Festival delle Migrazioni 2019 - Al di là del Mediterraneo

Buonasera
Buona sera benvenuti
Cerchiamo di cominciare in tempo
Non so se qualcuno di voi dopo dove andare a vedere lo spettacolo non credo quindi non abbiamo sì
Vediamo di farcela insomma
Al di là del mare
Con questo noi intendiamo logicamente scritto la Libia
La Libia che ci epici è vicino a noi perché subito di là dal mare ma è anche uno una nostra ex colonia
La Libia da cui partono soprattutto i barconi che poi arrivano solo le nostre coste ma
La Libia di cui conosciamo poco
E come se i migranti si vedessero solamente quando sono in mare
E c'è una specie di cecità rispetto a quello che succede in Libia addirittura c'è qualcuno che pensa
Quando vengono presi in mare di riportarli in Libia
Sapendo benissimo che di là c'è una guerra che ci son dei campi di concentramento che hanno poco da invidiare i ai campi di concentramento nazisti e quindi il tema di questa sera e questo ma è anche
Che cosa si potrebbe fare
Quale potrebbe essere una politica diversa e come si potrebbero aprire dei corridoi umanitari in qualche modo detto questo io vi ringrazio vi invito a esserci anche domani e domenica
Avete programma vedete le cose che mi interessano e la sua sicuramente la la parola a Massimiliano Coccia di radio radicale che presenterà il tutto
Grazie
Grazie
Grazie a a Beppe per questa introduzione grazie a voi per essere qui questa sera grazie ai ai nostri ospiti al di là del Mediterraneo dialogo a più voci sulla complessa quanto poca conosciuta
Situazione libica diciamo tra il il titolo e il sottotitolo già raccontato molto di questo incontro noi cercheremo appunto di dare una un'ampia panoramica ma soprattutto cercheremo di raccontarvi
Quello che accade in Libia e lo faremo
Insieme a Maurizio Veglio che un avvocato dell'associazione studi giuridici per l'immigrazione anche autore del libro l'attualità del male quindi grazie per essere con noi ci sarà anche una collega in collegamento via Skype
Sempre nell'assaggi che Claudia Peretto e e e poi avremmo diciamo la storia iniziale tra cui partiremo un po'per riannodare tutto sarà di Senad
Chic Mohamud che e qui insieme hanno voi la ringraziamo e sarà diciamo tradotta da fare uso ammette pigiama grazie anche Ferus per essere qui questa sera io ci tengo molto a ringraziare il festival per tanti motivi il primo per aver scelto
Un argomento così impopolare
Dico impopolare perché ovviamente come sentiremo come ascolteremo come lo cerchiamo di raccontare sulle frequenze di Radio Radicale soprattutto grazie
Al lavoro che svolgono i miei colleghi Sergio Scandurra che corrispondente al punto da da Catania e quindi si è occupata nell'arco di questi mesi della situazione degli sbarchi di non sbarchi vede
Delle navi delle ONG trattenute in mare grazie ad Andrea Bill How che cura una trasmissione che si chiama proprio Bushi dalla Libia in collaborazione con un regista Antonioni che appunto a contatti con persone con ragazzi uomini e donne che sono all'interno dei dei Lager libici e noi cerchiamo di raccogliere questa storia raccogliere storie sembra paradossalmente la corsa
Forse più normale ma più utile al tempo stesso perché la Libia è un un non luogo a mio avviso della geopolitica
Lo vediamo adesso che vi è stato un avvicendamento con al Governo insomma cioè il partito democratico anzi al Movimento Cinquestelle
Che chiaramente tutti quanti insomma diciamo in qualche modo abbiamo girato forse un leggero sospiro di sollievo vedendo le tante estati
Drammatica che abbiamo vissuto con Matteo Salvini ministro degli interni ebbene diciamo io sospiri di sollievo non l'ho ancora tirato perché la grande questione la madre delle questioni ovvero la questione libica non è stata ancora affrontata da nessuno e a mio avviso non sarà molto probabilmente affrontata da nessuno
E non sarà affrontata nessuno per un semplice motivo perché la Libia
è una zona cuscinetto che fa comodo un grande giardino in cui vengono giardino per modo di dire un grande lago campo Lager a cielo aperto dove vengono ammassati
Diciamo dei nostri simili vengono trattati ovviamente in condizioni come ci racconterà anche Mohamud in condizioni veramente drammatiche io nell'arco di del mio lavoro su a Radio Radicale
Ho cercato c'era appunto soprattutto ad Andrea villa udì di raccontarle queste storie
Cercando di non perdere di vista i tanti blocchi che abbiamo sentito così per
Diciamo legati ai nomi delle navi no quindi i ragazzi della nave di Ciotti i ragazzini
Di altri enti mediterranea e abbiamo cercato di seguirli nel loro percorso di dislocazione anche all'interno delle diocesi le prime storie quando arrivano in questo centro che a Rocca di Papa che si chiama mondo migliore
Si somigliano tutte si somigliano drammaticamente tutte
Perché fondamentalmente quelle storie di detenzione i tratta fondamentalmente hanno le stesse caratteristiche hanno le stesse caratteristiche fisiche dico fisica perché ognuno di loro
Porta delle ferite allora io non so quanti di voi sono abituati a vedere delle ferite
Addosso a a un'altra persona però vi assicuro che fondamentalmente diciamo ci si sente anche abbastanza impotenti rispetto almeno al mio lavoro che è quello di giornalista
Rispetto a quando vedi un ragazzo di sedici diciassette anni che magari a un occhio totalmente offeso perché è stato ferito da una baionetta di un agenti della Guardia costiera libica che viene pagato con le nostre tasse e si sente una profonda discrepanza quando sentirà conto di tante donne che magari tentano la traversata e e hanno magari la diciamo la la fortuna come dicono loro di essere in gravidanza e quindi non saranno stuprate all'arrivo e non saranno superate anche dai membri appunto dell'esercito regolare libico che sempre noi continuiamo a contribuire quindi questo è un panorama di grande complessità punto e e di poca conoscenza e io punto partirei proprio da Senato Shaker Mahmud Mohamud per chiedere appunto
Una testimonianza del suo viaggio e del suo passaggio
In Libia e e appunto gli chiederei anche
Non solo come è stato l'approdo in Libia ma anche come è stata quella tratta che l'ha condotta sino
Sì sì sì sì
No mai
Libia ci sono stata no era proprio prima di arrivare in Italia dice sono stato in Kenya Susanna quando sono partito dalla Somalia stimabile paese alla Libia
Quindi direi
Imbuti nemica che mi hanno portato innanzitutto da via dalla Somalia solo al fatto che hanno ucciso il mio figlio
E i sono stata minacciata che sarei stata io la seconda
Il mio figlio è stato ucciso dal gruppo ribelli Co che si chiama Alciato penso che sacre più o meno tutti chi sono perché lui non ha voluto aderire alla frangia impiantistica per poter partecipare agli attentati queste le motivazioni per cui hanno ucciso mio figlio
Mi sono indizi
Il mio viaggio durato circa e nove mesi
Che in via
Strutturato tema manifesta
Non ricordo con precisione invece tutte le tappe che ho fatto e quanto tempo anche perché eravamo senza una meta per cui la cosa più importante era salvarsi arrivare in un Paese sicuro estivo che tutti viaggiavano verso l'Europa questo è dal intento
Però la tratta della Libia è stata la tratta più lunga perché sicuramente ci sono state definite sette mesi non meno di sette mesi sono stata trattenuta in Libia
Faceva bene a carattere
Ero in una zona dove si chiamava per quelli del ed eravamo internati
Non lo so come definirlo specie di carcere all'indice
I gli
Ma la messa attenzione
Quelle che ci trattenevano erano proprio libici
Posso farlo Tomasi
Aggravata comuniste in campo estera trentasette anni ai dati
Se nel campo sono a norma tra
Era un bambino
Ok dice in Libia è normale quando ne arrivi a metà il deserto veniamo fermati e veniamo vuole piena e quando qua ma laico vada ecco ok radici resta eravamo numerose dice sicuramente circa cinquanta sessanta ci sono di donne parlo perché le donne erano trattenute in una determinata zona era stesso numero dice non andava al di sotto di quelle perché alcune andavano alcuni venivano in Libia e normale dice quando MTV che e tutto venga imprigionate dei libici che tu debba pagare per poter essere liberata
Prima parchi e prima Judith erano lei gli aveva condizioni cagionevoli invita fisicamente non stava bene e non aveva qualcuno che la sosteneva qualcuno che poteva pagare
Nel momento in cui vengono fermate contatto nelle famiglie e a sua volta le famiglie fanno la raccolta
In qualche modo per poterla liberare
Dopo una pausa morì saperlo
Il secondo coltello
Ed è la prima volta dice hanno mandato mille cinquecento dollari e all'Unione sufficienti e quindi incassato e azzerato tutto e ha ricominciato a trattenermi gliela e hanno dovuto pagare una seconda volta due mila e cinquecento e il solo in quel caso sono riuscito a liberarmi
Non stavo bene di salute ero cagionevoli dice c'ha anche la tratte la tratta sono arrivata con grande fatica
La cancelleria
E in particolar modo avevo molto emorragia quindi ero debole io per coloro che mi hanno tra tutto trattenuto non ero molto utile perché non ero in grado di servirli per lavorare per fare le cose per guadagnare sui temi dice era diventato un peso e a un certo punto diciotto per la seconda volta sono stata liberata
Quindi alle all'interno di questo campo c'era un'organizzazione del del del lavoro della giornata insomma gli altri prigionieri facevano diciamo ognuno di loro
Pubblicità
Bush già Augusto è funzionale a questo gravoso se fatte non posso non sono mai stata la funzione
E dice si dice sono vere e proprie organizzazioni o coloro che erano forti venivano utilizzati anche per fare dei lavori dice però non è stato il mio caso perché gli ero proprio allettata e non riuscivo a muovermi un po'perché Renzi fisiche un po'perché erano deboli e cagionevole e non sono stato un buon investimento in qualche modo
Ci si legge Vernon Smith
Nato a Padova dove c'è l'eterna vocazione firma con la Calabrese della casta caldeggiava eviterebbe ci venga data una offrono all'interno collettiva
Fare allora cambiano giudice io non penso che noi avremo potremmo io non l'ho visto con i miei occhi vicino vicino elenca superare portacroce provvedevo che tutte le sere per intraprendere le ragazze se le venivano a scegliere posso immaginare all'opera quindi ora valore Nocera e poi negava nominavano tanto che vengono nominati ogniqualvolta erano vitivinicolo accompagnarvi porti ribellati
O sale alzare h la festa
Ecco
I soldi in contro di voi racconta insomma che sono poi o all'ordine del giorno chi venivano esattamente trasferiti chi pagavano i familiari appunto
Tanti sul giudizi d'
La barca è data dalla fine
O sotterranei aveva dato l'assegno perché pensiline degli altri
Ok dice io davo i numeri di telefono di mia sorella perché lei quando è partito dalla Somalia è stata la sorella che in qualche modo ha sovvenzionato il suo primo viaggio vendendo la colla notarono che agiva come dote
Perché quando chiamavano in via Cerva qui dicevano insomma eri la prossima morire non aveva il tempo di organizzarsi di riflettere tu devi scappare
Gli anni
Poi la sentenza della destra non sembrano saperlo sensibilità nuova hanno sulle mani ad un po'c'era era
Dice su questo non posso dare particolari spiegazione anche perché di sceglierlo rinchiusa all'altra loro parlavano con i miei familiari cerimonie risolti e dicevo che ledono trovare in un determinato posto quindi l'euro facendo il trasferimento e e qualcuno li faceva trovare lì a mio nome dove loro andavano a ritirare
Però diciamo c'era ovviamente la complicità delle guardi libiche che stavano lì a guardia del campo insomma c'era un
Diciamo erano loro voi insomma
Insomma una lettera va male Maedhros
Però non so fare la distinzione tra chi è in poliziotto e chi fa parte dei ribelli
E l'unica cosa che mi inducono potevamo uscire dalla recinzione c'era una grande recinzioni dice a cui due non potevamo superare Hickey usava in qualche modo erano tante
Non riesco a descrivere tutta la mia insofferenza perché anche perché non è facile parla perché ho chiesto se voleva aggiungere qualche cosa dice non sono cose che si possono
In un angolo misure di viverli soprattutto
Grazie e anche diciamo il nostro ringraziamento sentito anche per essere qui questa sera cercare un po'di di raccontarle quindi
Grazie
Vi ringrazio anch'io per avermi dato l'occasione dica qualcosa se non tutto grazie grazie
Allora Maurizio del diciamo poi non so se abbiamo anche in collegamento Claudia Pretto che diciamo non è qui con noi ragioni di salute però insomma sarà con noi via Skype e e Maurizio allora la storia che abbiamo sentito drammaticamente sì mia tantissime altre storie evidenzia a un problema un problema che ovviamente è grande come una casa è grande come tutta l'umanità che si porta via
Che comunque da un lato e l'assenza totale di di controllo da parte delle istituzioni europee da parte diciamo delle istituzioni sovranazionali su quello che avviene in quell'area
E soprattutto c'è un totale scanalamento ti tutte quante quelle che sono le convenzioni internazionali conosciute e c'è come dicevamo all'inizio l'apertura anche questa questa sorta di volontà politica di far fare a qualcun altro lavoro sporco perché poi di fatto diciamo questo recinto questa recinzione che ci raccontava
Momo de chiaramente diciamo metaforicamente anche un po'una recinzione che abbraccia tutta quella fascia che abbraccia tutta la Libia rispetto al al controllo dei flussi verso l'Italia
Tutto quanto quello che abbiamo raccontato ovviamente
Diciamo si ritrova poi in tantissime altre storie e e ed evidenzia fondamentalmente una senza un'assenza di diritti un'assenza dello Stato di diritto in quell'area allora diciamo storie come queste sono per te che fa questo lavoro per Claudia per diciamo per tanti di noi un po'la la prassi ecco esiste attua viso
Il modo anche per diciamo creare una sorta di di di corridoio rispetto a questa storia queste esistenze
E per riuscire poi di fatto a salvarne il più possibile perché diciamo l'abbiamo solamente con le storie di chi arriva però non abbiamo un numero una contabilità di chi non ce la fa di timore nei campi di chi diciamo muore all'interno di dei vari passaggi perché di fatto noi perdiamo ogni giorno ogni anno una percentuale immensa di di cittadini insomma delle modalità insomma io non sono mai un Fanna dei parallelismi storici
Però diciamo che che il male poi ripeteva una sorta di cerimonia di celebrazione quello che abbiamo ascoltato adesso tanto ricorda un Lager nazista dove ognuno il senza motivo senza sapere qual è il motivo del proprio diciamo della propria del proprio fermo però viene poi utilizzato all'interno di una struttura gerarchicamente autorizzata dal Governo del luogo con la complicità insomma di chi sta dall'altra parte del Mediterraneo ecco di mi non sono non fanno di questa riproposizione storica perché paradossalmente il motivo qui e addirittura diciamo pariteticamente drammatico ma noi oggi abbiamo strumenti per conoscere per deliberare per capire anche maggiore allora un po'quali possono essere diciamo delle strategie per riuscire appare appare forte della diciamo una modalità ma liberarla il più possibile col
Ci sono troppe domande in questa domanda provo a a raccogliere qualche suggerimento
Io partirei dal fatto che non lo sapevo si è parlato di Bani Walid
Perché per l'Italia Bani Walid ha un significato particolare
Non mi riferisco a fatti passati diabete citava colonialismo e credo che si debba ripartire da lì magari dopo saremmo tempo
Faremo qualche riflessione però non vorrei lasciar cadere questa questo questo dettaglio Bani Walid un luogo che si trova a centocinquanta chilometri a sud di Tripoli
E sede di probabilmente nove campi non si sa perché la Libia è un posto in cui oggi non si sa cosa c'è
A grandi linee si dividono due tipi di campi di cosiddetti campi di accoglienza campi di prigionia campi di raccolta poi naturalmente possiamo arrovellarci sull'etichetta in modo infinito ma quello che non cambia la sostanza sono due tipologie di campi in Libia il primo e il il campo di accoglienza che fa capo formalmente può infatti nel tempo diverse
Formalmente al cosiddetto ministero dell'interno del governo di strage governo internazionalmente riconosciuto non si sa quanti siano questi campi ufficiali che riferiscono sono gestiti da un'entità che si chiama il cui acronimo e di CDM cioè dipartimento per il controllo dell'immigrazione irregolare
Sono i campi in cui saltuariamente entrano i le missioni di in Venezia Area io M so che campi che ogni tanto vengono monitorati dalla io M dall'alto come Stato e Nazioni Unite
In questi campi si tortura
C'è poi un'altra tipologia di campi
Che invece è quella
A cui faceva riferimento prima la testimonianza prima parlavo di nove campi intorno a Bari a Bani Walid forse sono ancora nove obiettivamente impossibile saperlo che sono campi totalmente al di fuori di quel ridicolo crisma di legalità che vorrebbe in qualche modo giustificare i primi cioè sono campi che sono gestiti da dall'industria del traffico da questa internazionale del traffico
In Libia coesistono queste due realtà tendenzialmente Campitello di CM sono in Tripolitania perché evidentemente la Cirenaica non risponde
Al al governo viaggia a serrare su e sono tendenzialmente localizzati sulla comune la prossimità della costo vicino alla costa perché perché la dinamica che ormai chiaramente appurata e quella per la quale una volta operate
Le intercettazioni della qualcosa in detta guardia questa verifica usato questo cosiddetta perché ogni è un asterisco che dovrebbe accompagnare ogni nomina quale che sia la libica è un'entità che non può essere paragonata alla quale costiera francese o italiano spagnola
Perché di fatto è infiltrata se non costituita in parte da milizie armate che non hanno alcun tipo di legittimazione le persone dicevo che vengono intercettata la quale questa dedica vengono fatte sbarcare
Secondo alcune fonti si starebbero una dozzina di punti di sbarco al punto di sbarco le persone vengono consegnate a
Armati appartenenti a questo di CM che poi rivendono le persone le consegnano nei luoghi di detenzione attenzione di quella rete di luoghi di detenzione ufficiali quindi questo mercato delle delle persone questo contrabbando di persone avviene tra soggetti che sono che vogliono essere riconosciuti come ufficiali e che sono peraltro sovvenzionati dalla comunità internazionale e dall'Italia in particolare tenete presente che la quale questa ratifica a a centinaia di persone usufruito della formazione degli italiani
Il governo libico di asserragliato ignota una delle quando almeno delle due parti in conflitto per il controllo del territorio ha usufruito di ingenti finanziamenti italiani di formazione del personale a centinaia anche in Italia di dozzine dei tre il più di dozzine di motovedette motovedette che operano gli interventi in acqua delle può essere Déco sono tutte italiane
Manutenute consegnate in comodato gratuito
Trenta mezzi di terra Toyota
Dieci minibus leve ecco quindici telefoni cellulari satellitari tutto questo ma è venuto è continuato ad avvenire anche dopo il quattro aprile quando la guerra ripreso non sua forma ufficiale ANASTAR a lanciato questa iniziativa militare ecco tutto questo è accaduto
Nella chiarissima trasparenza
E con la Libia il luogo in cui convivono queste due realtà Bani Walid Bani Walid e sede di uno dei campi in particolare del campo che è stato oggetto di un processo che ha cambiato la storia anche se in pochi se ne sono accorti
Dei rapporti fra Italia e Libia negli anni recenti in vinile diciassette è stato processato un cittadino somalo accusato di essere un capo
Cioè il gestore di uno di questi campi
La vicenda è stata relegata a pura cronaca giudiziaria se cercate su internet sulla rete abbastanza poco sporto troverete la presentazione di un fatto di cronaca non una sentenza epocale che racconta la Libia di oggi e le responsabilità dei paesi esterni che su quel territorio hanno interessi e investono
Ebbene se cercate Corte di Assise di Milano Osman matta mute
Troverete una una vicenda che è veramente incredibile ma che non fa che null'altro che cristallizzare quello che abbiamo sentito raccontare ora in una corrida in una verità processuale cioè nella forma che la comunità si è data
Per formalizzare il dato storico cos'è emerso questo processo emerso quello che ha lasciato dire al pubblico ministero c'è la voce dello Stato
Il pubblico ministero e il titolare dello Stato che esercita la pretesa punitiva c'è la bocca dello Stato la bocca dello Stato dice l'unico metro di paragone di questi luoghi
Era presentato dal campo di concentramento nazista
Non lo dice varie leggi non lo dice un giornalista non lo dice l'avvocato Lucio un pubblico ministero
Il da Boccassini un magistrato molto noto in Italia che è stata provvista di inchiesta importantissime al momento dell'arresto di questa persona e della raccolta delle indagini informazioni nel corso delle indagini dichiara yen quaranta richiederà non ho mai sentito cose del genere
Cosa significa significa che quel processo è la storia di un romanzo o
Quello che succede e e succede raramente nella sala della giurisdizione e che un processo una sentenza arriva in tempo reale se ci pensate da Norimberga in giù
Tutte le sentenze più importanti processi più importanti sono sempre arrivati con un dato fondamentale di ritardo che ovviamente ha depotenziato pensate all'ex Jugoslavia
Al Ruanda
Ecco l'alibi è uno dei pochissimi casi in cui verità processuale e verità storica si sfiorano veramente da vicino perché quello che è stato acclarato in quella sentenza accade tuttora confermato da tutte le evidenze che provengono dalla Libia
Cosa accade le campo di Bani Walid che uno di questi decine di campi
Nulla di più che banale
La banalità del male in questo senso è ride chinata significa che le persone vengono vendute esiste una una una grande aule la Libia ed è finita a fornire il più grande teatro all'aria aperta della schiavitù moderna le persone vengono vendute
Alla luce del giorno
Vengono collocate all'interno di questi centri vengono utilizzate per estorcere il denaro nella processo di Milano viene contestato un sequestro a fini di estorsione cioè la ragione della detenzione e banalissima e lo sfruttamento economico
Ho la declinazione parallela con lo sfruttamento sessuale
Quindi i corpi delle persone imprigionate all'interno di questi luoghi attenzione dico imprigionate in senso improprio perché benché qualcuno se ne sia accorta italiano si tratta di carceri non si non esiste un paradigma di procedure Garanzie standard esiste la detenzione ce la privazione della libertà personale attraverso la colazione e la forza quindi le telefonate ai familiari per ottenere il denaro per coartare la volontà dei familiari che sentono i propri cari vittime delle violenze delle torture in quel momento che vengono invitati a mandare il denaro e fin quando la persona non non paga attraverso familiari conoscenti o datore di lavoro libici che di riscattano
Lì riscattano
E vengono chiamati i datori
Pur essendo di fatto schiavisti
Le persone nel frattempo vengono utilizzate come manodopera e quindi manodopera un'edilizia della costruzione
Nel del dello sfruttamento sessuale questo è il quadro che racconta la sentenza in centotrenta pagine che sono obiettivamente al tempo stesso una narrazione dei tempi moderni e contemporaneamente o un atto giuridico un atto processuale un atto qualificato nella sua ricostruzione della verità
Cosa fare il cosa fare a prevedere uno scenario enorme che non non non non credo che nessuno sia in grado di trattare in pochi minuti io dico ancora una cosa e poi e poi taccio riprendendo quel filo gettato da da Beppe sul colonialismo e l'idea dei campi
Si dice sempre che la Libia un Paese speciale per l'Italia dovremmo dire più spesso che l'Italia un Paese speciale per la Libia
Pensiamo al mille novecentotrentotto che sembra un'epoca geologica fa e forse lo è ma forse no per alcuni aspetti perché nel mille novecentotrentotto venti mila italiani sono sbarcati a Tripoli
E in uno sforzo di rovesciamento di prospettive di luoghi comuni immaginate esattamente la realizzazione di tutti gli spettri che sono agitati oggi dai nazionalismi la sostituzione demografica
La sostituzione etnica
La guerra di religione
L'espropriazione dei beni altrui espropriazione di massa
Benissimo questi tre principi sono stati quelli che hanno guidato
L'invasione coloniale italiano in Libia
Nel novembre del trentotto venti mila italiani sbarcano
Sono i coloni quelli dovranno andare a coltivare i terreni a rubare i terreni ai libici
Perché la Libia fra le tante virtù che aveva per il regime fascista proponeva una soluzione al problema alla grave problema della dell'arretratezza del Mezzogiorno in condizioni di povertà nel Mezzogiorno e quindi l'idea era quella di trasferire una
Un'idea ante litteram resettlement ce lo spostamento di popolazioni trasportarle in Libia ovviamente sulla fascia costiera quella più redditizia in termini di agricoli per poterne in qualche modo depredare i frutti benissimo venti mila persone sbarcano
Dieci mila di questi sono sono contadini veneti peraltro perché al di là della propaganda porta la maggior parte le persone erano agricoltori del Nord non del sud
Nel giro di poche ore si radunano nella piazza centrale di Tripoli che all'epoca era chiamata Piazza del Castello perché anche i nomi la toponomastica indice della colonizzazione
E queste venti mila persone sotto l'effigie del Duce e guidati da Italo Balbo il governatore della Tripolitania recitano in lacrime scrivono i giornalisti dell'epoca il Padre nostro
Voi rovesciato la prospettiva immaginate oggi venti mila stranieri che invadono Roma
E recitano una preghiera di qualunque religione pur non cristiana
Che
Colonizzano i territori che cambiano i nomi i luoghi la religione e Lettonia dominante questo è accaduto in Libia e nella sua massima espressione di sistematizzazione della violenza coloniale l'Italia ha già dato prova della propria capacità di incarnare le persone in Libia perché pochi anni prima nel mille novecentotrenta mila centotrentuno in Cirenaica italiani hanno costruito
Una decina di campi di internamento in cui hanno di nuovo rispostato cioè dato corpo all'idea del resettlement di cui si parla in queste in questi anni per risolvere uno dei problemi di migrazione
Spostando le popolazioni della c'erano anche all'interno di questi di questi campi perché perché si voleva stanare la resistenza libica e non si era in grado di farlo per quindici venti anni gli italiani non riescono ad avere la meglio dei piccoli gruppi guidati da Omar al Mukhtar e quindi cosa si ti dice di fare di tagliare i rifornimenti di queste poche migliaia di persone spostando cento mila residenti nei campi di concentramento
Campi di concentramento nei quali quasi metà delle persone muoiono ciò parlano di quaranta mila persone almeno allora a ottant'anni di distanza immaginare gli italiani che finanziano i cosiddetti campi di accoglienza per stranieri questo nel due mila diciassette raccordo il memorandum con la Libia Minniti e Gentiloni
Quando già da cinque anni la corte europea Previti l'uomo ha sancito che quei campi sono campi di Marcello
Della carne umana
Dà la misura di quale sia la responsabilità politica di questo Paese
Che cosa fare è un altro capitolo ancora
Grazie Maurizio è
Grazie a mo'anche sarà che ci metterà in collegamento con Claudia
Che appunto è
Ho un po'distante da noi ma adesso riuscì ascolterà chiedemmo diciamo che il il quadro storico geopolitico insomma che che che c'era cioè fatto Maurizio è chiaro e possiamo dire che serve anche per a mio avviso chiarire alcuni aspetti Tino
E questo avviene soprattutto nella trasmissione poi delle informazioni e di quello che la propaganda politica perché
Diciamo mezzo sappiamo leggiamo
Che l'atteggiamento che che che all'Italia in questo caso nei confronti delle migrazioni della questione libica un atteggiamento
Che non tiene conto di tutte quante queste cose che ci ha raccontato che che in qualche modo spesso non rientrano nel dibattito pubblico spesso e volentieri diciamo la questione e molto molto semplificata alla base insomma dalla parte insomma siamo noi che facciamo sul mare dall'altra c'è questo Paese che per cui siamo legati da un destino un po'così
Sempre diciamo unito a doppio filo però tutto quanto quello che è avvenuto in Libia ma così come quello che è avvenuto in Somalia Eritrea insomma tutto quanto quella quella storia coi del diciamo del nostro colonialismo riveste una pagina
Ancora non avverta e in questo diciamo
Di questa pagina non aperti a mio avviso c'è anche tanto del modo con cui noi trattiamo le vicende migratori fantoccio il modo in cui ci sentiamo in qualche modo meno responsabili di altri di altri popoli ad esempio nell'immaginario collettivo e la Francia il grande occupante grande invasore dell'Africa invece noi siamo sempre stati brave persone che mi hanno portato le autostrade scuole la civiltà insomma
Ecco forse diciamo sia a livello giuridico che a livello storico questa forse è veramente una una battaglia culturale da fare all'interno del nostro apparato a mio avviso perché diciamo ci rende veramente
Come dire una realtà parallela e di storie continua a parlare invece con Claudia che in collegamento via Skype con noi ben trovata Claudia buona sera
Femminile grazie
Allora grazie buonasera con noi nonostante una brutta influenza che diciamo CIA chi ha costretto diciamo a non diciamo a non partecipare fisicamente qui con noi e noi non ce l'avremmo fatta io Maurizio essendo uomini anche via Skype a stare con trentanove di febbre a trentasette anni avremmo chiamato il prete per l'estrema unzione quindi grazie davvero
E e ti chiedo appunto tu non hai avuto modo di ascoltare un po'il il diciamo un pezzo di dibattito
Però ci siamo concentrati da un lato sulla storia della nostra testimone del passaggio liberati dall'altro diciamo con Maurizio che ci ha un po'aggregato il il dato storico politico e i i debiti fitto ecco Claudia a te chiederei un po'diciamo anche qual è stata o quali sono state le esperienze più importante più forti che ti sei trovata poi ad affrontare in materia migratoria
Perché dicevamo che diciamo tutto questo è
E anche il racconto mancante all'opinione pubblica di quello che avviene all'interno di quei campi all'interno di questa storia
Grazie mille e ringrazio tutti e spero che vi sentiate
Riceve attenti sì sì senza
Mi scuso per lecco e allora in io vorrei raccontare la storia reale di di una una situazione di vita reale che abbiamo trattato insieme all'avvocato Maurizio che il mio e che dovrebbe essere il vero protagonista ma che essendo minorenne non può portare la la sua così oggi e per protezione abbia ho deciso di raccontare nove la sua storia perché veramente una storia indicativa rispetto a quello che è un diritto alla vita e alla protezione che ancora non riesce a trovare tutela effettiva e circa a novembre due mila e diciotto la prefettura di Torino perché ho lavorato per anni in commissione territoriale a Torino e poi mi sono trovata a lavorare come giurista per un enzima inglese in un progetto quello ENAC Cr
Un progetto che si occupava del ricongiungimento familiare dei minori all'interno del contesto europeo la Prefettura di Torino nicchiava richiede se la nostra organizzazione non governativa nel contesto del progetto è una caccia alle poteva seguire il caso del figlio
Di una donna protetta vittima di tratta che e viveva a Torino da anni il figlio si trovava in Libia in un luogo non determinato e in pericolo
Inizia una riflessione profonda sulla possibilità o meno di seguire questo caso
Cercherò di essere molto prete la stazione è stata che l'Alto Commissariato comunque di rifugiati non poteva prendere in carico questo caso
Perché il minore era di una delle nazionalità escluse dalle da quelle con cui l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati
Poteva e può avere contatti nel territorio libico e che questo minore è di nazionalità nigeriana
La mamma si trova protetta dallo Stato italiano è stata anche collaboratrice incontristi di indagini nell'ambito della della tratta degli esseri umani e il il minore aveva contraddetto l'ordine della mamma ed era scappato dalla Nigeria trovandosi in una situazione di difficoltà e di volontà di ricongiungersi con la mamma e quello che è stato la nostra avventura perché non l'ho stata sola ma abbiamo lavorato in rete con appunto Maurizio
Luci Aranti la collega di Maurizio e altri giuristi è stato il tentativo di cercare di comprendere come attivare la protezione prima di tutto di questo minore
Perché a rispetto alla domanda che ritiene il pasto Massimiliano sicuramente quello che è più difficile nel contesto della immigrazione come i giuristi garantire la protezione perché non non possiamo farlo da soli in quanto spetterebbe agli Stati e ma stare molto attenti che le le procedure e nelle azioni giuridiche che attiviamo la prima risposta non sia vincere ad ogni costo una causa ma arrivare alla protezione effettiva della persona perché altrimenti io non non è non le si è vinto nulla
Quindi in questa difficile attività abbiamo dovuto collaborare con le organizzazioni internazionali che in quel momento potevano avere contatto con questo minore che nel caso di specie era l'Organizzazione internazionale delle migrazioni della Libia oggi nota perché molto discusso il ruolo e li abbiamo incontrato delle persone anche meravigliose delle ospiti degli Nacci lasciano esservi delle persone libiche che lavorano per l'organizzazione internazionale delle migrazioni
Che ci hanno aiutato a capire dove poteva essere il minore e a metterlo in salvo
La comunicazione con il minore deriva attraverso Borsatto il ragazzino ha inviato a me dopo che la mamma li aveva cambiato il mio numero grazie grazie alla dotato di questo telefono che forse gli aveva dato un arabo che lo teneva a casa sua non si è mai compreso esattamente il ruolo di questo arabo ma lui era stato ferito alla gamba perché cercava di attraversare di arrivare appunto alla barca per poi attraversare e e raggiungere l'Italia e in questa attività molto difficile cercare di capire come attivare la protezione di questo ragazzo
In realtà abbiamo dovuto anche fare un passo indietro come giuristi dell'alzo io attivisti dei diritti umani rendendoci conto che è vero che in quel momento io gli unici che potevano entrare effettivamente in contatto con il minore erano quelle organizzazioni che erano Autorizzati a muoversi sul territorio
Ogni altra organizzazione o attivista sarebbe stato esposto a sua volta pericolo
In in quel momento abbiamo poco vissuto da quel momento in poi da dicembre due mila e diciotto fino poi a febbraio due mila diciannove
Un momento di continua tensione perché il ragazzino è stato salvato dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni da due ragazzi che ho avuto la fortuna di conoscere una settimana fa oggi intimi sia a Tunisi
Ragazzi libici che hanno accettato non di armarsi con le milizie non di fuggire verso la Tunisia ho perso altre nazioni ma di lavorare come National Office perfette le organizzazioni in loco perché si trovano divisi in questa difficile Scelta
Della consapevolezza di quello che succede nel proprio Paese continuamente in guerra acritiche utilizzato si trovano a scegliere quale può essere il loro ruolo di protezione per la vita umana e questi ragazzi hanno deciso di le accettare e fare la cash per l'organizzazione internazionale di migrazioni e loro si sono occupati di lettere in poi protezione ragazzino trovando delle famiglie geriatra lei
E che si trovavano da anni a vivere nell'aria metropolitano nell'area appunto della della periferia di Tripoli
E cercando di proteggere le pattuglie nigeriane che davano protezione a questo ragazzino da lì poi iniziato finalmente a ruolo di noi giuristi c'è dichiara cercare di capire come e poi quale poteva essere lo strumento giuridico perché il ragazzino potesse avere accesso ad un ricongiungimento familiare
Semplificherà molto la mamma secondo l'ordinamento italiano non poteva col proprio permesso in quanto vittima di tratta atti d'accesso di un ricongiungimento familiare con il minore pertanto abbiamo tentato di chiedere una un visto per cure mediche per ricongiungimento o un visto umanitario sulla base del Regolamento Pisti articolo venticinque regolamento che si dell'io non Rocca e che si basa sulla discrezionalità dello Stato e questa è stata appunto una geniale idea dell'arte l'avvocato Velio avete l'avvocato Volandri
In quel momento l'ambasciata italiana non ha dato risposta alla nostra alla lettera che fu inviata e Gelli quindi si è aperta la necessità di fare una scelta strategica giuridica che è stata quella di di fare una una procedura d'urgenza presso il tribunale di Roma
Ma in tutto ciò ogni nostra scelta era sempre tarata sulla garanzia della protezione da garantire al minore perché ogni passo falso avrebbe potuto mettere a rischio il minore
Che cosa è successo che appena è arrivata l'ordinanza positiva di accoglimento da parte del Tribunale di Roma pochi o pochi giorni dopo il minore e la famiglia affidataria sono stati rapiti dai trafficanti
Che hanno chiesto qualche il denaro
Alle organizzazioni internazionali delle migrazioni quindi molto interessante quasi come se fossero venuti a conoscenza anche loro della sentenza in Italia è questo persona li te non possiamo mai non potremo mai sapere se effettivamente così ma c'è interroganti ancora una volta sulla colta di trovare la prodotti azione nefasti leggi azione giuridica in materia di diritti umani trattandosi anche di luoghi così lontani rispetto ad opere a diciamo no
Concludo brevemente alla fine il ragazzino è stato è arrivato il giorno dei bombardamenti a Dario porto di Tripoli è riuscito a prendere l'ultimo volo che lo ha poi condotto a Tunisi ed a Tunisi poi a Roma
E a Roma Torino accompagnato secondo quanto previsto dalle procedure dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni Risso superiore interesse da un operatore
Dell'Aglio ebbe l'unico che ha dei punk un visto per l'Italia avvento dei parenti italiani
E quindi diciamo che nella nella situazione
Molto gravi difficoltà di farlo uscire dal paese io ottemperare ad una sentenza del giudice ordinario ci sono state diverse persone di nazionalità libica che svolgono quotidianamente il loro lavoro in un contesto difficile che gli hanno garantita la protezione effettiva e non eravamo in costante contatto il dialogo con loro per capire eventualmente poi quale doveva essere un ulteriore successiva azione nell'ordinamento italiano
Quindi questa esperienza sia segnato come per quanto le procedure possano essere
Difficili da dipanare
Anche qualora possano essere possano esserci dei ricorsi dei rimedi effettivi lì dove il fine ultimo del giurista è soltanto quello di arrivare alla causa di arrivare al risultato giuridico di arrivare a sentenza
Sì e ci si dimentica della concreta progettazione della vita umana il diritto ha già fallito questo poco l'esperienza che che ci stiamo il mio personale che mi sono portata a casa da da questo voto lungo viaggio in spezzoni di questo ragazzino in realtà questo avviene anche nel contesto del del sistema europeo nella stessa situazione minori non accompagnati che cercano di ricongiungere i loro parenti
Molto spesso neri tardi delle procedure ragazzini si affidano ai trafficanti il territorio del Piemonte e la Liguria conosco benissimo questa realtà quel confine con la Francia
E anche in questo caso all'intesa un passo falso da parte dei giuristi che proteggono i diritti di questi signori ricade poi sulla tutela dei minori stessi
L'ultima l'ultima fotografia che vorrei scattare è quella sulla riflessione delle inutili diritti e le politiche migratorie nel contesto del Nordafrica
Perché se parliamo di vita non possiamo non parlare di Tunisia di Marocco di Acilia
Quello che sta vivendo la Libia è sicuramente un dramma e da moltissimo tempo chine definita dagli stessi operatori telaio Emma la nuova Auschwitz e questo lo hanno dichiarato apertamente
E anche dagli operatori della cacciare dagli operatori di Medici senza frontiere
E però sfruttamento il la mancanza di la politica migratoria di tutela di diritti umani in tutti i Paesi che si trova hanno connessione al confine o in prossimità della Libia
Diventa un ecco per impedire alle persone di trovare una effettiva protezione ed essere costrette poi a parcare il confine del Mediterraneo rischiare la propria vita o si trovano ad essere di nuovo respinte nel deserto rinviati in Niger rinviati in Tunisia tornate da un tipo è successo il privilegio mi di Augusto due mila diciannove
Trenta sei migrati trentasei s'richiedenti asilo già riconosciuti già fatti si sono trovati deportati dalla sia e il deserto al confine con la Libia
E sono stati per lunghe ore quasi per per più di ventiquattro ore deserto senza acqua né cibo e soltanto l'attivismo e anche la segnalazione di organismi internazionali e portato alla messa sicurezza poi di queste persone ma il tentativo ovviamente che l'autorità tunisine è stato un gioco di forza c'è riportare questi migranti indietro queste persone indietro
Per esercitare e far vedere che non vi è una politica di apertura che è un po'quello che noi come ordinamento italiano come Stato italiano abbiamo iniziato a fare e quelle recenti decisioni e posizioni politiche giuridiche ecco questo è un po'quello che mi sentivo di di condividere rispetto alla all'esperienza anche Libia Tunisia e alle recenti situazioni
Grazie Claudia
Grazie davvero per
Per questa condivisione per questo spaccato Maurizio vi ritrovate perché l'aveva sollevato alcune questioni il tema che appare più evidente rispetto alle alle responsabilità
La totale impunità poi di assume alcune decisioni sia a livello
Governativo che a livello locale insomma abbiamo citato
In altre occasioni in altri incontri i grandi possiamo dire drammi dell'Europa contemporanea basti pensare a sé Brienza basta pensare ma quello che accade in bosniaco nei campi di deportazione di prigionia le fosse comuni ecco diciamo lì il diritto internazionale c'ho messo un po'di tempo però poi si è arrivati alla definizione comunque di di colpevoli qualcuno ha pagato diciamo ecco l'idea poi invece che in questo contesto non c'è nessuno che paghi questo forse anche un po'possiamo dire la la la l'oscuramento che che che pende anche gli attivisti a chi poi ogni giorno si batte insomma sembra un po'una lotta impari da questo punto di vista è citato i ministri Minniti il presidente del Consiglio Gentiloni
Si potrebbe andare a ritroso citare anche diciamo il governo Berlusconi che ovviamente con con la Libia strinse degli accordi diciamo io fino a qualche settimana fa ero a Roma vive a Roma mi ricordo insomma quando segui
Quella oscena conosce l'accampamento di Gheddafi ha appunto attillata con una tenda con diciamo di tutto questo sembra veramente l'abile nella nostra memoria collettiva da questo punto di vista e colora
Questa impunità quanto voi fa male a a chi poi transitati soprattutto quanto fa male voi all'opinione pubblica
Domanda non semplice
Un paio di mesi fa un panel di giuristi francesi in particolare a comunicato alla Corte penale internazionale un esposto segnalazione denuncia chiamiamola così tanto per intenderci
Consistente di circa trecento pagine in cui chiede sostanzialmente l'incriminazione dei responsabili dei Governi degli Stati membri dell'Unione europea
Per le politiche di cooperazione con la Libia in tema d'immigrazione
Ovviamente si può pensare che si tratti di iniziativa quanto meno velleitaria resta il fatto che il segnale che un minimo di consapevolezza della portata potenzialmente giuridica e giuridicamente rilevante delle azioni che le politiche di questi ultimi dieci anni hanno determinato sulla vita delle persone comincia ad acquisire una certa consistenza io devo dire però che io sono peraltro moderatamente fiducioso su quella che potrà essere la risposta della giustizia
Abbiamo già visto quello che prima ho citato quello che è accaduto con la corte d'assise di Mila no non si tratta peraltro di l'unico processo in cui quello che sta accadendo in Libia emerso ci sono
Stati un paio di altri processi è un paio sono in corso in particolare in Sicilia
Su denuncia di persone che sono state sfruttate colpite in in Libia
Nemmeno i diritti fondamentali che qui in Italia hanno finalmente cominciato a ricevere parte di quell'ascolto che sarebbe loro dovuto ma più che sulla risposta penale
Che par le atrocità di questi di queste dicendo impariamo sarebbe assolutamente evidente doverosa innegabile il punto però credo che sia in realtà concentrare l'attenzione più sulla capacità di costruire una comunità sulla capacità dell'opinione pubblica di prestare ascolto a chi è sopravvissuto alla Libia
Anzitutto un piccolo dettaglio che in realtà è completamente trascurato da mi regalate dal dibattito pubblico anche quello di questi giorni sulla questione legata alla redistribuzione dei migranti arrivati via mare avrete letto sicuramente lì questo incontro a Malta
Le proposte per la rotazione dei porti di un meccanismo rapido di ricollocamento delle persone arrivate in luoghi di primo sbarco
Attualmente il risultato di quel memorandum di cui sopra due mila e diciassette e poi soprattutto non so se oggi stasera avremo tempo di vivi affrontare il tema ma soprattutto dei finanziamenti
Dati attraverso il governo di Storace alle milizie armate che controllano il territorio libico per quello è il punto fondamentale perché non è certo il Governo di Astral che un Governo sostanzialmente fantoccio solo sulla carta solo a Tripoli che controlla nemmeno la la Tripolitania che la sta di fatto è frammentata in una congerie di città-stato che sono ciascuna retta da milizie locali che gestiscono un campo di detenzione che gestiscono il porto che gestiscono la raffineria come in una sorta di struttura medievale
Cosa succede quando si è interrotto il flusso Sabratha
Quando ha rivelato se siete presso cinque dieci euro almeno transitano dalla strage dall'Italia e arrivano al clan da baci che uno dei due clan più importanti di Sabratha che decideva chi far partire quando far partire e a che ora far partire le barche
Arrivato questo denaro i componenti del Kanda Baceno cambiato il vestito come ha scritto Francesca Mannocchi nel nel libro che che ha scritto sul sulla Libia hanno cambiato la targa dell'automobile
E sono diventati da gestori del traffico a signori della legalità perché perché sono coloro che dispongono il contro il territorio cioè delle armi
Perché c'è questa corsa alla istituto istituzionalizzazione delle milizie perché istituzionalizzare significa ottenere una legittimazione proprio potere accedere ai mercati più lucrosi disponibilità di armi in modalità legittima e soprattutto impunità per quello che si è commesso l'impunità per crimini enormi che hanno caratterizzato gli ultimi anni di via ebbene dicevo tutto questo comincia ad avere una ecco perché perché quei diciassette le diciassette persone offese che nel processo di Milano hanno testimoniato contro il loro il loro carnefice il loro aguzzino sono loro malgrado interpreti di un'intera generazione
Di persone sopravvissute alla Libia che in Italia non hanno diritto di parlare
Che in Italia incontrano solo ostilità perché la parola chiave della politica nei confronti dell'immigrazione e l'ostilità e il il dibattito sugli immigrati non con gli immigrati e la costante ripetuta ostinata marcatura del concetto di separazione
Ecco
Gran parte della letteratura concentrazionario Primo levi c'è una Mary Elie Wiesel si interroga sulla possibilità che chi ha subito atrocità come quelle che si sono verificate nella gara sia in capace di raccontarlo per poterlo condividere quindi sulle possibilità della lingua quindi
Sul dovere della testimonianza il grande tema dei dei sopravvissuti alla greca il dovere la testimonianza oggi
Al di là della difficoltà di ripercorrono un parallelismo storico o meno ma ricordo un pubblico ministero detto che quello è un lago era quel paragonabile a un Lager i sopravvissuti non hanno il problema del dovere trasmette la testimonianza ma combattono ancora con il diritto
Al testimonianze
Perché in Italia solo per restare in Italia negli ultimi sette otto anni pensiamo oltre mezzo milione di persone sbarcate
E abbiamo diciassette sopravvissute la Libia certificati da una verità processuale
Gli altri
Sono semplicemente dei transitanti
Persone che hanno prestato la vive di cui fondamentalmente non sappiamo nulla in realtà
Chi lavora nella comunicazione chi lavora nella nella nel mondo legale soprattutto chi lavora con nelle Commissioni territoriali prima Claudia ricordava la sua esperienza in commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale chi sono sono le persone che devono ascoltare i migranti
Quando chiedono protezione internazionale
E come sappiamo da tre mila e quindici migranti devono chiederla in Italia perché altrimenti devono essere rimpatriati questore la chiave di lettura della politica della Centro per sull'immigrazione
Erigere barriere chiamate hot spot nel quale le persone devono essere identificate forzosamente spingendo i polpastrelli sullo scanner e devono chiedere la protezione internazionale quindi non possono più come si faceva prima con il benestare della fretta tagliare attraversare il confine
Cosa succede che le commissioni che ricevono queste domande che ascoltano
Le i racconti delle persone ormai a centinaia di migliaia sanno che cos'è la Libia
I verbali di audizione dei richiedenti sono tra raccolgono grappoli di reati gravissimi
Eppure prendono polvere negli occhi delle commissioni
Io non so io leggo verbali di audizione penso almeno da dieci anni tutti i giorni non non so se in Italia si va indicato a mia scienza no
Un caso di trasmissione degli atti in Procura
E parliamo di persone che nella stragrande maggioranza Medua tentato una statistica difficilissima fra due mila e quattordici dieci sette l'ottanta per cento delle persone che la Libia è stata vittima di tortura
Chi proviene dalla Libia in altissima percentuale fa domanda riporta sette nazionale
La risposta del sistema a questo tipo di a questi tipi di reati gravissimi inesistente allora questi piccoli segnali piccole grandi segnali di cui la corte di assise di Mila no e forse quello più importante quello più evidente è quello più
Discriminante per la lettura di questi fatti devono in qualche modo diventare patrimonio comune
Questo il motivo per cui abbiamo averli impegnato un po'energie nella pubblicazione del libro di cui prima tu facevi centro attualità del male che raccoglie
Quell'esperienza del delle indagini della sentenza dei vip offre una serie di riflessioni ma credo che oggi la testimonianza che è stata resa primarie sicuramente importante in questa anche in quest'ottica non solo per il diritto alla vita di una persona che racconta un evento tanto
Tanto dolorose tanto il passivo anche da condividere con con gli estranei
In questa modalità deve diventare coscienza collettiva deve diventare una parola d'ordine condivisa e quindi all'ostilità rifiuto deve sostituirsi la capacità dell'ascolto oggi l'ascolto dei migranti nella sua fase storica è un atto di distanza politica
Ed è un atto di distanza politica quale io invito tutti
Grazie
Passiamo conclusione io diciamo chiedo se se magari ce n'è qualcuno dal pubblico vuole porre qualche domanda Claudio Maurizio
Mammut insomma crediamo
Se cioè qualcuno che ha qualche
Diciamo anche qualcosa da chiedere in termini proprio pratici visto insomma che che così poco si parla
Tutti di Libia quindi abbiamo l'opportunità di avere molte fonti dire
Sì si chiama band c'è un pubblico insomma
Io patriottico che ci debba essere la ci sono il perché è difficilissimo però siccome mi occupo anche ciellini
E
Forse
Consolari
E sarebbe un successo
Che io seguo molto insomma i per quanto possano essere magrebini parlando le tue lingue come i casi anche di ricongiungimento familiare e mi trovo scrisse volentieri gente che fa l'esame del DNA
Perché non è essendo riconosciuto lo Stato sovrano come la Nazione e bisogna fare per chi richiede il ricongiungimento familiare non esiste già
Io devo fare attraverso l'OIM l'esame e DNA e nonostante tutto a questa fatica
I bambini rimangono quattro anni tre anni
Bloccati Kenya e in Kenya io mi sono recata più volte ad avere contatti con il consolato italiano
E non dico dove sono internate perché pure lì non c'è proprio un anno protettivo che anche in Kenya sono sbloccati sono in una determinata zona
E i poliziotti che ignoti sanno che si trovano lì e che sono sprovvisti di documenti per poter rimanere regolari e quindi tutte le volte che firmano anche lì bisogna pagare
E quindi anche questa è una realtà che non è stato legale insiste
In confronto i loro e tutti i colleghi passato che transitano perché se non hai i documenti e noi abbiamo qua il permesso di soggiorno un chi ha chi la carta di soggiorno e chi risiede regolarmente in Italia e anche in quei Paesi quanto no non li riconosciamo richiede una grande come persone per poter transitare sale in aumento in cui tu non hai se una fase di viaggio
Diventa complicato
Diventa veramente complicato forse aprendo e una porta legale e innanzitutto mi permetti da sapere chi o in casa quindi mi entra con un passaporto irregolare
Non dico che è una soluzione però io che seguì il nulla osta mi trovo spesso e volentieri una donna che devi ricongiungersi con cinque figli ad un tratto mi dice non seguire più quello perché perché non so spegnere il partito per la Libia non è ancora arrivato
Cioè attentato il viaggio dalla fortuna loro lo chiamerò che non capisco come fa ad essere una futura però che ancora non è arrivato qua mi capitava spesso ha setacciato anche sul per cui mi viene da dire forse ci fossero consolato che lavora Emma con un personale con un personale perché come tutti gli immigrati che pagano prima non si pagava ora duecento euro a tutta una serie di tasse ma io non ho mai visto funzionare in più né in questura né in Prefettura
E la stessa identica cosa anche nelle ambasciate e nei consolati insiste questa realtà
Non ne funziona uno e io siccome diversi Paesi per cui insomma disposto l'avevo dalla Malesia al a secondo del del consolato più gentile diciamo
E per suolo per andare in Malesia uno devi fare la valutazione vado in Kenya rimango quattro anni quattro anni o con la famiglia la devo mantenere
Forse mi conviene comprare il visto per andare in malese che costa sei mila euro però nell'arco di sei mesi un anno arriva cioè sono delle realtà drammatica in un Paese dove non c'è nulla dove tutto viene finanziato da fuori
Anche questo viene dire faccia una riflessione anche oppure alziamo la voce sotto questo aspetto
Che se fossero illegali visto che tutti gli anni ne facciamo un decreto flussi tanto i visti li lasciamo no per sei mesi e sappiamo benissimo che al termine sei mesi mi sono rientra rimangono clandestini sul territorio hanno ma alle ore motivo per cui rilasciare dei visti che possono essere delle studio con dei requisiti come vengono chiesti paramento un'entrata mensile che deriva da giù perché c'è anche chi se lo può permettere non ci crederà il mai
Esistevano anche queste realtà
Ma non che fanno se lo possono permettere però che fanno Unione fanno fatica perché le famiglie africane sono molto unite e quindi possono scegliere uno che può partire per in qualche modo fare
Sostenere una intera famiglia di quindici persone minime questo lamenti delle famiglie africani
Questi potrebbero essere una soluzione
E allora visto che c'è la speranza di poter partire regolarmente
Eviterebbe il partire senza una meta senza essere sicuri forse è un modo per rallentare il passaggio ad esempio sono stata a gennaio indiani in Somaliland e mi faceva ridere e questi ragazzi giovane che una specie di Cuper
Che loro accompagnavano tu chiamate a tutte le ore anche lì la tecnologia funziona alla grande
E e un ragazzo che era persiste detto bravo hai fatto bene a non partire gli ha detto questa è la soluzione migliore perché il racconto che poi di quello che si rischia come vengono qua
E lui mi ha mi ha fatto tanto ridere perché mi ha detto queste sono le macchine che ci comprano le nostre macchine le mamme proprio
Li chiamiamo tutti ragazzi giovani e che hanno questi taxi insomma improvvisato così per favore non partire mamma
Che avranno tutta la generazione che si chiama per favore non partire mamma Tom proprio così loro si sono definite
E mi faceva ridere però è sempre insomma sono Dorne che anche l'Africa si inventa di tutto e di più in qualche modo per frenare e non è garantito
Grazie grazie
No io aggiungerei cosa su cui esso si sente e lista e ringrazia l'intervento perché veramente è un po'il tema su cui ci stiamo interrogando
E il tema per il diritto all'unità familiare dei minori che si trovano in transito e si trovano nei paesi o nei paesi d'origine cioè nel proteggiamo dei genitori e abbiamo siglato convenzioni su convenzioni in cui invitiamo il minore come persona che assolutamente dovrebbe essere protetta e stiamo mettendo invece a rischio questi minori un tema che deve emergere è il tema della tratta degli esseri umani
Perché in tutto questo se veramente si volesse fermare la tratta degli esseri umani il visto umanitario il visto per ricongiungimento familiare sarebbe in più grande traguardo per bloccare
Veramente la grande possibilità di trafficanti che quella chissà che non sono i passatori buoni trafficanti sono quelli che poi appunto cambiano la targa della macchina cambiano nome cambiano veste ma sono quelli che ci guadagnano veramente e sono un po'ovunque anche negli uffici pubblici
In realtà il vero impegno che gli Stati dovrebbero prende prima di pensare come dividersi le persone dovrebbe essere quella della garanzia della protezione rispetto alla tratta degli esseri umani
Che dal protocollo di Palermo in poi dovrebbe essere un obiettivo quello di combattere la tratta degli esseri umani e la condizione di irregolarità delle persone
E quel tentativo che stiamo iniziando a fare e al stiamo adesso cercando di seguire un altro caso veramente drammatico di una ragazzina e parlo sempre stiamo perché anche Maurizio e la i colleghi di Maurizio stanno lavorando su questo caso è quello di una bambina che bloccata da tantissimi Nesi in Etiopia in situazione di salute grave e figlia di una rifugiata somala riconosciuta già rifugiata appunto in Italia e stiamo lottando con un sistema che nulla registra in Etiopia e abbiamo ormai mosso mari e monti finché siamo stati costretti appunto saremo costretti a breve ad attivare delle vie procedurali legali
Il tema dei dei visti per la protezione dei diritti fondamentali dovrebbe essere il tema centrale e mille all'anno vivi accanto a quello che ha detto Maurizio prima rispetto alla possibilità della società civile
Ti essere veramente uno strumento su questo società civile a livello transnazionale mi permetto di sottolineare perché le società civili non dobbiamo avere un approccio paternalistico adesso non stiamo qui seduti e parliamo ma ci sono attivisti dei diritti umani e persone che come ho detto rischiano la vita ogni giorno per proteggere il loro Paese come cerchiamo di fare noi
Persone in transito esseri umani chi vengono chiamati i migranti e è veramente anche il loro desiderio è che queste persone vengano messe in sicurezza e possano arrivare in moto e legale
Senza essere costretti a essere poi gli imputati perché le varie leggi dei Paesi che ho citato Tunisia Lince criminalizzano complicatissime i cosiddetti come Exxon sta succedendo da noi criminalizzano circa il crimine di Suma de e la solidarietà e diventata un crimine molto prima che nel nostro contesto europeo quindi concordo con la con quanto evidenziato la la dottoressa che è intervenuta prima diva anche se non l'ha potuto vederla e veramente dovremmo tutti quanti per tendere che la tratta degli esseri umani la criminalità sì venga bloccata il tema è la sicurezza allora questa la grande battaglia da fare non erigere muri ma combattere la tratta degli esseri umani come si fa
Garantendo ingressi legali e quindi visti
Tasse Claudio
Pareva mi sembra che in conclusione poi abbiamo cercato un po'di di coniugare il potenziale narrativo di queste storie anche con delle soluzioni pratiche soluzioni pratiche a dire il vero poi sono state esatto spesso diciamo oggetto di tanti dibattiti di diciamo di tante
Tavole rotonde conferenze lotte interne ai partiti per cercare di mettere nel programma ma poi ci ritroviamo drammaticamente anonimi avvento di nuovo esecutivo di nuovo rimpasto questo lo dico anche un po'da cronista ad assistere non solo lo stesso linguaggio ma poi le stesse modalità siano dire di trattamento rispetto alle alle problematiche migratorie e quindi io vi ringrazio ringrazio tutti quanti voi poi siete intervenuti questa sera voi che ci avete ascoltato questo
Voleva essere un momento di approfondimento ma anche di consapevolezza perché poi un po'quello che diceva Claudia
Siamo anche chiamati poi ad essere dei moltiplicatori non solo di di storie ma anche di idealità e di azione sui territori perché insomma c'è c'è molto da fare molto da dire quindi diciamo ognuno di noi insomma si può prendere un pezzetto di responsabilità la Libia è una terra che può essere illuminata non è impossibile di diciamo da parte nostra insomma c'è c'è sempre l'auspicio che che tra qualche anno
Potremmo qualche modo raccontare con ancora più testimoni quello che succedeva utilizzando
Il passato in un contesto del genere quindi grazie a tutti voi grazie a Beppe basso al Festival delle migrazioni e buon proseguimento di festival e di serata grazie davvero a tutti voi grazie