Tra gli argomenti discussi: Cultura, Docenti, Immigrazione, Istruzione, Letteratura, Libro, Lingua, Scuola, Volontariato.
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Rubrica
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scrittore, insegnante e presidente dell'Associazione Penny Wirton
Radio radicale bentornati o nuovo appuntamento delle parole le cose questa volta siamo venuti a trovare Eraldo Affinati benvenuto bentornato radio radicale si arrivasse a voi
Siamo qui nei locali della scuola Penny Winston Zona Tiburtina Casal Bruciato per raccontare del suo ultimo libro via dalla pazza classe con un sottotitolo educare per vivere edito da Mondadori questo è un libro molto interessante particolare al tempo stesso perché Eraldo lascia abituato ovviamente a al racconto della realtà la narrazione ma questo diciamo unisce riallacciandosi a tante gloriose scuole di narrazione all'idea di raccontare qualcosa ma al tempo stesso di stendere un manifesto educativo è un manifesto educativo che passa per la carne viva ovvero per le persone
Allora via dalla pazza classe diventa non solo un libro per in qualche modo comprendere una realtà ma diventa anche una sorta di manuale di istruzioni su come educare per vivere l'ora raccontaci anche il percorso per arrivare a questo libro ed altri
Sì questo libro il frutto di undici anni di di lavoro praticamente dal tempo in cui cominciamo io e mia moglie
Anna Luce Lenzi a fondare questa scuola di italiano per immigrati la chiamiamo Penny Wilton dal titolo di un romanzo
Di Silvio D'Arzo intitolato proprio Penny Wilton e sua madre
Era la storia di un bambino che non conobbe mai suo padre abbiamo preso spunto da da questo grande scrittore Silvio D'Arzo
Creare questa scuola che molto perché è una scuola non scuola un rapporto uno uno qui ci sono soltanto a Roma sessanta settanta volontari che si mettono vicino a sessanta settanta immigrati
Allora gli immigrati vengono da tutto il mondo dall'Africa al mondo slavo dal Bangladesh
Sono spesso ragazzi minorenni non accompagnati che vivono nei centri di pronta accoglienza però ci sono anche molti adulti molte donne con bambini ci sono persone che vengono da tutto il mondo sostanzialmente certo molti di loro portano dentro di sé le cicatrici ride di quello che hanno vissuto soprattutto che è passato per la Libia in particolare poi ci sono i i volontari i volontari possono essere ho diciamo adulti
Pensionati oppure ragazzi delle scuole in questo caso romana romane che fanno l'alternanza scuola lavoro qui
Sedicenni e diciassettenni di liceali e sui due tecnici superiori anche professionali che vengono qui e insegno non la nostra lingua e loro quei cani immigrati
Il rapporto uno a uno che la cosa che più di tutti mi mi ha colpito in questi anni in questi undici anni sì creare rapporti speciali particolari d'affetto un d'umanità
Allora la Penny Uyl tornare qui a Casalbertone non casa bruciano nasale della Santa Sede per chi non è di Romeo guardare Romano portò via Alpa Aportona aciclovir vicino appunto Tiburtino
Qui la regione Lazio devo dire ci ha dato uno spazio in comodato d'uso gratuito un ex garage di qui siamo uno spot è un ostello universitario
Dove sono presenti peraltro anche ragazzi immigrati che vengono qui a fare gli ingegneri a fare
Diciamo a studiare università ma i nostri riferimenti sono gli immigrati di neo arrivati proprio quelli che arrivano e non sanno parlare proprio italiano sono spesso analfabeti lingua madre io vi sono tante esperienze in questi anni
E ho voluto raccontarla avuto raccontare in via dalla pazza classe cosa significa fondare una comunità come questa che è nata a Roma ma adesso è estesa in tutt'Italia con quarantadue sedi che però stanno ancora crescendo
Che vanno dal Sud al Nord da Messina Udine abbiamo tutte questa questa miriade di associazioni che si rifanno sullo stile educativo e firma un patto d'intesa per cui questi beni Wilton ormai ispettore insieme migliaia e migliaia di persone certo è una goccia dico a me stesso no per è una goccia preziosa diciamo perché comunque mostra mostra che c'è anche un'Italia strana diversa da quella che noi vediamo sui giornali poi questo libro a partire dalla venivo Vertone diventato anche una riflessione sulla crisi
Etica che noi stiamo vivendo Utah insegnante Vito negli occhi ai miei studenti insomma
Oggi l'insegnante solo non ha punti d'appoggio deve quindi anche una riflessione su cosa significa la valutazione su cosa significa la qualità scolastica cosa significa andare bene a scuola o andare male a scuola
O anche andare bene nella vita o andare male della vita quindi si estende già certo punto questo libro non è più soltanto un libro sulla venne in virtù ma diventa una riflessione su cosa significa appunto ma tu prima dicevi
Educare oggi educare a credere nel futuro insomma credere
In un mondo che non ci possiamo somma
Aspettare diverso se non entriamo in azione per cambiarlo
Ecco all'interno di questo libro c'è diciamo un mix molto interessante perché
C'è innanzitutto nella pratica nella prassi l'attualizzazione della lezione di Barbiana e quindi di don Lorenzo Milani di quelli che appunto ieri come oggi sono i cosiddetti ultimi gli ultimi hanno una caratteristica ovvero la preclusione non solo dell'aspetto dei diritti e della libera opportunità ma anche della profilazione culturale quindi del sapere
In questo libro si comprende quanto non solo una a assenza di accesso al sapere e crea continuamente un meccanismo di esclusione ma si comprende quanto questo meccanismo di esclusione sia a a mio avviso cercato e cercato perché mentre noi parliamo qui nell'altro salone abbiamo penso intorno ah ai centocinquanta talenti che sì confrontano oltre che in qualche modo formarsi allora ammette finendo di leggere questo libro mi è venuto in mente quanto poi perdiamo almeno non in qualche modo interfacciarci con l'altro e con gli altri e questo forse uno dei primi assiomi dell'educare per vivere
Sino ti ringrazio questo è un punto cruciale perché in effetti io lo vedo sia dal punto di vista dei volontari sia dal punto di vista degli immigrati quello che noi perdiamo partiamo dei volontari qui ci sono ragazzi che spesso vengono dei licei che sono di esse ha nelle scuole disturbi specifici di apprendimento cioè sono ragazzi hanno difficoltà in classe
Quando spirito io qui in azione sono i migliori
Allora io vado dall'eversore se dico ma come mai questo questo tuo studente che magari in classe rende poco ha bocciato all'insegna di sostegno addirittura e dice qui supera la sua inquietudine supera la sua dislessia supera la sua mancanza cognitiva ma come è possibile che questa ecco uno che noi perdiamo nel senso che qui Tufano Rizzi essa parte il ragazzo con problemi ma anche ragazzo ordinario
Sentita di più rispetto a quello che può dare in classe io tante volte l'ho verificato questo mi ha colpito tanto questo board appunto appunto Isa di volontari e che la stessa cosa possiamo dire per gli adulti
Dal punto di vista l'immigrato clamoroso questo veto decise nel senso tu qui di vedi veramente queste persone che hanno una storia
Dal punto di vista dell'esperienza straordinaria no che però non possono esprimere per gli manca la lingua
Ecco che il ragazzo di Barbiana di oggi e Luís a Mohamed e quello che ti scopre la pancia ti fa vedere il buco nello stomaco con la la cicatrice del colpo di pallottola stento ricomposta e quello che ti fa vedere l'ustione non rimarginata
E quel ragazzo che avrebbe potuto si potrebbe raccontare potrebbe diventare luglio un Don DeLillo italiano no Redondo ed è stato e figlio di italiani da degli Stati Uniti ha scritto under Ward e quindi in qualche modo lo scrittore che
Assorbe diciamo il peso della generazione precedente Ettore istituisce una lingua nuova
Io allora non insegnando italiano facciamo questo cerchiamo di dare gli strumenti a questi immigrati affinché loro possono raccontare innanzitutto a se stessi e poi a noi
Non solo coloro hanno vissuto ma cosa ne hanno ricavato da quello che hanno vissuto quindi i loro valori allora qui ogni persona e preziosa ogni persona è una fonte
Tu puoi trovare il Rizzo omologati racconta a Mogadiscio come viveva poi trovare quello che parte da Lagos Settis spiega cosa significa andare a scuola Lagos cioè quell'altro che ti racconta
L'Afghanistan di oggi vede la divisione tribale che c'è ecco tutti quanti gli fanno capire che loro avrebbero da dare a noi italiani
Sangue il sangue prezioso e noi neri che potremmo ricavare tanto è usciremmo da revisioni precostituite stereotipate immigrato si l'immigrato no
E ci metteremo a confronto con le persone vere
E capiremo qualcosa di noi stessi che altrimenti non comprenderemo
Quindi staminali incerto per me è stato fondamentale scritto due libri su di lui uno l'uomo del futuro dedicato agli adulti l'altro Rizzo in un'altra scuola rivolto ai più giovani per raccontare il priore di Barbiana ai più piccoli
E quindi l'ho sentito lo sento presente qui lo sento idealmente presente qui poi nel libro ci sono tante
Storie che insomma anche di scrittori per me fondamentali da Tolstoj e sono stati in Russia India Cina e a Polignano a vedere
Nella scuola che Tolstoj che le opere i suoi Moggi ITT diciamo per i figli dei contadini lui che era il presidente capo diciamo
E fino appunto a prova Bonasora cui ha dedicato un altro libro ecco tutte queste figure che mi hanno formato a Mario Rigoni Stern il senso di umanità che ho sentito in quest'uomo ho avuto il privilegio di conoscere personalmente
Tutte queste persone io li sento qui questi maestri diciamo
Di di sento quivi al mente presenti no ecco insieme a noi a costruire un'altra Italia possiamo in tanti non sono io sa siamo età anzi io ho toccato la l'attacco diciamo ma qui
Qui ci sono tante persone soltanto a Roma poi nominati ognuna diversa di questi volontari anche a me questo colpisce
Qui vengono per motivazioni diversissime l'una dall'altra c'è il politico cioè religioso cioè quello che sta in crisi a livello suo personale vuole risolvere la sua crisi io dico sempre mi piace ribadirlo qui a radio radicale se queste persone non li mettessimo vicino insieme a un tavolo al parlare di politica
Forse litigherebbero fra di loro e invece si ritrovano unite qui dello stesso gesto di pura gratuita
Nell'acqua nel quale tutti credono allora io mi chiedo vi chiedo perché non troviamo l'Italia
Tanti azioni come queste capace di mettere insieme persone diverse le une dalle altre
Ecco e questo è forse il senso ultimo della missione educativa che poi all'interno del nostro Paese si era in qualche modo estinta possiamo dire già qualche tempo fa perché da fa diciamo da da sfondo tutto quanto questo ovviamente c'è il nostro Paese con le sue contraddizioni del nostro continente il il modo che comunque ha di trattare io dico sempre il problema migratorio così come trattare i problemi ordinari perché verità la migrazione un problema perché l'Italia è un problema anche l'essere semplicemente cittadini
Italiani il sugo diciamo complimento base quindi diciamo la migrazione le migrazioni e come trattare le migrazioni non sono dissimili
La come trattare un ragazzo che era punto un disturbo tra i banchi di una scuola in Italia proprio perché le funzioni cognitive si sono totalmente abbassare Penny mestamente diventano in qualche modo anche una scuola di buona pratica possiamo dire perché
Si capisce anche all'interno di questo libro c'è un dato che tu riporti sempre alla luce ovvero la complessità cioè stare lì le cose significa affrontare la complessità affrontare la molteplicità dell'animo umano che è un po'il ruolo della letteratura ma è anche il ruolo dell'educazione e e questa è una domanda anche personale ad un certo punto
Chicchirichì che ha letto chi chi ti ama e chi ti legge anche per tuttora ha visto che che forse c'è stata anche una parabola nella tua ardita autoriale cioè ad un certo punto almeno io da lettore ho compreso che che che lo strumento di Bronte bastava più
Questo che decide gli atti corrispondeva al vero naturalista perché mi seguita da molto tempo zone del Paese Guido poco è vero diciamo è come se questo libro di cosa in particolare che è un libro manifesto come l'ha definito tu
Che in qualche modo cerca delle azioni anche oltre alla scrittura cerca anche delle azioni vuole che la scrittura arrivi ad un'azione non si contenta di una scrittura Uto referenziale infatti nasce da interventi militanti
E quindi realizzare questa tensione è vero c'è stata una se tu poni essi conosciuta adolescente arresti visto ancora un ulteriore rinvio io vengo da una storia difficile anche di inquietudini dis di solitudini adolescenziali
In qualche modo l'insegnamento ecco per me è stato e la chiave di volta sin dal tempo in cui entrai alla città di ragazzi gli fu il momento forse di snodo ma poi gli incontri con buone fecondo Milani è come se mi avessero come dire fatto capire quello che avevo sempre chiaro però la scrittura non può essere
Diciamo artificiosa artificiale deve legarsi alla vita e deve essere una secrezione dell'esistenza la vera scrittura
Quindi anche la parole parole con voi sul pronuncia sono vere stesse si lega a un'esperienza altrimenti si rischia di essere finte e i primi a capirlo questo sono i ragazzi che ti ascoltano cioè tu parli di fronte a un gruppo di ragazzi
Ti accorgi subito comune una cartina di tornasole che loro ti restituiscono
L'ipocrisia che tu gli hai dato o la verità che tu hai cerca di trasmettere allora in questo senso
Io vengo proprio da lontano infatti nei primi capitoli via dalla da Massa classe l'acuto di quando ero piccolino e andavo a scorre da una capocciata giornaliera alla alla parete della mia ora che sentivo con una prigione
Racconto la storia dei miei genitori che mi pulivo nomi mi portarono a mangiare il il carbone
Grezzo come si dava al carbone nero ai bambini che avevano erano stati cattivi perché io avevo sfondato
La finestra
E della mia stanza giocando a pallone
Io vengo da lì vengo da quella da quella tensione anch'io sono stato dico sempre un ragazzo di Barbiana nel senso i miei genitori
Avevano fatto entrambi soltanto la quinta elementare quindi io vengo da una famiglia povera ma non dal punto di vista economico che non c'è mai mancato niente per fortuna dal punto di vista culturale
E adesso sono diventato tra virgolette quello che parla e quello che scrive cioè otto ho trovato le parole
Dentro me stesso ma è questa la ragione per cui adesso gli occhiali che che viene cerco di insegnargli l'italiano mi sta facendo lo stesso azione con fatto io
Credo quindi elemento cui tutto trovi la parola tu individuo e che è come se tu quella parola
Non fossi da sola da solo d'averla trovata la vi si trovava insieme agli altri e quindi in qualche modo il linguaggio sempre una casa comune non è mai solo tu il linguaggio e di tutti
Perché come sempre io dico e la lingua e la casa del pensiero quindi se tu non hai una lingua collaudata anche il tuo pensiero sarà non formato
Quindi qui insegna italiano non è soltanto il segnale riserbo esseri averi ai tempi i tempi verbali qui insegnare italiano diventa la cosa importante diventa finalmente in quella
Finalmente quattro vedi che la parola integrazione dice che cos'è questa parola e non si può più usare tanto diventata logora
E quando un certo punto lui questo ragazzo nigeriano che era analfabeta all'improvviso vede che la scritta Città dei ragazzi aveva sempre visto in via della Pisana mi sembravano soltanto degli adesivi
Degli adesivi che l'Alfa Beta a un certo punto grazie alla Danny Wilton Śiva alla e legge Città dei ragazzi viene te lo dice professore tu mi ha insegnato a leggere
Ecco quel ragazzo lì tu hai capito quanto tu gli hai dato e quant'è dato a te stesso e questo l'ho voluto dire pieno di episodi così questo via dalla pazza classe che è scritto a tanti piccoli capitoletti
Proprio perché in fondo ogni capitolo è un'esperienza
Ecco in questo libro troviamo come detto anche le tue origini che possiamo dire anche il cuore pulsante di questa esperienza e di queste esperienze che
Diciamo risiedano soprattutto in questo caso nella città di Roma
Qualche giorno fa i papa Francesco è andato in visita al Campidoglio e diciamo ha detto delle cose molto importanti come al solito forse sono state digerite troppo velocemente dai media
Ovvero ha detto che Roma deve ritrovare quella sua dimensione di accoglienza e perché questa è una città che in qualche modo ha sempre salvato il migrante ieri come oggi
Se si analizza la storia delle migrazioni anche delle migrazioni dal Sud verso il Nord si vede che c'è una differenza c'è una differenza di assorbimento
Le drammatiche purtroppo storie che ci vengono trasmesse da chi dalla Puglia la Sicilia la Calabria la Campania migrò verso Torino Milano i centri del Nord a Roma sono sempre in qualche modo attenuate e questo perché fondamentalmente il DNA della nostra città ha fatto sì che queste storie fossero in qualche modo non tanto assorbite ma romani si diventa perché non tanto si nasce a Roma proprio perché civili a Roma questo è un diciamo è un adagio una legge non detta negli ultimi tempi anche Roma risente di quel clima possiamo dire di chiusura ma al tempo stesso mi verrebbe da dire di mediocrità perché poi in verità Penny Wilton in verità questo libero ci racconta che forse la lotte educativa più grande
Non è solo contro l'ignoranza ma è contro la mediocrità contro i non volersi stancare di comprendere l'altro allora con le parole del Papa come possono essere anche un di una volano
Per tutte le realtà che poi ci sono all'interno di questa città nel nostro Paese
Per ritrovare una complessità un senso di identità comune perché l'impressione raccontandolo da questi microfoni sto Paese che esistono tantissime brave persone sparse per per diciamo per il mondo che però difficilmente riescono a parlare la stessa lingua
Ma la sala Tina su Repubblica ha dato un'intervista proprio su questa su questo tema del Papa no hanno fatto mano chiamato a commentare la battuta che il Papa ha fatto devo dire
Nel riso straordinaria quando ci ha ricordato che Roma è una città di ponti non di muri
E lo è innanzitutto questa storico che insegnante di storia come me lo potrebbe testimoniare con degli esempi specifici
Ma anche recentemente io ricordavo in quelle quelle battute
Che quelli pensiamo a don Sardelli quando all'acquedotto sancito San Felice praticamente insegnava italiane baraccati Romanino e noi qui stiamo facendo praticamente la stessa cosa ampliata su scala planetaria quindi non sono più i borgatari di Roma
Ma sono e le persone che vengono dalla periferia di tutto il mondo
Quindi Pava ci ha ricordato questa funzione
Antropologica della della di Roma di Roma Capitale che diventa a quel punto però o un simbolo diciamo di un simbolo dovrebbe diventare un simbolo nazionale ed europeo ma aggiungo io perché l'Europa in fondo
Devo dire quali sono le basi umanistica dell'Europa se nascono in fondo da dalla culla nostrana diciamo dell'italiano nel nel mar Mediterraneo
Io sono fiducioso perché credo che esistano non soltanto a Roma ma in tutti Italia dei diritti di associazioni che fanno questo lavoro e naturalmente sono spesso stigmatizzate spesso diciamo
Non valorizzate fino in fondo e magari non si conoscono nemmeno bene le une con le altre ecco io nel mio piccolo coglierei proprio
Valorizzare tutte queste esperienze ora c'è l'avvenimento del dovrebbe essere una sorta di di lievito diciamo che però fa venire fuori
Delle realtà che sono fortissime che sono presenti ben prima di noi
E che sono forti nel Tribal si pensare diciamo a poeticamente a Sant'Egidio a tutte il lavoro che fanno i padri gesuiti con la il Centro Astalli tutte le piccole associazioni che entrano in azione in piccole go ecco questa è un'Italia che ha bisogno di un narratore ha bisogno di una di un racconto nuovo
Ecco la possibilità di uscire a non chiudersi dietro gli steccati a dire noi siamo i più bravi no questa è stata la crisi anch'io credo
Di volta a sinistra non è riuscita a contrapporre diciamo alla la vulgata
Che poi rischia di essere razzista un racconto diverso della realtà ne abbiamo delle penny Wilton in Italia
I cui volontari sono leghisti
Cosa è questa cioè a me quando me l'hanno detto sta cosa ho chiesto no Nicola come possibile questo no dice perché queste persone vengono da noi fanno volontariato lo interpretano con un gesto di amicizia nei confronti del loro amico nigeriano
Cioè che è la stessa
Frase che mi ricordo mi dicevano i miei studenti a scuola quando io dicevo
Caro c'erano appunto i rumeni che si ubriacava repressore cui sono tutti ubriachi perché non lo dice la stessa cosa cose Menna il tuo amico rumeno lì vicino più no professore perché quell'amico mio non c'entra
Ecco questa battuta io ricordo che mi colpì un porto
In fondo diciamo di fa capire loro tante cose no alla dobbiamo imparare a a parlare meglio diciamo a raccontare meglio la nostra storia e ci accorgeremmo che se lo facessimo avremmo tante persone intorno a noi che invece oggi non ci seguono per partito preso
Per una sorta di chiusura pregiudiziale già quelli sono quelli dell'immigrazione
Il problema non è questo andiamo a vedere l'ateneo vittorie cosa dice e ti accorgi sono persone molto diverse le une dalle altre che diciamo riescono a stare insieme una sorta di comunità
Di intenti diciamo è questo che a me colpisce su cui ho cercato di ragionare su questo libro che è un libro che vuole anche attraversare certi steccati vuole parlare a tutti non soltanto chi già la pensa come noi
Ecco un'altra diciamo intuizione dei di questo percorso è proprio questa scienza c'è il fatto che l'educazione fondamentalmente nasce per superare gli steccati anche superare il giudizio del pregiudizio perché spesso ci concentriamo anche esclusivamente sulla parola pregiudizio però diciamo non è che il giudizio sia comunque una cosa positiva attraverso il pregiudizio essere sbagliato in questo caso abbiamo di fronte a noi di diciamo una serie diciamo abbastanza ampia di persone che proprio non giudica ma agisce e questo forse è anche un diciamo un istruttore delle cose che non vanno cioè fare e non giudicare forse un'altra cosa che l'educazione la sfera educativa cibo
Donare insomma se tu devi insegnare a un ragazzo a scrivere e poco importa se quel ragazzo
Diciamo non ci sta simpatico la diciamo ai dei giudizi negativi sulla sua provenienza etnica e quindi un entrare all'interno della sostanza
Alle volte non ti senti un po'scoraggiato perché io mi sento spesso scoraggiato su questo anche quando accendo la televisione vedendo che fondamentalmente è una lotta che e abbastanza impari perché poi tutti i modelli culturali da dai social network che ha ai giornali si costruiscono fondamentalmente sul giudizio dell'altro
Sì se è per questo che io lavoro molto con i giovani perché l'idea di dire
Io voglio ricominciare da capo no perché ogni generazione ricomincia da capo atout al giovane ieri dall'esperienza allora l'esperienza
Lo aiuterà a superare questi giudizi pregiudizi no entrare in azione entrare in azione significa ovviamente che non è che ti andrà sempre tutto bene
Ecco questo è un altro elemento che io inserimento del romanticismo verso gli altri no cioè non è che l'altro è buono l'altro può essere cattivo l'atto di posta colare l'atto di può colpire
Però la lira formazione e la fai se tu lo metti la gli metilazione che abbiamo avuto adesso sono venute le ragazze da Bergamo e io gli ho fatto un discorsetto sa queste studentesse di un liceo linguistico il Falcone di Bergamo
Ma
Io messe subito in azione le ho messe vicino io sono sicuro esso queste ragazze che stanno vedendo la lezione come si sta svolgendo uno a uno direttamente c'era anche una ragazza disabile ben molto bello vedere lei che sta adesso li che partecipa a questa azione didattica
Siccome servirà moltissimo a questi adolescenti
E io gli dicevo prima cioè voi tornerete
A Bergamo tutto ne avete nella vostra scuola con due cose molto belle tra voi avete superato il concetto immigrazione che voi vi ricorderete la persona che avete conosciuto
Soliman Mahmoud un uomo Omara li ricordi ricorderete voi non farete il discorso sociologico sull'immigrazione ma racconta erede alle vostre amiche o ai vostri genitori
La villa la visita che avete fatto l'avvenimento riforma raccontando l'emozione che avete provato e pochi porterete in idea di una scuola un po'diversa da quella che voi avete fin qui conosciuto quella col voto con registro o diploma e con la competenza da raggiungere o da da certificare e qui invece avete visto gli occhi della persona avete capito cosa vuol dire insegnare senza spiegare avete capito
Diciamo mettersi lì direttamente la pazienza le difficoltà e i problemi che sorgono e quelli che sono i rapporti umani che sono così
Cioè ogni persona che noi incontriamo si produce questo e allora ecco che diventa questo un laboratorio antropologico della nuova Europa dico io
Quindi e quelli che diciamo noi dobbiamo puntare il massimo dello sforzo e della nostra attenzione
Bene allora siamo in conclusione non si rimane altro che ringraziare Eraldo Affinati dia dalla pazza classe educare per vivere edito da Mondadori grazie Eraldo per essere stato con attraverso sarà dato grazie a voi fa la serata grazie
E grazie lo dice ad ascoltato in seguito fino a questo momento grazie ad Alessandro Ruffini che ha curato la regia di questa trasmissione rimane regole perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale
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