Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace senza Giustizia

Buona sera o buongiorno agli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando ci ascoltato e questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione Non c'è pace senza giustizia a cura di
Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì
Alle ventitré e trenta oppure in ripresa il venerdì alle sei del mattino scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarvi sulle nostre
Iniziative e attività in corso future nonché fornire commenti su notizie
Di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi
La puntata e dedicata alla Siria prendendo come spunto la terza conferenza per il futuro della Siria e della regione che si tiene questa settimana a Bruxelles è un incontro internazionale con spicciato dall'Unione Europea e dal dall'ONU il cui obiettivo e come per le due
Precedenti edizioni di assicurare un impegno finanziario a sostegno dell'assistenza
Umanitaria per la popolazione civile siriana o per un commento su questo incontro interviste Rocco
Gianluca Eramo direttore del programma per la democrazia nella regione del Medioriente e Nordafrica di non c'è pace senza giustizia come di solito diamo per lo spazio prima le notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles e ci vengono lette quest'oggi da un nostro nuovo collaboratore Gabriele D'Angelo Gabriele a te la parola
Grazie Nicola iniziamo la nostra rubrica settimanale con una triste notizia che ci arriva dall'Iran
E durissima la condanna del regime di Teheran contro l'avvocatessa e attivista per i diritti umani Nasrin Sotudeh
Trentatré anni di prigione centoquarantotto frustate solo per aver svolto il suo lavoro di avvocato è questo il verdetto emesso contro Nasrin Sotudeh che dal tredici giugno scorso rinchiusa nel famigerato carcere di Evin
Partecipazione al movimento contro la pena di morte
Propaganda contro il sistema incitamento alle donne a togliersi il velo ed azioni immorali sono solo alcuni dei sette campi imputazione mossi contro la cinquantacinquenne attivista iraniana
Vincitrice nel due mila dodici del Premio Sakharov per la libertà di pensiero assegnato al Parlamento europeo Sotudeh aveva scelto di restare in Iraq aveva diversamente da altri attivisti iraniani scelto di parlare al suo popolo rimanendo al loro fianco
Il suo studio spoglio rimangono ormai sono le centinaia di lettere di solidarietà indirizzati ai suoi figli e arrivati da tutto il mondo quando nel due mila undici fu arrestata per la prima volta all'Europa che gli aveva assegnato il Premio Sakharov chiedeva di intervenire per aiutare i manifestanti arrestati nel suo paese durante le manifestazioni dello scorso anno contro il carovita la corruzione
Se l'Unione europea resterà in silenzio i ragazzi spariranno nelle carceri aveva dichiarato preoccupata
Ma Sereni era preoccupata per i suoi colleghi avvocati condannati a durissime pene detentive e corporali sapeva che avrebbe fatto la stessa fine
Ma se non si lasciano intimidire ha continuato a lottare non ha interrotto il suo attivismo militante non ha smesso di andare avanti con il suo lavoro
In passato una strenna difeso minorenni nel braccio della morte attivisti studenteschi curdi iraniani pressanti da proibite religione by e nel due mila diciotto è sceso in campo a sostegno delle cosiddette ragazzini e rivoluzione che si sono tolte diciamo e hanno deciso di sventolando in alto come fosse la loro bandiera
Persino in un Paese come l'Iran questa condanna scioccante persino nella Repubblica islamica iraniana abituati a reprimere il dissenso non ci si aspettava una sentenza così dura
Amnesty International e Iran Human Rights hanno espresso la loro preoccupazione per il costante aumento negli ultimi due anni degli arresti i difensori dei diritti umani
E il chiaro segnale di come il regime sia intenzionato a mettere a tacere qualsiasi esternazione della società civile
Le proteste degli ultimi anni e le sempre più frequenti manifestazioni senso della società civile iraniana però con il regime che per sopravvivere tenta di inasprire la repressione questa triste vicenda in particolare la pena corporale di centoquarantotto costate che appunto si aggiungono agli anni di carcerazione che sono stati inflitti a nastri su tutte
Richiama la nostra attenzione sulla questione delle pene corporali giudiziaria
Ancora oggi presenti tristemente presenti in più di trenta Stato
Legge iraniana prevede l'uso di frustate amputazioni e accertamenti per una serie di reati che vanno dal vandalismo alla diffamazione passando per le relazioni omosessuali
Come ricorda Amnesty International nel gennaio sullo scorso anno è stata amputata una mano un uomo mediante ghigliottina per un furto di bestiame di altri beni
Mentre nel luglio dello scorso anno un venticinquenne solo costato ottanta volte sulla schiena per consumato alcolici a una festa dieci anni perché ma le pene corporali giudiziari non sono previsti solo in Iran non solo dall'ordinamento italiano ad esempio Singapore esiste il cane termine utilizzato per descrivere i colpi sferzanti sulle natiche del condannato con delle canne
Uno degli ultimi casi di cronaca coinvolge un ventunenne condannato a sei settimane di prigione quattro colpi per aver tentato di entrare illegalmente a Singapore
In Afghanistan ricordiamo invece le denunce e le proteste di Amnesty International per numerosi casi spesso trasmessi in diretta televisiva in cui questa pratica viene messa in atto dalle autorità afgane come quando qualche anno fa trasmesse in diretta le immagini delle cento frustate inflitte a un uomo una donna colpevoli di adulterio
In Arabia Saudita le pene corporali previste per reati come il consumo di alcol adulterio omosessualità offesa all'Islam o crimini morali ad esempio sono considerati crimini morali intrattenersi con qualcuno con cui non si ha un legame di parentela
Sono appunto all'ordine del giorno
Bene corporali per reati come questi nel due mila quattordici ad esempio il blog il blogger saudita RAI Badawi è stato condannato a dieci anni di carcere mille frustate e a una multa di un milione di real per aver messo online un forum di dibattito chiamato libere liberali sauditi
Dopo aver rischiato persino la pena di morte per apostasia il sette marzo due mila quattordici è stato riconosciuto colpevole di offesa all'Islam dal momento dell'arresto sono passati sei anni e mezzo e Badawi e ancora in carcere
E invece del due mila tredici assegnazione di Amnesty International di una condanna alla paralisi
Sì una condanna restare paralizzato a un uomo nel caso in cui si fosse rifiutato di pagare un milione di real sauditi circa duecentosettanta mila dollari di risarcimento
Vogliamo invece valida per parlare adesso dei progressi nei colloqui fra Stati Uniti e talebani si chiuse in Qatar la sessione negoziale più lunga tre negoziatori USA la delegazione talebana
Entrambe le parti affermano che sono stati compiuti progressi sulla strada per la pace
E le due settimane di colloqui sono chiuse con due bozze di accordi sui tempi di ritiro delle forze straniere e su misure efficaci sul fronte antiterrorismo scrive su Twitter l'inviato USA Zalmay Khalilzad
Anche fonti talebane confermano progressi in un comunicato ufficiale
I colloqui di Doha sono stati i più importanti tra i molti avvenuti durante tutta la guerra sia per il livello delle delegazioni sia per i risultati in termini di convergenza di intenti mente con tempi e modalità differenti
Colloqui che però fino ad oggi a fronte delle aspettative non avevano portato a un accordo condiviso
Rimangono ancora delle incognite
Sui colloqui negoziali fra la delegazione americana l'aggregazione talebana affinché si possa aggiungere
Ad un accordo incognita principale la rappresentatività la delegazione andò ha parlato a nome di tutte le anime del movimento talebano solamente dalla componente più vicina alla leadership
Il rischio che le componenti più radicali più giovani possono andare a rafforzare ingrati i ranghi del gruppo che combattono la jihad globale come Al Qaeda lo Stato islamico Purassanta
Preoccupa la sempre più massiccia presenza di jihadisti stranieri l'Afghanistan sta vivendo l'effetto boomerang del jihadismo di ritorno nel Paese si sono riversati miliziani reduci dalla guerra in Siria oltre agli afgani anche uzbeki uiguri ceceni arabi ed europei che non possono tornare nel Vecchio Continente influisce infine la capacità talebana di muoversi con tempi molto dilatati su più tavoli negoziali con la Cina ma anche con la Russia togliendo quindi agli Stati Uniti il monopolio del negoziato e indebolendo e dividendo il fronte internazionale
Grazie Gabriele per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito al tema principale della puntata odierna
Come anticipato in apertura voliamo oggi fare dedicare un focus sulla Siria prendendo come spunto alla terza conferenza per il futuro della Siria e della regione che si tiene questa settimana a Bruxelles un incontro internazionale Kospi dato dall'Unione Europea
Dall'ONU
Il cui obiettivo come per le due precedenti e di assicurare un impegno finanziario a sostegno della popolazione civile
Siriana i cui bisogni in termini in mani Tari sono drammatici questo riguarda ovviamente i milioni di rifugiati che si trovano nei paesi confinanti della Siria ossia di da nella giornali a o l'Iraq ma anche sì milioni di sfollati interni
Gianluca questa conferenza internazionale dei donatori e che vede la partecipazione degli ottantacinque delegazioni rappresentanti di Paesi o organizzazioni internazionali e regionali mirare a ad assicurare un aiuto economico e umanitario maggiore alla popolazione civile siriana senza però legittimare il regime di Bashar alla sarda
Un esercizio piuttosto arduo difficile considerando che quest'ultimo ha ripreso il controllo della maggior parte del territorio e per così dire vinto la guerra
Sì buonasera Nicola Bonazzi dagli ascoltatori di radio radicale
Resti agli obiettivi della fare di questa terza conferenza
Che si viene qui a Bruxelles
Sul sulla Siria sono appunto quelli di
Riunire i i paesi membri dell'Unione europea i partner regionali quindi particolare appunto Turchia Libia scusate Libano il Giordania che sono i Paesi con il maggior numero di
Di di rifugiati siriani e ci saranno anche Russia e Iran in quanto appunto diciamo sosta
Parte in causa per la vera si della del del del conflitto siriano con con con truppe sul terreno
E e poi appunto rappresentanti delle dei Tea tutte le varie agenzie ONU veri della Croce Rossa che appunto si occupano della della situazione umanitaria
Che che appunto sarà una una occasione per poter discutere in particolar modo quest'anno appunto di focalizzarsi su come mantenere
Alta la la l'impegno quanto meno finanziario da parte del dei dei degli stati membri dell'Unione europea di Mario nei confronti soprattutto delle agenzie ONU che si occupano di assistenza umanitaria
Per fare in modo appunto che di sir continua a esservi
Fondi sufficienti per poter assistere le popolazioni rifugiare considerando che appunto una soluzione alla una soluzione politica alla la la la guerra ancora non non è in vista e che quindi la la situazione umanitaria continuerà ad essere drammatica anche nei nei prossimi mesi
Se non anni avvenire
Vi sarà anche lo Special speciale in voi sulla Siria
Assieme Gutierrez il segretario generale nazioni unite quindi immagino che questo sarà anche la la una prima opportunità pubblica per la per per per Pedersen ma di
Anche in qualche modo illustrare
Il suo
Di suo piano d'azione su quelle nelle intenzioni su cui su cui sulle su quali priorità vuole in particolare focalizzarsi
La settimana scorsa pensano affatto una prima riunione con i membri del del Consiglio di sicurezza delle Nazioni e questa era la sua prima diciamo in qualche modo uscita pubblica
E ma durante questa riunione appunto a con comunque riaffermato la linea già tenuta dal dalla da De Mistura dal precedente
Inviato speciale quindi non si avviso per adesso nulla di di nuovo rispetto ai piani che erano già stati prefigurati da di misura vediamo se questa occasione di Brussel sarà anche un uno portina un'opportunità per approfondire più in dettaglio quali sono
I i i piani specifici che intende sviluppare se vi saranno poiché variazioni rispetto appunto alle idee del suo predecessore
Come dicevo quindi a questa conferenza a quale non parteciperanno dobbiamo e possiamo anche precisare né rappresentati del Governo chi baciare la Sat ma neanche dell'opposizione
Allora come dicevo l'idea è di assicurare un maggiore impegno finanziario economico ma anche questo anche quanto scritto negli obiettivi diciamo della conferenza assicurare un maggiore controllo
Sull'uso delle risorse questo ovviamente
Riguarda direi
La parte dell'assistenza umanitaria che dovrebbe andare a dissi gli anni che si trovano sul territorio quindi in Siria anche lì non si capisce bene come tramite quali meccanismi previsto ovviamente la la la come dicevo prima posizione di bassa resa poi anche il fatto che lui questo stato un costume in questi tutti questi ultimi anni anche con consentito l'accesso al territorio
Ma la questione ammissione ghiera Saba diciamo al centro del della della conferenza dello scorso anno era quello della
Della ricostruzione della Siria questo era
Il vero alla più di di ricostruzione economica o almeno non sembra un nove comunque nel corso della dell'ATER dell'ultima dell'appunto della riunione dello scorso anno
In ogni caso serata giorno e nel documento finale della della della riunione ministeriale aveva comunque stabilito che appunto non vi sarebbe stata quanto meno da parte del dei dei paesi occidentali da paesi dell'unione dello membri Unione europea non vi sarebbe stato nessun contributo alla coda di costruzione siriana se non si
Iniziavano delle delle riforme per quanto riguarda la pressione della protezione dei diritti umani a difesa
Del dei diritti del dei debiti siriani
Cosa che non è avvenuta ovviamente nel corso degli ultimi dodici mesi e quindi
Chiaramente questo è un punto che Russia e Iran hanno continuato a spingere anche nel corso di questo anno
Perché essendo oppure essendo partner politici che da un certo punto di vista anche militari di di Assad
Nessuno dei due Paesi nell'Iran nella Russia dispone delle di delle del delle disponibilità finanziarie per poter ricostruire il Paese quindi
Continuano a chiedere continua a cercare di fare in modo che paesi occidentali possano
Intervenire su questo campo e e appunto ti cominciare gravi la ricostruzione della Siria
Ma appunto la quella questione in qualche modo è stata risolta nel corso dello scorso anno con un chiaro ma chiara posizione occidentale dal punto da su questo punto di vista dicendo che
Non vi sarà nessun tipo di aiuto finanziario alla ricostruzione fin quando non tra non si inizierà un processo vero di riforma
Del del paese e
E quindi ecco quest'anno l'attenzione invece più appunto sulla questione della dell'assistenza umanitaria assolato assistenza umanitaria nella sulla resilienza del delle popolazioni civili
In quanto il parco da una parte un un diciamo un
Una questione
Meno controversa chiaramente
Dall'altra punto come controllare soprattutto dove vanno a finire i figli fondi
Che dovrebbero essere spesi nelle zone ricontrollare dal dalla dalla dal regime di Assad questo
è difficile diciamo in qualche oggettivamente difficile da controllare da
Qui dallo dallo Stato dall'esterno dalle capitali europee
Un
Una questione su cui immagino tutti i giorni i funzionari dell'ONU che si trovano in campo nazionale dell'ONU che si trovano
O le varie agenzie dell'ONU che si trovano anche bastare a Damasco hanno devono confrontarsi con
Come in qual modo riuscire a controllare e a verificare e fare in modo che i fondi
Arrivino effettivamente alle popolazioni
Che né hanno bisogno che non vengano invece i castighi verso verso altri obiettivi
Più politica diciamo ma non
Così salta ogni aspetto tempo assolvere diplomatica che posso avere non credo che in questa conferenza si possa a parte uno un generico richiamo poi stabilire effettivamente le procedura del procedimento dopo le cinque dei venti che possano bere fare in modo che
Garantiscano che i fondi variano effettivamente a chi ne ha bisogno
Se poi ovviamente l'altro aspetto che era dire direi anche abbastanza sottolineato nelle conferenze nelle edizioni e precedenti era ovviamente il fatto che questo
Questa priorità dell'assistenza dell'aiuto umanitario
Si inseriva anche in un quadro più bombe al globale che era la ricerca di una soluzione politica di una transizione politica anche lì visto l'evoluzione della situazione sul treno non mi sembra che ci sia una grande probabilità
Quanto esca di diciamo da da da questa conferenza in serata abbia un un qualche valore o un qualche impatto specifico a riguardo lo so se sei d'accordo su questa no
Sina il senso che comunque la valle da sia questa questa edizione della conferenza di di Brussel sia le vere le crescenti due in ogni caso non erano erano e sono fatte per avere un momento di dialogo e di consultazione fra
Diciamo le parti coinvolte
Per cui non è un momento comunque decisionale e quindi sicuramente
Di diritto nel documento ci finale ci sarà di nuovo richiamo alla alla processo politico ai comunicati alle risoluzioni dell'ONU
Che che richiamano la necessità di un di un
Un serio processo di riforma politica del Paese
Non sicuramente non è che a un anno ma l'obiettivo non è
Perché queste perché come dicevi tu ad esempio il governo siriano e l'opposizione siriana insomma neanche stati invitati non è possibile in questa sede poteva se non auspicare appunto una riforma politica una riforma un po'della del processo politico che all'interno della Siria inizi effettivamente porterò speech o non è che ci possono essere altri meccanismi che possano
Essere fatti da qui tanto sembra messa conferenza la novità invece di questa conferenza rispetto agli anni scorsi è quello di una maggiore un maggior coinvolgimento della società civile è vero che su quello
Perché questa la differenza degli anni precedenti il la la riunione ministeriale sarà preceduta da un giorno e mezzo di riunioni specifiche solo con la società civile
Sì di analisi saranno all'incirca cento rappresentanti
Che terranno che a Bruxelles per
Per poter appunto partecipare a questa prese ministeriale diciamo
Questo chiaramente immagino che sia anche dovuto cioè ovvero questo implemento questa più coinvolgimento
Ho incremento del del coinvolgimento la società civile siriana immagino sia anche dovuto alle critiche che lo scorso anno forse
Tu ricorderai gli ascoltatori di radio radicale ricorderanno le critiche alla società civile siriana presentò con una lettera il giorno dopo della della della della ministeriale del dello scorso anno perché appunto il documento finale faceva riferimento a raccomandazioni che veniva dalla società civile siriana
Quando invece non c'era stato nessun tipo di concreta consultazione con
Con i siriani da parte della della Commissione europea quindi vi fu questa questa lettera molto molto dura da parte dei dei dei siriani nei confronti della Mogherini e di come passata
Com'era stata organizzata una conferenza lo scorso anno quindi immagino che neanche per rispondere a quelle critiche quest'anno abbiamo un coinvolgimento maggiore del
Dell'ONG siriane
Che appunto saranno qui per per due giorni perché per ricevere che precedono la ministeriale
Per
Per consultazioni versai dell'ente che si terranno città sì ce ne sono parecchi ed evitare che vedono anche parte nei nostri coinvolti ovviamente è un aspetto come dicevi importante anche originali rispetto alle precedenti edizioni sarà occasione per la società civile di venire a condividere con altri le loro stesse priorità quello questo è ovvio sarà anche occasione di di portare testimonianze dirette da persone che vivono che soffrono ovviamente la situazione attuale detto questo
Ovviamente si un momento di consultazione di dialogo per noi molto importante perché corrisponde anche la natura delle attività che abbiamo condotto sin dall'inizio del nostro coinvolgimento nostro impegno a sostegno dell'associazionismo siriana detto questo anche lì penso che l'esercizio a un certo limite
Rispetto all'impatto direi
Che potrebbe avere questa voce dell'assoluta Società Civile Silvana
Quindi che si può esprimere qua a Bruxelles
Sì
Sicuramente appunto è una una ma è la pura Assessore alla conferenza diciamo comunque è una conferenza dei donatori quindi non è una conferenza politica
Ma appunto un momento come dicevi tu di
Per portare portare insieme discutere
Perché
Tutti i Paesi che sono più coinvolti nella nella nella nella crisi siriana e tutti i paesi che hanno anche investito nel corso degli ultimi anni
Fondi il capitale politico nel cercare di appunto portare una una una soluzione politica alla alla crisi
Iniziata nel due mila undici
Ma appunto non è una conferenza
Politica che volta trovare una soluzione alla al conflitto
Allora Gianluca ti ringrazio per questo tuo contributo quindi su questa questo ragionamento
Non ho fatto congiuntamente sul l'obiettivo quindi di questa conferenza terza conferenza internazionale sul futuro della Sea che della regione che ricordo gli ascoltatori si tiene attualmente a Bruxelles si è aperta
Ieri dodici marzo si chiuderà domani
Vedremo l'esito in termini non solo in termini di di di impegno direi finanziario magari anche la dichiarazione finale
Sul diciamo la dimensione politica che potrebbe avere se del caso
Forniremo un commento riguardo la settimana prossima nell'ambito di questa puntata pura ti ringrazio Gianluca ha prestato grazie a Mila
Siamo ora giunti alla fine di questa trasmissione non mi resta quindi che e ringraziare Gabriele D'Angelo che oggi ci ha letto le notizie ma anche curato la redazione e la parte tecnica vi ricordo che le attività di non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che & P. W. J. Puntorno oppure non c'è pace senza giustizia punto ordina nella sezione donazioni del nostro sito troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento di diritti umani
Fondamentali che ringrazio molto per l'ascolto vi do appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in ripresa il venerdì alle sei del mattino
Intanto ioduro un buon proseguimento su radio radicale ciao