No ergastolo. No fine pena mai - Giornata nazionale per l'abolizione dell'ergastolo

Come Regione
Va bene dobbiamo cominciare andiamo a cominciare buonasera a tutti buonasera a tutti
Allora siamo contenti di avervi qui così diciamo numerosi oggi il dieci dicembre ricorre la giornata di commemorazione l'anniversario della Dichiarazione diritti dell'uomo e quindi noi abbiamo organizzato questa questa iniziativa per trattare il tema dell'ergastolo che troppo spesso è dimenticato all'interno dei discorsi politici all'interno delle commemorazioni in questa giornata
I detenuti e le detenute stanno tramite il digiuno facendo sentire la loro voce per chiedere l'abolizione dell'ergastolo
I numerosi paesi europei gli infine Conti l'ergastolo non esiste neanche e questi non sono i Paesi che come si potrebbe pensare hanno i tassi di recidiva più alti l'ergastolo è una misura che va abolita perché e inumano e degradante e soprattutto non serve la funzione per cui viene normalmente mantenuta cioè la funzione General preventiva quindi di deterrente della pena
Oggi quindi parleranno ci saranno tutti delle persone che vedete qui sono ognuno porterà la sua la sua esperienza la sua la sua professionalità per parlare dell'ergastolo per spiegarvi che cos'è l'ergastolo e per aprire anche un dibattimento che possano suscitare la la un contrasto anche nella coscienza di chi astrattamente a favore dell'ergastolo in una società che al giorno d'oggi nel dibattito politico attuale continua a parlare di certezza della pena di buttare via la chiave di tutta una serie di concetti che vengono ripetuti quasi come slogan senza sapere di cosa si parla
Quindi andiamo cominciare col nostro primo relatore che Laura Longo che non ha bisogno di numero presentazioni ex magistrato di sorveglianza e presidente del tribunale di sorveglianza Dell'Aquila
Ex presidente del tribunale di sorveglianza dell'altro
Laurea in particolare dovrà darci quella che un po'la bussola del nostro incontro c'è un quadro sintetico ed è giuridico di riferimento per capire Di cosa parliamo quando parliamo di ergastolo
Quindi i propri paletti normativi del nostro sistema giudiziario quindi è un introduzione di carattere giuridico che comunque prelude al dibattito politico perché è una cosa che abbiamo considerato necessario in quanto molti molti si chiedono molti pongono una domanda
Che può sembrare banale ma perché l'ergastolo può avere una fine
Come la fine perché si arriva alla fine delle fra al dell'ergastolo
Detto questo
E da allora
Inizio
Facendo una piccola premesso che ciò che dirò
Non spero non venga raccolto solo come linguaggio Stracke giuridico
Perché per più di di vent'anni ho svolto questa funzione di magistrato di sorveglianza e posso dire che io sofferto con e per i detenuti quante volte loro fosse fossero stati loro privati del diritto alla speranza dunque linguaggio che deve per forza avere riferimento il quadro normativo perché l'informazione importante
Ma che mi auguro che raggiunga anche il sentimento il cuore perché chi vi parla ha davvero sofferto questa pena aberrante inumana e degradante
Intanto la prima domanda a livello proprio squisitamente giuridico è se l'ergastolo sia con meno compatibile con la nostra Costituzione
Perché la nostra Costituzione all'articolo ventisette assegna alla pena una funzione rieducativa dunque risocializzazione tre e quindi ci dobbiamo chiedere ma che senso ha riso socializzare io preferisco il termine Rent legalizzare fargli acquisire la legalità
Se il soggetto non potrà proiettarsi nel reinserimento sociale un potrà proiettarsi ora lo vedremo solo a determinate condizioni
E poi la nostra Costituzione dice che la pena non può consistere in trattamenti inumani sempre all'articolo ventisette ma può considerarsi umana e la testimonianza di Nicola
Ce lo dimostrerà una pena che impedisce il cambiamento ma la vita si sostanzia in cambiamento nessuno è mai mai uguale a quello che ha fatto è stato un attimo prima
E dunque come si può inchiodare una persona ancorché condannata ad un presente in passato assolutamente primo di prospettiva quindi di significato
Con una condizione di irrevocabilità della propria situazione assimilabile alla morte ma più crudele come ci diceva Cesare Beccaria più crudele della morte perché la morte
Si sostanzia in un attimo violento
L'ergastolo si sostanzia in un come Nicola dirà vivere morendo perenne continuò fino all'ultimo giorno
Ma nel nostro ordinamento non esiste un ergastolo non possiamo più parlare di ergastolo ma di gas Ostuni ecco dunque il momento giuridico
Il codice Rocco del mille novecentotrenta emanato in pieno regime fascista
Nel introdurre questa penna che è una pena Perpetual così si esprime il codice
Tuttavia prevedeva che questa pena che la perpetui Rita potesse cessare con la liberazione condizionale
Quei e abbiamo un codice che quanto meno in pieno regime autoritario
Prima della Costituzione quindi di quella funzione rieducativa già proiettava l'individuo in una possibilità di reinserimento nel contesto sociale
Attraverso un presupposto che il ravvedimento del reo
Ebbene con la nostra Costituzione il quesito è dunque sette proiettato è legittimo e non è così
Perché il reinserimento solo tramite la liberazione condizionale è un'eventualità
Non è un meccanismo di revisione automatica allo scadere di un certo periodo
Si consegna al giudice in particolare la magistratura di sorveglianza che il giudice che interviene nella fase di esecuzione della pena
La facoltà di valutare sesso oggetto si sia ravveduto o meno e qua c'è il primo scoglio
Raggiunti i ventisei anni il condannato sì consegnerà qualora faccia la domanda perché per consuetudine non si dà d'ufficio ma non è scritto da nessuna parte il soggetto si consegna questo giudizio
Questi soggetti se alcuni parametri il ravvedimento capite bene che già il ravvedimento
Si riferisce ad una sfera spirituale
Interiore che nulla ha a che vedere con uno stato di diritto che si occupa dell'agire
è vero che che poi la giurisprudenza più illuminata è andato oltre la sfera intima e ha detto il giudice dovrà valutare se attraverso il comportamento tenuto in carcere quindi l'agire del soggetto
Possiamo dire che questo soggetto si sia ravveduto
La Corte costituzionale il proprio per la possibilità di accedere alla liberazione condizionale a sempre ritenuto legittimo l'ergastolo compatibile questa pena perpetua con l'articolo ventisette
Ma la Corte costituzionale è arrivata questa decisione come un paradosso argomentativo
C'è chi l'ha detto
Intanto può esistere questa pena perpetua e quanto la perpetui da può venire meno con la liberazione condizionale dunque ciò che esiste intanto può esistere in quanto non esiste bene
Ma la Corte costituzionale è caduto in un altro errore
Ben più grave perché si è dimenticata che è una eventualità
Che il condannato è esploso ad un giudizio negativo e dunque alla perpetui TAV della pena
Per non parlare del caso di condannati che dobbiamo dirlo anche serrare ci auguriamo che siano anche se a caro si proclamano innocenti
Condannati che probabilmente hanno subito un errore giudiziario certo ad un innocente non si può chiedere di pentirsi non si può chiedere l'emenda
Perché ritiene di non avere commesso il fatto
Dunque è una porta molto stretta
Che pone il condannato in una dimensione esistenziale che io ho vissuto e mi sono testimoni sono qui per testimoniare non per parlare di diritto per dare corpo ha diritto per dare svolto per farmi sentire il dolore di alcune persone che vivono e non sono alcune sono numerosissime ergastolani
Che devono in una condizione che io chiamo di sospensione
In questo tipo di ergastolo sospensione fra l'attesa continua
E il timore
Il timore di non vederlo verificato l'evento valore atteso della liberazione quindi c'è un'esposizione alla perpetui tutta che io ritengo sia illegale costituzionalmente anche di questo ergastolo
Il dramma viene dopo in piena emergenza siamo nel novantadue per contrastare la mafia è stato introdotto col decreto legislativo trecentosei del novantadue dopo la strage di Capaci
E dopo si la strage di via D'Amelio l'ergastolo cosiddetto ostativo è questo da solo che toglie la speranza toglie il diritto alla speranza è un ergastolo che l'ente la dignità dell'essere umano perché ogni essere umano a diritto di proiettarsi anche sull'eventualmente in un futuro cosa dire e cosa dice questo questa legge del novantadue che solo previa il codice Rocco questo va sottolineato in questi incontri
Che il clima emergenziale che si è creato in Italia negli anni da oltre un ventennio
A in mandare intatta il ponte il diritto da renderlo per un repressivo e lo dico con coraggio e con fermezza di un codice e messo in pieno fascismo perché questa ergastolo non dà la possibilità della liberazione condizionale e dei benefici a meno che no ci sia la collaborazione e su questo punto la Corte costituzionale ha ritenuto nuovamente legittimo questa pena perpetua perché il detenuto ergastolano alla scelta attenzione di collaborare ma quale sceglie
Ma come si può chiamare Scelta quello di un individuo
Che ha messo di fronte all'alternativa fra salvare se stessi condannando altri a distanza di tempo enorme considerate che detenuti ergastolani arrivano al permesso premio
Dopo dieci anni alla semilibertà dopo vent'anni alla liberazione condizionale dopo ventisei anni dal processo al fatto possono passare venti anni ci sono soggetti che stanno in carcere ergastolani
Per delitti commessi nell'ottantadue dovrebbero coinvolgere altre persone
E da allora come si può dire che è una scelta libera
Da allora c'è una lesione della dignità dell'uomo
Di quel valore intrinseco che l'uomo ha in quanto appartenente al genere umano non negoziabile la libertà morale non la si acquisisce nella si può perdere per demerito
L'uomo c'è la deve avere perché essere umano
Questa Gaston ostativo che si accompagna attenzione all'ostatività e la preclusione anche per le pene temporanee me meno drammatico perché poi certo punto la pena finisce questo è il mio assolo statico dunque impedisce a chi non ha collaborato perché la Corte Costituzionale cosa ci dice
La collaborazione essa stessa sintomo di ravvedimento
Ma come si può considerare la collaborazione sintomo di ravvedimento
Vari motivi
Possono indurre un soggetto a collaborare e spesso sono meramente utilitaristici per ottenere vantaggi quindi non è sintomatica detti niente la collaborazione è una condizione
Della mente inumana che viene posto al soggetto il quali spesso non collabora anche per altri motivi non solo quelli di non coinvolgere altre persone e di sentirsi infami
Ma anche e io ho avuto numerosità se perché sono stata uno gestito a livello della giurisdizione il carceriere di Sulmona
Molte case in cui è soggetto tenne un'esposizione rischio della propria incolumità
E di quel dei propri familiari e dunque sappiamo che in questo caso la penna può diventare perpetua
Guai dopo dice la legge
La collaborazione può essere esigibile non certo quando non si può esigere ma i casi in cui la collaborazione non si può esigere sono pochissimi perché i biglietti che sono purtroppo stati inseriti in questa norma sono di carattere pressoché associativo sono il l'associazione scopo mafioso ogni qualsivoglia delitto commesso per agevolare o con modalità mafiose e quindi anche semplice estorsioni e per il sequestro di persona nel due mila e due è stato esteso ai reati commessi a scopo di terrorismo nazionali internazionale con atti di violenza
Dunque voi capite il dramma
Di chi subisce questa pena
E di una magistratura che si è mossa dal lume della ragione non dico dalla passione dal lume della ragione
Sa anche in quel momento in cui fa adesso Codere le possibilità di collaborare e quindi purtroppo giuridicamente perché è un fattore solo giuridico si prendono le sentenze si vede se sono rimaste delle zone oscure
Sì ci sono persone non individuati si esige in quel momento la magistratura e chiamata
A decretare la piena di una morte Invicta
E vi assicuro che che davvero difficile sostenere questo peso perché Nagy strato vorrebbe applicare una legge costituzionalmente legittima non illegale costituzionalmente
Ma
Questi sono i tipi di ergastolo
Molti Paesi come ci dice a Marco nun ce l'hanno parliamo di Paesi in Europa parliamo ipotetiche società
Ma in Italia si è radicata questa questo desiderio che veramente sfiora la vendetta
Della pena della certezza della pena dell'ergastolo
Sul presupposto che solo l'ergastolo per certi delitti efferati abbia un effetto deterrente
E si imbocca Sempre la lotta contro la mafia dimenticando che c'è una e primogenita di delitti che soggiacciono a questa ostatività e a questa preclusione incostituzionale
Ma io divenga dire invece che del tortello Sorio
E che almeno voglio dire in un contesto di persone che essendo di sinistra propormi hanno valori di giustizia
Al bene in questo consesso non dovrebbero cadere in questo inganno che il potere politico alimenta danni perché le leggi emergenziali sul fattore sicurezza hanno costruito tutto una politica di carattere repressivo di cui il decreto salde ed è l'ultimo esempio drammatico che ha tolto la protezione umanitaria che addirittura inserito il Daspo sanitario
Perché in Italia si sente come necessaria e ineludibile ineliminabile
Perché siamo permeati di questa cultura dell'emergenza e allora vogliamo pensare riflettiamo vogliamo pensare davvero che la mafia se parliamo di mafia perché ovviamente quello che fa
Il terrore no quel quello che desta sconcerto e che richiede nella coscienza della collettività giustizia vendetta questa questa pena perpetua
Penso che è sempre il le il reato di mafia
Bene ma vogliamo pensare davvero che la lotta alla mafia sì
Poi sa efficacemente l'attuale solo con l'arresto la la la la comminazione delle da solo ai boss
Chiusi sepolti vivi anche in quarantuno bis o vogliamo cominciare a riflettere che è questo lo stesso Stato
Spesso Lucullo rosso con la mafia
E che comunque crea osservatori da cui la mafia attinge perché anche il decreto sicurezza togliendo la protezione umanitaria
Crea dei serbatoi de persone sì sbandate clandestine condannate alla clandestinità che saranno linfa di tale per la mafia
Evidente allora che Hiller gas sulla essendo uno
è per esemplare per acquietare le conoscenze e per dare una risposta finta illusoria fasulla di sicurezza perché non è così perché io vi posso testimoniare
Che le persone
E non vi scandalizzate sale ve lo dico anche le persone inserite in contesti mafiosi quando vengono arrestati da giovani dopo dieci undici dodici anni sono persone se lo stato in carcere offre opportunità di cambiamento offre opportunità di illegalità
Offre opportunità di rispetto
Per le scelte che si sono fatte
Prende atto come per i reati politici che il contesto è cambiato
O se non è cambiato le persone sono cambiate
Ed allora concludo dicendo riflettiamo su questo
Perché come il movimento politico noi vogliamo un modello di società di verza
Che si fondi sull'equità su giustizia che non crea in quei serbatoi di criminalità che è poi lo stesso Stato vuole sconfiggere con quarantuno bis con l'ergastolo con il carcere a vita
E ricordiamoci una cosa e concludo
Che non lo dico io male ha detto Cesare Beccaria
Nel trattato Dei delitti e delle pene e scoraggiare per persuadere
Che la pena di morte non era accettabile naso usato solo argomenti di tipo umanitario non ha detto soltanto che lo Stato non ha diritto di uccidere ma anche indetto per convincere che l'ergastolo
Questa pena perpetua e più efficace sotto il profilo della deterrenza della pena di morte perché e più crudele
Lo dice Cesare Beccaria e perché per più crudele perché la morte è un atto che si compie in un momento l'ergastolo è una morte
Che si protrae fino all'ultimo giorno dell'esistenza di una
Quindi adesso diamo la parola a Caterina Calia che un avvocato che da anni è impegnata nella difesa dei diritti dei detenuti si occupa di carcere e non solo e tenterà di darci un po'qual è il quadro politico della condizione degli ergastolani di oggi
Intanto credo che insomma già Laura abbia spiegato
Il microfono non serve a niente serve soltanto a delle persone che stanno registrando quindi naturale la voce allora mi metto a urlare però avete sentito Laura no perché qualcuno protesta lì in fondo
Bene io insomma Laura ha detto o fa pensare ad una sorta di vendetta io credo che l'ergastolo ossia simbolo di sia simbolo o proprio finalizzato a costruire vende è una vendetta
Abbiamo degli esempi in questo momento che sono eclatanti no
Uno mi comunica che gli hanno archiviato il procedimento me lo comunica il cliente diciamo
Ogni utente composto contro
Ecco io ho naturalmente sotto gli occhi di tutti quello che il clima attuale insomma e quelle che sono le leggi che stanno passando in questo momento ma non in questo momento sono vent'anni quindi è chiaro che e diciamo e sembrerebbe anacronistico che qualcuno oggi e si occupi di dire bisogna abolire l'ergastolo c'è l'ergastolo una pena inumana o degradante che non è assolutamente in linea
Con la Costituzione e non può essere è accettata perché mette in discussione e cioè l'esistenza stessa della pena dell'ergastolo
Ho fa venir meno o tutta tutta quella serie di norme che appartengono ad una società nel momento in cui appunto esiste un articolo ventisette della Costituzione
Che dice che la pena deve tendere alla rieducazione in realtà l'insistenza alla mera esistenza dell'ergastolo significa che si fa carta straccia della Costituzione e allora ci si deve chiedere perché questo avviene
Sono vent'anni appunto dal novantadue ma io direi che le scelte naturalmente le dobbiamo comunque collocare le scelte governative dobbiamo comunque
E collocarle in un contesto in un contesto che appunto di di grossa crisi sociale politica economica naturalmente pensare che possano mettere in discussione l'esistenza dell'ARGAM Storo
Ho diciamo e molto molto difficile soltanto un dei rapporti di forza completamente diverso insomma porterebbero ad una modifica da questo punto di vista e tuttavia penso che doveroso innanzitutto non lasciare che migliaia di detenuti si sentano davvero del tutto totalmente soli e abbandonati nelle mani di uno Stato che ed indicativo che utilizza lo spreco che utilizza l'ergastolo da un lato come paura
Da rovesciare interamente nella società per cui si crea la paura di una pena esemplare e dall'altro come vendetta naturalmente
E e l'ergastolo viene chiesto non solo dai nostri governanti o viene applicato ma viene chiesto dal popolo questo è il vero dramma cioè se se si parla con la gente comune tutti ti dicono insomma
Probabilmente anche qualcuno in questa sala che pure parliamo delle persone più sensibili sul tema dicono però rispetto a determinati reati l'ergastolo va applicato quale altra misura potrebbe essere applicata quindi in realtà il problema è che si cerca di rovesciare sulla società la paura del diverso di quello che può nuocere per cui della persona che potrebbe uccidere che può o che può commettere tutta una serie di reati oltre naturalmente alla questione mafia
Che va sempre bene per cui si dice si sta combattendo la mafia e non si può combattere in altro modo nonostante appunto sappiamo benissimo che certo anzi proprio cioè non si va mai alle cause dei problemi naturalmente
Come avvocato ho difeso tantissime persone accusate di reati di mafia
Effettivamente come diceva Laura dopo dieci anni ti trovi di fronte a persone che sono completamente diverse anzi e proprio quello lo zoccolo duro che in realtà cioè se il carcere funzionasse davvero
Ho secondo i principi della Costituzione potrebbe trasformare queste persone persone che non hanno avuto altra opportunità
Che provengono da aree ed dal Meridione Dari disagiate del Paese dove le opportunità di lavoro le offre soltanto la mafia e spesso e volentieri l'opportunità di lavoro è quella di fare il killer per esempio quindi ragazze di vent'anni
Che possono vivere fino a ottant'anni stando in carcere perché c'è un ergastolo sta attivo
Io credo che appunto o c'è una scelta precisa da parte dello Stato o rispetto all'ergastolo è cioè ed è ha gettato appunto questo
L'ergastolo come una minaccia ma lo vediamo non solo tu devi morire in carcere cioè faccio l'esempio della sentenza della Corte Costituzionale della corte della CEDU
Della corte di giustizia rispetto al caso Provenzano nel momento in cui una corte internazionale dei diritti dell'uomo si pronuncia e dice che è una persona non può essere lasciata morire in carcere in quelle condizioni una persona che non ha più che è ormai un vegetale che non è più persona allora questo è emblematico del fatto che appunto l'ergastolo non tende a eliminare qualcuno che può nuocere socialmente ma è un una mera vendetta
Così come gli ergastolani non devono in alcun modo protestare devono vivere fino all'ultimo o respiro diciamo
Ho accettando passivamente la penna eh non protestando in nessun modo faccio l'esempio della lì o c'è che in qua e in quarantuno bis da quindici anni e che è stata sottoposta a un processo nonostante abbia la pena dell'ergastolo per aver sbattuto una bottiglietta sul blindato perché non si deve protestare in alcun modo
Tu sei in quarantuno bis sei condannata all'ergastolo e devi morire lì
E sono decine e decine le persone che in questi ultimi anni sono morte in regime di con la condanna dell'ergastolo
Senza che nessuno piatti se non appunto i cuochi che in qualche modo fanno ancora sentire e la loro voce quindi questo è proprio è emblematico del fatto che l'ergastolo non solo cioè è diventato una bandiera
Noi abbiamo la bandiera della carcere che della carceri d'azione sociale che viene portata avanti
E tutta una serie di cioè ci dovremmo riflettere per esempio la collaborazione la collaborazione viene richiesta appunto perché l'unico modo per uscire dal carcere
E una collaborazione quindi quella la dissociazione diciamo no che è stata portata avanti negli anni negli anni ottanta per fare uscire cioè quella che tu consentiva
E che ha consentito e realtà anche di incidere su Google sui cosiddetti anni di piombo o questa a in realtà ce la riportiamo come linea in tutto cioè anche nell'oggi nel senso che lo Stato ti mette fuori cioè tu non sei perché la tua pericolosità non è legata a degli eventi che sono anche naturali insomma a vent'anni
Ho una determinata attestano anche determinate forse a sessanta anni settant'anni e ottant'anni non può essere la stessa cosa eppure la pericolosità sociale è totalmente sganciata dalle condizioni
Io fissi e dire dieta dalle condizioni fisiche per quinto poi essere
Ci sono tantissimi detenute che hanno ictus che sono completamente paralizzati i ciechi che non hanno nessuna possibilità di nuocere anni su uno a uno eppure continuano a vivere
All'ergastolo e a morire di erga all'ergastolo quindi naturalmente appunto l'ergastolo è diventato una bandiera un grimaldello diciamo che viene utilizzato nei confronti di tutta la società
Questo non ci deve impedire naturalmente di i continuare a un cioè a inquadrare quindi l'ergastolo e quelle che sono quella che la così detta per pena Fidel fine pena mai nel contesto sociale
è combattere contro l'ergastolo perché combattere contro l'ergastolo porsi all'ergastolo significa anche cioè esprimere un giudizio di rito cioè e pensare ad una società che sia totalmente diversa e cioè che comunque intanto parta da dà delle regole condivise
E che sia che che risponda appunto la pena di criteri che si hanno quantomeno quelli dell'umanità e della dignità della persona perché appunto tantissimi ergastolani
E abbiamo visto abbiamo il caso di Musumeci ma di tantissimi altri di come si chiama Tanase o per esempio
Che in casa cioè che oggi sono persone completamente diverse che avrebbero anche un ruolo attivo
All'interno della società non dico che dovrebbero andare a fare le lezioni di legalità insomma sicuramente sarebbero ma sono più legali di quelli che invece li tengono in queste condizioni
E come dicevo appunto oggi e c'è un imbarbarimento anche nelle condizioni interni nel senso che il detenuto non deve rifiatare lo sciopero della fame che lo sciopero più pacifista
Proprio per definizione che è sempre stato utilizzato nelle condizioni di detenzione peggiori oggi è e sanzionato dal nostro ordinamento cioè i magistrati di sorveglianza a viene elevato il rapporto disciplinare quindi uno finisce in isolamento i magistrati di sorveglianza non pochissimi casi e i lei vanno diciamo sospendono l'esecuzione di questa misura disciplinare
Ma la maggior parte invece la confermano questo sta a significare che questo giustizialismo permea purtroppo la società e per mia naturalmente anche quelli che sono chiamati poi a giudicare quindi abbiamo una magistratura che è sempre più dura è sempre più un rigido anche nell'interpretazione di quelli che sono i già rigidi paletti posti dal dalle norme no anche rispetto all'ergastolo sta attivo e quindi all'inesigibilità della collaborazione
Le persone che sono uscite
Noi abbiamo mille settecentoquaranta ergastoli in Italia sette di su dieci di questi sono ergastoli ostativi quindi con lui sul insieme la possibilità di uscire
è naturalmente la situazione andrà sempre più a peggiorare perché se facciamo un raffronto con vent'anni fa sicuramente gli ergastoli oggi sono aumentati del quattrocento per cento insomma
Andranno sempre di più ad aumentare perché una delle leggi che entrò prevista in somme che entrerà a regime tra poco e quella dell'abolizione anche del giudizio abbreviato nei confronti degli ergastolani
Quindi i non non degli ergastolani di quelli che hanno che sono accusati di reati punibili con la pena dell'ergastolo in questo caso la persona non può chiedere di essere giudicata cool giudizio abbreviato
Che avrebbe portato automaticamente la pena dall'ergastolo a trent'anni ma appunto una delle proposte insomma che è in discussione e che quindi passerà entro pochi mesi è quella di non consentire alla ai per i reati con pene punibili con l'ergastolo di accedere al rito abbreviato
Credo che appunto cioè i tempi che che attendono o questi queste persone che sono condannati all'ergastolo quelle che verranno e tutto quello tutto il mondo che c'è intorno no che fatto di familiari di di figli insomma di persone che vivono l'ergastolo insieme
Ai
A ai propri congiunti ed è per questo che e anche tantissimi detenuti Kimi le loro proteste hanno anche almeno trecento detenuti avevano fatto proprio richiesta formale di essere condannati a morte perché ritenevano che la pena della morte fosse più umana a dell'ergastolo effettivamente non gli si può dar torto perché vivere senza avere nessuna speranza credo che sia la peggiore delle morti insomma possibili
No dove la tv merito
Essere uno sforzo enorme
E nella roccia scavarono lì viene sbarrano
Alzarono poi chiarite torrioni e cimitero dei soldati a guardia
Ci fecero indossare la casacca
E ci chiamarono delinquenti
Infine
Borrello sbarrare il cielo
Non ci riuscirono del tutto
Altissimi guardiamo il Guardian che volano
Questo è un brano di Notarnicola
Dalla creazione di Favignana del settantadue
Oscillano in quel giorno
Nella luce frugale sentiamo un mare assegnato il freelance
Osserviamo un muro
Bianco
Consideriamo un muro
Duro
Osserviamo un muro
Speriamo
Osserviamo un muro
Un muro
Un muro
Un muro martellante lungo
In cui continuiamo a offrire
In questo paesaggio straniero all'anima
Vorrei costiera nelle nostre
Questo però non si chiamava Nicola
Martina
Con questi due brani abbiamo introdotto la seconda parte del il nostro incontro in cui adesso ci diamo la parola Nicola Valentino
Nicola come molti sapranno ha fatto l'esperienza dell'ergastolo ha scritto vari libri oggi in particolare Citran ci parlerà ci illustrerà l'ultimo suo libro dal titolo le istituzioni dell'agonia Vergassola e pena di morte
è edito da sensibili alle foglie
Allora volevo on per prima di rientrare
Nel merito del di del discorso che voglio portare oggi insomma
Perché quello di collocare di cominciavi a collocare con decisione
Beh va beh voglio dire che intanto è un fatto positivo che una forza politica di chiavi come dire con forza che bisogna abolire l'ergastolo non qui il che ne so quel tipo di ergastolo per ma l'ergastolo questo già è una cosa come significativa da considerare
I da tener presente
Nel nella prospettiva di chi in questa direzione vuole socialmente lavorare
Quindi questo è un primo fatto positivo che va sottolineato
Due cose prima di entrare nel merito dell'agonia che caratterizza l'istituto dell'ergastolo e l'istituto della pena di morte
Volevo fare due sottolineature che mi sembra l'importo importanti uno dei dispositivi culturali
Perché come dire per i sono presenti in modo forte nella nostra società e il meccanismo della Moss triplicazione
L'ergastolo è è strettamente connesso al dispositivo della musica azione
Per condannati all'ergastolo bisogna mosse sacrificare singoli e aree sociali
L'ha condannato l'ergastolo favorisce il meccanismo della mostri finché azione di singoli e di aree sociali
Questo discorso sulla mostri Pica azione penso uno dei meccanismi culturali importanti perché ci riguarda tutti
E come dire una delle modalità che ognuno di noi può mettere in atto per cominciare nella quotidianità della sua vita sottrarsi anni non lavorare per l'ergastolo
Io come dire ho scritto vari
Da quando ero all'ergastolo o poco ho preso a interrogarmi su che tipo di esperienza umana stavo facendo e questo interrogarmi lo come dire trasformato in
I libri ricerca immateriali da portare nella società e quindi o come dire negli anni in questi anni fatto molti denti e molti incontri come questi incontri seminariali
Sul tema dell'ergastolo e diciamo una delle cose che più si incontrano quando si parla di ergastolo è di dire sì va bene probabilmente attesi l'ergastolo a quelli come te
Non era il caso di darlo però atti ognuno nella società culturalmente nella mente un proprio mostro a cui l'ergastolo lo darebbe
E vorrebbe che fosse dato a me è capitato un incontro del genere a Firenze fatto poco fa di una un incontro seminariale dove una persona era come dire asset
Si mostrava d'accordo con le cose che in modo critico venivano dette sull'ergastolo però poi alla fine dice ma guardare ho letto sulla stampa anche un una persona come dire bruciati i propri figli mo'non so che tipo di ecco io a questa persona che ha questo padre che ha bruciato i propri figli io darei sicuramente alla fine sia hai ragione
Tutto il discorso del Fai è giusto però io a quella persona che possiamo fare quella persona se non dargli l'ergastolo
Quindi il come dire disinnescare il meccanismo della mostri Ficacci onere uno dei come dire delle cose dette nella quotidianità e importante fare decostruire lo e disinnescare lo perché ardita stole mostri Ficacci ione sono strettamente con lei sull'ergastolo
è con escludere espellere dal consorzio umano una persona e questi Stone lo si può fare se quella persona viene precedente all'ente espulsa dal conto dal consorzio umano attraverso un meccanismo di mosti filiazione
Un'altra cosa che volevo sottolineare che mi sembra importante è che come dire tutti pensiamo al cioè comunemente quindi è importante ed è costruire un altro luogo comune comunemente si pensa che il Gaston lo sia collegato a reati come dire particolare reati di particolare
Vi è la violenza l'omicidio cioè che ci sia un lei ci sono fra la pena dell'ergastolo è il reato che una persona commesso
Ora uno dei lavori che bisognerebbe cominciare a fare per portare nella società ha una sensibilità e far crescere nella società una sensibilità critica verso l'ergastolo e quello di decostruire quest'altra fantasia cioè che all'ergastolo si finisca perché si è commesso un reato
Perché si è commesso uno specifico reato non è così se oggi andiamo a vedere come funzionano le cose
E gli esempi che prima venivano fatti che riguardano
Come dire per che riguardano particolari reati associativi il reato di mafia se noi andiamo a vedere perché oggi in Italia
Gli ergastoli sono arrivati a mille e settecentoquaranta la ragione delle vere per cui gli ha allertare oggi ci sono mille settecentoquaranta ergastoli
Quando io ho preso l'ergastolo in quegli anni gli ergastolani erano cinquecento
Oggi sono mille settecentoquaranta
In perché sono state costruite delle leggi perché e questo lo hanno raccontato le persone attualmente all'ergastolo sono state costruite delle leggi che danno l'ergastolo in base al quadro associativo e in base al reato associativo per cui tutta una serie di persone che sono all'interno di quel quadro associativo prendono l'ergastolo anche se all'interno di quel quadro associativo
Ma hanno fatto qualcosa tipo un che ne so un furto d'auto un o un altro tipo di reato per il quale si prendono pochi anni di galera quindi all'interno di quel quadro associativo
è per questo che ci sono mille settecentoquaranta
Persone persone condannate all'ergastolo all'interno di quel cane quando associativo non lungo prende l'ergastolo non due-tre
Quelli che materialmente hanno commesso un particolare fatto un particolare atto ma prendono l'ergastolo tutti quelli che stanno in quella cornice associativa ora che succede
Sempre in base alle leggi di cui abbiamo parlato che come dire
Oggi non è più che se una persona collabora viene come dire premiata no
Oggi viene punito chi non collabora il dispositivo si è rovesciato
Si viene puniti se non si collabora e quindi a quelli che pigliano l'ergastolo in questa cornice associativa lo Stato Alba e dice ecco tu l'ergastolo poi come dire non fartelo se collabori con io che c'è collabori in maniera operosa dal punto di vista investigativo altro dispositivo il nuovo grave che come dire il carcere l'alta e la condanna viene usata a fini
Investigativi quindi lo Stato va e ti dice ecco se tu collabori in modo fruttuoso dal punto di vista investigativo tu questo Gaston lo puoi evitare il telo ora che succede che ed è de come dire quel sotto gli occhi della cronaca che persone che hanno materialmente commesso quel fatto entreranno in questa relazione di collaborazione fruttuosa dal punto di vista investigativo e lui non si fanno le gas solo persone che invece hanno preso l'ergastolo unicamente dentro la cornice associativa non volendo entrare nel libro questo gioco non attento nulla
Da dire dentro questo gioco si fanno l'ergastolo e se lo fanno pure in condizione di quarantuno bis
Quindi è quello che un altro dei dispositivi da sfatare
Per una riflessione sociale
Critica nei confronti di questa pena è quello proprio di abbattere questi luoghi comuni che ci sia un nesso fra la gradita di per proprio ventrale in modo criticare e far vedere in modo forte che è qui questa immaginario
Che c'è e che ah va be'ha preso l'ergastolo evidentemente qualcosa
Di di gravi ha fatto ora io non voglio dire che qui e lo dico per me cioè che ci sono persone innocenti ci sono anche persone non innocenti però ci sono persone questo non è in relazione con la pena
Abilità che stanno scontando quindi vanno come dire disinnesca Val disinnescato questo luogo comune
Ora io ho fatto l'esperienza dell'ergastolo
Sono uscito grazie alla Condé alla alcune come anche altri per avere ottenuto dopo venti avrebbero fatto circa ventotto anni all'ergastolo quindi ne sono uscito perché ho avuto la possibilità mi è stata data concessa la possibilità di ottenere la libertà condizionale ma
Beh per come dire botte di fortuna cioè nel senso che
Il meccanismo della liberazione condizionale un meccanismo come veniva detto prima assolutamente discrezionale è un meccanismo che afferma un potere forte
Sulla vita della persona e che se ti trovi nel posto giusto al momento giusto hai la possibilità di prenderlo come è stato per me ma molti altri a parità di Renato di reato vivo a parità di storia miglia
Non hanno avuto solo perché si trovavano come dire a dipendere da un altro tribunali di sorveglianza non hanno avuto la mia estesa la mia stessa fortuna aggiungo che ho al ad oggi
E io ho fatto ventotto anni all'ergastolo e poi preso la la liberazione condizionale ma ad oggi persone che come me stava lì in carcere uno per tutti Cesare Di Lenardo che ho conosciute contratti in carcere
Dopo che era stato torturato sono stato per un perito al cariche in carcere insieme a lui
Ebbene faccio un nome per in rappresentazione di tante persone anche della della storia dalla quale io vengo condannato all'ergastolo che oggi sono all'ergastolo sono all'ergastolo da trentaquattro trentacinque non non
Non ricorrente una sta e insieme all'unità anti altri quindi le del porto questo esempio per dire che l'ergastolo tutti i tipi di ergastolo solo fino alla morte
Ora questo chi ha preso la condanna all'ergastolo
Dopo un po'
Io dico che non l'ho capito subito dopo un popolo ha capito perché all'inizio quando viene emessa la sentenza come dire vengono messi in atto tutta una serie di salvaguardie
Per come dire a girare
Il la la forza traumatica e la torsione profonda
Che non solo in chi lo riceve ma anche in chi è vicino a chi lo riceve nelle persone care come dire la forza dirompente che ha lassa intensa solo la sentenza solo la come dire erogazione solo il fatto che un tribunale quindi una come dire istituzione condanna una persona fino alla morte questo questa sentenza una sentenza che come dire si infligge nel corpo della persona come una condanna ciò ecco danno
Ma questo con un danno non è che arriva dopo questo condanno arriva subito
Quindi quando si parla con l'ergastolo l'ergastolo non è che l'ho visto bisogna proiettarlo l'ergastolo non si sconta nel momento lo si comincia a vivere nel momento in cui ti viene comminato
Nel momento in cui un tribunale pronunciarlo ritualmente questa parola la parola sì incorpora si fa accorto e le persone a fronte di questa sentenza
Dobbiamo chiederci come mai non muoiono cioè come mai questa sentenza come una sentenza di morte Nonda a a sul corpo della persona ha un effetto immediato Stocco minacciandola di introdurre quello che secondo me un altro punto importante che dovremmo portare o che perlomeno io penso vada portato nella società per cominciare a capire bene di cosa Di cosa parliamo quando parliamo di ergastolo ed è la la costruzione di un forte spostamento narrativo
Questa convinzione io me la sono fatta proprio
In questi anni di incontri sul tema dell'ergastolo
è importante spostare con decisione l'ergastolo
Da quelle che sono i discorsi che ne facciamo sulla pena in generale o i discorsi che ne facciamo sul carcere in generale spostare il tema dell'ergastolo da questi discorsi
Ed è come dire non tenerlo proprio vicino a questi discorsi spostarlo dagli e collocarlo con forza Insiel lei al discorso contro la pena di morte R. Gastone pena di morte sono due penne capitali che non hanno nulla a che vedere
Con alle ultime forme di pena sono un'altra cosa lo sono dal punto di vista giuridico checché ne dica la Corte costituzionale
E non solo dal punto di vista dell'esperienza umana
Ora io ovviamente non sono un giurista ma diciamo a il Miglio interessa è la mia Energia NL Farka attive in cosa queste pene solo diverso dal punto di vista dell'esperienza umana e dal punto di vista della relazione di potere che istituiscono con latte
Leggi che le istituzioni lo Stato istituisce con la persona che a queste pene viene condannata
Ora la prima cosa che dobbiamo fare per tenere insieme queste due tesine è cercare di capire quale la parola che le tiene insieme
La parola che le tiene insieme la parola agonistica la parola agonia è una parola che noi incontriamo nell'esperienza umana
Per come dire la tristezza alla alla il fatto che la vita in qualche modo ci ha portati a stare vicini a persone che hanno avuto esperienze diagnosi di malattie gravi e che quindi hanno come dire attraversato un lungo percorso di agonia prima di
Come dire di arrivare alla morte o anche agonia che poi magari si è risolta
Come dire positivamente con una con una guarigione
La conoscenza che noi abbiamo della parola con l'India e questa ma la parola agonistica Pertini ciglio occupa di questi territori dal punto di vista dello studio la parola conia significa viene come dire de definita come quella esperienza del vivere morendo quando noi attraversiamo un esperienza della Gonin diabolica come dire viviamo e moriamo contemporaneamente
La parola agonia nel suo significato etimologico ci dà ancora meglio il significato di questa esperienza perché significa lotta
Significa agone
Quando una persona vive un'esperienza della Gorizia come dire parti disse nuovo io no
E altre parti circolo di via emergere per fronteggiare per in qualche modo livelli è quella parte di sé che muore
E ciò ottenne l'agonia viene maggiormente le persone che vivono l'esperienza e l'agonia vengono sollecitate spesso da chi sta vicino ai malati terminali
A come dire perdere
Noi soffriamo in agonia quando siamo in agonia perché ci aggrappiamo all'identità che l'esperienza della malattia sta facendo venir meno
Quindi è una notte identitaria
Chi insicura dei malati terminali dice lascia andare quell'identità perché la malattia non ti consente più di essere quello che la tua immagine vorrebbe che il tuo passato vorrebbe
Quindi l'agonia porta con sé come parola il conflitto e la lotta identitaria
Fra partitiche che muoiono e parti di teche rinascono per cercare di sopravvivere
Ora immaginate
Che dura istituti penali
Che inducono immaginate non l'agonia che si fa come esperienza
Per una malattia ma immaginiamo che ci sono due istituti penali che inducono la Gorizia in Chiti viene condannato
Questi due istituti penali sono la pena di morte Eller
Castoro
Con la pena di morte con l'ergastolo fin dalla porta di accesso cioè la sentenza le persone vengono poste vengono condannate ad uno Stato e ad un processo agonistico
Tesi conclude nel caso della pena di morte
Con l'ha messa a morte da parte dello Stato nel caso dell'ergastolo lo Stato affida alla morte penitenziaria
Affida all'ergastolo l'esecuzione della sentenza
Perché non c'è morte naturale all'ergastolo quando all'ergastolo si muore non si muore di morte naturale Massimo ore di ero il gas Tolo Simone e pelle il lavoro
Che è l'istituto dell'ergastolo fa sul porto della persona che vi viene condannata
Ora per perché per come dire
Capir bene come queste due istituzioni pena di morte ergastolo si tengono insieme sono tenute insieme dalla parola agonistica
Bisogna sfatare come dire uno dei luoghi una delle parole che una delle immagini che noi abbiamo della pena di morte
Secondo noi la pena di morte come dire nell'esecuzione istantanea una persona viene condannato a morte dopodiché lo Stato la prende la mette a morte non è più così non è vero o è meglio è vero rispetto al mille settecento quello che diceva Beccaris sia lo spettacolo momentaneo della morte
La pena di morte dopo essere stata per il Settecento e per l'Ottocento e per i primi anni del Novecento spettacolo patibolo are
Cioè i sovrani i governi dell'epoca utilizzavano la pena di morte per sedurre le folle fare spettacolo seduttivo rispetto alle folle ed erano centinaia
Migliaia le persone che si affollavano sotto il patibolo per vedere la decapitazione lo squartato mento l'impiccagione delle persone che venivano messi a morte
Fino agli inizi del Novecento la pena di morte è stato spettacolo patti bollare
Quando sono state abolite le esibizioni pubbliche delle condanne a morte la pena di morte
Ha cessato di essere spettacolo patti bollare esecuzione istantanea ed è diventata esecuzione durevole nel tempo
Tutti i movimenti come dire della il dibattito abolizionista anche negli Stati Uniti dove che è un esempio
Di questa pena di morte che si sconta come dire agonizzante o nel braccio della morte per venti trenta anni
Tutti coloro che
Ci occupano di abolizionismo della pena di morte mettono in evidenza che oggi per criticare la pena di morte bisogna capire che la pena di morte sempre più pena fino alla morte
Pena fino alla morte che si conta all'interno degli determinate istituzioni che sono i bracci della morte
Il quaranta per cento delle persone che attualmente nel braccio della morte degli Stati Uniti ci sta da un'ulteriore venti anni pena di morte del gas tono la pena di morte nella contemporaneità
E l'ergastolo nella contemporaneità sono due istituti penali che inducono l'agonia in chi vi viene condannato
Questa è la loro caratteristica e ed è questa la specificità della loro tortura sono due istituti penali che torturano le persone condannando le ad un processo agonistico fino alla morte
Diciamo in questo senso vai mio lavoro di ricerca oggi sul per una narrazione
Del dell'ergastolo che sia più chiara e netta Rispetto accorsi all'ergastolo se noi vogliamo fare un discorso che sia chiaro netto rispetto all'ergastolo
Dobbiamo collocarlo con decisione vicino alla pena di morte e quindi collocarlo anche con decisione
Insieme a quelli che sono i movimenti per l'abolizionismo delle pene capitali della pena di morte sfatando un mito
Di questi nuovi venti e una posizione frequente in questi movimenti che vedono l'ergastolo come un'alternativa un sostituto della pena di morte l'ergastolo
Non c'entra nulla con le pene temporali e l'ergastolo al contempo non può essere una alternativa alla pena di morte perché è pena di morte
Senza difesa
Celli saprai come muovermi e qui su questa
E non so più che fare
Cosa sperare
Ricordiamo nella vita
Non è facile
Scrutare leggere capire
Macchie di inchiostro nero che intralciano il diagramma sospendendo la linea di libertà
Quell'ombra scolpita quel marchio
In una foresta di giudicati
L'amaro mio cammino
Infatti profonda Nella solitudine mi fa dimenticare tutto mi fa sentire una belva sperduta nella foresta
Dove l'abbrutimento morale e fisico peggiora quei giorni perché non potrò mai per risalire il domani
Perché
Ci sarà assente
Chi giudicherà col passare
Ordinerà la mano Scarlino mandarmi un cammino di Giovanni Farina
Grazie
Quindi passiamo all'ultimo intervento per questa parte diciamo del nostro contro in cui parlerà Valentina verniciare o che è un attivista contro l'ergastolo e glutei curatrice del blog Barutta punto net
Bah Valentino ha fatto parte dell'iniziativa liberi dall'ergastolo che per qualche anno ha curato il cimitero del carcere il Santo Stefano a Ventotene e ci parlerà in particolare di questa iniziativa e del cimitero dei carcerieri entroterra
Allora sì diciamo che sono qui a raccontare una una piccola esperienza vissuta per qualche anno e speriamo di ricordi viverla al più presto alle è nata abbastanza per caso
Grazie alla scoperta che fece Nicola con altre con un'altra persona di questo piccolo civile Rino attaccato all'ergastolo di Santo Stefano Grasso di Santo Stefano è un luogo molto particolare che c'è abbastanza vicino a noi di fronte al alle Isola di Ventotene un piccolo scoglio in mezzo al mare a un miglio nautico
Dall'isola già famosa per il confine per la sua storia qual è Ventotene da un carcere Gadda in centocinquant'anni di storia ha avuto perché nasce come carcere borbonico
Nasce proprio come il Gaston Roma una storia particolare anche a livello architettonico perché è un luogo ho abbastanza unico al mondo perché è costruita la piantina in Terna di questa struttura come perfetto panottico quindi una struttura nasce proprio negli anni in cui poi panottico venne studiato e costruito insomma da Bentham nel momento in cui Bentham scrive il panottico Ventotene già in costruzione da in costruzione
E scusate Santo Stefano il carcere Santo Stefano su praticamente viene costruito sul calco sulla piantina del Teatro San Carlo quindi è un un luogo molto particolare quando gli si entra dentro era costruito proprio in modo che una sola persona potesse controllare tutte le novantanove celle perché si trovava davanti questa specie di reato al contrario dove purtroppo
La definito così proprio Nicola il teatro ribaltato dove la tragedia si svolgeva sugli spalti e al centro in c'era invece chi controllava questa grande tragedia
La particolarità del luogo è storicamente immensa perché lì ovviamente essendo un carcere che nasce nel mille settecentonovantacinque
Si chiude nel mille novecentosessantacinque ha una storia
Enorme di anche a livello di di detenzione politica ci son passati Pertini ci son parse impazzava molta parte della resistenza quindi son passati
Famosi nomi ma la storia di quel carcere non c'ha tratto per un luogo che spesso viene non viene vista neanche da chi per motivi turistici ormai batte qui piccolo territorio perché c'era c'ha reso
Tutto quello che avete sentito dire fino ad ora quindi questa per pituitaria anche questo questa costruzione di questo percorso de di agonia che può passare da una sentenza all'ergastolo alla vera e propria morte non ce la siamo trovata davanti immensi piedi
Ma volta messo piede su quello scoglio dove da percorrendo un un piccolo viale sotto il canto dei gabbiani di fronte al mare nel nulla più assoluto sì in questo viale si chiama via dei sospiri e già questo tipo del tutto si inizia provo da ad un luogo che non abbiamo trovato completamente abbandonato e curato semplicemente da una persona minimi quello che poteva fare che era il custode attualmente guida di quell'isola e di quel carcere un piccolo cimiteri Ino costruito all'interno di una murata
Dove già la porta dice raccontava quello che cos'era nel senso che all'ingresso ancora si può scorgere la scritta che stessi detenuti avranno fatto che diceva qui finisce la giustizia degli uomini e qui inizia quella di Dio e da lì
Si apriva questo ci Michelino che noi abbiamo trovato in stato di abbandono con queste quarantasette Croci ovviamente distrutte a terra
E il nostro primo viaggio è stato fatto punteranno in quattro un quattro una telecamera una pala qualche fiore e la voglia appunto di cercare di togliere un po'di oblio fisicamente degli erbacce
E da da quelle tombe da lì è nato un percorso collettivo straordinario che può abbiamo raccontato
Ognuno a modo suo visto che ha coinvolto persone molto eterogenee quindi da artisti aveva un po'a direttori di carcere a ex detenuti ex ergastolani ci siamo passati in tanti in quell'esperienza
è stata un'esperienza che per quanto ha cercato di coinvolgere più persone possibile alla speranza che ogni anno abbiamo vissuto molto soggettivamente molto personalmente il lì io ho realizzato che probabilmente per abbattere
Il concetto di ergastolo dentro ognuno di noi e quindi quel mostro che ognuno di noi da inevitabilmente dentro da buttare all'ergastolo quello era un luogo che aveva una capacità simbolica impressionante
Noi l'anno successivo quando ci siamo recati in quel luogo abbiamo visto dall'esperienza
Estremamente forte perché grazie al ritrovamento di un di un diario di un diario voi di un enologo
Anarchico terrà una ragione ovviamente legata alla al suo lavoro quindi al vino era finito su quel piccolo scoglio pochi mesi dopo la chiusura del carcere quindi né a fine anni Sessanta Luís riportò
Questa a disegnò una piccola mappa di questo cimitero e quando Lula disegno i cartigli su queste croci erano ancora visibili in alcuni e quindi l'Urbe riporto questa mappa con questi trentasette D quarantasette croci di Porta trentasette nomi e quindi l'anno successivo una volta scoperta
Questa mappa siamo tornati l'anno il primo anno eravamo in quattro l'anno successivo ramo quaranta persone quindi più palle di Fiorillo acqua
E questi fantastiche targhette con questi nomi ed è stata un'esperienza incredibile perché di abbiamo capito la la duplicità della condanna dell'ergastolo e quindi oltre a essere una pena
A vita quindi una pena che priva la speranza è che e che comunque condannato da una morte onora Miglio Tina secca è stata definita anche la un taglio senza sangue
Della propria resta e quindi ma è anche il duplice in quanto espelle come diceva giustamente Nicola dal consorzio umano dalla società
Qui con le persone condannate all'ergastolo quel cimitero la cosa che sconvolgeva era anche l'oblio dell'assenza di nome quindi per noi rimettere di portare un nome ridare un nome a quelle acque trentasette corpi e di alzare quelle quarantasette Grossi è stato un percorso incredibile
Molto soggettivo io vengo da percorsi di militanza quindi di collettività di condivisione di moltitudini e mi sono resa conto che invece che a battere contro la la la pena capitale contro il quarantuno bis
Contro quindi l'ergastolo è un percorso che inevitabilmente deve essere soggettivo
E quello è stato un luogo che c'era c'ha aiutato tanto in questo percorso da lì in poi abbiamo costruito questo questo gruppo che stimava liberi dall'ergastolo
E anche il nome
Andava a sottolineare questo bisogno innanzitutto primario di liberare se stessi da un concetto aberrante come l'ergastolo per poter liberare per poter riuscire a pensare una società capace di non costruire un istituto sta simile
C'eravamo resi conto che bisognava liberare innanzitutto se stessi e poi dei piccoli spazi
E quindi da lì poi avevamo iniziato un percorso appunto con questo piccolo logo che erano di di piedini che camminavano sempre intorno su loro stessi sì che giravano intorno era un'immagine dell'ergastolo che secondo noi poteva poteva rendere molto l'idea di questi piedi che camminavano sempre intorno e la nostro
Concetta era appunto quello di cercare di aprire questo passo di aprire questo cammino
E e liberare dall'ergastolo persone spazi e e e noi stessi innanzitutto quel luogo l'abbiamo adottato per sei anni finché c'è stato permesso abbiamo fatto quello che Veronelli poi diceva Veronelli diceva quel luogo sa dovrebbe diventare una Mecca un percorso un pellegrinaggio personale e collettivo per riuscire ad abbattere determinate barriere o mostri che poi i mettiamo abbiamo inevitabilmente tutti dentro
Speriamo di poterci tornare è stata un'esperienza molto molto particolare estremamente eterogenea e c'è chi è su quell'ombra ha pregato ha meditato se chi ha deluso ha vissuto un ergastolo e quindi poteva immaginare come ha se rapportato a quelle tombe a riportare appunto quei nomi fuori dall'oblio percorso che ha avuto un'importanza forte perché e estremamente simbolico quello è un luogo che ha avuto la capacità di spiegare a chi come me ha vissuto nel gastro negli occhi dei dei propri compagni ergastolani ma non certo come esperienza del carcere non l'ho vissuto mai personalmente l'ho vissuto
Sempre a avvicina delle persone comunque in qualche modo avevano vissuto vivevano in quel momento la reclusione e quello è stato un luogo dove mi è venuta in mente una frase che ho riletto oggi dal tuo libro ergastolo ma diciotto dicembre addormentato con l'ergastolo ecco io no
è in quel luogo si riesce a capire probabilmente cosa vuol dire addormentarsi con un ergastolo guiderà un carcere completamente autosufficiente perché o uso uno scoglio spesso impossibile da raggiungere anche nelle stesse navette della polizia penitenziaria quindi era un posto dove i detenuti facevano buttavano la falegnameria avevano la loro li fornaio nascente quindi noi abbiamo ripetuto un percorso che ci faceva molta impressione che era a maggior ragione va sottolineare quel concetto di agonia dei tre creato quello era un luogo dove almeno quei quarantasette per cui avrei quarantasette persone che ne ha in qualche modo abbiamo conosciuto lì avevano vissuto per quarantasei volte il loro stesso funerale
Era una cosa che a noi ci ci tolse il fiato no perché nessuno di noi sapeva dove morirà come motivati parteciperà al al suo funerale cosa verrà detto invece questa ritualità di immaginare lo stesso detenuto che costruiva la bara all'altro detenuto questo corteo di ergastolani che andava che quel giorno aveva la possibilità di vedersi le porte aperte perché accompagnavano al cimiteri nove fuori
Questo corpo quindi questa ritualità
Questa agonia di queste persone che abbiamo immaginato quelle erano insomma c'erano all'incirca mille detenuti c'erano in quel carcere Ali c'abbiamo testimonianza di di trecento morti di cui c'è stata fatta ho fatto un lavoro di ricerca ne abbiamo testimonianza di quelle quindici d'quello che ci sconvolgeva immaginare questo percorso di vita durato chissà quanti anni in cui ogni tanto accompagnami un test spesso un futuro te in quel cimitero
Quindi niente in realtà sono qui semplicemente per raccontare questa piccola esperienza questo luogo che ha avuto una capacità forte di raccontare la la perché evita la questa condanna a morte quotidiana si vive molto più in quel piccolo luogo battuto dal vento che all'interno va di quel panottico agghiacciante
Che ha un potere estremo di farti capire che cos'è il controllo che cos'è una condanna a vita ma quel che quel piccolo cimiteri Noemi quel tentativo che abbiamo fatto di togliere dall'oblio quelle persone
è stata appunto un un esperienza che ecco oggi penso che ancora valga la pena raccontare soprattutto perché all'epoca delle ultime morti di cui legarci come diceva prima loro insomma San parlando di un panorama umano di cinquecento persone che si è triplicato e quindi non è assolutamente fuori luogo andare a raccontare quel posto quel cimitero quel cimitero esiste
Esiste anche se adesso i detenuti non non hanno più una croce senza nome su accanto a un carcere ma non è assolutamente mutata la condizione detentiva di chi deve scontare una una pena viva
E quello è un luogo che lo urla attinenti possibili perché in mezzo al mare che speriamo di poter rivivere perché ovviamente è stato reso inaccessibile
Dopo che è stato attenzionato dal governo Renzi per poterci speculare un po'sopra su quello scoglio ora finalmente forse ci potremo tornare a ricordare un po'questa Mecca di libertà e per tentare di far rientrare appunto nel consorzio umano tutti coloro che lì con le loro ossa addirittura terrazzati vanno a urlare di bisogno di aste di tornare a far parte di della società anche solo con un nome su una tomba
Passi lunghi bene distesi un passo ancora un passo
Per tornare indietro
Un altro giorno
Null'altro
A nessuna parte
I sogni iniziano a doversi
Monica sia
Visiterà
Va
Ottica di ricordi
Ma
Orologi parlanti
Più vicini sono
Passi lunghi mesi sei mesi un passo ancora passo per tornare subito indietro
Prigionieri per sempre
Togliendoci tutto senza lasciarci niente neppure la sofferenza la disperazione il dolore
Non si fa più parte degli esseri umani
Passi lunghi e ben distesi un passo ancora un passo
L'altro giorno uno
Poco ancora futuro quale manuale ieri sofferenza
E il giorno dopo ripeto l'organico con
Passi lunghi e ben distesi un passo loro basso
Un altro giorno null'altro immaginando un limite
Ma immaginare non è vive
Pass lunghi ben distesi un falso colorato
Un mercato
La linea livelli via
Nuove deputato
Lungi dallo stesso
Si lasciano morire
Indolore
Un altro nulla
Primo
I giorni tornare di nuovo
Amori ancora
Del resto non ha ancora solo guardare il suo futuro tutto scritto una lenta agonia
Dunque integralista
Innocente
Si muove di tornare di nuovo
Abolire ancora l'ergastolano si era Martino mostrava un Parma
Dieci fuori
Una persona cioè non non ha aiutarlo
Perché non appartiene
Sì noi i giorni tornare di nuovo a nuovi ancora attorno un'altra anima il corpo il cuore il
L'ergastolano non pensa al futuro
Pensare al futuro ha senso solo se sia
Un
Molto attenti dove
Abbiamo un ultimo contributo dopo vola giù
Volente
L'associazione il biondo
Contabilità Cesar
Circa vent'anni per i primi dieci mi sono occupato solo ed esclusivamente di ergastolo ostativo di circuito Z che circuito parentale e di aree protette che praticamente la parte diciamo così l'imposta che i circuiti comuni diciamo ci sono gli ex appartenenti alle forze dell'ordine senza offendere e i reati di allarme sociale adesso entro all'interno di Rebibbia femminile sia nelle sezioni di alta sicurezza che nelle parti comuni e però non è che ho smesso di occuparmi del gastro ostativo
Tutti quanti hanno parlato naturalmente tutte verso la sua mente informa autorevole e dal punto di vista giuridico legislativo e anche Speziale io porterò solo il mio contributo proprio dal punto di vista di contatto con le persone condannate all'ergastolo ostativo visto che di questo stiamo parlando in Puglia
Adesso è stato dominato Carmelo Musumeci che io sono stato un articolo diciassette del carcere di Spoleto circa dieci anni fa
E dove c'era appunto Carmelo Musumeci ma anche altri hanno fatto lo stesso suo percorso cioè hanno reagito all'ergastolo e all'osso di vita con lo studio si chiamano Marcello Dell'Anna Claudio Conte Pasquale De Feo e Carmelo Musumeci e sono e un'altra persona che siamo a Francesco Carannante
Il volevo giustamente dire rispondere così rispondere a Caterina e a Nicola che sono sempre sette su dieci cioè sono sempre prima mi ricordo che erano mille e cinquecento di cui mille statine cinquecento diciamo così considerati normali
E adesso sono mille sette cinquanta sono sicuro che in quota parte sono aumentati gli ostativi ma sono rimasti gli stessi mille che erano e vent'anni fa purtroppo questo perché la parte e la parte militare
Del diede delle Mafia la mafia 'ndrangheta Sacra Corona Unita in via e sulla parte militare che dopo il novantadue dopo il famoso attacco allo Stato da parte la mafia non è stato tutta la parte militare io penso ho pensato per anni scrivendo di parlare con persone di sessanta anni cinquant'anni poi quando senta Luciano tutti
Un po'più de de della la mia un po'meno
Perché adesso ci sono persone che sono da ventidue ventitré ventiquattro anni vanno quarantadue quarantatré quarantaquattro anni cioè sono Italia diciotto diciannove Massimo ventuno Carmelo Musumeci nominare fino a sessantatré e perché lui è entrato il terzo in un terzo forse anche le più l'ingresso in carcere entrato a trent'anni
Allora la l'esperienza di chi va a
Entra nelle dell'alta sicurezza specialmente in una parte e ostativa che come dicono scendono salgono dal quarantuno bis perché il quarantuno bis sono stata accolta Basso Basso già sottoterra so seppellire questa la cosa
E e l'iniziale mancanza di vocaboli
Quando tu vai a fare con logo con la persona che è condannata all'ergastolo ostativo e ha fatto il quarantuno bis non parla
Non parta generalmente o ti fissa o non ti fissa un nuovi per gli occhi dice il suo nome e lo declina come si si S davanti alle istituzioni e io
Anni fa con Carmelo quando la prima volta ci incontrammo e via Ellul Medeghino nome cognome generalità detto Gustavo mal di gola Samoa con e allora si è messa a ridere a così abbiamo rotto il ghiaccio anche perché è una persona molto particolare
Molto particolare diciamo così è una persona molto estroversa e via con altre persone non è così queste le riassume la riduzione di vocaboli
Il non parlare specialmente perché chi sta al quarantuno bis fa l'aria al di là delle condizioni che non è un'aria ma è un corridoio coperto una grata per cui certo rispetto al blindo rispetto a cosa
E più aria però fai fai l'aria da subito
Massimo in due ogni settimana ogni quattro giugno secondo voi della direzione cambia il secondo montagne per cui non c'è comunicazione
Nel momento in cui vedono che incomincia un colloquio un po'più diciamo così perché è stato sei sempre controllato cambiano
Per cui privare l'aria pensando di trovare la persona con cui Iaia e invece trovi un'altra persona
Questo è e l'altra opzione che diceva Nicola questo è l'adozione fatto il tu se non non non non ti aspetti niente che questo la prima comunicazione che ai con un volontario che contiene magari dopo dodici tredici quindici anni di tensione
è una aspettativa che
Crea un impatto crea un impatto forte
E io ero abituato perché o diciamo c'è c'è il circuito parentale è il circuito delle persone che come diceva Nicola se fanno l'ergastolo non avendo collaborato
Però i parenti hanno collaborato per cui è un altro settore del microcosmo carcere che tieni separate di persone i cui fratelli sorelle padri madri Biassono collaboratori di giustizia e loro invece no
Quella anche un'altra lì c'è gente che ha preso perché a suo avviso trent'anni ha preso il famoso concorso morale
E io ho conosciuto una una delle famosa dal punto di vista mediatico del frigo siete bestie di Satana e che che che è considerato uno dei però non era l'autore e la sentenza e conoscevi la vittima conosceva il colpevole non potevi non sapere ventisette anni un ragazzo incensurato
E via che la famosa torsione distrutta la madre che Tavana pensione lui lavorava suonava chitarra ecco questo è la cosa come gran parte delle persone come per esempio possono minarne ampiamente perché così si chiama Francesco Carannante lui era fidanzato con la figlia di un cosiddetto boss aveva diciassette anni dai diciassette ai ai diciotto anni e tre mesi lui ha commesso quattro omicidi
Quattro omicidi di cui due ammazzato due persone
Che sostanzialmente non c'entravano niente nel napoletano camminava in una strada di campagna stessa macchina stessa colore due teste cui apprese Abaz altri e convive con questo dramma personale
Ed è una persona che si è ribellata salvo naturalmente in isolamento è stato via Evo ostativo in compagnia discorrendo
E si è ribellata questo studiando colui abbiamo fatto una tesi la tesi di laurea
E legata con Università della Calabria legata appunto all'esclusione sociale ma ha detto faccio ha deciso del gasolio detto e qui vedo il fatto che la la la la sala dove essere piena e dovevano esserci
Studenti universitari così invece credo nuove persone giovani gran parte delle persone sarà qui carcere l'hanno fatto per cui sanno di che cosa sto parlando ore compagnie scorrendo e questo purtroppo è un mio dispiacere però non c'entrano a far niente così e figlia ma le
Il problema è che metto finito il problema è che scarsi sale il problema è che sostanzialmente le diciamo così la riqualificazione di inserimento può esserci anche all'interno dello stadio vita e attraverso lo studio ci si può riqualificare perché il Brunico mezzo che poi viene viene esercitato la possibilità di recitare scusate grazie grazie
Non fa costantemente si vedrà dura fra particolarmente interessante tratto dal testo teatrale puri Benioff di sesso femminile comunisti Palazzo ci andando a leggere
Sono in chiusa da quattro anni in questo carcere moderno in uno Stato moderno
Reato attentato alla proprietà privata e il conseguente diritto dei proprietari ad allargare a dismisura la proprietà su tutto tutto compreso il nostro cervello i nostri pensieri
Le nostre parole i nostri gesti
I nostri sentimenti il nostro lavoro
E il nostro amore tutta la nostra vita insomma vi ringrazio padroni dello stato di diritto mi avete gratificata del più duro carcere a secco gelido
Da obitorio e mi sottoponete alla più criminale delle torture la privazione del sensoriale che espressione elegante per dire che mi avete seppellita
In un sepolcro di silenzio
Un silenzio bianco
Bianca è la cella
Bianche le pareti
Bianchi gli infissi
Di smalto bianco persino la porta il tavolo la sedia il letto per non parlare del sesso la luce al neon è bianca accesa sempre di giorno e di notte
Ma qual è il giorno e quale la notte come posso saperlo attraverso la finestra passa sempre una stessa luce bianca
Una luce finta
Come finta il tempo cancellato
Tutto Silenzio
E bianco
Silenzio nel mio cervello Bianco con il soffitto
Bianca la mia voce se provo a parlare bianca la mia saliva che mi sia Bruno agli angoli della bocca silenzio il bianco nei miei occhi nel ventre
Che mi si gonfia di vuoto
Mi trovo sospese
Come in un acquario
Sensazione perenne di vomito il cervello mi si stacca dal cranio rallentato tutto il mio corpo come un detersivo e di polveri sciolta
Lo raccolgo lo metto insieme miri confondevo resistito riuscirete a farmi sembra pensare il pensare ecco penso
Penso voi che mi tenete in questa tortura
Li vedo appiccicati con il naso schiacciato al gran Cristallo di questo Acquario dove m'avete messa a galleggiare
E mi guardate interessati
Dico dette lo spettacolo
Temete che io sappia resistere che grottesco
Ammetto lite ogni colore e fuori
Il vostro mondo fradicio in grigio la Bideri dipinto a tinte sgargianti il consenso e che la gente a consumare tutto a colori avete colorato di rosso sgargiante gli sciroppi al lampone
E che importa si procurano il cancro d'arancio brillante gli appelli come pagliacci impazziti tinge The persino le vostre donne e costringete me nel bianco perché il mio cervello si frantumi
S corpi
In tanti coriandoli i coriandoli del vostro luna park e della paura ostentata e tanta sicurezza
Ma è solo una gran paura
Che di fatto Anto Rutelli
E pazzi per questo avete bisogno di un continuo baccano di tante luci al neon colorato dappertutto e vetrine suoni e Fracasso
Ne sono la vostra paura e la paura del silenzio che impone finalmente perché voi sì avete il terrore di star soli col vostro cervello perché avete orrori del dubbio che questo vostro non sia il migliore dei mondi ma il peggiore
Il più squallido
E mi avete chiuso nell'acquario solo perché non sono d'accordo con la vostra vita
Ecco non leggero fruscio
Si apre la porta
Appare una guardiano
Mi guarda come se non esistesse come fossi trasparente
Non dice una parola
Ha in mano un vassoio con il pranzo lo posa sul tavolo
Se aveva
Richiude
Di nuovo Silenzi
Hamburger
Un bicchiere di succo di pompelmo
Verdura cotta
Una mela
E poi si preoccupano che non mi salta in testa di sul fidarmi
è tutto di carta
Non c'è né coltello mi forchetta solo un cucchiaio di plastica molle che sembra gomma non vogliono che io decido di eliminarmi quando sarà il momento giusto ci penseranno loro
Dato che in questa cella non ci sono sbarre alla finestra per poter appendere un lenzuolo una cinghia
E quindi indicarmi
Nessuno sentirà un mio grido né un lamento
Tutto in silenzio con indiscrezioni per non turbare i sonni sereni dei cittadini felici di queste nazioni unite forniti gente page sultano benpensante dormite sereni come morti
Il mio grido non vi può svegliare ma non si svegliano gli abitanti di un cimitero
Io dice ai quali cresceranno di una rabbia lo so
Saranno quelli che stanno giù assodare crepare nella sala macchine della vostra grande naso immigrati gli ultimi gli sfruttati foto tutti gli spot tutti di tutta Europa le donne
Che hanno capito la loro condizione di sottomessi umiliate e sfruttate lo capiranno perché mi trovo qui e perché questo stato deciso di ammazzarmi proprio come una strega al tempo degli esteri però io come una strega al campo delle streghe
Silenzio
Che bello il silenzio
Grazie ai carcerieri
Se mi date questo straordinario piacere del silenzio assoluto Dio fregato non riuscirete mai a farmi uscire pazza dovete ammazzarmi dal saranno in perfetta salute mentale descrive tutti capiranno
Che siete degli assassini
Vivendo già accorrere a nascondere il mio cadavere bloccare la porta il mio avvocato no oniriche mai Moffa non si può vedere si si è impiccata
No non potete assistere all'autopsia sono i nostri ferite di Stato che hanno già decretato l'ha mai morta si è impiccata
Ma non ci sono segni di strangolamento sul collo
Nessun colore cianotico sul viso
In compenso ci sono lividi su tutto il corpo via via circolare non guardare è proibito fotografare i proibito esaminare il cadavere è proibito proibito pensare immaginare parlare e scrivere veneto che pensare immaginare parlare scrivere Vito pensare immaginare parlare scrivere Vito pensare immaginare parlare scrive lo invito a pensare immaginare parlare scrivere evita pensare immaginare parlare scrive ex ante
Come una montagna
La mia morte
Va bene grazie a tutti per essere intervenuti
Grazie a tutti per essere intervenuti noi chiudiamo qui il nostro incontro buona serata