L'impatto della politica di coesione e il futuro dell'Europa

Iniziamo direi sì se presso tutti posto io vi do il benvenuto a nome del fece Valutazione impatto dal senatore pubblica questa seminario odierno di approfondimento sulla impatto delle politiche coesione
Il benvenuto non ovviamente oltre che dall'ufficio valutazioni impatto che arriva anche darla intera amministrazione salta la Repubblica comprendere preso segretario generale che si rincresce di non poter partecipare perché in cui sono in corso i lavori in Assemblea proprio sul sul disegno di legge così ha detto concretezza la S novecentoventi come sapete anche collegato alla manovra di finanza pubblica per il prossimo triennio pass si uniscono a al Benvenuto e ringraziamenti il presidente Guido Pellegrini anche il presidente Castelli che approva
Intercorso una un infortunio familiare per cui ha appena comunicato che sarà sostituito dal direttore generale dell'inferno
Non siamo organizzati così gli ho fatto una breve introduzione
La più sintetica possibile il professore Pellegrini esporrà più nel dettaglio le le principale risultanze del dossier del lavoro e poi a seguire la la tavola rotonda coordinata da da Carmine futili
Perché non potuto intervenire fisicamente mi mi hanno detto mi hanno riferito che comunque che
La vi è una una trasmissione sul canale YouTube al Senato alla Repubblica e mi sembra anche su dialoghi o sua radio radicale
Fermo restando che e Italia si occuperà in particolare poi della pubblicazione degli atti per i interessati
Alcune slide illustrative io approfitto dell'occasione diciamo così
Inserire anche né contestualizzare questo specifico lavoro nell'ambito re dei lavori dell'UPI che
Ancorché nei nei prossimi giorni saranno pubblicati ulteriori lavori quest'anno compie il suo primo anno di di attività il due mila diciassette era stato l'anno zero diciamo così agosto due mila diciassette è stato
è stato l'inizio in termini di
Pubblicazioni realizzate quest'anno invece e la la la macchina organizzativa è andata al diciamo più regime quindi mio approfitto per una risponde ad alcune domande che talvolta ci ci giungono dalle da diverse fonti per illustrare velocemente chi è UPI cosa fa
Se dovesse rispondere alla domanda e nel dossier vedete i singoli contributi sette contributi sono formulati proprio in termini di di domande domande valutative vedrete
Molti punti interrogativi al curato dei quali abbiamo provata da risposta in particolare professor Pellegrini si concentrerà sulle
Risultanza di impatto
Dicevo se dovessi dire qual è la mission in estrema sintesi del dell'ufficio Valutazione impatto
Risponde che appunto è la diffusione della cultura della valutazione all'interno del perimetro istituzionale
Quindi Nesta Gavin
Mediante la realizzazione appunto dei lavori che trovate pubblicata in una delle sezioni specifiche del sito quello dedicato appunto ai lavori di valutazione
Nel primo istituzionale quindi comporta necessità di di illustrare brevissimamente qual è la governance della dell'ufficio è va a in primis detto che è presieduto dal Presidente stesso
Presidente pro tempore
Che comunque no non opera per così dire in in splendido isolamento il presidente e coadiuvato da un comitato di indirizzo quale fanno parte i vertici politici mi sono rappresentate tutte le forze politiche e anche alcuni componenti tecnici del dell'amministrazione del Senato della Repubblica non è appunto un organo
Politico in senso in senso classico nel senso nel senso che no no no in questo Comitato di indirizzo non si volta sì decide prevalentemente la forma del consenso informato non ci sono opinioni
Più rilevante è un un un consesso di di pari
In cui però ovviamente l'opinione del più informato
Sul sulle questioni tendenzialmente prevale e il Comitato di Indirizzo però a essenzialmente la funzione di individuare le priorità strategiche quindi suggerire alla all'ufficio su quali temi a
Concentrare l'attenzione
Molti di voi spero ma hanno avuto modo di di conoscere quantomeno forse di apprezzare la documentazione parlamentare che viene appunto prodotta dai servizi documentazione in primis il servizio studi ma anche Servizio del Bilancio gli affari internazionali la qualità degli atti normativi e così via
E Urbis sia affiancata senza assolutamente sostituirsi a di uffici documentazione a sua volta in ufficio di documentazione ma in cosa
Si differenzia in particolare
Quali sono insomma i
I criteri fondamentali di azione a i servizi documentazione si caratterizzano tipicamente no per un'impostazione di assoluta imparzialità indipendenza
E un connotato che ovviamente distingue anche Lupi ma la differenza spetta la documentazione più più tradizionale e che Lupi
Non possiede invece la caratteristica che sicuramente possiedono anche di tradizioni servizi documentazione cioè quella della della neo neutralità
Esperimenti dei giudizi delle punto valutazioni che poi in termini redazionali voi trovate nelle conclusioni
Nelle indicazioni di policy per così dire dei singoli dossier soprattutto dei dossier di valutazione perché UPI non produce solo dossier di valutazione ma anche una altre collane di documentazione che rispondono all'esigenza di qui finire i caratteri metodologiche mettono biologici dell'esame quindi la collana esperienze
Una altra collana che riguarda invece la gli aspetti comparativi
A della della valutazione delle policy
Negli altri paesi anche per
Allinearsi a diciamo dei criteri di destra all'artrite io
Sempre per sempre l'imparzialità dell'indipendenza della non della neutralità si aggiunge però la la la criterio della della validità di cioè della
Fondatezza delle opinioni delle valutazioni anche delle considerazioni espresse
Nei singoli dossier cosa che meno connotata nei tradizionali dossier
Dei servizi documentazione no che hanno tipicamente un'impostazione Yesser Jesse normativa si commenta la norma eventualmente si mettere in evidenza le criticità applicative riguardo agli interpreti
Sì si spinge nel prefigurare eventuali impatti solo sempre all'interno della limitata Rigoletto e dimensione del dell'esegesi normativa cosa che invece Ubi tende appunto a superare
Sì con si caratterizza poi per un connotato appunto di di concretezza e di evidenziazione dei nessi di causalità
La risposta è un vuoto if no alla è la risposta alla domanda Cossa che risultato avrai se intendi intraprendere quella strada oppure
Sempre nel caso di questo dossier che tipo di risultati ha avuto quell'azione di policy questo caso una maggiorazione di poc'anzi la concretezza
Non abbiamo rubato il termine alla al ddl che oggi alle all'esame del Senato era già un connotato esplicitato quando la Lupi ha preso ha preso avvio concretezza significa analizzi non solo degli affetti meccanici tecnici immediati della innovazione normativa ma appunto l'individuazione dei quelli che Nenna
Fra valutatori si tende a a chiamare gli altri anzi rispetto ai più tradizionali acuto dell'azione
Dell'intervento pubblico assoluta trasparenza tutto ciò che viene prodotto realizzato compreso anche le collaborazioni le convenzioni o quant'altro gli eventi
I manuali sono pubblicati sul sito
E resi disponibili
Appena appunto validati dal presidente e da comitato di indirizzo Oltretevere connotazione che diversifica Ubi rispetto alla alla più tradizionale documentazione parlamentare e l'anticipazione dei problemi la la documentazione parlamentare tipicamente ma non solo ma non necessariamente
Segue l'ordine del giorno della commissione piuttosto che dell'Assemblea i dossi UV invece analizzano specifiche tematiche sulla base del mandato pur così come
Prima descritto cercando di anticipare le problematiche prima che
Che Casey realizzano
Cos'altro chiarezza e comprensibilità comunicabilità un intento ultimo più più ampio bastoni lunghi anche di
Per riassestare
Rep potenziare il circuito
Di della rappresentanza cittadini rappresentati in Parlamento in modo totale da comunicare anche questi queste risultanze sulla base degli input la scelta di a commenti
Per e definiti a un pubblico più ampio per cui chiunque intende anche suggerire piuttosto che a prospettare delle possibilità di di approfondimento può comunicare direttamente con lui nel senso che la comunicazione ovviamente bidirezionale
E c'è una particolare lenta si forse l'aspetto su cui tipicamente della la l'amministrazione parlamentare fa un po'più fatica una particolare anche se sulla comunicabilità dei contenuti quindi a avvalendosi avvento delle professionalità della comunicazione del del giornalismo
O quindi anche coinvolgimento interazione integrazione in ultima analisi contro networking di dei della più ampio pubblico dei dei destinatari dell'azione dell'intervento pubblico coinvolgimento dei cittadini interazione con le persone ego le organizzazioni interessate e quindi questo significa anche a valersi del patrimonio informativo delle delle amministrazioni pubbliche mediante convenzioni con Istat Bankitalia
O con organismi di provenienza accademica o associazioni quale i due che oggi insieme a Noemi rappresentano questo dossier la rendicontabilità le cantabili liti
Questo si realizzerà
Al regime mediante la pubblicazione di un apposito manuale delle procedure delle prassi che è in corso di realizzazioni capire bene che finché non si è assestato il modello organizzativo e le procedure un manuale di accountability
E ancora in divenire e qualcosa che anche qui proviene dall'esperienza del dei dei servizi documentazione parlamentare che tipicamente ad inizio legislatura oppure a domanda diretta dei
Dei parlamentari rendono noto qual è la mappa organizzativa lo strumentario utilizzato per realizzare la le proprie
Considerazione nel caso punto del sevizio di bilancio altri servizi questo si realizza in termini materiali ad inizio legislatura con la pubblicazione di un dossier che si chiama Punto dossier di inizio legislatura in cui sono squadernati alle sulle modalità di analisi dei problemi e quindi gli strumenti e le tecniche utilizzate
Uno è uno di quei dossier che comparizione snatura viene raccomandata la lettura ai parlamentari montare da dopo fare loro modo di familiarizzare appunto con l'ambiente parlamentare con la documentazione che vieni diviene posta
A disposizione per esercitare al meglio il mandato
La la domanda che mi Cicci c'è stata posta più più colleghi componenti del gruppo di lavoro che compone Ubi
Hanno si sono visti chiedere che tipo di valutazione appunto qual è la finalità quindi lo strumento delle valutazione
Per quali finalità e utilizzato perché nelle pubbliche amministrazioni e le
Il il termine utilizzato con varie finalità talvolta e con generando equivoci tra i diversi strumenti nell'ambito appunto dalla collana Cremino cui dicevo prima strumenti questo aspetto metodologico è stato è stato chiarito lo trovate nella contro Mark impieghi a tempo la bontà di a
Di vedere
Navigare sul sito sulla sezione del sito Senato
In cui è contenuto appunto la documentazione Woody troverà un apposito quaderno nella collana Strumenti mi sembra che sia il numero dei che appunto esplicita quel questi aspetti quale valutazione per quale finalità perché la valutazione ovviamente siamo nell'ambito pubbliche amministrazioni sott'sono soprattutto le prime le prime due delle cinque
Definizione di valutazione che sono più comunemente utilizzate valutazione come strumento per individuare i meritevoli allocare le risorse analisi costi-benefici
Così via
Strumento per controllare le performance delle delle organizzazioni questo ancora più noto le pubbliche amministrazioni quindi perde il controllo della Performance
Più
Attinente
All'attività di uve invece sono altre tre definizioni di valutazione come strumento per rendere conto delle realizzazioni e tipicamente un po'l'oggetto del dossier che viene presentato oggi analizzare criticamente l'implementazione nella chiave tipicamente ex post e infine misurare gli effetti delle politiche
A questo punto dà luogo a una serie di tipi di valutazione che a loro volta possono essere poi in Casellati in quel in questo schema a cinque
E visto prima la costi-benefici a costi efficacia l'analisi contrapporrà controfattuale quella basata su esperimenti controllati randomizzati oppure quella basata sulla reputazione
Sono questi poi a questi ma strumentario tecnico peraltro è approfondito nel corso nell'ambito di di più master sulla valutazione politiche pubbliche che
Il prossimo anno
Giungerà alla sua terza edizione che
Primo master
Organizzato all'interno delle aule parlamentari di secondo livello realizzato insieme alla di Università Ca'Foscari di Venezia in collaborazione con la con la Assemblea con la
La la presidenza dei le assemblee regionali e ARBAP analisi di implementazione rilevazione di effetti percepiti dai beneficiari e le consultazioni in questo pratica ridefinizione del circuito della rabbia e la rappresentanza della
Della interazione
Cittadini rappresentate le consultazioni pubbliche pure costituiscono un elemento rilevante
E all'interno del sito UPI trovate anche una specifica metodologia ufficialmente approvata dai dalla mia dal dal Senato della Repubblica disciplina le modalità di realizzazione delle consultazioni pubblica
Mi consta che sia il primo esperimento di definizione delle modalità con cui devono essere realizzate le consultazioni pubbliche quanto meno a livello europeo poi c'è appunto l'analisi del carico dei costi amministrativi per i privati poi modello tipico dell'N K R. tedesco insomma lei le metodologie ma anche gli las lo strumentario dell'attività di valutazione e utilizzato per realizzare diversi dei dossier che sono pubblica
In ciascuno di loro
è chiaro che qui questa questa slide vuole vuole dare l'idea del fatto che in in un certo senso Lupi si pone il problema di di come semplificare la complessità della decisione politica nel rapporto cittadini rappresentati e qui una
Un esempio di di una complessità relativamente risolvibile con l'esplicitazione del del dell'intera interazione del framework istituzionale
Può essere quella relativa alla all'analisi della verifica degli effetti finanziari dei provvedimenti dovrebbe appunto i diversi attori il Parlamento il ministero dispensa ma anche l'apparato di governo con tutti i suoi componenti ma compreso la presenza Repubblica nella è la fase sposta
Ora vi dicevo tutto è contenuto nel sito tutti vi rinvio al sito per ogni curiosità specifica relativa appunto al cosa fa come opera da chi è composto come comunica in una serie di sezioni
Questa è in fase anche su più contenuti sulla comunicazione dal luogo anche alla alla realizzazione di dossier che in realtà sono più che delle analisi di impatto sono delle mappe cognitive su tematiche di di interesse di particolare interesse ancorché Ubi non insegua l'attualità proprio perché appunto non non
Non realizzano analisi dei provvedimenti in corso di esame ma quando una tematica nell'ambito del Comitato di Indirizzo viene
Individuata come particolarmente critica nette su
Su suggerimento del comitato di indirizzo può essere realizzato uno specifico approfondimento l'ultimo in ordine cronologico appunto una mappa ragionata di tutti gli strumenti che sono posti a difesa della vedete delle donne per contrastare appunto il fenomeno particolarmente odioso della violenza di genere solo per fare uno specifico ma senti aree tematiche in cui ritrovata appunto in Casellati diversi dossier anche se le aree tematiche hanno un valore per lo più esemplificativo perché sempre ovviamente difficile individuare una tassonomia ragionata
Come sono organizzati i dossier quindi vedete indicati alcuni come dicevo prima si cerca di rispondere a domande di policy e così all'interno del sapete del dossier quello sul sulle spese Tiscali sia cercato di dare risposta a una domanda che emergeva
Nel Comitato di Indirizzo quando si è sì
Si è posta la domanda come
E quanto e se è possibile ridurre la famosa platea delle fiscale spente sulle spese fiscali
In quel caso do solo un esempio dell'interazione all'interno vezzo è stata per così dire ridefinita la domanda e detta non non ti diciamo quanto con italiani e diciamo
Di tutto questo novero che voi trovate anche allegato nel rapporto spese fiscale tabella uno dell'eros
Della bilancio dello Stato di diciamo quante sono quanto costano nel complesso chi ne beneficia e vi diamo risposte quindi al politico come ha cittadino ha domande atto incontri ha spesso in spendi che cosa sono ma anche a cosa serva no come funziona ciascuna ciascuno di loro chi sono i beneficiari abbienti in termini astratti aggregati e così via una serie domande che aveva con un apparato di rappresentazione poi cerca di evidenziare al decisore pubblico in intesa in termini molto ampi che spazio di decisione che spazio di intervento è possibile operare su ciascuna tematica e per questo che appunto ogni singolo dossier spesso è intitolato va con a specifica domanda anche appunto prefigura quella che è la risposta e la possibile eventuale opzione di ipotesi
Non non entra in ciascuno dei dossier punta il rinvio un tale alla lettura di ciascuno di loro secondo dello specifico interresse
Così appunto per il tema delle delle aliquote marginali no sempre dibattuto soprattutto quando si si ipotizzano interventi sulla struttura della tassazione personale
Il dossier Grandi Progetti sul tema della valutazione delle progetti infrastrutturali e così via gli affetti del riordino delle Province
Un ragionamento sulla effetti della sedazione casuale dei commissari rispetto alla miglioramento della qualità dei docenti che non non chiamo in causa il professor Federico
E così via
Di qui vedete appunto evidenziati ciascun singolo frontespizio del dossier dei singoli dossier di ogni dossier viene realizzata anche una reazione ristretta per chi come si suol dire ha poco tempo per approfondire
Poco tempo per leggere cento duecento trecento pagine vuole Avola vere
Come oggi ne sempre più necessariamente nella cultura del della della velocità del della sintesi il succo del concentrato del dossier
E così via
Le aliquote per la nipoti effettive per le spese fiscali
Per il tema della parità di genere
Ora se questo era l'Anm ha davvero estrema sintesi quello che è stato fatto cosa resta da fare nel prossimo futuro su Cossu cosa si sta ragionando in primis si ragiona su come se e quanto istituzionalizzare ulteriormente UPI lui è un gruppo di lavoro quindi interseca trasversalmente una sorta di di modello Amatrice tosto che a Progetto l'organizzazione
Hanno amministrativa quindi coinvolgendo più persone all'interno di diversi servizi perché ovviamente la valutazione e le politiche pubbliche necessariamente comporta necessaria dalle grazie non solo dei giuristi ma anche degli economisti
E gli ingegneri informatici piuttosto che dei giornalisti dei dei sociologi e anche soprattutto
Last but not least dei statistici
O possibili modelli evolutivi non è questa la la sede per approfondirli
Mau
Una delle la la soluzione più semplice modello di riferimento può essere publicae cantanti del modello anglosassone piuttosto che un comitato bicamerale ad hoc punto operi la valutazione politica pubblica ovviamente supportato da un'apposita a struttura altro tema in discussione nel prossimo futuro è appunto lì come si e quante integrare e i lavori e le riflessioni di Ubi all'interno delle tradizionali
Procedure informative parlamentari perché per ricorrente la lamentazione anche nei nei dibattiti parlamentari sulla mancata risposta tardiva risposta insufficiente risposta rispetto agli atti di sindacato ispettivo
In questo senso si sta ragionando sull'ipotesi di usufruire di utilizzare Ubi per dare risposte là dove appunto non anche per questioni di tempo di organizzazione dei lavori delle Commissioni piuttosto all'Assemblea si può solo sopperire eventualmente con questo strumento alla laddove appunto la procedura ordinaria di invasione del gli atti sindacato ispettivi
Lamenti delle delle carenze come dicevo prima il tema della ante bibliche ma Metaponto risotto
Al quanto prima con la redazione di un manuale delle regole delle fonti delle prassi di lavoro che semplicemente dovrà indicare come si scelgono i temi come vengono analizzati con quali procedure e con quali strumenti con quali supporti tecnici e e soprattutto informativi si sta ragionando su un ampliamento del fatto checking e quindi in epoca di come si dice di difetti news piuttosto di di di posta verità cercare di
Dire
Ho esprime
Una ragionamento specifico su temi che punto a si diffondono e possono dar luogo a delle incongruità rispetto anche alla politiche pubbliche in essere è uno degli altri temi su cui si sta ragionando le poi c'è il tema dell'apertura la discussione pubblica di ciascuno dei singoli dossier di quelli più importanti di quelli che si prestano a questo tipo di
Di attività e puntellare l'occasione odierne proprio gialla una delle realizzazioni di quest'anno
Ulteriore evoluzione della attività di DVD in collegamento con i processi decisionali europei un un un approfondimento del contributo del del singolo sapere esperienziale quindi un ulteriore maggiore coinvolgimento delle associazioni ai gruppi tosto che a insiste
E a quante altre che appunto fanno valutazione come si dice sul campo
Infine del rafforzamento anche il contributo di lunga ai processi di governance multilivello questo il motivo per cui tra le prime primissime
Convenzioni è stata quella con appunto le assemblee legislative regionali con Lights re con con a con la massiccia partecipazione dei funzionari delle assemblee regionali al must valutazione secondo livello ma in valutazione delle politiche quindi c'è ancora molto da fare ancorché appunto UVA abbiano un un anno di vita e poi c'è una anche ultimo tema l'integrazione tra le consultazioni pubbliche e processi UPI un modo pare da affiancare alle consultazioni pubbliche una volta deliberate e nota poste in essere una documentazione ad hoc
Tipicamente appunto ex-ante rispetta le eventuali
Consultazioni pubbliche ripeto sul sito un ritrovate appunto le linee guida per le consultazioni volta per volta
Promosse dal Senato
Linee guida che si assestano su undici principi io non entro in ciascuno di questi maschi che sito sì sì come si dice si illustrano da soli l'imparzialità lealtà accessibilità impressione trasparenza
Pubblicità dei lavori chiarezza
Del mandato tutela della riservatezza di quanti partecipano alla consultazione tempestività nella realizzazione strutturazione riscontro nei risultati perché tanti contributi poi vanno sistematizzato e ai fini palco di comporre un quadro finale
Io volumi scusate se mi sono dilungato troppo su su sul tema Ubi ovviamente
Ci impegna in prima persona oggi
Presentiamo questo sì questo lavoro sull'impatto la politica di coesione non si poteva non risponderà appunto a una istanza che è venuto dal Comitato di Indirizzo perché come sapete la politica di coesione a
Il suo impatto complessivo in termini di risorse finanziarie erogate impegnate ne fa appunto la la politica principale dell'unione europea
E la valutazione in questo caso appunto si è concentrato sull'Olimpo sull'impatto e quindi su spetta a quella categorizzazione in cinque sulla in cinque tipi di valutazione sulla valutazioni di che cosa non ha funzionato volturazione cosa non non funzione
Per le politiche europee
Di coesione e il professor Pellegrini darà risposta ai ai che emergano dal dossier il dossier si compone di sette contributi quattro domande valutative sono con contenute nei primi nella parte europea V prima domanda valutativa
L'aumento della dotazione dei fondi strutturali può aumentare anche sempre l'impatto della politica sul territorio
Il contributo appunto e posso Pellegrini c'è qua il secondo contributo Pratesi per bocca risponde invece a nostro tirando tre domande
Il tema è appunto quella del capitale territoriale quanto il capitale territoriale in una determinante per spiegare l'impatto della politica posizione sulle singole regioni e inoltre l'ulteriore domanda io elenco per velocemente che la relazione tra capitale territoriale e politica regionale dell'Unione europea e quindi quale efficacia può essere associata alle politiche che agiscono invece su gli è elementi immateriali piuttosto che sugli elementi materiali
Terzo contributo appunto e il mio dichiara meno le invece una riflessione non poteva che essere così in questo nel mio caso sul tema delle delle condizioni istituzionali che consentono i nelle diverse esperienze europee e quindi la qualità della governance
Che consentono appunto di individuare sì e quanto una politica raggiunto
Il suo obiettivo la politica di coesione caso dispendi specie che fa emergere il tema sempre più volte dibattuto dibattuto della capacity building da realizzare all'interno delle dei soggetti che si occupano di implementare la politica della della politica di coesione l'ultimo contributo della prima parte invece ragiona sulla necessità di bilanciare eventualmente quindi operare una nuova considerazione del ruolo dei singoli paesi membri
Crescenzi e Giua hanno dato un contributo in via possibilità appunto di adattare la politica alle esigenze e gli obiettivi generali di ogni singolo a stato membro questo per la dimensione europea per la dimensione invece nazionale contributi sono tre
Quello di Coppola Vespetta Knicks
Marinuzzi e Tortorella anzi
Concentro sul tema e la capisce età della politica di coesione e di incidere sulla crescita e sul livello dei servizi essenziali caso classico tipico per il caso di Abruzzo nove quando uscito da dall'Obiettivo uno norma più avuto i livelli di PIL che erano prodotti dalla
Differenziali dall'intervento alla politica di coesione
Secondo contributo albanesi De Blasio o se i trasferimenti hanno rischiato poi quindi un processo di crescita autosufficiente comizi hanno contribuito alla convergenza regionale e infine il contributo di di di di più ampio spettro coinvolge anche le altre politiche dell'Unione Europea Petraia Provenzano
Dopo l'allargamento a Est in particolare come ha saputo a farlo
Ha determinato una ampia redistribuzione delle risorse per la politica di coesione quanto appunto quali sono le interminabili queste divergenze e come le diverse politiche dell'Unione si devono coordinare
Nell'ambito della della politica di di coesione
Non vorrei soffermarmi più su altre domande valutative appunto il vino di rinvio alla alla lettura del dossier me
In particolare sul sulle conclusioni su queste si soffermerà professor Pellegrino in nato questa divisione dei ruoli
Mi resta solo da
Fermo restando le possibili le le con le principali conclusioni di di policy in termini di opzioni di miglioramento delle efficaci e della politica di coesione
Quello che emerge in estrema sintesi è nella lane la l'opportunità di rendere maggiormente complementari gli obiettivi alla dotazione di capitale
Territoriale e consentire una maggiore flessibilità rispetto alle esigenze e agli obiettivi generali di ciascuno Stato membra quindi non una soluzione
Unica per tutti ma una più adeguata differenziazione
Rispetta le esigenze territoriali come dicevo ovvie totalmente aperta nell'ambito dei criteri obiettivi ai contributi di sia dei i soggetti con i quali sono state stipulate apposite convenzioni sia i contributi di singoli cittadini ampiamente per il canale da casella di posta elettronica qualsiasi altro con sgomento che venga e tenuto a idoneo grazie
Allora mille Renato
Ottima introduzione
Io presenterò in maniera estremamente
Il nel dossier che abbiamo preparato
Cercando di capire in fondo quali sono comunicazioni
Che alla fine in altri lavori presentati ben
La sconsacrazione
Che alla fine ci danno i lavori presentati
E vedere come queste conclusioni poi possono essere utili ovviamente per il futuro della politica di coesione la nuova fase di programmazione lanciando quindi la palla alla tavola rotonda allora perché questo dossier dove nasce allora dossier nasce in primo luogo per come dire rispondere alle sei domande e direi anche dei luoghi comuni che spesso vengono fatte rispetto alle politiche regionali e alle politiche di coesione no in primo punto c'è chi dice che non c'è valutazione ne spendiamo ma non sappiamo quali sono i risultati perché non è vero
Perché in Italia abbiamo tanta valutazione un'ottima valutazione non sempre ma spesso un'ottima valutazione da un certo punto di vista a livello europeo siamo coloro che producono per vari motivi una valutazione buona e di livello
C'è molta gente che dice che la politica regionale alle politiche di coesione europea solo un enorme spreco di risorse
E quindi
Crea sostanzialmente in efficienza e quindi il dossier prova a rispondere anche questa
Diciamo a questo luogo comune segnalando che invece molto spesso questo non è vero anzi ha avuto conseguenze importanti per lo sviluppo delle regioni più arretrate d'Europa
E infine molto spesso la politica regionale europea viene considerata solo un mese un insieme
Di
Regole inutili spesso confuse
E questo non è vero come vedremo invece queste regole servono anche a far funzionare
Il l'azione della politica
Quindi il dossier parte per rispondere in maniera non accademica ma abbastanza chiara su questi problemi
Perché la politica regionale europea dove dobbiamo considerare che la politica di coesione e il sostanzialmente più grande esperimento al mondo le risorse finanziarie
Per lunghezza di trasferimento di reddito fra Regioni e Frascati
Quindi è la politica regionale per eccellenza quindi quando noi proviamo a valutare la politica europea in realtà stiamo valutando la politica regionale
Se la valutazione delle politiche regionali europee
Non è soddisfacente dal TAR stiamo dicendo che le politiche regionali non sono soddisfacenti e quindi come dire è è un punto di partenza fondamentale ovviamente data la dimensione anche finanziaria di queste politiche
Non siamo i soli a far valutazione esistere una grande morte di lavori di valutazione nel tempo che se mano mano raffinata
Sia nei metodi
E sia anche negli atti
Quello che è successo però e che in realtà non esiste un parere univoco
Sugli affetti delle politiche in realtà quello diciamo disturbi specialmente di studi iniziali mostravano una grossissima variabilità nei risultati dovuti alla scelta del Periodo dovute alla scelta del metodo dovute anche alla scelta
Delle regioni che si stava guardando
Solo ultimamente io direi solo ultimamente voglio dire stiamo pagando degli ultimi cinque anni
Se iniziato a vere un incerto consenso sui risultati della politica ed è questo che noi vogliamo segnalare anche nel nostro dossier quindi diciamo quello che la letteratura diciamo all'Accademia segnale anche le politiche europee in media hanno un effetto positivo significativo dal punto di vista statistico
Purtroppo piuttosto modesto rispetto alle tante risorse che sono impiegate l'aspetto però ancora più importante particolare importante dei policy maker
E che l'Effetto medio ma in realtà diventa poi un effetto estremamente eterogeneo dove l'eterogeneità dipende dalla dimensione dalla
Diciamo dalle risorse del territorio dal coordinamento delle politiche e quindi nel nostro dossier affronteremo i vari temi e cercheremo di spiegare quali sono le fonti alla base
Di questa eterogeneità quindi alla fine diciamo il messaggio che noi vogliamo dare
Innanzitutto di segnalare i risultati più recenti in tema di valutazione
Capire e dare delle indicazioni
Su quale occasione in quali contesti la politica risultata particolarmente efficace in qualità ed invece non è risultata efficace
Come ho detto segnalare l'eterogeneità degli affetti e quindi far vedere come gli affetti si differenziano rispetto all'intervento allegato dei caratteristi che ha distrutto dei territori le capacità istituzionali il contesto sociale
E poi un altro punto importante verificare se esistono degli affetti il Paese
E gli effetti Paese sono gli effetti delle regole che il Paese ci dà però gli effetti della struttura istituzionale del Paese è uscita e come vedremo esistono delle differenziazioni abbastanza netta
Allora io non non parlo direttamente dei singoli lavori di questo ne ha già parlato Renato io provo solo a fare un'estrema sintesi
Dei risultati che noi abbiamo ottenuto e di come questo possa essere utile di questi risultati possono essere utile per la nuova fase di programmazione quindi
E cosa ci dice che cosa abbiamo imparato dalla lettura del di questo dossier
Allora la prima cosa secondo me che sembra banale ma banale non è un e che non esiste una relazione semplice non esiste una relazione lineare fra quantità di finanziamenti cresce
Ove
Non è vero che se io mento la dotazione di fondi
Sul territorio questo determina sempre un aumento dell'impatto della politica anzi ci sono in alcuni punti in alcuni casi
In cui superato un certo livello la metà dei finanziamenti non aiuta
Ci saranno vari esempi di questa adesso non voglio prendere esempi italiani per vari motivi prendo l'esempio della Spagna dove è stato molto studiato in cui c'è stata addirittura in alcuni lavori in mostra un eccesso di infrastrutture si è speso bene ma sospeso infrastrutture certo punto diciamo il contributo marginale nuove infrastrutture praticamente zero quindi l'analisi Moussa che esistono dei miglioramenti e possibili miglioramenti rispetta l'allocazione delle risorse in particolare
Modificando l'allocazione verso Pd modificando il intensità riducendo l'intensità di finanziamenti verso le Regioni che sono state sono verrà finanziata e e ridistribuendo fra gli altri Paesi
E questo il risultato di un primo lavoro
Però questo non deve essere interpretato
Banalmente come una riduzione della politica beh questo è un punto importante
Molto spesso questa incapacità di saper sfruttare bene i sopraffino insegnamenti è dovuto al fatto che capitale territoriale esistente
Nelle aree che non è capace di assorbire
Questi finanziamenti ed alcuni studi mostrano in maniera molto chiara questo fatto
Ovviamente il concetto di capitale territoriale capita è un concetto piuttosto nuovo che comprende il capitale umano valutazione istituzionali le capacità
E la dotazione anche infrastrutturale
Quello che risulta chiaro dal dossier e che non esiste una politica che va bene ovunque
Non esiste una politica che noi possiamo applicare come un blocco unico
Dappertutto perché sappiamo che funziona non è
E quindi la politica si deve adattare a livello alle capacità istituzionali
Quella che noi chiamiamo la disponibilità di capitale territoriale solamente in questo modo si possono mettere le premesse per una crescita di lungo periodo dell'aria
In particolare
Questi lavori mostrano come sono proprio gli aspetti e le condizioni istituzionali quindi la qualità della governance che contano
Per l'implementazione e quindi l'impatto della politica questo non è un tema solo italiano ovviamente è un tema europeo ci sono molti lavori adesso che segnalano l'importanza questa della capacità belle capacità istituzionale di assorbire la politica ci sono alcuni diversi punti in cui il documento affronta questi aspetti un punto particolarmente importante
La necessità di stabilire una coerenza tra i diversi tipi di interventi anche diversi livelli quindi diversi il livello comunitario a livello nazionale il livello regionale
E questo deve quindi bisogna cercare di ottenerne una coerenza dall'intervento talvolta anche centrali Zago quindi bisogna scegliere una struttura organizzativa una struttura di governance opportuna in modo da rendere coerenti i diversi interventi che insistono sullo stesso territorio
Un altro punto che però segnalano i nostri lavori e che esistono delle tiare differenze tra l'efficacia delle politiche nei vari Paesi
In particolare ad esempio
Il l'efficacia generate dalla politica in Europa dipende dal fatto che questa politica è stata molto efficace per esempio in Germania
Meno efficace per esempio gli Stati
Del Mediterraneo
Allora perché questo questo dipende dal sistema di regole e dal sistema di
Diciamo la struttura istituzionale diversi paesi person tema importante perché è un tema che riguarda voi la capacità del nostro Paese di poter gestire bene questi fondi l'indicazione che dal dossier guardate
Guardate che alcuni sistemi di regole funziona meglio che in altri
E questo ha un impatto sulla valutazione dell'Empoli
In particolare come abbiamo visto questo impatto sulla sull'uso dei fondi in Italia in alcuni lavori sì segnala alcuni problemi problemi noti mostrando scoprendo niente di nuovo tempio la progettualità la frammentarietà degli obiettivi purtroppo la lentezza delle esecuzioni
L'uso certe volte eccessivo di politiche incentivazione
Piuttosto piedi infrastrutturazione sono tutti elementi che possono spiegare l'impatto ridotto minore non ridotto minore cioè la politica
Europea in Italia rispetto all'impatto dei centri per
Anche questo problema del coordinamento
Di cui abbiamo parlato è anche specifico per l'Italia
è anche vero che molto spesso il sistema di regole fattosi che
Diciamo alle politiche comunitarie fossero non solo ben dotato dal punto di vista finanziario ma in un certo qual modo deve rendere se particolarmente efficace rispetto anche alle politiche nazionali e questo deve essere un esempio nella ricostruzione del sistema di regole che noi in parte auspichiamo
La domanda ovviamente che ci interessa se poi alla fine queste politiche hanno avuto capacità di innescare processi di convergenza di lungo periodo
Purtroppo da questo punto di vista la risposta del dossier non è particolarmente confortante perché perché l'impatto che noi vediamo è un impatto come dire
Di breve periodo
Quando le politiche funzionano
Purtroppo è l'esempio dell'Abruzzo cc dice che non si riesce a cambiare completamente non sono riuscite a cambiare completamente la traiettoria
Il dossier synth si interroga su uno dei sui motivi di questo è uno dei motivi chiaramente dovuta al fatto e le politiche che noi stiamo guardando le politiche di coesione sono solo come dire una frazione delle politiche nazionali che intervengono sul territorio perché le politiche nazionali che intervengono sul territorio sono tante
Le politiche delle dunque della
Dell'istruzione alle politiche della salute sono tutte politiche e intervengono sul territorio con effetti che possono essere DiVersi all'interno dei territori e quindi non possiamo gravare la politica
Solamente la politica di coesione
Dell'oggi come direbbe l'impegno di portare al convergenza lo sviluppo dei
Delle diverse regioni senza considerare quello che fanno le altre politiche quindi
Sospeso come dire e vero e da sola la politica di coesione non ha avuto dei risultati straordinari però non dimentichiamoci che solamente una parte ridotta delle politiche che agiscono sui territori
Quindi in estrema sintesi
Quale diciamo quali sono le indicazioni e possono essere utile allora predicazione è una buona notizia ovviamente che la politica di coesione funzionato
Ha funzionato
Dove ha fatto diciamo aiutato sicuramente la crescita del giorni ritardo di sviluppo purtroppo questa aiuto non è un aiuto tale da farsi che
Queste regioni sono andate come si dice in convergenza rispetto alle altre è uno dei motivi e che le politiche come ho detto alle politiche in questione sono solo le politiche regionali in generale sono solo parte
Delle intese politiche che agiscono sul territorio
Quindi è giusto continuare queste politiche è importante finanziarie queste politica ma soprattutto bisogna introdurre Maggiore flessibilità dispetto a quanto presente organizzato sul territorio e maggiore coordinamento a livello tardive i diversi livelli politica anche eventualmente come accentramento di competenze
E questo richiede
Anche un intervento sulla costruzione e gestione del politica a livello nazionale regionale in quanto diciamo nella scia di quanto avvenuto nei grandi Paesi europei grazie mille
Insomma sono state formulate domande date tutte o quasi le risposte coi adesso possiamo iniziare la la tavola rotonda cui chiamare al tavolo tutti di Scala Santa sono stati chiamati Antonino Caponnetto
Professor Giannola
Ambasciatore per mano li feroce professor Zanardi rappresenta correlato motivo per
Coordinamento è affidato a un professionista assoluto della comunicazione dei temi della economia che Carmine fontina Grana bisogna di presentazione
Perfetto grazie
Buongiorno a tutti
Allora
Di
Anche se ringrazio il dottor Loiero della riproduzione comunque mi mi presento brevemente diciamo a mia volta perché
Sono appunto Carmine Fotia della della redazione romana del Sole ventiquattro Ore per la quale seguì temi di il politiche di sviluppo politica industriale ma anche mezzogiorno e appunto fondi europei politica di di questione e quindi proprio questo invito che mi è stato formulato è stato parzialmente gradito perché abbiamo già scritto qualche tempo fa di di questo rapporto
E che per noi del sole che seguiamo questi temi cerchiamo di seguire questi temi con una certa frequenza rappresentato devo dire anche un po'una una chiave di lettura diversa perché spesso ne e che qui si può fare anche un parzialmente autocritica
Ci si concentra sul dato quantitativo nell'analisi dei fondi europei sul ritardi dispensa su quanto ci manca per raggiungere i target per fine anno che ovviamente è un tema centrale
E e cruciale che avremmo chiesto anche al al ministro però c'è anche un però ovviamente di qualità della spesa di capacità progettuale
E di difficoltà tipicamente italiana in questo senso che emerge da questo rapporto qui ci ha consentito anche di di raccontare della politica di coesione da un punto di vista un po'diverso che a volte trascurato
Brevemente il Suma quei passo la parola ai relatori mi mi soffermo su tre aspetti che che mi e che ci hanno colpito che mi hanno colpito uno è proprio questo e quindi capire
Qual è il problema progettuale di di programmazione che che evidentemente da anni da decenni ci limita e l'efficacia delle politiche di coesione ed è sarà una delle cose che provano a chiedere ai nostri re relatori
Anche perché probabilmente una una parziale risposta cioè in alcuni numeri che sono stati anche di recente folli dalla anche la presidenza del Consiglio ad esempio sulla difficoltà di realizzazione di di alcune opere la prego da un altro punto di vista no se in Italia si parla del cinquantaquattro per cento dei dei tempi per realizzare un'opera pubblica sono tempi di attraversamento
Quindi tempi intermedi di valutazione di armi di passaggi con le amministrazioni locali soprintendenze valutazioni ambientali e conferenze di servizi puramente c'è anche un tema proprio di poi pratico per l'amministrazione di mettere di scaricare a terra diciamo le la spesa
Questo è è un aspetto l'altro aspetto è è sicuramente questo è una cosa che che hanno il sole ha sempre diciamo interessato
La la reale capacità dei fondi europei di essere aggiuntivi no in parte anche questo Pellegrini e le sue slide sono lo ha sottolineato e c'è un passaggio del del rapporto molto interessante resi si dice che le regioni ed ex Obiettivo convergenza a hanno beneficiato di più del doppio di fondi strutturali rispetto a alle altre aree e questo è servito a diciamo a a compensare l'esiguità dei fondi ordinari nove un effetto di sostituzione abbastanza improprio
Un'ultima cosa sicuramente questo però stimolare anche i nostri interlocutori
Che cosa questo rapporto ci consente di
Su che cosa ci consente diciamo di via ampliare la riflessione no in vista del nuovo ciclo di programmazione due mila ventuno due mila ventisette quali sono evidentemente gli errori fatti che con le nuove regole
Auspichiamo potrebbero essere quanto meno riduttivo
Quindi mi sono un po'gli gli spunti di di lavoro direi a questo punto inizierei con la tavola rotonda poi vediamo basi anche i tempi che ci siamo nel fare il due due giri partiamo chiaramente con con il primo e con Antonio Caponnetto che direttore generale dell'Agenzia per la coesione
Territoriale
Che
Da da tre mesi si è
Insediato quindi la prima cosa che chiaramente gli chiederei diciamo che situazione
Ha trovato e poi dal suo punto di vista che idea si è fatto di questo grido da dall'arme che emerge dalla dal rapporto della difficoltà di
Capacità sul territorio evidentemente di portare avanti no la progettazione
Grazie
Anzitutto mi scuso uditorio come capi
Ed è sentite o ori tono di voce particolarmente basso ma a microfoni penso mi aiuteranno
Allora naturalmente reagisco anzitutto a alla alla prima alla domanda la prima domanda quella diciamo più contingente
Perché capisco che è un elemento impellente
Al trentuno dicembre si effettuerà all'Aula la prima verifica del ciclo di normazione quattordici venti sulla realizzazione da detta dispensa no sarò qui a ripetere che l'Italia
All'indietro uomo lo stesso quotidiano alla ben ventiquattro nove a ma ha ha dato un'informazione esauriente su su questo fatto come sempre come storicamente succede in tutti i civili
C'è stato un uno sprinter che sostanzialmente partito nella nella seconda metà dell'anno quindi tutte le amministrazioni e tutte le regioni devo dire si sono mobilitate alla Massimo anzitutto per riportare in vista la spezza che era stata fatta
Perché certamente vi fornisco un dato che è stato reso pubblico è stato reso pubblico il nel mese di ottobre quando il ministro del sud è andato alle commissioni parlamentari del Senato per esporre le proprie linee programmatiche ha indicato sulla base di dati della fine di settembre
Un rischio di disimpegno di risorse quindi per vendita di risorse provenienti al bilancio dall'Unione Europea
Rischio diciamo dichiarato dall'agenzia che dirigo di compreso tra seicentocinquanta e settecentocinquanta milioni
In realtà meno pubblico ma posso dire che sei ministro avesse scosso le sue dichiarazioni programmatiche prima dell'estate e io e ci fossi stato io suggerito di dire in quella sede che ovviamente il Parlamento di parlare di una stima di rischio
Del intorno a un miliardo o naturalmente non è pensabile messi faccia adesso io auspico
Sono già in grado di dire che questa cifra si è enormemente ridotta e che quindi l'ordine di grandezza
Permettetemi di ecco di parlare solo in ordine di grandezza
Ma direi che in questo momento Lare di rischio intorno a un da centinaia di milioni con a una tendenza a ridursi
Ulteriormente il giorno dopo giorno capirebbe che si tratta di una situazione che addirittura evolve nel corso delle ore ma quello che mi preme dire e che chiaramente questo non può significare improvvisamente ci si è messi a spendere nessuno può seriamente pensare semplicemente la spesa fatta è stata portata controllata validata caricata sui sistemi di monitoraggio è stata portata visibilità
Questo allora mi porta a esprime innanzitutto una riflessione che secondo me è centrale rispetto a questa giornata
Ed è quella che noi in realtà delle politiche di coesione
Sconosciamo tutti i difetti perché sappiamo tutto delle politiche di coesione
Non credo che esista politica pubblica in Italia che sia maggiormente monitorata e i cui risultati intermedie di monitoraggio di valutazioni
Abbiano una maggiore visibilità
Se leggiamo o sentiamo spesso anche in in tv parlare
Virgolette male dei fondi europei e e del fondo del del cugino Fondo sviluppo e coesione in realtà e perché noi sappiamo tantissimo quasi tutto di quello sappiamo per esempio
Qual è il livello di spesa luogo lo lo possiamo conoscere appunto giorno per giorno sapere quanto certificata abbiamo dati di monitoraggio e abbiamo soprattutto questa scadenza che data dall'n più tre nel caso dei fondi europei cioè sappiamo che ha scadenze periodiche sira ci sono degli obiettivi di spesa si va a controllare se quegli obiettivi di spesa sono stati rispettati affronta il mancato rispetto degli obiettivi di spesa
Invece e ci sarebbe una una sanzione molto precisa che la perdita di risorse questo sistema questo apparato non presidia altre politiche pubbliche
E quindi e questo naturalmente che produce una piccola consentitemi di dirlo distorsione cognitiva
Nel senso che noi naturalmente quindi pure vediamo tutto quello che non funziona e e ci sono molte cose ovviamente che non funzionano
Assolutamente ci mancherebbe
Sui fondi europei ma non vediamo non abbiamo la stessa percezione esistono tantissimi programmi dispensa sulla sanità ha o sul sul sull'inclusione sociale che sono stati varati anni che anni fa parte ovviamente di spesa ordinaria
E i cui livelli di Spesal non non sono noti sono monitorati solo periodicamente ci sono delle relazioni sicché le amministrazioni devono in viale
Periodicamente anche qui in parlamento ma spero mi darete atto che numero contengono mai la stessa ricchezza di informazioni e la stessa anche tempestività che invece alla politica del di coesione quindi rivedo questo secondo me è una cosa da tenere presente perché altrimenti
Noi come dire rischiamo di di di di vedere soltanto la parte
Molto più che mezza vuota del bicchiere
Le tralasciando il fatto che la possiamo vedere appunto perché quel bicchiere e di cristallo trasparente
Ciò detto aggiungo anche chiesi per esempio alla oggi qui noi siamo qui soprattutto parlai di impatto e anche in questo caso noi possiamo farlo perché abbiamo anche lì un abbiamo anche investito ovviamente ricerca con lei caso ovviamente di cui vive anche di questo lavoro cioè si investe
Nel cercare di valutare anche l'impatto da questo punto di vista abbiamo investito un po'meno perché certo siamo appunto molto concentrati
Sul tema della spessa e quindi sulla monitoraggio
Meno su quello del dei risultati dell'efficacia di questa spesa che anche qualcosa di molto più o complicato da studiare perché entrano in gioco numerose variabili ma una cosa
Da cui non ci si può sottrarre
Noi utilizziamo queste risorse per cercare di sviluppare prima ancora fatemi dire che l'economia del Mezzogiorno le condizioni e e delle altre aree del Paese interessato dalla collegiale italiane ma sul punto di sviluppare e migliorare
La qualità della vita di un del singolo cittadino
Che vive in Italia e quindi noi dobbiamo cercare di risponda alla domanda migliore a questa questa qualità della vita migliorano le capacità di trovare lavoro migliorano le capacità della della vita quotidiana
Allora sotto questo profilo in qualità di di di di adesso di responsabile dell'agenzia io infatti ha vorrei investire nella valutazione di impatto di efficacia della spesa maggiormente di quanto non sia stato fatto finora lo rivedo ci siamo concentrati molto sui sistemi di monitoraggio quindi di monitoraggio in cui si dice uniti Hong qualcuno del strumenti e ci danno vita a un feedback o su quello che sta accadendo
Voglio investire una quantità di risorse umane professionali finanziarie
Quasi parli invece per cercare di sfondare la domanda
Non so che cosa sta succedendo ma che cosa è successo di quello che abbiamo fatto
Sotto questo profilo rivendico un pochino scusate di modeste anche la citazione personale che proprio quella che allora si chiamava unica di verifica degli investimenti pubblici oggi ha ha cambiato nome nucleo di verifica e comunque sempre una componente l'agenzia facemmo proprio una quella che mi pare all'epoca fu furbo una prima valutazione sistematica di efficacia prendemmo un esame tutti gli interventi erano stati realizzati con il programma che si chiamava dei dei completamenti
E e cerchiamo di andare a a a rispondere più che da un punto di vista molto economico di di di di di quindi di di di di macro
Cerchiamo invece di sponde semplicemente quello che è stato fatto l'opera l'intervento l'investimento pubblico un uso risponde
Alla bisogno di servizio per i cittadini per cui era stato programmato ecco questo tipo di mentolo e questo tipo di azione io vorrei dico qui riprenderla e rafforzarla perché naturalmente se ne sente il bisogno
Dopodiché però il anche l'intervento introduttivo di Guido Pellegrini c'era naturalmente
Ci impone globalmente delle riflessioni
Perché comunque Comerio ha detto inizialmente il a problema ogni volta di attivare francamente in affanno perché quello consivo mediale agli appuntamenti con gli obiettivi di spesa
è un problema nel problema era troppo avvelena la vita rigidi di tutti quelli che ci lavorano prima di tutto
E lì però ci sono anche alcuni aspetti che bisogna che bisogna sottolineare forse con un po'più di rigore uno dei primi a spetti e che le politiche di coesione non sono qualcosa d'altro
Rispetto alla azione pubblica a di deve che che avviene nel nostro Paese
Ico personalmente mi sono sempre battuto e quindi da questo opposizione mi batterò per cercare di togliere un certo alone di specialità e anche di esclusività che a questa materia rispetto ad altre
Anche la famosa ormai è un luogo comune farraginosità delle regole complicazione delle regole europee
E secondo me uno qualcosa di molto enfatizzato le regole europee sono sicuramente complesse anche perché adesso è in corso il negoziato sul nuovo ciclo di programmazione
Ma devono tenere conto di s'dalla complessità dei sistemi di ventotto Paesi naturalmente e dimessi ventotto Paesi forse il sistema istituzionale più complesso di tutti e poi quello italiano
E si si dice o lo si dice anche nell'apporto ho letto oggi c'è un articolo che parla appunto della della presentazione di questo rapporto che dice la proliferazione dei programmi ceto in un sito che mi sono numerosi e io sono convinto che
Più argomenta il numero di programmi e quindi di autorità e quindi di soggetti è lì potremmo anche essere tutti quanti
Degli amministratori svizzeri ma statisticamente
Più entità vengono messe in circolo più aumenta la la le le interpretazioni difformi ci si discosta ci sono punti di vista diversi quindi un costo poi di il riduzionismo a un denominatore comune preparava la la la la l'assetto istituzionale del nostro pazze lo conosciamo è una scelta costituzionale
è una cosa è una cosa che si io ho alcuni anni fa un po'studiato questo questo tema
E l'Italia ha fatto un bel mettetemi le sta piccolissima parentesi ha fatto una cosa di non ci sono precedenti nella Resto del mondo perché ha fatto una devolution ma molto forte
Attribuendo alle Regioni ma fin dalla lavoro c'è scritto all'articolo nostra Costituzione riceve lo Stato è formato la di pubblica formata dallo Stato dalle Regioni e dei Comuni
Dagli enti locali
E e quindi ha dato delle potestà esclusive delle potestà concorrenti a trasferito funzioni legislative non soltanto amministrative e siamo gli unici ad averlo fatto
Da Stato unitario verso uno stato decentrato non siamo uno Stato federale ma devo dire che la costruzione di uno Stato federale che procede diciamo dal basso verso l'alto
E e sicuramente più facile di uno stato invece unitario che
Invece fa affluire una serie di competenze verso la la la dimensione territoriale delle istituzioni politiche quindi questa è una complessità che noi dobbiamo conoscere fare nostra trasformare per quanto possibile in un'opportunità però anche un po'evitare di di di di frange lacci o di un sì dalla un semplice problema di di di farraginosità burocratica faccio un altro esempio Peppe proprio a per per insistere sul fatto che non c'è poi tutta questa grande complessità nelle regole europee
E il problema è che il le le le i regolamenti europei su questi punti in fondo ci chiedono una cosa che però noi italiani non siamo abituati a fare cioè di tracciare molto quello che facciamo
Si parla spesso gli addetti ai lavori sanno cosa significa la sigla Sigerico sistemi di gestione e controllo ogni programma
Europeo ma oggi anche questa regola vale anche per i programmi finanziati con il Fondo sviluppo e coesione devono avere uno documento in cui si espone qual è il sistema di gestione e di controllo di quel programma
Questa cosa produce vede dei ma lei seri dei mal di testa alcuni la considerano una una un hanno assunto da superfetazione ma il seguo introducessimo la sigla molto tecnica in una fase più semplice
Un manuale che ci dice chi fa che cosa e come si relazione qualcun altro il problema italiano e che noi se voi andate a vedere i regolamenti di organizzazione delle amministrazioni pubbliche
Tutti fatti siamo Fabio con DPR un DPCM sono diciamo una rappresentazione statica penso e quindi Sala moltissimi siano dirigenti funzionari pubblici quindi sanno perfettamente che c'è Ra indicazione alle competenze dell'ufficio e dice cosa fa l'ufficio ma agli
Ma i
Se non qualche volta creando delle commissioni di coordinamento la conferenza dei direttori generali così strettamente ma mai questi regolamenti
Si dice quali sono le relazioni tra le direzioni generali qual è il flusso di lavoro
Che deve passare e queste cose con i ministeri ci sono ma non sono formalizzate
Sono affidate e alla prassi era apporti Demi quando entriamo nella mondo nell'ambito Merlo dominio diciamo europeo
Ci chiedono invece di trascrivere di tracciarne anche questo tipo di relazioni questa cosa è complicata perché in siamo abituati a farlo
Credo già adesso mi dà il suo più tempo di quanto non dovessi quindi vorrei allora adesso così in un attimo anche per flash su alcune altre cose
C'è il tema scelto per la sostituzione anche questo il figlio di quello che dicevo un po'prima
Noi abbiamo una politica fortemente monitorata e al tempo stesso sesta anche questo fatto che essa si sostituisca
Ci dice che non è una una politica di Investimenti così diversa ha così particolare e e e specialistica
Quindi da questo punto di vista sia i ritardi che ci sono all'attuazione e sia voi di minori impatto che sia rispetto a questa mole di investimenti sono anche questo figlio di e una situazione ordinaria e generale del Paese
E quindi prima di dirci se posso permettermi e cosa c'è che non va nella politica di coesione che valida è un'analisi un'autoanalisi che deve essere fatta ogni giorno ogni mattina appena chi di noi lavora su questo terreno si alza dal letto però dobbiamo anche Yedioth Cicchitto che consegnò ma nel nostro Paese
E perché ripeto di questi problemi sono in realtà molti miliardi anche per la spesa ordinaria
Personalmente e piccolo aneddoto non solo farvi sorridere lavoravo al CIPE quando l'autorità portuale di Taranto tanto decisamente si ricordava che nel mille novecentonovantasei
Quando ancorare le cifre erano in lire il CIPE gli aveva assegnato l'equivalente oggi venti milioni di euro che nessuno aveva mai toccato e che come poi si è scoperto erano stati accantonati dai residui e quindi la richiesta ancorché pirandelliana se mi posso permettere statale Civita dal CIPE alleato sbloccarli assegnato questi venti milioni di euro
E questo è successo nel due mila sedici quindi esattamente vent'anni dopo nel sistema dei fondi europei una cosa del genere un sarebbe dovuta a cadere
Perché sarebbero stati giustamente aggiungerei tagliati e quindi poi riutilizzati perché noi abbiamo un grosso problema di assegnazioni di programmazione di risorsa che purtroppo restano poi un po'congelate i problemi sono questi qui che abbiamo detto cioè il problema la progettazione il problema anche della frammentazione degli obiettivi
E qui è stata una cosa anche che naturalmente però a un certo punto attiene anche il livello politico e però anche da questo punto di vista attiene anche a livello perché anche a livello di decisione politica naturalmente ci cerca di rispondere alle istanze che vengono dalla società se l'istanza la società sono molto brutali
Le scelte politiche e devo tenere conto di quella pluralità e quindi si produce una inevitabile frammentazione
Il tema della però dell'effetto sostitutivo è un tema abbastanza grave perché sta noi tra l'altro adesso ci siamo dotati anche qui di una norma di legge che prevede un certo livello
Di spesa ordinaria ma attenzione si tratta di una norma di legge di un principio
Che hanno che di cui si sta costruendo il PCB ripudio
Per garantirne il il rispetto anche perché appunto abbiamo una parte di questa spesa questa famosa che per il Mezzogiorno avverso il trentaquattro per cento che è molto più difficile da monitorare
Io mi fermerei qui sono andato molto a braccio c'erano reagendo a caldo alle cose sono state dette nel nell'introduzione e quindi spero insomma di avere comunque in qualche modo soddisfatto le domande almeno del mosso moderatore
Sicuramente forse c'è un altro giro insomma le diedero qualche altra cosa però sicuramente mi mi ha aiutato con o un assist perfetto diciamo per il prossimo attore che Nicola De Michelis che da da poco ha lasciato quello di capo di gabinetto della commissariamento per tornare alla DG politiche regionale un assist perfetto perché a questo punto le chiedo di due cose su cui Caporetto si si è soffermato cioè la prima questa alterità questa peculiarità italiana diciamo del contesto istituzionale italiano è percepita anche a a Brussel cioè e e precipita ma ovviamente non è ritenuta come dire un alibi sufficiente in che misura diciamo però c'è questa questa percezione da Brussel l'altra cosa è Caporetto diceva che forse chiesto ora stimato no al problema del la complessità procedurale
Nella le nuove regole dominava il pudore nel ventisette ci sono però delle semplificazioni sui controlli sulle le regole di ammissibilità
Quanto oggettivamente secondo lei sono come dire decisive
Ed è o è d'accordo con l'analisi Capone fra le forze non c'è tutta questa complessità procedurale anche in vista del del prossimo ciclo
Buongiorno
E intanto grazie grazie alla senatore la Repubblica per questo lavoro Antonio ha ragione quando dice che questa è una politica valutata ma ho poi la sensazione che sia valutata e e studiata dagli addetti ai lavori
è una politica che si presta male alla iper semplificazione di questi tempi ritenere alle ai giudizi sommari e quindi tutti i lavori che aiutano a dare un dibattito pubblico che a mio parere manca su questa politica sono estremamente benvenuti e questo lavoro estremamente estremamente interessante
Proprio perché la politica di coesione è una politica che aiuta chi deve fare e a rivelare
Delle le forze e le debolezze dei funzionamenti del delle amministrazioni pubbliche e delle politiche di sviluppo negli stati membri
L'Europa è cosciente del del del del caso italiano perbacco
Perbacco
Permettetemi di di di sottolineare due aspetti ce ne sono tanti da anch'sollevati anche Dante D'Antoni il primo e quello dell'accordo tra la politica di coesione europea e le politiche ordinarie nazionali
E poi ci sono due aspetti uno squisitamente quantitativo
Che è quello del rispetto del principio della dizione a vita che in questo Paese non è stato rispettato sistematicamente nel corso degli anni quindi evidentemente non si può chiedere una politica che rappresenta il cinquanta per cento della spesa in conto capitale col quattro virgola cinque per cento come indicato nello studio del della spesa pubblica nel Mezzogiorno di cambiare il volto di un Paese il cambiare il volto di una macroregione se nello stesso tempo le risorse nazionali mancano
Ma ci poi alcuni un raccordo più qua vivo e la storia dell'Abruzzo solo va in questo senso e dice sì fino a che c'è la politica le cose vanno quella politica non c'è più ed è per questo vuol dire che la politica non è stata in grado di Kigali e le politiche nazionali di influenzarne di cambiarne i i metodi di funzionamento
Quindi ha prima questione quella del raccordo con le politiche con le politiche nazionali e poi il secondo punto e quello della capita della Spesal
La velocità non è un sinonimo di di qualità ma las cardinali a lentezza della spesa è un dato negativo e sulla questione delle regole europee basti dire che le regole sono le stesse per tutti
Sono le stesse in Spagna in Italia in Grecia in Polonia in Svezia in Bulgaria
Sulla questione la rapidità ci sono due due temi il primo è quello della della governante la capacità amministrativa francamente io trovo che trovarsi nel due mila e diciotto
Dopo
Trent'anni di politica di coesione a parlare di capacità amministrativa un po'un problema e ed è un problema che tra l'altro ha messo l'Italia in una posizione estremamente difficile nei negoziati
In cui l'Italia ha un interesse a difendere questa politica per ovvi motivi ma è attaccata da il contributo unico ma scusate uscito di utilizzare queste risorse
L'abbiamo provate tutte abbiamo sguinzagliato task force in giro per per le regioni italiane abbiamo credo una una grande esperienza in corso adesso che quella di piani di riforma amministrativa
Facciamo tutto quello che si è necessario fare utilizziamo pienamente il dettato lo spirito del decreto legislativo trentatré del due mila tredici
La commissione nei negoziati a venire inizieranno fra poco sulla programmazione due mila ventuno due mila e ventisette vi posso garantire che guarderà estremamente con grande attenzione non solo cosa si fama come e sulle strutture che verranno messi in piedi per far funzionare questa politica
E se la seconda questione la questione sempre le legata alla alla rapidità
Sul ritardo operativo
Sulla sulla lentezza le procedure di attivazione dei bandi di gara dello mutazione delle procedure di dia di contestazioni amministrative in Italia un progetto un grande progetto infrastrutturale di cent'oltre i cento milioni di euro spende undici anni
Undici anni il doppio
Nella maggior parte dei Paesi europei
Ero in Lombardia
Mese fa per parlare degli interventi la periferia milanese piccoli interventi finanziati dei fondi strutturali trentatré Nesi
Per iniziare i lavori
Qui c'è un problema di di di di di regolamentazione miracolo contrazione nazionale che poco ha a che fare con i regolamenti europei
Come la la la la proposta che la Commissione ha messo sul tavolo risponde ad alcune di queste questioni mi ci sono tante e tante questioni mi soffermo su due in particolare
La prima è che le regole contrariamente a quello che la Commissione ha sempre fatto spesso fatto nel passato
Sono sostanzialmente stabili
Quindi le autorità di gestione coloro che gestiscono questa politica non dovranno spendere due anni per cercare di capire quali sono stanno venendo perché il grosso del funzionamento del sistema sono gli stessi
Ma ma con alcune alcune novità
Alcune novità a mio parere che lo seguite quattro di di di di via di riforme della politica di coesione questa forse la prima in cui si può dire che ci sono tutti gli elementi per semplificare è veramente snellire veramente il suo funzionamento però c'è un lavoro a monte che l'ha fatto
Sull'utilizzo dei costi dei costi standard
Sul la possibilità di rimborsare la speso sulla base di obiettivi e non di giustificativi questo però di nuovo ripeto chiede a monte di aver fatto un di aver preparato il terreno per poter utilizzare questi strumenti
Sul sul fronte dei controlli degli odi che sono spuntate
Normale di di di di di complessità di frustrazione la commissione dice se un programma funzioni ha dimostrato di funzionare per dalla BPD di controllo io alcolici e non li avete più esagera un po'ma senza è questa
Quindi c'è potenzialmente ci sono potenzialmente immagini per la pera per appena appena per un uno funzionamento più semplice di questa politica e l'altro elemento però non non non semplifica necessariamente ma risponde l'altra questione che proprio accordo con le politiche e quello delle condizionalità
Che è sempre un soggetto lettera grande grande tensione e grandi discussioni voi sapete che la politica di coesione a tre tipi di condizionalità
Una quella legata al patto di stabilità e dice se umbro un Paese non rispetta il patto di stabilità rischia di ritrovarsi con i fondi strutturali sospesi
Una seconda che dice prima di spendere risorse né in diversi ambiti bisogna assicurarsi che il contesto in cui questi fondi intere intervengono sia corretto sia giusto sia favorevole quindi per esempio che si fanno degli interventi in materia di re efficientamento energetico bisogna prima avere le leggi nazionali in materia di standard energetici e così via in tutti i diversi ambiti
E c'è un terzo elemento voglio soffermarmi due minuti che quello del collegamento con il semestre
E qua così questo Europeo
Voi sapete come funziona il semestre europeo la commissione ha appena presentato la sua strategia annuale cui settimane fa a febbraio presenterà i suoi rapporti paesi in cui dirà queste la nostra analisi dove sta l'Italia la Bulgaria la Svezia la Francia e a maggio giugno arrivano le raccomandazioni specifiche che il consiglio di cui il Consiglio si appropria
Beh questo semestri semestre due mila diciannove sarà il primo semestre in cui ci sarà un pezzo importante dedicato i fondi strutturali quindi questi due mondi che per lungo tempo non si sono parlati quello che la governance economica e quella degli investimenti pubblici
Si collegano
Il li avete già visto nella strategia presentata in modo molto molto molto sintetico qualche mese qualche giorno fa lo vedrete ancora di più nei cappotti paesi in cui ci sarà una sezione dedicate ai fondi strutturali in cui la commissione dirà
Questo è quello che ci attendiamo dall'Italia e da tutti gli altri Paesi sull'utilizzo dei fondi strutturali due mila ventuno due mila ventisei
Questo collegamento importante e mi permette di concludere dicendo che Italia come tutti gli altri Paesi saprà a febbraio qual è da posizioni di negoziato del della commissione
E quindi e quindi il lavoro di preparazione dei nuovi programmi può iniziare
Indi tue iniziamo pensarci collettivamente non aspettiamo la la conclusione dei negoziati finanziarie legislativi perché sarà troppo tardi ci ritroveremo come il periodo attuale con due anni di ritardo
Di pari di partenza dei programmi si può cominciare a ragionare oggi
Avrete tutti gli elementi in mano per per poterlo fare quindi l'invito è questa politica ma presidiata il Senato sta facendo va a questi dati in Italia la presa d'atto in Europa e siamo pronti per iniziare la riflessione e la discussione con con i paesi con l'Italia sul prossimo ciclo di programmazione
Grazie un invito ad accelerare in vista della nuova programmazione sempre che non ci siano appunto cattive sorprese legati alla procedura di infrazione con ovviamente ripercussioni su sulla sospensione dei di fondi europei questo come Ale ha che vale sempre tenuta presente
Alla continuando però darla questa parte del del tavolo presidente aderiamo no Giannola presidente si dimezza
Questo rapporto in qualche modo diciamo secondo me vi vi rende giustizia di fronte chi magari in passato qualche volta rivendicava per avere sottolineato troppo per sottolineare continuamente il gap tra tra Nord e Sud no perché è un rapporto che dice chiaramente il Mezzogiorno è la più grande area meno sviluppata d'Europa con un divario gli di PIL pro capite nord-sud superiore ai quaranta punti percentuali quindi fotografa una situazione nell'arco di di di un trentennio molto chiara allora va via riflessione su cui l'ambito è questa
La seconda per tornare ancora all'intervento gli accrediti Antonio Capone e poi su una una norma che voi proprio della Svimez avevate fortemente sollecitato che quella del famoso trentaquattro per cento di distesa ordinaria minima in conto capitale al sud e cioè in rapporto alla popolazione che era nata col precedente governo mai avuto complessiva attuative enormi forze era stata scritta in maniera un po'troppo
Complicata allora la domanda esiste secondo lei la la nuova versione che invece fa riferimento a insomma Alberto con come cornice in cui inserire questa questa percentuale minima consentirà di portare a casa veramente questo Obiettivo insomma oggettivamente e ambizioso visti Visini le statistiche degli anni precedenti
Grazie
Si devono alcune osservazioni
Diciamo che questa è anche una considerazione sulla ricerca cioè in questo caso nella ricerca utilissima
Sia perché da un
Percezione quello che
La valutazione a livello europeo di questa politica sia perché poi venendo all'Italia
Né da una in così
Un approfondimento
Che credo dovremmo collegare
A quello sì è che ha detto che hanno detto che chi mi ha preceduto cioè sostanzialmente ma anche a un dato
A un quadro di fondo che è molto diverso dal molto particolare
Per quello che riguarda l'Italia a livello europeo Publitalia è il paese che è crollato
Prime grandi paesi
Ma anche tra i piccoli
Cioè è drammaticamente un Paese che non ha avuto né convergenza né coesione ma in senso non per un differenziale ma per un segno opposto
Che ha portata una divaricazione ulteriore di un problema storico va be'non entriamo nel merito
Allora in questo ambito io mi aspetterei questa è una sollecitazione
Questa ricerca continui con un discorso molto più preciso su questa anomalia perché questa è un'anomalia
Clamorosa
All'interno del del sistema europeo è chiaro tra alcune risposte cede dico se queste risorse sono le uniche poi di fatto sono state impegnate
Con una strategia che ha portato all'arresto beh allora poi certe metodologie ovviamente Cina non è che possono essere
Come dire
Collegate per raccogliere anche questo aspetto di fondo che non è mai emerso né formalmente né ma nella sostanza a determinato questi risultati
Io qui
La ricerca si tanto per per c'è un punto che è molto interessante almeno dal punto di vista Mirabella
Del lavoro di figlie Stefanis Marinuzzi Tortorella dove si fa una affermazione che poi ci porta discorso del trentaquattro per cento perché qua si dice sostanzialmente
Che l'Effetto il positivo delle politiche anche in Italia c'è potrebbe sembrare molto piccolo questa F
Però si noti tuttavia che al momento i fondi strutturali comprensivi dei cofinanziamenti nazionali sono appena superiori all'uno e cinque per cento del PIL
Nelle regioni del Mezzogiorno qualora sempre a titolo esemplificativo questo rapporto quadruplica sode raggiungendo livelli paragonabili a quelli che hanno caratterizzato di recente l'economia di altri paesi la Polonia
Il divario del PIL pro-capite tra nord e sud Italia sempre in termini squisitamente quantitativi potrebbe ridursi di circa dieci punti percentuali avrà questo fa capire le norme il come dire il vallo che sviste da un modo di valutare questa politica in Italia rispetto Harlan fisiologia e più o meno adesso non so quanto sostitutive essendo questi risorse in altre realtà ma sicuramente
Questo ci porta allora
Appunto al discorso del trentaquattro c'è quel disco sembra quattro per cento non è per una solo così formale sistemi equitativo ma per in cui imporre un Rispetto di una cosa che formalmente si dice
E deve essere ma sostanzialmente si fa e si sa che non è e allora poi dopo ci possiamo lamentare sulla complessità i ritardi eccetera eccetera però oggettivamente anche se non avessimo nessun ritardo i risultati sarebbero particolarmente deludente
Sul trentaquattro per cento
Non so se oggi sia più semplice trionfi magari appunto il professore
Dottor Caponnetto può dire cose molto più perché qui noi abbiamo provato appena c'è stata nel decreto del febbraio due mila diciassette a entrare nel merito di quel decreto
E confinante
Allude io Anna ci spiegò come si era provato con il Governo Ciampi a fare il quaranta per cento e non il trentaquattro per cento
E ci spiegò l'enorme complessità di quella norma da applicare che dovrà essere applicate entro il due mila diciotto
Noi non lo sappiamo oggi si e abbiamo lavorato per capire in parte come Svimez anche sulla base di quello che si era fatto allora
Per capire diciamo come iniziare a portare avanti questo discorso è molto complesso e quindi noi siamo sicuri che nel due mila diciannove non sarà diciamo realisticamente sicuri ci auguriamo di sbagliare che non sarà rispettata e forse nel due mila evidenti
Potremmo avere un approccio che si avvicina quell'obiettivo tanto più che giustamente l'amministratore Ale ha ampliato il il il perimetro del trentaquattro per cento cosa che volevamo già definito su quello noi abbiamo anche fatto allora una proposta prudenziale
Nella misura in cui queste cose non si realizzano e non si realizzeranno e non si sono già realizzate
Creiamo un fondo a cui debbono essere attribuito virtualmente risorse che si aggiungeranno al trentaquattro per cento quando ci si arriva
Destinata evidentemente per obiettivi coerenti con questo discorso
Ora perché questo disastro
Perché è un disastro a mia ISO ma il testo di il consuntivo è un disastro nazionale ed è un disastro
Sul problema cruciale che si vuole sempre un può accantonare del dualismo italiano
E in parte Chen questa ricerca sia quando si parla dell'Europa sia quando si parla dell'Italia una resipiscenza rispetto al modello Place Bechis
Che un Tammy avviso è una delle cause
Serie di fallimenti nella nostra politica non perché per spese non residente né intellettualmente niet
Come dire operativamente una cosa inutile ma non può essere la cosa su cui fare politiche regionali qui si parla spesso di politiche nazionali quando si fa la differenza tra Germania Italia Inghilterra e così via
Do per l'occupazione per i vini e poi si dice ma perché c'è una politica nazionale quindi la politica Reggio alle norme una cosa da affidare al locale è una politica che ha evidentemente deve avere una forte connotazione obiettivi e così via nazionali che si traducono anche pochi in una ecco diciamo armonica costruzione di politiche Play svedese quando diciamo il Totti davano Abbott sommate tutte queste storie qua poi quando andiamo a vedere oggi
Facciamo l'esempio
Industria quattro punto zero come funzione benessere andiamo a vedere a livello locale funzioni in modo diversissimo al Sud no praticamente ci andrà al nove per cento al nord e allora li vogliamo avere una politica nazionale
Che corregga queste cose perché il botto ma ci dice semplicemente questo
E sappiamo quanto urgente sia invece quel tipo di aggiornamenti e di
Vengo giusto per ricordare nell'ultima
L'ultimo contributori Provenzano Petraglia quando si parla un po'complessivamente e il tema è molto interessante perché noi all'interno di questa Unione Europea siamo ultimi per
Gli indici verso di nomina ricorda ma l'indice di competitività o l'indice di progresso sociale
Ultimi per quello che riguarda le opportunità e allora questo è un segnale molto a me viso allarmante di un'esigenza di correzione proprio di impostazione delle nostre regole di e stimoli alle politiche territoriali perché questi queste evidenze che ci mettono praticamente dietro la Bulgheria dietro proprio su alcuni aspetti molto precisi
Le opportunità del storia Lara la innovazione eccetera eccetera e quando si dice in un di questi contributi che perché la Germania diverso dall'Italia in questi di eterogeneità anche a livello territoriale magiche perché per il Mezzogiorno Cile c'è stata una scelta precisa uno sviluppo locale basato sulla bassa produttività
E sulla con tentare di difendere l'occupazione con una politica di bassa produttività di grande assorbimento allora caro che al primo urto della crisi questo è crollato oggi mezzogiorno c'ha trecento mila posti in meno di lavoro quanti non ne aveva nel due due mila e sette c'abbiamo ancora questo enorme gatto del allora la politica nazionale e rispetto alle politiche territoriali non possono andare possono essere schizofreniche praticamente seguono le cose poi dico a parole di farne un'altra e poi non faccio neanche quella perché in più uso quel pochi fondi perché poi sono relativamente poco
Se dopo gli avevo come cosa complessiva
Allora queste è un elemento l'altro elemento rilevante chiudo subito ma lo accenno è che a maggior ragione il problema della politica nazionale è fondamentale rispetto agli esiti delle politiche di coesione
Perché noi siamo un Paese dualistico
Quindi dobbiamo tener conto ed è l'unico grande Paese abbia questo problema
E quindi abbiamo avuto e qui devo dire faccio una critica cura al
All'Europa abbiamo avuto delle regole che hanno imposto un Paese dualistico la diffusa possibilità di tener conto di questo suo dualismo
E allora ogni scioccare che questo Paese ha avuto si è automaticamente riverberato sulla parte debole del sistema
Quando si parlava della concorrenza ricordate la fiscalità differenziata è stata resa impossibile
Dalla Commissione ovvero la coerenza quando già c'era l'Euro quando non c'era un problema come dire di differenti valute ma c'era solo un problema di casomai di differenti regole
E allora in un sistema con differenti regole imporrebbe stesse regole
Diciamo in generale a tutti vuol dire ovviamente penalizzare chi è più debole da quel punto di vista e caso è stato nel caso italiano la regola quindi c'è un discorso macro economico europeo e poi la politica nazionale all'interno di questo da difficoltà macroeconomiche europea perché fino a che non si fa
Una politica fiscale più omogenea queste differenze sono fortissime pensiamo l'Irlanda la dinamica dell'Irlanda rispetta la dinamica del Mezzogiorno la dinamica della Polonia rispetto al grave prezzo il giorno ormai la Polonia sta superando l'Italia
Noi stiamo perdendo rispetto alla media OCSE venti punti di pro di reddito pro-capite e ancora crediamo che la Lombardia sia leader in Europa norme die quarantesima alla RAI venne invece cioè siamo abbiamo uno strabismo incredibile e all'interno di questo strabismo paghiamo un posto un un posto molto un costo molto elevato al differenziale interno italiano
Quindi io credo che questa tipo di indagini siano fondamentali e in questo momento io quello che compito a fare
E di proseguire su questi aspetti recandosi dice la politica nazionale contro sì
In un sistema dualistico come il nostro che esso molto particolare come conta e come Conte rapporto con con l'Unione europea con con le regole generali dopodiché e chiudo con un una cosa qualche cosa si si è fatto perché il trentaquattro per cento già è un tipo di condizionamento delle politiche nazionali
La zona economica speciale che è stata messa in pista da un anno
Che non ha però partita è un altro elemento che conto perché la Polonia se andiamo a leggere c'era c'ha superato perché c'ha quattordici zone economiche speciali quanti anni abbiamo messo perché avessimo il lasciapassare per fare paese dualistico delle zone economiche speciali al sud nei porti del Sud
Allora e quindi un ultimo elemento che vorrei mettere quindi scorso che faccio
Nella lo spazio sociale europea come si chiama c'è questa del mille novecentonovantanove cioè normale
è un tema che è rimasto appare Europa venti venti venti un altro tema che secondo me è importante
Riprendere in un'ottica di politiche
E coesione
In che senso
Nel senso che
Se l'obiettivo dell'Europa
è davvero uno sviluppo
Diciamo
Inclusivo e sostenibile
Pensiamo al a quelli militari del mutamento climatico
Ma allora una priorità
Dell'Europa
Operativa dovrebbe essere quella di razionalizzare
La sua operatività in un mondo in cui il problema ad esempio climatico diventa un vincolo
Esalti il signor c'è chi dice tra dodici anni c'è la catastrofe
Se continua così
In questo ambito credo che allora ecco come Italia e qui allora noi avremmo degli spazi incredibili
Di rovesciare
Il tema del dualismo in un vantaggio
Se abbiamo una strategia corrispondente se chiediamo all'Europa di essere coerente con la sua missione il lupo sostenibile quando diciamo le Zezza noi almeno la Svimez cosa abbiamo in mente
Un sistema di Hare
Semplificate
E questo vale sto governo ancora non ha dato decreto sua semplificazione
Che
Costruiscano le condizioni affinché effettivamente d'Italia diventi un polo logistico fondamentale per tutta l'Europa
E questo dovrebbe essere
Cogente addirittura per tutta l'Europa se effettivamente vuole procedere in un discorso di sviluppo sostenibile cioè
Questa sarebbe la razionalizzazione del sistema e quindi finalmente avere anche una banale
Pezza d'appoggio per un discorso euromediterraneo perché in termini di risparmio di risorse inquinamento il Mediterraneo fa risparmiare il cinquanta per cento di tutto l'inquinamento che si tiene oggi con i trasporti dati su ex in Europa
Per destinazioni che specifica chiaramente aura questo veto sarebbe un tema altro che d'un per cento di flessibilità e ovviamente comporta dal nostro punto di vista cambiare completamente visione sul ruolo delle politiche territoriali
Questo vento vuol dire attrezzare il territorio e quindi quando parliamo di zero si può dire
Fare un discorso molto chiaro e preciso e anche molto condizionante a quel punto elabora un po'potrebbe risposi ma voi non avete le strutture hard dobbiamo fare quelle strutture per avere quel tipo di ribilanciamento delle politiche di coesione
è un discorso praticabile
Credo che però se ne siamo convinti che c'è questo vincolo questo è un discorso non sono praticabili ma necessario per noi per l'Europa in generale
Quindi io penso e mi scuse
Ho debordato forse dal tema
Ma ecco un istituzione come queste compiti di cui si diceva prima aperta amo libero pensiero però DPR proposte un tema di questo genere dovrebbe essere oggetto effettivamente di
A di una indagine che apre un capitolo
Sempre citato ma mai praticato almeno a livello di grande intenzione
Grazie presidente Giannola
Allora Ferdinando Nelli feroci presidente dell'Istituto affari internazionali
C'è un passaggio del del rapporto che si sofferma sulla su un aspetto cioè voi avete la la grande crisi la doppia crisi economica ha fatto emergere tutta la la fragilità di un di un sistema che puntava invece su un modello di di convergenza di sviluppo
Equilibrato ha dimostrato probabilmente quel modello col con la crisi è andato in crisi è andato in in crisi per diciamo fare un gioco di parole ora lei è stato rappresentante permanente per l'Italia pressoché europea tra il due mila otto e due mila tredici prova negli anni della crisi allora
Mi ha come una curiosità se questo tema in qualche modo era mai stato oggetto di di riflessione se in quegli anni chi si posto il problema che che la crisi sta mettendo avente a rischio un un modello però e soprattutto un modo per poi chiederle
Guardando avanti quali sono le sue aspettative verso il nuovo ciclo di di programmazione
Che arriva in un momento economico finanziaria diverso ovviamente più con prospettive più favorevoli
Grazie tutto io vorrei
Ringraziare di ufficio Valutazione impatto del Senato
Per avermi invitato anche per la qualità di questo rapporto che è stato elaborato promosso dall'Ufficio Valutazione impatto con la collaborazione di Kiefer le dell'Associazione italiana di studi regionali faccio una premessa io non sono un esperto di politiche di coesione e lei lo ha detto però ho avuto l'avventura la disavventura di essere coinvolto personalmente in due negoziati sulla programmazione del bilancio dell'Unione quello che si concluse nel due mila e cinque quello che si concluse nel due mila dodici
E quindi questo porterebbe a parlare soprattutto delle prospettive
E che sono aperte con la presentazione da parte della Commissione delle nuove proposte per il ciclo di programmazione
Ventuno ventisette e e anche cercando di illustrare le caratteristiche delle proposte della Commissione soprattutto per quanto riguarda il futuro delle politiche di coesione ma dapprima risposta la devo alla sua domanda che quella che cosa successe in quegli anni in cui era a Bruxelles e devo dirle che soprattutto in quegli anni
La concentrazione prioritaria
Delle risorse politiche umane
Fu tutta dedicata alla
Alla esigenza di adottare in situazione di emergenza e con problemi enormi
Erano la conseguenza del
Arrivo in Europa della crisi finanziaria che si era sviluppata mise piede evitare il collasso della nostra momento comune tamponare in qualche modo le carenze della governance la nostra moneta comune con misure che in qualche modo in quel periodo sono riusciti ad evitare il peggio ma che oggi in quel dovrebbero essere in sempre qualche modo completate sempre che ve ne sia la volontà politica quindi quel periodo fu caratterizzato soprattutto da questa esigenza e da questa necessità evitare il peggio evitare che la crisi tra volgesse
Quella Costituzione che si recò all'epoca molto fragile della nostra moneta comune
Inserendo qua e là dei correttivi ad una governance che quando era stata concepita non aveva mai preso in considerazione l'ipotesi di una crisi finanziaria di quelle dimensioni di quella portata
Veniamo un attimo però a tema che mi premeva di illustrare che in qualche modo si collega a quello della valutazione sull'impatto delle politiche di questioni in Italia in particolare che l'oggetto del del rapporto siamo ci sta avvicinando la fine del ciclo di programmazione
Quattordici venti quindi è giusto che ci si comincia a interrogare su cosa ha funzionato per che cosa non ha funzionato Praga anche giusto cominciare a riflettere su che cosa
Fare come muoverci nell'ambito di questo negoziato sul prossimo ciclo di programmazione finanziaria una premessa di carattere generale la Commissione nel maggio scorso ha fatto una proposta che io definirei certamente non rivoluzionaria ma molto coraggiosa perché dico questo io qui mi riferisco al quadro complessivo perché in una situazione in cui il bilancio dell'Unione
Perde perderà uno dei maggiori contribuenti netti penso al Regno Unito quindi subirà una riduzione netta di risorse all'anno dell'ordine dei dodici tredici miliardi
Dietro la coesione ha comunque proposto un tetto complessivo di spesa abbastanza ambizioso dico abbastanza perché tutto è relativo è ovvio che ci potremmo aspettare augurare molto di più ma date le condizioni politiche mi sembra che proporre una spesa complessiva in stanziamenti per impegni mille centotrentacinque miliardi pari all'uno virgola undici per cento del PIL comunitario e comunque una proposta abbastanza ambiziosa
Non credo che arriveremo alla fine del negoziato con questo tetto di spesa all'esperienza del rigo sette precedenti
Ci dice che comunque questo tetto di spesa subirà un ridimensionamento ma si parte probabilmente sotto questo profilo sul verso il e in una direzione corretta aggiungo che per tenere conto di una spinta che veniva da molte parti in Europa
La proposta della commissione prevede un ridimensionamento non drammatico ma comunque un certo ridimensionamento dei due maggiori delle due maggiori voci di spesa le voci di spesa tradizionali che sono le più culture la questione non è ripeto un la riduzione drammatica colpisce più l'agricoltura della coesione ma in qualche modo ridimensionata anche i fondi per la coesione e tutto questo per consentire maggiori margini dispensa su quelli che oggi si chiamano i beni pubblici europei ai nuovi beni pubblici europei o che sono soprattutto collegate al tema della sicurezza della protezione dei cittadini
Controllo le frontiere la gestione dell'immigrazione anche la difesa grande novità è un fondo per la difesa io no non sono qui per parlarvi
Delle proposte in generale
Della commissione ma per concentrarmi invece su quello che la commissione ha proposto per le politiche di coesione e vorrei sottolineare un aspetto importante che è quello che e non sembrava Nicola De Michelis il quadro regolamentare sostanzialmente non cambia questo e le cose che ha detto di mica e sono molto giuste molto corrette
Ci sono qualche c'è qualche innovazione che mi permetterei di citare ma non riguardano in maniera sostanziale il quadro regolamentare
C'è uno stanziamento complessivo di trecentosettantaquattro miliardi di euro se si considera non sono il fondo di sviluppo regionale ma anche il fondo sociale perché nella interpretazione che si dà a Bruxelles anche il fondo sociale per
Che ci fa delle politiche di coesione e naturalmente il fondo di coesione al fondo di sviluppo regionale vengono attribuiti duecentosettantatré miliardi di euro per il fondo sociale centouno miliardi di euro c'è una riduzione e questo ha un impatto significativo sui ritorni per l'Italia del fondo di coesione questo è una misura che colpisce
Perlomeno nelle proposte della commissione colpisce soprattutto i Paesi dell'Europa centro orientale
Sono previsti sicuramente degli interventi di semplificazione
E questo lo si sta esaminando nel contesto del trattativa appena avviata sui regolamenti e non fa parte tanto della presentazione del quadro complessivo
Ci sono però è già le due due novità importanti e vorrei sottolineare una c'è una maggiore concentrazione rispetto al passato
Su un numero più ridotto di grandi macro obiettivi sono cinque nell'ultima busta la commissione ricito rapidissimamente perché sono gli assi su cui poi si dovrebbero orientare
I programmi nazionali e i programmi regionali sostegno all'innovazione alla digitalizzazione con un'attenzione particolare alla piccola e media impresa sostegno agli investimenti nella transizione energetica
Quindi lo sviluppo delle rinnovabili contrasto del cambiamento climatico sostegno alle reti infrastrutturali materiali immateriali sostegno all'occupazione di qualità e quindi anche alla formazione distruzione sostegno allo sviluppo sostenibile e anche lo sviluppo urbano la novità forse più importante che ci riguarda da vicino
E lì concerne la modifica parziale dei criteri di distribuzione delle risorse della coesione tra i Paesi membri rispetto al passato in cui il criterio in assoluto prevalente quasi unico era il reddito pro capite delle regioni oggi si aggiungono non è oggi nella proposta della commissione si aggiungono tre criteri nuovi che in qualche modo vanno ad integrare il criterio del reddito pro-capite
C'è una riferimento ai livelli di disoccupazione in particolare ai livelli di disoccupazione giovanile
Un criterio che inciderà per il quindici per cento nella distribuzione complessiva delle risorse c'è un criterio che riguarda la presenza di cittadini extra comunitari quindi c'è un qualche modo l'ha presa in conto dei fenomeni migratori
E c'è un criterio incide meno degli altri che riguarda alla produzione di CO due si serve in qualche modo ad incentivare se vogliamo e politiche
Se entri nei confronti dell'ambiente del della nel contrasto del cambiamento climatico resta qui non ci sono grosse novità la distinzione in tre grandi categorie di regioni le Regioni Mino sul sviluppare che una volta si chiamavano regioni dell'obiettivo uno reddito pro-capite sotto il settantacinque per cento a cui verranno riassegnate complessivamente il sessantadue per cento delle risorse complessivi a disposizione della della delle politiche di coesione le regioni in transizione fra il settantacinque e cento per cento che le ragioni più sviluppate erano tormentato dotazione minore solo il quattordici per cento quelle il cui PIL pro capite supera il cento cento e poi e poi c'è un di nuovo torna nella proposta dalla Commissione non è una novità era logico e legittimo aspettarsi dove il tema delle condizionalità De Michelis lo ha già accennato
Due in particolare sono collegate al tema delle condizionalità macro economiche so che piacciono poco in Italia
Mi ha avuto lunghissime discussioni su questo tema con il mio amico Fabrizio Barca in passato
Credo che dovremmo rassegnarci a ritrovarsi del teste condizionalità macro economiche a mio avviso fanno bene al Paese fanno bene al Paese la prima è quella collegata rispetto delle regole degli obiettivi in materia di disciplina di bilancio la seconda è quella collegata al tema della coerenza con le raccomandazioni del semestre europeo
Che vuol dire in tattica una coerenza con le politiche di riforma che devono essere elaborati dagli Stati membri beneficiari ma in qualche modo se posso dire buon Linate di di Marte
Dalla dall'Unione europea nel quadro di quel processo che si chiamasse nessuno perché si conclude le decisione del consiglio europeo di di marzo normalmente c'è poi una condizionalità nuova che Nigris non ha citato non so se nulla citava perché pensa che non verrà mai approvata io credo che alla fine finirà così ma è un segnale importante un segnale interessante
è una condizione di va che la Commissione ha proposto per la prima volta collegata al rispetto delle regole dello Stato di diritto
Sì posso aggiungere una mia critica personale la proposta della commissione debole
Che collega a questa rispetto delle regole del diritto
Sulla al alla dire al buon funzionamento dei dei fondi europei o meglio alle evitare che si producano dei danni
Dis al bilancio dell'Unione lo vedo complicato questo collegamento sono sicuro che ci saranno enormi resistenze già lo si è visto nelle prime battute
Da parte di quei Paesi penso soprattutto ai Paesi che oggi sono in procedura di infrazione per mancato rispetto delle regole del dei dal rullo tanto per essere chiari Ungheria Polonia però un segnale importante
Segnale importante ed è la cosa che gli interessa sottolineare
In qualche modo il recepimento da parte della commissione di una proposta che era stata fatta dal governo precedente dal precedente Governo italiano non so se l'attuale Governo italiano ah vorrà sostenere in sede di negoziato che se non sono al corrente ma a mio avviso meriterebbe di essere sostenuta anche sapendo che difficilmente arriverà importo
Che cosa comporta tutto questo per l'Italia comporta
E questo soprattutto per il combinato disposto della riduzione dei delle dotazioni per il fondo di coesione e dell'introduzione di nuovi criteri di distribuzione comporta un aumento complessivo delle risorse rispetto al ciclo precedente di programmazione secondo i miei reati
Si passerebbe da qualcosa più da qualcosa di più di trentasei miliardi di euro a qualcosa di più di trentotto età sei dell'attuale ciclo trentotto per il futuro ci
Che cosa fare
Allora io qui mi permetterei di segnalare
Qualcosa che poi il governo dovrebbe presidiare nel negoziato primo primo punto dobbiamo essere consapevoli che ci sarà un attacco concentrico da parte dei grandi contributori netti con l'esclusione dell'Italia
A questa proposta della commissione
Inevitabilmente primo perché i tetti di spesa saranno considerati troppo elevati secondo perché le risorse messa a disposizione dell'accumulo della questione saranno considerate troppo elevate
è una storia che si ripete regolarmente ogni volta che si va a negoziare il ciclo di programmazione
Penso che assisteremo alla stessa dinamica anche questa volta quindi presidiare in qualche modo la proposta dalla Commissione per quanto riguarda la
La dotazione dei fondi strutturali ma qui evidentemente io ore prende lo spunto da un suggerimento che ho dato
De Michelis bisogna essere molto credibili
Bisogna essere molto credibili perché altrimenti difendere in miliardi di euro che ci vengono assegnati senza essere capaci di dimostrare che li sappiamo utilizzare ed utilizzare bene rende la nostra posizione molto debole dovremmo se posso aggiungere
Difende la prosa la Commissione anche per quanto riguarda i criteri di attribuzione di distribuzione perché certamente non piaceranno agli amici ungheresi agli amici polacchi ma certo certamente vengono incontro alle alle nostre preoccupazioni e al nostro interesse
Le nostre tre se la sua a volte mi vien da pensare ma qui non ce la fa
A pensar male si fa peccato ma qualche volta abbiamo cogliamo nel segno che questa proposta così generosa da parte della commissione i nostri confronti sia in qualche modo motivata
E qui forse un tono Nicola Di Michele si potrà dare una risposta dall'esigenza di evitare che il saldo netto negativo italiano salga al di sopra di una soglia che lo renderebbe insostenibile
Avete sentito sicuramente citare anche nel dibattito politico di questi mesi e l'Italia
Paga troppo al bilancio d'opinione rispetto a quello che riceve da qui ecco l'esigenza a mio avviso colta in maniera molto accorta dalla commissione gli evitare che questo saldo netto diventi eccessivo è quindi insostenibile
Sulle condizionalità
So benissimo che ci saranno resistenze da parte italiana
Personalmente ritengo giuste legittime e fondate ma qui insomma sul fosso fans foglio più devo decidere immagino che ci sarà qualche resistenza e io credo che noi dovremmo difendere comunque soprattutto la condizionalità collegata alla rispetto della rule of law ma soprattutto e questo insomma si Xin ma il messaggio più evidente che è emerso da quanto abbiamo sentito finora dalle conclusioni del rapporto dagli interventi di chi mi ha preceduto dobbiamo attrezzarci per tempo
Per organizzare meglio il prossimo ciclo di programmazione finanziaria
Le regole non sono cambiate e quindi possiamo partire da domani mattina se non sia già partiti
Mettere in moto meccanismi di coordinamento con regioni migliorare tutta quella governance che ha fatto oggetto di critiche così specifiche dettagliate
E e anche le capacità istituzionali che con l'assenza di capacità istituzionali che in qualche modo spiegano alla nostra modesta performances in materia di utilizzo dei fondi strutturali
Infine e qui è un tema molto complessa molto difficile ma c'è qualcosa che mi ha sempre colpito e che continua a colpirmi
è la scarsa capacità o volontà o determinazione di comunicare quanto di positivo c'è nelle politiche regionali nelle politiche dell'Unione
Alla alle opinioni pubbliche nazionali o perlomeno questo è un fenomeno molto italiano codice come una specie di pudore
A parlare di politiche di coesione di politiche regionali forse perché ogni volta che se ne parla
E per sottolineare le inadempienze l'inadeguatezza e invece questa è una straordinaria risorsa che viene messa a disposizione del bilancio dell'Unione in un momento in cui l'Unione europea è sotto attacco quotidiano costante per quello che non fa o quel troppo poco per fa per i cittadini italiani PPI cittadini europea in generale parlare di più delle politiche di coesione parlavi più dei fondi europei che arrivano in Italia forse farebbe un servizio all'immagine dell'Europa presso le nostre opinioni pubbliche nazionali grazie
Grazie ambasciatore Nelli Feroci verrà qualche spunto che sicuramente tornerà utile nel poi il prossimo Giro allora concludiamo il primo con Alberto Zanardi consigliere l'ufficio parlamentari di bilancio
Al quale chiederei subito un parere su un tema insolito ma lui è su cui lui è molto attento cioè una un elemento emerso anche dalla presentazione il segnale della professor Pellegrini cioè la la necessità il coordinamento forse più più stretto fra i vari livelli è anche livelli di Poli diciamo di politiche livelli di governance locale nazionale
Sovranazionale
I
Dunque innanzitutto ringrazio vera per l'invito io non sono un addetto a lavori di questi temi quindi non sono in grado di riportarvi elementi che vengono dalla diciamo dalla sala macchine
Però sono lettore attento e in modo particolare io devo dire ho apprezzato molto
Il volume da cui premi spunto
Questa discussione di oggi è una collezione di lavoro i recenti quelli scientifici sono già stati pubblicati ma che messi d'un po'tutti insieme e ci permettono in modo anche sistematico ci permettono mi sembra di mettere meglio a fuoco alcuni punti fondamentali che sono quelli che Guido Pellegrini fondamentalmente ha richiamato l'arrivo subito la risposta come dei flash dico quali sono le parole chiave che io ho colto leggendo
Il volume la prima parola che avete voi genetta e cioè ed RG effettivamente il fatto che in generale nel Complesso a livello europeo ci sia un effetto positivo statisticamente positivo ma tendenzialmente modesto
Delle politiche di coesione e però poi al di sopra di questa media o al di sotto di questa media c'è una fortissima eterogeneità un'eterogeneità che riguarda singole regioni singole aree i singoli Paesi
Mi sembra che un diciamo che risultati interessanti sia questo effetto paese che emerge collegato probabilmente alla qualità istituzionale del dei singoli attori istituzionali
Questo ovviamente comporta risultati fortemente ritiro congegni differenziati nei processi di convergenza fra i vari Paesi a livello sovranazionale
E una e che oggi unita che fra l'altro Guido Pellegrini lo sottolineava
Non solo riguarda lo spazio ma riguarda anche il tempo e questo mi sembra di nuovo un risultato o comunque un punto interessante per alcuni territori gli effetti sono stati soltanto contingenti quindi utilizzando un po'in gergo da policy evaluation
Sono stati collegati strettamente al periodo di somministrazione del trattamento in altri casi quelli diciamo più virtuosi hanno innescato invece un percorso di crescita persistenti autosufficiente
La seconda parola-chiave contestualizzazione
Alla ricerca del perché di quali sono le ragioni sottostanti a queste tre congenita elemento fondamentale e al di là dell'intensità ovviamente del trattamento quindi dei conti impiegati e il fatto che esiste
Una diciamo così variabile esplicativa fondamentale
Che questo diciamo così concetto molto generale di capitale territoriale dove ci sta dentro veramente un po'di tutto ecco i confini di questo capitale territoriale sono un po'sulla battigia e col quindi possiamo togliere e mettere un pochino come ci fa comodo comunque capitale fisico capitale umano capitale sociale oltre a capacità istituzionali effetti diretti infetti indiretti perché poi appunto collegando se quello che si diceva prima
Le politiche di coesione possono migliorare il la la dotazione di capitale i territoriale e quindi favorire diciamo una persistenza di lungo termine
Del degli effetti delle politiche di di di coesione
Il terzo punto è allora vivo a alla questione che è stata sollevata dal dottor fu Tina e la questione Laterza favola dopodiché mi sembra che quella della complementarietà coordinamento accordo tra le varie politiche
Quindi fondi strutturali europei politiche nazionali politiche e regionali queste devono avere ovviamente un coordinamento fra di loro quantomeno perché presi da solo è stato detto i fondi strutturali europei
Hanno le spalle gracili è un'espressione che è stata utilizzata una settimana fa in un convegno di Tel si tratta di spalle piccole rispetto alle grandi aspettative che gli vengono caricate sopra
Quindi serve ovviamente non lasciare sola la politica di coesione ma venderla
Coerente in termini di obiettivi in parte anche in termini di strumenti con gli altri strumenti con gli altri elementi dello strumentario che il policy maker a disposizione
Ma dunque la complementarietà
è un punto critico quindi deve essere cercata sia verso l'alto che verso il bar
Deve essere cercata verso l'alterità anzitutto e qui ritorno alla questione che è stata appena richiamate cioè diciamo rapporto con la governance macroeconomica i vostri il sistema delle regole europei indubbiamente avuto degli effetti diciamo manifesti nel nostro Paese guardando diciamo a quella che è stata la storia recente della speso in conto capitale d'Italia vediamo ovviamente la totale annullamento la cancellazione del principio di addizionalità
Rivedevo ieri preparando per un po'per la discussione di oggi
L'andamento della spesa pro-capite sarà Marco Harvey in Italia negli ultimi quindici anni è sostanzialmente uguale al nord al centro no da una parte al sud la composizione ovviamente è cambiata perché le politiche al sud soprattutto incammini parziali sul territorio
Nazionale e quello che succede dopo quello che è succeduto scusate è stata udita sostituzione ovviamente
Delle risorse nazionali schiacciate diciamo così vincolate dalle regole di finanza pubblica livello Pompeo con lei di diciamo i i finanziamenti io coppie
Allora
Il principio della dizione alita
E ovviamente un principio negato forse un punto che non è emerso nella discussione di oggi perché nell'ambito del quadro finanziario pluriennale ventuno e ventisette cos'è questo l'esplicitazione di questo principio verrebbe cancella i la sua cancellazione
è un altro segno corse del fatto che in questo nuovo ciclo in parte si sta perdendo in qualche misura la centralità diciamo dell'obiettivo del core business delle politiche di coesione ovvero ovviamente quello della riduzione degli sviluppi
Il rito viali il sostegno alla convergenza per lasciare un po'di spazio a politiche di sviluppo di sostegno trasversale agli investimenti e politiche più semplicemente di natura redistributiva
Tenendo un pochino dietro quello che richiamava l'ambasciatore Nelli Feroci prima io credo che della costruzione del nuovo qua dopo finanziario pluriennale sia oggettivamente un esercizio di difficile equilibrismo stretto fra riduzione delle risorse per l'uscita del Regno Unito stretto tra la non disponibilità approvate e diciamo così a rendere disponibili nuovi fonti di finanziamento
E ancora stretto dalle esigenze di finanziamento dei nuovi beni pubblici europei in questo quadro devo dire che le politiche di coesione tenendo conto di tutti questi vincoli francamente Dun ne sono fitte ma e non ne sono uscite male o in modo particolare per quanto riguarda l'Italia sulla base appunto soprattutto del cambiamento dei criteri di assegni ma ritorno alla questione del coordinamento con le politiche con la cover ad Ascoli potremmo Ca'macro economico europeo ma io ho qualche dubbio
Su o una proposta che viene avanzato nell'ultimo capitolo del rapporto riguardo alla questione del superamento del vincolo della condizionalità macroeconomica per quanto riguarda soprattutto il Patto di stabilità e crescita di nuovo chi mi ha preceduto
Ha espresso qualche riserva sul punto anche sì la sensibilità a livello nazionale e molto forte
Su questa questione
Io credo che questa non sia da strada
Promettente opportunità per cercate
Per diciamo così avviarsi su un percorso di un maggiore coordinamento tra le politiche di coesione il framework macro economico perché daremmo forti segnali
Distorsivi su altri piani delle scelte dei policy maker quindi io credo che francamente ed elemento della vincolo della conti condizionalità macroeconomica che fosse a maggior ragione quello riguardo alle raccomandazioni del Energon del semestre europeo debba essere fortemente mantenuto la via opportuna ma capisco che queste parole siano veramente molto legge dovrebbe essere un'altra peraltro sostenuta i d'evidenziare sempre nel capitolo finale del rapporto e cioè quella di ampliate a livello di sistema di regole
Sovranazionali di faremo europeo gli spazi per gli Investimenti Attraverso
Gli indizi produzione la previsione esplicita di una golden cool sugli investimenti pubblici Strategic
Il coordinamento però va accertato anche verso il basso vivamente cioè verso le politiche nazionali e regionali più qui
Di nuovo pensando ieri a come discutere il rapporto mi è venuto in mente diciamo un pensi a un po'lontano quando mi interessavo soprattutto di federalismo fiscale ai tempi della riforma sul federalismo fiscale del due mila e nove
Uno dei blocchi fosse qualificanti di quella riforma nell'ambito della spinta verso il decentramento era quella di mantenere invece una forte centralizzazione riguardo al problema dei divari infrastrutturali
Uno dei blocchi dimenticati messi nel cassetto di quella riforma era la cosiddetta perequazione infrastrutturale
Quella perequazione infrastrutturale doveva fondamentalmente indicare un percorso fortemente centralizzato in questo senso vengo dietro a quello che diceva Adriano Giannola
Che partiva dalla valutazione delle dotazioni infrastrutturali delle varie aree
E fissava degli standard a a partire da quelli che sono i livelli di offerta dei servizi a favore dei servizi collettivi a favore dei cittadini
Li traduceva in termini di standard infrastrutturali sulle grandi aree dell'intervento pubblico
E poi valutava finché e perché dovevano essere poi colmati attraverso adeguati interventi finanziati fondamentalmente da fondi europei e fondi nazionali attraverso un sistema di trasferimenti decapita
Ecco
Quella diciamo quelle proposte non hanno avuto seguito
Avrebbe ovviamente contribuito ad arricchire quella dotazione di capitale territoriale che e in varie parti messa in luce nel rapporto con un elemento fondamentale per rendere più produttivo l'investimento attraverso i fondi europei
E avrebbe peraltro qui tema che mi è caro ma sommarie esce un po'dal dal seminato di questa discussione di oggi avrebbe anche aiutato a far funzionare meglio
Il sistema perequativo a livello locale per quanto riguarda la spesa di parte ovviamente corrente
Che negli ultimi anni avuto forti diciamo così allentamento di difficoltà di implementazione complice ovviamente la riduzione delle risorse pubbliche complessive quindi avrebbe dato una gamba in più anche alla perequazione a livello di spesa
Grazie grazie tante allora
Lei ha qualche possiamo provare un secondo giro però con l'impegno di fare delle risposte Flash proprio quindi e cambiando un po'il format poi prevedere le conclusioni e dell'IFEL
Allora riparto da da Caporetto
Con due domande Veron Flash con risposte altrettanto rapidi possibile uno la la questione della condizione Damato economica non c'è il ministro qui potremmo chiedere ma ovviamente
Forse anche l'agenzia a questo punto ci ci può dare il suo parere perché poche settimane fa che era il ministro abuso della ha ribadito no la posizione italiana contraria alla alla condizione
Alcolizzata macro economica
Quindi qual è la la posizione e l'altro tema il il taglio del cofinanziamento nazionale che è stato fatto per riuscire a rispettare i i target no tornando all'esempio aveva fatto barca con il piano di azione e coesione
Si si possono dare rassicurazioni diciamo definitive alle alle regioni erano un po'più perplesse temendo che le queste giuste poi vostro parcheggiare le magari essere utilizzate come un un bancomat diciamo su questioni nazionali e e non territoriali
Cerro raccolgo l'invito a essere telegrafico il tema è la condizione l'amaro economica e appunto tema politico al Consiglio degli affari generali dei che si è svolto venerdì scorso a Brussel in un'isola del Sud o Barbara Lezzi
Ha espresso appunto la posizione italiana
O non ma prometto un posso aggiungere nulla ma vorrei fare un attimo un discorso di sole sono state evocate sul tema delle condizionalità allora sia ragioni diciamo di competenza professionale
E cultura mia e sia per ragioni di tempo non non entro nel merito della legittimità utilità Bompard virtuosità delle condizioni devo dire che come incaricato di seguire l'attuazione dei programmi però Ménez preoccupano gli effetti e quindi ho cercato di avvertire che possono diventare un ha ha fatto e di grande rallentamento vera e propria sabbia negli ingranaggi perché noi abbiamo il sistema delle condizioni abilitanti che già diciamo condiziona la l'avvio e la poca ma azione macché
Anche possono è previsto un monitoraggio perché le stesse condizioni abilitanti
Potrebbero venire meno nel corso del Periodo e quindi l'attuale formulazione del testo di compromesso da parte alla presidenza austriaca sono tutte cose stanno avvenendo letteralmente in queste ore
Non prevede sì l'apertura di un contraddittorio ma prevede anche Laura una sospensione dei rimborsi comunitari che rischia no insomma compri segreteria giuridica
Non c'è un termine entro il quale questo contraddittorio si dovrebbe chiudere
Poi ci sono poi c'è il tema delle raccomandazioni specifiche su questo invece c'è un punto dei nuovi regolamenti e quello è stato citato ma che vi espongo rapidamente
Proposte non regolamenti c'è un dibattito tuttora in corso sul fatto che sia introdotta una sorta di revisione di di medio periodo dopo cinque anni
Esiste un'ipotesi più forte che prevede un vero e proprio diciamo congelamento di una parte delle risorse e di di tutte una parte delle annualità esista una versione questo attuale e nel testo della presidenza austriaca
Molto più soft o che prevede diciamo una sorta di assessment che avviene dopo i cinque anni però il problema è che comunque noi cambiamo chiamiamo le cose e qui allora rispondo anche alla seconda domanda
Dobbiamo ricordarci l'Ulivo da da da da da persona che ha studiato legge
Che soprattutto in un mondo complesso come il nostro le relazioni fiduciarie oggi sono tutto
Senza fiducia fra le persone i fra i livelli istituzionali
Anche la norma più light più leggera o scritta con i migliori buoni propositi rischia di diventate
Una
Granello o o omofobo anche un grosso granello di sabbia negli ingranaggi perché viene intrappolata con l'ottica di sfiducia il tema della riduzione del cofinanziamento nazionale
Allora i termini della questione secondo me sono chiarissimi il cofinanziamento nazionale sono appunto risorse nazionali aggiungo anche che le risorse della questione di cui stiamo parlando sono risorse nazionali
Sono destinate ai territori ma sono comunque risorse nazionali bisogna anche limitate dal
Da tutti i contribuenti e quindi hanno una dimensione appunto nazionale non
Non non non sono nei bilanci direttamente del singolo del singolo ente quindi quelle risorse lì sono è stato appunto previsto vengono può inserire in una sorta di Viano complementare dei programmi europei
Io non sono in grado di rispondere alla domanda ma potrebbero essere tagliate potrebbero essere ridotte
Perché queste sono poi decisioni che spettano al Parlamento eventualmente alla alla governo io quello che posso dire rivedendolo in una forma ha quasi tautologia e che comunque sono risorse nazionali
Però io ho detto alle autorità di gestione quando si è trattato di fare questo questo è il cofinanziamento detto noi riteniamo che la rinuncia al cofinanziamento nazionale nella misura in cui consente di ridurre lei né più tra i cioè l'obiettivo dispensa sia utile per quei programmi che sono in difficoltà su un piatto della bilancia c'è il rischio di perdere risorse dal bilancio dove che però se è un rischio che se non si aggiungeranno in tutta è una perdita certa e definitiva
Dall'altra parte voi mi dite che non siete sicuri che poi non siano successivamente tagliate questo però non è che l'omicida Antonino Caponnetto
E ma non lo decide nemmeno come dire il ministro può tempo le e quindi hanno e quindi contano le relazioni fiduciarie da questo punto di vista fatemi dire anche se il tema sicuramente meriterebbe di essere dibattuto
Una mia convinzione personale e cioè che il sistema dei tagli orizzontali
Che e adottato per le esigenze di finanza pubblica ormai da molti anni
è un meccanismo che ha intossicato i rapporti che vi ricordo detto prima Complessi tra livelli istituzionali
E quindi produce questi fenomeni di appesa nel capire che che naturalmente poi in Somalia tutto l'asso del contesto Monno Moon fluidificare no certamente il a
Insomma la spezza l'attuazione e quindi appunto nel caso della Mid term Liviu che che è prevista nei regolamenti ripeto con un dibattito sulla molto molto densa di questa di questa regola io devo dirlo sintetizzata dicendo se le opere un'autorità di gestione pensa di avere una quota accantonata che dopo cinque anni
Non è sicuro di poterci contare
Semplicemente sì fermo un anno prima e dibatte un anno dopo
Va bene
Grazie il messaggio è stato recapitato a circa se il Nicola De Michelis ha dovuto lasciarci perché aveva una un treno da prendere al volo e a questo punto allora passo Adriano Giannola
A quale chiedo parlo una riflessione su un tema che richiederebbe molto tempo ma ovviamente ma spero che si riesce ad andare un pensiero in Breve
Che è il la richiesta di autonomia e avanzata la Lombardia da dall'Emilia e dalla e dal Veneto cioè di che tipo di di riflessi intravede diciamo sulla discorso della spesa aggiuntiva e quindi sull'utilizzo voi efficace a cascata dei fondi europei no perché si sta parlando sempre di un processo di autonomia senza l'approvazione dei famosi letta i livelli essenziali delle prestazioni da Tamara anche voi a quello che al tema che tu che aveva introdotto il professor Zanardi
Risposta molto rapida dal punto di vista formale direi che è un tema che non può essere messo all'ordine del giorno cioè come mettere il carro davanti ai buoi perché c'è una legislazione di applicazione del centodiciannove che non è neanche staccata
Per così dire esaurita o completata
E lì si determinano i fabbisogni fabbisogno standard i costi standard i livelli delle prestazioni e ora far dare l'autonomia come chiesto il Veneto
Entro cinque anni poi prevedere che ci siano i costi standard sulla base del quale rivedere risorse mi sembra una cosa molto strana
In termini poi sostanziale anche se fosse
Come dice la ministra almeno perché a saldi invariati questa autonomia cioè il finanziamento e quindi delle nuove
Retribuzioni che già BSE comportano grossissimi problemi di istruzione e la sanità eccetera eccetera quindi spaccherebbe un sistema di servizi gli diciamo istruzione nazionale o sanitario
Ma anche detto questo
Supponendo che dal punto di vista finanziario sembra saldi invariati i saldi invariati di oggi corrispondono a una finanziamento undici anni dei diritti civili sa dell'articolo centodiciassette che è molto sperequato in cui i famosi diritti discipline danza non sono rispettati proprio nelle aree più deboli quindi da tutti i punti di vista e credo che sia in tema prematuro ancora addirittura per discutere quindi l'articolo centosedici comma tre interpretato nel modo che viene portatore come disegno di legge governo è una interpretazione fuori dalla Costituzione
E quindi allora il vero obiettivo se passa perché qui c'è un contratto
E c'è un impegno
E si è detto che ne c'è un impegno e allora quell'impegno porterebbe alla mio avviso naturalmente
Sì natura completamente il titolo quinto portata con tutti i problemi che aveva e lo porta è ci avviamo ad un sistema di confederati regioni confederata con la loro autonomia sono piccoli Stati
Che poi si confermeranno in un grande Stato del Nord intesi diciamo per via diverso si raggiungono obiettivi di vent'anni fa che vengono chiamati in altro modo
Bene a questo punto fare una piccola variazione diciamo alla alla scaletta perché chiama in causa Alberto Zanardi grande esperto di federalismo differenziato
Ieri anche un un commento su questo tema
Ma dunque questa cosa del federalismo differenziato con Adriano Giannola ci da tempo discutiamo e diciamo ci scambiamo opinioni sul punto veramente una scatola nera nel senso che può effettivamente darei esiti molto differenziati dal punto di vista del disegno istituzionale e poi del dal punto di vista anche dei flussi finanziari
Un punto su cui io francamente non avevo mai venne riflettuto a proposito di federalismo differenziato e questo collegamento con le politiche di coesione ieri pensando un pochino di Cuomo
A come prepararmi la per la discussione di oggi ho fatto qualche modestissima riflessione e di nuovo diciamo dimetto Emilia Romagna e Lombardia chiedono diciamo così maggior autonomia chiedono più poteri decisionali e anche era risorse collegati a queste nuove funzioni che porterebbero appunto nell'alveo diciamo del del del potere regionale in sulla base di una serie di motivazioni la principale delle quali è che loro sono più efficienti prova a parte che ovviamente c'è un problema di verifica di queste maggiori efficienze rispetto alla capacità di fornitura statale perché quella con cui ci sta confrontando e le maggiori efficienze ritornando diciamo alle categorie che oggi abbiamo evidenziato nella discussione del rapporto solo fondamentalmente collegate a questo concetto di capitale territoriale allora avremmo diciamo in un qualche modo il suggello del fatto che ci sono regioni che vogliono accumulare ancor più capitale sarebbero in grado di appurare ancor più probabilmente capitale territoriale
E quindi in quelle regioni diciamo così volano in termini di crescita in termini di occupazione di interventi infrastrutturali di politiche eccetera eccetera avrebbe ovviamente degli effetti molto più elevati
Allora uno ci può domandare se questo effettivamente quello che un policy maker a nazionale vuole se questo è l'obiettivo delle politiche nazionali
Perché come abbiamo imparato oggi il problema dei capitali Spud dei capitali territoriali e appunto quello di andare a colmare questi gap in modo tale da rendere duraturi negli affetti in termini di crescita e di occupazione l'ora ripeto c'è questo tema diciamo così delle maggiori efficienze c'è anche il tema ovviamente se queste presunte o vere maggiore efficienza e territoriali posso avere delle ricadute delle esternalità direbbero gli economisti territoriali anche sull'intero territorio nazionale credo che sia una questione molto dibattuta sul fatto sì dobbiamo puntare su alcuni cavalli o dobbiamo portare avanti tutta la dirigenza
Grazie il permetterne pezzo ma sono stati utili per gettare un ponte tra la la politica di coesione e l'attualità con il dibattito sulle autonomie adesso prima delle conclusioni dell'IFEL lascio a prova di nuovo all'ambasciatore al quale il
Chiederei tornando al tuo intervento precedente
Un giudizio un po'più a diciamo approfondito sul sul tema della credibilità le diceva prima che per difendere no la nostra posizione
Sulla nuovo quadro finanziario dobbiamo essere credibili ovviamente
Ma questa credibilità glielo chiedo da ambasciatore dei piedi insomma vista la sua esperienza internazionale
Grazie può essere minata faccio una riflessione l'attualità anche da secondo lei insomma gli attuali rapporti di Forza Italia apporti di di tensione che si sono tra l'Italia
E la commissione tutt'altri temi diciamo chiaramente
A partire da
Dal livello di deficit su cui stiamo quell'Aldo
Grazie
La mia risposta è sì
Nel senso che l'ho sostenuto lo sostenuto anche in altre in altre circostanze in altre condizioni
Sbattere i pugni sul tavolo a mio avviso non serve detto questo oggi noi abbiamo un problema maggiore Lella menzionato che è quello di evitare l'apertura di una procedura di infrazione per debito eccessivo
E è inutile nascondersi dietro un dito l'apertura di una procedura per debito sarebbe una prima assoluta da quando esistono le nuove regole
Modificate nel due mila undici con l'introduzione del famoso pacchetto Six Pack
E francamente per quello che mi riguarda una valutazione molto personale io non credo che che valga la pena di sfidare delle istituzioni europee per alcuni decimali di deficit quindi questo vale diciamo sul piano generale se noi dovessimo entrare in procedura di infrazione probabilmente la procedura d'infrazione è sostenibile certamente ci obbligherebbe a un percorso di rientro
Dal debito eccessivo molto nervoso molto oneroso
Ma temo soprattutto l'impatto un'apertura l'infrazione per debito eccessivo sulle valutazioni nei nostri confronti da parte dei mercati e delle agenzie di rating questo può è la vera sfida insomma
Però non c'è dubbio che nei confronti delle istituzioni europee nei confronti questo mi preme sottolinearlo dei nostri partners non c'è stato un solo Stato membro un solo che ci abbia sostenuto nella difesa nella manovra Romero nella sua versione originaria così come è stata presentata a Brussel ci metterebbe in grossa difficoltà anche su altri piani anche su altri livelli questo mi sembra sia un dato purtroppo ieri al mi sembra di capire che la cosa era sta cambiando che si sia entrato in una fase di dialogo di interlocuzione tutto questo è molto positivo in mio augurio che si riesca a trovare quella che una volta segnava la quadra credo che da parte della commissione
Ci si aspetti un minimo gesto di buona volontà
Perché non è interesse neppure della Commissione europea a sei ministri dalle elezioni europea aprire una procedura d'infrazione nei confronti di un paese come l'Italia quindi direi sicuramente questo è un aspetto importante l'altro aspetto per quello
Più collegato visse qui qui oggi si parla di di politiche regionali e di politiche di coesione
E quello di riuscire a dimostrare a Brussel che noi siamo effettivamente capaci di spendere in tempo nei tempi previsti che spendere bene quindi con impatto sui territori
Quei fondi che l'Unione Europea ci mette a disposizione quindi oggi dal edili tracciato giochiamo su questi due piani Azzi
Bene grazie allora in attesa della del della quadra da trovare con la Commissione europea su tutti questi temi diciamo concludiamo a tavola rotonda e diamo la la parola per le conclusioni a che Ciro dalle ore direttore dell'IFEL
Che sostituisce appunto il presidente Castelli che ha avuto un un problema all'ultimo minuto
Intanto alla per prima cosa delle le scuse della presidente Castelli caduto rimaneva Ascoli per problemi personali non non poteva proprio raggiungere raggiungerci dispiace molto si scusa e la seconda cosa che faccio naturalmente cerco di essere breve proprio perché sostituendo l'occorre
Cercate di non approfittare della vostra la vostra pazienza e attenzione però devo assolutamente innanzitutto ringraziare veramente il Senato l'Ufficio Operazioni impatto per quest'occasione che ci ha dato
E insieme all'altro appunto di produrre di collaborare la produzione di questo di questo volume mi sembra molto posto
è stata una buona occasione di riflessione per noi e credo che sia un contributo significativo e la seconda cosa che vorrei che vorrei dire pensando soprattutto ah parlando con come hai fatto una fondazione che lavora era e con i comuni e che effettivamente le politiche di coesione al momento particolare che sta vivendo il tema della dei territori dei territori non solo italiani territorio europei un passaggio molto importante credo che le politiche di coesione in questo momento siano
Veramente un un tema sul quale soffermarci non è che non capisco anche come ha detto anche prima appunto De Michelis il collegamento anche col col semestre
Perché il momento che sta vivendo adesso l'Europa è un momento in cui il tema della coesione cento accentrata
Per capirlo secondo me mi rendo conto che faccio un passaggio forse troppo all'indietro
Però trent'anni fa fondo l'origine di queste ditte l'assetto di queste politiche trent'anni fa mille novecentottantotto il primo pacchetto dello due anni dopo l'Atto unico europeo in quel pacchetto
Sostanzialmente c'è c'è anche un un ragionamento l'atto unico dava un'accelerazione alla costruzione del mercato interno
Celebrava il venir meno delle barriere attraverso anche un cambiamento nelle nelle nel meccanismo di voto non c'era più unanimità se andavano a maggioranza qualificata Quincy accedere al mercato interno
Quindi il il il come dire il Polo della libertà economica viene fortemente accelerato e ci si rende però conto che questa cosa può comportare dei problemi problemi sono
Che il mercato interno univa una parte dell'Europa
Cuore dell'Europa veniva unita dal meccanismo della del mercato ma c'era una parte dell'Europa divisi che Tiziano invece di rimanere fuori
E questa divisione nuova dell'Oropa non era fra Stati ma attraversava di Stati
Lì c'è una parte degli stati le loro regioni più avanzate riuscivano a trarre vantaggio dal mercato interno
E altri territori stiamo DTT rimane svantaggiati quindi operare un modo insieme passaggio critico che univa ma che rischiava di dividere per altro verso l'Europa
E allora oltre alla all'attività alla all'obiettivo della libertà economica libertà di circolazione al Nuovo Mercato c'è quella coesione tenere insieme questa evoluzione del dell'Europa
Su questo
Vedete
è una politica redistributiva ma non è stata pensata così
Perché è stata pensata in questo modo dobbiamo mettere in campo delle politiche che permettano a questi territori progressivamente di entrare nel mercato
Cioè progressivamente di di vent'di esser capaci di competere anche loro i falsi che che il mercato in che il mercato unico sia un vantaggio per tutti
Quindi l'intervento è un intervento per aumentare in fondo quello che noto capitare territoriali l'obiettivo è quello che le capacità di questi territori si sviluppino strutturalmente
Negli anni
E in questo le caratteristiche e da qui derivano anche alcune delle caratteristiche ci siamo portati dietro
La concentrazione delle risorse degli obiettivi che a volte siamo usciti a realizzare altre volte abbiamo tradito ma che è importante detti dichiari e legati a determinati territori la programmazione lunga per fatti tre cicli di programmazione che permettano interventi interventi articolati
L'altro aspetto volo del partenariato è vero che c'è il tema cioè il fatto di mettere in campo una governance multilivello questore è è è importante oggi ma allora ancora più importante cioè creare anche nelle regioni le istituzioni sub nazionali dei soggetti che partecipavano a processo di intere di integrazione e l'altro tenente l'addizionalità
E la dizione essenziale sequenze in me il il se il problema è modificare strutturalmente l'economia di quei territori l'intervento non non può che essere un intervento ulteriore rispetto alle politiche regionali che già i singoli stati fa
Allora rispetto a questo in questo momento questo tema è fondamentale perché noi abbiamo oggi una nuova polarizzazione economiche non l'OPA
Viene sottolineato molto la polizza azione né i redditi livelli di redditi Lecce ma non viene sottolineata la polarizzazione fra i territori
Cioè i processi che abbiamo avuto negli ultimi anni sia la fase della crescita la per e la crescita economica e poi della crisi quello che hanno comportato hanno comportato una modifica nella gerarchia dei territori europei
E non sono solo quelli da noi che non sanno un'economia dualistica rimane il grande divario ma sono anche altri son quelli fra poli metropolitani Arin ecco e a remare interni e la cosa interessante questo ormai studiata
E che questa dimensione economica sta avendo anche una ripercussione politica
Cioè l'analisi dei dei comportamenti politici nei Paesi europei in qualche modo determinata anche ma non solo dalla polarizzazione dei redditi ma determinato soprattutto dalla polverizzazione territoriale
Quindi è un passaggio questo nel quale grandissima attenzione io penso vada posta a a questo tempo
Nel nostro Paese la cosa naturalmente viene vissuto in maniera del tutto particolare gli ho detto l'eterogeneità qui il la differenza paese ecco e è fortissima e quella detto
Tema dell'addizionalità non l'ha detto anche Zanardi questore
Essenziale ce ne siamo un Paese che non ha un meccanismo perequativo
Non ce l'ha non ce l'ha cioè ce la che fu ce l'ha malfunzionante sulla spesa corrente
Mal funzionante nel senso che sulla spesa corrente non c'è un intervento dello Stato verso una cosa che forse non so se si sappia fuori dal circo di specialisti la perequazione sulla sulla di parte corrente in Italia per Comuni ve ne fate in modo mutualistico fra i comuni non c'è nessun intervento dello Stato nemmeno sulla spesa corrente
E non a mai preso preso non è mai decollata invece la perequazione dei fabbisogni infrastrutturale che era legato proprio a rendere a a quindi a riequilibrare domande offerte l'infrastruttura sui territori
E metterci sopra quel di più che sono le politiche di sviluppo quindi noi questo sistema di mi del federalismo fiscale pur coi suoi limiti eccetera non siamo riusciti a a costruire ecco perché oramai le politiche sono essenziali per il nostro funzionamento la metà della spesa per investimenti al Sud e sulle politiche di coesione
Tensione noi abbiamo due ordinando la noi tutte non è così tecnicamente però qua per l'attenzione per la spesa in investimenti ne abbiamo due ordinamenti in Italia
Uno per il Centro-Nord e uno per il Sud la spesa per investimenti segue delle regole per il Centro-Nord potestà quantitativo e delle regole diverse per il Sud
Questo è un altro tema dal quale quindi poggiava il venir meno una flessione delle politiche di coesione per i territori italiane sarebbe drammatico
Dramma
L'altro aspetto è quello che volevo altro aspetto per cui conta tanto sistema paese anche quello appunto della velocità lo diceva anche il direttore da cunette così
Effettivamente molto attento onestamente
Molte delle difficoltà che abbiamo non sono detti difficoltà legata alla regolazione del delle politiche di coesione sono dovute alla regolazione nazionale in alcuni process in questo momento abbiamo un nome viviamo un momento molto complesso
Anche a livello di comune non riusciamo a far ripartire la spesa per investimenti nonostante siano avuti meno una serie di vincoli
Quindi di regole legata al coordinamento la finanza pubblica Allam
E alla cultura al lascito del coordinamento della consolidamento fiscale non riusciamo a farli ripartire e non riusciamo a farli ripartire per tanti motivi non ce n'è solo uno
Un primo è la nostra debolezza punti se la programmazione cioè la programmazione dei fondi nazionali una programmazione frammentata poco credibile
Voi immaginate di vedere e un un comune che deve mettere sul suo piano triennale dei degli Investimenti avendo a che fare con una parte di risorse proprie che deve combinare con risorse comunitarie ed è un problema
Ma soprattutto deve combinare con la disco i trasferimenti nazionali che sono in qualche modo come si itineranti legati a meccanismi competitivi come quelli dei dei banchi cioè sono una serie di disincentivi alla programmazione alla Spesal
Non riusciamo a farla ripartire questo rendiamoci conto la la la crisi ci lascia un'eredità pesantissima
Ed è un eredità di un di regole che sono state tutte regole convergenti nel non spendere solamente un ingenuo si si stupisce com'è che oggi sia così difficile ripartire ma abbiamo avuto anni di regole su tutto sul personale
Sui tagli di un certo come proprio il compenso gli appalti su sull'anticorruzione tutto quanto convergevano verso un freno alla spesa è ovvio che che che ripartire difficile
L'ultima cosa con la quale poi chiudo rafforza la cosa più importante prepariamoci
Prepariamoci a Cipro nuove veramente riuscì cerchiamo di questo veramente dico anche come come giudica come mondo dei una disponibilità a cercare una volta tanto voglio dire perché non non prepararsi per tempo è riuscito a partire in tempo dal punto di vista sia dell'attività di programmazione ma anche della strumentazione cioè non esser sempre lì a a rincorrerlo di governo perché i Comuni dopo le imprese sono i principali beneficiari di questa polizia diciamo
Interessati si neanche ad aiutarla
E anche ad aiutare i Comuni a mettersi prima che poi sia maschili anche loro a mettersi a mettersi nelle condizioni di quindi di avere prestazioni buone di spendere velocemente e di spendere bene
Grazie
Va be'allora io ringrazio tutti gli intervenuti ieri gli oratori colgo l'occasione del il compito fece assegnato presso Gianola approfondire i temi del dualismo aggiungo infine che viene data proiezione di uno dei video che l'ufficio Valutazione impatto realizza nel caso di specie quello su questo dossier grazie a tutti
Ora