Intervista a Paolo Corsini sui risultati delle elezioni amministrative e sulla crisi della sinistra italiana

Radio radicale abbiamo qui con noi Paolo Corsini già senatore del Pd e già sindaco a Brescia qual è la sua valutazione sul risultato di queste elezioni locali la sconfitta del PD in una roccaforte storica una città storico come Ferrara la situazione a Forlì in genere
E la situazione in tutta l'Emilia Romagna
Vi è una situazione direi dal mio punto di vista estremamente grave perché la perdita di Ferrara e l'equivalente di quel che avvenne a Bologna con Guazzaloca dal punto di vista simbolico credo che assume lo stesso valore
E forieri scia insomma questa questa vicenda
E io non credo che possano essere consolatorio il fatto che si rinunci ad esempio Livorno cosa che mi fa molto piacere
Sì non ci si interroga sulle ragioni delle sconfitte delle vittorie
A Livorno per esempio si vince sulla base di un progetto politico Carey recupera i temi classici storici e credo futuribili della sinistra la sinistra italiana
Perché vede in un tempo di radicalizzazione è evidente che lo si può parlare soltanto i ceti moderati
Idea subito mettono fuori la luce peraltro questo un interrogativo del tutto legittimo ma è evidente che bisogna parlare a quel popolo che sia assolutamente perso e quindi afferrare Follini interrogano al di là della specificità amministrativa dalla contesa e del giudizio che si può dare sulle presidenze denti amministrazioni
Interrogano in relazione al problema politico più generale cresime qual è l'identità del Pd oggi lavora questo è chiaro però c'è relativamente chiaro però come si può parlare a questo popolo ex di sinistra perché l'opera il tema degli l'argomento è evidente prema come si può fare
Ma innanzitutto ormai direi la mia è una pulsazione quasi da osservatore più che non da esponente militante e del PD credo che sia un lavoro di media lunga linea perché i guasti che sono stati prodotti
E diciamo così la disintegrazione la sinistra che si è verificata in Italia è una comparazione con quella del resto d'Europa duro e poi la situazione diciamo così critica
Sì abbastanza vero che la socialdemocrazia tedesca che era diciamo così il perno del del sistema socialdemocratico
A subito una pesante a prezzi ma bellici sono i Verdi e ci sta la Linke esattamente erano alternative più comunque son circa ventitré milioni di voti che la sinistra ha perso in Europa quindi non c'è dubbio che c'è un regresso quindi un lavoro di media lunga lenta
Ecco in secondo luogo un ridefinizione del vocabolario del linguaggio
E nel senso che non si può parlare sempre di eccellenza che pure va valorizzata
Di mercato che pure va rispettato nelle sue regole che fanno come dire affermate e così via bisogna tornare a far parlare di lavoro gioca ritornare a parlare di povertà
Di subalternità diciotto gare a parlare di emarginazione tutto questo è logico ma perché la sinistra il Pd il centrosinistra lo cosiddetto centrista difficoltà parla tanto per esser chiari di lavoro e questione sociale perché c'è proprio evidente difficoltà
E c'è una duplice difficoltà a mio avviso da un lato una difficoltà di tipo culturale
Nel momento stesso in cui a partire da Blair se teorizzata la cosiddetta terza via
Poi il Renzi solo che ci spiegava che Marchionne era un interlocutore più interessante degli operai inno degli operai in carne ed ossa quindi da un lato c'è un ritardo culturale una metamorfosi culturale
E dall'altro e dall'altro punto di vista io credo che c'è un problema di Salles la case dirigente e cioè delle modalità attraverso le quali dal basso è possibile selezionare quella che necessariamente deve essere un'élite dirigente e questo sulla base di quali criteri è avvenuto nella sinistra negli ultimi dieci quindici anni la fedeltà all'affiliazione l'appartenenza all'obbedienza e così via
Non c'è più una politica impastata di carne e di sangue sostanzialmente
Che è l'espressione direi più autentica di una vocazione che sia veritiera sì però senatore Corsini questo è un discorso appunto il dieci quindici anni tanto intanto governa la lega
E intanto governa la lega e noi abbiamo paura a utilizzare la parola popolo perché per me il popolo significa populismo non è così
C'è una dimensione popolare che fa paralizzata recuperate della quale bisogna essere interpreti astenersi la sinistra non ha futuro
Al di là del fatto che i Cinquestelle hanno in qualche misura si sono appropriati con hanno espropriato la sinistra di parole d'ordine di progetti di prospettive programmatiche e di linguaggi
E di cui la sinistra oggi è assolutamente priva per esempio per quale ragione polemizzare in linea di principio con il re di cittadinanza si potrà discutere sulle modalità applicative e così via mare di cittadinanza
è diciamo così un tema tipicamente di sinistra chiarissimo ultima cosa l'Emilia Romagna è persa periodo del centrosinistra hanno
Guardi io non faccio la rustici e che non sono in grado di fare profezie credo che margini di battaglie d'impegno ci siano
Un fatto positivo dal mio punto di vista che finalmente si è superata la teoria e la pratica renziana della autosufficienza del partito a vocazione maggioritaria poco e del poco e finalmente si torna a parlare di e diciamo così ulivisti che a mente se è possibile utilizzare questa bruttissimo termine di coalizione
Di sinistra terza dialogante di sinistra inclusiva di partiti coalizzati eccoli coalizzati chiarisce non è che siamo Paolo Corsini già sindaco di Brescia parla scorto da radio radicale