Meeting di Rimini 2019 - La medaglia spezzata: l'accoglienza dei bambini tra passato e presente

Buongiorno
Benvenuti numerosi a questo incontro
Dal titolo la medaglia spezzata all'accoglienza dei bambini tra passato e presente
La mostra l'incontro
La mostra spero che l'abbiate vista tutti siano dovute dovrete vederla
Se no non potrete uscire
La mostra è stata
Voluta
Dal Banco farmaceutico
Che io qui rappresento come presidente
Allora nel come Banco farmaceutico
Io dico facciamo poco
Da voi
Noi aiutiamo cerchiamo di aiutare
Chi il bisogno e la povertà l'incontra ogni giorno
Così hanno voi
Cerchiamo di rifornire in di farmaci chi incontra chi farmaci non può permetterseli
E quindi ha bisogno che qualcuno glieli Doni insieme altre cure
Come ce li procuriamo non li acquistiamo nuovi farmaci crea chiediamo ad altri
Di donare cedute e così è nata la giornata della colletta che facciamo a febbraio però raccogliamo farmaci anche in tanti altri modi
Ad esempio chiedendogli alle aziende
Per progetti specifici o di tornarci le loro eccedenze e poi da pochi anni quindi ha sperimenti Ale raccogliamo quello che rimane inutilizzato nelle nostre case cercando di farlo bene
Ecco ora
Ci siamo resi conto che è un quarto dei poveri
Oggi in Italia sono bambini
E purtroppo non sono in diminuzione
Cioè il numero di chi è povero da un punto di vista sanitario
Va aumentando in Italia negli ultimi anni
E la percentuale dei bambini non è stabile
Aumentar
E ha superato il venticinque per cento nel due mila diciotto si attesta intorno al ventisette per cento e da qui è nata l'idea di partecipare come sempre al Meeting di Rimini ma facendo qualcosa che richiamasse l'attenzione di tutti su questo tema dell'infanzia della povertà sanitaria dell'infanzia
Ma io son milanese d'origine ma son fiorentino d'adozione
Conoscevo lo Spedale degli Innocenti anche per mia storia personale essendo una famiglia affidataria
E poi ha incontrato
Alcune persone che dopo vi presento che hanno reso possibile questa mostra
La mostra è è stata resa possibile per vari motivi che dopo vedremo ma anche perché chi oggi ha la responsabilità dell'Istituto degli innocenti e del Museo degli innocenti ad aderito subito con entusiasmo questa idea e ci ha offerto tutto gratuitamente che non è così scontato
Visto
Considerando le ristrettezze economiche pubbliche o anche il privato di questo momento quindi ho il piacere
Cedere la parola per un saluto iniziale
A Maria Grazia
Giuffrida che è l'attuale presidente dell'Istituto degli Innocenti che come vedrete
è una cosa molto viva prese del presente non solo del passato
Buongiorno buongiorno a tutti io sono veramente molto molto felice di essere oggi qui qui con voi
Ringrazio gli organizzatori del del meeting di tanti volontari che che ci sono qui per l'eccellente ospitalità ringrazio il meeting di di Rimini e in modo particolare ringrazio il presidente del Banco farmaceutico il dottor Sergio Cragnotti
Per averci dato la possibilità di poter celebrare anche in questo Periodo estivo
I nostri seicento anni
Raccontando una una storia lunga appropriò seicento anni grazie a una una mostra fotografica allestita dalla dottoressa Mariella Carlotti
Il cui allestimento della mostra all'inizio del del dell'allestimento della mostra per una pura coincidenza
Coincide proprio con il periodo in cui è stato realizzato ai hanno iniziato i lavori di costruzione dell'Istituto degli Innocenti
E
Nel mille quattrocentodiciannove appunto si diede avvio alla alla costruzione di questo splendido edificio che si trova in piazza Santissima Annunziata
Una delle più belle piazze di Firenze tanto che Papa Francesco in quando venne in visita a Firenze nel due mila quindici ebbe a dire questo è il quadrilatero della carità
Perché da un lato abbiamo l'istituto degli Innocenti di fronte abbiamo la Caritas quindi oltre ad avere ed essere una delle più belle città di Firenze
è una delle città una delle piazze in cui la carità è stata da nulla
L'istituto degli Innocenti nasce per volontà di un di un mercante pratese ora io non voglio raccontarvi la storia perché e già raccontata ed è stata raccontata grazie appunto alla Mostra
Però nasce per volontà di questo o di questo mercante pratese che ha voluto donare mille fiorini
All'ospedale Santa Maria Nova per costruire un luogo da dedicare ai bambini un luogo del bello un luogo tanto da dare un incarico a Filippo Brunelleschi che il grande maestro e dell'arte
Del del tempo
Ora la cosa che vorrei semplicemente sottolineare Cuesta che l'istituto degli Innocenti non è mai stato il luogo dell'abbandono
Ma è sempre è stato il luogo dell'accoglienza
E quindi atti bambini non venivano abbandonati ma venivano lasciati con la speranza da parte delle loro mamme di poterle poi un giorno riprendere è la testimonianza di tutto ciò sono le mezze medaglie che sono la speranza mai svanita perché quando questi bambini venivano lasciati le mamme consegnavano anche una mezza medaglia e quello era il simbolo di questa speranza perché un giorno magari in tempi migliori la speranza era quella di poter riprendere i propri bambini
E unendo queste due mezze medaglie quella era la prova provata che effettivamente quel bambino era il loro bambino era un po'la prova delle DNA di oggi ai tempi non c'era il DNA
Ma con queste due mezze medaglie si provava che effettivamente quel bambino era il suo
Oggi
Non è cambiato perché a oggi per fortuna non è più come seicento anni fa ci siamo evoluti
E abbiamo cambiato la nostra alla nostra immagine
Però siamo sempre con il rispettando sempre le esigenze del territorio rispettando Stemme le esigenze che la comunità ci ci richiede queste è stata la lungimiranza che ha avuto l'istituto degli Innocenti nel corso dei suoi sei secoli
Perché ha cercato sempre di essere a contatto e a rispondere sembra le esigenze della della comunità oggi è un centro di accoglienza con una casta dedicata ai bambini abbiamo tre case dedicate a mamme e i bambini
Una scuola d'infanzia un un asilo-nido una mo'una scuola d'infanzia un asilo nido un centro sperimentale zero sei
Ma ci occupiamo solo ed esclusivamente per la tutela dell'infanzia queste la nostra missione che non abbiamo mai abbandonato e continueremo a farlo
Collaboriamo con il comune di Firenze collaboriamo con la Regione Toscana qui abbiamo la in rappresentanza abbiamo l'assessore Stefania staccarli con la quale abbiamo instaurato di testi Progetti e il l'ultimo progetto che è stato realizzato ebbi confermato quest'anno è il Progetto serio
Io l'ho definito un po'come la unione fra le due medaglie spezzate che è un progetto che da un sostegni o psicologico un aiuto
A tutti coloro che vogliono ritrovare le proprie origini che vogliono ritrovare le poi la propria mamma biologica ora io non voglio dilungarmi al lungo perché il mio doveva essere un semplice saluto
Però quando si parla dell'Istituto degli Innocenti quando si parla di quello che noi facciamo
E va da sé che le parole vengono una dietro dietro l'altro
Quindi ringrazio nuovamente il banco farmaceutico per questa grande opportunità che ci ci ha dato e dà grande opportunità perché una grandissima di sibili ITA
Far conoscere la nostra storia alle Meeting di Rimini è veramente una una grandissima opportunità grazie
Grazie per le sue parole
Come credo che non ci sia bisogno di presentare Mariella Carlotti al popolo del meeting chi dovrà conoscano tutti
Io
Allora
Abbiamo invitato Mariella all'assemblea del Banco farmaceutico a Milano
Poco più di un anno fa
A parlarci di carità arte carità e bellezza
Ci affascinò con due
Scusate con due
Due evitiamo le due edifici due due realtà toscani l'ospedale della Scala di Siena e l'Istituto degli Innocenti
Poiché essendo il due mila diciannove eccome riguardo si Centanni degli innocenti abbiamo chiesto a Mariella di sicuri che sarebbe stato il successo di organizzarci la mostra quindi adesso do la parola alla Mariella che io l'ho sentita parlare
Tante volte sullo stesso argomento ma ogni volta rimango incantata quindi ha veramente la capacità e di affascinare le persone come racconta lei i fatti grazie varie
E io non presento la mostra perché vi invito a visitarla se non l'avete vista
Voglio dire solo alcune cose che mi stanno a cuore
Per essere Breve che non è uno dei miei Doni
Mi son preparate non intervenne vento scritto
Alla del dico subito una cosa
Che
Io mi sono accorta solo quattro anni fa
Dello Spedale degli Innocenti
Io credo che tra sapere e conoscere c'è un abisso uno può sapere delle cose ma per questo basta Wikipedia
No
Ma conoscere sempre un incontro e a me questo incontro è avvenuto il dieci novembre due mila quindici
Quando ascoltando a casa
In streaming il discorso del Papa alla Chiesa italiana
A metà del discorso il Papa ha detto
Si chiama quindi qui a Firenze città della bellezza quanta bellezza in questa città è stata messa al servizio della carità
Penso all'o Spedale degli Innocenti ad esempio una delle prime architetture rinascimentali è stata creata per il servizio di bambini abbandonati e di madre disperate
Spesso queste mamme lasciavano insieme ai neonati delle medaglie spezzate a metà
Con le quali speravano presentando l'altra metà di poter riconoscere i propri figli in tempi migliori
Ecco dobbiamo immaginare che i nostri poveri abbiano una medaglia spezzata
Noi abbiamo l'altra metà perché la Chiesa Madre la chiesa madre ha in Italia l'altra metà della medaglia di tutti
E riconosce tutti i suoi figli abbandonati oppressi affaticati
E questo da sempre è una delle vostre virtù perché ben sapete che il signore ha versato il suo sangue non per alcuni né per pochi né per molti ma per tutti la medaglia spezzata
Degli Innocenti era così offerto dal Papa a tutta la Chiesa italiana come metafora del suo compito
La frase del Papa però leggeva anche l'immediato contraccolpo che avevo sempre provato passando davanti all'Ospedale degli Innocenti
La costruzione grande rialzata rispetto alla piazza con la facciata Bini Croma bianca e grigia rallegrato dai toni via terracotta invetriata di Andrea della Robbia
Aveva sempre suscitato in me un grande stupore anche devo dire la verità una grande allegria
Uno stupore legato al fatto che per dei bambini abbandonati per i derelitti fosse stata pensata una dimora magnifica tradizionalmente identificata come il prototipo dell'architettura rinascimentale
Per un'opera che non aveva uguali
Era la prima volta che nel mondo si costruiva un luogo di accoglienza laico destinato soltanto all'infanzia abbandonata
Si usava un linguaggio artistico totalmente nuovo che inaugurava il Rinascimento il periodo più alto della storia artistica europea
è una dimora come vedete che non ha nulla del luogo segreto dove nascondere le colpe o le miserie di un'epoca
La stessa architettura ci dà il senso di un luogo di serenità e di pace pensato da una città che si prendeva cura di tutti i suoi figli e ai più sfortunati destinava uno spazio degno di principi chi dolorosamente abbandonava qui un bambino doveva pensare che la comunità poteva assicurare al piccolo un futuro degno che per le ragioni più varie era precluso come possibilità da offrire a chi l'aveva generato
L'ospedale non è appartato
è al centro della città a due passi dal Duomo sulla piazza dove sorse il santuario mariano di Firenze
Davanti alla casa del della madre la Casa dei bambini
Sotto il manto di Maria trovano riparo e gli innocenti e a lei è dedicato l'ospedale Santa Maria degli innocenti
I bambini abbandonati sono i suoi figli prediletti
E l'ospedale dialoga anche visivamente con la città
Attraverso il lungo portico punto di incontro tra la comunità ospedaliera e quella civile sembra quasi che l'istituzione e dei bambini abbandonati offra un ricovero a chi passa come in un potente rovesciamento delle parti
E infatti il portico dell'ospedale detterà la forma a tutta la piazza
Di fronte ne verrà realizzato un altro agli inizi del sedicesimo secolo quasi specchio degli innocenti commissionato dai Servi di Maria
La facciata della chiesa della Santissima Annunziata sarà arricchita alla fine del Cinquecento da un portico Esterno che la lega arresto della piazza
Guarda Ra dice
Francesco del migliore e assai Bellar che ha per ogni lato ornata nelle parti laterali dunque l'ornato con logge dalle quali e la riceve sembianze di teatro
D'altronde io credo che ci sia questa la seconda cosa che voglio dire un nesso molto profondo tra carità e arte quasi genetico
La carità ci ha insegnato don Giussani è la natura di Dio
è il dono disse commosso che il mistero ci fa creandoci e salvandosi
Noi siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio
E perciò diventiamo noi stessi quando amiamo commossi
Gesù ci ha detto che l'amore è la nostra legge
Legge diceva don Giussani non nel senso moralistico che dobbiamo amare ma nel senso proprio con cui diciamo la legge di gravità
Come il dinamismo con cui una cosa realizza se stessa
E la legge la legge dell'amore e per l'uomo come la legge di gravità è la legge e la sua legge di gravità noi non siamo fatti per il benessere questa il grande equivoco di oggi siamo fatti per voler bene
E infatti stiamo bene solo quando vogliamo bene
La carità così è anche la salvezza della generosità
Perché la generosità è un nostro sforzo che si stanca
Prima o poi
E che come dice Carron prima o poi passa la fattura
Perché quando uno è generoso prima o poi chiede conto della generosità
Scriveva Claudel nella sua opera più bella che è libero forse a me più caro l'annuncio a Maria
Forse che il fine della vita e vivere
Non vivere ma morire e dare il Letizia quello che abbiamo vista la gioia la libertà alla grazia la giovinezza eterna
Che vale il mondo rispetto alla vita e che vale la vita se non per essere data
La carità e cioè la bellezza che investe Elío
La la quando la bellezza si proietta sulle cose sullo spazio si chiama arte la bellezza come splendore della verità è il nesso profondo tra la carità e l'arte
Pensate all'accoglienza degli innocenti
Il bambino ha colto in una finestra
Sopra la quale è scritto padre madre ci hanno abbandonato il signore ci ha raccolto di là dalla finestra c'era un presepe a grandezza naturale opera di Marco Della Robbia Maria e Giuseppe è una culla vuota dove veniva apposto il bimbo abbandonato
Tant'è che nei registri dell'ospedale per alcuni secoli non c'è scritto come diceva la Presidente abbandonato ma c'è scritto posto nel presepio il giorno alle ore
Quel bimbo era Cristo che nasceva l'ospedale e in un meeting sul nome mi piace anche ricordare che io ognuno dei cinquecento mila bambini
Che lo Spedale degli Innocenti ai a colto nella sua storia un archivio conserva di ognuno il nome e la memoria della storia
Solo agli innocenti
Non c'è a
Dove c'era l'abbandono anonimo mandarmi non erano assolutamente anonimi erano un nome è una storia
C'è un dipinto che quando sono entrata per la prima volta all'o Spedale degli Innocenti ha attirato la mia attenzione
Bernardino Poccetti un pittore molto celebre nella Firenze Trust della fine del Cinquecento primi anni del Seicento e molto fecondo di opere vedovo e senza figli nel mille seicentodieci si stabilisce all'ospedale in cambio della decorazione ad affresco di alcuni ambienti
Il primo lavoro che fai gli innocenti è un grande affresco che occupa per intero la parete di fondo
Del refettorio delle bambine forse l'opera che meglio illustra il significato della vita dell'ospedale
Nella parte sinistra Erode ordina la strage degli innocenti la scena è concitata piena di madri che tentano invano di difendere i loro bambini o ne piangono la morte
Lo strazio della scena è consolato dalla Vergine che in Paradiso al centro dell'affresco accoglie con dolcezza di madre le anime degli innocenti ci si sotto di lei si notano delle madri in fuga con i loro figli scampati all'eccidio le donne giungono alloggiato degli innocenti dove i loro bambini potranno trovare sicura dimora
Nella parte destra del dipinto alcune scene raccontano la contro quotidiana vita dell'ospedale in basso alcune balie allattano i Nocentini mentre altri dormono già nelle culle
Dietro loro i bambini si apprestano a pranzi refettorio e in primo piano alcuni prendono lezioni di canto altri sono ordinatamente inginocchiati nel De dormitorio per la preghiera della sera
In primo piano l'estrema destra alcune bambine rendono omaggio al granturco ad granduca Cosimo secondo venuto in visita agli innocenti
La figura del granduca è idealmente contrapposta a quella di Erode
C'è un potere che perseguitando c'è su fa strage di innocenti e un potere che seguendo Cristo offre una casa ai bambini abbandonati salvandoli dai pericoli della strada
La concitazione tragica della strage si placa quasi neri miracolosamente nella parte destra dell'affresco dove la violenza cede alla tenerezza della carità su tutto domina Maria
Come a ricordare il senso positivo di tutto quello che accade
Non c'è soluzione di continuità in questo affresco tra l'episodio evangelico il Paradiso e la vita quotidiana dell'ospedale sono momenti di una stessa storia che ha come destino l'eterno
Due scalinate dipinte collega non la scena del re la scena al refettorio come a unire il grande palcoscenico della storia alla feriale vicenda di un pranzo di bambine all'ospedale
Il grande messaggio dello Spedale degli Innocenti nella sua architettura nel suo patrimonio artistico nella sua storia secolare è in fondo un grido di speranza
Cristo ci ha fatto conoscere il volto buono del mistero che fra tutte le cose
Il desiderio di felicità che è l'ultima sostanza del cuore di ogni uomo non è un inganno ma un complimento anche quando le circostanze della vita sembrano drammaticamente contraddirlo
E il nostro destino ultimo di bene a un'alba nella storia in quella carità che si piega sulle nostre ferite e persino sul nostro male
Per questo i fiorentini vollero mettere nel mille ottocentosettantacinque
Quando fu chiusa
La finestra dell'abbandono anonimo una Napoli de sotto la finestra serrata dell'ospedale
Questa recita questa lapide fu per quattro secoli fino al mille ottocentosettantacinque la ruota degli innocenti
Segreto rifugio di misteri e di colpe alle quali perpetua soccorre quella carità che non Serra porte e ha aggiunto e aggiungerei io neanche porti
Grazie Mariella grazie davvero
Dalla parola allora Arabella Natalini che la direttrice fresca fresca del museo
Da pochissimo tempo quindi si ritrova
Del Museo degli innocenti grazie
Grazie a voi con tassisti sente sì
Veramente è un onore essere qui oggi sapevo o della larghissima frequentazione ma la platea è veramente ampia e questo mi fa molto piacere non tanto per poter portare il mio piccolo contributo da neo direttrice ma perché spero appunto che tutti voi abbiate avuto l'occasione di visitare la bella mostra curata da Mariella Carlotti
Su cui mi piacerebbe poi tornare e spero che alcuni di voi avranno quell'occasione di venire di persona Firenze a visitare il museo e l'istituto sono state dette già diverse cose
Vorrei spero di non annoiarvi però vorrei forse aggiungerne alcune la prima partire proprio dall'ultima frase di Mariella no quando ricorda la ruota degli innocenti
è curioso che un istituto così importante e Celebre quanto meno in città abbia dato vita talvolta a degli equivoci per esempio abbiamo a lungo parlato di ruota senza mai avere una vera e propria ruota forse Maria e l'aveva ricordato
Che i bambini venivano passati nel cosiddetto presepio ma realtà venivano inizialmente depositati su una pila quindi non abbiamo avuto una ruota ma si parla comunque di ruota degli innocenti
E tutt'oggi gli innocenti sono noti ma al tempo stesso rimangono anche un po'misteriosi per gran parte della città una piazza bellissima
Molto frequentata centrale un po'fuori dalle rotte turistiche ma per anni frequentata per esempio da molti studenti
Io ho studiato lettere Storia dell'Arte lì vicino e mi ricordo che era appunto un luogo d'incontro quindi questo porticato che appunto filtro riunione
Tra spazi persone diverse
E credo che questo caratterizzi la lunga storia degli innocenti
Come è stato già ricordato la prima struttura appositamente dedicata all'accoglienza dei bambini
Questo non vuol dire che prima nonostante molti abbandoni non esistessero delle strutture già a partire dalla dal Medioevo nella stessa città di Firenze gli ospedali accoglievano in parte con numeri molto ridotti bambini mai insieme a ammalati Ohio una situazione diciamo più promiscua quindi è il più bel prima la prima volta che si pensa di dedicare appunto una struttura apposita
Una struttura con delle caratteristiche ben precise
Con che unisce fin da principio appunto un'idea di bellezza e carità e questo è un aspetto assolutamente fondamentale non non marginale il fatto che si presti attenzione all'accoglienza
All'igiene alle alcune innovazioni mediche che vengono poi introdotte nel corso dei secoli ma che fin da principio si incarichi
Uno dei maggiori architetti del tempo per costruire quindi in un luogo centrale un edificio che possa corrispondere a delle esigenze fisiche ma anche spirituali e potremmo dire forse estetiche
Le caratteristiche dell'istituto sono molteplici e ancora una volta credo difficilmente descrivibile Acquarama o le le immagine sicuramente aiutano ma non possono sostituire l'esperienza diretta
Quello che mi piacerebbe ricordare
E che
Proprio perché così tanti sono stati i bambini e le bambine accoltello interno dell'ospedale è stato un luogo dove
Sono state portate avanti delle ricerche particolarmente avanzate è stato un luogo ed è tuttora un luogo di innovazione e di ricerca stato istituiti tre primi corsi di Chirurgia
Molto probabilmente è stata inventata la Pediatria uno dei primi corsi di ostetricia è stato il primo luogo in Italia dove si è applicato il vaccino per il vaiolo tutto ciò è parte integrante di un'attenzione e di una cura che parte sicuramente da spetti umanitari ma che non ha tralasciato appunto nessun tipo di attenzioni e dedizione a bambini e fanciulli si parla infatti sempre di bambini ma l'istituto che accoglieva sempre più spesso neonati prima ho partecipato solo in parte la visita della professoressa che raccontava come questa finestra ferrata attraverso cui i bambini venivano consegnati
Fossi piuttosto stretta e questo per lui mente per limitare proprio la dimensione dei bambini in modo che non venissero lasciati i bambini in età adulta quando il fenomeno era crescente in realtà però i bambini venivano accolti accompagnati a lungo tempo
Fino a quando appunto non trovavano un eventuale sistemazione migliore
Tra le tante innovazioni potrei dire geniale proprio quella del Balli attico il fatto che fossero presenti
In istituto delle banalità latte fisse pronte a nutrire il bambino appena lasciato proprio all'istante potremmo dire veniva c'era un sistema di campanelli veniva chiamata la sopra paia che a sua volta allertava immediatamente la balia ma quanto prima
Questi bambini venivano affidati e questo è un termine molto importante a delle balie Sterne molto spesso famiglie che vivevano in campagna che talvolta si occupavano dei bambini soltanto per brevi periodi ed altre volte invece gli allevavano come veri e propri figli
Tutto ciò a quindi degli aspetti appunto
Fortemente umani ma anche molto precisamente contrattualizzati l'archivio che veniva ricordato avranno spazio o assolutamente incredibile dove si ricostruiscono appunto le singole vicende di ogni bambino a partire dalla celebre Agata Smeralda colta nel mille quattrocentoquarantacinque dove venivano descritte le condizioni dei bambini e delle bambine l'eventuale segno segnale spesso delle medaglie ma talvolta dei lembi dei frammenti di stoffa
Tutto ciò di cui il bambino o la bambina era corredato proprio nella speranza che è un genitore
Venisse recuperarlo questo talvolta cadeva mano nella maggioranza dei casi molto spesso però questi bambini e molte delle bambine trovavano però un futuro migliore proprio grazie all'attenzione non soltanto medita manca l'educazione questo un altro aspetto fondamentale su cui riflettono i primi spedì Alinghi e in particolar modo il celebre Vincenzo Borghini che oltre ad insegnare a far di conto e a scrivere principalmente maschi
Instaura anche alcuni di loro in strada alcuni dei loro verso le vie dell'arte li manda bottega l'insegna la musica l'insegna l'arte
L'arte quindi parte della vita quotidiana della maggior parte degli abitanti dell'ospedale
L'ospedale ovviamente si è molto ore voluto come ricordava prima la nostra Presidente porta avanti ormai da decenni un'importantissima attività di ricerca formazione in sinergia
Con le amministrazioni locali regionali nazionali ma anche a livello internazionale
Ed è un istituto molto grande quando dicevo ci sono talvolta degli equivoci forse non è la parola giusta ma anche in città dove appunto la struttura architettonica è nota a tutti non tutti sanno esattamente Ticosa compie l'istituto oggi il museo rappresenta una vetrina di questo istituto a mio avviso una vetrina costruita molto bene e non è mio il merito ma sono molto contenta di a vere
Questa eredità una vetrina che si interfaccia appunto con uno spazio di ricerca molto grande dicevamo prima più o meno una novantina di tipo intenti centinaia e centinaia di consulenti Esterni
Il museo e quindi un'occasione per raccontare la storia dell'ospedale
Quello che è avvenuto
Ma anche spero sempre più per raccontare quello che avviene oggi all'interno appunto degli uffici dove lavorano persone sicuramente più competenti di me per raccontare nel dettaglio le loro riceve perché ma mi piacerebbe anche spendere due parole sulla mostra che mostre musei sono probabilmente un un campo che conosco meglio
E conosco bene qual è lo sforzo per la realizzazione di un'esposizione temporanea
Ha un'esposizione come questa che abbiamo appena visitato che penso molti di voi avranno visto in realtà non è di enormi dimensioni
Ma che riesce in modo estremamente equilibrato appunto all'acqua raccontare una storia molto lunga molto articolata scegliendo né alcuni degli elementi salienti naturalmente omettendo né altri
La visita del museo o richiede molto più tempo abbiamo uno spazio molto più ampio il percorso il museo è stato inaugurato nel mille ottocentonovanta ma avuto una serie di ristrutturazioni fino alla più recente del due mila sedici si articola addirittura su tre livelli
Mariella Carlotta è riuscito in uno spazio piuttosto contenuto a fa scorrere un racconto per immagini che spero appunto in voglio molto di voi a venire a visitare lo spazio reale ma credo che appunto abbia colto alcuni degli elementi principali fino arrivare anche una breve restituzione di alcune delle attività di oggi
Quando la mostra appunto appare così
Chiara vuol dire che il curatore e i suoi collaboratori hanno lavorato bene perché in realtà dietro a una mostra per immagini c'è un grande lavoro di ideazione di progettazione e di realizzazione
E in questo caso anche un lavoro che invece come dicevo prima Mariella io conosco meno cioè il fatto di dover gestire un grande flusso di visitatori quindi immaginare una suddivisione per zone che permetta la visione la maggior parte delle persone possibili
Il nostro museo e ampio accogliere forse decisamente dei numeri inferiori quotidianamente ma mi capita spesso di incontrare visitatori a me sconosciuti
E quasi ognuno di loro estremamente toccato dal Museo ossia dalla forza e dalla capacità di alcune delle nostre opere maggiori ma anche da molte delle testimonianze anche più recenti il la parte storica nel seminterrato racconta proprio l'istituto l'ospedale dalle sue origini ai giorni nostri con delle interviste a mio avviso molto toccanti di persone che hanno lavorato che sono cresciute che sono nate che ritrovano lì
Le sue origini
Sono è stata nominata più volte la medaglia spezzata eccome il ruolo della Chiesa
Si è sicuramente quella di riunirle a credo che questo sia un ruolo che però riguarda tutti noi ed un ruolo che il l'ospedale ha ricoperto per molto tempo e che continua tutt'oggi a ricoprire
Non soltanto nell'ottica di dare una casa o trovare la situazione è migliore per i ragazzi per gli adolescenti ma quello di permettergli di diventare degli adulti completi
Ci sarebbero altre cose che vorrei aggiungere a partire dalle ricorrenze abbiamo detto più volte il Seicento e Mario ma quest'anno il venti novembre ricorre anche l'anniversario appunto dell'ampio
Convenzione dell'ONU per i diritti dei bambini e dei fanciulli
Che sappiamo bene come il ruolo e la concezione dell'infanzia si sia voluta nel corso dei secoli ma mi piacerebbe leggere due brevi frasi in cui si specifica come il bambino sia oggi un soggetto portatore di diritti capace di partecipare attivamente alla vita sociale con una propria originalità potenzialità e peculiarità
Ecco credo che l'istituto sia stato in grado nella maggior parte dei casi di rafforzare l'originalità dei bambini le loro potenzialità e di dare uno spazio atti affinché queste potessero esprimersi al loro meglio per il momento mi fermo qui grazie ancora
Grazie
Ora dalla parola
A vi presento Maurizio Mazza legali che vicepresidente della fondazione Maddalena Grassi
Sono molto felice
Che sia quindi e che ci racconti cosa concretamente vuol dire questa realtà importantissime credo sia un modo
Il modo moderno di continuare quello che abbiamo visto successi sia successo nella nostra storia secolare
Voglio ringraziare anche la Fondazione perché
Ha aderito all'idea di partecipare alla mostra non solo all'incontro di oggi ma anche sostenendolo in modo significativo da un punto di vista economico quindi grazie ancora
Prego raccontaci
Grazie innanzitutto che ci si
Dico due parole di chiuse si può dare la prima di è positiva show che qui siano messo un po'storto posso venire lì così e scusate la prima diapositiva di che cos'è la Fondazione Maddalena Grassi
A una a è un ente senza scopo di lucro che opera in Milano nel settore dall'essenza sanitaria domiciliare e residenziale
La missione di accogliere il bisogno della persona che soffre nella sua totalità secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica
Di fatto a seguiamo a livello domiciliare ai due mila cinquecento pazienti all'anno quattrocento pazienti al giorno parlo di tutte le età di tutte le patologie di tutti i tipi
E abbiamo sei strutture di accoglienza per malati di AIDS il psichiatrici gravi disabilità e hospice questo per dire la globalità della a dell'esperienza ma perché siamo qui e dobbiamo tanto all'o Spedale degli Innocenti ecco perché perché noi siamo convinti che i nostri professionisti scusate non so bene dove non voglio portarlo voltar le spalle nessuno
A i nostri professionisti per essere professionisti seri per dare il massimo dalla propria esperienza
Non possono che incontrare altre esperienze significative che portino avanti cuore che noi vogliamo ci sia dell'assistenza
Per questo a pochi mesi fa va uno degli incontri è stato fatto proprio con l'asta al racconto della storia disperati innocenti una presentazione Koba vedete
Dalla dottoressa Carlotti a a tutti gli operatori dalla nostra fondazione circa duecento duecentocinquanta persone perché quello che abbiamo imparato vale per tutte le età per tutte le patologie certamente in modo particolare per i bambini come vedremo ma vale per tutto ieri si parlava di Alzheimer e della quasi la stessa cosa
Cito una frase di un operatore inizia la formazione istituzionale tra questi incontri con altre esperienze
Ha per me è un valore chiave in quanto mi ha aiutato a ornare al cuore di quello che facciamo tutti i giorni nella sua semplicità
Non sono cose straordinarie sono normalità ma bisogna tornare al cuore un cuore comune per l'accoglienza di bambini bisognosi di cure e di assistenza
A chiaramente c'è un particolare
L'ospedale di ignoti enti parla di seicento anni di esperienza del parliamo di trent'anni quindi con molta con molta delicatezza non vogliamo avere nessun paragone ma vogliamo imparare da quello che è successo perché credo che di storie ne abbiate passate
Tante tante tante allora o
No indietro scusate ho sbagliato tasto
Ok allora
I innocenti che hanno bisogno ancora di affido di adozione ce ne sono ancora tanti di tanti tipi dove volevamo prova centrale l'argomento sui nuovi docenti
In Italia si si stima che ci siano trentacinque mila bambini con grave patologia invalidante il dato è sotto discussioni di tutti i tipi perché non c'è un censimento chiaro e quindi da questo punto di vista è già una mancanza grossa
Spesso sono invisibili perché non escono di casa per condizioni oggettive dipendenza da macchine ventilatori impossibilità di uscire di casa per le scale o per vergogna
La Fondazione Maddalena Grassi a offre assistenza domiciliare cure palliative pediatriche in questo momento centoquaranta bambini un particolare
Perché si chiama Maddalena Grassi beh è una ragazza di diciannove anni è morta per fibrosi cistica che noi volontariamente abbiamo assistito quindi abbiamo quando i parenti hanno lasciato un lascito come credo essi all'inizio dello stratega sedi per fare un'opera del genere
Abbiamo voluto chiamarla con il nome di una persona non con un acronimo o con una patologia vogliamo il nome della persona perché accogliamo tutte le patologie
Ma c'è un'altra cosa che mi interessa
A io scusate mi sono dimenticato di dire io sono un medico cardiologo quarant'anni in ospedale col delirio di onnipotenza che ogni ospedale a dopodiché mi sono reso conto de dalla della della cronicità e della gravità della patologia di alla disabilità
E i e poi soprattutto sono nord o di uno splendido bambino che ha qualche problema
A l'esperienza di malattia questa è la frase di un Papa
Se accompagnata può diventare occasione di vivere con positività una situazione che altrimenti sarebbe condannata alla disperazione
è questa la fotografia del mio nipotino splendido come vedete che quest'anno l'ho fatta io questa fotografia al mare faceva il bagno tenuto dal suo papà
E è è una cosa che davvero può essere fatto a tutti cioè che in qualche modo si può accompagnarli nel decidere quello che c'è non cercare quello che non c'è
E quindi da questo Podestà ho ricevuto due cartoline quest'anno dal Trentino da Napoli perché noi organizziamo per i nostri bambini anche le ferie per i big genitori una ma scrive sono dieci anni che non esco da Milano
Grazie per quello che ho potuto fare perché si prepara l'assistenza domiciliare nel luogo doveva
Colgo l'occasione perché non è merito mio è merito di tutto il personale medico e infermieristico HTA ieri Carlo i nomi non posso dimenticare cioè troppa persone coinvolte per questo patologie c'erano circa cinquanta le persone coinvolte
Allora accoglierà il dolore innocente credo che sia veramente l'esperienza dello Spedale degli Innocenti accolla cogli Enza e questa cosa vuol dire certamente portato nelle case la professionalità la completa la competenza all'assistenza ma non basta
Bisogna portare umanità ascolto condivisione sorrisi perché innanzitutto nelle case portiamo noi stessi non portiamo la professionalità e quello sì tra si vede ogni volta nel rapporto con questi bambini è quello quello che conta certo devono esserci non più le valli e per fortuna o purtroppo
E devono esserci i giunti sionisti gli infermieri gli psicologi ce ne qua una in prima fila a tutte le figure professionali ma unite da un unico intendimento essere innanzitutto a noi stessi Veltri
è non posso a dimenticare quello che voi più volte avete citato perché la la frase di sinistra è stata detta da una mamma di un nostri bambini che adesso leggo che mi sembra estremamente esplicativa
Mio figlio non è epilettico non è che tra precipuo mio figlio scusate all'epilessia alla tetraplegia mio figlio ha ben altro
è un mistero anzi è il mistero
E questa è lo sguardo con cui dobbiamo guardare i nostri bambini
Tanto è vero che mi colpisce perché per noi il ministero ha un nome viene messo offre Maria e Giuseppe nel presepio quindi in questo senso davvero a me ha colpito tantissimo perché è indica con chiarezza e semplicità cosa guardare guardare per pochi momenti quel bambino lì
Pochi momenti perdono sguardo non richiede una lezione di un'ora
Richiede uno sguardo pochi secondi pochi minuti mi dicevano che stavano lì a vedere il bambino no credo che sia una perso un pezzo importantissimo avrà che questi bambini
Sono un segno che richiama il mistero
La moneta spezzata anche noi siamo stati colpiti da questo fatto dalla moneta spezzata
Perché noi non prendiamo i bambini affidati ma entriamo nelle case che ci affidano per una periodo di competenza dei ruoli quindi di per sé a dove siamo che ha chiamati noi siamo chiamati ad accompagnare una famiglia con la sua storia e la sua capacità quindi è un pezzo di strada da fare insieme tenendo presente che spessissimo ci troviamo di fronte qui è un Assessore mi permette di parlare con le difficoltà sociali che questa situazione comporta in maniera devastante
La la famiglia spesso si spezza rimane un solo genitore deve lavorare tenere il bambino la allo sfratto dall'H eccetera eccetera sa meglio di me quello che vuol dire ma entrare in quelle case è quanto di più alla dirompente esiste io presente negli occhi
Allora la la cosa più importante e accompagnarli fino al destino senza abbandono né accanimento terapeutico attenzione salvo parole che firmeremo tutti perché io sono di una semplicità incredibile
Ma nel contesto nel singolo caso sono di una complessità enorme da capire fino a che punto eccome e spesso non c'è un'opinione condivisa bisogna costruirla con pazienza
Questo è uno dei bambini uno dei primi che abbiamo accompagnato a parla di risorse al sicuro
Mi ricordo quella notte in cui tutti gli operatori che avevano lavorato su questo bambino ci sono chiamati alla fine erano presenti in dodici
Cioè non è una professione che lascia è una professione che accompagna fino alla fine
Fino alla fine
Bambini affidati ai genitori annoia le comunità da restituire prematuramente questo è un altro passaggio di un papà a me molto caro
Perché è quello il senso Della Monica spezzata è che viene affidato a tutti alla famiglia a alla comunità cristiana ma anche a chi ce l'ha donato con la coscienza io quindici nipoti che tutti ci sono affidati non solo questi
Amato concludo rimandando a a coi approfondimenti perché non voglio portar via troppo tempo però bisogna essere concreta una reale cioè a costruire le cose non è facile credo che se i cento anni di storia
Lo gestì Moni no a abbiamo messo in piedi un convegno mi permetto di badili di segnalare perché tutti i documenti internazionali inerzia nazionali dicono che a casa è meglio curare questi bambini
Ma a casa è meglio appurare se se se c'è intorno una rete di ospedali di di specialità di di soli di sostegno sociale che effettivamente sia una rete funzionante non è così purtroppo non è così tanto che abbiamo chiamato in quel convegno a tutti le esperienze più vive della Lombardia interrompiamo quella regione perché le frasi famose a anni allora come si può dire a accompagnamento e o la Rete famosa sia una rete effettiva una continuità assistenziale possa essere effettiva per questo credo che queste sì a dimostrazione di tutto il lavoro e la passione che ci vuole per portare avanti questo ringraziando e soprattutto chi ci ha anticipato per seicento anni quindi non è poco per vendicarsi ulteriormente la strada grazie
Grazie Maurizio
Non per quello che c'hai detto ma per quello che fa
Do la parola a Stefania Saccà Hardy che l'assessore
Allora alla salute
Della regione Toscana fa un intervento credo che può anche prende spunto dal commentare come responsabile politico
Di un'area così importante alla luce di queste testimonianze toscane e non sono toscani
Sì grazie mi mi piace dire che sono responsabile delle politiche della salute ma anche delle politiche sociali perché bardato tant'da tanti anni mi occupo e politiche sociali ho fatto anche l'assessore a Firenze alle politiche sociali
E quindi
Mi piace mettere insieme questi due aspetti perché la salute e le politiche sociali sono un po'un tutt'uno non è possibile immaginare la sanità senza una presa in carico anche sociale e chi chi mi ha preceduto lo raccontava bene raccontava bene quanto soprattutto nella disabilità gli aspetti di tipo sanitario sono collegati anche con una presa in carico sociale e lo dimostra il anche la storia e l'Istituto degli Innocenti sulla quale io
Non torno perché l'hanno raccontata molto meglio di me
Ma che è nel sistema socio sanitario della Regione Toscana
Un pezzetto questa dentro una politiche più ampie a trecentosessanta gradi che cercano di mettere i dati tanti anni il bambino
All'interno delle politiche delle scelte che noi facciamo sul fronte sanitario sul fronte sociale il sito degli innocenti aveva questa capacità di tenere insieme la presa in carico di carattere sociale l'abbandono
Seguire i bambini e portarli fino al momento in cui potevano essere autonomi potevano entrare nella vita
Nella vita ordinaria nella vita da adulti insieme anche alla presa in carico di tipo sanitario all'Istituto degli Innocenti si parte deriva anche si facevano tu ricordavi
A anche le le prime politiche vaccinali le politiche sul vaiolo le le esperimenti sul bacino del vaiolo la vario Rizzo azione era cominciamo allestito degli innocenti in collegamento
Con l'ospedale Santa Maria Nuova che che abbiamo un altro primato abbiamo il più antico ospedale d'Italia che continua ad essere un ospedale la caratteristica di questi luoghi
Di Firenze è che sono stati dedicati lo dicevamo prima sono stati dedicati all'accoglienza e all'assistenza molti secoli fa e lo sono ancora ad oggi ancora oggi questa è una caratteristica di una città che ha saputo dedicare alcuni luoghi belli perché è vero nella bellezza
Come diceva Simone Weill alla la bellezza e la sofferenza sono le due strade attraverso le quali Dio arriva al cuore degli uomini
La bellezza e la sofferenza sono tenute insieme
Che venivano tenute insieme fin da molti secoli fa e lo sono ancora oggi ancora oggi quei luoghi di straordinaria rara bellezza sono destinati all'accoglienza non solo questi ma penso a tutto il Complesso del Carmine che ancora oggi ospita l'albergo popolare ospita l'accoglienza invernale penso anche a tanti altri luoghi di Gallo dove c'erano le madri abbandonati insomma ancora oggi tutti questi luoghi sono destinati all'accoglienza e sono nel centro della città
Perché anche questo è un aspetto importante che rivendichiamo ancora oggi
Io ho gestito la prima accoglienza migranti nel due mila undici la prima emergenza Nordafrica
E sembrava strano per Firenze avesse organizzato l'accoglienza nel centro della città e non avesse messo le persone che arrivavano dall'altra parte del mare in luoghi lontani dove non li nessuno li poteva vedere era un principio fondamentale fu una scelta non fu un caso noi accogliemmo nel cuore della città perché abbiamo sempre pensato che non ci si debba vergognare dell'accoglienza e della solidarietà come purtroppo oggi
Stanno tentando di farci credere che ci si debba vergognare di fare solidarietà e accoglienza ma l'abbiamo fatto e continuiamo a farlo nel cuore della città
Perché l'integrazione è un pezzo importante delle politiche di accoglienza e di presa in carico delle persone Istituto degli Innocenti è un pezzo della Rete un passaggio della Rete
Di assistenza e accoglienza che in Regione Toscana e in particolare nella città di Firenze proviamo a mettere in piedi
Noi abbiamo un altro soggetto un'altra istituzione di prima grandezza nell'ospedale pediatrico Meyer
Che è un'altra dei tasselli di queste reti di assistenza di primo livello abbiamo cominciato a fare gli screening neonatali quando ancora in questo paese non erano fra i livelli essenziali di assistenza e l'abbiamo cominciati a fare con un'ampiezza che ancora oggi si tende la prima Regione in Italia
Ad eseguire questo tipo di interventi lo facciamo e continuiamo a farlo attraverso una politica vaccinale che noi abbiamo fatto molto forte molto spinta nella quale ancora crediamo guardate e sulla quale abbiamo spinto molto perché riteniamo né a un certo punto poi di fronte a tutte le discussioni né si sentono le istituzioni debbano anche dire da che parte stanno e l'abbiamo detto con forza perché noi riteniamo
Amo che la tutela della salute del bambino passi dalla da una decisione da un impegno forte delle istituzioni che dicano con chiarezza che su certi aspetti non possiamo avere tentennamenti non possiamo dire ma si fanno le autocertificazioni ma vediamo un qualche modo come aggirare le norme passa bene Gabriele Toccafondi e qui davanti a me che da sottosegretario all'Istruzione ha su questo anche su molto altro insomma avuto un impegno molto forte molto deciso ma insieme a questo poi c'è tutta
Una rete
Pediatrica di assistenza e di accoglienza che sta insieme vedete insieme alle eccellenze della ricerca e della cura dell'Ospedale Meyer noi ci abbiamo messo e ci mettiamo
Tutto una collaborazione una serie di collaborazioni non tante associazioni perché il terzo settore è fondamentale
Per rendere aiutare e il rendere una risposta a trecentosessanta gradi rispetta le tematiche dell'accoglienza
La rete di associazioni che intorno all'ospedale Meyer aiutano e sostengono le famiglie né spesso vengono da lontano perché non solo l'uno in ospedale pediatrico della Regione Toscana monotematico naturalmente ma è un punto di riferimento per il gran parte dell'Italia centrale penso anche a gran parte della Sardegna tante
Altre regioni che a quella no va be'la Lombardia nona
Non ha no va be'non era un punto di eccellenza nella sanità anche la Lombardia
Dobbiamo riconoscerlo
Ma tante altre Regioni ne invece fanno riferimento a all'ospedale Meyer e tante famiglie ne vengono spesso catapultata in una realtà che non avrebbero mai voluto vivere ma che hanno bisogno non solo della cura e dell'assistenza
E della ricerca che sono fondamentali ma anche di una reti di aiuto e di sostegno che il nostro sistema delle associazioni mette a disposizione
Al contratto
Una famiglia una volta ospitata in una degli appartamenti di una delle fondazioni che la Fondazione Paciotti che si occupa di di dare ospitalità una famiglia che veniva dalla Sardegna questa madre mi disse dice guardi e assessore lei non può avere un'idea di cosa vuol dire portare un figlio a fare una visita oculistica e nel giro di poche ore trovarsi imbarcate su un aereo
E mandati nel reparto di di Neuro Oncologia
Senza avere nemmeno essersi portati dietro nemmeno un vestito di ricambio
Essere precipitati in un incubo
Che vede tuo figlio il tuo bambino far fronte fronteggiare insomma una malattia così grave e avere avuto nello stesso tempo vicino hanno voi qualcuno se c'è ospitata in un appartamento dove abbiamo trovato il latte le cose che ci servivano e sentire altri genitori
Che ci hanno accolto e ci hanno fatto sentire un po'meno soli in una vicenda allucinante di questo genere quindi una rete di associazioni che si muovono intorno al nostro ospedale
E questa è la parte più propriamente diciamo vicino alla sanità ma insieme a questa
Cioè la rete dell'accoglienza
Quando il Papa ha ci ha voluto dare l'onore di una di una udienza nei seicento anni appunto della Fondazione allestito degli innocenti
Ci ha detto che l'altra metà della famosa moneta oggi è in mano a tutti noi è in mano alla Chiesa ma è in mano a ciascuno di noi
A ciascuno di noi le alla responsabilità di fronteggiare oggi le nuove povertà alle nuove sofferenze la solitudine la fame che scappa l'allontano e ha il dovere di essere quell'altro pezzo della moneta e noi abbiamo provato e proviamo nella nostra regione non vergognarci della solidarietà dell'accoglienza
E a mettere insieme un sistema di aiuto e sostegno soprattutto rivolto ai minori stranieri non accompagnati che arrivano in misura così rilevante sul nostro territorio e dei quali ci occupiamo abbiamo
Fatto un provvedimento abbastanza unico nel panorama nazionale perché la legge ci obbliga a prenderci cura
Fino a diciotto anni di questi bambini ma noi abbiamo fatto un provvedimento come Regione Toscana me se ne prende carico e la lunga fine ventun'anni l'accoglienza perché molto spesso noi investiamo nella cura nella presa in carico delle dei bambini li portiamo gli facciamo fare il corso di istruzione e di formazione e poi a diciotto anni è un giorno dovremmo metterle fuori dalla porta
Magari interrompendo un percorso di formazione e di accompagnamento e lasciandoli al proprio destino ecco abbiamo fatto
Un percorso di presa in carico fino a ventun anni per cercare di terminare il percorso di formazione di inserimento dei minori che arrivano spesso da tante parti del nostro Paese insieme a questa abbiamo naturalmente una rete
Di accoglienza
E di assistenza alle famiglie in difficoltà
Sia dalla parte sia cercando di fronteggiare la prevenzione sia nella parte poi dopo di risposta
Che cerchiamo di articolare attraverso comunità hanno e oggi purtroppo le cronache ci raccontano anche di esperienze
Disastrose però ci sono anche tante esperienze positive nel non possiamo dimenticare e che aiutano le famiglie a superare momenti di di difficoltà corriamo il rischio di vedere sempre quello che succede la distorsione di alcuni fenomeni mi ma c'è una fisiologia né invece funziona ci sono strutture d'accoglienza ne funzionano bene ci sono persone che si che dedicano anima e corpo a ricostruire un percorso per bambini neri che sono vissuti in famiglia è un con grande difficoltà noi sosteniamo anche un percorso di prevenzione
Con un ma Progetto perso a Firenze che impone un'altra delle istituzioni nel progetto di villa Lorenzi che noi sosteniamo io cominciamo a sostenerlo quand'era un comune ha continuato
Dalla Regione Toscana per aiutare le famiglie che hanno problemi non figli in adolescenza a iniziare insieme un percorso di risposta prima nelle i problemi diventino patologia e dopo si affrontino con maggiore difficoltà e quindi lavoriamo sia sulla prevenzione
Che poi sulla risposta naturalmente quando invece non è stato possibile
Anticipare il problema ma è necessario rispondere al problema spesso e lo facciamo sia
Con il Tribunale dei minori perché l'istituto degli Innocenti a un centro di documentazione
Molto importante sulla base del quale noi facciamo e poi definiamo le politiche di risposta
Ai problemi sia attraverso un accordo che consente al tribunale dei minori
Di accedere alle banche dati che noi abbiamo delle strutture di accoglienza cioè il tribunale dei minori può direttamente interloquire un progetto unico e vedere tutti i dati
E tutte le gli elementi che le strutture d'accoglienza raccolgono quando hanno dei minori in affido e incarico Allo stesso modo stiamo mettendo in piedi invece un progetto con il tribunale ordinario
Per aiutare le separazioni giudiziali con figli ed evitare che i problemi dei genitori troppo spesso ricadano sui figli stiamo mettendo in piedi un progetto di accompagna mento
Delle separazioni giudiziali con il nostro personale
Sanitario di psicologici
Specializzati in questo per aiutare
Diciamo il tribunale anche a dare una risposta è una presa in carico professionale vere accompagnare le famiglie anche nella fase
Della separazione della separazione giudiziale affinché non ricavano le conseguenze non ricadano sui figli
Quindi diverse diversi provvedimenti insieme naturalmente alla agli investimenti che facciamo sul tema dell'affido familiare perché certamente bene
Vedere gli occhi sulle strutture bene averle comunque le strutture ma laddove è possibile
Dare una risposta di inserimento familiare non cerchiamo di aiutarla e di sostenerla e l'affido familiare è certamente uno degli strumenti
Migliori sotto questo profilo compongono ne facciamo ne facciamo parecchie e poi abbiamo fatto un accordo per esempio con la FISM
Con somaro sapete con le scuole cattolica proprio per aiutare a prendere in carico e a dare una risposta e un sostegno anche nelle scuole
Non pubbliche con gli insegnanti di sostegno per i bambini che hanno sia problematiche di disabilità sia problematiche di integrazione
La il sistema complessivo poi dell'accoglienza e della risposta che noi proviamo a dare lo facciamo anche per esempio sullo sport abbiamo un progetto credo unico in Italia si chiama
Scuola esporta compagni di banco sul quale
Investiamo quasi due milioni di euro per aiutare i bambini
E anche i bambini che vengono da famiglie che non possono permettersi di iscrizione ad una società sportiva a fare attività fisica perché lo sa anche lo sport
E qui c'è anche un mare allo sport dedicata allo sport è uno strumento di integrazione per i bambini per i minori oltre né ad essere un luogo dove si dovrebbero imparare alcuni valori anche corretti stili di vita
Insieme a questo ed è interessante l'esperienza della Fondazione Grassi
Noi adesso proprio stiamo provando anche a mettere in piedi un hospice pediatrico è un tema molto fare al mio vescovo che me lo ha sottolineato più volte insieme a Caritas insieme all'Associazione vorremmo provare a dare una risposta di presa in carico non solo d'omicidi e aree ma per tante famiglie che vengono da lontano anche residenziale per aiutare
I bambini anche purtroppo nella fase della malattia e del fine vita il sito degli innocenti quindi è un pezzo fondamentale del nostro
Sistema di accoglienza che è un sistema d'accoglienza e di risposta molto più vasto peraltro
Nell'Istituto degli Innocenti fino a qualche anno fa c'era un consultorio e oggi stiamo lavorando perché ci sia di nuovo anche un consultorio allestito degli innocenti perché crediamo che un luogo a un punto di riferimento pubblico dove le donne si possono rivolgere nella mia idea non solo per avere la certificazione all'aborto ma anche per il sostegno
A portare avanti la gravidanza quando una donna ne abbia volontà io sono stata purtroppo oggetto per parecchie settimane di di una
La non banale e aggressione perché avevo fatto un accordo con il Forum delle famiglie
Non perché fossero dentro i consultori ma perché le donne dentro i consultori esprimono la volontà di portare avanti una gravidanza senza avere magari i mezzi gli strumenti e il sostegno necessario si potessero rivolgere anche a qualche associazione né attenta
A questo aspetto Assostampa per settimane poteva immaginare nume bersagliata da da da da una marea di
Di critiche ma certamente guardate non non volevo ma insomma vuole come come è nello spirito della centonovantaquattro centonovantaquattro Ando si deve applicare sa applicasse tutta non solo una
Una parte se uno la legge e la legge interamente insomma c'è l'aspetto certamente del rispetta e della garanzia che noi facciamo e dobbiamo fare negli ospedali pubblici di voglia interrompere la gravidanza ma anche l'aspetto dell'aiuto e sostegno Dini invece una gravidanza la voglia portare avanti quindi mi piacerebbe dell'Istituto degli Innocenti proprio nella sua vocazione del rispetto della vita
Fosse il luogo dove nuovamente possiamo realizzare nel centro della città un consultorio e ci stiamo lavorando insieme a Maria Grazia e insieme a tutti gli altri ecco mi fermo qua però vedete che
La
L'idea della centralità del bambino potremmo discutere sul tema della disabilità che certamente un altro dei temi che ci interrogano i numeri istituzioni fortemente perché è su questo beh e su queste grandi sfide che la politica deve dare una risposta e che è una comunità si qualifica nella e si qualifica nell'assistenza ai più deboli nell'attenzione ai più deboli nell'attenzione agli emarginati non nella nel far vedere chi è più forte e chi ha i muscoli più più forti chi urla di più e chi di più si fa vedere come colui che rispetta l'ordine invece dell'accoglienza della solidarietà
Io credo che su questo noi abbiamo grandi passi da fare meno male abbiamo Fante associazioni che si impegnano sul tema della disabilità perché altrimenti davvero non ce la potremmo fare
A dare un minimo di risposta dignitosa rispetta chi si fa carico di di
Della fatica
Di un figlio con disabilità della fatine della bellezza perché anch'io penso che questa sia alla fine per chi la vive nel modo giusto anche la un un elemento di grande crescita e di grande ricchezza e di grande bellezza ma dicevo
Tutti questi pezzi ne ho provato sommariamente velocemente a raccontare ci danno l'idea di come noi bisogna provare ad organizzare attorno Allen soggetti più fragili attorno ai bambini un'orca l'organizzazione di una società e di una comunità
Che sappia davvero rispondere ai bisogni di chi da solo non ce la può fare ma di chi ha bisogno di una comunità che si faccia carico dei soggetti più fragili dei soggetti
Però che rappresentano anche il nostro futuro e che rappresentano non nostra società come sono appunto i bambini
Ringrazio tutti i partecipanti
Dal mio punto di vista
Vorrei che
Tornassimo a casa uscissimo da questo incontro con un po'più di speranza con tanta speranza e guardando con ottimismo
Al nostro mondo di oggi
Perché è facile cadere nel pessimismo oggi come oggi sembra che tutto vada peggio vada male ma non è così
Non è così
Settanta
Siamo condizionati dal fatto d'esempio come è stato strumentalizzato l'episodio
Un episodio negativo sull'affido c'è qualcuno che criminalizza le case famiglie
A scopo il suo
Non è così
Il che c'è un salmo che dice
Che bisogna turarsi le orecchie per non udire fatti di male e chiudersi gli occhi per non vedere fatti di sangue
Io credo dobbiamo imparare a a
A far tesoro di questa nostra storia di questa nostra di questo nostro presente vestiti per testimoniare la nostra speranza
Anche per noi del Banco Farmaceutico molto più concretamente
L'anno venturo ci saranno vent'anni che insistiamo vent'anni che organizziamo la nostra colletta io dico non vogliamo celebrare niente vogliamo ripartire
Vogliamo ripartire vogliamo crescere
Saluto anche il dottor Bachini che membro del del comitato di presidenza di Federfarma tensioni i nostri compagni ma non solo compagni cioè non esiste Remorse non ci fossero le farmacie se le farmacie non ci sostenessero
E insieme di sicuro vogliamo continuare questa questa storia anche la nostra storia un piccolo segno che attraverso il volontariato attraverso l'opera di tanti volontari attraverso l'adesione volontaria
Delle farmacie
Loro contributo economico è possibile aiutare
Dentro una storia secolare che ha fatto
Dell'accoglienza uno dei uno delle
Per le nostre caratteristiche
Adesso è tardi ma ne abbiamo ad esempio un progetto con le nostre forze armate
Che dopo vanno all'estero la prima cosa che fanno aprono dei progetti di cooperazione civile gli americani sono stupiti come noi italiani si riesca a dialogare con le popolazioni civili ma perché dentro una tradizione tre cappellani militari
E lo stesso esercito
Quando si va non si è sentivo il capo il comandante generale comandante delle nostre operazioni all'estero
Dice noi siamo ospiti di questi Paesi
Dove andiamo ad aiutarle per costruire la pace dentro questo ci stanno interventi sociali sanitaria cui il banco
Modestamente contribuisce tanti farmaci quindi vi aspetto tutti come volontari alla giornata a febbraio faremo più di una giornata tutta in occasione del ventennale
Chiudo dicendo vi che in menti anche lui esiste da quarant'anni
Esiste
Per il tono del tempo di tanti volontari ma anche per il contributo economico di ciascuno di noi anche piccolo anche un Euro due euro si possono donare
Ai nei punti raccolti
Di raccolta dei fondi solo lì non c'è nessun altro autorizzato a raccogliere fondi solo lì però facciamolo c'è il cuore rosso i volontari con la maglietta rossa grazie scusate per avere che abbiamo sforato un poco i temi grazie