Intervista al Direttore editoriale de Il Manifesto, Matteo Bartocci, sulla vicenda di Radio Radicale e sui tagli dei finanziamenti all'editoria

Radio radicale siamo in collegamento con Matteo Bartocci del manifesto benvenuto bentornato sulle nostre frequenze Matteo
Purtroppo proprietario allora siamo qui per commentare il comunicato del manifesta uscito qualche minuto fa
Che recita salutiamo con grande soddisfazione l'intervento in extremis del Parlamento a favore di radio radicale un provvedimento provvisorio che impegna il governo a trovare una soluzione stabile per tutelare il diritto dei cittadini ad essere informati sul lavoro
Delle istituzioni dei partiti e dei movimenti politici e della magistratura
è il segnale che il Parlamento quando vuole può tornare in prima linea a difesa del pluralismo al di là delle singole posizioni di parte i libri non profit in cooperativa con il manifesto invece insieme a decine di altre testate locali nazionali sono invece lasciate all'interno e all'inferno
Dei tagli e dei bavagli chiediamo alle forze politiche di non lasciar cadere l'impegno dimostrato fin qui per la libertà di stampa e di ristabilire il diritto di fronte alle scelte del governo di turno
L'accanimento di Cinquestelle di Di Maio contro i giornali in cooperativa sarebbe ridicolo se non fosse drammatico
Proprio il caso di radio radicale dimostra che l'informazione autonoma indipendente non può dipendere dall'arbitrio del momento ma deve trovare un quadro di regole di risorse certe stabilito solo dalla legge la battaglia per il pluralismo continua
Ecco questo è è un diciamo un comunicato in cui vengono poste tantissime questioni chiaramente la questione principale
Il superamento del problema strutturale perché diciamo chiaramente la il la votazione che c'è stata sul sul Dl crescita chiaramente va a sanare una situazione per quel che ci riguarda però è chiaro che il quadro strutturale rimane molto molto preoccupante
Assolutamente diciamo posso alimenterebbe scelte di fare di mettere in piedi mozioni emendamenti soluzioni provvisorie poi si perde di vista l'obiettivo che il legislatore dovrebbe dovrebbe praticare che dovrebbe essere quello di riconoscere che il pluralismo fatto di tante voci e di tante esigenze informative diverse dei cittadini non nostra iniettori e parliamo quanto i cittadini ad essere informati
E in quanto tale il Parlamento la politica deve assumersi le sue responsabilità
Assolutamente positiva la soluzione trovata proprio all'ultimo secondo che lo lascio in Commissione voi dovrà essere tradotta nel maxiemendamento approvata dai due rami del Parlamento ma insomma una soluzione positiva
Dal nostro punto di vista quella che si è trovata oggi sulla vicenda di radio radicale tuttavia diciamo la una battaglia riporre sullo continua perché il il legislatore non ha ancora le idee chiare su quello che significa pluralismo su quello che significano testate indipendenti sul ruolo dei finanziamenti privati e sul ruolo dei finanziamenti pubblici che lo ricordiamo anche con la normativa dei Cinque Stelle non vengono aboliti perché il fondo per il turismo
Rimane intatto a Palazzo Chigi e quindi nelle disponibilità di Rita quindi e ma la novità dei l'ultima finanziaria e che da questo fondo per il turismo sono esclusi esclusivamente i giornali in cooperativa e non so che tra cui anche il manifesto quindi lo Stato non risparmia soldi ci dice semplicemente che giornali come il manifesto e come altre decine
In realtà locali e non possono più ricevere dei rimborsi pubblici attraverso i contributi pubblici per le spese sostenute per mandare i giornali in edicola quindi una tesi un po'strana
Chi decide che un fondo per il pluralismo resta ma si decide che i giornali più piccoli che vogliamo quelli più vicini vigenza del territorio
O quelli cooperativa che strutturalmente per legge non hanno i titoli alle spalle non posso rispetto ai profitti sono quelli di operare Hillary non sono dal mercato privato ma anche a questo punto anche dal governo
Ecco all'interno di questo quadro d'insieme ovviamente c'è sempre questa lotta contro il tempo Matteo perché chiaramente noi siamo abituati a sfogliare i giorni e le stagioni della politica con una certa diciamo frequenza quotidiana e ogni giorno che passa per un lavoratore per un giornalista per un ascoltatore per un lettore che sente che la sua radio sta credendo che il suo giornale sta chiudendo è un giorno di di angoscia in più per il destino personale e pubblico del paese al tempo stesso ecco invece i il tempo sembra essere una dimensione che in qualche modo non viene preso da molto sul serio quasi a significare che le imprese giornalistiche le cooperative
Siano delle aziende di serie B creando una sorta sempre di conflitto tra poverino anche il dibattito sociale si usa questo ma guarda degli operai guardate quelle regolate insomma ecco questo è è e secondo me anche un punto che bisogna anche chiarire insomma cioè ormai il tempo stringe così come stringe per Radio Radicale stringe anche per il Manifesto per avvenire per tutte quelle testate che sono diciamo legate ai tagli e ai bavagli
Ma il tempo c'è questa strana caratteristica per cui il tempo è tiranno ma anche galantuomo quindi diciamo le realtà editoriali che hanno qualcosa da dire che hanno lettori vanno avanti noi compiamo quest'anno cinquant'anni i siamo scesi di prima dei finanziamenti pubblici si siamo oggi ci auguriamo di insistere anche nel futuro quindi diciamo il tempo è galantuomo perché dimostra che se Michele chi lavora bene comunque può andare avanti ma anche diranno perché ovviamente già oggi di fare informazione fare un quotidiano o fare un'aria come nel vostro caso senza pubblicità che trasmette senza mediazioni tutto quello che trasmettere non c'è bisogno rivediamo gli ascoltatori
E sicuramente incontra delle difficoltà in più perché il tempo ancoriamo a un tempo invece che l'istante dell'AICA per la del come dire nell'immedesimazione quasi subliminale non filtrata
Oggi nebulosa domani e leggo un'altra e dopodomani ascoltato tutte le tue quelle commetto ecco delle di avere informazioni ragiono diversamente sono fatti di esperienze di pratiche di professionalità
Di collaboratori che cambia nel corso del tempo e quindi quello che noi ci sembra importante nella giornata di oggi che non è una giornata
Come tante rituale cioè per la prima volta questa maggioranza sia rotta il Parlamento solo un punto
E per di più lo ha fatto su un punto importante non è stato un incidente è stato una dura battaglia era radicale tinte la maggioranza dei partiti e Parlamento
Quindi parlamento quando vuole può agire quando vuole può agire perché dico il Parlamento perché è il Parlamento che deve legiferare su temi che riguardano l'universalità dei cittadini non può essere il governo la maggioranza di turno ci sono le e tra cui quello essere informati che non possono essere disponibilità del ministro c'è un ministro diciamo del manifesto sia un ministro della lega non sarebbe giusto che nessuno dei due casi
Il parlamento che rappresenta i cittadini si confronti decida quali sono le regole
E le risorse pubbliche e private gli incentivi di gravi ci sono non ci sono
Tipica come si può garantire ai cittadini questo diritto quali sono i soggetti titolati a farlo in quale forma e con quali retribuzioni dei giornalisti con quali compensi degli edicolanti un quale costo delle frequenze i problemi sono infiniti
Per cui il Parlamento per ritrovare una sua centralità e proprio su questo tema dell'informazione siamo particolarmente contenti che le contraddizioni esplodano perché è un tema che effettivamente proprio del paramento non può essere affrontato in emendamenti
Diciamo notturni legge finanziaria provare a Capodanno e così via c'è un problema e poi l'arrivo in Italia sì su questi treni hanno ragione c'è un problema dell'informazione non da oggi naturalmente è un problema strutturale di questo Paese
Che il Parlamento deve i rumori una selezione delle giornate dei dei provvedimenti di legge per le audizioni a tutti gli strumenti possibili immagino ampia democrazia per risolvere questo problema
Però affrontando ognuno dirà la sua Dimaio inedito crimini hanno la loro posizione Pd ne è un'altra e così via
Sui controlli nei rappresentanti dei cittadini escano fuori con una legge
Una legge quindi una legge che Riva riguardi tutti non un provvedimento del ministro tal dei tali
E critica quello che si può fare quello che non si può fare perché quello che non è accettabile questo stillicidio
Continuo quasi ormai semestrale dei Rolli però vede aventi debiti per circa che rendono incomprensibili a noi le modalità di operare e ai cittadini anche incomprensibile come vengono usate risorse pubbliche oppure come vengono incentivarne risorse private andare che ne so su certi canali ritto sulle SUAP e che ne so su cui la scelgo piuttosto che sul giornale locale Pippo pallino
Quindi il tema dell'informazione del Parlamento oggi il Parlamento si è espresso anche a costo di nonché una maggioranza politica ben venga
Ora ci ha fatto un pezzo che ha riguardato per fortuna diciamo solo radio radicale ci sono altre decine di giornali e di prestare che stanno nella stessa situazione anche questi hanno aderito avere una risposta dal Parlamento per questo chiediamo per questo la battaglia continua
Certamente continua anche la battaglia per radio radicale è al fianco del manifesto di Avvenire di tutte quelle testate insomma che di cui abbiamo raccontato con una Matteo Bartocci proprio perché questa è una è una battaglia che non riguarda come abbiamo sempre detto esclusivamente il futuro di radio radicale ma riguarda il futuro del nostro paese dell'informazione all'interno del nostro Paese quindi ovviamente diciamo radio radicale non solo continuerà a esserci ma ci sarà anche più di prima insomma quindi su questo diciamo pure siamo possiamo dare la nostra parola quindi grazie ancora Matteo Bartocci appresso risentirci