Atreju 2019 - L'Italia che pensa in grande

Un'Italia che pensa in grande
Nel senso che una decisa spieghiamo che ci sia un'Italia che pensa in grande
Non trovandola noi stessi nei palazzi che penso non sempre più in piccolo
E sono chiusi in se stesso speriamo di trovarlo nella società nell'impresa in chi continua fortunatamente a lavorare a produrre per tutti anche per chi non lo fa chiamiamo sul palco i rappresentanti dell'Italia produttiva i presidenti
Delle principali associazioni d'impresa d'Italia
Che dopo essersi confrontati in maniera conflittuale
Per tanto tempo hanno ritrovato una sintonia di intenti molto importante in questo momento per tutto il Paese
Quindi chiamo sul palco
Vincenzo Boccia presidente di Confindustria
E lo ringrazio di essere qui
A nome di Giorgia Meloni che impegnata in questo momento
In un bilaterale si dice così
Tra Fratelli d'Italia e i fratelli ungheresi Giorgio quindi ripetono orfani
Con Vincenzo Boccia abbiamo
Marco Granelli vice presidente di Confartigianato
Piccoli medi e grandi
Ettore Prandini presidente di Coldiretti
Massimiliano
Giansanti che non vedo però e allora passo avanti con Maurizio Kakà Casasco presidente della Confapi
Paolo Agnelli che tutt'alto
Che un agnello presidente dei confini
L'industria
Come preferisce
Con loro abbiamo chi coordinerà questa confronto
E quindi
Il giornalista Orioli di Il Sole ventiquattro Ore
Il giornale economico-produttivo del Paese
E chi concluderà questo confronto dando l'impronta particolarmente come dire
Importante di dimensioni culturali e politiche il nostro carissimo Guido Crosetto
Che non poteva essere che lunedì
A identificare segnalare l'Italia che pensa in grande più grande dico sia difficile immaginarlo
Questa è l'Italia produttiva potremmo chiamarlo il partito del piglio del prodotto interno lordo
Di che produce
Di chi da lavoro
Di chi Beretta è uno Stato non ostile manico
Stamattina abbiamo avuto il premier contestata colto come deve essere accolto qualunque ospite di riguardo in quanto presidente del Consiglio italiano
Che ci ha detto
Sostanzialmente sul punto economico
Che l'Italia spera
Che la Germania si riprenda
Perché l'Italia è legata alla ripresa tedesca
E con lei vorremmo un Presidente del Consiglio che pensa
Che l'Italia possa riprendersi a prescindere dalla Germania vecchie disegni una politica per l'Italia e non per la Germania Sonata renda il sospetto guarda caso che questo governo sia nato opere essere subordinato agli interessi della Germania
è un Presidente del Consiglio che avrebbe dovuto fare il bilancio del primo governo che è presieduto
è un bilancio che io in breve tenterò di fare nel presentare questa confronto il debito pubblico in questo anno è aumentato
Siamo al due mila quattrocento dieci miliardi di euro il record storico del debito pubblico
Nel contempo ed è un fatto strano miracoloso nel senso negativo aumento del debito pubblico e aumenta anche la povertà
Il solito quando mentre il debito pubblico perlomeno di invece la polenta
Perché per lo meno c'è una politica sul sito i più poveri no in Italia un caso più unico che saranno in cui aumenta il debito pubblica aumenta anche la povertà
E aumentato anche
Sono i Vindici economici produttivi sono tutti sostanzialmente negativi
L'Italia è in stagnazione economica quasi in recessione sull'orlo della recessione economica la produzione industriale il fatturato e gli ordinativi sono fortemente in contrazione
Gli ore produttive sono diminuite
Anche i consumi si sono ridotti eppure presenta al Consiglio ci aveva detto
All'inizio del suo mandato che ci attendeva un anno bellissimo
Quest'anno sarebbe stato un anno bellissimo
E il suo braccio destro vicepremier ministro lo sviluppo economico ministro del lavoro Di Majo aveva pronosticato nel gennaio di quest'anno che eravamo in vista di un nuovo miracolo economico e aveva annunciato l'abolizione della povertà
Nessuno ha visto il miracolo economico e purtroppo nessuno ha visto l'abolizione della povertà
Tutte le leve economiche del governo sono state nelle mani di Cinquestelle il risultato è stato questo
E che succede in questo Paese che conta il fa un altro governo
Lasciando nelle mani di Cinquestelle sia il ministero dello sviluppo economico che il ministero del lavoro
Dopo i risultati drammatici i questi quindici mesi
Ed esce dal governo l'unica forza che anche perché espressione del Nord guardava ai fattori della produzione e dell'economia cioè della Lega
In queste ore assistiamo a un dramma
Quello dei lavoratori della Whirlpool
Io vorrei dedicare questa tavola rotonda ai lavoratori della Whirlpool
Doppiamente traditi
Prima traditi dal partito democratico
Chiamo finanziato con il risorse dello Stato
La vendita del gruppo Merloni alla Whirlpool
Ben sapendo che quella vendita significava consegnare gli stabilimenti elettrodomestici italiani
A una malta irrazionale che avrebbe chiuso gli stabilimenti perché la sua politica ovviamente non portava al mantenimento di siti produttivi in Italia
è stata una vendita
In realtà
Paravento di una cessione per la chiusura degli stabilimenti e della produzione produttiva elettrodomestico in Italia
E poi traditi da cinque stelle
Dimaio anche il recente decreto Cresci Italia messo delle risorse sicure annunciando che lo stabilimento di Napoli non si sarebbe mai chiuso
è stato chiuso con un affronto all'Italia da parte della multinazionale
E gli operai chiedono aiuto a papà pontefice
Ebbene io credo che questa cultura secondo la quale purtroppo pervasiva nell'Italia dei Cinque Stelle
Meglio più disoccupati
Perché questi chiedono di percepire il reddito di cittadinanza è una cultura che porta alla distruzione dell'economia produttiva di questo Paese
Centottantatré tavoli di crisi nazionale
Trecento mila lavoratori a rischio abbiamo il cuore del sistema industriale che si sta in gettando
E non c'è una parola significativa nei venti sei punti del nuovo programma che guarda davvero all'impresa alla produzione atti Eriha Lizza lavoro nel nostro Paese perché questo purtroppo è un Governo ancor più espressione della vecchia sinistra
Cosa chiediamo noi al nuovo governo
Di lasciar lavorare l'impresa
Sappiamo che non è nella loro cultura
Sappiamo che l'anno scorso hanno bloccato il cantiere nel nostro Paese Toninelli è diventato l'agnello sacrificale di questo governo
Potremmo chiamarlo il pollo sacrificale dato e senza offesa per i polli ma non è Toninelli il problema del Paese
E questa alleanza che si è realizzata nel palazzo a tutela del palazzo che non sente quali sono gli umori e le necessità del Paese soprattutto di quelle produttive come noi crediamo siano fondamentali
Perché dare voce all'impresa significa dare l'Italia voce all'Italia l'impresa significa più Italia
E permettere all'impresa di creare lavori occupazione significa dare forza al nostro tessuto sociale e produttivo
Noi crediamo che occorre dare davvero un aiuto ai poveri
Ma non crediamo che questo si possa fare attraverso il reddito di cittadinanza che in gran parte va a persone che non hanno il diritto di averlo
E che l'unica cosa sino a questo momento che ha realizzato e creare tre mila precari in più quali sono i navigatori che vengono formati da altri seicento precari dell'agenzia a un palla che dovrebbe formare i navigatori che Polla Roux folto forniscono l'operaio questo una logica perversa che non dà occupazione
Chiudo stamattina c'era un presidente del Consiglio di un Paese ormai in recessione ultimo vagone della locomotiva europea che spera che la Germania cresca perché Traini così l'economia italiana
E questo oneri già abbiamo avuto qui invece il premia Orban che ci ha dimostrato come l'Ungheria e la Polonia sono i due Paesi che guarda caso in questi mesi in questi anni sono in testa alla locomotiva europea ci spiegano perché
L'Italia delle sinistre in coda e l'Ungheria e la Polonia guidate dalle destre sono in testa all'economia europea con una crescita del quattro cinque per cento l'anno e in procinto di realizzare la piena occupazione
Perché lì c'è una politica di aiuto
Di sostegno alla famiglia e all'impresa quindi alla nazione la stessa apolide che noi vorremmo realizzare in Italia perché famiglia impresa insieme sono i pilastri della nostra cultura della nostra società
Della nostra economia
Del nostro Paese e non la vorremmo ordine iosa capace di pensare in grande pensare qui a Roma e non a Berlino con un Governo sopranista nel senso capaci di fare le proprie scelte non collaborazionista
Come quello che è nata a Bruxelles e che subordina l'interesse dell'Italia all'interesse dell'asse franco tedesco quell'Italia non appartiene non a noi non alla destra ma appartiene agli italiani quell'italiano e vogliamo che sia cancellata cumulo tiriamo col voto degli italiani ma soprattutto con questa forza produttiva e sociale
Col partito del prodotto interno lordo della produzione
Fratelli d'Italia la sala si è riempita e ora passo la parola mie ospiti fratelli Italia ambisce ad essere crede di poter essere il partito la produzione e della nazione partito la produzione partito la nazione sono già questo significa il partito dell'Italia
Grazie
Grazie prima di cominciare di porto le scuse ai terribili direttore Fabio Tamburini perché nel nell'invito voi vedete il suo nome
Invece ha mandato me perché è stato trattenuto da impegni al giornale per cui non poteva più muoversi io sono Alberto Orioli faccio di mestiere il vicedirettore del Sole ventiquattro Ore spero comunque di coprire degnamente il ruolo
Naturalmente
L'ambizione di questa tavola rotonda ha ha un titolo appunto impegnativo perché l'Italia che pensa in grande
L'Italia che pensa in grande uno slogan formidabile puramente più che degno per il nostro Paese
Poi però deve essere declinato nel day by day quello che noi cronisti dell'economia raccontiamo quotidianamente soprattutto in un giornale economico come poi può essere Sole ventiquattro Ore
Dal difficoltà appunto del comporre per esempio la manovra di bilancio del primo grande scoglio il primo grande tema che vede impegnate le forze dell'economia nel tentare di mettere a fattor comune il meglio nel nostro Paese in modo che appunto si possa arrivare ad avere un quadro macroeconomico
Che possano essere di supporto per l'appunto alla ripresa del no del del della crescita del nostro Paese perché non dimentichiamolo noi continuiamo a girare intorno allo zero zero virgola zero qualcosa
Non la faccio troppo lunga nell'introduzione perché già comunque avete sentito qual è il quadro è stato già ben illustrato precedentemente quindi io do subito la parola a presidente boccia e e da lui vorrei che ci desse un quadro delle aspettative dell'impresa appunto
Il microfono per cortesia
Che ci desse un il quadro delle aspettative dell'impresa in questo momento cioè volare alto nel momento in cui per la verità
Avremo assai poche risorse perché di questo bisogna fare comunque prendere atto perché nella prossima manovra avremo questa clausola di salvaguardia IVA che incombe di ventitré miliardi l'avete sentito tutti a un mantra di questi giorni
Quindi i denari che il che che che diciamo così lo Stato italiano potrà mettere in campo consentire mette in campo per il lancio dell'economia
E delle corde del quadro macroeconomico non sono tantissime probabilmente bisognerà scegliere bene gli obiettivi a partire da quelli fiscali e da quelli dei tagli della spesa su cui io credo il mondo produttivo voi mondo dell'impresa e diversamente articolate avete molto da dire
Prego presidente volti grazie intanto volevo ringraziare per il l'invito
Guido Adolfo Urso Giorgia Meloni tutti voi perché penso che in questa stagione delicata della vita economica del paese e poi affronteremo anche lo scenario che abbiamo davanti occorra aprile a un dialogo e a un confronto del Paese ne siamo passati da una stagione totale della disintermediazione
A una stagione come dire in cui l'intermediazione assume una sua rilevanza ma devo dare atto Fratelli d'Italia
Che ci hanno sempre invitato ci siamo sempre confrontati nel reciproco rispetto e nel dialogo di capire di comprendere cosa si poteva fare e cosa sta accadendo una recessione in Germania una recessione nel nostro Mezzogiorno un calo degli orti nelle nostre imprese del nove e allora di fronte a questo scenario occorre reagire
E non è che si può aspettare che la Germania si riprenda perché questo significa una politica attendista del resto la stessa BCE di tragici fa una politica cosiddetta monetaria espansiva e occorre una politica economica che abbia un'attenzione su due aspetti il primo e il modo risorse che richiamano alle non abbiamo tante risorse dobbiamo stare attenti ammetterle nei punti che generano degli effetti condividendo però gli obiettivi la prima domanda è questo la nobiltà della politica il primato della politica e non fare tattiche ma cominciare a definire obiettivi e se l'obiettivo è l'incremento del lavoro del Paese
E cito questo non a caso poetico perché evidentemente i provvedimenti economici che ne conseguiranno ne dovrebbero conseguire a partire dalla prossima manovra di bilancio dovrebbero essere funzionali questi grandi obiettivi del Paese perché cito il lavoro perché ne abbiamo avuto un'occasione prima dell'estate con cinque convocazioni
Tre a Palazzo Chigi dal Viminale in cui voi accadeva ingiusta e siccome le convocazioni erano fatte per categoria noi qui insieme agli amici di Confagricoltura Coldiretti confini Confimprese i nostri amici
Artigiani Rete imprese Italia Confcommercio un altro Sangalli non c'è perché occupato per una sua conferenza di sistema
Avevamo Polidori adattissima perché chiaramente sì sforato un poco e in quelle due ore ci siamo conosciuti tra di noi è accaduto una cosa che spero non dia disagio a chi è verso contro i corpi intermedi e questi signori qui che oggi vedete più altri
Hanno compreso come in quei giorni in quelle due ore d'attesa che per cinque volte prime dieci ore quindi noi abbiamo avuto una full immersion di dieci ore come dire di confronto tra di voi su tre punti essenziali
Cuneo fiscale infrastrutture criticità sul salario minimo perché questo perché si ritorna a quello che anticipa un lusso ai valori fondanti del Paese che sono nel primo articolo della Costituzione repubblicana unitarie Repubblica fondata sul lavoro perché il lavoro erede l'elemento di coesione sostanziale del PACS o ritorniamo a parlare di lavoro in questo Paese e della sua centralità e dei luoghi del lavoro lei impresa siano esse dell'agricoltura dell'artigianato del commercio dell'industria oppure perdiamo di vista i fondamentali dell'economia
Attenzione questo non è
Un aspetto che è un di cui della politica
Questo è il centro dell'attenzione politica perché lo è perché noi amiamo citare in Confindustria spesso una frase molto bella di giovani che lancia un padre dell'Europa perché l'Europa parli formata che diceva i miei obiettivi sono politici le mie spiegazioni sono economiche noi dobbiamo ritornare a dibattere delle spiegazioni economica del paese e avere una visione del Paese molto bello il titolo pensare alla grande non solo si può si deve pensare alla grande in questo lo dobbiamo evitare di cavalcare anzi dobbiamo costruire cavalcare sogni e speranza non solo per il nostro presente ma per i giovani del domani e per farlo dobbiamo immaginare un'Italia protagonista in Europa centrale trova mediterranee d'Africa un'Italia che non va a chiedere all'Europa la cortesia di fare più deficit per incrementare il debito pubblico
Monica è tale che per esempio chi è dall'Europa un piano transnazionale da mille miliardi di euro tra Paesi d'Europa
Eventualmente finanziabile Cornigliano a bordo che significativa azione di cantieri significa politica anticiclica significa posti di lavoro significa connessione tra tra Paesi significa inclusione dei giovani
O abbiamo la capacità di essere protagonisti di una stagione riformista dirò e in questo i corpi intermedi quale ruolo devono svolge da centrocampisti per questo si chiama la corte
Passare la palla alla politica affinché nel suo privato faccia proprie delle scelte importanti di questo Paese siamo la seconda manifattura di Europa i miei colleghi possono parlare dei primati delle altre categorie
Abbiamo delle potenzialità incredibili pur non avendo materie prime fonti energetiche e voi evidentemente dobbiamo cominciare a parlare di potenzialità del Paese per sognare sperare e avere certezza del futuro questo titolo di oggi come ci aiuta a riaprire un dibattito un dialogo su un aspetto altrettanto importante della nostra Costituzione che vorrei ricordare a parte il primo articolo la nostra Costituzione prevede le rappresentanze politiche e la rappresentanza sociale rappresentanza sociali sono i corpi intermedi del dello Stato quelle politiche i partiti sono due fondamentali della vita democratica del Paese
E io ringrazio Fratelli d'Italia per l'invito lo possiamo condividere o meno certi aspetti valuteremo provvedimenti altro chiaramente a metà dimensione di reciprocità del ruolo perché questo dispetto dei corpi intermedi
Pone un elemento determinante nella vita democratica del Paese grazie
Dico solo perché è arrivato un altro protagonista votiamo sul palco Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura gli offro la mia poltrona non se ne aggiunge un'altra meglio lui sicuramente può pensare in grande certamente in auto
Bene solo per completare il discorso io tornerei sul tema velocemente presente Moccia poi dopo la parola agli altri sul tema fiscale cioè come vanno concentrate risorse dire Kunio cioè nostalgica dell'abbandona fatta se ne parla più
Dove bisogna andare a parare quale suggerimento post noi pensiamo che occorra un'operazione di realismo
è inutile come di pensare a manovre macro perché non abbiamo la possibilità di farlo questo significa individuare dei nudi di sviluppo il primo è quello della dotazione infrastrutturale del Paese abbiamo risorse non speso abbiamo necessità di affrontare quella che abbiamo chiamato la questione temporale in quanto tempo facciamo le cose che diciamo queste risorse riguardano molti fonti che vengono dall'Europa e che quindi non fanno incrementare deficit e debito pubblico sono rilevanti e significa appunto attivare cantieri questa è la prima sfida la seconda all'interno di un percorso in cui non abbiamo grandi risorse evidentemente costruire un'attenzione a cuneo fiscale cioè ridurre i tassi
Le tasse e contributi sui salari dei lavoratori italiani che significa attivare la domanda e aggiungere un piano di inclusione giovani evidentemente è un percorso che dà speranza per il punto è giustamente come ricorda lei il nudo risorse su questo nodo risorse occorre darsi delle priorità perché la politica è fatta di scelte non si possono fare le cose a costo zero ma si fanno le cose a saldo zero
Cioè dove individui le risorse dove gli allocchi per determinare definì quella che abbiamo chiamato la politica dei fini devi darti grandi obiettivi e per realizzarli individuare un percorso evidente che possiamo farlo solo in un percorso di medio termine non tutto e subito questo significa uscire dal sentissimo dalla tattica
Pensare a una visione di medio termine raccontarla condividere e andare tutti nella stessa direzione in un momento delicato che può diventare una grande opportunità del Paese
Perché se è vero come è vero che la Germania in recessione evidentemente una proposta i tedeschi su un piano infrastrutturale tra anzi europeo finanziabile con eurobond potrebbe aprire un fronte interessante per l'Italia la Germania e la Francia
Anziché andare lì a chiedere più definiti per più debito pubblico che non è nemmeno nell'interesse nazionale
Vediamo
Diamo la parola ora al mondo degli artigiani
Sempre Granelli
Naturalmente anche da lei chiedo quali sono le aspettative del mondo dell'artigianato sul tema della manovra della FIS del fisco riduzione delle spese e quant'altro ma anche vorrà introdurre un altro un altro tema perché è la politica che lo ha messo in cima all'agenda che è quello del salario minimo che sta diventando una delle priorità di questo governo e io francamente non sono del tutto sicuro che sia una priorità delle parti sociali
Sì intanto chiedo saluto tutti ringrazio il senatore D'Urso e dal Presidente Giorgio Melloni sono momenti chiaramente molto importanti questi perché ci permettono un confronto molto Alberto molto libero per cui un plauso tratta ad evitare per aver organizzato questo evento
Ma sono d'accordo sul fatto lavora centrale che scatta l'aspettativa evocando l'imprenditore esperto aspettatevi grandi cittadine
Devo dire che la politica di prima quella che ha inserito il cosiddetto salario minimo ci vede assolutamente contrarie cioè verrà bloccato cinque virgola sei miliardi da questo salario minimo noi non la vediamo capita una cosa stesse male
Pensate cosa avrebbe significato investire questi cinque virgola sei miliardi di euro per dare delle opportunità ai giovani quindi delle forme di lavoro che posso Costabile magari con contratti a tempo indeterminato
Questo questo è quello che noi abbiamo in animo cioè
Fatto oggi di immaginare che ci debbano essere assolutamente delle politiche che vadano a sostegno del lavoro è importante però mi permetto anche di fare una sottolineatura
E cioè il fatto che molte volte purtroppo il lavoro in questa era che sta cambiando in questa trasformazione digitale
Mancano le figure adeguate
C'è oggi c'è anche un problema culturale da affrontare per cui il governo deve fare la sua parte non siamo d'accordo sulle scelte che ha fatto fino adesso appena detto sul salario minimo
Però volevo anche dire che nelle famiglie ci deve essere anche questo lo voglio sottolineare il fatto di poter indirizzare i figli verso queste nuove competenze
Invece purtroppo in Italia cioè che se un figlio bravissimo va al liceo classico c'è un figlio bravo quando scientifico separino va all'istituto tecnico che si è scarso vale professionali così oggi ci troviamo nella condizione io vendo dell'Emilia Romagna quindi è una regione che tutto sommato il punto di vista produttivo esprime delle parità però mancano tantissimi giovani che son de impiegare come tecnici
E per cui non c'è posto quindi va fatta anche un un questa sottolineatura
Riguardo al tema di quello che invece può fare il governo su altri fronti penso che si indispensabili oggi
Fare un ragionamento e Confartigianato lo ritiene appunto fondamentale che coinvolga tutta rappresentanze territoriali cioè che faccia emergere la ricchezza imprenditoriale diffuso che abbiamo nei territori a trecentosessanta gradi cioè non solamente per andare a ravvivare quelli che sono i comparti classici dell'industria ma a tutto tondo fare in modo si erano in qualche modo intercettate
Tutte le eccellenze e tutte quelle forme di impresa che sanno d'arte attività territorio
E in queste che dice è una trasformazione digitale avviso di nuove competenze questa che Impresa quattro punto zero ha proprio queste necessità cioè quella di vedere e diventare nostri imprenditori a cercare di innescare quelli che sono queste nuove tecnologie in processi tradizionali che nell'artigiani credo sappiamo fare che sono unici al mondo
Per personalizzazione a chiedo che vada fatto questo grande sforzo anche d'accompagnamento che costa poco ma costa soprattutto nella mentalità di chi deve recepire questo questo è una cosa che mi sento anche qui
Di via e penso anche che debba essere messi in campo una politica industriale nuova
E ti vado velocemente confutare che tenga conto che dobbiamo anche a discuto rare tutto quello che il patrimonio immobiliare vetusto sfruttando questi che sono incentivi che già ci sono persone Gobbo antismog bonds
Parlando anche di evidenza pubblica quindi andando anche dire come ha sottolineato il presidente borse bene questo gap infrastrutturale dobbiamo colmarlo io dobbiamo colmare attraverso le grandi opere ma anche attraverso dipinti lo apre manutentive perché io ricordo sempre questo Paese
Al più alto dissesto idrogeologico d'Europa da qui accanto alle grandi opere di ammodernamento per non essere esclusi i grandi canali internazionali
Occorre anche pensare a prevenire quelli che sono i fenomeni che oggi purtroppo stanno mettendo in ginocchio l'Italia anche per l'aggravarsi del punto di vista climatico di tutte queste condizioni
L'altro tema su cui impegnarsi chiaramente una lotta a quello che l'abusivismo quello che il lavoro nero che sono dei veri tumori per estirpare su cui è difficile anche qui poter incidere e per ultimo devo dire che anche sul turismo occorre a rilanciare questo segmento importante
E fare in modo che non si pensi solamente il numero di visitatori che deve aumentare tutti gli anni ma si pensi anche di immaginare un turismo
Che possano mettere in evidenza tutte le eccellenze tutte le peculiarità e falli evita barare mi canali nazionali internazionali che abbiamo quindi dico lo Stato deve fare la sua parte del risorse sappiamo che sono poche noi siamo per il il reddito da lavoro e quindi hanno un reddito di cittadinanza
E con questo però crediamo che anche gli artigiani assieme a tutte anche le altre componenti economiche possono anche attraverso la personalizzazione e unicità dei prodotti in Italia uscirà anche da momenti stagnanti e di crisi come questo
Grazie
La guerra il presidente che all'altro
E infatti
Appunto al mondo le piccole imprese a volte si parla troppo poco secondo me del di quello che servirebbe al al grande diffusissimo mondo delle PMI non non rischia di non essere quasi mai una delle priorità dell'agenda politica de dei politici che si avvicendano nei vari ministeri perché lì c'è un problema di rischio nanismo c'è un problema di crescita dimensionale e c'è un problema di verrà irrobustimento del capitale iniziale insomma ci sono tante cose assistenza e sui mercati esteri ecco a questo proposito un altro dei temi che si affaccia in questi giorni che magari può essere interessante anche per le piccole imprese è capire se il passaggio per esempio il commercio estero sotto la Farnesina da diventa un altro segnale che le piccole imprese possono cogliere oppure no
Poi lascia anche a lei un'eventuale discussione su il salario minimo che per la verità e nella nell'intento precedente è stata un pochettino sovrapposto all'intervento sul reddito di cittadinanza
Perché ripeto secondo me il salario minimo la determinazione per legge di un x minimo a vivere di quota retributiva oraria
Può essere un rischio naturalmente per la normale dinamica che interessa poi il gioco dialettico le parti sociali relazioni industriali
Grazie intanto ringrazio anch'io senatore Urso la presidente Giorgio Melloni e
Ovviamente mi ritrovo in quello che è stato detto dal presidente boccia presidente di Confartigianato è sicuramente quello che diranno gli altri presidente di categoria perché lo dico e anticipo lei mi trovo d'accordo con loro e ci siamo ritrovati più volte
Cioè un anno fa a dicembre ci siamo trovati a Torino
A undici
Presidente undici categorie e abbiamo detto le stesse cose che diciamo oggi
E ci siamo trovati come dice la presidente voce in quelle due ore d'attesa confrontati sui temi mi ha fatto molto piacere anche se in ritardo che si è stati convocati e li abbiamo detto le cose che dovevano essere cioè quelle che diciamo oggi
Emigrato proprio fra peritali anch'io perché già un'altra volta è sottoposto al centro il tema dell'allora con la quale il problema dell'Italia e quindi il problema di tutti compreso quello delle piccole e medie industrie Nicola Bedin prese il problema è la crescita cioè essere competitivi
Ma la crescita la Creative ma che la produzione la produzione laterali impresa allora il problema nostro essere competitivi e creare posti di lavoro a questo nostro problema nel problema dell'Italia il problema di tutti i Paesi il problema nostro che non capiamo queste situazioni per far questo non occorrono tante ricette occorre capire
Che l'impresa il lavoro e al centro voglie di una politica e quindi una politica economica quindi una politica di sviluppo ma anche di una politica sociale
Cioè se creiamo posti di lavoro e diamo ma libertà all'impresa risolviamo il problema sociale il problema sociale non risolviamo è stato detto quei cinque o sei miliardi voglio dire di Savio minima può editore un parere né ma non risolviamo neanche con gli otto miliardi del reddito di cittadinanza abbia già fatto mezza Finanziaria così allora
A così anche l'evasione sicuramente lo tocco il tema perché gli imprenditori sono contro l'evasione ma sono contro anche la libertà sono a favore anche da libertà di impresa abbiamo bisogno sostanzialmente di abbattere il cuneo fiscale perché ne abbiamo il costo fiscale più alto d'Europa
Abbiamo i contributi più alti d'Europa abbiamo i salari minimi più bassi d'Europa allora quando il governo giustamente ha recepito alcune istanze dell'abbattimento del cuneo fiscale
Io dico che c'è già un concetto filosofico concettuale che poteva evitare abbattimento del cuneo fiscale punto
E avete aggiunto per i soli a lavoratori
Allora questo non va bene perché già un concerto filologo si sposta in una posizione che non vede la crescita del lavoro
Dove siamo favorevolissimi
Ad abbattere il cuneo fiscale oggi sicuramente a favore dei lavoratori perché è giusto ci sia un valore sociale abbiamo la sensibilità sociale ma è giusto anche abbattere il cuneo fiscale per le imprese perché è un circolo vizioso
E quindi questa fondamentale voglio dire che venga recepito intanto ai lavoratori ma non concettualmente nel programma di governo solo per i lavoratori quanto dura il programma di governo se dura quattro anni io sono perché ma deve essere un senso generale quindi alle parole devono corrispondere i fatti
Le piccole e medie imprese di piccole e medie industrie sono citate
Dalla lunedì al venerdì e poi vengono dimenticate voglio dire al sistema generale cosa serve oltre al cuneo fiscale serve l'abbattimento della burocrazia
Ma serve anche a creare flessibilità per lavoro abbiamo fatto il decreto dignità le cosa abbiano messo abbiamo messo la causale
Nei contratti a tempo determinato abbiamo tolto i voucher
C'abbiamo creato un sistema bloccato nel sistema imprenditoriale non ho mai visto nessun imprenditore che lascia casa un lavoratore che gli serve purtroppo qualche volta è stato necessario farla per necessità per salvare tutto il sistema
La Costituzione
La Costituzione italiana vero come diceva il presidente Bozza citati al primo punto dell'Italia è fondata sul lavoro ma non cita che ha fondato sul lavoro dipendente quindi cosa chiediamo noi flessibilità voucher nel rispetto ovviamente della ditta e del rispetto di amido della dignità della contribuzione anche di questi lavoratori ma altrettanto flessibilità salario minimo
Be
Che dire sì siamo trovati sia tre volte con il presidente Conte sia due volte di Minale
E tutte le parti
Tutte le parti datoriali in tutte le parti sindacali CGIL CISL e UIL
Erano contrari al salario minimo si continua a parlare di salario minimo ma lo dico ci vuole anche competenza ci vuole bisogna capire se le parti datoriali delle parte sindacali gli spiegano che non serve però Bontempi o dire lasciamo perdere voglio dire cioè perdiamo tempo in cosa abbiamo perso un sacco di tempo per la tavola poi un giorno è saltato fuori poi il Presidente del Consiglio conta che ha detto che era bisognava farla Cinquestelle ha votato contro sono al governo benissimo il problema è quella di infrastrutture il problema non è la TAC importantissima e come diceva
La boccia bisogna fare un piano europeo la transnazionale di investimenti nelle infrastrutture e ho sentito ieri lo anticipo Prandini parlare benissimo di un'attenzione che bisogna dare i porti alle ferrovie abbiamo bisogno di trasporti di merci di agricoltura
Anche su quella che era la nostra realtà
E quindi abbiamo bisogno di investimenti e il sistema infrastrutturale
Avrei tante cose da dire ne dico ancora uno o due la ricerca ricerca fondamentale non si può abbattere seguiti da battere incentivi alla ricerca il rapporto con le restano ricerca l'investimento del del prodotto vedo un solo in quattro punto zero le quindi lei brevetti è fondamentale
Dobbiamo pensare al futuro di questo Paese dobbiamo pensare ai giovani dobbiamo pensare a un tema fondamentale apprezzato molto Giorgia Meloni e parate d Italia conduce un posto il problema demografico di un Paese che invecchia vogliamo favorire le famiglie
Ma poiché il contributo del Paese bisogna pensare lontano
Ho ascoltato e ho letto come il presidente cinese tenera Guido voglio dire ha pensato che dice che bisogna pensare a cinquant'anni le cose che succedono oggi succedono fra trent'anni la Cina ci sta pensando dobbiamo potevano il problema demografico
Abbiamo più di sviluppare i nostri mercati e di liberare le aziende da questi lacci e lacciuoli anche burocratici
Mio avviso era quello che sta succedendo nel mondo non possiamo essere così lontani
E io invito invitato proprio Fratelli d'Italia l'ultima volta non pensare quello che sta succedendo nel mondo con la Cina già stati l'unico paese del G7
A firmare un documento un memorandum understanding con i cinesi l'unico questo vuol dire libiche gli altri non hanno fermati stanno invadendo la nostra realtà acquistando le nostre aziende acquistando le nostre un'altra le nostre aziende più importanti hanno acquistato Magneti Marelli dove si va a le batterie ormai sono proprietari dell'ottanta per cento della batteria andremo verso una una sempre più un'automotrice Green elettrica hanno acquistato lo il novanta per cento dell'energia e del Portogallo energia della Grecia hanno acquistato il Pireo stanno arrivando su Trieste
Hanno si sono ribellati i tedeschi e quando si sono accorti che a Duisburg hanno pensato di acquistare anche il porto frugali al centro della Germania gli acquistato un'azienda importante strategica come Cucca che detiene la la la la la proprietà di un'azienda americana strategica nella difesa cioè se non ci rendiamo conto di queste cose nocive abbiamo bisogno di flessibilità oggi di cuneo fiscale l'abbiamo bisogno di attenzione e di una battaglia in Europa perché dobbiamo fermare questa realtà che si sta occupando già invadendo non solo l'Europa dove l'Italia
Una pista d'atterraggio verso l'Europa che arrivano attraverso l'Africa che è un mercato che noi dobbiamo pensare nel futuro che avrà nel due mila cinquantadue miliardi e mezzo di persone contro il miliardo e due di oggi le quindi voglio dobbiamo pensare anche a quel mercato per vendere il surplus no stop la Germania quant'altre e quindi porci pone grande attenzione sia nei riguardi dell'America sia nei riguardi della della della della Cina ma finisco
Polemiche su un tema fondamentale Felipe che gli imprenditori e quindi anche l'Italia e l'Europa ha bisogno di stabilità per avere stabilità e quindi anche in un tema politico caro credo anche Fratelli d'Italia deve avere un governo che con l'un per cento in più governa stabilmente come c'è nelle regioni quindi ci vuole il maggioritario
è ok arrivare alla cifra
Fermiamoci qua presente pronti
Se c'è uno al mondo dell'impresa che davvero sensibile esposto alle scelte vengono fatte in Europa è proprio quello che lei rappresenta mondo del dell'agricoltura dell'industria
Le scelte che si fanno a Bruxelles sono decisive per tutto il settore nel momento in cui tra l'altro nel settore nel momento in cui ragioniamo di anche di piccole cose realtà si trova proiettato in una dimensione globale che va ben oltre anche quella dei confini continentali
Il una piccola cosa in questi giorni i cinesi hanno dovuto abbattere quattrocento milioni di capi di suini
E questa cosa li ha costretti a fare una razzia di carne di maiale in giro per il mondo questa cosa ha fatto esplodere i prezzi quasi al nove per cento i nostri produttori sono nei guai perché non riescono a trasferirlo naturalmente al consumatore finale a cresta creando un dislivello nella dinamica dei prezzi per dire quindi succedono cose pazzesche che il tempo qual solo pochi anni fa sarebbero stati impensabili insomma il mondo e l'agricoltura col governo precedente aveva una particolare sintonia diciamo così nel declinare in chiave diciamo così sopranista anche la protezione certe produzioni Italia
Questo questa stagione mi sembra finita ecco non so serve un adattamento qual è il bilancio dell'esperienza precedente qual è l'atteggiamento che si aspetta adesso dalla nuova loro
Intanto permettimi di salutare Giorgia Meloni Riccone che ho avuto il piacere e l'onore di avere al fianco su tantissime battaglie a difesa del made in Italy in Italia in Europa e nel mondo
E poi se gli ha concesso da Lombardo vorrei anche salutare Lara Magoni che assessore in Regione Lombardia al turismo
Allora
Detto questo invece entriamo nel merito di quelle che sono le questioni che tu hai posto noi abbiamo un tema avverto consapevolezza di ciò che l'agricoltura rappresenta per anni c'è stato detto che l'agricoltura rappresentava mediamente il due il tre per cento del prodotto interno lordo
Nella realtà delle cose se noi andiamo fotografare ciò che muove il comparto Grigolo e ciò che direttamente connesso all'agricoltura quindi tutte le attività di carattere industriale l'agroindustria tutto il tema dell'artigianato dalla piccola e media impresa
Scopriamo che se togliamo l'agricoltura cade il dodici e mezzo per cento del PIL di questo Paese
Allora da qua dobbiamo ripartire in che modo creando consapevolezza tu giustamente mi poneva il problema di quello che è avvenuto in Cina per quanto riguarda un'epidemia che hanno dovuto abbattere centinaia di migliaia di suini
Parola lui ci dobbiamo porre una questione che quando si apre un mercato noi siamo sempre gli ultimi arrivare perché siamo talmente così attenti nell'applicare le regole in termini scrupolosi nei confronti di chi produce in questo Paese ce ne dimentichiamo totalmente quanto importiamo i prodotti che vengono dagli altri Paesi
Di fronte a questi io penso
Che vada recuperato usano patriottismo italiano Park è questo perché
Io non sono parla chiusura dal dalle frontiere lo dico chiaramente
Però dico che se viene imposta giustamente una regola un'impresa agricola
Italiana dove è assolutamente vietato utilizzare alcuni pesticidi alcune procedure in fase di coltivazione di raccolto di trasformazione ma qualcuno mi spiega a Parker l'Europa va a siglare l'accordo con il Mercosur sull'agroalimentare che se c'è un Paese che non rispetta una norma sul rispetto dal benessere animale dai l'ambiente per la qualità del cibo vengono proprio da quei Paesi mi si spiega il perché noi facciamo un accordo col Vietnam dove sostanzialmente andiamo impegnarsi importare
Decine di migliaia di tonnellate di riso e ci dimentichiamo di andare a verificare che il Vietnam viene utilizzata la manodopera minorile in fase di coltivazione di raccolta allora è troppo facile parlare di caporalato in Italia e poi favorire tutti quei mercati dove le regole non vengono rispettate da qui l'importanza però anche al nostro interno di cambiare la strategia allora primo criticato poi faccio una critica criticato nei confronti di ciò che l'Europa fa su alcuni mercati su alcune aperture di marcati
Come dicevo sono il primo a dire che bisogna esportare
Nello stesso tempo dico che bisogna cambiare un meccanismo per il quale le singole Regioni possono entrare nel merito di tutti quelli che sono gli aspetti autorizzativi
Noi dobbiamo ritornare anche una politica un po'più centrale che riguarda l'internazionalizzazione
Che riguarda un tema come quello appunto delle autorizzazioni sanitarie
Ma è immaginabile che si è aperto il mercato cinese parla d'esportazione dalla carne di suino sei anni fa gli spagnoli tedeschi sei mesi dopo erano su quel mercato noi dopo sei anni stiamo autorizzando il primo macellerie a poter esportare ed altri che deriva anche la difficoltà dell'industria
Di chi fa la macellazione poi nel recuperare colloca il valore dal prezzo qua c'è tutto un tema
Quel in questa giornata voi avete ospitato vanno no
Sicuramente ha a cuore il suo Paese anche a me farebbe piacere che tanti politici italiani avrei solo a cuore il loro Paese quando vanno in Europa e spiego il perché
Qualche
Aver fatto entrare tutti i Paesi Dallas dal resto va benissimo i termini decresce
Però le regole devono essere uguali anche qua
Perché se noi abbiamo in questi Paesi un costo dalla manodopera che mediamente è un terzo un quarto rispetto al nostro hanno portato a casa molte più contribuzioni sul tema infrastrutturale
Si fanno una concorrenza sleale perché comunque vengono a prendere le nostre Zenda di fanno dall'offerta dove andranno a pagare le tasse il dieci quindici per cento garantito
Quali i prossimi dieci anni e di tutto questo si riversò su cosa sul lavoro sull'occupazione allora giusto mobilitarsi per quanto chiude un'impresa ma noi dobbiamo oggi e tornare ad essere lungimiranti
Fare politiche di medio lungo respiro che ascoltino
Le rappresentanze produttive non partecipò devo sostituire ma perché siano da spunto rispetto quelli che sono i bisogni di chi in questo Paese lavora ma soprattutto da chi non se ne vuole andare da questo Paese
Vogliamo proprio
Andiamo sul piano della dell'industria perché c'è anche tutto l'altro versante di cui si sta continuando a parlare che è diventato un mantra è diventata una parola d'ordine a maggior ragione oggi che il tema è all'ONU insomma la svolta verde Grigne utile che naturalmente riguarda anche tutte le modalità di produzione le modalità di controllo C o due riguarda anche i vostri settori è già stato fatto forse in modo un po'affrettato un decreto che il primo consiglio il secondo consiglio dei ministri del nuovo governo ha prontamente archiviata perché evidentemente non stava in piedi chi toccava tantissimi settori per ora è stato accantonato e vedremo che cosa succederà insomma sulla base di quello che si è sconosciuto anche di questi primi passi che il Governo sta facendo su questi settori lei come la vede cosa si sente di suggerire visto che questo è un panel di suggerimento diciamo così anche agli attori della politica sul tema della svolta verde
Grazie grazie
Salvador formeranno invito grazie soprattutto a Giorgia per avermi voluto qui
Che dire stavo guardando la composizione del governo l'unico ministro che è rimasto ancorato alla sua poltrona del ministro dell'ambiente
Costa che abbiamo conosciuto in un anno e mezzo di attività che sui temi del Green new deal non ci ha mai detto nulla nella sua precedente esperienza al governo
Mi immagino spero ci voglia chiamare per chiedere quello che può essere il contributo delle forze sociali ad un così importante tema legato alla tema della sostenibilità ambientale e tutto quello che riguarda l'economia circolare
Sono anni che si parla di economia circolare senza mai coinvolgere in questa discussione il mondo dell'impresa che è direttamente coinvolto
Io ho avuto modo di scrivere una lettera al presidente Conte dopo la sua fiducia ringraziandolo per varie più volte parlato di agricoltura ricordando lui quello che il ruolo dell'agricoltura all'interno dell'economia circolare e della New Eco green economy
Sto aspettando una risposta ma al di là di questo è evidente che la sfida dell'economia circolare della sostenibilità ambientale sta diventando una necessità per tutti sia per gli imprenditori ma sia per i cittadini
Questa estate abbiamo notato quello che il governo Bolzonaro ha fatto per i suoi agricoltori considerate che per un agricoltore oggi il Brasile l'Argentina e l'Eldorado
Chi meglio degli agricoltori argentini riesco ad esprimere la loro produttività e competitività con un governo che accompagna tutte le politiche dell'agricoltura e quindi su questo avrei qualcosa da dire ma comunque hanno disboscate o parte dell'Amazzonia senza considerare quelli che sono poi le ricadute sul cambiamento climatico in tutto il mondo
E noi dalla mattina alla sera ci accorgiamo di a vere piogge torrenziali che portano via le produzioni italiane europee sosteniamo la competitività brasiliana e argentina sui mercati internazionali in maniera durissima perché oggi gli argentini e brasiliani sono molto più competitivi di noi e le guerre commerciali in atto lo stanno dimostrando con chiarezza c'è ormai una parte dell'America del Nord dell'America del Sud che riesce ad essere competitive a vincere le guerre commerciali con la Cina e c'è un'Europa che lì in mezzo fa da cuscinetto e prende botte da destra e da sinistra
In uno scenario tra l'altro come quello italiano e lo posso dire da Romano nella mia città quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare
Il PIL italiano è zero e a casa mia tutto quello che noi moltiplichiamo per zero fa zero quindi io non capisco come si può guardare ai temi dello sviluppo della crescita con un PIL pari a zero
E quindi anche le misure all'interno
Della prossima manovra economica non riesco a capire con quali elementi di copertura vorranno esser fatti soprattutto su temi così importanti come i temi della sostenibilità ambientale
Oppure capisco che il ministro Costa dica vada di individuare dentro le agevolazioni a favore del mondo delle imprese tutta una serie di agevolazioni che ritengo non ambientalmente sostenibili
E di conseguenza le tagliamo benissimo tra queste c'è ad esempio il gasolio agevolato per gli agricoltori
Allora la domanda che io mi faccio è questa
Se l'agricoltura italiana non è competitiva oggi
Figuriamoci come potremo essere competitivi domani se i costi di produzione diventeranno ancora più alti concorrendo con chi
Con chi ad esempio
Produce
Il Sudamerica senza nessuna forma di controllo dove producono alimentando il ladro trattorino non con il gasolio ma con l'etanolo dove sostanzialmente non c'è un'attenzione ai temi dell'ambiente
Mentre noi dobbiamo sottostare a tutta una nuova serie di norme ambientali volti a garantire sostenibilità e allora in quella direzione io credo che questo governo se voglia far le cose fatte bene debba aprire un confronto debba avere un confronto definire che traiettoria vuol dare sui temi dello sviluppo sostenibile
è evidente che d'acqua al due mila e trenta molte cose cambieranno noi agricoltori siamo pronti a produrre quasi il dieci per cento della produzione di gas nazionale attraverso l'utilizzo del biometano agricolo
Il governo precedente non ha ancora prodotto i decreti attuativi per poter agganciare la spina e produrre il metano agricolo
E allora io mi chiedo qual è l'attenzione anche verso la green economy non vorrei che si è anche questo uno slogan volto a dare un immagina un qualcosa da dire ma non da fare
Perché francamente nota imprenditori di cose da dire e da ascoltare siamo un pochino stanche abbiamo anche bisogno dica o se da fare
Mi faceva riflettere una battuta che ha fatto oggi don Ciotti tra l'altro in una sede diversa da questa in casa di CGIL ha detto in Italia ci vuole l'alta velocità
Insomma detto da chi come Confagricoltura che ha partecipato insieme alle altre sigle Anna dicembre dell'anno scorso alla TAV
Stavo per batter le mani protese corretta ha detto non l'alta velocità delle infrastrutture che essenziali
Ma l'alta velocità nella realizzazione delle idee in Italia c'è troppa burocrazia ci sono troppe norme la vita in Italia è difficile
Ecco io credo che su questa battuta di don Ciotti ci sia l'esistenza di quanto sia difficile fare l'impresa amica e vado a chiudere
Tutta l'è stata leggere di ciò che è accaduto in Brasile in Argentina far riflettere deve far riflettere noi produttori italiani
Noi siamo produttori fortemente ancorate ai nostri territoriale nostre produzioni produciamo un qualcosa che copiato nel mondo perché tutti copiano i prodotti italiani tutti ce li vogliono copiare dall'altra parte sui temi della sostenibilità e sui temi propri del benessere generale c'è qualcuno che sta iniziando a confondere il cibo con una cosa prodotte in laboratorio piuttosto che fatta in agricoltura
E allora mi chiedo il cibo del future quello fatto nei laboratori e quindi vale il caso dell'industria americana che oggi vale sul mercato americano quindici miliardi di dollari produce carne sintetica
O vale lo sforzo dell'agricoltore italiano che con enormi sacrifici porta avanti l'allevamento che produce insieme alla filiera dell'agroalimentare italiano una propria attività volta a garantire al territorio un ritorno economico
Questa è la dimensione della sfida del futuro la ricerca applicata all'alimentazione rispetto all'agricoltura i suoi valori fondamentali e in questa ricerca credo che tutti noi dovremmo fare una riflessione perché c'è la scelta del futuro su cui noi vogliamo andare
Perché dovremmo capire se nel due mila cinquanta quando si mangerà sempre meno carmelitana se quella o di carne sarà carne che proverrà da allevamenti italiani o da laboratori americani e guardate è una sfida di civiltà una sfida di cultura ma fondamentalmente una sfida economica
E per vincere le sfide economiche ci vogliono strategie
Chiudo con una battuta in Italia sono oltre quarant'anni che non si fa una strategia agricola l'ultima che la fece pur ministro Marcora nel mille novecentosettantaquattro da lì in avanti tutti i ministri che si sono succeduti tutti bravissimi
Hanno solamente rincorso le logiche delle urgenze ed emergenze e mentre negli Stati Uniti le grandi multinazionali decidono che nel mondo si dovrà mangiare carne sintetica noi in Italia stiamo ancora pensare ai problemi delle urgenze dell'emergenza
Grazie
Vero perché affrontare questo tipo di Camille indubbiamente ricco porta su scenari di equilibri che
Mettono in campo anche come posso dire valori etici per penso per esempio alla frettolosità con cui si è parlato dell'abbattimento del degli imballaggi ok c'è una via sacrosanta per ridurre però gli imballaggi sono nati perché hanno ridotto del trenta per cento lo spreco alimentare voglio dire c'è anche un'altra faccia da guardare da trattare con equilibrio evidentemente io non voglio fare il difensore di nulla ma però sono temi importanti difficili da da da elaborare che fanno parte della complessità del nostro presente infatti altri Paesi esaminano con ben altri tipi di orizzonte voglio dire ieri la Germania dopo una una gestazione lunga quasi un anno ha prodotto il piano
Di svolta green che guarda dieci anni mette in campo addirittura anzi di più mette in campo cento miliardi ed è chiaro che mette insieme tutta una serie di svolte epocali in diversi settori accompagnandoli in vere e proprie rivoluzioni poi anche le modalità produttive insomma
Cose ragionate ecco non è che si può fare la stessa cosa con un decreto nottetempo obiettivamente comunque questa è una mia banalissima opinione è il momento di Paolo Agnelli presidente aveva confini
Chiaramente torniamo al mondo all'impresa quello che vuole meno burocrazia quello che deve valutare qual è la la l'allocazione ottimale delle risorse sul taglio fiscale
Vorrei da lei anche una valutazione sul salario minimo perché è un tema importante vorrei capire che percezione avete voluto voi della nuova Europa della fondarla in se per caso schiude degli orizzonti differenti anche alle alla manifattura italiana
Ma innanzitutto ringrazio forse Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni per l'indirizzo
Ma avete sentito tutti gli interventi di tutte le associazioni datoriali
E commedia confermato prima il presidente di Confindustria siamo se ci siamo trovati e ci siamo sempre trovati d'accordo su tutto quello che l'impresa ha bisogno però qui sono anni che noi siamo d'accordo con tutto esprimiamo ai governi quello che abbiamo particolarmente a cuore per far ripartire le nostre imprese irregolarmente non viene rispettato ciò che a noi serve e potrei fare le le indico di quante volte
Siamo stati traditi in questo in questo in questi ultimi anni volevo fare una fotografia più precisa
Che dicendo che negli ultimi dieci anni dal due mila e sette al due mila diciassette sono che hanno chiuso ottocento cinquanta mila in palese
Stiamo parlando dei centosessanta tavoli al mese benissimo da sono da fare ma nel frattempo ottocentocinquanta mila piccole e medie imprese che apparentemente non fanno scandalo e non fanno notizia ovunque non vengono trattate in queste per ottocentocinquanta mila imprese ci sono calcoliamo
Una o due persone e sono molto di più ma calcoliamo uno due persone di media de noi abbiamo circa un milione e mezzo milione seicento di famiglie che hanno perso il lavoro
Ma non è finita perché nel due mila e diciotto a chiudere sono state novanta mila in palese
Bene siamo sulla media tuttora nel due mila e diciannove di duecento cinquanta intraprese che chiudono ogni giorno
Ma questo mi fa rabbrividire queste notizie
Cioè vuol dire che ci duecentocinquanta per due cinquecento in parte famiglie ogni giorno perdono il lavoro
Ma il governo a che cosa dica cosa si sta tratta trattando cosa sta pensando se noi in addetti alle imprese chiediamo la riduzione del costo del
O del lavoro no perché vogliamo guadagnare di più perché vogliamo rimanere in Italia e vogliamo rimanere aperti
Allora dato che il costo del lavoro nostro e l'undici per cento in più della media europea
Ma mettendo in media anche la Polonia e la Romania che il rapporto è uno a quattro cioè un operaio nostro costa come quattro del dei loro beh qui voi capirete che noi siamo completamente spiazzati
Perché dire che siamo in Europa ma poi la Polonia a questi e questo costo del lavoro che è uno a quattro oppure ha un costo dell'Energia
Di abbiamo l'ottantasette per cento in più della media europea al costo dall'energia mentre in Polonia
E meno diciassette per cento della media europea poi stiamo abbiamo detto prima che invece la Polonia carezze la Polonia verso la massima occupazione la Polonia va va benissimo per forza Beckham i parametri per poter essere competitivi noi non abbiamo più i parametri per essere competitivi
E pertanto soffriamo quaestor quando si parlava all'inizio dalla Germania speriamo che ribadendo a beh noi abbiamo bisogno essendo paesi esportatori abbiamo bisogno che i nostri vicini acquistano però dobbiamo avere anche la possibilità di essere competitivi
Problema che come vi ho detto non riusciamo ad esserlo non riusciamo ad esserlo anche perché il quando parlo di costo dall'energia non parlo di costo della produzione dell'importazione del nucleare o no parlo che l'energia viene quadruplicata
Dai Governi dei vari con accise con tassazioni per cui questa una volontà politica
Di tenere alto il costo delle energie ma con il costo dell'energia così alto noi rimaniamo spiazzati fuori e rimaniamo fuori ricordo sempre dati Eurostat che la Francia sia superato nel mese di aprile cioè facendo i conti ad aprile e per cui siamo diventati Laterza nazione manifatturiera e europea e non più la la la seconda pertanto già questo è un dato che ci deve far riflettere ma soprattutto che deve far riflettere
Il chi dovranno fare le prossime le prossime leggi e dovrà allocare determinate risorse
Verso la la ripartenza delle nostre imprese perché solo ripartendo le nostre imprese possono contribuire innanzitutto al PIL all'assunzione e tutto quello che c'è bisogno per far ripartire questo Paese
Grazie
Siamo arrivati a alla conclusione quindi passo la parola Guido Crosetto che il padrone di casa al quale evidentemente ma è anche il presidente dell'associazione delle industrie difesa non me ne voglia sia benevolente verso diciamo così questo azzardo del cronista ma prima di darle la parola per la conclusione con la fa una domanda perché abbiamo fatto pace con i francesi quindi con i quali abbiamo tanti dossier non ultimo quello Fincantieri assetti sicché se andasse bene potrebbe addirittura essere il nocciolo duro di un'idea
E in embrione la difesa europea la stessa fondarla anche nell'ex ministro della difesa è un po'su questo ha annunciato di voler scommettere
Ecco dal suo osservatorio che evidentemente un osservatorio privilegiato che di queste cose
Se ne intende che tipo di concretizzabili ITA a questo sogno che è un sogno antico diciamo così e che potrebbe dare sì questo nerbo qua è un'idea di Europa diversa
Io non volevo fare polemiche grazie questi qui siamo sul sul rapporto
La difesa coi franco tedeschi diciamo
Non non riuscire a mantenere la promessa esiziale per cui no io il di magari questo lascia partire perché non voglio rovinare il clima di armonia che che nato su questo palco quello corrotto stavo facendo una considerazione se questo stesso Pannella ci fosse stato venticinque anni fa
Avremmo detto delle cose diverse in parte
Nel senso che avremmo chiesto tutti alla politica di stare fuori dalle aziende vista da fuori dall'impresa di non interessarsi di fare quello che doveva fare
Cioè abbiamo vissuto un'epoca in cui le aziende andavano bene nonostante la politica e non volevano che la politica si interessasse a loro perché il destino di un'azienda la crescita l'azienda dipendeva dalla distanza dalla politica se mai non dalla vicinanza
Viviamo tempi in cui fare impresa non aveva bisogno dello Stato questo Paese cresciuto indipendentemente dalle politiche fiscali
O dall'organizzazione dello Stato
E siamo arrivati invece drammaticamente per noi che viviamo in quest'epoca in acque in cui ci rendiamo conto che non è più possibile fare impresa con successo se non c'è un'organizzazione complessiva
Che comprenda la burocrazia la tassazione la regole sul lavoro l'università le infrastrutture l'ambiente
Che leghi in qualche modo industria artigianato commercio piccole-medie agricoltura cioè che siamo tutti indissolubilmente legati in un destino che piaccia o non piaccia
E all'interno dei confini nazionali
Piaccia o non piaccia
Il nostro destino è univoco perché le regole in base alle quali giochiamo Issac i pesi che abbiamo sulle spalle nel fare azienda di giorno dipendono dal fatto di stare all'interno di questi confini nazionali
Per questo a me non ha mai dato fastidio la parola interesse nazionale
Per quello io tutte le volte che sentivo parlare c'è una parola che va di moda no molto a sinistra
Eliminare le disuguaglianze no quando si parla di eliminare uguaglianza e tutti noi pensiamo alla parte potrà tentare io molto spesso con la deformazione d'imprenditore quando sento parlare di libri la disuguaglianza penso a molte delle cose che ho sentito oggi
Come fai a fare impresa sei una tassazione che il doppio degli altri paghi il doppio personale il cuneo fiscale il tredici per cento maggiore l'energia costa il venticinque trenta per cento
La burocrazia ci mette tre volte
è impossibile
è la storia è la storia del calabrone che vola e nessuno sa perché noi non capiamo perché siamo ancora seconda terza industria manifatturiera perché nonostante tutto stiamo in piedi
E invece secondo me è il momento lo dico molte delle persone qua non sono solo autorevoli persone sono anche persone che reputo amici e amici con cui sono in sintonia e il momento per cui
Va definito forse bisogna uscire
Dei programmi di partito
E fare quello che fanno i francesi gli inglesi tedeschi americani costruire la struttura dello stato
Eliminare il costo dell'energia non deve essere abbatterlo per le imprese non deve sta nei programmi del partito deve essere l'obiettivo dello Stato chiunque vada a governare
Se ci sono dei requisiti minimi di competitività di sistema che devono diventare patrimonio della nazione perché se noi facciamo alla diatriba politica
Cambiano ogni due anni visto al nostro Stato istituzionale non possiamo permetterci che il creare una burocrazia preparata mai abbiamo passato anni in cui abbiamo detto che dipendente pubblico era un incapace
Un ladro è una persona che non lavorava
Con un unico obiettivo che tutti quelli che invece hanno capacità di lavoravano dico tanto si giudicano così
Facciamo come gli altri e così blocchiamo obbligo ancora di questo Paese se non siamo stati abituati a giocare al più a dire se sei bravo impegna lavori ti do qualcosa in più
No abbiamo PAC appiattito al ribasso
Ma fin quando queste decisioni queste necessità dell'industria di chi produce non diventano patrimonio collettivo dello Stato se fin quando l'ispettore che va a farla verifica
Che sia per la finanza che sia dell'ufficio delle entrate
Che sia dell'ARPA che sia dell'ufficio igiene
Non si rende conto di chi ha davanti cioè sì a un bandito se è una persona che vuole far bene milizia un bandito che sta cercando di pregare lo Stato e i suoi concorrenti Ossola persone perbene che magari ha sbagliato una cosa e non sa discernere
E noi non lo formiamo perché sia tra i sull'obbligo quello di diciannove tra chi lavora e magari ha fatto un errore e chi è un bandito noi lo costruiamo nulla di positivo l'abbiamo un paese in cui chiedere il nero è avvantaggiato perché nessuno lo controlla
L'altro giorno ho sentito la proposta di tassare chi prelevava il chi aveva i soldi dal conto corrente cioè incentivando quell'etica del conto corrente non hanno nulla perché guadagnano tutto il vero
C'è un Paese che dice se tu guardi tutto dichiara di tutto quel diario del conto corrente il tasso ancora una volta quando è a prelevare
Forse lo è questo fosse una base per la politica perché ragione avete ragione le associazioni da dieci anni dicono le stesse cose
E molti partiti ne condividono e poi molto spesso non diventano nulla
Dobbiamo ragionare in termini diversi non è più l'interlocuzione del partito e del governo
C'è l'obbligo di abbassare l'Energia perché altra venti una parte del sistema competitivo italiano non può che fallire perché nessuno
Può produrre quando il tuo concorrente al venticinque per cento in meno di costo con l'obiettivo di pensa la parte di portare la pressione fiscale
Che sia in qualche modo in concorrenza con quelli dei Paesi che stanno almeno in un raggio di due il pilota la mila chilometri è una necessità di sopravvivenza non fa parte di un programma politico il puntare sull'innovazione
E quindi sulle gambe e con l'università non può essere disputa tra i partiti
Il pensare che io il avere una politica che non si è accorta mettendo numero chiuso a Medicina che dopo qualche anno sarebbero mancati i medici e a dimostrazione lampante
Dico che non possiamo più permetterci affrontare le cosa senza pensare a venti trent'anni allora io penso
Vi ringrazio di essere qua oggi ma non vi ringrazio solo di essere qua oggi perché vedete in questo Paese e difficile fare impresa
Chi fa impresa prende una parte del proprio tempo anche per fare sindacato l'impresa
E fa battaglie che molto spesso la portano via tempo al lavoro che deve fare
Voglio noi sa quanto è importante ognuno di voi nella propria azienda che portano ferite che fanno le Micci
E di farlo mettendo avrà nell'occhio del ciclone magari in un Paese come il nostro ricevette la visita in più della finanza di quelle che avreste ricevuto se foste stati tranquillamente a casa vostra
Ciclista ed avere più e lo sappiamo
Ma sappiamo che
Noi sempre di più dobbiamo non vergognarci di fare battaglie che mettano insieme la politica la politica alta
Non la politica che si spartisce poltrone la politica e gli interessi di ci crea la ricchezza che crea lavoro in questo Paese per cui mette ringraziato Giorgia Meloni che ha voluto e ha cambiato l'anima anche della destra italiana portandola a essere sempre più vicino alla parte produttiva del Paese
Rendendosi conto che non esiste un Paese che cresce diventa ricco se non produce qualcosa soprattutto quando è un paese come il nostro che non ha materie prime e chiare idee per quanti pochi altri
Vi ringrazio per essere Goggi perché anche la testimonianza fisica una volta sarebbe stata impossibile pensare a una a una rappresentanza fisica così forte
Allora io ritengo che la platea che avete davanti e parlo no parlo da esterno da padroni di casa perché l'ho fondato ma mi considero diconsi e sono qua io sono qua come nel programma sono qua come ospite Bol vantaggio doverlo fondato questo partito di conoscerlo meglio di chiunque ricordi
Io so che era questa parte avete a disposizione qualcuno che ha la consapevolezza che deve imparare mettersi al servizio
Che ancora l'idea che la politica sia servizio alla propria nazione e chi è il maggior servizio guida sui toni possa fare oggi ed era ancora la possibilità la speranza di questa nazione di crescere costruendo ricchezza facendo produzione
E distinguendosi in quello che ci ha fatto vincere fino adesso la qualità
La serietà il valore dei prodotti l'italianità dei prodotti perché è vero che andando all'estero ci rendiamo conto che gli altri sono molto più bravi in tante cose
Io andato in Germania ho imparato quale sia l'importanza dei processi sono dei maghi retrocessi
Ma metti un sassolino né un processo tedesco vedi cosa succede ad dove invece siamo abituati a toglierli ma cd dai nostri processi a continuare andare avanti a vincere sfide quindi
Ad opere Giorgia grazie a voi però oggi a fare quello che faremo da oggi
Grazie
Procedimento