Le crisi bancarie e i limiti dell'attuale politica economica

Cominciamo grazie a tutti di essere venuto io farò una breve relazione poi passeremo
La parola se i nostri amici qui al tavolo con un minimo di discussione
Che ci sarà io preparato delle slide per semplificare un po'il discorso e per essere più sintetico possibile
Io comincerete a questo finora il sistema bancario italiano è stato il ventre molle della situazione complessiva
Nel due mila undici è stato una sorta di spugna che ha assorbito la crisi indotta dalle politiche deflattivi portata avanti dal Governo Monti
Politiche che in qualche misura erano anche necessarie perché noi non avevamo soltanto gli spread cinquecentosettantacinque punti base
Ma diamo una crisi molto profonda della bilancia dei pagamenti che durava da cinque o sei anni
Nel due mila undici il deficit della bilancia dei pagamenti era pari al tre per cento del PIL
Occorreva quindi in qualche modo deflazionare l'economia per liberare della società all'economia stessa da quelle aziende che ormai erano in parte decotte e non riuscì e riuscivano a reggere la concorrenza internazionale soltanto per tendo progressivamente terreno nei confronti dei concorrenti esteri
Fu come ricorderete una misura draconiana perché dal due mila undici non abbiamo perso circa il venticinque per cento del potenziale industriale italiano
A questo deriva appunto dal fatto che negli anni passati la stratificazione il salvataggio di aziende che non stavano più sul mercato era stato molto elevato
Come ha operato la crisi produttiva
Carta operato innanzitutto su due diverse su due diciamo elementi fondamentali da una parte l'aumento degli spread
Che ha determinato forte del degli capitale del patrimonio delle banche come sapete le banche italiane ancora oggi hanno in pancia qualcosa come trecento miliardi di titoli di Stato
Che sono stati comprati negli anni passati quindi ogni qual volta aumentano gli spread cala e il rendimento dei titoli posseduti e la linea e il venir meno di questo rendimento si riflette in una riduzione del capitale investito
Recentemente raccordi con la BCE è stato convenuto che la valutazione di questi titoli non avviene più al fair value cioè i prezzi di mercato ma vengono mantenuti in bilancio a prezzi di realizzo
Che è un modo come un altro comunque vere non dico per occultare delle perdite ma comunque è una piccola collezione di Mattia agile che va comunque bene a favore dell'economia italiana ma che mostra comunque tutto l'elemento di precarietà che ancora all'interno della banca
E la crisi produttiva con la se come elemento che ha caratterizzato la crisi del due mila undici è stata la forte caduta del PIL in Italia e a seguito alla crisi del due mila otto o c'è stato una certa ripresa l'anno successivo nel due mila undici e nel due mila dodici per le politiche deflazione dissi che c'è stata un'ulteriore caduta
A differenza degli altri paesi in cui il ciclo avuto un anno andamento fu cioè la crisi del due mila otto la la crisi due mila sette la caduta del due mila otto ha poi subito alla ripresa in Italia la crisi ha avuto un andamento a W cessata primo una caduta una ripresa poi una successiva perduto è una leggera ripresa che cosa ha prodotto naturalmente la crisi produttiva determinato ha scaricato sulle banche il fallimento delle varie società
E quindi gli i crediti in sofferenza i cosiddetti non performance Lawson certe sono punto d'insieme del riso il fatto che le aziende non potevano restituire i prestiti concessi tra ribaltato sulle banche la crisi produttiva il tutto si è unito boy a fenomeni di mala gestio che si è verificato in alcune imprese
Che hanno colpito soltanto le banche di minori dimensioni che sono più legate alle dimensioni del territorio lecito soltanto le due banche venete Veneto Banca Popolare carichi reti incarichi Ethical Ferrara Etruria Banca Marche
E Banca Marche
Per avere un'idea di come hanno operato del rapporto che esiste tra la crisi produttiva italiana e
E il riflesso che ha avuto sulle banche io tratto questo dato che sono elaborazione del governo che risalgono al due mila sedici in cui si mostrano il dato complessivo delle sofferenze bancarie che allora erano valutati in centoventisette miliardi
Se voi vedete la maggior parte delle sofferenze derivano prevalentemente dalla crisi dell'immobiliare e delle costruzioni che come sapete è stato il settore più colpito dalla deflazione
Sia a seguito dell'aumento dell'imposizione sulla casa sul ritmo sia attraverso un già il fatto che era un settore che aveva delle difficoltà per suo conto
Per oltre la metà quindici derivano dal comparto dell'edilizia e delle costruzioni
Riflesso principale del crollo degli investimenti che si è verificato
E della tassazione sulla abitazione gli investimenti nel senso in quel periodo non sono stati bloccati da tanto di investimenti di beni strumentali ma anche investimenti capannoni investimenti fissi e così via
E secondo elemento vi dicevo che la crisi specifica dei singoli territori
E si sono certa correlazione tra la crisi di alcune banche locali e loro retroterra territoriale per esempio il caso di Big Market Marche era un una Regione che aveva un forte una forte vocazione industriale in alcuni rami specifici
Che andavano dai beni per la casa del tessile le scarpe e cose di questo genere
E quindi era serviva dalle banche ma che naturalmente il crollo della produzione che si il fallimento delle aziende che si è verificato nelle Marche ha avuto un riflesso direttamente su queste banche dove tra l'altro non sono mancati i fenomeni di mala gestio
Direi che dal due mila undici tutti i dati dimostrano che non abbiamo assistiamo a un forte risentimento delle basi produttive del Paese
Negli ultimi anni dorme la crescita si concentra soltanto in un quadrilatero che caratterizzato da Trento e Bolzano dalla Lombardia e il Veneto e l'Emilia Romagna
I dati più recenti relativi al due mila diciotto e la Regione diciannove parlano di un nuovo triangolo industriale che è compromesso tra Milano Treviso e Bologna
Dove li si concentrano le principali industrie italiane che sono essenzialmente industrie legate all'export
Lei modificazioni strutturali di un modello di sviluppo che dal due mila undici è stato
Sempre più export lette come si dice cioè tre nato dalle esportazioni
Ha portato a
Spostare il confine tra sviluppo e sottosviluppo nella tradizione italiana negli anni passati questo confine coincidevano coincideva più o meno gola provincia di Frosinone nel Lazio Sud
Oggi diciamo che si è spostato verso il nord e a malapena comprende Siena
Mentre la parte più forte dello sviluppo industriale quello che si concentrano le dicevo tra Milano Treviso e Bologna
Le banche locali Sato alle due venete dove i fenomeni ma l'accesso sono stati particolarmente gravi ne hanno particolarmente risentito e determinando la crisi
Delle piccole banche perché naturalmente più una banche piccola e più gli ammortizzatori interni alla crisi e territorio sono più deboli questa è ancora la spiegazione che spiega in larga misura la situazione di Carige dove ci sono problemi tirature specifica ma riflette in parte la profonda crisi che c'è nella regione Liguria
Che insomma la crisi e determinano spostamento dello sviluppo verso il nord est e più o meno la crisi del Nord-Ovest e risentito c'era una dei sette molto anche Torino e tutto quello che sta succedendo a Torino per quanto riguarda la tazza
Questo senso di rivalsa di di di di come dire di partecipazione diretta alla tarda è la dimostrazione di quello che ha cioè c'è un'esigenza di riscatto profonda da parte di Torino rispetto a un progressivo declino che sta subendo
Come vi dicevo c'è un rapporto diretto tra il territorio e la fragile struttura organizzativa grazie delle delle banche
Noi oggi ci troviamo in una situazione complessiva del sistema bancario che desta non poche preoccupazioni noi abbiamo soltanto due global player
Cioè due solo grandi banche che sono in via in grado di competere di io dico anche malamente nel caso di UniCredit con tutto l'universo europeo che sono banche intesa e UniCredit
Con il cliente come sapete è un incerto destino perché c'è ci sono tentativi di dislocare una verso la Francia e quindi di privare anche l'Italia di questa banca nazionale
Queste due banche da solo rappresentano il settanta per cento della capitalizzazione in Borsa
Il resto del trenta per cento si divide tra quindici piccole banche molte delle quali
Sono in crisi la cui capitalizzazione ettari sono al sei per cento della banca più grande quindi questa simmetria ti dà un'idea di come quella che è la fragilità intrinseca del sistema finale e finanziario italiana
Nei grafici che vedete sono riportate ricapitalizzazione di borsa
Da io ho messo a confronto Maggio due mila diciotto dicembre due mila e diciotto dico Maggio due mila diciotto perché la nascita del governo Gialloverde devo dire che non ha favorito minimamente una ricomposizione del quadro ma determinando invece un ulteriore
Emersione della crisi e determinazione della crisi
Queste sono le perle del mercato azionario in termini di capitalizzazione dalla nascita del governo Conte
Le pratiche sono stato età di circa ventisei miliardi in termini di capitale di borsa
Naturalmente c'è stata una situazione di borsa che non è andata bene negli altri comparti ma mentre nelle l'indice generale di borsa ha perso il tredici per cento nel caso delle banche noi abbiamo perso il ventitré virgola sei per cento
Con uno scatto di dieci punti che la dice lunga sulla crisi specifica del comparto bancario
Fino adesso abbiamo parlato del fatto diciamo delle banche come spugna cioè delle banche che assorbono la crisi del sistema produttivo come tutte le spugne però quando si gonfiava d'acqua pagati vari buttano fuori
E quindi oggi il pericolo maggiore che io vedo è che dalle crisi delle banche possa derivare una molto un aggravamento della crisi del comparto produttivo
Io qui è una tesi io ho cercato di suffragare con alcune valutazioni fatte da Banca d'Italia dell'ultimo bollettino
Economico dice De Petri sui titoli di Stato posseduti la pulizia dei bilanci con la riduzione di Npl le incerte prospettive congiunturali hanno fatto emergere alcuni segnali di irrigidimento del credito
Perché il problema qual è che quando le banche entrano in crisi hanno maggiori difficoltà a concedere credito
E quindi c'è una forte selezione del credito aggiunge Banca d'Italia rendersi di medio periodo indicano che nel due mila diciotto si è esaurita la fase espansiva dell'erogazione dei prestiti che durava dagli inizi del due mila quattordici
Sempre nel due mila diciotto in tutti i settori
I prezzi alle Società di minori dimensioni si sono ulteriormente contratti meno tre virgola due per cento continua la Banca d'Italia cioè si sta verificando un fenomeno in base a quale debba anche avendo pochi margini a propria disposizione già niente prestano a quei settori che danno maggiori garanzie e questi maggiori e quindi c'è una riduzione del della la concessione di prestiti a quelle piccole imprese che ne hanno più bisogno perché sono fattori che hanno fattori di rischio molto più elevati quindi c'è il rischio di un avvitamento su se stesso che non capisco
Aggiunse fine sull'ultima citazione sulla base di informazioni più aggiornate nell'ultimo trimestre dell'anno e condizioni di accesso al credito avrebbero registrato un ulteriore peggioramento
Che ha riguardato tutte le aziende i comparti innestato più marcato per quell'opera anche nel settore dei servizi all'interno della macchina
Della manifattura per le piccole e medie
Piccola e media dimensione insomma forse parlare di credit crunch è ancora prematuro ma che ci siano tutta i problemi connessi a questa dimensione è un fatto da non trascurare
Debba che cosa hanno fatto hanno cercato di risolvere in qualche modo il problema del peso debordante che avevano dei delle de delle degli Npl dal due mila quattordici ad un Mina diciassette sono state chiuse posizione per circa ottantasette miliardi di euro quindi è stato uno sforzo molto forte da parte delle banche
Il tasso di realizzo issato in media pari a trentadue virgola cinque cinque per cento
Questo però ha comportato perdite a carico dei bilanci delle banche sotto forma anche di sia dia di accumulo di perdite che di riduzione di riserve
Per un valore che sembra di oltre duecento miliardi e che significa che sono quasi cinquanta miliardi all'anno che le banche hanno perso per risolvere il problema delle sofferenza
La cosa importante vedere grafico come vedete
Che fino al due mila sedici lo stock degli Npl aumentava
Perché quelli quelle posizioni che si riuscivano a chiudere venivano compensate dal fatto che nel frattempo nascevano nuove sofferenze dal due mila diciassette invece abbiamo visto per la prima volta un saldo attivo
Cioè le banche riescono le nuove sofferenze sono inferiori a le sofferenze che riescono ai Viminale però siamo nel due mila diciassette
Non abbiamo ancora i dati del due mila diciotto nel due mila diciassette si è verificato un saldo positivo di circa venti negli atti quindi la parte la fase più critica di direi
Il fatto cioè che le nuove soft che le le nuove sofferenze sono maggiori di quelle che si riesca preliminare nel due mila diciassette ha subito uno stop un inversione di Tim di tendenza bisogna vedere quello che succede nel due mila diciotto
Come è avvenuto il risanamento questo è il dettaglio secondo la Banca d'Italia c'è una spia pubblicazione che si chiama
I tassi di recupero delle sofferenze nel due mila diciassette come vedete lo sforzo compiuto è stato particolarmente rilevante specialmente nel due mila diciassette dove addirittura sono state chiuse posizione per circa quarantatré miliardi
Questo sorso tuttavia si dimostra ancora insufficiente purtroppo
Questi sono i dati
Forniti dalla dalle banche ne basterebbe l'organismo che presiede al controllo delle banche c'è una situazione internazionale
Come vedete i paesi che sono con maggiore difficoltà che hanno ancora in pancia
Npl molto elevate sono soprattutto la Grecia dell'ordine Cipro e Portogallo
L'Italia però si colloca al quarto posto con una media ancora di Npl pari al dieci per cento di fronte ad una media europea che leggermente superiore
A quattro percento che dimostra quanto sia ancora lunga la strana del risanamento
Nel frattempo ci sono stati nuovi interventi a livello governativo all'impraticabile la governance da parte dell'Europa
è un processo lungo che è iniziato nel due mila diciotto con il Colli famosa del nome della BCE che ha dettato nuove regole per quanto riguarda lo smaltimento degli Npl
Ci sta una trattativa molto complessa con successivi interventi della Commissione europea al Consiglio europeo del Parlamento
E questi interventi hanno rivestono un po'migliorato alla proposta iniziale
Risultano meno punitiva nei confronti della banca
Per darvi un'idea dei cambiamenti che si è verificato cioè nette si è trattato di un allungamento dei tempi entro i quali di Npl devono essere eliminati io ho fatto questa piccola tabellina che vi dimostra i vari passaggi ma su questo credo
Che il dottor Torriero ci potrà dare informazioni più dettagliate perché l'abbia in modo particolare a seguire molto da vicino questa problematica
Attualmente questa fase si è conclusa
Esiste un trillo Coco Pietri logo è un accordo che si realizza tra Commissione europea al Parlamento il consiglio che porta alla definizione di un testo base che profondamente migliorativo dell'addendum originario
Manca ancora l'approvazione del Parlamento che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi
E quindi poi seguirà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale finché non avremo questo e le come dire manufatto finale per così dire impossibile stabilire con precisione qual è il punto di caduta di questa complessa trattativa
Nel frattempo c'è stato un elemento anche qui che un po'e un'iniziativa della BCE che a seguito degli stress test effettuate ha inviato una lettera a tutte le banche europee sui cosiddetti stretto cioè vale a dire lenti i requisiti patrimoniali che sono necessarie venuti in banca per affrontare la gestione del rischio tutte le banche interessate ma c'era anche intesa e UniCredit hanno disposto in modo tranquillizzante
E io credo che alcuni problemi di fondo rimangono e riguardano soprattutto e gli istituti a minore capitalizzazione specie per Mps e Carige
Lo dimostra un po'la performance del comparto di Borsa dove le banche minori hanno perso in modo consistente rispetto alla dinamica di mercato di UniCredit e Banca intesa addirittura Carige come sapete è stata sospesa dal dal dal listino a seguito delle vicende che hanno portato loro commissariamento io voglio darvi soltanto un'idea di quello che sono i rapporti per capire qual era la capitalizzazione delle diverse banche come vedete Banca Carige
Una pulce non è rispetto a Banca Intesa e UniCredit ma rispettata ad MPS e questo che cosa ci comporta dire che nonostante c'è stata l'audizione di Fabio Panetta di Banca d'Italia che è responsabile la vigilanza che ho dato il Parlamento ha fornito tutto sommato una relazione tranquillizzante
Non so fino a che punto sia fondata
E nel senso che la dimensione di Carige è talmente piccola che non c'è alternativa ad un'aggregazione con le banche maggiori non esista
E si farà non si farà chi sarà interessato questo si vedrà nel corso dei prossimi delle prossime settimane ancora il quadro non è definito
Certo la cosa certa è che ancora una volta l'ipotesi dei Cinque Stelle di fare di Carige una banca nazionale intervenga facendo intervenire tesoro esso specialmente una follia perché se non siamo riusciti a fare questa cosa
Con MPS
Che come vedete qualche cosa
Trentadue percento della capitalizzazione contro l'un per cento eppure non MPS non siamo riusciti a fare una banca che sta in piedi con le sue gambe figuriamoci se possiamo fare una cosa di questo genere con una piccola banca come punta la Banca Carige
Ecco il futuro che ci aspetta qui ogni previsioni diventa estremamente difficile due sono le variabili dipendenti da cui che sarà innanzitutto la dinamica degli spread oggi per fortuna siamo a due quarantacinque più o meno non sia mai trecento ma certo che duecentoquarantacinque di spread sono cento punti superiore a quelli nei mesi passati e quindici quei fenomeni di fondo che determinano le difficoltà per il sistema bancario causa della presenza intanto c'è di trecento miliardi di titoli anche se le ultime il rinnovo dei titoli di Stato sono andata abbastanza bene destano preoccupazione
Ma la cosa più importante che siamo un Paese che non cresce
E quindi essendo un Paese che non cresce rischiamo di riprodurre nei prossimi mesi quello che è successo al due mila undici in poi
Con un tasso di crescita stimata all'uno per cento dal governo zero sei da tutti gli organismi internazionali
E io son più propensa a credere di organismi internazionali che non al messe e e facile capire come ci sarà se poi fra due giorni distratte certificherà che siamo in recessione
A un punto di vista tecnico perché avremo due caduta del reddito consecutivo voi capite che l'elemento non non è di il quadro non è non è non è rassicurante
Quindi direi per questo concludo va
Dicevo ha detenuto il no della volontà con cui il presidente Conte ha detto che lui crede che noi faremo l'uno virgola cinque per cento nel prossimo anno non so su quale base di rabbia
Potuto dire una cosa del genere ma forse ci vuole oltre non tanto il pessimismo ma quanto il realismo della ragione è realismo della ragione dice che le difficoltà del Paese sono ancora molto rilevanti grazie
Io darei la parola piuttosto Piero
Cioè la
Perché
Grazie
Grazie dell'invito
Ci siamo sentiti con il dottor Polillo quindi abbiamo organizzato un intervento do il mio in qualche maniera è complementare perché si focalizza essenzialmente sulle tematiche regolamentari che hanno svolto un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda poi tutte le implicazioni soprattutto per le banche italiane
Vado al appunto
Tratterò velocissimamente con poche slide due punti crisi bancaria in Italia in Europa
Oltre la congiuntura quindi dichiaro direttamente che non è stato solamente un problema Ventura ma anche di altri fattori e poi mi focalizzo sui cambiamenti normativi che sono intervenuti
Nel corso degli ultimi anni ha il primo il primo tema e quello che veniva segnalato in precedenza
La crisi che noi abbiamo attraversato sostanzialmente dal due mila sette due mila otto fino al due mila quindici due mila due mila quindici essenzialmente è stato una crisi
Diversificata perché i primi due anni di crisi sono stati crisi di tipo finanziario tant'è che l'Italia era rimasta immune da questa crisi le banche italiane o rimasti Muse da questa crisi è stata una crisi
Vivibilità soprattutto determinata da Investimenti in paesi peculiari che svolgono dove il peso dei mercati è molto più rilevante di quello delle banche e quindi di conseguenza c'era stata una crisi di liquidità di alcuni intermediari finanziari dopo la crisi
Finanziaria si è sviluppata nei due anni successivi quindi tendenzialmente nel due mila nove nel due mila dieci una crisi di economia reale e come è stato detto in precedenza
Per noi ci sono state ben tre crisi di economia reale quindi con una perdita del pirla che è stata superiore al dieci per cento ricordiamo questo dato il dieci per cento
Di perdita del PIL si è verificato solamente tra il mille novecentotrentanove e la prima metà del mille novecentoquarantatré in Italia non si era mai più non non si è verificato nel periodo successivo quindi è come se fosse un periodo bellico
Non una presenza bellica sul sul nostro Paese
E nello stesso tempo successivamente c'è stato nel dal due mila undici la crisi dello Stato sovrano quindi con l'innalzamento spread questo che cosa i dalla dalla slide vuol mette in evidenza
Oggi
Do siamo ormai molto più consapevoli forse di qualche anno fa che i modelli di business delle banche in Europa sono molto DiVersi allora
Appunto abbiamo mercati bancari in cui c'è stato un forte sviluppo del finanziamento per l'acquisto Bita azioni per non far nome la Spagna che quindi ha determinato una bolla
Finanziaria sotto quel profilo uno uno delle modalità di erogazioni molto aggressive una presenza di sulle erogazioni subprime molto elevato
Una investimento in attività finanziarie diverse dal credito cioè abbiamo una quadro molto variegato nei singoli mercati bancari perché lo ricordo questo perché noi diversamente dagli altri
Mercati bancari abbiamo risentito soprattutto la crisi lo Stato sovrano e soprattutto
La crisi economica
Della riduzione del PIL
Questo sta a significare che noi siamo molto più come il settore bancario spetta altri settori bancari
Ancorati all'andamento della nostra economia rispetto alle altre economia e quindi c'è un interesse ad a vere una economia che cresce un'economia forte un'economia che presenta dei tassi di interesse che sono tendenzialmente allineati agli altri Paesi allora la domanda fondamentale
Per andare al tema regolamentazione ma è possibile che la regolamentazione prudenziale possa essere univoca uguale per tutti i mercati se poi le caratteristiche delle banche sono molto diverse primo punto interrogativo che poi vedremo come è stato se effettivamente ci sono state delle scelte regolamentari differenziate
Il secondo cioè il torna omesso sottolineato tempi della giustizia civile
Perché in realtà quando poi noi abbiamo una situazione di spread in crescita quindi i tassi d'interesse crescita PIL che si riduce aumentano le difficoltà delle imprese in presenza di una giustizia civile che non efficiente noi abbiamo due effetti le sofferenze rimangono molto più tempo quindi si gonfia la montagna e sofferenze le sofferenze escono con molta maggiore difficoltà quindi in realtà noi abbiamo fatto un'analisi il maggior livello delle sofferenze in Italia rispetto agli altri paesi è stato determinato per oltre il cinquanta per cento dalla presenza della giustizia civile non efficiente che quindi crea la tutta una serie di appesantimenti sui bilanci bancari
All'interno di questo tema ricordo che il settore bancario a differenza di tutti gli altri settori economici
Quando una banca va in crisi
Con le regole anche le nuove regole che sono state introdotte deve contribuire al salvataggio
Dei concorrenti o per risolvere crisi qui ho riportato un numero ben uccidiamo spesso che sono qui dodici oltre dodici miliardi di euro che nel corso dell'arco temporale due mila quindici due mila diciotto è stato il la contribuzione del settore bancario italiano alla risoluzione delle crisi perché non non dobbiamo dimenticarci come un tema rilevante questo e vari contributi ai fondi di tutela risoluzione
E e altre iniziative
Alla alla la domanda è come hanno risposto le autorità di vigilanza a livello internazionale
Alla crisi prima finanziaria o ideale
Poi degli Stati sovrani
Con una quantità di regole incredibile Pio solamente riportato le principali da dopo Basilea due Basilea tre gli stress-test le varie normative sulla sul sui capitali veramente una quantità incredibile
E ancora in produzione molto e ricordiamo sempre che mai è stato fatto un analisi di impatto complessiva se io nel corso degli anni ho messo tante regole
Ma una valutazione di queste regole si hanno funzionato hanno funzionato qual è l'effetto combinato di queste regole manca qualsiasi tipo di analisi di questo tipo che dovrebbe essere fondamentale per dare poi una una passa fare una riflessione per capire se c'è bisogno di fare degli interventi un tema specifico lo ricordo sono stati il tema degli stress-test
Cioè l'autorità di vigilanza prima lei e poi e poi la Banca centrale europea ha fatto delle analisi ipotizzando degli scenari estremi ipotetici
Ma che cosa ha fatto come scenari in genere scenari che impattavano direttamente sull'economia reale sugli spread dei titoli di Stato quindi infatti in un periodo ad esempio ricordo quello dell'ebbe il due mila undici nel momento in cui c'era già lo stress sui titoli di Stato e questo accelerato quindi in qualche maniera è diventata una approccio di politica regolamentare prociclica dove invece di ridurre e quindi fare da contrasto a quello che era l'andamento naturale dell'economia del e della finanza in qualche maniera accelera aveva rafforzato chiedendo ulteriore capitale quindi creando le condizioni di una maggiore difficoltà nell'erogare credito
L'altro tema oggi siamo in una situazione sicuramente migliore qui ho riportato una una slide considerare solo solo visive non non bisogna vedere il i singoli temi
Oggi ci diciamo il regolamentato ore si è tranquillizzato assolutamente no questo dà l'idea delle delle regolamentazioni proposte che noi stiamo seguendo solamente nel primo semestre due mila diciotto asso soggiornando il dato per tutto il due mila diciotto e noi viaggiamo sostanzialmente con una emanazione di norme o di proposte di norme che sono sei del giorno relativo cioè
Moccia senso cenno
Poi quando io devo andare a essere compaia te un queste norme come faccio
Tempestivamente perché va in genere la norma viene emanata entra immediatamente in vigore e quindi c'è pure incertezze in incertezza applicativa ma questo per dire attenzione all'eccesso di normativa e oltretutto una eccesso di normativa qui alla domanda che il suggerimento che mi veniva ma faccio un esempio e l'esempio eclatante è quello del trattamento di yen PL
Allora è emerso chiaramente un'incongruenza logica nell'ambito delle proposte che si sono succedute dal due mila sedici ad oggi per quanto riguarda il trattamento Jan PL perché prima è partita la Banca centrale europea gourmet delle indicazioni di supervisione all'inizio non era così poi loro hanno precisato che la supervisione non regole primarie poi siamo passati a normative a livello nazionale poi è arrivato il Parlamento la commissione che ha fatto una proposta ma come la norma primaria arriva dopo
Diversi mesi le i suggerimenti della vigilanza
E ancora dopo è arrivata lei banchi dovrebbe essere il soggetto che applica le norme primarie quindi abbiamo avuto una sequenza logica che dimostra un'incongruenza particolarmente significativa nell'ambito della della normazione alla quando diciamo attenzione c'è bisogno di analisi ex ante ex post per quanto riguarda valutazioni provvedimenti
Oggi parliamo di regolamentazione ma potremmo parlare anche di altre di altre norme è fondamentale perché e fondamentale per poterne capire effettivamente le implicazioni cosa che obiettivamente è stata fatta a mano è stata fatta nell'ottica complessiva quindi attenzione perché appunto anche la sequenza logica con cui le norme vengono messe in atto vengono emanate crea sicuramente una serie di implicazioni su cui bisogna riflettere
E e tant'è che noi stiamo segnalando sui tempi è il tema di avere questa coerenza tra normativa primaria e e normativa secondaria tra quelli che sono poi e le le domande risposte che vengono date dalle diverse autorità il tema che della della coerenza tra regole di vigilanza e regole contabili
Altro tema ancora non pienamente risolto così come vengono scelte hanno dato l'erba dato un'indicazione cinque per cento ma questo cinque per cento è un numero magico o Chauncey e perché il cinque per cento e non il quattro e nove
Scusate solo per permette un po'di elementi del dibattito appunto manca qualsiasi analisi di costi-benefici e poi tutto un tema di
Parità del livello di gioco perché riguarda reti l'Europa verso gli Stati Uniti negli Stati Uniti le regole sono sensibilmente diverse quindi creando una simmetria regolamentare che poi implica anche asimmetrie nell'ambito delle capacità di
Sviluppo della nostra economia qui ritorno sempre efficiente la giustizia civile perché è un tema particolarmente rilevante
Vado all'ultimo punto
Npl un caso ma anche il tema della risoluzione delle banche un altro caso perché anche qui noi abbiamo avuto una normativa che è stata definita nel due mila quattordici entrati in vigore in parte nel due mila quindici per quanto riguarda il tema del Benin dal primo gennaio due mila sedici una normativa molto complessa
Che si inserisce qui c'è un vulnus importante dato che è il tema della gestione della risoluzione o della liquidazione banche in contesti bancari contesti sistemi Paese totalmente diverse perché in ogni Paese
Esista uno del normative fallimentari e gestione crisi e sono totalmente diverse da Paese a Paese tant'è che questo caso ricordo la proposta del presidente Patuelli che richiama la necessità di avere i testi unici della finanza testi unici
Sul fallimentare del penale dell'economia perché solamente quando noi avremo all'interno dell'Europa dei testi unici avremo dei comportamenti che saranno tra loro perfettamente omogenee quindi poi il quanto già è stato detto in precedenza le risoluzioni sono state in quasi tutti i Paesi effettuati non ricorrendo al Belinda perché in realtà potrebbe anche essere Avati qualcuno
Teorizzato che il Bellini in crea delle condizioni non di azzardo morale ma poi occorre correttamente valutare quelle che sono le applicazioni le le implicazioni quando si effettua Risoluzione quando si ha affettuato un un veline
Abbiamo identificato e qui chiudo ben otto punti di Crisci di criticità di quelle che sono gli aspetti su cui bisogna riflettere per quanto riguarda la normativa sulle risoluzioni bancarie e quindi
Con l'applicazione effettiva del Bellini alle barbe Schering e di tutti quegli aspetti che incidono direttamente per gestire le difficoltà ricordo che fino a quando non era entrata in vigore
La direttiva proprio per la gestione delle risoluzioni bancari in Italia tutte le crisi bancarie erano state gestite in una modalità che non aveva avuto Effetti su alcuno
E questo elemento probabilmente è una di quelle di quegli elementi di riflessione che dovremmo portare all'attenzione proprio perché
In qualche modo si possono creare quelle condizioni di una massimizzazione degli interessi della collettività gestendo in anticipo e non aspettando una difficoltà IPO intervenendo successivamente quindi non li scorro tutti questi elementi di criticità ricordo solamente che appunto si può decidere di fare entrare in risoluzione una banca se c'è un interesse pubblico rilevante
Chi lo decide
L'uso lo decidono a Bruxelles a non sono chiarissime le regole con cui vengono viene definito sec. se una banca
è di pubblico interesse non di pubblico interesse anche qui una maggiore chiarezza sarebbe sarebbe utile
C'è un requisito minimo di titoli che le banche devono detenere tutte o quasi tutte ma poi se quella banca non è di pubblico interesse detiene questi titoli che deve raccogliere sul sul mercato
Isa appesantisce il costo della provvista e quali però non viene messo in risoluzione quindi quei titoli non vengono utilizzati
Altra potenziale
Contraddizione
Illa il tema di capire quant'è il possibile contagio quando vengono effettuate delle risoluzioni o delle liquidazioni e quindi anche in questo caso un'analisi di impatto rilevantissimo una piccola banca muovere contatti con molte altre banche quindi generare delle degli elementi e e così di seguito ma queste Sly delle lascio anche vedo il contributo allora dire ma il che fare
Sicuramente la lezione che abbiamo imparato e della necessità di a vere
Un maggior presidio europeo perché ormai tutte le normative bancarie ci arrivano dall'Europa quindi la necessità di intercettarle nella fase di definizione diventa un punto essenziale un'opportunità c'è sicuramente perché appunto
A da maggio prossimo ci sarà un nuovo Parlamento ci sarà una nuova Commissione e quindi anche il contributo che l'Abi può dare in termini di pressione su quelle che possono essere delle proposte per migliorare le normative e ricreare una condizione
Di una valorizzazione del settore bancario soprattutto di un settore bancario quando è un settore bancario che prevalentemente sostiene l'economia reale e non l'economia finanziaria grazie
Grazie dottore io darei la parola da San Marco Cecchini
Grazie Gianfranco
Io vorrei fare l'interventi molto interessanti che mi hanno preceduto mi suggeriscono si sente
Mi suggeriscono due considerazioni
La prima riguarda la fotografia della situazione che forse meno pessimista di quella che potremmo immaginare e la seconda riguarda il tema delle regole
Sul primo punto
è ovvio la fotografia è molto semplice abbiamo un sistema bancario fragile in un contesto macroeconomico improbabile peggioramento
Quindi
Questo è chiaro
Ci sono tre elementi di fragilità del sistema bancario
Due sono stati ricordati vale a dire il livello molto alto di titoli di Stato in portafoglio alle banche
E la questione degli Npl peraltro in forte riduzione non invece come il livello di titoli di Stato in mano alle banche il terzo punto della redditività questo non è stato toccato
La rigidità apre aprirebbe adesso non non è qui forse la sede per farlo un un discorso molto molto lungo su
L'efficienza delle nostre banche
Sul grado di consolidamento che a cui il sistema è arrivato Italia con il dottor Torriero mi correggerà credo che abbia grosso modo ventidue banche la Francia ne ha dieci
Cioè la crisi a e la Banca d'Italia lo ripete ogni giorno che occorrono fusioni occorrono accorpamenti occorrono aggregazioni
Però in Italia sono avvenute in modo in misura molto molto ridotta rispetto ad altri Paesi e questo forse rimanda al problema di efficienza sul piano macroeconomico io però vorrei dire che stiamo trascurando il fatto
Su cui dovremmo riflettere cioè gennaio era un mese che faceva paura dal punto di vista del collocamento dei titoli pubblici
Perché si pensava che con la fine del quantitative easing
Gli investitori cioè investitori esteri venivano dati per in fuga
Che venendo a mancare la domanda da parte della Banca centrale europea si pensava che quel mese forse un mese di fuoco
Ora l'Italia il Tesoro è riuscito a piazzare i trenta miliardi che aveva programmato
è riuscito a piazzare un BTP quindicinale quindicinale
Sul quale la domanda è stata superiore all'offerta
Piazzerà adesso anche un trentennale i rendimenti sono in qualche caso leggermente aumentati in altri casi sono rimasti stabili
Gli operatori tecnicamente danno questa spiegazione perché il sessantaquattro per cento della domanda per esempio sul quindicennale veniva dall'estero
Quindi uno si domanda ma come questi investitori stranieri che dove da o tutti per la fuga adesso sono qui a comprare i titoli di Stato italiani no
Che c'è una spiegazione tecnica che viene data e cioè che siccome gli investitori internazionali prevedono che ci sarà Ulla il lancio di una l t r o cioè di un prestito da parte della BCE
E con garanzia di collaterali sarebbe a giugno ad all'investitori internazionali fanno il pieno di carta diciamo così che ha un rendimento discreto perché il problema è che i rendimenti italiani sono difficili da trovare
Tutto sommato dicono beh insomma italiano fallirà dai alla fine vita e non fallisce no
Per lo meno non fallisce nei prossimi quattro cinque anni
E questo anche ridotto un po'lo spread della riduzione dello spread la vedo come una riduzione derivante dalla diminuzione del rischio di ridenominazione cioè del rischio di uscita dell'Italia dall'euro
Duecentocinquanta e comunque livello Santa elevato
Quindi diciamo mi pare che la situazione non sia peraltro aggiungo come aveva detto il dottor Tosi era c'è stata una forte riduzione degli Npl ci sono delle regole a livello europeo che sono state introdotte che sono sicuramente troppo numerose ma che comunque spingono in direzione anche di una riduzione favoriscono la riduzione degli Npl incoraggiano lo sviluppo di un mercato secondario delle sofferenze
Quindi diciamo meno vorrei essere meno meno pessimista a volte ho l'impressione che tendiamo a leggere la realtà economica
Avendo un retropensiero di wishful thinking non cioè noi diciamo speriamo che le cose vadano un certo modo perché abbiamo certe idee la seconda questione che volevo toccare la quella delle regole
è giusto effettivamente c'è una notevole come dire accumulazione di regole che determina un sovraccarico di lavoro per le banche italiane ed europee
Però vogliamo ricordarci qual è il motivo dell'introduzione del bail-in
Cioè qual è il motivo moltissimo molto semplice cioè abbiamo pensato che era l'ora che finisse l'idea per cui doveva onesta di contribuenti a salvare le banche no questo è il motivo fondamentale che ha determinato la direttiva sul Belinda
D'ora in avanti invece di pari di far pagare lo Stato pagheranno gli azionisti pagheranno degli obbligazionisti pagherà chi ha deciso di mettere
Non in Italia adesso arrivo adesso arrivo
Pagheranno gli obbligazionisti pagherai cioè chi ha rischiato sulla banca no
Giustamente se rischi poiché assumi le conseguenze del tuo rischio
Ora
No io poi no è purtroppo come come il dottor Torriero ben sa ai depositanti ci pensano le altre banche è questo il punto
E tutti i salvataggi è stato ricordato sono costati dodici miliardi
Però non dimentichiamoci qual è il punto di partenza
Perché altrimenti perdiamo il filo
Allora che cosa io non non credo che nel caso italiano
L'Europa Richard diciamo l'Europa diciamo la Commissione la BCE siano state particolarmente severe cioè l'idea che l'Europa e il responsabile
Di tutto è veramente un'idea completo molto italiana molto
Insieme ad una cultura italiana ma non è diciamo l'idea è sbagliata è completamente sbagliata mi spiego
C'è stato un momento in cui effettivamente la le autorità europea e la commissione è stata partirà la commissione sale molto rigide nell'applicazione delle norme norme che apro una parentesi risalgono al due mila tredici e cioè i leader della condivisione dei rischi in caso di salvataggio bancario data primo agosto due mila tredici denti in communication della commissione
Però peccato che in Italia ce ne siamo accorti del due mila quindici non sapevamo cioè no
O facciamo finta di non saperlo
E allora in quel caso parlo di Etruria parlo della prima crisi diciamo seria no del del sistema bancario in quel caso effettivamente c'è stata una posizione ultra Aligi della commissione sul punto se il Fondo di tutela dei depositi poteva entrare e salvare le quattro banche no e lì c'è stato un braccio di ferro durissimo
Tra l'Italia diciamo i rappresentanti italiani
Lì effettivamente diciamo è stata molto rigida alla commissione io direi che successivamente però in qualche modo la politica è entrata nel negoziato tra un Paese e le autorità europea sulle i criteri di salvataggio perché prendiamo il caso del Monte dei Paschi il Monte dei Paschi è stato diciamo portato a ricapitalizzazione precauzionale che è uno degli strumenti diciamo della della risoluzione
Sulla base del fatto che veniva considerato un banca solvibile che la precondizione perché tu possa applicare la ricapitalizzazione per precauzione cioè l'intervento dello Stato cioè i nostri soldi imposti soldi no e sulla base del della considerazione che ci sarebbe stato nel se si dovrà avesse dovuto praticamente liquidare diciamo il Monte dei Paschi di Siena questa avrebbe provocato un un un una mina rappresentava una minaccia alla stabilità finanziaria
Sul fatto che il bagno Monte dei Paschi fosse solvibile ci sono stati molti molti molti dubbi
Quindi la decisione della della Banca centrale europea di considerare solvibile il Monte dei Paschi è stata una decisione
Diciamo
Favorevole all'Italia
Il caso delle mete ancora è ancora in un certo senso peggiore o è ancora chiamiamolo così diciamo un caso di scuola più generoso nei confronti del Paese perché nel caso delle venete
Prima sono state dichiarate sistemiche poi sono state dichiarate non sistemi che quindi essendo non sistemiche si poteva procedere a liquidazione la liquidazione attraverso la normativa con la normativa nazionale
Come perché accade questo ovviamente accade questo perché la crisi riguarda non solo in Italia ma riguarda molti altri Paesi
Due giorni fa
I Isabel Schnabel che non è una qualunque ma è uno dei cinque saggi della cancelliera Angela Merkel
Ha scritto un articolo sul Frankfurter Allgemeine Zeitung nel quale ha detto ma basta di parlare dell'Italia ma basta di puntare il dito contro l'Italia perché noi abbiamo un sacco di problemi qua
Parliamo di Carige ma in realtà che diciamo cifra ventiquattro miliardi di
Di giro d'affari e invece abbiamo dobbiamo salvare la Nord Landesbanken che è una banca partecipata dal dal da dai Länder quindi dalle regioni e quindi dallo dallo Stato e quindi che ha un giro d'affari di centocinquantacinque miliardi quindi Isabel Schnabel vicini di casa parliamo altri articoli diciamo apparsi sulla stampa tedesca
Indicano che quasi l'Italia sta diventando un modello un modello di aggiramento delle regole
No cioè prendiamo lesene impariamo dall'Italia del senzatetto un gran di di di due tre giorni fa impariamo ad Alitalia no
Questo è un bene o un male
Cioè che alla fine dei salvataggi bancari si risolvano non con diciamo non preservando i contribuenti ma facendo ricadere
I costi dei salvataggi su altri soggetti poi fondamentalmente sul sistema bancario perché diciamoci la verità
Parlando diciamo fuori dei denti con i banchieri non ne possono più di essere chiamati a salvare ora questo ora quello e anche la questione le la vicenda Carige dimostra questo perché cari circa una banca sostanzialmente fallita
Non è stata portata in risoluzione semplicemente perché questo avrebbe comportato per il sistema bancario attraverso il Fondo tutela depositi un esborso di circa nove miliardi sui depositanti inferiori a cento mila euro
Quindi
Voglio dire
Le regole europee sono forse anche da rivedere vedo che la Banca d'Italia stadi aprendo un fronte da questo punto di vista non so se andrà incontro a una vittoria una sconfitta clamorosa come Stato nel due mila e quindici però diciamo l'intervento del vicedirettore Panetta l'altro giorno in cui ha riaperto il dossier delle della riforma delle regole del veline va in questa direzione
Credo che dovremmo riconoscere che la diciamo l'Europa e in particolare la Germania perché diciamo è la Germania in realtà che poi ha un'influenza fondamentale come l'ha avuta nella definizione del Budget
Italiano e l'ha avuta sicuramente anche nella nell'orientamento di alcune decisioni prese sui salvataggi bancari italiani e insomma non è non sono dei nemici
Non sono assolutamente dei nemici noi dovremmo essere anche consapevoli di questo dovremmo anche essere consapevoli del fatto che è difficile sradicare dalla cultura bancaria e dell'opinione pubblica italiana l'idea che quella fine paga Pantalone
Cioè alla fine c'è qualcuno che paga cioè noi siamo abituati all'idea che le banche sono sempre alla fine alla fine qualcuno interverrà no
E questo è anche il motivo per cui
La riforma ce la direttiva bail-in
Fino al due mila quindici
Non si è aperto un dibattito in Italia su questo
Io ho ricevuto dalle dalla mia banca l'informativa sul fatto che era canterà anche andiate le regole nel gennaio del due mila sedici
No
Quindi ecco solo questo volevo puntualizzare grazie
All'onorevole Rosato
Ora
Grazie dopo trenta per venti molto tecnici anche molto tecnici il mio lo sarà molto meno naturalmente
Intanto ringrazio per l'organizzazione di questo appuntamento e provo a dare qualche spunto di riflessione volevo cominciare però anche io con un'osservazione
Anch'io non sono pessimista perché con tutto il contesto in cui ci muoviamo e anche le cose che dirò bisogna sempre ricordare che noi siamo un grande Paese un solido paese siamo la seconda manifattura
D'Europa
Alcuni elementi è ebbene ebbene non trascurabile nelle nostre le nostre valutazioni altrimenti rischiamo anche per le cose che dico io dopo di avere un un orientamento un po'un po'strano la prima questioni io lo volevo dire sulla
Banche comunicazione politica
Il tema delle banche a noi parlo della passata legislatura e costato moltissimo
Costato molti son probabilmente il tema che è costato di più nel rapporto con l'opinione pubblica
Sì sì costato in termini di voti no niente nel mille ringrazio e l'immigrazione l'immigrazione magari storniamo la prossima volta con un altro ragionamento però il tema è il tema delle banche quello che probabilmente a noi costato di più per fare delle cose che io
Continua a dire
Erano indispensabili anzi una serie degli interventi intervento è che noi abbiamo fatto sono stati interventi tardivi
Nel senso che cito tra tutti la riforma delle banche popolari la riforma delle Bcc andavano fatti anni prima
Non li ho fatti in emergenza la riforma delle popolari era uno testo pronto nei cassetti governativi parlamentari da anni nei cassetti delle banche popolari stesse da anni nessuno naturalmente lo tira fuori per paura di perdere consenso
Abbiamo fatto bene o male a farlo ecco io penso che noi abbiamo fatto bene primo fatto il abbiamo rispettato diciamo l'articolo quarantasette della Costituzione l'abbiamo attuato dove dice e che in Italia tutela il risparmio i risparmiatori
E rivendico quella Moro come un lavoro impreciso senz'altro carente senz'altro lo è sempre le alcuni interventi di modifica sulle Bcc li abbiamo approvati recentemente nel nel nel primo decreto comma emendamento nel primo decreto
Di questo di questo governo interventi che come in tutte le grandi riforme
Sono sempre necessari ma alla fine di tutta la polemica sulle Bcc abbiamo modificato gli aspetti marginalissimo i tutto il resto è andato è stato è stato alla fine ha condiviso così come sulle banche sulle banche popolari così come io sono molto d'accordo con l'analisi fatta rispetto le difficoltà di gestione sulla sulla sulla differenza il nostro sistema rispetto altri Paesi e sulla difficoltà del recupero dei crediti deteriorati rispetto a una giustizia civile che nel nostro Paese è molto lenta ma anche su questo io credo che vadano riconosciuti gli interventi che abbiamo fatto mi per riformare per rendere più efficiente il sistema dell'insolvenza del recupero dei crediti in questi anni ne abbiamo fatti sono stati anche lì interventi politicamente costosi perché poi il c'è una lettura asettica non bisogna rendere più efficiente il sistema del recupero dei crediti e c'è il risvolto quando tu dici che deridere rendere più efficiente o il dire che uno che ha un debito nei confronti una banca e che magari ha impegnato lì la sua abitazione a fronte di quelle il credito che diventa una in piedi
Per rendere più efficiente vuol dire che prima sì riesce a riscuotere a incassare a trasformare quelle titolo di garanzia in soldi contanti e questo naturalmente non mi sembra un intervento popolare no ecco perché altrimenti rischiamo di essere noi rendere più efficiente il sistema non vuol dire certamente andare se tutto questo va affrontato in un sistema in un periodo di crisi economica come quello che abbiamo attraversato Kobe è stato descritto su cui non torno più evidentemente e chiaro che da una parte c'è stata la durezza di alcune norme imprescindibili
Che andavano fatte che sono arrivato in ritardo dall'altra parte una grande dose di demagogia politica di chi ha osteggiato queste norme copiando le poiché in maniera identica oggi che questa è un fatto che restano nella storia della politica cioè sali saltavano sui banchi su queste norme saltavano per copiarla meglio oggi ecco perché le hanno tecnicamente copiate però sta nelle sta nelle cose che non è su questi provvedimenti qui abbiamo perso
Abbiamo perso consenso la seconda questione
Sta
Ma nel sta un po'andando andando verso l'oggi
Noi abbiamo perso consenso ma abbiamo anche abbattuto lo spread con queste con queste con queste norme abbattere lo spread non è lo dico non a voi che lo sapete meglio di me non è un fatto che riguarda i banchieri e la loro relazione con i loro conti correnti quando loro conti correnti o con i profitti delle banche
Riguarda tutti gli italiani perché abbattere lo spread o vuol dire avere più risorse da ridistribuire perché non si pagano interessi interessi sul debito che gli interessi sul debito sono più bassi allora la correlazione diretta tra uno spread più basso e maggiori risorse da poter ridistribuire e chi a Rita dall'inverso oggi loro fanno una manovra finanziaria così tirata e così carica di demagogia anche perché le risorse a disposizione sono molto meno perché andiamo incontro a una decrescita felice come la chiamano loro ore cessione come la chiamiamo noi
E andiamo incontro a una difficoltà oggettiva di aver caricato sui bilancio pubblico un maggior costo Paride per il debito per il debito pubblico che dobbiamo che dobbiamo sostenere vorrei però fare anche tre puntuali osservazioni che sono più quesiti aperti ecco il primo
La vicenda delle diverse banche locali su cui abbiamo fatto di provvedimenti le banche vedete le quattro banche Monte dei Paschi soprattutto le quattro banche che sono state il primo intervento che abbiamo avuto lascia aperto un quesito che la politica non ha mai voluto a Fo meglio
Noi abbiamo affrontato in un certo modo dopodiché si è lasciato aperto una porta su cui si è aperto un grande dibattito politico su cui è stato dato anche un grande una grande è stata lanciato una grande aspettativa e cioè chi investe un capitale in Borsa acquistando una quota azionaria di una banca
E diverso da chi investe in Borsa una quota azionaria investendo in un titolo manufatturiero perché chi investe in banca secondo questa logica deve essere tutelato dallo Stato che deve rimborsarlo perché la banca sta ha perso ha perso il suo valore e quindi lo Stato dovrebbe rimborsarlo chi investe in un'impresa manifatturiera invece no ha perso un titolo poteva scegliere meglio io credo questo sia naturalmente una follia
è chiaro no
C'è un punto che su cui poi tornerò vi assicuro non in maniera polemica che riguarda il controllo
Ma è chiaro che ci sono state delle vendite di capitale di Bach sistemi del sistema bancario italiano che sono state fraudolente fraudolente in cui le persone sono state sono state in borgata
E su questo quando c'è un imbroglio una truffa evidente che lo Stato fa la sua parte per cercare di sostenere i cittadini che sono stati truffati altro e la terza spero queste curativa che pur c'è stata che come ci può essere su un titolo industriale ci può essere sul titolo bancario come l'acquisto di obbligazioni quando c'erano obbligazioni subordinate che rendevano già il oltre oltre il dieci per cento che venivano messe sul mercato che c'era qualche sottoscrittore che le sottoscriveva beh non si può dire che lì c'è stata c'è stato una truffa c'è stato forse il la truffa derivava dal fatto che uno pensava di poter trovare i soldi sotto al cavolo terra evidente che li meccanismi diverso però purtroppo questo dico questo dibattito c'è stato nel nostro Paese c'è stato bisogna rimborsare tutti i sottoscrittori dei capitali non è un dibattito che non è passata da non abbiamo salvato gli azionisti io penso che noi abbiamo fatto la cosa giusta salvando i e titolari di conto corrente ci mancherebbe altro con le misure previste i dipendenti cosa dopodiché il dibattuti azionisti va fatto in maniera molto molto molto più precisa distinguendo chi è stato truffato da distinguendo chi legittimamente investito e ha avuto un investimento che gli è andato male così come si può investire in tanti e in tanti in tanti altri settori
La seconda questione
La volevo porre sugli empia il anche qui la dico in veramente con un grande punto di domanda non è un affare nostro purtroppo
Gli empi è sono diventato spesso una fare gli stranieri gli empi e il italiane sono diventato un affare degli stranieri
E questa è una perdita di valore per il nostro Paese assolutamente rilevante assolutamente grave che tanta ricchezza sia stata data in mano a sia stata dato in mano sia stata comprata da altri che con strumenti con la con con capitale disponibile liquidità disponibile hanno investito e hanno comprato assetti immobiliari e patrimoniali importanti
Che dopo la gestione yen PL non è di per sé è un affare può essere una gestione se si sa fare con le misure anche che sono state introdotte che hanno semplificato insomma ecco anche la riscossione dalle procedure eccetera peccato che gli italiani sono stati emarginati da questo da questo settore ci sono alcune
L'ultima cosa che volevo dire su questo poi
Chiudo con un'osservazione che riguarda il sistema di controllo
Poi lo abbiamo eliminato dal nostro dalla nostra agenda politica però quando andavano i controllori della Banca d'Italia nelle banche venete tornavano Como tutto okay noi siamo a posto tornavano indietro poi magari qualcuno di loro dopo qualche mese andava a lavorare in una di quelle banche nessuno s'accorgeva di niente allora
Non è una polemica con la Banca d'Italia ci mancherebbe altro l'istituzione non è mai in discussione io penso che per fortuna abbiamo il sistema che abbiamo in Italia con una banca come la Banca d'Italia ad una banca
Che una che l'istituzione solida autorevole e autonoma
Però uno qualche valutazione cioè non è che è tutta colpa della politica io non ho mai incontrato nel suo consiglio amministrazione banca Veneto e non penso che sia una competenza e la politica incontra qualche leghista perché il e che li sta stavano loro magari illuminavano anche ma non non certamente ecco non era materia del del del del Governo precedente però il controllo su quel sistema bancari su quello e tutte le altre banche c'era c'era qualcuno che era la responsabilità io penso che in Italia le cose
Probabilmente sono andate meglio che in tanti altri Paesi dopodiché avevamo alcuni alcuni alcune debolezze debolezze strutturali
E vedo che comunque il sistema negli anni bisogna riconoscere sistema italiano bancario si è rafforzato e ha trovato le modalità per reagire
Però il sistema di controllo devo dire che le sue le sue colpe non sempre ammesse non sempre a messa anzi quasi mai ammesse le avute in tutta questa vicenda io chiudendo penso che il sistema bancario sia un un c'è un Paese che considera poi se c'è un governo che considera le banche o con un nemico ne fa di questo manifesto politico
Ma
Io leggo così spiego così qualcosa da dire con il decreto però continuano a il nemico sono le banche anche lui durante la legge di bilancio non abbiamo aumentato la tassazione alle banche
E quindi siamo stati bravissimi poi chi chi sa chi pagherà questa questo aumento di tassazione alle banche come se poi le le imprese quando vanno a chiedere
Quando avevano chiedere un prestito non lo pagano questo costo aggiuntivo un è un manifesto culturale politico completamente completamente fuorviante completamente sbagliato invece di fare una di costruire una cultura del credito una cultura del sistema bancario a cultura del risparmio si costruisce esattamente l'opposto
Si fa esattamente l'opposto si fa leggere le banche come un soggetto nemico ma come c'è uno se la prende con il supermercato perché la spesa costa e non non
E non me la danno grati se allora a a morte supermercati ce la prendiamo ora aumenteremo le tasse supermercati e così vedrete adesso gli aumenti amore tra supermercati che è una cosa folle
Ecco naturalmente noi siamo contrari alla follia io almeno cerco
Penso che ci vuole un sistema in cui noi rafforziamo il nostro sistema bancario perché rafforzare il nostro sistema bancario vuol dire rafforzare la possibilità di avere credito parla il prese
E che il nostro che un punto centrale e in particolare guardate poi chiaro no che dove il sistema bancario è più forte c'è più credito c'è una corretta imprenditoriale più forte le il Gianfranco Polillo prima faceva riferimento Milano Treviso Bologna però non a caso l'insiste la rete bancario una rete più solida che tra Vibo Caltanissetta e Lecce evidente no che c'è una differenza dove c'è difficoltà di credito c'è anche una difficoltà e non c'è difficoltà di liquidità giù perché magari nel la liquidità subii giù viene raccolta e tiene Armando viene investita dove naturalmente c'è maggior è un paradosso su cui naturalmente il Mezzogiorno né viene fuori ancora più penalizzato chiudo ricordando un dato nel due mila e diciassette a dicembre la fiducia delle imprese era accento otto punto sei
Oggi a dicembre del due mila diciotto la fiducia delle imprese novantanove punto otto
Questo perché dal giugno del due mila di diciotto costantemente ogni mese la fiducia delle imprese è calata perché dico cito la fiducia dell'impresa perché è un indicatore economico decisivo rispetto alle cose che stiamo affronto dobbiamo affrontare e allora come dicevo prima io sono contro la decrescita felice perché penso che la decrescita sia sempre infelice
E penso che e penso che bisogna trovare misure per contrastare la recessione a cui giovedì probabilmente verrà certificata anche dagli ultrà del prossimo i dati e penso che per fare questo bisogna smetterla di inventarsi nemici
E bisogna fare sistema inventarsi nemici anche sulle banche o facile a mancano le assicurazioni sarà il prossimo passo però non è così che si svolgono si può fare sistema in un Paese come il nostro ecco quindi mi auguro che il lavoro fatto nella passata legislatura non vada sprecato
Che venga implementato con pezzi di riforma che mancano da venga implementato con particolare sulla giustizia civile e Degas implementato ma soprattutto da un a un'accelerazione sul con misure economiche che ridiano fiato alla nostra economia
Perché non c'è niente da fare fossero il sistema bancario come giustamente una spugna ma in una spugna raccoglie le negatività e quindi se i andiamo verso una fase di decrescita il problema non sarà Carige cosa ne facciamo il problema sarà un problema un problema più ampio naturalmente ecco allora a me piacerebbe invece poter commentare positivamente quel dato che abbiamo visto quasi venti miliardi di meno nel diciassette
Diciassette diciotto via empi ENEL accumulati dalle banche ecco a me piacerebbe poterlo commentare anche il prossimo anno
Temo che così non sarà e questo sarebbe uno un ennesimo indicatore indicatore che la decrescita felice funziona naturalmente chi la teorizza evidentemente efficace nel costruirlo grazie
Pretesto a uscire
Grazie io non è che mi sono messo d'accordo ma volevo proprio iniziale con com'era finito adesso Rosato diciamo
E cioè dicendo alcuni concetti semplici come voi mi hanno classificato come politico in realtà io non sono un politico giornalista e politico di complemento A diciamo allora concetti alcuni concetti semplici perché qui come si diceva prima
C'è tutta una discussione se vogliamo politico anche culturale
Sulla finanza e sulle banche che è totalmente distorta e ci porta a conseguenze negative se manteniamo questo tipo di impostazione culturale
La finanza è una banalità ma è indispensabile per poter crescere nessun Paese può crescere se non alla finanza
Funzionante efficiente e in particolare in Italia un sistema bancario efficiente perché l'Italia è un Paese particolare dove sono molto forti le piccole e medie imprese e piccola e media impresa da da vedere solo più indebitate delle grandi hanno più bisogno delle banche hanno meno capitale
Proprio e non possono andare sul mercato a emettere obbligazioni e quant'altro quindi hanno sono banche dipendenti
Allora
Quando io sento per esempio i Cinquestelle tanto per dire che loro dicono precedentemente sono solo aiutati e banchieri e non gli italiani
Dico una cosa sbaglia oltre che falsa anche profondamente sbagliata su quella strada non andremo da nessuna parte
Noi abbiamo l'interesse iter come cittadini di avere un sistema bancario ben funzionante magari più efficiente di quello che c'è
Ma non do il non dobbiamo premiare i banchieri che hanno fatto male ma le banche che abbiamo bisogno di banche efficienti e di banche che possono dare credito che cosa invece è successo in Italia in Italia è successo che la crisi bancaria prima dice
Da noi ha iniziato a più tardi si è iniziato a più tardi ma è durata più a lungo
Per cui la lenta ripresa dell'economia italiana dal due mila e tredici in poi
Secondo me dovuto a molto anche alla inefficienza del sistema bancario e alla razionamento del credito
Per cui noi abbiamo avuto una conseguenza dire rimanere o in recessione ha avuto una seconda recessione cosa che negli altri Paesi d'Europa non c'è stata
E poi abbiamo avuto grandi difficoltà a riprendere e siamo cresciuti meno degli altri perché il sistema bancario funzionava poco non funzionava
Poi piano piano il credo sia allargato infatti siamo arrivati al due mila diciassette dove il credito è salito andate a guardare le statistiche ed è salito anche il PIL siamo arrivati all'uno e sette per cento
è sempre meno di quello che era in del resto dell'Europa però già un livello comunque importante significativo la differenza col resto dell'Europa si andava lievemente riducendo quindi
Queste l'importanza delle banche le banche oggi sono un po'in crisi sono un po'in crisi in Italia ma sono in crisi un po'in tutta Europa per varie ragioni perché comunque i tassi così bassi che fa la bici
Non favoriscono le banche cioè ridurre i profitti delle banche ma per cui noi invece abbiamo bisogno di banche sale solide quindi che fanno anche dei profitti
Per cui come diceva anche Rosato ed altri la questione mettere nuove tasse sulle banche sulle assicurazioni è un grave errore
Ma un grave errore dal punto di vista proprio della possibilità necessità di avere banche più solide
La crisi italiana io recepisse già detto molto sugli MP il sulle ragioni della crisi sul credito dato non poco ma troppo e specie nel settore immobiliare perché la crisi poi sostanzialmente nasce la nel settore immobiliare
Credo che
Le le per esempio le piccole imprese hanno ancora bisogno di essere aiutata ricapitalizzarsi una delle leggi fatte nei precedenti governi era la cosiddetta accetta lager è un sistema che favorisce la ricapitalizzazione dell'impresa attraverso sgravi fiscali questo governo ha pensato bene di abolirla
Mentre quello è un punto fondamentale
Per poter avere credito vista la situazione difficile delle banche piene di Npl necessario che le aziende si dotino di maggior capitali propri e quindi è giusto favorire questo
Come sarebbe giusto a favorire ancora di più quelli che sono i piloti adesso qui son cose particolari ma i piani di risparmio individuale
Che comunque consentivano di diciamo incentivare i piccoli i piccoli risparmiatori a investire in Borsa in aziende
Adesso ci saranno delle modifiche per cui di fatto in attesa dei nuovi regolamenti e quant'altro e tutto il mercato è completamente fermo credibili non si fanno anche questo
Per arrivare all'oggi aggrava la situazione attuale per cui noi siamo andati in recessione siamo entrati in recessione per due motivi
Oltre diciamo la contesto internazionale ma due nostri i due nostri sono l'alto spread perché lo spread elevato influisce sui tassi bancari riduce anche la quantità di credito e quindi come dicevamo prima il credito è entrato in difficoltà si è contratto questo
A ridotto la propensione delle delle aziende a investire quindi come vedete vedete sono diminuiti gli investimenti e quant'altro
A
Il
Questo uno è questo il secondo motivo adesso me lo sono dimenticato ma era sostanzialmente riferito alla fatto che la politica economica
Che questo Governo ha impostato è una politica di redistribuzione ora non è che in linea di principio uno è contrario
A l'aiuto ai poveri alla c'era la necessità di redistribuire parte dei degli incrementi di reddito che ovviamente si conseguono solo che se questa redistribuzione
Avviene senza badare alla crescita dell'economia nazionale diventa una redistribuzione come è stata chiamata recessiva nel senso che poi la recessione rende impossibile la redistribuzione
Cioè noi tra un po'ci troveremo di fronte a questa contraddizione che la recessione renderà difficile continuare una politica di redistribuzione
Solo due parole sul
La questione del Belli in e in genere dell'eccesso di regolamentazione secondo me le autorità europee ma anche diciamo agli altri Paesi dopo la crisi bancaria del due mila e otto due mila e nove si sono messe paura e quindi hanno messo una serie di regole molto restrittive per evitare crisi per evitare crisi
Solo che questa regolamentazione
Come ormai abbastanza assodato spesso va in contrasto con la crescita economica perché riduce la possibilità delle banche di far credito impone alle banche livelli di capitale molto elevato
Ma se le banche voi guadagnano poco come fa il risparmiatore ha sottoscrivere titoli bancari
Quindi pressione diciamo si Staccioli si stare creando un circolo vizioso per cui si mettono più regolamentazioni il credito scarseggia l'economia non tira e le banche continuano ad essere abbastanza in crisi
Io penso che per quel che riguarda la resa la risoluzione effettivamente il Bellini e come diceva una misura teoricamente e giusta e importante perché è giusto che chi va in una certa banca sottoscrive azioni ma anche il depositante si renda conto un po'di più del rischio che corre e quindi deve essere consapevole
Bisogna far sì che non lo Stato io gli stati non paghino proprio le crisi bancarie qualunque esse siano da qualunque sia l'origine quindi è giusto il punto è l'applicazione
Probabile che l'applicazione all'ingresso del Bellini sia stata troppo rapida non ci sia stato un periodo transitorio un Periodo per cui si potevano gestire certe crisi in maniera meno drastica
Questo è un po'quello che bisogna vivere oltretutto molte di quelle questioni
Deriva anche dal fatto che le banche specialmente se di dimensione media grande se poi vanno risoluzione o falliscono
Questo popolo gare una crisi sistemica
Che costerebbe all'economia nazionale e quindi poi alla fine anche allo stato molto di più di quanto potrebbe costare un intervento se fatto bene e breve ben chiaro
Quindi bisogna stare momento attenti io penso che l'autorità dotate di maggiore flessibilità operativa e naturalmente nella trasparenza possono evitare crisi sistemiche e guai maggiori all'intero sistema e all'economia nazionale
Io non credo che le banche siano così sane oggi quindi penso che si corrono ancora dei rischi notevoli e questo non vuol dire che sono pessimista
Penso che però noi possiamo rischiamo di passare dover passare nei prossimi mesi un brutto quarto d'ora
Perché è vero che lo spread si è un po'stabilizzato intorno ai duecentocinquanta punti ma duecentocinquanta punti sono sempre pensate per questo duecento punti in più della Francia
E la Francia non è che l'economia più brillante della dell'Europa i duecento punti in più della Francia vuol dire che le nostre imprese pagano tassi di interesse molto maggiore della Francia
E questo se volete aggiunto a poche altre cose l'elettricità che in Francia costa il trenta per cento in meno il costo della logistica e trasporti e quant'altro che da voi
Facendo a rilento quanto meno le infrastrutture da nuovi costo della logistica è superiore a quello di altri Paesi
Già solo questo senza citare la pubblica amministrazione le tasse la giustizia già solo questo dimostra fa capire come le nostre imprese siano meno competitive
Di quanto potrebbero essere aggiustando alcuni fattori della produzione
Il suo rimborso agli azionisti una sola cosa io trovo abbastanza scandaloso alla questione del rimborso agli azionisti perché se voi andate a vedere la tabella del quotazioni di borsa
Non solo delle banche che sono diciamo fallite ma anche di quelle che sono vive e vegete vedete che chi ha comprato azioni diciamo nel due mila e sette rispetto alle quotazioni di oggi c'ha rimesso circa il novanta per cento tra quotazioni attuali svalutazione del capitale passato aumenti di capitale richiesti insomma c'ha perso quasi il novanta per cento allora perché lo Stato che ha stanziato un miliardo e mezzo
Deve rimborsare solo gli azionisti delle banche che sono fallite considerandoli tutti diciamo a raggirati un Fatih
E non altri di banche che invece sono ancora sane che hanno investito sui mercati hanno fatto l'investimento che lo andato bene
Allora una cosa sono le truffe che devono essere riconosciute dal tribunale
E che per prima cosa devono rispondere gli amministratori
Che c'erano allora
Se poi gli amministratori ovviamente verranno capienza e qualcuno peraltro c'è la perché c'erano anche grandi imprenditori viviamo tra quegli amministratori
Allora certo lo Stato può cercare di intervenire per alleviare le situazioni più tragiche però attenzione non è un metro non inseriamo il concetto che lo Stato interviene anche per sanare le perdite degli azionisti
Sull'Europa c'è la Banca d'Italia certamente labili sicuramente insistono per la revisione delle regole
Ci sono regole che non è che funzionano benissimo c'è un eccesso come dicevo prima di regolamentazione solo che noi italiani dobbiamo metterci in testa che non basta lamentarci genericamente
E a Erykah ancor meno basta fare quegli attacchi scomposti che l'attuale governo fa alle autorità europee
Bisogna semplicemente starci nei luoghi dove si prendono queste decisioni
Dove inizi inizi a parlare di queste cose e a venire una cosa importante che viene trascurata la credibilità per poter difendere le nostre ragioni noi non c'abbiamo nella credibilità e spesso trascuriamo anche di stare presenti nei luoghi dove si prendono queste decisioni
Grazie
La parola Fabrizio Cicchitto per la conclusione
Non c'è una conclusione una alcune aggiunte
E io credo che
Siamo stati diplomatici nella
Definizione della seconda parte del titolo del nostro convegno limiti dell'attuale politica economica
Non si tratta di limiti si tratta di una politica economica totalmente sbagliata
Che rischia di provocare poi conseguenze assai serie
Noi siamo e non c'è in questo responsabilità dell'attuale governo
Noi stiamo in una situazione mondiale
Che rischia di essere una grande una nuova grande recessione
E comunque la produzione industriale italiana
In calo
Allora Rispetto a questi due elementi un elemento di quadro internazionale derivante anche dalla guerra dei dazi che Trump ha pensato bene di aprire e un elemento che riguarda l'Italia di diminuzione della produzione industriale per cui c'è il rischio che mi auguro di no che noi entriamo anche formalmente in recessione
Ebbene una paese volendo prendere di petto questo
Anche anche sfidando alcune idiozia ragionieristiche dell'Europa che precede che hanno Agli incentivato sovrani visti e populisti poteva benissimo anche sfidare
La vicenda del deficit
Del tre per cento e così via ma con contenuti totalmente diversi anzi opposti a quelli che sono stati iscritti
Nel senso cioè che a mio avviso si poteva fare pronte le battaglie possibili su due virgola quattro
Aggiungo sul tre per cento e così via però
A condizione che tu David dei contenuti disegno totalmente opposti a quelli di questa manovra di politica economica
Cioè riduzione della pressione fiscale sulle imprese specialmente per quello che riguarda costo del lavoro
Aumento degli investimenti degli investimenti pubblici
E eventualmente certo una spending review per equilibrare le cose
Ma
Il cuore della manovra di politica economica e anche della sfida all'Europa anche sfida l'Europa secondo me doveva aderire un fortissimo un contenuto produttivi cistico
Perché il problema non è quello del reddito di cittadinanza ma è quello del lavoro è quello degli occupati e lavoro occupati Dida soltanto l'industria manifatturiera fondamentalmente
E che
Veda diciamo così favoriti alcuni elementi di criticità quindi noi ci troviamo in una situazione in cui la politica
Economica fondata su due grandi Bushi il reddito cit di cittadinanza e
La il tentativo fortunatamente parziale di smantellamento della Fornero che secondo me
Ha salvato l'Italia a suo tempo dal default poi a mio avviso Monti ci mise del suo
Perché invece sulla parte del riguardante l'eccesso di tassazione sull'edilizia a combinato dei guai molto rilevanti ma invece per quello che riguarda la riforma del sistema pensionistico
A mio avviso al
Si è salvata l'Italia da da una deriva molto molto significativa ebbene aver sommato insieme il l'intervento una parziale in tiro vento sul sistema pensionistico e il reddito di cittadinanza vuol dire andare in controtendenza rispetto ai problemi di fondo che ha che all'economia che all'economia che all'economia italiana e averi una visione
Secondo me totalmente totalmente totalmente sbagliata noi ci troviamo di fronte al marxismo alla Fusaro cioè ci troviamo di fronte ad una sorta di
Demonizzazione dell'impresa perché si ritiene che esso stante non non perché si ritenga che il
Plusvalore
Prodotto dalla classe operaia
Ma si ritiene
Che l'impresa è per potenzialmente criminogena perché si basa sulle tangenti e quindi se è possibile blocchiamo tutto e però allora facciamo degli interventi assistenziali
Visto che comunque ed evitarle di ricerca di dar da mangiare a leggere alla gente quindi noi ci troviamo di fronte secondo me ad una
Rovesciamento profondo ad una politica economica che in controtendenza ma in controtendenza rispetto a elementi di
Di criticità del sistema molto ma molto molto ma molto preoccupante aggiungo anche che dobbiamo anche dirci che
Ci troviamo di fronte anche a un'altra problematica
Questa sì che prese che insita in un limite profondo di tutta l'impostazione europea
Nel senso che io reputo che lei euro sia ci abbia per certi aspetti salvato perché vorrei pregare tutti i sovrani istinto che girano in circolazione e i due presidenti
Collocati per di più con due Stranamore collocati alla presidenza delle commissioni Finanze di Camera e Senato di riflettere su
Di riflettere sull'andamento della lira perché non è che stiamo per la lira ha avuto nelle dal quarantacinque in poi un decorso straordinariamente brillante è una storia di sette dieci su valutazioni e se andiamo a vedere e a fare i conti lei è il rapporto lira marco ti vengono noi abbiamo avuto un andamento in cui c'è stata una una situazione assolutamente negativa anche per responsabilità del mondo industriale perché a un certo punto il l'avvocato scendeva a Roma faceva il giro delle sette chiese andava in Banca d'Italia
E e concordavano una bella svaluta azione competitiva che è stato il modo per cui un pezzo di industria italiana non investiva in tecnologia ma recuperava compatti competitività attraverso la svalutazione della lira quindi questa lira ha fatto schifo nel corso di tutti questi anni
E e e oggi tra l'altro per riprenderla dovremo fare un'ulteriore svalutazione del venticinque trenta per cento cioè noi abbiamo a che fare con della gente che sta giocando con il fuoco
Che no e che e che hanno avuto qualche prova ne hanno avuto qualche prova
Quando sulla base sulla nave sulla base di parole in libertà noi abbiamo avuto una situazione di in cui si sono combinati due elementi e il secondo poi forse ha ricondotto un po'alla ragione
I nostri due consoli e cioè
Noi abbiamo avuto la esplosione degli spread per la sfida su il due virgola quattro che avrebbe comportato l'abolizione della povertà con tanto di danza sul mattone del del terrazzo dei Palazzo Chigi e abbiano avuto l'andamento negativo della prima asta dei Btp
Allora c'è stato qualcuno che ha spiegato che la combinazione fra il
Si prende a trecento
E l'andamento negativo Dell'Asta dei BTP perché poi abbiamo avuto anche questo paradosso
Che a gente che vota al sessanta settanta per cento
Questo governo però poi quando si è trattato lui la prima emissione di BTP quando eravamo in piena vicenda del due virgola quattro non ha coperto la parte italiana dei nulla la parte italiana dei BTP perché
E
La Borsa non andava in insieme in parallelo con le vicende elettorali a quel punto a quel punto c'è stato uno stop e allora non l'avvocato del popolo ma l'avvocato
Dei due vice presidenti del Consiglio
Che ha una sua indubbia professionalità è andato a trattare
Per ricondurre le cose a una dimensione più ragionevole ma più ragionevole sempre sulla base della stessa impostazione per cui dal due virgola quattro siamo passati a due virgola zero quattro
Riducendo lei quantità delle due
Voci che però sono rimaste fondamentale rispetto alla manovra di politica economica che quindi presenta tutte le criticità che noi abbiamo visto
Dopodiché volevo aggiungere alcune riflessioni a quelle che ha fatto Rosato precedentemente
A proposito della crisi bancaria dei riflessi e di riflessi che essa diciamoci la verità
Noi c'è stata una fragilità del rapporto tra banche concentrate sul territorio
E
Diciamo così gruppi di potere politici ed economici
Radicati su quel territorio
Questo ha riguardato certamente due per le due banche venete ma riguardato Monte dei Paschi la Banca Etruria e così via e se andiamo affari l'elenco di quelle banche vediamo che come dire quelle crisi hanno colpito al cuore il PPI
Perché erano banche collocate molte nelle regioni rosse e quindi questa crisi
Di banche che erano banche territorio banche politica banche partitico hanno colpito al cuore diciamo così il partito che comunque era diciamo così
Per previsto la risultante egemonica di un certo sistema di un certo sistema di potere dopo di che noi abbiamo avuto su quello come sul tema dell'immigrazione una campagna selvaggia
Per cui
Se noi andiamo a mettere in parallelo il decreto Carige con i i decreti che sono stati presentati per il Monte dei Paschi e così via solo
Delle realtà assolutamente parallele perché è evidente che si salta si doveva salvare il sistema perché altrimenti crisi chiamava crisi però questi hanno dato un incentivo comunicazionale che è stato gestito in un modo selvaggio
Aggiungo anche
Aggiungo anche che un altro un altro diciamo così autogol è stato fatto con la istituzione della Commissione per della commissione sulla se cioè io ebbi modo di dire qualche amico del Pitti che
Io parlo un po'fuori dei denti che quando tutti metti contro una corazzata quale banca dita
Che ha la sua enorme professionalità ma io sono totalmente d'accordo con quello che diceva Rosato che ci sono stati dei limiti di
Vigilanza evidenti e chiari anche con
Il rapporto degli spostamenti professionali e così via ma quando tutti metti contro una colti metti frontalmente alla vigilia delle elezioni
Frontalmente contro una corazzata
Che poi ha degli strumenti difensivi sul piano mediatico fortissimo
Ecco che invece di analizzare
In modo serio e sereno i limiti della
Evidente i limiti della vigilanza ai finito col parlare del padre della Bruschi e del padre di Renzi
E e e di aspetti secondari della Banca Etruria invece di una crisi che c'è stata e anche di difetti della vigilanza che sono che sono che sono che sono emersi questo noi lo lo abbiamo vissuto e e come dire
Abbiamo vissuto questo abbiamo vissuto una vicenda parallele concomitante di comunicazione sull'altro terreno del del dell'immigrazione
Perché
A un certo punto probabilmente non ci siamo resi compiutamente conto del fatto che alcune forze politiche
Il giorno dopo del due mila e tredici hanno aperto la campagna elettorale che poi si è conclusa il due mila e il due mila e diciotto
Ecco
Va anche detto per concludere che c'è un rovescio della medaglia
Cioè io dicevo prima che lei euro è stata una scelta positiva che a mio avviso oggi non ha alternative e credo che non nei due Dottor Stranamore che stanno la bile alle commissioni Bilancio Finanze Camera e Senato ma
Persona più complessa e di ben altra statura come Savona
Si è reso conto
Che non si può scherzare quei piani IP perché poi ci hanno va tutto a catastrofe e sta più correttamente ragionando sul nodo degli investimenti pubblici e della loro ed era un importanza però ci dobbiamo dire anche un'altra questione
E cioè che
Lei euro una moneta unica Tom nulla Reggi a lungo se non è accompagnata da una politica comune del Bilancio una politica fiscale comune una banca centrale di riferimento e su su addirittura una politica estera e della difesa
Voeller surrogare l'assenza o la mancanza delle altre voci con una regolamentazione ultra rigida di cui poi abbiamo sentito nell'analisi critica che è stata fatta pieghe
Il l'abbia fatto in modo molto interessante
Una superfetazione di regolamentazione rischia di essere alla fin fine come dire
Di si parte dal Manifesto di Ventotene e si arriva a tutti i lacci e lacciuoli
Che è una certa regolamentazione europea costruita e che secondo me è stata incentivanti ampiezza
Della sommarietà e della barbarie dei sovrani visti e dei populisti quindi anche la vicenda
Delle delle euro
Implica una controtendenza e aggiungo anche che se Draghi
Non non avesse forti a
Gestito la bici in modo totalmente diverso da attrici e non avesse forzato anche rispetto alle caratteristiche iniziali della BCE facendole in parte svolge il ruolo di banca
Di riferimento e così via oggi l'Italia era saltata e probabilmente sarebbe saltata anche sarebbe saltata anche l'Europa quindi su tutto questa parte
Proprio chi è europeista deve come dire riscrivere
Essere molto revisioniste riformista rispetto alle caratteristiche che l'Unione europea è venuto assumendo perché solo attraverso una profondo righe revisionismo europeista si salva l'Europa e si dà una risposta
Ai barbari che stanno
Diciamo così esprimendo
Dei
Dei valori e dei disvalori e delle metodologie
Che francamente
Il che francamente
Ti mettono in crisi io concludo son al su un punto assolutamente fuori tema ma quando io leggo il bellissimo testo scritto da Mattia Feltri
Su quello che sta succedendo a Castelnuovo di Porto in cui lui ha fatto il nome per nome i nomi di costo di
Rifugiati che avevano trovato una collocazione e un'integrazione e che vengono buttati via a calci
Controlla andamento anche dei e le valutazioni della popolazione di quel posto beh io vi dico francamente che mi vergogno di essere italiano
Per
Possiamo
Sette e mezzo grazie della vostra partecipazione speriamo di vederci una prossima iniziativa grazie a tutti