Cerimonia in occasione del 74º anniversario della Liberazione

Bene buona sera a tutti ora una banda musicale del corpo della polizia locale di Roma Capitale eseguirà l'inno d'Italia
Ora
Provocarono la rottura laurearono
è
Sotto
Ha
Detto
Grazie ora la sindacali signoraggio raggi dà lettura del messaggio del caricato che pervenuto dal presidente la gamma di depura deputati onorevoli Roberto Fico prego Sindaco
Grazie
In occasione dell'iniziativa promossa da Roma Capitale per il settantaquattresimo anniversario della Liberazione rivolgo alla sindaca Virginia Raggi a tutti i partecipanti il mio saluto più cordiale
La vostra cerimonia costituisce l'occasione per ribadire con forza e determinazione importanza della ricorrenza del venticinque aprile per tutti gli italiani e le italiane
Ricordare il sacrificio di tanti uomini e donne nella lotta al nazifascismo ai quali va il nostro pensiero e la nostra riconoscenza nel sesto aria innanzitutto per conoscere i passaggi di grande sofferenza che hanno segnato la strada del nostro Paese verso la conquista della libertà e della democrazia
E per ricostruire lucidamente soprattutto a beneficio dei più giovani la parabola che ha portato a quell'abisso mettendo a nudo le connivenze ma tali e le responsabilità storiche che hanno consentito nel nostro Paese l'approvazione delle leggi razziali e la loro applicazione per tutto questo che dobbiamo essere orgogliosi di festeggiare il venticinque aprile celebrare questa giornata significa riaffermare i valori fondanti della nostra costi rione ed attuarne pienamente e coerentemente i principi e i valori per la costruzione di una società sempre più giusta solidale e pacifica
Vi giungano quindi i miei sinceri auguri per il miglioramento dell'evento Roberto Fico
Grazie ora proseguiamo con la lettura da parte dell'attore Massimo Popolizio di un estratto dal discorso pronunciato nell'aula di Montecitorio il ventitré aprile mille nove centosettanta dall'allora presidente la Camera dei Deputati Sandro Pertini
Buonasera
Una piccola riflessione personale quarantanove anni fa ventitré aprile mille novecentosettanta avevo nove anni
Ma mai come oggi il valore di queste parole mi sembra
Necessario ribadire
Lungo il cammino percorso dei patrioti italiani per riconquistare la libertà
E questo cammino non soluzioni di continuità perché la Resistenza a mio avviso non è un fatto storico passa istante
Ma è stata la continuazione della lotta antifascista
I patrioti che sono e sotto la dittatura si sono battuti forti solo della loro fede e della loro volontà partecipano alla lotta armata della Resistenza
Qui vi sono uomini che hanno lottato per la libertà dagli anni Venti al venticinque aprile mille novecentoquarantacinque
Nel solco tracciato con il sacrificio della loro vita sorge che si sviluppi la resistenza
Il fuoco che divampa Eva nella fiammata del venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque era stato per lunghi anni è alimentato sotto la cenere nelle carceri
Nelle isole di deportazione in esilio
Alla nostra mente e come un fremito di commozione
E di orgoglio
Si presentano i nomi di patrioti già membri di questo ramo del Parlamento uccisi sotto il fascismo
Giuseppe Di Vagno
Giacomo Matteotti Pilati Giovanni Amendola morti nel carcere Francesco Lo Sardo e Antonio Gramsci mio indimenticabile compagno di prigionia
Spenti si in esilio Filippo Turati Claudio Treves Eugenio Chiesa Giuseppe Donati Picelli caduto in terra di Spagna Bruno Buozzi crudelmente ucciso alla Storta
I loro nomi sono scritti sulle pietre miliari di questo lungo e tormentato cammino
Pietre miliari che sorgeranno più numerose durante la Resistenza recando meno le e mille come di patrioti ed i partigiani caduti nella guerra di liberazione U stroncati dalle torture
Ed è una morte orrenda nei campi di sterminio nazisti
Ray cono i nomi queste pietre miliari di reparti delle forze armate
Ufficiali e soldati che poi deve restare fedeli soltanto al giuramento di fedeltà alla patria invasa dai tedeschi oppressa dai fascisti
Le divisioni Ariette e Piave che si batterono qui nell'azione per contrastare l'avanzata delle unità corazzate tedesche
I grandi errori del battaglione Sassari Cheb valorosamente insieme con il popolo minuto di Roma affrontarono i tedeschi a Porta San Paolo
La divisione alcuni che fieramente sostenne una lotta senza speranza a Cefalonia e a Corfù
I superstiti delle divisioni Murge
Macerata e Zarate che danno vita alla brigata partigiana Mameli i riparti militari che con i partigiani di Boves fecero della bis alta
Una roccaforte inespugnabile
Giustamente dunque
Quando si ricorda la Resistenza si parla di secondo Risorgimento
Ma tra il primo e il secondo Risorgimento protagoniste sono minoranze della piccola e media borghesia anche se i figli del popolo partecipano alle ardite imprese di Garibaldi e di Pisacane
Nel secondo Risorgimento
Protagonista
Il popolo cioè guerra popolare fu una guerra di liberazione
Vi parteciparono in massa operai e contadini
Gli appartenenti alle classi lavoratrice perché sotto il fascismo aveva visto i figli suoi migliori fieramente affrontare le condanne del tribunale speciale al grido della loro fede
E la classe operaia partecipa agli scioperi sotto il fascismo e poi durante l'occupazione nazista scioperi politici in
Per rivendicazioni salariali
Ma per combattere la dittatura e lo straniero
E centinaia di questi scioperanti saranno poi inviati nei campi di sterminio in Germania
Ove molti di essi troveranno una morte atroci
Saranno i contadini del Piemonte
Di Romagna
Dell'Emilia abbattersi e ad assistere le formazioni partigiane senza questa assistenza offerta generosamente dai contadini la guerra di liberazione sarebbe stata molto più dura
E saranno sempre i figli del popolo a dar vita alle gloriose formazioni partigiane
Senza questa tenace lotta della classe lavoratrice
Non sarebbe stata possibile la resistenza
E senza la Resistenza la nostra patria sarebbe stata maggiormente umiliata dai vincitori e non avremmo avuto la Carta costituzionale e la Repubblica
Ma
Noi
Non vogliamo abbandonarci ad un vanno riduci istmo
Siamo qui
Per tutti risolti tutti
Come il popolo italiano sappia battersi quando è consapevole di battersi per una causa sua e giusta
Non inferiore a nessun altro popolo siamo qui per riaffermare la vitalità attuale e perenni degli ideali che animarono la nostra lotta questi ideali sono la libertà
E la giustizia sociale
Che a mio avviso costituiscono un binomio inscindibile lungo termine presuppone l'altro non può esservi vera libertà senza giustizia sociale e non si avrà mai
Vero giustizia sociale
Senza libertà
Questi
In buona fede i valori politici sociali e morali dell'antifascismo e della resistenza valori che costituiscono la coscienza antifascista del popolo italiano
Questa coscienza
è una nostra conquista ed essa vive nell'animo degli italiani anche sei talvolta sembra affievolirsi ma essa è simile a certi fiumi il cui corso intriso improvvisamente scompare per poi Rin comparire più ampio e più impetuoso
Così ieri
La coscienza antifascista
Che sa risorgere nelle ore difficili in tutta la sua primitiva forza
Con questa coscienza
Dovranno sempre fare i conti quanto pensassero di attentare alle libertà democratiche nel nostro Paese
Non permetteremo mai
Che il popolo italiano sia ricacciato indietro
Anche perché non vogliamo che le nuove generazioni debbono conoscere la nostra amara esperienza per le nuove generazioni per il loro domani che il domani della patria noi anziani ci stiamo battendo da più di cinquant'anni
Ci siamo battuti e ci battiamo perché i giovani diventino El restino sempre uomini liberi pronti a difendere la libertà e quindi la loro dignità
Ad essi vogliamo consegnare intanto il patrimonio politico e morale della Resistenza perché lo custodiscono e non pagata disperso
Alle loro valide mani affidiamo la bandiera della libertà e della giustizia sociale
Perché la portino sempre più avanti e sempre più in alto
Viva la resistenza
Grazie buona sera buona sera a tutti ma per me è un onore e un privilegio darvi il benvenuto questo pomeriggio qui nell'aula Giulio Cesare in Campidoglio Speroni vogliate perdonare se anche io inizio con un Piccolo ricordo della mia infanzia era il novantacinque lo più che un bambino è ancora viva nella memoria
Alcuni eventi alcuni partecipai all'epoca per i cinquant'anni della della festa della Liberazione quindi potete capire ancora di più per me qual è l'onore il privilegio di esser qui oggi seduto in aula in aula Giulio Cesare quindi venticinque aprile sempre stata per meno penso debba essere per tutti una giornata di profonda riflessione profonda riflessione dei valori Chiara esistenza ci ha trasmesso valori senza i quali probabilmente non saremmo neanche qui oggi non ci sarebbe la nostra la democrazia valori che fondamentale che è importante continuare a trasmettere a distanza di decenni soprattutto per le nuove generazioni per i giovani
Ai quali mi sento ancora di far parte
Perché senza memoria senza il ricordo senza capire perché quello che è avvenuto in passato il percorso che c'è stata la sofferenza la lotta di tante persone senza questi valori non non potremo capire probabilmente neanche il mondo di oggi e quello che che vediamo oggi quindi
I valori dall'esistenza penso al coraggio penso a all'altruismo a un qualcosa che dobbiamo abbiamo il dovere di continuare a trasmettere quindi giornate come questa di oggi sono importantissimi per la città di Roma non solo per la città
Per la di Città di Roma quindi ancora una volta vi vi do il benvenuto vi ringrazio
Per la partecipazione e sono sicuro che continueremo a tener vivo il ricordo Della resistenze valori che ci ha trasmesso sui quali si poggia la nostra democrazia grazie grazie ancora e ora do la parola Fabrizio De Santis presidente dell'ampi provinciale di Roma Craig
Allora vi ringrazio devono nuove un piacere essere presenti in questa cerimonia
Molto significativa molto significativa che si tenga in Campidoglio molto significativo che si tenga su istanza della prima cittadina della sindaca di Roma
Quindi voglio ringraziare innanzitutto la sindaca per aver organizzato un evento così simbolicamente forte
La ringrazio anche perché in una situazione difficile non deflette dalla parola dell'antifascismo
Anche in una città come la nostra che conosce purtroppo tutte le tensioni
Della nostra società e tutti i gruppi serie di estrema destra della nostra società quindi la ringrazio di urlare quando serve suo antifascismo
E di non deflette mai nei suoi interventi
Da questi valori fondanti dalla nostra repubblica
La ringrazio anche per dicevo l'iniziativa un'iniziativa simbolica
Siamo pochi ma
La presenza in quest'aula assolutamente necessaria
In questo momento ricorda che il popolo italiano affatto la resistenza che tutto il popolo romano
Ha fatto la Resistenza per i tedeschi Roma doveva essere un comodo retrovia
Non fu mai così
Perché a Roma la resistenza colpire D'Amico tutti i giorni e tutte le notti dei duecentosettantuno giorni di occupazione
Sono inoltre particolarmente felice di essere qui con tutti voi anche per festeggiare la Medaglia d'Oro al Valor militare concessa dal Presidente della Repubblica
Alla città di Roma
è la seconda medaglia
La medaglia d'oro alla Resistenza umana compatto come dicevo senza dai nessuna tregua al nemico
E la motivazione ricordo brevemente ma voglio ricordare che l'idea di avere una seconda medaglia d'oro a Roma fu del comandante Massimo Rendina
Un comandante nel quale penso tutti i nuovi tutti i presenti siamo in grado di riconoscerci
E questa medaglia d'onore ricorda le prove di unità di coraggio di determinazione di un popolo che aveva conosciuto altre invasioni e altri ottava oltre a cinque
E ricorda la strenua resistenza di civili e militari
I civili e militari a Porta San Paolo nei tragici rastrellamenti degli ebrei e del Quadraro nel martirio delle Fosse Ardeatine di Forte Bravetta
Nelle tende a azioni di guerriglia partigiana
Della stoica sopportazione delle più atroci torture nelle carceri Via Tasso dello più indiscriminate esecuzioni
Nelle gravissime distruzioni ebbene i partigiani Ippati rivolti la popolazione tutta riscatto l'Italia
Dando fiero esempio di eroismo per tutte le città e i bollettini chi racconta lame di Fazio la motivazione quindi ricordarla oggi a ricordare le radici della nostra Repubblica
E quale senso dare a questa festa se non appunto la festa della liberazione d'Italia dal nazifascismo
La festa che con l'insurrezione partigiana vittoriosa nel Nord dove li porto la pace e la libertà la rottura della dittatura e quindi la la festa che mette fine
Con una settantaquattro anni fa alla quale con la quale è sempre dobbiamo fare i conti i conti dei ventisei oltre ventisei milioni di soldati uccisi nei campi di battaglia
Degli oltre venti milioni di civili troppo citati da una guerra totale
Degli oltre trentasei milioni di persone umane barbaramente soppresse nei campi di sterminio in Europa
E in Asia non è legittimo dedicare questa giornata nessun'altro tema nessun'altro tema è corretto la liberazione dell'Italia dal nazifascismo grave che esponenti che è un esponente l'alta autorità voglia contrapporre la esistenza
E l'antifascismo alla lotta alla mafia profondamente sbagliato ricorda in quest'aula il nome di Placido Rizzotto un partigiano sindacalista trucidato dalla mafia
La lotta alla mafia e una volta che titanica per il popolo italiano ingorgo l'impegno totale di forze dell'ordine e magistrati Società Civile al quale la il nostro profondo riconoscimento
Quindi oggi invece la festa del liberazione se vogliamo nella festa della Liberazione anche che si combatte la mafia quindi viva la resistenza viva i partigiani viva la libertà grazie
Grazie grazie davvero cher Dora la parola dalla Lino Lombardi storico segretario generale dell'ANFIM prego
Chi mi ha preceduto già spaziato su alcune cose che mi trovano d'accordo per cui non mi dilungherò su altro
Ci troviamo in una Sala in un'aula prestigiosissima
Quest'Aula ha raccolto settantaquattro anni di venticinque aprile di liberazione Omega già stata liberata
Perché è stata liberata il quattro giugno del quarantaquattro
Però in quest'aura
Sono stati fatti incontrare
Partigiane partigiani
Oggi il nostro Presidente da Repubblica Vittorio Veneto
Ha ricordato Tina Anselmi
Bene l'incontro fra Tina Anselmi Carla Capponi Marisa muso Maria Teresa Regard Calamandrei la polizia
La coreografia era diversa ma qui si sono incontrati partigiane partigiani
Qui abbiamo avuto e vi parla il segretario generale dell'anzi me le Fosse Ardeatine
Che all'atto della liberazione di Roma il principe Doria Pamphilj il governatore di Roma
Ha aiutato quel comitato dei trecentoventi perché non si sapeva ancora che erano trecentotrentacinque
Di tasca sua alle famiglie le vedove e gli orfani
E qui c'era un amore per quanto riguarda la ricostruzione del Paese la guerra era finita a Roma
Ma è importante ricordare che qui sono saliti
Pontefici
è un pensiero però va sia la religione cattolica che a quella ebraica
Perché dobbiamo ricordare la comunità ebraica
Con il grande contributo che ha dato la barricata ebraica
Perché è importante ricordare per chi va a Milano il venticinque aprile sa che la Brigata ebraica col suo striscione sta sul Duomo sul sagrato del Duomo davanti al palco dove celebra lo le cerimonie i discorsi ma in quest'aula sono venuti Arrigo Boldrini
Paolo Emilio Taviani
Aldo Aniasi
è un grande della comunità ebraica
Il rabbino Elio Toaff non possiamo dimenticare uomini perché anche lì variabile Elio Toaff ci sarebbe da ricordare che era un grande amico di
Piuttosto Presidente della Repubblica Ciampi primo segretario del Partito d'Azione Livorno ma che i due genitori loro ancora giovani fu il primo ad andare a Sant'Anna di Stazzema
L'insieme
Perché a Roma non è a Roma un paese Roma è un patrimonio dell'umanità
Prova una storia non solo bimillenaria prova una storia del cuore e dell'anima
Dovunque si va nel mondo si parla di Roma
Ricordiamo che la liberazione io invito tutti poche ore fa il nostro presidente Repubblica Vittorio Veneto ha concluso la cerimonia
Bene vi invito
A leggere il discorso del nostro presidente della Repubblica perché oggi veramente
Misurato veramente in modo l'immane la grandezza dei suoi ideali e per quanto riguarda noi è un garante dei nostri valori costituzionali il nostro Presidente della Repubblica
Che non a caso
Da vicepresidente del Consiglio dei ministri a Milano insieme a un rappresentante della
Dell'Europa perché Giorgio Napolitano era rappresentante l'Europa bene nel novantanove un bellissimo intervento a un convegno sull'Europa e la resistenza
Sant'Anna di Stazzema ministro e dalla difesa
Altro discorso meraviglioso
Trentuno gennaio due mila quindici cosa fa il presidente neanche sale al Colle
E di sua sponte viene alle Fosse Ardeatine
E se abbiamo un presidente della Repubblica come Sergio Mattarella penso che dobbiamo essere veramente contenti felici perché abbiamo il garante di quei valori che sono stati il sangue versato dai nostri marchi
E quando andiamo nei luoghi della memoria
Non ricordiamo di trecentotrentacinque martiri delle Fosse Ardeatine ma ricordiamo i settanta milioni di morti che hanno creato
La seconda guerra mondiale
E allora pensiamo a questa grande città che il quattro giugno del quarantaquattro da quel portone avvisa entrare gli alleati
Ha visto arrivare qui
Gente di varie nazioni ma voi pensate il sacrificio l'immane
Il primo che ha fatto quella bellissima declaratoria
Al mensile nato Bruno Buozzi ha menzionato alla Storta a questo punto vanno ricordati tutti quanti luoghi perché non c'è un punto una via denuncia un'edicola che ricorda un astrologo
Undici lo ricorda un mantide che sia cattolico che si ebreo sì andare a Marzabotto c'è un indiano si che addirittura che stavano alla Banda del Lupo
E allora andiamo a vedere un attimo questa memoria storica nello scuole io ringrazio la sindaca perché
Che accompagna sempre a tutte le iniziative non ultima questa mattina alle Fosse Ardeatine ma perché mi sono permesso e lei ha condiviso questo pensiero perché nel fare il giro col presidente Conte e la ministra trenta
Mi sono permesso di ricordare che il primo incontro
Tra cattolici ebrei il ventuno marzo mille novecentottantadue tra Giovanni Paolo secondo e rabbino Elio Toaff è avvenuta alle Fosse Ardeatine dopo il venuti in sinagoga Benedetto sedicesimo tutti i pontefici eccetera
E allora facciamo in modo che questa memoria storica
Io prendo per conclude che le parole di un grande padre costituente Calamandrei che diceva
Ragazzi quando gli chiedevano ma dove è nata ha promesso che la nostra Costituzione ragazzi Guanda due montagne
Lì sono morti ragazzi della vostra età
Abbiamo preso il sangue di quei ragazzi ed è diventato l'inchiostro che ha scritto la nostra Costituzione
Grazie c'è allora la parola Luca Bozzi rappresentante della CISL
Sì è compiacere
Porto il saluto della Cisl e quest'oggi in una giornata di gioia e di festa perché questa deve essere il venticinque aprile e questo si deve mantenere la coscienza comune di tutti noi
Ora e nei prossimi decenni
Questa mattina durante l'omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine
Mi è venuto in mente come in realtà per pochi giorni per qualche settimana attraverso una rocambolesca fuga
Due nostri futuri presidenti della Repubblica
Giuseppe Saragat e Sandro Pertini riuscirono a salvarsi perché sicuramente ci sarebbero stati anche loro tra i massimi tra i martiri delle Fosse Ardeatine
E allora e giusto immaginare che tutto questo non deve essere solo nella memoria comune di tutti noi
Ma deve entrare ancor di più
Nelle giovani generazioni in quelle generazioni a cui noi stiamo passando il testimone
Perché solo in questa maniera nei prossimi decenni potremmo continuare a immaginare che il venticinque luglio riuscirà ad essere ancora il nostro riferimento comune
In quel momento c'era un unità sostanziale
C'era una capacità di saper tracciare il futuro e il sacrificio dei giovani poc'anzi citato generò un
Un rapporto particolarmente importante con l'impegno in politica e con le condizioni che riuscirono poi a farsi che in quella Commissione dei settantacinque della nostra Costituzione tanti fossero i giovani presenti e molti nomi che oggi sono ricordati come i padri della patria
E a questi è ai martiri delle Fosse Ardeatine ai giovani caduti sulle montagne
è ai nostri padri della patria che noi dobbiamo porgere costantemente il nostro sguardo e trasmetterlo ai nostri giovani grazie
Grazie
Seguirà l'intervento di Alberto civica in rappresentanza della UIL prego
Un grazie sentito alla sindaca raggi per aver organizzato questa giornata e per averci invitato
Noi veniamo dalla manifestazione a Porta San Paolo
E lì come e gli interventi che mi hanno preceduto le tante testimonianze e i tanti ricordi
Ma noi siamo preoccupati che venticinque aprile non resti soltanto una ricorrenza
Noi siamo preoccupati perché vediamo una grande indifferenza che comincia a colpire il nostro Paese e forse anche l'Europa
Un'indifferenza nei confronti di chi soffre
Di chi sta peggio di noi
L'indifferenza contro la violenza sulle donne l'indifferenza di femminicidi si fa spallucce
Nell'indifferenza
Cresce il fascismo
Indifferenza e brodo di cultura nel quale la destra no si annida
Oggi il fascismo non si presenta più soltanto con la camicia nera
Con le teste rasate alcuni giubbotti borchiati
Si annida troppo spesso nel fatto di non vedere quello che accade
E vorrei chiudere questo mio brevissimo intervento
Con delle parole tristemente note
Di chi per averle pronunciate fu poi deportata a Dachau
Prima di tutto vengono a prendere in leasing ieri
E fu contento perché ruba chiamano poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici
Proviene da prendere gli omosessuali
E qui sollevato perché mi erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente
Perché non ero comunista
Un giorno nell'apprendere me
E non c'era rimasto nessuna protestare
Martini indovina
Morta da via
Combattere l'indifferenza
Credo che sia uno dei nostri principali doveri
Quand'era Gazzi dell'università cui faccio dei seminari sul mercato del lavoro
Chiedo si conoscono questi valori se conoscono il sindacato se sanno del lavoro spesso mi trovo di fronte a delle risposte disarmanti
Credo che sia compito di tutti noi non solo ricordare ma ricominciare a combattere grazie
Grazie seguirà l'intervento di Michela zona in rappresentanza della Cgil prego
Lo scopo Roma
Discreta emozione a fare questo intervento
Perché in questa sala sindaco
Sono rappresentati idealmente
Quindi tra gli eredi di quegli italiani che hanno combattuto per la resistenza
Perché hanno avuto una grandissima capacità
Di mettere da parte le loro differenze per far fronte a un nemico comune e differenze mi avevano
Oggi e qui siamo riusciti a compiere a questo pezzo di miracolo in una società quella italiana che attraversata da pulsioni preoccupanti
In cui noi non dobbiamo limitarci a celebrare il venticinque aprile che deve diventare una festa per tutti gli italiani
Ma dobbiamo riprendere il discorso la memoria con i nostri giovani che non ce l'hanno dobbiamo riprendere un ragionamento culturale che non c'è
Dobbiamo prendere delle come dire abitudini a ricordare che cos'è la giustizia che cosa l'ingiustizia che cosa ha comportato quel mondo
Io credo che noi dobbiamo ritrovare lo spirito sindaco di questo la ringrazio di essere capaci di mettere da parte le nostre differenze per guardare quanto è pericoloso nemico che sta fuori da noi perché qui dentro nemici non ce ne
Qui ci sono persone che possono avere differenze e io con legno molte scenda
Però condivido totalmente quando lei viene di e rivendica con orgoglio l'impegno antifascista di questa amministrazione io di questo sono orgoglioso che sono orgoglioso di essere un cittadino romano
Per questo
Per questa iniziativa
E proviamo a vedere se dal ventisei aprile iniziamo a lavorare perché il prossimo anno saremo in grado di celebrare una grande festa degli italiani
Che idealmente riportano la storia che hanno combattuto le insegnava di nuove generazioni per non vedere gli scempi di quegli striscioni che vanno sul raccordo anulare a inneggiare un passato che dobbiamo cancellare
Buon venticinque aprile a tutti
Grazie do ora la parola rupture Chiello presidente della comunità ebraica di Roma prego
Non vi nego grande emozione
Grande emozione e gratitudine gratitudine alla sindaca al vice sindaco l'amministrazione a tutti coloro che comprendono che si battono che si impegna no per rivendicare i valori della Resistenza della liberazione della libertà
Il riconoscimento dell'altro
L'importanza di un impegno costante continuo nelle tele l'educazione nelle future generazioni è stata una giornata intensa e impegnativa questa mattina abbiamo accolto il governo in un luogo simbolo
La sinagoga di via Balbo dove c'è la lapide che ricorda i combattenti della Brigata Ebraica che si impegnarono non soltanto per liberare questa città
Ma anche per riaprire le scuole ebraiche le sinagoghe per consegnare distribuire il cibo ai romani
I per lei e non sopravvissuti a quella tragedia
Un riconoscimento che anche il presidente Mattarella è ancora anche di questo lo ringraziamo
Ha sancito con l'attribuzione di una medaglia Toro al valore una Medaglia d'Oro che la Brigata Ebraica e quegli ebrei tornati in Italia e in Europa avevano meritato
Perché se c'è una cosa per la quale unica ed è stata unica la Shoah
Era proprio l'impossibilità di scampare
Nonostante questo tornarono combatterono e ci liberarono
E poi ci furono i partigiani oltre due mila erano i partigiani e Drei oltre il Duemila erano uomini e donne
Che al di là di come viene raccontata spesso la storia usata la memoria non furono solo vittime resistettero resistettero nei ghetti di Varsavia ma resistettero anche qua
E resistette il giovane Cesana solo tredici anni
E resistette il rabbino Elio Toaff e all'UE voglio dedicare un ricordo affettuoso il sincero
Esistettero tanti altri
Che con lui ebrei e non ebrei e con loro ebrei e non ebrei son felice che qui ci sia anche il rappresentante dei partigiani cristiani che ringrazio per questa occasione
Non si arresero
E da quell'esempio a quel modello a quel sacrificio di sangue e all'amore di verità e al coraggio delle idee che dobbiamo assolutamente rifarci ancora oggi
Perché se ha un senso il venticinque aprile lo ancor di più oggi quando solo ieri abbiamo assistito a Milano all'esposizione di uno striscione che inneggiava a piazzale Loreto a una delle pagine più terribili che la nostra storia dei personaggi più assurdi
Che questo Paese ha rappresentato
E allora è vero non c'è spazio il venticinque aprile per altri temi
Non c'è spazio per altri temi di politica interna ma non c'è spazio nemmeno per altri temi di politica esterna estero già politica internazionale c'è spazio solo per questo per la resistenza per la liberazione per la democrazia
E voglio dedicare questo venticinque aprile a due donne
Lo faccio in quest'Aula e lo faccio veramente con umiltà e con rispetto D'Anna che hanno fatto del loro impegno nella vita
Un esempio per tutti noi
La prima
E Tina costa partigiana che ho avuto modo di conoscere
Poi fare
Eterna sarà fatto tempo fa
E la seconda e Rosetta Stame
Compagna di battaglia
Sempre a disposizione dei ragazzi sempre con un sorriso sempre aperta agli altri grazie
Grazie d'ora la parola sindaca di Roma Virginia Raggi prego
Grazie
Buon pomeriggio a tutti
Saluto la presidente della Comunità ebraica di Roma dure Gallo
Il presidente provinciale dell'ampio Roma Fabrizio De Santis
Il segretario generale dell'ANFIM Aladino Lombardi e tutte le associazioni presenti
Saluto i rappresentanti sindacali di autorità civili e militari e tutti
I presenti qui oggi
E per me è una grande gioia avere tutti voi in Campidoglio ospitati nella solenne aula Giulio Cesare il luogo più alto della democrazia capitolina che oggi ospita le celebrazioni del venticinque aprile la festa della liberazione dall'occupazione nazifascista dell'Italia del nostro Paese
Ci abbiamo lavorato
Un po'però se l'abbiamo
Come Amministrazione capitolina cogliamo questa occasione per ribadire in modo chiaro e netto
Che il venticinque aprile e la giornata in cui dobbiamo ricordare che come popolo siamo stati in grado di chiudere una delle pagine più oscure e più tragica della nostra storia
Quella degli orrori derivanti da una ideologia aberranti
Dobbiamo ricordare in modo chiaro elmetto che il venticinque aprile è una giornata in cui dobbiamo ringraziare tutte le donne e tutti gli uomini tutti i giovani tutti meno giovani e tutti gli anziani
Che a vario titolo hanno combattuto a rischio della prova propria vita sino a perderla guardando alla riconquista della libertà della nostra Italia Västra Amato Italia
Le formazioni partigiane e militari insieme alla popolazione tutta si unirono contro il carnefice in nome della libertà e della democrazia e per questo moltissimi pagarono con la loro vita
Ed è in questo venticinque aprile in questo settantaquattresimo anniversario della festa della Liberazione
Che noi vogliamo tornare a dire grazie proprio a tutte quelle persone che ebbero il coraggio di scegliere di stare dalla stessa parte per ridare al proprio Paese la dignità persa
A tutte quelle persone che hanno saputo guardare oltre le rispettive differenze e hanno saputo unire le loro forze sotto un'unica bandiera quella dell'antifascismo
Una bandiera che rappresenta il valore e il sentimento che pulsa nei nostri cuori e nelle nostre coscienze
Ecco perché non dobbiamo non possiamo e non vogliamo considerare il venticinque aprile una mera celebrazione del nostro passato
La nota al sopruso dell'uomo sull'uomo la notte contro la negazione dell'uomo da parte dell'uomo sono
Fenomeni
Che dobbiamo tenere vivi come purtroppo vidi
Sono gli episodi
Che vediamo e che tendono a riproporsi
Per questo il venticinque aprile come ho avuto modo di evidenziare questa mattina e che voglio ribadire in questa occasione è una ricorrenza viva che deve tenere sveglie le coscienze e il cuore di ognuno di noi
La bandiera dell'antifascismo deve restare alta ammonito e sentinella perenne
Questa bandiera ci deve invitare a non dimenticare mai a tenere sveglia la memoria e a riconoscere i segnali premonitori
Di questi ritorni di questi rigurgiti e ci deve indicare sempre la strada da percorrere in questo dobbiamo restare uniti al di là delle normali differenze della dialettica politica antifascisti sempre
E questo lo dobbiamo non solo hanno voi me lo dobbiamo ai nostri giovani perché sono il nostro presente saranno il nostro futuro
I nostri giovani come noi si sono e siamo liberi di muoversi liberi di dire quello che pensiamo liberi anche di contestare di manifestare lo dobbiamo a tutti coloro che hanno deciso di resistere
Di pagare anche con la loro vita perché noi oggi
Potessimo godere di cura possiamo godere di quella libertà
C'è un progetto che stiamo portando avanti con molta forza e determinazione si chiama a testimoni dei testimoni e rivolto ai nostri giovani
Perché queste parole debbono essere poi tradotte in atti
E i giovani ci sorprendono
Se noi siamo in grado di dare i giovani ci restituiscono moltiplicato
E questa è una lotta che non possiamo perdere non ce lo possiamo proprio permettere
Cosa sarebbe infatti in Italia cosa sarebbe Roma senza questa passione politica
Senza quei ragazzi quelle donne e quegli uomini che lottano instancabilmente contro le aberrazioni che avevano reso succube un'intera nazione noi non saremmo qui
Ed è nostro compito continuare quella lotta quella Resistenza ecco perché credo che oggi il venticinque aprile
Oltre che celebrare ricordare quanto accaduto in passato il prete d'avere un ruolo fondante per il nostro futuro
Per la difesa del nostro Paese per la difesa della nostra democrazia
Una democrazia Forte dedicata allo stesso tempo che ciascuno di noi ha il dovere di difendere di esprimere anche nei piccoli gesti quotidiani
Ribellarsi ai soprusi ferme nei propri diritti portare ed esigere rispetto per l'altro per le nostre istituzioni sono per esempio esercizio sì di altissima democrazia
Ciascuno di noi prende deve praticare questa scelta ogni giorno anche e soprattutto quando qualcuno calpesta il pane e minaccia un bambino
Solo in questo modo esercitando e praticando ogni giorno il senso profondo di questa nostra democrazia che possiamo percorrere la strada verso il futuro con una maggiore consapevolezza
Consapevolezza che tutto può tornare più forse come singoli siamo fragili possiamo essere fragili di fronte al male ma che se ci uniamo stiamo insieme
Possiamo fare grandi cose possiamo essere invincibili perché percorriamo insieme la stessa strada combattiamo la stessa letta la stessa battaglia
E possiamo creare solide fondamenta del nostro vivere attuale del nostro futuro
E proprio per la necessità di vivere ogni giorno quei valori i nostri valori che ringraziando vi tutti per la vostra presenza qui per la vostra partecipazione vi auguro un buon venticinque aprile una buona resistenza labbra la liberazione dal nazifascismo
Sindacale ora prima del termine delle cerimonie ci sarà l'esecuzione degli inni erogato da parte la banda musicale del corpo dalla polizia locale prego
O
Aveva