Noi non archiviamo. Il giornalismo d'inchiesta per la verità e la giustizia

Questa è la storia di due giornalisti chiamavano il loro mestiere che sapevano farlo bene e che volevano farlo fino in fondo per la gente per la verità e per la giustizia e che nel fare questo sono morte
La lire
L'
Nostra storia inizia una domenica di marzo del mille novecentonovantaquattro venti marzo mille novecentonovanta uno
Buona sera nel senso che avrebbero una notizia tragicamente forbice
Della RAI Labriola nodo
Noi del lettere la nostra collega un'ombra all'epoca Arial da da dai colleghi non arriva al movente era una nostra collega era
La nostra amica una ragazza giovane Teresa voglia di lavorare
Tromboembolico deve andare dai aveva passato l'ennesimo nuove diventando in parallelo andando ad avere vogliono fare della residenza
La Somalia è stata e rimane uno dei Paesi più difficile il lavoro dei giornalisti ne erano ben consapevoli Larini RAI quanto in quello loro ultima trasferta cercarono di documentare ciò che forse nessuno autonomo corde più potuto raccontare l'intreccio cioè dei traffici criminali che si svolgevano tra Italia Somalia armi e rifiuti
Armi fornite alle fazioni che ho premevano la popolazione armi in cambio del consenso da avvelenare il mare il deserto di Somalia con i nostri rifiuti tossici non un tentativo di sequestro dunque ma un delitto mirato un delitto su commissione quello che ha fatto tacere per sempre Ilaria e Miran
Esordio paragona questo ruolo di due punti dove venivano interrati questi bidoni erano qui dove siamo adesso
E in un altro posto più avanti i cani li trasportavano e li buttavano dentro la grossa alla meno peggio lei ci dicevano che la vernice scaduta diversi erano di due fissi il gusto classico ed altresì vero sole sfida del due per lui non c'erano più buche
E quindi venivano riempite veniva interrogato quel materiale rende vengono invece nell'altra il fiato era un'unica Buchan grande lombardo mille quattrocento miliardi soldi della cooperazione fondi FAS che fine ha fatto questa impressionante modifiche Strada Galore Consales
Sono questi alcuni appunti ritrovati sul tetto inclinato
Il contesto dell'omicidio di Ilaria e birra nella guerra civile in Somalia di traffici di armi e rifiuti con l'Italia protagonista quegli stessi traffici inconfessabili per i quali forse sono morti Mauro Rostagno il comandante De Grazia
Sino al viaggio di Ilaria e Miran si è arrivati l'undici marzo mille novecentonovantaquattro a Mogadiscio già il quattordici marzo arrivano a Bosaso a intervistare il sultano il capitano del porto di Bosaso mettendo in allarme molti troppe persone
Esultano Gussago Gore fu l'ultima persona intervistata da Ilaria di quell'intervista e giunto a noi soltanto una cassetta interrotta a metà e con una registrazione di soli tredici minuti
Ma la commissione parlamentare poco ora ha detto che il colloquio coi giornalisti italiani duro almeno due ore durante le quali mi rende girò diverse cassette e Ilaria raccontato poco ore gli pose precise domande su traffici di armi e rifiuti tossici era molto informata risultano sembrava aver consultato parecchie fonti e documenti
Quella trappola mortale appena Ilaria e Miran atterrando a Mogadiscio il venti marzo mille novecentonovantaquattro un'esecuzione a sangue freddo nella zona italiana quella quindi più sicura
Nel Sud Italia nessuno sentì i testimoni anzi già caldo partono i primi depistaggi
L'auto su cui si diceva i nostri colleghi avrebbero viaggiato al momento del delitto presentato come un recupero eccezionale avvenute in Somalia oltre undici anni dopo l'omicidio costato diciotto mila
Al ritrovamento sono seguiti i trasporti l'Italia e gli esami del caso ad un certo punto la Procura di Roma
Chiede di partecipare gli esami balistici tecnici sull'auto dalla commissione parlamentare
Nel settembre due mila e cinque oppone un rifiuto a causa di quel diniego la procura non può svolgere sulla vettura una serie di accertamenti ritenute irripetibili e necessaria l'indagine
Così solleva il conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale i giudici della Corte
Hanno ragione la Procura di Roma dicono che era doveroso svolgere congiuntamente i rilievi sulla Toyota per consentire il più ampio spettro d'indagine nella ricerca della verità dei fatti ma la novità clamorosa arriva quando la procura riesce finalmente a fare esaminare da un supplente il vincolo si sente rispondere che il DNA di l'aria su quell'auto non c'è
Si sa che sono già spariti il certificato di morte
Redatto sulla nave Garibaldi il voto di anatomia del porto arredato dalla compagnia avrà un gruppo di Houston insieme a block notes Ilaria e ad videocassetta registrate
Ci sa che durante il viaggio da Mogadiscio Ciampino i bagagli vengono violati
Ma si deve costruire un capro espiatorio dopo le pressioni del genitori di Ilaria dell'opinione pubblica per riavere verità e giustizia
Si costruisce un colpevole Carla ac Omar a Sanna con l'aiuto di un testo e un certo Geller che depone davanti al pm Ionta e poi scompare nel nulla io viene incontrato Gelli irreperibile per la giustizia italiana nei dieci anni illecita del Regno Unito grazie all'aiuto di questo ragazzo e alla mediazione lunga e non sempre facile della comunità somala i volti celle ha cambiato il numero di telefono si è nascosto ha evitato il conte indiretti c'è viene impiegato due anni alla fine ce l'abbiamo fatta Eddie migliaia e migliaia chiediamoci che invece ne ha tredici anni a casa dei racconti di questo segni il supertestimone sì
Allegro funky sicché alle io da io ho detto una bugia che poteva passare per verità ecco ovvero da ho detto che ero lì presente quando in realtà non sono mai stato lì presente così si è montata una storia ed è stato detto che Ilaria era morta per una rapina intanto di cosa
Ed anche l'accordo era che mi avrebbero portato via che mi avrebbero dato dei soldi Hamas foto uscita io non ero presente quando Hillary è stata uccisa anch'io per quello che dicono i somali e la ragazza è stata assassinata per per questioni politiche deleteri rifiuti i rifiuti buttati in mare ma non per una rapina all'occidentale si arrende quella era la bugia la la bugia che doveva far felici gli italiani dunque ma quello che dice la gente diverso Kentucky lei aveva scoperto qualcosa
Io prevedere il tuo è singolare che in un'aula di tribunale condannato abbracci una giornalista senza che nessuno si alzi per via siamo in un'aula di tribunale
è il momento in cui questo ragazzo somalo dopo diciassette anni di carcere grazie a chi l'ha visto è stato dichiarato un uomo libero e soprattutto innocente è stato uno sbaglio della giustizia italiana no è stato un depistaggio
E io mi aspettavo
Che dal procure di Perugia
Dopo che son venute fuori le motivazioni dopo che hanno scarcerato
Alessio Malmassari non ci dimentichiamo che è stato in carcere per ben quasi diciassette anni indulgente e allora ho deciso di scrivere la lettera di mettere nero su bianco e di salutare i signori
Io ho perso
Perché io ho perso ho chiesto scusa a mia figlia che lasciavo e dentro sono sicura che se lei fosse stata qua certo non ci sarebbe tutto questo trambusto
Ma se il mi potesse parlargli mi direbbe mamma l'avrei fatto prima sono sicurissima di questo questo video
Così un po'di calma bah
Sono veramente a Maurizio e Lazzaro di questo comportamento rettilinei questo
Possiamo dire che sappiamo già perché è successo quella domenica venti marzo novantaquattro sappiamo quello che è successo prima
Sappiamo tristemente quello che è successo dopo il perché forse anche da chi era composto il comando sostituire ancora non sappiamo con certezza chi ha ordinato l'esecuzione
E chi ha coperto esecutori e mandanti
Non c'è riconoscere
Sotto invece scorre guancia
Dinamico né questo purtroppo non è dice ce ne sono personale ma il triste panorama e c'è anche chi dice che i colpevoli siano le organizzazioni internazionali
Con cui io sta
Continuino ad anziani nei con gli elicotteri cominciato
Viene leale lei intenzionalmente da viene
In conferenze
Sindaco
Giovedì
Cosa costa veri
Sì
Opinione generale non capisce insieme benissimo nel teatro delle operazioni questa mattina sorvolato da elicotteri meno
Ma
Bene un con Ingrassia mento davvero sincero e caloroso a Francesco Cavalli autore di questo filmato
Questo
Di questo montaggio
Che che dice tutto Francesco non è solo un giornalista che da sempre ha seguito il caso ma è anche stato per anni il direttore del premio altri grazie Francesco e adesso diamo la parola al presidente della Camera Roberto Fico
Buongiorno a tutti contorno a tutte
Saluto il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Termini l'amministratore delegato Fabrizio Salini e gli altri autorevoli rappresentanti della RAI presidente della Federazione nazionale della stampa italiano Giuseppe Giulietti da presidente dell'associazione Ilaria Alpi Mariangela grinta Granieri
Ringrazio il collega Verini per aver assunto l'iniziativa di ricordare alla Camera il venticinquesimo anniversario della morte di varia Alpi e Miriam Hrovatin
Voi rivolgere un saluto affettuoso ai familiari dilaga Alpi oggi presenti ad Hassan lasci Omar cittadino somalo accusato ingiustamente dell'omicidio è detenuto per sedici anni prima e la sentenza di revisione che lo ha poi assolto
Un pensiero particolare va anche ai familiari di migranti che non sono punti intervenire oggi e a genitori di Ilaria che sono deceduti senza aver conosciuta la verità sulla morte della figlia
è molto importante che la commemorazione avvenga in una serie istituzionale anzitutto perché doveroso rendere omaggio a chi commi l'aria e Miranda
Interpreto in modo coraggioso rigoroso il mestiere dell'inviato e cerca sul campo la verità per raccontarla esponendosi anche a gravi pericoli sino al sacrificio della propria vita
Ed è importante essere qui oggi perché venticinque anni dopo non sono state ancora fatte interamente giustizia e verità sulla loro uccisione il ricordo di oggi deve contribuire a fare un passo avanti in questa direzione
I vari procedimenti giurisdizionali la vicenda di Hassan lasciò Marcello ricorda come la commissione istituita nel corso della quattordicesima legislatura non hanno consentito l'identificazione dei colpevoli e dei moventi
Restano ancora troppi interrogativi e le zone d'ombra troppi sospetti i depistaggi errori complicità ed omissioni nelle indagini
La Camera inteso contribuire alla ricerca della verità avviando nel corso della diciassettesima legislatura le procedure di declassificazione di documenti formati ed acquisiti dalla commissione d'inchiesta Ilaria Alpi istituita nella quattordicesima legislatura attraverso l'archivio digitale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin pubblicato sul sito della Camera sono stati resi accessibili direttamente sia i documenti già in origine liberamente consultabili circa centoquattro mila novecentoquarantatré pagine sia quelli sinora declassificati per iniziativa della presidenza della Camera circa diciannove mila pagine
Nell'archivio disponibile anche girato grezzo di l'aria e Milan ricavato da oltre ottanta cassetta e relativo ad inchieste svolte non soltanto in Somalia ma anche in altri scenari
La Camera recentemente accolto la richiesta della RAI di avere a disposizione questo materiale che era stato sequestrato a suo tempo dalla commissione d'inchiesta e che testimonia efficacemente il valore e l'impegno dei due reporter
Ho dato disposizioni affinché siano accessibili l'archivio anche resoconti già pubblici delle sedute della medesima Commissione d'inchiesta in modo da facilitarne la consultazione da parte di tutti
Ho inoltre avviato le procedure per terra declassificare renderà accessibili ulteriori documenti acquisiti dalla medesima Commissione si tratta di audizioni ed altri materiali relativamente quale trasmesso appositi interpelli agli organi competenti ho sollecitato una risposta l'Inter tagli già avviati in precedenza
Non appena riceveremo una risposta positiva anche questi ulteriori documenti saranno pubblicati in archivio digitale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
è indispensabile che le istituzioni continuano ad impegnarsi in modo incondizionato per rispondere alle legittime aspettative dei familiari che i colleghi e di tutta l'opinione pubblica di vedere finalmente restituita la verità sulla vicenda di Ilaria Emilia
Aspettativa che non può essere ulteriormente disattesa
Esiste la verità giudiziaria vale a dire il doveroso accertamento delle responsabilità penali degli attori e dei mandanti dell'uccisione
E allo stesso modo esiste la verità storica che attiene alla ricostruzione del contesto in cui in Somalia come in Italia maturo l'omicidio
Ugualmente la ricerca della verità e atto dovuto più in generale nei confronti delle vittime di tutti i fatti oscuri della storia del nostro Paese a cominciare dalle strategie dei fatti di terrorismo
Come pure di chi è rimasto e non ha mai ceduto alla rassegnazione ma ha continuato a battersi sempre in ogni momento e costantemente per ottenere giustizia
Per questa ragione considero tra le priorità del mio mandato il completamento dell'azione di declassificazione e trasparenza dei conti documenti riservati e segreti
Non soltanto della commissione al prima di tutte le altre Commissioni parlamentari d'inchiesta avviata nella passata legislatura l'obiettivo è quello di creare un portale delle commissioni d'inchiesta che consenta non soltanto agli studiosi ma anche cittadini di accedere agevolmente sul modello dell'archivio digitale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a tutti i documenti già disponibili a quelli che verranno man mano dei segretari
La ricerca della verità della giustizia e poi il modo migliore per rendere omaggio al giornalismo d'inchiesta inquinare il Milan erano due straordinari protagonisti si tratta di un patrimonio fondamentale per il buon funzionamento di un sistema democratico e va quindi tutelato in tutte le sedi e con tutte le forme appropriate
Voglio concludere con un tema che so essere cave presenti legato alla professione giornalistica
Ritengo sia importante riaprire il dibattito sulla riforma della diffamazione anche a luce la recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo
Il sette marzo scorso infatti i giudici di Strasburgo hanno confermato il consolidato orientamento per cui l'infezione di una pena
Detentiva per diffamazione costituisce una violazione dell'articolo dieci della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che tra circa sancisce appunto
Il diritto alla libertà di espressione diverse forze politiche hanno depositato proposte di legge in materia auspico dunque che su questo tema
Come sul tema anche la querela delle querele temerarie come già peraltro successo nella passata legislatura ci sia un confronto costruttivo oltre gli schieramenti per far fronte alle indicazioni poste dalla corte europea
Il grande filone un po'che avvolge tutti noi il filone la verità e giustizia
Come l'uccisione la la tortura il sequestro la tortura e l'uccisione di Giulio rivolgermi quello che è successo arrivare in Iran e un filone che non può mai appartenere a una forza politica un'altra forza politica con altra forza politica deve appartenere a tutti i nuovi e quindi io come istituzione come presidente della Camera come cittadino italiano pretendo che ci sia verità e giustizia e non bisogna fermare di fronte a niente di tutto quello che posso fare
Dal ventiquattro marzo in cui sono stato eletto Presidente della Camera lo sto facendo e continuerò a farlo e lo faremo insieme perché in questo caso siamo tutti rappresentanti delle istituzioni del nostro Stato democratico repubblicano e per questo possiamo fare verità su noi stessi per essere uno Stato migliore grazie
Sì qualche rapido doveroso ringraziamento innanzitutto al presidente della Camera Roberto Fico per la collaborazione e l'impegno per la riuscita di questa iniziativa anche per il belle e impegnative parole che ha pronunciato
Grazie per essere qui agli studenti delle scuole di Cesena Chiavari e latina
Due scuole intitolate a Ilaria e Miran è un'altra impegnata assieme alle altre naturalmente sui temi della memoria del giornalismo di inchiesta
Non solo grazie ma anche un abbraccio
Affettuoso a Susanna Missoni Dini Umberto alpini Giuseppe Rocco Anna Riccardi Maria Ginevra Giovanardi stretti congiunti di Ilaria Giorgio e Luciana Alpi grazie per essere qui
Già
Già Luciana
L'abbiamo rivista prima e la prima volta dopo i suoi venticinque anni di dolore e di impegno per la verità
Di lotta conto troppi macigni che Luciana non c'è
Da nove anni era rimasta anche senza Giorgio eppure in suo nome aveva continuato a battersi con quella forza quella dignità e quel coraggio che il paese amato e rispettato e ambientato
Tanti che sono qui l'hanno accompagnata per anni dicendole sempre non ti lasceremo sola e quel giorno nel salutarla per l'ultima volta assumendo l'impegno di continuare anche per lei
Molti di voi con il loro impegno civile o anche parlamentare penso a Mariangela Granelli penso a Walter Veltroni e altri con testimonianze preziose
Attraverso libri musica opere teatrali e cinematografiche con il lavoro di giornalisti a partire da quelli del servizio pubblico radiotelevisivo cui Ilaria e Miran appartenevano con orgoglio
Oppure con l'assistenza legale
Puntuale affettuosa gli avvocati D'Amati e Palermo più recentemente
Queste misto pubblico radiotelevisivo
Che oggi è qui presente ai massimi livelli e contanti e rappresentanti di direzioni di testate con diverse colleghe e colleghi di Ilaria
Servizio pubblico che oggi più che mai può e deve continuare a svolgere un ruolo decisivo
Molti Nevins nei venticinque anni trascorsi hanno dato l'anima per la verità e per la libertà di informazione alcuni alcuni non ci sono più credo che sia giusto fare due nomi per tutti quelli di Roberto Morrione e Santo Della Volpe
Altri
Altri cronisti sono oggi in trincea a svolgerle con coraggio il lavoro di giornalismo di inchiesta investigativo anche sul caso Alpi ce lo ricordava il filmato di cavalli come Chiara Chiara Cazzaniga di Chi l'ha visto grazie al cui lavoro è stato possibile riaprire il caso che visionare il processo e scarcerare una persona che innocente stava in carcere da sedici anni
Lo ricordava il presidente della Camera ecco emozionante il fatto che ASCII Omar Hassan abbia voluto essere qui oggi grazie
Dopo aver pagato
Ho letto incalcolabile alle false testimonianze ai depistaggi a indagini condotte con opacità e superficialità
Tutte cose che hanno ancora impedito di scoprire esecutori e mandanti di quell'esecuzione compiuta perché Ilaria aveva scoperto
Tattici traffici di rifiuti traffici di scorie traffici d'armi all'ombra della cooperazione internazionale tra Italia e somali
Ecco perché la prima cosa che diciamo che abbiamo scritto eh non archiviamo noi non archiviamo
Tutti noi rispettiamo la magistratura e la sua indipendenza e ci battiamo quando questa indipendenza e questo autonomia avvengono attaccate troppo spesso questo avvenuto e troppo spesso sta avvenendo anche in questo periodo
Per questo noi diciamo di attendere con fiducia le decisioni degli uffici giudiziari sulla nuova richiesta di archiviazione
Ma basta leggere le motivazioni della sentenza
Della corte d'appello di Perugia per capire che c'è che deve esserci ancora spazio e dovere di indagare imprecise direzioni imprecisi ambienti per questo auspichiamo anzi io lo posso dire ci aspettiamo che la richiesta di archiviazione venga respinta e comunque in ogni caso
Noi non è scriviamo
Lo dico lo dico anche davanti al presidente della Camera a diversi parlamentari presenti è pienamente operativa esiste e attiva può muoversi oggi domani
Una commissione bicamerale d'inchiesta sui rifiuti sull'ecomafia
E questo lo strumento che può ancora scavare ricercare illuminare aspetti che attendono solo luce su chi ordinò quell'esecuzione in Italia e chi la uomo gradisce o quel venti marzo mille novecentonovantaquattro magari anche chiedendo al Copasir se non lo chiedono altri soggetti atti classificati classificati nulla di più
E non ancora visionati
In questa giornata in questa sala io ritengo anche molto significativa la presenza dell'ambasciatore della Repubblica somma la Roma Issa Sciai capiterà ma Mohammed che salutiamo è ancora importante è ancora importante per ulteriori indagini per ulteriori inchieste per fare piena luce la collaborazione di quel Paese
No all'archiviazione dunque lo si deve a Ilaria e Miran ma lo si deve al Paese alla nostra democrazia ferita e colpita al cuore negli anni da troppi omicidi e stragi da troppi depistaggi di apparati e pezzi dello Stato
Da troppe trame e misteri chiudere quelle pagine fondamentale ma lo si può fare solo con l'affermazione di quelle due
Semplici parole
Verità e giustizia infine abbiamo promosso questa iniziativa assieme alla Federazione nazionale della stampa al suo segretario Lorusso al presidente Giulietti agli amici dell'Usigrai con il sostegno dell'ordine dei giornalisti e del suo Presidente Verna anche per un altro obiettivo
Quello di difendere oggi la libertà d'informazione
Per la quale sono stati uccisi a Mogadiscio venticinque anni fa e poi nel mondo in Europa nel nostro Paese
Tanti cronisti messi a tacere da regimi autoritari oppressivi sanguinari da dittature oppure da potenti organizzazioni criminali e mafiose
Troppo lungo l'elenco dei nomi presidente ricordava quello di Giulio allergeni io voglio ricordare anche quello di Antonio me Galizzi giovane giornalista ragazzo di un anno fa chiamava
Di un'Europa nuova e aperta che ha trovato la morte nell'attentato terroristico di Strasburgo e vogliamo ricordare anche i tanti troppi giornalisti che hanno rischiato stanno rischiando in queste ore in questo periodo
La vita per il loro lavoro che sono stati e sono costretti a vivere sotto scorta per aver subìto minacce e attentati sono troppi anche nel nostro Paese i nomi li conosciamo da Borrometi abbellissi da Saviano a nuoto la Federica angeli
Ecco allora difende e proteggere il giornalismo di inchiesta vuol dire difendere la democrazia
Lo dobbiamo anche nel nome di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Presidiare la libertà di informazione da troppe minacce troppi attacchi non lasciare soli giornaliste e giornalisti che li subiscono per il loro coraggio
Ecco concludendo mi diciamo anch'io
Importante le cose dette dal presidente della Camera il mi rivolgo anche ho visto presente alla presidente della Commissione giustizia della Camera Businaro volo perché facciano quanto insieme con noi quanto ma lo facciano quanto nelle loro prerogative nelle loro possibilità
Per calendarizzare aiutare calendarizzata al più presto e approvare la proposta di legge sulla diffamazione a mezzo stampa che oltre a eliminare la pena del carcere contiene misure di deterrenza contro le querele temerarie le querele bavaglio che vengono usate per intimidire cronisti e dissuaderli dal fare
Il proprio lavoro
Approvare quella legge non sarebbe solo un segnale ma un fatto un fatto di grande valore a difesa della libertà di informazione
E sarebbe anche un fatto di civiltà perché si potrebbe vedere per una volta
L'intero Parlamento votare insieme una norma come questa ecco erano queste le cose che volevamo dire e questi gli impegni che volevamo ribadire all'introduzione di questa iniziativa grazie
E adesso diamo la parola alla direttrice del TG tre il giornale di Ilaria e Miran Giuseppina Paterniti
Signor presidente e amici tutti di Ilaria e Miran
Sono passati venticinque anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Venticinque anni in cui nonostante l'impegno di tanti colleghi delle magistrature dello stesso Parlamento con una Commissione d'inchiesta non si è riusciti a fare luce su uno degli assassini più spietati che la storia democratica di questo Paese corpi i teppista agire le ombre hanno prevalso
E oggi questo nostro incontro rischia dimostrare tutta la nostra impotenza
Ricordo ancora Ilaria
Venne nella redazione a cui allora collaboravo qualche giorno prima di partire per segnalare che sarebbe andata in Somalia e avrebbe anche documentato l'impegno delle ONG in quella parte del mondo
La ricordiamo in tanti solare e piena di interessi arrivate in RAI dopo avere vinto un concorso
Partiva con un programma preciso
Si imbatte invece in verità scomode e nonostante la giovane età da giornalista di razza qual era non si tirò indietro
Accenno per telefono ai colleghi della sua redazione che stava lavorando a qualcosa di grosso
Dopo l'esecuzione le cassette che contenevano la verità
I suoi blocchi di appunti dentro i bagagli partiti partirono su un volo di Stato da Mogadiscio
I bagagli come è già stato ricordato furono aperti
E quando furono ritrovati blocchi e Cassette non erano completi
La documentazione del lavoro degli ultimi giorni quello che avrebbe potuto fare emergere quel qualcosa di grosso di cui Hillary aveva parlato al telefono con i colleghi è scomparsa
Era cominciato il depistaggio
La Somalia da dove in quei giorni stavano rientrando le truppe italiane era al centro di affari inconfessabili
Qua e là nel corso di questi anni le tracce sono emerse e poi sono finite sotto la sabbia
Procure arenate o chiuse senza plausibili motivi scriveva Roberto Morrione che è stato anche vicedirettore del TG tre ricordando Giorgio altri
Inchiesta di polizia bloccate senza valide motivazioni sostituzione improvvisa di magistrati particolarmente attivi
E lo sporco ruolo giocato dei servizi segreti con ostacoli di ogni tipo coperture false piste vergognosi silenzi e contraddizioni nel crocevia degli interessi emersi tra la cooperazione gestita dal governo italiano allora nelle mani di Bettino Craxi e dello Stretto Entourage del PSI faccendieri internazionali entità mafiose coinvolte nei traffici sui quali Ilaria lavorava
Con nuovi elementi emersi insomma il tentativo di avvicinarsi alla verità è stato ogni volta bloccato da personaggi equivoci che hanno costruito verità false hanno portato in carcere per diciassette lunghi anni un innocente
Omar Hassan al-Bashir condannato nel due mila e tre a ventisei anni di carcere sulla base di quanto dichiarato da un testimone chiave allineamento a raggi celle
Solo grazie al lavoro investigativo della collega Chiara Cazzaniga della trasmissione Chi l'ha visto nel marzo del due mila e quindici gialle racconta la verità
L'ambasciatore Cassini gli aveva proposto un accordo una testimonianza in cambio di un visto per lasciare la Somalia
Non ero presente sul luogo dell'omicidio il nome di Hashemi è stato fatto dall'ambasciatore dice
Nel gennaio del due mila e diciassette la Corte di Assise di Perugia rimette a lasci libertà
Nelle motivazioni i giudici parlano esplicitamente di attività di depistaggio che possono essere avvalorate dalle modalità della fuga del teste e dalle sue mancate concrete ricerche
Partendo da queste motivazioni il ventisei giugno del due mila e diciotto in città dottor Fanelli respingendo il respingendo la seconda richiesta d'archiviazione
Chiede di fare luce su alcuni punti punti come ricorda l'Osservatorio sull'informazione Ilaria Alpi nella petizione noi non archiviamo
Il GP chiede perché una parte della documentazione abbia impiegato sei anni per arrivare da Firenze a Roma chiede di rivelare l'identità della fonte del SISDE che sigla un'informativa del tre settembre del novantasette
E chiede anche di accertare se il venti marzo del novantaquattro fossero rimasti nella capitale somala militari italiani il quattro febbraio del due mila diciannove la procura di Roma ha avanzato la richiesta di archiviazione per la terza volta
Siamo qui per ciò per dire a con con convinzione che non possiamo permettere che la ricerca della verità si fermi non possiamo permettere che sul esecutori e mandanti cada l'oblio
In questi anni come TG tre non abbiamo mai smesso di cercare la verità
Roberto Scardovari no chi Maurizio Torrealta
Santo Della Volpe Fabrizio Feo sono solo alcuni dei giornalisti che lo con le loro inchieste
Hanno contribuito a ricostruire gli ultimi giorni della vita di Ilaria e Miran gli incontri testimoni
Hanno lavorato a fare emergere il contesto in cui l'esecuzione maturata i traffici che ambigui personaggi conducevano tra il Mediterraneo e la Somalia gli interessi dei tanti a occultare la verità
Continueremo su questa strada lo dobbiamo a Ilaria questa giovane collega che non ha voluto fermarsi davanti a verità scomode che ha fatto il proprio dovere e lo dobbiamo a me era nello dobbiamo a Giorgio e Luciana Alpi Luciana madre donna coraggiosa che non voleva rassegnarsi Brusca e dolce ha combattuto perché nello Stato di diritto alla verità deve emergere
Pochi giorni prima di morire Luciano aveva detto al TG tre Giorgio è morto alcuni anni fa aspetteranno demoni anch'io così potranno mettere una pietra tombale sul caso mai più giustizia
Per questo oggi il TG tre rinnova al Parlamento al Presidente della Camera fico qui presente
La richiesta di riprendere subito l'inchiesta alti Hrovatin all'interno della Commissione parlamentare ecomafie
Per far luce sul delitto e sul reticolo di interessi illeciti portati a galla dall'enorme mole di documenti collegati al caso ed esaltati
Grazie grazie Giuseppina Paterniti e adesso la parola al segretario nazionale del Sindacato giornalisti RAI Usigrai Vittorio di Trapani
Buongiorno e grazie
Io vorrei ricordare che
Quattro mesi fa era il venti novembre in Kenya scomparsa Silvia romano
Nel rispetto della riservatezza la quale ci ha limitato gli inquirenti anche la famiglia però non può mancare la speranza
Di rivederla rivederla presto di abbracciarla soprattutto in un momento come questo nel quale si sta verificando nostrano ribaltamento per il quale si confondono vittime e carnefici e per il quale si mette sotto indagine tutti
O si accusa chi dedica la propria vita ad aiutare gli altri
Parto da qui perché forse c'è qualcosa in comune con Ilaria e Miran
Perché hanno in comune l'idea
Di unica realtà che si capisce si comprende soltanto se si va nelle periferie come ci ha insegnato papà Francesco e l'aria Miranda andavano nelle periferie
Gli avevano un principio come quelli Silvia romano di capire che cosa vuol dire veramente aiutare a casa loro e anzi per Ilary mira anche denunciare i disastri che noi abbiamo fatto e facciamo a casa loro
E quindi un grazie alle istituzioni al presidente che ci ha portati qui e anche un modo per riparare a parole che sono risuonate nelle Aule parlamentari
Parole indecenti nei confronti di Ilaria e Miran come ci disse che sono morti mentre erano in vacanza è un modo anche per riparare a scempi che sono avvenuti in queste aule
Ringrazio anche voi presidente per impegni che ha preso oggi
Sugli archivi sulle querele sulla diffamazione sulle liti temerarie
A me piace ricordare Hillary Milani insieme perché non va mai ricordato soltanto il giornalista non l'operatore il lavoro per noi un lavoro di team assistenti programmi sui tecnici montatori il nostro lavoro di squadra e un noi che lavora insieme
Noi che lavora insieme per andare a raccontare nelle periferie però diciamocelo con franchezza andare nelle periferie costa i loro il giornalista Cossa l'informazione costa ma è sempre meno del costo che pagherebbe una democrazia meno informata
Di una democrazia che sa meno e quindi il motivo per il quale in questi mesi stiamo dicendo con molta nettezza che ogni taglio all'informazione e un bavaglio all'informazione
Ho sentito parlare anche nei confronti della RAI servizio pubblico di costi e sprechi
Proviamo a ribaltare il principio quello che l'informazione non è un costo è un investimento ogni investimento o sulla democrazia sulla Costituzione sulla conoscenza sul conoscere capire comprendere per discernere
Per costruire la coesione sociale alla quale ci richiama costantemente il presidente La Repubblica Mattarella e che nel contratto di servizio
Tra la RAI e lo Stato
Per tutelare quella che è una Repubblica democratica fondata sul lavoro perché non vorrei svegliarmi una mattina e trovarmi in una oligarchia
Fondata sul controllo dei dati e degli algoritmi
Il tribunale decideranno rispetteremo la decisione del tribunale ha mai ovvio che dobbiamo chiedere al tribunale di non archiviare
Le strade ci sono la sentenza Corte d'appello alla quale si è parlato non ci voglio tornare la Commissione Ecomafie questo una strada per fornire altri elementi hanno il compito di non mollare la presa
E io non posso che ringraziare chi in questi anni non ha mai mollato la presa e non mi sono stati già fatti ma voglio ricordare il TG tre
Chi l'ha visto la trasmissione Chi l'ha visto ora News ventiquattro ma voglio anche ringraziare il segretario dell'Usigrai
Che da quel novantaquattro Giorgio Bazzoni Roberto Natale Carlo Verna ovviamente l'impegno di Beppe Giulietti
Hanno sempre ritenuto come prioritaria la battaglia del sindacato per chiedere verità e giustizia ed io quando sono arrivato in quelle stanze
Ho tolto quasi tutti i quadri io conservato uno soltanto che credo risalga all'epoca di Giorgio Bazzoni e di una scuola scritta da una ragazza dell'età di quelli che vedo qui in sala con Noemi
Ed è una lettera dedicata a Ilaria Alpi che dice Ilaria era lì per un viaggio di pace era lì per noi era lì per portare notizia l'hanno uccisa perché portava pace
L'hanno uccisa perché portava amore l'hanno uccisa perché era lì per noi
E allora questo il dovere che noi abbiamo rispettato e questo noi e grazie quindi ai direttori al e alla direttrice per essere presente mi spiace invece perché assente ha perso una grande occasione
Per confermarsi direttore della RAI servizio pubblico siamo qui a rinnovare l'impegno ad accendere i riflettori a raccontare andare nelle periferie
E questo lo si può fare un momento in cui si discute della riforma aziendale forse lo si può fare rilanciando quell'idea di istituire nuclei di giornalismo investigativo
Un'idea che non è nostra
Ma è di Roberto Morrione che ieri è stato ricordato alla Sala degli arazzi per il premio saluto anche Mara che qui e che noi ricorderemo d'accordo con il direttore News ventiquattro il ventisei aprile a Rai News ventiquattro in occasione dei vent'anni della nascita
Di Rai News ventiquattro riprendere quella idea può essere un modo per dire in che direzione va il nuovo servizio pubblico
E ovviamente in noi di quella lettera di Barbara Marchetti così si chiama la ragazza ha scritto la lettera e un noi che dobbiamo Giorgio e Luciana
Per rispondere a quelle domande che Luciano ha rilanciato in una delle ultime interviste per sapere chi erano i mandanti
Per sapere chi era noti sono stati chi sono i depistato ori per sapere chi sono quegli italiani da far felici che erano nell'intervista che abbiamo ascoltato a Chiara Cazzaniga
Di Gelli e per sapere perché hanno depistato e fino a che non avremo risposte
Noi non archiviamo noi non attiveremo
Luciano ha detto io ho perso no non abbiamo perso perderemo soltanto se smetteremo di cercare la verità e l'impegno che stiamo prendendo qui non è solo ricordare Hillary Mirante
E l'impegno a continuare finché non avremo queste risposte noi non arriveremo grazie
Grazie
Il proprio intrafamiliare adesso alla volta dell'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salis
Ringrazio il presidente della Camera Roberto Fico
Saluto e gli studenti in sala giovane studente in sala i famigliari Ilaria Alpi presenti famigliari di Milano casa
Sono venticinque anni venticinque anni senza verità venticinque anni a inseguire la verità
Una verità sulla morte di chi della verità aveva fatto la sua professione per la sua ragione di vita
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sono l'esempio più alto di ciò che può e deve essere il servizio pubblico per queste giusto ricordarli ricordarli sempre
Sono la bandiera di un giornalismo libero e caparbio di quel giornalismo di cui una democrazia che volle essere sana ha sempre bisogno
Di un giornalismo al servizio dei cittadini che si fa alle domande della gente tu comune e le risposte e dà risposte alla gente comune
Che rende semplice comprensibile ciò che spesso è complessa e poco chiaro
Alter Rovati e nel erano ricerca della verità di risposte su traffici che coinvolgevano armi e rifiuti tossici traffici su cui si allungavano ombre sinistre e che coinvolgevano interessi economici fortissimi
Hanno pagato con la vita le domande che facevano le risposte che cercavano le verità che inseguivano per tutti noi
Arrivare a Milano e noi dobbiamo eterna gratitudine perché hanno messo la missione di informarci davanti alla loro stessa vita
E con loro voglio ricordare oggi anche tutti gli altri giornalisti caduti nel mondo nell'arco dei decenni caduti per raccontare per farci sapere per darsi informazione
Per farsi capire e dare a tutti noi la possibilità di avere un'idea di fatti un'idea cadono ancora oggi operatori dell'informazione perché mettono in discussione i poteri del forse che non vogliono essere messa in discussione che non vogliono domande che non hanno alcuna intenzione di spiegare di dare risposte
E questo vale per i regimi per gli interessi economici per il potere nella sua accezione più negativa più sicura
Ma noi non dimentichiamo Ilaria e Miran la RAI non dimentica
Sì alla giustizia che sul caso Alpi e Hrovatin ha fatto e sta facendo il suo corso spetta il compito che non cade mai in prescrizione
Compito di scoprire chi e perché ha ucciso questi nostri colleghi su di noi del servizio pubblico su tutti i giornalisti su tutti i cittadini che ricade la responsabilità di non dimenticare di continuare a raccontare tramandare l'esempio di questi due eroi dell'informazione perché i cronisti e giornalisti informazione sono il puntello la pietra angolare della democrazia
E la memoria è l'unica vera medicina per affrontare in salute il domani senza verità senza controllo sul potere senza domande senza risposte senza giustizia non c'è democrazia e senza memoria non c'è futuro
Sono d'accordo con un segretario con Vittorio di Trapani segretario dell'Usigrai credo che un modo giusto e corretto per tenere viva la memoria di altri a Rovati in e di rendere il dovuto omaggio sia di dotare la RAI anche coerentemente con quanto previsto dal contratto di servizio di un nucleo di giornalismo investigativo che si affianca al gruppo che avrà il compito di svelare smontare le tecniche s'un gruppo che faccia tesoro delle esperienze fatte da tutti i colleghi che nella ricerca della verità hanno compiuto il sacrificio più alto quello della loro stessa di io non ho mai conosciute varia ma in questi giorni rivedendo le immagini e i suoi servizi sono ricorsi rimasto colpito dal modo in cui si metteva al servizio della RAI e per questo motivo ho chiesto che oggi i nostri canali si riempiano del loro ricordo perché anche le nuove generazioni
A cui parliamo sappiano chi erano e perché nessuno dimentichi grazie l'aria grazie militante
Siete l'esempio più bello e alto del giornalismo siede orgoglio per la RAI e far per la sua missione di servizio pubblico
Grazie grazie davvero per le parole all'amministratore delegato della RAI e molto significativa la presenza oggi
E credo che a iniziative di questo tipo in questi venticinque anni sia la prima volta che accade del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini a cui cedo molto volentieri la parola
Buongiorno buongiorno a tutti
Saluto il presidente della Camera saluto i relatori e tutti i presenti ringraziando Walter Verini per l'invito a partecipare a questa giornata in memoria di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin
Dall'omicidio al passato un quarto di secolo una generazione
Eppure Dilani ammira il ricordo è ancora doloroso e pressante
Un ricordo non pacificato da una verità scritta in una sentenza in un'aula di giustizia
Nonostante gli sforzi della magistratura la commissione monocamerale di inchiesta non è ancora stato possibile individuare esecutori e mandanti
E tuttavia la vicenda processuale offre qualcosa di più di una solida ipotesi per quanto riguarda la natura del crimine
Una vera e propria esecuzione preordinata
E il movente
L'eliminazione di due cronisti scomodi perché vicini a svelare inconfessabili tracce per traffici di armi e di rifiuti tossici tra Italia e Somalia
E soprattutto evidenziato una trama fitta di depistaggi reticenze ed inganni
La ricerca della verità risponde ad un obbligo etico di fronte al coraggio dimostrato da Ilaria Rita mira nel fare il proprio dovere a dispetto delle conseguenze personali del pericolo dei sacrifici
E di un libro piuttosto noto John Candy scriveva le storie sul coraggio degli altri ci insegnano molte cose
Possono offrirci una speranza e possono far cita a modello ma non possono sostituire il nostro coraggio per quello ogni uomo deve guardare nella sua anima
La memoria del truce assassinio di Ilaria e Miran serve dunque a ciascuno di noi a guardare la propria anima
Io resto fiducioso
Ma voglio anche dire che già ora a prescindere da ogni verità processuale nulla può far dubitare del legame stretto tra la sentenza di morte seguita a Mogadiscio e il mestiere di Ilaria e meno Ilaria e Miran sono morti perché i giornalisti
E chi crede nella accidentalità ne offende la memoria
Sono morti perché ottimi professionisti dell'informazione professionisti a detta di chi li ha conosciuti preparati e competenti
Coscienti che la delicatezza del mestiere di che maneggia i fatti e le racconta richiede impegno costante critico e documentato in questa prospettiva credo che il modo degno di ricordare Ilaria e Miran sia proprio quello di raccoglierne il testimone continuando a far bene il loro mestiere il mestiere del giornalista
Un mestiere che ritengo oggi più che mai necessario perché l'informazione dà sostanza e incide sulla qualità della democrazia
La democrazia funziona se esiste un'opinione pubblica informata e consapevole altrimenti si riduce a un gol sciupa un guscio vuoto
Un'opinione pubblica bene informata diceva José il Pulitzer un anno fa è la nostra Corte suprema perché ad essa ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie la corruzione l'indifferenza popolari o gli errori del governo una stampa onesta e lo strumento efficace di un simile appello
Mi sembra sintesi illuminanti attualità in questi tempi in cui e praticamente il rischio di comunicazioni manipolatoria storytelling post verità
Ormai da qualche anno infatti l'irrompere del web e delle tecnologie digitali ha determinato nell'universo dei medi una sorta di dei beni di travolgente forza espansiva che sta generando una enormità di informazioni
Ma se da un lato la democratizzazione delle notizie ossia la possibilità di voi di veicolare in modo semplice diretto e rapido una grande quantità di informazioni è fenomeno in sé positivo
Dall'altro l'eccesso incontrollato di dati e fatti rischia paradossalmente di tradursi in un caos informativo che certo non agevola la capacità di leggere comprendere il mondo
Il web facilmente crea confusione centri fugando indistintamente informazioni vere bugie effetti Mus-e pregiudizio ostilità e sostituisce la gerarchia delle notizie con l'intensità e la rissosità dei toni
Nel libri anti nell'inebriante libertà del web si insinua in fin dei conti il bacillo della disinformazione che porta spesso con sé fenomeni di oltranzismo insofferenza e divisioni
In un simile contesto è dunque evidente l'importanza per il bene pubblico di un giorno ha visto del giornalismo capace di governare il linguaggio e di contrastare ostilità preconcette e tifo settario attraverso un'analisi attenta dei fatti
Di un giornalismo credibile autorevole coraggioso responsabile in grado di vaccinare i cittadini dall'approssimazione della super partes far superficialità e stimolare riflessione e capacità critiche
Di un giornalismo che informando interpretando allentando svolga fino in fondo il suo compito di cane da guardia pubblico della democrazia delle istituzioni e del pluralismo delle opinioni
Questo il lascito prezioso impegnativo del sacrificio di Ilaria e Miran
La rivendicazione della indispensabilità del giornalismo di inchiesta e di qualità
Nel garantire pienezza ed effettività al diritto all'informazione dei cittadini
Perché mai il discorso pubblico on line la blogosfera se non marginalmente le eccezionalmente potranno sostituire la figura dei reporter nella ricerca nella contestualizzazione approfondimento di notizie anche scomodi
è un problema di mezzi tecnici e soprattutto di linguaggio visto che nella rete prevale rapidità della diffusione e la superfacilità del consumo
E se è vero che i processi di disintermediazione specie sul punto di internet stanno da tempo erodendo la centralità dei media tradizionali
Io resto tenacemente dell'idea
Che allo stesso modo in cui nella vita sociale e politica non si può comunque fare a meno della ricchezza dei corpi intermedi per mobilitare energie civili e favorire la partecipazione così nell'informazione non si potrà mai rinunciare alla mediazione di giornalisti professionisti esperti
Per cogliere criticamente il senso delle cose
Il giornalismo compresso manufatto culturale
Che alimenta che alimenta il circuito democratico e che dunque ma sempre difeso e tutelato
Come ha detto un grande cronista senza il giornalismo la democrazia muore nel buio
Ma ciò è senz'altro vero se viene garantito l'informazione onesta indipendente responsabile
Spetta a chi lavora nei mezzi di informazione i vecchi e nuovi che siano tenere alta la reputazione puntando su un maggiore credibilità coraggio curiosità German giornalismo in definitiva è stare sempre in mezzo ai fatti e alla ricerca della verità
Ancora così oggi si onora la memoria di l'aria e di media grazie
Bene grazie a Davide Armeni a questo punto c'è una sorta di seconda parte di questa manifestazione ci sarà e c'è un cambio palco
Io cedo al direttore di Radio tre RAI Marino Sinibaldi la parola e invita a salire sul palco e anche lo farà lui
Francesca
Sì siamo qua interessi questa parte nella quale ascolteremo alcune testimonianze alcuni materiali filmati anche qualche frammento diciamo del nelle mozioni anche artistica creativa che la vicenda
Ilaria e Miran ha suscitato intanto qui su questo palco arrivano si Mariangela diritta diritto agrario Giuseppe Giulietti e Walter Veltroni
Più tardi ascolteremo anche saluteremo alcuni del gli studenti attente anche le scuole che sono qui
E intanto però vi propongo subito un frammento di un materiale che fa parte di questa continuità per la quale ci siamo impegnati come aziende servizio pubblico a partire dal dalle nostre massime cariche che continua a quell'attività di di racconto e anche di ricerca della verità domani sera gioventù TQ indica RAI tre trasmetterà uno speciale nella tradizione Chi l'ha visto ha dato inizio a Chi l'ha visto è stata già ricordata vi ricordo quella che ospitò l'intervista di Chiara Cazzaniga che tra l'altro in sala
E che ringraziamo
Ah gemelle che consentì di liberare dopo diciassette anni di carcere o conosci Omar Hassan ecco domani sera Chi l'ha visto presenterà uno speciale dal titolo che ha dato l'ordine di uccidere Ilaria e Miran curato da Federica Sciarelli con Chiara Cazzaniga Goffredo
Le Pascale nove riproponiamo ora una partecipazione
Senta lei ha conservato un diario della sua missione cosa che in quel giorno e quel giorno avente
A mezzogiorno come inizio dire questa giornata Mezzogiorno ricevuto il telegramma Demi quindi per gli auguri della festa del papà certo sembrava una domenica che doveva trascorre assenza sembrava una domenica che doveva trascorrere senza problemi festosa invece alle quindici e quarantacinque circa risuonò nella ridente fonica un annuncio di emergenza sanitaria
Elicottero con i medici parte subito io vado in sala operatoria prepariamo tutto ci disponiamo pronti a intervenire per via radio dall'elicottero ci giunge la notizia che si tratta di cui civili italiani colpiti da arma da fuoco Hans uno dei due sicuramente già spiega si attende convinti di poter far qualcosa all'interno intanto dopo venti minuti l'elicottero è atterrato e anche l'altro ciascuna
Non è rimasto che il dover constatare il decesso causato per entrambi da un solo colpo d'arma da fuoco che ha spappolato cervello uno dei due una donna con i capelli parzialmente raccolti da uno show su ma imbrattati di sostanza cerebrale
Si è trattato di una vera esecuzione
Coerenti
Erano due giornalisti di Rai tre lei si chiamava Ilaria Alpi in questi momenti la pietà cristiana mi è venuta in aiuto preso atto che da medico non ero utile più mi sono dato da fare per ricomporre le salme e pulirle
Ho pensato che avranno una mamma un padre dei fratelli almeno in Italia potranno vederli puniti con il molto sereno
Che la guerra sia il veleno dei popoli non avevo mai avuto Domenico tutte le fabbriche di armi dovrebbero esser distrugga strade che non è possibile pochi secondi la vita veniva annientata no Boris non è possibile tenga
Annienta uno no no Repossi c'è questo è quello che ho scritto di getto
Adesso il dottor Rossitto cioè il medico che per primo vide
I corpi di Ilaria e di dare e e Milan questa un frammento di questa testimonianza ora Mariangela che ditta Graner la contesto Alisera credo Maria nelle sale è stato già ricordato come parlamentare membro della prima commissione bicamerale che si occupa del caso mi narrava Patient negli Calchi Novati nera del dodicesima legislatura che era la Commissione all'epoca inchiesta sulla cooperazione a quella che comincia a indagare quella sulla cooperazione che ho messo in via di sviluppo è stata presidente di Associazione Ilaria Alpi per venticinque anni vicina
A Giorgio Luciana ricordo quel frammento che abbiamo visto prima dal tre mila reati del due mila e tredici in cui non torni un po'pasoliniani le diceva non sappiamo
Sei anni fa vicini non sappiamo
Gli assalti ai saluti e le premesse
E scusate sono anche un po'inflazionata lo capirete dai dai e le parole che diremo
Questo è un venti marzo quello di oggi più triste
Ma anche di passione e di impegno rinnovati forti per tutti voi
Più triste perché Luciana e Giorgio non sono più con noi anche se vi sentiamo accanto insieme a Ilaria indissolubili come lo sono sempre stati
Più passione
Mozione del fiume grazie
Più passione e impegno
Perché per la terza volta
è stata chiesta l'archiviazione dell'inchiesta sulla morte di Ilaria e Miran
Nonostante siano emerse cose importanti a partire dal fatto che assioma Russian è stato scarcerato dopo diciassette anni perché innocente
Che Geller suo accusatore ha detto il falso
E soprattutto abbiamo appena visto
è emerso finalmente il certificato di morte stilato a poche ore dall'agguato del venti marzo mille novecento novantaquattro di cui parlerò tra poco
Noi non archiviamo il giornalismo d'inchiesta per la verità e la giustizia
Il titolo impegnativo di questa giornata
Il luogo istituzionale
Sottolineato dall'attrice dalla relazione anche del presidente fico che ringrazio
Quindi il luogo istituzionale in cui si svolge questa giornata
Segnalano la solennità per ricordare Ilaria in Iran
Ilaria
La donna la giornalista
Che il giornalismo di inchiesta è stato un esempio è stata un esempio lucente
E che insieme al Milan è stata uccisa perché non potesse più raccontare
La solennità
Segnala anche che chi è qui oggi opererà
Perché si è fatta giustizia e verità quelli che lo hanno fatto fino adesso ma anche quelli che non lo hanno fatto
è già emerso dall'impegno concorde e mi sembra sia venuto da tutti gli interventi che si sono svolti fino a qui e non sarò certo io ad interrompere questa concordia
Però sappiamo che senza Giorgio e Luciana
Adesso sarà tutto più difficile dobbiamo saperlo
Perché in questi giorni ci sono tante cose poi se cade la luce no è successo altre volte
Da venticinque anni
Sono parte di questa storte storia tragica
Ho iniziato a occuparmene come ricordava Marino
Da deputato come componente della commissione bicamerale d'inchiesta sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo un'inchiesta che fin dai primi giorni è apparsa difficile e non solo perché relativa a fatti avvenuti a Mogadiscio lontano in Somalia
Ho avuto il privilegio un grande privilegio di seguire questa vicenda accanto a Luciana e Giorgio da vicino
A partire da quando ci siamo conosciuti in occasione della prima audizione che la commissione programmo
Sì vedemmo la sera dopo vicino al Pantheon
Giorgio aveva una borsa di tela
Che mi ha passato con timidezza e gentilezza due caratteristiche di Giorgio
C'era il primo materiale che avevano raccolto puntigliosamente
Mi chiesero se potevamo vederci a casa loro perché saremmo stati più tranquille perché sentivano che ci saremmo intesi
Avevano ragione hanno avuto ragione fu proprio così
Ho raccontato questo l'inizio di questa storia privata
Parallela mi impegno politico e civile nella ricerca della verità che prosegue ancor con più vigore ora che non ci sono più
Perché sono due storie che hanno cambiato la mia vita
Come diceva qualcuno l'anima poco fa no non mi ricordo più che lo diceva forse Ermini
L'intreccio tra il lavoro politico e civile di ricerca appassionato certamente e la relazione che si è stabilita con loro
Che mi hanno fatto anche conoscere Ilaria nel profondo una relazione di affetto amicizia di dolore e condivisione di indignazione sofferenza è stato fortissimo
Abbiamo sentito adesso le parole di Armando Rossitto il medico che eseguì il primo esame esterno sui corpi di Ilaria e Miran subito dopo la loro esecuzione guardate una testimonianza importantissima perché quel certificato di morte che adesso abbiamo si potrà vedere solo dopo la condanna definitiva di Asha Omar Hassan
E dopo la desegretazione fatta dalla presidenza della Camera
Presidente Laura blog Boldrini
E poi anche per della presidenza del Consiglio nel due mila e quattordici
Luciana esordito ne chiesero copia in più occasioni anche con una corrispondenza scritta
Perché il collegio dei periti che ha eseguito la perizia sulla salma di Ilaria che è stata riesumata nel novantasei due anni dopo tristemente
Non avevano avuto accesso alla documentazione fotografica e medica eseguita sulla nave Garibaldi
Il carteggio che sia che si stabilisce tra Luciana e Giorgio e diciamo lo stato maggiore dell'esercito e tante altre a tutt'autorità non ha nessun effetto
Scriveranno anche il Presidente della Repubblica in qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura
Solo dopo mesi saranno ascoltati da una commissione del CSM
Chiederanno del certificato ma altre cose ma non ci saranno risposte
All'arrivo dei cortili in Italia per Ilaria sapete si eseguì solo un esame esterno
Il certificato di morte stilato il venti marzo novantaquattro sono puntigliosa su queste cose scusate mi ma per mostrare quante cose ci sono perché non si debba archiviare con tutto il rispetto e di tutti finora
Il certificato di morte stilato il venti marzo novantaquattro è inequivocabile
C'è scritto come abbiamo sentito che c'è stato un solo colpo in testa per ciascuno
E quindi il documento di primaria importanza
Provo a spiegarmi anche perché partendo dalle sentenze della magistratura
Perugia cosa ha stabilito Perugia stabilito l'abbiamo già detto non lo non leggo questa parte
Che assioma re Hassan era innocente
Che il suo accusatore ha mentito
Ma c'è scritto anche un'altra cosa che leggo perché è chiaro indipendentemente da chi fosse stato l'effettivo suggeritore della versione dei fatti da fornire alla polizia
Il soggetto Ahmed Ali Raggi ha detto Geller dichiarando il falso potrebbe essere stato coinvolto in un'attività di depistaggio di ampia portata e non solo relativa a questa vicenda
L'occultamento di quel certificato questa non è più la sentenza può essere stato alla base di un'attività di depistaggio partita fin dai primi giorni
E non avere riguardato solo alcuni episodi
E forse essere ancora in atto come trapela nella stessa sentenza di Perugia
E anche nell'opposizione che è stata fatta alla richiesta di archiviazione dopo sei mesi
Curata dai legali di Luciana Luciana ancora in vita perché la richiesta è stata fatta a gennaio a dal dal giugno del due mila diciassette
Ma la Procura di Roma
Ha chiesto la archiviazione parliamo dell'asse diciamo di giugno
Dicendo scrivendo che tutti i reati ipotizzabili
Nella sentenza di Perugia sono estinti
Per prescrizione e che il reato di depistaggio se ci fosse introdotto dalla legge due mila sedici
Non può certo trovare applicazione per fatti antecedenti la sua parte la sua fabbrica la sua realizzazione
Luciana Alpi tramite i suoi legali fa un'opposizione netta ovviamente perché il depistaggio e persistente accompagna questa vicenda
è legato a un reato a un reato gravissimo due duplice omicidio premeditato per il quale non esiste prescrizione che non sono un avvocato ma mi pare che si possa dire così
Si legge però ancora in questa richiesta di archiviazione eviti vi chiedo di
Questo si dice
Siamo nel due mila e diciassette quindi tanti anni passati l'ipotesi che il lavoro svolto da Ilaria su qualcuno dei traffici illeciti fiorenti in quell'epoca in Somalia dilaniata dalla guerra resta un'ipotesi
Dato che la perizia balistica
Che è l'unico dato oggettivo che avrebbe potuto con validarla
Ha escluso che l'alti sia stata uccisa da un colpo di spinte di pistola sparato da vicino ed esclude quindi si sia trattato di un'esecuzione deciso in precedenza
Un'affermazione gravissima nel due mila diciassette gravissima
A quale perizia si riferisce la Procura di Roma
Sappiamo che di perizie ne sono state fatte diverse
Motivate dalla mancata autopsia chiaramente e dalla sparizione della documentazione che quel giorno fu fatta eseguita sulla nave Garibaldi
Questo è servito
A chi ha sostenuto e che sostiene tutt'oggi e non si è trattato di un'esecuzione ma di una casualità
Invece fu un'esecuzione
E il certificato a firma Rossitto
Sarà confermato insisto su questo secche senza che lo conoscesse dal dottor Sacchetti
Che nel c al cimitero Flaminio il ventidue marzo esegue l'esame esterno scriverà un frammento leggo chiaramente lunga trattasi di ferita penetrante al capo dal colpo d'arma da fuoco proiettile unico esploso a contatto con il capo mezzo adoperato pistola arma corta
Questo sarà confermato dal dottor Andrea De Gasperis il primo magistrato che si occupa del caso
Che così motivava davanti alla commissione d'inchiesta di cui ho fatto parte quindi ho ho ascoltato e ha motivato la mancata autopsia ha detto è stato fatto un esame molto attento Esterno
Era chiaro un colpo sparato a distanza ravvicinata non ci sono dubbi era necessario e non era necessario fare l'autopsia e ancora l'esito dell'auto spiega disposta successivamente alla riesumazione della salma aggiungere ulteriori elementi all'esecuzione perché si legge il colpo mortale è stato sparato alla nuca
Parietale sinistra dall'alto verso il basso a distanza ravvicinata e l'aggressore ecco le aggiunte in piedi sulla strada sparò aprendo la portiera posteriore sinistra o del finestrino
Perché ho ricordato queste cose perché queste tre
Cose si riferiscono a un esame uno allora l'autopsia fatta sintesi sul cadavere e gli alti e due esami est Esterni ma sul corpo di l'aria no no perizie balistiche fatte su macchine possibili eccetera eccetera come probabilmente
Si riferisce e
Va ricordato che mira al è stato colpito da un analogo proiettile
Parte opposta a destra perché stava davanti nella macchina
Quindi due riscontri esterni e un'autopsia sono concordi due colpi in testa uno ciascuno
Sapete anche la storia del proiettile vagante
Che colpisce mirati
Poi si infrange su una parte della macchina
Prima che un solo frammento colpisca Ilaria
E credo con questa testimonianza è finita nessuno più potrà tirar fuori questo discorso deve avere acqua sono metta chi dicesse questa cosa è un bugiardo ha fatto carte false
Era stata questa ipotesi già lanciata qualche giorno subito dopo il venti marzo ma lo lo sapremo molto più tardi perché anche questo era tutto stato d'secretato
Da un rapporto dell'Intelligence di una somma che però è raccomandata in quel momento da un italiano fu già dal Vezzalini
E questa questa del proiettile vagante che è stata ripresa qua e là in tutti questi anni compresa dalla commissione d'inchiesta
Nella ultima diciamo ecco presieduta dall'avvocato Taormina
E c'è una sentenza come voglio dire che il lavoro della magistratura è stato anche grezzo perché è vero che non han trovato i colpevoli però hanno stabilito con estrema chiarezza e anche qua il bene usare le loro parole non le viene che si è trattato di un'esecuzione si legge nel due mila con la condanna di ASCII perché è il primo Pro Sesto lui era stato dichiarato innocente quando lo condannano
Però si dice si è trattato di un duplice omicidio volontario premeditato accuratamente organizzato con largo impiego pur impiego di uomini ed eseguito con freddezza però c'è professionalità omicida secondo i motivi a delinquere dei mandanti e degli esecutori
Sono stati come dimostrato di natura ignobile criminale essendo stato il duplice omicidio perpetrato al fine di occultare attività illecite
Chiarissimo
Non sono andate avanti però questo è un punto fermo non lo diciamo solo noi non lo dicono i giornalisti
Allora sorgono delle domande perché chi ha voluto fino dall'inizio nascondere che si è trattato di un'esecuzione
Chi ha tenuto nascosto il certificato di morte chi ha rubato il bloc notes le cassette video registrati chi ha violato i sigilli forse Ilaria era ancora viva
Se al porto vecchio si è tentata la rianimazione che dichiarazioni personali e fotografie lo testimonia
Una pattuglia di militari italiani in forza all'Intelligence Bruno Samp al comando sento di Fulvio Panzeri era nella ex ambasciata italiana
Nelle immediate vicinanze del luogo dell'agguato dove nessuno si reca si può ancora escludere che ci fu omissione di soccorso sicuramente Giorgio di terra sarebbe morta ma loro non lo sapevano che sarebbe morta avevamo l'obbligo di assisterla
Perché è per i lariani
Parliamo dei militari bene perché per Ilaria non sono state rispettate quelle regole d'ingaggio della missione unito uno son che prevedevano misure di sicurezza per i giornalisti e fotoreporter
Garantendo informazioni aggiornate e un adeguato supporto logistico
Potremmo aggiungere altri punti integrativi non lo faccio perché sta per non tediarvi
Però voglio dire un'altra cosa il giudice per le indagini preliminari di cui si è parlato Andrea Fanelli
Quindici giorni dopo la morte di Ilaria respinse sì la richiesta di archiviazione ma ne condivide in gran parte le motivazioni
Perché solleva degli interrogativi che non hanno a che fare con le cose che ho detto fino a qui sull'esecuzione
La cosa più importante è richiesto dal Gip era riferita ad una fonte delle sinistre
Il servizio d'intelligence interno di cui ancora segreta l'identità ma non il contenuto
Che è confermato da testimonianze e documenti informative di intelligence altre e dalla DIGOS
Scusatemi ma cosa mai deve succedere ancora dopo la la sentenza di Perugia che cosa deve succedere
Alla fine leggendo richieste di archiviazione motivazioni per respingerle si potrebbe concludere che l'unico velocista depista attore è stato gemelle il testimone d'accusa gli assi
Ma veramente è il colmo no è il colmo
Invece noi dovremmo sapere perché già nel non testimonierà in nessun processo
E le uniche sue testimonianze alla DIGOS e al magistrato non sono state registrate perché non ci sono più oppure sono sparite
Ho quasi finito Marina
Perché già l'Espresso sparisce mentre sotto protezione della polizia a pochi giorni prima dell'arrivo di hashish in Italia e quindi nemmeno lo riconoscerà
E perché Geller non verrà mai cercato nemmeno quando li tratterà le sue accuse dopo la condanna definitiva di hashish
Solana brava giornalista già stata citata Chiara Cazzaniga Chi l'ha visto a trovarlo intervistarlo
E a obbligare lo metto tra virgolette così una rogatoria e poi l'avvio della revisione del processo
Guardate
Abbiamo guardato nuovi del noi non archiviano
Con trepidazione sempre speranza che si continuasse a indagare sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e oggi siamo confortati da questa giornata che succederà sicuramente non verrà archiviato ed comunque che si considera indagare però il sentimento che per vedeva Luzzana consentitemi questa riferimento negli ultimi giorni io l'ho sentita il giovedì è morta lunedì lo sentite il giovedì sera
Che nessuno di noi sospettava si sarebbe morta dopo pochissimi giorni
E il suo sentimento era veramente l'indignazione che non è un sentimento negativo l'indignazione
Indignazione perché sentiva eccome noi sentiamo che che è offesa ancora una volta la dignità di larve di mira
Delle loro famiglie delle tante persone che si sono impegnate in questi venticinque anni dell'intero Paese come è stato detto la verità è un diritto
Ma la giustizia è un diritto
E non pensiamo anche che anche la la anche la giustizia sia stata offesa quella giustizia
Che è amministrata in nome del popolo come recita l'articolo centouno della nostra Costituzione
Sì sorge spontaneo un interrogativo
Io mi sento di fare anche so che è un imperativo forte
A cui sentiamo il dovere che sentiamo il dovere di formulare ma a cui non possiamo e non vogliamo rispondere noi
Sappiamo che per trovare la verità bisogna seguire i depistaggi
No no adesso ritornare in Somalia seguiamo i depistaggi da lì si arriva la verità
E la domanda è la seguente forse è necessario che non sia più la Procura di Roma occuparci di questa tragedia dopo venticinque anni non voglio non vogliamo dare noi la risposta ma l'interrogativo bisogno il pollo
Perché noi non accettiamo
E vogliamo a questa domanda perché noi non navighiamo rispondere così
Nell'ottava scena della vita di Galileo vetusti conoscerete Bertolt Brecht colloca il suggestivo con l'occhio tra un suo allievo
Un un discepolo ecclesiastico e più spesso
Fulgenzio suo allievo gli disse ma non credete maestro che la verità
Se è verità
Si farà strada anche senza di noi
Galileo risponde no
No no
La verità riesce ad imporsi solo nella misura in col noi noi non aspiriamo la imponiamo vi ringrazio
Grazie
Come che ha di rete è una lunga storia una lunga storia indignazione di passioni di questa lunga storia è stato parte anche Walter Veltroni
Che segue il caso danni viene in mente che mentre il dottor Rossitto nella testimonianza più lunga che più importante forse non abbiamo nemmeno svelato poi quello che sarà il cuore della del servizio di Chi l'ha visto mai seriamente ad un solo sito compio quel primo esame del corpo che stava sostanzialmente solo pietosa
Ricomposizione della della salma Walter Veltroni incontrava subito correnti della casa di di Giorgio e Luciana dunque anche in questo caso alla lunga attenzione per questa a vicenda la vigilanza così ben riassunta non proprio riassunto da Mariangela criteri racconta serio assunte
E si unisce anche l'emozione ogni volta di ricordare le persone un'ingiustizia che si perpetua naturalmente finti qualche frammento di verità e penso quella detto Mariangela sia giusto a questo punto e la strada dell'Inter delle manipolazione vedere che ci può portare alla verità non venga percorsa
Io credo di essere a parte ovviamente i familiari di Ilaria credo di essere tra quelli che hanno conosciuto Ilaria da più tempo anche prima dei suoi colleghi del TG tre che non hanno mai smesso di farla sentire né quando era in vita nel dopo il loro affetto nella solidarietà io conobbi l'aria perché Giorgio al quale mi legava
Un'amicizia una solidarietà politica e umana e un giorno mi telefonò chiedendomi se
Potevo ricevere sua figlia
Arrivò questa ragazza che era una ragazza che aveva dentro di sé una grande discrezione qualcosa che assomigliava un sentimento ormai abbastanza desueto che la timidezza
E aveva negli occhi qualcosa che si può semplicisticamente identificare con la malinconia
E che invece era qualcosa di una specie molto diverso anche questa molto rara e cioè una grande intensità aveva degli occhi molto profondi le aree mi ricordo di questo primo colloquio che che facemmo esattamente questa impressione anche un po'di di lo posso dire di turbamento perché perché si capiva che era una ragazza che aveva dentro qualcosa di speciale non lo dico adesso
Perché la sua vita e la sua morte hanno avuto un segno chiaro che va in questa direzione lo dico perché fu l'impressione che che ricevetti quel giorno aveva per mi raccontava una grande passione giornalistica una grande attenzione per il mondo era figlia di un tempo in cui i i muri e i confini avevano smesso per fortuna di esistere e lei guardava con curiosità con curiosità culturale intellettuale linguistica
A mondi che che a noi appaiono lontane che invece nel mondo piccolo sono molto vicino
Lei comincio a lavorare poi in una radio che si chiamava Italia Radio comincio a fare il suo lavoro e poi cominciò la sua avventura al TG tre
E qui si sono viste una parte delle delle cose che Ilaria affatto se voi avrete la possibilità di cercare di lei le sue tracce ormai in Rete questo per per fortuna salvaguardato
Se voi avrete la possibilità di trovare le sue tracce troverete il segno di quella intensità di quel rigore persino
Doloroso con il quale l'Italia raccontava le cose
Non c'erano mai ammiccamenti era un giornalismo molto sobrio molto forte molto mo'argomentato molto documentato
Si dice Ilaria cercava le verità scomode ilare cercava la verità
Cercava cercava di capire quello che gli accadeva in una situazione e nelle situazioni complicate nelle quali si è trovata a lavorare
Poi successe quello che è successo io ricordo la telefonata che mi arrivò ero c'era una campagna elettorale una delle tante campagne elettorali che ci sono in questo Paese in corso
Mi arriva questa telefonata io tornai a Roma a casa di Luciano e Di Giorgio
Quella casa piccola nella quale loro vivevano era improvvisamente aveva dentro un buco nera come se fosse scoppiata un una bomba atomica lì in mezzo
Figlia unica Ilaria
Oggetto di un amore
Straordinaria da parte di questi due genitori tra di loro molto solidali è molto diverso
Giorgio come sempre succede agli uomini quando arriva un dolore era il più piegato era
Questa questa vicenda lo aveva distrutto
La stessa cosa era successo e Luciano ma come sempre succede alle donne Luciana aveva reagito con la forza che le donne hanno di fronte al dolore che gli uomini non conosco
Hanno combattuto
Luciano in prima fila Giorgio
Un po'di lato come era per il suo carattere hanno combattuto finché hanno potuto se c'è una cosa di quella di solito in questi casi no chi arriva si si dice sempre no se se resteremo vicini ecco io credo che in questo caso
Luciana e Giorgio abbiano potuto misurare quanti gli sono stati vicini e non sono stati pochi intanto i suoi colleghi fatemi dire io ricordo il giorno del funerale a a Saxa Rubra
Ci sono dei colleghi che hanno dedicato molto della loro vita alla ricerca della verità sono qui alcuni sono stati citati e non voglio dimenticare nessuno
Ce ne sono altri magari arrivati dopo
Che hanno partecipato alla ricerca della verità una di loro è qui lavora per chi l'ha visto che una trasmissione che ha dedicato hai l'aria sempre una grandissima attenzione e grazie a lei al suo lavoro uno dei più clamorosi depistaggi
Di questa vicenda che ha portato una persona innocente guardate c'è un altro caso simile a quello suo
Ed è il caso di un uomo si chiama Gullotta
Che ha fatto ventidue anni di carcere innocente
Per una strage perpetrata ad Alcamo in cui furono uccisi dei carabinieri
E quest'uomo fu torturato
Fu portato a confessare di essere stato lui responsabile ha fatto ventidue anni di carcere innocente
Può darsi che quella vicenda quella vicenda di quel piccolo nucleo di carabinieri che aveva affermato un mezzo che trasportava armi
Forse collegato a qualcosa che in quegli anni aveva a che fare con la Gladio
E dunque bisognava cercare un responsabile Acque responsabile fu trovato in questo povero uomo che è stato ventidue anni in carcere innocente
Allo stesso modo
L'UE affatto più di sedici anni in carcere innocente
Luciano De Giorgi hanno cercato la verità per tutta la loro vita e anch'io ho sentito Luciana fino a poco tempo prima che se ne andasse
E combattevano tutte e due con i loro problemi con la loro malattia con la loro dolore con la sensazione di non farcela
E dunque il fatto che ci ritroviamo qui col presidente dalla Camera col direttore generale della RAI col vice presidente del CSM con tanti ragazzi
è la testimonianza che questa bandiera diciamo rimane nelle mani di di persone che non intendono farla cadere
Vorrei dire prima di concludere solo un'altra cosa che è questa
Quello del giornalista oggi è un mestiere molto difficile
Ci sono dei momenti della storia in cui fare il giornalista non è più facile o più difficile ma socialmente più apprezzato
E ci sono altri momenti della storia in cui giornalisti danno fastidio
Danno fastidio perché cerca nuovo
Perché cercano la verità ripeto non le verità scomode cercano la verità
Molti di questi giornalisti oggi sono in Italia sotto minaccia
Walter Verini li ha citati prima
Borrometi Berizzi
Federica angeli Ruotolo
Pensiamo alla campagna scatenata contro Roberto Saviano
Che è stata una campagna volta a capovolgere chapeau molta della verità che che che sono evidenti
Ma non è solo in Italia poi pensata la vicenda di cache oggi
Ucciso in una sede diplomatica decapitato vivo nel totale silenzio del mondo
Pensate alla vicenda di Daphne Caruano Galizia a Malta uccisa Silenzi
Non c'è stata neanche no fiaccolata davanti a un'ambasciata per protestare contro questo orrore perché i giornalisti che saltano operario che vengono minacciati o che vengono uccisi
Sono il termometro
Dell'asfissia della democrazia quando la democrazia in asfissia succedono queste cose
E sono successe nel passato sempre
E ho citato alcuni casi ma potrei citare i giornalisti incarcerati in Turchia o quelli vessati in Russia o quelli derisi negli Stati Uniti
Anche dai vertici istituzionali c'è una vasta inquietante letteratura che va in questo senso
Naturalmente viviamo un tempo complicato che richiederebbe alla democrazia un'altissima intelligenza quella che il cardinal Martini chiamava l'intelligenza complessiva delle cose
Perché bisognerebbe insieme saper fare cose che apparentemente sono diverso e cioè da ultimo da un lato difendere con tutto il rigore la forza necessaria la libertà dell'informazione al tempo stesso difendere
Il diritto dei cittadini a non essere
Manipolati
Quell'immagine che è circolata della ragazza protagonista del movimento ambientalista che viene rappresentata mentre consuma libagioni Bari ieri in contraddizione con le sue dichiarazioni
Di di entità alimentare quell'immagine falsa come altre a migliaia sono state costruite non possono essere guardate con sussiego
Dalla democrazia alla quale può pensare che chiavi codici culturali è in grado di riconoscerne la fragilità di queste tecniche no
La democrazia se vuole salvaguardare se stessa deve al tempo stesso garantire il massimo di libertà dell'informazione tutelarla d'ogni forma di condizionamento e al tempo stesso garantire che ciò che non è oggetto del lavoro di mediazione e di informazione che mediazione o che anche racconto diretto ma corrispondente alla realtà effettuale delle cose venga collocato in una zona nella quale il cittadino è protetta la grandezza della democrazia deve essere tenere in equilibrio questi due elementi mai solo l'uno mai sono l'altro per chi si deve tutelare i cittadini e si deve tutelare i giornalisti
Allora
Nel momento in cui ci ritroviamo appunto oggi per salutare
Uno per salutare il suo per salutare dentro di noi e per continuare la battaglia perché si arrivi alla verità e a ragione Mariangela la verità diciamo di solito sì sì
Si cerca un po'da no siccome si ricomincia sempre daccapo qui ci sono stati dei depistaggi cerchiamo qui depistaggio cerchiamo di parte di capire dove si portano qui depistaggi
Perché quello che ci manca è capire chi ha ordito l'esecuzione
L'esecuzione di varie altre di Miran Hrovatin che sono stati uccisi deliberatamente perché avevano trovato delle cose che non dovevano uscire altrimenti non sarebbero sparite
I i documenti quell'intervista non sarebbe stata ridotta a tredici minuti s'era di due ore e tutto il resto che sappiamo seguire i depistaggi attraverso i depistaggi arrivare alla
Alla fonte al mandante di queste due esecuzioni accaduta venticinque anni fa ma per noi accadute ieri
Come per Ustica Ustica la stessa cosa tra un po'sarà l'anniversario di Ustica era stato detto che era stato un cedimento strutturale dell'aereo e sono state uccise un sacco di persone che sono state coinvolte nella vicenda di Ustica uno dei casi più clamorosi della storia italiana ce ne sono troppe di queste vicende
Come diceva il presidente c'è la verità giudiziaria e cioè la verità storica tutte e due vanno ricercate tutte e due non solo uno e non solo l'altre questo credo posso essere nostro impegno ci
C'era un un grande scrittore che diceva che giornalisti scrittori sono come i camerini nella miniera sapete quegli uccellini che minatori in tempo temete Nevano perché alla prima fuga di gas l'uccellino moriva al canarino moriva loro potevano fuggito ad esempio che ha fatto qualche vi ricordo affatto Walter Veltroni del ruolo dell'informazione oggi molti Paesi del mondo i missini nel senso che sono la la la la la persecuzione e l'hanno messa a tacere regionalisti il primo segno di una democrazia che vacilla e questo accade in molte parti
Del mondo il prossimo video che vedremo arriva da Nairobi dal due mila e sei c'è un corrispondente vennero vice Abu da molto tempo molta pressione per aprire quella serie di corrispondenza anche per difenderla credo da allora
La sede intitolate le ali Alpi Miran Hrovatin e Marcello Palmisano Marcello Palmisano lucido operatore RAI che fu ucciso a Mogadiscio il nove febbraio del mille novecentonovantacinque fatto di sangue nel cult nel quale rimase ferita
Al giornalista Carmen Lasorella un episodio del tutto diverso da quello molto diverso diciamo da quello di d Italia e e mia madre con l'esito altrettanto sanguinoso ed è giusto che a marcia anche a Marcello Palmisano sia intitolata la segretario di Nairobi da cui
Da cui proviene questo questo servizio video
Ogni giorno mi imbatto Ilaria Alpi l'Iran cromatismi Marcello Palmisano nella sede RAI di Nairobi o meglio incrocio con lo sguardo i loro nomi sulla targa commemorativa posta all'ingresso dell'ufficio di corrispondenza
Vi confesso che quella targa la sfiorò con le dita mattina e sera
Una consolidata consuetudine un piccolo gesto per salutare tre colleghi e Pier chiedere inconsciamente chi mi dia Novara lucidità necessaria per raccontare un continente così complesso in velocissimo cambiamento
Queste immagini sono state filmate lunedì diciotto marzo ovvero due giorni fa a Mogadiscio negli stessi luoghi frequentati venticinque anni padana Ilaria e Miran
Dall'alto la capitale somala appare di una bellezza struggente vestita dell'apparente normalità di una vita che scorre sotto un cielo prepotentemente azzurro
Peccato che quotidianamente siano bombe esplosioni e raffiche di mitra a dettare l'agenda a chi vi abita oggi peggio di quando i nostri colleghi la giravano i terroristi sono pronti a colpire ovunque
Passiamo scorrerei stimato per mostrargli una città dimenticata o sconosciute ai più
Dal settembre due mila sei quando iniziata l'avventura africana della RAI fino ad oggi questo continente è cambiato alla velocità della luce non solo nella sua struttura economica e politica
Nuovi stili di vita la crescita costante e tenace di una piccola e media borghesia che sogna di riscattare il futuro dei figli investendo in scuole e cultura ed anche una coscienza ambientale prima sconosciuta pensate che poco più di un anno fa Queen Kenia con una decisione in fondo sorprendente che gli scettici pensavano impossibile da applicare
è stato proibito l'uso dei sacchetti di plastica effetti sorprendenti vedere le strade sgombre di quel veleno a buon mercato che le ricopriva c'è il Ruanda che ha preso decisioni ancora più la Corniani ivi incisive in materia di tutela dell'ecosistema
L'importante comunque cominciare
Nel campo delle tecnologie informatiche ho visto cose incredibili perché ancora pensa che l'Africa sia un continente arretrato
Giovani stranieri e tra questi anche tanti italiani hanno scelto di venire a vivere qui perché sono qui hanno incontrato menti aperte entusiasmo disponibilità nel condividere il sapere e qui hanno avuto accesso a mezzi disponibilità impossibili da trovare in Italia i difficili in Europa la Cina che il primo il secondo partner economico di tutte le nazioni africane sta cambiando il continente pensate che dal prossimo anno scolastico in Kenya
Diventerà obbligatorio l'insegnamento del mandarino nelle scuole pubbliche a partire dalla quarta elementare
Una lingua TS aggiungerà bagaglio di inglese che i suoi figli e lingua di appartenenza etnica che ogni bambino già possiede nel suo bagaglio culturale
Che divide i bellissimi film stile Mad Max girati nella Repubblica democratica del Congo o quelli di Fantascienza che arrivano dal Sudafrica
E le serie televisive nigeriani che tengono gli spettatori incollati agli schermi di tutto il continente
Ed ancora gli scrittori in gran parte giovanissimi ripropongono storie i punti di vista ironici originali
Per questa volta non voglio parlare delle difficoltà e dei problemi degli africani di questo si parla tutto sommato poco e male magari si cominciasse da ricchi spazi all'Africa nel sistema informativo
Ad Ilaria immagino che sarebbe piaciuto così
Chiudo questo videomessaggio con un ipotetico avrà solo al già in atti Giorgio Alpi due dolcissimi splendidi indumenti genitori spero che un giorno si riesca conoscere la vita cioè gli saranno grati
Già
Il nostro corrispondente
Anaerobi questo immagini si aggiungono a quelle che quella quella targa si aggiunge alle altre mozioni ora chiamarle qua Margherita Mondaini studentessa del liceo linguistico statale Ilaria Alpi di Cesena Buongiorno tattica possano altri studenti
Qua è accompagnata dei docenti Valeria bambini e Laura Lombardini che sono in sala ringraziamo tutti
Mo'Angelo no chiedo scusa per le mozioni
è molto importante essere quei per tutti noi studenti in questa giornata dedicata anni e anni e Ilaria
Una donna forte è una donna che amava le lingue e soprattutto a una D'Anna che è riuscita a fare della sua più grande passioni il suo lavoro
A febbraio dopo alcuni anni e tanti sforare qui abbiamo inaugurata la nostra scuola dedicata Ilaria Alpi e gli studenti sono orgogliosi di portare avanti una storia così importante perché è il futuro
è nelle nostre mani non dobbiamo mai dimenticare ma continuare a lottare
La dedica è l'aria è nata dalla dal suo amore dal suo interesse lesse le lingue indirizzo di studio del nostro liceo peso e intense verso le città straniere verso la diversità
Ma soprattutto in quanto portatrice di valori fondamentali che la nostra scuola si impegna ogni giorno ha in fondo e in tutti gli studenti grazie agli insegnanti alla preside a tutti i collaboratori
Negli studenti nel cuore degli studenti di tutti del liceo linguistico Ilaria Alpi di Cesena ad agente assalì immagine Diana D'Anna Foa rete di una donna che ha lottato contro i soprusi
Per cercare di portare a galla i segreti che si celava non è la rotta tra l'Italia e l'Africa
Ed è a questa o ne deve essere un esempio di storia di corazza perché l'aria è riuscita ad andare oltre quella linea che circonda tutti in ogni giorno a conoscere
Ad amare la diversità per quello che è
E deve essere soprattutto un esempio per tutti noi giovani da oggi perché è dobbiamo continuare a lottare pensa in cui crediamo e perseverare sempre proprio con esami insegnato niente e dilaga grazie
Allora
Chiamo
Anche Alice Bagnara registro comprensivo Giuseppe Giuliani di Latina con i docenti Gina grezze Marisa Better Corsetti
Amerigo otto della scuola media Ilaria Alpi di Chiavari suo compenso chiavi duelli accompagnata dalla dirigente Carla listino del docenti Paolo Cova ci si grandi Francesco per lucro Assessore alla cultura recita dichiara riuscì a metà maggio modo per ingraziare Ciotti qui ringraziare
Sì guidato e anche presente in sala lo voglio ricordare un rappresentante del Consiglio dei giovani della regione Lazio grazie anche allora lui ora
Inviterei
Direi
Presidente presidente Chicco e Giuseppe Giulietti a scendere e a consegnare ai ragazzi
Non era fino alla fine proprio
No no era questa la scaletta
Grazie allora
Grazie davvero vostre scuole che salutiamo tutti i vostri compagni le professoresse
Ecco Ottavia Piccolo
Prima delle conclusioni prevedibilmente affidato Giuseppe Giulietti Ottavia Piccolo
Leggerà passo leggera un frammento da un testo teatrale straordinario di Stefano Massini che siamo allo schifo queste alte il titolo
Il sottotitolo ancora vi significa sotto di tre omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima Regione diceva questo
E quella ventunesima regione
Ha un senso perché versi di voler richiamare la all'Ariston sabbia coloniale la nostra non estraneità storica a questa particolare pezzo d'Africa ma il prezzo da fare come gli altri a Somaglia perché c'è una responsabilità storica italiana
Quella del comunismo italiano e non solo del colonialismo predatoria naturalmente
E inoltre perché il diritto come avrete ascoltato da un frammento dei materiali video della TAC per la sintesi difficile che è stata presentata l'incendio di questi anni è accaduto nella zona contro l'italiano
Di di Mogadiscio quindi era davvero la nostra ventunesima regione come dice Stefano Massini l'autore di questo testo teatrale dal quale ora Ottavia leggera interpreterà diciamo un breve frammento
Gli zeri
Alzo la penna dal foglio
Prima di leggere cosa ho scritto un pensiero Venuto da non so dove mi attraversa la testa come una scheggia sta tutto qui dentro
Abbasso gli occhi con timore come sentissi chissà poi perché che da lì da quel numero comincia ogni cosa
Nel mezzo del bianco c'è semplicemente un uno poi semplicemente un quattro a seguire semplicemente tutti in fila li ho contati
Undici volte zero
Messi nero su bianco nel mezzo del foglio semplicemente come tanti occhi
Undici volte zero undici volte la tenda gira e chiude il cerchio semplicemente come una sfilza di lettere o che lette tutte insieme fanno come una gigantesca esclamazione o
Esclamazione sì di sorpresa mi fa quasi sorridere
Senza il quasi
Fissò il foglio fisso quella semplice se quella di cerchietti sembra uno scarabocchio questa serie interminabile di zero separati ogni tre da un punto i punti servono per non perdersi
Servono a non sbagliare il conto perché c'è da perdersi eccome a dare forma scritta mille e quattrocento miliardi
Uno punto
Quattro zero zero punto zero zero zero punto zero zero zero punto zero zero zero
Mordo la punta della penna cerco di immaginare Meli in mille quattrocento miliardi di dargli forma fisica concreta mi ci perdo dentro e lascio stare
Passo oltre via avanti e come quando a scuola un tempo esercizio di matematica
Sbagliato in qualche cosa chissà dove
Capita e lì sul foglio cominciava la saltati fuori cifre gigantesche spropositate talmente strane talmente comiche che dicevi fra tette mordendo il lapis no dai così non va torna indietro c'è un errore
Già l'errore qui però no
Qui ora su questo foglio l'errore non c'è tutto giusto il calcolo la cifra è ufficiale soldi mille quattrocento miliardi di lire
Tanto abbiamo dato nuovi alloro tanto abbiamo speso voi per loro ufficiale non c'era rumore e l'accordo per azione quella che si scrive con due occhi cooperazione una accanto all'altra o o quasi un presagio di quegli undici cerchietti uno dopo l'altro e dopo il quattro sarà un caso mi fa quasi sorridere
Senza il quasi
E così semplice qui ci siamo noi lì ci sono loro
Lì ci sono loro e nel mezzo fra noi e loro un uno un quattro e undici volte zero come un ponte una freccia un trattino di congiunzione noi Europa loro Africa
Nel mezzo undici volte zero noi italiani loro Somalia nel mezzo undici volte zero noi Roma loro Mogadiscio nel mezzo undici volte zero
Noi l'impero loro la colonia nel mezzo undici volte zero noi molto avanti
Loro molto indietro nel mezzo undici volte zero
Guarda ancora il mio foglietto
La sensazione forse giusta si sta tutto qui dentro
E mentre penso che quegli undici cerchietti così bene allineati fra noi e loro quasi quasi mi ricordano un esercito schierato
O piuttosto una collana una catena un groviglio di filo spinato o una distesa tutta uguale di bidoni
Lo faccia tempo a chiedermi e poi cos'altro che l'altoparlante diffonde l'annuncio salto in piedi faccio cenno agli altri a catorcio ma cartoccio il foglio borsa a tracolla ferro il bagaglio ai nostro aereo che sta decollando volo diretto come un ponte una freccia
Un trattino di congiunzione
Fra noi e loro semplicemente
Mentre squilla il telefono
Mentre squilla il telefono
Grattando sì la barba Miran mi confessa che anche lassù lui che c'è stato in Jugoslavia anche la suocera un momento in cui la rabbia finiva e cominciava lo sconforto
Fa sempre così mi dice Mirante quando lo schifo è troppo
Mentre squilla il telefono grattando sì la barba Miran tiene stretta fra le mani quella videocassetta con su scritto la data
Quindici marzo novantaquattro risolto a pennarello soltanto the King
Mentre squilla il telefono in questa tarda mattinata di Mogadiscio mi sto ancora domandando quali saranno le reazioni alla messa in onda prima o poi dell'intervista
Il telefono squilla rispondo io alzo la cornetta una voce mi parla in italiano domando subito voglio dire ora nella risposta dall'altra parte si certo immediatamente ora mentre scendiamo le scale e mira mi chiede chi è che ci aspetta gli dico soltanto italiani
L'autista mette in moto
Dove ci porta quartiere monopolio io lo so dov'è non è lontano la zona italiana di Mogadiscio la vecchia ambasciata servizi militari case e il centro d'azione di quel certo signore i cui camion non saltano ma in aria
Dei due uomini armati non Ravenna e Ali Gaio sono il primo ci segue
Il secondo no chissà perché non vuole
Fatto strano ma in fin dei conti che rischio cioè ad andare in zona italiana pochi isolati piena Mogadiscio
Lasciamo l'albergo svolgiamo sul viale mila mi chiede era così urgente
Io seduta dietro mi chiedo lo stesso e né a me né a lui rispondo
Sfrecciamo sul viale poi a destra una piazza di nuovo a sinistra
Milan mi parla ma non lo ascolto stiamo entrando in zona italiana quartieri monopolio dove non si muove nulla se lui non vuole
Un'automobile in fondo alla strada sa parcheggiata in modo strano diversa da tutte col muso in fuori come pronta a partire
In fondo alla strada la macchina è immobile
Milano intanto continua a parlare il sole mi abbaglia dal vetro davanti l'autista tossisce accende la radio
In fondo alla strada la macchina è immobile Ciro ci sorpassa un furgone un bambino in terrazza mira anche parla continua a parlare manifesti appesi una bandiera al vento passa un autobus ma in senso inverso
In fondo alla strada la macchina è immobile quasi aspettasse Milan si gira mi chiede che ho fatto l'autista che ride un motorino e su un carretto un vecchio
Cento metri da noi la macchina immobile il sole che abbaglia la radio che suona l'autista accelera per sorpassare e solo quando ci avviciniamo
La macchina un tratto lo vedo
Si muove
Lentamente
Poi scherza viene in mezzo alla strada di traverso orizzontale costringe a fermarci per ritardare autista inchioda sgomma sbatto la testa Milan grida la radio suona e ci fermiamo
Ci fermiamo
Ci hanno fermati
Fermati
Qui si ferma
Ci fermiamo
Ci fermiamo
E il giorno venti mese di marzo
Anno mille novecentonovantaquattro
Sul mio orologio
Le tredici a zero quattro
Altri Ottavia Piccolo come avete capito questo monologo del testo di Stefano Massini che Ottavia interpretato l'autore ha immaginato pensieri che parole ammesso veramente di dare benzina parole ma non ha inventato le cifre quelli alla cifra dell'aria delle nella dei soldi della fiume di denaro della cooperazione mentre diciamo noi di non attiviamo che passa di mano seguire distanti come sempre fa seguito anche il denaro il quelle su quella strada che fin da subito fu percorsa indicata Beppe Giulietti Giuseppe Giulietti a lui spettano le conclusioni come celato
Grazie che ovviamente spero non saranno le conclusioni
Ma solo l'inizio di un altro lungo percorso che coinvolgeva vi rivolgo il produttore ragazze e ragazzi tanti altri io vi ringrazio subito perché non avete conosciuti l'aria mira e siete venuti per rinnovare un impegno che voi non archivia Rete guardate molto importante ancor prima dei tribunali
Non archiviare nel cuore e nella mente quando archivia il cancello alcune persone colpito la loro dignità ma senza saperlo e offeso la tua dignità quindi davvero grazie perché da qua inizia un altro cammino non si chiudono i venticinque anni inizia un altro cammino che spero posso portare la verità e la giustizia
Vorrei dare un gran sia assieme a voi per un messaggio che è appena arrivato sollecitato anche più volte per Mariangela Granero ed altri amici poi dirò di chi è mi fa giudice questo modulo ucciso nell'oceano profondamente a venticinque anni di distanza la coscienza civile del nostro Paese
Vediamo se riusciamo a quel giorno tutto
Nel suo l'acrobatico monito del prezzo che si può pagare per servire la causa della libertà d'informazione in questo triste anniversario rivolgo un pizzico di solidarietà alle famiglie dei due giornalisti
Il significa la medaglia d'oro al merito civile alla Repubblica italiana l'impegno dei familiari contro le reticenze dei depistaggi e non sono parole mie
Dopo l'immenso dolore subito ha meritato e merita grande rispetto e rappresenta un dovere della Repubblica
Il dovere dei giornalisti fondamentale la libertà di stampa il promo metro della salute democratico di un Paese e Sergio Mattarella che ha pronunciato queste parole
Poco fa
E nel messaggio del presidente che si parla di depistaggio e Commissione
Non commento
Ma sicuramente un tassello dell'iniziativa di oggi
Io dirò due parole solo chiare una grazia e una il nove sarà amore due parole di questo intervento
Un grazie a nome di tutti alla signora Anna la sorella Luciana so che non è facile essere quei grazie a voi e grazie a tutta la vostra famiglia
Grazie per la passione civile perché c'ha guidato ciò ha sollecitato a Walter Verini da sempre non solo in questa iniziativa
Al presidente Phil con lo dico a qualche amico che ha scritto in queste ore andati alla Camera fare Passarella ma controllate le parole amici giornalisti controllate le parole
Siamo qua perché questo è il cuore della democrazia italiana solo le istituzioni se il presidente della Camera viene dice parole forti e non rituali noi lo ringraziamo perché questo è il modo per far proseguire questo cammino
Perché rappresentano le istituzioni cosa diversa dai singoli partiti le istituzioni diffidate
Di chi oltraggiare istituzioni quando si quando si colpiscono le istituzioni si faccia il potere alle logge alle lobby al peggio attinti fregherà anche la speranza in un futuro ecco perché solo parole non rituali
Signor quelle su Alpi e Hrovatin sia quelle sulle querele bavaglio
Io mi auguro che davvero il Parlamento possa votare vedo molti parlamentari qui presenti posso portando a compimento le quella del bavaglio Russolo deporre le legittime che lo scalo per tutelare la mia immagine
Solo quelle scagliate quotidianamente dal malaffare della corruzione sessanta milioni di euro di richieste contro questo o quel cronista sono quasi sempre i cronisti che indagano contro la camorra corrono andrà via dal folklore ma
Ringrazio i tanti parlamentari presenti consentiti degli abbracci abbia una in particolare Olga D'Antona che sa che cos'è la sofferenza di chiedere verità e giustizia
Grazie al vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura non era scontata la sua presenza un ruolo delicato e per questo di chiederemo un incontro dopo questa giornata come faremo con il presidente della CAF
E il mio grazie ai rappresentanti delle istituzioni da giornalisti che mi hanno delegato mi hanno onorato dall'affare Lorusso a Carlo Verna Vittorio di Trapani
Ma grazie a quel noi collettivo che siete voi
Pesato in queste ore mentre siamo qui gli amici di Trieste hanno ricordato Ilaria e Miran Hrovatin perché la di quella terra ma con loro hanno voluto ricordare Luchetta Ota D'Angelo
Uccisi ventotto gennaio del mille novecentonovantaquattro mentre giravano in servizio in un ospedale pediatrico a Mostar di quello che è stato Salini un anno orribile per la RAI
è un anno orribile perché credo nella libertà d'informazione e ringrazio tutti gli amici delle regioni che sono qui presenti
Perché sono stati uccisi anche loro per usare un'espressione di papa Francesco perché voleva ad illuminare le periferie del mondo dare voce a chi non ce l'ha
Grazie a questo noi collettivo che dovrà ora battersi per non archiviare nei tribunali
Ma ancor prima delle nostre coscienze come hanno detto meglio di me onorevole Kleiner e Walter Veltroni la richiesta di verità e di giustizia che non ha avuto risposta quella che questo concetto chiave per tutti noi
Non è un affare privato di una famiglia investe la dignità di una nazione di ciascuno di noi
Per questo è importante essere qui guardate non solo per Ilaria e Miran perché nel cuore di Giorgio e Luciana c'era un'idea non di essere ripiegati su se stessi ma di chiedere verità e giustizia per tutti fatemi citare qua
Le altre richieste di verità e giustizia avverte penso a Giulio allergeni
Penso ad andare a Rho Chelli ucciso quattro anni e mezzo fa in Ucraina il processo si è appena perso aperto penso ad Antonio Russo di Radio dedica radicale dimenticato ucciso in Cecenia
Penso a padre Dall'Oglio ancora in Siria Silvia romano volontaria persino lei derisa
De Rita perché si è donata agli altri
Non cascate ma in questa trappola se non ti occupi di il tuo vicino presto arriverà un momento in cui nessuno si occuperà di te
Penso a Graziella De Palo a Italo Toni scomparsi quaranta di fave forse adesso si riapre uno spiraglio anche Richard a lavorare per chiedere documenti desegretare sapere quali oscurità ci sono
Penso a Don Peppe Diana ricordato ieri a Casal di Principe penso ad Antonio Micalizzi ringrazio la RAI che sta trovando il modo con Marino Sinibaldi Antonio Di Bella di far rivivere il sogno di euro fonica c'è un solo modo per onorare chi non c'è
Far rivivere i loro sogni non dimenticare di non limitarsi alla radio al pianto del funerale farli vivere il loro sogno il sogno di Antonio era una radio che raccontasse d'Europa
E noi badate possiamo ricordarvi in tutti i modi ce lo insegna la famiglia dei geni
Anche solo con un bracciale con un colore con una foto con una firma all'appello lanciato da Mariangela gravità non archiviamo Ilaria e Miran manifestando passione per la dignità di una di ogni essere umano
Qualunque sia il colore dalla sua pelle qualunque sia la sua fede qualunque sia la sua nazionalità sei anni la dignità umana la dignità umana non ha il confine
Negli preghiera né di religione né di scelte politiche degli avere passione perché più distante da te
Grazie a queste famiglie che non chiedono pistole
Ma chiedono verità e giustizia
Giorgio e Luciana non ci sono più ma hanno usato il loro no
Per levare dal carcere un innocente
Io quando vedo ASCII Omar Hassan non so voi io non sono non c'entro niente con la vicenda io provo vergogna quando lo vedo diciassette anni in carcere innocente io ti chiedo scusa anche a nome nostro
è uscito dal carcere perché Giorgio e Luciana come la familiare Zegna ed altri nella mai invocato un capro espiatorio non amene trovatemi un colpevole buttate le chiavi
Ha sempre detto datemi verità e giustizia e non è l'unico
E non dimentichiamoci gli avvocati che hanno studiato questi venticinque anni oggi le nostre opposizione all'archiviazione sono quelle presentate dalla famiglia da Carlo Palermo da Giulio va saturo ma non dimentichiamo la famiglia D'Amati
Particolare oggi non è con noi ringrazio Giovanni ma fate di mandare un abbraccio a Domenico D'Amati che per venticinque anni tutte le Aule di Jules
Krizia
Credo acqua Nichi Vendola ce lo ricordiamo impegnato in ogni passaggio fino alla fine
Fatemi ringraziare chi come Francesco Cavalli per vent'anni ha portato avanti il premio ha impedito che calasse l'oscurità
E attraverso Ottavia Piccolo perché noi collettivo è questo puri quel grazie agli artisti che attraverso la musica i segni la nota il cinema
Il noi collettivo e questo sono persone diverse che hanno impedito l'oblio o che hanno impedito che è un era come dire che i nomi venissero archiviati e cancellati vera premessa per ottenere verità giustizia
Perché se il cancello il loro ricordo non avrò più forza politica di nessuna natura
Lo dico anche a qualche amico che dice no ma servono eroi individuali che riaprono l'inchiesta e no no diffidate non servo nero individuali Servolo movimenti collettivi che mantengono aperta alla luce
è lì che si apre una possibilità ecco perché è fondamentale che le istituzioni dicano noi ce lo prendiamo in spalla noi chiediamo di desegretare noi chiediamo agli atti noi chiediamo che si convochi la Commissione Ecomafie
Ma quel sia fondamentale guardate anzi venite ventidue sera il ventidue a Roma nuovo davanti al Nuovo Sacher a Luigi il
Un numero straordinario di artisti di scrittori di autori musicisti giornalisti Bernardi in una sede in quel caso non istituzionale a ripetere perché non consentirà l'archiviazione
Era importante esserci tutti assieme
Si parla spesso di cattivi episodi di mare al giornalismo
Fatemi ringraziare per il suo editoriale sull'Espresso di L'Abate che dice che questo è un caso che si è riaperto in un noi collettivo anche con episodi di buon giornalismo penso al libro esecuzione depistaggio di Stato di Maurizio Torrealta curata con Maria quella Mariangela Granelli alle cornici analiti
Penso a Federica Sciarelli
A chi l'ha visto
A Chiara Cazzaniga ma riflettete lo dico ai più giovani riflettete sulla stranezza di questa vicenda è una giornalista che va a Londra
Al posto del giudice a cercare il supertestimone che dichiara è innocente ma non basterebbe questo a dire varie apriamo subito
Qualcosa di francamente stralunate ante e lo dice la Corte d'Appello di Assisi non io che non sono nessuno dice adesso la luna ante ma cosa è accaduto si chiede alla Corte d'appello che sia data una cronista
Peraltro mi consentite ancora non assunta
E che dovrebbe rappresentare un elemento di orgoglio orgoglio del servizio pubblico e
Deve ringraziare la sua comunità Giuseppina Paterniti Fabrizio Feo il comitato di redazione che con noi
Antonio Di Bella e tanti direttori presenti Luciano Scalettari di famiglia cristiana sta per uscire un suo libro Andrea Palladino Andrea Purgatori piaccia accompagnato anche delle vicende di Ustica
Marco Tarquinio tanti che sono qui con noi
Beh non è un problema aziendale
Verità e giustizia un problema della dignità nazionale deve vedere assieme tutti coloro che hanno nel cuore la libertà d'informazione la dignità
Lo ha fatto di Trapani lo ha ribadito con grande nettezza l'amministratore delegato Salvini se posso permettermi Salini
No non era una battuta a doppio senso
Io in genere sono talmente diretto diciamo che le faccio senza circonvoluzioni
E molto importante l'impegno hanno spegnere i riflettori a seguire le loro orme e a seguire le loro contraddizioni
A non girarsi dall'altra parte se posso dirlo
Questo vale per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Un pure da di Giordani dell'inchiesta che lavora sui misteri è una scelta di grande momento
Sostenuta con una passione indicibile da un maestro del giornalismo come Roberto Morrione e dal mio predecessore Santo Della Volpe ma non lo si fa per un omaggio a loro perché serve ma non solo per Ilaria e Miran permettetemi di ricordare
Che c'è bisogno di questo pool di un insieme di professionalità per casi come quello di Stefano Cucchi
Per casi come quello di Aldrovandi che andarsene carovana Galizia per Giulio dei geni
Ci sono troppe oscurità che pesano sulla nostra vita collettiva sarebbe una scelta di grande civiltà e credo che sarebbe una scelta che ho dovrebbe il servizio pubblico
Vado la conclusione chiediamo alle istituzioni al Parlamento al presidente Fico al Consiglio superiore
Una sola cosa di se posso leggere e rileggere le motivazioni della Corte di Appello del diciannove ottobre due mila e sedici
Don diciassette non c'è nulla da aggiungere leggete narri vegetale di si parla di omissione di depistaggi di indagini anomale forzate dal vivo
Non c'è da aggiungere altro
Chiediamo come ha già annunciato il senatore vignaroli presidente la commissione Ecomafie di ripercorrere questo sentiero di riconvocare i testi
Di riesaminare tutto l'itinerario come Acqui elencato onorevole Garay né
E anche di richiedere i documenti ancora secretati chiediamo noi stessi di mettere sulla scrivania
Questa lettera se fosse possibile ma io la metterò sulla mia ma lo dico ai più giovani
Può sembrare una lettera di disperazione ma
Così non è
Con il cuore pieno di amarezza come cittadino e come madre ed è giusto che abbia parola lei
Ho dovuto assistere alla prova di capacità data senza vergogna per ben ventitré anni dalla giustizia italiana da cioè responsabili davanti alla spietata esecuzione di mia figlia Ilaria ed il suo collega Miran Hrovatin
Al valore sia giunta l'umiliazione di formali ossequi da Patrizio operato sistematicamente per occultare la verità e i proventi di traffici illeciti
Da ultimo dopo la sentenza della Corte d'appello di Perugia mi ero illusa che nuovi elementi di prova inducessero la procura ad agire tempestivamente per evitare nuovi depistaggi occultamento
Non posso tollerare ulteriormente il tormento di un'attesa che non mi è consentita né dall'età nei dalla salute per questo deciso di astenermi sin d'ora da frequentare uffici giudiziari e dal promuovere altre iniziative che sono le parole molto amare denunciata
Dopodiché però vi devo anche dire parole di rabbia
Di una madre profondamente ferita che tuttavia poi non ha perso una sola udienza sino alla fine perché oltre alla rabbia c'era la sfera
E quando ha visto tante di voi davanti alla al tribunale portati dal sindacato dei giornalisti RAI da molti di voi nega un sorriso lei è venuta lei ha partecipato vuol dire che era ferita ma che il tiro alla fine ha già mandato una richiesta
Non lasciatemi sola
Insistente voi perché lo sia archiviato e quell'intervista al TG tre disse giusto Giuseppina dark invieranno subito dopo la mia morte e noi dobbiamo essere qui per dire che non deve essere archiviato neppure adesso che lei non c'è ed è un dovere morale di ciascuno di noi prendere quelle parole di Luciano ripeterlo in modo ossessivo tutti i giorni
Il testimone deve passare oggi ad un noi collettivo
Per questo io ringrazio le ragazze e ragazzi di latina di Cesena di Parma di Chiavari però ringraziamo macchinoni insegnanti perché finché ci sono insegnanti che ci consentono di avere la memoria tutti noi potremmo avere un futuro
Perché quando cancelli la memoria tu hai tagliato e l'avevamo queste ragazze e questi ragazzi possono mettersi sulle spalle questa richiesta di non archiviare
A chi non vuole rassegnarsi voi contrappone interi continuate a citare questi nomi qualcuno sbuffa era non ha importanza
Non ha importanza
Siete scesi in campo in questi giorni per difendere l'ambiente Ilaria indire
Ricordatevi sono stati forse ammazzati anche perché indagavano sul traffico dei rifiuti tossico-nocivi si battevano per dare un ambiente anche a voi per dare un futuro
E quindi c'è un legame c'è un nesso e non ci si deve rassegnare all'oblio del tempo al cimitero il cinismo al cattivismo esibito
Ai muri dell'odio e del livore che primo poetica dovranno sulla testa perché i muri dell'odio dei livori primo poi politica avranno sulla testa e scoprirai che non riusciva più a scavalcarlo di ci conforta la vostra presenza e guardate ho visto qui in sala Lorenzo Frigerio
Che il portavoce di don Ciotti e portavoce delibera
Vedete domani a Padova si riuniranno
Per lavaggi quattro mesi va aggiornata delle vittime per ribadire vittime di mafia
Per ribadire memoria impegno centinaia e centinaia di ragazzi da ogni parte d'Italia
Se risuoneranno su quella parte sulla piazza i nomi anche di Ilaria e Miran fa deve ringraziare don Ciotti e tutte le persone che domani a Padova coltiverà non lo ricordo d'Italia di Milano e di tutti coloro che sono stati a Massa
Dedicò la frase che non è mia non sarei capace cioè
Deriva una frase una lettera diciamo la frase
Di un autore francese grande studiosa del sistema politico che aveva nel cuore la democrazia liberale incomincia a studiarla Montesquieu che parlando della memoria dice sembra che la nostra villa da vostra vita sia migliore
Quando possiamo corna nella memoria degli altri una nuova vita che abbiamo acquisita e che ci risulterà preziosa
Io ringrazio chi ha difeso a memoria di questi venticinque anni e ringrazio chi non c'era la difenderà perché difendendo la memoria acquisisce una nuova vita dentro di sé e consente a questa vita di continuare ad esistere ma c'è una lettera
Che è rivolta a me ed è rivolta anzi rivolta al Presidente della Camera e poi rivolta interni che io voglio leggervi per salutarli perché
Far capire
Quale sia il nesso
Con l'acqua
Mi è arrivata da pochissimo sapete lo sto cercando insieme a voi
Vi dico la firma transitato si capisce subito
Un messaggio che sulle può essere conclusione di tutto quello che abbiamo fatto
Sul valore della memoria sul ricordo di chi non c'è e sull'impegno per garantire verità e giustizia e non solo ai lariani erano in senso ampio tutti quelli che la vedono negati buongiorno
Siamo i genitori di Giulio reggente
Come famiglia ci uniamo a distanza in questa giornata del venti marzo due mila e diciannove all'evento presso la Camera non archiviamo per non dimenticare domicilio di darli al Milan
I genitori Luciana e Giorgio Alpi hanno sostenuto con forza alla ricerca di verità e giustizia per la loro figlio del collega solo per tutti un esempio stupendo rifinita determinazione lucidità
Anche noi crediamo che non ci può essere giustizia senza verità la verità vera che faccia luce sugli accadimenti per quanto scomodo indicibili perché vogliamo vivere in un Paese democratico la democrazia ha bisogno di fondarsi sulla trasparenza
Dobbiamo poter guardare negli occhi i giovani con i quali condividere la necessità della centralità e la salvaguardia dei diritti umani per uno sviluppo sostenibile dove difesa dei diritti umani e ambiente possano integrarsi per lasciare poi loro il testimone
I diritti sono il loro futuro
Ma il futuro inizia nella nitidezza del passato
Ringraziamo tutti voi che ci state ci starete vicini e ringraziamo il presidente si coi suoi collaboratori la Federazione della stampa l'associazione articolo ventuno di preghiamo
Restate con noi fino alla verità vale per i geni vale per Ilaria vale per tanti altre donne uomini dal mondo grazie
Dare
Si erano mento dei saluti mai il compito del stava diciamo esaustivamente evaso da Beppe Giulietti creditrice rimane sola ringraziare l'ambasciatore somalo che qui abbia diramato sceicchi siamo ammette il preside e naturalmente
Chi ci ha ospitato quindi presidente le personale variabile