Più libri più liberi 2018 - Giornali, riviste e dialogo interculturale

Buonasera a tutti
E siamo quindi lo stende del coordinamento delle riviste italiane di cultura qual è l'obiettivo di questo coordinamento difendere e valorizzare il ruolo di queste riviste e quindi di una situazione così importante come la Fiera della piccola e media editoria e che organizza questa manifestazione più libri più liberi sotto la nuvola di Fuksas noi ci facciamo carico di quelle riviste che non avrebbero la forza economica finanziaria di partecipare da sole ma che insieme attraverso una piccola quota e un sostegno della chiesa valdese anche un partenariato con il Centro per il libro e la lettura del ministero dei beni culturali
Ripeto queste riviste con una piccola quota possono essere presenti perché adesso non vi voglio porta via troppo tempo ma il dramma della situazione attuale che le librerie non ospitano più le riviste in vendita
E quindi è un circolo vizioso se i giovani non possono vederle apprezzarle considerarle non potranno mai comprarle
E se non le comprano naturalmente le riviste vanno in crisi le case editrici non hanno voglia di pubblicarle e allora assai importante che ci siano spazi come questi invece in cui le riviste vengono esposte e quindi chi è interessato può prenderne visione soppesare le e auspicabilmente come avviene anche comprarle
Lo facciamo al Salon de la Revue di Parisi
Lo facciamo appunto con molto piacere per il terzo anno consecutivo alla fiera più libri più liberi e insieme a questo stende organizziamo dei confronti dei dibattiti
Sui temi che ci sembrano Stati più colpiti più presi di mira dalle riviste stesse e ora in questo momento lui parliamo di giornali riviste e dialogo interrotto interculturale
Con lei dai russi che ha appena curato un fascicolo speciale della rivista
Ricerche storiche
Il sottoscritto come direttore dei Quaderni del Circolo Rosselli
Che ha più volte fatto di numeri monografici sul tema dell'immigrazione anche avvalendosi della presenza in Firenze dell'università europea degli studiosi molto importanti in questo campo
E due grandi testimonial che sono qui presenti
Il direttore di Avvenire a quei tributi a RAI un applauso Marco Tarquinio perché veramente avvenire si è mosso con grande coraggio su questi temi e poi il nostro sconsolato
Il nostro sconsolato anche il visto che siamo anche nel negli anniversari di indietro tutta siamo universali anche nelle che è il moderatore della chiesa valdese esce il pastore Eugenio Bernardini il tema
Che noi poniamo oggi come le riviste e i giornali possono affrontare il tema del dialogo interculturale è indubbio che dal punto di vista del dialogo interculturale la presenza dell'immigrazione nel nostro Paese è una ricchezza
Cioè permette un dialogo ravvicinato che prima era un dialogo a distanza in un dialogo letterario libresco in qualche modo oggi il dialogo era avvicinato sappiamo che questo crea sul piano politico delle difficoltà
La difficoltà della convivenza con comunità diverse
Ma sicuramente dal punto di vista culturale una grande opportunità e Sella sfruttiamo potremo avere influenza anche sull'aspetto politico sull'aspetto della convivenza nel nostro Paese ecco perché riteniamo che questo confronto sia un elemento veramente strategico personalmente lo vorrei ricordare convinto un premio della presidenza del Consiglio premio Matteotti collega Debussy lei parlava della Tunisia e io parlavo un po'dell'Italia e anche questo potrebbe essere in qualche modo una parabola
Certamente quello che l'Italia potrebbe fare molto importante
A livello mondiale internazionale un tempo andava di moda dire è proprio l'Italia deve Mediterraneo può mettere insieme un dialogo fra le tre grandi religioni monoteiste né sull'esempio di la Pira facciamo parlare insieme palestinesi ebrei musulmani e invece questa realtà sembra così difficile oggi sembra quasi dimenticata
Sembra quasi in qualche modo messa in secondo piano allora le domande che io farei tanto per dare un primo aprile la discussione è vero che oggi c'è questa difficoltà rispetto a un paese che si vantava invece di essere in qualche modo privilegiando in un dialogo in particolare il Mediterraneo e se è vero che se questa difficoltà come possiamo smontarla
Come possiamo fare una controffensiva in termini militari ma visto che Paolo Baratta recentemente parlato di necessità di riarmo culturale del nostro Paese mi permetterò di usare anche questo termine diciamo così militare c'è veramente bisogno di Oria in questo questo piano certamente la testimonianza del dialogo ecumenico è molto importante
Noi abbiamo anche ospitato in precedenti edizioni direttore de L'Osservatore Romano
Abbiamo ospitato Franco Cardini che ha una sua particolare posizione contributo quindi credo che questo sia molto importante e come dire noi siamo in vetrina in senso positivo chi passa di qui ci vede e ci osserva confermarsi può non fermarsi ma siamo e lo voglio ringraziare registrati da Radio radicale quindi il messaggio che manderemo oggi un messaggio che rimane che di grande rilievo e allora avendo posto in tutta io l'ho fatto in modo soft ma insomma in tutta la loro crudezza i problemi del dialogo e dibattito attuale
In cui veramente a volte c'è chi si fa vanto chiudere la porta a questo dialogo invece di svilupparlo in tutte le sue inquilini dimensioni credo che noi possiamo sviluppare un dibattito fra di noi che posso lasciare un segno ecco in questo momento così difficile di allora per motivi non dico di ospitalità perché lei si definisce italo tunisina
Però lei dai russi è un crocicchio culturale importante con un Paese di grande rilievo come la Tunisia e che ci dà più speranze di altri paesi e poi in questo momento
Lavora come ricercatrice all'istituto italo germanico quindi siamo avente una posizione di frontiera e di dialogo farebbe prima a chiamare in campo lei Leuzzi come vede questi interrogativi che ha cercato di porre anche perché lei pone un problema particolare che l'Italia vedrà dopo la Francia e altri Paesi che discorso facciano con la seconda e la terza generazione di emigrazione quella con titolo di studio quella che si acculturata
Ma anche quella
Chi soffre magari maggiormente della prima che si sentiva già avvantaggiata deve arrivare soffre maggiormente della prima del quando vi è carenza di un dialogo e di una possibilità di sinergie grazie lei lo sa
Ringrazio naturalmente Valdo Spini
Che appunto su questo interrogativo diciamo che ci pone anche rispetto alle a quelle che sono appunto le seconde generazioni di cui si è parlato ma sempre in maniera si parla molto di migrazioni si parlava si fa molta confusione anche oggi tra migrazioni questione
Profughi questione seconde generazioni ma chi sono chi siamo noi di seconda generazione
Prima Valdo appunto di a partire proprio anche dalla dalla mia situazione personale io sono nata in questo Paese è nata e cresciuta in questo Paese in Veneto tra l'altro e e ha ottenuto la mia cittadinanza molti anni dopo la cittadinanza italiana nonostante appunto mia madre fosse italiana e mio padre fosse tunisino quindi io sono diciamo una delle prime che arrivata cioè diciamo che di cui si parla di questa cosa e la questione appunto che oggi come oggi lo sappiamo l'abbiamo visto anche con la scorsa legislatura ci sono moltissimi persone giovani uomini giovani donne che sono nati possono cresciuti in questo Paese e non hanno diritto alla cittadinanza italiana parlano via lingua italiana parlano i dialetti delle proprie regioni conoscono molto di più la naturalmente il paese in cui sono cresciuti di qua di quello di provenienza però come dire non hanno questo diritto
Su questo la politica è stata come dire sorda rispetto a questi a queste persone e siamo molti sono molte queste persone sono moltissime e spesso glielo dico sempre c'è sempre anche questa questione legata al fatto che ci si chiede a un aggiunge terminato momento ma che sono da dove vengo
Sono interrogativi che si pongono naturalmente in maniera forte perché non ci si sente quasi accettati no dal territorio in cui si vive qui si è data in cui si è cresciuti e quindi ritengo che questa questione che la politica non riesce non riesce a come dire a portare avanti in Oria in forse ex non c'è la volontà probabilmente non c'è stata precedentemente e mi sembra che oggi sia ancora più complicato e più complessa visto il contesto nel quale stiamo vivendo politicamente
Credo che però sempre di più l'Italia ma non solo l'Italia d'Europa perché io credo che bisogna ragionare in termini europei e soprattutto e non in termini razionali debba invece far fronte a questa questione perché sempre di più l'Europa è una parola che io non amo moltissimo multiculturale però insomma è un Europa in cui ci sono sempre più persone che hanno provenienze diverse e interagiscono tra di loro esteri questa Europa sta diventando sempre di più
Questo questa lavorare in un qualche modo no di questa e dove ci sono anche confessioni religiose diverso e dove ci può essere un confronto e dove deve necessariamente esserci un dialogo perché altrimenti si determina in scontro e in e questo diciamo non lo vogliamo
Non lo vogliamo assolutamente io prendo sempre ad esempio e lo voglio leggere una un bellissimo film ma che è stato
Appunto è uscito qualche anno fa di un giovane e di seconda generazione nato e cresciuto a Firenze Haider Rashid è figlio di un grandissimo intellettuale iracheno che appuntato aveva fatto questo appunto questo film che si chiamava Sta per piovere dove tratto ci si rende conto fino a che purtroppo non ha avuto o diciamo una diffusione nelle sale molto ampia ma sopra in alcune sale soltanto è stato visto dove descrive effettivamente qual è la questione Dinoi seconda generazione c'è una bellissima
Frase finale di questo giovane che dice
A quante cose dobbiamo rinunciare
Ah quante possibilità a quante prospettive a quanti sogni noi ragazzi di seconda generazione italiani di seconda categoria non italiani siamo di colori religioni idea è diverso se ma siamo tutti uniti da un profondo dolore perpetrato da azioni
Retrograda e e razziste chi parla appunto il protagonista di questo film che nel film si chiama Said Baran e pronuncia queste parole ed è questo film è uscito come vi dicevo nella nel due mila e tredici
E
Ed è appunto il regista e questo giovane Haider Rashid anche lì di seconda generazione e questa storia è la storia di un ragazzo sostanzialmente il film attratti autobiografico è un ragazzo di origine algerina
Che è nato e cresciuto a Firenze che parla toscano e che per mantenersi agli studi lavora come panettiere e quando il padre di questo ragazzo sai già a causa della crisi economica perde il lavoro
Appunto c'è la la richiesta anche di
In di mantenersi agli studi appunto diventata complicate quindi c'è una richiesta di un permesso di soggiorno che viene loro respinta perché lui non ha il lavoro
Che cosa succede la conseguenza qual è l'espulsione il ritorno in Algeria ma ritorno dopo di me
Quando sai de e il fratello sono nati e cresciuti a Firenze e il padre vive da più di trent'anni in questo Paese e qui insomma in un certo senso c'è una sorta di nasce in un qualche modo questo questo dramma che effettivamente esiste e che diciamo di cui si parla poco è più facile diciamo e la narrazione anche mediatica parlare di altre questioni e non di parlare di queste questioni
E quindi è chiaro che in questo in questo caso appunto che ci si pone la domanda che accompagna un po'il film questo film dall'inizio alla fine che fondamentalmente riflette anche diciamo il senso della società nella quale viviamo
Come sostiene appunto anche lo stesso regista che dice spesso ci si ritrova e su questo io sto concordo pienamente ci si ritrova spesso a ragionare per categorie
Che si escludono ossa italiano o se straniero e quindi in questo senso
E quindi ovviamente ed è così che anzi ci si pone quel numero di interrogativi che io inizi dicevo inizialmente che ci si pone questa questione chi sono da dove vengo sono italiano sono provengo da un'altra cultura
Perché queste l'esclusione che in un certo senso tutti noi in un qualche modo sentiamo quindi credo che sia fondamentale proprio anche in seno poi magari credo ci sarà un secondo giro per continuare a parlare non voglio prendere tutto il tempo sia fondamentale invece lavorare su questo su questo incontro anche con i giovani t. seconda generazione visto che la politica come dire sorda rispetto a questo è inutile è importante lavorare da un punto di vista a mio avviso culturale quindi io ricordo qualche anno fa che sono stata una di delle prime a insieme ad altri giovani di seconda generazione a portare avanti un giornale che si chiamava gli alla Italia in cui eravamo tutti giovani giovanili o meno giovane però insomma aiutato gli altri giovani e appunto ed era un un format un blog quasi sostanzialmente che l'ha avuto molto successo dove eravamo di seconda generazione che parlavamo appunto di questa nostra questo nostro vissuto all'interno del Paese e questo confronto continuo
E questo enunciare poi purtroppo questo per pause questioni economiche è stato chiuso ma mi auguro che invece ci siano sempre di più riviste che possono parlare di questo e soprattutto è importante fondamentale a mio avviso che nelle scuole
Si cominci prima di tutto sin dalle scuole primarie si cominci a ragionare in questi termini perché sempre di più le nostre scuole hanno giovani bambini di seconde generazioni che la che vivono e che condividono la loro vita con i figli che appunto con tutti i nostri figli e quindi credo che sia fondamentale anche perché è un arricchimento culturale un arricchimento reciproco e credo assolutamente che bisogna lavorare su questo dialogo insieme a loro e far sì che la politica se voi dal basso spingiamo forse la politica non sarà più sorda rispetto a voi grazie
Grazie a lei la russi ha anche parlato di con la funzione di questo giornale
Che ha cercato appunto di creare questa integrazione con i giovani
Della magre belle allora presenti in Italia e ora abbiamo la possibilità di sentire Marco Tarquinio direttore dell'Avvenire
Che è un giornale che sta resistendo in termini di copie nel nostro Paese anche questo è un grande merito e che su questi temi si spende molte giornate la Conferenza Episcopale Italiana
E visto che noi lavoriamo va anche col sostegno dell'otto per mille della chiesa valdese questa tavola rotonda un segnale concreto anche di ecumenismo che vedo molto prezioso grazie ma
Buonasera bentrovati sì è un è un bel segnale questo incontro ma io dico e prima ancora c'è un altro segnale molto potente molto bello che è stato lanciato dalla tutta la nostra Kuntz cittadinanza Andrea Cocco qui e poi non ci torniamo sulla parte argomento la serata da pastore Eugenio sa che ne parlo sempre di corridoi umanitari le uniche strade sopra il mare per dirla con Ivano Fossati nonché son finite sotto il mare con quello che io faggete che sappiamo sono state tracciate per un'iniziativa ecumenica
I cristiani hanno qualcosa da dire soprattutto avevo qualcosa da fare in questo tempo
E credo che sia molto importante ittica una parola molto forte la nostra contemporaneità sì lo sanno fare insieme
Mi fermo qui perché grazie a Dio credo che sia la storia conosciuta dalle professoresse per questa sera e anche da pezzi d'opinione pubblica tante che un ministro dell'Interno come Matteo Salvini
Che non è come dire inclini ho provato a convertirle corridoi umanitari in altra epoca ma ha detto di sì poi la sua lega votato fino al Parlamento
Tutte le volte che c'era a farlo per ammissione interno adesso un corridoio umanitario per alcune decine di persone da organizzato petto speriamo che se la foglia di fico
E che significhi qualcosa di più flussi regolari no perché stiamo parlando una questione seria ma riparto da qui per dire che un conto sono i migranti
E lo diciamo questa parola mette a dire il tutto e un conto sono gli immigrati gli immigrati sono
Per dirla con una studiosa ebrea con la Cesare sono gli stranieri residenti che è una condizione dell'umanità da sempre che è legata al concetto di ospitalità che fondativo delle nostre civiltà e della civiltà comune
In tutto il bacino del Mediterraneo l'ospitalità è qualcosa di Sacco in tutti i testi sacri in tutti i testi letterari fondamentali della nostra cultura condivisa l'ospitalità è qualcosa di fondamentale e la residenza è qualcosa che fa parte della possibilità dell'uomo
Ieri a Milano è stato solo salva grazie agli Ambrogini d'Oro anche al mio giornale ma la nota della memoria di due personaggi ne cito solo uno Cavalli Sforza nel grande genetista e l'uomo che a picconate il concetto di razza
Spiegando che gli esseri umani appartengono alla stessa specie
Gli ha spiegato anche un'altra cosa che siamo tutti immigrati dall'Africa
Definitivamente l'ha spiegato siamo tutti immigrati dall'Africa veniamo tutti dal grembo del continente nero
E qualcosa dovremmo ricordare
Sentire
Tutto resta lussi Lele parlare della cittadinanza delle seconde generazioni mi riporta un anno fa estate del due mila diciassette
Ottenuto tutti i giorni sul giornale storie di italiani di seconda generazione
Il titolo finale a settembre una sopra copertina sul giornale degrado mille polemiche arrivata addosso una slavina di approvazioni e di e è una slavina di di contestazioni perché l'Italia di oggi questo è
Era tutti italiani non ha ancora concittadini devo ancora cittadini perché concittadino siamo già che piaccia o non piaccia signori della politica
Dato di fatto che in questo nostro Paese abbiamo ottocento mila ragazzi che sono italiani per l'adesione
E lo sono per cultura se io poco da fare un rimprovero alla maggioranza dall'ora che era divisa tant'è che non ha portato tra maggioranza e centrosinistra a destra
Che lo ha portato in porto la legge
E lei l'ha chiamato gli assoli to cure fatte entrare nel dibattito pubblico così quando ad una legge che era sullo ius culture oh io soli temperato e non è uno scandalo farai ius soli mia moglie Italo cilena
Del suo Paese tratte da cittadinanza c'è un misto di ius sanguinis e ius soli anche discendenti decide di all'estero se non ad almeno un nonno che è nato in Cile quindi con i più soli devono andare a risiedere per un tempo in quel Paese per avere la cittadinanza perché conta quello che tu vivi
La cultura Cassini di quella che costruisce insieme agli altri il paradosso dell'Italia che abbiamo dei con cittadini italiani che non parlano l'italiano non hanno mai vissuto in Italia
Votano per il nostro Parlamento e abbiamo dei concittadini d'origine straniera che vivono nel nostro Paese parlano italiano pensa l'italiano crescono coi nostri figli a nostra figlia e lo sono cittadini a pieno titolo questa la follia è la condizione da una legge del mille novecentonovantadue che regola e come se fosse d'un'era geologica precedente
Rispetta la condizione alla quale stiamo vivendo e al tempo che si prepara
Che un tempo nel quale è un'illusione pensare quindi lo priverà casa propria anche se siamo una fase di riflusso e ci sono i signori dei muri che sembrano dettar legge signori dei dazi che sembrano scatenare nuove guerre son tutte guerre
Fatte con i soldi prima ancora che con le armi prima il tutto qui dopo le fan anche con le armi non vi preoccupate
Prodi fanno con i soldi soprattutto
Anche se viviamo in questo tempo è inesorabile processo perché la vita è inesorabile e se vogliamo avere un futuro la vita incontro e la diversità è l'unica fecondità possibile per la
Della specie umana d'incontro tra le differenze e in questo mondo tutti saremo minoranza ovunque
Persino a quella che abbiamo in quella che abbiamo considerato da sempre a casa nostra con dei codici prevalenti là dove si vive questa evidente nessuno può pensare che la Tunisia di domani secoli di tradizione
Di cultura islamica non abbiano lasciato un alfabeto che va imparato e condiviso anche chi viene da tradizioni differenti come sarebbe assurdo pensare di interpretare la ricchezza e la bellezza della penisola italiana se non avessimo un alfabeto cristiano perché la bellezza che abbiamo scritto nella pietra
Dei dei dei dei dei delle nostri tessuti urbani a quelle quelle lettere esserlo le condividiamo siamo dei pazzi
Ciò un mio amico induista
Purtroppo è morto portato via da un cancro prima del tempo ai suoi figli induisti come lunghi a a accorse ha persino voluto a suo tempo che frequentasse il catechismo perché i rimanendo induisti perché imparassero l'alfabeto della terra dove sei e dove hanno scelto di vivere e questo non è una bizzarria sapete quante ne accadono ogni cosa senza che vengano raccontate noi raccontiamo su Avvenire di storie come queste che sono storie d'incontro di condivisione
O c'è una politica che è in grado di interpretare questo o è una politica che non serve a niente e verrà sconfitta dalla storia il problema è la cronaca quello che abbiamo adesso Piero approvate inzuppata di di di
Non lo voglio dire diciamo che X pazza di non di sentimenti giusti e politicamente altri di ideali ma di risentimenti Pisano diventando il grande risentimento nazionale o nazionalista
Nella fase in cui siamo fu che stiamo attraversando
Questo è il problema ed è il misfatto culturale che si sta facendo che è grande come la generazione degli ottocento mila ragazzi e ragazzi italiani ai quali stiamo dicendo non ci interessate siete altri da lui siete strani noi io guardate io credo che se il nostro Paese la stagione dell'acme del terrorismo
Non ha subito quello che hanno subito altri ogni volta che lo dico mi trema la voce e e e mi e lo so ma come si contorce perché lo sappiamo ma il male come può manifestarsi
Non si è manifestato perché abbiamo polizia buona perché i nostri servizi ha lavorato bene lo dico da cattolico perché una figura come papa Francesco che comunque è in alto e a una voce forte ha parlato con parole di pace mette arti parlavano d'odio e ha ricordato che Dio non può diventare la lama del coltello di nessuno
Ma è accaduto anche perché nell'impasto sociale del nostro Paese nonostante le aberrazioni a cui stiamo assistendo anche c'è una prevalenza lo dico un'altra parola proibita oggi di bontà nelle relazioni tra le persone che nulla lezioso ma la reazione buoni alla vita buona della gente per cui ad altezza d'uomo e di donna
Cambia tutto rispetto alla narrativa dei media e della politica c'è una relazione
Molto più efficace e ci sono anche le durezze non voglio farli ranista
Ci sono le durezze in certe periferie geografiche esistenziali erano stracci delle nostre città ma soprattutto c'è una costruzione condivisa e positiva si vive insieme si cresce insieme i ragazzini si vogliono bene giocare a calcio insieme
Studiamo insieme
Vivono insieme domani vi anticipo una cosa
Rispondo la professoressa romagnola di Faenza sul giornale dialogo elettori quasi tutti
Quasi tutti i giorni lì in maniera più disteso più ampia
E dalla professoressa e racconta la storia di una ragazzina senegalese
Che è stata mandata a casa dai suoi a dodici anni ed è diventata adulta secondo le tradizioni del suo Paese perché deve accudire
Una famiglia che si è attaccata al telefono si sa come questa professoressa devo definisce la telefonata eroica sapete cosa chiamata chiamato la sua scuola
Ha parlato con la sua professoressa ha voluto parlare con la preside con la segretaria tutta gente che che erano state accanto questa è la scuola di di tutti in Italia
E due coltivava disprezzata raccontare solo gli aspetti deteriori ma sta facendo in questi anni
Quel lavoro di cui si diceva che non è solo anche a me non piace a prova multiculturalismo e quello che ha prodotto perché produce i ghetti e produce le isole io son per dirti intercultura
Sono contributi diverso una cultura comune che si nutre di tradizioni diverse ma interculturale in comunicazione questo a questo dobbiamo puntare la scuola serba queste quella ragazzina sia si è appellata dal Senegal ai suoi e i suoi insegnanti alla sua preside alla segretaria della sua scuola perché sono persone affidabili per lei inalterato e dico aiutatemi a tornare perché lei a Roma ignora senegalese
Non è solo senegalese romagnola
E tali Anna vuole tornare qui
Vorrebbe tornare qui mi e mi dice che che cosa faccio io l'ho detto la professoressa descrivo domani dicendole faccia quello che sono sicuro che fate per ogni altro ragazzo che è un problema un'occasione da risolvere un'occasione da cogliere parlate coi genitori
Fatelo con delicatezza con rispetto fatalità provata far capire che le cose belle che l'aspetta
è una ragazzina assente non sarà perduta magari non so come finirà questa storia però questo dice che ci sono ragazzi e quanti se ne sono dovuti andare perché i genitori non ce la facevano più a lavorare qui negli anni della crisi
Quante case son tornato alle banche Evaldo
Con i mutui che non potevano pagare gli stranieri che erano venuti a vivere con noi residenti e se ne son dovuti andare i fidi che parlavano solo italiano e chiedevano qui da se ha bisogno di andare in Paesi che che sono dei loro nonni ma non sono i loro
Allora o questa cosa la capiamo
E io sono sicuro che prima o poi accadrà ma voglio che accada presto perché ogni mese che perdiamo messe perduto è un seme di di di di di disgregazione del nostro tessuto umano e civile che mettiamo a dimora e non devono essere messe a dimora questi semi perché contraddicono un lavoro che al di là degli errori della macchina la gente ha saputo fare in questi e non possono vincere quelli che strillano più forte e che dicono le parole del del rifiuto ed è non incontro
Questa sapete che cos'è è è la logica per cui impedendo contro qualcuno che fa la cosa sbagliata Succi loro moralmente o anche fisicamente gli innocenti e quello che sta accadendo col decreto sicurezza con le persone che hanno il permesso di protezione umanitaria vengono buttati in mezzo a una strada perché adesso interessa loro sono i rifugiati non interessano più quelli protetti umanitaria mentre
Speriamo mi dicono che in queste ore stanno pensando a a un a una circolare interpretativa del ministero
Sulle cose che stanno accadendo speriamo che finisca perché sono decine di migliaia di persone che vengono scaricate sulle strade abbiamo parlato per tutta la settimana io ho cercato di mettere il dito nella piaga domenica scorsa con l'editoriale
Un po'forte ma che racconta una storia vera la storia una famiglia la famiglia frate si chiamava Rossotto andando verso Natale con i nomi giusti Giuseppe
Lui chiusa
E se è x fede lei
C'è una bimba invece d'un bimbo però anche quello diceva qualcosa mi fermo qui adesso grazie grazie un'altra
Due due commenti un tempo quando si era in periodi di riforme si temevano le circolari interpretative perché di solito svuotavano le riforme stesse ancora speriamo invece si svuota ora invece speriamo minimo di saggezza della burocrazia
Perché veramente questo tema delle persone buttate per strada veramente drammatico l'altro secondo commento che farei
Personalmente come parlamentare mi sono battuto per far passare una legge sulla libertà religiosa che completasse il ciclo Nuovo Concordato intese e legge sulla libertà religiosa coerente con i principi costituzionali non è res non siamo riusciti a farla passare perché c'erano parlamentari forze politiche che ne hanno tratto spunto per una polemica anti musulmana del tutto fuori luogo
Poi appunto come si andrà a spiegare a un giovane di seconda o terza generazione che non siamo riusciti a fare una legge che applicasse la Costituzione per quanto riguarda i principi la libertà religiosa
Ma ora dalla parola
Al moderatore Bernardini a cui darei anche questo spunto il panorama del protestantesimo italiano con l'immigrazione cambia moltissimo
Chiese metodista e coreane chiese metodi spiega Nesi presenze di vario genere stanno modificando lo stesso panorama diciamo della minoranza religiosa protestante sostanzialmente per non parlare del fatto che quello che era prima un fenomeno marginale la presenza di chiese ortodosse ora con l'emigrazione rumena diventata fenomeno consistente e quindi anche lo stesso il comunismo oggi credo si possa valere con forza anche di questa nuova presenza la parola Pastore
Bernardini ricordando appunto che questa nostre realizzazioni di riviste aperta a tutte le riviste è stata resa possibile dal contributo dell'otto per mille della Tavola valdese
Grazie
Effettivamente e così la maggior parte delle presenze in Italia proveniente dall'immigrazione sono delle presenze cristiane di diverse confessioni di diverse religioni la componente ortodossa è cresciuta moltissimo perfetto dell'immigrazione dai Paesi dell'Est per Europa è cresciuta la componente evangelica
Protestante perfetto soprattutto dell'arrivo dall'Asia dall'Africa e anche in parte dall'America Latina ed è cresciuta anche alla presenza cattolica immigrata perfetto di queste stesse direzioni di arrivo e nelle
Chiese
Tradizionali per le tradizionalmente presenti
In Italia
Queste presenze si vedono non soltanto per l'ospitalità ma anche sempre di più nella formazione dei ministri sempre di più gli italiani si rendono conto di avere pareti suore pastori Pastore di diversa etnia di diverso colore di riversa provenienza
Le liturgie stanno facendo anche dei cambiamenti e non soltanto perché cambia una frase del Padre Nostro ma anche perché vengono immensi i colori le tradizioni i canti e le musiche
Che si vivono in altre in altri contesti culturali cristiani c'è un'opera di integrazione che viene fatta nel nostro Paese tramite questa partecipazione di Christie ADT altri continenti che vivono nel nostro Paese in effetti questo è un altro dei motivi per cui io i nodi occasione che odi potere
Parlare in pubblico anche alla presenza delle istituzioni funzionari e politici ricordo il grande ruolo che svolgono le istituzioni religiose in questo Paese che sono state e sono attualmente parte della soluzione
Dei problemi e non di quelli che i problemi
Li creano sono deleghe
Grazie sono dei grandi agenti di integrazione e di aiuto io vorrei però declinare questo tema che stiamo affrontando della presenza ormai varia a dentro insomma la nostra esperienza quotidiana di varie sculture di varie tradizioni anche religiosa se collegate alla tema che interessa di più il delle riviste
Perché
Noi in questo Paese abbiamo sempre di più la consapevolezza di un problema che c'è
Non soltanto una crescente difficoltà
Al ragionamento
A svolgere un ragionamento compiuto c'è una difficoltà crescente ridendo scrivere pur ragionamento compiuto
E c'è soprattutto un crescente disprezzo verso chi si impegna
Nel ragionamento compiuto e nella scrittura del ragionamento compiuto
E è un problema perché
Se non ci sia a destra
Arpa ragionamento ma ci si ferma alla messaggistica
Se ci si ferma alla slogan mistica
Si creano dei danni che non sono soltanto i danni dei radical chic che non hanno più il potere nella società ma tutte le relazioni umane vivono
Di percezioni invece che di relazioni
Se non c'è la capacità di mediare un conflitto interculturale
E se si disprezza chi tenta di mediare un possibile conflitto interculturale mi chiedo che cosa succederà
Tra genitori e figli fra dieci anni tra marito e moglie tra conviventi perché una cultura che disprezza il ragionamento e la mediazione interculturale è una cultura che non riesce a risolvere i mille DeMille conflittualità che la il nostro vivere comune
Richiede
Uno stupido esempio
L'aggressività che aumenta per le nostre strade sui mezzi pubblici
Per i problemi di parcheggio e di traffico secondo me sono un portato di questa aggressività che va subito
Alla al dunque cioè al alla agli ora giorno e tu hai tolto e non è capace di fare scattare con naturalezza e la ricerca primo di un ragionamento secondo di un
Di una mediazione di un accordo
Oggi ho letto sui giornali che il ministro degli interni ha citato Martin Luther King
Al al suo comizio qui in piazza del Popolo
Per carità un personaggio pubblico
Di grande livello e a disposizione di chiunque
Io vorrei solo toni Cordaro e che è uno dei principi cardine di Martin Luther King forse nel suo interno lo conosce non è soltanto stata la predica dell'amore ma è stata la predica di come affrontare le conflittualità
Che all'epoca non erano solo quelle interne e questo lo sappiamo tutti nella società americana tra bianchi e neri
Ma anche all'interno della comunità nera in cui parti Bouteflika vissuto un grandissimo conflitto perché non erano per niente d'accordo moltissimi leader con la sua posizione
Allora io vorrei ricordare che per esempio una delle
Delle tematiche oggi che vengono affrontate dalle scuole vittime libere di costruzione del gruppo eccetera e quelli in cui il leader deve essere capace di arrivare ad una soluzione in cui non c'è uno che vince euro che perde
Lui nostra mai in una in una soluzione in cui ci sia il bilinguismo cioè in cui s'intendono è una delle frasi più importanti che ha citato Martin Luther King che ha utilizzato Martin Luther di chi è stata
Che noi vivo ore noi non vogliamo vincente noi vogliamo Conte vincente noi vogliamo vincere bere il tè bianchi insieme con voi
Perché se noi vivi in Ciao Moro si crea una nuova dinamica di chi vince e di chi per te di amici e di nemici soltanto se c'è la tecnica win win cioè si vince in due sì con vincessi vincendo
Possiamo creare davvero una società nuova in cui il conflitto è superato naturalmente questo lo si può fare con l'autorità non si può fare con lo slogan non si può fare senza un ragionamento non si può fare senza
Una riflessione compiuta
Allora
Questo avviene sia nella dimensione della parola verbale ma anche nella dimensione della scrittura
La rivincita
è il primo banco scolastico
In cui si imparerà a scrivere io non lo spazio fisico compiuto in modo ragionato e in cui ci si confronta e si costruisce una civiltà
Io sono contento Faccioli i complimenti e gli auguri ad Avvenire per l'Ambrogino che ha ricevuto a Milano non soltanto perché è un giornale che merita
Un riconoscimento
Ma anche perché è un giornale è una rivista scritta
Una società che non aiuta
La scrittura
Lo sviluppo di un ragionamento è destinata alla dissoluzione sociale
Perché quando ti metti a scrivere
Sai che deve iniziare devi concludere in mezzo ci deve essere uno sviluppo un ragionamento e quello che scrivo io
Può essere contestato criticato ci può essere qualcun altro perché io lo consegno al pubblico e quindi si instaura un dialogo e sicché e si cresce
Il ministro dell'istruzione sempre oggi leggo qua e non lo so se è vero adeguata ai resoconti
Ha detto il ministro dell'istruzione che lui nella scuola
è favorevole a rimettere i crocifissi dove non ci sono perché la tradizione culturale del nostro Paese e quella dei
Benissimo
Io vorrei dire al ministro dell'istruzione che condivido il fatto che vada difesa la cultura di un Paese ma qual è la cultura di questo Paese
E la cultura prima di tutto della Bibbia
E non delle manifestazioni ho stentato di una religione
Che che voglia avere stupro supremazia sull'altro il ministro istituzioni aiuti a conoscere la Bibbia perché così aiuterà a conoscere latte
La pittura la scultura italiana
Aiuterà a conoscere la tradizione culturale come fai a leggere Dante se non sai nulla della DDA come fai a conoscere i grandi pittori grandi artisti dell'Italia come fai andare agli Uffizi come a far vendere nei musei italiani se non conosci la Bibbia
Noi al Ministero degli dell'istruzione sono anni
Che chiediamo di allargare gli spazi o di un piccolo programma che svolgiamo tra l'altro il modo ecumenico
Con l'associazione laica Biblia per portare alla conoscenza della Bibbia scuola sono coinvolti nell'ultimo anno duecento mila studenti
Tanti poche rispetto alla popolazione scolastica lo facciamo attraverso questa associazione tra l'altro con un sostegno otto per mille della CEI e dalla Chiesa Valdese si impegni su queste
Altra altro tema impegni
A far sì che gli studenti a scuola invece che preoccuparsi disciplinare i la messaggistica e l'uso dei cellulari per esempio si diffondano le sperimentazione dei giornali scolastici
Della scrittura
Del fatto che bisogna dialogare anche attraverso la parola scritta
è una grande scuola di democrazia e di civiltà i giornalini scolastici noi abbiamo fatto un esperimento al direttore dell'Avvenire
Sì un nostro supplemento l'anno scorso l'abbiamo di di riforma l'abbiamo fatto scrive arrestato lavoraccio e
L'abbiamo fatto scrivere per intero dalla prima parola l'ultima otto paginette del giornale da gruppi di ragazzi immigrati di seconda generazione di varia
Provenienza culturale per loro
è stata un'esperienza formativa enorme non avevano mai fatto
Perché
Tutta la loro esperienza di comunicazione fino a quel momento dei era stata quella scolastica tradizionale ma sperimentarsi lindo una numero speciale in cui si sono messi poi
Di fronte a tutto il pubblico cercando di scrivere un articolo su temi che sceglievano loro volti raccontando le loro esperienze
Con una diversità culturale e nord in cui hanno dovuto imparare appunto lo spazio fisico che ti costringe ad arrestare entro un certo numero dei parole che abbia un inizio che abbia una finire è stata un'esperienza formativa
Di grandissima importanza alle riviste
Che oggi hanno diciamo una grande difficoltà non soltanto perché c'è la rivoluzione tecnologica e informatica non soltanto perché c'è un problema di finanziamento
C'è anche un problema di pubblico c'è un problema anche di movimenti che non ci sono più dietro le rivincite
Perché le grandi riviste italiane avevano dietro movimenti e pensieri e di siamo intervenuti Uganda siamo in crisi
Lo sa bene che cosa c'è
Ma le riviste sono una grande occasione una grande scuola
Per crescere nella civiltà nella capacità di condividere di comunicare di trovare un accordo di confrontarsi a livello sociale a livello politico a livello culturale e a livello religioso
Pensa alla scrittura non c'è civiltà
E i nostri giovani non stanno stanno disintegrando scrivere
Allora
Bisogna difendere questa esperienza della scrittura anche attraverso le riviste perché quello che non fa ideologia farà gran di danni domani
Noi di questo abbiamo una vaga consapevolezza altri contesti non hanno alcune consapevolezza ma la scrittura è la base della CD tale e quando non ci sarà più nessuno capace di scrivere un pensiero compiuto non so più le nostre società dove sarà
Grazie
Direi che ciascuno di noi può fare una battuta finale
Naturalmente io le faccio una chiamata ora in causa anche da Bernardini è vero non è un problema di sviluppo tecnologico le riviste si avvantaggiano dal fatto di avere delle dei numeri cartacei e di stare anche su una piattaforma che consente di di di comprare il singolo articolo in qualsiasi anno sia uscito
Non è questo il problema diciamo la verità c'è stata una eterogenesi dei fini una predicazione sbagliata
Quando si è parlato di rottamazione probabilmente si intendeva rinnovamento delle persone la gente ha capito che era invece rottamazione dei principi dell'i denari su cui queste persone si erano formate e su cui si erano legittimate talché è sembrato in qualche modo legittimo
Come dire mettere in discussione quel naturale tramando
Pensiamo per esempio alla definizione che di cultura ha dato garbo Reno ha dato guardato lunedì la stessa UNESCO maggiore del verbo rende ancora più comprensiva
L'insieme di conoscenze che una generazione si fa di quello che è passato prima insieme di conoscenze culturali religiose storiche
Questo è oggi indubbiamente l'elemento che è in crisi
Ma che a cui possiamo reagire non singolarmente credo ma mettendosi in Rete auspicando il dibattito reciproco auspicando la conoscenza reciproca ed è quello che cerca di fare
Il coordinamento delle riviste italiane di cultura questo credo almeno è un po'anche il successo diciamolo così di questa terza edizione di questa rassegna e adesso vorrei chiamare in causa per una battuta finale gli altri tre interlocutori ricominciando da lei li ha illusi
Che ha fatto anche lei questa esperienza di giornale interculturale
Sì sicuramente l'Ali esperienza di cui appunto ho parlato prima di viale Italia che tra le altre cose adesso stanno arrivando proprio alcuni degli dei ragazzi che hanno collaborato con ma in questa rivista giovani di seconda generazione è stata è stata un'esperienza molto molto importante molto interessante che purtroppo ha avuto un un affine ma non a causa per cause proprio legate all'aspetto economico non si è riusciti a portarla avanti per questo motivo ma in realtà è stato come dire anche un contenitore che ha in in anni anche non sospetti perché sto parlando di alcuni anni fa ha portato alla luce diciamo situazioni diverso e di persone che appunto sono nate occhi io cresciute qui
Ma io vorrei fare un'altra battuta finale rispetto a questo rispetto anche alle agli stimoli mi che mi sono stati diciamo dati da da anche da i relatori anche da da Valdo in precedenza rispetto al discorso della conoscenza
E io insegna all'università e insegna l'università una materia molto particolare che è storia dei Paesi islamici
Una materia tra l'altro che come dire in Italia non ha un grande successo a livello accademico nel senso che ci sono pochissimi corsi attivati nelle università italiane di questo di questo di questa battaglia di questo tema perché è stata no acquisteranno l'Italia io la pongo sempre nel centro del Mediterraneo di fronte alla sponda sud del Mediterraneo dove ci sono Paesi che appunto sono di cultura islamica e dove però non ci sono ci sono anche a Paesi che oltre a essere di cultura islamica hanno dei secoli chi conosce la storia lo sa sono stati come dire anche un melting-pot nodi di varie culture le confessioni religiose si sono anche confrontate all'interno di questi Paesi penso soltanto alla Tunisia all'Egitto che hanno comunità ebraiche ma anche comunità cristiane penso al Libano che a diciotto confessioni religiose penso al Marocco in cui anche lì c'è una bellissima sinergia tra le varie confessioni religiose quindi quando io parlo di questo Minieri nel mio corso
La prima cosa che io dico a lezione è che devono dimenticare quello che è la cosiddetta narrazione mediatica rispetto a questi mondi cioè che questo mondo univoco in realtà si parla di un mondo plurale plurale in tutti i sensi
E la conoscenza passato sicuramente attraverso la scrittura i capi questo nessuno assolutamente convinta ma passa anche attraverso come dire il pensiero diciamo legato al pensiero che possiamo trovare all'interno della della formazione quindi della scuola dell'università
Se lo vogliamo veramente parlare di società interculturali noi dobbiamo cominciare a capire che per per capire che cos'è una società interculturale quella che noi stiamo vivendo e che vivremo sempre di più nei prossimi anni dobbiamo fare ricorso alla storia anche di questi mondi perché noi abbiamo un continuo confronto e abbiamo avuto nella storia un confronto tra nuovi tra lei diciamo tra il quello che veniva definito l'Occidente quello che veniva definito l'Oriente raccontare anche che cosa è accaduto il confronto che c'è stato anche il sito nei secoli tra queste due sponde è fondamentale per capire anche la società di oggi per poter riuscire a creare una società di domani quindi su questo io credo che bisogna anche lavorare fare in modo che sempre di più questa Italia nella quale viviamo rivolga il suo sguardo al Mediterraneo e il gol questo sguardo alla sponda sud in tutti i sensi
Quindi sicuramente attraverso la scrittura attraverso le riviste attraverso il dialogo interculturale ma anche attraverso la formazione e questo è fondamentale e quindi credo anche per far capire che non è così
Come viene narrato questo mondo no narrato in modo anche negativo diciamo
Ma e è un mondo che attrae anche dalla sua storia insomma una nessuna positività quindi su questo io insisterei e Brittain boh appunto che sia importante continuare insomma questo lavoro e far sì che sempre di più ci sia la conoscenza perché solo con la conoscenza e con la conoscenza della nostra storia che possiamo arginare
Diciamo la paura e il timori che ci vengono invece raccontati quotidianamente grazie
Grazie alla professoressa Lella russi auspico che abbia un numero sempre maggiore di studenti naturalmente il suo il suo insegnamento e adesso nuovamente la parola al direttore dell'Avvenire Marco Tarquinio
Cioè la parola scritta immaginate se lo standard
C'ha consacrato alla mia vita
Penso che la parola scritta sia fondamentale che sia un seme vero può far germinare tante cose può produrre azioni e di questo abbiamo bisogno senza pensiero non ci sono azioni coerenti senza
Ma abbiamo bisogno che il pensiero diventiamo dentro le nostre società in questo tempo che viviamo
Ho paura creiamo una stagione nella quale le parole scritte scomode diano più fastidio che mai
Ne stiamo parlando qui parole scritto parole dette registrate che alla parola scritta va tutta la nostra città anche se lo spazio del foglio percorso dalla mano che scrive o da un mezzo che comunque ci aiuta a farlo è un'altra dimensione
E che non possiamo permetterci di Perna dal mio punto di vista qua stiamo parlando qui ci regista radio radicale qui sono un giornalista di un tempo nel quale fare arrivando segnali molto chiari per chi regge il timone di questo Paese il sistema delle cosiddette aziende di Stato che non sono più propriamente Cosimo un po'lo sono non dovrebbe investire più pubblicità sui mezzi di informazione i l'ordine giornalisti va sbaraccato
I giornali in profit fatti in cooperativa delle minoranze etniche religiose dei territori
A vicino a distruggere su il fondo per l'editoria il pluralismo che è stato costruito con fatica e bonificato con fatica perché c'era chi non lo voleva
E le persone serie che abitano questo mondo lo volevano questa riforma
E alla fine hanno fatto destra sinistra anche con emendamenti dei Cinque Stelle ed è una cosa sensata
Ed è un è rosa per chi ci vuol star dentro perché se rigoroso con se stesso e con quelli che ci lavorano in quel sistema la vogliono sbaraccare in quattro minuti radio radicale
La vogliono mettere all'angolo
Fuori dal circo del circuito
Insomma questi sono segni si dice non c'è una prova ma ci sono un sacco di indizi che lavora scritta da da da problema su questo io direi che è importante che l'opinione pubblica comincia ad alzare seriamente le antenne ma non perché questo quella voce perché l'idea pensa che ci sia un sistema libero e che si confronta con il potere con la libertà necessaria
è messo in discussione
E questo problema di tutti non è un problema di giornalisti
Detto questo
C'è un altro punto i segni sono molto importanti società
Prima abbiamo accennato approva il presepe anche per quell'editoriale che ho scritto domenica scorsa il crocifisso
Volete dire un amico crocifisso
Io amo profondamente
Ho la sensazione che c'è qualcuno che dice d'amarlo per moltiplicarlo ma i crocifissi vogliono moltiplicare le persone crocifissa
Non solo i segni perché io di crocifissi ne vedo tanti di poveri cristi oggi crocifissi dalla politica e dalle dagli errori di una politica che non guarda in faccia
E questo che va fermata
Va fermato come
Va fermato rispettando le fedi
Pesci italiana è grande
Nel momento in cui riesce se Argante dal mio punto di vista di molto migliore di quella francese perché è stato il ci sia esclusiva
Non così o il dato religioso come rilevante dello spazio pubblico
Tant'è che vieta i simboli la religione islamica vieta la kippah agli ebrei il crocifisso e cristiani
O no la crocetta cristiani o segni pubblici della della fede le persone diciamo Rachida inclusiva me il Dell'in testa una persona se uno si nasconde il volto completamente dà fastidio
Non dà fastidio il fatto se è un atto di libertà e non di posizione di qualcuno che vuol controllare un territorio e chi non è che chi non ottempera all'indicazione del K tax
Si pone fuori fresco è evidente no ciò che scelta di libertà delle persone va rispettata e la fede ha diritto a uno spazio pubblico
Perché senza le opere a Fede morta e se non si è capaci di spendersi sì e che sarei smettesse di fare i corridoi umanitari lei che fanno qualcosa di buono per la nostra società in questo momento perché non c'è nessun esempio nessuno che dimostra che si può fare
E che si deve fare
No quindi c'è bisogno di farlo e cioè e se c'è un segno sopra non è un segno che mortifica nel momento in cui accoglie rispetta tutti allora io mi aspetto che nel nostro tempo nella nostra società questi inclusività questa laicità inclusiva si manifesti compiutamente
In quel discorso che facevamo prima anche a me colpisce che oggi siano politici quindi parlano del fatto che non siamo via via innalzano orgogliosamente delle bandiere identitarie e c'è magari un personaggio rogito perché ho sentito io abbia parlato di Ambrogio l'arcivescovo di Milano ha fatto un discorso là ci darem lui ha proposto alla politica di leggere la Costituzione pubblicamente ogni volta che si riuniscono e di spiegarla
C'erano anche lo deve dire un vescovo ai nostri politici del tempo di rimettere mano a quel patto che è stato costruito insieme da persone credenti non credenti e di diverse tradizioni politiche
Questo è il tempo in cui siamo
Come dico per altri versi ma il poema largo troppo lo voglio dire la signora V lungo lo spazio al pastore al passo del genio e non voglio rubarlo io vi ringrazio per aver proposito anche a me da Valdo Spini debba invitato di di dico che ci conosciamo dal centro davanti ad un giovane cronista luterana già un uomo politico importante il vice segretario del suo partito
Io son mogano sta già ripartiti perché penso che abbiamo bisogno di pensieri lunghi
I pensieri lunghi abitano abitano le case politiche serie poi ognitempo alla forma chi è che può darsi però
Abbiamo buttato via i luoghi di aggregazione adesso ci sono rimaste e le reti impalpabili o infatti di plastica per un periodo adesso le reti e le
E le persone non si incontrano massima riponevano e questo è un grande problema io credo una politica che si fa costruendo dal basso insieme e ragionando su una cosa comunque anche qui ci dobbiamo tornare e ed è bello vedere che lo faranno persone che vengono a strade diverse e da culture diverse le parole
Lo dico da da ad un giornalista che fai un quotidiano che dichiara la propria ispirazione
Quando sono sincero e consento di incontrarsi pur essendo differenti qualcuno ha menato scandalo per quelli che io ho invitato in questi anni di ventilazione sono nove anni che dirigo avvenire perché erano non credenti perché erano credenti diversamente dai generici soprattutto musulmani e break esprimo sulle tagliavi ma cade da cinquant'anni sulle pagine avvenire che questa carica accade in tanti altri luoghi che la gente sa trovare le parole sa cercarle poi c'è la fatica nel costruirlo il nostro alfabeto comune ma se non lo facciamo insieme che ci stiamo a fare
Io credo che valga la pena creato
Marco Marco Tarquinio ha parlato ora della situazione dei partiti e quindi una battuta la devo fare
Noi credo che dobbiamo fare un po'come mutatis mutandis quello che è avvenuto nel sessantotto in Francia
Cioè organizzazioni della società civile club punti di incontro che stringono d'assedio ripartiti per quelli che sono rimasti e li costringono a fare un salto di qualità
E quindi noi Coordinamento riviste di cultura siamo Società Civile siamo nuclei di volontariato perché ditemi voi chi è pagato per fare una rivista sono tutti in opere di volontariato e quindi vogliamo irrobustire questo terreno di Società Civile proprio perché vogliamo che questo cambiamento nella politica
Ma ora la parola a Eugenio Bernardini moderato della chiesa valdese
Molto orgogliosa del suo otto per mille credo che possa essere contenta di questo modo in cui stasera anche loro impieghiamo mi è piaciuto molto questo ricordo di Martin Luther King
Proprio per evitare che venga utilizzato a sproposito invece credo che sia veramente un grande punto di riferimento anche oggi
No perché parlato in materia ed è tornato in mente Bobo Chennedy Martin Luther King evangelico Boccanegra cattolico Che cosa c'era il funerale di Martin Luther King quando stava montando una protesta violentissima
Il il cattolico Bobo ha saputo trovare le parole sorelle quelli del pastore evangelico Martini che era stato assassinato per trasformare la violenza che rischiava di montare in un fiume diverso e buono che ha portato un Acquaviva dentro la società americana ecco abbiamo bisogno di gente così non di politici che fanno montare lunghe limacciose
Guardi agli arresti operati ed è un segno come dico questo
Solo solo una parola solo una parola perché aveva ormai abbiamo finito del nostro tempo
Negli anni trenta fascismo montante la nostra comunità ricevette uno schiaffo
Inutile
Da parte del fascismo perché da un giorno all'altro fu chiuso il nostro nuovo settimanale alla nostra rivista
Perché aveva una peccato che gli italiani non potevano sopportare
Pensate era scritta in francese
E il regime stava incominciando a destra addestrare il popolo italiano
Alla costruzione dell'immagine del nemico
La Francia e quindi non poteva tollerare che ci fosse un giornaletto un settimanale lecco lecco della del boudoir zero pubblicate da una piccola provincia di montagna rettore scritto in francese e chiuse il settimanale
Con grande sconcerto alloggio dove con grande sconcerto della comunità valdese che si informò per cercare di capire che cosa avevamo combinato nei confronti istrionico e francese
E allora cosa si fece Lecco debba Nervo dualismo scritto in italiano dal titolo lecco delle valli valdesi e poi iscritto in italiano
Non cambio se non se non la lingua un provvedimento
Stupito
Che però era un indizio
Perché stavamo preparandoci a costruire l'immagine del nemico
Perché poi dovrei di abituare l'italiano ad andare in guerra
Dopo arrivarono le leggi razziali cioè la serie degli indizi ecco allora quello che dicevamo noi
Che hanno detto anche relatore nell'incontro precedente è evidente che bisogna
Vigilare e fare attenzione fare riflettere che a volte un piccolo provvedimento che sembra finire lì in realtà a delle intenzioni che vanno oltre
Noi siamo credo
Tutte le gli operatori dell'informazione della cultura tutti coloro che promuovono comunque il dialogo anche da posizioni diverso che a volte si contrastarlo
Finché possono esprimersi solo un presidio di libertà
Di civiltà di democrazia di comprensione e quindi speriamo anzi dobbiamo continuare a farlo rintuzzare andò ogni volta che c'è un provvedimento che appunto dietro di sé porta magari altre intenzione questo credo che sia anche una delle nostre caratteristiche ti interculturali ecumenica insomma d'impegno comune grazie
Grazie al moderatore Eugenio Bernardini quindi difeso delle riviste difesa della cultura difesa della cultura e difesa della società democratica italiana e con questo possiamo concludere grazie