fenomeno
Cessione di sostanze stupefacenti nella strategia vincente perché l'idea di eliminare la droga dalle strade in questo modo puramente utopistica
La droga casomai continua a circolare il canale dello spaccio di strada diventa sempre più nel canale preferibile se non si occorrono delle alternative più sicure perlomeno sul piano delle droghe leggere e quindi tutto questo contribuisce a generare condotte recidivanti quindi non crediamo che sia questa la strada per la strada da percorrere sia quella di invece di prevenire di informare di più di tutelare la salute
Dei tossicodipendenti e crediamo anche di favorire forme legalizzazione ovviamente controllata e ovviamente omogenee vivendo disparte europeo delle droghe leggere
Questo è il vero dalla della strategia per togliere mercato la criminalità organizzata che poi riempie le piazze e che sfrutta i piccoli spacciatori per evitare che l'approccio di strada che l'unico approccio retrostante
Stupefacenti perché è quello più pericoloso e per evitare combattere in realtà appunto i problemi che i danni delle sostanze più che la sostanza invece crediamo che questo sia la via maestra e su questo il petto ormai su questa in questa direzione si stanno orientando a che
Le convenzioni internazionali crediamo che sia il momento che anche in Italia
Si convochi ritorni convocare una conferenza nazionale sulla droga che ormai da troppo tempo manca se non erro dal due mila nove si per parlare seriamente di questi problemi investendo sul terreno medico sanitario degli operatori
Degli operatori per esempio di fare gli operatori che tutti i giorni si confrontano col fidato della dipendenza e non per proporre delle ricette che sono facili e a dire il vero anche poco comprensibili da un punto di vista tecnico critico perché per esempio la recidiva di cui ha parlato ieri il ministro
Sembrerebbe una recidiva
Nonna intese in senso tecnico giuridico ma una recidiva che deriva cito l'espressione giornalistica dal secondo fermo quindi suppongo dal secondo arresto simboli non si può parlarne anche intanto tecnico-giuridico chi decisiva
O anche perché gli arrestati fino a prova contraria sono presunti colpevoli
Mi sono presunti innocenti
In più noi sappiamo già che quella norma per così come è costruita la fattispecie di lieve entità non consente la misura coercitiva non consente l'arresto obbligatorio in flagranza contenti in alcuni casi particolari i più gravi l'arresto facoltativo fragranza
Contente la misura coercitiva solo in caso di violazione di altre misure cautelari
Non rispettate quindi una qualche forma di tutela per i casi più gravi giace
Si tratta caso mai di applicarla penso che i giudici quotidianamente
Pubblici ministeri magistrati un'idea un anno fa il sì sembrano intuitiva ricetta diciamo o ha compresso quindi a costo zero ma ha scarsa efficacia
No non sono dottor De Vito ma quello che insomma ha detto la la ministra la Morgese appunto per illustrare la la volontà di questa nuova norma
è la sostanzialmente il frutto del del del della della contrarietà hanno della delle forze di dell'ordine che che arrestano
Poi si vedono il giorno dopo nello stesso angolo di strada ha detto la ministra lo spacciatore preso il giorno prima e questo incide anche sulla demotivazione del personale di polizia che tanto si impegna su questo versante
E vede la propria attività essere posta nel nulla quando il giorno dopo appunto
Li ritroviamo gli spacciatori e nello nello stesso posto ma insomma questa contrarietà delle forze dell'ordine può dare luogo a una norma che insomma il frutto anche di una visione vecchia che che rischia di criminalizzare milioni di persone
Ma diciamo che non trascuro quelli che sono gli allarmi delle forze dell'ordine e negare la dei cittadini che vengono
Quotidianamente i luoghi il loro territorio colpito dalla piaga dello spaccio
Diciamo che una
Sensazione di insicurezza in questo caso che non va trascurata
Ma la storia della cosiddetta guerra alla droga dimostra che la risposta criminali durante che la risposta per il carcere
Che carcere più arresti è una risposta fallimentare
Proprio dal punto di vista della sicurezza venga eliminazione diciamo del del problema dello spaccio da strada
Questa articolo settantatré comma quinto che regola le fattispecie di lieve entità è stato da poco costruito come fattispecie autonoma che non consente la custodia cautelare in carcere posto che a una pena massima fino a quattro anni sì ma prima retto la custodia erano consentiti era possibile tutto ciò non ha risolto un problema
Non risolve alcun problema perché purtroppo la criminalità organizzata riesce
Comunque sia a essere ancora l'unico diciamo
Radar per arrivare alla sostanza rilascia a monopolizzare piatti
Dello spaccio se ahimè prova molta manodopera anche facilmente sostituibile quindi c'è quand'anche le persone dovessero stare in carcere per poi quanto uno due tre anni perché la pena è quella compresa tra filmini che quattro anni in quelle piante ci sarebbero altre persone quello che si è capito che per affrontare questo problema occorre andare alla radice
Del problema delle droghe occorre invertire maggiormente sulla prevenzione occorre favorire informazioni sul retrostante in quelle tra droghe leggere e droghe pesanti favorire dei canali di legalizzazione delle droghe leggere che consentano da un lato di evitare l'approccio da strada dall'altro di rafforzare le coscienze con riferimento all'uso e all'abuso di questo sta ha invece appunto
Si privilegia la scelta di aumentare le pene invece di andare verso un diritto penale minimo si va in direzione di una di una depenalizzazione Riva Sivas Sempre comunque in una direzione contraria
Peraltro una direzione contraria anche aggraverebbe ancora di più in maniera ripeto inutile rispetto al problema contratto ai danni della droga le autorità sessuale e la situazione carceraria chiesa riduzione carcerati Sante diverse
Regia pedanteria e pedante soprattutto con per quelle are e l'aggressione così per così dire sociale in particolar modo della tossicodipendenza che in carcere
Benché ci sia un grande lavoro anche dei ritardi in carcere un lavoro estremamente meritorio
Tuttavia Prato dipendente carcere crea una serie di ulteriori problemi
Che di certo non risolvono ma il problema della salute del tossicodipendente c'è ma in alcuni casi lo aggrava l'anno e di certo non fornisce neppure il distanziamento omertà
Dottor De Vito allora ringraziamo molto naturalmente seguiremo seguiremo appunto gli sviluppi di quella che al momento è una norma allo studio dei due ministri dell'Interno della giustizia se del caso naturalmente ci ci risentiremo per per commentare
Intanto la ringraziamo davvero molto grazie al presidente di Magistratura democratica Riccardo De Vito buon lavoro e a risentirci
L'intervista era di Lorena Durso
Per Stefano vecchio presidente di Forum droghe il tema non è se ci siano troppi troppi o pochi spacciatori in carcere il punto di cui anche questo governo non vuole prendere atto è che nonostante si continuino ad arrestare e condannare
E incarcerare spacciatori il mercato nero delle droghe più florido che mai è necessario al contrario
Un cambio di rotta radicale nelle politiche sulle droghe centrato sul governo sociale del fenomeno e sulla prospettiva della riduzione del danno
Per il segretario di fronte la cassa andassi è ora di smetterla con questo continuo richiamo al carcere quando si parla di droghe
Non serve più carcere
Serve un diverso approccio ai consumi di sostanze psicoattive e al mercato che ne consegue
La proposta della ministra colpirebbe sono la parte più debole del mercato delle sostanze anzi spesso dei semplici consumatori che operano nel piccolo spaccio per garantirsi sostanze per uso personale
Impegnare le forze dell'ordine e riempire le carceri di piccoli spacciatori impedisce interventi ben più importanti contro i grandi signori delle mafie del narcotraffico
Uno spreco di inchiostro e di risorse inutile
E poi c'è Leonardo Fiorentini direttore di fuori luogo punto it che il portale di informazione che fa capo a Forum droghe
Secondo il quale è necessario come azione minima di inversione di rotta fare un esercizio di nere intelligenza se legislativa portando la distinzione tra le diverse sostanze anche sulla linea pentita proprio per dividere il mercato delle droghe più pericolose da quello della cannabis
E dando un supporto normativo all'indicazione della Corte di Cassazione rispetto alla non punibilità della coltivazione di canapa ad uso personale essendo questa la sostanza più consumata e normalizzata
E poi sulla vicenda sulle dichiara la ne approfittiamo punto visto che abbiamo segnalato le dichiarazioni dei dei il dirigenti di Formigoni anche per segnalare che è stata rinviata la conferenza che doveva svolgersi il ventotto il ventinove febbraio quindi venerdì e sabato a Milano la conferenza autoconvocata sulle droghe
Autoconvocata da una serie di organizzazioni di associazioni in mancanza della conferenza nazionale che dovrebbe come ricordava anche il ma impressionante di Magistratura democratica
E non si tiene da dieci anni ma si dovrebbe tenere tre per legge invece ogni ogni tre anni la conferenza autoconvocata del ventotto e ventinove febbraio è è stata rinviata a data da destinarsi a seguito delle ordinanze rispetto al contenimento del coronavirus nel nord Italia
Tutte la tutta la rete dei promotori
Della conferenza utilizzerà questo tempo per continuare la mobilitazione e l'iniziativa per portare il tema delle politiche sulle droghe al centro del dibattito politico e contrastare gli ulteriori deriva securitaria che si sono affacciate in queste ultime settimane
Ci scusiamo con gli scritti daremo comunicazione degli appuntamenti delle iniziative su sul sito www punto conferenza droghe punto it e sui siti dei promotori della conferenza questo è il comunicato
Diffuso
Nelle scorse nelle scorse ore
Sulla nel a commento della l'annuncio fatto dalla minestra dell'interno la Morgese per una stretta repressiva per quanto riguarda i fatti di ieri in Tita interviene anche interverrà anche radicali italiani il rigurgito proibizionista sulle droghe lanciato da oltre un anno da Salvini e amici ora ingloba anche la ministra dell'Interno Luciana Morgese e il compagno socialista Riccardo Nencini
Trent'anni fa Craxi lancia la sua guerra la droga senza temere altro che riempire le carceri di disperati aumentare gli introiti delle mafie
Oggi anche questo governo vuole ripercorrere gli errori drammatici di allora che solo grazie al referendum radicale del mille novecentonovantatré furono tamponati
Troviamo incredibile che dopo mezzo secolo di fallimenti del proibizionismo
La risposta della politica possa essere di nuovo più carcere per di più in un Paese dove sistema di detenzione già scoppia le mafie ringraziano perché con le droghe proibite fanno affari multi miliardari di euro
Occorre guardare in faccia il fenomeno droga con laicità e razionalità smettendo di reiterare scelte suicide occorre legalizzare la cannabis per ogni uso e prendere atto del totale fallimento del proibizionismo sulle droghe pesanti chiediamo alla ministra la Morgese un incontro urgente per presentargli i dati sui dando il proibizionismo
I danni che evidentemente non conosce affatto questa la dichiarazione di Massimiliano Iervolino Giulia Crivelli nei Corbo ogni rispettivamente segretario tesoriera e presidente di radicali italiani
E sentiamo adesso l'intervista che la Franco Palazzolo ha realizzato con Riccardo Maggi deputato di più Europa
Era generica siamo con Riccardo omaggi di di più Europa per parlare del di quella che fino adesso è una proposta la proposta del ministro dell'interno di di punire gli spacciatori anche per la cosiddetta Modica
Quantità allora noi ricordiamo che nel precedente governo la proposta era già spuntata e a presentarlo al aveva proposto l'aveva proposta il ministro della famiglia
Lorenzo Fontana non se ne fece niente e adesso però siamo curiosi un po'di vedere che cosa succederà adesso allora è rimasto sorpreso
Più che sorpreso allarmato
Quello che sappiamo per ora quello che sappiamo dalle parole del ministro La morti resi di ieri e che ci sarebbe un accordo quindi ci sarebbe stato anche un lavoro comune tra ministero dell'Interno il ministero della Giustizia e quindi la Morgese buona fede per una modifica dell'articolo settantatré del Testo unico sulle droghe
Che consenta
Diciamo che aumenti le pene in modo da consentire
L'arresto quindi la custodia cautelare in carcere anche per i fatti di lieve entità
Aliene entità e qui l'attenuante che attualmente consente diciamo a in molti giudizi molti processi di applicare diciamo delle pene ridotte anche le fattispecie di spaccio appunto anche quando si tratti di piccolo spaccio
Perché allarmante questa cosa perché vuol dire diciamo non ha vere probabilmente presente qual è la situazione in Italia sia nelle carceri e sia i generali rispetto alla diffusione delle sostanze stupefacenti noi abbiamo oggi nelle carceri italiane terzo praticamente dei detenuti e circa un terzo degli ingressi che ci sono ogni anno proprio per violazione dell'articolo settantatré
Abbiamo quindi quella che si può definire almeno negli ultimi decenni una lo una guerra alla droga
Che però non ha prodotto una riduzione della diffusione di sostanze stupefacenti in giro e tanto meno ha portato diciamo delle delle ferite letali alle organizzazioni criminali che fanno profitti sul traffico di stupefacenti a limpido le carceri di migliaia decine di migliaia
Di consumatori dove sappiamo che molto spesso la zona diciamo tra consumo piccolo spaccio è una zona di sovrapposizioni
Intanto politico quale e e risponde anche alla domanda che che che facevi tu
Proprio due giorni fa in commissione Giustizia iniziato l'esame congiunto di due proposte che modificano entrambe l'articolo settantatré cioè quello cui fa riferimento il ministro La Morgese una proposta è a mia prima firma
E ci sono più di venti firme di deputati di tutti i gruppi della maggioranza quindi promossa dal dall'intergruppo per la legalizzazione della cannabis che è rinato anche in questa legislatura e da appunto a diminuire le pene dell'articolo settantatré e a creare il fatto di lieve entità come fattispecie autonomo anziché come attenuanti proprio per evitare che ci sia per ridurre gli ingressi in carcere e poi crea un articolo che consente diciamo la coltivazione domestica di cannabis quando questa è per uso personale in linea con la recente sentenza della Corte di Cassazione
Abbinata a questa proposta ce n'è una che invece va ad inasprire le pene e di fatto a depotenziare il fatto ieri entità esima firmatarie primo firmatario il capogruppo della Lega Molinari e e sembra andare da quello che sappiamo nella direzione auspicata anche dal ministro la Morgese della proposta diciamo così detta droga zero così è stata propaganda pura questo è è questo il quadro della situazione nella la Morgese avrebbe allungato un amo a Salvini in Commissione ma io non non so non credo ed è anche diciamo non mi interessa capire se c'era una consapevolezza del fatto che ci fossero queste proposte a livello parlamentare ovviamente sarebbe dovuta esserci ma il punto resta un altro che pensare Mina venti ancora di
Intervenire sulla questione sostanze stupefacenti anziché rendendosi conto del fallimento delle politiche proibizionista e proponendo degli inasprimenti di pena mi sembra appunto non non rendersi conto di qual è la situazione nel nostro Paese e anche non vedere quali sono politiche migliori che nel resto del mondo si stanno facendo tra l'altro su questo
Tutta una serie di associazioni importanti ritardata data da forme droghe ad associazione Coscioni ad Antigone a a buon diritto hanno convocato per la fine RAI per l'ultimo fine settimana febbraio la conferenza autoconvocata sulle droghe perché la conferenza sulle droghe che è prevista dalla legge italiana che dovrebbe tenersi ogni tre anni l'ultima volta si è tenuta nel due mila nove dieci anni fa e questo vuol dire che proprio quello che sto provando a spiegare cioè non non si usano gli strumenti per valutare l'effetto delle politiche poi cambiate neanche il parlamento USA quelli che dovrebbe avere neanche il governo
Va bene allora vedremo che cosa succederanno aspettiamo qualche reazione significativa perché insomma oggi qui e l'abbiamo raccolto giudizi negativi però e vedremo che cosa succederà al prossimo vertice quando il tema vedremo se sarà affrontato intanto grazie a Riccardo Magi grazie grazie
L'intervista era di Lanfranco Palazzolo come mercato ma ci faceva riferimento alla conferenza autoconvocata del ventotto e ventinove febbraio che come vi abbiamo detto poco fa è stata rinviata a data da destinarsi a seguito delle misure per il nel contenimento del niente l'epidemia di Corona virus la deterrenza non è affatto garantita dalla gravità delle pene minacciata ricordava l'allora primo presidente della Corte di Cassazione
Giorgio Santacroce nel due mila e quindici promettere sicurezza attraverso il carcere non funziona lo dimostrano fatti dati i numeri Michele nudi crudi ecco speriamo che qualcuno al governo ne tenga ne tenga conto
Ci siamo ci siamo siamo arrivati al termine del notizia l'antiproibizionista di oggi solo una brevissimo annuncia la settimana prossima da lunedì due a venerdì sei marzo si riunisce a Vienna all'ONU a Vienna
La sessantatreesima sessione delle Tanzi unite sui narcotici ci sarà anche una commissione droga
Ci sarà anche una sessione laterale è un evento laterale organizzato dal partito radicale transnazionale sulle il trattamento assistito da eroina nell'era
Degli della crisi degli oppioidi non ne parleremo lunedì prossimo grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli