Rassegna stampa giustizia - a cura di Giuseppe Rossodivita

Ben trovati agli ascoltatori di Radio Radicale per questa puntata della rassegna stampa settimanale sulla sulla giustizia questa settimana cercheremo di affrontare un po'il tema come dire del clima
Che si respira veramente intorno alla alle riforme e intorno all'ispirazione diciamo più che altro di di di queste riforme
Che come dire vengono declamate ma vengono declamate in in termini obiettivamente antitetici tra diciamo una minoranza molto rumorosa della magistratura molto presente sui media molto rumorosa molto
Appunto attenzionata dalla giornalismo italiano come se poi fosse effettivamente in in rappresentanza di tutta la magistratura e vedremo anche oggi che in realtà poi non è così
E tutto ovviamente gira intorno
Diciamo parte si dipana dal tema della prescrizione ma come vedremo non non si esaurisce in in questo ci sono dei veri e propri nuovi scenari
Di cui dovremmo iniziare ad occuparci scenari Foschi
Perché non lasciano presagire nulla di buono per per il futuro
E e poi ci occuperemo visto il ruolo sempre più di propulsore politico che ha una parte della magistratura ci andremo ad occupare anche di che cosa succede andremo a vedere che cosa succede nel mondo
Delle toghe dove la parola chiave sembra sempre essere di più con la parola potere
E ci occuperemo anche di questo abbiamo molti articoli da leggere cerchiamo di essere quindi veloci su questo perché ci sono alcuni articoli che meritano assolutamente la lettura integrale
Iniziamo quindi questa carrellata settimanale con un articolo uscito dalla uscito il sedici
Gennaio prima pagina ventidue sulla gazzetta del mezzogiorno un articolo di Sergio Lorusso
Che sintetizzava un saggio pubblicato da al professor Ennio Amodio
E il titolo di questo articolo che sintetizza questo saggio è ma la giustizia non si amministra a furor di popolo di fatti appunto il saggio di Ennio Amodio
Titolato a furor di popolo o quando la giustizia rischia di diventare vendetta
Farà bene leggere questo articolo
E come dire prestare attenzione a quelle che scrive Sergio Lo Russo o commentando Ennio Amodio
Nel mille settecentottantanove il popolo parigino vessato dalle prime prevaricazioni ma anche dall'indifferenza della monarchia che lo aveva ridotto letteralmente la fame assalto alla Bastiglia
L'esordio della rivoluzione francese ma anche la premessa di quella che sarà la sua degenerazione culminata nel terrore rosso corollario delle lotte fratricide tra i protagonisti della rivolta
L'immagine ben si attaglia ad una particolare modo di fare giustizia se la giustizia amministrata tra virgolette a furor di popolo tipica dei tempi in cui il processo civile si celebrava in piazza al cospetto della popolazione
Uno show ante litteram nel quale i giudici erano influenzati dagli umori e dai giudizi della folla che si lanciava andare a tumulti e sommosse quando disapprovava i verdetti
Lungi dall'essere stato archiviato tale approccio naturalmente adeguato adeguato ai tempi si ripresenta infatti ciclicamente bucando poche e forme di Stato
Ce lo ricorda mettendoci in guardia dai suoi pericoli sempre attuali Ennio Amodio nel suo incisivo ed originale saggio a furor di popolo
Autorevole docente universitario ed avvocato tra i padri del vigente Codice di procedura penale
Amodio sviluppa la sua tesi leggendo in filigrana l'esperienza del governo Gialloverde sulla scorta delle leggi in materia nelle quali individua un filo comune quello della giustizia vendicativa
Il populismo penale è il fil rouge che lega due forze politiche a prima vista antitetiche una giustizia senza bilancia fatta di eccessi furori e paure la conseguenza
L'abbandono dei principi dell'Illuminismo giuridico barra tanti per ragioni di consenso elettorale con una visione che pone al centro la supremazia punitiva del popolo da esercitarsi a scapito del potere
Da un lato l'anticultura del giudiziario di stampo leghista dall'alto l'adesione all'azione della magistratura rispetto a determinati temi da parte dei Cinquestelle che convergono nella medesima direzione grazie più generale populismo politico che connota entrambe le formazioni che hanno sostenuto il primo governo Conte
Il risultato infatti è quello di rivalutare in qualche modo la giustizia privata emblematica in tal senso è la nuova legge sulla legittima difesa
Con una involuzione che recupera moderna modelli primo Terni materializzando rispetto a determinate tipologie di reato
Il motto la loro la lo ha Semola e aprendo così spazi alla collera e alla ritorsione come fondamenta della sanzione penale
La vendetta insomma che diventa connotato fondante della giustizia populista ammende in Italia ed è sull'antinomia esistente tre termini vendette giustizia che l'Autore si sofferma evidenziando l'abbandono di secoli di civiltà giuridica e di valori che sembravano ormai pacifici e consolidati
Quali i pericoli la marginalizzazione del processo penale della sua disciplina
Di per sé oscura per i non addetti lavori e dunque in contrasto con lo stereotipo della semplicità incarnata dall'uomo comune privo di competenze specifiche specifiche
Cavalcato soprattutto dei Cinquestelle
L'assenza di attenzione per le garanzie dell'imputato la sfiducia nei confronti della magistratura
Da della quale vanno drasticamente ridotti gli spazi di discrezionalità perché ritenuta in alcuni casi buonista remissiva ed incapaci di tutelare la collettività
La correlativa propensione per le forze dell'ordine
Stante la loro immediatezza operativa che consente di punire tra virgolette istantaneamente etichettata in maniera colorita da Amodio come favor milizie
La distorsione della custodia cautelare in carcere percepita come sanzione tempestiva e lenitiva dell'allarme sociale il proliferare della giustizia mediatica
Che dei tempi e delle forme del processo fa meno trasformando quest'ultimo in un talk show dove trionfa la giustizia rapida e sommaria celebrata da conduttori ed Esperti tra virgolette
Che appaga il telespettatore e far lievitare l'audience
Un luogo in cui innocentisti e colpevolisti si scontrano prima di un verdetto tralasciare e inappellabile
Uno scenario fosco uno scenario scuro che evoca un futuro pesantemente regressivo per la nostra giustizia penale
E che rimane attuale anche dopo il mutamento di maggioranza verificatosi nell'estate scorsa
Se si guarda lo stato di impasse della riforma che avrebbe dovuto garantire tempi ragionevoli del nostro processo quale contrappeso della scure abbattuta sì sulla prescrizione
Riflessioni come quelle di Amodio che riesce a rendere fruibile il dato tecnico anche ai non addetti ai lavori collocandolo in una più ampia prospettiva storica e culturale
Possono aiutare tutti a comprendere i rischi cui andiamo inconsapevolmente incontro barattando la giustizia con gli impeti vendicativi
Anche perché Maria Antonietta non c'è più e neanche il popolo affamato cui promettere brioche
Ecco un articolo questo disagio Lorusso che prendendo spunto da questa pubblicazione del professor Amodio a furor di popolo
Tratteggia un un quadro
Assolutamente rispondente a a a appunto al clima che si respira sempre più spesso animato appunto da questi talk show televisivi
Che commentano indagini come se fossero sentenze e che appunto poi emettono verdetti e che parlano sempre di più
Alla pancia della gente tutto questo sta trasformando la percezione della giustizia come una sorta di di di vendetta tutto questo davvero molto pericoloso
Molto pericoloso come pericoloso primo passo che è stato fatto in questa direzione attraverso appunto la nota legge buona fede che ha abolito la prescrizione dopo il primo grado e qui il dieci gennaio su questo tema ancora una volta è intervenuto il professor Giovanni Fiandaca
Quindi vediamo come appunto quasi tutta l'Accademia tutta l'accademia
Schierata contro questa deriva del populismo penale ma alla politica e quella parte di magistratura disse che si rende promotrice
Di riforme che vanno verso la direzione auspicata da questa politica populista ecco non sembrano sentire ragioni di alcun tipo
Sul tema dell'abrogazione della prescrizione dicevamo si è cimentato quindi anche il professor Fiandaca
Dalle colonne del Foglio con un articolo del dieci gennaio due mila venti dove il professor Fiandaca
Chiarisce è in gioco lo Stato di diritto e tra
Diciamo sul tema relativo alle
Iniziative del partito democratico
Rispetto a questa vicenda della prescrizione
Esortare il professor Fiandaca il partito democratico a non arrendersi al Pampena lirismo grillino vedremo più avanti come poi nel corso della settimana invece il partito democratico sia consegnato
Letteralmente al Pampena lirismo grillino
Scrive il professor Fiandaca dalle pagine del foglio ritengo che valga la pena insistere nel sollevare il problema del rapporto tra la cultura politica di questo governo e la giustizia penale
Piuttosto che andare era già scritto
E sulle colonne del Foglio il due gennaio su questo tema
Che lo stesso Pd quale attuale parte governativo non sia in grado di contrastare la deriva populista sempre più incombente
O non voglio neppure farlo diventare addirittura complice del ponte nanismo grillino può sembrare comprovato vendicatori sintomatici che vanno al di là dell'ancora irrisolta questione prescrizione
Leggendo l'intervista rilasciata pochi giorni fa dal Ministro della Salute Roberto Speranza apprendiamo infatti che per contrastare l'aumento dell'aggressione di violente hanno ai medici ospedalieri
E quasi in dirittura di arrivo una nuova legge che inasprisce le pene per il reato di lesioni
Legge che il ministro considera utilissima perché dà un segnale di attenzione da parte dello Stato tra virgolette e che è stata non a caso approvata in Senato all'unanimità
A testimonianza del fatto sempre secondo speranza che la condivisione dell'esigenza di salvaguardare gli operatori del servizio sanitario nazionale consente di mettere da parte le divisioni politiche
Una unanimità politica raggiunta nel punire più severamente dunque
Orbene se è vero questo orientamento unanime ne deriva allora che anche il Pd concorda sull'opportunità di utilizzare per l'ennesima volta il rigore punitivo come un medium comunicativo
Cioè appunto lo scopo di certificare con la scelta repressiva che la politica prende sul serio il fenomeno negativo emergente e di rivolgere perciò sfruttando la valenza simbolica della sanzione punitiva
Un segnale di attenzione di un messaggio rassicurante a quanti ne sono vittime reali o potenziali
Solo che ad assecondare ripetutamente quest'uso simbolico espressivo della legislazione penale se domani dovesse ad affiorare ulteriori pulsioni aggressive dall'esempio dei netturbini o di altra categoria
Un'aspettativa di eguale trattamento imporrebbe nuovi provvedimenti inasprimento punitivo differenziati di volta in volta per tipi di professionismo mestieri e così potenzialmente all'infinito
Purtroppo è superfluo aggiungere che questo uso politico distorto
Del penale è tutt'altro che una novità dei nostri giorni e da questo punto di vista lo stesso fronte progressista ha non pochi peccati risalenti nel tempo di cui dovrebbe una buona volta pentirsi e fare ammenda
Tanto più che è fondato il sospetto che l'abusato ricorso alla legge penale serba soprattutto a coprire l'incapacità politica di affrontare i problemi con lo strumento di interventi più appropriati e risorse adeguate
In ballo la qualità della democrazia e torniamo a questo punto al tema della prescrizione rinviando per alcuni aspetti tecnici un mio precedente articolo qui mi limito a rimarcare il punto decisivo in termini di cultura politica si tratta di questo
La prescrizione in quale istituto di grande civiltà giuridica che coinvolge i fondamenti non solo che il diritto penale ma più in generale dello stato di diritto
Non dovrebbe essere trattata come una semplice questione politica fra le tante con un tema che per quanto importante non riveste però ha un'importanza maggiore rispetto agli altri di cui questo governo è tenuto a farsi carico
Per cui sarebbe ingiustificato drammatizzare lo sino a pregiudicare l'alleanza giallorossa
Proprio riflettendo sui riflessi che la sua disciplina produce sui diritti fondamentali dell'individuo e sui destini esistenziali
Delle persone
Ne emerge con chiarezza la intrinseche molteplice rilevanza costituzionale che in quanto tale trascende il piano della ordinaria Agenda di governo e la stessa distinzione tra maggioranza ed opposizione se è così la decisione politica su come modificare la prescrizione implicherebbe già in linea di principio un consenso il più ampio possibile quale può derivare anche dal concorso delle forze di minoranza
Tesi stravagante di un anziano professore di diritto penale come chi scrive
In realtà prosegue il professor Fiandaca
è il caso di rendere edotti i nostri politici che nell'ambito della più aggiornata riflessione penalistica è andato prendendo piede l'idea che le leggi penali
Hanno una sostanziale natura di leggi costituzionali dal momento che incidono pesantemente sulla libertà personale e su altri diritti
Da qui la conseguente proposta di prevedere il futuro nei testi costituzionali maggioranze qualificate per le decisioni parlamentari in materia di di dei di diritti e di delitti e pene detective
Ecco che in un simile orizzonte di pensiero costituzionalmente orientato risulterebbe tutt'altro che inconcepibile o scandalosa un'eventuale convergenza pure il punto di voto tra Pd e gruppi di opposizione nettamente contrari come ad esempio Forza Italia
Alla riforma buona fede e intenzionati pertanto a cancellarla
Hanno dunque nella sostanza buone ragioni ad esempio Giuliano Pisapia o Emanuele Macaluso nel contestare al PD di essere stati finora troppo remissivo io prudenti nel contrastare l'oltranzismo puniti vista pentastellato
Il Pd se fosse davvero interessato a rivendicare un'identità più liberal democratica che giustizialista
Dovrebbe avere la capacità di il coraggio politico di considerare la prescrizione non come un argomento di stretta maggioranza governativa ma appunto come una decisiva questione politico costituzionale che attiene alla qualità della nostra democrazia e quindi chiama in causa la responsabilità di tutte le forze in campo al di là della logica di schieramento
Di conseguenza un Pd davvero consapevole della posta in gioco e politicamente coraggioso
Non si dovrebbe limitare a tentare di controbilanciare la sciagurata riforma grillina con modifiche volte ad accelerare i processi dovrebbe puntare invece innanzitutto ad abrogarla del tutto eventualmente votando insieme a quanti vogliono eliminarlo tra il rischio di una possibile rottura dell'alleanza di governo impone di rinunciare a una battaglia di principio molto importante anche sotto il profilo dei valori identitari ma poi fino a che punto sul terreno specifico del penale
Il idem del Pd sono davvero culturalmente diversi dai pentastellati si domanda il professor Fiandaca conclusioni di questo articolo e la risposta alla riceverà qualche giorno dopo l'andremo a vedere pure nuovi la anticipiamo ovviamente una risposta che come dire disegnano che è disegnata dai fatti e i fatti hanno detto che il partito democratico su questa vicenda
Appunto ha rinunciato a fare le proprie battaglie quelle che per non non molti giorni aveva minacciato di fare sui giornali e si è consegnato il partito democratico di Zingaretti si è consegnato a Bona la fede e alla ai Cinque Stelle
Accettando di fatto questa riforma che Carlo Nordio il sedici gennaio due mila venti
Un rilasciando un'intervista al giornale definisce senza mezzi termini un mostro incostituzionale
E aggiunge non serve la Consulta per dire no basta il buonsenso interviste di Stefano Zurlo
La prescrizione un mostro sospiro Carlo Nordio spara con precisione millimetrica il secondo colpo la nuova legge è un mostro incostituzionale
Vuol dire che la Consulta la butterà giù domanda Stefano Zurlo no basta molto meno il buonsenso con le nuove norme cittadino resta impigliata in un procedimento per un tempo indefinito ma tendente all'infinito
E tutto questo confligge con il principio costituzionale della ragionevole durata dei processi
Ma i giudici sono chiamati ad accelerare i tempi incalza Stefano Zurlo come risponde l'ex PM Nordio come oggi almeno se dichiarano la prescrizione sono costrette a motivare il futuro no
E allora che cosa accadrà si darà la precedenza ai casi più gravi ad esempio quelli con detenuti e gli altri pensiamo agli incidenti stradali con vittime slitteranno
Tanto non c'è più fretta in ogni caso l'obbligatorietà dell'azione penale
In ogni caso con l'obbligatorietà dell'azione penale c'è sempre un fascicolo più urgente degli altri
Allora domanda Stefano Zurlo meglio la discrezionalità certo ma ci vuole un po'di coraggio per riformare il sistema invece non si vuole nemmeno sfiorare l'obbligatorietà ma alcuni procuratori hanno scritto circolari per decretare la precedenza di alcuni fascicoli su astri il problema è che queste scelte sono politiche e dovrebbe farle il Parlamento
Dice
Nordio a Stefano Zurlo e allora che cosa succederà in concreto
Glielo spiego subito con il solito esempio i parenti di una persona morta in un incidente stradale dovranno aspettare a lungo molto a lungo per avere i risarcimenti che si possono chiedere solo dopo il verdetto definitivo
Ma così sì puniranno finalmente criminali in casa Zurlo
Esiste ci mancherebbe un interesse dello Stato a colpire i malfattori ma la lentezza dell'apparato giudiziario non può ricadere sul cittadino sull'imputato sulla vittima
In ogni caso non si può lasciare una persona sulla graticola per un periodo troppo lungo di tempo è semplicemente una barbarie
E allora quali sono i rimedi li ripetiamo io e tanti altri danni depenalizzazione semplificazione delle procedure potenziamento degli organici
Invece complica dei meccanismi introducono in continuazione nuovi reati e non investono un centesimo
Difficile migliorare in questo modo e c'è un'alta sostituti costanza da sottolineare
Si era detto che la legge sarebbe stata agganciata ad una grande riforma lei ci sperava domanda Zurlo ma figurarsi
Quel discorso l'idea di un cambiamento radicale epocale erano barzelletta ma resta il fatto che la promessa non è stata mantenuta non è cambiato nulla la prescrizione invece sì ora viene congelata
Obiettivamente vedo alcuni illeciti prima la coperta era troppo corta dice Zurlo è vero anche perché alcuni reati vengono scoperti fatalmente a distanza di tempo
Ma un conto è una rapina un'altra cosa è un falso in bilancio un'evasione fiscale e allora e allora si potrebbe stabilire entro una cornice di ragionevolezza che la prescrizione decorre dal momento in cui viene scoperto il reato ma ripeto senza senza allungare troppo i tempi che già sono a rallentatore
Ora con la bocciatura della proposta costa si andrà avanti così è uno scempio che non risolverà i problemi anche perché gran parte della prescrizione matura nella fase delle indagini che non è stata toccata
Ci sono problemi anche in quel sentimento dice Ciurlo domanda Zurlo certo
I pm sono costretti a prendere delle decisioni dove districarsi fra montagne di fascicoli
Così sia un incartamento va avanti inevitabilmente un altro rimarrà indietro siamo alle solite al tabù dell'obbligatorietà dell'azione penale
Buona fede ha trovato una soluzione salomonica alle critiche gli piovevano addosso ha spaccato il tema in due il blocco riguarda solo i condannati in primo grado non gli assolti un compromesso accettabile
No un mostro del mostro un obbrobrio al quadrato ma io non posso credere che questa norma sia destinata a rimanere e prima o poi verrà spazzata via
Duro tranchant chiaro il dottor Nordio
Io Pubblico ministero procuratore di Venezia che a lasciato il segno nell'ambito della sua attività giudiziaria e che appunto
Come altra parte della magistratura non che però non riesce a controbilanciare in termini di presenze mediatiche
Appunto chi è più o presenzialista poi lo incontreremo anche nel corso di questa rassegna stampa
Come d'altra parte la magistratura dicevo
Assolutamente contraria a queste a queste norme
Ma come come come andare avanti la la la questione ne abbiamo avuto un'anticipazione in questo articolo in questa intervista di Nordio perché appunto la questione è andata avanti nel senso che poi c'è stata in in Commissione giustizia
Appunto un è stato presentato un emendamento volto a cancellare nella
Proposta di Costa che a sua volta cancellava la riforma buona fede
Come sono andante lei votazioni in Commissione giustizia sono andate nel senso che il partito democratico a come scrive il Riformista salvato Bonafede
Liti Italia viva di Renzi viceversa
Non a votato insieme al PD e al Movimento cinque Stelle e Renzi ha fatto sentire anche la sua ira dicendo appunto che il PD che salva buona fede
Sta con i barbari prescrizione del Pd e Grillo andrà abbraccio mortale titola il riformista Italia viva si sfila e vota con Forza Italia
Nell'articolo è di Aldo Torchiarolo
Era l'occasione per smarcarsi dalla Controriforma Bonafede che allunga processi a vita invece il Pd ha preferito l'abbraccio mortale con i cinque Stelle
Ieri l'articolo del sedici gennaio in Commissione giustizia si è votato l'emendamento grillino soppressivo della legge costa che di fatto blocca la nuova prescrizione e il PD ha votato con la maggioranza restando coerente al governo ma tradendo la cultura garantista
Diverso è stata la scelta di Italia viva
Che ha invece votato contro l'emendamento soppressivo e aderisce al nuovo sciopero dei tre dei penalisti programmato per il ventotto gennaio durissimo l'attacco di Renzi il PD insegue il populismo dei Cinque Stelle
Stanno con i barbari e questa diciamo è la cronaca di queste ultime puntate parlamentari che si stanno consumando intorno a questo tema perché in realtà poi come è stato
Anche autorevolmente evidenziato in questi giorni par proprio che questa questione della prescrizione che pure appunto abbiamo sentito si colloca nell'ambito delle delle oscenità giuridiche
Fatte da dal governo dei Cinque Stelle
Sembra addirittura essere nelle intenzioni di chi muove il figli poi dei
Parlamentari Cinque Stelle del Governo su questi su questi temi
Pare essere stato ogni realtà appunto un cavallo di Troia e il programma sulla giustizia che siamo pronti a scommettere diventerà ben presto proposta di legge del ministro buona fede lo detta dall'organo ufficiale
Tra virgolette
Delle procure del Movimento cinque stelle il fatto quotidiano lo detta Davigo
E non non leggeremo l'articolo del fatto quotidiano con l'intervista di Marco Travaglio a Davigo ma andremo a leggere direttamente i commenti che sono stati poi iscritti a seguito della lettura di questa intervista per molti versi lunare tra Travaglio e da Vito
I due se la cantano e se la suonano tra di loro come già abbiamo visto Travaglio e Gratteri se la sono cantata e suonata per esempio senza contraddittorio nelle trasmissioni dell'emittente la sette di Cairo ecco la leggiamo però di che cosa si tratta la ricetta del capo corrente del CSM
Idea D'Amico per salvare la giustizia aboliamo la difesa questo A pagina uno il dieci gennaio del due mila venti il riformista e l'articolo è di Piero Sansonetti direttore appunto de il Riformista
In una memorabile intervista al fatto quotidiano Piercamillo Davigo che il capo della corrente più reazionaria della magistratura
E che ha un discreto potere all'interno del CSM
Spiega qual è la sua ricetta per riformare salvare la giustizia italiana ridurre bruscamente i diritti della difesa non c'è altra soluzione l'abolizione della prescrizione va in questa direzione ma secondo Davigo non è sufficiente
L'intervista è firmata dal direttore del giornale Marco Travaglio il quale incalza senza riguardi l'intervistato con domande del tenore di basta così oppure e quindi che fare
E naturalmente l'aggressività del giornalista tutto questo e ironico evidentemente nella scrittura di nella prosa di Piero Sansonetti
Aiuta a far rendere chiara la complessità del problema del resto uscendo dallo scherzo si era capito da tempo che esiste in Italia un pezzo di magistrature di giornalismo che tutto ammette meno una cosa il contraddittorio Davigo sostiene le sue tesi con un gran numero di affermazioni non vere come ad esempio quello ormai usuale
Una bugia ripetuta cento volte diventa la verità secondo la quale in Europa non esistono Paesi che applicano una prescrizione tranne la Grecia
E spiega che se si vuole una giustizia giusta bisogna ridurre al minimo il numero degli appelli convincendo imputati e anche avvocati che non è per loro conveniente impugnare una sentenza
Travaglio si dimentica di chiedere a Davigo che cosa ne sarà di quel quasi quaranta per cento di sentenze di condanna anche in appello vengono modificate
Ed accoglie con entusiasmo la proposta di far pagare agli avvocati le impugnazioni respinte sì c'è stata pure questa proposta
Cioè la legalizzazione dell'intimidazione verso la difesa come dei regimi autoritari
Ieri Caiazza il capo dei finalisti scrive Sansonetti gli ha risposto con ironia chiedendogli se per caso avesse intenzione anche di far pagare quei pubblici ministeri che inizia le inchieste squinternata e che poi finiscono con l'assoluzione
Ma Davigo credo risponda solo alle domande impertinenti di travaglio
Leggiamo ancora quell'articolo che prosegue a pagina due
Aboliamo la difesa si fa prima il capo della corrente più reazionaria dei magistrati spiega come l'abolizione della prescrizione sia un buon passo ma ancora del tutto insufficiente
Secondo Davigo gli avvocati hanno ancora troppe carte in mano
C'era una volta Oriana Fallaci nell'incipit del pezzo di Sansonetti lei era considerata la regina delle interviste ne fece decine le sue interviste erano spettacoli di lotta grecoromana
Prendeva l'intervistato per il collo non gliele passava una mise alle corde Gheddafi ma anche Fellini e bocche ndt sapete che anche i miti col tempo Map col tempo appassiscono vengono superati è successo così
Oggi il mito di Oriana e di gran lunga superato da quello di Marco Travaglio ieri sul fatto quotidiano Travaglio intervistato Piercamillo Davigo ex pm ex capo dell'Anm attualmente consigliere del CSM
E lo ha letteralmente messo alle strette nonnina passata una ovviamente ironia
Di Sansonetti Luís Davico si è difeso bene certo perché le cose le sa
Ma ha traballato ogni domanda una mazzata nemico più qui le più importanti scrive Sansonetti anche per dare anni e più giovani colleghi un'idea di come si fa un'intervista vera
Le di copie integrali senza cambiare una virgola e senza ridurle per evitare che si perda la complessità della domanda
Uno queste sono le domande riportare tra virgolette uno lei che farebbe bloccare i processi due non ci sono già
Tre quindi che fare quattro l'Avvocatura non ci sente cinque altre soluzioni queste sono le domande che hanno come dire intercalate o le risposte
Del manifesto di Davigo
Dell'intervista di Davigo scusate è un lapsus perché in realtà appunto è un vero e proprio manifesto politico
Di del de di del di Davigo
E poi la sesta domanda che davvero il colpo del ko basta così sull'ultima domanda Davigo ha tremato davvero e ha dovuto confessare che no non bastava così che alle idee che aveva offerto fino a quel momento rispondendo con sagacia gli affondi del giornalista doveva giungere un'ultima che può essere riassunta con queste poche parole aboliamo il gratuito patrocinio per gli imputati che tanto sono tutti evasori fiscali sennò non sarebbero imputati
E siamo coi soldi per finanziare le parti civili reso il giusto omaggio all'aggressività di Travaglio forse un po'troppo rude passiamo ad esaminare le dedica rigo
La prima si fonda su questa affermazione di singolare sulla prescrizione Europa Davigo come già nei giorni scorsi più volte scritto da travaglio
Sostiene che sono invece si disse la prescrizione negli altri Paesi l'azione penale una volta iniziata non finisce più
Difficile discutere su questo tema perché l'affermazione non è discutibile e assolutamente falsa la prescrizione esiste in quasi tutti i Paesi europei Germania Spagna Francia per citarne alcuni e in molti di questi Paesi è molto più breve che da noi per esempio in Francia processi che prevedono pene sotto i quindici anni si prescrivono in tre anni
Da noi fino a quindici anni e in alcuni casi oltre e l'eventuale interruzione della prescrizione
Non può comunque durare più di tre anni a questo si aggiunge la prescrizione delle pene che in Francia in altri paesi europei si conta dal momento del delitto mentre da noi si conta dal momento della sentenza
Passata in giudicato pensa un po'tanto che oggi i francesi dicono di non poter dare l'estradizione de agli esuli italiani della lotta armata perché da loro quei reati sono prescritti da noi no
In Spagna in Germania le scosse sono molto simili
Davigo parte da qui però per sostenere la sua idea di fondo che è questa per rendere più veloci i processi c'è un solo modo ridurre i diritti della difesa in varie forme
Abolizione della prescrizione comunque dopo il primo grado riduzione del diritto di appello e introduzione della possibilità di Reforma Anzio in peius al secondo grado di giudizio che vuol dire possibilità di aumentare le pene ricevute in primo grado anche se la pelle presentato dalla sulla difesa
Cancella mandiamo avanti cancellazione o riduzione del gratuito patrocinio obbligo per gli avvocati di pagare una multa per le impugnazioni che portano alla condanna
Davigo dice che in questo modo si sconsiglierebbe agli amputa agli imputati agli avvocati
Di ricorrere in appello per evitare i rischi Travaglio purtroppo non chiede a Davigo se è giusto ridurre la possibilità di appello in presenza di dati molto allarmanti
Per esempio questo il quaranta per cento delle sentenze di appello rovescia o comunque attenua le sentenze di primo grado
L'appello non è una formalità una perdita di tempo e la possibilità di correggere un numero gigantesco di clamorosi errori giudiziari
Pensate che tra tutti coloro che finiscono indagati la maggioranza risulta innocente in Italia ogni cento indagati settantacinque sono scagionati nelle indagini preliminari con il processo
La percentuale e leggermente più bassa in caso di arresto circa il quaranta per cento degli arrestati risulta poi innocente il che significa che probabilmente oggi nelle prigioni italiane
Ci sono dieci mila persone che vedranno la loro innocenza riconosciuta solo nei prossimi anni dopo aver trascorso in cella una parte della propria vita
Parliamo di persone innocenti questi dati sono utili anche per giudicare la proposta di Davigo di rendere più dura la condanna
Il processo e poi in appello per spingere gran parte degli imputati ad accettare il patteggiamento diceva Vito se prendiamo conveniente il patteggiamento ridurremo i processi e finalmente i tempi della giustizia si abbrevieranno
Il problema è che per patteggiare devo accettare una condanna e se sono innocente
Cioè nel settantacinque per cento almeno dei casi secondo i dati appena forniti
Mi conviene lo stesso accettare una condanna perché so di rischiare di essere condannato anche da innocente questa è l'idea di fondo della giustizia la giustizia è una macchina per condannare non per giudicare tante più condanne ottiene nei tempi più brevi tanto più Fish efficiente
La scusate e a questo principio devono ispirarsi le riforme
Del resto su questa idea Davigo trova il plauso di quasi tutta la stampa quante volte avete letto questo titolo assolti la giustizia ha perso ma perché ha perso
Perché sono stati assolti degli innocenti e avrebbe invece vinto se fossero stati condannati
Bah Davigo su questo punto è convintissimo tanto che spiega come rinunciare all'appello sia un vantaggio per l'imputato perché perché tanto di sicura colpevole c'è poco da discutere
E dunque ricorre in appello serve solo a rinviare la prigione se invece andasse subito in prigione potrebbe iniziare la rieducazione riscattarsi prima
Non è così mandarlo in prigione prima è una cosa che si fa per il suo bene va in cella ragazzo lo faccio perché ti voglio bene
Poi ci sono gli ultimi due affondi di Davigo il primo è una è una vera e propria gaffe Davigo si scaglia contro i ricorsi in Cassazione presentati solo per guadagnare tempo e far scattare la prescrizione
Davigo dice che in questi casi quando la Cassazione stabilisce che i ricorsi erano infondati inammissibili dovrebbe essere automatico
Il l'aumento della pena
Travaglio qui cachet perché Taché perché esattamente quello che fece lui quando ricorse contro una sentenza di condanna e chiese la prescrizione e la cassazione gliela negò
Per cui giudico inammissibile il suo ricorso ma questo magari Davigo non lo sapeva se no sarebbe stato più delicato
L'ultimo affondo i ne abbiamo accennato è invece sugli avvocati Davigo propone che gli avvocati paline insieme ai loro clienti per le impugnazioni inammissibili una specie di intimidazione
Gli ha risposto ieri sera Giandomenico Caiazza Presidente dell'Unione delle camere penali queste sono le parole di Caiazzo tra virgolette volgarità per volgarità parliamone quando parleremo anche della responsabilità dei magistrati patrimoniale e disciplinare
Per le indagini poi smentite da sentenze assolutorie
E da appelli contro sentenze assolutorie poi confermate converrà con me caro Davico che i danni sociali Morari ed è erariali che procurate con indagini e sentenze squinternati grossolanamente persecutorie
Sono sideralmente imparagonabili quei danni che lei ritiene causate dalle nostre impugnazioni
Di questo di questa intervista ne scrive
Anche Luca Fazzo sul giornale caos sulla prescrizione difesa vietata contro IBM e il giornale e titola il folle manifesto di Davigo detta vietato difendersi dai pm
Che l'imputato che fa appello va rovinato dice Davigo che vuole colpire anche gli avvocati
Colpirne uno per educarli cento scrive Luca Fazzo bastonare un imputato che ha avuto il torto di volere un processo in piena regola per convincere gli altri imputati e rassegnarsi a patteggiare
Tra le nuove ricette per far funzionare la giustizia di Piercamillo Davigo
Ex pm di Mani pulite oggi membro del CSM c'è anche questa
Siccome ad un lettore ordinario l'idea potrebbe apparire inverosimile ecco la frase testuale del dottor Sottile che indica ad esempio il rito statunitense
Lì se l'imputato si dichiara innocente sceglie il rito ordinario e poi si scopre che era colpevole loro virano con pene così alte che agli altri passa la voglia di provarci questo dice il dottor Sottile non rovinano
Il mestiere dei giudici per Davigo dottor sottile rovinare gli imputati
A raccogliere l'edizione due mila venti Davigo pensiero e Marco Travaglio con una lunga intervista pubblicata sul fatto quotidiano di ieri questo articolo e del dieci gennaio di Luca Fazzo appunto apparso sul giornale
Che i due la pensino allo stesso modo su molte cose noto ma Travaglio lo stipendio lo pagano i suoi lettori a Davigo lo pagano tutti i cittadini e non è l'unica perla
Il tema ovviamente la nuova legge sulla prescrizione voluto dei Cinquestelle entrare in vigore a Capodanno festeggiato dai grillini e dei magistrati
Che e già a rischio non tanto per la proposta di legge il Pd quanto il testo il forzista costa su cui pare destinata a convergere insieme da tutta l'opposizione anche Italia viva
Ecco qui Luca Fazzo scriveva prima della votazione in commissione poi sappiamo che invece in Commissione grazie al voto estemporaneo perché di solito non viene
Il presidente della Commissione non vota
E in questo caso il presidente dei Cinque Stelle della commissione pur di far vincere la sua parte invece sceso campo a votare e la votazione è finita ventitré A ventidue se non sbaglio
Così Davigo scende in campo a difesa della riforma buona fede per quella che verosimilmente sarà la sua ultima battaglia il venti ottobre compirà settant'anni insieme alla toga dovrà lasciare il CSM
Così ecco l'eredità di Davico per giustificare la sparizione della prescrizione dal Codice penale l'ex pm spiegano il Codice civile funziona già così
Una causa iniziano non si prescrive più e lì ci sono in ballo questioni ben più delicate di pene pecuniarie e detentive per lo più finte dice D'Arrigo
Per il quale una lite condominiale evidentemente più grave di un'accusa di stupro
E ancora bisogna avere premettere che se un condannato fa appello la pena gli venga aumentata così sei pugni lo fai a tuo rischio e pericolo
Bisogna ridurre la possibilità di presentare i ricorsi anche qui da di da vivo indica l'esempio l'America
Per impugnare una sentenza del condannato per avere il permesso del giudice che l'hai messa ma i piatti forti dell'intervista solo il duo che riguardano il tema delicato del rapporto tra cliente e avvocato che gli avvocati esistano solo per far star bene per far perdere tempo alla giustizia è una costante del pensiero dei Cinquestelle
E col ecco così ecco due soluzioni proposte dall'amico bisogna rendere legali responsabili in solido con il cliente in caso di condanna al pagamento delle spese di giudizio così quando il cliente gli chiede di ricorrere gli fa depositare fino assi mila euro
E poi in caso di inammissibilità del ricorso verserà Luís la somma al posto del cliente
Sopra giustizia per ricchi Apple bisogna dare un taglio al sistema del gratuito patrocinio appunto
Che assicura un difensore a chi non può permetterselo è che secondo Davigo arricchisce i legali evidentemente Davigo non sa neanche quando io in quanto viene l'idea liquidato per il gratuito patrocinio
Lo Stato paga a piè di lista per tutti gli atti compiuti e quelli compiono più alti possibili per aumentare la parcella
Beato chi ci crede forse ogni tanto dovrebbero pubblicare qualche parcella per magari così Davigo la legge la soluzione per Davide una sorta di processo a prezzo fisso come in trattoria
Se poi per evitare una condanna ingiusta servirebbe un altro ricorso non previsto dal forfait l'avvocato non lo fa o lo fa gratis due misure che a ben vedere sono accomunate da una caratteristica
A pagarne le conseguenze sarebbero solo gli imputati a basso reddito quelli che intasano i tribunali con i loro processi da quattro soldi
Questa è la giustizia che nel due mila venti sogna l'ex pm che voleva rivoltare l'Italia come Cassino
E a proposito di questa tesi di questa teoria pericoloso perché anche quando si iniziò a parlare della abolizione della prescrizione molti non ci credevano
Invece pare alla fine ci si è arrivati
Oramai questo Zeman Bellan eliminazione oltre che della prescrizione anche dell'appello è un tema che sempre più spesso quei giornalisti che fanno da altoparlanti dei magistrati
Circa un appunto di spargere in ogni dove per iniziare ad proiettarlo nell'opinione pubblica cioè appunto iniziamo a eliminare l'appello non si scrive non si dice che il con l'appello
Vengono riforma del quaranta per cento della sentenze si scrive si dice invece che l'appello è un altro mondo per perder tempo e per intasare la giustizia veramente io
Farei un appello questa volta ASI a tutte le decine di milioni di italiani che sono come dire sequestrati da un processo penale fate attenzione a sottovalutare
Questi discorsi queste discussioni perché poi diciamo la anche l'indifferenza anche da superficialità anche il fatto di dire io non mi occupo di queste cose si pagano e si pagano a caro prezzo
Su questo e di questo parla Giorgio Spangher altro professore altro accademico
Docente professore emerito di procedura penale è una delle più brillanti intelligenze che abbiamo in Italia in questo settore e Giorgio Spangher avverte sull'eliminazione dell'appello neanche il fascismo potete cancellarlo
L'articolo sul dubbio un'intervista il dieci gennaio viene appunto Spangher dice l'appello non si tocca leggiamo questa intervista di Giulia Merlo
La prescrizione così come in congegnate oggettivamente sbagliata nella di Dario convinto del professore emerito di diritto processuale penale Giorgio Spangher
Che però mette in guardia da facili scorciatoie per ridurre la lentezza dei processi eliminare l'appello significa mettere in discussione le garanzie dei cittadini i loro diritti e le libertà professore perché lo stoppa la prescrizione dopo il primo grado meccanismo sbagliato perché in questo modo non si determinano tempi certi per la celebrazione dei giudizi di impugnazione
La riforma buona fede di fatto fornisce una nuova scadenza dei pm cosa intende
Oggi il PM decide quali reati lasciar prescrive
Nella fase delle indagini preliminari e lo dicono le statistiche mostrano con moltissimi reati si prescrivono esattamente in questa fase il pericolo ora è che il PM parta dal presupposto di portare al processo più reati possibili perché tanto dopo il primo grado non si descriveranno più e questo sia dell'imputato sia condannato sia che venga assolto questo cambierà l'atteggiamento del PM ed è molto pericoloso perché sarà di fatto un nuovo termine del processo oltre il quale non ci sarà più prescrizione
Quale correttivo propone io avevo suggerito di eliminare la sospensione della prescrizione in caso di sentenza di proscioglimento il presupposto è che per il condannato la presunzione di innocenza sia più affievolita rispetto a quella del prosciolto che invece è piena
Si tratta certamente di un compromesso ma può essere che la politica posso accettarlo dovendo trovare la quadratura del cerchio tra posizioni così distanti
La prescrizione si inserisce nel quadro della riforma del sistema penale l'ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti ha ipotizzato di eliminare l'appello per rendere più il processo più efficiente
Ecco con tutto il rispetto che ho per Roberti penso che non sia purché non si possono trattare il processo in questi termini perché significa annullare garanzie e diritti e libertà nemmeno il fascismo riuscì ad eliminare il divieto di fermarsi in peius e l'appello
Che sono alla base della nostra cultura giuridica
La sua tesi ed eliminare l'appello nel caso in cui il primo grado si sia svolto un rito ordinario mentre di mantenere non incassi di riti speciali
Ragionando in termini giuridici mi sembra un paradosso le faccio un esempio chi sceglie il patteggiamento certa gli esiti del processo cui si giunge attraverso un accordo proprio in questo caso si rinuncia ad una parte delle garanzie tra le quali l'appello non solo che fine farebbero senza in grado di appello tutti i casi in cui si verificano nullità un'invalidità di giudizio oppure ritrovi sopravvenute pensiamo inoltre a quanti procedimenti pieni vengono bruciati in secondo grado che sono frutto di una diversa valutazione da farti da parte di un collegio
L'appello non va toccato dunque a me pare che il giudizio d'appello già si sia ridotto grazie all'introduzione della specificità dei motivi di appello proprio quest'obbligo così stringente nell'indicare le ragioni dell'appello avverso la sentenza di primo grado
Giustifica l'appello con un giudizio di controllo non come un nuovo giudizio questo meccanismo può rallentare interni i tempi ma fortifica il valore e l'affidabilità della sentenza cosa andrebbe modificato allora dell'impianto del processo penale
Domanda Giulia Merlo non voglio certo tornare al Codice Rocco il giudice istruttore ma io credo che vada rafforzato il giudice delle indagini preliminari prima della riforma Vassalli il processo era incardinato sulle indagini con un giudice istruttore forte
Affiancato da un giudice debole senza poteri che fungeva solo da controllore delle garanzie con costituzionali
Con il cambio di del PM diventato fortissimo ma il giudice delle indagini preliminari è rimasto debole
Ecco il suo ruolo va riformato e rafforzato per esempio con maggiori poteri di controllo sui tempi delle indagini
Ritiene che questo possa velocizzare i processi io credo che per ottenere questo risultato si è innanzitutto necessario risolvere i problemi dell'organizzazione degli uffici
Procedendo poi ad una seria opera di depenalizzazione così si inizia a risolvere il congestionamento della giustizia non certo eliminando l'appello
E quindi come dire immaginiamo che
Per il futuro dovremmo occuparci anche di questo nuovo dibattito sono scesi in campo coloro che detengono il potere nella magistratura quindi il dottor Davigo
Ma anche il procuratore nazionale antimafia Roberti tutti a chiedere l'eliminazione
Di una diritto di una garanzia come quello di potere impugnare la sentenza insomma signori miei il processo veloce il processo che si conclude con un'unica sentenza quella di primo grado e lo stato ha detto la sua anche del su questo incredibile pericolo ci siamo incamminando direi di fare attenzione perché perché poi vedete tutto questo
Si scontrano tutte quelle step belle parole
Si scontrano con l'amministrazione della giustizia tutti i giorni quella che riguarda appunto tutti i cittadini e l'amministrazione della giustizia
In mano appunto
A alla magistratura che vuole sempre di più marginalizzare anche il ruolo della difesa della avvocatura per gestire
Tolto diciamo le vicende che riguardano le persone ma come vengono gestite queste vicende ce lo dice almeno in questo caso la verità caos ma il caos nella magistratura
Non leggeremo l'articolo però insomma il tema il tema è molto chiaro c'è un pm che l'accusatore di Palamara
E che a anche mosso delle accuse a Pignatone come
Quali sono le risposte di coloro che debbono valutare le accuse di questo loro collega
Ce lo dice la verità nell'articolo di Giacomo Amadori PM credibile si accusa Palamara calunniatore si accusa Pignatone se accusa Pignatone il teste chiave contro Palamara che un altro pm
Ex pm chiedo scusa
Attendibile
Se accusa Pignatone il test chiave contro Palamara chiedo scusa diventa bugiardo quindi due pesi e due misure
Per i pubblici ministeri di Perugia Longo e attendibile quando parla di nomine al CSM
Per la Procura di Messina invece Longo non è attendibile
Quando rilascia dichiarazioni accusatori sull'ex al Procuratore di Roma e indaga il e lo indaga a per calunnia quindi non indaga il procuratore di Roma ma indaga chi lo accusa
Potere la parola chiave
Diciamo di tutte queste di di tutte queste contrapposizioni anche all'interno della magistratura c'era un'altra a gamba tesa su Gratteri Sheridan
In ci informa di questo la notizia
A pagina dieci a pagina undici il dieci gennaio
Procedimento disciplinare per Lupacchini
L'articolo è di Davide Ruffolo
Perché dice critico ferocemente in tv il procuratore di Catanzaro Gratteri causandogli un danno di immagine per questo il CSM ha aperto un fascicolo contro il procuratore generale Lupacchini che rischia il trasferimento Otello Luca Lupacchini è il procuratore generale di Catanzaro
Nicola Gratteri il procuratore campo di Catanzaro quindi sono due procuratori uno quello che opera
In a diciamo che svolge le indagini presso il procuratore capo presso la Procura presso il della procura presso il tribunale
E quindi a colui che svolge le indagini sul territorio sul campo l'altro il procuratore generale cioè il capo dei procuratori che invece stanno in Corte di appello
Lupacchini e Gratteri son l'un contro l'altro armati Lupacchini è andato in tv e ha reso delle dichiarazioni al riguardo alla inchiesta coordinata da Gratteri ne abbiamo parlato anche nelle scorse puntate il blitz in cui sono state arrestate oltre trecentoquaranta persone
Lupacchini che cosa ha detto i nomi degli arrestati e le regioni Elli ragioni degli arresti inno della procura generale li abbiamo conosciuti soltanto a seguito della pubblicazione sulla stampa
Che evidentemente molto più importante della procura generale al di là di quelle che sono poi le attività della procura generale
Che quindi può rispondere soltanto sulla base di ciò che normalmente accade e cioè l'evanescenza con un brano un'attività di molte operazioni
Della procura distrettuale di Catanzaro queste dichiarazioni hanno messo sulla graticola Lupacchini
Il CSM
Dove dominati le correnti nonostante lo scandalo Palamara ha ritenuto di aprire un pratica sul gruppo chimiche quindi adesso rischia il trasferimento ma nel CSM qual è la situazione andiamo velocissimo c'è una grana Asciano nuova grana
Ce ne parla la verità per per la verità e l'unico giornale che abbiamo visto ha trattato questo tema
Riguarda la vicenda di un consigliere del CSM
Marco Mancinetti che sarebbe stato aiutato da a Palamara a sistemare il figlio per farlo entrare non sono all'università
Quindi respinta rendere raccomandazioni
Tutto questo è emerso nell'ambito dell'inchiesta Palamara ma appunto tutto tace nulla viene detto
Ecco presunte spinte al figlio del collega
Al test di medicina toghe in rivolta la nuova grande il CSM spacca magistrati scrive la verità ancora nessun commento ufficiale sulla vicenda del presunto aiuto per i testi di medicina al figlio del consigliere Marco Mancinetti
Ma nella mailing list dell'Anm il caso esplode perché tanto silenzio un collega lancia il sondaggio per voi può rimanere ecco in questo articolo di Giacomo Amadori e Simoni di meno vengono riportate diciamo le le le
Viene riportato ciò che viene scritto nella mailing list dell'Anm Co
Tanti tantissimi magistrati che appunto lamentano come di questa vicenda
Che certamente non è un'altra di quelle vicende che non dà lustro alla magistratura all'organo di autogoverno però sia ha calato un Silenzio assordante
E parlando sempre di magistrati in magistratura ovviamente con tutta la presunzione di innocenza che spetta al dottor Marco per il Petrini
Facciamo
Diamo notizia anche di questo arresto abbastanza eclatante proprio perché riguarda un magistrato non era poi così frequente il presidente della corte d'assise d'appello di Catanzaro il fatto quotidiano con il suo solito è solito garantismo
Titola soldi e sesso in cambio di sentenze aggiustate
Il fatto quotidiano ha già accertato il fatto aveva già immesso la sua condanna noi vediamo notizia e il processo alla dottor Marco Petrini ricordiamo che si svolgerà nelle Aule di giustizia
Purtroppo per il dottor Petrini
Sicuramente non sarà cosa rapita e veloce
Chiudiamo questa rassegna stampa perché abbiamo già raggiunto i limiti di tempo dicendo solo che appunto dando la notizia riportata da diversi giornali dal foglio del Messaggero dalla verità insomma
Più o meno tutti i giornali lei parlano
Della elezione del procuratore di Roma
Dove praticamente le cose stanno esattamente al millimetro come stavano prima della deflagrazione si fa per dire dello scandalo Palamara cioè se la comandano assolutamente le correnti
L'elezioni del procuratore di Roma diventa uno psicodramma ci dice Giacomo Amadori Amadori sulla verità CSM spaccato
Il voto per scegliere il nuovo procuratore di Roma paralizza il CSM posto Palamara
Scende viola salgono lo voi questa è la sintesi della vicenda scende viola e salgono lo Boy e Creazzo su cui però pesa il sostegno di Mancini ti nella bufera a causa del figlio
E torna la guerra per la procura di Roma
E anche l'articolo non firmato apparso sul Foglio
Che sottotitolata nessun disarmo tra correnti al CSM
Altra figuraccia nel dopo Pignatone lo leggiamo velocissimamente la Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio Superiore Magistratura ha affrontato la questione della nomina nuovo curatore di Roma
Su questa nomina era scoppiata la bufera che aveva portato alle dimissioni di cinque membri del CSM e del procuratore generale presso la Corte di Cassazione si era palesato un sistema incrociato tra le correnti della magistratura
Che implicava spartizioni e lottizzazioni di incarichi anche in seguito a rapporti con esponenti politici era ragionevole aspettarsi che dopo quello scandalo i commissari si confrontassero sulla qualità dei tredici candidati che si erano presentati in modo da raggiungere una scelta unanime che avrebbe segnato il superamento del sistema correntizio sicuramente era quello che si aspettava il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva provato a superare la crisi di qualche mese fa
Ammonendo però che bisognava cambiare radicalmente il mento di lavoro invece componenti la Commissione hanno votato secondo la più stretta logica correntizia due per un candidato altri due per
Uno ciascuno i rimanenti si sono astenuti quindi correnti ancora
In a oggi al CSM
Si è disboscate alla massoneria per scrivere
Pagine e pagine di giornali
Con le esortazioni del Presidente della Repubblica Mattarella e con tutti i magistrati che dicevano sì abbiamo capito abbiamo sbagliato
è una degenerazione adesso cambia tutto ovviamente in Italia non cambia niente arrivederci alla prossima settimana da Giuseppe Rossodivita