Assemblea 2019 di Confindustria

Fa ingresso il Presidente della Repubblica
Roma
Pubblichiamo venivano
Ma
La
Sì
Sono nato il ventidue maggio due mila e che c'è
Fu un anno straordinario per il nostro Paese misure coraggiose avviarono opere attese da bloccando quaranta miliardi di investimenti che l'Europa ha rafforzato con un piano organico pluriennale da oltre cinquecento miliardi
Furono quelle scelte visionari a dare forma al Paese moderno ed inclusivo che oggi conosciamo
La logistica d'avanguardia
Cuore strategico tra Europa e mediche opere simbolo come il nuovo ponte
Renzo Piano
Non solo
Misure
Patto generazionale produssero la piena occupazione di oggi che ci conferma fra le prime potenze industriali al
Lungimirante fu comprendere allora le sfide del futuro guardando le cose non per come sono
Siamo
Piras Mussi dell'impresa economia circolare intelligenza artificiale
Ci hanno reso leader nello scambio di eccellenza et offrendo hanno i giovani opportunità spazi di ricerca finanza mai così accessibile
Anche da ciò partiti il rilancio della nostra nuova locomotiva il Mezzogiorno
Certo tutto più semplice
Penso alle basi complesse superate dal gigante europeo che ha saputo garantire politiche espansive trasparenza semplificazione
Fu il motore di quelle riscatto
Capofila di nuove alleanze riformiste a partire da quelle con Francia e Germania
Capitale internazionale di attrazione di imprese piattaforma di modernizzazione di quella che oggi è l'economia più dinamica del
In Africa
Hanno permesso il rilancio del patrimonio turistico
Siamo tornati ad essere il paese più ospitali visitato al mondo scelto dai migliori talenti per il modello formativo d'eccellenza
Per il nostro sistema industriale
Ambasciatore di modelli di sviluppo e cornuti tra i più sostenibili al mondo
Che hanno dato risposte a nuove sensibilità ambientale
Capacità progettuali
Generato creatività tutto ciò che nel mondo made in Italy
Sì
Furono anni straordinario anni in cui gli uomini e le donne che guidavano il nostro Paese
Il coraggio di
Porcu uno
Prende la parola il presidente di Confindustria Vincenzo Bonazza
Signor Presidente della Repubblica onorevole Presidente del Senato onorevole Presidente della Camera signor Presidente del Consiglio onorevoli ministri autorità colleghe colleghi abbiamo voluto iniziare con un video che parla dell'Italia che troverà fra vent'anni un bambino che nasce oggi ventidue maggio due mila diciannove
Quell'Italia dipenderà dalle scelte che faremo noi adesso
Dalle politiche economiche che avremo avviato e be'cambiamenti culturali che tutto alla società Italiana istituzioni pubbliche cittadini impresa avrà deciso di promuovere recuperando capacità di visione impegno sacrificio coraggio tempismo corresponsabilità
Termini come sogno e speranza ci ha detto nel discorso di fine anno il presidente Mattarella non devono restare confinati alla sola stagione dell'infanzia ecco
Noi vogliamo riprendere a sognare da adulti
Per riaccendere la speranza e costruire certezze nell'Italia che accoglierà tutti i bambini e le bambine di oggi
Costruendo un percorso guidato dalla visione di quello che l'Italia è ma con ma che non riesce ancora ad esprimere e di quello che potrebbe essere
Se si mettesse di rincorrere facili promesse ed recuperasse il senso dell'impegno e del sacrificio
Noi
Siamo i discendenti di quegli uomini e di quelle donne che hanno ricostruito l'Italia e dobbiamo mostrarci all'altezza del loro esempio e del loro insegnamento
In quel video
Abbiamo voluto vostra come noi vediamo le cose perché come suggerisce il Talmud non vediamo le cose come sono le vediamo come siamo noi vogliamo essere il futuro che immaginiamo
I nostri figli e i nostri nipoti ci giudicheranno per quello che sapremo fare adesso
In questo delicato frangente della vita nazionale sospesi tra il rischio di un destino declinante e la possibilità di riattivare una piena ripresa in Italia e finanche guidarla in Europa
Un'Europa che sogniamo miglior posto al mondo per giovani lavoro impressi
Dobbiamo allora agire dobbiamo agire per fermare la fuga dei nostri giovani in particolare i sessantacinque mila che ogni anno lasciano il Mezzogiorno un terzo dei quali laureati
Svuotando di energie intelligenze un territorio che nella nostra visione può e deve diventare un motore potente della ripresa nazionale
Di un Paese che deve restare unito e compatto anche grazie a un reticolato d'impresa che senza soluzione di continuità caratterizzerà da nord a sud l'intero Stivale
Tra venti anni l'Italia che immaginiamo e che vogliamo dovrà essere in piena occupazione si partirà senza il vincolo della necessità e si ritornerà per opportunità e non per Nostalgia
Dobbiamo agire perché il reddito pro-capite degli italiani oggi del quattordici per cento inferiori alla media dell'euro zona torni a primeggiare com'era all'inizio degli anni due mila
Dobbiamo agire affinché le scelte prese oggi facciano dell'Italia Cuffaro dell'innovazione con fabbriche intelligenti le infrastrutture immateriali diffuse
Il venti per cento di imprese internazionalizzata
Digitali pienamente competitive integrate di cui oggi disponiamo salirà una percentuale dell'ottanta perché a quel venti si aggiungerà il sessanta per cento delle imprese oggi in fase di transizione
Il made in Italy che ha reso l'Italia grande conosciuta nel mondo continuerà così a contaminare i gusti di nuove generazioni di consumatori
E quando entrano in gioco Busto armonia bellezza equilibrio Desailly tecnologia entra in gioco l'Italia dobbiamo agire per trasformare l'Italia nello snodo d'Europa per i grandi flussi commerciali sfruttando la sua posizione geografica le infrastrutture il capitale umano di cui sarà dotata
Non un'Italia periferia d'Europa ma unitaria centrale Europa e Mediterraneo aperta adesso e autobus
Dobbiamo agire perché l'Italia diventi ancor più un modello di sostenibilità
Dei tanti boschi verticali dei siti ormai bonificati in un'ottica di venti socializzazione dell'energia nuova e rinnovabile
Dobbiamo agire in modo che per allora tutti ci sentiamo e ci sentiremo cittadini europei di nazionalità italiana grazie allo scambio continuo e diffuso di idee ed esperienze con i popoli d'Europa
Dobbiamo e vogliamo agire perché crediamo in questa Italia
Lasciando da parte i tatticismi e invitando la politica italiana ed europea ad allungare ed allargare lo sguardo insieme
Dobbiamo condividere quali Italia e d'Europa immaginiamo tra tre cinque venti anni
Noi siamo mossi dalla visione di un Paese migliore
Da costruire con il coraggio delle scelte di oggi e dalla consapevolezza che possiamo farcela anche grazie ai tanti punti di forza
Di un concetto di industria larga manifatturiera delle costruzioni dei servizi della cultura del turismo siamo uno dei pochi paesi al mondo che sa fare tutto produce tutto
Possiamo vantare una manifattura seconda in Europa e settima al mondo del valore aggiunto
Con l'offerta tra le più diversificate che si posiziona da almeno un decennio tra i migliori esportatori
Dove l'andamento della produttività è a letto con la dovuta attenzione restituisce un quadro meno pessimista di quanto non venga comunemente dipinto
Le statistiche ci dicono che l'industria italiana e la più virtuosa d'Europa
Superando quella tedesca quanto minor utilizzo di input energetici migliori impiego di materia minore intensità di emissioni di CO due minore produzione di rifiuti e loro maggior recupero siamo campioni dell'economia circolare
Per l'industria italiana la sostenibilità è un fattore di competitività le imprese sono un alleato strategico per vincere le sfide ambientali e sociali sia in Italia che in Europa
Naturalmente non basta il nostro impegno è quotidiana perché nelle nostre imprese ci siano più competenze più capitali esterni più prevenzione al rischio
Creiamo le condizioni per un grande piano di inclusione giovani che offra loro la possibilità di crescita professionale adeguata alle competenze
Queste competenze vanno però costruite
è grave che in un Paese manifatturiero come l'Italia dove ancora è alta la distanza tra domanda e offerta di lavoro
Gli istituti tecnici superiori non siano sufficientemente promossi e finanziati se la Germania forma ottocento mila tecnici lambendo i dieci mila non saremo mai quel paese che immaginiamo tra vent'anni
E l'università è sparita totalmente dal dibattito pubblico come se questo non riguardasse la crescita e la tenuta economico sociale del Paese
Coscienti dei nostri punti di forza nel due mila sedici abbiamo rilanciato la politica dei fattori per dire che non esistono settori di successo da premiare a scapito di altri ma solo imprese innovative in settori tradizionali e Moro
Quello che rileva è la capacità e la visione dell'imprenditore della sua squadra di collaboratori professionisti e lavoratori
Una sana politica deve fornire a tutti di qualsiasi dimensione e settore in ogni parte del Paese gli strumenti giusti per competere
Dalla politica dei fattori ci siamo mossi verso la politica dei fini che abbiamo sintetizzato nel documento presentato a febbraio dello scorso anno alle assise di Verona
Più lavoro più crescita e meno debito pubblico
Restano gli obiettivi che una sana politica economica deve saper perseguire con gli ultimi due più crescita e meno debito come precondizioni per raggiungere il primo più lavoro a partire dai giovani la vera priorità nazionale ed europea
Con CGIL CISL e UIL attraverso il patto per la fabbrica ci siamo impegnati per una concezione moderna delle relazioni industriali che vorremmo attuata in tutti i suoi aspetti
Lo abbiamo fatto individuando punti di convergenza su cui è possibile fare fronte comune
A partire dalla necessità di ridurre il carico fiscale a vantaggio dei lavoratori per aumentare i salari migliorare il potere d'acquisto e stimolare per questa via la domanda interna oggi particolarmente depresso
Sappiamo bene che tasse contributi fanno più che raddoppiare il costo del lavoro per l'impresa rispetto a quanto il lavoratore percepisce in un momento delicato per la vita del paese le parti sociali si sono unite e non divise così come in occasione dell'appello comune per l'Europa
Il tre dicembre
Dello scorso anno a Torino con altre dieci organizzazioni imprenditoriali in rappresentanza di oltre tre milioni di impresa
Che ringraziamo per la continua collaborazione condivisione divisione valori ci siamo disuniti per ribadire ad alta voce Tracy alla TAV alle infrastrutture alla crescita
Perché
Perché è un Paese che non si collega alle grandi reti infrastrutturali europee e mondiali ipoteca il suo futuro e condannati sui cittadini all'isolamento
Abbiamo segnalato l'urgenza di riaprire i cantieri avviare una grande stagione di investimenti pubblici abbiamo detto chiaramente che a montare il deficit per la spesa corrente non per gli investimenti e di conseguenza gravare il debito pubblico
è l'esatto opposto di quello che serve al Paese
Abbiamo fatto
Abbiamo fatto presente che andava evitata a tutti i costi la procedura d'infrazione su deficit e debito procedura che era e continua a essere contraria all'interesse nazionale
Abbiamo fortemente criticato alcune misure a partire dalle Cobol su allo stesso tempo costruito un percorso elaborando una strategia di rilancio dell'automotive e della sua filiera che nei prossimi giorni metteremo a disposizione del governo
Abbiamo chiesto interventi urgenti per la crescita oggi sul decreto Crescita sblocca cantieri
Diciamo che siamo sulla strada giusta abbiamo compreso tutti
Che la questione sociale la questione economica della crescita vanno affrontate insieme
Che non c'è un tempo per due uno è un tempo per l'altra ma che la crescita diventa lo strumento per la riduzione l'eliminazione dei divari tra persone tra territori
Non mancano debolezza contraddizioni al consolato rinviò la molteplicità di provvedimenti attuativi è presto ancora per valutare quanto potranno essere efficace influire sull'aumento del prodotto interno lordo
Ma sono primi segnali positivi che sembra lo superare una visione pregiudiziale verso l'attività d'impresa
Abbiamo svolto e continueremo a svolgere il nostro ruolo di attore sociale ponte tra gli interessi delle imprese e gli interessi del Paese con coerenza e chiarezza di pensiero e di proposta
E oggi diciamo a chi accetta il dialogo il confronto e li conosce il valore dei corpi intermedi assicuriamo che può contare su Confindustria
Nella ricerca delle soluzioni senza per questo rinunciare ognuno alla propria autonomia
Le nostre idee sono solide radicate trasparenti se gli attori della politica convergono noi lo riconosciamo
Quando se ne allontanano lo sottolinea
Perché non siamo né maggioranza né opposizione né popolari nel socialisti o populisti siamo italiani siamo imprenditori siamo Confindustria
L'oggi è complesso Servolo visione e coraggio serbe sfuggire alla trappola dei tatticismi
La politica deve riappropriarsi del suo primato destituire sogno e visione
Darsi grandi obiettivi e approntare strumenti risorse per raggiungerli valutando gli effetti delle decisioni e correggendo la rotta se necessario
Senza stancarsi di ricercare le soluzioni migliori perché di queste che i cittadini hanno bisogno occorre smettere di dividerci su promesse che non si possono mantenere e concentrarci tutti sulle cose da fare
Che sono tante e impegnative
Ci sono turbolenze incertezza sul fronte internazionale che non aiutano a fare le scelte di investimento di lungo periodo
Il rallentamento dell'economia dell'Eurozona in particolare non ci sta favorendo la frenata della Germania il nostro primo mercato di sbocco all'impatto diretto e rilevante per molti settori e territori
Guardando ad esempio alle tre grandi regioni del Nord Veneto Lombardia e Piemonte circa il venticinque per cento del valore aggiunto manifatturiero esportato in Germania
Un bene su quattro di quelli prodotti evidente che non possiamo gioire di un rallentamento tedesco anzi
La politica commerciale americana ha determinato nel due mila diciotto in calo degli scambi internazionali e dischi a disegnare negativamente
Anche questo due mila diciannove
Ma la politica americana altresì mettendo in discussione l'alleanza transatlantica con l'Europa che ha guidato il mondo negli ultimi settanta anni e che anche attraverso la NATO ha garantito sicurezza significato democrazia e libertà
Per noi questa alleanza e irrinunciabile
Ci sono poi le incertezze legate ad alcuni grandi Paesi emergenti come la Turchia e l'Argentina e le tensioni che si stanno addensando intorno al Venezuela
Tutto questo si inserisce in un contesto di crescita piatta a fine marzo abbiamo parlato di crescita zero
Pochi giorni dopo il Governo ha di fatto confermato la previsione ponendo la crescita allo zero due per cento la Commissione Europea estiva lo zero virgola uno nessuno può sapere con certezza quale sarà la vera crescita di questa per le tante variabili che condizionano oggi questo tipo di analisi ma la tendenza è chiara
Il Paese non riparte con lo slancio dovuto necessario che alla nostra portata che ci meritiamo
Per rimetterci accorrere
Sarà utile a liberarci dal peso di pallone che inducono alla sfiducia che evocano negatività che peggiorano il clima
Le parole di chi governa non sono mai neutre influenzano le decisioni di investitori imprenditori famiglie
Le parole che producono sfiducia sono contro l'interesse nazionale
Con più di cinquecento milioni di consumatori oltre ventitré milioni d'impresa l'Europa è la più grande area economica del pianeta dove persone e merci circolano liberamente il sette per cento della popolazione del globo
Sviluppa il ventidue per cento del prodotto interno lordo mondiale siamo il mercato più ricco del mondo il primo importatore il primo esportatore al mondo
L'Europa è un gigante economico in un futuro non molto lontano tuttavia nessun singolo Paese d'Europa
Farà più parte delle prime economie del mondo mentre l'Europa unita sarà ancora tra i protagonisti delle scelte politiche ed economiche che influiranno sulla vita delle nostre spopola azioni
Il gigante economico che comico Leone già siamo deve assumere la forza del gigante politico per fronteggiare le sfide che verranno l'Europa rimane la solida base su cui costruire il futuro un'Europa delle riforme per il lavoro e per la crescente
Che restituisca lettere Pd pace protezione prosperità valori
Serve una politica dei fini
Per un'Europa luogo ideale per i giovani e il lavoro
Che punti alla piena occupazione che metta al centro l'attività d'impresa attraverso investimenti sulla competitività nessuna massicce dotazione infrastrutturale transnazionale
Se
Condividiamo questi obiettivi occorre cambiare paradigma di pensiero
Individuare le misure necessarie le risorse e poi intervenire sui saldi di bilancio e non invece intervenire sui saldi prescindendo dagli effetti sull'economia reale
Questo vuol dire trasformare il patto di stabilità e crescita impatto di crescita e stabilità perché solo attraverso la crescita è possibile garantire stabilità
Questa è la politica dei fini che Confindustria pone all'attenzione delle forze politiche dei governi d'Europa
Senza del dimenticare i benefici che l'Unione ci ha garantito in settanta anni di Comunità economica venticinque di mercato unico denti di moneta unica tutti
Ricordiamo ogni inflazione e i tassi di interessi a due cifre la necessità di svalutare periodicamente il cambio facendo perdere alla famiglia potere d'acquisto il debito pubblico raddoppiato in dieci anni
L'Europa e l'euro hanno confinato questi fatti e Djibril storia e ci hanno permesso
Di risparmiare almeno cinquecento miliardi di euro di interessi sul debito tra il due mila e il due mila diciotto un ammontare di denaro enorme
La moneta unica ha creato una forte interdipendenza tra i Paesi europei un'Inter né interdipendenza che politica ed economica
Mandato di fatto che non possiamo dimenticare
A meno di non fare come gli inglesi che invece di governare questa interdipendenza dopo quarantacinque anni hanno deciso di lasciare la casa comune scoprendo che la realtà è ben diversa da quella immaginata
Tra pochi giorni si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo cui farà seguito la nomina della nuova commissione l'assunzione di altre decisioni rilevanti come la scelta del presidente della Banca centrale
Che ha svolto e continua a svolgere un ruolo fondamentale
Si tratta di elezioni importanti perché nel prossimo quinquennio si definirà la strada da imboccare
Se si andrà verso il consolidamento dell'interdipendenza tra gli Stati o ci si porterà verso il rafforzamento dei nazionalismi
Per noi
La via è una sola un'Europa più coesa è forte
Che possa competere alla pari con giganti come Cina e Stati Uniti perché la competizione non è più tra Paesi d'Europa ma tra l'Europa e il mondo esterno est Esterno
Come pensiamo altrimenti che un Paese di sessanta milioni di abitanti possa da solo confrontarsi con chi di abitanti ne ha più di un miliardo
Se qualcuno pensa il contrario deve dimostrare che esiste un modo credibile di difendere l'interesse nazionale italiano in un contesto diverso
è il nostro interesse nazionale oggi sta nel contrastare la persistente mancanza di lavoro le emigrazioni dei nostri giovani l'immigrazione non controllata i divari
Dobbiamo farlo nell'unico modo possibile in Europa e con l'Europa
La gestione di queste sfide e legata alle alleanze che sapremo costruire con chi condivide il nostro riformismo e la nostra idea di Europa perché la complessità non si governa da soli e lavoro non si crea isolando ci i nostri alleati naturali sono la Germania e la Francia le principali manifatture d'Europa assieme all'Italia
Con le rispettive organizzazioni imprenditore imprenditoriali Bdm desse abbiamo intrapreso da tempo un percorso comune per recuperare il senso della questione industriale nei singoli Paesi e in seno all'Europa
Nella consapevolezza che l'industria e la soluzione ai problemi
E che su questo sia indispensabile trovare una piattaforma politica condivisa che superi le differenze tra i partiti e rimette alla politica industriale al centro dell'agenda europea
Ci aspettiamo che i parlamentari europee e il Governo italiano lavorino allo stesso modo in un clima di reciprocità e leale collaborazione con francesi e tedeschi
Per essere attivi per svolgere il ruolo che ci spetta in Europa il governo italiano deve saper proporre e ottenere un commissario con una delega qualificata in campo economico al commercio
All'industria al mercato interno agli affari economici alla concorrenza
Altrettanto importante sarà il lavoro che si riuscirà a compiere per fa crescere i tanti bravi funzionari italiani presenti nelle istituzioni comunitarie
Dalle loro mani passano dossier rilevanti per l'economia europea e nazionale serbe una strategia di un'Europa forte e coesa
Abbiamo inoltre bisogno per gestire le sfide dell'immigrazione
La conformazione geografica del continente rende impossibile immaginare di fermare gli additivi ci sono sessantotto mila chilometri di coste nell'Unione Europea il triplo degli Stati Uniti
I confini esterni sono condivisi da ventiquattro Stati su ventotto l'Africa
Che oggi a uno virgola due miliardi di abitanti ne avrà il doppio tra trent'anni davvero pensiamo che la soluzione sia chiudere le frontiere noi no
La soluzione passa da una gestione condivisa ma anche dal contributo che le nostre imprese possono dare il Forum economico sull'economia sostenibile che si è tenuto a San Patrignano il quattro e il cinque aprile scorsi
Ha fornito l'occasione per sviluppare una proposta tutta italiana volta alla realizzazione di Progetto di partenariato tra privati e di inclusione attiva dei migranti un modello per lo sviluppo dell'Africa che possiamo esportare in Europa per fare in modo che chi arriva oggi in Europa
Possa contribuire come hanno fatto milioni di nostri emigranti del mondo alla crescita e al benessere dei nostri paesi
Un'osservazione asse merita il caso della Libia
A pochi chilometri dall'Italia si sta consumando l'ennesima guerra tra fazioni
E l'Europa si presenta divise
La debolezza dell'Italia da una parte la disinvoltura di qualche partner europeo dall'altra presenteranno presto il conto che per noi sarà salato con flussi di migranti che inizieranno ad arrivare con le star
è essenziale
Che l'Europa cresca e progredisca in politica estera iniziando dalle vicende a noi più vicine
Parlare con una voce sola alle fazioni libiche metterebbe alle strette i contendenti costringendoli a un accordo la divisione dell'Europa alimenta la divisione della Libia
Si pensa erroneamente
Che gli italiani vogliano o meno Europa e preferiscano il ritorno alla lira poi scopriamo che due italiani su tre apprezzo lo lei euro e l'Europa
E la desiderano più attiva sulla crescita sullo sviluppo economico sulla lotta alla disoccupazione giovani
Nei prossimi cinque anni dovremo assicurare risposte adeguate ai bisogni espressi di più crescita e più lavoro di meno diseguaglianze e più equità
La risposta sta negli investimenti dobbiamo recuperare il gap accumulato negli anni della crisi
Torniamo allora a insistere sulla grande dotazione finanziaria con titoli di scopo per investire eletti infrastrutturali in centri di ricerca e università paneuropea
In innovazione apriamo un dibattito sullo scorporo temporaneo e straordinario degli investimenti pubblici del Patto di stabilità e crescita le infrastrutture
Sono parte di un'idea di società
Collega lo periferia accenti e il nostro Paese al mondo includono persone e territorio attivano lavoro grazie all'apertura dei cantieri
Le infrastrutture sono parte della precondizione per la crescita
E lo è
Allora è il rafforzamento del mercato unico dell'energia dei capitali del digitale e del completamento dell'unione bancaria
In Europa c'è una diffusa catena regionale del valore dove le merci passano più volte confini dei diversi Stati nazionali fino a diventare un bene è finito
è sempre più difficile distinguere all'interno della filiera industriale un prodotto fatto in Germania in Italia e in Francia
Se non spingiamo ulteriormente verso questa integrazione e discussa sarà di diventare marginali e prodotto italiano difficilmente potrà competere da solo con quello asiatico americano
Il completamento del mercato unico paritaria è cruciale
Così come l'apertura di nuovi mercati fuori dall'Unione gli accordi di libero scambio firmati negli ultimi anni hanno portato grandi benefici al nostro Paese aumentando l'export delle imprese italiane
Proseguiamo in questa direzione
Ma allo stesso tempo puntiamo a rafforzare la reciprocità di trattamento verso quei Paesi che non assicurano alle nostre imprese parità di accesso ai mercati e uguali standard produttivi
Signor presidente del Consiglio ci renda protagonisti da italiani della più grande stagione riformista europea
Il nostro Paese viene descritto come guidato da euroscettici o anti europei
C'è da più Oropa ma migliore cioè da un'Europa più forte in politica estera più coraggiosa in politica economica più solidale delle politiche migratorie chieda un'Europa più unita
Facciamo nostre le parole di papa Francesco da qualche settimana fa ha richiamato l'esigenza di un'Europa che non siete d'incendi nelle divisioni ma generi azioni in grado di promuovere nuovi dinamismi della società
Confindustria
Vuole offrire il suo contributo per edificare un'Europa capace di essere ancora madre che abbia vita e che difenda la ditta per ripetere le parole del Santo Padre nel suo discorso al Parlamento europeo
Per realizzare insieme un nuovo umanesimo europeo
C'è poi una questione tutta italiana che si intreccia con il voto europeo
Dobbiamo dirci con franchezza che non ci sono scelte semplici o indolori con la prossima legge di bilancio se l'Italia volesse rispettare alla lettera le regole europee previste dal Patto di stabilità e crescita
Dovrebbe fare una manovra strutturale per il due mila venti da almeno trentadue miliardi di euro una manovra imponente con effetti recessivi
Non è ancora chiaro come evitare l'aumento dell'Iva introdurre la sua Attacks come afferma di voler fare il governo dobbiamo attirare l'attenzione sullo stato del debito pubblico che non è migliorato neanche negli anni recenti buoni della crescita
Servono responsabilità e ragionevolezza
E necessario individuare un mix di interventi che riduca deficit e debito rassicurando i mercati finanziari senza compromettere la crescita farlo è cruciale
Se il rendimento dei titoli di Stato italiani se abbassarsi al livello di quelli spagnole circa centocinquanta punti base in meno già il prossimo anno si potrebbero risparmiare cinque miliardi di euro in spesa per interessi
Sì la crescita raggiungesse il livello francese ecco che il debito pubblico scenderebbe automaticamente tassi spagnoli e crescita francese sono obiettivi a portata di mano per la prossima manovra di bilancio costruiamo insieme un piano triennale credibile ambizioso allo stesso tempo
Che ci permetta di trattare con i partner con i partner europei un aggiustamento graduale serio e strutturale
Affiancato a misure per sostenere la difficile fase congiunturale
Affrontiamo in modo non ideologico il nodo risorse mettiamo il debito pubblico su un sentiero discendente e la crescita su un sentiero ascendente
La politica deve raccogliere la sfida per il nostro futuro oggi ora subito
Per gettare le fondamenta del mondo che verrà nella consapevolezza che un progetto di vita ha bisogno di decisioni capace di incidere a lungo nel profondo oltre nel corpo della società anche
Se al momento possono risultare impopolari
Ma la bulimia di consenso immediato affida i soci alla ricerca di una popolarità che si misura in termini di like è il presenti Isma'imperante è una malattia molto grave perché impedisce di vedere oltre il finire del giorno la superficialità si fa regola noi invece abbiamo bisogno di studiare progettare costruire
Se nel mille novecentonovantacinque non se avesse avuto il coraggio di una radicale riforma delle pensioni dove sarebbe oggi il debito pubblico italiano
Se Carlo Azeglio Ciampi non avesse tenacemente insistito per l'adesione all'Euro che tassi d'interesse pagheremmo oggi sui nostri mutue sui titoli di Stato
Se
Nel giugno del mille novecentoquarantasette ad Harvard l'allora segretario di Stato degli Stati Uniti Marshall non avesse pronunciato al famoso discorso
Che diede vita al piano di aiuti all'Europa avremo mai assistito al boom economico degli anni sessanta
Per questo oggi Confindustria propone al governo del Paese alle opposizioni di collaborare tutti insieme per impostare una politica economica basata sul realismo e pragmatismo e guidata dalla visione
La gamma Gismondi e le scelte non ideologico ma di buon senso visione prospettica possiamo evitare un autunno freddissimo della nostra economia
Se costruiremo un programma serrato che faccia radicalmente mutare la percezione sull'immobilità dell'Italia e che ci permetta di affrontare il confronto con i partner europei sul bilancio e sul debito da pari a pari forti di un progetto di un progetto credibile e concreto
Un progetto che sia un vero e proprio atto di generosità da dedicare ai ragazzi che vogliono e hanno diritto di vivere e lavorare in Italia per il futuro di tutti noi
Di fronte
Di fronte a tanti specialisti di profezie negative vogliamo essere portatori di una profezia positiva
Che si realizzi per la responsabilità e per il protagonismo di tutti noi impegnandoci perché le cose accadano e nello spirito di noi imprenditori e vorremmo condividerlo con chi ci sta
In una società moderna e complessa nel governo né impresa sono autosufficienti
Da soli possiamo fare tanto ma da soli non ce la faremo
Tutti abbiamo bisogno della collaborazione degli altri la politica delle impresa e le imprese della politica se davvero vogliamo uscire dalle nostre assemblee con la convinzione che possiamo trasformare le parole in fatti
Puntiamo con decisione alla riduzione del costo del lavoro focalizzando le risorse sull'occupazione a tempo indeterminato
Parliamo un piano choc per grandi infrastrutture piccole opere destinate a mettere in sicurezza suoli ponti scuole ammodernare strade con modalità erogazioni snelle tempi rapidi
Poniamoci l'obiettivo di raddoppiare in tre anni il numero dei GPS
Apriamo la pubblica amministrazione iniziando a Bona a valorizzare i nostri talenti con un piano straordinario di dieci mila assunzioni di giovani qualificati più ingegneri economisti architetti geologi
Questo e siamo certi aiuterebbe l'efficacia delle decisioni pubbliche quindi che produce la diamo ai tempi della giustizia investendo sulle persone e sulle tecnologie sull'organizzazione
Presentiamo siccome è un Paese dotato di regole e procedure chiare che non rimette continuamente invece in discussione le decisioni prese scriviamo meno leggi
Monitoriamo negli affetti valutiamo l'impatto e poi correggiamo le che ci le criticità
Lavoriamo con la Cassa depositi e prestiti per consentire alle pubbliche amministrazioni di pagare i debiti verso le imprese e ritardo è inaccettabile e provoca sofferenze che non hanno nulla a che vedere con i rischi tipici del mercato
Abbiamo una spending review di legislatura con meccanismi premiali per i funzionari che generano efficienza una spending review non destinata solo a operare tagli a reperire risorse ma migliorare la qualità della spesa
L'aggiorniamo su una maggiore compartecipazione alla spesa pubblica per le classi più ambienti partendo dalla sanità università e trasporto pubblico locale per finanziare una generava generale riduzione del carico fiscale
Valorizziamo gli assetti di cui dispongono le Regioni e gli enti locali creando degli strumenti finanziari attraverso i quali i cittadini del territorio investano in progetti garantiti dagli immobili degli enti
Sviluppiamo un meccanismo automatico per utilizzare le risorse non spese per la coesione a favore delle imprese del territorio che investano e rendiamo strutturale di credito in d'imposta per gli investimenti al Sud eliminiamo
Il dumping contrattuale con una legge sulla rappresentanza per individuare con certezza quale sia il contratto collettivo da prendere a riferimento per la retribuzione giusto
Per le imprese che applicano un contratto collettivo nazionale di riferimento prevediamo la detassazione e la decontribuzione totale dei premi di risultato stipulati dalla contrattazione aziendale
Creiamo meccanismi ancora più efficaci di contrasto all'evasione fiscale incentivando l'uso della moneta elettronica
Facciamo dell'autonomia differenziata una leva di competitività ed efficienza oltre che di valorizzazione delle peculiarità regionali salvaguardando la visione unitaria all'interesse nazionale su queste
A assi strategici per l'economia come l'energia e le infrastrutture ma anche le esigenze di solidarietà e perequazione tra territori a garanzia del principio di uguaglianza
Accettiamo la sfida della sostenibilità investendo ancora di più sull'economia circolare sull'efficienza energetica
Mobilitando risorse pubbliche e private e puntando su una tassazione premiale a sostegno di questi investimenti per realizzare una crescita soddisfacente servono politiche economiche decise coerenti e lungimiranti soprattutto serve continuità di azione
E il rispetto di un fattore troppe volte ignorato e invece cruciale il tempo
Di
Realizzazione delle cose che decidiamo di fare
Campo per diceva il futuro e molto aperto e dipende da noi da noi tutti dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno faranno oggi domani o dopodomani
E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dei nostri desideri dalle nostre pesa speranze e dai nostri timori dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperti
Nelle nostre proposte c'è una chiara idea di società italiana ed europea del futuro un'idea possibile
Una società inclusiva solidale moderna che vuole collegare persone territorio azzerare divari rafforzare la coesione sociale
E ridare centralità al lavoro fondamento costituzionale della nostra Repubblica garanzia di libertà e democrazia di partendo dal patto di Angelo Costa e Giuseppe Di Vittorio
Che già ai tempi della ricostruzione post bellica avevano ben compreso che per creare lavoro prima delle case bisognava costruire le fabbriche
La certezza del futuro aveva mosso quella generazione la certezza del futuro deve muovere noi oggi perché quel bambino che abbiamo visto nel filmato iniziale che diventerà ragazzo e poi uomo sia grato alla nostra generazione
Possiamo ci all'altezza del cambiamento che vogliamo un cambiamento che deve avvenire in Medio recuperando lo spirito riformista che ha fatto grande l'Italia e l'Europa
Le soluzioni ci sono
Vanno individuate e portati a sintesi per costituire un programma di medio termine con il quale gestire all'aggiustamento parziale dei conti e venire premiati dai mercati abbasseremo lo spread e rilanceremo la crescita
Non dobbiamo nascondersi i problemi ma neppure cavalcare le anzi
L'ansia
Paralizza il pensiero e l'azione mentre abbiamo un grande bisogno di merci terzi al lavoro per costruire il futuro quel futuro che abbiamo sognato e immaginato ha visto nel nostro video iniziale fatto di passione per il lavoro e amore per il Paese
Quel futuro della nostra Italia Repubblica fondata sul lavoro con persone al centro della società e impressi al centro dell'economia
Recuperando senso e spirito di comunità ritornando ad agire quel futuro che si legge nei nostri occhi e che è dentro di noi e che vedremo solo domani
Si prega di rimanere per altri posti
Prende la parola il ministero dello sviluppo economico Luigi Di Maio
Buongiorno a tutti Signori Presidenti delle Camere del Presidente del Consiglio presidente boccia
Ai ministri autorità e tutti gli ospiti presenti è un onore prende parte alla mia prima Assemblea di Confindustria occasione unica
Per ascoltare il vostro punto di vista e condividere le linee strategiche che ho intenzione di portare avanti per la durata del mio mandato
Circa un mese fa nel nostro incontro a Milano
è rimasta alle cronache un'affermazione che ha fatto scalpore di Maio sembra uno di noi ci si è concentrati su quella frase come se esistessero due mondi contrapposti ignorando che pur nell'accesa dialettica sin dai primi giorni dell'insediamento di questo governo
L'intensità della collaborazione per individuare i provvedimenti utili a far ripartire l'economia del paese è andata sempre aumentando se oggi sono qui davanti a questa platea come ministro dello sviluppo economico e del lavoro e perché gli italiani ci hanno chiesto di cambiare qualcosa e di perseverare ogni giorno tutti insieme
Io penso che la nostra sfida più grande risieda proprio nella contaminazione delle idee nel confronto nel dialogo costante e talvolta anche nel compromesso
Perché al di là delle frasi è stretto c'è una cosa che la realtà ci consegna ogni giorno in modo chiaro e semplice sia sui nostri tavoli come ministri
Sia sui vostri come imprenditori e cioè che senza il confronto il dialogo questo Paese no
Non lo possiamo governare
Come voi
Abbiamo a cuore le sorti dell'economia del Paese come tutti voi lavoriamo ogni giorno per scongiurare un rallentamento della produzione industriale
Siamo tutti qui oggi semplicemente come persone che amano l'Italia e che fanno sistema per dare ogni giorno di più all'Italia quello che le spetta una posizione da leader in Europa
Oggi sono qui per parlare del futuro
E alla vigilia delle elezioni non possiamo permetterci di mettere in discussione l'Europa e la permanenza del nostro Paese nell'Unione
Questo non significa che le regole alla base dell'Europa non possano esser contestate radicalmente trasformate
Per anni i vantaggi di un percorso comune tra i Paesi del Vecchio Continente sono stati evidenti e si è assistito alla corsa per farne parte adesso l'Europa ha perso il suo appeal è aumentato il distacco con i cittadini e le imprese
Della Unione europea si percepiscono più i limiti che i benefici la sfida dei prossimi anni sarà sanare la frattura tra le istituzioni alle persone ricca Alibrando gli equilibri odierni
Benessere dei cittadini
Lavoro e crescita sostenibile sono le fondamenta del progetto europeo ma da troppo tempo questi principi cardine sono stati sostituiti solo da rigore e austerity
Su cui registriamo in queste settimane un tardivo e opportunistico mea culpa di chi allungo li ha sostenuti con cerca ostinazione
Non ho mai pensato che occorre rinunciare alla disciplina dei conti pubblici le azioni di tutti i Paesi devono reggersi su fondamenta solide
Serve senso di responsabilità per non ipotecare il futuro dei nostri figli a vantaggio di un presente fragile illusorio per questo
Credo che si debbano stigmatizzare sempre dichiarazioni che parlano di cento quaranta per cento del rapporto debito PIL così però come mi sono battuto in passato per non accanirsi sugli zero virgola del rapporto deficit-PIL
Resto convinto che il confronto con le istituzioni europee non possa ridursi a questo la posta in gioco è molto più alta
Quello che deve essere rimesso in discussione l'approccio ideologico che ha reso i vincoli di bilancio l'obiettivo prevalente se non esclusivo dell'azione di alcune istituzioni europee
Rigore crescita devono tornare a essere compatibili ribaltando l'attuale scala gerarchica che ne regola i rapporti questo lo sapete meglio voi
Tutto dipende dalla qualità della spesa di un'azienda dalla bontà lì dalla bontà di un investimento e questo vale anche per lo Stato
La storia una grande maestra ma è indispensabile che venga ricordata per non ripetere gli stessi errori
Dobbiamo archiviare il periodo dell'austerità fine a se stessa e rilanciare un modello di spesa pubblica volta la crescita imprenditoriale sostenibile e al benessere sociale
Un modello di spesa che abbia come faro la diminuzione del debito pubblico attraverso gli investimenti e non attraverso i tagli lineari
L'Unione ha puntato a garantire il rispetto della concorrenza tra imprese europee e una delle priorità è stata vigilare su qualsiasi operazione di aggregazione effusione che avrebbe potuto portare a posizioni dominanti c'è stato imposto un Regolamento degli aiuti di Stato
Che ha introdotto vincoli spesso inconciliabili con le esigenze delle imprese
Abbiamo puntato al pareggio competitivo tra Stati europei senza accorgerci che nel frattempo il mondo stava andando in un'altra direzione e ben altra velocità
I nostri concorrenti non erano più i vicini di casa ma i due grandi blocchi gioco nome ICI che stavano crescendo a ritmi non comparabile ai nostri Stati Uniti e Cina in questi anni hanno avviato politiche sempre più aggressive sebbene in antitesi
Ma state su un modello di sviluppo chiaro in un caso si è puntato a valorizzare i big player privati e nell'altro si è fatto ricorso a forte sostegno dello Stato
Ho letto le vostre analisi sulle politiche economiche europee possibili in cui proponente una via alternativa coerente con la nostra tradizione imprenditoriale e culturale sono d'accordo
Pubblico e privato devono collaborare per concentrare tutte le energie in Grandi Progetti che restituiscano all'Europa la capacità di essere competitivi su scala planetaria
Noi tutti vogliamo un'Europa che sia in grado di offrire nuove opportunità nuova conoscenza e scambi culturali il solo unendo il medio proveniente dai singoli Stati potremo vincere le prossime sfide
Penso per esempio alla ricerca la prossima Commissione sarà chiamata a definire il nuovo Horizon
Il più ambizioso programma di ricerca innovazione di sempre cento miliardi di euro per il periodo due mila ventuno due mila ventisette
Da programmare semplificando le procedure di assegnazione delle risorse migliorando i modelli e le forme di finanziamento evitando dispersioni che ne vanificherebbe Robles
L'efficacia nell'ultima legge di bilancio abbiamo approvato un grande progetto sulla microelettronica che ci vede partner insieme ad altri Paesi europei
Per la prima volta a più di sessant'anni dall'approvazione del Trattato sul funzionamento dell'Unione si è data concreta attuazione a quanto previsto per la realizzazione di quello che è definito l'importante progetto di comune interesse europeo
L'industria europea accumulato gravi ritardi nel presidiare le più innovative catene globali del valore incapaci di mettere a sistema le competenze specificità delle nostre più avanzate manifatture
L'esperienza dell'importante progetto di comune interesse europeo va adesso replicata accelerando la definizione dei piani di azione per i nuovi ambiti di intervento strategici individuati dall'Europa
Chiederemo come Governo di rendere più efficiente lo strumento intervenendo su un processo che si è rivelato lungo e farraginoso
Non possiamo più permetterci briglie che frenano la realizzazione di iniziative e progetti soprattutto se finalizzati a crescita e innovazione
Questa è la direzione per restituire centralità alla politica industriale e all'economia reale così da rimediare a disastri della finanziarizzazione della globalizzazione che ha messo in discussione i valori su cui si fonda la società in Europa
è innegabile che il liberismo senza regole abbia creato squilibri danneggiando alcuni settori produttivi favorendo la concorrenza sleale e costringendo Paesi come il nostro a subire dumping anche sociale e ambientale
Il lavoro è stato spesso acquistato dov'era più conveniente
Trasferendo produzioni alla ricerca di maggiori margini anche attraverso lo sfruttamento dei differenziali nei livelli salariali e nei diritti sociali questi fenomeni hanno penalizzato molti paesi sviluppati in duplice modo
Hanno causato perdita di occupazione hanno causato perdita di occupazione con il trasferimento delle produzioni o con l'importazione di beni prodotti in condizioni di concorrenza sleale
I dividendi di questo modello si sono ripartiti in modo disomogeneo tra i diversi Paesi all'interno dei singoli Paesi e la grande frattura tra ricerche povertà se in alcuni casi ampliata invece di ridursi
Quello che vogliamo che chiediamo con forza alle istituzioni europee non è una risposta con il ritorno al protezionismo
Quello che chiediamo e vogliamo che la spinta all'apertura dei mercati sia è qua e reciproca nel rispetto di regole condivise e che sia finalizzata alla crescita sostenibile diffusa e all'occupazione
Per questo è indispensabile affrontare in modo serio anche un altro argomento
L'introduzione di un salario minimo europeo l'Europa è stata sempre all'avanguardia nella difesa dei diritti della persona un modello di riferimento dobbiamo recuperare quello spirito originario
Il mio non vuole essere un approccio protezioniste un approccio realista di un Governo che indica le priorità per il nostro sistema produttivo per i nostri cittadini sono convinto che la tutela dell'interesse nazionale passi all'attraverso la costruzione di un nuovo concetto di interesse europeo
Anche per questo lavoreremo affinché all'Italia spetti l'attribuzione
Della carica di commissario intenso in settori qualificati come l'industria l'imprenditoria la concorrenza del commercio il mercato interno in ogni caso l'Italia deve riappropriarsi dei ruoli della Commissione europea
Che ci consentono di orientare la politica industriale comunitaria
Abbiamo un tessuto imprenditoriale che ci permette di interpretare e declinare in modo inedito la politica industriale tutelando finalmente anche le piccole e medie imprese troppo a lungo emarginate nelle valutazioni di Scelta di questa unione
In Europa già su molti temi abbiamo detto la nostra siamo stati ascoltati per blocchi c'è in intelligenza artificiale siamo pionieri ricopriamo un ruolo di leader
Dopo l'adesione italiana al progetto European Block c'è in partnership abbiamo definito per primi in Italia un riconoscimento giuridico all'asma Block cenni agli Smart contratti
Abbiamo costituito due comitati di esperti che stanno ultimando la definizione delle linee guida nell'applicazione della Block cent'abbiamo iniziato delle sperimentazioni per la tracciabilità e la certificazione dei prodotti made in Italy nel settore tessile una sperimentazione già avviata da marzo e a breve replicheremo anche sull'agroalimentare e l'obiettivo è contrastare il falso made in Italy nel mondo
Anche sull'Energia abbiamo assunto dal nostro insediamento una posizioni chiare e lo abbiamo dimostrato in sede di Consiglio europeo quando abbiamo chiesto di fissare un obiettivo più sfidante da adottare nel Regolamento
La priorità e sicuramente la decarbonizzazione della produzione e l'intero settore industriale nei prossimi anni sarà accompagnato in una riconversione profonda
Il nostro piano nazionale integrato energie prima di cui abbiamo presentato una prima bozza in Europa lo scorso dicembre come sapete
Lo finalizza Remo entro il due mila diciannove e prevede degli obiettivi vincolanti e molto sfidante al due mila trenta cito ad esempio la copertura del trenta per cento dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili
Cui contribuiamo significativamente faremo contribuire i trasporti con un ventuno virgola sei per cento di quota rinnovabile di settore
E il fesa otto del carbone della produzione elettrica già dal due mila venticinque anticipando qualche chiusura al due mila ventitré
Le imprese giocheranno un ruolo fondamentale in questo processo solo insieme i nostri imprenditori potremo andare incontro al cambiamento in questo settore e non subirlo
Compito delle istituzioni sarà favorire gli ingenti investimenti previsti fornendo nei prossimi anni un quadro normativo e regolatorio chiaro e stabile ma soprattutto un piano straordinario di incentivi che consenta di affrontare questa fase di transizione
Il piano richiederà investimenti aggiuntivi al due mila trenta per più di centottanta miliardi di euro rispetto a quelli previsti a politiche correnti indirizzati a soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di innovazione
è chiaro che dovremo attuare insieme questa rivoluzione senza lasciare indietro nessuno
Per perseguire questo obiettivo occorre una corretta pianificazione che coinvolga tutti gli stakeholders occorre come già abbiamo iniziato a fare
Un piano nazionale che preveda il contributo di tutti gli stakeholders e la consultazione si è chiusa da pochi giorni voi tutti avete contribuito per questo vi ringrazio
Il dialogo è l'unica via per perseguire gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che saranno raggiunti solo a fronte di una forte partecipazione di tutto il settore produttivo che così potrà essere ancora più competitivo sui mercati internazionali
Ricordo che l'export in generale è stato la nostra forza in questi anni di grave difficoltà
E ricordo che nel due mila diciotto abbiamo esportato merci per quattrocentosessantatré miliardi di euro il valore più alto mai raggiunto con un aumento di oltre il tre per cento rispetto all'anno precedente
Guardiamo con crescente preoccupazione all'irrigidimento della politica commerciale statunitense
E alle ricadute che penalizzeranno anche i nostri prodotti e qui ben vengano i negoziati commerciali se sono in grado di rimuovere le barriere soprattutto non tariffarie che ostacolano le esportazioni
è il momento di essere pragmatici superare alcune posizioni frutto del pregiudizio ideologico credo che ogni volta caso per caso per le nostre imprese per i nostri lavoratori per la crescita e per l'occupazione si debbano considerare le ricadute
Un no assoluto e pregiudizievole non è nelle mie corde né per le infrastrutture né per il mantenimento in funzione di un impianto né per gli accordi commerciali
Il nostro paese è la seconda manifattura a livello europeo il nono Paese esportatore al mondo di merci
Questi risultati sono stati raggiunti dalle imprese che hanno saputo innovare puntare sul made in Italy investire per competere sui mercati internazionali dando un contributo eccezionale allo sviluppo del Paese
Se è vero che avete raggiunto risultati straordinari dobbiamo anche avere la consapevolezza che i margini per un ulteriore rafforzamento dell'internazionalizzazione ci sono e sono ancora molto ampio
Sa noi in prese e sistema pubblico collaborare per poter cogliere queste opportunità
Prima di tutto dobbiamo superare l'eccessiva concentrazione delle nostre esportazioni che per il cinquantasei per cento sono destinate all'interno dell'Unione europea ventotto
Dobbiamo continuare a presidiare i mercati maturi uno su tutti quello statunitense dove realizziamo un avanzo commerciale superiore a ventisei miliardi di euro
E dobbiamo tuttavia aumentare la penetrazione in quei mercati che hanno tassi di crescita ineguagliabili
A livello globale penso alla scena in cui il PIL è cresciuto più del sei virgola cinque per cento nel due mila diciotto e all'India che ha segnato più sette virgola uno per cento
Questo dato
Più di ogni altra parola illustra le ragioni delle iniziative promozionali che abbiamo assunto in questi due Paesi
Poi dobbiamo puntare a consolidare le capacità di esportazioni delle imprese già internazionalizzate e allo stesso tempo aumentare il numero delle imprese esportatrici i numeri li conoscete meglio di me
Le imprese esportatrici sono circa duecento mila e rappresentano meno del cinque per cento di tutte le imprese attive tuttavia quelle stabilmente presenti nei mercati esteri sono appena cinquanta mila
Dobbiamo fare di più per spingere le nostre imprese a competere sui mercati internazionali
Il dato impressionante del valore dell'Italian sounding secondo alcune rilevazioni pari a circa cento miliardi di euro all'anno testimonia che esiste una domanda di made in Italy che non riusciamo ad intercettare possiamo e dobbiamo lavorare maggiormente per aiutare le imprese a creare competenze stabili in materia di internazionalizzazione e contrastare con le nuove tecnologie questi cento miliardi di Italia something nel Mozambico nel mondo
Informazione e formazione per le imprese in materia di internazionalizzazione sono un elemento essenziale dell'attività promozionale che va potenziato utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione ICI agenzia Camera di Commercio il sistema di Cassa depositi e prestiti
Anche le medie e grandi imprese le cosiddette borgo lombardo possono dare un contributo fondamentale promuovendo all'estero interessi di filiera associando alla loro internazionalizzazione anche quella delle piccole e medie imprese
E quello che vogliamo fare che stiamo facendo con le missioni all'estero assieme all'impresa a cui con mio grande piacere stanno partecipando realtà imprenditoriali che non avevano mai partecipato
In ordine di tempo una delle ultime missioni di sistema negli Emirati Arabi a metà aprile ha visto la partecipazione di centoquaranta in prese a fianco delle principali grande medie imprese interessata al mercato
Due terzi dei partecipanti non aveva mai preso parte ad una missione di sistema
C'è ancora un grande lavoro da fare insieme per irrobustire ulteriormente l'internazionalizzazione
Il governo si è impegnato in questa direzione
E la prima più immediata testimonianze rifinanziamento del piano piano promozionale straordinario del due mila diciannove per centoquaranta milioni di euro dieci in più rispetto all'anno precedente a cui grazie al decreto Crescita vogliamo aggiungere altre risorse
Per sostenere la partecipazione delle imprese italiane alle fiere internazionali
Ma al di là delle risorse dopo cinque anni di attuazione del piano ritengo sia utile riflettere insieme su cosa ha funzionato bene e cosa al contrario può essere modificato migliorato
è una riflessione che intendiamo condurre in modo aperto inclusivo con tutti gli attori del sistema promozionale e del sistema produttivo
Per questa ragione vorrei che la prossima cabina di regia per l'Italia internazionale che presiederò con il ministro Moavero la seconda parte dell'anno diventi un importante momento di confronto per perfezionare gli strumenti di promozione
Il metodo di ascolto ricorre in ogni ambito di competenza di questo ministero e degli altri ministeri
Dove abbiamo aperto tavoli di confronti con diverse di confronto con diversi soggetti coinvolti al fine di trovare insieme soluzioni semplificazioni miglioramenti dedicati ai vari strumenti esistenti
Questo metodo
è stato seguito per il decreto semplificazioni il decreto Crescita il decreto sblocca cantieri tutti i provvedimenti che abbiamo concepito insieme alle associazioni di categoria
E su cui possiamo fare ancora molto di più nella fase di conversione
Stiamo cercando di favorire lo sviluppo di un ecosistema più favorevole alle imprese anche intervenendo sullo snellimento degli oneri burocratici dopo anni di promesse siamo riusciti ad abolire uno dei simboli della burocrazia italiana il Sistri
Un registro che nasceva da un principio tutelare l'ambiente ma che nella sua attuazione ha finito per danneggiare la vita di tante aziende adesso continueremo a lavorare cancellando molti altri adempimenti inutili
Non è affatto semplice
Essere nominato ministro prendere in corsa la conduzione di una macchina complessa come ministero lo sviluppo economico in ogni ambito Misura per misura è stato necessario compiere una ricognizione dell'architettura delle risorse assegnate e spese
Abbiamo concluso questa attività sugli incentivi in essere ci sono strumenti decisamente poco appetibili per le imprese le cui risorse finanziarie potrebbero essere riallocate su misure maggiormente efficaci per il sistema produttivo
Inoltre sono emersi troppi ritardi nell'effettiva messa a disposizione delle agevolazioni per i beneficiari e stiamo rivedendo alcune procedure affinché le risorse assegnate possano arrivare gli imprenditori il prima possibile
è partito il piano di reingegnerizzazione della nuova Sabatini volta semplificare la fase di erogazione delle agevolazioni e stiamo studiando dei miglioramenti per i contratti di sviluppo
Sulle zone se abbiamo avviato il programma per l'accelerazione della misura
Ci siamo impegnati a riformare entro tre mesi la legge centottantuno del mille novecentottantanove strumento dedicato alle aree di crisi industriali se vogliamo dare una risposta concreta ai territori in difficoltà non possiamo permetterci di attendere più di due anni dal riconoscimento per erogare le prime agevolazioni per la riconversione e riqualificazione industriale
è un problema di inefficacia dello strumento ma anche di farraginosità dell'intera procedura
Stiamo lavorando per renderla più fruibile per coordinare la con il grande lavoro che siamo chiamati a svolgere quotidianamente su oltre centocinquanta tavoli di crisi
Ragionando su un possibile potenziamento della disciplina che metta a sistema tutte le potenzialità dei tanti strumenti già esistenti soprattutto per il Sud che il presidente boccia citato più volte nel suo discorso
Spesso non si tratta di un problema di reperimento di nuove risorse finanziarie mi di trovare le modalità per un loro corretto e proficuo impiego
Tuttavia non è ammissibile che lo Stato impieghi energie risorse per tenere in vita impresa e senza alcun futuro la nostra priorità e la salvaguardia delle filiere produttive e dei lavoratori e la conversione delle imprese che hanno nuovi sbocchi di mercato grazie alle nuove tecnologie
Con questo spirito abbiamo riconosciuto qualche mese fa
Torino come aree di crisi convinti che il settore dell'auto si trovi di fronte a un decisivo punto di svolta e che anche lo Stato deve giocare la sua parte per sostenere la riconversione e l'innovazione tecnologica dell'intera filiera della componentistica
Vi annuncio che è in corso anche una riflessione più ampia per rafforzare ulteriormente Impresa quattro punto zero
La cornice più estesa di strumenti finalizzati all'innovazione già in sede di legge di bilancio abbiamo voluto assicurare continuità al piano dando ascolto al mondo imprenditoriale che ne chiedeva la proroga
Si è dati macro economici che le analisi del vostro centro studi confermano la bontà della scelta
Pur con un fisiologico rallentamento gli investimenti proseguono la dinamica espansiva lo scorso anno sono cresciuti del tre virgola quattro per cento dell'anno prima quasi un punto percentuale in più
Nel due mila diciassette lì per ammortamento agevolato dieci miliardi di spesa in beni strumentali a cui si aggiungono oltre tre miliardi in beni immateriali
Ci siamo limitati a una messa a punto degli strumenti correggendo alcuni meccanismi distorsivi per potenziare l'effetto addizionale coinvolgere una platea di imprese sempre più ampia i dati ci confermano che l'accesso all'Iper ammortamento
Non è omogeneo né per dimensione né per ripartizione territoriale
L'Istat certifica che i due terzi delle imprese italiane sono indifferenti alla digitalizzazione dei processi produttivi
Le imprese cosiddetti digitali computer cosiddette digitali computer quelle con alto capiti capitale alta digitalizzazione sono appena il tre per cento e ancora meno sono le digitali incompiute
Nel Nord si concentra oltre l'ottanta per cento delle imprese beneficiarie e le imprese del Sud non riescono ad accedere alle agevolazioni
Su questo non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno la crescita e la competitività delle nostre imprese passano da non so la via all'innovazione non ci sono alternative
Dobbiamo smettere di pensare che il nostro manifatturiero spesso legato a settori tradizionali del made in Italy non abbia necessità di innovazione
Forse è vero
Che oggi non tutte le imprese sono pronte ma in questo lo Stato deve svolgere il suo compito simulare un bisogno allo stesso tempo assicurare le condizioni perché venga soddisfatto mettendo a disposizione delle imprese risorse strumenti per l'innovazione
è necessario che tutti si impegnano impegni noi contribuiscano ad accompagnare questo cambiamento che prima ancora di essere tecnologico e culturale
In questi primi tre anni il piano ha ottenuto risultati importanti ha sostenuto progetti innovativi
Che ho avuto modo di apprezzare personalmente ho visto linee di produzione all'avanguardia interamente automi automatizzate questi imprenditori ci riempiono di orgoglio per quello che hanno fatto
Accanto ai casi virtuosi tuttavia non sono mancati abusi e distorsioni
Sono consapevole che si tratta di comportamenti fisiologici
Ma se non saremo in grado di Limardi rischiamo di render effimeri vantaggi del piano per dare continuità al processo di trasformazione digitale delle nostre imprese è arrivato il momento di fare una riflessione comune sulla prossima edizione del piano
Serve un nuovo cambio di passo non possiamo accontentarci di reiterare anno dopo anno misure introdotte in una logica di una tantum nel timore di un mancato rinnovo ogni ultimo trimestre
Assistiamo a un'affannosa corsa all'acquisto di macchinari per approfittare delle agevolazioni fiscali giustamente
Il piano
Nato come misura termine per imprimere uno shock positivo gli investimenti non deve condizionare le scelte imprenditoriali deve accompagnare e favorire le scelte imprenditoriali
E allora diventa fondamentale ed è questo il mio impegno per il prossimo anno mettere le imprese in condizioni di effettuare una programmazione di medio lungo termine nella stabilità di un contesto definito il piano deve passare da un approccio straordinario ha un approccio strategico l'importanza dell'innovazione per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese impongono che l'accompagnamento pubblico non sia oggetto di continui ripensamenti modifiche
La certezza dell'aiuto ancora più importante dell'intensità
Questo dunque il nostro progetto sul piano Impresa quattro punto zero che si è rivelato un solido strumento per riattivare il ciclo degli investimenti
è mia intenzione di attivare un confronto tecnico costante sul piano convocando prima della pausa estiva una riunione della cabina di regia
Il confronto è essenziale per essere certi di andare in una direzione gradita all'impresa è questa la selezione e la lezione che abbiamo imparato dalla vicenda del supera morta mento
Su cui abbiamo deciso di tornare indietro rivedendo quanto deciso durante l'approvazione della legge di bilancio la flessibilità è parte integrante del nostro metodo di lavoro e quando c'è da cambiare idea lo facciamo volentieri
Vorrei poi riconoscere al piano un ulteriore merito che va al di là dei numeri e di cui poco si parla questo strumento ha portato l'innovazione al centro dei processi produttivi anche nell'impresa più tradizionale adesso
è il momento di capitalizzare questo Brivio occorre compiere un salto e accompagnare il processo anche nelle piccole e medie imprese
Dobbiamo rafforzare la collaborazione tra industria università centri di ricerca e le altre istituzioni pubbliche perché molto spesso un progetto è risultato di tante idee anche nate dal confronto e dall'unione di diverse teste provenienti da realtà differenti
Lavorerò perché ogni groviglio di riflessioni intuizioni ipotesi post trasformarsi in prototipi brevetti prodotti la fruttuosa filiera del pensiero non deve essere interrotta per rimanere in un cassetto ma deve essere sostenuta fino che possa prendere una forma reale in un'impresa perché rimane l'impresa il fulcro cui fa riferimento in questo nuovo impianto
Anche per questa operazione sarà indispensabile compiere una ricognizione dell'esistente e una volta individuati tutti i tasselli del mosaico delle varie istituzioni
Adoperarsi per ricomporre né la frammentarietà in un unico programma armonico di Indirizzo e coordinamento centralizzato abbattendo tutte le barriere che ostacolano il trasferimento tecnologico stiamo lavorando ancora rafforzando le altre grandi leve strategiche del Piano le competenze e le infrastrutture immateriali
Quest'anno abbiamo voluto introdurre un contributo per favorire la crescita di cultura manageriale delle nostre piccole e medie imprese
Ho firmato il decreto attuativo per assumere nelle nostre piccole medie imprese un manager dell'innovazione che favorisca il processo di digitalizzazione e siamo adesso in attesa della registrazione degli organi di controllo per dare il via alla misura
Ma non possiamo accontentarci
Sul fronte della formazione rispetto ai nostri competitor il differenziale ancora troppo elevato come diceva il presidente Bocci
Il nostro è un Paese di grandi divari siamo agli ultimi posti per analfabetismo in ai netti sì
E per laureati in discipline scientifica ma le qualità dei ricercatori italiane è un vanto riconosciuto a livello internazionale
Una misura come quella appena approvata denominata rientro dei cervelli
è una grande opportunità per far tornare nella nostra disponibilità grandi competenze potenziando i benefici fiscali per chi rientra da un'esperienza lavorativa all'estero
Nei prossimi mesi e nei prossimi anni abbiamo davanti a noi un altra grande sfida costruire le autostrade digitali
Appena ci siamo insediati abbiamo dovuto affrontare un'emergenza vale a dire evitare di perdere fondi comunitari per la difficoltà nelle rendicontazioni dei fondi
Abbiamo quindi costruito una task force al mese e messo in sicurezza nei tempi previsti queste risorse
Abbiamo anche avviato insieme a Dean fratelli open fai per il terzo bando per le aree bianche in modo da rispettare gli impegni del piano nei prossimi mesi ci aspetta una sfida più complessa
A giugno convocherò il comitato banda ultra larga proponendo alle Regioni l'avvio del piano aree grigie per portare la banda larga ultra-larga a un giga e il lancio dei voucher per la connettività
Per questi obiettivi sono stati già allocati oltre tre miliardi di euro
L'Unione ha un futuro solo se superata l'emergenza delle misure introdotte con la crisi del due mila otto e lo stringente fiscal compact del due mila dodici
Rivede alcuni parametri di misurazione con l'esclusione dal conteggio del deficit degli investimenti che fanno crescere il capitale strutturale e umano
Investimenti in infrastrutture materiali e immateriali come la ricerca e la formazione sono indispensabili per far ripartire l'economia in tutti i Paesi e devono essere liberate da questo tipo di contabilità
Anche per questo durante la prima fase del Governo abbiamo privilegiato azioni sociali certi che il rilancio della domanda interna e la questione sociale fossero le priorità su cui intervenire
Le misure di sostegno al ceto medio le famiglie sono fondamentali per far ripartire il Paese e dare il via al circolo virtuoso della domanda interna da troppi anni stagnante
E la platea quel di fronte conosce bene questo meccanismo quando si deprimono i consumi le prime vittime sono le imprese
Quello che posso assicurare in questa Assemblea che dedicherò alle politiche per la crescita il medesimo impegno le stesse energie che hanno portato l'introduzione delle riforme sociali
Il successo delle nostre politiche non può fare
Non si può che ottenere con le imprese che restano sul nostro territorio
Le delocalizzazioni non sono quelle in cui avviene il trasferimento del sito produttivo non solo ma anche quelle fiscali
Basta con i paradisi la concorrenza sleale dei grandi gruppi stranieri che generano fatturato nel nostro Paese e poi grazie a vergognosi éscamotage si scelgono altre sedi anche in Europa per pagare meno tasse
Chi produce ricchezza in Italia deve pagare le imposte in Italia tutti devono pagare il giusto affinché chi già paga lo faccia in maniera più equa
Vogliamo lavorare per un sistema di tassazione più equilibrato sia nelle aliquote che nella partecipazione
L'attuale tasso di evasione non è sostenibile
Questo meccanismo perverso dev'essere spezzato perché danneggia l'intera collettività e in special modo l'impresa
La cultura della legalità per me centrale in ogni suo aspetto e gradazione per il rilancio del Paese
Per le imprese virtuose in vista della prossima legge di bilancio lavoreremo all'introduzione di meccanismi premianti iter autorizzativi semplificati minori oneri burocratici
è una questione di equità non c'è giustizia peggiore che fare parti uguali per meriti diversi
Io dalla mia sono pronto ad accogliere
Tutti coloro che vogliono costruire insieme a nuovi con l'umiltà di chi non si sente da una parte o dall'altra più in alto più in basso
Ma al centro assieme a tutti voi del sistema Paese molto c'è da fare ma l'Italia grazie al vostro impegno può solo fare meglio grazie
Prende la parola il Presidente del Consiglio dei ministri zappe contee
Signora presidente del senato signor presidente della Camera signori ministri
Presidente boccia
Autorità gentili ospiti è un onore per me partecipare a questa vostra assemblea che coinvolge i rappresentanti di molti tra le migliori realtà produttive del nostro Paese
Vi ringrazio per questo invito
E colgo anche l'occasione per ringraziare tutti voi imprenditori per l'impegno per la dedizione che riponete con la quale contribuiti ogni giorno al progresso e alla crescita dell'Italia
Se io siedo nel G7 se l'Italia e partecipe del G7 e anche grazie al vostro impegno quotidiano
Ho ascoltato
Ho ascoltato con molta attenzione presidente boccia le sue parole che hanno introdotto i lavori
Sono parole che mi rammentano che il compito di un uomo politico
Non è quello di amministrare e governare il consenso
Il compito di nuovo politico
Come rimarcava De Gasperi
E quello di realizzare fare politica significa rendere concreti progetti sogni le speranze
Che nascono dalla realtà con cui ogni cittadino ogni lavoratore ogni imprenditore ogni giorno si misure
Tanto più questa affermazione vera oggi
Nella consapevolezza di quanto la politica nel corso degli anni degli ultimi anni si sia allontanata sia stata percepita come distante dalle istanze concrete delle persone
Si sia sia stata percepita come incapace di intercettare i bisogni di intercettare anche le paure delle persone
Anche il mio governo presente boccia crede come lei che occorre coniugare concetti come fattori come ho sentito dalle sue parole
Strategia visione coraggio determinazione per invertire il declino al quale sembravano avviati e al quale invece con il contributo di tutti stiamo ponendo un argine
A tal fine occorre un decisivo mutamento di prospettiva
E qui per cogliere questo mutamento di prospettiva a partire da una parola chiave che viene spesso evocata crescita
Cosa intendiamo con crescita
Per noi per il mio governo crescita non è il fine
Da perseguire ma il mezzo un mezzo attenzione imprescindibile che insieme agli altri deve contribuire all'incremento della qualità della vita di ciascuno
Di una dimensione di sviluppo integrale della persona
Crediamo forme fortemente nella capacità innovativa delle impresse lo dimostrate quotidianamente
Crediamo fortemente nella vostra capacità di Riesi resilienza
La dimostrate soprattutto nei periodi più avversi del ciclo economico
Crediamo e de attestiamo apprezziamo la possibilità di competere
Puntando sulla qualità dei prodotti sulla stessi sostenibilità dei processi
Siamo tuttavia consapevoli che ogni prospettiva di crescita presuppone da parte di tutti gli attori del processo produttivo un ben determinato approccio
E in particolare è un approccio che ho sintetizzato con una formula impresa responsabile
L'ho mutuata le ho visto che ha citato il filosofo Popper io ne cito un altro Levine asse ma nelle Vinassa da cui ho mutuato il concetto della doppio mo'del doppio movimento della responsabilità
In questa prospettiva l'imprenditore risponde della sua impresa ma al contempo risponde anche alla sua impresa intesa come comunità di persone che sarà chiude
Lavoratori
Soci anche di minoranza fornitori clienti tutti quelli che così sono portatori di legittimi interessi e che partecipano di questa complessa realtà
L'obiettivo della massimizzazione del profitto è un obiettivo sacrosanto
Se fosse se fosse perso di vista non avremmo evidentemente le capacità di stare sul mercato non avremo la capacità di remunerare il capitale non avremo la capacità di gestire secondo criteri di economicità un'azienda
Ma deve essere inserito questo obiettivo in una cornice più lungimirante e se mi permettete anche più sapiente
Le imprese che non producono solo valore economico ma sull'attenti anche i valori delle persone al benessere dei lavoratori solo Paolo quelle che reggono meglio la sfida della competizione anche internazionale
Peraltro in un quadro economico incerto su quale si proietta lombarda come sappiamo del protezionismo delle crescenti tensioni commerciali tra attori globali
Le imprese che presentano queste caratteristiche sono anche quelle più le Siglienti quelle più innovative quelle che sono mostrano maggiore attitudine a fare sistema
E a dialogare condividere anche con noi
Decisori politici gli Obiettivi di Sviluppo spiccati
In questa prospettiva nella consapevolezza che nessuna istituzione e autosufficiente
Se in dallo scorso ottobre abbiamo avviato una interlocuzione nel caso specifico con le principali aziende partecipate che ha portato per il prossimo triennio e io stesso mi sono meravigliato a un cospicuo incremento degli investimenti nei piani industriali già approvati
L'impegno assunto da questa importante Z è stato un impegno virtuoso e anche il vostro impegno dichiarato con voi si sta rivelando molto fruttuoso è stato ancora di recente confermato in fase di lavorazione del Decreto legge Crescita con cui abbiamo avviata quella che io ho definito la fase due del governo incentrata sugli investimenti incentrata sullo sviluppo a pochi giorni di distanza dal dall'appuntamento delle elezioni europee
è stato detto giustamente che l'Italia si trova di fronte ad una fase storica di cambiamento di transazione di transizione che impone scelte decisive ci prospetta sfide cosciali all'orizzonte
Dall'incertezza derivante dalla guerra dei darsi all'emergenza del cambiamento climatico
Alla necessità di rendere l'architettura istituzionale dell'Europa più adatta a sostenere la crescita e lo sviluppo sostenibile
Le sfide sono molteplici presenti e future e chiamano tutti i paesi europei ad una risposta comune coraggiosa condivisa
è tempo di dare attuazione agli obiettivi che sono già chiari sono scritti basta riprendere l'articolo tre del Trattato piena occupazione
Sviluppo sostenibile
Lotta all'esclusione sociale
Innovazione tecnologica competitività sono i presupposti non tanto per la crescita
Sono i presupposti per crescere bene sono anche criteri che devono orientare la nostra azione per una profonda riforma dell'Unione Europea
Presidente boccia io raccolgo il suo invito non mi è sfuggito l'invito affinché l'Italia sia più protagonista sullo scenario europeo di questa grande stagione che si annuncia riformatrice
Lo ha affermato in varie sedi già in varie occasioni
Noi siamo europeisti
Noi siamo consapevoli ben consapevoli di vivere in un sistema ormai pienamente integrato
Ma il nostro europeismo non è critico e non è neppure superficiale
L'Europa non ha bisogno in questo momento di apologeti né tanto meno di sostenitori fidei sedici
L'Europa al contrario ha bisogno di contributi Lucidi critici che sappiano rilanciare anche la grande capacità visionaria che si è sviluppata dai grandi statisti del secondo dopoguerra
Attenzione quella grande capacità però Mladá attua abbatto adattata alla realtà contemporanea
Noi dobbiamo e siamo consapevoli che la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni europee nella loro capacità di offrire un benessere futuro è la più grave insidia con cui dobbiamo confrontarci
Abbiamo imparato a caro prezzo che crescita una crescita che genera benefici solo per alcuni non può essere sostenibile per tutti
Ho già definito questo approccio in varie sedi nuovo umanesimo e mi ha colpito molto dalle sue parole che lei abbia evocato questa formula nuovo umanissimo
Per me edificare un nuovo umanesimo significa dare priorità assoluta in tutte le sue dimensioni e declinazioni al valore della dignità umana
Dignità anche sociale evidentemente che significa anche dignità nel lavoratore nell'impresa dignità del lavoratore nell'impresa
Dignità della donna dei bambini della famiglia dignità dei cittadini di tutti i cittadini davanti allo Stato
In questa prospettiva occorre invertire con urgenza gli indirizzi della governance europea che negli ultimi trent'anni
Ha sostenuto politiche di rigore anche a fronte di una fortissima contrazione dei consumi con effetti devastanti sul piano sociale
L'europeismo quindi del ventunesimo secolo
Dobbiamo avere una visione una strategia presuppone inevitabilmente un ripensamento il radicale delle forme degli istituti che hanno caratterizzato negli ultimi trent'anni il processo di integrazione richiede urgentemente dire un'autentica conversione
Il nuovo umanesimo di cui vado ragionando da tempo un progetto che pone al centro dell'azione la persone
I suoi inalienabili diritti ma anche i suoi sogni e le sue paura un progetto integrale che vada incontro all'uomo nella concretezza della sua esistenza
Tra i numerosi dimensioni che necessitano di una riflessione di un profondo ripensamento permettetemi di citarne una che mi sta particolarmente a cuore
E che riguarda da vicino l'Italia
Che in qualche modo è stata evocata in un vizio molto suggestivo all'inizio dei lavori mi riferisco a tutti quei giovani che non riescono a trovare un impiego né ad essere inseriti in un adeguato percorso di istruzione e formazione
Li chiamiamo con un acronimo che deriva lingua inglese Neet
Nell'euro sono alla quota di Giovanni tra i quindici e i trentaquattro anni che si trova in questa condizione pari al quattordici virgola sei per cento
Un valore peraltro che è diminuito negli anni della crisi economica
Ma in Italia e questo che ci ferisce particolarmente i giovani Neet sono il ventiquattro virgola otto per cento della popolazione attiva un valore per carità che in diminuzione rispetto agli anni delle crisi ma ancora superiore ai livelli di pre-crisi
Ecco noi dobbiamo lavorare per migliorare il nostro sistema di istruzione e formazione
Ma abbiamo anche l'obiettivo di lavorare per restituire a tutti i nostri giovani che completano poi questo percorso di formazione la libertà di poter viaggiare di andare all'estero di fare esperienze di vita di studio
Ma la libertà ancora più importante di poter ritornare nella propria terra e di poter lavorare per arricchire la propria terra
Vogliamo che i nostri giovani possano scegliere liberamente di contribuire alla crescita del nostro Paese creando sempre più opportunità di formazione e lavoro e lavoro qui in Italia per fare questo occorre riaffermare ancora una volta il primato della politica ne sono consapevole di una politica responsabile che sappia ricostruire innanzitutto un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni
Senza questa necessaria fiducia le persone non hanno incentivi sufficienti a compiere gli sforzi necessari per migliorare le proprie competenze
E voi medesimi imprenditori non riuscite a trovare l'ambiente adatto realizzazione degli investimenti ecco questo questa ricostruzione di questo legame sfilacciato di fiducia è stata al centro dell'azione del governo nella fase uno
Le misure a carattere sociale che sono state anche richiamati dal ministro Di Maio che abbiamo approvato dalla manovra economica ci hanno appunto confermato ce lo dice anche l'OCSE proprio adesso
Che avranno un significativo impatto di riduzione dell'inaccettabili livelli di povertà presenti nel nostro Paese
Come sottolinea la maggior parte delle istituzioni economiche internazionali le diseguaglianze infatti sono un ostacolo alla crescita un ostacolo allo sviluppo
Per questo abbiamo combatterla e continuare a combattere con un suo impegno ma se all'interno della manovra che con i decreti legge che ora sono all'esame del Parlamento abbiamo conciliato un'attenzione profonde ai temi sociali con la determinazione con la sinergia di voi imprenditori a lavorare per la crescita
Questa determinazione abbiamo già espresse ad esempio sullo scenario internazionale
Aderendo al progetto della via della seta che apre nuove opportunità di investimento grazie alla connettività euroasiatica
E rispetto al quale l'Italia ha giocato un ruolo di avanguardia e anche questo ci rende orgogliosi di presidio delle garanzie dei valori europei
Ma l'abbiamo fatto e lo stiamo facendo anche sul piano interno
Del i vari decreti leggi che sono stati già evocati già adottati
E anche le varie misure in cantiere noi abbiamo tanti progetti di legge delega ci consentiranno di contribuire a semplificare il quadro regolatorio ci consentiranno di superare mille nodi burocratici che rallentano le vostre iniziative
Le iniziative imprenditoriali disorientare i cittadini sfiducia no i cittadini e consentiranno quindi una più spedita per una più spedita una più rare razionale crescita e valorizzazione degli investimenti
Abbiamo con l'ultimo decreto Crescita potenziato anche realizzato le premesse per il potenziamento delle piccole e medie imprese favorendone la crescita
è solo l'inizio di una intensa fase di riforme strutturali che ci vedrà impegnati qui fino alla fine dell'anno con la manovra economica e poi sia un parlando di progetti di legge delega con i decreti legislativi delegati una fase in cui il Governo intende lavorare al vostro fianco a fianco delle categorie produttive delle parti sociali per realizzare anche ci a spetta in vista della prossima manovra economica
Un'oculata
Azione di spending review un'oculata ridefinizione sistema di tax expenditures ma poi ci aspetta anche un'oculata azione per ridare impulso agli investimenti privati e pubblici per potenziare e ricondurre a sistema no scusi la la nostra ricerca l'innovazione tecnologica per rilanciare l'occupazione e per diminuire anche per quanto possibile il carico fiscale su famiglie e sulle imprese
Il primo trimestre del due mila diciannove si è avviato nel segno di una crescita economica pari allo zero virgola due per cento più favorevole rispetto a quanto previsto dagli analisti
La produzione industriale ha registrato una dinamica positiva
Anche gli istituti internazionali diciamo più severi con noi come Paolo Lozzi han dovuto rivedere le proprie stime al rialzo
Nel nostro documento di economia e finanza Fini prudenziali abbiamo registrato è stimato una crescita pari allo zero due per cento
Ma noi siamo ferocemente determinati a superare questo livello siamo fiduciosi che i nuovi provvedimenti adottati e quelli in cantiere impreparazione consentiranno alla nostra economia con l'aiuto di tutti di poter crescere e siamo fermamente convinti che l'Italia possa farcela tutti noi possiamo farcela
Continuando sulla strada sulla strada di una Franco virtuoso dialogo
Di una discussione condivisa creando sinergie di sistema per riportare il nostro Paese
Nell'orizzonte che gli spetta di crescita di sviluppo sostenibile in grado quindi di liberare e impiegare le migliori energie di quel Paese dispone grazie