A dieci anni dai lavori della commissione Rodotà: quale futuro per i beni pubblici?

Questo ufficio che noi
Diamo di nuovo il benvenuto al presidente anche il nome del presidente Boris Sartori diamo il benvenuto al presidente anche a nome del presidente Giorgio Parisi
è malato non è potuto intervenire
Doppi immediatamente la parola al presidente Roberto Fico
Salve buongiorno a tutti
Saluto il presidente emerito della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky professore Roberto Antonelli e tutti gli autorevoli relatori qui presenti
Quella dei beni comuni una questione che sento molto perché in qualche modo è sempre stato al centro il mio percorso di partecipazione credo che sia molto importante rilanciare il dibattito su questo tema a maggior ragione a dieci anni dalla fine dei lavori della commissione Rodotà
Oggi come allora abbiamo punti dobbiamo comprendere prima di tutto perché a un certo punto Semenzato a parlare di beni comuni differenziando ride beni pubblici e dalla necessità di introdurre una nuova categoria giuridica significa in altri termini comprendere in che contesto è nata quella commissione presieduta da uno straordinario studioso e uomo delle istituzioni come il professor Stefano Rodotà
La commissione nasceva da una contestata da una constatazione il regime dei beni pubblici in particolare quelli dei beni demaniali non sembrava e non sembra più grado di tutelarmi fino in fondo il senso e la finalità della stessa
Da qui la proposta di viale una categoria giuridica nuova ovvero quella dei beni comunista c'è da dire che in parallelo intorno ai beni comuni si svilupparono riflessioni non soltanto da parte degli addetti ai lavori ma anche da parte della società civile che ha contribuito ad accendere i riflettori su una serie di questioni pensa la tutela del territorio all'acqua pubblica
Quei movimenti quei comitati di cittadini sono stati molto significativi sul piano della partecipazione e della costruzione di un dibattito pubblico e sono nati diciamolo senza ipocrisie
Anche l'alimento di sfiducia nella capacità dello Stato e degli amministratori pubblici tutelare alcuni beni nell'esclusivo interesse generale
Sono nati da una crisi di ascolto e di dialogo di comprensione su questo terreno tra lo stato apparato e lo stato comunità il bene comune non è solo un bene inalienabile ma si distingue dal bene demaniale in quanto finalizzata all'esercizio di diritti fondamentali nonché a libero sviluppo della persona nel rispetto del principio della salvaguardia dei diritti delle generazioni future
Il concetto di bene comune in altri termini attua fino in fondo l'articolo quarantadue della Costituzione che nel riconoscere le proprietà pubblica che la proprietà sia pubblica o privata ne demanda alla legge non solo i modi di acquisto al godimento ma anche i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderlo accessibile a tutti
Si tratta in alcuni casi di beni che soffrono di una situazione altamente critica per problemi di scarsità o di depauperamento e che quindi necessitano di una particolare garanzia sociopolitica differenziata caso per caso asseconda del bene
Parlare di beni comuni di una categoria giuridica autonoma e anche un salto di paradigma così grande da sfidare concetti cardine del diritto civile classico la statualità contemporanee
Primo il bene comune sfida il concetto di proprietà pubblica per guardare la funzione costituzionale di un bene nel solo non solo nel presente ma anche nel futuro
Secondo il bene comune sfida il modello stesso di gestione delle risorse pubbliche
Perché nel momento in cui la sua titolarità non è più in capo a un ente pubblico ma diventa diffusa il bene comune evoca processi partecipativi e inclusivi della comunità
Nella gestione proprio di quel bene mette in discussione lo schema classico amministrativo di gestione di prese le decisioni su un determinato bene pubblico in poche parole la nuova categoria giuridica dei beni comuni trascina con sé un'evoluzione dell'idea stessa di democrazia e di gestione di un territorio e le sue risorse che valorizza il momento della partecipazione
Questo però non significa propugna il modello di democrazia in contrapposizione a quello delineato dalla Costituzione
Come qualcuno criticamente ha sostenuto al contrario il modello dei beni comuni integra il dettato costituzionale
Vi hanno del filo spezzato per la legge codice civile e diritti fondamentali
Rinsalda il legame tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa nobilita tessitrice sostanza al concetto di pubblico non è vero che la mortifica non può essere così allo stesso tempo però non possiamo nasconderci le tante complesse implicazioni che possono derivare dall'introduzione di questa nuova categoria ne possiamo ignorare le richieste di concretezza e di precisione nelle soluzioni giuridiche avanzate dagli scettici dei beni comuni alcuni esempi
Prima di tutto cosa significa bene comune
Si può stilare un elenco chiuso di beni comuni nel momento in cui diciamo che deve essere comune un bene diretto a soddisfare i bisogni diritti fondamentali noi rischiamo di creare un calderone in cui tutte comune e niente comune
La commissione Rota con grande prudenza e lungimiranza identificato un nucleo espressamente non esaustivo di beni comuni e quindi voglio ricordare le risorse naturale come naturali come i fiumi i torrenti i laghi le alte quote gli altre acque l'aria i parchi le foreste e le zone boschive
Le zone montare di alta quota di acciaio e le nevi perenni i tratti di costa dichiarato riserva ambientale la fauna selvatica e la flora tutelata le altre zone paesaggistiche tutelate i beni archeologici e culturali e ambientali
Dunque un nucleo di beni comuni tendenzialmente ritagliato sulle risorse ambientali masse comune è il bene funzionale al godimento dei diritti fondamentali cioè chi potrebbe sostenere che il bene comune anche in ospedale una scuola inclusi invece dalla Commissione lo sa nell'elenco dei beni pubblici sociali
La commissione infatti nuovo alquanto civilistico non solo includendo nei beni pubblici anche cose immateriali come lo spettro delle frequenze o le reti di pubblico servizio ma anche costituendo il regime della demanialità Oriella patrimonialità con tre categorie di beni i beni d'appartenenza pubblica necessaria i bagni pubblici sociali tra cui rientravano appunto
Anche gli ospedali e le scuole i beni pubblici fruttiferi ciascuno dei quali caratterizzati da uno specifico regime giuridico altro nodo problematico cosa significa concretamente titolarità diffusa
Prendiamo per esempio un ghiacciaio e ti do retta e titolarità diffusa nella comunità locale di prossimità del comune della regione di tutti gli italiani poi tale da attraversare trascendere qualsiasi confine nazionale la domanda non è retorica perché come sappiamo gli studiosi hanno affrontato il tema dell'esistenza di beni comuni
All'intera umanità come i fondali marini la biodiversità decenni e zone corali architetto antartiche
E questo ci porta un terzo nudo indossi indissolubilmente legato al precedente quello che forse più cerca di mettere in crisi la teoria dei beni comuni che gestisce concretamente il bene a titolo evita diffusa
A quale livello si svolgono i processi partecipativi sulla gestione di quel bene è compito della comunità locale o più comunità locali che dovrebbero come raccordarsi fra loro
E ancora che succede se nel processo partecipativo di gestione si replicano forme di esclusione la fruizione pone l'accessibilità a quel bene come si previene concretamente il rischio di quei fenomeni di Linneo comunitarismo che lo stesso Rodotà
Paventava quando sosteneva per rifuggire da impostazioni minimalisti che primitive che lo spazio dei beni comuni e costruito appunto attorno al concetto di comune non di comunità
Allo stesso tempo però è innegabile che vi siano dei beni comuni che l'otite preferibile siano gestiti da comunità circoscritte e quindi con un'esclusività di fatto rispetto ad altri che invece richiederebbe una gestione molto più ampia a questo proposito sono di straordinario interesse gli studi le realtà concrete l'aria delle realtà concrete virtuose di gestioni dal basso delle risorse comunisti svolti da non ostro
Insignita dal premio Nobel per l'economia nel due mila e nove tre anni prima della sua scomparsa
Ecco questi sono soltanto alcuni dei nodi complessi mantenuto al tempo stesso così affascinanti che siamo chiamati ad affrontare nuovamente oggi con l'auspicio che il dibattito sui beni comuni riprenda fiato e vigore
Le conclusioni della commissione Rodotà sono state trasfuse in proposte di legge presentate nei due legislature precedenti ma che non hanno tuttavia avuto seguito sono state però sempre un punto di riferimento il supporto significativo alle argomentazioni di quei movimenti associazioni enti locali cittadini che hanno animato in questi anni in vari ambiti la battaglia per il riconoscimento e la tutela dei beni comuni battaglia democratica di qui e certamente esito il successo del referendum del giugno due mila undici sull'acqua pubblica
Credo che sia giunto il momento per riportare l'attenzione del Parlamento la necessità di un dibattito sullo Statuto dei beni comuni e sulla valorizzazione e la tutela dei beni pubblici da parte delle amministrazioni pubblica
Cioè quanto mai importante ciò e quanto mai importante non soltanto per dare piena attuazione ai principi costituzionali e per dare ai cittadini il senso e l'attenzione delle istituzioni verso le loro distanza ma anche un modo per allontanare la tentazione di utilizzare i beni collettivi o pubblici per fare cassa
Attraverso la loro alienazione ora affidamento in gestione a privati senza garanzia
Per la collettività a fronte dei vincoli di finanza pubblica emettono cui purtroppo si è fatto ricorso in passato nel nostro Paese come denunciava proprio la Commissione prodotta e che in anni recenti ha portato ad ampi dimessi e dismissioni
In altri stati dell'Unione Europea penso alla Grecia costretta ad alienare beni comuni per risalire dal baratro in cui era sprofondata
Spero davvero che il convegno di oggi possa essere come una ripartenza come momento di rilancio nel dibattito sui beni comuni perché questo significa parlare anche di democrazia e dell'idea di democrazia che vogliamo coltivare
L'ultima cosa che vorrei purché vorrei dirvi che è proprio anche il mio percorso di partecipazione pubblica la vita sociale civile viziato da Napoli alla mia città proprio quelle lotte per avere un'acqua pubblica e la ripubblicizzazione l'acqua in tutta Italia però punta ancora più forte che sottendeva tutto questo
Era la grande partecipazione delle persone e la grande idea che non si può fare profitto su tutto
Suoni cosa
E questo è il concetto più grande valoriale che secondo me ne dobbiamo riuscire a far passare perché il profitto su tutta dormi costo
E qualcosa che non va né mai nell'interesse della comunità ma tutto ciò che noi facciamo deve avere una scala di valori molto forte sicuramente l'idea di bene pubblico è ancora più forte l'idea di beni comuni cioè di di ciò che ci appartiene
E ciò che vogliamo gestire tutti insieme per il bene non singola di una società ma per il bene di tutte le persone che abitano i territori
Dato culturale e
Politico forte di quegli anni ed è questo proprio che deve riprendere vigore in tutti i modi grazie
Cedo la parola per un indirizzo di saluto al professor Antonio Gambaro segretario lasciate scienza e morale socio dell'Accademia dei Lincei
Signor presidente della Camera
Autorità un signore e signori
La merce
Non è la prima volta che l'Accademia dei Lincei ospita un convegno scientifico dedicato ai beni pubblici nel due mila sei si è svolto l'incontro intitolato la gestione del patrimonio pubblico proprietà private di proprietà pubblica nel due mila otto essendo si è avverato l'auspicio espresso nell'incontro precedente pretendeva di istituire una commissione di studio per l'approfondimento di una legge tesi
Delega dedicata alla riforma della parte del Codice civile
Sui beni pubblici commissione ministeriale che poi è stata presieduta dal professor Stefano Rodotà e da cui ha preso il nome l'accademia è stata di nuovo sede di un importante convegno dedicato ai beni pubblici e poi col sottotitolo dal governo democratico dell'economia alla riforma del Codice civile
I cui atti sono state stampate nel due mila e dieci nella collana del conto i voti del centro Linceo interdisciplinare Beniamino Segre su a cura di Ugo Mattei Edoardo Reviglio e Stefano Rodotà
Il disegno di legge delega approntata dalla Commissione alla torta se poi il marito inseguita dai le crisi del parlamentare e governativa ma la riflessione scientifica sul tema e proseguita trovando pubblica espressione in varie sedi contrattuali ospitate da prestigiose università del nostro Paese da Palermo a Torino come Accademia siamo quindi lieti di ospitare un'ulteriore tappa di riflessione su un tema che rimane di straordinaria attualità
Ecco e che si pone all'incrocio dei dibattiti che fervono non solo nelle sedi accademiche ma anche nella società civile nel confronto politico con evidente osmosi tra i vari livelli del discorso
Approfondimenti scientifici poi giovano a migliorare la qualità del dibattito politico e del dibattito intellettuale
Nelle parole del presidente Figo abbiamo colto il livello di approfondimento che è stato dedicato al tema
Dai beni pubblici in particolare della categoria dei beni comuni che rimane categoria trova solo scientifica nel senso oggetto di riflessione e di approfondimento ma che non ha trovato poi spazio nel diritto positivo naturalmente questo è luogo di approfondimento esclusivamente scientifici io però non intendo accaparrare nulla del dibattito
Che seguirà e delle relazioni e sapiente che ascolta però mi piace ricordare alcune parole che un maestro del diritto socio di questa querelle
Angelo Panzeri ha
Aveva scritto in una lettera indirizzata al citato convegno sui beni pubblici farsela nello scusarsi di non poter presenziare come pure intensamente avrebbe desiderato metteva in luce due aspetti essenziali
Da un lato l'urgenza del problema della riforma del diritto dei beni pubblici
Dall'altro avvertito bisogno di elaborare una regola voluto fondamento teorico generale alla categoria dei beni e dei beni pubblici in particolare
Ne ha diritto ad e nella società odierna che ormai e tanto distante dai bisogni e dalle sensibilità di quella in cui su cui rifletteva un decodificatore del quarantadue
E da qui la sottolineatura forte dell'urgenza di una riforma che ci porta a non vivere più in un ordinamento quantomeno obsoleto anche se a suo tempo forse fu ben pensata
In effetti oggetti come l'ambiente la bellezza la cultura
Ma anche le interrelazioni tra soggetti fruitori dell'inutilità dei beni nella convivenza civile
Impongono una ricerca e lo studio di approcci adeguati o come usano dire i giuristi di categoria ordinanti che pongono sempre in stretta relazione due scale
Quella della persona e del soggetto e quella delle cose bene oggi
Se possiamo riferirci alle parole di Angelo forse a augurare buon lavoro al sedute odierne credo che potremmo dire che ci siamo seduti un attimo sulle spalle dei giganti ha poi ovviamente bisogna scendere e cominciare a ragionare tra di loro e di quello che possiamo fare grazie
Allora la parola al professor Pietro Rescigno
Intervento introduttivo
Gambaro abilità
Olio Catto questa esperienza che ci accingiamo a compiere sul tema dei beni comuni
In una così tradizione che ha voluto Lince come sette io dibattito in cui i cui atti sono già pubblici sì sì pubblici
Costituito un po'la trama prima trama di un discorso che oggi continua continua nella nel segno della memoria Stefano Rodotà quale si deve la
Un contributo personale notevolissimo questo dibattito e oggi continua
Muove dalla considerazione ed era al proposito di innovare la disciplina dei beni contenuta nel codice civile per ciò che riguarda i beni pubblici soprattutto questa nuova categoria individuata dei beni comuni dove la parola comune evoca
In questo modo figlia scontare di ricordare
Idea nelle comunità particolari
Sia di carattere
Amministrativo costituzionale sia di carattere sostanziale cioè prescinde da questa da questi collocazione ed evoca appunto la comunanza di interessi bisogni dire esigenze si sollecitazioni e alla ma non pubblica
Aveva destinazione il cioè certo i beni all'adempimento di funzioni di di carattere essenziale per la dignità dei cingoli
E soprattutto di queste aggregazioni che costituiscono le comunità intermedie tra l'individuo e lo Stato
Quindi nel segno nella memoria di questi temi e delle persone primo luogo Stefano Rodotà che tanto hanno contribuito alla impostazione questa materia
Accademia dei Lincei richiesta di ospitare nuovamente un dibattito che segna la ripresa
Dopo un inizio che era stato promettente anche se non ha avuto esiti sul piano politico che seguirà ripresa lo svolgimento l'apporto ai tempi così più ragionevoli possibili a una un contributo
Soprattutto da parte dei giuristi giudici pubblicisti e dei chiusi privatisti perché l'idea di comunità
Supera poi i confini nel diritto pubblico assicura la soddisfazione di interessi che sia pure sul piano degli interessi collettivi appartengono al diritto privato ecco
Sia possibile in questa sede compiere ulteriori passi si augura
Questi passi siano dotati maggiore concretezza nell'attuazione del discorso di allora ma cioè caro pensare che questo convegno sì appunto anche un convegno legato alla memoria di quella prima esperienza alle solite voci ai contributi in primo luogo quello di Angelo Panzeri che pure è stato ricordato che segnarono un indirizzo di pensiero che oggi vogliamo coltivare riprendere e sviluppare portare a ulteriori conclusioni
Grazie
Ora inizio il primo partner
Dedicato al tema le ragioni di una giornata di studi eccetto la presidenza a chi più di me bene
Titolato a questo scopo e quindi al professor Pietro Rescigno
Non per l'intera durata del convegno è quinto parola Ugo Mazzei credo
Sia autore della primavera
L'accesso signor presidente della Camera
Autorità colleghi signore signore carissima Carla
è un'emozione è un piacere quello di chiamato di svolgerla prima relazione di questa di questa giornata che abbiamo pensato sentito un urgenza reale di ripartire con la questione dei beni pubblici il loro buon governo l'impegno della comunità dei giuristi degli studiosi nell'interesse generale nell'interesse del generazioni future
Categoria che emerge tra il resto proprio nel disegno di legge della Commissione europea da nel quadro della definizione la prima definizione legislativa
Dotata di una portata generale quindi con una vocazione di categorie ordinante che aveva la definizione dei beni comuni che verrà discusso oggi pomeriggio ma che individuava nell'interesse del generazioni future
Proprio la chiave di lettura della differenza tra i beni pubblici e i beni comuni
In altre parole in quel momento storico e stiamo parlando di dodici anni fa quando abbiamo incominciato la detenzione di vincere quindi davvero tanto tempo davvero nella storica precedente non c'era ancora stata la crisi del due mila otto vediamo con consegnato i lavori della commissione adottati in questa sede del ventidue aprile del due mila otto nelle mani dell'allora presidente dell'allora ministro della giustizia che era stato scoppi ministro Di Maggio che era stato nominato quando al Governo Prodi cadde Napolitano sciolse la carne le camere nel febbraio Scotti venne chiamato a prendere l'interim di Mastella perché Mastella era stato ministro guardasigilli che aveva istituito la Commissione arrotondare poco prima che i nostri lavori finissero in via Arenula si dimise provocando la crisi di governo dell'esperienza del governo Prodi e successivamente lo scioglimento delle Camere
La ritorno al Governo della maggioranza di centrodestra di Berlusconi
Faccio questa questa questo inizio diciamo di contesto storico proprio perché stiamo riprendendo un cammino ed è giusto quindi sapere che in qualche modo la Commissione europea viene da lontano come si diceva una volta abbiamo incominciato a riflettere sui beni pubblici insieme Edoardo Reviglio insieme
Ad Antonio Gambaro insieme
Ad altri proprio in questa sede quando tra due mila quattro due mila sei aveva avuto l'onore e il piacere di essere distaccato presso il centro presso il Centro interdisciplinare sei gradi questa di questa accademia in un momento nel quale le privatizzazioni
Erano non soltanto rampanti ma erano soprattutto poste al di fuori di qualunque possibilità di revisione critica per tutti gli anni in Olanda e nella prima parte degli anni Duemila essere critici delle privatizzazioni anche soltanto guardare le proprie utilizzazioni con quell'atteggiamento distaccato che è necessario per la riflessione scientifica era considerato qualcosa di poco accettabile
Il discorso dominante era caduto da poco il muro di Berlino era pienamente interno a quella ideologia del pensiero unico che si sviluppo
Nella l'ultima decade del secolo scorso che poi abbiamo il cominciato a conoscere e chiamare con il nome di neoliberismo
Guardando le privatizzazioni italiane che furono molto consistenti e che avvenne lo sostanzialmente con i primi governi tecnici Ciampi Amato subito dopo nel passaggio tra la cosiddetta Prima e la Seconda Repubblica
Constatando conti alla mano che l'Italia aveva privatizzato beni pubblici per un valore superiore a quelle delle privatizzazioni e della signora Thatcher nel decennio precedente
Erano stati privatizzati beni pubblici per circa centotrenta miliardi di euro stimati
Una cifra enorme e soprattutto questi beni pubblici erano stati privatizzati al di fuori di qualsiasi discussione politica e di qualsiasi quadro normativo
Sì alla constatato in quelle prime riflessioni giuridica negli anni dell'inizio diciamo dei lavori di questa di questa accademia e poi del convegno che portò alla pubblicazione di questo volumetto schema invertire la rotta idee per idee per la riforma dalla proprietà pubblica che ha pubblicato nel due mila sette
Si era
Constatata una il problema di tipo squisitamente costituzionale
Quello per cui laddove il trasferimento della proprietà privata in mano pubblica nel costituzionalismo liberale era accompagnato da garanzie forti
La necessità di provare l'interesse pubblico
Il la compensazione apprezzo vicino al prezzo di mercato la riserva di legge tutte garanzie contenute
Nel fraseggio della Costituzione repubblicana il passaggio inverso quello dalla proprietà pubblica alla proprietà privata non era accompagnato da nessun elemento di giustiziabilità
In altre parole rientrava completamente nella discrezione del governo in carica
Quello di poter dismettere e di vendere con semplici operazioni di sdemanializzazione che avvengono con delle fonti su primario dell'ordinamento giuridico beni appartenenti a tutti
In altre parole era come se il maggiordomo incaricato di servire il padrone di casa per un certo periodo di tempo si vendesse i piatti d'argento nel proprio interesse perno pagare dei propri debiti
Il governo poteva costituzionalmente alienare beni appare appartenenti a tutte anche al fine di far fronte alle proprie spese correnti
Questa necessità di far cassa
E soprattutto questa necessità che all'epoca veniva presentata come la necessità di mettere in ordine i conti per poter entrare in Europa stavamo parlando dei primi anni novanta
Aveva in qualche modo distratto l'attenzione pubblica a questo grave problema di tipo istituzionale
In realtà il governo in carica non sono proprietari della proprietà pubblica ma dovrebbero gestire la proprietà pubblica nell'interesse di tutti attente all'interesse generale e soprattutto attenti a quelle che sono le generazioni future
Saranno al Governo per un certo periodo di tempo non è possibile che in quel periodo di tempo beni appartenne che sono stati in qualche modo creati con la fiscalità generale nel lungo periodo da tutta la collettività
Possano essere alienati come se si trattasse di una proprietà privata del soggetto pubblico
Ovviamente questa riflessione che non è una riflessione
Che riguarda soltanto il sistema italiano questo è un problema che riguarda in realtà l'intera tradizione di costituzione Irma liberale che considera il governo come ente esponenziale in qualche modo titolare dell'interesse pubblico
Ciò che il governo farà è per antonomasia nell'interesse pubblico nella tradizione costituzionale liberale e conseguentemente il governo non può essere controllato giuridicamente nei suoi comportamenti
In altre parole cioè un limite alla giustiziabilità di questi comportamenti
Si comincia a riflettere sul fatto che tuttavia quando le privatizzazioni sono molto importanti
Ma anche istituti di assicurazione Enti pubblici ma quali possiamo immaginare qualsiasi cosa dalle università agli ospedali qualsiasi tipo di Benn proprietà come questa per esempio quando le privatizzazioni sono molto importanti sarebbe necessario che anche le privatizzazioni si facessero carico di qualcuno di quei requisiti di proporzionalità e di bilanciamento che sono propri di qualunque scelta giuridica
In altre parole la necessità delle privatizzazioni non avrebbe dovuto essere data per scontata non avrebbe dovuto essere messa nelle mani del governo in carica
Ma avrebbe dovuto essere a sua volta un elemento di bilanciamento di riflessione quei canoni della legalità costituzionale
Questa era sostanzialmente l'impostazione
Che diede vita alla commissione lo porta l'idea discussa a lungo con Stefano era proprio quella di ritrovare un qualche tipo di controllo giuridico in qualche tipo di principio
Nei modi e nelle forme con cui la proprietà pubblica può essere dismessa questa era stata come dire l'intuizione l'intuizione originale
Naturalmente per ora si sarebbe si potrebbe dire che per dare una garanzia di tipo costituzionale la proprietà pubblica necessario metter mano alla Costituzione tuttavia
Un po'in virtù del fatto che le modifiche costituzionali per lo meno in quel periodo storico due mila cinque due mila sei non erano ancora
Considerate qualche cosa che potesse essere fatta a colpi di maggioranza ma soprattutto la non era il mestiere della cultura giuridica quello di proporre quella ma di provare a ragionare su quelle che sono le garanzie culturali che i giuridico può mettere in campo per garantire determinati principi
Tra queste garanzie culturali c'è quella di mantenere le regole del gioco in uno stato come dire di manutenzione sufficiente per poter governare i nuovi processi
In altre parole mentre agli albori della cultura costituzionale liberale si poteva effettivamente assumere del Governo facesse l'interesse pubblico poi non l'evoluzione con la trasformazione dei rapporti di forza tra privato e il pubblico
E con la costruzione di interessi privati sempre più forti ed organizzati non possiamo più assumere che la democrazia rappresentativa da sola possa funzionare a questo scopo
Nella tradizione e nella cultura giuridica anglo americana
Si parlò un periodo nero di banale di diritto market friendly cioè di diritto amico del mercato
Il che in altre parole può essere tradotto come un diritto amico di quegli interessi che sono capaci di determinare un contesto giuridico e sia adeguato alle proprie alle proprie necessità
Il convegno tesi difensiva che si tenne tra il resto amo qui ricordarlo l'avevamo organizzato per festeggiare il compleanno di Antonio Gambaro in sessanta anni di Antonio Gambaro all'epoca per questo se c'è il sole la sede l'insegna Gambaro credo che fosse diventato di già da molto tempo all'epoca
Ed è proprio questo tipo di oggi obiettivo quello di sottoporre per la prima volta ad una critica i processi di privatizzazione che erano stati così
Forti e così poco controllati nella cultura italiana degli anni degli anni novanta
Alla fine dei lavori del convegno fu proprio Pietro Rescigno me lo ricordo bene in fase di conclusione a dire ma sarebbe anche soltanto sufficiente mettere mano alle categorie ordinanti dal Codice civile
Io non credo fosse una nostalgia per la visione del codice civile come costituzione economica della borghesia conosciamo troppo bene Rescigno per pensare a questo ma l'idea era proprio quella per cui le categorie del diritto civile
Qualora contenenti delle tassonomia forti e delle gastronomie
Giustificate dal tipo di problematiche economiche erano chiamate a governare avrebbero potuto costruire quel filtro culturale capace di resistere alle privatizzazioni alle privatizzazioni selvagge
Come fare
L'Accademia dei Lincei sede naturalmente di approfondimento scientifico e quindi ci lasciamo in quell'occasione
Con la promessa di provare a capire se si potesse trovare erano parole di Stefano qualche imprenditore e politico parlava di imprenditore e politico che volesse farsi carico di questa
Necessità riformista per riportare il nostro diritto civile al passo con quelle necessità di protezione di tutela dell'interesse di tutti che si erano auspicate in questa sede
Trovammo l'imprenditore politico un po'a sorpresa nel giugno del due mila e sette fummo convocati Edoardo Reviglio Stefano Rodotà ed il sottoscritto dall'allora ministro guardasigilli Clemente Mastella il quale
Ci comunicò l'intenzione di darà seguito alla istituzione di una commissione di studio presso il ministero di viale in una
Che mettesse mano alla riforma del titolo secondo del libro terzo del Codice civile ossia quello dedicato alla proprietà alla proprietà pubblica all'epoca spiega responsabile del legislativo del di via Arenula erano qui ricordarlo perché scomparse prematuramente il dottor Gianfranco Manzo
Che era un magistrato di altissimo profilo che se qui tutti i lavori della commissione Rodotà con grande attenzione è certamente diede una dimostrazione di qua di quanto qualificati possono essere i civil servant che si mettono a disposizione della cosa pubblica per cercare di far marciare nella direzione giusta questo per questo Paese
Tesi della commissione Rodotà verranno ampiamente discussi quello che vale la pena di ricordare che quando noi consegniamo i lavori proprio in questa sede correva la il ventidue aprile del mille del del Duemila e nove
Ricordo questa data di nuovo con un po'di simpatia perché questa volta dal compleanno tanto di Lucarelli quanto il mio quindi sono le date che in qualche modo si ricordano quando consegniamo questo disegno di legge non c'era più la situazione politica dalla quale eravamo passati da passati il nostro imprenditore politico era come dire scomparso
Politicamente e la stessa maggioranza di centrodestra e di centrosinistra venne sostituita poco dopo dall'allora maggioranza di centrodestra maggioranza di centrodestra che non ebbe nessuna intenzione di dar seguito alla nostra iniziativa per una ragione in realtà che poi dopo in questi dodici anni abbiamo visto essere abbastanza by partisan
In realtà il ceto politico lo Stato apparato come ha detto il presidente fico precedentemente ama comportarsi come un proprietà per un proprietario privato rispetto ai beni pubblici
Quale proprietario privato da solo limiterebbe il proprio comportamento invio simpatico qualora questo non ci fosse in qualche modo imposto
Da strutture le forze politiche che in qualche modo lo guidano va be'questo è il senso un po'della successo del sud nelle successive trasformazioni
Il disegno di legge la commissione adottarli messo in un cassetto per essere poi resuscitato anche questo è un dato costituzionale che non tutti si ricordano con una proposta di legge della regione Piemonte
Introdotta in modo votate in modo by partisan unanime quindi dalle Regione Piemonte unanimemente mi tremano alla proposta di legge del disegno di legge la Pro la commissione lo vota ai sensi di quell'articolo centonove della Costituzione riformato che da alle regioni
La possibilità di apprendere iniziative legislativa
Quindi il disegno di legge venne in qualche modo ha recuperato
E si fece una presentazione del così detto incardinamento del disegno di legge nel Senato venne fatto il diciotto di novembre del due mila nove
Furono Giovanni Conso all'epoca presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Stefano Rodotà insegnato nella sala Nassiriya ricorda molto bene a presentare la proposta per l'incardinamento quello stesso giorno
Del diciotto del novembre del due mila diciotto mentre al Senato
Introduceva la riforma prodotta
Che come ha letto il presidente della Camera precedentemente portava elementi legati all'acqua fra i primissimi esempi di beni comuni dall'altra parte la Camera votava con la fiducia il cosiddetto decreto Ronchi
è un episodio di schizofrenia legislativa abbastanza clamoroso
Che in qualche modo confermo la nostra sfiducia in quella che era la possibilità del processo rappresentativo di funzionare da questo punto di vista io ricordo che tornammo
Tornare a Torino ci sentimmo telefonicamente con Stefano subito dopo con Lucarelli con altri e si decise che si erano create le condizioni per sparare l'ultima cartuccia possibile era quella del referendum abrogativo
E quindi
Prodotta Lucarelli il sottoscritto Mivar serie di altre persone che erano state nella Commissione annota si riunirono e proprio in un caffè di piazza Farnese mi ricordo scrivemmo i requisiti diretta i famosi tre quesiti referendari del referendum contro così detto per l'acqua bene comune una pie'aveva in realtà prima parte che era proprio abrogativa del decreto Ronchi
E che venne come sappiamo bene vinto con i famosi ventisette milioni di voti e che portò a mio modo di vedere un risultato straordinario
Perché sebbene una narrazione dominanti in Italia di questi ultimi anni sia quella per cui il referendum dell'acqua è stato perso è stato un fallimento è stato una grande vittoria politica che non ha portato in realtà a dei risultati concreti
Io domando sembra chi mi dice queste cose che cosa sarebbe successo se il referendum non l'avessimo fatto perché il trentuno dicembre del due mila undici pochi mesi dopo il referendum del giugno del due mila undici in senso sarebbero andate a gamba
Beni pubblici comuni appartenente a tutti i nostri
Comuni d'Italia che dovranno obbligatoriamente essere messi a gara come ricordate che avrebbero comportato una nuova ondata di privatizzazione che successivamente facendo qualche conto anche qui molto spannometrico
Sarebbe stato una nuova privatizzazione per circa duecento miliardi di euro quindi sarebbe stato probabilmente un depauperamento della Pubblica ricchezza del nostro patrimonio collettivo per altri duecento miliardi se non avessimo fatto al referendum del due mila undici
Cosa della quale io credo si debba rivendicare dal punto di vista di quelli che sono stati movimenti sociali la paternità di questo risultato straordinario è vero che non successivamente al referendum nulla si è fatto per costruire delle istituzioni capaci di dare davvero una pars construens a questa operazione di blocco nel nostro sistema costituzionale al referendum
E soltanto abrogativo e quindi non ha la possibilità di costruire la pars construens sarebbe toccata a un imprenditore politico ma quell'imprenditore politico mai apparse sulla scena
Sicché la commissione Robilotta rimase in qualche modo a sua volta nel cassetto mai discussa ma quell'idea di beni comuni unico elemento se vogliamo più noto della Commissione stessa oggi vedremo molto bene che la commissione non si limitò affatto i beni comuni
Ma prese in considerazione tipologie di beni differenti e soprattutto mise al centro la necessità di organizzare il diritto dei beni
In una prospettiva come dicevamo all'epoca no sul su sulla stregua anche dell'insediamento di Paolo Grossi
Dal sotto in su cioè in una prospettiva per cui il diritto avrebbe dovuto in qualche modo riflettere quelle che erano le necessità
Contingenti ma strutturali dei rapporti economici che il diritto era chiamato a dover a dover governare e dista e ci furono anche i beni pubblici sociali i beni pubblici alla partenza necessaria cosiddetti beni pubblici sovrani della nostra dibattito
Interno della commissione
E poi i beni pubblici fruttiferi quelli che soli
Il gol un buon governo della cosa pubblica dovrebbe utilizzare per far fronte diciamo alle proprie necessità alle proprie necessità
Immediata
Questo disegno che
In qualche modo aveva tutti i connotati per farsi carico di quell'obiezioni che avendo libero poi svolte soprattutto a quanti fra noi si impegnarono sopra nei movimenti sociali per portare avanti la questione dei beni comuni no la critica aldeidi comunismo in qualche modo era stata proprio avanzate in quei termini se tutto un bene comune nulla un bene comune io ricordo benissimo Stefano che si preoccupava di questa ricordo benissimo Stefano che diceva ma guardate che però guarda che però con quello che abbiamo fatto nella Commissione c'era distinzione tra beni pubblici dei beni comuni contiene in nuce gli elementi che ci consentono di contrapporre una visione come dire pragmatica e funzionante a quest'idea un po'come dire troppo ampia che i beni comuni erano andati prendendo a causa dello straordinario successo culturale e politico della categoria Stravinskij ad
Straordinario successo culturale e politico che era avvenuto come dire sulle ali dal referendum sull'acqua delle referendum sull'acqua del due mila undici
Quali furono gli esiti concreti è già stato in qualche modo ricordato agli esiti concreti non furono esibiti legislativi ma sicuramente ci furono degli esiti nel diritto vige la distinzione tra legge diritto e molto importante da temere
Presente
Il beni comuni esistono nel diritto italiano oggi esistono il diritto italiano sotto forma quindi non della lex ma dello ius già esistono in una dimensione anche culturale di principi che ci ha fatto fare passi avanti importanti nell'elaborazione teorica
Della categoria stessa dei beni comuni e delle altre categorie
Innanzitutto i beni comuni dal punto di vista dottrinario dal punto di vista la riflessione scientifica sul diritto sono stati probabilmente la categoria che maggiormente incentivato gli studi interdisciplinari nella giurisprudenza scientifica di questi anni
Pubblicisti privatisti lavoristi procedure istituenda listi non ce ne ambito della riflessione scientifica che non si sia misurato sui beni comuni in Italia
Non solo ma questo contributo alla repressione interdisciplinare sui beni comuni a attraversato le Alpi ed è stata recepita in tante altre esperienza europea è una delle categorie giuridica del pensiero come dire made in Italy che hanno fatto discutere in tutta Europa e anche altrove perché da qui errata sostanzialmente l'idea di poter utilizzare i beni comuni non come una categoria meramente economico meramente marchio logica ma come un modo di ripensare al diritto civile al passo con quelle che sono le evoluzioni anche culturali
Della della scienza in generale quindi grande riflessione scientifica pagine sono state
Del degli esiti di tipo legislativo non sono stati le esiti nell'ambito delle fonti primarie del diritto ma voi sapete che moltissimi Comuni italiani hanno approvato regolarmente per l'uso dei beni comuni
Certo quell'esperienza che era partita nella città di Bologna che poi dopo era stata in qualche modo portata avanti sulla base del principio di sussidiarietà aveva introdotto una visione di bene comune
E di beni comuni leggera e non particolarmente forte dal punto di vista di quella che era la capacità di coinvolgimento politico e di
De la capacità di questa categoria di mordere ma sicuramente ha costituito un esempio molti statuti comunali hanno introdotto la categoria dei beni comuni alcuni Statuti regionali
è questo scarto questo accordo di collaborazione nel governo dei beni comuni è stato poi rafforzato in una serie di altre esperienze
Portando all'emergere di tanta sperimentazione diciamo del diritto del diritto sulle gale
Che assolutamente esiste nel diritto nel diritto italiano ci furono tante sperimentazioni nel frattempo la Corte di Cassazione stesa con una sentenza celebrata una sentenza sulle valli da pesca nel Bergamasco per scusate del del della laguna veneta si mise a riso
Recepiti la definizione della commissione Rodotà di beni comuni
è in qualche modo la incorporò nella nostra giurisprudenza di Cassazione con la sentenza delle Sezioni Unite quindi al massimo livello del nostro del nostro diritto giurisprudenziale
Ci pure una poi l'altra esperienza ci fu un'esperienza napoletana importante degli usi civici
E fu un recupero di una categoria quella dell'uso civico che era nata sicuramente dal basso che rana e che aveva una storia diversa
Rispetto alla ipertrofia dello Stato apparato ma questa categoria degli usi civici venne USA usata utilizzata a Napoli anche grazie alle le al alle alle proposte proprio di Lucarelli quando era assessore ai Beni comuni
Per immaginare il governo di spazi pubblici recuperati all'usura cultura generale ci fu poi l'esperienza
Della fondazione beni comuni l'esperienza del Teatro Valle Bene comune nel tentativo di costruire una fondazione c'è una struttura di diritto privato ma di diritto privato nel senso di Cesarini Sforza di diritto dei privati
Ostia capace di poter utilizzare
Dei beni che vengano in qualche modo aspettati
All'interesse generale delle generazioni future legali era sempre a quella destinazione facendo tesoro di quelle che sono le garanzie costituzionali vigenti per la proprietà privata
In altre parole
Si inizierà riflettuto in quell'esperienza che mentre i beni pure i beni comuni qualora vengano recepiti da un'ordinanza comunale da un un atto di diritto pubblico sono comunque soggetti ai cambiamenti delle fortune politiche
Perché dunque avere il sindaco amico dei beni comuni per un certo periodo di tempo che ti consente di gestire come bene comune un certo spazio lasciando Libia libera alle collettività di riferimento ma può essere che la volta dopo questo sindaco perda le elezioni e tutto quello che era stato colto ho ottenuto venga semplicemente cambiato con un tratto di penna se invece un bene pubblico dell'interesse le generazioni future viene affettato ad una fondazione ad un convegno di land Trust a uno strumento privatistico di natura proprietaria
Ecco qui una dismissione che invece di essere una dismissione volta a far cassa come le famose dismissioni dei primi anni novanta diventa una dismissione dell'interesse alle generazioni future che fa rientrare le categorie le garanzie del diritto privato perché questi beni vengano tutelati utilizzata Liz nell'interesse di tutta la comunità per sempre indipendentemente dalle fortune delle sfortune
Dell'imprenditore l'imprenditore politico del momento fino a poi alla riflessione ultima che sta partendo sulla nuova codificazione ecologica del diritto civile cioè l'idea parla quale sostanzialmente in questo momento in cui ci troviamo in una grave in un grave passaggio
In in una situazione diciamo generale molto molto preoccupante anche i giuristi che erano stati così importante all'inizio della modernità nel costruire le strutture per la trasformazione dei vecchi beni comuni in capitale
Dovrebbero oggi mettersi a disposizione per costruire delle regole che consentano di trasformare il capitale sovrabbondante che ormai abbiamo e che abbiamo visto durante la crisi del due mila otto due mila nove essere davvero di dimensioni enorme a sua volta in nuove strutture del Comune cioè di costruire sostanzialmente una inversione di rotta per riprendere il titolo del vecchio libro
Da cui questa riflessione alla partita attraverso un ripensamento delle categorie ordinati fondamentali fondamentali del diritto civile
Vado verso la conclusione
Le ragioni una necessiti di una giornata di studio sentenza intitola questa sezione le ragioni sono abbastanza chiare c'è una necessità di ripartire
Sono passati dieci anni se noi leggiamo l'introduzione invertire la rotta libro successivo troviamo che le questioni sul terreno son rimaste esattamente le stesse
D'altra parte questa esperienza la si vede anche quando si leggono vecchie molto più famosi rapporti come per esempio la proprio sul limite dello sviluppo umano
Il si leggono i libri di
Affiancare a suo nome sappiamo che sono cinquanta o sessant'anni che alcuni lanciano l'allarme e sono cinquanta o sessant'anni che non succede assolutamente nulla dal punto di vista concreto per dare come dire a questi allarmi una qualche Park percorribili
Ecco quello che è necessario fare oggi
Anche perché è proprio in quest'ultimo periodo il crollo del ponte Morandi è stato in qualche modo la il il il fatto dalla un atteggiamento in qualche modo simbolico che ci ha fatto dire ma i beni comuni sovrani no quest'idea dei delle grandi reti
Come beni pubblici sovrane quest'idea delle grandi reti come responsabilità diretta dello Stato che deve in qualche modo farsene carico deve dare delle garanzie perché la manutenzione venga mantenuta alta eccetera da Fede nel fatto che il privato governi meglio del pubblico che era il clima culturale all'interno del quale la Commissione Rodotà era partita
E che era il clima culturale contro il quale la Commissione europea si era mossa
In un clima difficilissimo perché in quel periodo quando tu dicevi noi non vogliamo che si privatizza i l'acqua la maggior parte delle persone in giro per il territorio dice comma sei nato non puoi privatizzare l'acqua cosa vuoi di nuovo al carrozzone pubblico partitocratico
Cioè
La mentalità generale era molto favorevole al privato in quel momento
Oggi io credo che dopo dodici anni dopo la crisi economica eccetera questo tipo di sensibilità pubblica si è cambiata
Ci sia oggi una sensazione che si possano immaginare delle nuove buone istituzioni del pubblico che possano governare in un modo più coerente con quelle che sono le necessità
Corpi il disegno costituzionale se vogliamo le cose le Cosentino diffusa
E quindi l'idea di cercare di far ripartire questi lavori per delle necessità di tipo strutturale perché non solo crollano i ponti ma anche il nostro territorio necessita di essere frigobar nato alla luce dei beni comuni
Per il tutte le volte che piove tanto vedrete che ci sono dei disastri tremendi anche qui questo dovrebbe far pensare alla necessità di una strutturazione non soltanto legislativa per carità nessuno credo che una legge di per sé possa risolvere i problemi ma io penso che una grande operazione di alfabetizzazione generale ecologica della popolazione
Sui beni comuni e sulle necessità ecologica dal territorio possa essere estremamente importante per creare quell'humus anche politico che potrà spingere al nostro Parlamento ad andare nella direzione giusta
C'è una grande fede nel Parlamento non c'è dubbio d'altra parte Stefano è stato per tanti anni parlamentare
E ci credeva moltissimo e ci credevamo tutti moltissimo nel fatto che il dibattito parlamentare fosse luogo nel quale queste grandi questioni nel nostro disegno costituzionale vadano affrontate e vadano risolti
Noi abbiamo cercato in qualche modo di
Utilizzando anche
Come dire la la l'ospitalità dell'Accademia la tradizione di sensibilità di questo luogo per questi studi di far partire al più alto livello scientifico possibile
Un nuovo cammino che speriamo ci possa portare finalmente magari dopo vent'anni ad avere qualche concreto segno di inversione di rotta grazie
Collega della carne
Grazie presidente signor presidente della Camera colleghi signore e signori nell'ottanta avanti Cristo un Giovanni giurista latino
E accettò di difendere un giovane accusato di parricidio quelle giovani legale era Cicerone
E nella epurazione Pro Sesto Roscio Amerino dimostrò
Che in realtà vi era un complotto dietro quell'omicidio che era stato colpito da Crisogono il potente liberto sibila
E nel difendere il suo cliente Cicerone fece riferimento
All'aria al mare alla spiaggia indicando proprio questi come
Press comuni esseri
Quella tradizione avuto poiché grazie alla romanistica e al contributo dei giuristi medievali una continuità importante ancora alla metà del Settecento nel noto trattato di fatte sul diritto delle genti si faceva riferimento proprio alle desk Comune avesse indicando fra queste sia l'aria il mare sia le spiagge sia e quindi diciamo che si può dire che la tradizione in cui si fa riferimento quindi è una tradizione bimillenaria importante eppure eppure nel nostro Paese
E se si può dire condivisa la preoccupazione la sollecitudine per impegni comuni
Bianche consapevolezza
Degli spread irreparabili spesso cui il nostro patrimonio esposto e qualunque cosa si pensi della proposta referendaria che Ugo Mattei ed altri hanno con tanta passione poi sostenuto promosso non ci si può nascondere che in questo condimento di opinione è in gioco una dimensione etica e civica più alta rispetto alla componente patrimoniale dei beni ora io mi ripropongo del breve tempo di questo intervento di intrattenervi su tre temi
Il primo è un profilo che riguarda il dibattito che nella nostra letteratura giuridica io sono
Per professione mi occupo del diritto pubblico
E gli è stato e proverò a distinguere proprio seguendo il suggerimento di Ugo diversi filoni di pensiero anche per sottolineare come vi sia una salutare varietà di opinioni su questi temi
Però poi vi intratterrò questo il secondo tema sulla realtà effettuale perché le idee dei progetti dei giuristi sono importanti ma molto importante
è l'ordine degli eventi reali del mondo in cui viviamo e vedrete che da questo punto di vista non c'è molto da star tranquilli e io ho scelto due in particolari tipi di beni
Non l'acqua fresca ma grappe speciali cioè quelle minerali in termali
E le infrastrutture per le reti di comunicazioni elettroniche tornerò poi nella terza ultima assai più grave parte sul pensiero di cartella per contrapporre lo a quello di un grande illuminista scozzese del settecento viene ingiustamente secondo me
Considerato soltanto come un economista e cioè Adam Smith
Perché vi è una parte importante dell'espressione di Smith che tocca proprio il tema che sta sta a cuore a ad Ugo e a tanti di noi in questa Sala oggi ora dal tuo punto di vista i testi di ogni di teoria che io per limiti di erudizione e anche oltre che per limiti di tempo sottopongo alla vostra attenzione sono il primo quello più tradizionale che si è affermato che in Italia e riguardante i beni pubblici per il quale però estinguerà offra una cultura alta
E invece una prassi amministrativa un po'più bassa
Sotto vari profili il secondo filone di teoria e quello che Ugo a qualificato a torto o a ragione come neoliberista e il terzo è invece quello che si è affermato sulla spinta della commissione Rodotà io penso dando un salutare contributo alla qualità del dibattito tra i giuristi ora è perché dicevo che nel primo filone di pensiero c'è una cultura alta è una prassi amministrativa invece piuttosto bassa
Qualche volta vedevamo anche forse non commendevole
Perché sono riusciti a convivere da noi una notevole raffinatezza di analisi una sistematica legato alla tradizione una concept
The valenza del fatto che non vi sono soltanto
Diversi regimi quanto all'appartenenza ma come dice molto chiaramente a a volerlo leggere come suggeriva Giovanni Tarello la prima parte del primo comma dell'articolo quarantadue della Costituzione italiana
Delle concezioni radicalmente diverse della proprietà pubblica privata perché non si può certamente pensare che la seconda parte del primo comma che riguarda l'appartenenza abbia lo stesso significato della prima per un banale canonico benefico
E però e però se noi esaminiamo la legislazione la prassi amministrativa prendiamo per esempio il caso proprio delle acque minerali termali
E Chievo più scelto eccome ha scritto molto chiaramente la Corte Costituzionale qualche anno fa in una controversia che riguardava una legge della Regione Campania Scurto dirò tra breve perché presenta qualche profilo di interesse ai fini del ridursi e anche
Dei misi una Svizzera si direbbe il cui Ugo faceva riferimento
E la Corte costituzionale ha sottolineato che il nostro ordinamento distingue fra l'uso o la frizione e la tutela ma curiosamente il nostro ordinamento sia occupato soltanto dell'uso e anche poco e della tutela si è disinteressato tant'è vero che sono numerosi i casi di captazioni abusive e soprattutto di sprechi ora se potessimo
Certamente in modo scientificamente non rigoroso utilizzare un'espressione di sintesi per quest'ultimo filone di pensiero e per la prassi amministrativa
Potremmo sì dire come diceva prima Ugo che ricorre un po'il paradigma dello Stato proprietario però dovremmo dire che è un proprietario cantieri
E non tanto apporto è un proprietario cioè che dimostra un'attenzione scarse del Plebani tecnica non è ministro britannico ma ne un amministratore questo lo diceva molto bene anche a anche vattene anche se poi ricordare argomenti i sovrani spesso vendevano di titoli e possedere riprendevano con deviazioni per poterli poi rivendere altre volte cosa che oggi sarebbe più difficile forse in una diversa disciplina giuridica il secondo filone di pensiero è quello perché tanto sviluppo avuto negli anni novanta e quello cioè che hanno messo in luce soprattutto gli aspetti legati alla commercializzazione alle dismissioni
Ora io anziché fare una critica di tipo ideologico vorrei sottolineare alcune conseguenze un po'singolari cui dal luogo questa concezione un po'limitativa dei beni pubblici
Per esempio nel caso delle acque minerali termali
All'inizio degli anni ottanta nella Comunità europea si trattò di decidere
Dei criteri per individuabile per definirle
E anziché scegliere il criterio che si utilizzava in Francia in Italia che faceva leva soprattutto sulle proprietà curative si scelse il criterio di matrice tedesca della composizione chimica dell'acqua semplicemente perché da un lato era più semplice
E dall'altro lato consentiva più facilmente la commercializzazione all'interno del grande mercato unico quindi io sorpasso ed è d'accordo con Ugo da cui dissento vigorosamente sotto altri profili sul fatto che vi sono delle scelte politiche che non sono state rese manifeste cioè si sono prese delle decisioni che hanno avuto poi delle conseguenze concrete questo dovremmo ricordarlo quanto alle dismissioni
Siccome poi le dismissioni di beni immobili si parla spesso io vorrei ricordare che queste hanno dei tempi molto lunghi
Pensate faccio solo un esempio che una dismissione di beni che appartenevano all'IRI iniziata nel due mila e nove per novantasette unità immobiliari si è conclusa quest'anno quindi non soltanto c'è una scelta discutibile ma di cassa ma non poté poi neanche si fa cassa quando ce ne sarebbe bisogno quindi davvero molto bisognerebbe ripensare questa tendenza
Sulla terza impostazione e che e quella e che è al cento dei lavori della commissione dotati che è stata tanto importante anche per il referendum recente io mi limiterò a a dire
Che essa muove non tanto e non solo da una
Apprezzabile apertura e spirito di critica triste è una cosa che va sempre secondo me considerata positivamente
Ma anche da un sentimento diffuso di sfiducia e per il modo con cui la cultura ufficiale politica ma anche quella giuridica e soprattutto la prassi amministrativa trattano i beni pubblici quindi c'è una componente riattiva molto importante e c'è anche come si indicava poco fa una parte costruttiva devo però ricordare che per quanto riguarda la parte critica la pars construens in fondo
Che quelle critiche non sono tanto diverse da quelle che un liberale copertine sta Rossi muoveva negli anni cinquanta del ventesimo secolo alle sciagurate gestioni amministrative di cui il nostro Paese era a quell'epoca ricco passando più brevemente al secondo tema le effettualità e cioè la realtà dello stato di cose in cui viviamo io se devo segnalare
Una serie di aspetti
Critici
Che cominciando a livello costituzionale pensate per esempio che mentre la Costituzione italiana nel suo testo originario quello del quarantotto faceva riferimento proprio alle acque minerali infernali quando si è
Va detto in modo molto improvvisato
Molto discutibile sotto il profilo del metodo
E posto mano alla riforma costituzionale del due mila e uno e ci si è dimenticati delle acque speciali richiedevano trattamento giuridico speciale
Non sono state menzionate neanche dalle competenze concorrenti sono finite pensate nella competenza riservata alle Regioni
Talché lo Stato per poter intervenire deve fare leva sulla materia ambientale trasversale e che cosa è successo per esempio in campagna e successo che quando si è modificata una vecchissima disciplina che prevedeva delle concessioni minerarie perpetue
Cioè chi l'aveva in gestione quel fortunato operatore economico lo poteva venire lui che ovviamente anche i propri discendenti per un tempo un tempo non limitato e mentre le norme nazionali prevedevano che si potesse lasciare questa concessione per un massimo di trent'anni
E nella regione Campania alla legge regionale approvata nel due mila otto stabilisce che le concessioni fossero cinquantenni
E aspetto interessante non lasciò alcuno spazio alcuno spazio
E per prima di assegnare o modificare la concessione per la procedura di valutazione di impatto ambientale che uno di quegli istituti civili che hanno i vengono fortunatamente diritto della comunità europea perché voi sapete che in campo ambientale le norme di cui siamo dotati in realtà provengono da lì non è che l'Italia abbia brillato nella anticipare la normativa europeo quelle degli altri Paesi
Ora e anche in materia di comunicazioni elettroniche pur essendo delitti tanto importanti e non da pochi anni i nostri riformatori costituzionali nel due mila e uno
Non si sono occupati delle infrastrutture mi hanno menzionate un paio che erano davanti ai loro occhi da due mila anni
E come i porti che le strade però di quelle moderne non si sono non si sono dati pena tanto che davvero è singolare perché le costituzioni dovrebbero essere scritte pensando al futuro mentre invece quella riforma costituzionale sembra essere stata scritta guardando al passato e neanche con tanta attenzione
Ma quello che forse potrà essere più interessante anche per la parte construens che per lo spirito Gagliardo di tipica dell'esistente rianima
Il contributo di Ugo Mattei sono alcuni dati sono sono noti io non ho fatto altro che raccoglie fondi
Da un ordinato rapporto che il ministero dell'Economia pensate che ci sono delle concessioni di acque termali di minerarie
Ci sono quasi settecento concessioni rilasciate
Di queste meno del dieci per cento sono a favore di pubbliche amministrazioni meno del tre per cento su una società in partecipazione pubblica l'ottantasette virgola sei per cento nel due mila quindici sono rilasciate a società private
E l'aspetto ancora più interessante sono altri due suo punto di vista giuridico perché in fondo si potrebbe dire sì va be'magari lanci
Nonostante il cinquanta per cento delle concessioni sia stato rinnovato modificato dopo il Duemila
Soltanto indo un caso per le concessioni di acque termali c'è stata una gara pubblica e e questo è accaduto in cinque casi e per le acque termali
Quindi molto pochi e quanto quanto frutta
A ai cittadini lo zero virgola sessantotto per cento su un fatturato annuo di due virgola sette miliardi di euro
Questo è scritto nero su bianco in un rapporto pubblicato dal ministero dell'economia nel due mila e quindici
Per legge comunicazioni elettroniche la strategia dell'Unione Europea prevedeva che entro il due mila venti tutti i cittadini dell'Unione Europea potessero accedere alla panca al alla banda larga gelose cioè quella che consente di connettersi compiuti trenta Mb
Come unità temporale in realtà per l'Italia il target non è stato raggiunto
E soprattutto permane un divario notevole fra le zone urbane quei tribunali e opzioni se voi pensate che l'accesso internet non va considerato soltanto per la sua dimensione solamente economica che è importante ma che strumentale all'esercizio di diritti di cittadinanza e si può certamente constatare come neanche un'osservazione che siamo in ritardo e l'impressione generale e che si sarebbe potuto fare
Di meglio
Molto di meglio in questi anni ed anzi e questo lo dobbiamo dire con un po'di rammarico che un poco perché la nostra politica tanto allungo immersa in quello che gli economisti chiamano il ciclo elettorale della spesa quindi guardano al breve periodo e non a lungo
E un po'perché il ruolo degli interessi costituiti molto forte anche se a volte non ce ne accorgiamo
E io credo che si debba dire con molta franchezza che il senso della su Bucchi ma vita della gestione dei beni pubblici cresce man mano che dal Ventennio
Intercorso
La mille novecentocinquanta il meno centosettanta fra gli anni in cui si sono costruite tutto sommato in pochi anni le autostrade e si sono si è rafforzata la rete ferroviaria e nei giorni nostri man mano che ci si avvicina ai giorni nostri
Il senso di insoddisfazione molto forte
E questo mi porta al terzo dell'ultimo tema su cui vorrei trattenervi riprendo
Il filo del discorso di iniziale dopo aver esaminato molto rapidamente con dei sondaggi la realtà effettuale
Torniamo abbattendo il grande studioso autore di un trattato sul diritto delle genti
Che è considerata una delle opere fondamentali del diciottesimo secolo ed è stato per gli internazionalisti il testo di riferimento proprio quasi una Bibbia propedeutico mentre sì
E non c'era solo questo e non c'era stato questo perché Battelle se da un lato era molto fedele alla tradizione romanista come ricordavo prima
Poi aveva queste due caratteristiche interessanti una e che considera era difensore estremo
Non tanto e non solo delle colonizzazioni ma belle appropriazioni di terre perché si diceva che identici sosteneva Mattel
Che questo faceva parte così insomma della missione
Civilizzatrice ma è interessante anche per la sua terra cioè per la Francia Battelle distinse tra il è un ex comune se tradizionali
E i lavori le opere pubbliche necessarie per la costruzione delle infrastrutture di trasporto
Che dovevano essere comunque realizzate a fini commerciali
E diceva che queste fanno parte del del dei doveri del sovrano che però a questo fine può sicuramente a valersi del lavoro forzato dei privati e cioè si trattava delle correnti
Ora rispetto a questa impostazione pochi anni più tardi davvero pochi anni più tardi Adam Smith propose una Giannella nella indagine sulle cause perché ricchezza delle nazioni e poi soprattutto anche nelle
Lectures on police una visione molto diversa contrariamente alla vulgata che da noi ha tanto spazio dello split
Progenitore di Friedman semplicemente Smith in realtà della pensiamo che ci sono delle funzioni pubbliche essenziali completasse legali & come la difesa l'ordine pubblico l'abitazione della giustizia e aggiungeva
è compito del sovrano costruire ove i privati non possano ciò fare adeguatamente sia delle infrastrutture destinate al trasporto ed indicava porti ponti canali navigabili sia gli edifici destinati all'istruzione pubblica alla il più cash ma ben più ora nella terminologia della commissione Rodotà se non vado errato
Nel primo caso si tratterebbe di Beria d'appartenenza pubblica necessaria nel secondo caso di beni pubblici sociali ciò che dimostra come io una articolazione
Giuridica sicuramente bisogno l'assunto era che una società di mercato i organica di tale soltanto se i poteri pubblici
Contenta erano assicurano il contemperamento dell'interesse privato per sua natura portato rigorismo
Con nell'interesse della collettività
Però c'è un ulteriore aspetto di Smith che andrebbe di meditato oggi soprattutto nella prospettiva di un diritto o di una politica del diritto moderna e cioè che
Noi dobbiamo sicuramente preoccuparci dell'appartenenza ma dobbiamo occuparci degli usi
Lui che sono usi alternativi di cui vari beni possono essere sottoposti e soprattutto di alcuni di questi beni non quelli naturali richiedono investimenti come diceva prima Ugo
Che questo è un Paese che purtroppo non si è occupato per a lungo della manutenzione del proprio territorio e ne paga i prezzi ma noi abbiamo bisogno per una moderna democrazia industriale i temi artificiali cioè infrastrutture materiali dei materiali che richiedono finanziamenti
Questi finanziamenti non sono pensabili pubblici e privati senza un saluto e stabile
Quadro regolamentare presenta una cornice giuridica adeguata e quindi la mia conclusione e che una società aperta come quella preconizzato Adam Smith dovrebbe avere lo sguardo rivolto al futuro vi ringrazio
Infatti nell'etica profilo preoccupa
La parola guidava
Grazie presidente
Signor presidente della Camera autorità illustri colleghi signore e signori e signora Carla Rodotà
Ringrazio molto Ugo Mattei venne coinvolto in questo le sue giornate di studio
E per vedere ripreso la problematica che la commissione Rodotà
Aveva cercato sviluppare attraverso
La proposta di una nuova disciplina del capo a secondo del Titolo primo del libro terzo del Codice del Codice civile
Proprio alcuni passi lì Stefano Rodotà dando l'avvio queste considerazioni che volevo sottoporre alla vostra attenzione sono tratte da un libro che raccoglie gli atti di un convegno che era stato svolto anni fa sui beni comuni
E che poi sono state riprese e sviluppate anche nella nuova edizione che Stefano Rodotà a pubblicato sul il terribile perché volentieri nel divertente terribile diritto delicato proprio un capitolo conclusivo la disciplina dei beni comuni
Diceva Stefano i beni comuni non si deve guardare nell'ottica di un ritorno ad una situazione pre moderna troppo fragile culturalmente e politicamente per proteggerla potenza delle nuove forme proprietarie se come è legittimo ci vogliono studiare le dinamiche delle ultime fasi si deve rivolgere l'attenzione alla modernità
Il piuttosto vedere né del comunismo punto d'approdo di un processo che ha cercato di restringere l'area occupata dalla proprietà
Facemmo emerge una nuova categoria dei patrimonio comune dell'umanità che come si è già adottato può essere considerato come la prima apertura verso la più larga categoria dei big comuni globali
Processa inoltre che si è concentrato sul tentativo di relativizzare l'assolutezza proprietaria
E in un altro punto nello stesso saggio si dice
Le caratteristiche di ciascun bene
Non derivano dalla sua natura
Ma piuttosto della sua attitudine a soddisfare i bisogni collettivi e a rendere possibile l'attuazione dei diritti fondamentali stipendi comuni sono titolarità diffusa
Appartengono a tutti e a nessuno nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può vantare pretese esclusive
Cioè quindi una rivoluzione una revisione del diritto di proprietà il cui i giuristi solo in parte hanno preso considerazione
Il gettito delle relazioni si riferisce appunto riforme progettate del o proposte del codice civile in particolare del Trotter che cosa è accaduto così era accaduto prima che forse si clicca la commissione prodotta e cosa è accaduto dopo
Molto e così via sono state sottolineate dei relatori che mi ha preceduto in particolare dopo Mattei
Voglio ricordare che proprio in questi giorni in corso a Pisa un convegno sulla riforma del Codice civile che però è circoscritto alla parte relativa ai contratti
Da poco tempo la commissione istituita per la riforma di libro primo
Ma a
Prodotto i risultati con delle proposte che poi sono sfociate nella disciplina del terzo settore Maci occupate soprattutto e degli enti che hanno una legislazione speciale
C'è un punto però molto interessante che può essere considerato di collegamento fra la disciplina degli enti
E la disciplina di beni e cioè che nel considerare questi enti che possono essere enti filantropici imprese sociali Onlus e così via si sottolinea proprio nell'apertura del testo unico che il questi enti devono prendere in considerazione sia le finalità proprie cioè quelle che sono le finalità sociali
Sia le finalità che sono assegnate ciascun cittadino e alle aggregazioni di Cellino dalla nostra Costituzione quindi la tutela dei valori costituzionali e in particolare gli articoli due e tre
Quarantadue che riguardano la nostra Mastro Mattia
In più
Vi sono state alcune sentenze molto importanti che hanno tentato di
Avviare una revisione della nazione di proprietà che ancora largamente diffusa nonostante che ignorati dottrinario civilistica
Mattinata e qui tra l'altro rappresentati in modo molto autorevole Pietro Rescigno
Da corre ai ripari l'Antonio Gambaro carne scritto in materia di proprietà
A nato a posto per una revisione delle regole del diritto civile
E cioè l'attuazione trittico l'attuazione delle norme costituzionali nell'ambito dei rapporti tra privati e prima per tutto la disciplina della proprietà
Quella sentenza a cui faceva riferimento prima Ugo è molto interessante perché una sentenza delle delle sezioni unite
Che viene essere eletta con attenzione perché perché nonostante la fattispecie fosse un po'peculiare riguardava la titolarità parità per il diritto di sfruttamento delle verbali di pesca contenute nella nella regione della laguna di Venezia
Fa riferimento agli articoli due nove e quarantadue della Costituzione
Il caso specifico per la verità era molto curioso perché quelli validi appartenevano a una categoria di beni che era nata a Statale assoggettata per tradizione storica
Alla disciplina del Codice civile austriaco che era entrato in vigore nel mille ottocentoundici nella versione italiana nel mille ottocentosedici
E nel codice civile austriaco a differenza di quello che era accaduto nel Codice napoleonico dove sì esaltava la proprietà privata in senso proprio come protetta egoistica come diritto egoistico salvo una disposizione l'articolo cinquecentoquarantadue che si riferiva e si riferisce al tuttora perché tutto alle vicende questa questa disposizione non è stata ancora modifica
I beni comunali
Sono rispettano sono quelli la cui proprietà
Il cui prodotti appartengono agli abitanti illumina con più comunità
Ma si si riferisce vedi comunali non quindi beni comuni
E consentiva l'articolo cinquecentoquarantadue che questi beni comunali potessero essere acquisiti improprietà per usucapione quindi potessero essere acquisite dai privati
Il codice austriaco
Faceva una distinzione un po'più articolata e collocava nell'ambito dei beni che nomineranno pubblici e non meno privati Maerna venti deve comunità anche beni che potevano essere fluidi da parte dei privati
Purtroppo quel codice consentiva anch'esso la usucapione dei beni per cui era in atto un problema nel momento nel quale quelle province supposte a regime del codice austriaco erano state acquisite
Dopo la breve di indipendenza tarda rinvio d'Italia e sito però si doveva applicare la disciplina del codice civile il mio ottocentosessantacinque rivedendo la disciplina del codice d'emergenza anche cinque Grammont più articolata pur avendo preso comma uno del Codice napoleonico sebbene rispetta il Codice napoleonico si capiva che questi beni dovevano essere considerati beni appartenenti al demanio pubblico quindi nel codice del mio ottocentosessantacinque noi ci si riferiva ai temi della
Bene comuni senso nel senso nel quale riprendiamo oggi ci si riferiva esclusivamente e beni del demanio pubblico e i beni patrimoniali i beni del demanio dei beni del demanio pubblico erano considerati anche i beni comunali
E quindi il problema era quello di coordinare
Quella disciplina antica del codice austriaco
Austro Claudio Burgio ecco con il codice dimmi ottocentosessantacinque e poi con il Codice del mille novecentoquarantadue quindi raccolta delle sezioni unite si son trovati di fronte a questo problema di carattere storico cioè se quelle vagliati fossero ancora disciplinate dal Codice austriaco e quindi avrebbero potuto essere usucapito
Oppure se invece si dovesse sui settori sedute applicare dopo l'unione al Regno d'Italia il codice del mio centosessantacinque quel vide codice mille centoquarantadue e quindi avrebbero dovuto far parte del demanio del demanio e quindi non non sarebbero stati su capiente
La
La corte fa riferimento proprio per risolvere questo problema senza però prendere specifica posizione sulla successione delle leggi nel tempo
Ai principi costituzionali
E
In un passo molto importante dice a proposito dell'articolo nove della Costituzione
Che circa far riferimento al paesaggio ma come si sa ormai anche attraverso la lezione di predire di Alberto per Vieri deve essere inteso in senso molto lato e cioè non soltanto la Confort l'azione del territorio ma anche i beni culturali e le tradizioni e la fruizione di tutto ciò che costituisce l'ambiente
Dice l'articolo nove prevede che la repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico dall'azione con un'affermazione contenuta nell'ambito i principi fondamentali che negli ultimi anni ha costituito fondamento per la ricca legislazione in tema di beni culturali
E al suo volte l'articolo quarantadue della Costituzione
Si riferisce ne pubblica la proprietà pubblica la proprietà privata ma soprattutto l'introduzione dell'articolo centodiciassette della Costituzione mentre ha stabilito la competenza concorrente dello Stato e le regioni per ciò che riguarda dalla valorizzazione dei beni culturali e ambientali ha disposto con l'articolo centodiciotto che la legge statale disciplina forme di intesa e coordinamento della martire dei big in tutte vedi della tutela dei beni culturali
La tua tale quadro normativo costituzionale e fermo restando il dato essenziale della centralità della persona e dell'attività tra essi da rendere effettiva oltre che con i riconoscimenti e diritti inviolabili anche mediante adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà
Politico economico e sociale emerge l'esigenza interpretative di guardare al tema dei beni pubblici oltre una visione prettamente patrimoniale proprietaria
Per l'approdo per approdare ad una prospettiva personale collettivistica
E qui chiamo appunto anche riferimento non allo stato apparato ma allo stato colti vita con cui ha aperto questo convegno il Presidente della Camera
Commenta
Che cosa è accaduto successivamente due sentenze della Corte costituzionale un hanno cassato trafugato disposizioni
Di carattere regionale che si Franco che facevano fa riferimento all'utilizzazione dei beni che noi potremmo dire Vegni beni comuni
E la sentenza
Numero centotré del due mila diciassette sentenza duecentodieci del due tutto il due mila quattordici voi è stata introdotta la legge sulle sugli usi civici anche queste è una disciplina separato rispetto a quelle di beni comuni e ci sono molti dubbi sul fatto che si possono leggere la disciplina dei beni dei giudici dei degli usi civici
Alla luce di questa nuova concezione della proprietà
Perché perché questa legge che il del venti novembre due mila e diciassette numero centosessantotto
Parla di domini collettivi usa un'espressione che ottocentesca si riferisce anche se gli articoli due nove e quaranta quarantadue secondo comma e quarantatré della Costituzione però e diritti distingue le competenze dello Stato del dalle competenze degli altri enti poi parla dei beni collettivi ma si riferisce ai beni collettivi di cui al alle singole comunità e quindi che sono da distinguere rispetto ai beni comuni gregge
Alcuna discontinuità tra i beni collettivi di cui si parlava di cui nel nel sette cento e i beni niente nei comuni in cui parliamo ci e lo sottolinea anche
Paolo Grossi nel suo libro un altro modo di possiede incontro si sono è l'uso o lo sfruttamento di beni che sono
Collocati in un'area circoscritta
Ne parla anche Rodolfo Sacco un saggio degli anni settanta a proposito della disciplina del proprietario dell'importanza delle cure quindi comunali discrimina lo sfruttamento dei beni ma quelli sono beni che appartengono alla o premi che appartengono alla comunità locale o beni che vengono sfruttati soltanto da coloro che appartengono alla comunità locale quindi sono diversi rispetti ebbe rispetto ai beni comuni di cui stiamo parlando oggi
Ciò che mi ha molto incuriosito e già lo accennava Ugo mantenne la sua intorno alla sua introduzione è che questo dibattito sui beni comuni
Ha avuto non soltanto una grande rilievo nelle quelle esperienze culturali da cui è ripresa si è ripresa questa discussione cioè negli Stati Uniti
Ma in Francia in Francia dove ormai si è diffuso in letteratura amplissima sui beni comuni come intendiamo noi oggi e però a interessato più i politici i sociologi
Che non che non i giuristi per esempio ha avuto una grande grande diffusione in un libro di ritardo e la valle intitolato con mano
Esserci nulla parrebbe il rischio di infantile Vergine siècle
Che fa tutta una analisi carattere storico per la verità forse anche una ricostruzione storica un po'diciamo così spregiudicata
Ma che non avrebbe per la verità nessun nessun significato
Perché non è necessario recuperare l'esperienza storica aperte e giustificare la rilevanza dei beni comuni così come intendiamoci
E
Conclude il questa proposta
Di con una contrapposizione tra il diritto d'uso e il diritto di proprietà certamente la proposta può apparire un po'semplicistica i giuristi perché perché quando si sostituisce il diritto d'uso al diritto di proprietà bisogna rimane sempre il problema della titolarità dell'appartenenza
Però questo ci deve ci deve dire
Che il tema est non soltanto è sentito e diffuso ma siamo in presenza di regole attualmente vigenti che devono essere modificate che devono essere riviste
A alcuni aspetti positivi e cioè la concezione della proprietà non in senso statico ma in senso dinamico come aveva sottolineato Stefano Rodotà già a partire dal saggio del mille novecentosessanta sulle note critiche in tema di proprietà
E appoggi riveduta
Questa disciplina alle leggi della normativa costituzionale è strettamente bisogna strettamente connette la con il principio costituzionale di tutela della persona della salute e del paesaggio dell'ambiente in senso lato
C'è una confluenza
Queste vedute tra il diritto pubblico del diritto privato
Già ne ha accennato da Giacinto dell'Accademia io vorrei richiamare il corso che aveva fatto Massimo Severo Giannini nel mille novecentosessantadue sessantatré
Alla Sapienza sui beni pubblici dove in introduceva una nuova categoria di beni i beni a fruizione collettiva negli studi che poi sono stati successivamente fatti da cellulite Lucarelli
E da altri colleghi che ci dicono come mai questa di polarità tra beni pubblici e beni privati in senso proprio
Non sia più attuale perché bisogna andare oltre allo Stato e oltre il mercato
E soprattutto ripetere la disciplina del codice civile dove parla dei beni demaniali
Quindi questa classificazione che Stefano Rodotà e la Commissione che ha collaborato con lui
Ha proposto cioè beni comuni beni pubblici beni privati che poi nell'ambito di questa tripartizione beni d'appartenenza pubblica necessaria beni pubblici sociali
Ebbene pubblici fruttiferi è una ripartizione
Che possiamo accogliere non soltanto con favore ma eventualmente approfondire nel caso in cui si dovesse arrivare come tutti ci auguriamo ad una revisione
Non totale ma soltanto una revisione parziale mai sui punti essenziali del Codice del Codice civile
Vorrei concludere facendo alcuni esempi e corte poi un un auspicio
Con le categorie attuali in materia di proprietà noi non riusciamo a definire l'ambiente
Il fatto che sia stato approvato unite un codice dei beni culturali e dell'Ambiente che non definisce l'ambiente è un fatto particolarmente significativo perché lo diceva già Giannini
L'ambiente di per sé è una bene immateriale perché perché composto da beni pubblici beni privati
Ma e il loro Complesso ciò che costituisce l'ambiente e allora proprio per questo cioè le categorie proprietarie applicati all'ambiente non possono essere non possono svolgere una loro funzione
Che per la dotazione suo papà di un altro bene comune molto importante cioè internet tant'è vero che aveva proposto anche di modificare l'articolo ventuno della Costituzione aggiungendo un comma che consentisse l'accesso ad internet come bene comune
E qui si apre tutto un altra prospettiva quello dell'accesso ai beni
Sulla visione della disciplina della proprietà in senso negativo e cioè la non proprietà tema che è stato oggetto
Quel bellissimo libro di esibita quarta che proprio storicamente e poi anche tenendo conto della disciplina attuale
Si chiede in che modo sia utilizzate Tursi è stata attuata la disciplina degli articoli due tre della Costituzione piuttosto pensiamo aggiungere anche l'articolo quarantasette cioè cioè senza venir proprietario risparmio
Veri della vita che sono necessari per poter dare una esistenza dignitosa a ciascuna persona
Allontanarsi occupato anche e questo l'ha scritto nel libro
Il diritto di veri diritti e poi una pubblicazioni successiva più specifica sul diritto al cibo anticipo inteso come bene comune perché corredato con sopra sopravvivenza della persona
Poco fa Giacinto della Galleria facevo il ferimento disciplina dell'autostrada sappiamo che è in corso questa vicenda
Beh silenzio non sono
Posso posso parlare liberamente perché non sono non me nessun conflitto di interesse in materia
Devo dire però e avendo letto la concessione la concessione
Autostradali sono rimasto molto sorpreso delle clausole in essa contenute perché sono clausole e consentono a anche in caso di grave inadempimento di liquidare un indennizzo
Probabilmente la clausola queste intese in senso restrittivo cioè l'indirizzo negli investimenti che sono stati fatti per migliorare negli anni futuri il rari autostradale però la la discussione e attenta e però questo è un segno che quando lo Stato utilizzabili pubblici qui si tratta di Wilbur diceva bene beni pubblici lo Stato dovrebbe essere l'educato sia nella rinnovazione delle concessioni senza fare i requisiti dallo previsione alla luce del degli affetti che hanno prodotto
Di sia nel bilanciamento dell'interesse pubblico e dell'interesse privato
Perché beni pubblici devono essere utilizzati approfitto dei cittadini con il margine che venisse riconosciuto a coloro che gestiscono ma un margine non la totalità
E allora ecco predire questa proposta della commissione Rodotà
Non deve essere
Apprezzata soltanto per il tentativo di modificare una disciplina ormai diventata obsoleta che poco poco fruibile
Ma deve sente per intesa anche dal punto di vista etico prodotta aveva scritto libero che riguardava nel suo modo di pensare alla vita e e i rapporti e si definiva moralista moralista in senso moderno sebbene io credo che questo proposta abbia un atto senso e Chicco e per questo l'auspicio è che il parlamento possa riprendere il testo e ridiscuterlo in modo da potere modernizzare non soltanto il libro terzo del Codice civile ma portare ai cittadini un maggiore una maggiore tutela debiti de soprattutto dei valori costituzionali grazie
Termina la prima parte dei lavori cioè ottanta
Si riprende
Questa seconda parte del della mattina
Prevede una relazione del professor Antonio Gambaro
Che era stato uno dei componente dell'ordine della commissione a valutare che aveva rafforzato molto nella riflessione proprio sulla struttura sulla tassonomia sul loro ruolo quella costruzione di argini civilistici
Rispetto a quei processi chiaramente indicato prima e poi apriamo alla discussione difendiamo la relazione del professor Gambale poi ci sarà spazio per interventi alcuni dei quali già previsti altri naturalmente aperti chiunque abbia intenzione interloquire il pomeriggio invece sarà organizzato sulle tre categorie fondamentali della Commissione europea quindi avremo la parte sui beni comuni la parte sui beni ad appartement da pubblica necessaria o per i sovrani la parte sui beni pubblici sociali alla quale la prima e la giornata Alberto Lucarelli traccerà le linee del cammino del cammino successivo alla fase prospettica diciamo dei nostri dei nostri lavori di questa mattina lo stentato a parole Antonio Gambaro che oltre a essere grande giurista eppure di un maestro vede anche praticato essendo accademico dei Lincei grazie
Grazie il proprio del mio intervento quello
Che trovate segnato sul programma pubblico e privato nella tassonomia dei beni della commissione prodotta
A questo punto del discorso io dopo aver acquisito in ciascuno di loro la consapevolezza ma anche la conoscenza che l'attività svolta dalla Commissione sui beni pubblici istituita presso il ministero della Giustizia cioè la commissione Rodotà
Se sia caratterizzata oltre che per il singolare è il livello di innovatività delle sue proposte anche per l'altrettanto singolare il livello di approfondimento delle tematiche affrontate
Rileggendo gli appunti
Relative ai lavori della commissione né mi sono imbattuto in un resoconto della seduta del trenta ottobre due mila e sette in cui il presidente Rodotà nell'indicare che si trattava di modernizzare semplificare quelle parti del codice civile che la Commissione è chiamata a riformare cioè gli articoli relativi ai beni pubblici e ci invitava a fare opera cito tra virgolette di alta razionalizzazione della materia ora opera di alta razionalizzazione della materia implica evidentemente un livello di approfondimento scientifico analitico delle tematiche che non sono parte normale del discorso pubblico perché fanno parte di quelle momenti di riflessione intellettuale che sono riservati appunto al lavoro scientifico
Ora circa le proposte innovative si sa sono come una navicella affidatale pro celle di ciascuna momento storico il loro successo e insuccesso non è del tutto prevedibile
Anche perché non abbiamo ancora un manuale di mettere uno geopolitica che sia affidabile ecco vede ognuno dovrà arrangiarsi con l'ottimismo della ragione la forza e la volontà se invece l'approfondimento delle tematiche trattate si consolida sul terreno delle conoscenze scientifiche e dall'influenza in modo più facilmente prevedibile le tendenze intellettuale avvenire cioè quelle future
Ora io voglio rivolgermi esclusivamente a questo secondo versante dell'attività della Commissione Rodotà
Ed anche in questo secondo versante sarò selettivo perché tratterà unicamente uno dei tanti scorci della cattedrale che la commissione ha esaminato e di cui si è fatta carico sia chiaro che questo discorso non vuole diminuire la rilevanza degli altri approcci né negare dato problematicità semplicemente intendo aderire allo specifico tema che mi è stato assegnato Pubblico e privato nella fase Monia venti
Ed a dire che la commissione si è resa perfettamente conto che la disciplina dei beni pubblici dettata codecisione quarantadue è composto essenzialmente da tassonomia
A tale tassonomia è si pongono a valle della grande dicotomia diritto pubblico diritto privato assorbendo la funzione principale di cui è dotata questa dicotomia cioè quella di dividere l'universo del diritto nel nostro caso l'universo del diritto dei beni
In due sfere congiuntamente esaustive
Ciascuna dotata delle sue fonti del proprio sistema rimediare e quindi di grande autonomia
Si chiede ulteriori tassonomia dei beni pubblici ed anche quella su cui la commissione riflettuto maggiormente
Nacque quella che attualmente si esprime in termini medi demanialità patrimonialità diventano secondaria rispetto alla grande dicotomia pubblico privato
Ora lamenta regale che durante i lavori dalla commissione la scansione pubblico-privato abbia fatto sentire tutta la sua forza di attrazione paziente attrazione che deriva dal fatto che si tratta di una contrapposizione Outdoor sottostante delle paste discorsivo e dei giuristi
E che impinge anche nella organizzazione del settore scientifico disciplinare perché tradizione di ricerche e che quindi per forza dotata di una chissà partiva
Sicuramente molto alta
Però grave che la Commissione nel suo complesso si è resa consapevole delle ambiguità della dicotomia principale
La quale pur rimanendo inalterata nella sua formulazione icastica assunto nel corso dei decenni Natale varietà di accezioni e quindi una tale varietà di significati che lamentano in parte inidonea a svolgere quel ruolo niente estivo e che è necessario per chi voglia procedere hanno una alta razionalizzazione della materia
Che vita che ripeto implica approfondimenti analitici religiosi
Si deve anche aggiungere la commissione si rese anche conto che proprio il carattere congiuntamente esaustivo della grande dicotomia diretto pubblico diritto privato diritto dei beni pubblici diritti dei beni privati
Rendeva altamente problematico l'inserimento attuale tassonomia dei beni della categoria innovativa dei beni comuni
Posto che quella dicotomia pubblico privato serve proprio a far sì che tutti gli enti dell'universo di tennis riempiono necessariamente nessuno escluso nell'una o nell'altra sfera sicché inseguimento tra la tassonomia dei beni pubblici della categoria dei beni comuni
Richiede preliminarmente un ripensamento della dicotomia pubblico privato in modo da verificare in che senso essa opera e Nicola anche il pensiero contemporaneo
Mi preme sottolineare che in effetti sotto il profilo dell'approfondimento intellettuale il seme lanciato dalla Commissione Rodotà ha fruttato
Nel senso che le riflessioni successive alle conclusioni raggiunte dalla commissione ha fatto emergere con facilità che quella grande dicotomia è in crisi e la sua rilevanza vero declinante
Faccio in video al volume curato dabbenaggine Graziadei intitolata appunto il declino dall'estensione del diritto pubblico diritto privato e poi ci sono gli atti del quarto convegno nazionale della Sierra di Trento del due mila e quindici
Normalmente quando si parla di declino bella rilevanza della dicotomia pubblico privato si indicano due fattori come fattori scatenanti la crisi
Da un lato la perdita del monopolio normativo dello Stato nazionale
Dall'altro che il fatto che i confini tra il pubblico e il privato sembra essere assai oscillanti sì che è la funzione orientativa che questa dicotomia può svolgere viene ridotta a me però pare che le cose schema diversamente cioè il tema deve atteggiarsi in modo variegato a seconda del quesito da cui si prendono le Max
In tema di declino di crisi infatti se si può a se ancora senza distinguere tra diritto pubblico diritto privato oppure vedi ci si interroghi sul confine che separava nel diritto pubblico dal diritto privato o infine ci si ci si limiti a contestare di essere di fronte a una dicotomia congiuntamente i sospira ossia tale da non lasciare residue e non non ammetteva che possano esistere settori ibridi tra il pubblico e il privato
Allo Stato degli approfondimenti attuali
Io
Direi che probabilmente alla prima domanda si deve rispondere sì ancora senso distinguere tra diritto pubblico diritto privato alla seconda che si debba rispondere che si tratti dei confini necessariamente mobili in funzione di scelte di politica del diritto che possono essere anche contingenti ma la risposta alla terza è quasi sicuramente no
Nel senso che quella tra pubblico e privato rimane all'esenzione rilevante ma non è quella dicotomia esaustiva di tutto l'ordine giuridico e il conseguente alla separazione fra i beni pubblici e di Rizzo ebbene prelevabili non assume la funzione di esaurire l'universo dei beni senza lasciare sì
Per dare ragione a queste probabili risposte occorre però ricapitolare lo stato dell'arte chiarire anzitutto che significati può assumere la distinzione tra debito pubblico e diritto privato e quindi tornerei sul tema dell'ambiguità in cui durante i lavori della commissione dotta abbiamo riflettuto piuttosto a lungo coralmente
A proposito di ambiguità della distinzione o meglio del significato che le parole assumono all'interno di questa distinzione
A me pare che il dato di fondo si appresta quando si proclama come ad esempio ha fatto già Carbonia
Ma anche Norberto Bobbio esprimere pensieri analoghi
Che tu ne provasse divisa ambo le parti l'étoile pubbliche e le due aprile
Punto
E almeno a livello teorico massiccia per citare nulla al di là della pura descrizione classificatorio si fa una distinzione classificatorio ma non si precisa quali sono gli elementi che presiedo a questa distinzione
La laguna principale è che la mancanza di indicazioni cieche tratti caratterizzanti le due tipologie
Obbliga poi rinfacciare il fondamento della dicotomia la fatto che il settore pubblico ha un suo sistema delle fonti
Il settore pubblico a una sua giurisdizione competente è diversa da quella privata e via dicendo in altre parole si indicano come fondamento dell'istituzione norme e regole di diritto positivo vigente
E ciò senza farsi carico dell'obiezione per cui si tratta di applicazioni della dicotomia e non già del fondamento della dicotomia stress
E perché le evidenze di questa lacuna sono sul piano del diritto operativo diritto positivo levato incertezza che insorgono al momento della scelta dalla giurisdizione competente
Sia in Italia che in Francia la scelta del giudice amministrativo piuttosto che del giudice ordinario finisce con l'essere una croce la delizia di ciascuno
Di ciascun pratico nessuno ha mai sicurissimo oggi riuscire ad arrivare all'accordo giusto
Se si guarda queste incertezze soprattutto ai veneti che sono stati adottati dei vari legislatori per cercare di dotare di un minimo di certezza una scelta così importante perché riguarda poi il nodo della tutela l'efficacia della tutela direi che questi criteri hanno pochissimo che spartire con la distinzione pubblico-privato come si fa da noi quando si fece regge la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo mette insieme se legittimi limiti soggettivi pubblico privato
Sarà una macedonia ma almeno accertò che in materia urbanistica si va dal giudice amministrativo che è sicuramente un vantaggio ma non può per servire a fondare ho a creare una giustificazione per la distensione apicale
Io metterei da parte per il momento anche l'ulteriore direzione per cui se si fonda la distinzione pubblico-privato sulle norme positive
Non si riuscirà mai a giustificare il fatto e dogmaticamente questa distinzione si propone di essere esaustiva
Sì sono la norma positiva
Mi affido a quella non riesca ad arrivare all'ulteriore passaggio per cui si tratta di una distinzione esaustiva di tutto l'universo dei beni o di tutto l'universo diciamo dei diritti
No
Dando proprio fondo come abbiamo fatto nella Commissione Rodotà
A me pare che la perdita di significato di questa distinzione o anche la crisi della sua derivi da un altro fattore che ricostruibile solo storicamente e cioè dal fatto che oggi è improponibile il senso originario della distinzione
Perché il senso originario della distinzione che viene talvolta evocato superficialmente quanto si dice per diritto pubblico è quello che pertiene all'organizzazione dello Stato apparato mentre il diritto privato e ciò che pertiene alla posizione di appartenenza individuali rapporti giuridici tra cittadini
Qualità notazione realtà e superficiale
Perché noi non rivela che quella descrizione in realtà incorpora una concezione del diritto privato tutto orientato a garantire agli individui una sfera di libertà
Molto ampia nella gestione dei proprio bene dei propri affari
In realtà la detenzione diritto pubblico diritto privato aveva anche il senso di arginare il diritto pubblico
Costringendolo ad adottare una politica che glorificato l'autonomia della volontà individuale
E che in termini economici possiamo produrrebbero una politica di La sette finché diritto pubblico è obbligato a seguire una politica di La sette vendite lasciare intatta la sfera dell'autonomia privata nel momento dalla gestione dei beni della gestione dei propri affari
Allora quella di estensione può fare uno stress perché assegna una funzione non tanto al diritto pubblico ma al diritto prima teneva fuori lettura politica dalla gestione delle proprietà ed agli affari
Se guardiamo alla storia gli esempi sono dieci mila mediazione ricordare nella sistemazione teorica offerto ad Abidjan Costa quale sotto la veste colta dal discorso attorno alla libertà degli antichi che la libertà politica
Quella dei moderni che secondo loro la libertà economica
E ha dato una sistemazione molto evidente al dicotomia diritto pubblico diritto privato il diritto privato è quello che garantisce la libertà economica dell'individuo il debito pubblico
è quello che garantisce le libertà la libertà politiche
Cui portando diceva ma guardate che una volta che avete messo al sicuro fare il patrimonio non è poi così importante interessate dalla corte interessarsi della cosa pubblica anche perché lo so che non avete tempo di farlo e quindi
Ma il presupposto era che però il debito pubblico non potesse entrare nella sfera del privato
Stesso discorso potremmo fare rileggendo la distinzione che sa degli stop poneva in materia di diritto pubblico diritto privato
Ma non voglio far sfoggio di erudizione anche perché altrimenti l'elenco sarebbe lunghissimo c'è una letteratura le norme che dalla
Settecento da fine settecento per tutto l'Ottocento ripropone quest'idea
E così non voglio elencare tutte le ragioni per cui oggi quella visione è improponibile
Ce ne sono mille mille e una fai come le note della leggenda una in più dell'altra meravigliosa
Però non voglio rinunciare a indicarne una che
Ha rilevanza verrà
Diciamo
La tecnica giuridica ripete per il discorso legato al rigo la logica rigorosa dalla tecnica il venti
E nata l'idea di dotare la nozione di diritto privato di un senso che lo caratterizzi come argine al diritto politico
Non è mai del tutto tramontata nel mondo occidentale
Quando Ugo prima faceva riferimento alle tendenze almeno di derrate guardate che queste tendenze neo liberale in coprono esattamente questa prospettiva
E come proposta politica ci viene riproposta anche recentemente tante volte e a volte anche una proposta politica vincente sotto il profilo elettorale
Vattene
Considerare gli esiti delle elezioni americane per rendersi conto che può essere anche la proposta vincente però no no non ha senso sotto un profilo tecnico giuridico che è sotto un profilo tecnico giuridico a dire che che diritto privato si caratterizza nella sua funzione di Angelina diritto politico richiede che esista una Costituzione rigida
E in secondo che questa Costituzione rigida contenga un testo che perché è una soluzione di tipo l'occhio aveva chiesto di New York
Ora queste due condizioni che sono necessarie per rendere minimamente logico il percorso argomentativo in Europa non sono mai esistite
Primo perché non abbiamo avuto se no nel Novecento costituzioni rigide
Secondo perché quando le costruzioni vegetali sono venute il loro linguaggio il loro testo non conteneva affatto dichiarazione di totale autonomia del privato e ostracismo verso il debito pubblico anzi
Dicevano piuttosto il contrario
E però devo notare che anche negli Stati Uniti d'America dove invece il testo poteva essere un po'ambiguo tuttavia la soluzione a notare che New York è ormai considerata come frutto di un errore interpretativo
Come disse Onlus le Focene manda penso basati emette abbastanza social Strategic
E la frase si sa ha seppellito con una risata
Tutta quanta era fatto una elaborazione giurisprudenziale per eccesso
E che mi pare chiude il discorso
D'altra parte da osservare che nel campo delle posizioni appartenenza sui beni la impostazione basata sulla libertà del soggetto che ne è titolare
Che in fin dei conti è
Un'impostazione che discende da quella precedente
è stata resa improponibile dalla scoperta lo approva scoperta tra virgolette della rilevanza delle esternalità
Ora guardate che la rilevanza delle esternalità colpisce
Sia la proprietà pubblica sia la proprietà privata
Nella misura in cui la proprietà pubblica sia concepita quella di quella privata cioè dando ampia discrezionalità al titolare di una posizione di appartenenza di gestire come vuole i beni
è un altro degli aspetti del discorso
Ora in merito alle esternalità nomi dei Longobardi vorrei notare che al di là della nomenklatura sicuramente infelice la teorica delle esternalità evoluta grazie a una serie di analisi più accurate
Another rivolta che cosa rivolta a tutte le interrelazioni che si crea no attorno alla distribuzione dell'utilità dei beni
E badate non solo le interrelazioni che possiamo chiamare fisiche o materiali il il fumo che invade il fondo del vicino OK danneggia l'atmosfera la CO due
Che contribuisce al riscaldamento globale e quant'altro
In realtà le carnalità coinvolgono gli usi dei beni tutti quanti
E quindi conduce a proclamare come necessaria la conformazione delle situazioni di appartenenza dei beni
Attraverso strumenti normativi che possiamo chiamare genericamente di diritto pubblico ma che riguardano il momento imperativo cioè il momento in cui la collettiva stanno organizzando attraverso il suo ordinamento giuridico
Conforme a tutte le situazioni di appartenenza
Però giunti a questo punto metafore dalla Commissione vado tassano affrontato necessariamente nella depressione che possiamo chiamare la dimensione della complessità
Perché in questa dimensione non si può più predicare un esito qualsiasi in base alla sull'attribuzione soggettiva della posizione di appartenere
Non è che basta dire
Il proprietario è lo Stato per avere esiti sicuri sotto tanti profili oppure il proprietario e il signor Paolo Rossi a esiti altrettanto sicuri
In realtà si deve piuttosto integrare l'aspetto soggettivo con quell'oggettivamente col formativo
E porta in funzione delle caratteristiche ontologica di ciascun tipo di bene di cui ci si deve fare carico in quella dimensione di approfondimento della complessità cui facevo riferimento prima
Un fiume non è un campo
L'ambiente non è un l'azienda sono beni ontologicamente diverse così diversi da richiedere conformazione altamente diversifica
Ora a me pare che solo mediante quelle integrazione tra l'aspetto soggettivo dell'aspetto oggettivamente conformativo si può sperare di poter calcolare con un ragionevole grado di approssimazione l'esito finale
Calcolare l'esito finale è assolutamente necessario se si vuole pervenire operare delle scelte in base a opzione di politica del diritto o se si vuole in base a scelte di tipo valoriale
Siamo liberi di scegliere quale valore promuovere ma dobbiamo essere sicuri che gli strumenti giuridici precetti promuovono effettivamente quel valore perché altrimenti la saldatura tra i due discorsi diventa assolutamente difficile
Però non ci siamo fermati quattro la complessità del tema infatti non si arresta alla necessaria integrazione che già era stata predicata da Salvatore sugli atti tra l'aspetto soggettivo ed aspetto oggettivo nella gestione dei beni
Perché deve inglobare anche la prospettiva rimediare circolatoria
E in effetti uno dei punti più discorsi è stato quello del ricorso al sistema del diritto privato
Offrire rispetto ai beni comuni o i beni pubblici sociali
Per offrire alla collettività dei beneficiari una più ampia e più sicura gamma dirimenti a tutela delle utilità che essi traggono dei beni stessi
Perché utilità che devono essere preservate anche a beneficio delle generazioni future
E su questo punto effettivamente Ugo Mattei ha molto insistito integrando inoltre disposti secondo una serie di riferimenti a quei rimedi che specie nell'esperienza americana si sono dimostrati efficaci per tutelare cosiddette interessi diffusi che poi non sono nient'altro che gli interessi collettivi lo della generalità dei beneficiari rispetto alle utilitarie generate da certi beni specie bellezza rilevanza ambientale
In questo contesto ovviamente il ripudio del carattere esaustivo della dicotomia pubblico privato apre il necessario sparse all'inseguimento nelle tassonomia generali dei beni continuiamo a chiamare pubblici per comodità della categoria dei beni comuni
Però direi che l'aspetto più interessante
Delle conclusioni raggiunte almeno quello più interessante sotto il profilo d'approfondimento intellettuale Astana è la ragione di fondo che ha animato quel ripudio
In realtà guerre Budrio transita dalla correzione
Nell'assunto ideologico che concepisce tutte le appartenenze private come ontologicamente destinate a soddisfare esclusivamente interessi individuali palazzi osserviamo che il mondo contemporaneo ci accorgiamo che non è così
Non solo la conformazione che ha chiamato per così dire pubblicistica delle posizione di appartenenza
Serve proprio a dirigere le condotte proprietario qualunque esso sia
In direzione che soddisfa gli interessi anche altri interessi esterni quelle che ciao vetrate chiamare degli stakeholder comunque dei soggetti e comunque interessati alla gestione utilizzazione dei beni perché comporta ovviamente un'attenuazione dello ius esclude
Ma il punto è che soggetti formalmente privati si presentano articolati in varie forme soggettive ai grazie alle quali si può affidare ad alcune BS compiti altruistici
E in effetti riflettiamo tutto allo sviluppo del cosiddetto terzo settore è affidato a nient'altro che a enti del terzo settore
E quali per la loro strutturazione intenda sono vincolati a gestire i beni che vengono assegnati ad essi partenza secondo prospettive che non sono e go soggettivamente egoistiche pensate in funzione di una persone indie fisica individuale
E ma sono per genericamente altruistica gadgettistica e quant'altro
Che sarà rettore la funzione normale delle fondazioni dagli altri enti di questo tipo che poi possiamo articolare nelle Onlus possiamo piccola retoricamente perché citata quarto punto ed è un problema di governance locale
Il problema è che se continuiamo a mantenere ferma quell'idea
E c'è la proprietà pubblica la proprietà privata rete privata sono quelle egoistiche la proprietà privata è solo quella che il corretto tenere interesse del singolo quando anche quando arriviamo a dire
Anche
Esistono delle fondazioni quali da quando esistono sono sempre state create per scopi altruistici o per scopi diciamo di pubblico utilità allora
L'assegnazione in proprietà priva comunque i beneficiari di quei rimedi a cui avrebbero diritto perché non sono membri della Fondazione non possono invocare direttamente lo statuto della Fondazione hanno detto esterno non tutelato dice il decreto di esclusiva abbiamo creato un soggetto che egoistico per legge anche quando per suo statuto non dovrebbe esserlo
Il che effettivamente fare un po'contraddittorio mai sinceramente pare un politico e conseguentemente non è necessario ricco traduzioni appartenenza ai soli soggetti formalmente pubblici e procedere poi cosa strumenti e concessorie
In alcuni casi questo è una complicazione del tutto inutili e anche per la difficoltà di maneggiare la categoria delle concessioni amministrative che ha sempre dato adito a tutta una serie di problemi e anche le caratteristiche della tutela giurisdizionale e di cui sono unite
A me pare che si può immaginare che la posizione di appartenenza può essere direttamente conformata in capo al soggetto più adatto allo scopo calcolando anche e quali sono le caratteristiche soggettive del suo gesto a cui il bene che vogliamo destinare tra utilità pubblica o anche semplicemente a utilità sociale
Anche a utilità comune degli anni che del resto un po'lo schema cui si è sempre fatto ricorso sia pure informe localistiche e niente affatto universalistiche per le varie forme
I comuni proprietario con degli usi civici le Comunità montane e quant'altro basta non essere dopo sei tentativi dopo queste restrittive nella meccanismi e di adesione alla Comunità
La comunità organizzata è una comunità che noi possiamo chiamare sociale può possiamo chiamare il comune solo quanto la struttura appena e niente affatto discriminatoria
Perché se invece si fa come voleva il nove abbiam perso che solo il maschio nato cittadino maschio effettivamente probabilmente non aggiungiamo conosco
Però tutto questo ci porta a considerare come meccanismi di retribuzione deserto Yitzhak Benigni
Possono essere messi all'opera grazie a un coordinamento intelligente tra gli aspetti soggettivi agli aspetti oggettivi fra gli aspetti mediale vertenze circolatorie gli aspetti del godimento
Basta non aver paura di affrontare la dimensione della complessità
E credo che alla commissione prodotta almeno un merito dobbiamo riconoscerlo della DS dal consenso del dissenso politico
Nel senso di riconoscere che il merito di non essersi rifiutata di affrontare la dimensione della complessità sicuramente l'ha avuto grazie per l'attenzione
Bene adesso
Abbiamo qualche minuto per un una discussa apertura del del Floris ci sono degli interventi
Allora abbiamo anzitutto due interventi da parte di onorevoli membri della Camera dei deputati che abbiamo pregato di intervenire dove vi prego di presentarvi brevemente
Grazie buongiorno a tutti scusate non vorrei dare le spalle nessuno questo sistema
Io sono Giuseppe D'Ippolito
Sono un membro del Parlamento in particolar modo per la Commissione ambiente
Però non sono qui fare un intervento da parlamentare
Ci penserà l'abbia collega subito dopo sono qui
Semplicemente ho preso una marea di appunti ma stringo al massimo vorrei dare una testimonianza per il fatto di aver vissuto da una volta si chiamavano assistenti volontari
Del professor Stefano Rodotà alla finire degli anni settanta il nasce verso la teorizzazione binoculare a noi giovani studenti assistenti del il russo dei beni comuni ho sentito apprezzato
L'esegesi la ricostruzione del contesto del professor De Mattei dava sui lavori della commissione
Io vorrei invece ricordarvi come negli anni settanta ottanta Stefano Rodotà
Iniziava a scrivere continuava scrivere sui beni comuni partendo da una serie di prospettive che erano per Lori studenti totalmente nuove totalmente innovative prospettive raccolta dei quarantenni facchino oggi sono ancora attuali oggi sono ancora oggetto di valutazione in sede parlamentare in sede
Di applicazione della legge e dell'applicazione di diritto secondo quella distinzione che ha molto opportunamente è stata fatta io mi sono uno appuntato come Stefano Rodotà parliamo di quarant'anni fa sempre Agli sotto la coperta costituzionale degli articoli quarantuno e quarantadue iniziasse a i non curare anche noi i dubbi
Sulla necessità di superare lo statuto della proprietario dall'articolo duecentotrentadue
A scendere superando il concetto di statuto di proprietà e sostituendolo con quello di vista tutti delle proprietà
Dissi che legando così
Il concetto di diritto soggettivo con riferimento ad una di Fidenza disciplina dei i pezzi beni lo sentivamo proprio nell'ultima relazione appartenenti ai privati lo stato e all'interno di questa teorizzazione
Stefano Rodotà ci raccontava cd dava alle sue semplificazioni la disciplina delle acque e abbiamo sentito parlare di petto talmente l'interesse paesaggistico la proprietaria erariali edilizia la disciplina dei beni culturali
è ci spingeva verso il superamento del tradizionale concetto i beni immobili e i beni immobili
Tradizionali il concetto di proprietà pubblica e di proprietà privata di beni pubblici beni privati
Io metto via gli appunti perché se no non non finiscono più di di parlare
Vorrei solo fare un accenno in quegli anni dovevo utilizzavamo la cattedrale la cattedra di diritto civile della dell'Università la Sapienza di Roma un testo che si chiamava signor molto significativamente il controllo sociale delle attività private
Edito dal Mulino nel mille novecentosettantasette chi non l'avesse in libreria
Ne scoprirà ancora quarant'anni di distanza d'attualità ed è in un testo che ieri testo base utilizzato nel procedimento civile che non era un testo di Stefano Rodotà era a cura di Stefano Rodotà lumini aveva scritto delle parti altre parti erano il tutto una schiera di illustri giuristi
Guido Alpa qui in uno di questi che pompisti muriatico che iniziavano che proponevo non queste tesi che avrebbero poi rappresentato il preside diritto evidenzi del dell'interpretazione del
In questo libro c'era una parte ovviamente scritta da Stefano Rodotà che si intitolava la proprietà lei proprietà e c'era una citazione PD vi leggo questa e mi taccio
Una volta non sapevo a memoria adesso
Della della ad Arezzo
Che secondo me è veramente indicativa di quella che è la filosofia alla base per la teorizzazione dei temi comuni è una frase
Di un giurista del mille ottocentottantanove un giurista tedesco si chiamava otto con Kirk
La prassi è questa affermare
Che un pezzo del nostro pianeta appartenga a un uomo
Così come gli appartengono un ombrello o un biglietto di banca e culturalmente un'affermazione priva senso
Questa era la la frase contenuta nel libro sulle quali Stefano sempre Ricci la quale ci richiamava la massima attenzione io concludo dicendo
Solo due cose la prima innanzitutto da parlamentare
Offro tutta la mia disponibilità alla disponibilità del mio ruolo a riprendere rilanciato i lavori
Per la Commissione poi ancora oggi pomeriggio arriva proprio però quali sono le forme migliori per poter sviluppare una collaborazione di questo di questo di io per quarant'anni ho seguito spero meglio possibile degli insegnamenti Di Stefano Rodotà
Fino anche a quelli più recenti facevate riferimento qualcuno di voi agli ultimi studi e il professor Rodotà leva sulle nuove tecnologie
Tanto che aveva detto pesantemente influenzato
Un la presentazione di un mio progetto di legge di riforma costituzionale sull'introduzione dell'accesso universale ad internet universale e sociale
Per quarant'anni seguito è rimasto in mente soltanto un rammarico non avere visto il dubbio ha estromesso diventare Presidente della Repubblica avremmo avuto
Grazie
Io vi ringrazio intanto per averci invitato oggi ad Ascoli tardive gli appunti sono sono anche i nostri insomma
Ne abbiamo ne abbiamo presi abbastanza io provo a fare un po'quella che la disamina di ciò che stiamo cercando di portare avanti in Parlamento facciamo parte verso il Movimento cinque Stelle noi
Lasciamo un po'da quelli che sono i comitati territoriali per i nostri temi che ci stanno a cuore quindi ambiente acqua
Rifiuti e tutto tutto quello che può esserci intorno alla questione ambientale
Noi andiamo in Parlamento per portare avanti questi percorsi perché ne abbiamo fatti nostri
E il nostro scopo è proprio questo che uscire a portare a casa risultati che poi la fine hanno condizionato anche le nostre vite in senso privato
Ma in questo momento stiamo finalmente discutendo il testo di legge sull'acqua
Alla Camera da una parte e sul consumo del suolo al Senato dall'altra
Sicuramente se avessimo avuto una carta costituzionale anche più incentrata sul diritto all'acqua
Avere tutta quella parte che insomma è stata raccontata questa mattina alla questa mattina la Commissione nel nostro
Nostre leggi forse avremmo avuto modo di non dover discutere nemmeno il testo della legge sull'acqua perché il giorno dopo il referendum l'avremmo potuto potuto subito applicare in qualche modo mettiamo anche in termini un po'più romantici
Il nostro è un testo che ai primi punti dice semplicemente dice subito ne vogliamo per la classifica come bene comune
Ci stiamo provando e stiamo raccontando anche quella che è la gestione del servizio idrico integrato degli ultimi anni come è stata fatta e cosa vorremmo che diventasse in questo momento le nostre infrastrutture sono quelle che sono diciotto lo possiamo vedere tutti anche grazie al tipo di gestione che è stata fatta degli ultimi anni questo dimostra come le privatizzazioni abbiano fallito il loro mandato e la loro missione ci avevano raccontato che ci potevano portare un sacco di cose belle realtà c'hanno portato solamente buchi nelle reti
Chiamare questi capitoli o semplici il nostro compito quindi è quello di occuparci e tutto quello che riguarda
L'ambiente bonifiche l'inquinamento industriale
Quello che appunto il suolo è il consumo di suolo riuscirà a definire che cosa sono anche questi questi concetti
Scritti nero su bianco ci daranno una mano da qui per progetti futuri io dico sempre questo dico sempre una cosa che per potersi occupare di beni comuni
Diritto all'acqua e di ambiente ci vuole un grandissimo cuore
Che significa
Non mettere mai ciò che noi vogliamo personalmente in queste cose c'è
Lasciar da parte i propri istinti personali ma pensare a un diritto collettivo a quelli che sono i diritti di tutte le comunità e per questo ci vuole una grandissima coscienza collettiva ci vuole una grandissima coscienza personale per potersi occupare del collettivo
Da questo cerchiamo di portarlo anche quelle che sono le Aule parlamentari ci proviamo ed è un po'la nostra la nostra missione siamo là dentro appositamente anche per questo che questa quello che ci stiamo promettendo di fare anche in questa legislatura dove dove siamo in pratica il governo quindi portiamo avanti questo tipo di idea
Definitiva
Io vi ringrazio Heather la scultura ringrazio i contributi che cresceva portare avanti anche insieme a quelli grazie
Allora siamo un po'in ritardo sui tempi previsti ma direi che noi liberamente ci prendiamo una ventina di minuti vi prego di essere Brad Pitt e appunto
è solo un'informazione che sta in stretta connessione con la relazione del professore Gambaro
La regioni Emilia Romagna ha approvato una legge regionale che imposta l'intero quadro problema urbanistico
Sulla idea dell'urbanistica contrattata
Il pubblico e che per potersi muovere pianificare decide di progetto progettare devi fin dall'inizio aprioristicamente stabilire se li connessioni con i promotori privati Soro sulla base di quella di quell'impianto si può procedere all'attività pianificatoria
Il comune di Firenze sta progettando una modifica del Regolamento edilizio cittadino
Al cui interno la categoria del restauro che quella che diciamo così per costituzione rispetta e l'Achille il patrimonio edilizio storico viene sostituita da Ardea categoria della ristrutturazione edilizia
Categorie in base alla quale anche questo palazzo potrebbe essere mantenute orientato all'esterno e completamente demolito e ricostruito secondo diversi criteri all'interno
Nella regione Toscana due giro troppi interesse mondiale vengono quotidianamente anche in questo momento demoliti
Il primo il più noto sono le Alpi Apuane un complesso metamorfico di grande rilievo che viene smantellato per produrre
Poi ieri che riportano il marmo originario alla sua connotazioni chimica
Si è svolta una montagna non per fare boy bianco statuario comunque Michelangelo faceva visitatore Nappi
Per il più del settanta per cento il materiale estratto dalle Alpi Apuane viene ricava sformato in polveri abrasive per l'industria e per i dentifrici
C'è un secondo Kyoto o meno alle otto però altrettanto importante per la geografia mondiale che sono i depositi lacustri del Valdarno un vecchio lago Cristo scenico aveva depositato i suoi materiali questi materiali oggi sono distrutti in parte dall'erosione dei fiumi il fronte di questo altopiano lacustre sono le famose false del Valdarno che sono già dopodiché assoluto valore mondiale
I piani alti del Valdarno che stanno dietro e che costituiscono la fase che viene demolita dalla dalla dall'attività industriale sono in parte distrutti tacca dita gigantesche di chilometri di estensione di profondità dai trenta ai cinquanta metri comune di Laterina comunicherà nuotare Ciolini
Fa un po'tristezza a pensare che il Comune che porta il nome di chi ha scoperto il De rerum natura venga mangiato in questa maniera ecco questa è la realtà penso che questo tipo di notizie che non tutti conoscono e che non tutti sono tenuti a conoscere debbano essere portate all'interesse pubblico perché proprio su questo tipo di realtà
In atto che il l'attività politica e culturale deve intervenire
Grazie sono ammesse anche delle domande
Grazie io
Penso che le ci sono una serie di problemi che potrebbero servire ad aggirare moltissimo la società
Se ci fosse diciamo una sponda di tipo giuridico giudiziario legale no che sostenesse queste
Queste posizioni
Da quello che sono
In particolare penso nella scuola alla riflessione che si sta facendo nei confronti degli insegnanti che non fanno rimbalzi no perché si ritengono espropriati di una funzione specifica dell'insegnamento
Ho penso alla sanità dove ci sono a Roma
Otto infermieri che sono stati sospesi dal Policlinico e da un altro ospedale perché hanno criticato il servizio di pronto soccorso del Policlinico e nell'altro ospedale
Pavia lo Spallanzani o parliamo delle ferrovie dove insomma la cosa è
Quasi quotidiana che qualche lavoratori delle ferrovie e critica il sistema di sicurezza che mamma sta procedendo lei sempre più insicuri ferrovie no ecco io credo che senta
Vogliamo che questo disegno di legge proposta di legge popolare abbia elencati legando i soccorsi camminare credo che bisogna che ci siano anche le istituzioni
Come questa che ci obbliga ad oggi no
Sì o no interessati abbiano e diano sponda e diano Energia perché questi problemi vengono risolte no nella loro complessità
Sì io considerato il tempo cerco di essere veramente brevissimo
La domanda potrebbe essere che non ho capito niente
Ecco io sono stato battendo tutte le relazioni e ci sono state questa mattina però non mi sembra di aver mai sentito la parola sovranità no che non è stata detta da nessuno dei io
Dei relatori o invece sentito adesso vantano la che conteggio dette universitari la favola esternalità
Che io mi ricordo via per provata quelli questa parole resterà neanche mio professore di scienza delle finanze che per sempre
E lì in un libro economia dello scambio poi non ricordo rotoli del Mar morto molto bene
E il concetto è il titolo cioè e l'imprenditore privato che a un certo punto nell'esercizio della sua attività economica si imbatte in corsa che no rientra solo l'aria l'ambiente tutte cose è quello diventa e ricco un problema
Io ripeto dato l'adesione al convegno palo tutto quello che è possibile figuriamoci se non mi interessano i beni comuni
Però mi pare che e qui questa mozione presentata del bene comune diventa una nozione residuale
Rispetto a quello che il bene parlato no che impegno economico e e indiscusso quello che non può far rientrare nel concetto
Dell'impegno economico ascoltabile che rimane per forza sociale e allora ecco diventa presso un unico spazio che viene lasciata ai cittadini e in qualche modo per potersi difendere o per non potere
Per non o diventare non più i cittadini ma dei semplici consumatori
E qui andate qui ci sono credo degli esponenti dei Cinque Stelle
Il loro successo politico ai totem cominciato su un punto che il reddito di cittadinanza ma chi aveva seguito questo movimento politico è apparsa stanca una trasformazione di tutta quanta l'economia poveri nel cittadino aveva una sua dignità spesso quello che era stato
Il primo punto
Che ha assicurato successo politico diventato o un miserabile sussidio di offerta
Grazie un'ultima
Riflessione
Grazie a tutti e buonasera
Sono stufo caroselli mi occupo del coordinamento Atac bene comune come voi sapete
Qui a Roma c'è stato un referendum quindi stiamo parlando di un capitolo che cade integralmente dentro presumo le tematiche che siamo accostando qui in questa prestigiosa assise verrebbe da chiedere a tutti noi carichi eredi della commissione Rodotà Kharja eredi di una battaglia politica culturale e civile importantissima in tutti questi te tutto questo tempo
Dove siete stati e non è per fare un rimprovero ma perché è sotto gli occhi di tutti il massacro del Welfare State del welfare urbano della sanità della previdenza e appunto anche per ciò che ci costa dei servizi pubblici locali
Mi verrebbe anche da chiedere agli esponenti del Movimento cinque Stelle in punta di diritto come è stato possibile far passare o quanto meno come se è possibile modificare al più presto
Quella per l'azione che si chiama dei territori leggi ma di via per la quale quegli enti locali che decidono di magari approntare un'organizzazione trasportistica nella propria città
Magari con partecipazione e condivisione con pianificazione pubblica di Ciro magari per un'azienda pubblica oppure un affidamento in house s'perché mai dovrebbero vedersi
Tagliare i trasferimenti che già sono molto ma molto posti dal Fondo Nazionale Trasporti specialmente a Roma dove tra l'altro non possiamo neanche pulire di una legge speciale come dovrebbe essere per tutte le capitali europee
Che stanno sicuramente molto meglio di noi per quanto riguarda i servizi
Quindi ecco questa potrebbe essere un già qualcosa da fare interloquendo con il gruppo del Movimento cinque S quello che possiamo fare in voi così come ci è stato richiesto avvenenti e ci siamo scambiati
Io non ho la pretesa di parlare per tutti i comitati intorno autorevolissima altri comitati qui come Carlo al Comitato lavoratori e utenti ma siamo tutti assolutamente disponibili per intraprendere una battaglia politica e culturale
Che divida finalmente questi servizi dentro l'alveo di una predicazione pubblica e di una gestione pubblica anche in virtù come voi sapete come dire le cronache giudiziarie sono abbondanti rispetto a questo tema
Per ricordare come dire
Una gestione pubblica trasparente anche dal punto di vista della moralità che purtroppo una contraddistinto
Non c'è alcun serviva marcia capitare per capirlo la gestione di queste aziende per evitare l'occupazione partitica trasversale che certamente non ha aiutato la pianificazione industriale servizio verso i cittadini
Noi come dire siamo dalla parte di quelli che in tutti questi hanno tentato quale che sia stato il segno politico vigente a cercare di portare più giustizia
Più come dire efficienza più qualità del servizio dalle periferie al centro
Sicuramente non sarà sfuggito a nessuno di voi che risultati del referendum
Vedo una diciamo un paio di presìdi politici e culturali no e quindi il centro storica Parioli c'è un presidio politico non certo divo alle periferie tra astensione e insofferenza ce n'è un altro
Noi vorremmo un servizio pubblico integrato dentro un sistema di trasporti argomento di cui non abbiamo potuto parlare in questo referendum chiaramente perché era del tutto strumentalizzato
Era del tutto
Infine a una battaglia politica che doveva servire a far ricadere diciamo la Giunta raggi dentro un contesto pericolosissimo anche per le altre partecipate pubbliche
Perché mentre noi stiamo parlando qui a Roma voi tutti sapete che ci sono tante altre partecipate pubbliche sono borderline dal punto di vista economico finanziario e un'altra falsità e chiudo che è stata come dire intromessa dentro la discussione non solo dei radicali ma anche dal Pd è stata quella che comunque dentro questa gestione privatistica
Dopo Matica indiscutibile efficientissima così come abbiamo visto con Roma Tpl che ha portato un pessimo servizio nelle periferie comunque il pezzo del blocco totale del lavoro non sarebbe stato interessato ecco una sommatoria di falsità
Che tutti possono respingere una vera battaglia pure gli acculturati a partire diciamo da leggi adeguate che finalmente a salvaguardia dei beni comuni indivisibilità i pubblici grazie
Grazie anche di questo contributo adesso siamo molto in ritardo rispetto ai lavori ci rivedremo qui alle quattordici e quindici quattordici e quindici grazie a dopo
Dodici e trenta
Il presidente professor Pietro Rescigno se come tutti sanno emerito di diritto civile della Sapienza
Decano dei Lincei e decano di tutti i civilisti italiani
Carica molto ambita perché è come osservava lui stesso spiritosamente una volta conquistata necessariamente a vita quindi alcuna carica ambitissima però si scusa perché nonostante la carica sia vita decessi tra familiari che gli impediscono di essere con noi ma che ringraziamo molto di essere stato invece con noi questa mattina
Rinnovo il benvenuto a tutti
L'annuncio che la seduta pomeridiana sarà dedicata tre appena
Il primo dedicato ai beni comuni
Che stava introdotto e coordinato dal collega Luca mi pare una traversa di Palermo e che prevede relazioni della collega Alessandra quarta trimestrale di Torino del collega Astone dell'onestà di Perugia
La seconda i beni pubblici sociale che sarà introdotto e coordinata dal collega Reviglio che vedrà le relazioni del collega Di Raimo e del collega Francesco De Nozza
E infine alle sedici e trenta i beni all'appartenenza pubblica necessaria cioè i beni pubblici sono sovrani
Che sarà introdotto e coordinata dalla collega di sabato con relazioni del collega Esposito e del collega venda seguiranno infine alle diciassette e trenta alle concludono le prospettive affidate al collega Lucarelli
Detto questo passo la parola al professo lucani brava velocità di Palermo prego
Grazie presidente io mi limiterò
Ad alcune osservazioni diciamo di carattere generale tenendomi rigorosamente alla larga
Dalla dall'esame e dalla discussione diciamo dei profili
Come come usano dire i turisti più strettamente tecnici
Perché invece tenuto conto anche della circostanza tenuto conto anche delle finalità di questa nostra questo nostro odierno seminario
Preferisco mettere diciamo l'accento su tre questioni che si sono poi strettamente collegate l'una all'altra e che e hanno una almeno nelle mie intenzioni come dire una intonazione più strettamente più marcatamente come dire politica
Affidando poi alla alla indubbia competenza del professor Vertone della professoressa quarta l'esame diciamo della
Della materia nelle sue non banali tecnicalità come si dice oggi
La prima questione il primo punto su cui vorrei richiamare l'attenzione dell'uditorio e questo noi siamo alla vigilia di un rilancio diciamo del
Del diciamo delle del Della burro
Della commissione Rodotà la commissione Rodotà era nata con obiettivi abbastanza almeno sulla carta abbastanza limitati
Per quanto certamente non
Banali e cioè la riforma della disciplina codicistica dei beni pubblici
Strada facendo l'artista molto articolo ottocentodieci articoli ottocentodieci e seguenti del del Codice
Una finalità assolutamente meritoria tenuto conto della già originaria non proprio impeccabile Passoni non tassonomia diciamo del legislatore della quarantadue e poi diciamo del progressivo invecchiamento che la materia aveva diciamo cioè che la materia per meglio dire quella disciplina aveva sperimentato nel corso degli anni quindi nazionalità come dire importante ma limitata
Nel corso dei lavori della commissione per una serie di ragioni si scusa Antonio per una serie di ragioni che adesso non è il caso di e illustrare comunque diciamo di ricostruire il il scemo libri l'oggetto si è andato progressivamente diciamo dilatando non soltanto dal punto di vista dei contenuti ma anche dal punto di vista diciamo della ispirazione politico culturale
Da qui
Lo slittamento chiama slittamento Fortunato felice
Da band dei beni pubblici ai beni comuni e l'emergere diciamo di questa categoria forse parlare di categoria
Secondo gli algoritmi proprio di del diciamo giurista un poco azzardato sicuramente diciamo l'emergere di questa figura
Da quale vicenda della commissione Rodotà queste sono riassunte brevemente le vicende interne dopodiché a incrociato solo e in una certa misura anche
In qualche modo sollecitato
Diciamo processi reali più ampi
Fino a trasformare i beni comuni da oggetto della riflessione diciamo del cento specialista diciamo dei i giuristi a
Parola d'ordine diciamo di un movimento politico che si è variamente articolato e variamente Espresso il punto è che questi due percorsi il percorso diciamo originariamente tutto interno alla dimensione istituzionale e il percorso parallelo
Tutto interno invece al conflitto o sociale a un certo punto questi due diciamo percorsi sono incrociati
E questo ha generato
Tre evidenze che sono quelle sulle quali appunto vorrei brevemente richiamare l'attenzione la prima evidenza è rappresentata da da questo e cioè che con i beni comuni il diritto privato inteso diciamo come cultura diciamo Deirdre cultura convenzioni stipulazione mi modi di pensare dei giuristi in particolare dei privatisti
Il diritto privato che veniva diciamo da un periodo piuttosto lungo diciamo una ben un quarto di secolo volendo per realizzare all'ingrosso alla buona il diritto privato dopo questa lunga parentesi
è tornata ad essere il terreno diciamo di un con come dire di un conflitto fortemente politicizzato
Dove per politicizzato io non intendo ciò che in genere si intende quando si parla della politica con riferimento diciamo ad un sapere iper specialistico come è quello amministrato dai privatisti cioè politica del diritto nelle sue declinazioni come dire più nobili politicizzato significa che il diritto privato a ripeto per la prima volta dopo molti anni
Incorporato al suo interno e di fatti e questo ha generato all'interno della corporazione dei giuristi diciamo delle reazioni a volte perfino un po'scomposta chiamiamo le cose con il loro nome a come dire introiettato la dimensione diciamo del conflitto sociale cioè una categoria o figura giuridica è diventato il luogo di scontro diciamo di visioni del mondo
Perdonatemi l'espressione un po'in faticava insomma per brevità ci intendiamo molto diverse portando allo scoperto e questo secondo me è un merito innegabile indiscutibile portando allo scoperto
La non neutralità delle operazioni che il giuristi avevano particolari civilisti
Avevano condotto attraverso l'uso diciamo del loro o sapere nel corso dei venticinque anni convenzionali precedenti il che badate è abbastanza per chi ha una certa età diciamo chi come me ha fatto intanto ad annusare
Diciamo
Lato mostra era diciamo della stagione conflittuale precedente
Per certi versi era perfino o scontato
Che appunto le operazioni diciamo dei giuristi non fossero operazioni come dire neutrali
Ma nel momento in cui questa diciamo consapevolezza ecco questo dato è tornato ad emergere ha rappresentato un fatto diciamo di rottura
Per cui diciamo
I le nostre identità culturali si sono come dire arricchite diciamo di un elemento ulteriore
Non c'erano soltanto i giuristi bravi giuristi meno bravi non c'erano soltanto i cultori dell'analisi economica del diritto i neo sistematici non c'erano soltanto diciamo gli esegeti e dogmatici
Ma a un certo punto è apparsa questa strana diciamo
Ulteriore epifania che quelle del giurista che magari o era stato anche tutte queste cose ma si inventava anche diciamo l'intellettuale organico diciamo di un Progetto diciamo di critica radicale dello stato di cose esistente punto primo
Punto secondo che al primo e molto collegato
Il bene comune hanno riproposto con grande vigore
Probabilmente al di là delle intenzioni dei componenti quella Commissione o almeno al di là diciamo delle intenzioni iniziali hanno riproposto il e questo è accaduto anche grazie diciamo al l'incrocio dopo Fortunato con i movimento incontro cessi diciamo reali a riproposto il tema della democrazia
Che fino a quel momento era se voi vivo
Si tratta di un lasso di tempo significativo ma non particolarmente lungo se voi pensate
A i termini in cui della democrazia si era discusso in questo paese diciamo grosso modo dalla caduta del muro di Berlino fino ai primi anni del due mila come la democrazia è ridotta diciamo
A un problema diciamo di ingegneria costituzionale è meglio il
Proporzionale al meglio il maggioritario rafforziamo diciamo il il potere le competenze del Presidente della Repubblica che prendiamo il Parlamento la grande questione su cui anche la sinistra diciamo tradizionale si è a un certo punto
Concentrata della separazione tra politica e amministrazione insomma sembrava che le cose avessero preso una piega tale per cui diciamo potessero essere affrontati questi diciamo tutta una serie di problemi una chiave diciamo puramente tecniche le democrazie diventava diciamo una alchimia di regole
Invece
Il il tema dei beni comuni a diciamo riproposto una concezione se volete anche qui
Perdoneranno abbiamo o o l'uso di un vocabolario non particolarmente raffinato ma insomma per intenderci ha riproposto umida come dire sostanziale della democrazia dalla democrazia diciamo come partecipazione
Ed è la diciamo democrazia anche come diciamo costruzione di regole che sì disloca no al di fuori diciamo del quadro ordinamentale classico
La democrazia rimessa in gioco dalla dall'irruzione sulla scena dei temi comuni
Si è diciamo rappresentata in questo turno di storia sotto due forme la democrazia dall'alto cioè l'interlocuzione fondamentalmente con degli enti locali
La rivendicazione diciamo di spazi di luoghi generalmente immobili ma non necessariamente sempre soltanto immobili
In qualche modo abbandonati diciamo da una proprietà pubblica o privata assenteista
Rispetto a questa e i movimenti hanno diciamo provato una interlocuzione diciamo con il potere costituito con le amministrazioni locali
Le quali nella stragrande maggioranza dei casi tutto quello che sono state capaci di fare è stato di predisporre io non voglio in alcun modo seguire il valore diciamo così queste cose però che cosa è accaduto è accaduto che le amministrazioni locali nella quasi generalità dei casi abbiano come dire
Partorito dei regolamenti sull'uso dei beni comuni secondo una logica diciamo che è sempre a metà tra il burocratico e il mercantile competitivo
Ma la democrazia interpellata diciamo dai beni comuni
E questo è l'elemento di novità secondo me l'elemento di rottura è stata anche una democrazia che si è sviluppata dal basso tela democrazie BT occupava diciamo le cose come stanno chiamiamo le cose con il loro nome
E chi occupava non è che si limitasse a occupare
Concretamente attraverso diciamo una prassi che era una prassi
Difficilmente riconducibile entro il quadro ordinamentale
Produceva diritto
L'esperienza del Valle l'esperienza del colorificio di Pisa l'esperienza di Macao sono diciamo esperienze diciamo di autoregolamentazione diciamo di gruppi sociali di comunità
Che non erano peraltro soltanto come dire ripiegati su se stesse ma diciamo offrivano servizi offrivano diciamo o Benefit diciamo al al al territorio
Il terzo punto
Poi concludo il terzo punto ha a che fare con la Costituzione
E sul diciamo sulla sul sulla costituzione in giudizio sulla costituzione del ruolo che la Costituzione la capacità propulsiva della Costituzione all'interno diciamo beni
Diciamo delle della del della società chiamiamola così di giuristi che prima nella sede istituzionale del dei lavori della commissione Rodotà successivamente in altri luoghi come dire meno incardinati o nient'affatto incardinati dentro diciamo le architetture
Del
Diciamo del del istituzionali
Abbiamo avuto un modo di verificare una certa distanza diciamo tra anche tra tra gli onori e certamente una notevole distanza almeno per quanto mi riguarda lo dico con tutto diciamo riguardo l'affetto
Il debito diciamo e la riconoscenza diciamo perché e impossibile non avere nei confronti del Stefano Rodotà almeno per quanto mi riguarda una notevole distanza rispetto alla posizione di Stefano Rodotà
Perché Stefano è stato fino all'ultimo un con convinto fautore dell'idea che la Costituzione repubblicana contenesse dentro di sé la possibilità diciamo di accompagnare questi processi di legittimare questi processi di dare a questi processi diciamo una
Appunto un riferimento istituzionale
Io personalmente su questo ho ho avuto sempre multe molti nutrito diciamo delle profonde profonde perplessità che non ho mai diciamo nascosto
E però se devo adesso non vorrà interpretare il ruolo diciamo del di chi si dà ragione che è sempre un un ruolo molto diciamo antipatico molto gradevole però ci sono una serie diciamo di undici secondo me
Difficilmente confutabile della circostanza che se c'è una
Una cosa che si può tra le molte cose che si possono dire a proposito diciamo della stagione dei beni comuni una cosa che si può dire è che diciamo la vicenda dei beni comuni ha messo chiaramente il luce la come dire
La riprende il titolo di un celebre libro di un illustre sì sì collega americano la l'appassimento diciamo della Costituzione
E in modo in cui l'appassimento della Costituzione due precostituzione naturalmente non si intende diciamo il testo normativo si intende diciamo il progetto di società che la Costituzione
Incorporava
è devo dire per tornare rapidamente per concludere al punto due il modo in cui diciamo il l'effervescenza sociale creata dal movimento dei beni comuni è stata come dire governata dalle amministrazioni locali secondo me è il cioè come vi dicevo prima un misto di finta competizione e molta burocrazia di stampo tradizionale e secondo me un il giudice abbastanza chiaro della circostanza che il tempo della Costituzione repubblicana almeno per quello che la Costituzione repubblicana curare sotto il profilo diciamo della capacità diciamo di assecondare i movimenti
No
Amministrabile secondo diciamo le logiche mainstream il tempo della Costituzione repubblicana si è diciamo esaurito
Questo è il mio personale diciamo bilancio alla vigilia diciamo della rinascita e delle rilancio diciamo e della ritorna in campo della commissione provo taccio è diciamo del disegno di legge partorito da quella commissione
Auguro a tutti noi
Auguro direi a tutti non soltanto a tutti noi
Auguro diciamo al Paese che questa volta diciamo lei condizioni siano più favorevoli di quanto non si siano rivelate diciamo le condizioni politico generali del
Il passaggio precedente anche se su questo i segnali sono ancora piuttosto diciamo contraddittori e quindi bisogna non soltanto lavorare di di fino ma anche un po'diciamo di sciabola grazie a tutti
Grazie grazie per questa introduzione seguono alle relazioni della collega Alessandra quarta l'onestà di Torino e poi di Francesco Stoner dell'onestà di Foggia ricordò che dobbiamo terminare alle quindici e trenta abbiamo quindi quaranta minuti e che significa venti minuti a testa grazie
Grazie presidente
Nel tempo che ho a disposizione proverò a condividere con voi un ragionamento legato alla categoria dei beni comuni
Che vuole guardare a cosa è successa questa nozione in questi dieci anni
Io non ero ero parte della commissione Rodotà ho studiato le conclusioni dei lavori della commissione Rodotà su sui libri di cui parlava prima parlava questa mattina
Ugo Mattei e ho vissuto diciamo la categoria dei beni comuni quando questa era entrata già a far parte della discussione pubblica
Rileggendo in questi giorni lei conclusioni Stefano Rodotà alle al convegno che si era tenuto qui all'Accademia dei Lincei di presentazione dei lavori della commissione a
O ritrovato degli elementi che poi si sono realizzati diciamo rispetto appunto alla qualità della discussione pubblica attorno al tema dei beni comuni da cui io credo sia opportuno ripartire Stefano Rodotà in quelle conclusioni esprimeva il suo i suoi sentimenti contrastanti rispetto ai lavori della commissione diceva di sentirsi contemporaneamente ottimista pessimista realista
Rispetta alle sorti del disegno di legge ha e la proposta
E anche rispetto alla capacità di incidere sulla vicenda politica e sulla cultura politica questi sono due elementi molto importanti
Su cui lo scetticismo di Stefano Rodotà trovato poi una diciamo rappresentazione diversa perché quello su cui non c'è dubbio che è successo in questi dieci anni che la categoria dei beni comuni sia stata capace di orientare moltissimo
Le prassi le sperimentazioni nell'ambito della politica
Entrata a far parte appunto della discussione pubblica realizzando quindi l'auspicio del presidente del presidente Stefano Rodotà
E ha anche avuto la capacità di rappresentare non soltanto una proposta di riforma del Codice civile
Ma anche una certa idea di Stato e di una certa idea di cittadinanza che sono due concetti collegati al tema dei beni comuni a cui Stefano Rodotà teneva molto
I lavori della commissione Rodotà e dei giuristi che avevano fatto parte di quella Commissione ha si erano caratterizzati per la presenza di un senso comune che era condiviso dei suoi componenti l'idea come è già stato detto questa mattina
Che si dovesse trovare un argine giuridico una modifica appunto del della della proprietà pubblica delle regole in materia di beni pubblici bloccare le privatizzazioni
A me pare che nel corso di questi dieci anni quel senso comune che apparteneva soltanto ai giuristi e quell'intuizione anch'sia diventata diffusa sia diventata una vera e propria sensibilità diffusa non soltanto in termini di prassi politica
E di esperimenti istituzionali a cui accennava lucani varrà il su cui magari tornerò ma anche in un percorso di carattere giurisprudenziale anche seppure non ha avuto modo di citare diciamo direttamente ai beni comuni come elaborati dalla commissione Rodotà
Messo l'accento su alcuni profili di questa categoria ed è su questo che io mi voglio soffermare perché potremmo discutere a lungo
Diciamo su quel testo sull'attualità di quel testo ma ci sono degli elementi fondamentali dei profili caratterizzanti la categoria dei beni con uniti che mi pare che in questi dieci anni si siano consolidati a tal punto da consentirci di dire che questa categoria è presente nel nostro ordinamento
E questa osservazione prende i tempi maturi per riprendere il cammino spendere anche più favorevoli le condizioni di contesto
Nonostante diciamo le difficoltà di carattere politico che possono intervenire da un punto di vista strettamente giuridico e quali sono questi profili a me pare che i profili siano principalmente tre
Il primo
E quello del carattere funzionale su cui tornerò
Nel corso di questi dieci anni lo vedremo soprattutto nell'ambito delle valutazioni fatte dalla giurisprudenza amministrativa della corte costituzionale il rapporto quindi alla gestione della proprietà pubblica la connessione tra statuto dei beni beni comuni e diritti fondamentali della persona si è consolidata questa era una delle delle parti fondamentali della definizione della commissione Rodotà appunto il collegamento
Dello statuto di questi beni alla realizzazione della persona e dei suoi diritti
è indubbio che in questi anni diverse sentenze abbiano messo in evidenza questa connessione
Dimostrando uno scarto che non è soltanto linguistico è vero diverse decisioni
Hanno utilizzato spesso in modo atecnico la nozione di beni comuni ma hanno lasciato emergere la necessità di trovare un concetto più adatto per esprimere determinate relazioni
Il secondo profilo è quello anche questo già ricordato nel corso dei lavori di questa mattina degli statuti dei beni il rapporto al ai concetti di uso e gestione delle risorse
Anche su questo sapevamo già la cultura civilistica
Aveva già sa una riflessione matura su la pluralità dell'istituto proprietario quindi la l'esistenza di le proprietà al plurale e la caratterizzazione dell'istituto proprietario partire
Da elementi delle delle risorse
A mio modo di vedere in questi anni è emersa una maggiore attenzione ristretto alla necessità di tarare
Le modalità di gestione dei beni in base alle loro caratteristica in questo realizzando nella superamento della dicotomia pubblico privato
Una profonda connessione tra quella che è la teoria dei beni e l'organizzazione dei gruppi umani che ha superato diciamo da un punto di vista dogmatico la dicotomia pubblico privato ma saputo attingere in termini di strumenti a quello che c'era in mezzo
E quindi i beni comuni da un punto di vista gestionale di statuti di gestione delle delle cose superando l'idea dell'appartenenza si sono collegati collocati proprio tra pubblico e privato prendendo strumenti di gestione che provengono dall'uno e dall'altro ambito e sapendo coniugarli appunto valorizzando l'idea di uso accesso e partecipazione nella nella gestione
Questo è avvenuto nell'ambito della proprietà privata
L'i beni comuni sono stati qui c'è una prospettiva che molto generazionale anche rispetto allo studio di questi temi sono stati il grimaldello teorico che hanno consentito di riaprire una riflessione teorica teorica sul paradigma della proprietà privata mancava da molti anni
Una riflessione sullo Statuto sul paradigma della proprietà privata capace di ripensare anche la funzione dell'istituto le nazioni del retroterra non proprietario è stata autorizzata proprio
Dalla categoria dei beni comuni che ha messo in luce il diritto di accesso
Un diritto pensato per i non proprietari
Un diritto pensato per restituire alla proprietà privata anche una funzione di carattere redistributivo all'interno del paradigma proprietario si può immaginare che le regole il diverso equilibrio tra esclusione accesso
Diventi no proprio una modalità per realizzare forme di redistribuzione orizzontale in assenza di un intervento del legislatore che sia capace di
Attuare una redistribuzione di carattere verticale
Questi temi sono oggi ancora più importanti perché la riflessione che si è fatta
A partire dagli spunti della commissione Rodotà
A riguardato principalmente il tema dei beni immobili lo sottolineava già lucani varrà c'è stato qui una riflessione di carattere teorico che si è concentrata su questi aspetti che a seguito fortunatamente le prassi politiche che hanno
Che hanno dato corpo
Al discorso dei beni comuni ci si è soffermato sul tema della gestione dei beni immobili perché quell'ambito consentiva di mettere più chiaramente in evidenza le difficoltà del paradigma col proprietario di raccogliere alcune esigenze che nel frattempo erano maturate
Ma oggi la necessità di riflettere sull'equilibrio tra esclusione accesso e capire quale sia il rapporto tra proprietà comproprietà proprietari non proprietari e soggetti che hanno l'uso di determinate risorse diventa ancora più urgente da tale nazione
Dell'immateriale del resto la commissione Rodotà aveva già proposto di recuperare la nozione di beni materiali e di inserirla nella definizione dei beni
Oggi diventa fondamentale sviluppare questo discorso anche in quell'ambito perché in assenza
I una riflessione come quella che è stata svolta in questi anni di fatto la proprietà privata dei soggetti più forti del mercato si sta attuando in via di fatto quello che succede ai dati quello che succede alle informazioni
è una proprietà di fatto che assegna appunto la titolarità dei nostri dati personali e non personali
Ai nuovi attori del capitalismo primitivo
Il tema invece del carattere la la la prospettiva funzionale il rapporto con i diritti come vi dicevo in connessione a una riflessione sull'uso e sulla gestione emersa chiaramente nell'ambito della proprietà pubblica
Qui abbiamo già citato questa mattina da sentenza delle sezioni unite della Cassazione nel due mila undici
In cui la Cassazione utilizzati in un obiter di nel modo atecnico la nozione di beni comuni lo fa perché ha bisogno di un concetto giuridico che sia più capace di rappresentare
L'appartenenza pubblica
Lo fa in connessione alle norme della Costituzione
E lo fa con una pronuncia che in realtà ha influenzato moltissime decisioni successiva in cui sempre con carattere atecnico la giurisprudenza ha utilizzato la nozione di beni comuni per indicare quel surplus dei valori della comunità che per certi beni stava emergendo citò soltanto due sentenze che sono significativa è la prima una sentenza della Corte costituzionale
Del due mila tredici in cui la Corte Costituzionale si trovava a decidere della legittimità di una legge che escludeva i cittadini stranieri dal servizio civile nazionale richiedendo quindi requisito della cittadinanza italiana per poterlo svolgere
E in questa occasione la corte costituzionale ha affermato che
Il servizio civile è un'attività che contribuisce tra le altre cose alla promozione di un senso di responsabilità e di rispetto nell'uso e nella valorizzazione dei beni comuni richiamando espressamente la sentenza del delle della cassazione sulle valli da pesca della laguna
Allo stesso modo in consiglio di stato del due mila quindici in un giudizio d'impugnazione di un'autorizzazione paesaggistica da parte di un'associazione ambientalista ha ritenuto inammissibile ogni censura di carattere strettamente di tipo proprietario
Nel momento in cui l'autorizzazione paesaggistica deve essere valutata con riguardo agli interessi dell'ambiente o del paesaggio intesi quali beni comuni
Quindi sembrerebbe che quanto meno per le nozioni del paesaggio dell'ambiente la nozione di beni comuni aiuti la magistratura abbia aiutato la magistratura ad articolare una ragionamento
Volto a garantire una speciale protezione dell'interesse della generazione presente e della generazione futura
Allo stesso modo un percorso analogo diciamo di carattere giurisprudenziale si può forse ricostruirà in materia di gestione
Perché come come già dicevamo questa mattina
I beni comuni non mettono l'accento sul criterio dell'appartenenza mettono l'accento sui criteri di gestione quindi non è tanto importante che il proprietario sia un soggetto pubblico un soggetto privato
Ma che si trovino degli strumenti per gestire una maniera innovativa questo è stato forse uno dei profili più interessanti è anche quello su cui poi si è sperimentato di più in diversi luoghi
E qui ci sono due decisioni che a mio modo di vedere sono interessanti benché attenzione qui non vengano mai menzionati i beni comuni ma mi pare che nel ragionamento giuridico in un certo senso ci si i giudici siano stati capaci di appropriarsi dei della prospettiva funzionali mistica sviluppata dalla Commissione Rodotà
La prima decisione in realtà sono tre decisioni è una decisione del TAR Lazio del due mila sedici su un cinema di Roma la Sala Troisi
In questo caso qual era la vicenda c'era stata una concessione
Il Comune di Roma aveva appunto pubblicato un avviso per una per per una concessione su questo bene rientrante nel demanio comunale artificiale
L'avviso prevedeva che potessero partecipare alla gara soltanto soggetti senza scopo di lucro
E che avessero intenzione di promuovere la produzione culturale diffusa e la rigenerazione del tessuto urbano quindi nell'esercizio della discrezionalità amministrativa il Comune di Roma aveva dettagliato i profili del soggetto gestore
L'avviso viene impugnato
Il TAR Lazio considerare il provvedimento pienamente legittimo riconducendo dall'articolo dodici legge due quattro uno del novanta e valorizzando la possibilità di prevedere criteri e modalità di affinamento che non sono necessariamente a quelle dell'affidabilità economica e dell'efficienza
Questa decisione è una decisione molto importante perché nell'ottica del rapporto tra beni comuni è patrimonio pubblico e e questa è un'esperienza che stiamo facendo anche su alcuni progetti di ricerca che portiamo avanti nell'Università di Torino
E veramente molto difficile interrompere quel nesso che c'è tra la gestione del patrimonio pubblico meccanismi concessori e meccanismi competitivi
Cioè l'idea che si possa trovare una modalità di gestione del bene comune che superi il paradigma della gara il paradigma della competizione il paradigma dei criteri con cui vengono appunto decidere parli da Repubblica
E praticamente un totem è difficilissimo
Da violare difficilissimo da diciamo bilanciare con altri interessi e questa decisione lo fa a mio avviso si può iscrivere nella cornice
Dei beni comuni l'altra invece è una decisione di un tribunale sempre Romano ed è il famoso caso del cinema Palazzo
Questa è una decisione molto importante perché emerge quella connessione tra diritto e movimenti sociali di cui abbiamo parlato in Cina Marrazzo
Fa parte di quelle esperienze che dopo il referendum del due mila undici hanno utilizzato il discorso dei beni comuni per portare avanti prassi politiche e pratiche di disobbedienza proprietaria
E quindi l'utilizzo o dell'occupazione diciamo esprimere la necessità di recuperare beni che altrimenti sarebbero stati abbandonati in disuso e che invece in quel caso venivano utilizzati per produrre beneficio a vantaggio
Della collettività
In questo caso c'è un'azione possessoria che viene appunto promossa dal non era il proprietario del cinema male il soggetto locatario del bene anch'a cui il Tribunale di Roma nega la tutela anche questa è una sentenza molto interessante perché il tribunale afferma
Rileva l'elemento oggettivo dello spoglio cioè il fatto che ci sia stato uno spoglio violento del bene ma rilevare l'assenza degli elementi di carattere soggettivo degli il tutto perché afferma l'occupazione di natura politica non patrimoniale o egoistica
E questa natura politica e non patrimoniale deriva dal fatto che gli occupanti contrastano la destinazione che la Società ricorrente vorrebbe imprimere al bene rivendicano la tradizionale vocazione culturale dell'ex Cinema Palazzo
Ecco questa NASA sono parole molto importanti è una sentenza che fa vedere bene come la prospettiva funzionare la connessione con i diritti della persona la necessità di individuare una nuova
Diciamo riflessione sugli usi antagonisti e sulla instabilità del rapporto tra proprietà e possesso perché poi di questo che stiamo parlando in questa sentenza è un indicatore molto interessante da ultimo
Ci tenevo a riprendere un discorso che già guidò altro faceva questa mattina cioè il rapporto con gli usi civici
A me pare che la legge cento sessantotto del due mila e diciassette è vero sia una legge che in un certo senso abbia seguito un percorso parallelo rispetto a quelli a quello dei beni comuni parla dei domini collettivi che sono una cosa diversa dei beni comuni all'articolo tre definisce i beni collettivi in tutt'altra maniera
E però a me sembra che sia figlia di un percorso che ha molto a che fare con i lavori che ci sono stati in questi dieci anni
La corte costituzionale nella sua sentenza centotré del due mila diciassette anche veniva già citata questa mattina
A proposito di una operazione di scolastica azione cioè l'uscita diciamo di questi beni dai diritti di uso civico per farli rientrare nel demanio regionale e poi centralmente alienarli
Afferma il sì insita ma usi civici e utilizzato in modo Police senso onnicomprensivo dei fenomeni di titolarità e gestione di beni comuni da parte di una collettività organizzata e dei suoi componenti
Quindi certamente c'è una diversità di statuti tra beni collettivi e beni comuni ma non c'è dubbio
Che in questi anni i ragionamenti e gli studi fatti abbiano tenuto questi percorsi tra loro molto vicini al punto che la Corte costituzionale non esita a
Ritenere che il sintagma usi civici sia comprensivo anche del degli elementi della gestione e della titolarità dei beni comuni
E queste decisioni sono molto interessanti insieme a questa c'è una sentenza della Corte di Cassazione l'assetto settanta ventuno del due mila tredici
Molto interessanti perché qui si si riflette sull'elemento della comunità che l'altro profilo
Abbastanza Complesso
Della della riforma della proposta dei beni comuni perché questa sentenza hanno messo in luce come la comunità che peccato degli usi civici e certamente ben definita
Abbia però un ruolo fondamentale per definire le forti del bene
E quindi nei casi di privatizzazioni dei castighi espropriazioni diremmo a a tal proposito occorre consultare la comunità dice dice la Corte costituzionale ecco
A me pare che tutte queste sentenze disegni nacque questo percorso disegni
Una una costellazione in cui i beni comuni seppur con un percorso contraddittorio combattuto abbia comunque impostato una certa mentalità giuridica una sensibilità diffusa
Che oggi ci consente di riprendere questi lavori in uno scenario che è completamente mutato perché nel all'inizio dei lavori della commissione Rodotà i beni comuni erano il tratto più originale e oggi ma già diciamo i lavori che abbiamo condotto in questa giornata lo dimostrano i beni comuni sono il tratto caratterizzante e la categoria che più sia sia diciamo consolidata quella che trova maggiore condivisione concludo dicendo che non c'è dubbio come qualcuno ha scritto che era la nozione dei beni comuni sia caratterizzata da una proposta scientifica che reca con sé una proposta politica una torsione propositiva un invito all'azione
A me pare che questa sia l'elemento proprio caratterizzante i lavori di questa giornata riprendere il cammino della commissione Rodotà vuol dire da una parte mettere a valore quanto è stato fatto in questi anni e
Queste categorie che sono e neanche nelle prassi sociali e nella giurisprudenza
Ma vuol dire anche elaborare una proposta politica che non è una proposta semplicemente di politica del diritto ma è una proposta appunto di idea di cittadinanza idea di Stato come quella che già Stefano Rodotà c'aveva proposto piastre
La zona folle dalle
Nel foyer
E falso la favola collega Francesco stona prego
Grazie presidente grazie agli organizzatori per questa giornata di riflessione
Dico subito che sono assolutamente d'accordo con Alessandra quarta su molte cose ma sicuramente sul fatto che i beni comuni rappresentino già oggi un dato del nostro ordinamento giuridico
è vero che ancora questa categoria non è stata recepita della legge ma attraverso le proposte della dottrina attraverso le decisioni della giurisprudenza attraverso l'evoluzione di quello che noi siamo abituati a definire come sistema del diritto vivente in generale
Questa categoria è sicuramente penetrata nelle prassi e quindi & nella realtà ed è qualcosa su cui si è già lavorato che si dovrà ancora lavorare in futuro
Ciò nonostante una riforma del codice segnatamente del libro terzo del Codice del suo titolo primo
In un sistema come il nostro tradizionalmente legato al diritto scritto è sicuramente importante sicuramente necessaria incidere sul diritto scritto ha un significato politico rilevante significa divulgare significa consolidare queste categorie
E
è sicuramente il giunto il tempo di farlo è giunto il tempo di farlo perché il Codice civile soprattutto nel suo libro terzo
Rappresenta un testo ormai lontano dalla nostra realtà sociale rappresenta un tasso ormai superato legato a un modello di nozione di beni e di proprietà che sicuramente non ha più riscontro ed anche perché credo l'osservazione del presente l'osservazione del nostro territorio le testimonianze che ci sono state fornite stamattina a proposito ad esempio del modo in cui vengono sfruttate le sorgenti di acqua
Minerale termale la testimonianza che ci è stata data sulla distruzione delle Alpi Apuane risorsa naturale non ricostruibile quindi definitivamente compromessa rispetto alle aspettative delle nuove generazioni denota che questo sistema non è più in grado di funzionare e le cose che non sono in grado di funzionare devono necessariamente essere riformate anche e soprattutto mediante la legge scritta
Perché il sistema del Codice a me sembra meriti di essere rivisto questo era stato già chiarito con la Commissione Rodotà e Nieri rappresentava anzi certamente il presupposto il sistema del Codice
è un sistema ancora fortemente tradizionale che mette al centro del discorso
La proprietà e in particolare il proprietario al quale riconosce un'ampia sfera di discrezionalità nella conformazione dello Statuto dei beni che rappresentano l'oggetto del di questo diritto del diritto di proprietà
Si può naturalmente intervenire limitando erodendo i poteri e le prerogative proprietarie ma e è un tentativo che il nostro legislatore ha fatto in più occasioni con fortune per la verità alterne
Ma è necessario invece come era chiaro già nei lavori della Commissione Rodotà intervenire sulla disciplina dei beni perché sono intervenendo direttamente sulla disciplina dei beni
Si sdrammatizza il ruolo del proprietario si rode la prerogativa discrezionali tipica del proprietario di imprimere
Conformazione al bene
E si creano le premesse per
Una disciplina dei beni
Che astragga
Astragga dalla titolarità e che quindi inerisca i beni non in quanto
Oggetto di proprietà pubblica privata di Tizio o di Caio ma nel contesto di un sistema che crei una sorta di indifferenza al profilo soggettivo
E infatti nel disegno di legge
Leggiamo ancora che i beni comuni che titolari dei beni comuni possono essere persone giuridiche pubbliche o soggetti privati e questo appunto in quanto il profilo soggettivo deve necessariamente diventare
Irrilevante
Sotto altro profilo mi sembra
La necessità di
Creare una sorta di indifferenza del profilo soggettivo deriva dal fatto che il modello del Codice
è un modello che prescinde totalmente questo lo ricordava anche Alessandra quarta qualche momento fa prescinde totalmente dal necessario collegamento tra diritto delle persone diritto dei beni
Diritto delle persone diritto dei beni quindi esercizio dei diritti fondamentali della persona e diritto dei beni
La Pro la disciplina dei beni prescinde completamente dall'aspettativa delle persone e dall'esercizio dei diritti fondamentali che attraverso l'accesso e la fruizione dei beni si realizza questo dato è per la verità presente invece a me sembra nonostante quello che prima lucani varrà denunciava come appassimento del dato costituzionale a me sembra invece un dato presente nella nostra Costituzione
Nella nostra Costituzione e chiaramente
Il discorso di intero discorso anche nella parte dedicata ai rapporti economici funzionale allo sviluppo della persona questo il fine ultimo dell'ordinamento e a questa finalità
La disciplina dei beni e loro trattamento deve necessariamente rispondere il disallineamento Codice costituzione è un ulteriore motivo che rende a mio avviso necessaria urgente la riforma del libro terzo
Forse ragionando sulla nostra costituzione
E considerando il fatto che la proprietà pubblica di per sé non ha saputo sufficientemente proteggere non ha saputo sufficientemente garantire possiamo probabilmente osservare questo nel disegno del Codice e forse in un certo modo nel disegno della Costituzione d'esproprio rappresentava l'antidoto
E cioè si assumeva che la proprietà pubblica fosse di per sé capace di soddisfare i bisogni collettivi
Si dava per scontato che la proprietà privata questo è stato ricordato mi sembra dal professor Gambaro anche nella sessione mattutina si dava per scontato che la proprietà privata nonostante tutti gli sforzi che il legislatore potesse fare in punto di limitazione delle prerogative proprietarie fosse comunque inidoneo e quindi l'antidoto era portare in proprietà pubblica le risorse essenziali all'esercizio dei diritti fondamentali delle persone
Direi però che abbiamo già visto questo sistema non ha funzionato perché i soggetti pubblici non hanno saputo garantire questo si è parlato lungamente delle politiche di privatizzazione della definitiva distruzione delle risorse e quindi su questo
Non mi soffermo mi soffermerei invece sul dato opposto
E cioè se
Una lacuna si deve forse ravvisare nell'impianto costituzionale
E proprio nell'assicurare circondare di garanzie l'esproprio inteso come passaggio dalla proprietà privata
Alla proprietà pubblica e dal non riconoscere invece le medesime garanzie nel passaggio dalla proprietà pubblica alla proprietà privata
E forse uno dei dati su cui a livello costituzionale si potrebbe risolversi dovrebbe riflettere e come su questo vadano previste adeguate cautele di rango costituzionale
Il il discorso su
Una disciplina incentrata sui beni
Che faccia a meno del modello proprietario non è io credo un discorso completamente nuovo nel nostro ordinamento corre trovare a questo riguardo degli elementi di continuità cioè altre situazioni in cui last drammatizzazione del profilo soggettivo e l'enfasi sulla disciplina oggettiva del bene
è già conosciute già praticata nel nostro ordinamento e credo che la vicenda di riferimento possa essere su questo punto quella dei diritti della personalità
è chiaro che quando si parla di diritti della persona di attributi della persona del corpo della fisicità parlare del soggetto titolare del diritto ha un'importanza assolutamente relativa
è anzi in un certo modo inutile superfluo
Qui la distanza tra il profilo del soggetto di diritto titolare del diritto soggettivo su ciò che mi forma oggetto è un discorso sostanzialmente inutile autoreferenziale privo di ricadute pratiche appunto perché la distanza tra il profilo dell'essere la persona il profilo della vere
Non descrive una realtà utile qui è stato immediatamente chiaro l'insufficienza del paradigma proprietario la necessità di studiare modelli di appartenenza
Che prescinde estero dalla discrezionalità tipica del modello proprietario
Ed è stato chiaro
Il fatto che il profitto
Soggettivo non potesse essere descritto secondo modelli convenzionali appaiono anzi oggi piuttosto ingente piuttosto
Residui del passato questi tentativi di descrivere attraverso le categorie della proprietà e dei diritti reati in genere i diritti della persona
Nel caso dei beni comuni il problema concettuale mi sembra per la verità ancora più difficile
Perché
Nel caso dei beni comuni il profilo veramente caratterizzante e quello della titolarità diffusa
In passato anche negli anni settanta del diritto privato abbiamo incontrato vari tentativi varie esperienze di concettualizzare questi interessi a soggettività diffusa con cui si chiedeva
Come
Già prima dicevamo la tutela delle dell'interesse all'ambiente e la tutela delle risorse naturali e proprio la difficoltà di configurare
Tutela di questi interessi senza riuscire a soggettiva assoggetti rizzare cioè a creare e il perno soggettivo del rapporto il soggetto titolare del diritto il soggetto titolare dell'aspettativa a in buona sostanza impedito alla categoria di affermarsi e quindi impedito a determinate situazioni di trovare tutela giudiziaria
Adesso probabilmente i tempi io credo sono maturi per
Superare questo dato per provare a ragionare su una categoria di beni rispetto ai quali a prescindere dall'imputazione soggettiva del diritto
Si possa trovare esercizio della tutela giudiziaria come prevedeva il progetto dalla Commissione Rodotà da parte di chiunque
Riconoscendo Allo stato come sempre Progetto Rodotà prevedeva unicamente il profilo patrimoniale cioè l'eventuale tutela risarcitoria che tuttavia dovrebbe rappresentare un momento secondario accessorio
Perché è chiaro che intervenire sul piano risarcitorio qui assolutamente poco soddisfacente
Ed occorre invece disporre di
Tu menti di tutela preventiva che consentano di
Appunto prevenire situazioni di pregiudizio irreparabile
Sotto questo profilo a me sembra che la strada su cui si debba insistere proseguire gli sforzi di ricerca di riflessione e quella di varare questi questo modello dei beni comuni come modello Oppo Esterno alla proprietà ed un certo senso opposto alla proprietà
Proprio perché
Prescindendo dal profilo soggettivo si previene il rischio di decisioni incongruo e di decisioni rimesse alla maggioranza estemporanea la maggioranza del momento che possano eventualmente disperdere la risorsa o portare alla distruzione di essa con pregiudizio
Dei diritti e delle aspettative delle future generazioni
Mi sembra anzi se posso ricordare
Avviandomi presidente a concludere questo breve discorso se posso ricordare una delle ultime riflessioni di Stefano Rodotà sull'argomento
Credo che sia insito nel concetto di democrazia
Il fatto di riconoscere alle future maggioranze e alle future generazioni la possibilità di cambiare strada di ritornare sulle decisioni di provvedere in modo diverso questo significa che provvederei in modo irreversibile torno al caso delle privatizzazioni o della distruzione delle risorse naturali
Provvedere in modo irreversibile significa negare alle future generazioni una decisione di segno diverso
E questo è qualcosa che contro la quale ovviamente bisogna porre assolutamente rimedio
Un ultimo punto Presidente sia ancora un minuto
Che vorrei toccare
Rispetto a talune delle riflessioni recenti del professor veniva tra
E quello della costituzionalità del sistema dei beni comuni e cioè ritenere che determinati beni abbiano la qualifica di comune
Trovandoci noi di fronte a un elenco certamente non tassativo quindi a una esemplificazione dei beni comuni evidentemente affidata all'autorità giudiziaria affinché ovviamente gli esperimenti e le proposte dell'autorità giudiziaria nello sviluppo delle clausole generali non vengano poi recepite consolidate in testi normativi
Dico dicevo affidarsi all'autorità giudiziaria per qualificare un bene comune comune e quindi e espropriare io credo direbbe il professore mi varrà al soggetto proprietario le utilità di godimento e di scambio che ha quel bene appartengono crea un problema di costituzionalità
A me sembra che tutto dipenda dal modo in cui concepiamo l'essere comuni dei beni
Se
L'essere comune comune dei beni appartiene alla natura stessa dei beni di cui discutiamo
Che sono comuni perché la loro natura richiede che siano comuni e quindi perché la loro natura impone uno statuto oggettivamente dato
Coerente con la loro
E senza
L'attività della giurisprudenza dovrebbe essere un'attività di natura meramente dichiarativa la giurisprudenza non costituisce la qualità di bene comune e quindi non sottrae utilità di godimento o di scambio al proprietario la giurisprudenza si limiterebbe qui a dichiarare la qualità del bene
E quindi a me sembra di poter dire in questi casi non si ponga questione di costituzionalità perché nessuna utilità viene sottratta o espropriata se preferiamo questa classificazione al proprietario
Si dichiara semplicemente la qualità del Veneto in cui il proprietario e titolare ma questa titolarità viene completamente svuotata
E siccome lo svuotamento deriva dalla natura oggettiva del bene
Non credo che vi sia un problema di esproprio e quindi di liquidazione di indennizzo fuori da questo discorso
E concludo veramente fuori da questo discorso rimangono peraltro beni comuni
Di natura completamente diversa da quella alla quale io fin qui mi sono riferito di beni comuni e si parla si ricordava prima a proposito dell'accesso alla rete internet o comunque a una pluralità di servizi ma questi sono chiaramente concetti differenti
In cui l'accesso ma piuttosto garantito attraverso strutture contrattuali del resto a taluni utilità che la costituzione descrive in termini di proprietà promossa incoraggiate favorite pensate alla vicenda delle
Capocannoniere o alla vicenda dei patti o che rari l'accesso e nella stabilità del godimento si garantiva attraverso strutture contrattuali bene questo discorso è un discorso che può sempre rientrare nella generalissima carte categorie classificazione dei beni comuni ma è chiaramente un discorso diverso che richiede di essere affrontato con strumenti diversi grazie
Bene ringrazio il collega Stoner per questa sua relazione neanche per essersi tenuto perfettamente nei tempi
Ringrazierei anche tutti i membri di questo primo pannello perché adesso passiamo al secondo
Non c'è l'intervallo prende state con noi
Invito al tavolo il professor Edoardo Reviglio professor Raffaele di Raimon il professor Francesco De Nozza
Sì
Benissimo siamo quasi in tempo perché abbiamo solo un minuto quaranta secondo di ritardo sulla tabella di marcia perché normalmente però rientra nel range delle cose accettabili passo subito la parola al coordinatore di questo secondo Pannella dedicato ai beni pubblici sociale cioè al professor Edoardo Reviglio prego
Grazie presidente io
Innanzitutto voglio ringraziarti perché ci hai ricordato che il percorso interno alla Commissione che era un percorso della complessità
Devo dire che negli anni successivi ho ridetto
I nostri lavori se questa mattina ho capito di più capito la complessità pubblico e privato stavano le nostre riunioni in continuazione vagavano creavano tensioni creavano alleanze ma in realtà questi il significato di questo che non è una dicotomia chiaro sì è semplice
Che le proprietà sì incrocio un traditore proprietà su uno sono sono sono svariate
Quindi a questo punto ricordo Stefano dire all'offensiva di Chieri sui beni comuni l'apporto dei beni comuni sono una forza trasformati IVA
In questo senso l'idea che dentro i beni comuni ci fossero proprietà pubblica proprietà privata non la capivo ora la capisco di più
Ora però se il Po quel processo interno che era l'opera di un'alta razionalizzazione della materia
Come fare a fare in modo che quel processo possa diventare processo culturale processo politico senza comprensibile anche a chi non ai non esperti di questa materia
E questo è un problema che sento import cento importante su cui sicuramente un'opera culturale politica più divulgativa di questo processo importante io vedo nel movimento
Nel movimento nelle nel nell'estremo troppo troppo verso l'individuo troppo verso la comunità o il comunitarismo
Un desiderio di uscire dal forte individualismo e questi ultimi trent'anni come ci racconta questa mattina Ugo Mattei ci hanno portato
E quindi c'abbiamo di nuovo noi bisogno di comunità cambiando il nuovo bisogno di stare insieme di Verdi nuove associazioni abbisogni di imprese che ha guardino agli stakeholders e non solo ai cerotti
Le disuguaglianze son cresciute troppo siamo troppo troppo presi dal nostro dal nostro interesse personaggi ecco questo mi limito a questo perché io non sono il giurista io ero l'economista insieme a settimo ricordare presto Giacomo Vaciago che purtroppo ci ha lasciato l'anno scorso tra l'altro economista dentro a commissioni insieme a me
Traccerà ogni colleghi giuristi poi discutere nell'ambito più precise più più principio le parti più che riguarda il diritto ai loro parlarvi brevemente dei beni sociali anche perché mi occupo di mestiere fino lavora la Cassa depositi e prestiti all'altra altre cose e l'anno scorso è stato coinvolto in una importante iniziativa europea una semmai sulle volta forse un gruppo di lavoro promosso dalle banche pubbliche europee dalla commissione
Presieduta dal presidente la Commissione Europea Romano Prodi ad acquistare fino alle finanze di franchezza perché doveva produrre un rapporto sulle come rilanciarli infrastrutture sociali in Europa per i fotografi fratture sociali intendiamo
Istruzione sanità housing sociale sostanzialmente
Allora ho lavorato quaranta esperti una parte di centrati sociali che cercano di vedere come sarà l'Europa fra trent'anni come sarà il timido cattivi come sarà visti la sanità e come saranno la necessità di
Il caso di diritti di case per le famiglie e per individuare
E d'altra parte persone Chicco panni finanza come finanzieremo queste cose con debiti pubblici anche con una crescita relativamente bassa e quindi con risorse politiche con risorse finanziarie pubbliche scarsa
Il punto principale insomma del rapporto che poi l'anno scorso quest'anno ha avuto un grande successo sto fatto più di cento prenotazioni in giro per l'Europa era demografi europea
Ne parlavo prima con Antonio Campi due grandi temi della del del futuro nostro sull'ambiente la demografia
In Europa fra trent'anni recherà in un modo drammatico ora invecchiare bene
è una buona cosa ma non non è così per tutti oggi piove Syxty falso in circa diciannove per cento tra popolazione europea nel due mila sessanta saranno il trenta per cento
Di questi circa il quaranta fino al cinquanta per cento sarà o oltre ottant'anni
Quindi ove venti avranno quaranta cinquanta unità su cento di avere quelle che si chiamano multi urbi morbidi che si malattie importanti o veramente o di altro tipo che dice che necessitano cure molto importante molto costoso
La medicina cura morto ma il corpo non ancora
Impara non ancora riuscita curare molto bene la mente quindi ci troveremo con una generazioni di persone anziane potranno vivere molto a lungo di cui dovremo occuparci e che saranno molto io penso che lo stesso meccanismo dovremo trovare un modo per poterlo fare
L'altro problema è quello dei giovani con la quarta rivoluzione industriale abbiamo un problema forse di di disoccupazione straordinario sappiamo magari nuovi lavori si creeranno ma nel frattempo nel frattempo mentalità occupazione se oggi quattro persone lavorano per una persona che non lavora o perché in pensione o perché disoccupata nel due mila sessanta questo rapporto potrebbe andar da due a uno
E quindi il tema delle infrastrutture sociali diventa drammaticamente serio e siamo fortemente in ritardo
Quella che si chiama la semplice Generation si sta riducendo sempre di più
Allora cosa fare sicuramente pensare che il Welfare forse una le più grandi invenzioni dell'Europa
Segue per possa diventare sulla tramite il termine un'industria o comunque l'UE rappresentano un settore economico
Più più gente lavora più tardi gli anziani per costruire gli asili nido per lavorare per i bambini per lasciare in modo che le donne possono lavorare
Più si crea fiscalità più si crea crescita e questa questa crescita fiscalità che fu presa vengono pagate dallo Stato quindi pensare che il welfare adesso è sotto pressione possa diventare un settore economico che produce nuovi posti di lavoro e libera nuovi posti di lavoro può sicuramente essere una definizione che l'Europa deve prendersi oggi si parla però per i banchieri
Bisogna parlare dell'Europa Europa sociali
Come finanziare queste cose con debiti pubblici molto altro che attenzione Dedede ed è il vincolo finanziario pubblico non è una cosa che una cosa che viene da lontano viene da negli anni settanta anni ottanta voglio dire questo dubito video fotografie ma possiamo cancellare così quindi voi pensate che investimenti gli enti locali in Italia dal due mila sette al due mila
Ho a oggi a due mila sette e che fate circa settantacinque per cento di tutti gli investimenti pubblici del Paese sono crollati l'ottanta per cento da due mila dodici del cinquanta per cento dal due mila dodici
Anno di leggi pareggio di bilancio in Costituzione il son tornati dell'ottantaquattro per cento e questo voglio vediamo RAI con i muti crack dal cassetto il positiva cioè du mila sentiamo se sette miliardi facili a seicento milioni il tutte opere medio-piccole sono a tutela del territorio sono al cuore sugli asili nido sono le buche nelle strade e tutta questa roba qui
Quindi perché perché sostanziali tagli ai trasferimenti agli enti locali che sono a costituirsi politica più debole rispetto a pensioni sanità pubblico impiego anche comprensibile tutto questo
Quindi a trovare nuovi modi e questi nuovi modi adesso sarò molto breve perché forse il tempo non me lo concede
Sono di nuovo ritrovate nuove partnership tra pubblico
Pubblico Pubblico e se il privato istituzionale i fondi pensione per esempio sono privati sono pubblici realtà devono per la pensione a lungo periodo quindi son contenti investire come fanno in Canada perché in più quindici per cento del Nord
I loro investimenti li fanno in infrastrutture
Quindi contenti investire investimenti lungo periodo mettere insieme di questi cambi di disponibilità che non fanno debito in cui mette dentro
De de del fondo perduto delle garanzie dei fondi strutturali europei in modo da rendere meno costoso possibile trovare dei modi di fare queste sistemi di dighe comunichi dissocia Fawzi infatti di comunità dove magari è una infermeria con per perfetti anziani nostro tempo ai le case per le famiglie dove ai bambini giovani i bambini bambini giocano prima di fare un po'di intimità sociale insomma dobbiamo darci da fare moltissimo su questo settore per quei beni sociali
Sono un elemento fondamentale
Grazie a te mi sono finire con una frase in cui si conclude il rapporto di cui parlavo dell'altro no
Ve lo leggo per l'altra volta
Giunto il momento di avviare uno dei maggiori piani di investimenti nelle infrastrutture sociali Marida per un'asta dell'Unione Europea malgrado le dimensioni
Non dobbiamo avere paura visto che di sostenere tale iniziativa solo indirizzando grandi risorse finanziare in maniera innovativa l'Europa manco mantiene la sua leadership globale in uno stato sociale
In tempi disaffezione e scetticismo verso la politica nuovi ingenti investimenti in infrastrutture sociali indicherebbero ai cittadini europei un messaggio forte e istituzioni europee i governi voglio riportare la propria gente al centro dell'unione europea
Lascio la parola nostri eseguita
Grazie arrestato perfetta con i tempi
Passo la parola fare del vivaismo prego grazie presidente grazie
Agli organizzatori di questa
Bella iniziativa io cercherò di riprendere il filo del discorso che ha impostato assai bene Edoardo Reviglio tentando di riportarlo di condurlo da giurista nel sulle linee allinea della della della proposta Rodotà e della tassonomia
Che da questa era era recata
Anticipando gli snodi del discorso che intendo fare direi che innanzitutto a l'attualità della tematica
Dell'impiego del patrimonio pubblico per la finalità di ricostruzione dell'UE il far nella quale parlava Eduardo è non soltanto la la l'attualità del problema in sede la ricostruzione del quel fare attraverso progetti complessi che portano con sé tutto il il mondo del terzo settore
Discorsi che si sono sono stati risvegliati re dalla dalla recente interruzione il Codice persone sono settore mi permetto mi permetto di dire tra parentesi pessimo devi fare anche quello
E dimostra segna il distacco tra i presupposti del lavoro che fu fatto eccetera posti del due mila sei due mila sette e presupposti del lavoro che ci si troppo potrebbe proporre oggi
Sì allora tematica aveva epicentro la conservazione alla funzione sociale di beni dei quali si proponeva la vendita per ridurre il debito pubblico
Oggi io credo che il tema sia uno inverso e cioè l'attrazione i beni i quali oggi sono inutilizzati o male utilizzati o dei periti
Al patrimonio pubblico sociale esattamente per la costruzione di un sistema di welfare efficiente
E quindi attraverso il recupero e se del caso la rigenerazione di tali beni
E se questo è vero il il l'epicentro che era allora la titolarità poi ne parlerò anche un po'più da vicino tecnicamente
Diventa oggi
La gestione
E cioè non si tratta più di discorrere
Di disponibilità
In una logica che ma molti hanno sottolineato è una logica che comunque imperfetta è stata imperfetto alcolici Napoleone in poi
E si potrebbe parlare di disponibilità condizionata in realtà per tutti i beni compresi nella tassonomia dei beni pubblici fino al Codice del quarantadue
Il problema è
Di carattere funzionale e cioè in realtà quale sia il modello di gestione ragionevolmente correlato alla funzione dei beni
E dato
Centrale in questa prospettiva e il controllo costante pervasivo della destinazione del patrimonio e sull'adeguatezza e sulla fedeltà tale funzione del modello adottato
Questa cosa la spiegherò alla fine
Il problema principale prospettato fino ai primi anni nuovo millennio cioè fino a prima della crisi
E a quello della spesa corrente ovvero del disavanzo cosiddetto primario
Quando si parlava esattamente qui
Della dismissione del patrimonio pubblico lo si faceva in una prospettiva nella quale si diceva ed era tutto sommato abbastanza facile dire inutile vendere tutto perché essendoci una spesa corrente maggiore rispetto ai ricavi
Domani ci troviamo senza i beni che abbiamo venduto e indebitati come prima
Oggi noi ci troviamo in una situazione nella quale e lo diciamo prima Eduardo o meglio lui parla dell'abbattimento della spesa per il sociale signor Masella quale ci avanzo primario non c'è più disavanzo primario il debito pubblico o menta reazione a in ragione degli interessi che ancora ci sono sul debito pubblico enorme che c'era prima
Questo è cosa significa questo significa che lo scenario è diverso è diverso perché per arrivare da un disavanzo galoppante ad un avanzo primario come c'è da qualche anno a questa parte
Si è dovuta battere di Cal mente lo stato sociale ed è dunque assai più rilevante
L'impiego del patrimonio che è un una volta si pensava di vendere per la finalità che può avere e che e facilmente una fine ad una finalità
Orientata ai valori fondamentali dell'ordinamento la persona primo fra tutti
E
Tecnicamente dicevo
I codici
Cominciare dal Codice Napoleone l'articolo quattrocentotrentotto del Codice Napoleone gli articoli quattrocentoventisei e seguenti del Codice civile mio ottocentosessantacinque e alla fine lotto centoventuno e seguenti del Codice civile italiano
Esprimono cioè testimoniano di una fortissima istanza di identità nazionale quelle discipline sono state costruite
Per una finalità estremamente chiara il Codice Napoleone molto molto più semplicemente veloce direi per qualche in qualche misura poco raffinato il Codice civile mio ottocentosessantacinque più raffinato distinguendo per la prima volta tra Demanio e patrimonio pubblico
Il codice civile italiano ci mo'ancora più elaborato perché ha
Infatti aggiunge alle categorie dei beni identitari i simboli culturali che in epoca fascista erano centrali esattamente per per per descrive lo stato come soggetto i codici tutti i codici e perdizione dei codici
Testimonino di una proprietà Repubblica assimilabili in tutto e per tutto alla
Proprietà privata in quanto
Pensata assoggetto questo sostanzialmente lo presupponeva Francesco Stoner quando parlava
Dei beni comuni
Il il la proprietà pubblica è stata costruita assoggetto
Che sulla sulla falsariga c'è sul sul sulla sulla e costruzione dello Stato persona persona giuridica esattamente con le stesse prerogative le stesse caratteristiche la persona giuridica privata della persona fisica
E e in quanto tale titolare dell'interesse mai
Interamente pre determinabile come se si trattasse di un diritto soggettivo e quindi non non predeterminato né norme dei codici i quali
Sostanzialmente rimettono la destinazione dei beni allo stesso soggetto il quale dovrebbe esserne vincolate
Le mani indisponibile non può diventare disponibile patrimonio indisponibile può diventare disponibile se lo dice il titolare
E
Guardando
Nella prospettiva funzionale che se non altro imposta dal dalla costituzione che è stata ampiamente ricordata questa possono mia e decisamente integrale edonismo dalle mie decisamente inadeguata ed è inadeguata sotto entrambi
I i due profili che ho poc'anzi menzionato quello della titolarità del diritto e quello della funzione per quanto riguarda il profilo delle priorità il diritto io mi chiederei una cosa
Ho trovato naturalmente perché efficace il discorso che è stato fatto nella distinzione tra pubblico e privato con riferimento in particolare beni comuni
Con riferimento a proprietà pubblica io mi farei un'altra domanda come prima cosa e cioè mi chiederei
Ma siamo sicuri che la proprietà pubblica è uguale a quella privata e certe interi al diritto più che alla natura pubblica e privata
Il diritto di proprietà qualificato come pubblico siamo sicuri che la stessa cosa del diritto di proprietà qualificato come privato no ed è questo il punto di partenza dopodiché
E per quanto riguarda la funzione
Ne ha parlato con Mattei all'inizio
La funzione dal basso de dei beni è una furia e
Una un un un dato oggi inevitabilmente decisivo
Determinante il quale urta rispetto alla alla alla decisione al alla visione soggettiva del soggetto del persona giuridica stampato
Relativo alla eventuale e dismissione delle modalità di utilizzazione dei beni
E
Qui io ho fatto un discorso partendo dall'idea dei beni pubblici sociali sono la categoria della quale sto parlando e se devo
Sollevare qualche dubbio in ordine la distinzione era quale articolato il Progetto forse questo il momento di farlo perché
In realtà le le le le le argomentazioni che adesso sto avanzando io credo che vadano che che coprano cioè che siano adeguate se hanno mettere assieme i beni pubblici sociali e i beni cosiddetti sovrani
Discosterà Circosta o ne mi ha trovato perfettamente d'accordo
E ho la sensazione che e ci sia un un fatto che c'è un elemento che consente di separare la categoria dei beni comuni rispetto a tutti gli altri che è esattamente quella che la natura stessa del bene richiede una propria disciplina
I beni pubblici sociali e i beni pubblici sovrani
Provvedimenti vivibili pubblici sovrani hanno una loro vocazione naturale più statica e cioè rallentano ipotesi di mutamento ma entrambi hanno una loro caratteristica che chiede una determinata disciplina
Che è strettamente connessa ad una funzione potenzialmente mutevole può mutare la funzione del bene ciò che non può mutare e l'esistenza di quella funzione che poi in quello che diceva il progetto Rodotà con riferimento
Ai beni pubblici sociali il bene pubblico sociale la scuola può essere venduta e l'importante che si assicuri un un livello di del servizio uguale o superiore
Con un altro bene
La stessa cosa teoricamente può valere con un porto un porto queste ricostruito cento metri più avanti e quello che prima era era un parere il porto può essere chiuso questa dismesso può essere
Rigenerato a può diventare un pulito
Importante e che il servizio venga garantito
Perché e lì
Il il il centro
E questo significa che il la tematica della della titolarità della disponibilità con riferimento a mio avviso a entrambi le categorie dei beni
è servente ed è secondaria rispetto ad una tematica principale è costituita ai modelli di gestione e di controllo
Per concludere sto concludendo
Faccio tre esempi il primo che riguarda beni pubblici sovrani indubbiamente e che quello che è stato un po'sulla bocca di tutti reti stradali
Ponte di Genova
Lì
Noi abbiamo
Due tipologie Problemi
Un problema che e quello è stato chiarissimo che il controllo da parte del ministero
Quale che sia la modalità di gestione
Lo Stato
Di di fronte a non un bene io direi un servizio con servizio di rilievo qual è il servizio stradale
Ha il dovere di controllare
Il secondo di tipo contrattuale che il tipo di sfruttamento che veniva fatto di quel bene e cioè il fatto che se ne parla parlato
Ampiamente Guido Alpa che quel contratto prevedeva condizioni assolutamente incompatibili con un bene di quel tipo
Secondo esempio le reti idriche
La dal discorso abbastanza simile
Ci sono ipoteticamente astrattamente diversi modelli per gestire
Astrattamente
Certamente quale che sia il modello è necessario a che ci sia un controllo sulla modalità della gestione
Di
Che
Ove venga prescelta una modalità di gestione che io personalmente non soltanto non amo ma aborrisco c'è quella della società per azioni privata mista volevo dire scusate
Il modello risulti adeguata alla natura pubblicistica del servizio
Con le reti idriche a me è capitato concretamente di trovarmi di fronte a fenomeni di questo genere numero uno
Società
Che vincendo la gara come
Socio privato di minoranza di società miste che gestiscono servizi idrici
Integrati
E il giorno dopo essere diventati soci stipulano contratti di cessione di know how con esso con la società vale a dire io mi hai scelto perché sono bravo non fa niente io ti faccio un contratto perché se vuoi che io ti faccia
Quello che so fare mi devi dare
Nel caso specifico e mi pare fosse due e mezzo per cento del fatturato lordo parliamo di milioni di euro
Ogni anno
Secondo esempio
Statuti i quali sulla base di
Assetti proprietari
Privato mito minoritario pubblico maggioritario ribaltano i poteri consegnando il controllo al privato minoritario e rendendo il pubblico semplicemente un convitato di pietra
Tutto questo avvalendosi peraltro di un'altra cosa che è stata buon menzionata oggi son d'accordo andrebbe cambiata pure quello
E cioè della materia la quale fa riferimento al controllo
Privatistico quando parla di natura pubblica un po'o privato delle società miste
Col che consente che una maggioranza relativa
E cioè in privato che detiene
Che investe meno del pubblico
Con perché posta essendo avendo il controllo sostenere e applicare le le regole integralmente regole di diritto privato perché
Né viene affermare la natura privatistica della società pur se a maggioranza di capitali pubblici
Terzo esempio ecco dell'housing
Qui io torno al discorso delle stato iniziato da Eduardo
E cioè
Il diritto privato a è stato impiegato per forme di partenariato si parlava prima di qualità di fondo a parte di fondazioni
A sua volta incontrollato
Il partenariato pubblico privato e importantissima importantissimo naturalmente o una volta scontato un dato che credo si sia capito anche se non l'ho detto ciò che lo scopo di lucro incompatibile con l'interesse pubblico
Una volta scontato quello
E e importante ma è importante e in i se si è costruito in maniera tale che non
Consiste esclusivamente nell'assegnazione di beni a Enti formalmente senza scopo di lucro privati quindi non controllabili e se perché ed entri invece in programmi i quali abbiano epicentro ancora una volta il controllo pubblico
Insomma tutto questo discorso per dire che
I codici sono stati costruiti parlando di titolarità parlando di disponibilità nella titolarità nella disponibilità risolvono risolvono le modalità di gestione e soprattutto risolve il controllo
Controllo che implica un controllore forte
E difficile inserirlo Codice o dicevamo prima
Però non farne neanche menzione cioè costruire il Codice come se di questo non ci sia bisogno
Io credo che essi voglia dire restare fermi al punto di partenza
Grazioli il collega rimanemmo per queste puntualizzazione questo intervento passo la parola al professor Francesco De Nozza traversa di Milano prego
Grazie presidente grazie Ugo per avermi invitato a partecipare questa interessantissima discussione
Io vorrei
Partire un po'indietro e c'è pormi questa domanda che bisogno c'è di beni pubblici sociali no di questo signor parlando
Cioè che lo Stato debba assicurare la difesa militare siamo d'accordo ma dei beni pubblici succede che bisogno c'è stiamo parlando di scuole case eccetera ognuno si paga risparmi e fa le cose
Evidentemente se c'è questa esigenza e questo che sto dicendo in termini paradossale non è che non sia stato recentemente sostenuto negli ultimi decenni è non ci stiamo suo giusto perché
Non la pensiamo così ed è inutile perdere tempo su queste questioni
Quindi consideriamo insoddisfacente lascia il il la situazione in cui si arriva e si ognuno deve pensare perse
Perché la consideriamo insoddisfacente
E qui viene una prima biforcazione fondamentale nel modo in cui viene affrontato il problema
Vecchio modo di affrontarlo del Welfare State era un discorso fondamentalmente di giustizia
Di giustizia e di equilibrio sociale non economico allora le questioni di equilibrio sociale
Da molti decenni a questa parte in un processo che sicuramente dopo l'intervento della Commissione Rodotà sia acuito piuttosto che nonna
Prevale un diverso modo di affrontare questo problema
Quello dei cosiddetti investimenti in infrastrutture sociali
Qual è la differenza da differenze che in questa visione il problema del fatto che esistono dei beni che l'individuo non si può procurare da solo
Non è più un problema di giustizia
Ma è un problema di disfunzione del sistema cioè diventa un problema sistemico
Si scopre che il sistema non è capaci
Il mercato non è capace di assicurare un certo risultato siamo nel grande calderone delle Marche failure
Anche qui arrivata e arrivava market failure che oramai noi giuristi siamo abituati a trattare perché la incontriamo a destra manca ogni volta corsi transazione questa nuova
Qual è una parte della market failure in questo caso
è come spesso succede delle Marche difendono un problema cognitivo
Cioè quelle giuramento dice la gente non è abbastanza intelligente
Da capire che se investe in infrastrutture sociali gliene verrà quindi Ardone nel senso che sul lungo periodo staremo tutti meglio
Invece di essere tutti vorticose pensa perché
Staremo tutti meglio quindi si tratta di superare il cosiddetto short misura che oggi dominante
Il mercato in tutte le sue forme e manifestazioni
Per
Adottare una
Politica correttiva
Ora questa di impostazione radicalmente cioè si assomigliano ma questo è radicalmente diverso dal modo in cui veniva pensate le cose
Quando dominavano le idee sul web trasferite non non non vanno confusi e si parla di welfare ma sono due guerre completamente diverse diverse teorie della giustizia diverso tutto
Questa impostazione ha sicuramente secondo me due pregi
Che dico subito
Il primo e il fatto di spostare l'accento sulla infrastruttura
Quindi superare il meccanismo del vecchio Welfare State che era essenzialmente basato sulle erogazioni monetarie
E questo secondo me è una cosa apprezzabile
L'altra cosa apprezzabile
L'idea appunto di
Spostare la visione sul lungo periodo
E quindi passare dal come si dice in quei termini in inglese da quei per il ring al pre payer invece passare da un Welfare State che interveniva quando ce n'era bisogno per dare i soldi alle madri single non lo so è invece adesso
L'idea è di prepararsi a queste cose e mettere le madri in grado di lavorare eccetera eccetera e questo anche secondo me anche questo è un progresso ma c'è un ma colossale in questo tipo di impostazione
E che tutto rivestimento diventa funzionale all'aumento delle capacità delle persone questo ci dice chiarissimamente in tutti i documenti
Europei potrei legge lecco
Soprattutto in termini di renderli più capaci di lavorare
Quindi
Il tema è l'assistenza ai bambini cioè non viene pensata perché il bambino è povero e ha bisogno di che viene pensata apre così la mamma può andare a lavorare e cioè il grande successo dei grandi sistemi che hanno fatto le investimenti sociali e che in quei Paesi lì la maggior parte donne lavorano
Evviva e siamo tutti contenti
Il persino l'intervento dei vecchi dal non perché ero nei confronti dei vecchi e pensata perché se sì sì sì in cui così interviene sui vecchi la famiglia eso gravata dal peso di di di accudire il vecchio e vanno tutti a lavorare e questo è il problema i il vecchio consuma risorse divengono quelle molti morbilità di cui si parlava prima la famiglia va in fallimento cioè va preservato tutto ciò
Ora il problema di questa visione
E che prima di tutto semplicemente esiste gente che non può dare
Ci gente che
O per nascita o per casi della vita non puntare
E allora di questi cosa ne facciamo
In questa visione
Questo è un problema non piccolo anche perché la gente che non può dare
Probabilmente se pensiamo ai vecchi aumenterà disabili disadattati eccetera Tutti questi sono fuori da questo discorso perché lì da aspettarsi capacità e quindi farli lavorare di più e meglio non c'è da aspettarsi niente
E questo è un primo problema non piccolo
Secondo problema questa impostazione è filosoficamente enormemente divisiva
Perché
Più o meno implicita
Questa visione si trascina dietro una teoria della giustizia non è che sia una roba così soltanto è una teoria della giustizia che presteremo chiamare materiale di interessata reciprocità
Ora tutte le teorie liberali della giustizia che son tutte basate sul concetto di reciprocità hanno gravi problemi
Ad affrontare i temi che dicevo prima gli handicappati persino la teoria di Rawls non parliamo di quella di dare col piede quella tragica scadente Piero cioè ci sono dei grossi problemi a reperire come reciprocità
Ma qui c'è un aspetto che diventerà veramente divisiva perché la la la mentalità che induce a coltivare e quella di dire ma io ho dato x
Alla società devo ricevere
Un Ipsia nonché sia equivalente a x se quell'altro ha dato x meno cinque e riceve anche quello sesso Y che ricevo io e questo non va bene
è e questo non va bene e questa è una filosofia che sta dilagando ma da decenni anche la nostra Corte costituzionale alle volte fa questo ragionamento di reciprocità
Questo ragionamento di reciprocità coniugato con lo short per vivere fa sì che si vada a guardare situazione incide per situazioni in Cina
E si perde completamente di vista il tema della solidarietà che il tema che deriva dal fatto che nel corso della vita tutti noi siamo a volte forti a volte deboli e non è possibile fare una cosa fare gol quando siamo forti sprechiamo la gente
Per quanto
è chiaro quando siamo deboli siamo abbandonati una visione d'insieme ci dice che il il il sistema non può essere basato su cui
Per di più tutta questa questa impostazione col parlare del nuovo questore del nuovo quello e del nuovo quell'altro
Si mette in una prospettiva di adattare la gente al mercato invece di al mercato il mercato alla gente cioè si mette in una prospettiva per quindici organisti Terina che cosa succede i lavori son cambiati non c'è più il posto fisso c'è la flessibilità e allora flessibili diamoci tutti ma e questo il il il ragionamento cioè o non sarebbe da prendere in considerazione l'ipotesi che invece vada cambiato il mercato e non i in la la le persone che si devono
Adattare al mercato stesso
In tutto questo l'impresa diventa una specie di Black Box
Cioè cosa fanno le intese in tutto questo ragionamento non si sa quello che succede e che noi vediamo è risultato e non si può discutere e questo direi che un altro limite perché in realtà molte delle cose di cui noi stiamo parlando a cominciare dal tanto lamentato Shorter Bismark oramai compare in tutti i documenti dell'Unione è una roba
Come inghiotte setole di spazzole cioè quando uno legge Cuiyu correggerli e una mano niente
Questo famoso Shorter Wismar
Gli appetiti
Il gli appetiti irrazionali di cui parlava Greenspan lei ci crede
Da che sono un fenomeno culinario o un fenomeno che nasceva Psicologia della gente hanno dietro dei meccanismi precisissimi che sono anche semplicissimi
Da illustrare anche se in genere questa cosa non viene detta
Ma e molto semplice quello che è successo negli ultimi vent'anni e che il gli investitori
Finanziari non sono più le famiglie fondamentalmente ma sono investitori istituzionali
Allora mentre quarant'anni fa investivano in borsa i privati chiamiamoli così dire che il questi qui guadagnare un po'più un po'meno sì un po'più gli faceva piacere ma non era la ragione della loro vita volevano tenere i soldi al risparmio
Nel momento in cui gli investitori per il resto dell'ottanta per cento in certi paesi del novanta sono esclusivamente a investitori istituzionali
Nel sito istituzionali hanno una mentalità necessariamente diverso non perché sono scemi o perché sono cattivi o perché sono ali ma per me è una cosa che ha un nome terribile che richiama concorrenza
Se io sono in concorrenza col vicino devo spremere tutto quello che mi viene a tiro perché devo fregano questo il tema per questo c'è la spinta allo short termini ma al fatto che le società devono distribuire più dividendi più direi più che perché io devo dimostrare
Su ogni giorno sul giornale che il mio fondo rende di più di quello del vicino perché se no la gente va dal vicino non viene da me
E questo poi a tutta una serie di implicazioni che non illustrare e che erano la ma che che è insensato Eva capito e illustrato
Benissimo
Quando parliamo della finanza cioè
Noi parliamo di un fatto
Il si stima che centoventidue fondi pensione i maggiori che ci sono al mondo amministrano circa ventinove trilioni di dollari
è detta la cifra così uno non si immagina neanche perché dice bocchette io non ho mai sentito una nuova legge allora per fare un paragone e per avere un'idea basta pensare che il prodotto interno mondiale mal contato da un anno all'altro i circa quaranta trilioni
Il quello italiano e uno virgola nove ho due sono i CIE e risolto secondo i calcoli piani Neuro contiamo indo quindi i fondi pensione amministra una roba che è più di quattordici volte il PIL italiano lo ha di che cosa stiamo a discutere quando parliamo dell'intervento dello Stato
Dobbiamo ripensare
Radicalmente tutto il mercato il meccanismo è questo che vorrei dire non basta che noi cerchiamo di pensare agli investimenti sociali questo importantissimo ma non è sufficiente
Perché se non camminiamo e qui è il punto decisivo la distribuzione primaria
Cioè quella che avviene sul mercato di redistribuzione qui c'è poco da stare allegri cioè con uno Stato che fa
Poverino solo l'uno virgola nove quando quegli altri fondi pensione Ciak solo poi ci sono tutti gli altri fa fanno ventinove trilioni equo due ricerche che stiamo distribuire cosa le neanche le le le noccioline signori istituire quindi bisogna intervenire per un cambiamento della distribuzione che avviene direttamente sul mercato primario
E questo significa secondo me
A banca
Sviluppare ulteriormente
Un qualcosa che in parte è presente anche nei documenti
Europei e cioè il maggior riferimento agli stakeholders manco come pensa all'Europa in termini di volt mentre sempre per usare gli inglesi Smith ma in termini di empowerment
Cioè il tema è che se non riusciamo a correggere i rapporti di forza
Che esistono a livello delle imprese non cambiare nulla perché è lì che ci sono i quattrini come diceva il famoso rapinatore di banche perché rapidi le banche perché è lì che ci sono i quattrini sì e no doveva terapia
E e questa è la stessa storia questo significa che tutta questa cosa passa attraverso una democratizzazione dell'economia e questo che vorrei dire
Una democratizzazione dell'economia che deve partire dal basso non è la vecchia contrapposizione la democrazia industriale tra di organismi dello Stato non è più in grado di fare la democrazia se non riusciamo a a la democrazia economica se non riusciamo installarla lì
Non riusciremo secondo me a modificare niente radicalmente che cosa vuol dire intitolarla lì e mi avvio alle conclusioni perché non vorrei che si agita
Il Presidente
Che cosa vuol dire come dicevo vuol dire dare più potere agli stakeholder
I lavoratori in primis che sono ma anche agli altri stakeholder trovare sistemi adesso non entriamo nelle tecnicalità e tutto quello che si chiama l'obiettivo deve essere quello di correggere la visione che Lane prese hanno le grandi imprese hanno del loro rapporto col mercato e col resto della società significa sfruttare gli stakeholder per aumentare esperienze vi voglio dire che ci sono già il welfare aziendale per esempio perché è un'esperienza che potrebbe diventare anche un'esperienza importante
In indurre le imprese
A fare quegli investimenti a lungo termine fare pressione direttamente dall'impresa non aspettare
Il segmento specializzato di quelli che fanno sono investimenti a lungo termine utilizzare gli stakeholder come strumento di controllo su quello
Che avviene nelle nelle imprese e che cosa succede dei quattrini cioè non la beneficenza come la fa Bill Gates segreta i soldi alle scuole ma poi pretende di scegliere i libri di testo cioè questo
E il tema allora solo se avete qualcuno li che controlla riuscite a a a a orientare la questione in questa direzione così come pensate sa cosa può significare il controllo dei lavoratori
Non dico rispetto alle banche cioè qui le banche fallite dei lavoratori lo sapevamo cioè moltissimi lavoratori lo sapeva non esisteva un sistema e canale istituzionale per far sì che questa conoscenza comune
Arrivasse e si trasformasse in un elemento di azione e di intervento ma pensate alle piattaforme al controllo su quello che fanno le piattaforme che cosa non succede tra gli impieghi militari delle delle delle del dei rapporti che hanno da una parte e dall'altro e tutti i problemi che esistono di gestione e di tutto l'indotto da se non si riesce a mettere un controllo una qualche forma di controllo su questo
Secondo me la prospettiva radicalmente non cambia grazie
Ringrazio il professor Renato è uscito adesso brillante profondo nello stesso tempo anche rispettato i tempi
è grazie alla grande disciplina di tutte abbiamo guadagnato dieci minuti sulla tabella di marcia
Le possiamo vantaggiosamente occupare per il coffee break che a cui adesso dall'inizio non sono sicuro del copie ma sono sicuro del break comunque
Ci rivediamo fra venti minuti esatti
Sì
Ma la loro piccola
Dove Portorico
Bene
Allora per quest'ultima la sezione
Essendosi dovuto allontanare il professor Gambaro
Prendo io
La presidenza puramente per per fare rispettare rispettare i tempi stiamo andando
In perfetto orario
Abbiamo oggi abbiamo quest'ultima sezione che dedicata ai cosiddetti beni pubblici sovrani un panel di grande interesse questa dei poteri pubblici sovrani il termine beni pubblici sovrani è una mini storia
In Terna alla interno alla Commissione alla commissione Rodotà sembra piacere revocare brevissimamente vicino al collega al collega Renna perché oggi quando si parla di sovrani dei sovrani non si evocano termini che sono diventati ahi noi un po'di moda ma addirittura nella introduzione né interruzione dell'edizione del due mila sette ad invertire la rotta per il libretto
Sul qua dal quale Van partire con questa è un'altra riflessione Lindsay ci ponevamo alcune alcune domande
Una delle quali che mi ero segnato perché l'avevo trovata interessante in quel momento lì stiamo parlando del due mila sei quando è stata scritta questa cosa con Stefano Rodotà scrivevamo
Contestare è perciò istituzione regole di buona amministrazione del patrimonio pubblico
Che consentono di cogliere i bisogni le preferenze i valori di quanti sono in ultima analisi i proprietari dei beni
Regole del gioco chiara che consentono di misurarsi democraticamente
Società in una collettività sovrana deve poter compiere in relazione e cespiti per il proprio patrimonio quindi c'era proprio per questo legame se vogliamo con il patrimonio pubblico
E la sovranità ossia la possibilità di utilizzare questi beni
In nostra in nostra proprietà nell'ambito della riflessione all'interno della Commissione
La locuzione beni pubblici sovrane contrapposta beni pubblici sociali era stata introdotta sulla base di una riflessione che era la seguente
Esistono certi Stati che sono stati sociali del nostro ci diceva precedentemente come in quale senso profondo e vero questo concetto di stato sociale
Fosse da interpretarsi e questi fatti sociali sono soltanto alcuni e non tutti per esempio gli Stati Uniti non sono uno Stato sociale e conseguentemente nel sistema giuridico politico statunitense i beni pubblici sovrani e i pericoli sociali non hanno alcun senso nondimeno esistono dei beni pubblici che anche negli Stati Uniti sono da considerarsi pubblici nel senso pregnante pro conto dal termine proprio perché consentono di veicolare la sovranità per i beni pubblici sono sovrani erano a quei beni pubblici che funzionalmente erano legati all'essenza stessa di uno Stato capace di prendere delle decisioni politiche
Rispetto ad altri beni che invece certe costituzioni prevedono e certe altre no che sono quei beni legati alla solidarietà sociale va e quindi nel nostro impianto costituzionale era stata introdotta con la Costituzione del quarantotto una economia
Sociale questa economia sociale abbisogna di beni pubblici per l'appunto sociali ossia destinati strutturalmente e stabilmente a farsi carico di quel grande disegno di solidarietà sociale
Che era poi uscito dal compromesso fra Togliatti e Dossetti fondamentalmente ecco allora questo era diciamo il quadro il quadro di riferimento la commissione poi all'interno della Commissione una componente di colleghi di cui mi pare ci fosse anche il più frequente Mario aveva detto Manara e non ci piace per permettere di sovranità
E ed era entrata viceversa la locuzione bene all'appartenenza pubblica necessaria
Laddove in realtà il concetto era esattamente lo stesso cioè che i ponti le Ferrovie le grandi opere che sono essenziali per garantire in qualche modo qualcosa di più
Di semplicemente una un go una gestione no di quanto il pubblico ma un vero e proprio governo delle vere e proprie scelte autonome anche dal punto di vista politico
Nelle avevamo chiamate li abbiamo chiamati bene d'appartenenza pubblica necessaria che in un certo modo cosa rende ancor meglio l'idea della necessità di una proprietà pubblica nel senso forte del termine e che ma e poi per me un po'per affezione con quelle terminologia l'abbiamo fatta rientrare dalla finestra con l'idea dei beni i cosiddetti beni pubblici sopra
L'ha detto questo
Cedo la parola a Daniela Di Sabato che era stata anche lei come il collega Renna eccome diverse degli intervenuti oggi parte della commissione io tra le tante cose belle di aver lavorato con Stefano in quel in quel periodo c'era anche stato di conoscere tanti nuovi amici e Daniela l'ho conosciuta proprio in quell'occasione siamo rimasti molto legato gratuite
Grazie Ugo io vado diciamo circonda di raccogliere l'invito alla solidarietà di Francesco no partiti tentando di ridurre il più possibile i tempi perché l'ora tarda le relazioni che mi seguono sono intere interessantissime non voglio poi chiede tempo ai colleghi
Innanzitutto
Vorrei dire che è stato un'occasione Ancona rimpatriata una sorta di come se fosse una una ring controllo dei di colleghi di dice ero questa occasione e quindi ci siamo un po'tutti guardati intorno misurati di grado di invecchiamento ecco vorrei dire che tra tutti quanti quello che mi sembra invecchiato meno al proprio lo schema di disegno di legge Rodotà mi sembra sia tuttora attualissimo e non risenta pochissimo del tempo trascorso io cercherò di fare una ricostruzione
Invece è anche per dei lavori preparatori della Commissione e le mie fonti sono i verbali della commissione ma anche lo scambio di mail perché abbiamo lavorato molto scambiandoci diciamo a un
Le nostre idee via mail
E innanzitutto vorrei dire di cosa stiamo parlando giusto per focalizzare l'attenzione
I beni all'appartenenza pubblica necessaria su uno secondo la relazione del Progetto di legge quelli che soddisfano interessi generali fondamentali l'anno cultura discende dalle prerogative dello Stato e degli enti pubblici territoriali
Non sono neutro capibile inni all'in ambiti la loro circolazione può avvenire soltanto tra stato enti pubblici territoriali che sono anche titolari di azione inibitoria risarcitoria di poteri di tutela amministrativa
Rientrano fra gli altri in questa categoria opere destinate alle difesa spiagge rade reti stradali autostradali ferroviarie
Spettro di frequenze acquedotti porti aeroporti nazionali e internazionali queste la categoria di cui parliamo oggi ora innanzitutto credo che di condivido la scelta di mettere di questa sessione in coda perché in qualche modo questa categoria di beni anzitutto costituisce un po'lo zoccolo duro dovrebbe costituire lo zoccolo duro della proprietà pubblica e poi in qualche modo risente anche della creazione delle categorie di cui abbiamo parlato prima cioè beni comuni e Benni sociali
Ora sicuramente il focus della commissione Rodotà è stata la creazione della categoria dei beni comuni anche quello che ha suscitato più dibattito dottrinario e interventi giurisprudenziali successivi ma questo è no un punto di arrivo il risultato di un'impostazione che ci siamo dati nei lavori della commissione che è quello di modificare l'INPS criterio che era il era esisteva in esistente finora nella disciplina contenuta nel Codice civile c'abbiamo scelto di muovere un percorso dai beni da fascio di utilità che beni sono in grado di produrre
Sulla base della considerazione persone in base a questo si potesse individuare poi un regime più appropriato di qui viene la classificazione quindi anche beni comuni sono il frutto evidentemente di questa Scelta
E
Il primo dato che risulta diciamo che gli atti e che vi è stata una certa unanimità nell'idea di superare la categoria del demanio e la distinzione tra Demanio necessitare demanio eventuale la discussione quindi si è spostata sulla nuova categoria qualche cosa l'ha detta già bene
Ugo non mi ripeto e quindi si è qualcuno per esempio avanzato l'idea di una Na distinzione che richiamasse la riforma francese quindi semplicemente distinguere tra beni della proprietà pubblica appartenenti a persone giuridiche pubbliche e beni della proprietà privata appartenenti a persone giuridiche pubbliche
Vi era poi questa terminologia di beni sovrani che a me personalmente piace di più ed effetti riemerge anche non i nostri discorsi finiamo spesso per chiamati così perché mi piace di più proprio perché
Richiama un'idea di sovranità di sovranità territoriale intesa come in senso costituzionale perché la nostra Costituzione dice la sovranità spetta al popolo vuol dire c'è un legame di una comunità su un territorio quindi vuol dire la storia la cultura di cui il popolo richiamare questo concetto in un'epoca in cui la sovranità forse e un po'in crisi degli stati no perché alcune prerogative diciamo vengono meno si indeboliscono per l'adesione alla Comunità europea
Ma anche per il momento in cui viviamo in cui la rivoluzione tecnologica che viviamo falsi che l'attività degli individui individui stessi si trovino nell'ovunque quindi il territorio che è sempre stato un criterio giuridicamente di collegamento con la giurisdizione poteri dello Stato e oggi un criterio di collegamento molto indebolito
In proprio in questo offra l'ingente a mio avviso la richiamo terminologico al bene il sovrano Suma mi piace però i bene appartenenza pubblica necessaria al fregio di richiamare immediatamente il regime appartenenza pubblica necessaria
Non è un criterio però soggettivo cioè non è che Rizzi rivoluzionerà l'impostazione che c'eravamo dati cioè partire dal bene dalla natura del bene impostazione sostanziale non formale oggettiva non soggettiva perché perché si tratta di beni che nel Pettis sono definiscono l'identità stessa dello Stato
Appunto l'identità stessa del popolo sono beni che devono essere funzionalmente sotto il controllo dello Stato perché non ci può essere un potere autonomo che possa interferire nella gestione di questi beni e quando dico potere altro significa il potere di un altro Stato ma significa anche il potere economico cioè il suono beni che definiscono l'identità stessa dello Stato se posso azzardare diciamo una paragone richiamando forse a quello che diceva
Prima qualcuna Stoner credo confine tra l'essere la vera ecco i beni sovrani sanno allo Stato come beni fondamentali della persona stanno all'individuo
Se i beni fondamentali della persona il corpo l'identità personale
Costituiscono l'essenza stessa della persona e se la fine di questi beni coincide con la fine della persona
La fine né beni sovrani coinciderebbe con la fine dello stato ed è qualcosa che non possiamo permetterci la discussione in commissione si è spostata poi su che cosa ci si fa rientrare in questa categoria
E anche sul confine fra le categorie qualcuno diceva ma perché è una caserma è bene sovrano è un ospedale bene sociale
E quindi diciamo sapientemente il presidente e il vicepresidente della Commissione ci hanno richiamato all'ordine perché se ragioniamo in base alle utilità sia un bene in grado di produrre non si deve porre un problema di
Soggettivo di attribuzione del bene ma un bene può produrre utilità concorrenti quindi può produrre utilità sovrane può produrre utilità sociali
E questa mantenere questo impianto questa impostazione è molto importante ed è il punto di vista che abbiamo cercato il punto che abbiamo cercato di non perdere di vista nell'elaborazione del l'articolato
Il legame con la Costituzione che è un must della lavori della commissione come dicevo
Al pari dell'elemento dell'impostazione oggettiva non soggettiva non è smentita ma è confermata nell'identificazione di questa categoria
Perché quando intendiamo beni ad appartenenza pubblica necessaria quindi i beni che devono appartenere necessariamente allo Stato
Il richiamo non è all'apparato amministrativo mai ha lottato inteso in senso il popolo come una perché la nostra costituì istruzione attribuisce la sovranità al popolo italiano
In questo senso quella gestione di questi beni dovrebbe essere strutturata in modo tale da garantire
Criteri di rappresentatività quindi non dovrebbe mai essere del tutto svincolata dalla possibilità che il popolo incida sulla gestione di questi beni
Quali beni vi rientrano
Su questo punto sapientemente il presidente Stefano c'ha più volte richiamato sulla funzione che rassegnata alla commissione la commissione aveva il compito di elaborare uno schema di legge delega
E quindi individuare dei criteri e dei principi non singoli beni il Progetto poi ambizioso era che la legge sarebbe stata approvata dal Parlamento al governo sarebbe stato delegato ad attuare quindi quella era la fase di stabilire un articolato e dettagliato
Tuttavia avevamo anche la consapevolezza di dover dare una visione prospettica di qui l'indicazione semplificativa che vi ho letto prima cioè dare un'idea almeno di che cosa ci volete mettere in questa categoria
Qualcuno per la verità a sosteneva sostenuto che trattandosi di beni sottratti al regime ordinario non fu capiti non commerciabili doveva invece dovevamo invece individuare in qualche modo un'elencazione tassativa perché sta sono beni eccezionalmente sottratte al regime di diritto comune
Qui emerge un attendente a considerare unità in senso unitario la proprietà e come una possibile alternativa alla proprietà pubblica la proprietà privata
E qualcuno lo ha già detto in realtà è una concezione che forse dovremmo di vedere perché vi sono dei beni rispetto ai quali è chiaro che la proprietà pubblica delle prerogative proprie
I beni di cui parliamo in questa categoria certo non si prestano a un godimento o al potere di disposizione che tipico del diritto di proprietà privata ma hanno delle caratteristiche peculiari
Si è arrivati poi alla soluzione che vi ho detto cioè un in nelle incarnazione di carattere esemplificativo
Ci siamo anche posti il problema della possibilità chiede beni possano dover transitare da una categoria all'altra cioè della possibilità che le categorie dovrebbe dovevano avere in qualche modo una certa porosità si è detto naturalmente ancora una volta siamo stati richiamati alla necessità di individuare i principi e criteri
E alla necessità di tenervi e rimanere fedeli all'impostazione che tenesse conto delle utilità che beni sono in grado di produrre e non del bene in sé o del titolare del bene
Però è un problema l'abbiamo avvertito
E sotto questo profilo un altro aspetto interessante che è emerso nel corso del dibattito e il desiderio di blindare in qualche modo la normativa che volevamo nel nostro era nostro desiderio creare cioè in qualche modo di renderla non modificabile dal successivamente dal legislatore o non facilmente derogabile dall'attività governativa e qui versato un dibattito così vi ricordate anche piuttosto diciamo in interessante tra i Pietro Berlingeri Stefano Rodotà proprio in occasione della tavola rotonda che si è svolta quindi perché per l'ingegnere diceva è un tentativo ingenuo quello di considerare che questa ma articolato non possa essere modificato successivamente da una legge ordinaria
E Stefano rispose sarà un tentativo un segno di ingenuità ma non di puro candore
Perché un segno è un costituisce un segno un segno di come la politica del diritto deve servirsi di qualsiasi strumento possibile
E perché dietro c'è un'idea l'idea dell'aggancio alla costituzione c'è un'idea di organizzazione di Stato e del ruolo del cittadino
Indubbiamente aggancio alla costituzione io ritengo ci sia e quindi forse qualche difficoltà quest'impianto normativo rispetto a interventi legislativi che vi sono stati successivamente
Vi forse qualche difficoltà la l'avrebbe creata certo avevamo anche la consapevolezza della possibilità che il governo governanti in genere di qualsiasi tempo
Potessero deve dire questo sforzo della commissione
Con una certa diciamo diffidenza e questo è emerso chiaramente subito dopo l'audizione che vi è stata della chi detto Spitz della direttrice l'agenzia del demanio dopo questa audizione a Stefano Rodotà in modo un po'amaro disse che è chiaro che questi tentativi nostri appaiono poco interessanti a chi crede di aver risolto le cose attraverso un indirizzo funzionale che considera di persegue l'giusto
Ai tecnici che perseguono l'efficienza e la convenienza economica della gestione dello strumentario giuridico può apparire addirittura come un intralcio un inciampo e quindi resistergli
Perché appunto è forse è proprio quello è uno degli obiettivi che non ci fu ci siamo posti c'è proprio creare gli ostacoli a questo come dire
A questa alluvione no acquisto Wooten Denza a realizzare assegnare i beni a diverso titolo ai privati con procedimenti che si sommano tra di loro senza nessuna razionalità eccetera che indubbiamente andato quei risultati che abbiamo visto
Altro elemento sul quale vi è stato un acceso dibattito
E che rimane un punto focale e il regime dei beni
Ora non vi nascondo che vi è stato che avrebbe voluto e non vi dico che ma insomma avrebbe voluto che fosse un divieto dei privati di poter ricavare profitto dai beni sovrani
Ora
Questo tentativo ovviamente non poteva avere successo soprattutto perché quando ne lavoravamo al Progetto di legge dei già delle privatizzazioni anche importanti erano in atto quindi già molti beni erano gestiti in regime concessorio
E
Il risultato e quindi che non vi è divieto di concessione e privati e viene anzi emerge dal Progetto di legge
La pennellata possibilità di considerare che da un bene che è un bene possa essere produttivo di utilità concorrenti utilità sovrane utilità fruttifere e che queste utilità fruttifere possano essere gestite da private il Cometa dal pubblico
Però che cosa emerge e dalla Progetto emerge un dato molto importante che l'utilizzazione da parte dei privati muso alternativo
E concorrente con le prerogative proprie dei beni sovrani deve essere con queste compatibile cioè deve essere tale da non
Determinare una modifica sostanziale c'è il regime del bene deve essere tale per cui lo Stato non deve perdere il controllo di questi beni
Deve cioè comunque comunque poter esercitare quelle che sono le prerogative sovrana
Ora
In presenza di un impianto normativo come quello da noi sognato
Che cosa cambierebbe è questa la domanda cruciale che ci dobbiamo porre cioè i processi di privatizzazione realizzati con strumenti più vari
Che abbiamo visto in questi anni stilisti sarebbero potuti realizzare ugualmente
Sicuramente sì ma condizioni diverse a condizioni diverse proprio per questo aspetto della necessità che illuso concorrente sia unico che non smentisce le prerogative dello Stato
E quindi i questi procedimenti avrebbero incontrato dei limiti e dei principi chiari e definiti
Perché questo perché nessuno Stato può perdere il controllo dei propri confini può perdere il controllo delle vie di comunicazione via terra via mare e via aerea delle telecomunicazioni del traffico di informazioni
Perché sono beni funzionali come dicevo alla identità stessa dello Stato uno Stato non è stato se non al controllo di questi elementi non può rischiare che un altro stato un altro potere concorrente assuma il controllo di questi beni questo significa che va bene regime concessorio quello che sia ma non è ammissibile quello che ha abbiamo sentito
Stamattina la Guido a perché abbiamo letto tutti inediti sui giornali dopo la terribile tragedia di Genova che sia ci sia un minimo ostacolo alla possibilità che uno Stato
Riprenda il controllo di un bene che è un bene sovrano in una davanti a un'evenienza eccezionale lasciamo stare causata da cosa da in cure a o da eventi naturali ma comunque in quelle condizioni lo Stato deve necessariamente poter riprendere immediatamente il controllo
Ora giusto per creare un clima disteso
Prima di passare la parola i relatori che mi seguono fatti diciamo faccio un richiamo all'episodio recente ma
Che quello che è stato il tentativo di colpo di Stato in Turchia
Reale un po'una messa in scena comunque si è svolto in questo modo blocco dei ponti lo Bolt sul Bosforo quindi blocco delle vie di comunicazione blocco degli aeroporti e quindi delle vie aeree
E tentativo un po'maldestro di controllo delle telecomunicazioni questo per dire
Di rilievo qui quello di cui stiamo parlando
Per dire che va bene la concessione la concorrenza va bene ammesso che questo effettivamente il profitto prodotto al privato coincida con il perseguimento dell'interesse
Collettivo
Non voglio entrare in questa in questa dire con per il rilevante cosa ne penso io insomma
Però fatto stanche si può fare di tutto ma non si può perdere il controllo della proprio essere della propria identità dell'essere stato grazie
Grazie mille per Felipe Melo proprio una discussione
Molto interessante molto delicata anche all'interno della Commissione esteri è stata c'erano diversi di noi che invece mi premevano
Bisognasse incentivare lo Stato a prendere direttamente nell'ordinarietà dei casi il controllo dei beni sovrani attraverso delle forme di controllo
Popolare già allo storico h proprio dal popolo con il gestore diciamo la componente se vogliamo più legato alla al pubblico e allora
Pubblico ossia nel nell'articolo a Riz assieme alla gestione a fronte invece di un'altra componente capezzoli preme perché la gestione alcuni quelli ripete
Potesse essere potesse essere comunque conferita nelle mani nelle mani dei privati ma di una buona fortuna e devo ammettere soltanto dei principi
La partita ovviamente politica
Per adesso secondo programma
La parola allora la parola al professor professore Sposito grazie mil grazie grazie Presidente consentitemi di ringraziare davvero di cuore gli organizzatori di questo invito io non ho avuto l'onore di partecipare tempi ai lavori della commissione avuta ma mio seguito apertamente lo svolgersi e poi il compendio quello prenderne prezioso volume invertire la rotta
Mi scuso anche devo anche le scuse alle agli altri colleghi al pubblico io ho preso parte intanto la sessione pomeridiana un recentissimo piccolo intervento chirurgico non mi consente granché mobilità e resistenza per cui avrei voluto seguire anche la mattinata perciò se qualche approssimazione oltre a quelle generali conseguente a questo sperano a lavorare vogliate perdonare
Io trovo estremamente interessante il adesso ne vedo ancora meglio la ragione dialettica
La denominazione di beni d'appartenenza pubblica necessaria per due ragioni innanzitutto perché qui sono in parziale disaccordo con io e il collega Astone
Sul fatto che il sistema codicistico sia un sistema indifferente tutto sommato alla natura del soggetto cui il bene
Appartiene non mi pare che sia così già dall'Ottocento dieci in meno che meno duecentoventidue e seguenti dove la definizione dei beni in funzione proprio della loro appartenenza quindi Benicio bagnata appartenenza
Pubblica e qui si pone il problema pubblico ma il problema è capire quale il pubblico e io mi volevo soffermare infatti su questo interrogativo che mi pare non indifferente
Perché quello che è accaduto negli ultimi anni sembra come dire porta delle considerazioni che proprio in questa sede dove ci ha posto e pone una domanda che non è soltanto de iure condito scusato napoletano soprattutto de iure condendo cioè e possibili di dar vita a una
Necessarie dire risistemazione della disciplina in materia di beni pubblica partire quella codicistica
E mi sembra che il il compito non potendosi risolvere una catalogazione
Se mai fosse possibile di questi bene partenza pubblica necessaria magari confidata il soggettivo apprezzamento di ciascuno di noi
Valga la pena piuttosto di risalire ai principi innanzitutto essenzialmente costituzionali qui purtroppo va detto che la Costituzione per quanto riguarda i costituzionalisti è stata poco
Sollecitata da questo punto di vista si è dato un pochino per scontato che in fondo la questione beni pubblici del demanio possono questione presupposta
E non oggetto di particolare disciplina de o di particolare interferenza da parte dei principi costituzionali perché qui mi pare vada vada considerata
Però c'era il fatto che andando i presupposti che c'è stato che l'impatto le faceva cenno benissimo collega di sabato
L'impatto di alcuni principi che hanno operato in senso per fortuna ancora solo parzialmente sostitutivo rispetto a quelle costituzionali e mi riferisco evidentemente agli alle ai principi che vengono che si desume trattati europei
Che si sono sovrapposti a non sostituito
Hanno determinato e lo sa sapete meglio di me una conseguente legislazione che Bacci insita è ricondotta alle sue linee di ispirazione
Per capire soprattutto se per avventura
Non sia un obiettivo sbagliato quello di ritenere che ciò che vada superato sia l'appartenenza ad esempio demaniale cioè la proprietà pubblica
Magari intesa in un certo senso è qui un accordo collega di RAI uno qua in sovrapponendo la quella privatistica ancorché sia noto direi no che la proprietà pubblica una struttura diversa dovrebbero tutta diversa quella privata
E questo mi pare molto importante proprio perché tra le altre cose il trattato fu centonove europea continuano articolo trecentoquarantacinque
Che ci dice molto e qui proprio della lex terribile anche per solo piano terra di Coltano intorno a un Pontefice gli alberi pubblici come disciplina che consegue all'insediamento e la politica sul territorio trecentoquarantacinque dice di regimi
Di appartenenza non sono l'unico maledetto una parafrasi di competenza degli Stati nazionali mi sembra però che questo limite questa soglia sia stata ampiamente superata
E su questo bisogna interrogarsi se non sia un un campanello di allarme perché
Incidenza di questo venir meno
Della della soglia di dispetto quella stessa soglia scusatemi la battuta di consentito non ce lo consente ancora i francesi però di riservare le concessioni demaniali te lo sto in cultura i cittadini francesi
Se poi pensata la differente trattamento che abbiamo nuovi ci hanno riservato un tema di concessioni demaniali marittime checché se ne pensi debba riflettere insomma in che parte verso quale direzione trecentoquarantacinque ha fatto da argine
Da una parte si da una parte no ma pongo soltanto l'interrogativo per l'impatto di Comit sembra molto importante perché
Nel nostro sistema costituzionale si può dire molto brevemente con grande approssimazione
Il c'è un il sistema della parte prima prevede che a partire dall'articolo uno che non a caso nel viso utilizzo un lemma tecnicamente molto importante la sovranità appartiene al popolo non è ma piuttosto raro nel panorama il costituzionalismo
Contemporaneo direi quasi con una forma di come dire un'accezione quasi di diritto reale su un'appartenenza considerando la sovranità un bene composto diciamo così di beni materiali ben materiali si considera gravissimo approssimazione
E la declina poi in
Strumentalità della la necessarie presente nella vetrina interni invece sarà presente di una disciplina pubblicistica
Di appartenenza dei beni quindi una riserva di beni
Ai soggetti pubblici funzione di necessario lo strumento per l'esercito diritti costituzionali e poi per le altre finalità pubblicistiche che il legislatore mediante meccanismi la rappresentanza riterrà di assegnare a questi beni
Se continuiamo così ora parte con siamo dall'altra parte che abbiamo una
Ha fatto capolino persino in Costituzione con la riforma è stata citata prima del due mila dodici se volete sentire con gli articolo troppo novantasette centodiciannove della Costituzione
Soprattutto il novantasette penso sia interessante da questo punto di vista cioè l'imposizione intimi impropri in in fu proprio in Pauline punto apicale il primo comma del dovere della pubblica amministrazione delle pubbliche amministrazioni di garantire stabilita equilibri di bilancio sostenibilità del debito in conformità agli indirizzi dell'ordinamento europeo e voi capite bene che se invece questo dovere prioritario Program per posizione poziore rispetto agli altri persino dire all'imparzialità
Della pubblica amministrazione
E segnò anche che c'è stata una modifica di carattere organizzativo quindi bisogna a mio avviso prima censire apertamente questi aspetti per capire da dove vengano quali siano i punti di crisi
Rispetto alla apparecchia mento per Vidal Cerulli Irelli di beni strumentali all'esercizio di diritti costituzionali civili nella tutte le loro varie forme dai diritti diciamo civili e diritti sociali e via discorrendo ciò che sia i beni l'immediato uso generale sia i beni che sono strumentali al all'erogazione di servizi pubblici
E
Il l'incidenza di questi principi
Che vicenza che come dire che
Rimonta
Nonché ha trovato il tributo gli ha come certamente al Trattato di Maastricht
Ma rimonta realtà al mille novecentocinquantasette qui ci sarebbe a fare una riflessione e ci debba fare anche un'altra perché ricordiamoci a proposito della scelta degli interventi del di quale tipo di fonte ricordiamoci che noi siamo uno dei pochissimi ordinamenti all'interno dell'Unione Europea
Che ha
Adattato il proprio ordinamento mediante semplice legge ordinaria
Montando un'interpretazione articolo undici che l'Inter azionisti tra l'altro gli altri ci hanno raccontato non essere plausibile ma per ricostituzione inserire questo un tema quasi pacifico il simile si è formata una consuetudine interpretativa quindi questo mi mette molto sul chi va là
Sul fatto che in Italia porre le cose in Costituzione appronti davvero delle garanzie
Comunque fatto sta che questa incidenza
Ha fatto sì che sia sono stati
Progressivamente
Soppresse trasformate direi piuttosto radicalmente alcune discipline fondamentali tra cui quella relative ai libri ai beni pubblici e se si considera e qui vengo alle considerazioni della collega di prima se si considera che con con giacca Meung Fidel molto efficacemente che la storia del demanio farla sua grane per la storia dello Stato
L'incidenza di questi principi sulle queste se grande legislazione dei beni pubblici dell'estate permette Consigliere per capire se son d'accordo sì quale Stato abbiamo ancora e con quali possibilità di movimento
E mi pare anche molto significativo che nonostante anzi a causa dell'incalzante spinta all'abolizione a proprietà pubblica si sia formato per l'appunto un movimento di opinione amplissimo qui come dire apicali mentre ha presentato che ha Pepe i beni comuni che mi sembra ricordare anche quella funzione di i surrogato di sembra su rogatoria che le appartenenze collettive ancora oggi sussistenti hanno avuto storicamente ristretto in periodi in cui mancava
Una proprietà pubblica intestata ad enti pubblici e disciplinato in maniera tale che ne fosse aperto lusso o destinato a un uso al soddisfacimento di necessità collettive
Qualche rapidissima considerazione l'appartenenza
Anche forse ente più chiarimento che l'equivoco uno di carattere stradine del Codice civile del sistema dei beni pubblici e la loro esclusiva appartenenze garantire scusi appartenenza soggetti pubblici ora qui sull'esclusività
Si è tanto detto info in funzione di critica soprattutto partendo dall'assunto che l'esclusività volesse dire che la proprietà pubblica era in fondo null'altro se non una ripetizione del figurino della probità individuale privata
Su questo permettermi la banale banale rilievo ma l'esclusività nell'ambito della pubblica è una esclusività funzionale al contrario ad evitare che ci sia appropriazione da parte di soggetti privati quindi l'indirizzo è chiaro e la destinazione ad usi
Che sono propri della collettività
Quindi un ambito sottratta alle regole il diritto comune
E nel quale ci sono i soggetti privati equità ventaglio mi pare ricordare per quelle per le poche considerazioni che cerco di fare di più ma brevissimo
I soggetti privati sono tali storicamente perché sono privo di
Di poteri pubblico
E questo un protocollo d'incidenza della nuova normativa che non consente nonno come dire che
Che smentisce questo assunto quindi beni pubblici riservati scusi Akassou oggetti pubblici significa organizzati e formati secondo regole di diritto pubblico in opposizione ai beni
Che sono suscettibili appartenenza privata cento oggetti che li destinano i loro usi
Come dire individualmente determinati
Radicale trasformazione all'inizio degli anni Novanta
Qui non mi interessano tanto le operazioni di alienazione ci son sempre state mi pare certo detto prima sotto tentativo si direi dal dal mille settecentonovanta insomma la rincorsa dell'affannosa
Della della privatizzazione dei beni per sanare le pubbliche finanze ora mi interessa è segnalare soprattutto per i le Pen spero contribuirà a inquadrare lo scenario tutto quali ci troviamo e queste operazioni di cosiddetta valorizzazione dei beni pubblici ancora nessuno però ci ha spiegato con chiarezza che significa la valorizzazione dei beni pubblici a meno che non si tratti semplicemente di destinazione di beh questi beni alla realizzazione di un reddito puramente e semplicemente
Se accompagna alla clausola secondo cui resta saldo regime giuridico previsto gli apicoltori proprio ottocentoventinove primo comma del Codice civile una salvezza di regime pubblicistico
Che per la verità ha dato luogo alla autorevolissima opinioni luterane secondo la quale questo come dire consentirebbe dimostrerebbe
La compatibilità tra regime tra l'appartenenza soggetti forma privatistica
La destinazione anche a a usi potete mica male di pubblica utilità solo che a me questo Varese abbiamo stando un monolite mostrato un mobile e questo solleva dovrebbe sollevare gravida attente
Considerazioni per intralcio cos'ha sollevato le polemiche insomma note piuttosto robuste
E
Perché innanzitutto questa clausola ludico crisi approssimazione va messa in connessione certamente con i principi europee i essenzialmente un il principe l'apertura dei mercati
Proprio perché ripeto una non è una non è un regime emergenziale in quindi legato all'esigenza di far cassa un regime piuttosto stabili celebrerà a a regime a pieno regime che ci possa essere questa doppia diciamo destinazione
Vado rapidamente
Principe apertura ai mercati che per come la nostra corto chiusa l'Alletto
Cioè ci porterà i mercati
E avesse partiva cento mila integrazione comunitaria la costruzione e l'ho letto in termini di ecco che tornano i nomi scomodi da ultimo non più come limitazione di sovranità badate bene ma come rinuncia spazi di sovranità
E naturalmente siccome giuristi siamo stiamo lì sempre a a stuzzicare il vocabolario prima che l'imitazione rinunce non è la stessa cosa irrinunciabile ma che non appare nella nostra costituzione
Ora
A queste conseguire una inevitabile di allocazione beni pubblici sino allora strettamente legati
Alla appartenenza soggetti pubblici sottratto agli imperativi utilità economiche finanziarie come è dimostrato dal fatto come sapete perfettamente che prima del novantasette erano soltanto inventariati se non ricordo male non sa
Va valutati nell'ambito dei documenti di contabilità pubblica d'altro canto sul piano organizzativo va procedo volando è stata
Le il il la radio il sergente mani diventato un'agenzia che ha compiti di valorizzazione insomma come dire che contestualmente alla perdita delle leve finanziarie statali la gestione del bilancio pubblico il il ovviamente il battere moneta
Il il governo della della base monetaria eccetera eccetera c'è anche una guarda caso una diretta incidenza sul regime di appartenenza dei beni pubblici
Cerco salto ma diversi passaggi questa questa l'effetto di lungo periodo
Io cioè cioè tanto per fare questo però non posso saltarlo che proprio nella nel volume invertire la rotta se non ricordo male Giuseppe Guarino diceva
Il i beni demaniali tono svolge la funzione di difesa come in origine perché forse la loro Loggia convintamente maggior preceduto Panic certi tempi certi modi la loro vendita consente di
Di destinare maggiori sotto il servizio il debito che diventato prioritario quindi dire integrare almeno in parte la sovranità
Prima italiana cosa che poi come è noto non è accaduto quel che si è fatto andato malissimo insomma ma non non mi soffermo sugli aspetti che gli sono talmente tanti voi siete molto più durevoli me
Qui cito rapidamente pensata la legge quattrocentoquarantotto del novantotto
Che ha diciamo reso ore sul generale questo già allora questo regime di
Cioè duplice possibile appartenenza ai privati ma conservazione di un regime amministrativo ora non può sfuggire a mio avviso che data regista logico che usa dinamiche di trasferimento sia una dinamiche del segmento di investiture
Chiamo l'oggetto è contenuto Diversi da quelli dei corrispondenti atti tra soggetti privati
Cioè a dire non c'è come vorrebbe far come qualcuno tenta di far credere un linguaggio mistico
Che ci sia un mutamento U
Di cui che il il regime appartenga la cosa e quindi il mutamento del titolare non cambierà alta il titolare di questi beni
Viene investito Monforte il titolare apporrà privatissimi Siber investito non soltanto della titolarità del tema della titolarità delle potestà delle funzioni che al bene per tengono e questo è una cosa che dovrebbe metterci
Direi vigorosamente in allarme perché mi avvio alla inutili quanto dispongono su qualche minuto tre quattro minuti quindi mi avvio rapidamente a conclusioni perché
Il
Quello che mi mi pare di cogliere in questa vicenda per cui ne abbiamo
Il passaggio del bene dal soggetto pubblico accetto privato con conservazione fatta me la dica possiede di regime amministrativo
E sembra un feromone di retrocessione non già del bene al mercato
Perché se fossi risolverà mercato perverse gestione di un bene e assoggettabili esclusivamente alla classica situazione dominicale privata ma di un bene comune in dotazione
Funzioni potestà e ripeto che attengono al soddisfacimento degli interisti che intorno a quel bene ruotano ora se questo è sembrerebbe essere
Se parrebbe di essere di fronte a un fenomeno inverso rispetto a quello che ha come sapete perfettamente condotto faticosamente all'accentramento
Innanzitutto direi alla alla alla al distacco delle funzioni delle potestà pubbliche dai regimi proprietari cioè il cammino che la formazione degli Stati moderni
Che sono stati proprio che nascono a questa spinta faticosa difficile complessa
Per cui dalla pertinenza delle funzioni all'area regimi patrimoniali si passa poi alla costituzione della
Del potere politico unitario Lusi veste delle forme statali su cui Bossi intrattenere sono cose che sono notissime interessa però avvertire di cui strutture che questo passaggio mi sembra andare esattamente all'inverso cioè ci troviamo di fronte ad una sorta di pluralità azione
Di di centri di potere
Con una forma privatistica che non è novità nella sua europea c'è qualcosa certamente di simile no è stato evocato anche voti tanti
Negli anni passati in vite urbanizzazione in effetti qui mi pare che ci sia non voto farmaceutico legislativi ma ci sono vi faccio un esempio per tutti c'è un c'è una
Una cosa è mi sembra divertentissima da questo punto di vista
Sì a quei soggetti privati si possono intestare i beni dopodiché il la il soggetto privato non può vendere i beni
Così come
Il feudatario non avevano poteva vendere il bene se non un licenzia però sono possibili trasmissioni che direi per successione virgolette familiare cioè cedendo le quote di capitale
Quindi è un fenomeno moderno come veste ma antichissimo come significato allora è la domanda che mi pongo è di fronte a uno scenario di questo genere che se mandare verso la necessità novità spinta io qualche timore prosa Niger come unico aspetto negli gestita la natura delle cose perché insomma purtroppo vediamo che le parole del legislatore pesano come macigni ma se andiamo verso questa necessità tra virgolette di allocazione in queste forme dei beni pubblici davvero il problema che si pone un problema di
Di come dire di destrutturazione della forma demaniale di appartenenze davvero la forma demaniale di appartenenza che insufficiente incapiente rispetto alla alla volontà di soddisfacimento di gli interessi collettivi davvero e la sovranità il punto di incidenza negativo
Perché mi domando
Quella vecchia costruzione se innervata luce della Costituzione
Riqualificarla per esempio
Lei è risalenti modellati principio due nomi giganteschi Santi Romano e Federico cammeo ancora una volta
Che qualificavano i diritti di uso dei beni
Pubblici l'uno a Sartirana di Teocrito della persona per per per cui solo per citare le preoccupazioni di Di Francesco Stoner Federico cammeo come diritto reale ora innervato
Come si dovrebbe con i principi costituzionali questo avrei dava luogo avrebbe potuto dare luogo potrebbe dar luogo se ci si ritornasse a come articoli sapete faccio da qui un secondo ad una robusta a tutela degli interessi collettivi a fronte di questo sistema il sistema di interessi collettivi di uso di beni
Per finalità sociali rettile
Di che però sono in capo a soggetti privati può quale forma giuridica rotolare la propria che può trovare una forma giuridica altrettanto virgolette dura resistente di caratura importante quanto poteva esser quella e ho chiuso chiuso in più subito
Questione questa la domanda che apposta con molta attenzione perché altrimenti si rischia di fare una battaglia ciò non toglie chiude questa lettera battuta conclusiva che come è stato detto Breeze da più parti che la
Santo tutto l'ambito dibattito sui beni comuni che la benché la disciplina meriti una una mise al suo è necessario ci sono
Anche il demanio necessarie legato
Avrebbe bisogna essere esteso ad altre categorie ma questo secondo me non significa inutilità o incompatibilità con la costituzione al contrario del sistema della proprietà pubblica se volete chiamatela anche individuale grazie
Grazie al colloquio sposa il Pro
Do subito la parola al collega al collega Renna per l'ultima per l'ultima relazione questo pomeriggio prima le conclusioni del professor Lucarelli
Concluso il posto del primo ottobre
H grazie grazie Ugo io desidero pubblicamente ringraziare per l'ennesima volta Ugo Mattei
Perché per un motivo preciso quando per come mi ha ricordato oggi Alberto Lucarelli ero un ragazzotto perché così no testimone no no quand'ero un ragazzotto
Ugo mi telefono per chiedermi di far parte della Commissione Rodotà senza conoscermi solo perché aveva letto la mia monografia sui beni ero appunto un ragazzotto divenuto ordinario di Diritto amministrativo anzi straordinario perché all'epoca c'erano straordinariato da poco e Ugo Mattei mi volle nella commissione mi copto
In cui c'è una quota e per me questo quindi è stato un regalo grande un'esperienza importante per la mia crescita la mia formazione anche scientifica evidentemente e e portato un'occasione come diceva prima
Daniela di sabato e di conoscere persone rispetto alle quali sento ancora oggi di condividere sentimenti di amicizia e per e grazie anche per l'invito a essere qua oggi detto questo cercherò di essere breve anche perché adesso aspettiamo le conclusioni di Alberto Lucarelli e siamo onorario un po'tardo
Io vorrei solo leggere prima di cominciare la la mio intervento cinque righe le ho tagliate per brevità di Stefano Rodotà
Stefano Rodotà nel nei Quaderni Fiorentini mille novecentosettantasei settantasette la rinascita della questione proprietaria scriveva
Puntini puntini bisogna stabilire le regole in base alle quali può essere esteso il controllo sull'esercizio dei diritti proprietari quale che sia il soggetto titolare di essi la questione dei controlli collettivi diffusi in sostanza diventa fondamentale incarnando la dialettica fra interessi non proprietari che base proprietaria rispetto alla quale non appare praticabile una distinzione fondata unicamente sulla qualificazione formale
Pubblico privato cooperativo ottiche richiamo alla Costituzione evidente del soggetto titolare dei diritti sul bene
Quindi Stefano Rodotà ci spiega che la distinzione non è praticabile se fondato unicamente sulla qualificazione formale del soggetto unicamente no ma anche e questo è il motivo per cui c'è
La categoria dei beni ad appartenenza pubblica necessaria qui sono unicamente ma anche il profilo soggettivo come emerso più volte è evidentemente anche questo assai rilevante ed è la ragione per cui c'è questa categoria di questi beni cosiddetti beni sovrani e Della Ragione porsi per cui come dice l'arena di sabato e giusto che se ne parli alla fine della della giornata di oggi
Ora io mi ero mi sono appuntato tre
Tre cose tante da raccontare la seconda delle quali vedrete già quasi tutte esaurita da quello che è stato detto in precedenza e cioè dopo un una breve premessa ma che ho quasi finito spiegare quali sono le ragioni dall'appartenenza pubblica necessaria dopodiché uno sguardo allo schema di disegno di legge ma che è stato ormai ampiamente ampiamente trattato e poi forse la cosa
Di chiusura che a me pare più interessante dire qualcosa sui rapporti tra i beni ad appartenenze pubblica necessari i beni comuni segnalando un profilo a mio modo interessante a mio modo di vedere interessante che forse non è ancora emerso emerso chiaramente allora chiudendo le premesse a me pare di potere sottolineare qualcosa che può apparire come ovvio ma secondo me è rilevante soprattutto in relazione al concetto di sovranità di cui si è detto finora se se i beni ad appartenenza pubblica necessaria si collegano la sovranità e io dico si collegano anche al principio di sussidiarietà orizzontale guardando alla carta costituzionale
Un tutte e due le cose una non esclude l'altra se è così è evidente che nel tempo e questo è dimostrato dalla storia no cambia il concetto di sovranità Camber i contenuti della sovranità cambi il bisogno della sovranità cambiano quindi le priorità politiche cambiano i bisogni per la politica di essere autonoma per lo stato di realizzare in autonomia i fini che esso a da realizzare e quindi nella storia se questa categoria forse è sempre esistita è una categoria ma in realtà di fatto è sempre esistita non non cercate di giuridici zar la in realtà nella storia e i contenuti di questi beni e cambiano si sta abbiamo avuto periodi di eccessi di appartenenza pubblica invero non necessaria penso alla mano morta
Abbiamo avuto invece
Eccessi nel senso opposto quanto meno nella legislazione le cosiddette tenute privatizzazioni selvagge è un è un avvicendarsi di quasi a fisarmonica di ingresso e fuoriuscita dei beni
Da questi ideale per una categoria di beni ad appartenenza pubblica punto necessaria per come può abbiamo pensato in Commissione di configurarla ci sono stati anche beni che sono entrati e usciti da questa categoria penso per esempio ai corsi d'acqua minori nell'Ottocento no quindi a seconda dei periodi storici
Lo stato opera e maneggia questa categoria anche prima che l'avessimo concepita perché ripeto di fatto c'era già con decisioni che spesso sono decisioni ritaglio politico questa è una premessa come dicevo i tre spunti quindi c'è una certa variabilità e ciclicità della composizione di questa categoria che coerente con il concetto di sovranità che è stato più volte evocato
Rapidamente ricevo i tre punti le ragioni dell'appartenenza pubblica necessaria primo appunto
A me pare che si possa sintetizzare in questo modo
Allora ai fini della sovranità o ai fini
Dall'applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale cosa rileva rileva che sia possibile che i beni soddisfino i bisogni per cui invece i beni medesimi devono essere i capi dei medesimi sono serviti quindi quello che rileva il concetto di funzionalizzazione dei veri allora detto in maniera molto semplice elementare
E in questo è il senso di quella concetto di necessarietà appartenenza pubblica necessaria quali sono le ragioni perché l'appartenenza pubblica è necessaria
Sintetizzando all'estremo è necessaria so che sto dicendo qualcosa che poi necessita di verifiche empiriche di volta in volta ma questo si collega la variabilità di cui dicevo prima
Quando in concreto si verifica che per soddisfare i bisogni che quei beni devono soddisfare l'appartenenza privata non è non è adeguata non funzionano concetto di funzionalità banalmente questo le ragioni per cui non funziona possono essere diverse possono essere ragioni economiche ragioni materiali
Ragioni proprio di gestione di determinati beni di complessità di amministrazione di beni e via dicendo sono tante le ragioni per cui può essere che un bene abbia bisogno dell'appartenenza pubblica necessaria per soddisfare la funzionalizzazione del medesimo bene
Ma al fondo sia che si parli di sovranità sia che si parli di sussidiarietà orizzontale
E alla fine sempre questo mi sembra l'elemento su cui converge questa nazione cioè la necessità ai fini della funzionalizzazione del bene che quel bene sia in appartenenza pubblica in questo senso allora se è così
E chiaro che
Di fronte viene d'appartenenza pubblico necessaria abbiamo bisogno di poteri pubblici forti capaci efficaci efficienti per evitare tutto quello che è emerso oggi cioè di poteri pubblici che hanno lasciato disperdere il valore dei beni
Con ciò e qui faccio un cenno al tema delle concessioni che evidentemente è stato evocato poi prima anche da Ugo giustamente ricordando che vi era discussione all'interno della Commissione sul tema delle concessioni dei beni ad appartenenza pubblica necessaria tra i quali le reti autostradali è evidente non è un tema che oggi qualche volta più volte è riemerso eh le concessioni io adesso dirò qualcosa che anche qui può apparire banale ma mi sembra corretto le concessioni di per sé non sono né un bene né un male
Così come il pubblico e il privato di per sé non sono né un bene né un mare
Lo strumento concessorio però è uno strumento che ha dei caratteri giuridici precisi
è uno strumento che per essere utilizzati efficacemente impone che il concedente abbia responsabilità precise sia in grado di svolgerle e le svolga dall'individuazione del concessionario alla vicinanza e via dicendo cioè intendo dire anche qui se vogliamo possiamo anche qui fare un discorso di funzionalità di sussidiarietà orizzontale anche sulla concessione
è chiaro che se le con concessioni non funzionano occorre rimediare evidente ma non è la concessione di per sé il problema il problema è che anche cioè se usiamo lo strumento della concessione noi dobbiamo avere un concedente che non abdica al suo ruolo
E che lo svolge in maniera forte efficace con regole chiare
In disparte poi tema gravissimo dei proventi eccessivi in alcuni casi per i soggetti privati i miseri
Per il concedente che tema che stamattina ricordava Giacinto Giacinto della Cananea in disparte questo tema che è un tema anche questo evidentemente fondamentale ma il tema vero è che la concessione non è il problema il problema è come si gestisce e il rapporto concessorio i ruoli che devono essere chiari e devono essere svolgeva esercitati qui anche qui a me pare che in questo senso io sono d'accordo con la totale concede conciliabilità prima ci dicevano tra noi c'era chi dubitava dello strumento dalla concessione con uno strumento diciamo così ordinario per la gestione dei beni
A mio modo di vedere non deve essere né ordinaria né straordinaria è uno strumento come altri che ha piena dignità come tutti gli altri alle condizioni però che dicevamo prima anche perché come pure l'oggi è stato ricordato se la stessa amministrazione
Noi diciamo che non è in grado di vigilare controllare i suoi Cerveno i suoi compiti il rischio che non sia poi neanche in grado di svolgerli senza la concessione cioè come gestore diretto della e dei beni dei beni sovrani
Ora d'appartenenza pubblica necessaria
Il secondo punto che volevo trattare ripeto è stato ampiamente trattato cioè mi ero ripromesso di racconta
Tale ma l'ha fatto ovviamente in modo esaustivo Daniela Daniele Di Sabato no il contenuto
Delle disposizioni del dello schema che avevamo alla fine
Partorito con anche il regime no qui è stato detto prima un un elenco esemplificativo di di beni appartenenti a questa categoria e un regime che
Mi pare sia stato detto ma
Ricalca ricalca molto il regime dei vecchi vede matite chine
E c'è ancora il demanio noi
Non so perché perché in commissione noi no ragionavamo nel senso di vecchie categorie quindi ancora oggi devo dire così però diciamo il regime previsto per i veri all'appartenenza pubblica necessaria è un regime che ricalca ampiamente il regime dei beni demaniali
Ma anche l'elenco alla fine se togliamo informa viene in mente circospetto delle frequenze non c'era un bene materiale che non c'era ma anche l'elenco dei beni non è tanto distante dal vecchio elenco dei beni del demanio Delvecchio ancora ci sono ripassato dall'elenco delle ottocentoventidue dei beni del demanio e regime
Simile non un circo usucapire diritta non alienabilità eccetera no qui c'è un regime che ricalca quello dei beni demaniali
Ecco possiamo dire questo però e qui piano piano mi arrivo mi avvicino al terzo punto che a ben vedere la categoria del demanio risulterebbe scomposta
Tra bene l'appartenenza necessaria e beni comuni sto dicendo una cosa impropria
Però ci rendiamo subito conto che per esempio le acque
Non sono tra il bene e l'appartenenza pubblica necessaria nell'Elenco elenco esemplificativo però non ci sono solo le acque chiaramente fra i beni comuni torrenti fiumi laghi e acque
Quindi cosa succede succede che mi pare questo è una delle dei dei dei prodotti a cui siamo arrivati
La casa per la categoria del demanio viene in qualche modo
Va ripulita da un'ambiguità che essa ha sempre avuto cioè quella di contenere all'interno sia beni come posso dire che soddisfano interessi dello Stato della persona giuridica Stato dei poteri pubblici sia bene invece che soddisfano bisogni fondamentali diritti fondamentali delle persone della collettività quindi no l'idea è quella di asciugare in qualche modo la categoria del demanio e andando a mettere l'idea d'appartenenza pubblica necessaria beni che in realtà dovrebbero essere strumentali doloso allo svolgimento di funzioni pubbliche ma non di diretta fruizione e di interesse direttamente collettivo questo mi pare un elemento che si può vedere anche se poi ripeto adesso tornerò sul tema dei rapporti tra Bene appartenenza pubblica necessaria ed ENI e beni comuni
L'altra considerazione che volevo fare prima di arrivare al terzo e ultimo punto e che
Guardiamolo ora giustamente Ugo ciò ancora cinque sei minuti dovrei ce la faccio l'alta considerazione che voglio fare questa che parlare di bene d'appartenenza pubblica necessaria non significa soltanto a mio modo di vedere
Sulla base delle coordinate costituzionali attuali soprattutto quelle successive al due mila e uno ragionare in termini di sussidiarietà orizzontale che è anche un tema evidente che però non era stato forse io non ho un ricordo preciso o forse si era deciso di stralciarlo all'epoca di sussidiarietà verticale nel senso quasi dice bene no i beni all'appartenenza pubblica necessaria
Sono beni abbiamo detto che soddisfa l'interesse generale fondamentale la cui cura discende dalle pro capite dello Stato e degli enti pubblici territoriali altri enti pubblici territoriali penso alla sussidiarietà verticale penso all'articolo centodiciotto della Costituzione
E chiaro che vi è anche un tema che non è secondario
Che non risulta dallo schema questo non significa che dovesse essere trattato ma voglio dire se si riuscirà a far partire come auspicabile la riforma bisogna anche tenere conto del tema della distribuzione delle funzioni da diversi enti territoriali e quindi anche di distribuzione dell'appartenenza pubblica tra i diversi enti territoriali dove una delle questioni aperte
E da una parte la la mancata attuazione del federalismo demaniale di fatto perché il federalismo demaniale successivo nei testi legislativi a al nostro lavoro è in parte rimasto inattuato in parte
E qui bisognerà cercare di rimediare a questo da una parte
E e dall'altra anche affrontare forse ma in sede immagino di decreto delegato rispetto a una legge delega che è l'oggetto dello schema
Risolvere anche i problemi numerosi che ci sono ancora ci sono oggi derivanti dal fatto che in alcuni ambiti lei funzioni
Amministrative sono in capo agli enti che non sono proprietari dei beni
Su cui le sue funzioni vengono svolte cioè esistono delle situazioni penso in particolare al demanio idrico in cui la proprietà dei beni è diverso all'appartenenza del bene è in capo a un soggetto che è diverso da quello che svolge le funzioni con una serie di problemi che sarebbe forse occasione sarebbe forse il caso di risolvere in occasione di attuazione della riforma infine dicevo
Il terzo e ultimo punto ma su questo stato rapido
Che rapporto c'è tra la categoria di piene d'appartenenza pubbliche necessarie beni comuni poveretta io mi sono posto una domanda questo no è bello poi tornare a rivedere le cose su cui avevamo lavorato cercare di
Qui fare dei passi in avanti eventualmente e io mi sono chiesto ma
E non ha un chiaro ricordo di come affrontammo questo tema ma le acque
Sarà questo uomini comuni ma lui oggi abbiamo detto più volte che i beni comuni hanno un'appartenenza è rilevante bene comune o uguale non rileva l'appartenenza rileva il regime ma allora è mai possibile che all'esito è un po'un paradosso sembrerebbe un paradosso quello che ma è un paradosso quello che sto per dire all'esito dell'approvazione dello schema di disegno di legge delega e ci sia la possibilità che le acque
Sostanzialmente sì siano beni comuni ma tornino a essere beni che possono essere privatizzati no insorse no dico lo no e e e questo è è un paradosso evidentemente quasi una provocazione in realtà a me pare evidente che vede l'appartenenza pubblica necessaria possano essere per i Comuni
E viceversa mi pare a scoppio che le acque saranno
Magari proprio non tutte sulle acque minori personalmente si possono fare anche dei ragionamenti ma so che non tutti magari siamo d'accordo però è evidente che le acque saranno bene l'appartenenza pubblica necessari e al contempo beni comuni
Mi si potrebbe dire sì ma che che che significa sta duplicazione no si potrebbe obiettare questo ma secondo me non è una duplicazione né incoerente né inutile
Perché il regime dei beni comuni è un regime che si aggiunge al regime proprietario sentendo dire
Pensate alle azioni collettive per fare un esempio pensiamo proprio quelle pronunce alla pronuncia della Cassazione che è stata più volte citata oggi in primis da Guido Alpa stamattina quello sulle valli da pesca della laguna veneta dalla laguna di Venezia e quindi è evidente che no la cassazione lo dice lì siamo rete si parla di demanio Mancini c'è demanio e quindi sicuramente risponde ha un interesse dell'ente vi è l'appartenenza pubblica dell'ente pubblico all'ente pubblico ma vi sono anche su quel bene diritti collettivi
No azionabili quindi attraverso le forme attraverso le quali si possono azionari diritti collettivi allora se è così a me pare che non solo sia possibile ma in alcuni casi si è anche auspicabile che vi sia una convergenza di regimi e alcuni beni possano essere al tempo stesso bene d'appartenenza pubblica necessaria ma anche per i Comuni questo tra l'altro conferma la tesi
Il bene comune la categoria bene comune e non è una categoria di persone di bene pubblico mai qualcos'altro che identifica un regime è applicabile tanto e bene l'appartenenza pubblica necessaria quanto ai beni privati
Pubblici non sono non so se questo è qualcosa su cui si potrà tornare a riflettere ma mi sembra mi sembra un aspetto interessante e anche persuasivo proprio rispetto alla tenuta della tripartizione
Io penso di essere uscito sì
Venti minuti a chiudere ringrazio ancora che fin qui ha indicato
Abbiamo questo punto di senz'altro d'accordo la favola largo inviterei
Ulteriori ulteriori sezione senza dell'escussione salvo che non ci sia un'insurrezione popolare per voler dire qualche cosa
Ritiro di più proprio proprio dove produrre proprio facciamo allora proprio cinque minuti fa bene un paio di domande
Poi
Dalle tutti sanno medico quindi per me è il tema della salute
Capite bene che è un tema primario mi sarei volentieri collegata alla sezione precedente
Ed è un tema a me caro ovviamente sono medico dell'emergenza tra l'altro quindi sono abitata risale opere immediatamente le cose possibilmente quindi sarà anche molta rapida nell'esposizione
La salute tra l'altro non ho non solo malattia come molti possono interpretare la salute ambiente e la salute lavoro per chi come noi ci lavora il stamattina è stato fatto anche un il caso di operatori che sono stati sospesi per aver denunciato alcune cose che non vanno nella sanità pubblica
A la salute anche casa
Perché credetemi quando io entrai in una casa e troppo il salnitro alle pareti
A come si vede che io mi mi tenta io posso risolvere in quel momento il caso della dell'attacco acuto di asma no
Con i farmaci e poi
Posso portare il paziente in ospedale per pari di respirare tra virgolette un'aria diversa che non sia il salnitro quindi io per me salute proprio è anche cultura sanitaria cultura sanitaria che si ricollega a quello che diceva prima il il moderatore dalla sessione precedente perché se tutti noi siamo informati
Adeguatamente no si può risparmiare molto cioè noi come medici possiamo fare il nostro lavoro
Far guadagnare tutti ma allo stesso tempo l'informazione e l'educazione sanitaria ci permetterebbe di migliorare poi in e e il invecchiare
Senza troppe patologie pluri quelle che vengono dette pluri Patel regia che consumano
Ovviamente saldi è e cose però potremmo migliorare tutti cioè tutto l'arco della nostra vita
Poi a parte il discorso della salute in in questi inteso in questa in questa sei era molto ampia
Io sono anche faccio parte del comitato beni comuni Roma dodici per il Forlanini e quindi pongo qui Frei i beni comuni tutti gli ospedali dismessi perché non è solo il Forlanini a Roma ai c'abbiamo i San Giacomo c'abbiamo il Santa Maria della Pietà
E la politica non ascolta per cui io chiederei agli accademici
Di farsi portavoce io sicuramente insieme al al nostro Comitato stamattina eravamo di più
Ha raccoglieremo le firme perché ci teniamo mai già lavoriamo come comitato no per i beni comuni
E gli ospedali dismessi sono un bene comune che vanno restituiti alla collettività abbiamo dovuto far ricorso noi per rifornire ricorrere al TAR
Non so se mi spiego anch'
E speriamo che ci siano tante occasioni discussione di questi termini un po'in tutto il Paese vogliamo i prossimi nei prossimi mesi e questo l'ospizio proprio questo professore non soltanto la pipa prevista di un costruzione intellettuale importante ed è sopra fa quel tocco anche provato obiezioni lo diceva Pistorio ma deve ricca delle sue opere vogliono un cammino trio alfabetizzazione collettivo su questi temi porterà per l'humus politico e culturale necessario
Do la parola quelle conclusioni prospettico del nostro lavoro Ruggero Ruggero Vito il compagno calcolo che avrà
Grazie lungo buonasera
Tutte a tutti
Lungo diciamo inventato questa formulazione conclusioni prospetti epiteti un concludo nulla
Non sarei in grado di concludere una giornata così ricca piena di di di di pressioni datigli appunto prospettici ci siamo rivisti
Dopo diversi anni molti di noi c'eravamo frequentati in questi anni ma l'idea è quella di oggi rilanciare o di rilanciare un progetto
Forte
Un progetto forte che
Che non è partito nella sua Commissione Rodotà saltare ben prima Leo direi che forse l'atto costitutivo di questo progetto punto di vista politico protesta sociale culturale lo vedeva più in Genova due mila uno
Genova due mila uno e il momento in cui si è parlato tanto oggi di sovranità sovranità popolare il momento in cui la sovranità popolare non viene più declinato solo e unicamente rispetta la sovranità statuale alla sovranità parlamentare nel momento in cui l'articolo uno viene declinato in una media più ampia
Non solo ostaggio della democrazia della rappresentanza o della rappresentatività ma invece dove
Più soggetti cominciano sempre più ad essere coinvolti nella determinazione dell'indirizzo politico cioè Seattle Davos
Genova
Genova due mila uno ci sono stati dei convegni importanti prima a Napoli ci fu quello voglio ricordare voluto fortemente
L'avvocato Gerardo Marotta distrutti dai nostri filosofici gli assi sei Palazzo Marigliano un convegno per i comuni in cui partecipo anche un lungo
Insomma dove ci troviamo in presenza ci troviamo oggi in presenza di una categoria giuridica che insiste
Tu dicevi Felletti giusto ci troviamo oggi in presenza appunto Jussi di un di un diritto che esiste
Un diritto che esiste e la cosa anomala diciamo così ma molto interessante
Che questo diritto parte dal basso ma parte dal basso tra insomma se gli strumenti
Cioè come se diciamo così la la stessa giurisprudenza non si sia riferite in chiave interpretativa alla legge ma si sia riferite invece a dei processi partiti dal basso delle stanziati dal basso
Cioè quando si fa riferimento alla alle stesse sentenze la Cassazione del due mila undici manca tutta la se gli altri dati giurisprudenziali che ci sono e spesso si fa riferimento a fatti si fa riferimento a delle istanze quindi è come se ci fosse un collegamento molto interessante che si è creato tra democrazia partecipativa democrazia pro di prossimità anche perché non ci dimentichiamo che
Esiste la categoria giuridica e beni comuni in tanti Statuti comunali persiste anche in leggi regionali
Sempre la legge regioni pure della regione Toscana fa riferimento è spesso proprio la categoria dei riverberi comuni quindi un processo questo particolarmente particolarmente interessante
Ora
Noi oggi diciamo abbiamo pensato di rilanciare il disegno di legge delega
Elaborato dieci anni fa dalla Commissione
Rodotà e abbiamo pensato di rilanciarla presso l'istituto costituzionale abbiamo pensato di rilanciarlo attraverso la legge di iniziativa popolare no un istituto previsto dall'articolo settantuno
Secondo comma
Qual era il senso più profondo diciamo di quel Progetto ora abbiamo ascoltato delle relazioni particolarmente interessante tra l'altro alcune ho già pronto un contributo anche nuovo rispetto alla riflessione dice va qual era proprio nel senso più profondo diciamo di quel progetto elaborato e dieci anni fa
E principalmente nasceva dall'esigenza di tutelare beni pubblici di tutelare i servizi pubblici
I servizi pubblici di interesse economico generale servizi pubblici locali di tutelare i diritti collettivi direttamente riconducibile ai beni e servizi scrissi e di tutelarli proprio dalla svendita neo liberale neoliberista
Cioè
Era proprio un progetto diciamo io non esito a dire è un progetto a difesa della democrazia stessa e di quel concetto di sovranità popolare declinato non solo attraverso la democrazia e rappresentanza
Attraverso appunto democrazia di prossimità democrazia locale se partecipativa democrazie
Non lo vogliamo fare dunque attraverso un istituto di democrazia diretta presso istituti di democrazia partecipativa
Che vuole dare senso a quel concetto di sovranità popolare di democrazia sostanziale
Ma anche diciamo così
Un istituto che in una logica di parlamentarismo nel senso di degenerazione del sistema parlamentare il monopolio della democrazia della rappresentanza ecco è un istituto dobbiamo dirlo che è stato ignorato
L'istituto delle dell'iniziativa popolare iniziativa legislativa è stato ignorato l'articolo settantuno secondo comma
E noi vogliamo appunto si vuole proprio un diritto dal basso
Un fenomeno che tra l'altro
Sta mettendo come dicevo prima sempre più in contatto l'attività giurisdizionale la giurisprudenza proprio con la democrazia diretta partecipative locale piuttosto che con la rappresentanza
Si pensi a quel tutte o le numerose sentenze cucciolo prima ma tutte quelle esperienze ovviamente particolarmente interessanti legate alle realtà locali
Ora
L'istituto cui noi facciamo riferimento a leggi di iniziativa popolare iniziativa Egidio attiva vede è un istituto che già Mortati Assemblea costituente aveva detto in maniera chiara e Medea precisa aveva detto badate se
La legge d'iniziativa popolare
Non dovesse essere in qualche modo oggetto di riflessione o addirittura di voto contrario in Parlamento questo dovrebbe portare ad un'istanza referendaria dovrebbe portare ad un referendum successivo preferendo di natura consultiva
Ora questi in parte
Questa proposta non passò adesso diciamo nella attua ci sono delle proposte che vanno in questo senso si parla di una legge di iniziativa popolare rinforzata modiche appunto l'articolo settantuno secondo comma
Ci sono delle ipotesi appunto raccolte cinquecento mila firme
Però ecco il punto oggi un altro noi abbiamo dei precedenti importanti
Abbiamo dei precedenti importanti perché nel nel due mila sei due mila sette
Proprio a seguito di quel grande movimento che partiva da Genova e quindi quella grande esigenza di partecipazione da parte dei movimenti di strutture destrutturate quindi al di fuori e al di là dei partiti politici
Quello ecco portò ad un disegno di apporto di una da una iniziativa legislativa popolare
Di grandissima rilevanza furono raccolti più di cinquecento mila firme mezzo milione di firme per una legge popolare che già si contrapponeva a dei processi di privatizzazione che avevano ben anticipato il decreto Ronchi del due mila otto
Fini nelle mani quella quell'iniziativa legislativa popolare purtroppo finì nelle mani di un parlamentare che era più interessato all'agopuntura piuttosto che a questi temi
Mi pare si chiamasse Scilipoti
E diciamo quel disegno poi finì in qualche cassetto
Perduto in qualche cassetto però però quel Progetto forte di condivisione di consapevolezza di partecipazione legata due presupposti fondativi perché vedete
Si può parlare di partecipazione consapevole solo se vi sono due fasi che anticipano la partecipazione
Ed è un processo di informazione libera forte è un processo di formazione permanente cioè se noi siamo convinti di sottoporci a un processo di formazione permanente cioè di conoscenza diffusa e questo aiuta e questo è stato
Questo è stato perché perché quel Progetto di iniziativa popolare poi riusciti
A costituire la base a costituire il fondamento nel due mila dieci nel due mila undici ha che ventisette milioni di cittadini andassero
Dodici il tredici giugno o l'undici dodici giugno del due mila undici a votare contro un progetto di privatizzazione selvaggia ricordiamo non solo dell'acqua ma di tutti i servizi pubblici locali sociale una base dietro
Ecco il collegamento forte
No tra un possesso TG crescita collettiva di consapevolezza collettiva di condivisione che portò poi al progetto riprenda quel progetto e fine Dario
Che venne appunto Pizzi dagli Giotto in una forma fantastica cuntista Qualitel quantitativo e che poi è stato questa storia di nostri giorni cessato è stato fortemente
Fortemente
Boicottato è stato boicottato Sadat non soltanto non è stato attuato quel progetto d'iniziativa del penale ma addirittura ci sono state una serie di interventi legislativi sono andati con cui abbiamo dovuto anche per mandato con altre Regioni impugnare gli atti che Ventura si contrapponevano
A quel progetto
E andare in Corte ottenere un'altra volta l'affermazione del vincolo referendario e ancora del decreto Madia che sostanzialmente riproduceva un progetto di privatizzazione in parte tra l'altro anche acclarato al Consiglio di Stato che dice il vincolo referendario
Scade come un qualsiasi prodotto merceologico dopo cinque anni come sempre se la sovranità popolare insolita
Dei cittadini come dire scadesse con una bustarella
Cosa ci si aspetta
Cosa ci si aspetta dalla dal rilancio dei lavori della commissione
Attraverso la legge di di iniziativa popolare
Perché ripartire da quel testo ovviamente un testo ripartiamo da quel testo che ha un valore simbolico ma è evidente che poi l'auspicio perché siepi un processo legislativo abitualmente anch'passati dieci anni
Polizza sui campi minori una dopo comunque considera quella proprio ripartire un testo che vi sia un suo col storico sul valore simbolico
Perché perché la disciplina si è detto bene oggi ampiamente nelle ricchissime relazioni di oggi
Spero uccisa Branca un Progetto ma credo di pur di pubblicare poi questi atti perché tale ricchezza
Sì
Ecco perché la disciplina perché la disciplina
Del demanio perché la disciplina della proprietà pubblica la disciplina dei beni pubblici tra Codice Civile novecentoquarantadue e norme speciali ecco non è stata in grado quella disciplina di tutelare i beni cittadini
Contribuendo invece a volte proprio alla deprezzamento al depauperamento e al saccheggio delle risorse di infrastrutture e di servizi pubblici senza alcun beneficio per i cittadini
Perché perché è necessario perché il necessario poniamocelo come interrogativo non ce lo siamo posti mai perché è necessario introdurre la categoria giuridica dei beni comuni risorse naturali la terra l'acqua l'aria
Perché è necessario introdurre
La categoria giuridica dei beni sociali ricerca istruzione lavoro Salute come diceva prima bene lei perché è necessario introdurre lo chiamo ben sovrani e perfido sin dall'inizio il più
Perché perché perché è necessario introdursi paranco riso benissimo ma si parla di di attuazione dell'articolo Heather beni sovrani quindi infrastrutture servizi pubblici essenziali
Perché tutto questo anche come attuazione della Costituzione
Ma anche quale risposta alla neoliberismo al neo liberalismo quale risposta al capitalismo finanziario
Queste sicché non trovano spazio nella nostra costituzione
E allora innanzitutto l'intento oggi qui
L'Accademia dei Lincei è proprio quello di aprire un dibattito forte
A petto
Inclusivo quanto più possibile ovviamente
Politico nel nostro Paese
Che evidenzi stesse in grado che sia in grado di evidenziare come i processi di privatizzazione non hanno portato i benefici che si si immagina
Come le politiche neo liberista
Stanno vanta stanno e hanno vampirizzato il nostro paese
Uno dei risultati favorevoli no a più riprese sbandierato diciamo dai fautori delle privatizzazioni
Riguarda i cosiddetti benefici stessi
Sul debito pubblico del Paese l'aspetto più volte l'utilizzo come dire finanziario legato alla svendita
Avendo gli introiti delle dismissioni appunto ridotto il rapporto debito PIL nel periodo novantadue novanta due mila quattro con risparmi in conto interessi di circa trentotto miliardi
Ma è una pura illusione
Si è detto che abbiamo detto diciamo lo diremo che si tratta di una pura illusione una illusione sia quantitativa che qualitativa
Perché se nel nell'immediato si sono avute appunto delle entrate peraltro irrisorie rispetto al progetto
Se confrontate appunto all'etica del debito pubblico nel medio e lungo periodo le privatizzazioni hanno privato lo Stato queste sotto l'occhio di tutti
Di importanti entrate di cassa
Hanno privato lo stato di assetti industriali
Hanno privato lo Stato di assetti industriali che rappresentavano la spina dorsale della nostra economia pubblica realizzati con la base della fiscalità pubblica della Scala della fiscalità generale
Ossatura fondativa del nostro Stato del welfare hanno impoverito il sistema di welfare che in parte si reggeva proprio su di essi
Una pura illusione
Se l'obiettivo dichiarato delle privatizzazione era quello di mettere in atto una liberalizzazione dell'attività economica favorendo il mito della libera concorrenza
Qual è il risultato
Risultato più evidente è stata la consegna a monopoli privati di attività e servizi gestiti precedentemente al pubblico poco e nulla legato alla concorrenza ma il passaggio da Monopoli
Pubblicità monopoli privati quello che Einaudi
In corner in Assemblea Costituente disse chiaramente ragionando sull'articolo quarantatré della Costituzione vi sia una delle cose peggiori ed era un liberale una delle cose peggiori che possa succedere e quella che monopoli naturali possano finire nelle mani appunto di monopolisti privati
Questo perché l'obiettivo prioritario appunto dei processi di privatizzazione era in realtà quello di dare un forse impulso diciamo ai mercati finanziari
Come dimostra il fatto appunto che dal novantadue al due mila sette la la capitalizzazione del mercato borsistico domestico sia cresciuto di sette volte il volume degli scambi sia aumentato di ottantacinque boh
L'impatto sociale e molto forte è stato decisamente pesante è stato l'impatto sociale delle privatizzazioni sul versante dell'occupazione
E c'è stato un abbassamento del del della qualità del servizio
Nel mondo del lavoro nel mondo del lavoro le privatizzazioni hanno inciso negativamente sia sul profilo quantitativo che qualitativo in particolare penso al settore dei trasporti nel settore delle infrastrutture
I cittadini si o trovarmi di fronte a un peggioramento della della qualità della del servizio
Emblematico il caso più citato revocato oggi delle concessioni autostradali
Basti pensare che emblematico il caso dato strada c'è un vero e proprio regalo lo sappiamo
Purtroppo ce ne parla ora in maniera più incisiva dopo la vicenda tragica diciamo di Genova vero e proprio regalo al gruppo Benetton e ottenuto una sostanzialmente una rendita garantita con un rischio imprenditoriale pressoché nullo
Non c'è tanta neutralità sull'istituto concessorio qui qua è un ripensamento Mauro quater dell'istituto concessori in quanto tale possiamo essere secondo me neutrali rispetto all'istituto conciso va ripensato
Più che governato va ripensato perché se no altrimenti cade dietro la neutralità dicendo che può essere un buono o può essere
La tragedia del ponte ponte Morandi attirato l'attenzione proprio sul ruolo proprio delle concessioni
Ma quindi era già tutto chiaro dieci anni fa probabilmente i figlioli leggendo un goccio sonorità che stamattina
Leggendo gli articoli che ci hanno portato rileggendo rileggendo quei lavori che paghiamo pubblicato ebbe insomma non forse una serie di cose ne avevamo abbastanza anzi ammucchiare dieci anni fa
Era prima della crisi finanziaria del due mila sette che le cominciamo a lavorare nella nella nell'aprile del due mila sette la crisi scoppia nell'estate due mila sette
E quindi già dieci anni fa era chiaro
Il progetto di devastazione era chiaro
Perché le categorie che noi ponemmo le categorie poste dalla Commissione Rodotà ebbe avevano ben individuato come gli istituti del Codice civile del quarantadue relative ai beni pubblici non fossero in grado di contenere il disarmo
E non fossero in grado di resistere alle privatizzazioni selvagge selvagge e allora ripartiamo da lì un progetto a petto condiviso
Che sia in grado diciamo di costituire una mobilitazione forte intorno ad un progetto di svuotamento di dire non solo di beni ma di diritti
Collegati i beni
Siamo ben consapevoli che ho detto all'inizio
E questo perché l'istituto dell'iniziativa popolare lo sappiamo che l'istituto dell'iniziativa popolare è considerato è stato considerato uno strumento del
Ma siamo certi però
Ma siamo certi
Che il ricorso a tale istituto abbia consentito spesso il nostro Paese come dicevo prima di aprire un dibattito importante
Si riparte dal ripartiamo da lì
Vedere ripartiamo con un obiettivo chiaro forte
Quello di raccogliere non le
Richieste cinquanta mila firme che voleva costituzionale ripartiamo con un obiettivo forte ambizioso
Un milione di
Io credo che ce la possiamo fare
Io credo che questo sia l'occasione per riflettere in senso ampio si dove cominciamo dove ci ha portato il neoliberismo che non trova spazio la nostra cultura democratica nostra costituzione
E soprattutto quindi l'obiettivo e porre quale priorità nell'agenda politica del governo e del Parlamento
I beni pubblici i servizi pubblici essenziali la tenuta io dico in senso ampio dello Stato democratico la tutela dei diritti fondamentali
Beni e servizi che sono assolutamente estranei alla logica del mercato ma che sono orientati
Esclusivamente alla tutela dei diritti fondamentali grazie