Notiziario Antiproibizionista

Lunedì diciotto novembre del due mila diciannove un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto della notiziario antiproibizionista di radio radicale non pensavamo di andare
In onda oggi appunto per via dei lavori della diretta dei lavori della Camera invece siamo comunque in questo in questo spazio anche oggi per parlare punto delle questioni di qui
Normalmente lunedì trattiamo in questo in questo spazio politica
La politica delle droghe e invito per in questo spazio di pur vogliamo proporre oggi una serie di gli articoli di commenti di editoriali che abbiamo trovato in Rete non solo che fanno il punto e della politica delle droghe nel nostro Paese e della necessità di
Aprire un dibattito ma anche poi di alcune notizie e se volete anche del modo spesso incompetente che in cui purtroppo
L'informazione ma sorpresa chiamiamola così sommaria migliore informazione troppo spesso trattano i temi inerenti appunto alle sostanze alla politica
Sulle sulle sostanze
Partiamo però dalla nota di di questa mattinata antiproibizioniste qui
Ci siamo abbiamo siamo partiti dal dal dal caso Cucchi della sentenza del processo bis per la morte di Stefano Cucchi che ha condannato due carabinieri alla per omicidio preterintenzionale
Abbiamo citato questa mattina quanto ha scritto il ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede sul suo profilo Facebook
In cui ha espresso la sua vicinanza e città a Ilaria Cucchi alla famiglia Cucchi anti detto buona fede che
La determinazione di Adecco che l'emblema di quanto sia importante la ricerca della verità e della giustizia tutti dovrebbero avere rispetto nei confronti dei chip di quei cittadini che lottano per la verità ma e anche detto buona fede che
Nel caso Cucchi la droga non c'entra veramente nulla ora sono sicuramente parole condivisibili quelle del del ministro buona buona fede
Ma sulla appunto necessità della ricerca della della giustizia in casi come quello purtroppo tragico di di Stefano Cucchi ma ne possiamo citare tanti altri insomma quello di Federico Aldrovandi quello di Al dobbiam Zino
Quello di di di tante persone che sono sono morte
In un modo o nell'altro per questioni legate alle droghe ma nel caso Cucchi il e qui non siamo d'accordo che se non sono d'accordo personalmente con il ministro buona fede il la droga la droga c'entra in città proprio la droga
Nel senso che
Non nel senso in cui è ha detto per esempio il leader della lega Matteo Salvini o altri esponenti politici
Nel senso che Stefano Cucchi non è morto a causa di una sostanza ma è morto a causa del proibizionismo sulle sostanze quello punto che
Porta a parlare di droga come in tutto uno indistinto e non invece a considerare che per esempio ci sono anche tante droghe che sono liberamente a disposizione nelle nostre le nostre case insomma basta aprire un frigorifero o un mobile di casa per trovarci dentro
Alcolici e superalcolici o in bagno magari anche dei dei farmaci e allora il problema è appunto delle vittime delle politiche delle droghe in particolare quelle adottate in Italia vittime che hanno pagato quella che Marco Pannella
Ha definito era definito l'illusione autoritaria del potere che colpisce il colpevole colpevole avrete tra virgolette e lo colpisce a morte perché il proibizionismo sulle
Sulle sostanze finisce per diventare inevitabilmente potremmo dire proibizionismo sulle persone e sui loro comportamenti sugli stili di vita sulle scelte individuali la guerra alle droghe diventa così una guerra
Ai consumatori dunque ai drogati perché anche qui non si fa distinzione tra consumo tra consumo problematico
Tra dipendenza i drogati che vengono drogato da una parola senza sesso droga non ha molti non ha senso scientifico figuriamoci drogato diventano tossici
E dunque la proibizione diversi trasforma in uno stigma sulle persone persone che per il per la loro condizione vengono private poi dei loro diritti della loro stessa personalità della loro stessa
Umanità infatti quante volte abbiamo sentito a proposito proprio di Stefano Cucchi dire che era un drogato e che quindi in qualche modo se n'è andata a cercare questo ci dovrebbe far capire come il proibizionismo sulle droghe sia una una minaccia concreta i diritti delle persone per conto e tutto si regge su un sistema autoritario che colpisce i diritti delle persone ma produce anche un mercato criminale inarrestabile
E che ha bisogno ovviamente di di spacciatori quindi anche di piccoli spacciatori che possono insieme alle persone dipendenti le prime le prime vittime
Per cui lo Stato da una parte voi ecco costa è obbligato a contrastare il mercato criminale che esso stesso Proud indirettamente produce attraverso i predizioni Isma'e dunque misure sempre più repressive via via che la criminalità diventa potente e violenta
Dall'altra però lo stesso Stato diventa vittima
Diventa viene inquinato viene indebolito dal potere corruttivo delle Marco mafie
è un circolo questo sì dizione so è una una spirale perversa a farne le spese sono sono i cittadini siano essi consumatori o no di sostanze proibite siano essi
Spicco gli spacciatori a volte anche dipendenti o no
Ne fanno le spine facciamo le spese tutti facevano spese noi e i nostri i nostri diritti anche perché poi nel caso specifico poi come quello di Stefano Cucchi oggi o degli altri che ho citato
Quello di Aldo vi anzi no per esempio se una persona viene fermata se finisce in cella e ne esce morta
E non solo nessuno vuole rispondere di questo ma anzi quella stessa persona viene a quella stessa persona che gli ha rovesciato addosso la responsabilità della sua morte no Stefano Stefano Cucchi era un drogato
O i suoi familiari vengono accusati di strumentalizzare la vicenda ne abbiamo sentite dire tante in questi in questi mesi in questi anni
Su Ilaria Cucchi per esempio allora vuol dire che qualcosa non funziona che non è più solo un problema di politica delle droghe o di giustizia ma che riguarda la democrazia e lo Stato diritto di diritto nel nostro Paese
E allora c'è da domandarsi quale la politica delle droghe in Italia è una politica che sostanzialmente non esiste
Ormai tutti gli ultimi governi
Al di là delle parole al di la volta dei proclami roboanti hanno di fatto dismesso qualunque idea di politica delle droghe nel nostro Paese basti dire che anche questo è anche il Governo Conte Conte due peraltro riprendendo quello che aveva già fatto in precedenza avevano già fatto il governo
Carenze poi governo Gentiloni a la delega per le politiche sulle droghe non è stata non è stata assegnata resta nella titolarità come si legge sul sito del dipartimento del Presidente del del Consiglio
E qua ci sarebbe da chiedersi allora che cosa ne cosa vogliamo fare di questo dipartimento che continua pomposamente a chiamarsi politiche antidroga che ne è per esempio della relazione annuale
Dovrebbe essere consegnata al Parlamento dal governo entro il trenta giugno ma sul sito non se ne hanno notizie siamo fermi a quella dello scorso anno cosa ne è della conferenza nazionale che dovrebbe tenersi per la legge ogni tre anni
E quindi ad oggi dato che la prima è stata nel mille novecentonovantatré avrebbero dovuto tenere se ne se ho fatto bene i conti nove in realtà ce ne sono state solo cinque anni ma l'ultima e del due mila e nove quindi abbiamo un ritardo di dieci anni
A parte le prime due che si tennero regolarmente nel novantatré non nel novantasei i ritardi cominciarono a partire da quella del del due mila
E ecco a proposito proprio della della conferenza nazionale mentre si attende appunto ancora di capire che fine ha fatto la relazione al Parlamento
Dica appunto mente si tende non non si capisce bene cosa il governo voglia fare sulla Conferenza nazionale
Ripeto sono due adempimenti con scadenze previste dalla legge il mondo delle associazioni però si è si è messo in moto e ha deciso di tenere una conferenza nazionale autoconvocata
Si terrà a Milano dal trentuno gennaio al primo febbraio del prossimo anno
Userà una due giorni
Per che che gli stessi organizzatori della definiscono una prova generale per un governo alternativo
Tra i primi promotore di questa iniziativa certo c'è l'associazione A buon diritto c'è l'Arci l'associazione Antigone
Le sensazioni fluide la situazione Luca Coscioni la CGIL il coordinamento nazionale delle comitati accoglienza il confine ce ne sia la Conferenza dei garanti delle persone private della libertà ancora
La comunità di San Benedetto al Porto Forum droghe Lare ti italiana della riduzione del danno la Società della ragione la lega italiana per la lotta all'AIDS insomma sono molte le associazioni il è stato anche prima per arrivare a Milano ci saranno anche una serie di appuntamenti incontri è stato realizzato anche un sito web www punto conferenza droghe punto it dove è possibile seguire appunto tutto il lavoro preparatorio
La mancanza di una politica delle droghe nel nostro paese si accompagna anche alla difficoltà di fare una valutazione delle delle delle politiche almeno per quel poco che che che ci perché per quel Tom poco che viene comunque
Porta
C'è in base alla legge attualmente in vigore e di questo si è parlato
In un convegno che si è svolto recentemente intitolato politica ricerca valutazione delle politiche pubbliche il caso delle droghe trovate la
Registrazione integrale su radio radicale punto it
Alcuni e te ne ha scritto Patrizia Amerigo lo sulla rubrica di fuori luogo sul manifesto del tredici novembre del scorso resa ne rivelò insegna Psicologia sociale all'Università di Firenze presiede il comitato scientifico di Forum droghe
Il segnale i temi che sono emersi con particolare evidenza da questa conferenza l'importanza della valutazione non solo di esito ma di impatto e non solo limitate risultati individuali ma in vista di obiettivi collettivi sostenibili
La le politiche pubbliche comprese quelle sulla droga che non possono prescindere dagli affetti della crisi del sistema del welfare in cui per i cittadini normali tra virgolette perbene tra virgolette sempre esiste la possibilità di affrontare le restrizioni imposte mentre per i residuali cosiddetti quelli che non ce la fanno
Gli interventi penali tendono a sostituire il supporto sociale e poi anche si è parlato in questo incontro su quale ricerca per la valutazione oltre alle necessità basilari di usare la ricerca ne andrebbe promosso una utile con indicatori fruibili
Questo e altro in questa conferenza che appunto è stata organizzata da Forum droghe società della ragione in collaborazione con il
Centro per la riforma dello Stato l'associazione Coscioni la registrazione la trovate su radio radicale punto it e il della dell'importanza della ricerca dell'importanza della valutazione delle politiche tante volte abbiamo parlato anche la notizia antiproibizionista insieme alla professoressa Carla Rossi che di mestiere fa la statistica proprio la segnato da tanti anni statistica medica all'università
Tor Vergata di Roma
Inizia spiegato tante volte quanto sia fondamentale l'importanza di conoscere i dati di per la valutazione delle politiche ma quanto sia importante non solo conoscere i dati ma anche saper interpretare saperli
Saperli leggere quante volte la la professoressa calorose ci ha spiegato come appunto la nostra politica e i nostri governi si dimostri nuovi e più incapaci non solo di raccogliere e digestivi di analizzare i dati ma anche di saperli
Interpretare
Proseguendo poi negli articoli che ho trovato sulla rete allora ce n'è uno che riguarda la questione dei controlli e qui si viene sottoposti
Era per verificare se si a se si guida in stato di ebbrezza o non c'è una notizia pubblicata sul giorno sul quotidiano il Giorno lo quattordici novembre
Il conducente che si mette alla guida sotto effetto di stupefacenti può essere condannato solo se ha dimostrato che le sue condizioni sono di reale alterazione psicofisica così il giudice dell'udienza preliminare di Como Maria Luisa Lo Gatto
Assolto l'imputato accusato di assassini esso alla guida sotto effetto di cannabinoidi
L'uomo era stato coinvolto in un piccolo incidente con un'altra auto che non aveva provocato feriti
I carabinieri
Gli intervenuti per i rilievi avevano accompagnato i due conducenti in ospedale sottoponendoli a teste la ricerca di alcol e droga che in questo caso aveva dato esito positivo tuttavia il giudice nel prosciogliere uno
Ha affermato che gli stessi carabinieri non avevano rilevato elementi indicativi del fatto che l'imputato si trovasse in uno stato di alterazione all'atto della guida cioè
I le l'imputato diciamo questo ma ma questa persona più imputato questa persona
Che sta al suo posto al teste aveva sì assunto dei cannabinoidi ma non era in quel momento è stato di alterazione
La la Punto gli esiti di tale esame testimoniavano unicamente la pregressa assunzione di cannabinoidi ma non sono tali da consentire di concludere che al momento della guida l'imputato fosse effettivamente in condizioni di alterazione e dunque il gruppo ha deciso il suo proscioglimento questa sentenza è sicura da come si può dire si può leggere cocca assicura bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto da una parte se vogliamo guardare il bicchiere mezzo vuoto ha ragione l'avvocato Carlo Alberto Zane che su Facebook ha scritto questa sentenza attesta l'ignavia di uno Stato
Che pretende di reprimere specifiche condotta integranti reato
Senza però dotarsi ho davvero est gli strumenti tecnici per accertare l'illecito ipotizzato siamo ancora all'empirismo pressappochista Icon là dove altri stati utilizzano metodi che scientifica adeguata e seria
E questo è sicuramente vero se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno potremmo anche dire che insomma sembra affermarsi il principio che l'alterazione deve essere
Deve essere provata mentre spesso le persone venivano e vengono sanzionate solo per aver assunto la sostanza ora si sa per esempio che i metaboliti della cannabis possono essere rilevabili a anche a settimane di distanza dopo l'assunzione
Ma questo non significa che al momento in cui si siede sottoposte al teste si sia effettivamente in stato di alterazione
E purtroppo però ci sono giudici giudici di pace che
Procedono comunque la sospensione delle patenti non tenendo in conto mai questo principe dunque torniamo ancora una volta dimostrare il corto circuito di sostenibilità delle norme proibizionista
A proposito di dati sul consumo
Volevo segnalare una notizia che ho trovato risale al ventidue è stata pubblicata il ventitré ottobre scorso sulla notiziario droghe dell'Aduc l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori che vi indichiamo sempre a
A leggere a seguire perché veramente ricchissima di notizie la cocaina droga più consumati in Italia è uno dei dati emersi nel più esteso studio sul consumo di droghe d'abuso effettuato a livello mondiale
Lo studio pubblicato sulla rivista Addiction ha utilizzato il metodo messo a punto dall'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri nel due mila e cinque
Che consiste nell'analisi dei metaboliti urinari delle droghe d'abuso nere influì urbani nella successiva stima dei consumi nella popolazione dal due mila undici al due mila diciassette sono stati misurati i consumi di cocaina anfetamina
Metà Fenn metanfetamine ed extra si in centoventi città di trentasette Paesi in Europa Stati Uniti Canada Sud America Australia con più di sessanta milioni di persone coinvolte
I risultati ottenuti evidenziano la presenza di sostanziali differenze di utilizzo nelle varie droghe nei paesi analizzati
Qui si entra nel dettaglio è interessante appunto il dato della cocaina
Tra le droghe misurate risulta la più consumati in un'ora poi ci dentale e del sud Svizzera Inghilterra Belgio Olanda Spagna Italia in Sudamerica
La metanfetamina sebbene con consumi più contenuti rispetto la cocaina è risultata la droga prevalente in alcuni Paesi dell'Est europei a consumi molto elevati in crescita in Stati Uniti Canada e soprattutto vostra agli atti insomma ci sono dei dati molto
Molto comunque interessanti che vengono da questa ricerca e dimostrano appunto la quanti milioni di persone sono comunque quello facciano massicce questi consumi tutti i consumi che ne regaliamo alle alle mafie su cui invece dovremmo ragionare appunto Spare le strade per la possibile legalizzazione legalizzare si può si deve bisogna decidere come e ovviamente ogni sostanza richiede un richiede delle norme appropriate anche per la cocaina insomma si può studiare delle forme di si può sostare le forme di legalizzazione buone
Buone notizie
Buona notizia che i lecci BDI è stato escluso dalla lista delle sostanze dopanti il cannabinolo idee
Che
Responsabile di molti affetti chiare molte proprietà mediche terapeutiche è stato tolto dalle sostanze dopanti nella nuova lista che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
Non è infatti presente come era stato previsto da un decreto emanato a giugno di quest'anno la decisione fa seguito al fatto che era stata l'agenzia mondiale antidoping a escludere i cibi di dalle sostanze proibite a partire dal primo gennaio
E probabilmente sarà favorito dal fatto che sono sempre di più gli atleti che si affidano alle doti del CBI di ma anche della canapa alimentare per minori rimanere in forme recuperare meglio dopo gli sforzi fisici
C'è poi tutta la questione della cannabis laici su questo vi consigliamo di leggere nell'articolo credo che si trovi anche on line l'articolo che pubblicato sull'ultimo numero di della rivista dolcevita numero di
Novembre-dicembre numero ottantacinque che si trova nelle anche molte edicole si trova nei canapa Shop si trova anche in diverse liberiani in tanti in tanti locali mai anche consultabili on line invece questo articolo interessante dell'avvocato Carlo Alberto Zaina
Sulla cannabis light molto rumore mediatico per nulla
Il più volte citato parere del Consiglio Superiore di Sanità sulla commercializzazione delle infiorescenze non è vincolante a far fede è la legge la disinformazione però è dura a a morire
Uno dei cardini delle dei capisaldi delle motivazioni che la magistratura duce per contestare la commercializzazione dell'infiorescenza di canapa
Anche quando esse presentano un THC inferiore alla soglia dello zero cinque per cento o un peso assolutamente irrilevante inidoneo a produrre efficacia drogante è il richiamo al parere del Consiglio superiore
Di sanità del dieci aprile due mila e diciotto tale parere commissionato dall'allora ministro della salute del governo Pd Lorenzin ricorda l'avvocato Susanna che aggiunge la circostanza dovrebbe far riflettere coloro che sperano in un cambio di rotta politica con un reingresso di tale formazione del governo in luogo della Lega
Viene venne reso pubblico successivamente la circolare del cinque marzo due mila diciotto a sua volta ispirata da un parere del ministero della Salute dopo quella del ministero dell'agricoltura del ventidue maggio due mila diciotto il provvedimento non è mai stato esente da critiche
E penso sia necessario richiamare alcune osservazioni
Che intendono chiarire la portata gli effetti del parere in parola il suo contenuto è puramente indicativo si tratta di una mera raccomandazione che pur suscitando molto rumore mediatico non è affatto vincolante non può modificare la legge vigente
Nulla può cambiare allo Stato in base alle considerazioni dell'amministrazione burocratica che formulo opinioni del tutto personali generiche e prive di riferimenti precisi questo è l'attacco
Nel di questo pezzo appunto scritto questo articolo scritto dall'avvocato Carlo Alberto Zanaga e poi prosegue entra proprio poi nel dettaglio di questo parere
Che trovate sull'ultimo numero della rivista dolcevita cannabis la molto rumore mediatico per nulla sempre su dolcevita c'è anche un altro articolo interessante scritto dal dottor Marco terne nelle che dottore in farmacia il gestore di una farm di una farmacia fondatore del blog Pharma galenica punto it e fa il punto sulla cannabis mediche in Italia resoconto di fine anno
Dalla carenza di cannabis alla mancanza della varietà FM uno passando per quella prodotta da un'ora per arrivare alle Pd o l'ex la panoramica della situazione italiana per la cannabis in farmacia
In questa prima in questa ultima parte dell'anno vale la pena di cominciare a fare il bilancio sulla situazione cannabis medica in Italia per sommi capi questo è la sintesi che fa il dottor tornelli uno
Niente mancanza di cannabis terapeutica come in passato ma due SN uno chi l'ha vista
Tre bando Aurora per danni non sa non ancora in farmacia quattro cibi di arriva questo nuovo preparato del PD all'ex se e al quinto punto quel di questa riassunto il crea di Rovigo
Semiretta legge guai in arrivo e qui poi
Sì dottor tranelli analizza questi questi quattro quasi cinque punti in cui riassume la situazione dalla cannabis medica in in Italia il l'ultimo punto è questa cioè il primo punto che rispetto agli anni passati non c'è stata la carenza totale di cannabis in tutta Italia come negli ultimi due anni piuttosto una carenza di varietà
L'per quanto riguarda l'SN uno apparsa novembre proprio un anno fa due mila diciotto si è sempre mossa poco nel senso che è stata poco prescritta dai medici
Poi ci sono altre questioni ed la notizia recentissima una voce a voce dell'agronomo Giampaolo Grassi che al centro di ricerca di Rovigo dove vengono coltivate le talee fornite poi
Non c'è più possibilità di continuare a coltivare anche per il suo pensionamento l'agronomo si chiede come sarà quindi possibile continuare a coltivare cannabis medica a Firenze
Appunto e quindi c'è il problema ma vedete basta al il pensionamento di un agronomo basta una non attenzione non allo della catena si rischia di bloccare poi tutta la filiera già ridotta piccola della produzione di cannabis medica in Italia
E appunto chiude il dottor Canale dicendo vi sembra che alcuni punti siano collegati tra loro
Ho riassunto un po'forse un po'drasticamente questo articolo che però vi consiglio legge molto breve ma è un utile promemoria che trovate sull'ultimo numero di dolce vita e voglio chiudere questa edizione un po'diversa dal solito del notiziario antiproibizionista sia come durata che come
Come confezione diciamo così con nell'editoriale apparso lo scorso ventotto ottobre su questione giustizia che l'organo di informazione ufficiale di Magistratura democratica che è una delle componenti della magistratura associata un dibattito pubblico in tema di legalizzazione delle droghe leggere bisogna imporre nel dibattito pubblico il tema della legalizzazione delle droghe leggere e più in generale della depenalizzazione delle condotte di minore offensività in materia di stupefacenti
è un lavoro difficile perché si muove in direzione contraria rispetto alle ragioni mondane del proibizionismo
Dalla passione contemporanea per il punire alla perdurante egemonia di quell'approccio farmacologico ormai smentite dai più approfonditi studi scientifici per il quale vi sarebbe una connessione diretta
Tra assunzione delle sostanze e propensione al crimine senza peraltro distinguere tra assunzione di droghe
Leggere e assunzione di quelle pesanti in tempi in cui si discute di diritto penale minimo
Confinando lo però hanno una prospettiva utopica il ripensamento della politica criminale in materia di stupefacenti ci appare una via da percorrere per innalzare il livello di tutela della salute pubblica per restituire al diritto penale efficacia selettive capacità di orientamento
E al processo ragionevole durata e non ultimo per togliere fette di mercato alla criminalità organizzata per questi motivi
Si legge appunto su l'organo di Magistratura democratica per questi motivi sentiamo tutta l'urgenza di contribuire da giuristi a questo lavoro difficile necessario
Sono passati ormai trent'anni dalla prima legge radicalmente proibizionista me radicalmente qui ovviamente non è intesa nel senso dire radicale ma comunque si capisce il senso la Jervolino Vassalli ma la war on Drugs nel nostro paese non ha conosciuto tregua almeno sino ad epoca recente il salto di qualità in senso repressivo si è avuto con la legge Fini-Giovanardi
Equiparazione tra droghe pesanti e droghe leggere inasprimenti repressivi affievolimento della distinzione tra tossicodipendente consumatore spacciatore
Nonostante le critiche di giudici e giuristi è il prezzo pagato in termini di sovraffollamento carcerario
Ben due sentenze di condanna della Corte di Strasburgo è stato necessario attendere la Corte costituzionale del due mila quattordici per bocciare l'equiparazione tra droghe leggere e pesanti decreti legge del due mila tredici due mila quattordici
Per trasformare il fatto di lieve entità la circostanza attenuante speciale a reato autonomo
Ma tutto questo è ancora poco una ricerca promossa dal Garante della Regione Toscana delle persone private di libertà in collaborazione con la Fondazione Michelucci
E la decima edizione del libro bianco sulle droghe servono a chiarire il senso di questa affermazione
L'Italia con il suo trentun per cento di detenuti ristretti per violazione della legge sulla droga continua a essere il paese del Consiglio d'Europa con il più alto numero di condannati in via definitiva per reati di droga
Un processo su due per droga si conclude con condanna a pena detentiva rispetto a uno su dieci nel campo dei reati contro la persona
Tanti troppi sono i condannati per fatti di lieve entità che finiscono nelle galere e ogni alternativa terapeutica peraltro in coerentemente praticate rimandata al dopo all'esecuzione penale
Anche le scelte giurisprudenziale in tema di cannabis Laità aggiungiamo a partire dalle prime interpretazione della sentenza a Sezioni Unite stanno lì a dimostrare che il paradigma repressivo e più che mai attuale
Le vicende di cronaca però rendono ormai plastico il fallimento di questa strategia il proibizionismo indiscriminato ha di fatto rafforzato il mercato gestito dalle mafie aumentando le occasioni di approccio alle sostanze favorito la criminalizzazione
Secondaria del tossicodipendente aperto le strade delle città la violenza è rallentato ogni strategia terapeutica di riduzione del danno
Occorre dunque e concludo conclude questo editoriale occorre dunque una mobilitazione culturale del mondo giuridico insieme a ai settori della società da sempre impegnate su questi temi
Per ragionare su un ventaglio di strategie diverse da quelle unicamente repressiva e per imboccare via finalmente ancorate all'etica dell'efficacia e alla necessità di cura delle persone e delle relazioni sociali
E con questo editoriale appunto apparso il ventotto ottobre su questione giustizia nell'organo di informazione di Magistratura democratica ci sembra senza bisogno aggiungere null'alcune titoli con commenta ci sembra in giusto chiudere questo notiziario antiproibizionista
Di del diciotto novembre del due mila e diciannove ci sentiamo in onda fra una settimana alle tredici e grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnolo