Intervista a Stefano Ceccanti sulla riforma delle Autonomie

Radio radicale siamo con Stefano Ceccanti costituzionalista deputato del Pd per parlare di di autonomia allora il provvedimento sull'autonomia fermo al consiglio dei ministri non sappiamo quando verrà verrà approvato a Costituzione immutata i dico quello che è certo è che la la confusione politica e tanta allora che cosa sta succedendo e secondo lei hanno andrà riusciranno ad andare avanti
Guardi io mi occupo solo dei profili istituzionali quelli politici poi li vediamo se loro vanno avanti in Consiglio dei ministri deve mandare in Parlamento dei disegni di legge basati su queste intese
Fin qui sembra tutto molto simile a quando c'è una trattativa con le confessioni religiose diverse dalla cattolica ora non so se il Governo vorrà anche fare un dibattito prima di mandare i testi parlamento che sarebbe comunque auspicabile
Però dobbiamo insistere sul fatto che la Lucia non è totale
Io quando faccio un'intesa con una confessione religiosa stabilisco che non si applica più alla confessione religiosa la legge vigente per tutte le confessioni ma stabilisco che si attuano norme ordinari ad hoc quando invece io do un'autonomia supplementare alle Regioni stabilisco che in quella regione l'articolo centodiciassette della Costituzione si applichi in modo diverso da un'altra ragione quindi faccio un'operazione costituzionale non l'operazione ordinari per questo non si può chiedere al Parlamento di dire solo sì o no
Certo non è che il Parlamento può unilateralmente cambierò l'intesa è quella va in vigore in maniera unilaterale però uno spazio troviamo una procedura che concili carattere pattizio delle intese
Con il potere emendamento dei parlamentari neanche si può dire come ha fatto ieri il ministro Salvini
Che devono essere emendabili perché sono come trattati internazionali le regioni non sono stati sovrani quindi stiamo bene attenti perché l'articolo centosedici parla di logica pattizia ma non possiamo essere rizzare fino al punto di esautorare il Parlamento
Ecco adesso che cosa succede secondo lei resterà tutto fermo fino alle alle europee si riuscirà diciamo ad approvare qualcuno di questi litigi di questi di questi patti a ottenere la controfirma dei presidenti delle Regioni
Ma io penso questo che ci sono state due rettori che tutte e due sbagliate che si alimentano a vicenda
Che qui il problema è se alcune competenze gestiti da ministeri potessero essere spostate da alcune regioni in grado di gestirlo quindi era un gioco a tre regioni che lo vogliono fare regioni che non lo vogliono fare i ministri qui invece c'è una doppia retorica per cui sembra che sia un gioco a somma zero in cui alcune regioni vogliano prendersi delle cose di altre Regioni altri esistono impostata così ecco insolubile sia per il governo sia per il Parlamento cui io inviterei a ritornare alla logica dell'articolo centosedici che era un'altra
Ecco
Si possono fare delle
Delle intese uso questo termine dove per esempio vengono date quindici nuove competenze alla Lombardia dieci all'Emilia Romagna otto al Veneto ecco si lede un principio costituzionale come quella del del della parità delle dei rapporti tra lo Stato centrale la e le Illy e le regioni
Ma da diciamo articolo centosedici porta anche a questo cioè che ci possano essere delle specializzazioni di alcune regioni che altri non vogliono o non possono superare questo va anche bene il problema è che tutta questa cosa in assenza di un Senato delle Regioni dove anche le regioni si confrontano tra di loro e discutono perché ad una giusto che si faccia una cosa e l'altra no esso una trattativa politica due
Tra il Governo ogni singola regione e allora c'è il ragionevole sospetto che una Regione che magari ha più parlamentari ha più abitanti posso ottenere di più perché ha una maggiore forza politica non perché ci siano ragioni oggettive
Questo è il problema per cui ispanica senza in Senato per lesioni questo stesso modello apportata conflitti radicali come con la Catalogna
Quindi io non è che sono contrari alla cosa in sé dico solo che in questo assetto istituzionale qui
A regime senza un Senato delle autonomie in concreto oggi saltando il Parlamento secondo me rischia di produrre delle cose incoerenti ma non perché sia a priori incoerente per fare una Regione una cosa e l'altra no ma perché si rischia che questo sia determinato solo da rapporti di forza politici e non da una scelta istituzionale
Ecco voi presenterete una mozione per coinvolgere il Parlamento guardi sì il gruppo sta lavorando su questo nelle prossime settimane assumerà sentiva comunque l'iniziativa anzitutto che assume è che rappresenta le presidenze di Assemblea
Non si rendono eventualmente complici di una linea di interpretazione per cui il Parlamento non posso emendare questo non sarebbe accettabile certo ritiene che comunque ci sia un vuoto costituzionale
Che permette di fare queste cose a Costituzione immutata
No a dir la verità la costruzione è stata cambiata e articolo centosedici terzo comma dopo sente dopodiché non c'è una legge di procedura non ci sono norme regolamenti parlamentari non c'è un Senato delle Regioni cioè c'è un buco oggettivo però nella voragine più c'è un po'una voragine allora ci sono tanti modi riempire questa voragine cerchiamo di individuare quelli seri e non quelli sbagliati certa
Nella realtà effettuale
Che cosa accadrà
Secondo me non accade niente fino a lezione
Bene per chiarissimo la ringrazio grazie a Stefano Ceccanti