Overshoot

Ora se era ben trovati all'ascolto di radio radicale Errigo Salvatori in voce per il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente over Sciuto oggi ci occuperemo
Del disastro dei rifiuti nella Capitale intanto qualche notizia di cronaca sembra che potrebbe essere risequestrato Breve il Tmb di Rocca Cencia dopo l'incendio del ventiquattro marzo ricorderete entro pochi giorni quindi
L'impianto dei rifiuti potrà tornare alla piena efficienza garantendo il funzionamento del trattamento dei rifiuti su quanto avvenuto domenica sera la procura di Roma ha avviato un'indagine per incendio colposo e ha disposto una consulenza tecnica per accertare le cause del rogo
Rispetto però alla crisi dei rifiuti nella Capitale e più in generale al governo della gestione dei rifiuti
Abbiamo avuto modo di leggere nei giorni scorsi un articolo molto interessante di Giovanni Hermann in che è stato presidente di Legambiente Lazio e assessore all'ambiente della Regione Lazio almeno novecentonovantacinque al due mila e presidente dell'anno nel due mila sei
Al due mila otto articolo di Hermanin pubblicato sua newsletter degli Amici della Terra Astrolabio dove si arriva se chi governa non decide questo il titolo del pezzo dell'autore che come
Che abbiamo appena detto ha avuto delle responsabilità di governo operative negli scorsi decenni
Un pezzo dove
Hermanin ha raccontato la sua versione su quando come perché la città di Roma e la Regione Lazio hanno rinunciato a governare la gestione dei rifiuti
Scrive Hermanin poche cose dimostrano in maniera altrettanto lampante dove possono condurre l'incapacità di governo e l'assenza della politica
Come la situazione di abbandono che ormai da anni vive a Roma
Il degrado riguarda infatti i fondamentali di una comunità urbana i trasporti le condizioni delle pubbliche vie la gestione del verde pubblico e il decoro e l'igiene pubblica con particolare riguardo ai rifiuti e la loro gestione ridurre la capitale del Paese in una condizione di discarica diffusa in cui rifiuti periodicamente si ammucchiano per strada e per giorni e non vengono raccolti perché non c'è dove portarli sembra decisamente incredibile se soltanto si pensa che all'inizio degli anni due mila
Tutto era stato predisposto per il superamento di Malagrotta e per un sistema di smaltimento in linea con le direttive comunitarie le tecnologie industriali adottato in tutta Europa
Il recente incendio all'impianto Tmb della Salaria è in tal senso una metafora del disastro prodotto da un quindicennio di assenza di indirizzi di governo operativi
Di qualsiasi politica seria del settore che non fosse la rituale di inutile chiacchiera su un meraviglioso futuro a rifiuti zero in cui per lo più si esercitava la rappresentanza politica dalla città
Facciamo un po'di storia per capire come si sia arrivati a questo punto i due grandi impianti Tmb della Salaria di Rocca Cencia entrati a regime con grande ritardo nel due mila otto
Furono realizzati intorno al due mila per iniziativa della Regione Lazio con il piano per l'ambiente mille novecentonovantasette due mila messo a punto d'intesa con il ministero dell'Ambiente che finanziò anche il resto dell'attuale struttura industriale dell'arma o quel che ne rimane
Due grandi impianti di separazione del multimateriale Rocca Cencia e Laurentina l'impianto di composto per degli Maccarese e il forno con recupero energetico dei rifiuti ospedalieri di Ponte Malnome
Prima di questi impianti va ricordato l'arma ovvero la municipalizzata romana dei rifiuti non era un'azienda industriale limitandosi allo spazzamento dalla città e al trasporto dei rifiuti nella discarica di Malagrotta
Contestualmente la Regione impose con ordinanza tutti i gestori delle discariche attive a Roma nelle province la realizzazione di Tmb in testa agli impianti inclusi quelli Colari a Malagrotta
E finanzio ed avvio la raccolta differenziata
Sempre in quegli anni nel Lazio vennero chiuse un centinaio di discariche comunali del tutto fuori norma né in cui finiamo di tutto ed autorizzative realizzati i termocombustore di Colleferro di San Vittore Cassino
Si trattò di una imponente opera di infrastrutturazione industriale che aveva come fine la chiusura di Malagrotta e la sua sostituzione con un moderno sistema di trattenimento e smaltimento
A cui mancava soltanto la localizzazione
Del termocombustore pubblico di Roma ritardato operando in consiglio comunale per l'opposizione strumentale idea ed ideologica della sinistra estrema e poi bloccato definitivamente da una incredibile inchiesta della magistratura
Conclusasi di recente con la soluzione di tutti gli imputati perché il fatto non sussiste infatti nel due mila otto la costruzione dell'impianto
Era iniziata ad opera di un consorzio a maggioranza pubblica che vedeva il trentatré per cento di Ama il trentatré per cento di accesso trentatré per cento di Colari
Il tutto fu realizzato vale la pena ricordarlo senza nessun bisogno di commissario poteri speciali basta una chiara volontà politica ed un'assunzione di responsabilità da parte dei decisori politici
Da allora però siamo arrivati alla giunta Alemanno Marino e raggi a Roma e a quelle Polverini ed Zingaretti in Regione ebbe la meglio il partito degli irresponsabili e degli specialisti nel rincorrere i particolarismi e i discorsi da bar
I risultati sono ora sotto gli occhi di tutti
E infatti nessuno si è preso la responsabilità che l'onere fondamentale della funzione di governo di trovare un sito per la nuova discarica di servizio e senza di essa senza i termocombustore pianificati tanto a livello regionale che a livello nazionale a diventare discarica ormai da anni e tutta la città
Ma c'è di più e di peggio perché mentre non si è fatto nulla per chiudere il ciclo
Negli ultimi cinque anni si è proceduto ad un progressivo smantellamento dell'apparato industriale dell'Ama realizzato negli anni precedenti
Il forno per gli ospedalieri è in manutenzione e non è previsto un suo riutilizzo
I due Tmb dopo anni di un uso improprio che li ha ridotti a discarica transitoria sono usurati al punto che quello della Salaria alla fine è andato a fuoco quelli Colari dello stesso periodo sono ancora in perfetta efficienza
Infine il termocombustore pubblico di Colleferro di proprietà dell'Ama di una società regionale in piena emergenza rifiuti a Roma è stato chiuso dalla Giunta Zingaretti nel due mila diciotto per motivi di bassa cucina elettorale
Intanto i rifiuti a carissimo prezzo vengono spediti fuori regione
In un recente partecipato incontro sul emergenza rifiuti a Roma
Organizzato dal benemerito comitato tutti per Roma Roma per tutti del resto il Comune lama erano assenti perché l'assessore si era dimesso i vertici Ama erano stati rimossi
Mentre la Regione Lazio si è presentata con un programma talmente astratto indefinito da far rumoreggiare la sala
La strada per cominciare ad affrontare la situazione è ancora lunga ma a quanto pare nessuno in grado di capire da che parte andare questo
Dunque il pezzo di Giovanni Hermanin che come abbiamo detto il presidente è stato presidente di Legambiente Lazio assessore all'ambiente della Regione Lazio almeno centonovantacinque al due mila
E Presidente dell'Ama dal due mila sei al due mila otto dove si arrivasse chi governa non decide un autore insomma Hermanin dall'autore di questo articolo che una persona che ha avuto responsabilità di governo e operative negli scorsi decenni che racconta la sua versione su come quando e perché la città di Roma la regione Lazio hanno rinunciato a governare la gestione dei rifiuti
Noi Hermanin lo abbiamo intervistato per tentare che sono i facce di farci raccontare un po'di storia per capire come si sia arrivati a questo punto siamo partiti però dallo spunto dell'Incendio del Tmb di Rocca Cencia perché il ministro Costa ha dichiarato insieme ad alcuni deputati debuttare il Movimento cinque Stelle
Che è palese proprio rispetto all'incendi Rocca Cencia che ormai ci troviamo davanti a un piano ben orchestrato per non far funzionare il sistema dei rifiuti nella Capitale ecco
Sentiamo che cosa ne pensa ma
Io penso che non c'è nessun bisogno di un piano perché
La mancanza di decisioni strategiche
Che che in questo momento vive a Roma da parte del chi è responsabile della città
Rapportando anzi più che sta portando ha già portato da parecchio tempo al disastro cioè dal fatto
Che non c'è più Malagrotta alla discarica è diventata Roma insomma tra ci sembra guardando anche essere della capitale che questa volta siamo arriva davvero al collasso no perché dopo anni insomma di false prospettive con i quali
Si è fatto credere i cittadini che rifiuti potessero scomparire solo con la raccolta differenziata e senza fare impianti oggi i nodi vengono al pettine ecco anche lei
Nel suo articolo fa una polemica contro i rifiuti zero come a dire insomma i rifiuti zero non esistono c'è bisogno anche degli impianti a Roma
Prendiamo anche in considerazione se vogliamo la politica di Zingaretti no c'è stato ci sono stati anni di immobilismo di saturazione delle discariche esistenti Zingaretti ma insomma
Ha vantato anche la chiusura di Malagrotta però non ha trovato una soluzione alternativa e ultimamente non ha trovato di meglio
Che proporre l'apertura di una nuova piccola discarica c'è una discarica da quasi tre milioni di tonnellate che dovrebbe durare fino al due mila venticinque dall'altra parte voi c'è la raggi insomma che parla riflettori di pressione come sua città non fosse interamente sommersa dai rifiuti
E fra Roma praticamente non propone altro che l'export dei rifiuti vogliamo partire da qua massima io credo che si debba partire da uno considerazione molto semplice
Ultimamente appunto si sottolineava come spesso ho in questa materia si comincia il discorso dicendo
Diciamo soprattutto chi non la conosce comincia il politico di turno diciamo non perché io ossia polemico con la politica perché ovviamente di buona politica che ha bisogno questa è la realtà ma diciamo i riti il consueto politico che non sa di che parla
Inter in inizia il discorso dicendo il problema dei rifiuti è complesso
Allora non c'è niente di più stupido di questa affermazione
Ma da
Diciamo ricordarci che l'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea che fa parte dell'Occidente da sempre diciamo
Perché se noi andiamo a vedere tu finiti tutte le grandi città europee e e mi fermo l'Europa sono fu dotate di un sistema di smaltimento Complesso quello sì
Fatto di
Raccolta differenziata che mira diciamo agli obiettivi europei
Che nel nostro Paese sono il settantacinque per cento
Stiamo ancora a Roma a parecchio lontani ma diciamo l'obiettivo va perseguito
Poi il trattamento dei rifiuti e una quota parte che si aggira intorno al venticinque trenta per cento
A recupero energetico come finisce far bruciati per produrre energia questore accade a Francoforte all'ombra a Parigi a Madrid a Zurigo a Berna a Brescia a Mila no ma non c'è niente da inventare immagini che cosa cosa sono tutte queste banalità solo in piscina e a Roma siamo così bravi
Da trovare sistemi meravigliosi in base ai quali appunto i rifiuti non si sa più che fine fanno io credo che Roma e e in Sicilia
Dal Sempre c'è un pessimo rapporto con la tutela dell'ambiente e questo in caso di rifiuti non purtroppo non fa eccezioni
è un caso secondo lei che siano proprio le Regioni non dotate di impianti ad avere una crisi e dei rifiuti diciamo immondizia tra le strade
Va be'e direi che questa
In più più chiedo è una dimostrazione è una dimostrazione semplicemente se poi aggiunge che a Roma
Chi deve assumere le decisioni e diciamo chi ha la responsabilità di governo non soltanto gli onori ma anche l'onere di decidere e e di fare scelte che possono essere anche impopolari ma in questo è proprio della funzione di governo è bene e queste per queste persone penso alla Regione in questo momento
E inglese al Comune questo aumento era che non vanno assolutamente nulla il piano
Approvato dalla Regione è una cosa da mettersi a ridere e leggendolo e rientra nella fattispecie tipica dei piani che è un recente articolo
Del del Sole ventiquattro Ore riportava che quella per cui se con grandi discorsi alla fine i rifiuti non si sa che fine facciano perché
Di questo si tratta ecco perché immobili
Le tecnologie industriali collaudate sicure per chiudere il il ciclo oltre all'obiettivo e che bisogna tenere assolutamente fermo della raccolta differenziata perché da sempre la l'Unione Europea ci indica tu UE e pilastri nella nella trattare diciamo i rifiuti che sono il recupero della materia e il recupero nel nel CIA esattamente quello che si deve fare viene prima
E il recupero della materia poi senza recupero di energia
Il città non si chiude il cerchio e i rifiuti vanno nel termovalorizzatore vicino o lontano di un'altra città di un altro Paese
Che sono stati più bravi di noi processato un po'diciamo una pretesa di trasformare la gerarchia europea di gestione dei rifiuti in una priorità temporale no per esempio si diceva prima si raggiungono gli obiettivi raccolta differenziata riutilizzo
Poi si penserà al recupero di energia se ancora nessuno sapendo che significa quel e e esattamente ripeto era una intensa Malatrasi dovete vantati o perché è una mia idea sostenuta da molti ragionevole esponenti ambientalisti quieto spiega
Io sono diciamo Marco a questi problemi viene dal mondo ambientalista un accordo anni fa un pretendente della lega per la mia bella Lazio per tanti anni quindi
Non non sto facendo un discorso non ambientali non facendo un discorso va ambientalisti che volevo dire questo questa cosa gli ha detto lei prima arriva non tiene conto di una cosa che a Roma che producono e in in ogni giorno poco meno di cinque mila tonnellate di rifiuti
Ma ne i rifiuti sono un flusso non solo non so non si può dire prima pagina e che ci fai nel frattempo limiti da una parte fissa effettivamente quello che sta succedendo immettono e rimangono per strada
Per questo diciamo che è stato una tesi che ha consentito agli amministratori questo forse lo possiamo dire
Succubi del tabù dell'incenerimento come Zingaretti altri di rinviare ogni decisione per anni perché insomma è stato un metodo sbandierato da dalla politica a Roma e in generale nella Regione Lazio
Sì diciamo che non è sempre stato così
Io non mi stanco di ripetere che a cavallo tra gli anni andrà andrà alla fine del mille alla fine del millennio all'inizio del nuovo millennio quindi dagli anni novantacinque agli anni due mila più o meno
Proprio avendo ben chiaro il fatto che di lì a poco si sarebbe dovuto chiudere Malagrotta
E furono realizzate o non scritto un piano realizzato
Un grande piano io allora ero assessore della giunta mi Badaloni di centrosinistra in Badaloni alla Regione
E insieme con il ministero dell'ambiente in cui ti creo la portare in pratica infrastruttura industriale
Per chiudere il appunto il ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio furono realizzati due Tmb
Finanziati e realizzati Autorizzati quelli privati prima c'erano solo buche in tutto il Lazio ce n'erano più di cento di cui ovviamente il novantanove per cento erano assolutamente
Fuori Lecce nel tanto che qui poteva accedere chiunque e gettando fili qualsiasi cosa eccetera eccetera si chiusero tutte quelle ricreò il tema di trattamento si finanziò la partenza della raccolta differenziata quindi fuori tariffa perché per partire ci voleva appunto l'investimento iniziale
Io come assessore vero detta autorizzare il e rischi realizzare i due termocombustore del Lazio quello di Cassino che adesso e dell'Acea e quello di
E quello di Colleferro
Regno fu creata anche in sostanza tutta l'infrastruttura industriale come dicevo che con l'ultimo pezzo di termocombustore di Roma avrebbe dovuto è chiudere il ciclo dei rifiuti
E che non avendo naturalmente calcolato l'obiettivo della raccolta differenziata lì allora non era al sessantacinque per cento e un po'minore ma comunque appunto come uno degli obiettivi di questo di di questo piano
Tutto ciò è stato vanificato
E la cronaca di questi giorni ci dice che e agitato
Addirittura distrutto
Si è progressivamente distrutto il sistema industriale dell'Ama
I Tmb che vanno a fuoco di il per il termocombustore di corpi Colleferro che era stata appena dei
Eran appena andato un revamping cioè nella in una ammodernamento che periodicamente questo tipo di Lippi strutture del tecniche devono venire
E viene chiuso del Pd a Rieti per ragioni di cuscini bassa cucina elettorale diciamo della provincia di Roma l'arancino la nomino nemmeno perché come se non ci fosse insomma
If I chiude e non si riapre il termocombustore per degli ospedalieri con anche quello con recupero di energia Ponte Malnome sempre finanziato dal piano triennale dell'ambiente in sostanza invece di fare
Il non fare ha prodotto il disastro e questo disastro va sottolineato è qualcosa
A cui non eravamo condannati per chissà quale colpa originaria ma semplicemente dettato è stato l'opera delle non scelte di chi ha governato voglio sottolineare che sia pure con lentezza durante il la Giunta Veltroni alla fine era stata nominata una commissione per localizzare il termocombustore di Roma che doveva appunto chiudere il ciclo e la era stata nominata questa Commissione presieduta da Ganapini ed altri illustri
Specialisti della materia ed ambientalisti e la
E la
La conclusione di quella commissione sono tre righe le posso lei stessa se la quinta viste le esperienze maturate in Paesi industrializzati europei ed extra-europei si può ritenere che impianti di recupero energetico dei rifiuti
Di progettazione aveva a avanzata che applicano le migliori tecnologie disponibili
Se chi ha doti con procedure di gestione ottimali e diversificate comportino un impatto sostenibile sia dal punto di vista ambientale e dal punto di vista di Gianico sanitario
Poi arrivo Alemanno e tutto Fini nel contempo partiva un'inchiesta penale
Su tutti su tutto l'ecosistema romano
Un'inchiesta
In cui diciamo tutto ciò che funzionava è stato messo sotto processo inchiesta che dura da dieci anni ha bloccato totalmente il sistema e quest'inchiesta che concluse a dicembre con l'assoluzione perché il fatto perché il fatto non sussiste di tutti gli imputati ecco diciamo tra i responsabili maggiori nella nella in questo disastro della gestione dei rifiuti romani e credo di poter indicare anche la Procura della Repubblica di Roma nella persona dei pubblici ministeri che si inventano processi come qui
Ringraziamo comunque Giovanni Hermanin è che come abbiamo detto è stato già presidente di Legambiente Lazio assessore all'ambiente della Regione Lazio dal mille novecentonovantacinque al due mila
E anche presidente della ma continuiamo a parlare di rifiuti continua a parlare di Roma perché come diciamo appunto la capitale non a impianti di smaltimento ma nemmeno ne vuole e tra l'altro tra i territori che vanno
Ospitare questi rifiuti della Capitale c'è anche la Ciociaria cioè il sud
Del Lazio che si becca l'ampliamento di Roccasecca con il placet della regione Lazio e del governo ne parla Francesco Garofani sempre sull'astrolabio in un articolo intitolato Roma se mangiata un'altra discarica
Garofani che scrive il due mila sedici quando la Regione Lazio avvia il procedimento per l'individuazione delle aree per nuovi siti di discarica
Beh qui risulta che la provincia di Frosinone non ha bisogno di altri impianti la capacità della discarica di Roccasecca e all'epoca di quattrocento mila tonnellate sufficienti a coprire il fabbisogno di tutti i suoi novantuno Comuni fino al due mila ventiquattro
Ma poi in Ciociaria iniziò ad arrivare i rifiuti romani al ritmo di cinquanta TIR al giorno con punte fino al novecento tonnellate al giorno e tutto cambia
Le previsioni fatte fino ad allora si sciolgono come neve al sole Roccasecca si avvia ad esaurire le sue capacità e quindi alla chiusura
Così all'inizio del due mila diciotto la madre S.r.l. la società proprietaria presente in Regione Lazio il progetto di ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi in località Cerreto nel comune di Roccasecca
Da principio si tratta di una richiesta di ampliamento di oltre settecento mila tonnellate poi ridotte a circa duecento mila sulla base delle previsioni della provincia di Frosinone calibrate sul solo fabbisogno della Ciociaria
Il progetto presentato dalla madre S.r.l. consiste nella sopraelevazione dei lotti tre quattro del bacino quattro in via di esaurimento
La Conferenza dei servizi avviata dalla giunta Zingaretti prima delle elezioni del marzo del due mila diciotto in tre sedute conclude positivamente l'iter e nello scorso mese di gennaio rilascia il provvedimento autorizzatorio unico regionale
Non è stata però una decisione unanime il ministero dei Beni culturali si è opposto per assenza di legittimità paesaggistica
Il Comune di Roccasecca si opposto per questioni igienico-sanitarie
La provincia di Frosinone ha tentato una mediazione proponendo che i rifiuti a trattare a Roccasecca provengono quasi esclusivamente al proprio territorio niente da fare l'autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio senza ulteriori prescrizioni
Al Mibac al comune normalmente una strada prevista dalla legge per resistere quella di porre opposizione presso il Presidente del Consiglio dei ministri
Siamo all'oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il sette marzo scorso
Decide di accogliere parzialmente la sola opposizione del Mibac disponendo di ridurre a soli dieci metri l'innalzamento della discarica di Roccasecca e consentendo nella prosecuzione dell'esercizio per non più di quattordici mesi
Il sindaco di Roccasecca avvocato Sacco ha inviato una lettera di protesta al Presidente Mattarella
Ma notizia rimasta relegata nelle cronache locali e non accede al dibattito politico anche se a nostro avviso la Regione dovrebbe dar conto pubblicamente del proprio comportamento
Il Piano regionale dei rifiuti non aveva deliberato proprio alle scorse settimane
Che a Roma dovesse bastare una discarica di servizio perché dunque porre le premesse per ulteriori sconfinamenti dei rifiuti romani territorio altrui questo dunque Francesco Garofani Roma se mangiato un'altra discarica che ci spiega
Appunto quello di cui abbiamo parlato
Anche prima con Air Marina cioè il fatto che la capitale Roma impianti di smaltimento continua a non volerle così la Ciociaria si becca l'ampliamento di Roccasecca con il placet della regione Lazio e del Governo la cosiddetta
Sindrome Nimby not in my backyard ci fermiamo qui però oggi con il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente ove asciutte noi torniamo la settimana prossima adesso
Restate in ascolto perché i programmi della nostra emittente di radio radicale proseguono è un saluto come sempre da Enrico Salvatori