Sono stati discussi i seguenti argomenti: Borsellino, Cinema, Criminalita', Cultura, Falcone, Film, Mafia, Mezzogiorno, Palermo, Premio, Societa', Sud.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
C'è stato un tempo in cui la critica un certo tipo di critica anche cinematografica
Arriva tra i suoi bersagli polemici il decadentismo
Intendendo per decadentismo non solo e non tanto l'insistenza a descrivere gli aspetti morbosi degenerati autodistruttivi della vita e della società
Ma soprattutto il compiacimento nel descriverli come se quelle mostruosità quelle malattie fossero fonte di fascino dell'artista come se i suoi occhi fossero ammantate di una loro singolare bellezza
Non è più tempo di condanne ideologiche e dunque senza intenti di accusa
Dirò che una sensibilità decadente la si può ritrovare i due autori cinematografico come Franco Varisco che ha presentato al Festival di Venezia un film-documentario
La mafia non è più quella di una volta che ha vinto il premio speciale della giuria
Le degenerazioni sulle quali questo film si sofferma riguardano soprattutto la società siciliana e particolarmente palermitana
E più che la mafia in se stessa sono costituite dalla diffusa connivenza con la mafia della società civile
Attraverso l'omertà il proclamato disprezzo nei confronti dei rappresentanti dello Stato che siano i carabinieri io sia dei giudici o anche soltanto attraverso la Partia e l'indifferenza
L'occasione da cui scaturisce il racconto cinematografico sono le commemorazioni a Palermo per i venticinque anni dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio e dunque in onore dei giudici uccisi dalla mafia Falcone e Borsellino
Ma ecco i ragazzi che vediamo sfilare per le strade di Palermo cantando e ballando manifestano dal punto di vista dell'autore una leggerezza ma anche una stupidaggine
Che ce li fa sembrare ignari della gravità e della tragicità dell'evento commemorato e quando poi la cronaca si trasferisce al quartiere ZEN di Palermo il disappunto cede il passo ha un senso irpina
Su un palcoscenico estemporaneo di fronte a un gruppo sparuto di spettatori
La celebrazione in onore dei due giudici consiste nell'esibizione di alcuni cantanti neomelodici professionisti ma soprattutto dilettanti
Per lo più ostinatamente contrari a pronunciare in pubblico le chiare e semplici parole no alla mafia
Del resto l'organizzatore dell'evento su incarico si dice del comune di Palermo è un tale Ciccio mira che per sua ammissione ha già organizzato feste ed eventi anche su incarico dei boss mafiosi
E quando una canzone accenti troppo celebrativi nei confronti di Falcone e Borsellino e infastidisce uno degli abitanti del quartiere
Prontamente l'organizzatore modifica la scaletta dei brani musicali inserendo soltanto i classici più inoffensivi della canzone italiana
Va detto che tale Ciccio mira a un personaggio che abbiamo già imparato a conoscere bene dal precedente fidi Varisco Bellù oscure
è una maschera memorabile in fondo è una variazione del tipo di don Abbondio
Uno di coloro pronti ad ammettere che se il coraggio uno non ce la non se lo può dare
Cioè il suo comportamento ma prima ancora di lei il suo atteggiamento fisico
Esprime un'inveterata secolare primissimi ITA primissimi ITA
La disponibilità obbedire al padrone del momento
Con la stessa imperturbabile pazienza con la quale si fa riprendere intervistare dall'autore del film Manisco appunto
Che non fa che rimproverabilità sua omertà la sua ignoranza i suoi tentativi maldestri di negare la natura criminale dei fatti e dei personaggi di cui racconta
Dicevo che la festa al quartiere insegna Sufi dà un senso di pena e sembra pensarla così anche la fotografa letizia Battaglia
Storica fotografa della lotta alla mafia testimoni di l'avvenimento e coscienza critica del film
Ma non pare la stessa reazione di manesco il cui firma in fondo un ghigno insaziabile
Come se la lista di tanta miseria umana e civile i suscitasse una specie di di ebbrezza un feroce buonumore una crudeltà quasi sadica dell'atto di descriverla e di denunciarla
Va detto però che questa sua attrazione per ciò che è mostruoso
Fa sì che il suo film sia ricco di personaggi a vario titolo degenerati ma incisi con vigore
Si tratta dunque di un film da vedere la mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco un saluto da Gianfranco Cercone
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