Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale mercoledì ventitré ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due temi che cercheremo di approfondire quest'oggi parleremo innanzitutto della situazione in civile una rivolta innescata dall'aumento del prezzo del biglietto della metropolitana che però dà voce uno scontento molto più ampio con il presidente conservatore
Pini era che ha reagito utilizzando parole fuori luogo
Fondamentalmente il civile in guerra di leggeremo
Tre editoriali uno dal Paris ieri sfida cilena importante analizzare le cause del malcontento tanto quanto ristabilire l'ordine pubblico scrive El Pais poiché il Financial Times il Cile ha bisogno di un modello di crescita
Più inclusivo i blindati nelle strade non sono la risposta giusta alle proteste e infine l'opinione quotidiano conservatore consecutivi hanno liberale francese
E parla di rivolta delle classi medie a livello mondiale non c'è solo il Ciracì ci sono anche proteste in Libano e in Ecuador l'altro tema di cui parleremo in modo più approfondito l'allargamento dell'Unione europea dopo il veto della Francia la scorsa settimana l'avvio di negoziati di adesione con Macedonia del Nord e Albania perifrasi Sun-Times leggeremo l'editoriale un errore storico di Emanuel Maicon che rischia di compromettere da un lato la stabilità nei Balcani occidentali dall'altro la capacità dell'unione europea di agire come una potenza geopolitica ovviamente ci sarebbero altre notizie da approfondire il Canada con una Justin tutto che ha vinto le elezioni anche se dovrà guidare un governo di minoranze al suo partito liberale ha perso
Ventotto seggi poi la saga infinita della break Seat ma su questo torneremo anche nei prossimi giorni infine la crisi siriana la Turchia Putin scrive il Financial Times si preparata per discussioni decisive con ero Bogan sulla Siria e questo dimostra quanto il presidente russo sia in grado di sfruttare le contraddizioni e le debolezze
Degli ex attori chiamiamoli così occidentali in Siria concentriamoci però oggi sulla civile facciamo il punto con l'editoriale di ieri di El Pais dal titolo sfida cilena è importante analizzare le cause del malcontento tanto quanto ristabilire l'ordine pubblico scrive el País gli incidenti
Molto gravi che si stanno verificando in Cile e che hanno causato almeno undici morti stanno mettendo alla prova le istituzioni del Paese
Che sono tenute a reagire entro i limiti della legge in modo proporzionale e con calma trasmettendo i cittadini fondamentalmente un messaggio cioè che il Cile e rimane una democrazia consolidata che ha la capacità di affrontare questo tipo di crisi le parole del presidente Sebastian Pini era da questo punto di vista non aiutano a calmare gli spiriti
Tanto più viste le dimensioni della rivolta siamo in guerra ha detto Pini era no scrive El Pais il Cile fortunatamente non è in guerra con nessuno
E del resto lo ha ricordato al presidente il generale incaricato delle operazioni e capo dell'esercito avviene per i turni Haga
Piera secondo El Pais dovrebbe sapere che nella posizione che occupa le parole hanno un significato che vanno ben oltre l'opinione personale di un comune cittadino
Le sue parole dimostrano una grave irresponsabilità e sono un segnale pericoloso della sua strategia o mancanza di strategia per affrontare questa situazione
è innegabile prosegue il Pais che gli eventi che sta vivendo il Cile sono estremamente gravi
Oltre alla perdita di vite umane ci sono le immagini della distruzione di una parte importante della rete metropolitana di Santiago del saccheggio di decine di supermercati negozi alimentari altre attività commerciali
E dell'incendio di veicoli pubblici e privati tutto questo ingiustificabile in un Paese che non solo una delle economie
Più prospere delle Americhe ma è un esempio di stabilità per la regione è un esempio impeccabile di esercizio della democrazia da quando
Si è posto fine alla sanguinosa dittatura di Augusto Pino OSCE
Tuttavia prosegue il Paese anche necessario guardare alle cause più profonde di questa esplosione di autentica rabbia sociale
L'aumento del prezzo del biglietto della metropolitana non è stato altro che una scintilla che ha fatto esplodere una serie di situazioni
Che mostrano un'accumulazione di frustrazione in una fetta importante della la popolazione che si sente tagliata fuori dallo sviluppo economico cileno
Scandali di corruzione pensioni manifestamente insufficienti un sistema scolastico che deve essere riformato recentemente l'aumento dell'insicurezza dei cittadini sono fattori che il governo cileno deve prendere in conto e affrontare con urgenza
Il civile ricorda il paese uno dei paesi d'America Latina la cui economia genera più ricchezza ma è anche distribuita male
Niente di tutto questo giustifica la violenza ma sarebbe sbagliato ignorare la rabbia e non considerare il più ampio contesto di ciò che sta accadendo le disuguaglianze sono esponenziali i perdenti sono molti il coprifuoco che è stato decretato dal governo può essere una misura necessaria ma deve anche essere un'eccezione da revocare il più rapidamente possibile
Il coprifuoco ricorda i momenti più Buy del Cile la democrazia cilena alle risorse necessarie per tornare
Alla normalità nelle strade e affrontare le cause di un disagio che sta mettendo alla prova le sue istituzioni
Questa per El Pais sarà la chiave per il Cile per affrontare il suo futuro immediato e garantire
Il clima di dialogo e la prosperità che hanno presieduto la transizione verso la Democrazia questo
Il giudizio del quotidiano spagnolo che ovviamente
Per ragioni non solo linguistica ma anche storica una a una l'occhio molto attento a quanto sta accadendo in civile
Cose simili descrive anche il Financial Times in un editoriale dal titolo il Cile ha bisogno di un modello di crescita più inclusivo i blindati nelle strade non sono la risposta giusta alle proteste
E scrive il quotidiano della City blindati nelle strade di Santiago riportano indietro pessimi ricordi così come le rivolta i palazzi in fiamme
La portata e la ferocia della violenza nel fine settimana nella capitale cilena
Sono state le peggiori dal ritorno del Paese la democrazia nel mille novecentonovanta
Quella che era iniziata come una protesta di massa pacifica all'inizio della settimana sull'aumento meglio contro l'aumento del prezzo del biglietto nei trasporti pubblici e Santiago
Si è trasformata in atti di violenza massiccia
Incluso l'incendio della sede di un'impresa energetica di una fabbrica di vestiti
Di decine di stazioni della metro oltre al saccheggio di supermercati
La decisione avventata del presidente Piera sabato mattina di ordinare l'invio dell'esercito nelle strade di imporre un coprifuoco a Santiago e poi in altre città
Alimentato ulteriormente la tensione con e chi della lunga dittatura di Pino Schett Pini era ha fatto marcia indietro sull'aumento del prezzo della della metro
Che aveva innescato le proteste ha convocato un dialogo nazionale per affrontare le preoccupazioni espresse dai manifestanti ma la sua maldestra gestione delle fasi iniziali la rivolta la sua retorica aggressiva hanno reso più difficile questo dialogo
In particolare il paragone della situazione domenica con una guerra contro un nemico potente implacabile apparso come un tentativo calcolato di infiammare
La tensione invece di calmarla da questo punto di vista deludente che premierà non abbia imparato la lezione delle proteste del due mila undici due mila dodici
Che avevano macchiato
Il suo primo mandato in carica proteste del movimento studentesco
L'eruzione improvvisa di questa violenza in Cile potrebbe sorprendere sottolinea farmaci Times in fondo il Paese ha costantemente superato i suoi pari in America Latina negli ultimi tre decenni in termini di crescita economica e questo grazie a politiche macroeconomiche va bene pensate che hanno invitato dannosi cicli Bumba recessione dei paesi vicini
Quest'anno proprio in gran parte grazie alle politiche tra investimenti di pini eran Cile dovrebbe crescere tra il due il tre per cento un dato non spettacolare ma considerevolmente migliore di Brasile Argentina e Messico
Le disuguaglianze in termini di reddito e qui c'è una lettura un po'diversa del Financial Times rispetto ad altri giornali
Sono state sia lungo una caratteristica del Cile ma i dati della Banca Mondiale dimostrano che il Brasile Colombia e Messico sono molto più disuguali
Le disuguaglianze sono molto più forti
Tra le grandi economie della regione sull'Argentina e Perù sono più uguali Tari la differenza sembra essere un'altra e cioè i più alti standard di vita del Cile la sua aspirazione a far parte del mondo sviluppato hanno creato tre cittadini aspettative più alte
Il Paese vuole ora misurarsi con i membri dell'OCSE con i Paesi e non più con la i Paesi dell'America latina sulla base di questo riferimento di questo benchmark si deve fare molto di più per migliorare il sistema educativo assicurare servizi pubblici a un prezzo adeguato
Pensioni migliori una migliore qualità dei posti di lavoro
Per ora scrivere esiti la priorità Santiago deve essere di fermare la violenza e calmare la situazione prima che siano perse altre vite umane affinché questo accada i manifestanti devono convincersi che l'offerta del governo
Di aprire un dialogo nazionale sincera ecco porterà davvero cambio di direzione politica per affrontare le legittime preoccupazioni sulle disuguaglianze persistenti sugli elevati costi della vita sull'alto tasso di disoccupazione giovanile
Ci sono le azioni che possono essere imparate dal modo in cui il presidente francese non hanno ancora gestito le rivolte dei gilet gialli
Pini era ha giustamente capito la necessità di rendere il Cile più attrattivo per gli investitori stranieri e rafforzare la crescita economica dando un dopo un periodo di stagnazione sotto il suo predecessore socialista Michel bacile
Se si vuole preservare la stabilità del Paese pigne la deve dimostrare una analoga sensibilità nei confronti dei cileni meno fortunati
Il Presidente miliardario alcuni giorni fa aveva detto proprio information Times che il suo Paese ha bisogno
Di un modello di crescita più inclusivo ora deve praticare mettere in pratica ciò che predica così tra l'altro il quotidiano
Della City ieri l'opinione quotidiano francese invece metteva insieme
Con un
Chiaro di lettura un po'diversa da quella sulle disuguaglianze provocate alle politiche neo liberali neoliberiste che danno molti giornali
Pino parlava della rivolta mondiale delle classi medie mettendo insieme il Cile ma non solo anche in Libano in Ecuador oltre che la Francia con incide gialli scrive l'opinione
Il Cile a fuoco e fiamme questo fine settimana dopo l'annuncio dell'aumento del prezzo del biglietto della metropolitana in Libano è un progetto di tassazione delle telefonate effettuate gratuitamente ovvia Whatsapp che ha spinto più di un milione di persone a manifestare più o meno pacificamente nelle strade
Pochi giorni fa era stata la folla ecuadoregna a rivoltarsi contro la fine delle sovvenzioni nel settore energetico
Nel momento in cui la Francia si prepara a festeggiare tra virgolette il primo anniversario del movimento decine gialli nati sulla proposta di aumentare il prezzo del carburante
Ecco che si assiste un po'ovunque le stesse eruzioni di collera e violenza incontrollate da parte di persone che appartengono il più delle volte alla classe media
Nel Cile nel Libano nell'Ecuador che tra l'altro paese produttore di petrolio se la passano male rispetto agli altri nelle loro regioni ma è bastata una piccola scintilla per far incendiare la sì la situazione e far saltare tutte le barriere sociali e politiche
E la prova che il male profondo nessun partito né di destra né di sinistra socialista Bash le ha lasciato la presidenza cilena solo nel marzo due mila e diciotto
Ha compreso la collera sorda
Di fronte alle disuguaglianze e alla corruzione
Ho sentito compreso fino in fondo la paura del declassamento che ha colto una parte della popolazione e della gioventù di questi Paesi
Oggi sono di aver intuito questo fenomeno e a tentare di rispondervi a modo loro sono i populisti come l'americano Donald Trump il britannico Boris Johnson non il brasiliano Reiner Bolzonaro altrove come in Argentina altri leader
Liberali si preparano a raccogliere i frutti della loro risposta sbagliata
Quale la risposta sbagliata fondamentalmente non tenere sotto controllo la collera dei loro popoli così
Così l'opinione in questo editoriale di ieri vedremo naturalmente nelle Volver sì della della situazione
In Cile oggi nel mondo per esempio vi dedica tutto un una pagina uno speciale crisi che nessuno ha visto arrivare davvero lo riconoscono anche diversi
Altri i giornali incisura invece noi vogliamo concentrarci su un'altra questione
Ed è l'Unione Europea l'allargamento per una volta non occupiamoci Ribrezzi
La scorsa settimana Consiglio europeo nel bar macro ha detto no all'avvio di negoziati di adesione con Macedonia del Nord e Albania e questo veto viene definito dal Financial Times suo editoriale come un errore storico
Andiamo a leggere il vento di Emmanuel Marco sull'apertura di negoziati di adesione all'Unione europea con l'Albania e Macedonia del Nord la scorsa settimana
Potrebbe essere ricordato come un errore storico che indebolisce l'Europa elimina le sue aspirazioni a diventare una potenza geopolitica
In un atto di intransigenza neogollista il presidente francese ha fatto saltare per aria la politica dell'allargamento privando l'unione di uno dei suoi strumenti fondamentali in politica estera ha minato la fiducia
Del mondo esterno nei confronti dell'Unione e ha destabilizzato i vicini nei Balcani non male per una notte di lavoro e tutto questo viene da un leader che rivendica di rappresentare lo Spire otto di solidarietà e cooperazione
Europeo
Alla Macedonia del Nord dell'Albania era stato dato un via libera provvisorio ai colloqui d'adesione nel giugno due mila e diciotto ma con un rinvio di un anno ricorda Fraktion Times quattro mesi faccio nel giugno due mila diciannove l'Unione Europea aveva sospeso nuovamente la decisione promettendo luce verde al summit della scorsa settimana ma alla fine i due pretendenti essere candidati sono andati a sbattere contro uno francese
I due Paesi dei Balcani hanno compiuto uno straordinario sforzo per arrivare fino a questo punto l'Albania ha ceduto la pressione dell'Unione europea sulla giustizia adatto a Frontex accesso alle operazioni di polizia
Sul suo territorio la Macedonia del Nord è andata considerevolmente oltre spingendosi fino a cambiare il nome del paese
Dopo una disputa durata due decenni con la Grecia il primo ministro Zoran Zeitun vero riformatore ha dimostrato grande coraggio nell'accettare quell'accordo
Su cui ha investito buona parte del suo capitale politico ma ora potrebbe essere cacciato proprio perché l'Unione europea ha rinnegato la sua parte del contratto
Macro ricordo la faccia un Paese avanzato due argomenti
Per la sua decisione primo l'unione europea deve rafforzare le sue politiche istituzioni attuali prima di aggiungere nuove me nuovi membri secondo il processo di allargamento ha delle falle perché offre a chi arriva a tutti i benefici sin dall'inizio senza possibilità di correggere delle derive in seguito questi sono argomenti validi ma non c'è ragione perché queste cose non possono essere affrontate dopo l'avvio dei negoziati di adesione con macedonia
Del nord e Albania un processo che durerà un decennio
è difficile immaginare che ma troncando idea prima delle elezioni presidenziali del due mila ventidue ma chiudendo la porta all'allargamento la Francia prima l'Unione europea di un quadro credibile per le relazioni con il suo vicinato
Non solo i Balcani occidentali ma anche Paesi come la Moldavia l'Ucraina e la Georgia
Se l'Unione europea non può ottenere il suo vicinato in un'orbita stabile farà ancor più fatica operare con una politica estera autonoma cosa che dovrebbe essere un obiettivo o è un obiettivo dichiarato di Parigi
Senz'altro sarà sostituito con un falco nazionalista in Macedonia del Nord raccordo con la Grecia sul nome potrebbe saltare il sentimento pare albanese nella regione potrebbe
Esplodere e i Balcani rischierebbero di tornare verso un passato questo l'avvertimento giusto del Financial Times con cui ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale