"I cattolici e la stampa nell'Italia che cambia"

Cominciamo
Assolvo
Dovere di ringraziamo i partecipanti
A questo convegno che immergendo
Coinvolti come siamo noi
L'arresto più qui da propositi
Celebrativi le venticinque Nale di Avvenire dalle riflessione che questa scadenza suggerisce
Non c'è Artoni cammini differenti di un bilancio ma sulla fedeltà del giornale alle intuizioni
Che hanno ispirato che lo hanno e hanno ispirato la sua nascita e sulla sua adeguatezza come strumento al servizio dalla comunità dei credenti
Sento prima di tutto il dovere di ricordare in questa sede come il momento più alto e più significativo
Di questo venticinquennale l'incontro che il Santo Padre il primo maggio scorso ha riservato alla famiglia di avveniva
Dico famiglia nel senso più alto
E più in più esteso della sua cessione proprio per che comprendeva oltre i giornalisti gli amministrativi tipo grossi raccolti nella Sala Clementina siamo stati destinatari
Di un messaggio alto non convenzionale profondamente motivate
Sulla natura del nostro impegno dei giornalisti cattolici di comunicatori ancorati a valori da principi irrinunciabili
Gelosi di una identità ce lo ha ricordato il Papa
Che nel nel seducente in fatto quotidiano con la cronaca
Deve essere non deve essere reinterpretata aggiornata ma mai indebolita
Altrimenti
Il tapparci la ricordati i criteri ispiratori del disegno di Paolo sesto nel dare vita ad un quotidiano che rispecchiasse l'intero cattolicesimo italiano
A Franco ha affrancato da quelli che il Santo Padre ha definito i difetti campanilistici
Il cattolicesimo italiano della Chiesa italiana e per questo ha aiutato a parlare la stessa lingua
Registrando le pulsioni post conciliare gli al ritrovamento Prost conciliare
E mettendo le Chiese locali in proficuo dialogo tra loro con la sulle con la Società italiana allora come oggi
In preda alle convulsioni del cambiamento
Avvenire dunque come giornale laboratorio come crocevia di opzione di stimoli convogliate verso un punto di approdo convergente
Capace di rendere più incisiva e la presenza della Chiesa in Italia al tempo stesso aiutare il popolo italiano a stare insieme per il bene lo dico per il bene di tutto il Paese
Nella consapevolezza per quanto riguarda noi giornalisti allorché il giornale lo facciamo ridare una continua a testimonianza cristiana
Per illuminare le coscienze del per comminare coscienze nel nuovo contesto morale e sociale costituzionale
Che si va creando il Papa c'è stata largo anche di RAI tre finissime riflessione sul nostro lavoro ma io trovo che i richiami
Alla natura del giornale fino alle sue finalità debbono oggi fare premio su ogni altra suggestione legate al venticinquennale indurci a una verifica e coraggiosa
Non autoconsolatoria del cammino che abbiamo alle spalle e dei traguardi che continuiamo a porci
Dico tutto questo senza enfasi
Nella convinzione che avveniva abbia nella su un futuro di serene certezze e nel panorama dei medi
Tutto lo spazio che gli spetta
Per una specificità che lo il porno che lo pone in controtendenza
Rispetto un giornalismo gridato sollecitatoria di emozioni più che di spinte costruttive modulato sul gli schemi di una spettacolarità fine a se stessa piuttosto che sorreggono il formativo
Si sente spesso lo sento io almeno ripetere spesso che questa linea non paga che nel processo di omologazione diffuse compatta dalla stampa italiana sul versante dell'eccesso dell'eccitazione ha poco senso ottanta attardarsi lungo percorsi segnati
Dal senso di responsabilità di chi fa il giornale dal rispetto verso i lettori
E una problematica io posso dire in tutta tranquillità e non è presente nel nostro lavoro
Convinti come siamo d'aver fatto una scelta irreversibile
Cioè il nostro impegno che ci vuole testimoni
Di una stagione difficile punteggiate di scandali di sconvolgimenti credo manchiamo di registrare ma che ci ostiniamo a non piegare rappresentazione disperante del nostro presidente del nostro futuro
Ritengo oltremodo significativa per la storia e per l'immagine di avvenire anche un'occasione come questa
Questo convegno voluto e organizzato
Lo ripeto al di fuori da ogni intento celebrativo indirizzato con apporti di alto livello ad una disamina severa senza veli
Che senza le suggestioni imposto dai dalla ricorrenza
Sulla fatture di Avvenire o sul suo impatto con i lettori cattolici e non
Sulle sue potenzialità inesplorate sia per quanto riguarda i contenuti del giornale sia per quanto riguarda gli spazi di un mercato per sua natura diffidente difficile
Gli stimoli i suggerimenti le analisi usciranno da un confronto che mi auguro Franco
Approfondite non saranno archiviati
Lei scritti dal capitolo delle raccomandazioni utili e puntualmente disattese
è un impegno che prendo
Qui all'apertura di questi nostri lavori
Ripetendo il mio grazie a quel a quanti hanno accettato di affiancarsi in questa pubblica riflessione
Che è un solo scopo
Quello di rinsaldare avvenire nella sua Storia della sua identità
Che individuare se possibili
Le direttrici di marcia di un cammino che sappiamo non facile
In presenza di una crisi della stampa quotidiana che ci tocca da vicino
Con la penuria degli apporti pubblicitari e con un sistema distributivo molto spesso penalizzante per un giornale come il nostro
Che è il suo punto di forza dagli abbonamenti non ho altre ospizi da formulare c'è dunque la primo giornata come questa aiuti noi con la nostra inadeguatezza il mondo cattolico nella sua complessità
Una complessità ai miei occhi a tratti a tratti perfino inafferrabile a riconoscersi in uno strumento di lavoro di crescita
E di quotidiana verifica dell'insegnamento della Chiesa italiana palazzi della cronaca del Paese del mondo
Passo la parola al collega
Dino Boffo sarà il regista del lavoro
Grazie
Al direttore appunto sulla che il direttore Rizzi adatto continuiamo questi nostri lavori
Il meeting è stato concepito sostanzialmente attorno a due nuclei a due momenti primo che si concentra il Mattino il secondo che si concentra nel pomeriggio due forum immaginati in relazione dinamica tra loro
Il primo Forum quello della mattinata a un po'per tema i cattolici e la stampa nell'Italia che cambia
In pratica noi vorremmo inserire questo nostro anniversario all'interno del cambiamento in atto nel nostro paese riconoscendo cinesi sono anzi andando a individuare le nostre tracce nell'ambito della stagione straordinaria che il tempo è che il paese sta vivendo non è una moda non è una convenzione linguistica siamo davvero dentro un cambiamento un vero e proprio il proprio tra passo e il Paese in metamorfosi
Ecco qui ci interessa capire come la stampa
Stia navigando in questo mare periglioso
Come essa sta registrando questo cambiamento meglio come sta interferendo
Con questo processo quale ruolo interpreta la stampa
Un ruolo accelerante o ritardante una funzione manipolatoria o di realismo
E avvenire in questo frangente quale figura si sta ritagliando
Avevamo previsto abbiamo previsto tra istantanei in successione cronologica tra loro
La prima il Paese che cambia in qualche modo un indice delle dinamiche che interessano il nostro Paese in questa stagione
Quel secondo una riflessione sulla stampa in genere in questo momento di cambiamento e terzo
Una riflessione su Avvenire in specie sì guideranno in questa in in queste riflessioni successive tra illustri maestri il dottor De Rita
Il dottor Del Buono il professore Riccardo li ringraziamo di questo contributo qualificante ai nostri lavori e a questa a questo nostro anniversario
Il dottor Del Bono non c'è perché come dice lui a guai all'unico occhio che ormai gli fu gli gli resta funzionale però ha trovato un modo simpatico per rendersi presente e noi onora Remo senz'altro questa questa sua ma modalità di presenza noi ci impegniamo a rispettare i tempi che ci siamo dati ci augureremo che di avervi i nostri compagni di di cammino di itinerario fino a oggi pomeriggio fino alla conclusione
Dei lavori
Io darei senz'altro la parola al dottor Giuseppe De Rita metamorfosi di un Paese in crisi
Io vero
No queste parole di Boffo la prima cosa che devo fare devo scusarmi sempre non resterò con voi non solo tutto il giorno ma neppure tutta la mattinata
Avevo preso impegno di andare a bon quindi devo partire però non ha voluto mancare pure in questa finestra di un'ora un'ora e mezzo a questa riflessione comune
Perché perché credo che il discorso che mi è stato affidato impegni una riflessione debba impegnare una riflessione molto a
Accorta molto approfondita non tanto del società in crisi quanto del modo in cui la società in crisi alla fine oggi ha bisogno di un tipo di informazione ho detto a un tipo di informazione molto particolare
La mia tesi è questa la dico subito e poi cercherò di spiegare
Vedessi e che la crisi di questa società è una è legata a una restrizione continuata dei perimetri sociale e culturale in cui viviamo
è dovuta ad una aggregazione su grandi tribù culturale
Ed è dovuto al fatto che più si segmenta no i perimetri essi e le tribù sociali più si cerca di trovare un fatto unificante in una sorta di bolla calda della politica delle emozioni della stampa che parte tutto sommato addirittura ad accentuare crea disgregare ulteriormente la segmentazione del Paese
Cerco di spiegare questa tipo
Cosa sta succedendo in Italia
In Italia sta succedendo da molti anni a questa parte una cosa che in parte succede anche nella Chiesa
Cioè si riducono i perimetri delle appartenenze una volta il perimetro delle appartenenze era l'arrocco
Proletari di tutto il mondo UniCredit
Il perimetro era tutto il mondo
Era largo perché il la classe il gruppo sociale il ceto medio la borghesia erano appartenenze grande
Era largo perché in fondo dire la patria la nazione o addirittura all'Europa come nazione negli anni Cinquanta tutti ci abbiamo creduto era un perimetro largo
Oggi abbiamo perimetri stretti sempre più stretti
Perimetri stretti sul piano sociale sul piano territoriale sul piano culturale
Perché no anche sul piano religioso
Perimetri stretti sul piano quelli che vediamo son quelli i perimetri stretti sul piano territoriale
Sono lombardo
Diventa un elemento di identità
Come se una volta come una volta dicevamo sono classe operaia oggi diciamo sono lombarda
O sono Veneto sono calabrese
Io che sono romano Romano Monticiano non mi mi sognerei mai di dire sono romano Monticiano non mira alcuna identità
E invece no in per molti il perimetro e il perimetro dell'appartenenza il perimetro dell'identità si riconoscono in quella lingua si riconoscono in quel dialetto in quel paesaggio in quel modo di pensare in quel gruppo
Di amici in quel territorio professionale intorno alla cittadina di Abbiategrasso o di Guardiagrele in provincia di Chieti
Nel territorio che essi imperi maître à in termini sempre più specifici
Si sta cc sentiamo tutto sommato a disagio di fronte al leghismo
Ma il leghismo non è altro che lo sfruttamento politico di una logica di riduzione delle a parte i perimetri di appartenenza che è fondamentale
Che è un fatto storico perché finite le illusioni delle grandi appartenenze ideologiche politiche di classe
Di schieramento mondiale sono occidentale sono orientato eccetera resta l'appartenenza più più bieca se vogliamo ma anche più radicale
Sono nato qui e sono di questa terra
Il perimetro resta piccolo
Chi di voi vai in vacanza da me nelle montagne italiane in Val d'Aosta in Trentino ritroverà un patriottismo di frazione
La festa del pane la festa del del delle fontane la festa di qualsiasi cosa perché dice ma è una festa tradizionale la frazione no ce la siamo reinventa
Ma vogliamo aprire una solidità un'identità addirittura di frazione
Il perimetro è stretto ma il perimetro stretto non solo sul piano territoriale quello che vediamo e soffriamo attraverso ad esempio il leghismo
Lo troviamo anche sul piano sociale
Che oggi la classe non esiste più
I miei genitori dicevano con orgoglio siamo ceto medio se io dicessi ai miei figli siamo ceto medio mi guarderebbero Lunaria dice ma che stai dicendo
La borghesia diventata un punto una classe onnicomprensiva ragione Pasolini a dire avremo il grande imborghesimento non avremo mai una grande borghesia
Sono in borghese siti tra i comportamenti i modi di fare ma non esterno non si è fatta una borghesia come classe
E allora abbiamo tutte queste specificità categoriali
Dal bancario al pranoterapeuta dal dal macchinista delle ferrovie il controllore di volo in cui lei appartiene i perimetri sono sempre più piccoli
Il perimetro reale sempre più piccolo
In cui non liti la dialettica e dialettica infra categoriale infra sistemica non c'è più il grande conflitto associate
Neppure fra ricchi e poveri perché all'interno dei ricchi all'interno dei poveri
E gli schieramenti sono impossibili oggi dire che la Chiesa sta con i poveri non vuole dir nulla
Perché all'interno dei pori si sono o o dei meridionali o dei dei settentrionali ci sono coloro che hanno stress diversi emarginazione diverso non è soltanto una povertà materia oggi la povertà e l'emarginazione l'emarginazione può toccare
L'operaio di Torino come può toccarlo per il Crotto
Il processo di questa frammentazione di in in appartenne interi metri sempre più piccoli
Ma anche sul piano culturale vedete
Oggi si è vero c'abbiamo la televisione grande mamma che ci rende quasi tutti uguali un po'Ristori di dire se i miei bambini
Però altrettanto vero che nel momento in cui andiamo a ragionare di fatti culturali risposi scopriamo le ha appartenenze molto micro
L'appartenenza ad esempio di tipo disciplinare
Le appartenenze di di storia delle persone che in qualche modo ci dicono qualcosa Oreste del Buono non c'è ma ora servono è uno che ha una sua storia personale non è attribuibile
A un a uno schieramento a una linea culturale c'è questa frammentazione totale
Sapete anche perché non lo devo dire a voi chi lo stessa realtà religiosa i perimetri si riducono
Si riducono perché ad esempio per carità io sono felice e contento ma rispetta vent'anni fa quando avevamo qualcuno di noi aveva decretato la morte delle parrocchie parrocchie sono diventate chiese forti
Ma con perimetri limitanti
Io sono romano l'ho già detto
Ma riconosco buona parte dei miei trecento parroci romani quanto sono impermeabili
Se non nell'ossequio dovuto quando arriva al Papa il cardinale sono impermeabili a input esterni
Sono loro il loro piano pastorale loro consiglio pastorale i loro catechisti e arrivederci e grazie a quelli che vengono da fuori
Per non parlare delle tante associazioni movimenti eccede che hanno in qualche modo delimitato perimetri alcune volte addirittura settari chiusi misterici
Sì da Cittadella mi isterica delle loro appartenere
I perimetri si riducono
A società italiane attive nella nella brigata impressione che tutto si stia globalizzato dove il mondo si globalizzato informazione si globalizzato vediamo i carri armati
Su che che espugnò avviarla mamma Casa Bianca Mosca vediamo la guerra del tutto è globalizzato né i fatti culture comportamenti modi di essere modi di pensare stanno in perimetri sempre più stretti
Questi perimetri stretti naturalmente forse non ce ne accorgiamo ma è così hanno una tendenziale avuto consiste
Sono autoreferenziali
Mi permetterete visto che qui ci capiamo possiamo capirci di più se parliamo di di di fatti religiosi pensate a tutte le associazioni e movimenti ecclesiali
O le stesse Parrot sulle stesse tiroxina
Sono autoreferenziali
Ci hanno la loro cultura sono alcune volte loro che
I loro capi carismatici hanno le loro regole interne saranno le loro democrazia interni ci hanno lì la la i i loro processi di formazione di classe dirigente interno
A nord dirittura alcune volte le loro scuole i loro semifinali
Hanno non soltanto fanno perimetro ma all'interno del perimetro ricostituiscono la macchina dello Stato potremmo dire
Cioè la macchina dell'organizzazione interna
Di un di un sistema
E sì alcuni di loro sanno che quello tipo di di logica è un tipo di logica che serve
Buongiorno monsignor
Allora alcuni di loro sanno che è un tipo di logica che serva all'interno del movimento all'interno dell'associazione all'interno dalla parrocchia all'interno del sistema
Ma altri pensano che invece quel tipo di schema possa essere esportato
Quella vena di fondamentalismo che c'è in molte delle nostre associazioni organizzazioni religiose deriva dal fatto che non soltanto siamo convinti che il nostro piccolo sistema di movimento di associazione di parrocchia di diocesi sia non dico perfetti ma sia funzionale perché lo sperimentiamo tutti i giorni perché lo viviamo tutti i giorni ma sia addirittura esportabile possa essere il parametro a cui si riferisce tutta la Chiesa
A pieni così guardate anche all'interno della società
Ti faccio un esempio che quello su cui in pratica coi
Due esempi su quello su cui in pratica
Dobbiamo fare i conti ma anche scorrendo il giornale
Se oggi in in crescita in Italia una sorta di nuova classe borghese
Sono i nuovi imprenditori sono coloro che in fondo non fanno ancora gruppo sociale ma esprime una cultura purché vogliono una società competitiva una società
Selettiva ma con una società che va nella direzione dell'integrazione europea dell'integrazione mondiale vogliono una società che abbia efficienza al massimo poi una società ad alta cultura
L'innovazione vogliono cioè una società tutto sommato delle regole
Se uno sente Romano Prodi come Mario Deaglio sente che c'è o Luigino Rossi
Chi fa scarpe sul Brenta o Giancarlo Gianfranco Dioguardi che fa edilizia Bari sente che c'è in Italia una cultura di nuovo ordine sì
I nuovi borghesi a che ha una sua cultura interrata esportare
Vogliamo uno stato di regole vogliamo uno Stato di garanzia le autorità a garanzia della concorrenza dell'emittenza della Consob
Vogliamo uno Stato non interventista vogliamo uno Stato capace di internazionalizzarsi e la loro cultura che viene Stroili è puntata viene portata a livello di sistema
Non gli interessa affatto che ci siano poi dei segmenti sociali che su una cultura competitiva e selettiva vengono emarginate
Loro pensano che la loro cultura da neo borghesi possa in qualche modo essere attribuita tuttora sta tutta la società dovrebbe marciare in quella direzione perché la grande tribù la nuova borghesia in fondo vorrebbe quello pensa che le sue regole le regole interno che sono la competizione la selezione la regolazione
Dei processi delle procedure e dei comportamenti laico la la l'esposizione internazionale debbano essere regole per tutto il sistema
L'autoreferenzialità diventa anche orgoglio dell'esportazione della cultura di quel sedime
Tentiamo una altro tipo di grande perimetro oggi in Italia
La cultura delle oligarchie
Se uno legge alcune giornali capisce che c'è una cultura delle oligarchie che pensa che invece della Public Company bisogna fare il nocciolo duro che bisogna aver sempre rispetto per Mediobanca bisogna sempre rispetto per le grandi in prese le grandi concentrazioni il governo dei tecnici qualche potere forte fa bene e noi ce lo ritroviamo non come esposizione di un quinto o di un benissimo della società italiana ma come esposizione di una cosa che farebbe bene a tutta la società
Governasse colleghi oligarchie della grande impresa attraverso il governo dei tecnici attraverso una orientamento serio laico risorgimentale della cultura nostra noi saremmo benissimo
E questo se uno legge alcuni giornali lo hanno usato
Potrei continuare potrei continuare ad esempio a capire perché oggi ci siano pacchetti di voto in transito dalla Democrazia cristiana alla lega o al sud dove la democrazia cristiana all'MSI
E quel tipo di persone quel tipo di segmento sociale i commercianti gli artigiani piccoli imprenditori
I professionisti medio medio piccoli che hanno sempre fatto il il loro comodo in una sorta di arrangiamento continuato
In parte di evasione in parte di di Brambilla angina eccetera eccetera che non vogliono nessuna regola un poi come su una tassa non vogliono nessuna istituzione sulla testa e preferiscono
Campi non cambiare bandiera ma attribuire valore politico
A organizzazioni che hanno scarsa di Vello di cultura di governo la lega e il i il MSI
Perché una scarsa cultura di governo permette il governo sostanzialmente debole il non governo di questo Charmet di perso
Allora
Vado terminare perché un parco già da venti minuti cosa succede in una società come questo la società come questa si succede che da una parte ci sono alcuni perimetri sempre stretti strettissimi
Che questi perimetri hanno una grossa autoreferenzialità
Che alcune volte riescono anche addirittura a esportare quella propria autoreferenzialità verso una proposta di governo complessivo del Paese
Governo dei tecnici governo delle regole di governo della politica de dello stato dei vuole nel governo dello magari dello Stato forte in altre direzioni
Stranamente lo Stato forte viene richiesto da i deboli e da quelli che si devo hanno bisogno di protezione chiedono istituzione
Alcune volte c'è un'espressione triste
Allora se queste sono due verità
La sedimentazione crescente dei perimetri perimetri sempre più stretti
E tendenza dei perimetri sia quelli piccoli sia quelli grandi ad avere autoreferenza e addirittura volerlo esportare come modelli complessivi per tutto il sistema
Che succede a coloro che non stanno al gioco
Che non possono stare al gioco
Perché non possono avere il perimetro strette
Che succede ad esempio la chiesa
La Chiesa che si mette a far
Il governo infine il cappellano della neoborghesia
Come molto spesso perché no
Amici imprenditori tendono a Dini
Sappiate che l'Occidente va verso una cultura competitiva selettiva globalizzata eccetera eccetera testate statici accanto voi della chiesa
Si mette a stare insieme ai poteri forti essendo essa stessa potere forte
E quindi giocando sui suoi oligarchi in giro per perdita che
Perché qualche oligarca cattolico nasconda pronti a menar Riccardi comunque ci sono
O si mette a dire ma sto con la gente anche se la gente in qualche modo chiede una politica di accondiscendenza tipo in fondo il leghismo che chiede l'accondiscendenza dei
Di una popolazione stressata dalla competizione
Oppure mi rifugio nella capacità di dire dove sono i più poveri sono i marginali che chiedono istituzioni interventi istituzionali pensioni sanità eccetera mi metto lì
Ha chiesto un po'essere cappellano di sentimenti
Socia
Ci ha già i suoi sentimenti interni religiosi
Da deglutire
Non può fare dove deve chiedere stabilire un suo rapporto con la società nel suo complesso non perseguimento il dramma di una cultura cattolica oggi è il fatto che è tirata per la giacca per essere cappellano di sedimenti in maniera diversa dagli anni Cinquanta basiliani quando si erano cappellani dei dei contadini degli agricoltori dei limiti
De de dei commercianti dei maestri cattolici degli insegnanti cattolici cappellani di categoria non oggi invece c'è un'esigenza di dire no state i dentro alcuni grandi modelli di sviluppo del Paese quello oligarchico quello me un borghese
Quello quello diciamo così
Da morale dei commercianti da da da da rancore profondo che viene dal nichilismo quelli o dal fascismo nuovo quello del dell'istituzionalizzazione dei del del del responsabile istituzionale Persico
Stato ed entro l'estate il più possibile dentro i i i perimetri anche fossero piccolissimi fossero
La singola Valle prealpina state cilecca
Perché la la forzata cattolicità e di stare dentro i perimetri
Non disse di volare alto sui perimetri
Io non lo so probabilmente voi non non non faccio strategie episcopale e la Chiesa italiana
Però se questo è il segreto in qualche misura quello che sta avvenendo invece c'è una reazione una voglia di reazione della della chiesa di non essere soltanto una chiesa dei singoli perimetri delle singole parrocchie delle singole valute
Nelle singole diocesi Marian che essere Chiesa nazionale lo stesso
Vicende dell'ultima Settimana sociale dei cattolici lo lo impone
Stare singoli perimetri certamente innervare dare anima ai perimetri ma poi alla fine ci vuole qualcuno che ragiona in termini complessivi ma la difficoltà enorme
Perché dovunque riscontri scontri con perimetri che ti dicono ma noi non siamo solo perimetri territoriale
L'abbiamo una cultura abbiamo un potere una piccola classe dirigente un orgoglio di noi stessi
Quando Enrico Dusk Rusconi parla di etno democrazie ne ha parlato anche a Torino non dice che sono democrazie di etnia cioè Dante etnia parimenti
Dice che all'interno di ogni etnia c'è una idea di democrazia che si vuole imporre sull'altro e che la Nuova Democrazia sarà in pratica una combinazione più o meno conflittuale fra tante culture
Del governo ove la cultura del Paese o dalla società del Paese
E quindi anche la realtà ecclesiale
Posta dentro i perimetri e allora basta un singolo parroco o un singolo carismatico o o meno grave come Natale a dare
Il senso a quel perimetro oppure se deve fare un discorso generale alla fine deve scontrarsi con il fatto che
Tutte le singole chiamo etnie e tribù mantenuti in termini pro tutti i singoli perimetri hanno una loro cultura che in qualche modo si difende da un messaggio di tipo generale
Pesce al mente se messaggio nazionale
Certo se arrivi sul singolo perimetro con un messaggio planetario
Di un'enciclica di un Papa che va in giro per il mondo e c'era e c'è altra cosa naturalmente l'accettano intanto non non li tocca
Non tocca la dignità e la la la sicurezza in psicologica del loro perimetro ah se invece vai a fare un messaggio generale che impone un rapporto fra perimetri
Mentre invece il messaggio planetario non impone rapporti precari metri questo crea dei problemi
Vedete la stampa sta nella stessa situazione
Come la politica del resto
Si trova a dover dire che faccio lo faccio stampa di perimetro stretto vendo trenta mila copie
Cioè se faccio la Gazzetta di Parma a detta di Parma ne vende di più
O faccio il Messaggero Veneto faccio il il giorno e la la Gazzetta di Lodi beh insomma va perso nel perimetro cioè andate a vedere tutti i giornali di perimetro tutto sommato lo stanno ma
Stanno dentro il loro perimetro ma se voglio fare un giornale nazionale come faccio
O faccio il giornale dei poteri forti
Ma ma non lo devo far vedere oppure o faccio un un giornale di emozioni di eventi
Credo cioè la bolla calda
La bolla calda dalla politica la bolla calda dalla stampa
C'è un qualcosa che sia sopra tutti i perimetri
Ma star sopra tutti i perimetri un'aria calda da sotto che può essere il rancore che può essere la la sorpresa per l'evento che può essere Mani pulite devo o in qualche modo devo sfrutta
Gli eventi per stabilire che ciò il mio spazio che non è il perimetro stretto mai lo spazio della bolla calda che sta soprattutto in via
La stampa riesce a farlo meglio dalla politica la politica riesce a farlo ma che la religione questo
Creare una porla carta io onestamente non ho alcuna
Lo alcuna stima per chi fa bolla calda
Però non mi piace il giornalismo di bolla calda non mi piace la magistratura di bolla calda non mi piace
E la politica di porla calda però se lo vediamo Bossi oggi fa bolla calda sesta tre giorni zitto e non dice una parola sia nullo no non ha più una capacità di interpretare quel rancore che sale verso l'alto come bolla che coi nuovi riscontriamo tutti i giorni parlando con un qualsiasi lombardo di di quarta generazione
Sfruttiamo sul piano culturale il rancore la vendicativi età e il disagio la paura lo stress che nella società cede
Che non può essere risolto nei singoli perimetri perché i singoli perimetri sono rassicuranti apparentemente siamo tutti qui lombardi ma poi il giorno dopo sai la tua impresa che va male c'è il tuo traffico che Titti ti fa impazzire se devi andar da da un da da gran Sante da Cuanza tra Grandate E.T. diventi pazzo allora viventi nervoso su tutto
Allora il perimetro ti crea soltanto aria calda gessato
Sfruttare l'aria calda che sale e stante la bravura dei grandi giornali italiani
Che nascondono molto spesso in questa bolla d'aria calda poi alcuni interessi oligarchici di poteri forti passerebbe der come ci si è comportati sulla diatriba Prodi Savo sulla sulle sulle privatizzazioni
Ma quello che è importante quello che avvertono tutti non è se il Corriere della Sera o la stampa stanno con il nocciolo duro stanno con la public company avvertono tutti il titolone gridato perdono tutti la l'arresto o l'avviso di garanzia dell'altro ieri ieri pomeriggio ha perso avvertono le cose che fanno bolla calda
Allora il problema prossimo venturo parliamo per i venticinque anni da Avvenire e che è un giornale poi lascio naturalmente per buono e specialmente Riccardi la riflessione su questo è un giornale che vive all'interno di un'ispirazione cattolica che non posta nei singoli perimetri ma deve coprire tutti i perimetri
Ma non può coprirli facendo bolla card
Perché è professionalmente scorretto dire Berizzi mai neanche inutile in una società quali quella cattolica che in fondo sta con i piedi per terra non non gli piacesse
Essere tenuta sempre in bolla calda dalla politica tra magistratura dalla stampa alla fine
I i i la gente italiana alla fine cerca un po'di calma quotidiana magari nel cinismo magari non credendo più nulla
Ma noi non ce lo possiamo permettere che la gente vada nel cinismo per far passare tutto
C'è un'opera educativa che va con più l'incrocio fra un giornale come Avvenire l'incrocio fra la stampa cattolica direi l'incrocio della stessa chiesa con questa società e proprio in questo dramma
Che è una società che e vive in tanti piccoli Perinetti vive in periodi in perimetri autoreferenziali in qualche modo così orgogliosi da voler esportare
Le loro preferenze Esterne
Un sistema che si unifica soltanto in un'ampolla calda sonora strutturale sovraordinata non sovrastruttura che sta sopra un po'tutti quanti noi una bolla calda che non ci piace che non fa parte
Del cultura cattolica tra cultura dello stare nelle cose nella gente nella quotidianità della trasformazione
Allora naturalmente Senna tentazioni dire ma allora io rientro nel perimetro
Faccio non dico il giornale offre non faccio la Gazzetta di Lodi
Del del del di tanti mondi cattolici
Ho accetto di fare di un giornale una sorta di grande contenitore di tante Gazette di offesa
Perché quello è il mio destino di stare nei singoli perimetri no quello quello diventa certamente un appiattimento una società così come al primato dei perimetri strette
E questo dovrebbero capirlo i vescovi quando chiedono ma più attenzione alla mia diocesi
Perché significa andare nella direzione regressiva di questa società al singolo eh a dell'avuto consistenti sa del perimetro avere anche la propria panchina all'interno dei del giornale laico locale o del giornale nazionale Gatto
Bisogna aver qui la il coraggio forse l'incoscienza di accettare la sfida di fare un discorso sopra i perimetri per tutti i perimetri senza però slittare verso l'alto nella bolla calda del giornale gridato del giornale emozionante del giornale
Politicizzato del giornale scandalistico che i giornali che segue solo gli eventi così come sono
Io non
Rizzi lo sanno mai invidiato il mestiere di fare il direttore di Avvenire
Perché perché c'è questa difficoltà radicale che spero di aver messo in lupus
Proprio una difficoltà profonda di dovere andare in doppia contro tende l'andare in controtendenza rispetto al mondo religioso che chiede in fondo attenzione i perimetri
A fare il giornale cattolico il giornale delle singole diocesi cattoliche
E dall'altra parte andare in controtendenza rispetto a una bolla calda che fa grido evento emozionalità unidirezionali Rita non non non correttezza verso i propri lettori non dialogo e soltanto annuncio dopo annuncio il vento dopo evento spot dopo spot il fascio di luce dopo fascio riduce quel nessuno si ricorda il giorno dopo quell'era la luce del giorno prima
Andare in contro tendenza verso le due direzioni verso chi ti vorrebbe attrarre a stare nei perimetri e chi ti vuole invece portare verso Roma
La bolla calda dell'emozione della politica del grido per ha denunciato il del dello scandalismo alcuna voce
Fare un giornale in doppia controtendenza non è facile
Ma forse anche perché abbiamo una sfida che vale la pena di fare ed è una sfida che tutto sommato seccamente vale la pena di chi sta nel nostro mondo sia capace di supportare e armi non riguarda con simpatia
Grazie davvero dottor De Rita per la riflessione che ci ha regalato la riflessione acuta importante la quale sentiamo decisamente il bisogno di sentiremo il bisogno di ritornare per metterlo a fuoco meglio per confrontare su di essa anche il nostro lavoro credo che l'immagine dalla bolla calda faremo fatica a dimenticarla la ringraziamo davvero dottor verità
Il
Secondo
La seconda istantanea di questo forum noi l'avevamo in qualche modo affidata al dottor Oreste del Buono giornalista di grande classe maestro di giornalismo in Italia
E ieri non non può essere presente per motivi che lui stesso dice che ci ha mandato un messaggio che se siamo d'accordo potremo leggere insieme
Molto molto breve peraltro è anche direi abbastanza interessante anzi decisamente interessante
Come le ho già detto
Del Bono che scrive l'aggravarsi improvviso dell'unico occhio che mi funzioni mi ha reso impossibile partecipare al convegno tuttavia vorrei affermare il perché sia diventato un affezionato lettore dell'avvenire
Lo sono diventato perché l'avvenire è l'unico quotidiano che mi dia delle informazioni su argomenti di cui la stampa italiana in genere non si occupa ad esempio il pacifismo quello vero
Quello non in una sola direzione politica non lottizzato dalla guerra del Golfo la guerra civile in ex Jugoslavia la venire mia informato e mi ha suggerito il modo di vedere e di operare
Sono un giornalista con mezzo secolo di esperienza e questo non mi era mai successo
Ma questo è solo un esempio
Anche gli altri giornali trattano l'argomento del pacifismo ma è il modo con cui lo fanno che offende quando è scoppiata la guerra civile nell'ex Jugoslavia hanno cominciato a pubblicare articoli con il punto interrogativo nel titolo
Dicono questa è pura arroganza perché rifiuta in partenza di acquisire la minima informazione prima di pubblicare una critica immotivata
La differenza tra gli altri giornali e l'avvenire
Non solo l'argomento ma quando l'argomento è comune la differenza e nel modo la venire rispetta l'evento il lettore
La stampa italiana purtroppo è in grande parte senz'anima
E la mancanza da animali in capacità cioè di prendere sul serio i fatti di capire la gente farsi capire è la mancanza d'anima che le fa preferire di parlare dei personaggi televisivi
Che considera finti anche fuori degli studi delle televisioni pubbliche e private
Sono personaggi a una dimensione e sui giornali non assumono alcuna consistenza anche perché chi ne parla non sa dargliela non ha voglia di scavare in profondità di faticare
Lo scandalo e il dolore sono i due temi che la stampa italiana predilige
Ma tutte e due al livello più grossolane lo scandalo dei costumi degradati e della corruzione economica ancor più se suo ancor più che sessuale
La più grigia delle routine
E il dolore decaduto di eccesso in eccesso pressoché a pornografia desolante anemia di affetti umani
Una grande monotonia regna così sulle pagine sempre più umiliate umilianti
Da cui parrebbe bandita qualsiasi speranza insieme con qualsiasi senso di responsabilità
Per questo c'è bisogno di un giornale nuovo che sia antico di convinzioni e contemporaneamente in grado di trattare ogni argomento importante come veramente essenziale
Non un secondo giornale ma un giornale che giustamente imponga una graduatoria alle notizie che aiuti il lettore a rendersi conto di quanto vale la pena di conoscere a fondo
Un giornale che non si tiri indietro davanti alle questioni difficili
E non si nasconda in compromessi e nebulosità prudenti
L'avvenire può diventare tutto questo per la cultura anche dei laici
Anche dei non credenti
Se spiega tutto come spiega la parola pace
Mi scuso tanto se queste poche righe sono scritte con frettolosa approssimazione e puerile prosopopea
Ma sto veramente poco bene e contemporaneamente volevo in qualche modo ringraziare di avermi onorato con il vostro invito il convegno e solo lo schema questo dell'intervento che volevo fare sulla stampa italiana
Breve ma non così scheletrico Oreste del Buono
Non ne abbiamo difficoltà a dire questa è una testimonianza per noi in qualche modo inattesa
Che ci incanta
Non arriveremo a dire che ci inorgoglisce anche perché punta anche per noi più sul dover essere che riconoscere quello che già pienamente siamo oggi
Dicevo non arriveremo a dire che ci inorgoglisce ma certo una qualche ripercussione benefica
Questa testimonianza la provoca in noi forse anche un po'imbarazzata perché i complimenti non siamo molto abituati che tuttavia un grazie cordiale e sincero a nome del direttore a nome credo di tutta la compagnia di Avvenire sentiamo di doverlo
A Oreste del Buono
Il la terza istantanea di questo nostro forum è affidata il professore Andrea Riccardi
Che pur non ignorando il contesto dell'Italia il mutamento e non ignorando in quale a quella stampa italiana ma muovendosi punterà l'obiettivo più da vicino
Sul sui fogli di Avvenire
Grazie anche a torso ricca
Dovendo guardare in avanti
Bisogna forse tornare un attimo indietro non so se per vizio di professione
Tornare indietro in quel momento in cui avvenire nacque in un tempo lontano
Che sembra lontano ma tanto lontano non è quel mille novecentosessantotto
Il sessantotto è proprio l'inizio
Di una fase calda di recezione del Concilio Vaticano secondo proprio allora sul discorso conciliare si innesta quella spinta movimentisti Ca'che vada ben al di là del Concilio e corre in maniera totale
Verso un rinnovamento radicale
Il rapporto tra sessantotto e concilio è stato più volte indicato dal padre Congar come un fatto nodale
Ma di lei si è poco indagato su questo
Mentre invece rappresenta secondo me un luogo significativo per comprendere il nostro presente
In queste Sant'otto si esce dal biennio dal triennio di un post Concilio tranquillo e ancora stupito e si entra in una fase di radicalismi di massa radicalismi
Così diffusi
Diffusi in una maniera incognita alla Chiesa novecentesca
Con linguaggio del tempo si sarebbe detto un passaggio da un prima di sensato riformismo ha un clima percorso da pulsioni rivoluzionaria
Bisogna cogliere in quel sessantotto la connessione con il clima politico e sociale e culturale
Orientato in un senso che oggi noi giudicheremo semplificato
Dalla divisione manichea in conservatori e progressisti al quadro internazionale della guerra fredda che viene vissuto con una nuova è in fase di si pensi al Vietnam
Quel Sessantotto carico della spinta di un forte protagonismo giovanile che quasi sempre non passa attraverso i canali istituzionali
Non è un clima facile
Non è un clima facile quello di oggi ma non è nemmeno un clima facile quello in cui nacque a venire
In una chiesa dove si sentiva la responsabilità del Concilio e il vento della contestazione e la polemica anti istituzionale
Forse a molti in quel momento
La nascita del quotidiano cattolico nazionale apparve non eccessivamente rispondente ai bisogni dei tempi
Ma alle spalle come sappiamo tutti c'era il Progetto di Paolo sesto
Il Papa allora nuovo ma attento protagonista delle cose italiane da decenni il Progetto che Paolo sesto perseguiva
La creazione di una chiesa italiana con una sua personalità unitaria con un suo profilo sociale incisivo distinto ma non separato dalla Santa Sede distinto ma non separato dal partito cattolico il punto centrale di questo disegno
La fondazione o se vogliamo dar Rifondazione della Conferenza episcopale italiana con una responsabilizzazione Diretta dell'episcopato nazionale
E allora il quotidiano cattolico nazionale è necessario e Paolo sesto a in mente il modello francese Delacroix
A venire deve sul fronte della stampa operare per creare questo profilo italiano della chiesa
Che il Papa considera necessario per recepire il Concilio in Italia e per lanciare una presenza eloquente del cattolicesimo nella società
Il Vaticano secondo unico tra i concili della Chiesa
Ha avuto una recezione in cui i canali ecclesiali due-tre mesi astici hanno avuto un ruolo non esclusivo rispetto ai canali della stampa
L'informazione religiosa molto ristretta fino agli anni cinquanta con Giovanni ventitreesimo ma soprattutto con il Concilio
I è divenuta quasi un magistero tratte di e nella società
Molti informatori religiosi si sono sentiti investiti della responsabilità di testimoniare di propagare
Quello che si diceva lo spirito del Concilio di giudicare le vicende alla luce della fedeltà del Vaticano secondo
C'è insomma per usare un'espressione felice
Di Mario Marazziti un concilio di carta un concilio dei giornali che ha avuto un'eco maggiore forse in alcuni momenti del Concilio delle istituzioni ecclesiali
Facendo divenire un il Concilio
Un'aspirazione collettiva è un mito paragonabile nella nostra storia contemporanea solo a quello della resistenza
La chiesa e le vicende religiose sono entrate potentemente sulle prime pagine dei giornali i giornali laici all'epoca di Pio dodicesimo davano allo Spy fatti religiosi uno spazio ridottissimo
C'era una certa emarginazione a cui l'opinione laica aveva con un dato condannato le vicende religiose questa emarginazione viene forzata negli anni Sessanta ma questo vuol dire che davanti all'opinione pubblica la chiesa non si appartiene le sue vicende sono lette con una prospettiva che quella dell'interesse del lettore a quella del mercato non degli attori della vicenda
Mi ricordo sempre il lamento di Raimondo Manzini
Che accusava la stampa di rimpicciolire di umanizzare
Di mondanità Zare
D'altra parte la stampa cattolica sembrava non fuori dal coro ma stonata
E ho in mente quello che scriveva nel cinquantotto Mazzolari sua adesso
Quando diceva questa s'nostra stampa appare prigioniera di un modo comodo e apparentemente innocuo di riempirci il giornale di cinquantenario di feste di paese al solito modo Garzetti ero
E Mazzolari si chiedeva arrabbiato
E proprio il caso di lasciare credere alla borghesia scontenta che compra L'Espresso
Che da un decennio a questa parte cardinali siamo nel cinquantotto e vescovi non si siano occupati di altro che della congiura e dall'antico un
Dura per il delfino
Paolo sesto vuole in grande quotidiano cattolico italiano
Di più largo respiro delle testate più o meno locali o regionali sviluppate si nella storia del cattolicesimo unitario
Il quotidiano tenta all'unificazione con un salto di qualità
Del pluralismo delle voci del mondo cattolico e stiamo bene attenti qui il pluralismo è il pluralismo delle realtà locali non tanto delle opzioni e delle sensibilità
E allora mi sembra si giunge ha un rapporto e già De Rita lo accennava un problema di rapporto che uno è una delle questioni costanti del quotidiano cattolico la relazione con le realtà locali direi avvenire i campanili e i municipi
All'origine c'è il radicamento di due secoli del cattolicesimo nel Paese reale nel Paese delle cento città e dei tanti campanili frutto di un gusto dell'autonomia
E di dell'anti centralismo a cui incerto momento Sturzo dalla dignità di una proposta politica
Questo è all'origine
Ma negli anni sessanta e settanta in cui si sviluppa a venire c'è un nuovo senso della base che trova ampio spazio nel mondo cattolico attento al particolare
Questo atteggiamento importante meritorio decisivo significativo per un nuovo radicamento nel Paese non starò qui io allo darlo perché mi ci sento dentro
Questo atteggiamento scade anche e onesto dirlo in una ideologia del territorio e dell'ambito ristretto in cui si inquadrano interventi sociali investimenti umani
Insomma in un senso del micro che può risultare ambiguo
Dietro a quello che è stato definito il localismo
Della nostra cultura
Dietro a questa realtà di cui ci parlava
Diritta di tanti perimetri in cui si vive in cui si chiude c'è anche una prassi cattolica
Che ha avuto timore di essere presente nei grandi dibattiti nazionali ed internazionali un attimi dita di fronte a una visione diciamo così marxista degli anni settanta
C'è stata come una ricerca di rifugio nel micro o nel territorio
Una cultura di gestione
Che non ha sempre la capacità di integrare il particolare con il più vasto
Di evitare che il territorio decade in condominio che la battaglia del comitato di quartiere per il muretto decada nella costruzione di un muro
Dobbiamo avere il coraggio di dire che questa fuga nel micro
è stata anche un riflesso della paura del politico e della rinuncia ad un pensiero piccolo-grande non importa ma un pensiero forte rischiato sulla società
Sia ben chiaro il buon samaritano incontra l'uomo concreto nel micro sulla strada tra Gerico Gerusalemme
Ma non si può dimenticare che se non sia una certa coscienza
Del confinante di quello che appartiene a un'altra tradizione religiosa come il buon samaritano non si capisce la grandezza profetica del gesto del Buon Samaritano voglio dire
Non si può dimenticare che il nostro territorio
Perde i confini sia vince nell'intrico dei mondi tipico della nostra società complessa per questo dico non si capisce la profondità del samaritano senza conoscere quelli che sono al di là del confine e della propria tradizione religiosa
Direi che non tutto quello che è vissuto nel piccolo è emblematico
C'è qui un anno sia una scelta che noi dobbiamo fare è una scelta che pulsa secondo me nel nostro mondo come superare il localismo il provincialismo e c'è uno sciocco
Lo sciopero di una guerra così vicina come quella nella ex-Jugoslavia molto vicina che richiama a guardare tutti più in là che richiama tutti alla responsabilità di una visione politica di una cultura di un'informazione più vasta
Quando parlo di localismo o di micro non alludo certo alla storia delle edizioni locali di Avvenire affinché queste edizioni hanno potuto reggere
C'è nel quotidiano cattolico l'esigenza di tenere presente le tante realtà locali o le tante chiese locali
Io credo anch'io non invidio il lavoro del direttore di Avvenire che la domanda costante è come farlo in una visione nuova che non c'è dal Gazzettino ero dal bollettino e che contribuisca a un senso unitario e nazionale
Insomma come far sì che il giornale dei cattolici italiani passi tra i municipi e i campanili e porti tutti a una visione più larga del municipio del campanile
Questo va inventato ogni giorno soprattutto in questi giorni in cui si sente la responsabilità di pensare in maniera nazionale
Credo che qui si tocchi il problema del contributo dei cattolici ha una visione nazionale avvenire si è mossa in questo senso le settimane sociali pure
La prigionia del micro non è l'amore per il piccolo ma è l'assenza di un disegno largo anche in un pozzo si può vedere l'orizzonte ma bisogna avere il coraggio di andare a fondo di scavare
Il superamento del provincialismo e del localismo è un fatto di cultura e di informazione
E io credo che un giornale come Avvenire in questo delicato passaggio incontra tutte le tentazioni etniche ed egocentrica e dei lettori
Le tentazioni di quei giornali che si fanno carico degli interessi di gruppo è Ricci nel senso in cui si diceva o settoriali
E qui si pone con forza il profilo di Avvenire la sua identità quella di un giornale indipendente dai grandi centri del potere economico
Qualcuno lo ha inserito non lo fa muri alti nella sua Storia della stampa ma qualcuno l'ha inserito indebitamente nella categoria dei giornali di partito categoria peraltro che mi sembra piuttosto in estinzione
Certo avvenire non è un senso non è un foglio indipendente come talvolta si definiscono i giornali italiani e dietro a questa parola indipendente e molto sarebbe molto interessante fare la storia di quotidiani indipendenti
E chiedersi che cosa voglia dire indipendenza dalla definizione del vocabolario alla prassi della realtà avvenire non è un foglio indipendente nel senso di un design coraggio da una forza reale e da una storia antica è un quotidiano legato alla Chiesa e ai cattolici italiani che però esprimono un punto di vista e degli interessi che non sono quelli di un gruppo economico e politico
Vorrei dire allora le nostre parrocchie e il vasto mondo
Ci sono interessi
Ci sono interessi che Pulsano sul quotidiano cattolico un tempo nell'Ottocento si parlava di interessi cattolici erano quelle tre quattro cinque cose che la Chiesa chiedeva allo Stato laico
Io credo che si debba avere est e abbiamo un'accezione più larga di questa espressione questi interessi
Sono sentimenti sono legali sono valori sono interrogativi collegati a una visione che altro non può definirsi che cattolica nel senso forte della parola
Gli interessi sono quelli di un corpo vivo di un popolo della Chiesa italiana della Chiesa che in Italia però non si concepisce separata da quella Chiesa che in tante parti del mondo
Per gli storici delle relazioni internazionali la Chiesa è un po'un rompicapo non si sa mai come definirla
E ci si è accordati sulla categoria di una internazionale sui generis
Una intesa una categoria che può essere suggestiva perché spiega questo radicamento universale questa comunicazione costante tra il centro e la periferia o dei tanti percorsi della chiesa
Ovunque la chiesa
Non vive solo per sé ma è il dentro una solidarietà profonda con la realtà sociale del paese in cui è partecipe
Il campanile insomma a qualunque latitudine sia è un osservatorio partecipe di tante vicende umane
C'è un orizzonte sovranazionale che pulsa in questo popolo che è la chiesa
C'è una passione che va al di là dei confini in un mondo di agenzie ripiegate sugli interessi economici con la stampa spaccata sul capitalismo buono o cattivo
Sull'inseguimento delle culture o delle rivendicazioni condominiali sulla stampa percorsa da emozioni che la gonfiano e l'afflosciano più di una volta a settimana
C'è insomma
Il respiro della chiesa bene o male
Da questo popolo giunge ed è un fatto reale una massa enorme di stimoli di sollecitazioni di informazioni non sono in Italia ma sugli orizzonti internazionali
L'informazione internazionale qualifica l'apertura del giornale e la scelta insomma di non fare sparire il mondo parti intere del mondo secondo l'agiografia del Fondo monetario internazionale
E la nostra stampa italiana e malata tradizionalmente di una carenza di informazione internazionale chiusa in un Italo centrismo provinciale
Convinto che non ci sia una responsabilità nazionale da esercitare
In questo senso il quotidiano cattolico a una sua voce fuori dal coro da far sentire
Informando ricordando portando i suoi lettori su scenari che non sono scenari consueti al di là dei confini del Paese
Questi scenari sono quelli di cui molto spesso non si occupano le grandi agenzie anche da un punto di vista concreto io credo ne parlavamo ti ricordi il mondo cattolico a una rete informativa per esempio nel sud del mondo di grande qualità e molto poco utilizzata dalla Rete dei quotidiani cattolici
Rispetto alla separatezza tra il nord e il sud del mondo la pista informativa che Avvenire traccia
E quella di un universo grande largo caratterizzato dalla complessità e dalla interdipendenza
Bisogna insomma far viaggiare la gente lungo i sentieri di una geografia sociale politica
La coscienza nazionale si crea e si rafforza anche compenetrano indossi in un mondo di interessi più ampi non basta l'esortazione una volta l'anno c'è bisogno di una pratica quotidiana informativa sugli orizzonti del mondo
Si capisce l'Italia non spezzettando la in cento Problemi ma cogliendo la nella sua proiezione e nella sua responsabilità ho in mente per esempio un altro quotidiano cattolico con un suo profilo particolare L'Osservatore Romano
Che tiene fede alla sua duplice vocazione quella di far dar voce al Papa la Santa Sede è quella di osservare il mondo ebbene l'Osservatore l'avvenire un altro spin altro senso in altro modo riescono a tenere informati
I lettori sua sospetti di politica internazionale che sfuggono alla stampa italiana tanti amici laici quando vogliono accertare una qualche notizia di carattere internazionale
Che non sia una notizia banale la cercano sui giornali cattolici questa è una realtà
Ora io credo che in questa fase diciamo così di crisi di identità nazionale
E anche di crisi di rapporto dell'Italia per il resto del mondo
Avvenire si colloca come giornale del cattolicesimo italiano con la responsabilità di tracciare un profilo nazionale nel Paese e nel mondo e questo si fa non con i richiami ma con la pratica quotidiana
Le nostre parrocchie e il vasto mondo
Vorrei avviandomi a concludere dire qualche altra cosa su avvenire e l'informazione religiosa
C'è il grande orizzonte dell'informazione religiosa
Che oggi ha perduto le connotazioni del periodo immediatamente post conciliare oggi l'informazione religiosa non vuol far più da magistero ma occupa grandi spazi sui giornali
Che le religioni abbiano un ruolo nella vita sociale internazionale
Non lo si discute più a differenza degli anni Sessanta Settanta quando davanti alla grande opinione pubblica le religioni sembravano un fenomeno residuale del passato
Gli anni Ottanta lo si ami o no hanno imposto il fenomeno religioso come fattore importante della storia contemporanea
Non solo il cristianesimo anche e soprattutto ma pure altre religioni in particolare l'islam ed ebraismo
Le religioni poi si sono avvicinate per movimenti geografici delle popolazioni tanto che l'Islam è divenuta probabilmente la seconda comunità religiosa italiana come consistenza numerica c'è interesse intorno al fenomeno religioso di cui un quotidiano cattolico deve tener conto e tiene conto in maniera originale
Indubbiamente ma non solo l'informazione religiosa e tagliata generalmente su una domanda di tipo politico si potrebbero fare cento esempi di interventi discorsi
Nell'ampio ambito religioso che mirano in un senso che vengono letti in un altro fa notizia ciò che tocca la vita politica d'altra parte non si può pretendere di fotografare sulla stampa
In maniera caffettiera o encomiastico Ca'la vita religiosa la notizia religiosa
Deve avvenire una sua rilevanza per la connessione al vissuto concreto e qui c'è tutto il problema del taglio delle informazioni sulla vita religiosa e sulla vita della chiesa
Si tratta
Di far capire che si può guardare il mondo dal campanile
Che si può guardare il mondo attraverso la vita dei credenti e che nella vita dei credenti c'è un mondo e Che storia
Si tratta di guardare al mondo dal campanile e non di misurare l'altezza del campanile
Il radicamento della Chiesa nel mondo non può essere illustrato solo attraverso qualche pagina sulle opere ma è occasione per entrare in contatto con tante parti del mondo
Sono convinto che con grande intelligenza il vissuto di un gruppo o di un uomo può essere il tramite efficace per entrare in un universo che non si conosce
Mi sembra invece che tante volte l'informazione religiosa
Non parlo di Avvenire venga considerata quasi il solo un bollettino a Dini tra partendo dall'implicito interpretazione che la gente non sia interessata
Ah contraria invece secondo me c'è un grande interesse ovunque per l'informazione religiosa
La gente cerca notizie e cerca di entrare
Nello universo dei mondi religiosi
E a venire come giornale dei cattolici italiani può fornire insieme un'informazione religiosa internazionale che rappresenta un fatto interessante anche per i non cattolici
Quello che non si trova in altri giornali lo si cerca laddove viene offerto
Così avvenire mantiene un profilo simile ad altri quotidiani nazionali ma deve essere attento a non scivolare nel Coro solo con una nota diversa avvenire
Anche come secondo giornale può avere una sua incidenza proprio per la qualità differente dell'informazione e per l'offerta di una informazione religiosa e di una informazione nazi e di un'informazione internazionale ovviamente l'informazione religiosa deve toccare anche il mondo delle altre religioni
La gente vuol sapere perché incomincia a incontrare gli altri sotto casa vede altre religioni presenti in situazioni di tensioni vicine ne sente parlare vuole capire si tratta non tanto di udire
Quanto di tener vivo un settore di interesse
Che complessivamente forma ad una attitudine tollerante perché informata
L'informazione religiosa può condurre al superamento di pregiudizi insomma mi pare che per quel che riguarda l'informazione religiosa
Sia necessario sfuggire dall'idea
Che debba essere un settore Gaza è Piero oppure appiattito sulla cronaca politica
Negli anni che vengono a mio avviso ci sarà una domanda crescente di informazione religiosa dove trovarla se non in un quotidiano radicato nel mondo della chiesa
Per concludere mi è stato detto un giornale fuori dal coro ancora di più fuori dal coro
Il quotidiano cattolico Fabio essere accompagnato spesso nelle tasche dei lettori da un altro quotidiano non per questo grida all'adulterio
Non per questo vuole mantenere una situazione di monopolio è una realtà con cui fare i conti
O no guidava grida la giusta no
E che
Parola del direttore
Questa condizione
Particolare
Lo spinge
A mirare su una qualità differenziata
Insomma l'avvenire non è la lodevole continuazione del pulpito
Riparata dietro a una riproposizione di valori fatta senza tener conto della realtà che scorre
I valori su un giornale mi sembra di vedere sulle pagine di Avvenire i valori su un giornale se vissuti divengono passioni sulle pagine del giornale
Si traducono in un gusto di conoscere in trasmissioni di attitudini
Non assumere un atteggiamento edificante non significa perdere l'identità ma credere in un'identità forte che si misura con tutto e il coraggio di tener viva l'attenzione sulle terre incognite che non sono solo parti del mondo lontano ma sono anche parti della nostra società
Terre incognite su cui l'occhio dell'informazione tante volte rinuncia appoggiarsi e il coraggio di proporre il senso della complessità che si nutre non di schematismi ma di informazione
Il quotidiano cattolico non può e non vuole essere il prolungamento del pulpito ma per questo non deve essere nemmeno la fotografia del marciapiede
Sulle sue pagine Pulsano i sentimenti della chiesa che si misurano con la piazza degli uomini e con la grande piazza del mondo
Non può essere assente una passione religiosa capace di leggere con attenzione le esperienze della fede
Ma non deve mancare nemmeno una passione politica e civile in cui coscienza nazionale apertura internazionale si coniugano in maniera originale
La passione politica e civile con un sente un approccio laico al vissuto quotidiano del mondo nel senso più vero di questo termine che è patrimonio della nostra storia della storia del cattolicesimo italiano
Come continuare ad essere fuori dal coro come esserlo di più
A venire vive un paradosso il paradosso di Avvenire e quello di non essere un giornale di gruppo economico di partito eppure di avere alle spalle una realtà nazionale ed internazionale
Il lettore distratto che non indugia mai sulle pagine di Avvenire crede di avere di fronte un grosso bollettino parrocchiale o una grossa rivista diocesana
Ed è una tentazione quella di fare il giornale del consociativismo cattolico ad ognuno dare un po'il suo spazio la sua notizia
Il lettore distratto può a vere questa impressione ma Giovanni Paolo secondo ricevendo i giornalisti di Avvenire ha invitato a distillare mille pittori l'inquietudine per la libertà specialmente interiore l'irrequietezza di fronte ai conformismi opprimenti e mortificanti la sete di sapere sempre di più e di andare sempre più a fondo nella comprensione delle vicende umane
In realtà si trova sempre più ci si trova sempre più davanti un foglio in cui i valori divengono passioni passioni religiose civili sociali
Ci si trova di fronte a un foglio che prende gusto al viaggio informativo in un mondo Complesso non convenzionale
Ma non per questo disorientato venduto all'ultima pulsione del mercato all'ultima bolla calda la garanzia di essere fuori dal coro sta nella libertà nella libertà che gli viene garantite Offerta da quel popolo di cristiani che ha alle spalle
L'esserlo di più lessi era ancora di più fuori dal coro si farà nell'appassionata partecipazione
Alle vicende del paese del mondo offrendo a tutti uno sguardo originale sulle cose dell'uomo nei nostri confini e al di là dei nostri confini
Questo è un augurio è una costatazione di una realtà è una speranza grazie
Grazie davvero il professor Riccardi nel suo notevolissimo contributo credo che stamattina possiamo detti molto soddisfatti dalla qualità degli apporti che ci sono venuti
Io vorrei fare questa proposta sono le undici che trenta quasi un break di un quarto d'ora quindi la ripresa con mezz'ora di permette ora di dibattito
Quindi la parola a sua Eminenza il cardinale Ruini che ringraziamo di essere già qui con noi
Siamo d'accordo ok grazie grazie ancora i nostri illustri relatori
Secondo la tabella di marcia che c'eravamo prefissati prima abbiamo circa venticinque minuti per
Il dibattito la parola a chi a chi la chiede chi desidera intervenire pregato di accostarsi al banco dalla presidenza ed eventualmente di dire di dire il nome
Allora la parola e a chi la chiede
Mi pare che ci sia già
Sta scaldando i motori don Giuseppe cacciarmi
Se non ce ne sono altri non glielo diamo senz'altro la parola a don Giuseppe allora don Giuseppe
Monsignor cacciarmi
Presidente del consiglio
Consiste
La l'Editrice la società editrice dell'Agenzia sir
Dei settimanali cattolici non funziona ma sì se queste libertà di intervento
Io volevo soltanto dire brevemente un'impressione
Dottor De Rica non c'è più no purtroppo
Un'impressione a caldo su questo tema e e qualche decennio che
E ci dedichiamo con molti amici alla stampa locale con grande affetto per il giornale a dimensione nazionale
Quindi volevo dire le impressioni immediate che mi viene dopo aver sentito questa mattina
Questo tutto questo questo camminare
Nelle in un territorio dove sono in gioco il locale nazionale
Sulla base del della nostra esperienza
E sulla base anche del nostro convinto sforzo che come i giornali locali centotrentacinque in tutta Italia tradizione secolare eccetera come del resto il gotico ti chiami cattolici sono nati tutti nella stessa nello stesso forte nella stessa esperienza in quel testo che in nello stesso contesto dopo la Rerum Novarum
Sulla base dello store rapporto sono d'accordo sulla descrizione anche un po'iper critica dei limiti del localismo
Della mediocrità del micro territori
Delle aberrazioni e anche qualche volta
Dell'insulsa raggiro o comunque dalle deficienze del locale
Vorrei dire proprio e per favorire poi quella lettura dimensione più ampia a cui è chiamato il quotidiano cattolico che nel nel locale non c'è su non c'è solo questo c'è anche altro
Il secondo me non va demonizzato e neppure esorcizzato
Se nel locale un modo peculiare
Tipico
Di vivere alcuni grandi valori comuni a tutta la comunità italiana e viverlo lungo percorsi che sono e che nel territorio vivono loro vicenda storica la famiglia le libere formazioni sociali gli enti intermedi e gli enti locali le tradizioni ora questo in questo locale c'è un modo peculiare di vivere questi valori su cui secondo me va costruita la lettura per una dimensione più ampia di quei valori comuni eccetera eccetera
Il superare la dimensione locale doverosa per un giornale ha dimensione nazionale
Per costruire questa altrettanto doverosa dimensione nazionale a mio parere modestissimo va costruita quindi non a priori con sistemi di olistico quello quello che si riflette nel concetto di addetti di una certa cultura laica che accende il secolare di nazione costruita a priori su schemi di vertice
Appioppata
Alla realtà anche alle micro realtà eccetera eccetera ma va costruita attingendo a quei valori comuni
Che sono dispersi incarnati nelle micro realtà del territorio che ci sono che son comuni a tutta la comunità nazionale sono vissuti tipicamente in modo peculiare nelle realtà locali io credo che in questo senso sta la disponibilità profonda di collaborazione tra i giornali locali e il quotidiano e mi pare in questo senso di riecheggiare quel che cose che aveva detto il l'ultimo relatore e nello stesso tempo e nello stesso tempo si aiuta reciprocamente
A vivere fino in fondo le nostre specificità che sono complementari comunque certamente certamente anche dal punto di vista storico la nostra non può non prendere atto con gioia di poter essere al servizio di una dimensione quelle interpretata dalla Conferenza episcopale italiana che valorizza ed esalta i valori comuni delle singole esperienze di territorio e poi non c'è verità ma volevo dirgli
Sì il ogni bello perché ogni tanto scopriamo una bella è una bella immagine che ci serve per far del giornalismo immediato qui abbiamo Benedetto la bolla d'aria
Ecco io vorrei dire la bolla calda la bolla calda di aria calda
Qui vorrei dire comunque io non ho nessun complesso nei confronti della stampa laica vuole dire comunque dal periscopio della stampa locale
Che le bolle dargli Astarita
Sul telefono sul territorio le fa la grande stampa laica metropolitana che moltiplica le edizioni locali e le multiple che in questo modo così nasce il fenomeno chimico della bolla o fisico della bolla d'aria
Va sul posto sente la barista sente il vice sindaco il capostazione poi ritorna in redazione centrale il reportage fatto
Costruisce la bolla d'aria la rispedisce sul territorio
E così e così aiuta a complicare quei problemi drammatici che De Rita descritto comunque anche questo per la dignità anzi per ribadire la dignità del nostro modo di fare il giornale va ricordato grazie
Grazie a don Giuseppe
Se qualche altro intervento
Monsignor Tonini
Che non ha bisogno di essere presentato però basta dire monsignor Tonini
Ritengo che anche il tema di Avvenire valvola visto
Sotto l'urgenza storica del momento che restiamo evidente
Forse editi chiede rendercene convinti però è sempre accaduto che che ha vissuto i momenti più straordinarie mai se n'è accorta che era nottate
è questo il tema più grosso che penso tosse servire da punto di riferimento per l'avvenire
Le osservazioni che sono stato totem stamattina sono precisi e giuste però io vorrei sottolineare non l'altra è quella che si chiama mondializzazione
Noi stiamo per parando alla generazione la quella generazione di nostre ragazze che adesso arrivano alla prima comunione la cresima sarà quella che avrà quarant'anni avrà in casa l'Islam
Io alla parrocchia da ottocento anime quindi se il bambino all'asilo cinque religioni diverso
Le ragazze intorno alla casa ragazzo di quattro cinque anni e avvicina il Papa che magari una di quelle che un giorno avrebbe mangiato un parco una volta un prete
A pranzo o una cena che fosse più in carne di me naturalmente dice papà chiama un metto papà chi a Gesù Cristo tratta che ha confuso ciò chi abbonda
Che abbonda
Hanno diritto che hanno diritto a una risposta
Questi i papà sono in visita in disagio
Questo è per un tema cosa ne pensiamo alla trasmigrazione dei popoli alla miscelatore delle culture
Alle sfide che si vanno e verificando già adesso se vedessimo ad esempio uno un un po'di contatto attraverso il malocchio buttato al di là delle frontiere quel che accade in Francia quella che accade in Germania
Ci rendessimo conto che lì si anticipano già son già preannunciati di i problemi che li affronteremo certissimamente allora avremmo di che allora avvertire i lettori cattolici avvertire lì che ah non ha responsabilità non appena sui propri figli la fa letteralmente Terna responsabilità della formazione dei loro ragazze ma proprio quelle indette di preparare per parare
Per parare la chiesa H stendersi assistite che impatteranno non appena la fede ma intaccare hanno la stessa vita civile
E questo è il secondo tema sono convinto che questo è un tempo costituente
Questo è tema costituenti in che senso
Ogni nazione ogni paese come ha fatto il nostro dopo la guerra trattato una carta che definisca i le linee fondamentali valori che assume con le le strutture
Essenziale
Quello che accade in un Paese all'inizio della sua storia di una fase storica de accadrà fra
Non dimentichiamo che a Vienna nel giugno scorso al congresso sul spiriti umani accertamento i presenti si sono spaccati
Sui diritti umani parecchi nazione del Sud-Est asiatico han detto no non ci stiamo non ci stiamo
E noi crediamo che basta pronunciarla la parola diritti umani che ormai da monco abbiamo un consenso generale non è per niente vero
Se questo è
L'aspide periodo il domani del futuro sarà da una parte nella capacità della chiesa di di presentarsi
Integra ancora con l'intatta la sua prudente lascio capacità propositiva della verità essenziale e nello stesso tempo appunto direi presente sulle proprie punte di frontiere che sono questi grandi problemi
Vivere con cioè la il grandi problemi empire costitutivo dell'uomo in una parola qua carte quando io penso che Karl Popper che il grande pensatore campo perché un'intervista a Der Spiegel
Ha detto
Che gran problema di domani è quella dalla eccessiva eccesso demografico e che pertanto vanno va ridotta la popolazione gli dice il giornalista ma tappe contrario
Calma calma barra anche loro e continua è un delitto a lasciar nascere bambini sieropositivi è un delitto l'esternazione bambine nei Paesi della fame il più bel favori che vi si possa fare e non lasciar è non lasciarli nascere in quanto al Papa verrà il tempo anche allora cioè il terzo stemma la crisi del pensiero la crisi del pensiero noi non ce ne rendiamo conto è la crisi del pensiero non è appena la la la la opposizione direi ai costumi tua al meglio alla pensiero della chiesa sulla vita sulla vita sociale cioè la morale sull'etica quale totale
Ma in un punto più di più più forte il punto più debole proprio sul pensiero che consente cosa rappresenta il pensiero nella vita dell'uomo AIR rapporto tra pensiero e realtà
Il dieci e il le questa mattina sull'avvenire una nota di quel giorno
Di cui lui quel conto il conduttore di diritti crei uno tre uno col quale ebbi un po'scontrarmi l'altro giorno
E rispondendo sorge Claudio Sorgi dice ma io ho avuto a che fare io ho dovuto contro porno la visuale metafisiche fa del suo tempo
Il punto di scontro è se l'uomo si è stato preceduto non sia stato preceduto nel proprio essere su dunque si debba qualcuno
Ecco perché la catechesi allora formerà K mette le fondazioni nuove le nuove fondazioni viste di una possibilità di di di far fronte alla cava anticrisi per dire alla alla alla alla così alla una bocca fase costituente
Ma non lo so se siamo però
Allora concludo il giornale e luogo che più deve risentire che queste grandi tensioni
E non deve aver pone il giornale di essere in minoranza
E sentirsi in minoranza
Io trovo che le pensiero in un certa tendenza di pensiero trovo contemporaneamente un senso di sfinimento
Basta leggere le dichiarazioni lente Lothar poteri l'ultimo libro di di Emilia amore un senso di sfinimento dice l'unica cosa che possiamo fare annunciare le basi della perdizione
E via aggiungerà anche la vecchia trinità laica il liberté égalité fraterni tenere più in grado di dire nulla di fare nulla di rispondere al nulla cos'è stato mai
Di quel Paese dove la libertà dove l'égalité è stato assunto criterio determinante cosa neppure cosa la intenda tasche il figlio Lai gradite gialla di Berté
E cosa accade alla come a Los Angeles dove la fra dove la linea la liberté tutto
Polvere Galite definita però contemporaneamente c'è ancora ancora quell'orgoglio
Quel senso di disprezzo che l'ultimo rifugio l'ultimo modo con cui possono forse tende direi abbia ancora una parure prevalenza più di mi sento lo dico tanto idealmente un po'come mezzo giornalisti sovrastando le Zap
Sono scandalizzato da questa modo di affrontare de sempre enciclica del Pontefice sono scandalizzato perché è mancata l'onestà primordiale dicono innesta primordiale
Quando domenica scorsa leggi manifesto esce con un articolo di fondi dipendenti agli indigenti l'editoriale che dice nessuna augurio al Papa è libero di farlo
Il Papa va avanti lo stesso
Ma quando nelle prime righe dice questo Papa Pato l'incipiente che dove si dedicò pagine intere pagine e pagine intere la sessualità e non una parola sul diritto dei lavoratori dicono Acquicella dice no è stato tale
E quando tocca Scalfari mi pare che nel nel nel numero di ieri risponde a un lettore dando Matters così dando con la come dire con la siccome era ma non di più c'è un qualche amica colà
Neanche neanche nano ma dice quelle con la voglia insomma di di chi tutti di chi vuol fare proprio vuol fare proprio vale vuole umiliare quell'altra dicendo cosa parli tu so tutto io
Prepotenze semplicemente per potenza e prepotenza ideologica però non ci siete Marega non possiamo aspettarci è diverso
Bisogna a accettare di essere come ha voluto il Vangelo di essere di essere
Sale della terra
Questo il sentito di detto da me può sempre anche far stupore perché ho sempre tentato per quel poco che ho potuto sempre di vedere sempre l'aspetto positivo l'aspetto positivo detenere i rapporti del contatti
Però con i suoi giungono momenti come questi quando di fronte all'incipit che conosciamo e al documento e al direttorio dei vescovi che è un delle cose più belle che si è staccata dalla episcopato italiano dall'inizio dal dopoguerra ad oggi
Dove c'è una delicatezza una tenerezza una forte lei specie affine a s più che Materno nel trattare i più gravi e più delicati problemi dove si arrivano i confini estremi ai confini estremi di quanto la Chiesa può fare e può dire
E tutte travisato allora il camionista o gli occhi il taxi stecche
Venite appannato l'altro giorno da questo conduttore tre uno e tre uno
Sì ma io l'ho sentito dire confonde Molin ciclico con l'algido quel documento dei vescovi l'ha sentito dire tutto è assente ed eteree che il Papa può questo questo e questo e questo il Papa ha detto di non ed escono foto altro che dire di no
E sarebbero tutti o ancora dominate dalla sessuofobia mettendo e ci accorgiamo
Che c'era una specie di di ossessione sesso sessuologa veramente un un altro modo
Avvenire deve penso
Però non deve deve tentare di mettere insieme l'Apsa rendita di giudizio la per la dirà il cuore fraterno verso tutti però anche avere il coraggio di saper di di essere pronti a far fronte la gente aspetta qualcuno che illumini
La gente aspetta qualcuno che dico tenga aggiornato sopra e che si dice e la risposta che debba offrire perché l'impiegato di banca
Come l'operaio nella fabbrica vicino colui che ha letto e poi a bisogna avere una risposta il giornale serve alle risposte immediate del giorno e la Chiesa si gioca i suoi destini lì gioca anche in una notizia anche non interpretazione e per questo che dobbiamo essere date queste gente qui che fa il sostegno e con partecipano a sostegno da Fede partecipò nel contesto paterno e materno dell'accesso
Grazie a monsignor Tonini c'è tempo per un terzo intervento dopodiché diamo la parola professor Riccardi se crede ha e ha motivo per replicare e dopodiché la la parola andrà il cardinale Ruini
Do un Duilio corneali che il Presidente della Fischer cioè della Federazione italiana dei settimanali cattolici
Nostro amico nostro interlocutore con tutta la sua realtà privilegiato per avvenire
E intanto diciamo la nostra sollecitazione essere qui
Ed essere insieme
Essere qui vissero insieme per un unico progetto d'informazione in Italia
Fuori o dentro il coro io sono meno propense ad andare fuori coro può restare dentro il corre obbligare o meglio far circolare e anche questa voce perché altrimenti corone sarebbe privo non sarebbe più un bel coro
Se privo di una voce quindi la voce cattolica in Italia ha bisogno anzi di essere rafforzata
Certo a livello nazionale è certo a livello locali noi siamo gli irriducibili testimoni
Di una radice di questa informazione cattoliche in Italia che anziché essere spenta si va rafforzando
E non è negazione
Di quello che dovrebbe essere un disegno complessivo di presenze di una chiesa in Italia ma anzi è una forza del della presenza della Chiesa in Italia perché diramata radicata sul territorio
La conclusione è che io volevo fare ma che anticipa proprio queste ha parlato del Rita e volevo citare di luglio quanto era già venivamo in giro con un pezzo di verità su Avvenire del domenica diciotto aprile novantatré
Il Paese dai dei mille campanili
Dove bene allora De Rita aveva descritto la validità di questa presenza e la peculiarità dell'esperienza della Chiesa cattolica in Italia che ha senso solo se rintracciati intercettata in queste mille presenze
Ho cento presenze
Certo non nel senso della segmentazione dei perimetri che si vanno restringendo
Ma in una visione dei perimetri invece che danno sostanza poi se ha detto dei confinanti anzi che aprono sempre di più
Gli occhi e il cuore ai confinanti fino alla mondi alita
Che può essere intercettata soltanto se le persone sanno da dove dove vivono chi sono cosa fanno altrimenti mai più potranno rapportarsi anzi uno dei rischi ecco e qual era la conclusione che premette
Uno dei rischi per opera dell'emarginazione diceva De Rita
E io ho subito intercettata questa emarginazione l'ho coniugata con l'emarginazione con lo sradicamento che io credo è la connotazione culturale più profonda dell'uomo di oggi alto della nostra situazione italiana
La nostra presenza sul territorio irriducibile nonostante anche a noi avevano vaticinato anni fa né che saremmo scomparsi così come un asteroide saremo SWAT Coratti al sole della modernità i settimanali cattolici invece guarda caso proprio allora si sono rafforzati certa oggi beh siamo dinanzi a sfide del tutto inedite del tutto nuove ma la sfida più grosse lo sradicamento
Che toglierebbe se noi come dire l'assecondassimo toglierebbe veramente l'ossigeno
Possibilità terra cultura là dove deve prosperare l'esperienza delle chiese in quelle in quell'intervento che ha fatto
In verità io mi permetto solo di citare due cose su cui dovremmo noi cattolici e come evitare per non e fare il pendolo oscillare dal dal dal locale andare poi a finirla nell'universale dimenticando tutto no abbiamo dei problemi di presenza di Chiesa che si riconosca come tale oggi in Italia
A confronto certo con oligarchie certo con culture che non consentono al Vangelo dirà in piantarci osa Vaticano vangelo nacque Strode farci perdere come dire
La testa un rincorrendo o teorie o fatti che ci portano lontani dalla realtà della nostra gente che tale perché vive sul territorio
Soffre fatica e anche si perde in questi perimetri ristretti su quel territorio lei la grande sfida detto en passant anche nei confronti della Lega
Che si può vincere se noi riusciamo a rintracciare i bisogni profondi della gente e corrisponde citarvi risposte vere che poi devono essere riconoscibili in senso ravvicinato
E la nostra credo io ho questa teoria forse non non funziona credo appropriati anche di la la linea di resistenza si fa sul locale
Perché è lì che noi riusciamo a sciogliere quelle grandi ideologie erano costruite arrivare universale e che non sono controllabili perché i grandi mezzi a rischiano veramente di distorcere anche il il senso di giudizio della nostra gente
Allora diceva verità che la Chiesa cattolica ha sempre avuto credo una vocazione polarizzata
Con qualche sacrificio cioè dal locale al cattolico universale planetari con qualche sacrificio
Per il livello intermedio quello squisitamente nazionale che è stato anche qui detto che abbastanza recente o si è parlato del di Paolo sesto mille novecento e sessantotto e molto riconosciamolo per il profondo polarizzato che per il profondo antico radicamento della religione nelle comunità locali cioè non disperdiamo che questa ricchezza patrimonio post-conciliare delle Chiese locali nostro discorso perfino visto facciamo informazione
Siamo informatori cattolici stampa cattolica ecco anche un'accezione teologica
Di questo nostro servizio non sarebbe male mai ecco anche qui Divella re il concetto di Chiesa locale giustamente inteso sempre l'ha portato alla Chiesa cattolica se in Italia c'è stato un soggetto collettivo grande dimensione locale localistica questa è stata la Chiesa cattolica
La chiesa è stata antesignana nel nostro Paese di un approccio localistico io mi fermò violato solo alcuni flash di De Rita che allora disse oggi non ha letto preoccupato probabilmente nel in una dimensione nazionale del territorio ma siccome ho sentito qualcuno le dice allora e spazzato via il terreno culturale la motivazione per la presenza dei settimanali cattolici io dico di no da qui ne esce rafforzata la presenza dei settimanali cattolici la presenza di un giornale invece che a livello nazionale poi raccorda queste tensioni e la rilancia in quel coro e nel quale dobbiamo riuscire ad entrare
Del resto questa leggevo di Giuseppe Santaniello
è del quindici settembre novantatré sul Messaggero il garante per l'editoria sul Messaggero di Roma a giornali e tv locali sfida nel due mila dice appunto di questa sfida che viene portata e oramai a dimensione localistica uno in tutti i Paesi tranne limitare italiana e quella più ritardo rispetto a questo lo dice perché non altri Paesi nei quali già da molti anni la dimensione locale assai sviluppata sì da costituire uno dei toni di grande rilevanza è questo che noi vorremmo accadesse anche in Italia portati a urne da venire
Grazie
Don Duilio che peraltro ha detto qualcosa che appartiene senz'altro le nostre convinzioni e cioè che le ragioni di vita dei settimanali cattolici sono molto vicine le ragioni di vita di Avvenire e quindi su questo siamo fortemente solidali
C'era qualche altra richiesta di intervento io mi scuso se non riusciamo esaudire la immediatamente mi auguro che questi amici stimatissimi ci accompagnino anche nel pomeriggio come tutti gli altri
E così il dialogo possa arricchirsi via via che il nostro cammino prosegue io chiederei al professor Riccardi se ha da come si suol dire da replicare agli interventi
Non mi sembra di non avere di avere già parlato abbastanza
Vorrei solo cogliere nelle cose che sono state dette sottolinearla la delicatezza del momento
Avvenire nato nel sessantotto in un momento delicato si ritrova venticinque anni dopo con una storia un'esperienza è un consenso in un momento fortemente delicato anche questo per motivi diversi forse più drammatico in cui deve dare la sua testimonianza in cui deve come dire condurre il popolo dei suoi lettori a orizzonti nuovi allora la delicatezza del momento
E la nuova responsabilità di questo giornale
La prima cosa che vorrei sottolineare la seconda
Ogni giornale ha una sua geografia che non è solo la geografia del territorio una geografia degli ambienti una geografia urbana è una geografia
è una geografia umana
Non si tratta di contrapporre DiVersi livelli e diversi strati di informazione diciamo non si tratta di contrapporre secondo me
Il livello locale il livello nazionale il livello internazionale si tratta
Secondo me della capacità e della genialità di un giornale di condurre i suoi lettori dalla strada sotto casa fino alle strade di Khartoum
Passando per quelle di Roma voglio dire quello che noi chiediamo un grande quotidiano nazionale
E quel quello con le chiediamo un grande quotidiano nazionale è la capacità di compiere questo viaggio che tenga presente tutte le differenti dimensioni se una accade
Cade tutto il resto cade la forza e la dignità di un quotidiano nazionale
In questo senso ova ogni ho idea che avvenire si troverà dentro o fuori il coro
Peraltro è una battuta perché restare dentro un coro bisogna stare ancora un po'fuori dal coro si troverà sempre più ad esercitare una funzione notevolissime verso avvenire
Sì rivolge una domanda ad ambienti cattolici ambienti non cattolici proprio per la ricerca di notizie informazioni e orientamenti che non si trovano la stampa italiana ecco io penso che il momento è un momento propizio e ribadisco ripeto il mio augurio
Grazie aggiuntivo al professore Riccardi adesso la parola è al cardinale Ruini credo peraltro di dover dar voce qui alla alla direzione
Al consiglio di amministrazione che pure presente del giornale la famiglia dei giornalisti e dei lettori
Di Avvenire dar voce per ringraziare sua Eminenza di questa presenza egli rappresenta peraltro anche tutti i nostri vescovi credo che nessuno si stupirà se noi diciamo che
E ieri per noi qualcosa di più
Del rappresentante dell'azionista di maggioranza siamo un giornale di ispirazione cristiana evidentemente riferimento i nostri vescovi un riferimento importante lo ringraziamo davvero
Intervengo molto volentieri al termine delle mura del mattino di questo mi lo faccio a nome dei vescovi italiani ma anche a nome mio personale
Sono infatti anch'io com'è naturale un lettore di abbellire e un lettore abbastanza attento saluto i responsabili attestata i relatori che ci hanno aiutato questa mattina e quelli che ci aiuteranno nel pomeriggio consiglio torinese ha evitato questa mattina e tornerà aiutarci nel pomeriggio
Saluti in particolare i responsabili delle guide azioni laicali cattoliche presenti i giornalisti di area cattolica e laica
Che accettando l'invito di Avvenire hanno confermato di essere attenti a quanto accade nel mondo cattolico
Saluto con molta cordialità i direttori dei settimanali diocesani che sono presenti
Vorrei subito sottolineare l'utilità di questo incontro
Che ci dà motivo di ricordare con grande simpatia i venticinque anni del quotidiano di ispirazione cattolica
Poco fa abbiamo fatto e venticinque anni di attività di Sant'Egidio rossa da vari venticinque esigui significativi
E questo incontro ci consente di farlo non in modo formale o autocelebrativo ma mettendo a fuoco un tema nevralgico i cattolici e la stampa attraverso un confronto aperto tra competenze e sensibilità diverso
Avvenire è un laboratorio importante e il suo valore di Crocevia lo si intuisce anche da una piccola esperienza sul piano diciamo un fisico come quella dell'incontro odierno non sarà sfuggito ai hanno a noi che siamo qui l'impegno che la Cei da qualche tempo a questa parte sta dedicando al versante della comunicazione
E probabilmente ancora di più la Cei deve far c'è un obiettivo esplicito a questo riguardo indicato nel piano pastorale per gli anni Novanta che si intitola evangelizzazione e testimonianza della carità
C'è stato specialmente nell'ultimo anno e mezzo un insistente rilancio del tema da parte del Consiglio permanente e dell'assemblea generale della CEI cioè dei vescovi italiani c'è uno sforzo concreto che si realizzarne il sostegno oltre che di Avvenire dell'Agenzia sir e del corallo che dovette piuttosto che ciò può di radiofonia
E nell'attenzione sollecita verso varie iniziative mass mediali che nascono in ambito cattolico
Sotto quest'impegno vorrei dirlo chiaramente non c'è tanto la volontà di disporre di mezzi a proprio servizio quanto la profonda convinzione che alla radice dei problemi che ci attanagliano c'è il fattore culturale
è la cultura infatti il terreno fondamentale di creste la persona e della comunità
Un terreno che oggi risulta abbastanza vario e anche accidentato e questo non senza rapporto con i fenomeni di degenerazione anche preoccupanti a cui assistiamo nella vita del Paese
Lucio Tonini è l'intervento che ha fatto prima
Ha detto alcune cose che credo devono fare riflettere tutti noi perché sono cose reali
Naturale che in una simile situazione la comunità cristiana si interroghi sulle proprie responsabilità
Da una parte e Sassa che la verità salvifica
è una forma eminente di carità verso il prossimo e una via privilegiata di incarnazione del Vangelo perciò non possiamo non proporre chiaramente
Insistentemente queste verità che ci venga Cristo
Dall'altra parte ci domandiamo se si è adottato un atteggiamento complessivamente idonei per entrare in comunicazione con la gente del nostro tempo con le donne e gli uomini e le famiglie del nostro tempo
Qualche volta infatti si è pensato che un atteggiamento di semplice ascolto o al massimo di interpretazione fosse sufficiente
In realtà questi sono atteggiamenti indispensabili ma da soli non bastano
Per entrare in comunicazione
E per mantenerla viva c'è bisogno di un confronto vero
Di un ascolto e di un'accoglienza sincera ma anche di un'offerta esplicita dei valori attinti dal Vangelo e interpretati secondo l'umanesimo cristiano e nello stesso tempo c'è bisogno della capacità di tentare una interpretazione delle realtà italiana locale e nazionale
E di quella internazionale che guardi davvero al bene comune nella quale quindi si possano in qualche modo di conoscere tutti coloro che sono veramente solleciti appunto del bene comune
Ora questa consapevolezza piena circa la presenza dei cattolici nella società va rapidamente recuperata lo ricordava i giornalisti a venire il Santo Padre che l'udienza concessa il primo maggio scorso leggo alcune sue parole
Bisogna essere consapevoli e gli dice che oggi è in atto in Italia un confronto non soltanto politico o economico ma più profondamente morale e culturale
Nel quale viene negato messo in dubbio la validità e la fecondità della presenza cristiana consorte limitate ha declinato questo concetto soprattutto a livello delle idee
In questo confronto il mondo cattolico ha una propria originalità da esprimere
Può dare un contributo che attraverso il confronto il più possibile serena e cordiale
Attraverso il confronto dicevo con le altre espressioni culturali concorra alla Rinascente dell'intero Paese
Noi esclude almeno siamo profondamente convinti di questo
E in questo progetto avvenire ha un ruolo insostituibile
Senza venire i cattolici italiani vedrebbero drasticamente diminuire sia la loro possibilità di crescere culturalmente
Sia anche
Scusi di fare maturare sui fatti concreti opinioni ispirate cristianamente
Sia di conseguenza la loro possibilità di incidere nella società italiana l'originalità del mondo cattolico
Scaturisce in buona parte dalla vivacità delle sue aggregazioni laicali associazioni movimenti gruppi e vorrei anche parlare della rete dei religiosi ad esempio molto significativi d'Italia
Aggregazioni qui ampiamente rappresentate
Ciascuna di esse ha una sua tensione spirituale
E un suo modo di fare cultura ossia propone ai propri membri chiavi di lettura della situazione del Paese e suggerisce atteggiamenti comportamenti linee di azione
Noi siamo consapevoli che tante proposte devono proprio devono potersi confrontare
Per arricchirsi vicendevolmente e soprattutto per potere incidere davvero nella società
Avvenire e lo strumento ideale per questo raccordo
E la crescita della comunicazione e
E per la cresta e la comunicazione e così della stessa Comunione nel tessuto ecclesiale parlo dunque della comunicazione all'interno della chiesa della comunicazione tra le varie realtà ecclesiali
Infatti intende ascoltare tutte queste realtà
E rafforzato anche dalla loro esperienza intende proporre una visione dei fatti della nostra storia contemporanea che sia il più possibile ispirata al Maggi in questo senso avvenire per tutto il mondo cattolico italiano uno strumento non è rinunciabile per l'incultura azione della fede e per la nuova evangelizzazione
E va da sé che quello che dico per l'avvenire lo diciamo anche per rispettare i cattolici italiani diocesani e per tanti altre realtà che operano nella comunicazione sociale appunto in chiave cattolica
Siamo poi consapevoli che una democrazia e tanto più se stessa quanto più possiede voci giornalistiche libere
Oggi il panorama dell'informazione sembra tuttavia procedere verso l'omologazione delle voci
Avvenire sa di dover competere con gruppi editoriali molto più ricchi di mezzi economici e di esperienza
In grado di proporre al grande pubblico prodotti talora assai appetibile
Ma proprio per questo aumento di motivi perché avvenire viva e anzi conosca una stagione di crescita
Il Santo Padre chiedeva ad Avvenire di essere cito le sue parole
La già citata anche verso Riccardi se non mi sbaglio presidio collettivo dell'autentica libertà di stampa no si attua altre e di opinione del nostro Paese
I vescovi italiani fanno proprio quell'invito
Avvenire essa che la fedeltà alla Chiesa e la lealtà ecclesiale non sono in contraddizione con l'onestà dell'informazione e la libera ricerca della verità
Anzi dalla fede cristiana nasce l'autentica passione per una libertà che non debba pagare tributi a nessun potentato
è un invito che spendiamo a tutti i giornalisti credenti ovunque in qualsiasi testata e si operino
Ma ho altri inviti da fare
Ai cattolici italiani specialmente ai molti e l'indagine Eurisko che sarà esaminato il pomeriggio mi pare lo confermi che conoscono poco o non conoscono affatto avvenire
A loro chiediamo di rompere gli indugi e di accostarsi al quotidiano di ispirazione cattolica
è lo stesso invito del Santo Padre che il primo maggio affermava avvenire è un compagno di viaggio di ogni famiglia consapevolmente cristiana
è uno strumento indispensabile per quanti si spendono nelle mille attività umana
Nello stesso tempo ci si domanda perché nonostante le molte giornate
Dedicata alla comunicazione sociale nonostante i tanti inviti e le tante sollecitazioni la gente ha dato finora una risposta così parziale
Si apre qui anche per noi sacerdoti operatori pastorali una fase di riflessione di ripensamento e di nuovo impegno
Perché i cattolici non vogliono condannarsi a vivere nella penombra questa stagione eccezionalmente importante anzi decisiva tarla futura società italiana
E oggi infatti che probabilmente si sta definire decidendo del nostro futuro per un buon numero di anni
La sensazione e l'indagine Eurisko sembra confermarla è che del mondo cattolico avvenire sia una sorta di sensibile termometro
Crescono o rimangono statici insieme avvenire il mondo cattolico
Se questo è vero una diffusione limitata del quotidiano starebbe ad indicare
Da parte dei cattolici una scarsa consapevolezza della necessità di un impegno non solo generoso ma anche competente
Cosa facciamo dunque
I responsabili delle creazioni possono fare molto per sensibilizzare i propri iscritti
Noi vescovi Sicer doti possiamo fare almeno altrettanto nei confronti delle comunità che ci sono affidate i giornalisti possono unisono di più costruire un giornale che sia davvero una voce autorevole e quando serve una voce fuori dal coro come anch'io ho usato questa espressione che poi è stato e Toti dibattiti che come ricordava il Santo Padre
Istituiti dei lettori l'inquietudine per la libertà specialmente interiore l'irrequietezza di fronte ai pompa i conformismi opprimenti e mortificanti
La sete di sapere sempre di più e di andare sempre più a fondo nella comprensione delle vicende umane ecco queste dalle parole che ha citato critica chiusa Riccardi
Un giornale che pur rifiutando il facile scoop non rinunci ad essere intraprendente e penetrante non appiattito ma sempre capace di esprimere l'originalità che se proprio del mondo cattolico deve trovare quasi il suo specchio nel quotidiano di ispirazione cristiana credo infine che quanti da cattolici operano nel mondo della comunicazione dovrebbero oggi stipulare una sorta di patto non un patto segreto intendiamoci dove un patto scritto ma quasi un patto implicito e spontaneo a favore della libertà dell'informazione e della reale significanza della originalità cristiana
Al di sopra delle inevitabili e spesso anche logiche e benefiche piccole e grandi rivalità i comunicatori cattolici per così dire dovrebbero porre alcuni fondamentali interessi comuni
Gli interessi della persona umana e quelli complessivi del nostro Paese
Che hanno oggettivamente bisogno di una consapevole presenza cristiana
Mi scuso se ho letto con qualche difficoltà perché ho scritto a mano molte cose in piccolo piccolo allora il grande lo leggo solo con gli occhiali e il piccolo solo senza gli occhiali grazie
Grazie davvero a sua Eminenza per le parole
A me pare assolutamente non rituali che gli non formalistica e non formale che ci ha regalato il nostro grazie e davvero non rituale
Credo ci sia nulla di cerimonioso nel nel dire che il suo intervento sarà per noi di Avvenire
Un'occasione per riflettere su noi stessi sul nostro lavoro sulla proposta che via via andiamo a fare al alla comunità ecclesiale nell'opinione pubblica il suo intervento insieme agli altri interventi
Secondo la nostra tabella di marcia adesso c'è
L'interruzione per il buffet
Noi ci auguriamo che tutti vogliono condividere con noi anche questo momento così come ci auguriamo che tutti vogliano accompagnarci anche nei lavori del pomeriggio scusate questa insistenza che forse ha un po'del patetico ma capiamo di dover far concorrenza al sabato metropolitano e quindi e e quindi alla sì del sabato pomeriggio ci rendiamo conto che le alternative sono più che valide tuttavia pensiamo che l'itinerario che ci siamo prefissi soprattutto l'indagine Eurisko che sta oggi ci verrà presentata meriti senz'altro una intenzione collegiale
Vorremmo anche invitare i giornalisti che sono qui in servizio a alla conferenza stampa che immediatamente seguirà in una delle stanze qui del corridoio di destra
Grazie a tutti per questa mattinata molto bella grazie ancora i relatori e buona sostanza
Indiretti cominciare senz'altro questi nostri i lavori del pomeriggio ci rissa adottiamo salutiamo cordialissimo a mente
Il segretario della CEI monsignor Tettamanzi e che ci accompagnerà in questo seconda parte del nostro appuntamento dicevamo stamattina che avevamo orchestrato pensato articolato in due fasi in due forum
Ecco oggi pomeriggio il Forum numero due
Che è un po'concentrato attorno all'indagine Eurisko i cattolici italiani e la stampa
Il problema ormai è noto
Problema che noi ci poniamo qui che cosa leggono i cattolici italiani
Domanda
Sentono il bisogno di una propria stampante
Della stampa di ispirazione cattolica e come la poiana eventualmente Torno a queste domande abbiamo costruito una ricerca affidandone
La realizzazione
All'istituto specializzato l'Eurisko
Ecco attorno a queste domande e attorno i risultati di questa ricerca lavoreremo oggi pomeriggio senza peraltro lasciarci sconsolata e dalla dalla familiarità ormai della della partecipazione
Diciamo che c'è una ricaduta di questo convegno dei contenuti di questo convegno che CE
Non vorrei dire un azzardo ci assicurata dalla presenza dei giornalisti tutta stamattina la conferenza stampa molto vivace che c'è stata
Venire poi ne parlerà naturalmente evidentemente domani nei prossimi giorni quindi siamo i contenuti avranno la loro eco anche Esterna
Noi comunque la nostra parte qui intendiamo farla in maniera
Per intero perché crediamo che i risultati di questa ricerca siano sì importanti per noi e per noi che il giornale lo facciamo tutti i giorni ma siano importanti
Per le varie realtà che qui sono presenti diciamo per il cattolicesimo italiano nel suo insieme
Ecco per attivamente il forum intende provocare un contraddittorio dopo la
Ricostruzione la
La rievocazione del profilo dell'inchiesta da parte del professor caldi
Il professor Garelli darà una lettura dei dati che il professor Garelli sempre avrà per contro relatori tre studiosi
Di sensibilità e aree culturali diverse così le abbiamo pensate proprio perché sì sembrava arricchente per i risultati stessi di questioni di questo incontro
Io mi taccio e darei subito la parola al professor calde per l'illustrazione del profilo dell'indagine anche una prima interpretazione dei risultati che ne sono venuti
Professor Carlo
In cartella c'è il testo
Il testo della comunicazione del professore
Sì grazie al testo che voi avete nella cartella il mio intervento potrà ridursi nel tempo che mi ha concesso una meteora al massimo dire riassumere e gli elementi essenziali
Innanzitutto io vi prego
Di considerarmi un po'una controfigura non sono un Veron relatore sono una controfigura perché sono colui che agisce per conto di un altro e quest'altro e il cattolico che noi abbiamo raggiunto abbiamo intervistato che abbiamo interrogato e del cattolico come rilevato negli Stati ufficiali sia di Audipress che delle altre ricerche delle banche dati relative all'utenza dei mezzi
E questa controfigura che riparla adesso vi dice anche lo scopo che si propone
Io vorrei da prima prospettarvi dei dati di analisi circa il rapporto che i cattolici italiani Amicone i mezzi di comunicazione di
Dimas
In particolare con la stampa
Soprattutto con la stampa cattolica infine con l'avvenire
Lo scopo finale cioè la sintesi del discorso a individuare il problema di fondo cui sono di fronte i mezzi di comunicazione cattolici e comunicatori cattolici
Le fonti come ho già detto sono numerose
Raccolgo dati da più parti una fonte fondamentale però è costituita dalla ricerca che il quotidiano Avvenire affidato all'istituto che si è svolta negli ultimi mesi da luglio a settembre in particolare
E che è stata realizzata su tre diversi campioni indipendenti cattolici cattolici osservanti
Cioè coloro che dichiarano di frequentare regolarmente poi ci intenderemo sul regolarmente il rito domenicale i cattolici impegnati scritti associazioni e movimenti o che partecipano all'attività parrocchiale incongruo lì ben definiti l'elenco di questi movimenti associazioni Caroli sono indicati nella metodologia della ricerca che voi avete allegato in cartellina
E infine il campione dei lettori di Avvenire tre campioni dunque di cattolici che offrono immagini
E rappresentazioni diverse e che sono molto interessanti da confrontare fra di loro
Come avete già intuito tutte queste analisi sottostanno un vincolo o se volete una preclusione carattere metodologico
E chi sono i cattolici italiani
Noi dovremo rispondere prima questa domanda in realtà il cercatori hanno hanno tagliato corto han preso le spicce hanno scelto il criterio che molte volte nelle indagini sociologiche viene assunto come un dei principali criteri cioè la frequenza un rito religioso
In realtà se noi osserva siamo al tre fonti o altri indicatori sociali di ciò che cattolicità o partecipazione al mondo cattolico ci troveremo nell'imbarazzo dire che questi dati rappresentano poi il mondo cattolico
Sei settantadue degli per cento degli italiani dichiara nell'ultimo grande sondaggio fatto in tema di religiosità
Di credere in Dio o o se il e quasi il quaranta per cento che dice di pregare Dio
Una o più volte al giorno
Beh ridurci a considerare solo coloro che in modo convinto formalistico ancora partecipano al rito domenicale che ho di che anno
Abbastanza regolare nelle loro abitudini ebbe un criterio certamente riduttivo
Questi cattolici che non è bianco si dà perciò e l'analisi principale dei dati sarà appunto su costoro
Rappresentano il trentatré per cento quasi il trentaquattro per cento trentatré e sette
Della popolazione italiana adulta
In diciotto Omega
Trentatré per cento dalla popolazione adulta significa circa quindici milioni di persone
Basti ricordare il valore di questo dato che nella rilevazione Doxa del mille novecentocinquantasei
Un po'di decenni orsono assommava a quasi il settanta per cento e del sessantanove per cento nel mille novecentocinquantasei il numero degli italiani che dichiarava di frequentare il rito domenicale
Nel mille novecento settantasei cioè vent'anni dopo era già sceso al trentasette per cento negli ultimi dieci anni dal tutte le nostre ricerche il dato è costante
Un primo punto della mia analisi riguarda appunto riguarda la relazione che esiste tra gli osservanti cattolici appunto che frequentano regolarmente il rito domenicale il che significa almeno tre volte su quattro al mese e i mezzi di comunicazione di massa
Questo profilo socio demografico che ora vi presento degli osservanti notevolmente mutato nel corso degli ultimi diciassette anni
Da quando posso disporre di dati del confronto omologhi
Gli osservanti si sono accentrati con più quattro punti percentuali
Nel nord-ovest
Un po'meno nel Nordeste son rimaste basta
Sì sono accentrati di più nelle metropoli rispetto ai centri medio piccoli
Sono diminuiti ma le città intermedie e sono diminuiti nei centri molto piccoli
Anche tra i due sessi via una variazione percentuale nel senso che è cresciuto il numero delle donne
Che oggi rappresentano fa gli osservanti i due terzi
Degli osservanti stessi rispetto un terzo uno presentato dei maschi
Sì anche ceti professionali di sono state accentuazioni vi sono più professionisti dirigenti impiegati più studenti più pensionati molti più pensionati ma meno casalinghe che significa che anche nei ruoli femminili professionali la donna che oggi frequente il rito domenicale a un'altra qualificazione professionale
Così definito il profilo socio demografico degli osservanti che evidentemente che ha subito nel corso di una già generazione diciassette anni lo spazio di nord est generazione una modificazione che che se non è sostanziale e certamente rilevante vediamo come questi osservanti utilizzano i mezzi di in genere
Per quanto riguarda l'esposizione ai grandi mezzi troviamo che i cattolici osservanti son molto prossimi alla media della popolazione generale
Addirittura superano questa mediano all'ascolto televisivo di due punti
La superano di tre punti ma la lettura dei settimanali
Sono sotto di uno due punti per l'ascolto della radio la lettura dei quotidiani e dei mensili
Per quanto riguarda l'utenza televisiva mostrano più interesse dalla popolazione generale per informazione attualità intrattenimento varietà quiz telenovelas
Sono pari nella popolazione generale sul film e telefilm documentari musica
Si interessano però meno di sport un dato questo che vi spiegate bene con l'elemento femminile che componente il target
Interessante anche sapere che a proposito dell'utenza televisiva
Se cattolici tre superano la media dalla popolazione
Terre l'ascolto della televisione il tempo televisivo medio dei cattolici osservanti inferiore a quello della popolazione generale il che farebbe pensare che un qualche criterio selettivo i cattolici osservanti lo utilizzino se consideriamo l'anno le testate della stampa invece troviamo i cattolici al quasi allineati o perfettamente allineati sulle principali testate dei quotidiani
Abbiamo però una lettura più accentuata dei settimanali su numerose testate
è una lettura meno intensa dei mensili
Nella lettura dei quotidiani sono preponderanti però quelli regionali e locali
Anche se sul nazionali come ho già detto livelli sono comparabili
E consumi culturali in genere quali possono essere teatro l'accesso in musei conferenze l'accesso la libreria l'utenza al al CED del cinema troviamo che i cattolici hanno qualche punto percentuale in più alla frequenza al Teatro i musei e le conferenze soprattutto le conferenze
Aspetto questo di una processo di culture l'esazione che trova la didattica cattolica evidentemente più esperta frequentano meno la libreria e frequentano meno il cinema per la popolazione degli osservanti pur avendo una buona quota di giovani
Non riesce a compensare questo deficit la frequenza al cinema è infatti un fenomeno essenzialmente giovanile
Su questi dati che frettolosamente io io riferito che trovate poi nella relazione in modo più disteso soprattutto nelle tabelle in modo più documentato
Vorrei formulare alcune osservazioni critiche di natura interpretativa qui non è più la controfigura che parla qui e caldi e a caldi dovette consentire un qualche spazio di lettura ed interpretazione intanto bisogna riconoscere che la popolazione gli osservanti
è mutata non solo dal punto di vista socio demografico ma evidentemente mutata anche dal punto di vista culturale soprattutto nell'accesso ai media noi oggi ci troviamo di fronte a questo popolo di Dio che sostanzialmente diverso dal popolo di Dio che è stato conosciuto nelle precedenti generazioni di sacerdoti a parte dei nostri genitori da parte dei nostri tecnico
I dati di diciassette anni orsono
La profilavano come svantaggiata questa popolazione oggi sul piano economico sociale e culturale praticamente è la popolazione generale italiana e i due profili tendono a quindici del re lo svantaggio dunque si è ridotto per alcuni aspetti addirittura sia annullato
Questo fenomeno che è un fenomeno interessante non si spiega però solo con l'avvicendamento delle corti detta cioè non non possiamo pensare che un fenomeno di questa portata di queste dimensioni sia dovuto al fatto
Che ci sono degli anziani che escono per mortalità
Dal quattro dalla popolazione dei giovani formati nuovo modo che sconta scuole medio superiori o dall'università che entrano come nuova Corte di età nel popolo degli osservanti
Bisogna presupporre anche un metabolismo più radicale
Più esteso
Per il quale l'abbandono della pratica conformisti Ca'sia avvenuta soprattutto da parte di persone più svantaggiate
Dal punto di vista critico culturale dalla consapevolezza dalla formazione e siamo subentrati il loro luogo delle persone culturalmente più formate consapevole
Più in generale i dati confermano che il processo di acculturazione degli osservanti è avvenuto
E se questo è un bilancio positivo dal punto di vista sociologico e certamente meno da altri punti di vista infatti acculturazione in senso sociologico
Può anche significare che gli osservanti hanno progressivamente condiviso nel corso di questi ultimi due decenni le manca la mentalità i valori criteri di comportamento gli stili di vita consumi interessi le aspirazioni della popolazione generale italiana
In una sorta di di assimilazione culturale
Il processo pertanto lo possiamo leggere sia come effetto di modernizzazione e secolarizzazione degli osservanti
Sì è come loro apertura alla realtà nella quale sono immersi la realtà dei loro concittadini
Sia come smarrimenti o di una identità Union specificità culturale quella del gruppo cattolico
Il bilancio di tutto ciò
Che si è guadagnato il perduto in questo processo è molto difficile
Ma l'esito che ora ci interessa al di là
Degli aspetti positivi o negativi del bilancio
E che
Chi si propone di comunicare
Con i cattolici osservanti occhi deve loro vendere
Offrire dei prodotti editoriali
Deve fare i conti con questa realtà
Io non voglio evocare qui parole tecniche
Come
Position & Marketing targhette lasciamolo al linguaggio degli specialisti
Però a un certo punto se vorremo porre il problema calarlo
Anche nei termini della realtà
E editoriale commerciale questo processo bisognerà per qualche aspetto consta
La facies dominante di questa realtà
E che
Gli osservanti lo possiamo dir brutalmente
E forse tocca proprio me oggi questa cattiva parti dica cose brutalmente poi Garelli mi correggerà
Avrà una lettura integrata è ottimistica
Ma debolezze Bhutan lasciatemi dire
Che l'aspetto
Più occhi in di questa facies della realtà che cattolici osservanti sono più aperti i mezzi che offrono loro
Informazione intrattenimento evasione secondo il modulo
Generale mass mediale
Dei mezzi appunto che consumano che è un modulo consumistico
Allettante
Soffocante
Da bolla calda come diceva stamane
In verità un mondo effimero
Anche una proposta laica senza valori espliciti
Fatta di immagini molte volte ed emozioni più che di pensiero e riflessione
Questo è un modulo
E forse dovrei dire addirittura un modello e stanno alla testa degli acquirenti di informazione
Sulla stampa
E cattolici condividerlo
E questo è il l'aspetto della realtà con quale noi dobbiamo fare i conti
Il secondo punto della mia relazione sono e la Verdi guardarla rapporto che c'è fra gli osservanti che la stampa cattolica in modo particolare
Il mondo delle testate cattoliche nazionali e regionali diocesane parrocchiale in Tapparo chiavi
I quotidiani settimanali e mensili costituiscono una testimonianza di enorme vitalità che rappresentano anche una massa critica che in realtà dovrebbe poter abbattere
Ogni muro
Ma quando noi dobbiamo considerare ad esempio attingendo ai dati della ricerca venire
E qual è l'utenza della stampa cattolica da parte gli osservanti ci troviamo di fronte dei dati che certamente sorprendono voi li avete in cartella li avete già visti o li vedrete
E già cominciamo adesso sul prevista al fatto che il cinquanta per cento degli osservanti dica di non leggere mai regolarmente
Nessuna pubblicazione
Di ispirazione cattolica cioè metà degli osservanti
Non ha un contatto diretto con le le fonti di informazioni capitoli che
Tra i lettori che si dichiarano regolarmente utenti di testate
L'abbiamo in testa Famiglia Cristiana
Che ha conquistato bene il trentun per cento della popolazione degli osservanti seguita poi dalle mensili settimanali parrocchiali
Per un dieci per cento dal Messaggero di Sant'Antonio poi vengono i settimanali diocesani e poi troviamo quel quattro per cento di Avvenire
Un quattro per cento che costituito da
è costituito da
Quasi duecento mila lettori possiamo dire duecento mila lettori del giorno medio e da seicento mila lettori nelle gli ultimi sette giorni comprendono perciò anche il giorno festivo
E questo dato rilevato dalla ricerca venire tra l'altro coincide perfettamente con la stima dovuta Daoudi presto effettuata su un campione di parecchie decine di migliaia di persone che significa anche che una piccola riceve
Car condotta con
Con attenzione da ed è confermata etiche ed ecco e conferma dati di una grandissima ricerca
Nel ricerca svolta per conto del quotidiano Avvenire agli osservanti noi abbiamo anche chiesto alcune cose importanti
Ma lei ritiene necessaria una stampa cattolica
E la ritiene efficace
E con queste due domande i cattolici osservanti hanno risposto direi in modo piuttosto tiepido
Perché quanto la necessità
Dalla stampa cattolica abbiamo
Arrotondo le percentuali un trenta per cento che dice sì un trenta per cento che dice no
E un quaranta per cento che dice abbastanza e se consentite alla rispetto di ricerca di leggere questo abbastanza ecco allora vi dirò che io lo leggo come un mini
Perché quando una persona nel corso di un'intervista dice si sono abbastanza convinto sì credo abbastanza penso abbastanza
E non è un sì netto e soprattutto non è un no perché noi molto più credibili del sì in tutti i sondaggi quando è un probabilmente è un abbastanza bisogna leggero con molta cautela
Noi lo leggessimo senza cautela è un settanta per cento dei cattolici che dice la stampa è necessaria ma coloro che ne sono sicuri che sia necessaria e solo il trenta quanto poi all'efficacia questa percentuale si riduce al diciassette
Cioè meno di un quinto
E più della maggioranza propende allora per il mi
In ogni caso i cattolici osservanti ritengono più utili i settimanali e mensili dei quotidiani e anche questo è uno dei sintomi che noi possiamo interpretare come e tipici di uno stile di utenza mediale
Ormai consumistico certe possiamo avere bellissimi settima Neale settimanali in questo momento io non intendo riferirmi ad esempio alla testimonianza che i dadi capacità giornalistica Famiglia Cristiana
Ma se la gente slitta sui settimanali dai quotidiani evidentemente cerca una specificità di servizio questo è fuori dubbio
Un per e perciò un tipo di informazione qualificato in un certo modo
Ma è anche chiaro che rinuncia ha una funzione quotidiana critica di lettura e interpretazione della realtà o non ha il tempo onora i mezzi per potersi ad acconsentire
In ogni caso questo dato per il quale i quotidiani cattolici
Sono visti come meno meno utili dei settimanali
E anche una testimonianza del fatto che i cattolici pensano che tutto sommato gli altri quotidiani cioè quelli di ispirazione laica o dalla grande stampa sono perfettamente fungibili per i loro interessi
Ma forse li illumina le le la informazione più dominante ci viene dalla dichiarazione sul ruolo che i cattolici osservanti attribuiscono la loro stampa questa stampa deve parlare ai cattolici
Egli ha l'abbiamo posto come un dilemma o deve parlare agli altri
Eccolo le la maggioranza delle persone intervistate risponde dovrebbe parlare ai cattolici
I lettori di avvenire su questo punto Silvino esattamente a metà ma gli osservanti c'è la popolazione estesa quel quindici milioni di cattolici consideriamo ritiene che se si considera la stampa cattolica e li si vuole attribuire un ruolo questo ruolo debba essere di parlare al mondo cattolico di unire le diverse realtà cattoliche di confrontarle
Di operare questa fusione interno del mondo senza preoccuparsi di ciò che sta al di fuori della Cittadella
Questa visione e qualifica la stampa cattolica evidentemente in modo riduttivo
Sicuramente funzionale caro riduttivo
Perché finisce per qualificarla come una stampa settoriale una stampa di par Nobile finché si vuole ma pur sempre una stampa di parte
E qui ci troviamo di fronte al vero nodo del problema
Il modo con il quale la diffusa mentalità secolarizzata dei cattolici ha stretto il problema della stampa loro diretto
Quasi che pensassero se questa stampa noi diretta si qualifica cattolica che sia cattolica
Solo cattolica
Sei etichettata stia dentro il suo confine
Questa è la lettura che da Calvino del fenomeno
Fenomeno si presta anche ad altre interpretazioni io ve ne propongo una forse la più stringente la più cogente
Liberata ci dalla quale possiamo interpretare i dati con un respiro più ampio ecco maggiore speranza per il futuro ma avendo i piedi per terra noi potremmo anche partire semplicemente da questa constatazione
Non è di molto conforto che ha più esplicite richieste sul come questa stampa fosse evolvere in futuro linee intervistati poi tenda no a profilare due diverse posizioni una che la posizione di fatto l'altra che la posizione di parole
La posizione di fatto e che
L'evoluzione futura e lo testimoniano le loro scelte i loro comportamenti di consumo
Non potrà vedere altro che un allineamento della stampa cattolica sui moduli sui cannoni
Della stampa laica dalla stampa di informazione dalla stampa che abbiam detto più sciocchi in più effimera o tipo bolla calda
A parole ai nostri intervistati
Più o meno consapevoli di ciò che si stanno dicendo io mi auguro che la consapevolezza sia molto alta
Postulano invece un ruolo di eccezionale impegno sociale politico culturale
Per la stampa cattolica
Un ruolo che obiettivamente è molto difficile da svolgere ma che può essere considerato
Un ultimo punto delle mini intervento riguarda specificamente il lettore di Avvenire
Il nostro incontro è sotto l'insegna ad Avvenire
Ma i lavori della giornata non sono sotto l'insegna di Avvenire in quanto toccano più estesamente il rapporto tra i cattolici
E la comunicazione sociale
Allora problema da venire io quindi accenno perché forse è sintomatico è l'espressione particolarmente delicata interessante dei rapporti tra i cattolici alla stampa ma non certamente alla posizione riassuntiva
Anzi il caso dell'avvenire è veramente un caso a sé
Bene il sessanta per cento degli osservanti non l'ha mai preso in mano
Il quaranta per cento degli osservanti dice che lo conosce l'ha visto l'Alletto e quando gli si chiede a quanto tempo fa
Risale l'ultima rilettura Nimis calcolo dei dati ci consente di dire che risale in media a due anni prima
Salvo quel quattro per cento che abbiamo individuato poi costituito da veri lettori via avvenire al quattro per cento sul totale non riesce a sbilanciare la media
In sostanza ci troviamo di fronte a un gruppo di testimoni intervistati sull'Avvenire che di fatto non lo conosco
E allora adesso dobbiamo considerare cosa dicono e pensano della venire dalle persone che il giornale non conosco
Io vi dirò che molte volte si presenta una situazione analoga a quando si fanno studi sui mezzi di comunicazione sociale o anche su prodotti
E possibilissimo occuparci di una testata o di uno spettacolo televisivo o o di un prodotto di una marca senza che la persona le abbia mai visti io ho acquistati o consumato
L'esito di questo processo di rilevazione si chiama raccolta delle informazioni d'immagine non di realtà di immagine o per usare un'espressione tecnica
E scientifica di rappresentazione sociale
Adesso noi ci troviamo di fronte dunque a rappresentazioni sociali di Avvenire a immagini di Avvenire no la realtà da venire
Se volete addirittura pregiudizi dal momento che Avvenire molto cambiato
Recentemente ma la gente non ha avuto modo di constatare l'evoluzione del quotidiano e continua a giudicarlo sulla base di parametri criteri acquistati in passato
Ma tante bisogna fare i conti con l'immagine con gli stereotipi con il pregiudizio se vogliamo completare
Il quadro con alcuni dati su Avvenire
Vediamolo questo quadro il lettore di Avvenire ritiene che il quotidiano sia cominciamo con la parte positiva che molto bella
Autorevole
Se il rio scritto bene
Chiaro
Con firme rispettabili di alto livello culturale
è un quotidiano che fa riflettere fornisce un'ottima informazione religiosa
Per quanto si tratti di una immagino o di una la Printemps come sociale dobbiamo riconoscere e molto vicino al vero
è un quotidiano che sicuramente afferma e difende i valori e la cultura cattolica e questo istituzionalmente è un ruolo che si è dato e che rispetta quali sono i suoi tratti deficitari
Beh in un certo professor scontati e prevedibili
Manca di cronaca locale non parla di me e della mia gente delle cose che mi sono vicine non è ricco fisicamente non a supplementi non è non è non Ayo stazioni non era a colori
Dalla consistenza stessa del quotidiano non è comparabile con quella dei grandi quotidiani nazionali
Non parliamo del New York Times ma il Corriere Della Sera Ore pubblica
Da poca attenzione allo sport
E poco indipendente nelle valutazioni io sto scendendo anche nelle percentuali di valutazione
E poco indipendente nelle valutazioni su ciò che accade della realtà
Ed è forse troppo schierato e troppo prevedibile
Un modo per immaginare che cos'è questo quotidiano sta anche nella possibilità di chiedere alla persona
Dei indovinare chi è il lettore tipico ci descrive il lettore tipico lei non legge non lo consuma non lo conosce ma riesce immaginare al indetto rettifico di Avvenire
La risposta esce ed è molto chiara
Il lettore tipico di Avvenire una persona molto religiosa
è una persona di mezza età o addirittura anziano
è una persona impegnata socialmente
è una persona istruita
E di tendenze tradizionaliste
Il fatto curioso è che già il lettore venga immaginato come di mezza vita anziano quando poi i dati reali della ricerca dicono che un trenta per cento del lettore di Avvenire meno di trentaquattro anni dunque appartiene alle fasce giovani
Nel quadro competitivo con gli altri quotidiani nazionali e non abbiamo rilevato le immagini degli altri quotidiani nazionali a fronte dell'immagine di Avvenire e abbiamo confrontato i profili
Troviamo che i vantaggi di avvenire sul piano competitivo il cosiddetto vantaggio competitivo è dato dall'informazione religiosa
Dall'autorevolezza delle opinioni e dalla capacità di stimolare riflessioni
Cioè un quotidiano che si qualifica più come uno strumento per pensare che un'offerta per leggere
Gli svantaggi ancora una volta rispetto agli altri quotidiani sono
Meno cronaca locale meno supplementi giornalisti meno notti meno rubriche di economia finanza finanza televisione spettacoli sport eccetera
Che cosa vorrebbero gli osservanti
Da avvenire
Qui c'è un dato curioso
Questa gente che tutto sommato abbiam visto poco convinta della necessità e dell'efficacia della stampa cattolica in realtà quando son costretti stimola
Pungolato immaginare un quotidiano
Del futuro si chiami avvenire lo immaginano così più aperto moderno interessante più coraggioso più grintoso più battagliero meno legato le posizioni ufficiali della Chiesa più sensibili alle voci dei fedeli
Più deciso il più pronto più protagonista di campagne su grandi questioni sociali
E culturali che interessano il Paese in sostanza emerge questa specie di antinomia questo proprio questi due emergono questi due sistemi regolative della visione
Da un lato gli osservanti credo non relativamente all'opportunità di una stampa cattolica
La conoscono poco acquistano o leggono altri quotidiani però se sogno un quotidiano cattolico lo sognano cattolico d'avanguardia un po'radicale
E al limite
E questo è un quotidiano che potrebbero anche non acquistare se davvero esistesse
Perché ormai assuefatti ad altri stili mediali
Ha una vita non troppo impegnativa
Ha una vita è uno stile di vita più rilassato sia sul piano etico che sul piano sociale
Ecco fin qui arriva alle informazioni per la ricerca su avvenire
Vi debbo dire che queste informazioni in parte sono confermate dai dati di Audipress collocano il lettore prevalentemente al Nordovest Nordest meno al Sud più nei grandi centri più maschili che femmine di età matura anche se non anziana
Ah che appartiene a fasce istruite laureati ceti professionali piuttosto alti classe socioeconomica superiore in sostanza i dati Audipress
Recentissimi quelli dalla primavera
La rilevazione semestrale a ondate semestrali
Lo qualificano come un lettore urbano colto benestante
Che acquista in media due quotidiani
Che non può fare a meno di Avvenire ma al quale avvenire non basta dire comprano nato
Quest'ultimo dato suggerisce l'ipotesi che vi sia anche una motivazione dover Istica nell'acquisto di Avvenire una qualche pressione morale o Interna
Ho esogena esercitata dal arrocco dall'amico dal
Infatti mentre il lettore di avvenire solo mediamente soddisfatto del giornale spesso e anche una persona che crede nei molto molto fortemente nei valori cristiani e assidua diritti
Prega con frequenza
Vuole riconoscersi nella chiesa
Anche se chiede più liberalità alla Chiesa e più attenzione alle voci di Federico in sostanza un lettore che atipico
Un lettore
Che Avvenire è stato bravo a trovare e
Con il quale si è costruito la nicchia
Una nicchia sicura garantita e inattaccabile per un vantaggio competitivo che assolutamente specifico avvenire e in questa nicchia nessuno può sottrarre lettori ad Avvenire
Problema sta come Avvenire possono avviare una nicchia
Come possa spostare le pareti della nicchia
Pareti che sono sicuramente anguste
E dunque in definitiva sottrarre lettori
Ad altri quotidiani
Perché è una situazione competitiva comporta sempre l'acquisizione
Che per altri è una Terna
Questa situazione per qualche aspetto paradossale
Perché se vi è oggettivamente bisogno di una stampa di un quotidiano cattolici
Che difendano per Pecchia mai eredità culturale
Sacrosanta
E se è vero che Avvenire ha assunto questa missione come propria la svolge con competenza e specificità
è anche vero che la risposta del mondo cattolico è molto debole
Avvenire accetto ma accetto in una nicchia
Solo in questa nicchia
E in definitiva anche in questa nicchia da un certo punto di vista lo possiamo considerare
Superfluo
Perché perché queste la nicchia dei cattolici che sono culturalmente più prepara sonde qui i cattolici più maturi
In il più sensibili quelle che rispondono hanno la sensibilità e la capacità etica per rispondere eventualmente anche una spinta
Dove Ristich
Il quotidiano dovrebbe poter raggiungere altri
E l'aspetto paradossale della situazione sta appunto in questo contrasto tra necessità superfluità del metro stesso
La nicchia è una nicchia elitaria
Avvenire gioco molto bene col suo linguaggio la sua proposta
E perseguimento dei fini che sia dato entro la nicchia che de al tempo stesso circoscritto dalla medesima
E al tempo stesso ancora entro la medesima può essere considerato ma questo nessuno forse la mia crudeltà mentale
Direttore
è vero posso peccare di crudeltà mentale rischio di peccare crudeltà mentale dire che da un certo punto di vista se analizzo questi dati sei in questo momento non sono né amico
Del direttore degli degli amici di Avvenire coi quali ho collaborato e sono cieco Blind di fronte ai dati io dico a questo punto entro la nicchia avvenire relativamente superfluo
Cioè avessimo
A decidere ore investire grandi mezzi però non otterrà di cultura di trazione cattolica forse non è su questa amiche che sparare ecco non è lì che punterà i lemmi artiglierie
Mi rivolgerei altrove forse le necessità
Mi posso porre come ricerca di ricercatori insomma anche l'interrogativo
Dove che sto andando qual è il senso complessivo dove operazione che sta svolgendo
Non vorrei però apparire dissacrante nel giorno in cui festeggiamo il venticinquesimo via Veneto non vorrei apparirà affatto dissacrante perché forse questo mio modo di concludere pare veramente il tentativo di sradicare al fondo il sesso dalla missione che Avvenire sì ad altro a questo non è né alle niente iniziano le mie intenzioni
è solo un gioco delle interpretazioni e delle ipotesi che è giusto fare sulle sulle ricerche tutte le volte che noi ci troviamo di fronte a dati di ricerca è bene che i dati vengano letti da più parti
Ora assisterete nella interpretazione del professor Garelli a una seconda modalità di lettura che in parte si sovrappone alla mia in parte no e che già vi dice come dati come quelli che le ricerche hanno fornito sì sì si prestino a letture diverse
In ogni caso non sacrali diamo le ricerche per dissacrare la Venere anche le ricerche hanno una un limite un limite molto evidente
Non acquisiscono certezze danno indicazioni per il futuro forse più modestamente hanno la capacità di mettere a fuoco una situazione che discussa nei termini generalissimi potrebbe invece anche sfuggire di mano
E questa è l'ultima cosa che dico in ogni caso il lavoro che ho svolto le ricerche che sono state compiute non rappresentano un'istruttoria e tanto meno un giudizio sull'avvenire
Ma se vogliamo piuttosto un istruttoria sui cattolici sulla complessità del loro mondo culturale
Oggi aperto a tutte le influenze
E in definitiva anche un'istruttoria sull'ambiguità dagli atteggiamenti quotidiani dei cattolici stessi
Grazie
Il professor Calvi diceva stamattina il nostro direttore dell'apparire i lavori che non volevamo un indagine dei risultati edulcorata i e credo che la prova l'abbiamo avuta dalla dalla relazione del del professor Calvi certamente dai risultati non edulcorata i neppure per avvenire
Mentre lui parlava il Pasok calmi parlava mi veniva in mente l'immagine del medico che pronuncia la sua diagnosi parlando con molta lealtà forse anche con una certa crudezza
Noi evidentemente non ricco giudice per lui stesso noi non diamo
Una così un valore oracolare alle ai risultati di un'indagine pur tuttavia delle indicazioni anche preziose anche stimolanti anche provocatorie queste indagini le danno questa indagini certamente certamente l'età da parte nostra non abbiamo inteso porre il silenziatore su quel che per quel che riguardava il giudizio che viene dato su Avvenire abbiamo inteso giocare in tutta trasparenza quasi quasi disarmati
E tuttavia se vedo vede se non vedo bene chiedo scusa a me pare che al centro del tavolo della nostra osservazione
Cessi il giornale Avvenire e noi da questa indagine trarremo tutto il tutti i benefici che dobbiamo trarre ma se noi guardiamo bene al centro di questa indagine c'è il cattolico Media Italia
Ed è questo cattolico medita Jano che noi vogliamo porre idealmente al centro in questo pomeriggio Luís con la sua indole con i suoi tic con i suoi gusti ma anche con il suo immaturità
Qui ci sono
Non siamo in moltissime ma ci sono persone estremamente interessanti suo direttori sdraio Cézanne i direttori di riviste come sinistra cattolica
Oltre i nostri vescovi dello che rappresenta biscuit presenti ma che rappresentano anche molti altri vescovi e e credo che ciascuno di noi responsabili associazioni ciascuno di noi ha titoli per riflettere su sui dati che ci sono venuti e che ha anche ora ci verranno commentati riflettere e tirare alcune alcune conseguenze
Ma io non voglio rubare il lavoro ai commentatori che seguono che sono il professor Garelli che ha un po'la che svolge un po'la figura di di relatore di questi su questa tesi che c'è stato il dunque illustrata e poi abbiamo tre contro relatori
Il dottor Quinzio il professor Manconi e monsignor Tonini
Con una certa crudeltà ciascuno di loro noi diamo un quarto d'ora sapendo di essere crudeli
Perché ci piacerebbe per letto quattro e mezzo
Dar la parola a all'Assemblea e quindi e quindi concludere con l'intervento di monsignore
Tettamanzi
La parola al professor gare
Ma prima il
Il professore canili
Anticipato
In qualche modo le cose che dirò dicendo che si tratta di una lettura più positiva
Debbo dire che io mi sento sovente attribuire questo aggettivo all'analisi che faccio per cui comizio a pensare che quasi sia vero
Ma in questo caso sono in questo caso l'attenzione e di dare credo un po'il giusto valore a una serie di indicatori di risposte che si hanno nei questionari no
E che sappiamo insomma che hanno il limite che hanno però hanno anche alcune qualche valore e allora vorrei così all'amico no però sono Calvi in in così al come come iniziò a fare due piccole riflessione insieme
E vero che la voce abbastanza
A il valore che ha però al valore che ha per tutte le voci cioè voglio dire
Se
Consideriamo una valutazione di abbastanza quasi come un ni la dobbiamo considerare su tutta la linea allora a questo punto dagli osservanti
Non emerge quasi critica sul fatto che il giornale proprio venire alla stampa sia condizionata da innesco
Perché anche in questo caso
E più elevata la quota di di persone che Liz abbastanza che non quella che dice un sito del tutto convinto cioè ecco io tenderei in qualche modo a rispettare di più
Proprio in valore
Delle varie posizioni no che si esprimono in un questionario
Perché altrimenti se abbiamo questo timore emerito questo punto introdurre una modalità intermediari ecco nella quale soggetto dica B
Non so Nessi né no no e mi sito in una posizione in tempi ripeto di tipo intermedio
Questo dicendo questo io concordo pienamente con lui che si tratta di strumenti e relativi
Che ci permettono una comprensione della realtà per approssimazione ecco che la realtà è più complessa hanno di quanto poi si riescono questi strumenti accogliere
E lo stesso direi per il ruolo assegnato la stampa cattolica e qui la domanda
Era di questo genere
A che cosa si avvicina di più secondo lei la stampa cattolico quale ruolo storici del più tra il collegarle tra di loro le diverse realtà cattoliche cioè coordinare e rafforzare inventata atto le che in Italia oppure far sentire la voce dei cattolici parlare al Paese facendo pensare il punto di vista i cattolici a me non sembra per nulla
Difforme dalla realtà mi sembra ovvio che la maggioranza degli osservanti abbia scelto la prima piuttosto che far pesare abbia scelto cioè di collegare tra loro diverse realtà cattoliche e coordinare la forza redenta cattoliche in Italia ma questo non significa che allora viene assegnato alla stampa cattolica il ruolo soltanto di collegamento interno
Perché io non ho altre modalità su cui esprimermi che ad esempio non c'era una modalità per dire
Rilegge gli avvenimenti a partire da una prospettiva religiosa piuttosto che privilegiare una prospettiva laica ad esempio cioè non ho altre modalità
Ecco allora e dal quadro complessivo che io debbo trarre giustamente come tutti sappiamo come professor Calvi credo si insegna mi assegna tra tra il quadro avere un dato di informazione nel suo complesso l'ora è in rapporto a questo dato l'informazione suo complesso cioè giocando fra le diverse variabili perché poi la bontà d'una ricerca si trova a questo livello
Non quando c'è un dato
Isolato
Ma quando c'è una concordanza di aspetti che proporrei molto velocemente
Una una qualche linea interpretativa primo dato di fondo come è già stato detto per cercare
E i cattolici osservanti
Leggono con regolarità i principali quotidiani presente a livello nazionale cioè leggono i quotidiani di matrice pluralistica no laico pluralistica che si trovano in questo Paese credo che non sarebbe possibile diversamente diceva anche stamattina la conferenza stampa perché c'è un bisogno d'informazione c'è un bisogno o no di avere delle notizie locali c'è la necessità di anche io credo di avere un quadro pluralistico di informazione la presenza di posizioni diverse articolate varia
E quindi da questo punto di vista i cattolici osservanti a sono cittadini di questo Paese ed è e vivono esercitava cittadinanza proprio nel fatto di informarsi sulla stampa
Laica pluralistica che esiste in questo nostro Paese primo dato Secondo dato
Ciò avviene anche per la stampa laica
Di tipo periodico
Cioè i cattolici osservanti leggono con regolarità
Allora io nella nella stessa proporzione del totale degli italiani i vari settimanali mensili anzi devo dire da questo punto di vista teniamo famiglia Cristiana accettiamo quelli di ispirazione cattolica religiosa
Ci sono sul l'insieme dei dei cattolici osservanti che legge i periodici
Laici
Il nostro Paese pari al a quello che si registra sull'insieme della popolazione anzi leggono un po'di più
E lei con un po'di più privilegiando le testate femminili Parker campione di osservanti come giustamente è stato detto stamattina
All'interno di un successo ci sono più don e perché e leggono di meno invece lei testate di puro intrattenimento
E allora anche in questo caso vuol dire che parteciparono all'informazione comune presente nel Paese terzo dato
La maggior diversità di posizione emerge quindi tra gli osservanti l'insieme la popolazione ha proposto delle testate l'informazione cattolica
Qui la percentuale di cattolici osservanti che legge con una certa regolarità un settimanale come famiglia cristiana e circa il doppio di quella che si riscontra sull'insieme dalla popolazione nazionale
Quindi i cattolici leggono decisamente di più
Le testate di tipo
Religioso
Su cento cattolici che frequentano con assiduità i rituali religiosi quindi osservanti
Trentuno leggono con regolarità Famiglia Cristiana quattordici periodici parrocchiali dieci il Messaggero di Sant'Antonio che ha una tiratura di ottocentootto c'erano cinquanta mila copie
Cinque il settimanale diocesano a quattro il quotidiano Avvenire e il diciotto per cento altri periodici cattolici
E quindi non è una piccola quota di osservanti che legge questa stampa cattolica ma è una quota di una certa consistenza
Allora che cosa
Che cosa si può trarre da questi dati
Prima come ho detto che
Si legge la stessa stampa
Cioè
Non ci si sottrae beh ai canali di informazione prevalente
Secondo
Che la metà di essi di cattolici osservanti si espone ad un altro tipo di informazione risultando lettore regolare anche di testate cattoliche
E qui si tratta di una lettura aggiuntiva non sostitutiva agli questo è un dato di rilievo è una lettura in più aggiuntiva quindi una lettura di cui si sente la necessità perché altrimenti uno potrebbe farne a meno
Leggo per per nove sono per per accelerare un po'
Quindi si tratta di una quota di cattolici questo cinquanta per cento i cattolici osservanti che sembra servirsi di due fonte di informazione e presumibilmente credo anche di differenti analisi e visioni della realtà
Cioè da un lato ci si espone all'informazione turistica laica dall'altro lato si avverte l'esigenza di confrontarsi confronti d'informazione di valutazione della retta di matrice religiosa terza considerazione
Circa la metà degli osservanti non legge con regolarità
Perché questa la ricca la domanda legge con regolarità o no non legge con regolarità alcuna testata cattolica
Quali sono le le motivazioni di questa mancata lettura
La mancata lettura non è imputabile ad un problema di costi aggiuntivi ne a giudizio della sua inutilità soltanto il sei per cento
Dichiara di quel cinquanta per cento dichiara che si tratta una stampa inutile
In luogo di ciò i motivi prevalenti sono individuati
Nel fatto che essa risulta poco interessante attraente il quarantadue per cento dei casi cioè quarantadue di quel cinquanta poco interessanti attraente
Nella mancanza di tempo il trentadue per cento e nell'essere una stampa di parte non completa l'undici per cento
In questi casi dunque non si legge la stampa cattolica per una questione ideologica perché le si nega plausibilità ma perché non la si reputa o un buon prodotto di informazione e di comunicazione in quanto o troppo parziale o troppo noiosa
Quindi prevalendo per posizioni non pregiudiziali si può ritenere che un'eventuale miglioramento del prodotto non possa porta
Una parte di questi cattolici che osservanti che non leggono a leggere
Quarto osservazione
L'indagine come si sa ha interessato anche un campione di cattolici impegnati appartenenti no che riflettono quelli quel mondo variegato quattro milioni di italiani appartenenti a gruppi associazioni e movimenti religiosi
La quota di soggetti in questo campione che legge con regolarità la stampa cattolica è più elevato ovviamente di quella riscontrabile tra gli osservanti stato del settantadue per cento
Quindi nel mondo la militanza religiosa c'è più esigenza l'informazione religiosa più preciso e puntuale teniamo però presente che ben il ventotto per cento comunque
Non legge e questo è anche andato di rilievo perché qui si tratta di della militanza religiosa
Secondo grande considerazione la necessità della stampa cattolica
Anche qui come già diceva il professor Caimi no
I
La maggior parte degli osservanti impegnate ritengono abbastanza necessaria la presenza di una stampa cattolica è qui che va o spacciano Prodi c'è una diversa valutazione dal fatta il senso di questo abbastanza perché è chiaro che se lo diciamo che M non ha senso però a questo punto anche il poco rappresentano me insomma io credo che sia mi sembra più giusto ecco dare una una corretta interpretazione ben sapendo che si coglie la realtà come dicevo per approssimazione
Tra i cattolici osservanti il ventinove per cento del tutto convinto della necessità di una stampa cattolica mente quarantun per cento è abbastanza convinto
A fronte del di questo settanta per cento il trenta però intendo per cento indica una posizione contraria
E questa proporzione la ritroviamo a grandi linee cotonato interessante anche tra impegnati anche impegnata a questo livello riflettono questa stessa valutazione sulla necessità dell'area della stampa cattolica
Quindi otto oltre i due terzi dei cattolici sia osservanti che impegnati ritengono comunque necessaria rispetto anche sagrati diversi di intensità una stampa di matrice religiosa e confessionale nell'attuale situazione italiana
Come a dire io credo che per un credente risulta
Importante ospita delle o abbastanza importante
Notate che anche i toni dipende anche dal tipo di stampa che che la gente costrette intende valutare insomma no quindi può anche darsi che sia condizionata dal prodotto
Comunque ritiene importante ospitato da una riflessione mediale di tipo religioso o una lettura della realtà degli avvenimenti che tenga presente anche la prospettiva religiosa soprattutto come dicevo prima se questa lettura si compone con altra lettura perché fosse ci fosse solo quella sarebbe un costo ma in questo caso è uno sforzo in più che il soggetto deve fare il sia in termini economici che in termini di tempo obiettivamente l'indicazione in più interessante però è un'altra non è tanto questa è un'altra la maggior parte dei credenti intervistati si osservante che Pignatti non solo si pronuncia per la necessità di una propria stampa
Non sono ritiene plausibile la presenza di una stampa cattolica del Paese
Con toni che abbiam detto ma valuta positivamente la funzione che detta stampa di fatto svolge per i fedeli
Circa il settanta per cento degli osservanti
E un po'di più gli ultrà impegnati reputa la stampa cattolica interessante e utile per i credenti e per i fedeli
Quindi
E questo dato è questa interpretazione che io dicevo prima un po'discostandomi da quella data prosaica Liolà riscontro a un altro livello
La riscontro d'un altro livello la riscontro ad esempio sulle opinioni data sulla stampa di orientamento cattolico perché qui i dati sono molto rilevanti atto perché ricevo una ricerca si guarda dall'insieme no delle variabili a disposizione
E quando il novanta per cento
Dice
Valuta la stampa cattolica dicendo che è un fatto positivo che esiste una mezzi di comunicazione di ispirazione cattolica il novanta per cento tra molto e abbastanza
Oppure settantasette informa senza cercare lo scoop senza morbosità settantasette per cento oppure il sette il sessantanove per cento quasi settanta dice svolge un ruolo importante di evangelizzazione
Io non posso pensare che questa sia solo una stampa che svolge un compito all'interno del mondo
Religioso ecclesiale
E tra l'altro si sottolinea tre aspetti
Che aspetti che sono centrate sul fatto religioso il che significa che perché osservanti nella grande maggioranza che attribuiscono in positivo
Giudizio alla stampa cattolica comunque sottolinea degli aspetti di tipo religioso o un modo di fare stampa che è diverso dalla stampa
Ordinaria da dalla stampa dice di ispirazione pluralistica questo mi sembra un dato interessante
Parallelamente però si evidenzia anche gli aspetti problematici perché il sessanta per cento circa dice
Che questa stampa cattolica e troppo influenzata dalle gerarchie ecclesiastiche
Anche qui il diciotto per cento a molto e quarantun per cento abbastanza
E ancora
E ancora il cinquantasette per cento dice
Che il CIPE sezionato atto dice che l'informazione è comunque oggettiva e la critica e la voce del e un altro aspetto è la voce della Chiesa mentre gli altri mezzi di comunicazione sono pregiudizialmente laicisti notate che questo accento sul praticamente laicisti incontra il favore di cinquantasette per cento mano
Ma altri aspetti che sottolinea più un interesse di tipo religioso raccolgono il novanta o quasi l'ottanta per cento ecco allora
E in queste proporzioni che credo dobbiamo situare le cose quindi ci siamo e siamo di fronte a un campione di persone che esprimo giudizio sufficientemente articolato su questa stampa non mi sembra univoco
No non mi sembra andare in una sola direzione
Ecco un altro dato interessante come ha rilevato professor Calvi i mezzi più utili per promuovere l'informazione una riflessione cattolica sono individuati per lo più nelle riviste periodiche allora questo mi sembra adatto preciso
Cioè prevale una domanda di stampa cattolica che non abbia una cadenza quotidiana più orientata a ripensare approfondire le informazioni agli armamenti e gli avvenimenti che non a inseguirli
Che si presenti più come un'agenzia di riferimento di riflessione che di immediata informazione un altro punto questo un dato interessante perché vorrebbe dire che questa possibilità di
Questo senso questa necessaria una stampa cattolica
Sì presente a ma per una stampa
Che sia un po'di riferimento
Anche che e permetta di ripensare gli avvenimenti non troppo ravvicinata perché probabilmente non sia neanche il tempo di viverla no o di usufruirne in termini ravvicinati un altro punto tra le riviste i periodici valutati a me stupito moltissimo la valutazione molto positiva data a famiglia Cristiana
C'era tutta una serie di testate cattoliche ritenute più interessanti e credibili non sono sponsor sponsorizzato Famiglia Cristiana mi scuso Poma l'uso come indicatore il settantasei per cento degli osservanti dice che Famiglia Cristiana è la più interessante il sessantatré per cento lo dice la più credibile segue poi avvenire dopo Famiglia Cristiana poi alla che l'istanza altri
Che cosa significa l'accenno a famiglia Cristiana
Come a questi livelli che cosa significa
Significa che qui c'è un
è chiaro che la rivista più diffusa ma significa anche una rivista che in questi anni ha fatto delle scelte abbastanza coraggiose pur nel suo carattere popolare abbastanza aperte non di contrapposizione
Non è il modo di vivere la fede al mondo
Io credo che anche questo è un altro tassello che si gioca con gli altri dove non c'è la richiesta di una stampa di contrapposizione ma c'è la richiesta di una stampa dal usufruire insieme a e difatti Famiglia Cristiana e indice di quel cattolicesimo
Della mediazione che io credo sia prevalente tra gli osservanti in questo Paese ma non in cattolicesimo quindi che sta nel mondo che non si contrappone notte è gioco i suoi valori
All'interno di una dinamica pluralistica allora cosa emerge in sintesi emerge un ex
Qui si è cittadini del mondo no i cattolici sembrano essere i cittadini del mondo vivono della stampa laica
Tra l'altro bisognerebbe vedere quanto la stampa laica di esse a influenzare le opinioni delle persone perché i problemi che ci ponevamo carabiniera si può porre per qualsiasi altra testata
Senz'altro avranno ci sarà la funzione di secolarizzazione però è anche vero che in questo caso comunque emerge questa esigenza di avere un altro riferimento poi c'è c'è questo doppio riferimento
In sostanza mi sembra che i cattolici osservanti ma la maggior parte non si non si vivano non si percepiscono come un mondo a parte cioè che per molti aspetti si confondono nella società però per altri aspetti avverto l'esigenza di una loro stampa di un loro punto di riferimento e allora certo questo questa posizione lo possiamo giudicare in termini contrastanti qualcuno può rilevare che il rischio che si sia troppo esposti no all'influsso dei dei mass media o all'influsso della secolarizzazione quindi sarebbe auspicabile magari una stampa più precisa più in grado di permettere una ridefinizione dell'identità in senso forte ecco il vero limite questo però teniamo presente che stiamo parlando di una stampa di testate
No stiamo parlando cioè di fu una realtà di informazione o di riflessione sugli avvenimenti che
Più di tanto però e anche a livello di impegno sia difficile ipotizzare che non se deve rispettare certi target ecco questo
Il problema
è chiaro che le le soluzioni possono o o comunque nel dibattito può favorire un'interpretazione o l'altra io credo che oggi quindi come come il contributo mio indubbiamente ci possono essere due aspetti di fondo il primo è che questo questo tipo di composizione di realtà diverse sia indice di una cattolicesimo osservante ma debole
Cioè di un cattolicesimo che in qualche modo vive la fede in termini culturali per cui gli sta bene riferirsi a molti ambiti no a molte realtà e poi operò Luna sintesi senza profonde radici
E l'esempio di Famiglia Cristiana forse tipico no anche se questo fa avviene a livello popolare quindi indubbiamente una può darsi che questo sia un indice di secolarizzazione
No Q a lungo andare
Può darsi che sia un indice poter depotenziamento della fede quando mette insieme troppi aspetti cioè quando non avverto l'esigenza di approfondire il senso forte le radici culturali
Perché in un'epoca di sradicamento culturale di crisi dell'ideologia rischio che anche la subcultura cattolica perda le sue radici questo indubbiamente un problema dall'altro lato però forse ci vorrebbe una stampa della religiosa di ispirazione religiosa che affronta il problema religioso in termini diversi o in termini più moderni come è stato detto cioè mettendo al centro il discorso religioso
Cioè una stampa fortemente centrato sul senso religioso sulla lettura della vita tenendo presente questi avvenimenti questa prospettiva sulla lettura degli avvenimenti
No avendo questo faro dissenso edito da giocarsi in termini probabilistici
Perché allora a questo punto una parte del mondo cattolico ritroverebbe lì quegli stimoli no e che articolo il suo quadro di riferimento e quindi rispondo dorato residenza del pluralismo all'esigenza della cittadinanza e nello stesso tempo permettono di approfondire in senso forte una specifica identità
Grazie
Grazie al professor Calvi siamo riusciti a rendere dinamiche tra loro anche le posizioni tra sociologiche non è una cosa da poco e non è finita probabilmente con tra con gli interventi di oggi io darei la parola adesso professor Manconi che può parlare da lì o da qui come preferisce
Deludendo Boffo invece mi astengo in qualche misura dall'entrare nel merito delle diverse interpretazioni che partendo dai medesimi dati chi mi ha preceduto da ha offerto invece voglio cogliere altre elementi
E poi di il sottolineare con forza anche parziale se volete
Un'ipotesi di che il suo essere un po'impopolare per un verso o per l'altro facilmente equivocabile quindi dovevo starci attento insomma io credo che
La parola chiave
Della ricerca diretta dal professor caldi
E la parola secolarizzazione
Questo io condivido che questo sia stata la tendenza dominante negli ultimi decenni del nostro Paese anche se
E il termine che non mi soddisfa pienamente per un motivo che poi credo riuscirò spero di riuscire a spiegare
Ma non c'è dubbio che questa sia stata la tendenza dominante
Nel nostro Paese negli ultimi decenni
Professor Calvi esprime illustra questa tendenza con formula che largamente condivisibile ovvero buona parte della mentalità dei valori dei criteri e degli stili di comportamento degli interessi dell'aspirazione
Del gruppo degli osservanti di quel quindi segmento di cattolici che prima è stato ampiamente discusso
Buona parte della mentalità e dei valori sono diventati quelli condivisi dalla popolazione in generale
Le conseguenze si dice nel rapporto di ricerca sono per un verso l'impallidire il ridursi dell'identità della sub cultura cattolica e il diffondersi di quello che Cal richiama il relativismo etico qui però quello che è importante evidentemente per questo progetto di quest'incontro è la relazione che ciò a cui mass-media
Anche qui sempre facendo riferimento alle parole di carri mi trovo consenziente con questa interpretazione per cui i mass media hanno realizzato il processo di secolarizzazione ne sono stati protagonisti fattori decisivi
è contemporaneamente ne sono gli indicatori più eloquenti più significativi
Ovvero il sistema dell'informazione per un verso ha mutato antropologicamente usiamo questo termine gli italiani e i cattolici e insieme il sistema dei mass media esprime manifesta rispecchia una cultura consumistica dell'informazione che unisce cattolici e non cattolici
Da qui derivano quei datti larghi quei dati fondamentali principali diciamo
Per la ricerca che dicono che ad esempio il cinquanta per cento gli osservanti non legge regolarmente nessuna testata cattolica e contemporaneamente il fatto che i cattolici nel loro complesso hanno un indici di lettura
Della stampa che Garelli definisce disperazione pluralista o laica pari al resto della popolazione
E tuttavia lo diceva anche questo Garelli poi c'è questo segmento di cattolici chiamati impegnati
Che
Mentre Garelli lo indicava in quattro milioni anch'io cercavo di ricostruire sulla base anche di altre ricerche
Parlandone con Calvi a quanto possono assommare ed effettivamente la cifra indicata è quella stessa che io avrei ipotizzato insomma quattro cinque milioni quindi con Kaká parte consistente della popolazione italiana e dei cattolici italiani e in questo segmento
Per me è importante ai fini del mio ragionamento sottolinearlo
La percentuale di chi legge a venire è quasi tre volte rispetto alla percentuale di chi legge a venire tratti cattolici osservanti quelli definiti sulla base quindi della frequenza
Tre
Perlomeno tre volte al mese alla messa domenicale
Allora se questi sono i dati
Generali quelli diciamo più importanti quelli di definizione ampia
Io saltando un po'su un altro livello di ragionamento mi sono chiesto
Per questa domanda cattolica così
Complicata e soprattutto così
Intrecciata strettamente con consumi culturali orientamenti stili di vita del complesso della popolazione italiana quale sono i modelli di quotidiano
Che si possono ipotizzare partendo dall'esistente cioè da venire come oggi e pensando con libertà appunto anche con forzature che immediatamente denuncio
Dichiaro quale potrebbero essere
Gli altri prodotti appetibili per questa domanda di informazione
Stamattina Andrea Riccardi
Per esempio parlato di un giornale quotidiano come contenitore dei tanti giornali diocesano
è ha definito queste ipotesi questo modello una scelta regressiva
Di aggiungo probabilmente anche poco efficace perché probabilmente potrà conquistare dei lettori a livello locale ma fatalmente ne perderebbe a livello nazionale però importante quell'aggettivo così carico di implicazioni di valore cioè regressiva
Diceva Riccardi e io condivido
Un giornale che si qualificasse come contenitore di tanti giornali diocesani
Rischierebbe effettivamente di
Esaltare la frammentazione si potrebbe aggiungere i corporativismi territoriali persino i corporativismi è non religiosi
Comunque la parcellizzazione che tendenza che oggi
A mio avviso non fa favorita
L'altro modello e poi diciamo
Quello che più corrisponde a come e oggi avvenuti
Un giornale o di informazione nazionale descritto come è stato descritto prima
Sia nella sua immagine cioè la sua composizione nel modo in cui ciascuno di noi lo legge e lo conservare sia però anche nella rappresentazione che ne danno i lettori e qui io ho trovato le cose molto interessanti nel affermazioni che faceva caldi su come il lettore di Avvenire vive il suo giornale
Ecco io qui come anticipato nella conferenza stampa
Credo che questa impostazioni quindi il modello di Avvenire come oggi anche se sottoposto a modifiche e miglioramenti mutamenti
Ma a mio avviso Soffritti sarebbe col soffre continuerebbe a soffrire di un forte handicap
Proprio per quei processi di secolarizzazione di consumismo informativo che prima dicevamo
Anche la domanda di informazione dei cattolici risulta unificata omologata indistinta
In sostanza il lettore attuale e potenziale di Avvenire e sotto moltissimi punti di vista assai simili a tutti gli altri lettori di quotidiani unitaria
E allora dicevo appunto prima
Messo davanti a due merci messo davanti a due prodotti in edicola
Se non è una fortissima motivazione che potrebbe essere quella del cattolico impegnato
Fatalmente
Lo diceva anche Ruini stamattina rischia fatalmente di scegliere il prodotto più ricco più allettante più consistente
Addirittura sfarzoso opere peso consistenza numero di gadget che offre immagini va be'sono state dette molte di queste cose
In realtà
Cosa succede e queste assai significativo
Una parte dei cattolici italiani sceglie di acquistare due quotidiana
Sceglie di prendere un giornale ricco
Anche un giornale che gli dà identità
Faccio è una scelta che nell'ambito anche di molti altri consumi e assai frequente
Il cittadino
Per un verso soddisfa un bisogno chiamiamolo così consumistico per l'altro verso soddisfa una domanda di rispecchiamento di identificazione di riconoscimento in alcuni valori
Allora questa è a mio avviso
Coro solamente espressa la situazione attuale questo è diciamo il giornale che oggi viene acquistato questo è diciamo la relazione che si instaura tra giornale e suoi lettori c'è un terzo modello possibile quando io parlo di modelli evidentemente faccio riferimento a quello che il mercato mezzi d'informazione quindi non invento nulla di nuovo faccio riferimento a così tipologie che esistono ecco questo terzo modello di quotidiano io lo definirei un giornale d'opinione forte
Che parta dalla rivendicazione della propria condizione di minoranza
Preciso immediatamente una rivendicazione che non necessariamente implica un riflesso integralista e tanto meno settario
Macché
Dal riconoscimento di una propria identità di minoranza
Ricavi motivazioni e ragioni energie e risorse per competere liberamente con altri soggetti con altre identità con altre subculture con altre soggettività con altri sistemi di valori
Questo significa pensare a un giornale
Possiamo definire intanto in modo insomma
Più di movimento e di conflitto
A partire da un identità intensamente sottolineata e intensamente proposta
Dicevo
Si può guardare a modelli così diversi era culture disperazione
Ma poi come prodotti giornalistici abbastanza simili che sono stati il quotidiano il manifesto che è stato il settimanale il sabato
Questi
I giornali appunto rimandano a questo modello in cui la valorizzazione della identità
E il dato prioritario e qualifica
Per far questo evidentemente è necessario superare
Quello che io chiamerei forse un po'irriverente rende e mi scuserete un certo moderatismo culturale un certo perbenismo politico istituzionale che all'interno dell'avvenire emerge e che per esempio i lettori
Confermano quando
Sottolineano come dire una dipendenza mi sembra definita troppo stretta
Da parte del sessanta per cento del campione
Del quotidiano dalla gerarchia ecclesiastica
Dico di più che quello che io chiamo moderatismo culturale
Potrebbe essere letto sempre attraverso le parole di Riccardi
Come tentazione di fare del giornale son parole sue la lodevole continuazione del pulpito
Ecco usando ancora Riccardi io invece rispetto a questa tentazione di fare del quotidiano la lodevole continuazione del pulpito vedo il quotidiano come espressione di valori che diventano passioni
Cioè di valori che diventano occasione di mobilitazione campagna conflitto
Non so se questo significa addirittura fa riferimento alle parole inquietudine irrequietezza utilizzate da Giovanni Paolo secondo non oso
Ovviamente fare questi collegamenti che ripeto potrebbe sembrare irriverente in particolare i fatti da me che non sono cattolico quindi guardo questa cosa
Più con uno sguardo da osservatore molto partecipa interessato come Boffo sale allora
Io inserisco il discorso che ho appena fatto
In un ragionamento più ampio
Ancora continua in questo percorso il riferente perché mi sembra che l'ipotesi è che io delineato
Entri in contraddizione con quello che poi
La lettura della crisi italiana
Che io leggo
Negli atti nelle parole della Conferenza episcopale italiana sapendo quanto questo sia una forzatura terribile di cui immediatamente mi scuso
Anche che leggo in alcuni passaggi
Della Veritatis Splendor
In sostanza permetterete questi riferimenti che fatalmente sono un po'generico cit
Quei processi di secolarizzazione che richiamavo prima e che io appunto ho difficoltà poi a interpretare secondo il tradizionale la fretta è tradizione che del termine viene fatto
Quei processi
Io li vedo come passaggio da una morale di maggioranza
Ha una morale di minoranza
La morale di maggioranza in particolare nel nostro Paese si è espresso come
Diffusione riproduzione qualcosa che io chiamerei il senso comune cattolico questo senso comune cattolico non era semplicemente l'espressione della sub cultura cattolica ma era come dire una serie di sistemi
Di valori e di comportamenti che riguardavano anche le altre subculture
Il senso comune per così dire cattolico era maggioranza
Non lo è più
Ecco qui che io entro rotta di
Collisione con la lettura della crisi italiana a mio avviso il passaggio
Di questa morale in maggioranza
A minorità condizione di minoranza non ha prodotto il deserto della morale
In cui dunque la voce della chiesa e la voce di chi grida nel deserto
Io credo invece che dalla crisi di quella che chiamo morali maggioranza Sonate molte morali di minoranza
Ovvero molte morali di gruppo di subcultura di identità di religione che fanno riferimento a molti differenti sistemi di valori
Non penso solo a un accenno fatto stamattina
Ovvero al fatto che per esempio
Bisogna misurarsi spero razionalmente intelligentemente solitariamente col fatto che in Italia la seconda religione e già oggi quella islamica
Ma penso proprio
Anche quando non si tratta di sistemi di valori che fanno riferimento a minoranze religiose al fatto che
Quello che nomina nel nostro Paese nella mentalità corrente non è la l'immoralità ma è il confronto tra morali diverse non prevale vorrei dire la dissolutezza bensì l'aspirazione di gruppi identità minoranze subculture affondare anche eticamente comportamenti ritenuti in passato magari devianti o comunque non fondati eticamente
Con un paradosso che ho già usato posso dire che a mio avviso
L'avversario della chiesa
Anche se il tema è avversario non è quello giusto ma con lo non ce n'è un altro provato prova cercato lo trova la resa da chiese non è l'assenza di morale ma l'eccesso di morale Enti morali
Allora se questo è vero io vedo un avvenire che competente si misura si batte
Con
Fierezza se vogliamo ma con grande rispetto
O le altre
Morale con gli altri sistemi di valori con le altre visioni del mondo è questo siccome mi è stato rimproverato è il contrario d'un'interpretazione integralista di un meccanismo di intolleranza
E invece una interpretazione in termini di libertà a partire di una dalla consapevolezza del fatto che in credo nei miei valori ma li riconosco come valori di minoranza posso misurarmi
Come altri sistemi di valore con altri
Morali che sono anch'essi minoranza ma anche se titolari di dignità di forza di capacità trasformati
Allora
Spero di essere riuscito a collegare questo quadro diciamo sommariamente delineato ma insomma di cose a mio avviso il connotato della crisi morale italiana compì il discorso
Che mi pareva fare sul giornale perché se questo fosse vero quello che ha appena detto quel giornale che i lettori in un'alta percentuale vorrebbero grintoso coraggiose battagliero
Sono i termini che usava prima caldi anche un po'radicale ha detto
Questo giornale
Parte dalla consapevolezza e viviamo in una società pluralista
E che secolarizzazione non significa laicizzazione consumistica e amorale ma significa appunto valorizzazione delle differenze delle identità delle minoranze che entrano in relazione l'una con l'altra ecco io vedo un giornale
Come Avvenire che assume
Uso il termine poter contemporaneamente perché non si pensi che privilegi uno rispetto all'altro
Con fierezza per un verso ma per con grande rispetto per le posizioni altrui questo ruolo di competizione sul terreno dei valori e dunque sul terreno della libertà grazie
Grazie al professor Manconi
Credo che spunti tutto questi mancherà fosse l'idea il tempo per dibattere adeguatamente gli spunti che inizia offerto io sarei stato portato a pensare che viviamo più un tempo per usare un titolo di un articolo forti
Fortunato da me non condiviso ma certamente interessante
Che viviamo più un tempo di bancarotta delle reti che lui invece tende a pensare che addirittura ci sia un eccesso di etiche davvero qui i punti di vista sono abbastanza come dire dialettici ma comunque questo serve molto direi in ambiti come come il nostro darei senz'altro la parola al professor Quinzio mi chiedo se parla da lì o dal dall'ambone
Grazie
Dunque io dovrei anzitutto fare una premessa brevissima per spiegare nel quale la mia che veste sono qui tanto non è una veste professionale non su un sociologo
Sono un cattolico cattolico pratico osservante praticante anche una misura superiore al minimo richiesto dalle domande dall'ENAC ecco qualcosa di più ecco però sono un cattolico da questo punto di vista siccome prima si è parlato della figura del cattolico italiano medio professor Calvi
E direi che da questo punto di vista sono un cattolico atipico in che senso sul cattolico atipico nel senso che stranamente Prüm se le circostanze per il mio carattere per le occasioni che ho avuto ho scritto dei libri per editori laici io ho collaborato a quotidiani laici pur mantenendo sempre la mia posizione di credente cristiano e cattolico quindi è una è un'ottica forse un pochino particolare quindi non avendo competenze professionali tutto quello che posso fare e quello di portare la mia testimonianza
Ho saputo sospetto leggendo questi dati che chi i campioni presi in esame fossero piuttosto limitati sin qui come consistenza ma queste in memoria del fatto che negli anni della mia lontanissima giovinezza ho insegnato statistica metodologica io ho detto in ufficio statistica
Della guarda al comando generale della Guardia di Finanza ma ripeto
Quello che mi ha sorpreso che siano esigui o non siano esigui certamente saranno sufficienti perché l'ha fatto hanno fatto all'anno scelti
Le persone cammino dell'altra competenza dalla dalla mie comunque di fatto vanno a confermare un'impressione che io ho già avevo cerca quello che la figura del lettore dell'Avvenire
Del lettore della stampa cattolica della figura del cattolico italiano medio allora mi sono mi soffermerò brevemente su su alcuni punti in maniera non coordinato semplicemente così toccare alcuni punti
Quello che a me sembra a questo punto di vista non analitico ma piuttosto generale al quale posso aver accesso io come testimone così
Emerge la figura del direttore della Stampa Cattolica dell'avvenire in particolare piuttosto confusa
Non ben definita siano salmerino da valletto pare che si frequentino di più i teatrini ma abbiano vadano meno spesso in libreria non so come si consigliano queste due cose perché teatro piuttosto sì perché Libreria piuttosto no
E per molti aspetti appunto queste due tendenze diverse
In cui c'è il cattolico che vorrebbe un giornale arroccati in posizione di di fedeltà difensiva così per e altri invece che lo vuole per impegnato in un confronto aperto più radicale come è stato detto
Quindi questa figura del lettore mi sembra una figura proprio non ben definita e così mi fa pensare la scarsa che lo scasso Capri definizione della figura di questo lettore medio
Mi fa pensare che acquista corrisponda necessariamente sia spinta fatalmente a corrispondere una minor grado di definizione del giornale
è molto difficile fare un giornale con linee ben chiaramente definite si ci si rivolge a un lettore che probabilmente non ha linee ben chiaramente definite
Questo vale per il quotidiano americano questo vale anche per i periodici cattolici ora io credo che tutto quello che avvenire potrebbe aspirare a fare potrebbe utilmente fare tenuto conto dei i dati emersi dall'inchiesta fitti aspirare ad essere veramente un secondo giornale per un numero superiore di persone direttore non che possa arrivare ad essere un primo giornale non credo perché la competizione con i grandi giornali laici mi pare perdente in partenza per molte ragioni anche economiche
Anche perché giornali laici hanno una libertà tra virgolette ripartano annunciò con maggiore hanno la possibilità di dicevi di concedere molto alla sensibilità più grossolana più consumistica invece un giornale cattolico ovviamente non può non mantenere un riferimento piuttosto sul serio tra virgolette a quelle che sono le posizioni l'insegnamento tradizionale della chiesa
Quindi fare un quotidiano cattolico e certamente molto più difficile che fare un quotidiano laico
Questo deriva dal fatto che la religione che è molto più difficile che non la giacché la montagna se uno fa seriamente dalla regione si trova a contrastare in maniera violenta addirittura contro quello che la mentalità e il costume domina
Ora per quello che riguarda o no un appunto pure fare per quello che riguarda le collaborazioni io con con molta sorpresa ma anche con molta gioia ho visto in avvenire la firma di erri De Luca
Questo mi pare una una con l'acquisto assolutamente importante perché ritenuto Cannone cattolico dichiarato
Io non ho però che perché fare il muratore lattari quarantadue quarantatré anni pur venendo da una famiglia ambiente napoletano al centro è un uomo che ha fatto l'esperienza del sessantotto è un uomo che si alza alle quattro e mezzo dalla mattina per imparare l'ebraico che lo sa molto bene ricattabili tradurlo
Dando anche dei punti agli specialisti una figura come questa la cito come esempio di una presenza che al più un tono diverso un sapore diverso da quello che il tono medio che molto spesso ahimè sentite la parola moderatismo quella parola benpensanti Isma'credo che ha ragione sia genere sale che si abbia ragione di rimproverare a molti contributi
Spesso l'impressione che il giornale cattolico insieme alla stampa cattolica siano in qualche modo laico dipendenti
Qualche volta possono nel senso nel senso che cercano di limitare Lele crediti dei periodici cercano di mi dà pubblicità magari recitava ed è una donna molto discinte la fanno vedere un po'poco di finta ma la pubblicità la corte in quell'anno allora c'è questo senso che su Monaco dipendenti in questo senso nel senso che su qualche volta o spesso tendono ad imitare i modelli laici perché sono più attraenti più più orecchiabili
Ma lo sfondo sinistro più sottile nel senso che anche quando si propongono in opposizione alla ai modelli laici fanno questo da un punto di vista dicevo indotto
E cioè praticamente africano rispondono
Cinque sedici si difende si contrattacca
Si polemizza e qualche volta anche angusta mente anche pesantemente insomma si farà in mare Morchio si agisce di rimessa questa la mia impressione molto spesso ci sono degli articoli in cui che non ci sarebbero se non ci fosse l'articolo precedente soggiornare la qualche volta c'era anche l'opposta riversando signore gli articoli più pubblicati un avvenire o in altri la stampa cattolica vengano ripresi da sino alle laici ma direi che è molto più spesso mi sembra di notare queste in tutti questi andare a rimorchio della stampa laica cioè si riprendono i temi della stampa manica si polemizza con quelli ci si difende dagli attacchi
E poco questo e poco per avere il coraggio di fare qualche cosa di più
Allora c'è il problema dalla comunicazione interno comunicazione Esterna
Quindi è lei che inevitabile pensare una comunicazione esterna dal momento che come è stato detto dal professor Manconi credo che sia e ovvio che la cristianità non c'è più
Che cattolici come forma culturale come forma mentale sono in minoranza e allora praticamente se non vogliono rischiare di chiudersi in una nicchia destinata stringersi continuamente di più l'unica cosa che possono fare e proporsi un confronto con gli altri appunto c'è un secondo giornale non si può aspirare se fosse il primo giornale
Macché il secondo giornale veramente si è in grado di confrontarsi validamente con il primo faccio un esempio non col in un quotidiano come La Stampa la stampa malgrado gli sforzi fatti per farlo diventare il primo giornale d'Italia mi pare che si possa dire che è rimasto sostanzialmente un secondo giornale
Molta gente comprava l'unità e poi dopo leggeva la stampa ricorda per la pregiata alla bugiarda per il comunista andava lì per vedere sulla Stampa Sera vero no
Quello che diceva l'unità adesso si fa così con la Repubblica si legge la Repubblica e questo a vedere se la stampa dice più o meno la stessa cosa
Questa stanza è riuscita tesseramento secondo giornale perché ha una piombarono stile chiamiamolo più torinese che nel mondo inglese non so bene come dovrebbe dire ma la gente
Va cercare sulla stampa delle opinioni che possono essere utili per confronta dei commenti delle interpretazioni utili per confrontarsi con altre notizie altri commenti altre informazioni
Ma qui a questo punto vorrei fare molto brevemente un rendere molto premente la testimonianza su l'esperienza che gli ho fatto
Vivendo in ambienti laici collaborando editrici come giornali laici parlando con amici laici credo che molto spesso il nostro modo di proporci come cristiani e come cattolici finisca per rappresentare la nostra fede in modo addirittura offensivo
Questo Inter midollo vorrei e vorrei riferirmi a un episodio che della della vita di San Vincenzo De Paoli e San Vincenzo De Paoli sul letto di morte viene avvicinata e dico guarda sono dunque che attendono di parlare con tecnici chi sono une un vescovo e l'altro una novizia il vescovo cesserà c'era da solo mandatemi la novizia e queste non viste le ultime parole che dice sono queste
Quando dai un piatto di minestra ricordati di fare atti perdonare
Perché in effetti non menta chiudo un piatto di minestra qualcuno dico tante cose
Io sono quello che può dare tu se quello che vestiva time per ricevere che sono quello che possiede fosse quello questo è il primo che sono quello che in alto tu sei quello che in basso spesso noi non ce ne accorgiamo finendo contro benissimo dalla buona fede
Ma di fatto conoscendo la sensibilità dei lanci spesso noi proponiamo la nostra fede in modo offensivo voi l'avete capito voi dovete ritornare nel solco abbiamo la verità per m'avete la verità voi usate con contestare questo questa assolutamente non si può dire siamo sempre nell'atteggiamento anziché sempre nessuno ne sa ce la siamo spesso torna si partecipi perché anzi confrontare le nostre convinzioni con quelle degli altri
Sembra sembra che noi chiediamo le orecchie agli altri criterio minore creati qui sbagliate consegne questa Villaco non lo tocca a casa perché è un modo di rifiuti Dio lo si obbliga a chiudersi in parte
Lo sto a quello che è vero quello che male c'è quello che avere quello che fanno in questa forma cioè senza chiedere perdono nel fare questo senza far sentire la propria umiltà senza far sentire i propri dubbi le proprie crisi di coscienza
Io conosco lei che vende i laici ti potresti testimoniare in putrefazione nome nome cognome che hanno un enorme bisogno di credere alcune norme desiderio di crescita e che non riescono a credere che sono esperienza che va rispettata ricordandoci che la Fed è una grazia non è un è un possesso
Quindi questo sentimento quando laico veda nel credente in modo diverso centone spenti su diversi ma fondamentalmente ritrova i suoi stessi interrogativi le sue stesse domande le sue stesse difficoltà
Gli stessi problemi di chi vive nel modo ma che non si riceve dall'altra vice Vernon riceve dall'alto viceversa una specie di minestra già confezionata questo laico secondo me diventa sensibile alle parole dette credente e poi vorrei dire ancora una cosa per concludere pare che sono arrivato al termine stabilito
Cioè forse la debolezza della stampa cattolica credo che si debba dire che devono perché da tutto quello che è abbiamo sentito non mi pare che ci sia molto da rallegrarsi secondi successivi
Seppure parziale abbiamo i danni sono stati ottenuti ma nell'insieme mi pare che non ci sia molto da rallegrarsi ma la stampa cattolica nello specchio di una cultura cattolica
Che qualcuno tredici fuori la parola secondo me tristemente giusta c'è quel questi questi dica di una stampa passo la parola chiedo scusa la prova che volevo dire cioè queste linee che
Ecco
Questa stampa cattolica non ha la forza perché non ha alle spalle una cultura ma soltanto una subcultura ecco questa è la prova una subcultura non ha la forza di confrontarci con con i problemi che vengono proposte dal mondo in cui viviamo
Ci sono i grandi i maestri del sospetto no Freud
Marx Michelle anche Kafka ma anche industrie sono tanti
Che hanno portata avanti questa coscienza inquieta e spesso disperata dell'uomo contemporaneo acquisti dovremmo essere capaci di dare una risposta ma ripeto una risposta che gettata dalla compressione da rispetto come diceva professor Manconi
Di quello che l'esperienza dell'altro questo non va a scapito della fermezza io ricordo niente in anni ormai lontani Kimi è un un amico sacerdote torinese mi ci metto sulla stampa noci mica scrivere che crede nella resurrezione dei morti e circa come no
Aspetta la prossima Pasqua io te lo scrivo ai fatti ma non sono non si tratta di venire meno alla propria fede ma di rendersi conto di come l'antro può accoglierlo di come si deve
Proporre all'altro la capacità di testimoniare sa difesa
Ma ripeto siccome non c'è una cultura sufficientemente forte cattolica è scivolate insensibile in mente verso una subcultura naturalmente la stampa che riflette questo non può essere una stampa in qualche modo debole
Resterà davvero malgrado questo il coraggio di accettare la propria condizione di debolezza ed è testimonianza la fede anche in questa collezione di debolezza con umiltà
Senza ostentare sicurezza e che al di fuori di quello che la sicurezza stretta esigua della della paradossale promessa del del della della fede e certamente minacciata da un da un destino storico che va in tutt'altra direzione
Dobbiamo portare come diceva Giobbe non si può mentire per difendere la causa di Dio
Permettere di aggiungere non per fare il verso a Giobbe non si può far finta che siano risolti i problemi che non sono risolti perché diciamo che non sono risolti facciamo torto importiamo danno alla nostra causa siamo amici del giaguaro
Dice Giobbe Dio non ha bisogno delle nostre menzogne
Neanche la fede cristiana neanche la fede cattolica bisogno delle nostre menzogne siamo dei voli diciamo di essere deboli non abbiamo risposte per certi problemi diciamo che non abbiamo risposta per certi problemi che fosse per questa via qualcosa si può sperare di ottenere
Grazie
L'assessore Quinzio che ci ha offerto il suo
Suo punto di vista sempre molto suggestivo la parola a monsignor Tonini
Una prima osservazione a me quella parola osservanti osservante osservante mi richiamo alla definizione tentava Nick
Non li chiamava pro Cervantes ma li chiamava penetranti
Siamo lì
Siamo e mi sono molto persuaso che quel prescrive che il criterio assunto definirli sia nel tutto del tutto ben chiaro sia univoco
Per cui ho l'impressione che proprio lì ci sia un punto di debolezza non sono sociologo quantunque i miei giudizi sono tutti sotto interrogativi
è una reazione piuttosto così vi ricordo mi ricordo quindi quanto il pensiero per ottocento cinese qua ancora perché l'impressione è che queste sia gente che alla fin fine lo sia così più per tradizione per perché che per convinzione
Credo sia più perché trascinata che perché è convinta ma ripeto non ci insisto non ci insisto su
Piuttosto passò al secondo se una seconda osservazione dentro o fuori dalla città dentro e fuori il corpo soggetto sì
E infatti poi senta c'è quel discorso su cui è stato parlato apparecchio stasera né i cattolici che leggono tipo più giornale alle colonie che gli altri via via quella specie di contaminazione di assimilazione
Con i cosiddetti una utilizzatori utilizzatori consumistici dalla stampa di varie specie Valses verbale ma le specie di adesso
Anche qui io non sono molto non sono molto del parere che questo problema questo via abbia molta importanza a questo problema
O meglio il filo serbo che impossibile il cattolico oggi dopo il Concilio in particolare dopo il Concilio russi dello Spartak è impossibile staccarlo dalla
Alla frontiera vale a dire dal punto dove si incontrò con gli altri uomini
E non potrà mai non è se non tentare di essere dietro di stare insieme vista insieme questo è un primo un grande impresa è la più grande impresa del prossimo secco perché per stare insieme sapendo conversare
Sapendo conversava versare dentro in quell'altro
Così alla pare da amici occorre una grande preparazione
E occorre tanto umiltà come dice ma Quinzio poco fa
Non piccola creando una cosa è sicura il Concilio dunque non ci ha consentito non tutti e consentano mai più finché vorremmo essere fedeli di mettere tra parentesi tra parentesi interesso
Dalla dalla città del mondo nella città del mondo dicevo Clemente Alessandrino
Nel proprio però plateatico la realtà si chiama la volontà di Dio alla realtà e si chiama città del mondo
Le intenzioni di Dio sono la salvezza degli uomini e si chiamano la chiesta
Ma la Chiesa non può in comunicare delle intenzioni di Dio sugli uomini se non sta di mezzo agli uomini nei partiti passione totale
Questo si è verificato
Dal dopoguerra Honda oggi particolarmente in quel settore Latella con quella che era chiamata la questione sociale del secolo scorso di questo secolo
E qualche cosa è stato fatto di cui lo Stato a Verbania
Ma la questione sociale di domani è diversa
E questo nettare di domani
Non è più il rapporto la distribuzione dei degli dei beni dell'interesse dei frutti del lavoro
Questione sociale quella che poco fa
Manconi ha chiamato appunto
Da questo della morale
Maraini morale ma io chiamerei dare una una parola più sintetica e questo ne di civiltà è questione di civiltà adesso le frontiere sono di civiltà la la la la la trasmigrazione dei popoli comporterà una miscela Turra una miscela Turati a sua volta imporrà delle scelte
Quando adesso la notizia che viene dalla Francia dei tribunali francesi che sono quasi assiepati da processi
Di donne che donne islamiche che proveniente da alcune tribù dell'Africa che la ragazza di quattordici quindici anni si sentono in dovere in base della loro cultura di praticare quella quella meno quella motivazione ginecologiche diciamo alle sissignore e la infibulazione
Con la Francia stanno subendo una sciocca
Uno choc
Dice questo signore dal Mali il suo avvocato voi dovete rispettare nostro colto
Mia nonna la subito mia madre io pure dovete rispondere alla sua colture di otiti francese dicono no
Non ne possiamo rispettare una cultura che degrada infinitamente la donna la donna in Francia dopo la civiltà è venuta di cui siamo convinti che si abbia dei valori
Allora ci sarà certissimamente tante morali ma sarebbe facile poter dire ciascuno sceglie quel che vuole
E quindi ci rispettiamo quella e dovremo rispettare la coscienza dell'altro ma i grandi dramma Sarandon dovere poi sceglierne una
E quei valori e quei valori si essenziale vadano a formare e con la carta costituzionale di un Paese l'Europa dovrà scegliere se quale tipo di donna vorrà se questa donna concepito da creste bimbo rappresentata dal cristianesimo
Oppure alla donne si lagna che è soggetto a tale e tanta cosa è indubbiamente questo è il grande dramma del domani del domani
Ed allora
Mi mi mi suggerisce credo pressione di Thomas agli otto in quel volumetto preziosissimo per una civiltà cristiana dove dice e certa quello che verranno nei prossimi decenni sarà apparirà sempre più chiaro che abbiamo siamo di fronte a scelte di civiltà quantunque tutti son convinto che se potessimo tutti e due già sapere che cosa accadrà fra tre a quattro giorni adesioni sceglieremo tutti la civiltà cristiana
Insomma il non perché non possiamo non dirci cristiani di Croce torno attuali
E di maturità sorprendente
Se questo è allora
Credo che
E la posizione di Abdu un giornale cattolico si qualifichi si ancor più urgente di quando quarant'anni fa o di quando nel sessantotto Paolo sesto lavoro
Disse Paolo sesto nel suo testamento prego i miei contemporanei di rendersi conto che stiamo vivendo un stiamo vivendo un tempo magnifico e terribile l'avrebbe intuito
O forse non così esplicitamente né invece lo stiamo vedendo non dipendendo
La Francia la lo subisce le sta provando alla fra l'madame Cresson aveva detto nel discorso fatto i francesi prima dell'ultima campagna elettorale francese tra dieci venti trent'anni quando gli alunni ci saranno non il dieci ma il venti trenta per cento dovranno decidere se vogliono conservare ancora la mano la dignità la grande conquista della dignità nella donna il matrimonio monogamo e coppole s'intendono fare regredire la donna lo Stato allo stato di soggezione quella soggezione che si chiama la poligamia pronti è la il mondo che si tiene domani
Stando così le cose dicevo allora
Il compito del giorno un quotidiano cattoliche in questo proprio in questa situazione credo che prima sia proprio questo ti fa sapere che queste son le cose che stanno accadendo
Io Cosimo de'poveramente cerco di guardare a vedere oltre pena riferentesi tedeschi
Per quanto posso di inglesi facendo le strutture che l'inglese non lo so
Ho l'impressione non so poi cotto che siete più antica entro ho l'impressione che in fatto e ti dire di future di attenzione al futuro siamo allontani o se il giornalismo è stranamente lontana quando io penso che cos'erano i grandi giornali editi vent'anni fa che l'ONU tutta una pagina di libri lire avevano gli inviati e un po'in tutte le parti del mondo e tutto quello che accade in in qualsiasi parte del mondo riso e avrebbe veniva fatta rifluire questo non accade mai più
Non accade più
Sì questo è primo competono alla cattolico
Nel senso detto da Manconi
Deve acquistare quelli sempre detto da stamattina deve acquistare una acquisire una postura passionalità e la passione appassionamento chiamiamolo così con appassionamento che se non ci appassioniamo su questi temi su che cosa ci appassioni
Tanto più che questi temi sono ripetute medici metano sono allora ben esclusivo da cattolico in quanto cattolico
Ma dell'uomo in quanto uomo
Il che crea richiederà o no pienezza Danimarca diciamo sale così no una piene strada nel magistero Platone un incanto ragione diceva diamoci un incanto John eccezionale perché come mettere insieme il rispetto della coscienza dell'altro
Nel suo tempo nello stesso tempo la fermezza nel proporre valori che riteniamo essenziali per la civiltà sempre che consideriamo che queste una civiltà è una civiltà
Cat Appio più umana
L'ora prima cosa che penso che avvenire lo possa fare
E cosa distingue tutti dovrebbero per questo per queste attenzione ai segni di futuro che sono già sono già presenti secondo tema la la ricerca scientifica
Voi siete più competenti di me lei stampa venire lei la stampa eccetera però sede confrontati i nostri giornali quel giornali stranieri verso le montagne penso al Frankfurter presto il Der Spiegel
Lo trovate chi piani temi della bioetica sono lì non parliamo poi dei giornali inglesi io ricevo tutte le settimane faticosi di ritagli che vanno dall'Inghilterra è un appassionamento quasi però c'è quasi però ci quando c'è saputo che o il dopo molto dottor Liu
Di o in Congo coperto a Londra un un un
Ma
Laboratorio
Col quale vedere in grado di fra scegliere il massimo anziché la femmina e si è saputo che in tre mesi erano a mondate se erano venuti donne che chiedevano il mastering Inghilterra ed è come un trasferimento perché Trappeto al pensare al pensare che venisse potessi si potrà essere abbia sconvolgere l'equilibrio demografico
E quando la Thatcher e quando dottor ed orzo
Alcuni anni fa Chiesa la Thatcher l'autorizzazione a trasferire l'embrione nell'utero della donna l'utero di una coniglio di una capra e i giornali ne parlarono ci fu una reazione da mente sulla stampa
All'Inter questo il punto ho l'impressione che non sappiamo perché sta bene
Ora penso che giornale cattolico a questo sia abbia una novità voi nostra specializzazione in questo senso ma non col com'è che tirò fuori la spada ad ogni costo degli avversari dopo andò per tutto niente affatto con lo spirito che è già stato detto preveggente
Cioè con chi sa di essere responsabile pentiti e perché ha fede e crede che il figlio di Dio è lo stesso per mezzo del quale tutte le cose sono state fatte
E perché il Redentore lo stesso che il Creatore o da questi eventi assumono un'importanza enorme e niente di ciò che è umano perde valore ma negli acquisisce infinitamente di più
Quando dico ricerca scientifica che hanno in particolare al tema della al grande tema nel genoma del genoma umano
Mi meraviglio Giuseppe che i grandi giornali italiana non abbia pochi sono i giornali italiani che hanno un giornalista scientifico quasi nessuno
E quando l'hanno scrivono pochissimo
Ma come è possibile quando è sceso in grandi i grandi temi sono in fra l'altro ultimi popolari
Io ho partecipato due anni fa a un incontro organizzato ad un gruppo di papà e di mamma e che avevano figli malati di malattie genetiche
Sotto il titolo di un nome Mario
Certo non me lo ricordo più un ragazzo morto G20 muco viscido e questa gente riuscì ad avere a far venire professor Watson il Nobel Watson con lui avevo scoperto insieme concreti il DNA
Ho visto un'Inter ICM nessuna trepidazione immensa perché il cosa dire Che cosa dire
Ci vado girando un po'l'Italia quando parla di queste cose mi pare che nell'anno che si tende si protende si tende perché perché capisco Totti che c'è qualche cosa che interessa direttamente loro
Proprio il giovane allora credo che ci sia uno spazio enorme per
Proprio acqua anche per questo nella ricerca scientifica ultima annotazione
Ma a però contemporaneamente mentre arrivano la mente nostra o meglio anche il potere politico nel posto inventano i Parlamenti sarà sfidato su queste grandi cose
Sarà ospitato su questi grandi temi il tipo di uomo di società che viene portato
O meno in causa omonimo io scorti tutto merci dice poi Giustiniano all'inizio nelle sue istituzioni o meno in causa e qui tipo per la causa degli uomini la loro la loro la loro il valore i loro colori in mezzo in mezzo all'universo
Ma ai vero che in questo momento in cui sarebbe richiesto lo Pollack il pensiero nostro fosse all'altezza della situazione ho detto sta meticoloso pensiero indebolito
Io ritengo che te la Veritatis Splendor non ha trovato forse per l'accoglienza che meritava e forse perché non sa intuito che dietro tutte nelle Veritatis Splendor certo questa specie di audizione specie zia badate
Che non si può
Regolare alla vita umana se prima non vi chiamo in ordine il pensiero cita il pensiero non conosce la propria disciplina
Se non mettiamo in cori e pensieri in grado di immette l'ingresso di quella realtà quando io le leggo Maritain che dice i sogni sposta darà la vita per questa affermazione che il pensiero si nutre di realtà
Be perché ha qualche cosa di grosso
Qui i greci torna torna alle stessi maestri
E Cristina se non per niente assunto degli la i greci una nobiltà e altrimenti sarebbe sarebbe mancato un dubita intendo dire proprio di natura intellettuale ma ne voglio dilungare troppo
Allora vuol dire che anche il giornalismo italiano anche in un Mondiale deve portarci a questo a questo livello
Le sfide maggiori vanno poco a portassimo più sulle sulle foglie soglia ma sulle fondazioni sulle fondazioni
E ripeto le fondazioni dal pensiero sono e noi siamo abbiamo un pensiero indebolito proprio da tutto l'Ottocento lo so caro affitti degenera macchiato età lasciato un po'esterrefatti non sappiamo più come quella Gallo sto povero pensiero l'abbiamo fatta a pezzi e non sappiamo come mettere insieme anche qui Lorenzo convenire ha un suo ed è un'altra ragione di fare luce proprio dalla mente del Luce sul pensiero sui tre punti Dori grandi problemi morali trovano il loro innesto la loro spiegazione
Ultima osservazione
Per la vita della comunità
Quella che quelli per l'inchiesta dice perché ha sempre detto han detto sempre le altre inchieste il giornale specchio
è specchio della realtà crescendo la comunità cresce anche il giornale crescendo il giornale cresce anche la comunità
Ma non possiamo pensare che la comunità cresca termineranno
Poi giunti segno e poche e commentato con cinquanta mila copie in due anni arrivata a trecento mila
Lo può fare con un po'di arte star riuscì ha trovato un tipo per la famiglia
Ma non è pensabile che si possa fare hanno in questo modo altrettanto gli avere pazienza più avere pazienza accettare i tempi accettare e la comunità cresca nel frattempo bisogna avere coraggio cui accennava Novara noto pittore che lo facesse monconi questo
Il coraggio ripeto dalla passione fosse quella qualche accentuazione un po'diverso ce lo consente ma l'appassionamento è sempre essenziale
Quando
Quando qualcuno si accingerà a scrivere la storia di Avvenire della nelle vicende di questi decenni la parte non secondaria
Nel per il nostro giornale andrà riconosciuta certamente monsignor Tonini e non solo perché per un po'di anni egli è stato presidente del consiglio di amministrazione
Ma per ciò che gli adatto e da ai nostri elettori oggi in Italia è molto conosciuto ma i nostri lettori sono sono fortunati perché lo conoscevano già da prima e noi noi siamo siamo orgogliosi di averlo
Di averlo firma del nostro del nostro giornale grazie davvero monsignor Tonini
Adesso dando un attimo di ordine al tempo che ci rimane noi dobbiamo assolutamente chiudere
Alle sei meno un quarto chiude nel senso proprio di di chiudere l'Assemblea
E vorremmo fare un po'di dibattito perché è giusto perché ci è stato chiesto perché abbiamo già alcune prenotazioni e ci interessa ascoltare evidentemente
Il pensiero e l'intervento di monsignor Tettamanzi dunque disciplinando bene il nostro tempo io direi che essendo le cinque meno dieci noi possiamo dare una mezz'ora complessivamente al dibattito podi che se siete d'accordo diamo la parola museo Tettamanzi demo avanti così
Allora io darei la parola ai tre persone che già me l'hanno chiesta e cioè figurini presidente dell'Mcl poi abbiamo signor De Giorgi assistente generale dell'Azione cattolica
Tirati dico bene dei neocatecumenale figurini
Dal mio osservatorio sono
Più portato a credere
Anzi ad essere convinto dell'analisi del
Professor calde che non del professor Garelli
Cioè sul comportamento
Dei cattolici praticanti
In merito alla lettura l'informazione
Credo che ci sia questa disattenzione
Che ci sia questo
Allungamento sui moduli e sui canoni
Di quella laica
E che comunque anche cattolico praticante
Quello che partecipa e si avvicina anche
Alle tre e quattro
Evoca restie mensili con i teorici della parola e portato a leggere ad ascoltare un'informazione e quindi una formazione
Di carattere laico
Io aggiungo più propriamente laicista
E allora
Dico questo perché
Così nel nella frequenza nel frequentare i nostri aderenti nel dialogo e nel confronto con
L'associazionismo cattolico
Emerge questo io ho questa
Lettura
Allora la riflessione non è che la Consulta di Avvenire ci siamo
Posti
Questo problema
Avvenire deve essere un quotidiano di informazione o di formazione
Di formazione informazione insieme
Io credo che quei mezzi di informazione anche cattolici mi riferisco al trentatré per cento delle torri di Famiglia Cristiana forse si allungano un pochino troppo
Sui moduli decidano né di quella laica
E allora qui ha ragione di essere se
Come io credo avvenire debba essere un giornale di formazione cristiana
E che dell'informazione sia lo strumento della verità
Che da una lettura delle cose come realmente sono
Mettendo così a confronto
La bolla calda che è espressione di un ritiro nel privato e quindi nel non certo così egoismo un recinti più stretti di carattere culturale sociale economico rispetto ad un
Confrontarlo con un relativismo etico e che non è una pluralità delle reti che come diceva il professor Manconi ma io credo che sia un relativismo etico piuttosto che una pluralità e allora qui sorge l'esigenza
Che una voce di comunicazione e di informazione è cattolica sia radicale nel senso della De Rita
Dell'informazione che deve fare formazione questo è il punto interrogativo che noi dobbiamo porci
Che cosa deve essere avvenire
E allora mi avvisa Fini deve essere un giornale di provocazione
Su questa verità e credo che in parte così via soprattutto da parte della formazione religiose quindi formazione alla fede
Dura forse accentuare un pochino i propri toni sulla grande rivoluzione che sta avvenendo che dovrebbe avvenire che non avviene a livello economico sociale
O più precisamente rispetto alle i problemi della mondi alita della solidarietà internazionale e quindi della sanità interna anche nel nostro Paese sui temi
Di un diverso impianto economico
Che è quello non della solidarietà a parole ma di cambiamento delle strutture economiche che siano più vicini a riferire alla famiglia l'occupazione al lavoratore
Questo in parte già nove ma le provocazioni dovrebbe niente qui sono soltanto gli aspetti e dici che la dignità della vita ma anche più materiali delle questioni contingenti del e del sociale
E concludo
Più protagonista di campagna
è stato detto
è anche una questione di mezzi
è un giornale
Povero di mezzi
Io ho scoperto
Una cosa che non conoscevo perché
No non
Essendo lettore perché se non per vivere grandi linee o comunque mi sembra che inchieste o statistiche non ce n'erano ma e così l'impegno e la forzatura che stiamo facendo del movimento e quindi anche il collegamento con le altre associazioni cattoliche
Per fare entrare avvenire
Nell'acquisto non del secondo il giornale
Ma anche per quel quattro per cento del benessere il primo giornale
Di riferimento ecco ho scoperto che anche all'interno della nostra situazione moltissimi elementi scritti allora ho letto Avvenire l'ultimo avvenuti due anni Urso
Non si conosce questo giornale allora l'impegno è quello di farlo conoscere
Di farlo leggere e per far questo occorre che sia un giornale forse più radicale in senso cristiano e più di provocazione e questo io quello che suggerisco grazie grazie presidente figuri monsignor
De Giorgi e assistente generale dell'Azione cattolica ma anche presidente della Commissione episcopale per il Ricato lo ringraziamo per questa presenza
Va bene
A tutti i nostri lavori
Il mio rilievo e soprattutto di carattere pastorale
Proprio quest'anno celebriamo
Il trentennio dell'interno edifica
Il documento conciliare
Che fu davvero innovativo
E e fu un segno dello Spirito Santo
Che rinnova il volto della Chiesa durante il Concilio un settore che appariva precedentemente non troppo evidente
Nella dinamica pastorale
Poi c'è stata una istruzione pastorale
Del Pontificio consiglio per gli strumenti allora si diceva così della comunicazione sociale
La comunità progressione
Poi c'è stato a vent'anni della comunità Progressio un'altra istruzione pastorale
Del medesimo Pontificio Consiglio aetatis nove
Non sto qui a riassumere i contenuti di questi tre importantissimo documenti perché mi pare che siano tutti rotti
Voglio solo mettere in evidenza come avvenire abbia dato la risposta in un'attenzione continua queste venticinque anni a raggiungere il traguardo che poi come per tutte le cose umane dovesse intraducibile ma con un'attenzione continua
Dobbiamo dare atto come cattolici e dobbiamo anche ringraziare il Signore che ha dato l'ha chiesta Diana la capacità di esprimersi e in questo campo certamente complesso difficile con uno una testata che come già si è visto
Viene a trovare giorno per giorno un maggiore consenso almeno dei cattolici che sono più impegnati
Però detto questo bisogna anche dire che la risposta apre le provocazioni conciliari
Che sono state poi riprese nei due documenti del Pontificio consiglio
Sono rimaste un po'disattese
Non c'è da meravigliarsi se già Paolo sesto Levante rinunzia anti diceva scriveva che la chiesa sarebbe colpevole presso il suo signore se non se servisse degli strumenti della comunicazione però non saliva in cielo
Ma anche della del
Nella enciclica sulla missione
Entro l'inizio e il Papa dice che la io pago e in cui deve esprimersi in modo più chiaro oggi l'evangelizzazione è proprio quello delle comunicazioni sociali però aggiunge che purtroppo anche nella Chiesa
Questa preferenza Perrella lo pago delle comunicazioni sociali non è sempre da tutti avvertite
Ora io credo che dalla dall'analisi degli dei dati che sono state offerte noi
Risulti da una parte lo sforzo dei laici che partecipano più intensamente alla vita missionaria della Chiesa di apprezzare
Il quotidiano Avvenire certo sono anche degli stimoli critici che certamente responsabilità testata prenderanno in grande considerazione
Però mi pare che sia importante come già è stato netto
Che delle comunicazioni sociali bisogna tener conto di tre esigenze messe sempre in grande evidenza in tutti e tre i documenti cioè la formazione anzitutto poi la comunicazione intra ecclesiale
E il dialogo col mondo per l'evangelizzazione che ora e nuova evangelizzazione
Questo significa che da una parte la verità deve essere espressa in tutto il suo rigore in tutto il suo rigore perché tradire la verità per re accondiscendere al mondo sarebbe un tradimento cioè della stessa verità
In quanto lo stesso Sanpaolo diceva io non mai modellato il Vangelo sugli immobili
Ricercare invece le modalità migliori perché il mondo anche d'oggi comprenda come la verità del Vangelo diceva anche stamattina il cardinale e più grande dono che si possa fare
In un contesto così complesso e così confuso
Questo davvero deve esser tenuto presente e in tutti i mezzi della comunicazione sociale che sono operati della comunità cristiana e in modo particolare per l'avvenire
Il mio auspicio e che soprattutto come già è stato detto precedentemente le aggregazioni laicali si facciano più consapevolmente carico
Della responsabilità che tutta la comunità cristiana in Italia a di Avvenire
Mi si consenta solo un piccolo riferimento personale
Quando è sorto a venire io ero parroco una parrocchia della mia città in periferia
Una parrocchia dove che la gente dove aveva un grande livello culturale però a me premeva metteva in condizione di conoscere quello che dice la Chiesa
Quello che avviene dalla chiesa soprattutto perché avesse la possibilità di sapere quello che il magistero afferma perché purtroppo dobbiamo dirlo anche con molta sincerità viene contraffatto e viene manipolato e dalle altre testate
Ha visto come ogni domenica almeno cinquanta persone prendevano spontaneamente avvenire
Si stava una sezionando come a famiglia Cristiana
Se quest'opera sarà diffusa in tutte le parrocchie credo che anche nostre comunità parrocchiali si avvarranno di un sostegno molto valido e da vescovo
Io facevo un dove ogni anno a tutte le scuole delle città capoluoghi dove gli ho fatto il vescovo prima Foggia e poi a Taranto
Perché notavo come nelle scuole c'erano diverse testate specialmente e quelle più più più con più forti ecco i letti diventano più ricchi probabilmente più poveri
Io pensavo di dover dare ad ogni scuola scuole superiori ma anche le scuole medie r i professori dare avvenire come un dono della chiesa
Un dono che consentiva loro un dialogo culturale e anche un dialogo scolastico più ricco e più completo perché senza venire c'è anche il rischio di non fare dialogo in Italia monologo grazie
Grazie davvero monsignor ventinove
Signor tirati
C'è qualche altro che si prenota
No
Io sono membro della consulta nazionale da Avvenire in qualità di rappresentante delle comunità neocatecumenale e questa discussione che abbiamo avuto oggi qua l'embrione l'avevamo avuto più volte proprio nel nell'ambito dalla Consulta
Oggi mi sono molto rallegrato proprio per l'ampiezza della discussione per la sincerità per la verità di quello che è stato detto
E e soprattutto anche per le voci di stimolo di criticare le voci discordi che sono quelle che e certamente hanno messo il dito su quella che mi pare una piaga cioè non tanto o solo i problemi di Avvenire ma il problema di che quale sia oggi il cristiano medio chiamiamolo così in Italia
Ecco questo mi pare che ponga l'accento sulla necessità che sulla urgenza della cantierizzazione
Allora
Ma rallegrato anche molto la però il cardinal Ruini stamattina su quelle che sono realtà ecclesiali
Perché non mi sono mai sentito un segmento di Chiesa nel senso riduttivo che mi pare abbia illustrato stamattina diritta
Ecco allora per essere brevissimo
Direi che tre suggerimenti
Alle grandi per il miglioramento del giornale che negli ultimi tempi è stato innegabile
Tre suggerimenti che ritengo di di di dare con così molto umilmente
Primo una più esplicita interpretazione di fede e cattolica degli avvenimenti mondiali e della vita della Chiesa
Questo in particolare lo sottolineo con forza
In particolare per quanto riguarda la bioetica io sono membro della comitato etico del dell'università la Sapienza e mi associo totalmente quello ha detto monsignor Tonini perché su questo si gioca realmente il futuro dall'umanità
Secondo una più ampia diffusione in più convinto sostegno al magistero del Papa terzo una maggiore attenzione alle realtà emergenti nella chiesa grazie
Grazie dottore Schiratti io adesso vorrei chiedere ai nostri relatori se hanno da replicare
Fa Manconi
Ricca
Una precisazione
Siccome
Mi dichiaro gratificato dall'attenzione che monsignor Tonini ha voluto dare il mio ragionamento proprio per interloquire con questo ragionamento perché ritengo che sia quello davvero cruciale
Rispetto a quello che voi chiamato la crisi italiana la sua dimensione crisi per la moralità di maggioranza
Volevo dire che per un verso sono totalmente d'accordo con lui che il confronto
La competizione il conflitto le sfide tra le diverse morali deve anche tener conto della necessità di un pacchetto di chiffon mordi valori e regole che unifichi
Quindi questo è quello ch'io non ho detto e lo ringrazio ricordato perché
Solo
Poi il riconoscersi in un sistema di riferimento comune che può essere anche assai ridotto ma che deve esserci Fassi
Che il confronto tra i sistemi di valori sia un confronto produttivo e non sia un confronto di mera dissociazione cioè di meno frammentazione
Quando noi però ci confrontiamo per esempio con i sistemi di valori due gatti ad altre religioni e qui il mio riferimento che riprendeva discorsi fatti stamattina sull'Islam
Chiedo che davvero si si muova con grandissima
Attenzione
Il tema sollevato da monsignor Tonini un tema davvero lacerante
Però
Voglio ricordare che la questione delle mutilazioni sessuali Daloui richiama non riguarda l'Islam
Riguarda non pratiche religiose ma consuetudini sociali diciamo antropologica
E secondo punto che lui ha richiamato il Malindi ad esempio no giusto lo fa per tre che dobbiamo tener conto che ci sono le donne del Malindi che riproducono quel rituale ma ci sono le donne del Malindi che si battono contro quei rituali
Cioè che la situazione non è una situazione statica e che noi dobbiamo misurarci con questa realtà che sono un po'realtà in grandissimo movimento
Mentre il discorso della poligamia che scossa interessantissimo ai io cito sempre è un caso che purtroppo chissà perché viene largamente ignorato il fatto che ci sono state due sentenze
Di Tribunali amministrativi regionali in Italia con
Esiti
Opposti
Su un problema di ricongiungimento familiare che aveva al centro la questione di un re condimento familiare con una o più mogli
Per dire che questo succede in Italia cioè siamo già in una fase in cui queste sono questioni di grande attualità anche se appunto le dimentichiamo è l'ultimissima cosa e concludo davvero che come solo avvenire ha ricordato e questo davvero il suo merito
è in corso da tempo
Un faticoso lento negoziato tra Stato italiano e comunità islamiche per arrivare a quell'intesa che già è stata firmata tra lo Stato e le hanno altre minoranze quindi come vedete l'universo con cui ci misuriamo e davvero ricco e imprevedibile e pieno di sorprese grazie
Grazie a lei professore Bussero Tettamanzi
Ho seguito con grande interesse
La presentazione che il professor Calvi ha fatto dei dati su Avvenire i suoi lettori
E non c'è dubbio che il mio interesse è andato via via crescendo quanto quando si è cercato di leggere di interpretare questi stessi dati o meglio si è cercato di andare più a fondo e formulare in termini sempre più precisi la vera immagine la vera realtà del mondo cattolico italiano del Montreux cultura col cattolico culturale in Italia a questo punto io ho notato che c'è un rapporto molto profondo direi addirittura inscindibile tra avvenire e i suoi lettori
Ma nello stesso tempo ha avvertito che in definitiva ciò che maggiormente ci appassiona
Il manto vivo di questi stessi lettori le è venuto in mente la parabola evangelica dite il seminatore che getta SM e lo getta nel terreno che presenta varie situazione di accoglienza e quindi di aiuto alla alla crescita del allo sviluppo delle sei M. stesso
Questo per dire che dà pienamente ragione a rilievo che all'inizio facevo dottor Boffo al centro di questa giornata non sta tanto avvenire sta piuttosto il monto cattolico italiano
Nel delineare l'immagine di questo mondo cattolico che il lettore è l'interlocutore di Avvenire ho visto che gli indicatori religiosi assunti per definire gli osservanti impegnati
Sono indicatori penso abituali nelle ricerche me all'indagine sociale ciò religiose e cioè la partecipazione più o meno regolare o Lercari stia la
Presenza attiva responsabile nelle varie associazioni gruppi movimenti ecclesiali anche la corresponsabilità nelle varie attività pastorali Dalla Chiesa
Solo se gli no significativi serie da non trascurare ma evidentemente solo segni sordo indicatori da questo punto di vista nella discussione
O meglio la i vari interventi che la discussione sul lato interiore che sollecitavano in in ciascuno di noi ci portavano ad andare oltre questi indicatori a raggiungere il cuore dall'immagine dal cattolico del cristiano
Questo corredato dalla feriti non so se emerso il termine finite però sono emersi i termini che necessariamente si collega lo accorda alla fede
Si è parlato non poco del processo di secolarizzazione
Se parlato di una identità cattolica che messa a confronto con un estremo pluralismo
Culturale in Italia si è parlato anche se il termine è mai stato usato male il professor manco le parlava di una società multi morale
Ecco questo puntare indirettamente ma in termini molto precisi e forti sulle nucleo fondamentale cattolicesimo e cioè sulla fede
A me come vescovo a me ecco ombre preoccupato di una situazione pastorale che poi culturale morale sociale economica politica
A me ha portato la domanda su come aziende sentite vissuta alla fede
L'impressione immediata perché io le devo ricavare è quella come minimo di una grande superficialità dico questo perché a me pare che un elemento
Sa bene una
Crescita una maturazione che poi fra un suo risvolto anche sulla stampa cattolica in particolare su quella quotidiana in termini ancora più specifici su Avvenire un elemento essenziale e irrinunciabile che la fede come criterio interpretativo
Il cristiano
Legge è la realtà pensa la realtà
Fa alla ricerca dei significati dalla realtà non esclusivamente a partire dalla ragione
Ma con una ragione che è interiormente illuminata e uso il termine che non è affatto il motivo ma eminentemente trasfigurata dal tono dalla fede
E mediante la fede il il cristiano il credente partecipa a questo sforzo ecco culturale per antonomasia che dato dalla le tu va dalla interpretazione dei fatti degli avvenimenti e dei problemi delle sfide i tutto ciò che capita nel mondo
Allora il riferimento alla fede a me pare necessarie quindi non può essere marginalizzato e tanto meno beh liquidato e proprio perché è questo riferimento ci aiuta col vivere la originalità della stampa cattolica la originalità di Avvenire e proprio per questo la sua necessità in un contesto pluralistico qual è il contesto dalla società e dalla cultura attuale
Io mi permetto soltanto di dire che è impossibile un reale pluralismo
Così come è altrettanto impossibile un reale confronto
E quindi una appassionata fraterna discussione sulle varie interpretazioni dalla realtà se non si possiede una propria precisa identità e il credenti ha una sua identità che è appunto quella di essere no un un essere ragionevole illuminato dalla fede
Una identità che ripeto non si contrappone al pluralismo che non
E elimina anzi chi il confronto
Che non non è sinonimo di come dire chiusura ma al contrario l'identità che deriva ed è alimentata dalla fede è una identità il più possibile aperta
è cattolica nel senso etimologico del termine e questo comporta come tutti sappiamo ma val la pena di a rilevarlo
E comporta una proposizione appassionata ma nello stesso tempo straordinaria stelo straordinariamente un mobile dalla verità che ci è stata data in dono proprio in contraddizione con il senso più profondo dalla fede la imposizione della fede
Fin dai primi tempi della chiesa fin dei primi concili Carlo parlato dalla fede hanno cercato di precisarne la natura un elemento essenziale dalla fede veniva visto veniva indicato nel la libertà da questo punto di vista allora una cultura cattolica e anche dunque una comunicazione di questa cultura cattolica e quindi a Uccelli fare i mass media che la esprimono la realizzano questa comunicazione da realizzarsi all'insegna della dalla fiducia che ciascuno di noi deve avere dalla forza intrinseca dalla verità
Dico questo perché è stato ricordato Paolo sesto di noi voglio ancora una volta evocare la sua rievocare la sua prima incisione fra le chiese al suo amico dove parlando del dialogo e dunque siamo in un contesto che ci si non ci interessa profondamente ha insistito molto su sulla fiducia ci si debba vere qua andò si realizza il dialogo e il motivo primo dalla fiducia papa Montini lo individuava appunto
Dalla dalla forza propria della inserita come tale che costituisce uno dei bisogni fondamentali dell'essere umano e proprio per questo e capace di mietere consenso al di là delle nostre previsioni perché l'uomo un essere nato fatto per la verità e io ho parlato di un atteggiamento straordinaria straordinariamente umile
Perché di fronte alla verità io penso che la prima condizione morale il primo passo di responsabilità che noi siamo chiamati a fare e di non dimenticare mai cella verità è un dono un tuono per chi la conosce un tono dunque per tutti e chi
Chiamato in qualche modo a comunicarla nelle sue diverse forme non può
Se non presentarsi con questa semplicità con questa trasparenza
Con questa infantili ITA evangelica che data dalla profonda consapevolezza che la verità un trono
Penso in questo modo di non così sviluppare un discorso come chiamarlo teologico ma un discorso
E a partire dalla fede con mediazioni che per noi sono spontaneamente fattibili entra eccome nella problematica
Del del quotidiano cattolico ed entra nella problema del quotidiano cattolico oggi nella situazione che sta morendo quella situazione che è stata descritta con i termini di di secolarizzazione di pluralismo di multietnicità molti religiosità molti morale eccetera
C'è un penultima riflessione che vorrei fare sembra proprio dalla fede questa assist come elemento essenziale e irrinunciabile il fatto di essere un criterio interpretativo
Ma il criterio interpretativo è sempre la premessa per un ulteriore passo che il passo operativo
Sì noi siamo cittadini del mondo è stato detto ripetutamente pre siamo cittadini del mondo se come cittadini attivi responsabili come protagonisti a noi non è chiesto come mondo cattolico italiano di limitarci a interpretare secondo la ragione la fede e la realtà a noi ha chiesto di aggredire questa realtà
TA essere costruttori dalla storia
Quindi di sapere dare delle risposte non solo teoretiche ma anche pratiche a questi problemi che con il termine eccetto non è affatto esagerato di sfide oggi la società la cultura e lo sviluppo scientifico e tecnico qui è stato fatto un esempio tra i più significativi più rivoluzionare il rispetto al domani ci oramai si avvicina a quello dalla genetista o in termini ancora più vasti quello che alla bioetica ebbene se a partire dalla fede noi siamo chiamati anche ad operare ecco io penso che il mondo cattolico in questo secondo momento dalla sua fede una fede che opera per mezzo dalla carità
Per esprimerci con i termini dell'apostolo Paolo e mondo cattolico ha bisogno di un'alimentazione interiore
Di idee di motivazioni di conoscenze più adeguati e più approfondite proprio perché la sua risposta ai problemi sia la risposta la più efficace e la più incisiva che ha parlato di alimentazione quotidiana ho sentito che c'è una prevalenza dalla stampa periodica con me
Come momento ti interessa i lettori ma penso che pur essendo fallita questa stampa pur essendo necessaria anche perché c'è bisogno di ritornare sui fatti di meditare sui fa ti di avere anche una giusta distanza anche temporale rispetto quanto succede penso c'è oggi soprattutto i diritti modella vita è tale che bisogna essere in grado di dare risposta oggi non domani a determinati problemi e in questo senso la la presa la la realtà di un quotidiano cattolico mi pare che sia uno strumento necessario per questa alimentazione quotidiana
Dalla di una fede cristiana che vuole diventare azione cristiana l'intervento concreto operativo sulla società e chiudo con quest'ultima riflessione sentito più volte l'immagine la categoria dallo specchio La Stampa cattolica uno specchio
Ho notato con interesse che si è detto prima che uno specchio dalla cultura cattolico dalla subcultura cattolica
E poi sottolinei precisa uno specchio dalla comunità cristiana mi pare che i due termini non è bene che siano coniugati perché penserai che il concetto più abituale di cultura è un concetto piuttosto ristretto dentro il concetto adeguato di cultura forse lo si ritrova e si riesce a precisarlo meglio proprio nel vissuto concreto della comunità cristiana un vissuto concreto che val la pena di dirlo s'in parte è registrabile con gli strumenti dell'indagine sociologica statistica ma in parte va ben oltre trascende quindi la lettura dalla comunità cristiana in un certo senso anche dalla cultura cristiana nel un non è una lettura che non è così codificati le in termini sbrigatività indagini e inchieste comunque l'affermazione che la stampa la stampa cattolica e specchio e della cultura cattolica della comunità
Cattolica mi pare che possa suonare dentro di noi come un esito un appello
A prenderci le nostre responsabilità proprio di fronte a trasferire perché le responsabilità che abbiamo di fronte ad Avvenire a questo punto non riguardano semplicemente le sorti tra il quotidiano cattolico
Ma proprio per questo collegamento che non può essere da non può conoscere divorzio non divida l'uomo ciò che Dio ha congiunto mi si consenta professor Quinzio anche questa applicazione così
Dilatata di un passo Tel il Vangelo e proprio per questo collegamento indissolubile tra tampa cattolica e la comunità cristiana la nostra responsabilità no oltre la carta stampata
E riguardo qualche cosa di vivo che tutti quanti ci interessa riguarda il presente e l'avvenire del mondo cattolico in Italia
Grazie monsignor Tettamanzi le convinzioni per le convinzioni che è immenso
Nel in circolo nel nostro convegno e anche per il risvolto che le sue parole hanno al di fuori di questo incontro di questo convegno per le responsabilità che ciascuno di noi ha nelle associazioni nelle comunità cristiane
Cedo volentieri sicuramente la parola al nostro direttore perché tiri delle conclusioni no io scusa di no ma io non voglio non voglio non credo
Dessert concertato le conclusioni io stamattina poi fermato e ho preso l'impegno di ricavare da questa giornata da quest'incontro tutti gli stimoli e tutte le suggestioni utili a
Alla vita del giornale alla sua crescita
La sua diffusione penso che più opportunamente le conclusioni su questo piano sulla vasti Italia ricchezza del dibattito potrai trarlo e tu
Io volevo solo appunto privo di andati scappare perché c'è un aereo chiude solo quelle un altro spensierato non è più possibile prendere come ho già avuto poco fa
Buongiorno ripetere il mio ringraziamento a dire che che in fondo penso di aver passato oggi insieme con me anche gli altri colleghi del Giornale qui presenti una giornata certamente ah ricca di stimoli
Da anche di qualche così doccia gelata che probabilmente
Non dico circa che si probabilmente serve se non altro a farsi riflettere
Ho detto che personalmente mi prendevo nei confronti di questa inchieste nelle ore disco con le ha aperto alle disponibilità cioè non senza ripararle tra lo scetticismo che di solito è facile
Innalzare contro le indagini demoscopiche contro i sondaggi d'opinione un olio sono convinto che la l'inchiesta
Contenga una buona parte divaricare offra utili ma momenti di riflessione soprattutto
Per quanto riguarda
Pronti a Catania quello che riguarda i giornali ma anche per quello che riguarda lo il mondo cattolico nella sua complessità
Nella nelle sue a partire
Una sua così incapacità
Di trovare un le forme
Nuove di espressione
E di presenza
Dico questo
Non per scaricare diciamo il peso che mi sono oggetti mi trovo oggi sulle spalle non sarebbe questa neanche uno Vito uscite d'altra parte non solo per dire che come non basta rompere il termometro o buttarlo dalla finestra
Quando questo
Denuncia uno stato febbrile allo stesso modo io credo e sono convinto
Inchiesta ripeto ho sentito che anche il professor Quinzio di con dico sollevato l'obiezione
Va presa per il suo valore vero cioè di campanello di allarme
Cambiare il suo valore statistico
Di segnalazione di uno Stato che dubbiamente deve preoccupare
Ecco da questo va da sé che ricaveremo noi
Tutte le
L'occasione di rafforzare questo giornale di vedere un momentino ripetevo due son già pronunciato stamattina durante la conferenza stampa il convoglio russo non con sulla l'ipotesi di trasformare avvenire rinunci porto giorno aggiungerà di forte opinione
Non lo so non mi sembra questa la sala percorribile a comunque in ogni caso non è che di penna e non dipenderebbe in ogni caso da me sono CELTA editoriali che è giusto che io riconosca
A chi ha responsabilità di gestione cioè agli editori
Ripeto ho parlato così un po'in fretta un po'sotto l'urgenza di una alla partenza che ovviamente non mi lascia un grande un grande margine di di respiro
Ripeto a costo di sembrare perfino di usare ma formulati così di piaggeria che credo che questa non sia stata per terra venire una giornata inutile che in generale
Per quello che mi riguarda per le responsabilità che hanno che sia stata una giara cappuccio ricca di di stimoli di di riflessioni delle quali cerca di trarre non Giorgio aumento possibile grazie ancora tutte
Grazie buonasera