L'intervista è stata registrata lunedì 25 ottobre 1993 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Polemiche, Radio, Rai, Servizi Pubblici, Televisione.
La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
12:30
9:30 - Roma
L. PANNELLA
Marco Taradash deputato della Lista Pannella sono diversi Marco Taradash deputato dell'Istat va bene
Marco Taradash deputato della Lista Pannella sono passati diversi giorni dalle nomine dei nuovi dirigenti della RAI male polemiche non sono sopite sono in corso ancora in queste ore assemblee al TG tre ed al TG due
Mentre gran parte le forze politiche hanno sparato tra virgolette sulle scelte fatte dai cosiddetti professori della RAI ad iniziare dal presidente Dematté al direttore generale Locatelli si dice una vittoria
Della democrazia cristiana
Ma io non so se sia vita democrazia cristiana della verità se così mi complimento per con la democrazia cristiana perché mi sembra che abbia prevalso invece il buonsenso per quanto possibile all'interno la situazione RAI
Io vorrei ricordare lo ricordo con un certo divertimento che noi fummo tra i pochissimi opporci a questo modello di riorganizzazione della RAI
è quello che delegava in pratica i cosiddetti cinque professori ai cinque letti dei presidenti delle Camere
Il compito di governare la transizione la RAI non si sa verso dove pensavamo invece che bisognasse incidere radicalmente dentro la struttura il corpo e la RAI
E farlo con una legge invece gli altri PDS in testa hanno voluto questo metodo e ora naturalmente
Protesta o perché il metodo che è stato seguito poi trasformato in cosa concreta in scelte nomine non corrisponde alle speranze di conservazione
E di restaurazione che invece aveva portato a volere una legge di pseudo riforma con quella che è stata votata mi pare che alla testa dei contestatori della Rai
E di queste nomine ci siano oltre alle forze politiche estranee alla RAI come la nostra
Ma ci sono in particolare gli ex comunisti del PDS che vale la pena di chiamare ex comunisti perché si comporta esattamente come il Partito comunista italiano si è sempre comportato dentro la RAI
E le proteste nascono esclusivamente dal fatto che alcuni candidati dell'ex PC
Non hanno tenuto i i posti che speravano non si contesta la qualità professionale ad esempio di Andrea giubilo nominato direttore del TG tre anzi la redazione entusiasti reclama anche giubilo accetti ma si contesta il fatto che non sia stato nominato un direttore di Area il segno pidiessino come Roberto Morrione o Italo Moretti o Andrea Barbato e lo squallore assoluto
Lei Reduci della partitocrazia e della lottizzazione che non vogliono abbandonare quelle logiche e che protestano soltanto perché quelle logiche sono state abbandonate ho visto dei manifesti per Roma Rai di tutto DC invece che di tutto di più come se la RAI di prima che era sempre solidalmente
Appoggiata premiata dal PDS e dal pc non fosse Rai di tutto dici no era Rai di tutto DC PDS PSI e ora si protesta perché non c'è più il PDS i sindacati
Dei giornalisti della RAI l'Usigrai
A firmano che con queste nomine non si è dato un segno di vera discontinuità rispetto al passato e poi c'è un attacco diretto al nuovo direttore dei giornali regionali Barbara Scaramucci
Sì io mi domando quale segno discontinuità fosse possibile dov'è che c'è oggi in Italia un po'
Passo di giornalismo anglosassone o francese o tedesco o spagnolo a cui attinge ne abbiamo giornalismo italiano acquetinte cioè giornalismo ultra condizionato nella stampa scritta come in quella come nell'informazione televisiva da i gruppi di potere
E da editori che sono tutt'altro che di tori interessati e profitti
Dei loro giornali allora dobbiamo partire la situazione in cui la discontinuità eh oggi come oggi impossibile comunque impossibile che è stato designato alla guida della RAI attraverso un meccanismo che non ha per nulla inciso sul sulle lobby le corporazioni interne alla RAI
Onore al merito ai cinque consiglieri di amministrazione che sono almeno riusciti a sottrarsi all'influenza di quelle forze che ancora fungono da riferimento all'interno alla RAI sicuramente oggi non c'è nessun potere di riferimento della democrazia cristiana di Martinazzoli quindi se tutti i direttori sono democristiani
Non è la RAI di Bernabei
E la RAI in cui la democrazia cristiana oggi come oggi vedremo domani ma oggi come oggi non ha nessuna influenza reale se invece avessi avuto un direttore pidiessino
Ci sarebbe stato un imprimatur è una precisa influenza pidiessino all'interno della Rai queste cose devono essere valutate i giornalisti del sindacato RAI Usigrai
Sono i peggiori
Prodotti del meccanismo della spartizione e difendo il meccanismo della spartizione non si rendono conto che e certi progressi possa esser fatti soltanto a in questo momento cacciando innanzitutto dalla tempio dell'informazione pubblica coloro che più direttamente rappresentano gli usurpatori
Dei partiti questo non si vuol comprendere e noi diciamo il metodo è quello giusto non aver premiato partiti riferimento quanto poi alle scelte concrete misureremo il comportamento di ciascuno senza farci illusioni
Non ci facciamo affatto illusione che la RAI di domani che esce a queste nomine siano alla una RAI corretta completa disposta ad ascoltare la società disposta a premiare la notizia rispetto ai poteri però vogliamo verificarlo
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