Presentazione del libro di Rino Formica, a cura di Emanuele Ceglie, "Prima Repubblica, una storia di frontiere" (Rubbettino)

A
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Io
Giusto
No
No
Sì
Sì sì
Il
Ma
Allora
Poste Tubinga Franco distorcente risulta lo sta venendo al volo da Milano mostra verrà
Scarsa
Cioè
Allora
Fabrizio
Ecco
Sono controllato
Forme
Sì
Diede anche Guglielmo Epifani
No di tecnici
C'è una bellissima
Sì
Adesso abbiamo detto dice sull'organico critico cioè
Ho visto che è andato a male nel
Bernaschi non è stata eletta no no no per loro fa
Quarantotto per cento
Questo percorso quanto appreso quarantuno quarantadue
Solo che hanno votato per ce la facciamo
S'lavoravano Roberto
Ce lo studio
Solo questo candidature che vanno costruite negli anni non si possono improvvisare duttili
Va bene rilevanza dell'Europa
Faccia
Cioè in questo momento l'Europa non è nella lista
Ma
Sto facendo
Perrone
Essendo
Perché ritornare
Niente sta arrivando su
Perché io siccome era prevista dal Rinascimento fatto mettere potrebbe con il cellulare Assisi purtroppo
Vedo che rispetto l'uscita che
Il presidente della
Avanti
Ripeto Franco Gallo cui si ha quindi criticato con con una lettera
Bisogna
Fare un tavolo riservato in cui Sacconi per cui
Dall'altra parte c'erano soltanto c'eravamo nell'offensiva
Se ti ricordi di fare una telefonata turco non ho problemi ad presenza martedì mattina perché c'è la conferenza agli esteri se se di Cerbo uno dei dirigenti videro qui casomai di essere presenti
Chiuso tutti ambasciatori guarda proprio direttamente con quello che esso ed ho cercato ma non solo edifici
Totti ma Turgon motivi cubano indirettamente messo quello degli Esteri non so chi sono testi della segreteria punti per il momento vuole a Ponti ora per bocca pontile Simoncelli a Belluno si può Anderson Luzzi tipici al tubo album viaggio Scrivia Manzo Guzzo pieno di uva io pensavo che ci fosse un altro Lutero guida
C'è vero Ticino regimi per il momento
Sì
Poi
Passiamo sempre
Epifani ricevute
Cominciamo perché siamo aspetta
Sì se non spetta la specifiche
No io ad oggi dobbiamo solo informare che cominceremo fra qualche momento non pena Saraci avrà raggiunto il presidente Franco Gallo che e Suma insomma è già qui
Dice
Non sappiamo
Barzelletta
Grazie
Insomma nasce
Nel frattempo cioè
Arrivando guida
Infatti
Piccoli
Questi
E
Dice
Stiamo decidendo di cominciare sia
No facciamo undici
Scomparse
Fino di testata Vincenzo sì
C'è stato un entrambi subito rischi pensata venticinque
Che sta arrivando in tempo peraltro suo intervento buonasera a tutti
Vi chiediamo scusa per un contrattempo il presidente Gallo che e su peraltro trovarci autorizzare ad avviare questo nostro questo nostro incontro lui
Ci raggiungerà appena possibile porgeva io saluto suo personale e dell'istituto dell'Istituto Treccani
Per questo incontro
La Fondazione Divagno
Che presiedo deve molti ringraziamenti
A partire da quello verso l'istituto che ci ospite verso il suo presidente Franco Gallo
Pronto ci ecco Franco Gallo
Con l'amicizia ma soprattutto con la stima che vengono da molto lontano
E qui si vuole Colarizi
Quella fondazione Divagno deve molti molti molti molti ringraziamenti Marco Follini Marco da da Milano
Che questa sera saranno assistiti da Massimo Bordini che fra l'altro è quotidiano mio accompagnatore di avvio della giornata
E che si caricherà lo di commentare questori
Un ringraziamento particolare devo Elio Ceglie
Che non solo ha curato il volume
Ma chi ha il merito di averlo insieme a noi insistentemente voluto
Insieme a lui a Marco Gervasoni per la interessante presentazione prefazione a Marco Damilano per l'intervista che lo conclude e che ci riporta alla contemporaneità
E all'editore Rubbettino che è stato pronto a raccogliere e non solo debbo dire per ragioni commerciali
La collana editoriale direttamente riferibile alla Fondazione Divagno
Infine a Giorgio Benvenuto
Per la Fondazione Nenni e alla UIL nazionale che ci hanno voluto accompagnare in questa sera
No
Certo
Un ringraziamento tutto particolare va
Debbo al Presidente Emerito Giorgio Napolitano che ha fatto pervenire un messaggio molto bello come nel suo costume e poi devo ringraziare dottor Gianni Letta Massimo Teodori
Ugo Intini Gennaro Acquaviva
Fabrizio Cicchitto Guglielmo Epifani tanti tanti tanti amici che compagni di partito che sono qui anche loro vengono da molto lontano
E vengono da molto lontano per testimoniare amicizia e stima verso Rino Formica un socialista che ha segnato la storia di ciascuno Dinoi
Che sono coloro me compreso che possono dire
E con orgoglio che a quella conferenza di organizzazione di Firenze che segna un passo decisivo nella storia del PSI della quale certamente non si mancherà di far cenno in questo incontro di poter dire c'eravamo anche noi ed io posso dire c'ero anch'io
Abbiamo fortemente voluto che questo libro fosse pubblicato della nostra collana
Non solo perché Rino Formica e Sangue vivo della tradizione migliore del socialismo che la Puglia e che Kjaer risalita verso il socialismo italiano
Ma anche perché ad oggi mancava la sua voce
La sua narrazione tutta rigorosamente documentata come piace agli storici
La sua visione su una parte della storia d'Italia che lui ha vissuto come protagonista
Che per lotte perché per lo più è stata intessuta da aforisma mai entrati della letteratura della incancellabile letteratura politica ma mai di un organico racconto
Mancava i socialisti
Mancava soprattutto a chiunque a quegli eventi sia tuttora interessato con l'attenzione dello storico ma soprattutto con le aspettative del politico
Una narrazione tuttavia che potrebbe essere utile
Perché il nostro ossessionante presidentissimo possa lasciare il posto finalmente allora politica p maiuscola beninteso
In questo senso il libro non è una occhio o autobiografia
Che del resto chi lo conosce lo sa bene Rino non avrebbe mai scritto
Ognuno di noi che lo frequenta da decenni può testimoniare che le nostre conversazioni non si ascolta mai un pensiero ora ricostruzione di accadimenti nazionali ovvio o locali coniugata in prima persona
La cifra delle sue conversazioni è sempre il noi
Socialisti il partito comunità il sindacato o il loro gli avversari quasi sempre in piedi
Il PC
Quella quindi di cui parleremo questa serie una storia politica e se ne occuperanno i relatori ciascuno con la riconosciuta autorevolezza e credo che ne sono certo che lo stesso Rino nelle conclusioni ci vorrà dire anche la sua
Attraverso la storia politica di un personaggio andando oltre il racconto biografico nel libro ci coglie lo svolgersi di un movimento di uomini e di idee
Che quello che è socialismo italiano che si ricostituì costituisce nell'immediato dopoguerra e di quel gruppo dirigente che si raccoglie in quegli stessi anni attorno alla Federazione giovanile socialista
Una storia che da quell'esperienza di gioventù
Di fervore antifascista antitotalitaria e libertario si snoda fino ai nostri giorni
E una vicenda troppo lunga per essere riassunta ma che può essere intesa nei suoi contorni essenziali
Se si comprende che quell'esperienza organizzata di gioventù socialista si definisce attorno ad una categoria politica semplice e allo stesso tempo chi rompe
L'autonomia del socialismo italiano dall'esperienza del socialismo reale
E da quella conflittuale polarizzazione di realtà statuali frutti dei nuovi assetti del dopoguerra in Europa e nel mondo
La bandiera dell'autonomia guiderà formiche tutto il gruppo giovanile per l'intero periodo della vicenda socialista
L'autonomia sarà difesa dalle insidie del fornitissimo interno al Partito socialista
Attraverso l'adesione critica alla scelta socialdemocratica di Saragat del mille novecento quarantasette
E non quadrasse immutato nella scelta del centrosinistra che richiederà l'adeguamento organizzativo del PSI
Che si aprono nella realtà italiana Formica
Tenterà di guidare questo processo di adeguamento come responsabile di dell'organizzazione del partito
La sua relazione alla conferenza di organizzazione del PSI di Firenze del mille novecentosettantacinque segnerà il punto di svolta del Partito Socialista Morandi hanno verso il partito che si apre ai nuovi ceti sociali che premono per il cambiamento per la modernizzazione del paese
Possiamo dire che a Firenze dunque si prepara il partito che avrà la sua svolta definitiva al mix
Non aver abbandonato
La bandiera dell'autonomia smosso socialista al contrario rivendicava la sempre delle battaglie politiche e culturali acconsentita Formica il racconto una storia spezzata del Paese
E della sinistra Italia naturalmente questa non è una sintesi esso forse la cifra del del volume
Ma il tentativo solo il tentativo di interpretare un pensiero quello di Rino Formica per come l'abbiamo percepito
Noi quelli che hanno tuttora la fortuna di colloquiare con lui avendo sempre dopo ogni conversazione l'occasione non solo di aver appresso una cosa nuova una curiosità
Un facchino etico un inedito un'analisi interessante suggestiva ma di di ritrovarsi ogni volta con quella dose di entusiasmo in più
Con la coscienza sempre più radicata che nonostante i suoi tanti nemici non tirate non di rado interni alla sua stessa organizzazione il socialismo e destinato a sopravvivere
E ad animare la speranza di quell'è lite che prima o poi riuscirà a far valere la civiltà delle sue ragioni
Grazie
Do la parola Benedetto Attili tesoriere della UIL in sostituzione del suo segretario generale
Ti ringrazio ringrazio tutti quanti soprattutto appunto con la non sotto la fondazione Treccani su Treccani che c'ho aspirato
Giorgio pervenuto alla Fondazione Nenni il dottor Massimo oltre alla sua fondazione
Porta tutti quanti il saluto del segretario generale della UIL Carmelo Barbagallo
Che sicuramente dispiaciuto non parte di non poter partecipare perché in questo momento sta all'estero dove si è svolto se appena concluso purtroppo non benissimo per l'Italia
Il congresso del sindacato mondiale che ha visto soccombente era la compagnia Camusso
Con non al quarantotto per cento contro il cinquantadue per cento
Della candidata che prestate neutrale
Dio non amo vedere i bicchieri mezzi vuoti io preferisco vedere bicchieri mezzi pieni
Considero quindi da sindacalista italiano da sindacalista riformista questo quarantotto per cento un grandissimo risultato soprattutto se pensiamo in nel al brevissimo tempo in cui è stata costruita la candidatura dalla Camusso
Pro rinnovo comunque i saluti del nostro segretario generale e soprattutto la vicinanza della UIL
A Rino Formica
Io personalmente questo io difficilmente emoziono ho cominciato mi sono trovato proiettato a fare il segretario generale di una Cadeo Pordenone la categoria importante del pubblico impiego
Proiettato a fare risse ne parlo con ricordavo prima
Col dottor letta riunioni segretissimi che portarono da vallata accordi importanti dopo pochi mesi mi ritrovai proiettato su una piazza con decine di migliaia di lavoratori
Mai risentito emozionale questo ventosa emozionato per una ragione molto semplice perché penso a mio padre mio padre era un militante socialista
Che sa addormentava con i libri di Craxi sul comodino
E pensare che oggi io sto qua ringraziando Rino Formica per quello che ha fatto per quello che fa per quello che farà per il nostro Paese
Si sente anche la voce sinceramente mi emoziona
In questo momento in questo momento io ho letto il libro di di Rino
Mi permetto di dirlo di chiamarti Rino anche Strehler cresce lenza un'accusa Buskers scherza scherza scherzosa compagni socialisti ci mancherebbe
Ho letto libero di Rino ma colpito ma colpito dal terreno che parlando con un amico che tra parentesi è un allievo di un stretto collaboratore di di di Formica ministro avere un allievo del professor Ciavarella
E parlando dirigo parlando io mi disse è un genio
Io non penso viola rivedrei un pochino io penso non per enfatizzare ma se dovessi descrive Rino Formica col politico dirà che è un gigante
Per una ragione molto semplice perché vedete a volte vediamo le cose certe cella c'è chi alla capacità di vedere le cose in maniera netta
Ma vedere le cose in maniera netta e riuscire a proiettarsi al di là riuscendo ad intuire che cosa succede se si fanno certe cose o che cosa succede se non si fanno certe cose
Questi sono queste sono caratteristiche di per di geni ma che vedono oltre che vedono al di là perché dico questo
Basta che sic correte del successo del montante molto velocemente il libro e ci sono due cose che m'hanno colpito in maniera a di trattante
Due cose in mano colpito in maniera importante due lettere o la prima ai compagni dai compagni ai socialisti che hanno fecero la scelta del PdL
Quali l'appunto di questa attenzione che questa scelta Porro importerà certe conseguenze che puntualmente se son verificare
L'altra lettera con cui manifestò tutte le sue preoccupazioni a Renzi in merita con le riforme la Costituzione che si stava attuando perché si rischiava di andare incontro a certe cose che puntualmente si son verificati
E allora questo non essere Cassandra questo significa essere un politico questo significa essere uno statista
Questo significa appunto pensare non allagare il non all'uovo ma la dico maniera molto alla gallina quindi non pensare all'oggi ma pensare al domani pensare al dopo domani pensare con una prospettiva ultradecennale
E che quello che purtroppo manca oggi a chi governa questo Paese
E allora ecco che la UIL sta cercando nel suo piccolo per quanto siamo una grande organizzazione di dare un contributo anche noi fattivo ad un cambiamento reale del Paese ma un cambiamento inserendo in termini concreti
Non stiamo cercando di riavvicinare i giovani al sindacato di di avvicinare i giovani alla politica perché soltanto richiede riuscendo a ricomporre il coinvolgere le nuove generazioni alla politica e facendo trasmettendo qual è l'importanza della politica
Allora forse cominciando da oggi tra qualche anno probabilmente ci sarà un vero cambiamento ma nel senso di tornare all'antico cambiamento che torna all'antico
Un cambiamento che torni alla Prima Repubblica un cambiamento che torni agli uomini alle terre litologie anch'non nel duro incidenza Enzo politico stretto ma quanto meno all'ideologia Ravel credere in certi valori fondanti
Che sono i valori che troviamo una costituzione del repubblicano
Però chiudo qua la faccio finita
Ringrazio ancora Rino per quello che ha fatto tra quello che fa per quello che farà né per il nostro Paese e mi auguro che da qualche parte in giro per l'Italia ci sia un giovane Rino Formica pronto a fare le stesse cose che ha fatto lui grazie a tutti mi scuso in anticipo ma
O degli impegna sconto dopo l'intervento di Giorgio debbo lasciare
Grazie
Ci avvertono che c'è ci sono amici che sono che non riesco a trovare posto in sala vuol dire che appena dopo i saluti sposto
L'organizzazione per far spostare il Tamiazzo faremo una faremo un'altra un'altra musica va bene Giorgio Benvenuto grazie
Voglio aggiungere le cose che sono state dente e qualcosa di più o sul libero nel senso che il libro che ha una bella introduzione di Marco Gervasoni
E poi è stato curato splendidamente
Da Cellie dei numeri e Ceglie
E organizzato su quattro su quattro temi
E in quattro temi sono il socialismo
Ad un lutto della Federazione giovanile socialista nel dopoguerra soprattutto nelle nel mille novecentoquarantasei quarantasette
Quarantotto il convegno di un organizzazione del partito socialista il periodo mille novecentosettantasei novantadue
E il quarto pilastro del libro o la costituente ormai Cardarelli cinque scusa
Ha ragione
Ci mancherebbe
Il libro è completato da una intervista abbastanza recente molto bella molto attuale che arrivo Formica ha fatto Marco denunciano
Cosa voglio aggiungere che il libro è interessante perché
E dotato di documentazione preziosa
Una parte della documentazione non rende meno conosciuti
Ma la fondazione Divagno ha fatto qualcosa di più siccome non poteva fare
Una pubblicazione sterminata
Sul sito della Fondazione Divagno è possibile reperire moltissima altro documentazione e quindi non è un libro solo di riflessione non è solo uno Autobiografia ma è un libero che si basa su una documentazione molto preziosa
E con delle analisi Gianni parlava prima Mastro Leo
Nella realtà di allora ma avendo la capacità di ante vedere il futuro
Soprattutto nella conferenza di organizzazione del mille novecento settantacinque
Come ricordava adesso Benedetto Attili
Su la lettera fatta sulla proposta di modifica costituzionale
Viene eletta nell'introduzione che
Rino anche famoso per queste battute fulmicotone questi aforismi no e quindi sono quelli che con cui ha fatto anche per il partito riconosciamo tutti
Ma
Ci sono queste battute io dico che anche ingiusto pensare eccessiva solo Nigro la persona delle battute e degli aforismi
La bellezza la ricchezza del libro e delle proposte
Della capacità di analisi nel dare questi giudizi severi a volte anche beffardi ironici c'è
La capacità
Di proporre
E questo risponde per come e la mia esperienza per travolto
La fortuna di stare e di lavorare molto insieme con Rino
Di un senso dell'autonomia di un orgoglio l'autonomia
Di pensare e l'orgoglio di essere socialista
La seconda che anche le visioni più o
Più evoluti preoccupanti su quella che è la situazione di allora la situazione di oggi non portano mai al rinuncia e alla rassegnazione cioè Rino punto combattente
Ma è una generazione di comportamenti che era diffusa nel vecchio partito socialista
Aggiungo e poi lo fare poi solo due esenti
Cioè ricordata un giudizio che ha un'attualità
E che diverse volte nuovi ritroviamo presenti commento di Rino a quello che è stato l'evoluzione o forse dico io Cornia una involuzione della politica di una realtà nella quale noi ci accorgiamo che i partiti non sono più il luogo della elaborazione della politica le sono più quelli della rappresentanza
Lui dice e quindi più
Oggi vincesse un discorso di qualche tempo fa ma di poco tempo fa
L'Italia dice pareva l'Italia dei sinonimi l'Italia delle ambiguità linguistiche l'Italia dei confusioni disegni concettuali
Prevale
Sull'Italia dei contrari sull'Italia dei limpidi conflitti democratici e nell'Italia dei realistici Progetti di alternativa
è una costatazione dalla quale partire cioè perché Rino dice a la memoria ma senza perché
Può contribuire può fare può spingere per affrontare i problemi di oggi
E nel affrontare questi e due temi
E col io la voglio perché poi sarà il il dibattito ad affrontare a a sviluppare ricordare una cosa più privo trovo particolarmente importante
Per una politica che oggi uno politico molto Domestica è una politica che non ha una visione ampia una visione che riguarda il mondo che riguarda questo mondo che diverso e dice Rino e lo dice già quando motiva le sue critiche e il suono al informate del costituzione
E che oggi il vero problema e e quindi l'alternativa al sopra l'animismo allora nazionalismo che riviene fuori
Che bisogna regolare la cessione di sovranità
Ad organismi sovrannazionali fissando criteri per l'adesione e le condizioni e le modalità del processo questo è un grande tema che non appare
E che è il grande tema che riguarda oggi il mondo che riguarda l'Europa ed è prezioso un ricordo che contenuto nel libro del dibattito alla costituzione
Sappiamo tutti che la Costituzione è stata approvata ma l'inizio della discussione aveva visto già la rottura del già la rottura dei dell'Alleanza del del l'arco diciamo così delle forze che avevano contribuito che avevano realizzato la resistenza e quindi alla Costituzione ho dovuto trovare le le varie soluzioni
Ricorda perché alla fine si discusse se bisognava o meno garantire
La non modificabilità veri diritti
Che sono affermati con molta forza
Venne la dignità
Della persona la nostra è una Costituzione sociale
E che l'emendamento che venne presentato non venne respinto l'emendamento diceva
Le disposizioni della presente costituzione
Che riconoscono e garantiscono i diritti di libertà e del lavoro
Rappresentano l'inderogabile fondamento per l'esercizio della sovranità popolare
Non possono essere oggetto di provvedimenti di revisione costituzionale tendenti a misconoscere o a limitare tali diritti ovvero a diminuirne l'efficacia
Questo emendamento votato dai socialisti e dai comunisti vende respinto benessere venne affermato il principio della immodificabilità
Della Repubblica nella costituzione
Questo tema che
Pone con forza in quella lettera
A oggi uno straordinario attualizza noi abbiamo una costruzione sbilanciata una Costituzione dove sono affermati con forza i vincoli della finanza
E non solo
Affermati i vincoli del limitato della persona
Ecco perché io penso che il libro interessante ma anche ci fornisce degli argomenti fa fare un salto alla politica
Di alto livello non possiamo discutere solo di numeri di percentuali
Lo siamo al discorso del sei nostri interlocutori sbagliano i congiuntivi o non conosco l'anatomia
E Rino propone la politica il fondo la politica una politica che non crede ma una politica che Texas
Grazie Giorgio ringraziamo il presidente Gallo che ci ha raggiunto e per secoli vorrà dare Obama
Un affossamento ecco non era prevista una mia relazione frattanto previsto nel mio saluto che essendo arrivato Rende cui anticipato da riunione
No io ho letto questo libro cosa che insomma un libro corposo impegnativo
E devo dire che e è un libro di storia prima scritto da persone che hanno si sono impegnate non è stato tutto gli autori non li conoscono i presenti
E ho trovato introduzione di Gervasoni veramente corretta azzeccata e e e poi non avevo capito bene il
Libro e ho capito che la la parte diciamo che noi non è documentale è è scritta da Manuele Ceglie
E rallentamenti perché trovo che
E quasi emozionante leggere queste pagine
Io che ho vissuto accanto Rino molti anni della mia vita pur non essendo politico fu avendo fatto parte della politica pur avendo avuto il ministro delle finanze
Come ti ricorderai prima di te e Periodo
Forse potremmo dire drammatico
Allora adesso forse non è tanto drammatico non era insomma del governo Ciampi è stata una cosa abbastanza diciamo
Tranquilla rispetto al futuro che ci aspetta almeno la mia impressione o rispetto a quello che è successo successivamente
Era un governo che veniva nel novantatré novantaquattro dopo
Dopo i fatti di Milano
Dopo Mani pulite
è stato un Governo abbastanza tranquillo sereno sembrava che fosse un nostro consiglio dei ministri una specie di consiglio di facoltà lupus universitari che si occupavano di questioni del giorno non c'era la politica l'ateneo che né i ministri andavamo a parlare con i parlamentari accogliendo i voti attraverso l'apporto individuale non c'era un partito ricordate il PSI Rino era completamente fuori dal dibattito politico
Intorno al governo era soltanto un Ciampi
Portata avanti per un anno il Governo attraverso un coccole il Parlamento con le Commissioni parlamentari
Devo dire che questo libro mi è piaciuto perché è un libro di storia è un libro in cui racconta dei fatti in cui vino
E il punto di partenza s'e poi dal le posizioni di vino si capisce che cosa è successo
Ed è ben raccontato io l'ho letto non sono in grado non ne ho voglia di i diritti di approfondirlo approfondire certi temi ma devo dire che ho trovato molto interessante tutto questo
E questo libro che inizialmente non riuscivo a capire il come e in che cosa consisteva così come ha scritto
Poi ho capito che la documentazione che tu hai letto era legata a una ricostruzione che Ceglie affatto nella storia di vino non è facile per capirlo del leggendo il libro si capisce tutto questo
Allora per esempio anche di Gervasoni Pepito molto la questa questo questa Cocco questi enzimi che sto collegamento questa ricostruzione della figura di Formica cui Machiavelli Beyond Tropical perché molto azzeccata
Questi trattorie e e che e il caso rimetti a Melli
Era la potenza data di pubblicazione dentina che si poneva al centro del suo pensare politico e nel caso di Formica
Era il socialismo
E tutto questo mi piace questo riferimento al cosiddetto realismo utopico già da soli lo chiama così mi sembra molto azzeccata questa definizione questa utopia realistica
Insomma personalmente io
Ho conosciuto Rino soltanto attraverso la mia consulenza che ti davo Titti Cordì quotidiana quando il ministro delle Finanze espresso spesso eravamo raccolto spesso ramo d'accordo
E e devo dire che ho trovato che aveva una posizione politica sempre molto molto coerente
Molto tua non non mai visto al servizio di partito dolomie visto al servizio del della politica in senso stretto
E il i rapporti Confapi col con Bettino Craxi io non gli ho mai vissuti personalmente ero rapporti molto amichevoli affettuosi ma lo hai criticato specialmente in certi momenti in modo molto diretto qui per esempio se ne dà atto tentato c'è un passaggio molto interessante in cui quando tutti ci dobbiamo cambiare tu avevi capito chi bisognava cambiare c'era al momento in cui e e ai diretto una lettera Craxi di cui si dà sindacato giusto non l'avevo percepito abbastanza
E e mi sembra che anche tutto questo
Illustra che
Che checché Rino arriva alla sua personalità politiche hanno sotto la mia politica che non sia abbastanza estrinsecata espressa e forse ecco anche anche esperienza io non sono pronto per fare un discorso sul libro Labico le mie impressioni dopo averlo letto rapidamente
E
E e perché il Midas
Dopo il Midas la posizione di Rino era l'ho preso e molto attenta circospetta volere una posizione figlio craxiana fino in fondo
Poi ci si è arrivati
Si è arrivati a alla alla la soluzione della
In cui Craxi
Bisogna il predominio la citata la fase in cui si è discusso
E partito c'era c'era un dibattito molto molto presente Rino
Non era come poteva sembrare un cartesiano
Ma era uno che aveva la sua posizione politica che si era costruito attraverso l'esperienza pugliese che era venuto e a Roma abbia è giusto lo troppo questo è un libro che dimostra la indipendenza e l'autonomia e la personalità politica di Rino Formica dettata da mia pressione
Non ho da dire altro perché non mi sono preparato per fare un intervento neutro ripeto perché qui dentro può sembrare che che sia e devo dire che metà decrementi per questo
Per questo libro che è un libro di storia che un importante monito qualunque e poi l'intervista finale ebbe non è un'intervista qualunque specie esiste da Mila no e intervista in cui dice passo passo
Diciamo tratta verso lo scambio di opinioni nonché anche la Milano dice la sua lingua contraddice vino in vino risponde
E si capisce e fa e questo bendati libero
Perché la e il capitolo conclusivo del libro cioè dopo il libro che racconta la giovinezza dopo il libro del Periodo politico cruciale d'obbligo di Pio governativo cioè la parte finale che è un'intervista che Mogol ossia un ente della dell'autorità
Infatti io
Che tutti voi
Avremo molta voglia che tu parlassi finalmente dicessi qualche cosa e in margine immagina questo rito Sonate interventi previsti oltre questo veloce professore lavoro ecco vere e proprie
Ci sono quelli che hanno Screamadelica carburante a Marco Follini poiché alla ricerca di soluzioni Biko Marco che per piccoli credo tanto tempo se qui presente
Non è mai andato in piazza ex socialisti Edmondo cristiani dell'epoca riservato tanto ma non fare allora possiamo curare Gualdo sistemarono anche
Ora
Va
Finora
Quindi
No
A
Va be'
Dovevano
A ma
Anzi sono
Il mondo
Credo che il
Nulla gioco io
Ma sicuramente politici cicli pittorici tocca insomma un lo seguirei Sibiglio nell'azione insieme proseguiamo in sella serve restare liberi pure delle forme spieghi con le tracce l'analisi riesce a ricevere Andrea nega il fatto milioni Vizzini dubbi finisce infiamma chiediamo capitoli no laddove nessun il coraggio
Irresponsabile disordine facemmo insorgenza dei clienti che per sarebbe come volete fatti isolate sui pubblici nella discussione
Bene e allora possiamo forse cominciare questo dibattito che diciamo così e la il secondo il il secondo passo di questa di queste conferenze perché poi c'è il passaggio chiave che concluderà come sempre la parola finale tocca l'autore
Che si avranno la bontà terrà conto di una serie di considerazioni che sono stati verranno fatte e comunque mi in qualche modo elaborerà ulteriormente il senso
Di questo libro di cui ormai sapete già tutto dal dibattito che a ci ha preceduto
E invece fra l'altro sarebbe stato molto bene non è
Non è un'autobiografia non è nemmeno una storia del Partito socialista
Non è nemmeno dicemmo che storie in ordine cronologico anche se in parte inevitabilmente dove e il racconto
Della realtà politiche italiane attraverso un paio di lenti che potremmo individuare in due parole
Che nel libro si ritrova e due bar un nesso autonomia e alternativa
Attraversa su questi due concetti si costruisce una storia storie politiche non del partito socialista
Complessivamente inteso diciamo così
E che la sua politica ma mi una politica che è vissuta scelto principalmente all'interno del partito socialista
Poi come questi concetti vengono agli abbonati attraversa una serie di passaggi storici che peraltro da tempo anche prima del periodo vi è il titolo propone perché un c'è una parte una prima parte molto interessante peraltro che inizia prima ancora che venga proclamata la Repubblica ed è ed è poi funziona aperti sicuramente quella storicamente meno conosciuta eppure tanto meriterebbe
E qui fra l'altro proprio in serie inservibile concede un vezzo sei produttore Loris che siccome citato e-mail nel libro di formiche poi ai rigori tele un figura sicuramente chiare ai socialisti
Ma sicuramente che era anche i radicali
Che è quella di Leo Solari che fu il primo segretario della Federazione giovanile socialista e fra l'altro combatti per la sua autonomia
L'inizio iniziativa e iniziative di esperti poco solari alcune lunga storia anche professionale lo abbiamo
Ritrovato fra i radicali anche nelle ultime fasi del partito radicale quello del partito gestazionale dove dato un contributo notevole
Quindi molte storie poi hanno tanti percorsi ma possiamo cominciare proprio con tipo in questo questo libro a assemblato diciamo così messo messo insieme forse ecco qualcosa sicuramente qualcosa qualcosa di più TV riletture grazie coautore certi vezzi
Che per
Per l'appunto
Il
Emanuele Ceglie Emanuele incendia il cui cedere il parco
Io ho messo nero su bianco che è uno dei tanti modi per dominare il tempo
è stato già detto ma è bene ripetere il libro non offre una biografia in senso stretto di rientro
Ma è un contributo alla interpretazione della complicata storia politica dell'Italia pubblicato dall'interno di un intenso vissuto d'esperienza
A me spetta in pochi minuti con moderato schematismo di dar conto per intanto del titolo del libro
Prima repubblica una storia di frontiera
Sì ogni paese ha una propria storia di frontiere l'Italia repubblicana assume sin da subito nel suo statuto democratico nazionale
E nel riflesso del suo sentimento politico e finanche morale
Una configurazione geopolitica di tipo divisivo Est e Ovest
E su questa linea di confine non solo territoriale ma ideologica culturale ed economica viene costruita l'intera vicenda della Prima Repubblica e la forma stessa della governabilità e della democrazia
Sono note le condizioni dell'Italia dall'immediato dopoguerra sino diciamo al mille novecentottantanove
Percossa questa volta da due linee di frontiera a quella originaria Est Ovest si è aggiunta quella più generale globale nord-sud
Ciò nonostante la difficoltà a costruire un modello diciamo normale
A allo stesso tempo compatibile con la sua collocazione nel quadro giù politico mondiale non ha impedito alle classi dirigenti nazionali della Prima Repubblica di assicurati progresso e stabilità democratica e l'ingresso del Paese nel club dei grandi del mondo
Ciò è potuto accadere e qui entriamo nella specifiche
Pica lettura critica che ne da Formica
Attraverso un patto patriottico e non sopranista attraverso un sistema di convivenza tra i grandi partiti di massa compatibile con il principio condiviso di difesa del territorio nazionale
In breve la la cosiddetta anomalia italiana non ha impedito la formazione di una formidabile classe dirigente sia di governo che di opposizione
Che sia in e che si è misurata pagando un prezzo significativo sul livello più alto dello scontro politico dato dal quadro internazionale di quegli anni cioè quello segnato dal rapporto tra autonomia e lealtà ai blocchi terrà dialettica democratica e fedeltà al sistema di alleanze internazionale
Per rientrare nel tema
Dobbiamo ricordare che a conclusione del secondo conflitto mondiale si determinano in tutta l'Europa in particolare nel quadrante europea occidentale
Dopo l'innalzamento della cortina di ferro un diffuso sentimento popolare orientato al superamento della vecchia concezione di frontiera
Nonché l'idea perdesse il suo significato originario oppure che si stesse avviando una ripensamento o un suo superamento però l'effetto liberatorio della pace determinò
Nel senso comune popolare una dilatazione dello stesso concetto nel senso di definirne il campo di applicazione su un terreno assai più vasto intendendo per frontiere anche l'appartenenza campi ideologici culturali economici anche militare
L'Europa si divideva in due campi e in ognuno operavano frontiere fissate da valori che si si sovrapponevano a quelle geografiche pervenire ad accadimenti più recenti insediata di analisi storico politica non si può negare che il controllo del mondo fondato sullo duopolio USA URSS sia stato importante per un equilibro che coinvolgeva sia le aree influenzate dai due campi sia le cosiddette periferie del mondo che mai avrebbero avuto la forza di incrinare quelle rapporto di Potenza
Il crollo di un pilastro
Quello sovietico a rianimato conflittualità sovrani ISMETT tutte le particolarità che il controllo duale componeva con le sue leggi e con la sua logica di pacifica coesistenza
Il declinare della potenza americana possiamo dirne coincide con il cambio del paradigma bipolare e si appalesa proprio all'indomani della vittoria del degli Stati Uniti sull'antagonista sovietico
Si realizzò una soap una supremazia che ha messo in moto quella rivoluzione conservatrice neoliberista
Che ha lire che ha rideterminato il rapporto tra politica ed economia incrinando il primato della politica sul quale poggiava il rapporto bipolare
E aprendo una prospettiva di governo globale basata sullo molti centrismo
Il mondo molti centri multicentrico come oggi si presenta senza la bipolarità egemonica d'un tempo lasciato alla dinamica mutevole dei rapporti di forza alle alleanze di Potenza tutta ti che che è strategica
All'amico conflittualità disseminata nelle periferie del mondo ha reintrodotto la vecchia concezione di frontiera
Declinando la questa volta in senso ancora più restrittivo e difensivo come un muro
I muri sono le nuove frontiere di un mondo diviso non più campi ideologici ma diviso secondo categorie del passato che del passato remoto che ritenevamo superate paesi ricchi contrapposti a vaste anni di povertà e di conflitti endemici
Paesi ricchi che si difendono da quelli poveri non più rivendicando la legittimità delle frontiere o della volontà di allargarle ma innalzando dunque vere e proprie barriere materiali di respingimento
L'Europa della pace della prosperità postbellica e sull'altro lato dell'oceano gli USA da sempre patria accogliente oggi vivono non un'emergenza ma una questione migratoria
L'Europa e li usa unificati da un'esperienza che ha visto a volte mescolate gli avvolte in una sana competizione culture politiche appartenenti al socialismo al cattolicesimo sociale e al liberalismo i due continenti dicevamo hanno tra gli altri e questo nuovo tema da affrontare
La questione migratoria che si aggrava in una condizione di forte indebolimento di quelle culture comunque inclusive se non universalista
La storia dell'Italia democratica che è storia di frontiere e per tale ragione coinvolta più di altri paesi europei nella questione migratoria
Non può escludersi o farsi escludere dal tavolo del nuovo ordine europeo quando questo si porrà con la Energia
Che si che merita
E si vive aggiungere che se il nuovo ordine mondiale avverrà senza e prima che si realizzi un ordinamento della comunità europea
Il possibile no mosso della terra cioè quindi il il nuovo ordine mondiale sarà costruito per la prima volta in assenza della se non in contrapposizione alla cultura democratica nata in Europa
E fin
Nella riflessione pluridecennale di Formica su questo fuoco problematico
Una riflessione che ha unito realismo politico e visione lunga l'idea tradizionale storicamente consolidata di frontiera diventa terreno di confronto di un'altra idea
Tutt'altro che acquisita anzi e che sta avanzando a fatica nella discussione pubblica
Una idea di comunità di popoli e di governi democratici
Una comunità attenzione da non da non e di realizzare pena la sua banalizzazione ma da costruire è questo il punto nella stessa misura della ricostruzione necessarie delle grandi famiglie politiche europee
Una riflessione maturata negli anni anni di azione e di pensiero che Formica affida ai volenterosi di oggi grazie
Grazie e così molecole rischi che storica e che con la storia della Prima Repubblica lunga frequentazione
Teoriche e di analisi si può però forse ripartire da un passaggio abbiamo l'intervento che si esprime con cui sua
Con grande approfonditi con grande come approfondito un'altra parola chiave la parola frontiere
Ma soprattutto il problema della
Fonte decise decisionale del del dell'organizzazione democratica e da questo punto di vista allora prendiamo le cose poco alla volta ed ecco che arriviamo al punto
Il problema dell'Europa dei popoli nasce proprio con i la il Manifesto di Ventotene scelto ma i giovani socialisti
La figure di colorini e molto citata all'inizio del libro
Ed è citata in parallelo con i temi che sono stati appena sviluppati
E i temi più interni cioè ritorniamo all'inizio l'iniziativa la l'alternativa l'autonomia
Perché poi ci sono gli stessi giovani socialisti che non vogliono entrare lo racconta molto bene Formica che ha vissuto quella parte di storia
Nel Fronte della Gioventù che propone il partito comunista e vogliono fare i comitati repubblicani dei giovani tenendo alla propria autonomia e alla propria alla propria inizio e quella storia poi si dipana poi per la Prima Repubblica magistralmente sviluppato nei suoi libri
Questa sarebbe il tema se mi consentite vorrei proporre un altro oltre a questo ma forse le due cose si leggano
Su una considerazione che intervistato formiche del radio radicale troverete sull'archivio di radio radicale
Ma insomma e però purtroppo passato mezzo partirà da cercare di ritrovarlo non c'è quindi ha detto offerenti poi siccome si dice
La considerazione che faceva formichiere questa eccezione igienici vedi ci sono due filoni
Che guasti gli storici hanno indagato profondamente
A proposito dell'ideologia anti l'antifascismo e l'anticomunismo
C'è un terzo fino che invece non è stato molto internet e che il filone dell'antisocialista
Volevo chiedere il suo parere su questi
Fu poi sì certo no no no ma mi interessa moltissimo la provocazione mi interessa mi interessano tutte e due lei parole chiave che ha lanciato Bordin autonomia alternativa mettiamoci anche anti socialismo va benissimo
Ovviamente i miei complimenti a libro però di di questo iter io condivido tutto quello che è stato detto compreso che questo è un libro di storia compresa la documentazione che veramente una documentazione cresca europee compreso il fatto che nella Fondazione di dito Mastro Leo eccepita Fondazione titanio sono conservate altri documenti storici
Per chi fa ampolle schiere dello storico che è un mestiere il mestiere dello storico se non c'è la documentazione uno non lo può fare
Per cui ringraziarli venti a Formica che ha lasciato la sua impronta anche in un libro di storia il che è importante perché c'è una interpretazione storica ripresa ripresa poi anche del suo futuro dall'intervista di Damilano e ci sono i documenti curati molto bene da serie che ringrazio e una bella introduzione di Marco Gervasoni che naturalmente ringrazia
Ritorniamo a a autonomia alternativa e anti socialismo però io vorrei e vorrei leggere queste tre parole
Sulla base di quella che secondo me è stata una chiave iniziale
E cioè il sogno dell'Europa socialista
C'era questo signore era grandissimo molto più di quanto si pensa
Era qualcosa che esisteva esisteva soprattutto appunto invece vedendo quello che era successo dopo la seconda guerra mondiale
E
è un'Europa socialista che esiste che era in divenire o perlomeno così veniva percepita la vittoria laburista
Nel mille novecentoquarantacinque contro Cerci contro Cerci
Lacrime e sangue l'errore del della Resistenza della Gran Bretagna
& sintomatico di quello che era poi diventata un il sogno di un'Europa socialista Nenni ci credeva al sogno di un'Europa socialista
A i socialisti ci credevano in questa Europa socialista
Che veniva in Francia dove tutto diciamo il meccanismo dell'welfare che comincia già negli altri Paesi in Francia in Austria in Gran Bretagna ovunque ci sono le famose nazionalizzazioni lasciamo perdere se erano efficace non erano efficaci hanno dei segnali politici persino nel mille novecento
Sessantadue quando ma quando viene discussa la nazionalizzazione dell'energia elettrica si sapeva benissimo lo stesso Lombardi tetti premeva per la nazionalizzazione dell'energia elettrica sapeva bene che era un manifesto politico
Più che un'efficace comunque tutta l'Europa sembrava che si fosse fosse governata da socialisti
E portata a essere l'Europa socialista che realizzava il socialismo
Naturalmente una delle condizioni di questa Europa socialista era questione tedesca
E la questione della Unione Sovietica
E però anche lì la speranza era tanta era tanta speranza
E si è a lungo discusso anche a livello storico sui vincoli sul vincolo internazionale
Che è un vincolo che pesa che poi il vincolo della guerra fredda
Possibile che i socialisti non avessero capito che si avviava verso invece alla guerra fredda e Stoppiglia socialista dell'Europa socialista era diretta destinata a diventare un utopia
Beh io penso che in un certo senso in una Europa occupata dai tedeschi in una situazione di e clandestinità di mancanza di una possibilità di una verifica
E pensiamo pensiamo un momento ai il la dirigenza socialista dove durante la guerra poteva capire quello che stava succedendo
Togliatti non aveva dubbi che un Europa socialista non sarebbe mai nato
E come non aveva dubbi che sarebbe scoppiata la guerra fuori
In questo senso però è e anche quello che che si legge nel libro di di di Formica e grande slancio che hanno i giovani socialisti è uno slancio che è determinato da questo e persino avviene da un certo punto di vista persino viene giustificato alla fine
Il Frontis Modine
In parte certo loro vanno i giovani socialisti vanno sarà no
Solo rivoluzionari sono però credono alla Europa credono all'Europa socialista questo è molto importante mettere insieme si è molto accentuato il discorso su tutto lo scetticismo dei giovani socialisti no ha detto che in realtà non solo degli ideologi
Dove non hanno mai avuto un'ideologia sono sempre stati alti burocrati ci sono sempre stati in un certo senso antistadi Miani non sto nemmeno dicendo anticomunisti manti staliniani sicuramente
è e loro intanto in fondo è normale che loro vanno danzare Agata fino a un certo punto il podio pur sapendo con Formica sabine vede bene che cosa sarebbe diventato il partito di Saragat però non hanno dubbi che non si va con sale
Però capiscono perché in bivacco sta e e tutto il è il filo rosso dell'autonomia è un filo rosso che si combatte con una realtà che non può avere uno che non può essere modificato
Una realtà Esterna e quando noi parliamo appunto di vincolo esterno noi nel senso borghi storici e soprattutto gli store sulla politica internazionale che si sono calo dedicato gli studi al vincolo estero
è questo vincolo esterno è stato sempre visto in un certo senso come qualcosa di favorevole di di virtuoso per l'Italia il vincolo esterno che consente all'Italia di a raggiungere la democrazia
E anzi di consolidare la democrazia è un Paese che grazie all'Occidente a questo vincolo esterno
Va avanti sì indubbiamente c'è anche questo ovviamente il vincolo esterno è servito a sostenere una democrazia e e però ha avuto anche dei suoi così e ha avuto dei costi anche per tutta l'Europa perché nel momento in cui finisce l'utopia dell'Europa socialista atti cosa resta resta l'Europa economica
Finiscono i sondini finisse il sogno federale finisce il sogno dell'Europa politica finisce tutto sì c'è il momento per l'Europa di valori spirituali sappiamo benissimo no della troika famosa Troy
Però in realtà l'Europa per tappa dopo tappa è un'Europa economica va benissimo
E per i socialisti
Penso che nel loro percorso di autonomia negli anni Cinquanta a partire da dopo cinquantatré cinquantaquattro direi cinquantaquattro cinquantacinque è il momento chiave in cui si rilancia l'autonomia socialista
L'Europa è un veicolo di che garantisce l'autonomia
Nel momento in cui i socialisti scelgono nel cinquantasette sui Trattati di Roma
Di votare a favore dell'Euratom e Dias tenersi sulla sul Mac è è è già un passo molto avanti cioè capiscono quanto l'Europa possa garantire la presenza e l'autonomia di un discorso socialista che è un discorso sociale sicuramente ma anche un'altra cosa è un discorso di modernizzazione
E qui andiamo all'ultima provocazione di Bordin l'anti socialismo beh anti socialista era De Gasperi innanzitutto de Gasperi preferiva ovviamente il suo interlocutore Togliatti al suo interlocutore meglio questo sommare
Perché
Urlanti l'anti socialismo da parte dei comunisti risale ai
Ai ai tempi dei dei sociale fascisti Ina
Ed è continuato naturalmente perché di socia al fascismo si parla fino alla fine degli anni Settanta
Da parte dei comunisti
E Berlinguer diciamo dice che lui non morirà mai socialdemocratica
La terza confusa terza via nasce da un anti socialismo viscerale
Però dicevo e dov'è il
Quello che l'anti socialismo beh perché i socialisti sono libertarie portatori soprattutto di modernizzazione mentre il bipolarismo italiano è basato su due partiti antismog
Che hanno paura della modernità non la vogliono ovvio che la democrazia cristiana
Sia un partito diciamo molto cauto no nel percorso della modernità bisogna aspettare il secondo concilio Vaticano perché la democrazia cristiana si cominci
O per lo meno che la Chiesa quindi che il popolo cattolico che il condizionamento Carlo della Chiesa che pesa sulla democrazia cristiana
Si si attenui però è un partito anti moderno e Partito Comunista è un partito anti governo
E non solo e non solo perché ha problemi di compromesso storico P. scusate ha un problema di non poter entrare in conflitto con la democrazia cristiana su un discorso che metto che riguardi la religione il referendum del divorzio con l'articolo a l'articolo sette della Costituzione bisogna tornare lì non è solo per questo
è un partito antimoderno perché un partito per la conservazione dell'esistente perché non può fare altro
Non posso fare anche la conservazione dell'esistente
Non può fa ecco perché c'ha una doppia lealtà e quindi non non sa benissimo che quella la situazione è non non può andare al governo
E quindi non l'esistente anzi diciamo che per il partito comunista il momento di maggiore tranquillità è il momento dei governi di solidarietà nazionale
Lo è nel mille novecentoquaranta cinquantasette quaranta sì quarantacinque quarantasette lo è ovviamente dei momenti migliori settantasei settantanove quello è non non può fare altro
E quindi tutto quello che vuole spezzare questo e creare l'alternativa
è qualche cosa che porta un anti socialismo viscerale
Un l'ultima proprio parola perché credo di aver parlato anche troppo un'ultima parola nel dire che
A mio giudizio per arrivare alla fine della Prima Repubblica
E quindi di diciamo alla fine del duello socialisti comunisti
Che cosa succede
Quando cadde il muro di Berlino è ovvio che comincia la disgregazione dei due pilastri del sistema politico
Ma lei torto dei socialisti
Fare un paradossale e con questo mi fermo
Non hanno avuto tempo
La rapidità di degli eventi e anche quell'OPA considerato come uno dei fattori della storia
I venti precipita
Precipitano in modo quasi incontrollabile sì certo ci sono ci sono una serie di di fattori la corruzione Tangentopoli tutto quello che volete però i i i i fattori chiave e che disgregano il sistema politico beh fattori chiave sono la caduta del muro e basta perché Maastricht che è dietro la rivolta della lirica
E e i mastri che egli la paura di essere esclusi dall'Europa ora al presente il la lega non è più quella ovviamente è una lega sopranista
Ma se noi andiamo a vedere la crescita esponenziale della lega negli anni a partire dall'ottantanove in poi novantuno poi e le varie tappe elettorali
Beh ma perché il Nord ha paura di rimanere escluso dal muro
Non c'è stato tempo
L'accelerazione e violentissima
E in un certo senso questa accelerazione la distruzione del sistema politico italiano nel in una legislatura perché nell'arco di una sola legislatura che crolla il sistema politico italiano
L'undicesima legislatura ma le mille novecento novantadue novantaquattro insomma perché ancora nel novantadue hanno delle percentuali elettorali tali riti dove possiamo possiamo quasi dire che teneva non era più così perché effettivamente l'accelerazione forte forte vedono non si riesce a trattenere e però dire e questo che
La rapidità della della caduta
Ah mi ha sempre e mi ha sempre ma portato alla mente il discorso che il e il sistema politico italiano
Che con tutte le sue anomalie poi però è un sistema integrato nell'Europa è l'unico sistema dell'Europa occidentale che viene travolto dalla caduta del Muro
Non c'è un altro sistema dell'Europa occidentale
E la sua caduta e molto simile anche Prodi nel dei trasformismi e molto simile alla caduta dei regimi dell'Est
Grazie
Jazz ed è vero deve essere vero
Eccoli questo lusso questo fine consente come dire quasi un ponte immediato per sei Marco Damilano ma poi anche se vorrà anche che Marco Follini potrà Carter il tema e sarà interessante sentirlo su questo aspetto in particolari che Colarizi evidenziatore che ci porta a un altro personaggio che nel libro Formica chiama in causa evoca anni e ne discute le mosse e che in a un certo momento diventa importantissimo per i socialisti il personaggio e Francesco Cossiga
Che è proprio quello che dice
Quando comincia va benissimo cedette un po'anche la vita ragguardevoli si comincia a vedere i primi scricchiolii e poi succede quello che succede
è fornire Cossiga dice attenti perché noi sì siamo dall'altra parte c'è la cortina di ferro aveva dato tutto quello che volete però fra questi di Blois
Lui siamo sicuramente il Paese che per strutture economiche alle dai è quello più simile
A quelli villa e quindi questa cosa che sta succedendo riguarderà anche i nomi
E su questo borgo sia sviluppo tutta una serie di considerazioni e nascono tanti problemi vogliamo fare questo salto dominano Seclì
Perché il tema i socialisti è così è molto trattato nel libro non doc dal punto di vista del numero di pagine per le risse della densità del tema
Perché poi è quello che condizione di secondo l'Autore di sviluppi successivi
Fra grazie grazie dell'invito grazie degno di questo pomeriggio io brinda ringrazio Rino Formica di avermi invitato in alcune nostre conversazioni a casa sua a un certo punto uscì questa sua proposta di di fare un'intervista che mi disse non deve essere un'intervista ma deve essere un colloquio politico deve essere una conversazione
E infatti qualcuno la l'ha anche detto io preso alla lettera questo scrigno e e ci siamo messi a discutere soprattutto sul su sul punto finale della Prima Repubblica quindi su come come finita e su come è andata anche da due punti di vista diversi perché due generazioni diverse
Io direi che Rino Formica tra i dirigenti politici della Prima Repubblica e in generale qui parlo di tutti i partiti è uno di quelli che il libro Lollo dimostra perfettamente che più di tanti ha tenuto insieme una riflessione
Su le tre caratteristiche del del del sistema politico italiano i partiti i partiti che a un certo punto gli faccio la domanda sui partiti e lui dice no i partiti erano un organo dello Stato non erano un'articolazione
Era in un organo dello Stato era lo Stato lo Stato uscito dal fascismo lo stato della la Repubblica della Costituzione si fonda sui partiti c'è tutta la discussione all'assemblea costituente su questo punto
Il quadro internazionale
Tutta la questione
A un certo punto quando dici i misteri non sono misteri dice a un certo punto sono aggiustamenti sono aggiornamenti
Di un paese che è inserito appunto come come è stato detto no nella doppia frontiera tra Est e Ovest tra nord e sud un Paese dove i nulla osta sono dati dai vertici dei servizi
Un Paese a sovranità limitata
Che con delle classi dirigenti che
Ovviamente conoscono meglio di chiunque altro questi dati di di partenza quindi poi arrivò anche Cossiga
E che però in un certo senso non non rispettano del tutto l'equilibrio che è stato dato ecco questo questo è un punto forse anche di di dissenso con con Simona Colarizi o credo
Che invece la caratteristica di quelle classi dirigenti anche di due partiti maggiori di essere insieme all'interno di un sistema assolutamente con un equilibrio più che borchiato blindato pietrificato vi ha dedicato come come un muro e al tempo stesso di organizzare Sempre un certo movimento o il rettore poiché è stato anche il più delle volte a somma zero intendiamoci non ha portato sulla parte come come i trenini de la grande bellezza e non non va non arrivano da nessuna parte e tuttavia però era più che sufficiente questo movimento per suscitare qualche reazione a volte anche una atto a volte anche pesante
è il terzo punto il quadro istituzionale
I partiti con la loro cultura politica il quadro internazionale il quadro istituzionale sono tre elementi che non sono non possono essere scissi mentre abbiamo avuto appunto molti dirigenti che si sono concentrati sulla vita interna dei partiti e non avevano presente il contesto internazionale o istituzionale cui si muovevano oppure altri che si sono molto concentrati su la riforma delle istituzioni non non mi riferisco alla grande riforma e parte con con l'articolo l'avvio Progetto grande riforme parte con articoli Craxi sull'Avanti nel mille novecentosettantanove ottava legislatura ma direi
Tutto il movimento referendario la riforma elettorale la fine degli anni Ottanta all'inizio degli anni Novanta che dove la riforma elettorale viene vista come la madre di tutte le battaglie la chiave di volta per cambiare tutto il sistema come se il sistema fosse inviterò senza considerare gli altri elementi gli altri aspetti oppure se considerato il quadro internazionale il vincolo esterno classi dirigenti guardavano più all'Europa che che al nostro Paese ma tenere insieme tutte e tre le cose
Ecco questo con con lucidità di analisi e con fantasia politica questo
E qualcosa che appartiene sicuramente al meglio delle generazioni politiche della della Prima Repubblica è non è un caso che questi tre elementi vengono giù tutti e tre insieme nel nel noi diciamo sempre nel mille novecentonovantadue mille novecentonovantatré ritarda vengono giù
Prima
Nel mille novecentonovanta in mille novecentonovanta un anno fa molto raccontato in questo libro
A proposito di Cossiga dice questa immagine che che rinunci ne ha regalato e ci regala quindi ove la ripropongo una mattina di giugno nel mille novecentonovanta
Francesco Cossiga presidente della Repubblica mi chiamo alle sette chiedendovi andarlo a trovare mi precipito al Quirinale rivoli prima delle otto l'Unicef in bagno né intesi sta facendo la barba mi fa sedere sul sesso
E preoccupato del processo i partiti che hanno coperto la guerra fredda mi regala due libri un sostituto giovanile sul diritto di espatrio immigrazione che ha pubblicato Università di Napoli
E il libro di poesie del nonno pastore con la firma Francesco né poeta nel pastore e Formica dice
Intende dire io sono un combattente e quindi combatterò
A un certo punto particolarmente anche gustoso dal punto di vista giornalistico come retroscena unico anche il ministro Formica finisce nel mirino di Cossiga delle sue ire su queste relazioni c'è uno scambio di lettere
Con l'Andreotti incrociato con con con tutte le finezze ma anche la brutalità del dei due personaggi dispiegati
A piene mani
E Cossiga sicuramente centrale perché ed è un interlocutore centrale perché è un interlocutore che acché il pittore tiene dentro esattamente il venir meno contemporaneo di tre contesti in cui si è mossa
La prima Repubblica
Un contesto istituzionale che non regge più perché se i partiti sono organi dello Stato si e i partiti hanno esaurito il loro compito verrà meno anche verranno meno anche le istituzioni o che gli hanno ospitati gli hanno rappresentati o meglio il contrario
Se viene meno contemporaneamente quel quadro internazionale quello della Diplomazia totale con un'altra espressione di formica molto molto interessante
Della prima del del dell'equilibrio di Yalta se viene meno la diplomazia totale e al suo posto c'è un ordine
Molto più complicato da costruire ecco che non regge più tutto quel sistema
E
Mi ha colpito di sulla questione la cultura politica devo dire mi ha colpito forse un documento che potrà sembrare laterale rispetto a tutto il resto il discorso che la relazione di Formica alla conferenza al convegno di organizzazione del partito socialista del sei febbraio Milano centosettantacinque
Intanto perché anche in un documento riferito cosa c'è di più interno la vita di un partito e di un partito e la sinistra di un convegno di organizzazione
In poche righe si dà atto all'inizio di una crisi politico sociale di vaste proporzioni che investe le istituzioni le strutture politiche ed è un punto centrale anche della nostra conversazione
Negli anni Settanta c'è un dopo il Sessantotto c'è una società italiana che chiede ai partiti qualcosa che i partiti non riescono più a rispecchiare non riescono più a rappresentare e anche questo è un punto di analisi
Che ex post è abbastanza condiviso devo dire che ritrova la nuova relazione Milano centosettantacinque e diverso ma una cosa che mi ha colpito è la citazione che a un certo punto fai di Rodolfo Morandi quando dici la parola d'ordine spersonalizzare il partito
Deve valere sedeva valere prima di tutto in linea generale comune istanza di moralizzazione eredità del partito in specifico modo deve essere portata applicata nelle discussioni come fondamentale istanza di sincerità e di chiarezza
E qui poi ci sono tutta una serie di riflessioni su come invece la personalizzazione del partito ma intesa in modo completamente diverso da quello contemporaneo a cui siamo abituati
La personalizzazione del partito intesa come il dirigente che utilizza il partito per i suoi scopi personali che si mette prima della vita del partito prima della vita
Collettiva comunitaria
Viene viene individuata come uno dei mali da combattere anche come uno delle delle cause di una deriva clientelare o di una una pratica nota di girare della vita interna al partito mentre come sappiamo siamo nel mille novecentosettantacinque siamo quasi a un passo dal dal Midas e siamo comunque alla vigilia
Di un cambiamento della politica non solo in Italia ma in Italia con particolare forza invece nega legherà alla personalizzazione della politica e le leadership e poi di partiti fino ad arrivare al posto del novantadue novantatré quando tutti i partiti chi più chi meno cominceranno a inserire addirittura il cognome del del loro leader nel simbolo o ad ospitare idea che non hanno neanche una carica formale di partito ma sono i cattivi politici il governo come tra l'altro è scritto
In almeno un paio di leggi elettorali seguente nell'attuale anche nel Porcellum i capi politici delle coalizioni ecco ecco che quella personalizzazione diventa un un criterio di nonché un criterio sostitutivo di quelle culture politiche che non ci sono più
Qualcosa su cui far votare un quadro istituzionale e forse perfino qualcosa sul foro su cui far votare un quadro internazionale inteso come rapporti di di leadership di partite
Di di e anche di di governanti di Stati
Allora io omini mi fermo qui augurandomi mentre Formica Contini questo lavoro che produca altri volumi che produca altri gesti e e da battitore libero sono curioso di ascoltarlo luglio un battitore libero ovviamente così definito
Sono solo curioso di ascoltarlo e di continuare la conversazione nella nostra conversazione si fermo
Nel mese di gennaio qualcosa si era già capito ma qualcosa sempre interessante da aggiungere perché a dire cosa è successo dopo e soprattutto cosa accadrà nei prossimi mesi nelle prossime settimane perché quando si parla con Rino Bhutto non non c'è mai la parola fine c'è sempre un dopo grazie
Grazie mi pare che Marco Follini Marco Follini abbia più il Regolamento su cui su cui su cui cimentarsi quindi così Cerro direttamente o indirettamente direi Berselli a Verona
Ma intanto il primo argomento per me è Rino Formica io non lo conoscevo privatamente seguivo
La sua traiettoria politica leggevo con avidità le sue interviste
E mi ha sempre straordinariamente incuriosito questa sua vena ironica profonda
Molto poco conformista
Per cui gliela degli questa sera amichevolmente penso che tu sia stato un grande di questa Repubblica te lo dico e stendo io piuttosto versato nell'arte denigratoria quindi non prenderlo come un complemento di circostanza
In questo libro c'è tutto il valore della Prima Repubblica
E che cosa ci ha insegnato la Prima Repubblica
E intanto che la politica è competenza c'era dentro quel mondo quel sistema che pure a un certo punto è franato
Una grande quantità di capitale umano che poi è andata dispersa
C'era un'idea di apertura Formica comincia tra i giovani socialisti
E a me qualche mese dopo è capitato di cominciare tre giovani democristiani
Ma debbo dire la cosa che mi ha colpito quando ero ragazzo nel confronto con le generazioni storica che avevamo alle spalle era la straordinaria apertura disponibilità confidenza
Che di statisti di una volta riservavano a ragazzi senz'arte né parte come eravamo noi
Come a significare un grande investimento di fiducia sul futuro rispetto ad un sistema che poi appunto si è rotto
Macché allora si immaginava che potesse proseguire con un'attività appunto di formazione di trasmissione dei valori e delle competenze da una generazione all'altra
La prima Repubblica Chen segnato dalla politica e territorio nel percorso di Formica tra le righe si intuisce soprattutto nella prima parte del libro
C'è molto Bari c'è molto del rapporto con la circoscrizione con l'elettorato locale
A me è capitato qualche anno dopo in virtù delle leggi curiosa della Seconda Repubblica
Di essere eletto deputato a Bari ma prima si poteva immaginare che uno venisse catapultato da un luogo all'altro che venisse eletto senza vere radici profondi profondo da quelle parti
Da prima Repubblica ci insegna che la politica è anche un pizzico di cinismo
E se il cinismo sta dentro una visione ideale sta dentro un ragionamento
Più Complesso e di maggior respiro
Diciamo che dissolve un'aria di ipocrisia che qualche volta troppe volte condisce i discorsi che si fanno in pubblico
E soprattutto ed è la cosa più preziosa il lascito che poi forse è stato disperso la politica è il senso del limite questo Formica lo dice a più riprese qual era la virtù di quelle classi dirigenti
Che sapevano parlare ai loro elettori non accarezzando per il verso del pelo le loro emozioni e qualche volta le loro rabbie sapevano guidarli verso un esito che è la vera spiegazione del miracolo dalla convivenza che si è realizzata in Italia in anni che pure nel mondo erano anni piuttosto turbolenti
Debbo una risposta a Simona Colarizi sulla modernità democristiana
Perché bisognerà che ci spieghiamo
Come è potuto accadere che un partito antimoderno abbia dato impulso al processo di modernizzazione più intenso che si è prodotto nell'economia nel costume di questo Paese
Ora io ho una mia spiegazione ce lo non nego che la DC avesse qualche tratto più come dire attempato anche all'epoca
Io penso che la storia del dopoguerra italiana sia il rovesciamento del Gattopardo
Dice Tomasi di Lampedusa occorre che tutto cambi perché tutto resti come e io penso esattamente il contrario in Italia caduto che le cose siano maturate in virtù di un ragionamento opposto
Cioè occorre che il cambiamento sia lento prudente circospetto per poter mettere radici
E se i democristiani non avessero apportato a questo progetto
Il contributo e la fatica
Di ceti sociali che erano spaventati dai processi che si mettevano in movimento
Probabilmente quella modernizzazione non avrebbe avuto tratti così accelerati e tutto sommato visti in prospettiva con tutti i difetti e le mancanze di questo mondo tratti nell'insieme così positivi
Ora qual è il punto però che sta oggi davanti a noi a distanza di trenta quarant'anni da
Punto di rottura tra la prima e la seconda Repubblica
Che quella condizione di democrazia come si diceva allora incompiuta di democrazia bloccata
Noi meglio voi avreste dovuto portarla a un compimento portarla ad un esito
E rompere
Quella situazione che Formica descrive quando dice chi governa ha il privilegio della inamovibilità apprezzo dell'immobilismo
E rappresenta il Governo per l'epoca come un governo largamente illusorio
Il punto di approdo
Di questa difficoltà di questa confusione
Stava nell'idea che un giorno o l'altro ci saremmo liberati dai vincoli ideologici avremmo messo in campo
Una democrazia dell'alternanza simile a quella che andava per la maggiore negli altri paesi europei poi nel frattempo entrata in crisi anche da altre parti ma per noi resta una chimera che non siamo mai riusciti ad afferrare allora perché non siamo riusciti a compiere questo passaggio questa è la domanda vera
E rispetto a questa domanda io mi sento di fare due rilievi al ragionamento che fa Formica il primo e sulla riforma istituzionale
E io all'epoca ero osservatore quando vedi le cose più da lontano non e anche qualche volta un privilegio
Mi è sempre sembrato che di ragionamento sulla riforma istituzionale l'invocazione della grande riforma
Fosse disancorato dal modo in cui poi i partiti vivevano la loro quotidianità impronta vano il sistema delle relazioni tra di loro come se ci fosse una sconnessione
Tra un'attualità politica che era affidata a formule che variavano ma non più di tanto e poi un salto di immaginazione che proiettava in un futuro assolutamente indefinito
Che non siamo mai riusciti a raggiungere tante che le riforme istituzionali si son fatte male in Italia
In seguito sempre sotto un segno di parzialità
Perché è stata parziale la riforma del Titolo quinto ad opera del centrosinistra ed è stata altrettanto parziale la riforma della devolution da parte del centrodestra
E questa è diciamo il primo dubbio che mi viene anche dalla lettura di questo volume
E l'altro rilievo l'alt l'altro dubbio lo vorrei esprimere su Cossiga
Perché tutti siamo debitori alla sua intelligenza la sua versatilità di mille spunti e nella bibliografia cossighiana ognuno di noi trova diciamo traccia delle sue stesse convinzioni
Però confesso che mi ha sempre convinto molto poco
Un capo dello Stato che un certo giorno
Dopo un percorso di cinque anni posso dire di una vita molto
All'insegna della tranquillità da uomo d'ordine
Decide di imbracciare di impugnare il piccone
Io mi ricordo all'epoca ero consigliere d'amministrazione della RAI Cossiga al Capo dello Stato scrisse al presidente RAI che era manca una lettera in cui invocava il licenziamento di Pippo Baudo di Pionati dell'abbastanza surreale che il capo dello Stato si occupasse con tutto il rispetto di Pippo Baudo di clonate
Direi soprattutto azionari
E allora però mi chiedo ma
Se il Capo dello Stato diventa il portavoce del malumore popolare
Se vengono densa canalizzate in questo modo le istituzioni che cosa avviene il giorno dopo nella politica
Avviene
Che viene sacra aiutato il potere
Mentre credo che il contributo della storia di cui Cossiga affatto largamente parte
Il merito di quel contributo fosse di aderire largamente de Sacra Lizzadro il potere ma la sacralità da qualche parte nella politica ci sta e quindi lo sta sul potere posta sulle istituzioni o sta sul capo
Se sta sul Catto
Basta vedere quello che succederà in Italia nei prossimi anni incrociamo le dita se è stata sul potere c'è una inevitabile degenerazione dalla politica
Sì è stato sulle istituzioni io penso che non salviamo solo le forme ma anche un pezzo di sostanza
Mi taccio perché ho detto forse troppe cose
Però ne voglio aggiungere un'ultima che fa riferimento diciamo la nostra più stretta attualità cioè per dirla con Filippo Ceccarelli a questi qua che vengono dopo De Gasperi nella storia del potere italiano
Noi fatichiamo ancora oggi a capire come diavolo è successo che siamo precipitati dalla prima alla seconda Repubblica ma siccome temo che il pregiudizio dalla seconda cosiddetta alla terza cosiddetti stima sia ancora più rovinoso
E dobbiamo chiederci
Sì e come può essere corretta una tendenza che e è sotto gli occhi di tutti anche se nessuno ha la forza e la lucidità per reagire e allora dobbiamo trovare il bandolo della matassa che cos'è
Che noi abbiamo perso in tutti questi anni e progressivamente sbiadito e facciamo fatica a raccontare a noi stessi
Noi abbiamo perso il senso della identità cioè i partiti
Ecco simil partiti o pseudo partiti o movimenti o chiamiamoli come vogliamo
Sono costruiti
Non tanto come piede stallo per le peripezie dei capi di turno ma sono costruiti sulla smemoratezza
E quando nessuno ha
Il sentimento di chi è e di cosa vuole rappresentare
Assolutamente inevitabile che poi lo scontro politico degeneri che la sfiducia arrivi a dette impressionanti
E che prevalga come si dice la società verrà ancora allora penso che se vogliamo uscire di qui noi dobbiamo fare un grande lavoro di recupero delle identità cioè ridare a alle presenze politiche quali che esse siano un significato che è quello che hanno smarrito per questo io mi auguro che Formica continui ad illuminarci anch'io aspetto la seconda puntata
Dell'intervista di Damilano
Diciamo lo ringrazio per il vigore la lucidità e la passione con cui si intrattiene su cose che qualche volta vengono a noia anche a noi che le pratichiamo di più
Ma che sono pur sempre passaggio obbligato se questo paese lo vogliamo come dire salvare anche un po'da se stesso grazie
E allora se ho capito bene inatteso del seconda punta e l'intervista la parola però stasera non può che passare all'Autore Elia tutte le
Tutte le considerazioni del censo a sì lasciano
No
Ma
Buonasera io devo ringraziare tutti gli intervenuti
E soprattutto coloro che hanno parlato che sono stati eccessivamente generosi
Nei miei confronti
Generoso perché io ritengo
Che se abbiamo fatto qualcosa
Durante una lunga stagione politica
Non sempre l'abbiam fatta bene l'abbiam fatta anche male
Abbiamo sbagliato cessato
Quello che Nenni diceva
Una incapacità di trovare il giusto equilibrio
Tra il reale e l'ideale
Un eccesso di realismo su un ideale Porta
Ha una visione della politica come i sensi ed Elia
Un eccesso di ideale porta
Ad una uscita dal campo
Ne è uscita dal seminato
Un non ha vere i piedi fissati nella realtà
La prima repubblica
Io ho voluto affrontare questo tema delle frontiere
Ma la Prima Repubblica
è stato un grande disaccordo politico
Prima che un miracolo economico e sociale
Fu un grande
Perché della Prima Repubblica oramai ci sono
Due versioni sbagliate
Una versione che
Tutto andava bene
Tutto si svolgeva secondo un processo
Lineare continuo ed ascendente
Poi c'è stata la perversione finale
Del deterioramento dei partiti politici il virus della corruzione a decomposto e distrutto quello che era un processo lineare ed armonioso
Poi c'è un'altra
Visione
Che la visione
Che è meglio non parlare
Della prima Repubblica perché la Prima Repubblica
Si ferma alla sua parte splendente
Che la carta costituzionale
Dopo la carta costituzionale mille novecentoquarantotto
Il mandato non fu più dato alla politica
Ma alla capacità che ebbero gli organi di garanzia e gli organi interpretazione della legge
Di poterlo far valere quelle dorme
Ora sfuggente
A questi osservatori
Una constatazione di cosa
E cos'hai di tanti anni
Del mille novecentoquarantacinque
Ottantaquattro anni di Stato unitario
Sessantuno sotto la monarchia
Conto Italia sabauda
E venti sotto la diarchia fascismo monarchica
E nel quarantacinque non riuscivamo
Da una guerra
Dalla seconda guerra mondiale
Dove i miei cinque anni
Noi eravamo Stati per tre anni
Al fianco della Germania
I perdenti della seconda guerra mondiale
E per gli altri circa due anni
Eravamo stati avevamo combattuto
Tre guerre contemporaneamente
Una guerra con gli alleati
L'Italia del sud
Una guerra con i tedeschi Italia dello e di una guerra civile nel centro pur
Non l'ho fatto io
Tra
Info i sostenitori della guerra con gli alleati e i sostenitori della guerra
Paese lacerato
Ed Eastwood
Che non aveva alle spalle nessuna grande
Consistenza di vita democratica
Non dimentichiamo che
Il suffragio universale in Italia
Viene dato con le prime elezioni
Del mille novecento tredici
Le le lezioni del mille novecento Noventa
Gli iscritti elettori e al mondo
Un milione ottocento mila meno di due mesi
Nel mille novecentotredici
Questi elettori passano undici mi
Joni
Nelle ultime elezioni
Quelle dell'Avvento
Totalitario del fascismo del mille novecentoventiquattro
Gli elettori sono
Dodici milioni
Votano otto milioni
Il sessantacinque per cento vota fascismo
Gli antifascisti
Del partito socialista
Partito Comunista e Partito popolare raggiungono a malapena il venticinque per cento scarseggiano due milioni di voti
Quanti di questi due milioni di voti
Erano sopravvissuti nelle elezioni del quarantasei non lo so ma sicuramente qualcosa
Nel mille novecento quarantasei
Una classe dirigente coraggiosa
Che esce da una guerra tra per sacco di Tedeschi
Da una guerra combattuta con gli alleati una posizione subalterna
Come avvenne e tutti lo sanno quelli che hanno vissuto del Mezzogiorno
E in guerra civile devastante
Tra fascisti ed antifascisti e la resistenza
Con un nucleo
Di
Riconosciuti
L'idea dell'esilio
O delle gallerie nazionali
Prende sulle spalle
In quella hanno tra il mille novecentoquarantacinque
Ed il tuo e il giugno del mille novecentoquarantasei
Un'Italia così devastata
Sì ereditata sul piano internazionale
Perché
Il comportamento durante la guerra era stato ambiguo da parte dell'Italia
Comune squalificato
Passaggio al luogotenente
Il Governo Badoglio
E con un pugno di uomini e di forze diffuse nella Pirri ferrea soprattutto di nuova generazione
Porta a votare un l una massa elettorale che per la prima volta nella storia italiana
Raggiunge la cifra di ventotto milioni di elettori e vanno a votare ventiquattro milioni di elettori
E i tra i partiti
Democristiani
Socialista
E comunista
Totalizzando l'ottanta per cento dei prodotti
Con una presenza elettorali di massa
Che era immatura una cena
Sicuramente
Alla vita democratica
Dopo il quarantasei non si apre un periodo
Di pace e di tranquillità ed io riedificazione della vita democratica normale
Ma lei chiami il quarantasette
Che la divisione in due dell'Europa
E il lo sconto tra gli alleati
E la Russia si annuncia e si preannuncia come il rischio la terza guerra mondiale
Noi non siamo come la Germania
Chi fu divisa in due
Un pezzo della Germania passo del campo dell'estro
E un altro pezzo nel campo dell'Occidente
La frontiera eroga frontiera fisica militarmente
Divideva lo Stato tedesco il due estratti
Noi eravamo invece uno stato dove alla linea di frontiera
Danzica Trieste
Cioè alla linea di frontiera fra gli allievi sul campo ideologico degli alleati
Ed il campo del mondo comunista che si era esteso aveva spostato le frontiere della Russia a tutta quanta la parte conquistata
Dell'Europa
Noi abbiamo un'altra frontiera interno
E pieno di frontiera il nostro Paese
Cioè alla frontiera fra
Le forze
Politiche
Suggestionati dal campo comunista le forze politiche suggestionati dal campo del Occidente
E quando si dice
Che
La
è stato detto
Che il noi sognavamo l'Europa socialista europeo socialista si vanno immediatamente
Insomma di immediatamente perché la scissione di Palazzo Barberini avviene su che cosa su un discrimine
Sia sa vaga che Nenni sono convinti che si va verso la terza guerra mondiale
Questo non si discute e accertato fu discusso se ne parlo
E che noi dovevamo stare nel campo
Della solidarietà
Con il mondo occidentale e l'altra parte col mondo Oriente
Nel partito comunista vi fu un grande sforzo e questo bisogna dire che fu la grande vittoria democratica
Che si impose con la Prima Repubblica
Che nel
Partito democristiano
Il Partito Socialista
Nel partito comunista
Sin dal quarantanove in poi
Nasce un esigenza
Evitare la terza guerra mondiale
Ed è evitarla stando nell'interno dell'alleanza con spirito patrio
Cioè le élite fanno lascia
Fanno la scelta della difesa patriottica dell'Italia quello il vero compromesso
Ed è il compromesso dove che in sostanza concilia più corse
Concilia l'essere nel campo occidentale nel campo delle alleanze occidentale
Nel non a rubare il conflitto nei confronti del
Dell'estate
Quindi lavorate terrò la distinzione la distinzione fu l'elemento dominante della politica delle creme delle classi dirigenti di allora
E nel partito comunista
Io ritengo
Che l'operazione è più importante di Togliatti
Nella lotta con secchi alcun su questo
Se ce lo scoppio della terza guerra mondiale che succede
Del resto questa discussione già ci fu nella lacerazione
Nel partito comunista
Tra Valdo Magnani
E il nel quarantanove cinque
E il Partito comunista
Quando Magnani pone il problema
Lui che aveva fatto il partigiano
Nel in Jugoslavia con Tito
E che aveva capito le ragioni della rottura partito e il la polemica tra Tito restando in
Ad ogni anno punì questo problema
Pone il problema si scoppia una guerra qui noi siamo in guerra con la Russia noi dobbiamo difendere vitali
Partito Comunista c'è una lunga marcia
La spendi R le posizioni che avevano della che ha condotto Unalat sovietici sta mai era dell'ala che più difendeva latti urea
Che poi in definitiva era la cosiddetta diplomazia totale sia dell'America che della Russia
Che tutto ciò che di contrasto sul piano della politica estera devi averne la sua proiezione nella politica interna dei paesi che appartenuto ai due
Guai se si è anti Russia sul piano della scelta di campo più bisogna essere anticomunista nella compiuti qui nel proprio terreno nazionale
Qui comincia una
Difficilissima situazione
Che il miracolo democratico della prima
Convivono nella Prima Repubblica
Forze reazionarie
Che vogliono un indurimento di rapporti con il mondo comunista
In funzione anche di carattere sociale e antidemocratico nel Paese
E una parte che ritiene che la distinzione va ricercata
Anche sul piano interno
Il punto vero di crisi
Di questa situazione difficoltà
Avviene dopo i fatti d Ungheria tralicci dopo il cinquantasei tra il cinquantanove
E il sessantaquattro
Quando vi è l'apertura al Partito socialista da parte
Nell'apertura
Al Partito Socialista Democrazia Cristiana
E nello sforzo
Che muovo anch'
Perché la polemica interna che si svolge nell'interno della Democrazia Cristiana all'inizio degli anni Sessanta quale tra muovo
Esultanza
E sulla più unica della reversibilità
Vorrei Fanfani sostiene che l'alleanza con i socialisti e non è irreversibile l'allargamento Assindustria
Dei rapporti con della Democrazia Cristiana
Ma che e questa è una linea sempre reversibile si può tornare ad un'alleanza con detesto
E Moro ritiene invece
Che la linea della irreversibilità della evoluzione nome nei confronti di una simpatia particolare col Partito comunista o col Partito socialista
Ma è il grande problema da risolvere della nazionalizzazione delle masse come fatti inventati democratiche le masse che democratiche non meno
Perché le masse del dopoguerra
Rispondo Inge nella troppa arte nei fra i grandi partiti della Democrazia Cristiana Partito socialista il Partito comunista
Non solo uno
Masse macchine furenti MOC praticamente è una scelta ideologica
Sono legati ad una fedeltà che disciplina
C'è una disciplina delle masse
Non c'è una coscienza della
E nel modo
I socialisti che avevano capito che c'era un problema
Della maturazione delle masse
E il problema che poi è la vecchia polemica interna del partito socialista tra riformisti e massimalisti
Se non c'è la maturazione delle masse se non c'è la coscienza il il rivoluzionario Isma'dicevano i riformisti e massimalisti il rivoluzione rilievo della domenica
Riporta poi fatalmente al populismo e a delle forme che sono di demagogia distrutti
C'è un passaggio che io
Ritengo sia fondamentale
Insomma nel sessantaquattro
Avvengono fatti
Sessantaquattro c'è un anno cruciale
C'è la crisi
Dell'esperimento boh
C'è il
La situazione che si crea dei rapporti tra il Quirinale
E i carabinieri
C'è un rapporto fra i carabinieri
Dello penso
E la democrazia
Che è un rapporto
Quanti golpista
è un rapporto che avviene in caso di morte Lino quando si incontravano
Il
Bollino
Ospitante Moco Zaccagnini Gava
Il Colombo
Con il capo della polizia di carri e il capo del
Dei carabinieri dello Renzo
La situazione improvvisamente si blocca
Della crisi di governo
Nenni
Informato da
In un rapporto di una situazione di crisi che si era determinata al Quirinale Dabo firma immediatamente
L'accordo di cooperazione che non aveva firmato il Brescia
Per cui Nenni
Chi era
Che si indica un rumore di sciabole
Subito dopo muore
Togliatti
E la elezione di
Credo della segreteria di Longo che è una figura non sufficientemente studiata
Dal gli storici
Longo che diventa il segretario del partito comunista
E un comunista internazionalista anch'io
è il
Certo che fu superata la crisi
Andreotti questa cosa la scrive
Naturalmente a suo modo
In maniera criptica
Sempre in maniera
Molto
Chi deve capire capisca
Chi non deve capire meglio che non capisca
Il
E
Del numero
Di concretezza sulla rivista
Nel febbraio del
Se si sessantotto alla vigilia
Della delle elezioni
Quando da poco era scoppiato
Caso cifra
Che si riconduceva
Alla
Agli avvenimenti del sessantaquattro
Quindi apro una parentesi
La questione si fa non fu sollevata
Come la vulgata normale
Questo lo gli storici lo sanno ma il
Nella nella percezione generale dell'opinione pubblica
Confuso sollevata da Scalfaro da Scalfari Iannuzzi
Nel sull'Espresso
Un in precedenza
Denunciato
Da il in Senato da Messi mi
Un discutibile senatore democristiano
Diplomatico che aveva girato mezzo mondo facendo consigliere di ambasciata certo insomma aveva girato
Sempre molto molto all'estero insomma no
Ed era evidentemente godeva di molta fiducia dall'estero insomma
E sollevo la questione
Dicendo De Lorenzo ha fatto le schedine
Quindi probabilmente c'è una vendetta
Su De Lorenzo
Che insomma non fu conseguente al i rapporti tra
Il Quirinale e i carabinieri
E in questo numero Andreotti di concretezza
Dice i difficilissimi anni nessuno parlò
Di che cosa avveniva al sistema
Non un nessuno ebbe da obiettare sulla regolarità di ciò che si svolgeva nei servizi italiani
In nei tech Ibis sette anni
Che bando dal cinquantotto cinquantanove sul sessantaquattro terribili
E lei racconta ecco c'è tutto
In quell'articolo ai margini del Sifar
Ai margini dall'acquisto da mesi fa c'è tutta la spiegazione
Ci si neanche che l'antico detto
Perché parla anche di chi doveva aveva il compito del sabotaggio in caso di conflitto
E sostiene tutti la tesi
Che era bene ed era giusto che il governo italiano non si occupasse deciso il nulla osta di sicurezza che in questo fosse delegato
E dice fosse delegato ai servizi che questo fosse delegato al rapporto condannato
E che in sostanza dice furono anni molto difficili in cui tra l'altro vi fu la famosa questione del installazione smantellamento dei missili a Gioia del Colle
Che cosa dice in sostanza in questo articolo
Noi avevamo delicato rinunciato avevamo accettato la sovranità limitata
Sino in fondo
La nostra linea che Rovena dite nere dell'interno della sovranità limitata che è un problema cruciale degli Stati potenti
Ritenere nella linea della rinuncia al pezzi di sovranità limitata però con una vigilanza otto
Cioè voi noi dobbiamo dare le gli eletti cui dobbiamo dicevo noi dobbiamo dare le direttive dobbiamo prendere o
E dall'articolo si nota bene
Che
Il tutti i partiti dell'arco costituzionale
Erano informati di questa strategia
Cioè la linea del compromesso patrio
Partito Comunista
Fui informato
Quanto il un uomo anzi un po'di più del partito socialista e del riutilizzo veniva informato anche di meno di
Quello che
Insomma nella guerra fredda
E questo è l'invito che io faccio gli storici che non hanno ancora affrontato un punto la guerra fredda fu combattuta per quaranta in questi quarant'anni si è combattuto nel il Nexus fondo italiano molto importante
Perché era un suo uomo nel quale non solo era un luogo di frontiera
Ma avevamo nell'interno del Paese una frontiera politica che era frontiera di campi ideologici diverso
Senza poi raccontate
Che vi era un altro filone che io ritengo sia stato quello di Andreotti che era il filone di chi sapeva con realismo quali erano i limiti dell'autonomia di uno Stato nazionale nell'interno di un'alleanza però era tuttora è anche
Di un'altra frontiera che ci nello Stato italiano quello tra l'Italia e il Vaticano
Che il Vaticano era un'altra frontiera con un'Italia dell'alleanza atlantica una un un Vaticano che doveva avvenire sì
Coscienza di essere nell'Alleanza atlantica ma doveva vere rapporti particolari per cercare di smontare la offensiva sulla Chiesa
Del silenzio che era nei Paesi del Terzo
No Sissi era questo da Ostpolitik quando si ritiene che Italia la Ostpolitik fosse stato una cosa che serviva alla politica estera italiana Ostpolitik era semplicemente una la politica giusta
Del cardinale Casaroli per alleviare le condizioni di difficoltà della chiesa poi dopo naturalmente tutto il mutato tutto è cambiato con l'arrivo di Giovanni
Al secondo eccetera
Vado alla conclusione perché se no mi dilungo su tutta la storia va dal conclusione
Qual è l'altro buco nero
L'altra situazione di vera grande difficoltà democratica che abbiamo
E nell'ottantadue
Tra l'ottantanove e il novanta quali
Quando cade il muro di Berlino
Cioè cade
La rigidità di una frontiera
Militari
E cade il principio della diplomazia totale perché la diplomazia totale era ciò che avviene il convento sul piano internazionale deve avvenire rigurgito sul piano interno e seduce più il comunismo ufficiale non c'è più la potenza Imperiale della Russia e il
Anche i confini e anche la dico domani la proiezione nazionale della diplomazia totali si vada affievolito
Travaglio don tanta dove
E il novantaquattro
Ieri
La seconda gara anticrisi
Attente democratica invita
Cioè in Italia si muovono
Anche per interventi stranieri si muovono fosse che temono che la caduta del muro di Berlino e la caduta del sipario di ferro possa portare onda situazione di
Sconvolgimento del sistema politico interi
E di praticabilità di una politica in cui il conflitto sociale ed il conflitto politico possono assumere caratteri nuovi uffici
Allora
Come sempre avviene i conservatori
Volto noto si rivolgono lo sguardo laddove
Verso
Una trenta autorità
Cossiga è un comma bis
Sulle due soluzioni
Cossighiana e combattuto sulle due soluzioni perché quando
Offre col suo messaggio
Il la prospettiva di un rinnovamento
Cioè di una democrazia presidenziale in Italia più forte più attiva eccetera e il e sente che non vi è la rispondenza
E il suo messaggio viene accolto geneticamente in Parlamento
E il ho scarso Scalfaro interviene la Democrazia Cristiana snobba il messaggio
Cossiga manda il messaggio alla vigilia del congresso socialista di Bari nella al Parlamento per indicare una sua anche una sua sollecitazione
Cossiga non trova
Né nella Democrazia cristiana
Ne incassi trova la rispondenza immediata accogliere la soluzione del messaggio
Di poi naturalmente
Vi sono movimenti strani
Del anche nell'interno delle forze armate le anime diverse si scontrano il
E poi
C'è questo buco nero
Del novanta dell'ottantanove novantaquattro che non è stato studiato così scegliendo il buco nero
Chi sono gli agenti che si muovono quali sono le forze la vulgata dice Di Pietro
Di Pietro
Un pm che è durato il tempo che dovrà
Era un
Era una bottiglia di plastica a al consumo vandalo buttata dopo aver utilizzato come è avvenuto
Questo buco pesa
La incapacità che hanno avuto i tasti
Di cogliere il momento del mutamento di non risolverlo come lo seppero risolvere
Le forze democratiche nenie mo'del sessantaquattro
Non ci furono Danny e Moro nel sito del sessantaquattro nell'ottantanove cinque novanta
Persero tempo pensarono a un ritorno alla normalità perché tutto poi alla fine si sarebbe aggiustato per suo conto
Nacquero allora le degenerazioni di tipo populistico e di superamento del partito politico
Allora
Sì sfruttò tutto quello che si era detto condono la partitocrazia contro i parchi secondo la degenerazione
Allora naturalmente passò tranquillamente la linea che tutto questo avveniva perché c'era
Debito pubblico
Verrà la incapacità delle classi dirigenti di poter regolare il consenso senza le elargizioni della spesa pubblica e l'altra componenti e dalla corruzione poi dopo ci siamo trovati con la seconda Repubblica con più debito pubblico e più corruzione
Questo il vuoto
Politico tra l'ottantanove di il novantaquattro il buco nero sul quale non va studiato chi ha agito un omaggio
Chi si fermo e che utilizzo questa situazione di pausa
Naturalmente
Le forze politiche sono molto in ritardo qui nasceranno le forze politiche
Rinascerà hanno dei grandi culture politiche visionarie
Periodo tutte devono partire
Da uno spirito patriottico nuovo il nuovo patriottismo e come succede sovranità perché il futuro e cessione di sovranità nazionale
Come si c'entri il la situazione di compartecipazione
Dipartita di dignità e dirle spento autonomo nell'applicazione nazionale
Nuovo spirito patriottico se non c'è un nuovo compromesso patriottico le forze politiche che nasceva saranno sempre viziate dai giochetti della quotidianità
Egli che la politica non è più mediazione alta non è più sintesi la politica diventa se in Siria ti interessa come stabilimento oggi
Sesta