Festival di Internazionale 2019 - Conversazione con Francesca Caferri

Siamo in compagnia di Francesca che afferra il giornalista degli esteri di Repubblica esperta di Medioriente ben trovata qui al corner degrada seria grazie a voi primo anno tra l'altro che riusciamo incrociate qui al festival ha partecipato a un a un evento appunto in programma per festival internazionale a Ferrara e il titolare il golfo che verrà forse potremmo proprio partire
Dagli spunti emersi in questo incontro avete trattato tra l'altro appunto della complessa sempre più complessa per la verità situazione mediorientale parlando di Paesi come la Siria che ma insomma apriremo capito le norme e gli M Miranda Arabia Saudita
Poi ci sarebbe anche tutto il tema diciamo Maghreb ma lasciamo pensa allora diciamo per ultimo intanto
Bensì diciamo che è una situazione in costante evoluzione siamo di fronte a una guerra non dichiarata ma che si sta già svolgendo all'Arabia Saudita e l'Iran e che negli ultimi mesi ha subito un'accelerazione molto rapida
C'è stato l'abbattimento di un drone succeda iraniani è un drone americano c'è stata la guerra delle petroliere non quattro pre torbiere che sono finite nel mirino e poi c'è stato un per ultimo un attacco alle giacimenti petroliferi sauditi che in un modo o nell'altro non si è capito ancora bene dal dove e come comunque a la firma dell'Iran
Tutto questo sta portando a un'accelerazione dove porterà nei prossimi mesi è difficile dirlo appunto abbiamo concordato sul fatto che di fatto una guerra già in corso anche se non dichiarata
Dove andrà a spacciare difficile da capire e che un altro appunto dicevamo accennavamo all'area
Diciamo africana e ovviamente del nord del Maghreb che sempre un'aria che più si affaccia chiaramente all'Europa euromediterranea che poi
L'area che hanno in da europei interessa maggiormente verrà se non altro per vicinanza e per le note vicende diciamo alle politiche le difficoltà c'è all'accoglienza
Ed è un'area che è profondamente in influenzata da quello che succede nel Golfo
Perché per dire il sostegno ad anzi si viene
Dall'Arabia Saudita e l'Arabia Saudita che tali alle armi egiziane così come il sostegno alle diverse fazioni Libia viene dall'Arabia Saudita e dal Qatar quindi tutto quello che succede anche nella zona del Maghreb in qualche maniera risponda degli attori principali che stanno o atterranno o a Riad
Ecco è la politica europea la politica estera europea si era fatto
Sì approvati alla a fare un un passo in avanti con l'Alto rappresentante per la politica estera nella scorsa Commissione con Federica Mogherini associa futuri assetto anche da questo punto di vista nella nuova Commissione di lusso la Bonnaire lei
Ci sarà la capacità da parte dell'Europa di giocare in queste aree questa grande area una un ruolo che è sempre stato un po'di peacekeeping di cooperazione ma più
L'importante ora che sembra almeno apparentemente che la pressione statunitense
Sì è sicuramente diversa da quella di qualche anno fa
è veramente difficile immaginare a immaginare un ruolo per l'Europa sicuramente in questi mesi l'Europa era in questa fase di passaggio non ha parlato ma la scommessa dell'Europa è stata persa perché era l'accordo sul nucleare
Iraniano ci ha richiamato appunto da Federica Mogherini esatto
Quell'accordo non c'è più chiunque se il vicino a quell'accordo diventa un paria per gli Stati Uniti quindi pensare oggi a un'Europa che riesca
A farne di nuovo un passo avanti è difficile anche perché quando l'interlocutore dall'altra parte Mohammed Bin Salman all'Europa si è presentata di fronte a Riad in ordine sparso da mesi
E quindi è difficile pensare che si riesca prende una posizione unitaria verso Teheran e di conseguenza verso
Un'altra domanda lo scacchiere mediorientale oggi quanto è importante e che peso ha rispetto alle
Ambizioni di due grandi potenze in in Europa e nel mezzo evidentemente come Stati Uniti e Cina perché chiaramente i rapporti sono molto cambiati lo dicevamo poco fa
E in questo momento le gli Stati Uniti sembrano occuparsi di più appunto della questione i dazi nei confronti dell'Europa nei confronti del nella guerra che chiamano commercialmente realtà una guerra tecnologico addirittura a livello anche di aerospazio
IMI nei confronti della Cina l'attenzione americana nei confronti del Medioriente realtà cambiate quanto
è cambiata perché l'America vorrebbe ormai da almeno due o tre presidenti non occuparsi più del Medioriente diciamo nemmeno la Roma a fare esatto però poi le questioni spingono ti costringono ad occuparcene perché nel momento in cui un drone americano cento milioni di dollari viene abbattuto sull'Iran
Per forza diciamo che l'America non si impegna più direttamente non hanno risposto di fatto hanno minacciato minacciato ma non hanno risposto perché vorrebbero evitare una coinvolgimento diretto però dall'altra parte questa regione continua risucchiati
Mentre per la Cina quello
Uno un mercato possibile però il pezzo della via della seta assolutamente è un pezzo doveva andare anche a prendere delle risorse
Naturali che era sì non servono ancora mi viene in mente il petrolio da sia dall'Iran ma anche dalla rapina insieme a una sfera di influenza potrebbe diventarlo assoluta come era già nell'Africa deserto che
Un'ultima domanda
C'è un aspetto che sicuramente interessante che è stato anche un leit motiv di questo festival che quello dello sviluppo sostenibile dell'economia circolare delle grandi trasformazioni legati a questo ipotetico criminali di Guidolin mio mio di il europeo ma non solo in realtà una sfida come vediamo le frasi poi chiuse e da alcune disposti da alcuni governi positive
Sappiamo che questa transizione può fare è molto bene ma anche morti e feriti nel senso che chiaramente vuol dire dei carbonizzate c'è ovviamente uscire da fonti petrolifere e via discorrendo e questo è un elemento sicuramente di grandissima
Preoccupazione soprattutto per i Paesi che tutta ci racconti perché sono pressoché totalmente dipendenti da quel tipo di Formentini energetiche che ne fanno diciamo il loro core-business chiediamo poi assolutamente che conseguenze geopolitiche potrebbe avere questa transizione perché è un elemento di cui in realtà non si parla abbastanza o meglio fino a qualche tempo fa se ne parlava nell'ottica tanto non ci saranno mai le auto elettriche perché finché il petrolio sarà loro uniche ero non ce n'è per nessuno
L'asso sembra un po'diverso situazioni ci sono due elementi il primo è il fatto che questi Paesi si stanno preparando hanno iniziato gli Emirati Arabi Uniti quindici anni fa puntando sul solare
Uno dei delle colonne portanti diviso in tuta un cent artiche al progetto di riforma economica di Mohammed Bin Salman in Arabia in Arabia Saudita basato su meno petrolio e sull'economia verde
Quindi fa centrale nel suo Progetto per ridisegnare questo stato stava succedendo anche in Iran ma poi le sanzioni hanno bloccato tutto quindi da una parte ci stanno pensando dall'altra resta aperto il mercato cinese se l'Europa se gli Stati Uniti non vogliono più petrolio gas idrocarburi la Cina ora vuole e quindi è una domanda che si può rimandare ancora negli anni
Però prima o poi anche loro dovranno affrontare insieme rami alti altri temi diritti umani democrazia
L'argomento è compresso sicuramente torneremo a parlarne a radio radicale quando vorrai grazie davvero a Francesca che a fare il giornalista di Repubblica grazie a voi è stata come buon festival grazie