Il referendum sul taglio dei parlamentari. Intervista a Francesco Clementi

Con il professor Francesco che avanti costituzionalista all'università di Perugia parliamo del referendum sul taglio dei parlamentari la prima domanda che le facciamo professore a lei ha favorevole o contrario
Barberio in questa dinamica sono stranamente la persona che ha fiducia nel senso che io storicamente sono favorevole alla riduzione numero dei parlamentari per la ragioni legate alla funzionalità del sistema
Ma lo sono in ragione di una dimensione complessiva di riforma
Che appunto negli USA negli ultimi quindici anni tutti i progetti di legge che ho visto compresi quelli Falleri nei due referendum aveva previsto quindi non solo la riduzione dell'uomo a Ramallah riducendo ma come funzione di altre riforme perché d'altronde quei numeri qui non sono semplicemente dei numeri poi che cosa è successo che c'è stata questa proposta che a seguito del terremoto
E l'onore di essere audito dalle Camere più volte ho manifestato le mie perplessità per una me semplice riforma la dico così quindi e mi sono quindi diciamo ho convinto all'epoca che qui così come era stata presentata alla sola riforma della riduzione nove parlamentari non sarebbe stata una soluzione adeguata rispetto al problema di un sistema politico costituzionale
Che abitano invece di ulteriori riforme di sistema
Tuttavia che cosa è successo nel frattempo e quando dico che soltanto intendo proprio gli ultimi mesi gli ultimi due o tre mesi sostanzialmente e cioè mi sono reso conto che la volontà parlamentare sembra essere diciamo di preda anche convinta mi faccio fare
Un un auspicabile valutazione convinta che da gran parte della dottrina a prendere in mano anche le altre riforme costituzionale che connesse al numero possono consentire una valutazione più adeguata e quindi anche apprezzare fino in fondo l'idea di una riduzione ora la mia per una posizione di fiducia cioè io auspico che da qui al trenta ventinove di marzo i progetti di legge di riforma costituzionale e le connesse riforme che appunto tutti abbiamo segnalato avviene finiamo alcune per comodità dava alle novelle regolamentari dei regolamenti di Camera e Senato che andrebbero a riguardo naturalmente c'è grande Walter legge elettorale ma quello ho diciamo lascio da parte perché comunque ha più tempo sul quale si può ragionare dopo il referendum
Ma certamente la questione relativa alla
Alla
Nuova qualificazione dei delegati regionali dell'elezione del capo dello Stato o dei quorum costituzione per ad esempio l'audizione dei i giudici costituzionali siamo tutti elementi che mi pare che in questa discussione in questi giorni il Parlamento ha preso molto seriamente ci sono ha addirittura approvazioni di di climi lettore insomma c'è una una dimostrazione di che la comprensione di quello che la dottrina appunto tutta la dottrina pressoché tutta aveva segnalato nell'ultimo anno Annenberg questo mi fa ben sperare e diciamo la verità questo mi fa tornare un po'o sono di una valutazione ibrida appunto di attese a un po'attendista per vedere cosa accade da qui al ventinove qui in questo momento
Se dovessi verso la mia posizione è molto semplice io sono tendenzialmente e storicamente favorevole
Ero contrario al progetto così come era stato fatto
No se questo progetto trova cantasse degli elementi che consentano di corroborare quella che è sempre stata la critica della dottrina e cioè di fatti che non sia semplicemente un elemento sporadico preceduto da solo ma che invece questo sia parte di una riforma da più larga io sono tendenzialmente favorevole quindi vediamo aspettiamo
Senta professore nel caso possiamo dire altamente però probabile che questo referendum avrà un risultato positivo cioè ci sarà il taglio dei parlamentari secondo lei parlamento che conti fatti dovrebbe essere quello attuale sarebbe da considerarsi legittimato ad eleggere il prossimo capo dello Stato oppure no perché anche di questo si dibatte dunque dunque opportuno colpire occhio perché il primo
Di tutto non si tira azione giuridica
Il Parlamento in quanto tale sempre e comunque legittimato dal voto degli elettori quindi anche il appena dell'esito positivo di questo referendum naturalmente il Parlamento non solo mantiene tutta la sua legittimazione ma pienamente sovrano e libero nelle sue scelte
Quindi diciamo anche le valutazioni che ho letto anch'io politicamente in tanti fanno di riconsiderare questo Parlamento un Parlamento delegittimato non mi trova favorevole non da ultimo perché la delegittimazione al concetto che politicamente molto scivoloso ci può essere legittimanti ed è legittimo diciamo legittimati delegittimati con troppa facilità e troppa rapidità in questo Paese quel mio un Antonutti ridere questa categoria della politica con grande attenzione rimarrei sul diritto e il diritto da questo Parlamento pianoforte al rigore e sovranità cioè naturalmente questo Parlamento ha una vita e a diciamo a umano la sua durata naturale nel due mila venti tre oltre doveva chiedere ad elezione chi deve andare comunque
Senta ma il fatto di avere un numero inferiore di parlamentari inferiore rispetto all'attuale non rappresenta un buon nostro di rappresentanza
Dunque portava le eterne discussioni
Ma discussione soprattutto per le caratteristiche della rappresentanza politica del nostro Paese e sono caratteristiche che vede alcuni vincoli
Ne cito uno perché appunto uno dei temi in discussione in questi giorni in Parlamento cioè il fatto che non vi sia più la cosiddetta base regionale nella redistribuzione della rappresentanza politica stanchi consentirebbe appunto della rappresentanza
Diciamo di più regioni e che semplificherebbe di molto il nostro ragionamento questo tipo di operazione però dentro di sé una valutazione è chiaro che va a dire che se non avessimo un parlamento fatto da un numero inferiore di parlamentari a questo signore braccare ulteriori riforme la legge elettorale
La nuova composizione per esempio delle commissioni parlamentari la ristrutturazione dei gruppi parlamentari nei loro numeri il quorum per l'elezione cioè sono tutti elementi di un puzzle di cui la prima tessera esattamente con la scritta nell'articolo cinquantacinque cinquantasei e cinquantasette cioè il numero dei il parlamentari che ciascuna Camera
Un fatto aggiungere una cosa
Storicamente il nostro Paese non aveva i numeri scritti in Costituzione dei parlamentari e noi sappiamo bene che il numero dei parlamentari in Costituzione entra sostanzialmente a partire dal mille centosessantatré in poi e poi a maggior ragione si allarga e ragione
Nella
Della direzione del il parlamentari della circoscrizione però dal due mila uno in poi quindi diciamo non c'è neanche una tradizione così un in bocca per cui c'è un bene o un male
Ne sappiamo una cosa che non fatta politica va rispettata
Ha rispettata anche H maggior ragione vorrei aggiungere terzi riducono il numero dei parlamentari queste la sfida della politica però rispetto a questa sfida non c'è una soluzione
è come dire automatica chi consegue referendum ma politica si deve occupare del problema me lo faccia dire ed è una delle ragioni per le quali io guardo con attenzione diciamo con con grande cautela alla scelta appunto della ventinove marzo
Ringraziamo il professor Francesco Clementi costituzionalista a Perugia