Italia, Europa: un nuovo riformismo

Possiamo
A cominciare
Questo convegno
Innanzitutto
Ringraziando il Rettore della Sapienza
Che ci sia
Concesso questa una e
Il presente
Che
Immagino avvertano
L'importanza
Del tema del convegno
E del momento storico che stiamo attraversante
Per la verità
Questo convegno può sembrare
Una cosa strana data anche la relativa eterogeneità
Delle associazioni che lo hanno
Promosso
Però se ci pensiamo bene
La cosa strana
E che convegni di questo genere
Non se ne fanno
In questo momento
Si pensa
Di
Risolvere
I problemi politici e istituzionali
In cui si trova il nostro Paese
Con qualche spallata
Ma le spallate non sempre riesco
Ieri per esempio
Qui a Roma
Non è riuscita la spallata
Che avrebbe dovuto
Più ancora che
Modificare
L'assetto del trasporto pubblico
Dare un segnale non positivo
All'amministrazione comunale
Si pensa
Di
Aspettare
Che siano
I mercati
A mettere in difficoltà
Lo scenario politico che si è creato dopo le elezioni del quattro marzo
Ma questa
E l'opposizione del malaugurio non
Certo una base su cui avviare un nuovo ciclo
La verità e che invece si tratta proprio di avviare un nuovo ciclo
Nel nostro sistema politico
E per questo dicevo che
Sarebbe stato strano
Non aveva un'iniziativa di questo genere sarebbe strano che non ce ne fossero altre
Perché un ciclo si è chiuso
Un ciclo che curato
Venticinque anni
Cinque più del fascismo per capirci
Un ciclo si è chiuso
Ed è bene
Che
Chi è risultato alla fine
Spaesato rispetto
A una sconfitta elettorale
Che non ha precedenti e non ha eguali
Nella storia repubblicana
Sì ferme
Ragionare
Ad occhi bassi
Su quello che è successo perché il problema
Non è
Che chi adesso sta al Governo sbaglia i congiuntivi
E sbaglia anche tante altre cose
Della grammatica istituzionale
Il problema è capire
Come mai
Chi sbaglia i congiuntivi
Ha mandato a casa
Tanti Totti che i congiuntivi non li sbaglia
E che conoscono alla perfezione
Non solo la grammatica ma anche la sintassi
Delle nostre istituzioni
E allora dicevo
Occhi bassi
Per
Non subire ancora
Gli abbagli che ci hanno portato
Alla situazione in cui ci troviamo
E che sono molti
Innanzitutto
L'abbaglio
Della via giudiziaria alla riforma
Del sistema politico
La settimana scorsa
Chi aspettava con ansia una condanna della sindaca di Roma
è rimasto deluso
E però nel corso della legislatura passata
Gli echi e non solo gli echi
Della via giudiziaria
Hanno prodotto i loro effetti basti pensare che nel corso della scorsa legislatura il capo dell'opposizione è stato espulso dal Parlamento per via giudiziaria
Il che non ha favorito
Uno sviluppo regolare della legislatura
Altri abbagli
Ci hanno un po'ha cercato nel corso
Di questi venticinque
Per esempio quello
Secondo il quale
La fine
Delle ideologia del Novecento
Significava la fine delle idee in politica
E così via
Quindi
Questo convegno è un primo passo
Proprio per riflettere su quelle che sono state le carenze del riformismo
Nel nell'ultimo quarto di secolo non negli ultimi mezzi
E per tentare di avviare un percorso per giungere un nuovo riformismo
Io do subito la parola a Raffaele Morese per una relazione di base e poi proseguiamo i nostri lavori grazie
Anche io ringrazio il rettore di averci concesso questa opportunità e ringrazio tutti gli studenti che hanno accettato di trascorre queste ore con noi
Spero che sia anche una partecipazione attiva come vi spiegheranno immediatamente dopo la mia relazione
Ringrazio tutti i miei libri
Amici con con cui abbiamo lavorato alla realizzazione di questa iniziativa
E io hanno un cannone loro faccio questa relazione
A mio avviso il barometro dell'Italia segnala una pericolosa tendenza all'autolesionismo
E siccome se si fa un convegno bisogni uscirne sempre qua qualche speranza spero che nel prosieguo non
Sì sì si intravede la accordi di nella discussione che faremo
Però penso che prima di addentrarci per cercare un bando la cui aggrapparci per
è opportuno soffermarci su ciò che accade nel mondo perché da esso non si può prescindere
Presidente cinque minuti prima delle dieci e mezza mi avvertì
Innanzitutto è in forte ripresa il clima di tensione internazionale
Stamattina ho letto una dichiarazione di Macron per la celebrazione dei cento anni dalla prima guerra mondiale che è mia impressionate l'unica citazione che faccio
Ha detto nel suo discorso
Ai cento capi di Stato che erano lì presenti dipenda da noi fare in modo che questa immagine venga intrapresa in futuro come il simbolo di una pace duratura tra nazioni
E non con la come la fotografia di un ultimo momento di unità prima che il mondo precipiti di nuovo nel disordine
Se io sono stato un po'pessimista
Lui mi sembra che aggiunge
Una buona una buona dose
E infatti le guerre locali
E infatti le guerre locali non finiscono mai a unica finale beneficio dell'industria degli armamenti
In più dopo l'annuncio di tram di stracciare l'accordo con la Russia sulla non proliferazione delle armi nucleari quell'industria certamente brindato Haddon Pérignon
E ciò mentre milioni di persone sono ridotte in condizioni disumane una parte consistente DS sogna e tre M per raggiungere paesi più sicuri e possibilmente accoglienti
Collo non ridotto praticamente all'immobilismo per il gioco perverso dei veti incrociati
Con le diplomazie avesse afono e dagli interessi nazionali dalle grandi potenze
E i tavoli della pace boicottati o disertate
La terza guerra mondiale per dirla con papa Francesco
Procede con passo da montagna ma va avanti senza sosta
Soltanto l'iniziativa umanitaria di alcune agenzie internazionali di tanta venne gente
Delle comunità religiose più volonterosi e di alcuni Stati sensibili sta ancora attendendo aperta la finestra sulla speranza di contenere i fenomeni distruttive ed evitare il peggio
Inoltre il mondo guarda ancora in modo distratto e galoppante disastro ambientale
Tranne gli azionisti al potere
E documentato in ma impotenti ecologisti celti e di economia circolare di nuove divisioni dall'organizzazione dalla città e dalle campagne oltre che dei luoghi di lavoro
Fanno una fatica terribile ad affermarsi prima culturalmente poi concretamente con il risultato che la dimensione globale del fenomeno non trova antidoti sovranazionali capaci di attuare i cambiamenti necessari
Quelli nazionali ove ci sono avanzano timidamente e da simmetricamente chissà cosa deve succedere ancora perché l'accordo di Parigi del due mila quindici di acquisti di Gorée consenso unanime
Il mondo inoltre è sempre più condizionata da una globalizzazione che è mezza madre e mezza matrigna
Miliardi di persone sono uscite dalla povertà assoluta anche per effetto delle liberalizzazioni del mercato e dei commerci
Ma nello stesso tempo una moltitudine di persone scivolata da un minimo di livello di benessere verso la povertà
Sommando sia i poveri già esistenti
Queste avvenuto soprattutto nei Paesi a capitalismo evoluto
In questi termini disuguaglianze sono cresciute
Nuove oligarchie si sono imposte nuovi agglomerati di emarginati si sono formati
Tutti nel segno della finanziarizzazione dell'economia mondiale
I Paesi hanno perso la loro capacità di ridistribuire la ricchezza favorendo così egemonie multinazionali di soggetti spesso inaffondabile dalle leggi nazionali
E così che la sovranità dello Stato è decaduta dà piena a marginale
Il sovrano Isma'di nuovo conio e sono una specie di residuo di nobiltà decaduta
Il mondo infine deve fare i conti con l'evoluzione dell'intelligenza artificiale
Ogni tentativo luddista prestata in passato condannato all'insuccesso e lo sarebbe anche ora
Ormai siamo alla fabbrica che produce robot attraverso robot
Ma un atteggiamento
Passivo di fronte all'avanzata di questa rivoluzione postindustriale è un suicidio soprattutto per la dignità delle persone
La tecnologia può consentire balzi formidabile alla produttività dell'agire umano
Ma può anche sopra farlo mettendo a rischio le stesse relazioni tra le persone
Già stiamo sperimentando che la spersonalizzazione del produrre si trasferisce fino alla vita privata
I valori e i costumi sono messi a dura prova
Quindi la fatica di trovare nuovi equilibri può essere soddisfatta se non si considera residuali il lavoro umano se si accompagnano le persone
Con un sapere continua se il lavoratore coinvolto nella distribuzione del valore aggiunto che l'innovazione produce in termini reddituali occupazionali professionali e decisionali
Dunque il mondo Stato profondamente cambiando
Viviamo un tempo di passaggio tra quello che muore quello che nasce può produrre acuti confronti che non sono estranee al tema che abbiamo scelto
Infatti se il pendolo dalla storia anche nel nostro Paese si spinge sempre più verso obiettivi scelti comportamenti ostativi delle libertà democratiche degli spazi di pluralismo dei diritti civili
E favorisce l'avventurismo economico e politico vuol dire che il riformismo
Che ha condizionato positivamente la scena dalla nostra vita repubblicana ha esaurito il suo fascino
Ma del riformismo come cultura politica e capacità gestionale non se ne può fare a meno
Serve ancora oggi per accompagnare quel passaggio complicato tra vecchio e nuovo per governare il mutamento delle vicende collettive nel rispetto di quelle personali
Ci vuole una piattaforma nuova senza accantonare i valori fondanti uguaglianza solidarietà giustizia partecipazione democrazia
Non basta a distinguersi dai momentaneamente vincente in termini valoriali
Ma ha sempre fatto
Se no non si finisce nella barbarie
Ma ci vogliono politiche nuove per ricostruire un sentimento di fiducia con e tra le persone da quelle più marginalizzate a quelle più protetta
Accanto a queste politiche ovviamente vanno ripristinate con urgenza la credibilità delle leadership che le propongono e l'opzione per modalità di coinvolgimento che risultino seriamente attrattivi
I terreni su cui cimentarsi sono diventati tanti ma l'agenda di questo tempo ci consegna tre questioni decisive
Innanzitutto come assicurare a qualsiasi paese ma in particolarmente al nostro la tenuta della coesione sociale
In secondo luogo quale prospettive quale peso occorra assegnato al lavoro in Italia
Infine rafforzare l'Europa come perimetro entro il quale benessere e libertà democrazia possono riguardare il maggior numero possibile dei cittadini del continente quindi anche agli italiani
Senza uno sforzo collettivo a partire dalle espressioni dalla società civile non si potranno scalzare culture politica fondamentalmente regressive
Sono quelle che caratterizzano l'attuale governo
Non sono classicamente di destra
Il che la rende più e non meno inquietanti
La destra più vicina nel tempo che abbiamo conosciuta si era fermata alla soglia del non metteremo le mani in tasca
I le Castella ti si spingono oltre e promettono
Vi becchiamo i soldi in tasca
In qualsiasi forma e a qualsiasi costo
E non a quattro gatti ma milioni di persone
Il buon senso induce a pensare che si stia né inoltrando senza traccia di gradualismo nel territorio dalla fantascienza
Ma nessuna meraviglia che il consenso popolare sia ampio
Anche i più scettici
Tra quelli che hanno dato credito adesso il quattro marzo scorso sono portati ad assicurare il beneficio d'inventario a chi dice basta austerità e quindi stanno a vedere
Comunque finirà la vicenda dalla legge di stabilità i danni economici sono già significativi in termini di credibilità dell'Italia dei numerosità delle scelte
Ma soprattutto i danni sociali rischiano l'irreparabile ITA
Le loro scelte sono figlia di un'impostazione corporativa della politica con la pretesa che la somma difendo il felicità parziali
Ammesso che riescano a mantenere le promesse faccia la felicità di un Paese
Indebitarsi cristianamente per lo sviluppo è un conto
Farlo per con accontentare tacitare i gruppi sociali tra l'altro poco omogenee tra loro è altra cosa
Tra Keynes e Savona
Che sostiene che il condono e una redistribuzione sana della ricchezza e scusandomi con il primo per l'accostamento
E il governo lega stellato pende decisamente verso il secondo
è il paese
C'è un'altra riunione ad Arcore
C'è un'altra riunione da quella parte
Non è che occupato da
Tra il Kaiser salone il governo lega stellato prenda decisamente verso il secondo il Paese scade nell'autolesionismo visto che il ciclo mondiale resta in ripresa l'occupazione in aumento i conti pubblici ereditati sotto controllo
Però non si può stare tranquillo
Se anche la Borsa i mercati finanziari non apprezza né in questo modo di governare non vuol dire che siamo in buona compagnia
La Borsa non è mai stata progressista
I mercati finanziari non hanno mai perseguito il bene comune
Fanno mestieri che mal si conciliano con la solidarietà
Sarebbe un errore da legare ad essi il ruolo di Angelo sterminatore
Ciò che occorre invece costruire rapidamente
Una progettualità alternativa è una unità di intenti tra i vari soggetti sociali e politici che alla teste agli occhi delle persone sappiano ispirare nuove praticabili certezze
La priorità da assegnare alla coesione sociale non è un omaggio al mito dell'uguaglianza delle opportunità del benessere diffuso dalla lotta alle marginalità e piuttosto una sottolineatura di necessità nella nostra situazione
L'individualismo non è sinonimo di personalismo
L'egoismo non è assonanza con la dignità la vecchiaia non può essere soltanto timore dalla solitudine la giovinezza non deve scorrere nell'indifferenza sul futuro
Questi conflitti e queste penosità serpeggia nella nostra società da tempo ma mai come ora possono concludersi a favore del peggio anche se ha mandato di nuovismo abbia alternativi ISMU di orgoglio nazionalistico
La coesione vitale per un Paese con dati gite demografica senza politica efficace per la famiglia ne nasce
Al punto e con lo spread con gli altri Paesi europei e non è allarmante e allarmante perché riguarda il destino delle future generazioni
E la coesione è vitale per un Paese che ha squilibri crescenti specie tra nord e sud tra il centro delle città e periferie con un ascensore sociale che è bloccata al punto che oggi ascoltiamo il vanto dell'ignoranza al potere
Con un impoverimento paradossalmente più reddituale che patrimoniale di un numero crescente di famiglia
Inoltre questa priorità è vitale per non trasformare la povertà in una bomba sociale
Oggi vivono in povertà assoluta più di dieci minori su cento
Il reddito di inclusione sicuramente la migliore misura finora adottata sarebbe una disgrazia se fosse affossata
Anche se soltanto il primo passo ragionata ma da potenziare
è insidiata dal re titolo di cittadinanza che dà misura ultima di una politica contro la povertà balza in primo piano Specchia dalle allodole per i giovani disoccupati
Su ciascuno di questi temi non serve a niente procederà a colpi di interventi spicci ma piuttosto server la definizione di una strategia di risanamento delle lacerazioni che al passato ci convenga ci riconsegna
In particolare per il Mezzogiorno il da vicente Pinter più preoccupante resta quello occupazionale per il quale la cura non è quella di ridefinire priorità produttive tutti i settori possono avere chance di evoluzione
Come si sta verificando in questa fase di ripresa dalla crisi
Ciò che serve tanta formazione orientata nella giusta direzione servizi pubblici di qualità
Dalla sanità all'eco-sostenibilità dei territori dall'amministrazione locale dall'efficienza dell'amministrazione locale alla manutenzione delle infrastrutture
Oltre ovviamente ma sicuramente importante
Rette di eticità dell'agire delle classi dirigenti che tenga sempre più a debita distanza le illegalità e la criminalità
Rilanciare la necessità della coesione sociale significa ricentrare le priorità dell'intervento pubblico e del ruolo essenziale dei corpi intermedi dall'associazionismo del volontariato per favorire i grandi o piccoli progetti di di tessitura dei fili che possano
Tenere insieme intere comunità
E in quest'ambito va collocato alla questione immigrazione
Gestendo trovato complessivamente bene soltanto l'accoglienza però sia realizzato un errore europeo è un regalo al populismo
La speculazione politica sugli sbarchi ha deviato all'opinione pubblica dalla questione più complicata quella dell'integrazione
Troppi immigrati vaganti per città e paesi come fantasmi flussi regolari per troppo tempo verso il resto d'Europa hanno alimentato la percezione non confermata dai dati obiettivi di uno sconvolgimento dalla vite delle abitudini degli italiani
E sebbene si siano stati fatti passi in avanti soprattutto nell'ultimo anno
Con nel il Governo precedente tuttora assente un disegno sull'integrazione dei migranti a scala nazionale che non la scarichi sul volontarismo dei sindaci
L'isolamento dell'esperienza di Riace emblematico dalla pochezza strategica dello stato e dei vuoti dalla sua legislazione
Che fra l'astro si sta riempiendo di discriminazione con l'approvazione del decreto sicurezza
Dunque occorrono programmi coordinati diffusi che realizzano l'integrazione linguistica l'educazione civica la convinto Brianza sociale che finanzi la possibilità di dare alloggi che finanzi la istituzione di questi
Per l'inserimento al lavoro a partire da un rilancio dei lavori socialmente utili
Ed è insensato e per tutto ciò possano essere gestito dal ministero dell'Interno prevarrà sembra la mentalità da ordine pubblico
Ci vuole un ministero ad hoc per la politica dell'integrazione
E anche su questo io il noi il problema non è un lo sbarco il problema del dopo lo sbarco l'Europa deve fare la sua parte
Che va ben oltre le quote finora ma la piccata se non boicottate assicurando il sostegno ai Paesi più esposti su questa questione
Dirò forse una cosa banale ma
Se ci fosse lavoro per tutti
La coesione sociale sarebbe meno problematica e li ringrazio nemmeno strumentalizzato
Il lavoro non ha avuto l'attenzione che sarebbe stata necessaria negli anni di affermazione della globalizzazione
Non l'ho avuto dal lato della domanda perché non ci sono stati investimenti sufficienti per compensare la perdita di posti di lavoro nella fase delle crisi di inizio di questo secolo
Non l'ho avuto dal lato dell'offerta
Perché c'è stata l'ossessione dalla ricerca della flessibilità
Esercita dei precari non è cresciuto soltanto perché da Amazon ai centri di ricerca passando per le industrie quattro punto zero
Ma anche per i servizi a bassa qualificazione l'organizzazione del lavoro le nuove tecnologie gli andamenti ondivaghi dalle congiunture lo consentivano
E cresciuto anche per una legislazione che affastellato norme su norme incentivi al tempo e non strutturale con l'obiettivo di favorire il lavoro a tempo indeterminato è stato un flop
La corsa al tempo determinato con in tutte le varie facce che può avere questo tipo di lavoro e continuano producendo troppo spesso cattiva flessibilità
Infatti
La flessibilità è buona soltanto quando è trasparente legale controllabile contrattata ma soprattutto quando dignitosa
Se così fosse nessuno la metterebbe in discussione un contratto a tempo determinato
Sì ma
Come quello inaugurato dall'attuale Governo ha già avuto la sua stagione all'inizio del due mila ma soddisfatto soltanto gli avvocati
Se si accerta il decreto dignità infatti non a caso e già in soffitta per mano degli stessi proponenti
Se si accetta la buona flessibilità questa deve essere tutelata dei guarda mentre e dato riguarda anche le soluzioni da Giovacchino dei successivi aggiustamenti non sono state efficaci
Stazione del ricorso al lavoro a tempo atto del lavoro a tempo predefinito da parte delle imprese private e pubbliche anche in una fase di rilancio dell'economia spiega una semplice verità
Il lavoro sta ritornando ai livelli pre-crisi ma non è più Luís non è più quello di una volta
I sistemi produttivi ed organizzativi sono enormemente cambiati
L'imprevedibilità sia dei comportamenti dei mercati sia della longevità dei prodotti sia dall'evoluzione delle tecnologie condiziona la prevedibilità del tempo di impiego di un lavoratore qualificato o no
L'obiettivo deve rimanere quello di spingere il più possibile verso il tardi determinante senza togliere la possibilità alle aziende di utilizzare il tempo determinato ma tutelando meglio il lavoratore che si troverà in questa situazione
è il rimedio è uno solo
Il contratto a tempo determinato deve costare di più incorporare più dignità
Non deve essere trattato come un contratto di serie B non deve essere considerato un accidente nella storia lavorativa di una persona
In concreto
Il legislatore dovrà farsi carico di estendere anche ai lavoratori a tempo determinato ogni alcuni diritti per esempio lo sgrava fiscale per i benefici derivanti dal welfare aziendale
E anche alcune tutele prevedere che costa il quindici per cento in più dei minimi contrattuali da destinare in parte alla pensione in parte ad un Fondo di assistenza in caso di periodi lunghi di disoccupazione
E in un e inoltre creare un fondo di rotazione per garantire a questi dei lavoratori di poter accedere ai mutui per l'acquisto dalla casa
Le parti sociali a loro volta devono generalizzare i vantaggi dalla contrattazione di secondo livello anche a questi lavoratori
In questo diverso contesto
Si delinea una dignità nella diversità che finora non è stata realizzata in questa maniera anche la partecipazione alla vita dell'azienda quella dei sindacato da parte dei lavoratori a tempo determinato avrebbe ragion d'essere con vantaggi per tutti
Non basta a ricomporre almeno in parte il mercato del lavoro occorre espande creando più opportunità di lavoro
La priorità in questa fase dovrebbero avere di quegli investimenti pubblici che alzino il livello di produttività delle infrastrutture materiali e immateriali del Paese e favoriscono l'economia circolare quella che non spreca quella che non inquina quella che non era quella che crea occupazione
Si trascina debbano investimenti Previati che senza quel battistrada non ci sarebbero verrebbero così rafforzate quelle aziende che si danno obiettivi numericamente misurabili non limitate alla convenienza degli azionisti
Ma anche a quella dei lavoratori dei clienti dalla comunità dall'ambiente questa è un'impostazione realmente keynesiana
C'è un altro modo per favorire l'espansione delle opportunità di lavoro riguarda la ripartizione del tempo di lavoro nel settore industriale e dei servizi
Il lavoro hanno di un'italiana è mediamente di trecentocinquanta ore superiore a quello di un tedesco
Rispetta questo ogni ora di straordinario e meno costosa di quella ordinaria
Tutto ciò secondo i dati eurostat
Avviene in un regime di costo del lavoro orario di trenta euro nella euro zona trentaquattro euro in Germania trentasei euro in Francia ventotto in Italia tutte condizioni per mettere in primo piano con sufficiente realismo e senso dall'attualità il processo di ripartizione del tempo dico
Si potrebbe stabilire per avviarci ad un allineamento europeo per ciascun lavoratore posso avere una dotandola di centocinquanta ore che attraverso la negoziazione collettiva e con attenzione anche alle specificità individuali
Potrebbe utilizzarla per ben definite circostanza per esempio formazione esigenze familiari ed altro
In ogni caso si aprirebbero significativi spazi per l'occupazione giovanile soprattutto se invece degli sgravi contributivi tradizionali ed degli assegni assistenziali si mettessero risorse finanziarie a disposizione di accordi tra le parti sociali finalizzate a nuove aggiuntiva occupazione
Il riformismo l'uovo non è sinonimo di austerità Madia una sfera austera utilizzazione delle risorse pubbliche
Vi è un'equilibrata gestione dalla coesione sociale il riformismo nuovo punta sul lavoro e non sull'assistenza ed era assumere come logo l'antico detto cinese
Dai un pesce a un uomo e lo mette il nutrì Rai per un giorno
Insegna in via pescare e lo nutriva il per tutta la vita
Il riformismo nuova non c'è da calcoli elettorali schiacciati sul presente il riformismo nuovo non si confonde con l'autarchia sì autarchia spocchioso Almaviva di europeismo propositivo
C'è da chiedersi se ci fossimo presentati in Europa come impostazione sull'emigrazione sul lavoro come quello appena descritto
Ecco la necessità di spingersi a ridosso della soglia del tre per cento nel rapporto debito PIL
Gli altri Paesi ai mercati finanziari avrebbero riservato all'accoglienza che hanno dimostrato unanimemente nei confronti del documento programmatico immodificabile
Penso proprio di no perché c'è una prevalenza di impegno di risorse sull'integrazione sulla famiglia sugli investimenti e per il lavoro che qualifica in termini di reale durevole sviluppo la deroga richiesta
Nello scacchiere europeo l'Italia deve fare da pungolo perché l'Europa rischi sul futuro piuttosto che al cartoccio arsi sul presente le sfide vere si devono fare su come stare meglio assieme non su come distinguerci
Anche se si arrivasse ad un compromesso con la Commissione europea la fiducia sulla tenuta dei conti dell'Italia continuerà a preoccupare gli investitori finanziari a cui si rivolgeva al governo italiano per ottenere prestiti
Se la tendenza risulterà questa ogni decisione che indurrà sarà poco piacevole per il Paese
Per questo bisogna insistere nell'aver fiducia nell'uomo per fare in modo che sia più sociale più proletario più solidale con gli ultimi
è un problema di volontà politica ma anche di organizzazione dalla sua democrazia
Il baro fallimento dell'Europa che conosciamo e che il processo dallo grafico democratico che ha qualificato la legislatura che si chiuderà tra qualche mese
Ha messo nelle mani dei governi l'ultima parola e questi su molte questioni si sono dimessi alla regola dell'unanimità
Un po'troppo per non aprire la strada i satanisti è un po'poco per avere un'andatura da cavallo di razza
Chiudere questa pagina della vita dell'Europa non sarà facile dipende molto dal risultato delle elezioni del due mila diciannove
Ma i fautore di un'Europa aperta attraverso una forma concretamente federale del fare massa critica col disegno di una nuova struttura delle decisioni
Definendo quelle che devono avere un percorso dove il peso del governo sia forte quelle per i quali pesino di più parlamentare europea e Commissione
Ci sono questioni trasversali e simili che nessun Paese da solo può gestire
Nell'angolo era in qualcuno l'eliminazione dei paradisi fiscali nell'ambito dei ventotto Paesi dell'Unione ce l'abbiamo in casa i paradisi fiscali
La definizione gestione dalla politica economica con particolare riferimento ai grandi investimenti strategici a sostegno dell'occupazione una politica fiscale
Alla programmazione dell'integrazione degli immigrati alla politica di sicurezza rispetto al terrorismo e l'intervento militari nelle guerre
Su questo è l'orientamento del Parlamento europeo deve diventare prevalente vincolanti i cittadini europei devono devono sapere che loro quote veramente utile con vizio avanti con un forte peso sovrannazionale bisogna partire da decisioni politicamente rilevante sia sul piano valoriale sui su quello degli interessi in gioco
Molto del futuro dall'Eura dipenderà dal successo degli europeisti convinti
Una riduzione dell'Europa ad una sorta di mercato comune di buona ma datata memoria essa mai e semmai salvando Erasmus
Non fornisce nessuna certezza sulla tenuta nel tempo dalla moneta unica le sorti sono intrecciate
Svuotare la democrazia europea né un euro stabile un'equazione che non porta risultati fa semplicemente saltare i bagni per fare molti passi indietro
Bisogna smascherare questa ambiguità che corrisponda anche ai sondaggi fra gli europei i più recenti dicono e non sono più quelli che si dichiarano contro che quelli a favore dall'Europa compresi gli italiani
Ma a stragrande maggioranza si vuole tenere stretto la
Questa maggioranza ma convinta che non è con le ricette dei momentaneamente vincente al governo e dei loro alleati in Europa che si salva il secondo ma che è possibile soltanto dando un'anima sociale all'Europa e potenziando la sua identità democratica
E chi deve assumersi questo compito persuasivo sto finendo
In ultima analisi le forze politiche che si riconoscono nella cultura e nella vocazione riformista progressista
Ma il rilancio di una visione europeisti al solidaristiche partecipativa deve nel vedere protagonisti le organizzazioni della società civile che non si arrendono al declino di quella prospettica
In particolare le grandi organizzazioni sindacali
La prova della resistenza ai tentativi di marginalizzare il lavoro e la sua rappresentanza è stata superata
A volte i suoi morti e feriti
Ma il sindacato non è stato devastato né dalla crisi economica né dalle dinamica dalla politica come invece è avvenuto in altre parti d'Europa
L'offensiva più insidiosa è venuta dall'egemonia dalla politica con il corollario di un invasive spesso inconcludente proliferazione legislativa sui temi del lavoro e dall'UE
E del suo sottoprodotto la disintermediazione cioè l'Avana opinione di un rapporto diretto tra istituzioni partite del popolo saltando bellamente i corpi intermedi
I governanti hanno creduto all'egemonia assoluta della politica hanno pagato duramente questo protezione di gestione del consenso quell'incarica sta continuando nella stessa direzione
Ma l'egemonia dalla politica fortemente minata e quella fase aldilà delle apparenze agente cadenza
Assieme alle forze sindacali e altri corpi intermedi compresi quelli imprenditoriali come altre espressioni dalla società civile dal volontariato al terzo settore alle realtà di base
Hanno una vitalità e una capacità mobilità diva che nonostante il lungo periti in cui sono stati sulla difensiva con scarso avevo riconosciuto sono sostanzialmente intatte
E in questo periodo e in più punto del Paese l'ultimo
L'ultimo Torino e finanche nella capitale ci sono stati segnali interessanti non marginale talvolta sorprendenti
L'importante è che a donne e uomini di buona volontà si mobilitano per e non solo contro
Abbiamo dei ho ripetuto più volte in questa relazione che a suo avviso tiri concrete realizzabili che si deve a sembrare una proposta alternativa
Abbiamo pertanto cerca di portare un contributo ancorato porta manda questo prezioso e quindi contiamo che una rete sempre più diffusa di tanti soggetti sociali
Ripeto primi fra tutti le confederazioni sindacali facciano sentire la propria volontà di far prevalere idee innovative ma in linea con le radici democratiche del Paese
Cercheremo di replicare nei prossimi mesi incontri come questo in giro per l'Italia
Le avventure non ci piacciono
Le assurdità come quelle che hanno di nuovi investito Mattarella il ruolo del Quirinale o quella che vorrebbero armare la la gente per farsi giustizia da sé non ci appartengono
Ci interessa che gli italiani non solo non patiscono nuovamente una crisi una crisi tra l'altro non importata ma costruiti in casa
Ma possono continuare a stare nel solco dell'economia dei Paesi dell'Europa è semmai contare su una prospettiva di benessere più diffuso
Sette mesi ci direi dallo dalle elezioni non sono pochi ma vanno intensamente vissuti
D'altra parte saranno elezioni che forse per la prima volta nella storia del Parlamento europeo come
Una ricerca che sarà presentata in questo convegno dimostra verranno viste come vicenda che attacca le singole persone
Cioè crescente consapevolezza dalla posta in gioco sia perché il mondo sta cambiando e l'incertezza viene da lontano sia perché le questioni dalla vita quotidiana si intrecciano con quella del destino di un intero continente
Va lanciata la sfida dall'Alleanza per la solidarietà concreta
Toccabile commando non divisività
Operando così è possibile che l'agenda vincente dalla prossima tornata elettorale sia quella di chi crede nella capacità di governo del futuro un'agenda che possa far ritornare il sogno costruttivo di un'Europa più forte più democratica più inclusiva
Adesso credo o
A Vittorio Martone
Che coordinerà la tavola rotonda sulla coesione sociale le immigrazione demografia marginalità sociale le in cui interverranno e Mammì con me Nino Baseotto io vinco Giovannini Mario Morcone Morcone e Alessandro Rosina prego
Questo
Si chiede
Quest'opposizione
Introduce no ma io come
E addio
I sentite
Sì
Allora Bondi volevamo avvisare dal punto di vista dell'interlocuzione Colasanti come avete abbiamo indicato nel programma
Sarà possibile nel corso dei lavori porre delle domande ai relatori dei panel tramite questi due canali sociali in particolare potete collegarvi a questa paginate elemento oppure utilizzando la stanca Italia Europa Nuovo riformismo vinti entrambi questi canali per poter veicolare delle domande alla presidenza
Abbiamo ricevuto in questi giorni di preparazione di comunicazione dell'evento già una serie di questioni quindi la presidenza farà un filtro delle domande in relazione ai temi che sono posti anche alla dinamica nelle tavole in maniera tale da I è un contributo che sia coerente quindicina un filtro e quindi come dire non ci sarà la totalità delle domande poste
Quindi questi sono i due canali social
Continueremo ciclicamente a farli uscire in maniera tale che si ebbero appuntati subito oppure comunque ci sarà modo di riavere questa slide proiettata grazie buon lavoro
Ma
Nuovo
Quel giorno
Vi presenteremo oggi prima di ogni sessione risultati di una di un analisi
Di sociale Webbe Intelligence che è stata commissionata dal gruppo EPO ormoni pazza ricerche
Perché perché
Sembrerebbe strano parlare di vinile social media oggi in questo contesto in cui si affrontano diciamo temi così rilevanti però dobbiamo pensare diciamo che la la la nuova piazza virtuale che ormai governata dalla logica del clic Better una piazza in cui di libertà e di trasparenza ce n'è sempre di meno perché anche quella piazza lì ormai è stata popolata da grossi editori in questa folle corsa al sensazionalismo che alimentiamo tutti quanti noi con lo scrollarci nostri cellulari la discussione sulle preposte politiche e sistemi che impattano alla nostra vita reale
Di fatto ogni giorno viene sempre più marginalizzata dall'intrattenimento e da quelli che sono contenuti più leggeri
La fetta di discussione politica quindi che i media digitali ci offrono e il sempre più ridotta e comunque e pervasa sempre più non dono logica editoriale Madonna logica esclusivamente di mercato
Sì socialmente infatti ormai si svolge la rappresentazioni piena della vita di gran parte della popolazione mondiale
E l'analisi delle dinamiche di interesse del pubblico e di costruzione del consenso che avvengono su Facebook e sugli arti socio al è ormai diventata essenziale per capire quelle che sono le nuove regole del gioco
Se un convegno come questo vuole riportare al centro dell'attenzione dei temi così importanti deve interrogarsi anche su quelle che sono le regole del gioco della comunicazione su questi temi che oggi informano in media sociali
I risultati di questa ricerca sono il frutto di un indagine svolta nel mese di ottobre su tutte le pagine Facebook delle maggiori testate on line italiane parliamo di quarantatré testate italiane e di duecentodiciassette testati europea
Ci siamo interrogati su come viene percepita l'Italia in Europa su come mai viene percepito il tema Europa in Italia negli altri Paesi
I temi sono stati analizzati per copertura dei media quindi il numero dei posti prodotti l'interesse del pubblico le interazioni sviluppate da tutti quanti noi utenti si singoli temi e il motto ovvero una rielaborazione di quelli che sono diciamo le aree action di Facebook che tutti quanti noi ormai utilizziamo siamo partiti da un contesto più ampio con con tasso di un'indagine che si chiama euro mood che portiamo avanti da più di un anno e che ha visto ormai diciamo la nostra piccoli intelligenza artificiale a raccogliere cinque virgola tre milioni di posto Ent analizzare trecentonovantuno milioni di interazioni su questi poster
Da quell'analisi era nato un altro spin-off che era laccio moda che ha analizzato tutta quanta la comunicazione prodotta sui social media nell'ultima campagna elettorale
Elaborando addirittura un modello diciamo previsionale basato di sui risultati delle elezioni basato sulle interazioni del pubblico
Abbiamo messo sott'occhio diciamo il lavoro la fiscalità la coesione sociale le pensioni la sanità l'immigrazione e l'Europa
E abbiamo raccolto trentuno mila quattrocentosessanta posta Facebook che hanno avuto oltre sette milioni di interazioni
E abbiamo cercato di capire se come quanto parlano di questi temi i media che governano ormai l'ambito sociale
Innanzitutto abbiamo collegato diciamo a tutta questa mole di dati raccolti le interazioni del pubblico quindi gli italiani rispetto a la proposta di politica che veniva fatta diciamo dei quotidiani on line
Si sono dimostrati diciamo nel cinquantaquattro per cento dei casi pessimisti o arrabbiati
I temi della politica diciamo e dividono il nostro Paese dividono rispetto a quelle che sono le aspettative delle proposte politiche così come Raffaele Morese ha evidenziato nella e l'indagine iniziale
Ma la cosa che voglio portare diciamo al centro della riflessione di oggi
E che tutti quanti noi che magari siamo iper informati o che ci interessiamo di temi politici pensiamo che i nostri temi i temi a noi cari siano al centro del dibattito pubblico
Invece vediamo come sono il quindici per cento
Fatto cento diciamo il totale dell'informazione prodotto on line si occupa di temi di rilevanza pubblica
Questo quindici per cento però un riscontro importante cioè il pubblico reagisce con un interesse maggiore rispetto a quello che i media ci propongono ma vi faccio un esempio
Le discussioni sulle Reality show televisivi soltanto isolando il Reality show televisivi
Sono sei volte superiori a quelle il tema della questione sociale ed entro la coesione sociale e ci sono tutte quante le discussioni e le conversazioni sulla casa
Le periferie gli anziani l'assistenza pubblica quindi come vedete diciamo c'ha una distorsione quando noi pensiamo diciamo che i temi politici siano al centro nel dibattito di questo Paese
E non altre semplificazione diciamo ad esempio diciamo il racconto del sociale non avviene attraverso la tematizzazione
Che a Raffaele ad esempio ci raccontava Che semplificava chianine tutti è chiara ma avviene attraverso l'impatto di fatti di cronaca o di annunci politici
Vedete come c'è una calma piatta si sociale rispetto ai temi della coesione sociale fino a quando non si scatena qualcosa
Che sia un fatto di cronaca importanti in questo caso l'omicidio di Desirée oppure il tentativo di sfratto di CasaPound
Ho le discriminazioni
Diciamo o la discussione sulle possibili discriminazioni sul ONU sul bonus bebè in Lombardia
Vedete l'esemplificazione come sul tema dell'immigrazione
Il tema dell'immigrazione diventa un tema a rilevanza nazionale quando in media lo collegano un fatto di cronaca vedete più abbiamo isolato il fatto di cronaca dell'omicidio di Desirée qui vicino a pochi metri da questa città universitaria
Vedete all'inizio della curva all'inizio della curva i giornali parlano di una ragazza di una tossica trovata morta se nel quartiere di San Lorenzo
Quand'è che abbiamo il piccolo per il momento in cui si scopre che il prossimo e presumibilmente diciamo i carrelli quella ragazza sono stati dieci degli immigrati
Immigrati per di più clandestini o comunque diciamo già con decreto di espulsione ecco come il tema immigrazione
Viene costruito su un fatto di cronaca e contribuisce a far diventare quel tema di fra la conferma nazionale
Questa è la classifica di tutti quanti i temi che affronteremo un po'oggi e come vedete diciamo il il tema che sarà affrontato in questo tavolo
Che è un po'quello che sta a cuore anche a a a tutta la riflessione della giornata che la coesione sociale e il tema meno affrontato dei media on line
Quindi la riflessione che vogliamo fare che puliamo portare a questo tavolo eccome cercare di riportare questi temi a tutti quanti cari
All'interno di una discussione pubblica reale che passa anche attraverso l'interazione ci sono ci sono già
Grazie
Sentite acceso sì
A Bongiorno anche da parte mia grazie per queste interessanti i dati che danno ulteriori dettagli ulteriori suggerimenti e suggestioni al dibattito che proseguiamo dopo gli interventi iniziali che la relazione introduttiva di Raffaele Morese con una tavola rotonda dedicata e mi presento velocemente mi chiamo Vittorio Martone su un sociologo dell'economia lavoro l'Università di Torino e ringrazio insomma per l'invito a me per l'utilizzazione di questo evento
In particolare perché la ricerca di uno spazio politico intellettuale di dibattito
Progressista riformista che metta un attimo fermi un attimo di riflessione ci faccia capire dove va il mondo e interessante specialmente con questa platea in cui studenti e studentesse chi deportato qui Chicco nel proprio interesse sta qui ad ascoltarci e i dati che ci mostrano questi questi questi spunti su il dibattito pubblico non sussistono cioè molto ci dà cc me compreso noi compresi ci rappresenta se vale a dire ci facciamo un po'opinioni politiche in maniera estemporanea su casi di cronaca specifici e poi esprimiamo un consenso un voto
In base a questi a questi episodi pensiamo a Macerata e al ruolo che ha avuto magari tanti di noi dicendo Macerata non non c'è nulla in mente stato un un episodio che ha in qualche modo orientato il futuro politico del paese per cui e venti come questo oggi e in futuro per un attimo fermare e riflettere con maggiore calma su sull'in prospettiva anche generazionale il dove andiamo a mio avviso ben vengano e quindi ringrazio per l'organizzazione e per l'invito
Io ho l'onore di di essere con persone molto competenti su temi che andiamo oggi ad affrontare la prima tavola rotonda la coesione sociale è la ragione dell'uguaglianza immigrazione demografia marginalità sociale
E o commedie o li li li li presento nell'ordine con cui interverranno perché mi sembra un po'per dare per tirare le fila di di questo discorso su questi tre tematiche
Nel seduto Alessandro Rosina sulla mia destra e chi non lo conoscesse ordinario di demografia e statistica all'Università Cattolica di Milano ma sono note le sue analisi la sua ricerca sulle trasformazioni demografiche del Paese per in molti Giovanni
Che sono in questa in questa platea
L'invito è a e a osservare il modo in cui la demografia in Italia si sta trasformando e cosa ora dopo riparleremo questo comporta in termini di tenuta del della del del patto sociale fra generazioni e anti tenuta dei conti perché chi si prenderà cura del vostro futuro quando non sarete più al lavoro quindi futuro ben lontano P da ora ma comunque dovete e dobbiamo rifletterci pace e marmi comuni sulla sulla mia sinistra direttrice di fondare cara Fondazione per la cittadinanza attiva altro tema di dirimente interesse se non altro per la questione che abbiamo appena affrontato su sulla partecipazione di associarla ripeto una partecipazione spesso estemporanea da sociologo questo mi trovo a a osservare e anche talvolta con con drammaticità e quali sono le nuove forme di partecipazione e democrazia anche diciamo che dalla dal mondo del ciclismo
Portano a grossi cambiamenti speso mezzo scala urbana e al riconoscimento di alcuni problematiche di disagio degrado ed esclusione sociale
Prevalentemente delle periferie qui siamo a Roma so quanti di voi sono romani ma in generale
Napoli Roma e altre aree metropolitane italiane hanno di questi problemi uno dei problemi che è evidente e si rende maggiormente evidente nelle aree metropolitane è il problema dei diritti di cittadinanza e dell'inclusione nell'accoglienza
Di migranti dico migranti quindi il problema delle migrazioni è con noi il prefetto
Mario Morcone che è stato a lungo a capo del dipartimento libertà civili e l'immigrazione presso il ministero dell'Interno ma a è attualmente il direttore del CIO cioè il Consiglio per i rifugiati presso le Nazioni Unite e dettaglio che a me interessa in particolare ha anche diretto l'agenzia nazionale per i beni confiscati le cose stanno un po'assieme perché non non solo un po'ma nel nel recente decreto sicurezza cui magari dopo suggerirei a al prefetto di di dire insomma una di darci qualche suggestione
Si parla anche dei beni confiscati alle mafie io mi occupo molto di mafia nella ricerca e questi beni li si vuole vendere
Quindi magari un tema che possiamo toccare perché si possono anche utilizzare ai fini sociali cosa che molto interessa voi studenti e studentesse specialmente per la vostra età e infine non Baseotto che segretario generale della della CGIL e il lavoro come veicolo di integrazione di coesione di di nuovo di patto sociale come cambia stima Morese diceva il
Il lavoro sta raggiungendo unna quota pre-crisi ma non è più quello che conoscevamo prima ecco in che senso questo e qual è la posizione in questo caso delle delle forze sindacali allora importanza del riformismo in particolare Raffaele Morese mi aveva invitato a coordinare questo tavolo perché parlavo poco tre modi distinti di stare deludendo lo quindi cominciamo con il professor Rosina e facciamo più o meno dodici quindici minuti per intervento grazie mille
Bene grazie
Prova a stare nel dieci dodici minuti il tema così interessante sfidante che va a toccare molti elementi chiave del condizione del nostro paese in un mondo che cambia che difficile poi riuscire a farlo tutto con molta sintesi in realtà io compie quali ulteriormente le cose
Perché parto da molto lontano
La premessa del tema che che ci preoccupa è che ci sfida oggi è il fatto che siamo in un'epoca di grande cambiamento e con il rischio anche di grandi disuguaglianze ora non è la prima volta che il genere umano si confronta con periodi di grande anche discontinuità cioè che mutano completamente dal punto vista qualitativo come si viveva prima
E come si vive dopo e questi passaggi sono comunque stati sempre passaggi oltre che di cambiamento anche di grandi rischi oltre chi ha appunto di opportunità aperti
E e quindi torno molto indietro nel tempo
Uno dei grandissimi cambiamenti del genere umano e quando è partita la civiltà umana che è quello del cambiamento del neolitico dalla rivoluzione agricola
Come si diceva prima del neolitico si era praticamente tutti uguali perché tutti si faceva le stesse cose che ci si sveglia la mattina si andava a cacciare cercava di raccogliere a quello che si trovava quello che era la natura offriva e cistercensi cercava giorno per giorno di di sopravvive di sfamarsi
E tutte quindi erano le stesse condizioni
Vorremmo tornare a vivere in quel modo lì credo di no
Parte qualcuno ma in generale no non si rivela particolarmente bene poi cosa succede con il neolitico l'uomo si inventa qualcosa che non si era mai visto prima in tutto il mondo vivente
Anziché andare lui a cercare il cibo inizia a portare il cibo assai e quindi da cacciatore e raccoglitore diventa allevatore coltivatori
Questo cambiamento
In realtà appare appunto un mondo che cambia completamente
E il mondo delle piramidi cosa che prima non si potevano fare riuscirà a fare dei Castelli delle cattedrali di un'organizzazione sociale molto più efficiente con possibilità del genere umano di dall'usare cose impensabili prima
Ma è un'epoca anche di profonde disuguaglianze in Brianza contesta individuale e disuguaglianze che cominciano anche a vedersi nelle varie aree del manto con ritmi diversi appunto di di sviluppo che tecnologico di organizzazione sociale di complessità
Gestita nei vari morti perché iniziano a esserci schiavi che non hanno nessun diritto
E tre che addirittura hanno l'investitura divina
Le differenze di così non si possono immaginare
Iniziano a vedersi alcune aree del mondo appunto un'evoluzione una crescita anche culturale scrittura armi il commercio eccetera e alterare del mondo invece che rimangono con una struttura più più elementare quindi grande cambiamento ma grandi uguaglianze e però in prospettiva nel lungo periodo
Un mondo miglior dal punto di vista in realtà se si va a vedere alcuni indicatori e quindi letto nessuno peggio fatti
Cioè nella rivoluzione del neolitico ad esempio la mortalità è aumentata
è aumentata anche l'aggressività
Cioè se non è vietato il mondo con la mortalità aumentata è aumentata anche poi il l'aggressività umana la i conflitti di conflitti tra l'altro sono diventati anche più ma con conseguenze negative molto più più ampie devastanti rispetto a prima
Quindi se non ci concentriamo posso alcuni indicatori il miglioramento non lo vediamo eppure siamo tutti convinti che quel passaggio lì
Della entrata nel della civiltà umana costruzione l'accidentato ACP minuti ricitate comincia a organizzarsi a commerciare a
E quindi a specializzarsi sia stato comunque vantaggio poi complessivo
La mortalità aumenta perché sostanzialmente si vive molto più vicini di prima quindi con più intensità
Si vive più a contatto anche con gli animali che vengono allevati e quindi si crea anche un sistema in cui le malattie infettive argillosità di svilupparsi di diffondersi
All'epoca delle grandi epidemie compresa la peste
Che poi caratterizzeranno tutto il percorso di di quel mondo
Altra grande discontinuità invece il più recente ed è quella che inizia con la rivoluzione scientifica
è un grande un altro grande momento in cui il genere umano fa un salto enorme qualitativo e di nuovo cambia tutto
L'aggressione scientifica è anche qui prima di tutto come abbiamo visto nel neolitico un cambiamento se vogliamo chiamarlo culturale comunque di atteggiamento dell'uomo nei confronti del mondo
Anziché cercare di adattarsi al mondo meglio rispetto a quello che faceva qualsiasi altro essere vivente cominciata la pretesa di adattare il mondo asse e qui a trasformarlo a conoscerlo meglio e a trasformarla per migliorarlo in funzione non solo dei propri bisogni ma anche dei propri desideri
La rivoluzione in due e scientificamente sta alla base anche di due altre grandi rivoluzione che cambia il mondo che si intrecciano con la devoluzione scientifica che sono la transizione demografica cioè parte un cambiamento che poi ci consente ad esempio oggi di fare delle scelte in passato avere figli non avrà scelta e arrivavano patina arrivavano
Più del cinquanta per cento moriva prima di arrivare all'età adulta la speranza di vita alla nascita rimasta per i millenni e millenni attorno ai trent'anni o poco più
è inserito un cambiamento in cui l'uomo comincia a scegliere ascia di voler vivere bene acciaio ad esempio di non considerare un fatalismo che ICI appena nati potessero Monica e quindi combatta la mortalità infantile
E una scelta anche quella non solo di avere un conflitto continuo fanno colazione risorse ma anche aumentare la possibilità delle risorse disponibili che sta alla base della rivoluzione industriale
E i l'uovo progressivamente entra nella antropocentrica e lo chiamiamo altro procede proprio perché appunto a una fase in cui l'uomo diventa così potente una gestione del mondo in cui vive che i suoi comportamenti alterano la natura del mondo stesso con il rischio di delle conseguenze che questo può produrre
Cosa cioè
E e questo cambiamento all'inizio lento e poi però diventa sempre più veloce più rapido che cosa c'è di diverso nell'epoca attuale rispetto ai grandi cambiamenti del passato che producevano comunque disuguaglianze ed è un ponte quello che sta succedendo oggi ed in cui ci accorgiamo sempre di più e rispetto a quelli stiamo anche di non riuscirà poi a gestire adeguatamente le trasformazioni che sono in corso
Secondo me i due elementi fondamentali di di quella che è la sfida che viviamo oggi rispetto a all'epoca di grande cambiamento ecco uno
Quello che si è messo in atto
Con la rivoluzione scientifica quella la tradizione demografico industriale non come nell'ittico un cambiamento che ha fatto passare l'umanità da un equilibrio precedente a un nuovo equilibrio
E il nuovo equilibrio poi più o meno è stato gestito per millenni Maria abbastanza sta
Loris sostanzialmente quando un bambino di cinque anni guardava il nono di sessanta anni
Vedeva più o meno come sarebbe stato lui all'età del nonno Sky perché avrebbe vissuto più o meno l'asta con la stessa durata di vita con le stesse condizioni fisiche
Con la stessa attività lavorativa perché il mondo tutto sommato non cambiava molto ma rimaneva atto formato uguale oggi è completamente diverso ovvero e qui è l'elemento non siamo passati con questo cambiamento da un vecchio equilibrio nuovo equilibrio ma abbiamo abbandonato un vecchio equilibrio per iniziare un processo di cambiamento continuo
Non solo di cambiamento continuo ma di cambiamento che si sovrappone a cambiamento precedente
Secondo lei e quindi non c'è un equilibrio non c'è un equilibrio Acqui giungere e da mantenere
Quindi ci siamo messi nelle condizioni di dover cambiare sempre e cambiare continuamente e rilanciare sempre
Secondo elemento quindi di di novità che il genere umano deve gestire in questi tempi nuovi
Ecco la rapidità già il cambiamento
Quindi non solo un cambiamento continuo mancamento che diventa sempre più rapido
E quindi diventa sempre più difficile gestirlo in maniera adeguata è come punto se noi fossimo in un'auto che via via che scorre in autostrada non è sempre la stessa auto diventa progressivamente sempre più potente può andare progressivamente sempre più veloce sostanzialmente ci può portare sempre più lontano
Ma dobbiamo anche noi siamo imparare progressivamente a gestirla e guidarla adeguatamente nel modo migliore
Questo cambiamento continuo presente uno degli indicatori demografici che ben chiariscono quest'aspetto è proprio la longevità cioè da quando è iniziato questo processo la longevità non si è più fermato
Ogni generazione aggiunto dall'Unità d'Italia in poi
Da quando sono questo cambiamento si è prodotto dall'inizio la tradizione demografico in poi aggiunto in media sei sette anni di vita in più rispetto alla generazione dei propri genitori quindi tredici quattordici anni in più rispetto al ai propri nonni
Ed è evidente che dopo aver abbattuto per decisione che l'uomo ha prodotto volendo gestire la realtà i rischi e con formarla proprio favore dopo che abbiamo cosa che non era mai successo prima
Che sia uscita da battere a ridurre quasi a zero i rischi di mortalità infantile giovanile e adulta
Ora stiamo sempre più qua d'amianto annichilite inerziale
Dieta che in passato veniva considerata anziana
E anche questo cambiamento che dobbiamo imparare a gestire perché adesso stiamo espandendo
Conquistando sostanzialmente terreni di vita che prima non erano considerati produttivi e che adesso sempre di più possono esserlo però anche con rischi appunto di gestire una longevità che poi accorse ante ricadute non necessariamente positive come anche la non autosufficienza come appunto l'invecchiamento e proporre anche delle questioni che vanno gestite con un welfare adeguato
All'interno di questo processo siccome i minuti sono pochi basta quindi aggiungere agli elementi che mi interessa più porre sul tavolo
Noi possiamo continuano a produrre benessere in un processo di questo tipo ho semplificato tante cose insomma arrivo al dunque solo sei diamo un ruolo adeguato alle nuove generazioni
Perché le nuove generazioni sono il modo attraverso cui la società sperimenta il nuovo e questo nuovo è un uomo che
Sempre più rapidamente cambia la nostra vita e ne questo nuovo deve imparare a conoscerlo a gestirlo e a trasformarli in benessere
Tutti assieme ma in particolare con le nuove generazioni che devono essere il nuovo che interpreta mila utenti che nuovi tempi e riesce essendo dotato atto alla società con strumenti conoscitivi adeguati per gestire la complessità e le incertezza che cresce per poter produrre scelte individuali e collettive in cui migliora proprio destinata ad un futuro quello collettivo
Non c'è altra possibilità
Noi non sappiamo come sarà il futuro ma sappiamo per il futuro riusciamo a costruirli in modo migliore se aumentiamo la capacità di essere e fare delle nuove generazioni
Se non riusciamo ad aumentarla capacità di essere far delle nuove generazioni con le competenze che servono con esperienze Cassano al momento giusto con l'incoraggiamento che serve quindi non lasciandoli in panchina in maniera indefinita come si fa in questo Paese non relegando la condizione di niente ai giovani che non studiano lavorano raccolti a questo Paese in Europa
Non imponendogli trasformazioni anche normativa del mercato del lavoro che trasforma la sua esibita in precarietà di oggi e di domani perché poi si cambia stile futuri gli anziani poveri e con un debito pubblico enorme ce ne abbia fatto esattamente il contrario di quello che doveva essere fatto
E che va fatto ancora di più più ha fatto in ogni epoca storica ma che va fatto ancora di più per le sfide che abbiamo davanti
E questo e arriva a conclusione ha prodotto uno schiacciamento in Italia delle nuove generazioni indifesa
Attenzione che nell'epoca di grande cambiamento le disuguaglianze possono crescere e Paesi che fino a quel punto hanno prodotto benessere possono ovviamente via via essere marginalizzati e trovarsi mancia
Quello che sta succedendo al nostro paese se non invertiamo la rotta costruendo un Progetto di sviluppo del Paese chiave ben in mente
Uno le trasformazioni del mondo dobbiamo produrre un modello di paese Guarente col mondo che cambia non possiamo far finta di essere altro rispetto a di non rimpiazzare su Marte
Quindi le canta sono stimabili tra Gestielle comprese quelle dall'evoluzione tecnologica dell'invecchiamento dell'immigrazione certo secondo queste trasformazioni
Del mondo che cambia devono diventare coerenti con la vocazione del nostro Paese qua nostra cultura con quello che ne sappiamo fare meglio rispetto ad altri ma deve essere quello che sappiamo fare meglio rispetto agli altri all'interno delle trasformazioni di oggi
Non vent'anni fa quello che sappiamo fare bene oggi anzi non oggi domani tre dobbiamo oggi mentre a condizioni di far bene quello che non sappiamo fare meglio di altri
Ha capacità dare bellezza creatività e processi di cambiamento di ridurre produttivi dobbiamo riuscire a farlo nei prossimi decenni
Meglio di oggi è meglio di chiunque altro terzo per Fabio Biondi sogno delle nuove generazioni cioè le nuove generazioni devono essere elemento cruciale che mette assieme questi due ambiti il mondo che cambia in cui loro vivono e crescono le specificità culturali e antropologiche italiane
La loro intelligenza loro energia per fare in modo che il mondo che cambia e l'Italia possono essere vincenti all'interno dei processi di questo secco
Oggi non lo stiamo facendo i giovani italiani ha una grande voglia di dimostrarlo ma sono schiacciati indifesa e
E lo schiacciamento in difesa è veramente pericoloso perché rischia perché avrà a questo punto siamo arrivati rischiamo di produrre nuove generazioni che partono già con aspettative bassi
Bach altro già con la convinzione che in questo Paese non si possa però vita sociale sia ferma e studiare non serva che se si studia comunque bisogna trovare quel qualche conoscenza che ti aiuti entra nel mondo al lavoro che le tue capacità investire sulle tue capacità sotto competenza tutto sommato sia meno importante che nasce nella famiglia giusta
E quindi meno incoraggiamento a fare ancora di più
Più forzati a a rivedere le proprie aspettative verso il basso con decidere di andare all'estero noi dobbiamo tornare a occuparci dei giovani ma soprattutto di intendo lì non come figlia potrà reggere ma come quella parte preziosa della popolazione che meglio sa interpretare il nostro tempo e aiutata però con strumenti adeguati per dare le risposte che questo Paese può produrre per continuare ancora di più a produrre benessere nei prossimi decenni grazie fermo qua
Sentite se grazie mille professor Rosina tra i termini toccati quello di Dini tre voi voi sapete no chi sono inibite giovani che non studiano lavora e non si formano mi verrebbe da aggiungere un mi domando
Sì non partecipano
Con questo dono la parola al tema Miconi per capire se lo fanno quindi se partecipano alla vita collettiva dibattito pubblico come lo fanno è uno degli spunti ma ci racconterà anche sull'ultima esperienza romana immagino di partecipazione civica
Buongiorno
A tutte allora parlare ad una platea dove c'è una prevalenza di giovani e di giovanissimi è veramente una bella sfida
Perché voi giovani come anche in parte gli immigrati ed altre categorie siete spesso vittima di una ingiustizia informativa
Perché mediamente le definizioni e le descrizioni che si danno di voi che siete più ignoranti più disimpegnati più egoisti più incapaci di concentrarsi di quelli che erano invece delle altre generazioni per esempio della della mia trovo che ci sia una cattiva informazione ed una leggenda anche sulla situazione sul contrasto del mondo giovanile attuale che al contrario un pranzo si trovi a a vivere in un momento dove il cambiamento lessi delle incertezze
Sono veramente grandi andrebbero eventualmente spiegate
E comprese che vi mette in una condizione invece di potenziale debolezza
E quindi se io in questo brevissimo intervento riuscito a dire a qualche parola qualche cosa che veramente di Possa toccare che io riesca a spiegare anche con il linguaggio e con le immagini e i contenuti a voi più vicini quanto ci siano invece del anche delle buone notizie da dare in questo momento così difficile per l'Italia
Io sarò molto contenta di avere fatto avere fatto questo intervento
Io di lavoro faccio il presidente di una fondazione che si occupa di cittadinanza
Di Democrazia dei cambiamenti in atto nelle forme di partecipazione
Sia organizzate diciamo che individuali e dei cambiamenti del modo di intendere e vivere la cittadinanza e le cittadinanze
Per esempio anche del ruolo che soggetti privati come imperiese o le aziende svolgono anche nella nella vita pubblica nell'agone pubblico
E mi è capitato negli ultimi ultimissimi mesi di avere due esperienze una più legata alla mia attività professionale e cioè di organizzare a essere tra gli organizzatori del festival della partecipazione
E da tre anni si svolge all'Aquila
Città simbolo naturalmente legata al fenomeno del terremoto ma anche ad un moto che ha investito alla città di possibilità di cambiamento e di ricostruzione e poi più recentemente c'era un mese fa
In investe non più non più professionale ma di cittadina
Quello di aver organizzato un sit-in che si è tenuto a Roma il ventisette ottobre
Con lo slogan Roma dice basta qualcuno di voi ne sa qualcosa
Ne avete sentito parlare alzate la mano
Qualcuno ne ha saputo qualcosa più gli anziani diciamo che i più giovani e questo appunto è un tema allora che cosa è successo
A maggio scorso
Ci sono stati due o tre fatti nella città di Roma piuttosto gradi
Si è incendiato l'ennesimo autobus forse era il ventitreesimo nell'anno
Elena Aubry morta cadendo in una buca a causa di una buca che c'era su una strada importante di Roma lei era in moto
è un gruppo di persone già sicuramente in impegnate preoccupate per le sorti di questa nostra città
Si sono cominciati a vedere dicendo ma dobbiamo fare qualche cosa non è possibile andare avanti in questo modo la nostra città va male eccetera
Da questo primo prima serie di incontri emerso un nucleo di sei donne una di queste sono io
E abbiamo aperto la fa un gruppo Facebook a proposito di uso dei social nel giro di pochi giorni e di pochi mesi le iscrizioni a questo gruppo che si chiama tutti per Roma a Roma per tutti sono diventate ventitré credo che adesso siamo a ventitré mila comunque mi la crescita è stata di migliaia e migliaia compreso il mese di agosto nel quale Sanfamus finalmente di riposarsi un attimo mentre invece l'attenzione perfino nemesi tradizionali di vacanza italiana è stata altissima
E che cosa chiedevano queste persone che noi abbiamo aggregato naturalmente anche attraverso una serie di incontri una come si può dire tradizionalmente una piattaforma lascia un documento di intenti di obiettivi e di analisi
Quella che prima di tutto la città riguarda moltissimo i cittadini perché i cittadini sono i proprietari veri della città
Non siamo sudditi o clienti delle pubbliche amministrazioni che hanno comunque l'onere il dovere di rappresentare nelle forme istituzionali e di governarci operaio di amministrarci quindi di prendere le decisioni utili perché la città funzioni per il meglio mai in questo meccanismo i cittadini vengono prima
Siamo proprietari
Quindi quello che succede nella città dipende molto anche da noi sia in termini di capacità di fare delle domande o di esprimere la proposta
O di esprimere la protesta anzi prima la protesta di solito dopo la proposta
Di fronte alla situazione di Roma che nella fattispecie pure avendo problemi antichi e Complessi complessissimo mi
Che sicuramente non sono addebitabili alla Giunta che attualmente ci amministra perché vengono da ben più lontano ma che comunque questa aggiunta dopo ventotto mesi di amministrazione non sembra affatto averi mitigato
Ho migliorato anzi a dispetto di quello che era stato promesso che questa Amministrazione si sarebbe occupata prima di tutto della vita quotidiana no quindi della soluzione dei problemi
Normali quelli che incontriamo tutti i giorni nella nostra vita fino al punto da rinunciare a sfide importanti come per esempio quella delle Olimpiadi perché la rinuncia al ad ospitare le Olimpiadi è stata giustificata specialmente così
Bene dopo ventiquattro ventotto mesi di attività questo non sembra essere successo
Anzi la città sembra essere veramente sempre più abbandonata a se stessa i servizi essenziali sono sotto proprio qualunque standard
Di decenza ci vergogniamo di fronte alle altre capitali europee ci vergogniamo di fronte ai turisti che arrivano qui non funziona più niente c'è una priorità un'emergenza che riguarda specialmente lo spazio pubblico che ha tutta una sua dignità perché lo spazio pubblico il fatto
Del terreno che noi calpestiamo per accompagnare i nostri figli a scuola degli autobus che prendiamo per venire all'università dell'aria che respiriamo mentre disperatamente giriamo in motorino perché il traffico uscì attanaglia e così via dicendo
Insomma per farla breve in pochi mesi si sono unite a questa pagina questo gruppo moltissime persone e anche gruppi si è pensato di organizzare un Sistina zitti e non è stato realizzato a nel campo al Campidoglio nella piazza del Campidoglio di sabato mattina sono arrivate tantissime persone ne hanno contate fra le dieci mila e le quindici mila io ero relegata in fondo alla piazza con una con un'amplificazione pessima perché tutto questo è stato fatto veramente solo con le nostre forze anche anche economiche e quindi avevamo sottovalutato per esempio il l'importanza di avere un applicazione adeguata quindi non si sentiva oltre i cinquanta metri perché non arrivava proprio la voce
Però insomma c'era tanta gente è stata una piazza colorata allegra civile democratica accogliente
Competente
Tollerante Gentile ironica sono tutte le parole che noi abbiamo usato quella mattina per dire che da quella piazza pot potrà ripartire e su questo noi stiamo lavorando anche una attività civica che dalla protesta passi alla proposta
Che possa essere punto di riferimento per le decine per le centinaia di realtà che a Roma lavorano da tanto tempo e che sono associazioni di vario tipo culturali sociali
Civiche che sono gruppi locali comitati di quartiere che sono anche gruppi estemporanei perché sempre di più succede nel nostro mondo così complicato che i cittadini si uniscano per risolvere un problema specifico
Che si riescano a tempo
Ma che il problema specifico diventi anche un tema d'interesse generale
E quindi anche qui contro chi pensa che qualunque nuova forma di organizzazione civica sia diciamo perdente dal punto di vista del superamento degli egoismi o delle caratteristiche di difesa che a volte hanno la difesa del proprio territorio alla difesa del proprio orto del proprio giardino o della propria area la cosa importante da dire e che invece quasi Sempre da queste iniziative che riguardano i diritti che riguardano gli spazi pubblici che riguardano i beni comuni anche quelli non materiali nascono e si e crescono esperienza che invece sono legate alla possibilità di un raggiungimento per tutti del bene e dell'interesse generale ultima cosa che quindi voglio dire
La partecipazione non può essere una variabile dipendente dalle dalle campagne elettorali o delle facili promesse
è una delle ricchezze più grandi che alla nostra democrazia
E questo sfata anche l'incubo della democrazia del click
Perché è evidente che non può funzionare
Sfata anche forse i limiti di alcuni strumenti di democrazia diretta quali possono essere i referendum l'esperienza di ieri di Roma
E il non raggiungimento del quorum sono un balle le mento di riflessione
Perché sicuramente questo risultato non corrisponde non corrisponde al sentire comune dei cittadini noi abbiamo per esempio come tutti per Roma una quantità di denunce di segnalazioni sul malfunzionamento dell'Atac insomma fa paura
Però forse il referendum ma che solo consultivo per cui la sito e poi comunque lasciato ad una scelta dell'amministrazione nel caso specifico era un po'difficile da capire francamente negli ultimi mesi nell'ultimo mese i pro e i contro i sì e i no si sono spesi moltissimo per spiegare meglio i contenuti dei quesiti ma non erano tanto semplici
Sicuramente la maggior parte dei cittadini non era informata perché l'informazione aggirata specialmente sui social
E mi diteci Dieter dalle vostre ricerche che le persone prevalentemente usano i social per altri tipi di notizie o per altri tipi di dibattiti sicuramente il Comune di Roma non ha fatto quasi nulla per agevolare nell'informazione e nella partecipazione perché avete letto anche delle polemiche sul fatto che è stato impedito a chi non aveva la tessera elettorale che non era indispensabile di votare
Ma comunque al di là di alcuni episodi anche molto specifici resta il dubbio se si possa chiamare i cittadini ad esprimere un parere che abbia così tanti condizionali
Prima di poter dimostrare di avere un effetto immediato e quindi serve una grande riflessione anche su quali sono gli strumenti della nostra democrazia e anche gli strumenti della democrazia diretta
Rispetto all'attivismo scirocco invece o quella che io chiamo con più facilità Cittadinanzattiva c'è l'iniziativa anche indipendente dei cittadini che intervengono su diritti empowerment
E spazi pubblici
La cosa che voglio dire come notizia interessante e che a me pare che sono proprio le politiche pubbliche quelle che interessano specialmente i cittadini
Non è più la politica con la P maiuscola quella nella quale siamo cresciuti noi più anziani ricchi nelle scuole di partito chi nelle sedi sindacali
Chi nelle assemblee e locali sono le politiche
Perché i cittadini hanno anche sfatato il mito che politica corrisponda a decisione istantanea univoca unilaterale
I cambiamenti sono process sì le decisioni sono procedersi le politiche sono procedersi
E i cittadini ci stanno su questo messa in agenda implementazione monitoraggio valutazione degli affetti
Idee nuove strumenti nuovi coraggio anche di dirsi francamente che alcuni strumenti cognitivi anche o alcuni concetti che noi abbiamo usato nel passato sono tramontati
Ho letto nella relazione introduttiva la parola corpi intermedi e ho fatto un salto perché corpi intermedi è stato molto usato quando era chiaro tra quali parti bisognava intermediare
Ma adesso si corpi intermedi tra chi è chi dovrebbero intermediare tra uno Stato e delle istituzioni che sono anche essere messa in discussione in cambiamento è una cittadinanza che è in cambiamento anche lei
Perché sono il mutamento i diritti doveri l'identità
I ruoli l'identità tantissimo il concetto di comunità il concetto di confini chi sta dentro e chi sta fuori il tema dell'immigrazione
Che ci viene propinato bombardato come un tema relativo solo al agli sbarchi quando in Italia ci sono tre quattro milioni e mezzo di stranieri
Alcuni vivono qui da anni
Alcuni erano stranieri perché erano dei paesi ex extracomunitari poi diventati comunitari ma sempre quell'origine hanno ci si parla di immigrazione come di un fatto legato all'emergenza che giustifica poi alcune scelte veramente inopinate recentissime
E non si parla mai di immigrati quattro milioni e mezzo di persone di cui i non regolari sono una percentuale piccolissima
Credo quattrocentocinquanta mila circa che sono diversi fra loro Peretti Enia
Per età per sesso per religione per cultura
E quindi si dovrebbe parlare di immigrazione di migrazione che incide anche nella cittadinanza degli italiani che cambia le il confronto con loro
Di loro noi abbiamo in qualche modo imparato cibo
Musica
Culture loro cambiano noi noi cambiamo loro e allora anche in questo caso forse poi veramente mi taccio perché temo di essere andata oltre invito prima di passare la palla al successivo relatore potrebbe essere anche quello di parlare meno di integrazione che è un concetto scivoloso e che prevede che ci sia un'identità molto forte noi
Che accogliamo l'identità tutta uguale l'immigrazione ma parlare invece di cittadinanza
Di cittadinanza che accoglie altri cittadini
E che deve con loro dialogare e che gli deve dare un posto come status come diritti come doveri come identità condivisa perché si tratta di persone che tra l'altro in Italia lavorano
Producono reddito mandano i figli a scuola abitano le nostre città e qualche volta sono anche più civili Dinoi grazie a tutti
Grazie mille a amiconi
Diciamo la ringrazio anche per per non aver sottolineato il fatto che però per me importantissimo che quella manifestazione che si è avuto a Roma è stata promossa per diciamo da capitolo della componente femminile in questa ondata partecipativa nelle città la città in cui vivo Torino dove dove lavoro ha avuto un'esperienza per quanto di i di natura di colore parzialmente differente ma comunque promossa da la cittadinanza e da una componente
Prego
Ci hanno telefonato le donne di Torino quindi ulteriormente avesse sono ispirate anche a Roma dice basta per dire Torino dice basta e ci vedremo prossimamente ottimo che mi vengano il
Proposta avrei io de poi da da sociologo ovviamente sono strutturalmente curioso ignora i tre mila domande qualora voleste farne lì ci sono i link per partecipare alla pagina e ringrazio anche e Moriconi per avermi introdotto quasi naturalmente il il prossimo tema che quindi il tema dell'accoglienza della cittadinanza e delle migrazioni anche anche nella diversità c'è un nella dell'anno alla slide presentata nel nel rapporto che abbiamo visto introduzione
Il è il primo tema per quanto riguarda l'interesse del pubblico il trentatré per cento tre virgola cinque per cento quello del dell'immigrazione così declinata e declinata come appunto emergenza ma anche ahimè con in chiave
Di decreto come sì problema di sicurezza e di ordine pubblico mi sembra insomma ci sia un problematicità questo punto di vista chi più di Mario Morcone si può introdurre la tematica
Ecco funzione si
Intanto grazie per Livia di questa mattina
Come diceva alla collega prima di mi rivolgersi soprattutto a ragazzi giovani io vecchio dinosauro del ministero dell'Interno
Faccio un po'di fatica
Faccio un po'di fatica però non posso prescindere per quando morì se abbia detto nella relazione introduttiva e giustamente a mio avviso che dovevamo un attimo per dare al futuro alla proposta piuttosto che a difendere
Quello che non c'è più o quello che in qualche modo è superato
Io credo però che insomma
C'è un dibattito in Parlamento
C'è un dibattito in Parlamento perdente da parte del mondo progressista
C'è un dibattito che impone un nuova stagione sul tema dei diritti che cambia sostanzialmente il volto del nostro Paese rispetto a tutta questa questione io credo che noi questo non lo possiamo ignorare
E allora dobbiamo un attimo riprendere
Tutta questa partita
Non si tratta di difendere nessun passato anche perché non ce ne importa niente di difendere il passato si tratta semplicemente di chiarire dove ci stanno portando qui è un'altra questione
L'immigrazione Cetto c'è un tema non solo di accoglienza euro di prima accoglienza ma c'è anche un un tema di inclusione sociale e c'è un tema di appunti integrazione e delle tante persone che sono da noi che come diceva
La collega prima molto bene
Fanno parte della nostra società civile partecipano allo sviluppo economico di questo Paese e pagano le tasse
Bene
Oggi quello che si sta facendo invece è un'altra cosa
Si era costruiti in questi anni perché tutti voi ricorderete insomma poi la televisione da questo punto di vista è devastante tutti ricorderete le vicende del recente passato
Con gli sbarchi commissario straordinario molti di voi penso che saranno anche l'universitario in materie giuridiche quindi il commissario straordinario l'utilizzo della legge di protezione civile per raccogliere i miliardi tutte queste cose dal due mila quattordici due mila quindici si era cercato di costruire un modo diverso
Di affrontare il tema immigrazione peraltro un tema fondamentale anche il futuro del nostro Paese e denti
Non mi sposto perché non abbiamo il tempo sul tema dei dati delle nascite sul tema dei posti di lavoro sulla necessità ci sono decine di istituti di ricerca che hanno ormai sgombrato il campo nonostante ci fosse sembri imbecille che diceva che non era vero perché vogliamo fare la sostituzione di popoli purtroppo imbecilli che dicono che vogliamo farla soluzioni di popoli esistono ancora
Però ormai gli istituti di ricerca tutti anche quelli diciamo
Che CCC entusiasmano di meno nel senso Confindustria cioè ormai tutti hanno accettato l'impressione cioè a tutti è chiaro che il nostro futuro
Fortemente ancorato alla crescita anche della popolazione giovanile che si emigra che non si emigra ma comunque alla crescita vocazione giovanile
Detto questo l'idea di fondo era quella e si era riuscita ad avviare anzi a realizzare non hanno avviare una concertazione
Tra i i livelli diversi di governo Stato-Regioni comuni
Cioè tutto il tema dell'accoglienza era diventato frutto di una concertazione permanente tra lo stato
L'associazione dei Comuni singoli comuni e le regioni per un'equa distribuzione sul territorio nazionale mentre prima naturalmente dove andare tutti in cui in Calabria in Campania ma in Lombardia per l'amor di Dio
Adesso invece tutte le Regioni prendevano erano costrette a prendere
Una parte di immigrati arrivati nel nostro Paese
In proporzione naturalmente alla popolazione residente in proporzione
Alla a anche alla alle fette di fondo sociale europeo che percepisce eccetera eccetera
C'era poi un sistema sul quale si è puntato molto si è scommesso molto che il cosiddetto SPRAR non so quanti di voi presidio parlare ma che la best practice italiana da tutti riconosciuta come tale cioè Progetti dei sindaci
Sul tema non solo dell'accoglienza ma anche sul percorso di inclusione di integrazione
E sono cresciuti i tanti progetti SPRAR
E soprattutto rendevano protagonisti i sindaci eletti del governo del loro territorio e li mettevo anche al sicuro diciamo dall'incursione del cattivo prefetto che invece pigliava l'albergatore fallite cisti affacciando persone lì a dormire cosa che oggettivamente determina impatto sul territorio determina problemi
Beh
Per dirla in maniera semplificata perché il tempo scorre a Visco ammesso il coso qua il timer e quindi c'è l'incubo del timer
Tutto questo è stata sostanzialmente disarticolato
L'idea di fondo è un grande ritorno al passato un ritorno al passato che significa
Che si decide a livello centrale dove e certamente non al nord certamente sicuramente al Sud semmai ci dovesse essere il problema di non nuovo onda migratoria che ci sarà sicuramente perché
Anche questo fa da me lo dire con estrema durezza dire abbiamo fermato gli sbarchi e note entità stupidaggini cioè l'immigrazione non si ferma e non si potrà mai fermare e come dire
Una una delle componenti della storia universale
Cioè oggi l'immigrazione sono diminuiti gli sbarcherà salita male sono aumentati versa la spagnola arrivano dai Balcani su Trieste queste
Ma non escludo per le condizioni dell'Africa generale
Che prima o poi un nuovo picco migratorio non investa alle nostre il Mediterraneo centrale quindi le nostre regione meridionale comunque tornando al nostro tema quello che ci interessa di più
Rompere questa concertazione istituzionale regioni comuni Stato significa praticamente fa fare un grande passo indietro significa sostanzialmente riportare
Tutto questo alla scelta emergenziale che avevamo abbandonato perché i dal due mila quattordici mai più si era fatto un commissario straordinario per l'immigrazione
Mentre evidentemente c'è la necessità
Di temere questo tema molto caldo sul tavolo
Ma
Non è solo questo o non basta questo si è voluto fare di più eccessi mente si era fatto uno sforzo per cercare di allineare
I servizi offerti nelle strutture di prima accoglienza quelli dello SPRAR che come abbiamo detto alla best practice invece si è fatto di più e sedette tagli dobbiamo risparmiare e quindi tagliamo i servizi dall'Abs tutto di prima accoglienza
Togliere i famosi trentacinque euro che ci costano l'immigrato ma li portiamo al diciannove venti euro esito detto questo quale
La
Abbiamo non lo so sì può parlare di buona fede in mala fede insomma non voglio parlare di Borrelli mala fede e credetemi
Diciamo faccio un ragionamento scevro da ogni atteggiamento ideologico o dalle stupidaggini che pure ci propinano continuamente i buonisti buoni cattivi dovesse salire qua
La sostanza è noi stiamo costruendo nuove marginalità
Noi siamo pigliando delle persone che peraltro in questo momento in accoglienza saranno centoquaranta mila
Le siamo marginalizzato indo rispetto al resto della società con un duplice effetto
Ci starà buono lo zio Tom che fa lo zio Tom morfina che non lo caccerà lo mandano a casa ma ci sta pure quello che naturalmente sarà più fragile alle pressioni
O alle opportunità della criminalità e quindi che le le piccole e grandi illegalità ci sarà purché quello che magari in un contesto anche questo nel quale abbiamo avuto sempre ottimi rapporti tra le comunità di fede eccetera ma lui di fede islamica viene preso da forme di radicalismo e quindi praticamente il tema immigrazione subisce sta subendo un forte arretramento non solo sul piano dei diritti ma anche verso un futuro che è sempre più
Come dire
Nebbioso diciamo nebbioso stamattina c'è la conferenza di Palermo di cui avrete sentito parlare io insomma sinceramente non sono abbastanza meschino per augurare al mio paese un insuccesso al contrario credetemi con tutto il cuore auguro alla conferenza di Palermo un grande successo
Francamente ho qualche dubbio ho qualche dubbio perché anche su questo terreno si era avviato un nuovo protagonismo italiano attraverso un formato più ristretto Italia Germania Francia
L'insieme a Svizzera Slovenia e Austria verso i Paesi del Nordafrica Gore riunioni periodiche a Tunisi
A Bernard Roma
Tutto questo stressato diciamo abbandonato probabilmente in una sorta di idea di discontinuità rispetto al passato
La sostanza è che noi adesso siamo
Abbiamo litigato coi francesi abbiamo litigato o comunque non abbiamo ottimi rapporti con i tedeschi abbiamo litigato e voli su Berlusconi nessun borghesi con Malta tutti i giorni è una scelta va be'ormai
Gli austriaci perché sarebbe i nostri amici ci hanno dette non solo non ci difendano ma che non abbiamo rispettato le regole
E i nastri amici sarebbero gli ungheresi polacchi di cui mi vergogno profondamente perché ho visto ieri per televisione una manifestazione in Polonia che fa venire i brividi e di cui mi vergogno tantissimo
No tre guardate glielo dico col cuore lo dico soprattutto col cuore ragazzini qua non si tratta della voglio rivedere di avere un atteggiamento ideologico di difendere il passato no sì date di atteggiamenti di ragionevolezza
Non si può pensare a quattro mesi perché devo vincere le elezioni europee bisogna pensare al bene del Paese c'è il grande equivoca me hanno insegnato e io continuo a pensare così sarò antico come i miei figli e credo voi forse mi giudicate ma io continuo a pensare che noi leggiamo le persone in Parlamento perché loro devono fare il bene del Paese
E poi magari devono convincere gli elettori che quella è la strada da seguire perché quella rappresenti bene del paese
No che non li leggiamo in Parlamento le persone perché devono fare quelle che gli elettori gli hanno detto di fare non è esattamente così a me hanno insegnato diversamente e io di questo rimango convinto
Mi devo fermati mi due io Passannante fino a domani mattina
Va bene che cosa che cosa ci aspettiamo
Una forte preoccupazione per la condizione internazionale una condizione internazionale in cui c'è un altro grande equivoco ma voi veramente pensate che Putin nove Trump a vendere essa risolve il problema libico
O pensate che il problema libico un problema europeo che l'Europa non riesce a risolvere che tutti gli altri hanno interesse a che rimango un problema
Tenuto conto che sia punto che reputi nega entrambe evidentemente hanno interessa che l'Europa comunque sia debole
E noi che politica siamo facendo per
Raggiungere questo obiettivo io francamente non lo sono facilmente se gli esseri per fortuna di questo Paese
Però sono molto preoccupato perché tutto il tema Nordafrica
Non è solo la Libia in cattive condizioni
C'è tutta la questione del Ciad e che comunque sta all'aula che traballa l'Algeria non è segretamente in un momento nel miglior momento della sua storia
Abbiamo cercato di inserire le grandi organizzazioni delle Nazioni Unite sul territorio per cercare comunque di far crescere se non altro la qualità dei diritti non saranno gli standard europei ma certamente un minimo di di miglioramento e di passo in più
Anche tutto questo lo sa rallentando
Io credo che poi alla gente
Quando è disperata
Non non puoi opporre ragioni no poi può ragioni perché non è colpa loro se esso Nadia Tripoli anziché andare a Bulleri osannato invece a Caserta per questo il problema
Mi sembra anche comprensibile mi devo fermare se capisco però devo rispondere a una domanda sulla
Agenzie dei beni confiscati ecco su queste doti dell'utero caro Colli
Ti deluderò fortemente perché
Io sono stato il primo direttore dell'Agenzia dei beni confiscati un lavoro bellissimo entusiasmo un lavoro bellissimo in cui si espande in cui si inseriscono però naturalmente una serie anche di interessi fa diciamo le cose come stanno
Di interessi economici
Da parte di imprenditori che pensa che fanno lo shopping all'agenzia dei beni confiscati da parte di altri categorie magari un po'come dire molto motivate dal punto di vista valoriale
Ma poco concrete nella realizzazione allora la domanda se capisco bene
Che si pensa della vendita dei beni
Rapidissimamente rapidissimo sì sì ho finito rapidissimamente
Per quanto riguarda gli immobili la questione non c'è per quanto riguarda i dieci metri quindici è tenere indietro nella Valle del Marro dei doveri Deering alla breve far presente il problema non ce la cooperative sociali di tipo B funziona benissimo va bene
Ma quando comincia a parlare di aziende le aziende ci voglia degli imprenditori
E sezioni degli imprenditori
O questo Paese mette a disposizioni imprenditori seri disponibili a concorrere
No al risanamento dello Stato e delle aziende bene altrimenti la vendita non solo non mi scandalizza ma come ha detto Grasso allora però era magistrato ed era il l'auto esatto il commissario nazionale antimafia
Alla fine e se qualche vendita va male la rivendiamo
A a chi in realtà l'avevamo tolta prima ci via mi son detto ce lo vediamo però
Cioè non non la vedo in maniera così drammatica la grande illusione che la cooperative di tipo B possa gestire un'azienda che ha bisogno invece di professionalità molto specifiche all'Effetto del caffè dei vari
Avviato Veneto dal quale noi abbiamo offerto il caffè al presidente Napolitano quando venne a trovarci in agenzia a suo tempo e che adesso è chiusa e non esiste più grazie
Ad introdurre Nino Baseotto giusto sul chiedevo del tema dell'Agenzia dei beni confiscati per dibattito sulla vendita dei beni giusto per di e ci sono attualmente trentadue mila immobili tra terreni edifici appartamenti e possono essere riutilizzati a fini sociali da chi si organizza si associa per chiederli
Per cui un patrimonio abbastanza diffuso in tutto il Paese e lasciarlo in disuso non conoscerlo venderlo o svenderlo può essere può essere un tema nel nell'introdurre Nino Baseotto allarmi mi viene in mente crolla successa anche la suggestione diciamo una criticità che proponeva in marmi con Licia vale a dire il ruolo dei corpi intermedi qual è anche il sindacato
Abbiamo detto Nuovo riformismo e coesione sociale uguaglianza fra generazioni nell'i diritti di nella partecipazione democratica tra le nazionalità
Qual è il ruolo del lavoro della in particolare con riferente giovani il ruolo di del sindacato into in tutto questo grazie
Sì innanzitutto grazie per perché l'invito
A me ha fatto molto pensare il titolo che si è voluto dare a questa prima tavola rotonda perché la coesione e la ragione dell'uguaglianza
Io proverei a partire da un dato uguale e contrario
Perché oggi in questo tempo globalizzato
Il vero tratto distintivo sono le disuguaglianze
Disuguaglianze profonde che di cui Morese ha parlato anche a lungo nella sua nella sua relazione
E le disuguaglianze sono la causa e l'effetto di una coesione sociale
Che a mio modo di vedere sempre più tempo le e quindi sempre più a rischio sempre più instabile
Perché stanno venendo meno
O sono già venute meno
Alcune architravi della cosiddetta mediazione sociale
Chi ci anni fa più o meno
Iniziava o si palesava perché forse è iniziata prima
Si palesava in tutta la sua forza dirompente
Una delle crisi economiche
E finanziarie globali
Più devastanti della della storia moderna
E quella crisi è stata affrontata con quella che è stata chiamata da tutti la politica dell'austerità
Che cosa ha voluto dire la politica ostilità però
Ha voluto dire un una scelta di fondo
Quella che gli economisti definirebbero la scelta di privilegiare l'offerta cioè di curarsi molto delle banche delle assicurazioni delle grandi istituzioni finanziarie e di penalizzare dimenticare e lasciare un po'da parte la domanda
Che vuol dire i consumi vuol dire il lavoro vuol dire l'occupazione vuol dire i servizi lo stato sociale e quant'altro
Questo
Ha avuto in Italia delle conseguenze sociali
Pesantissime
Non lo dico solo dal punto di vista del sindacato quanto abbiamo pagato in termini di occupazione di perdita di posti di lavoro quante noi CGIL CISL e UIL hanno in questi anni firmato migliaia di accordi per cercare di salvare posti di lavoro per consentire ad aziende di intraprendere faticosi processi di ristrutturazione per non chiudere e a volte ce l'abbia fatta altre volte
L'esito è stato purtroppo quello che non si sarebbe evoluto ma le conseguenze sociali pesantissimo che ci sono dei rischi scatenano sto Paese hanno determinato il restringimento
Di alcuni perimetri fondamentali che hanno che fare con la coesione sociale
Il primo si è ristretto di lavoro
Noi abbiamo
Dei dati impressionanti sul sui posti di lavoro persi e sul numero di aziende che la crisi ha spazzato via
Si è ristretto il lavoro e non c'è ancora nel Paese lo dicono anche i dati recenti recentissimi anzi dell'altro giorno dischi in mezzo
O li stessi dati che fornisce l'Istat
Non c'è ancora il Paese un recupero
Dei livelli occupazionali del due mila otto c'è pre-crisi
Che sia tale
Non solo dal punto di vista quantitativo e dal punto di vista quantitativo cioè le norme che perché l'enorme ritardo nel Mezzogiorno dove ancora il saldo e pesantemente negativo
Ma soprattutto punto di vista qualitativo perché
Il mix occupazionale
Del dopo crisi è profondamente cambiato si stanno recuperando posti di lavoro ma al lavoro stabile
Si sostituisce molto lavoro precario molto lavoro a termine
Ti scarsa qualità
Poi c'è una piaga
Che si chiama disoccupazione giovanile
Ora non serve essere un grande economista
Basta avere un po'di buonsenso per capire che un Paese come l'Italia
Che piaccia a seconda dei periodi con un tasso di disoccupazione giovanile che sta tra
Il trenta trentadue per cento quando va bene e arriva al quarantadue per cento quando va meno bene per un Paese che ha questo tasso di disoccupazione giovanile un paese la cui possibilità di ripresa economica
Fortemente condizionate compromessa
Non non serve ripeto avere grandi competenze economiche per comprendere e avvertire che abbiamo questo questo problema
Si è ristretto il perimetro dello stato sociale
Dei servizi e delle infrastrutture sociali
Si è ristretto lo stato sociale ed è esplosa esploso il fenomeno la povertà
Oggi in Italia sono oltre cinque milioni
Le persone che stanno in uno stato di povertà assoluta
Circa la metà di questi sono nel Mezzogiorno d'Italia
Quel Mezzogiorno d'Italia che ha visto dal punto di vista
Delle emigrazioni
In dieci anni
Venir meno un milione e ottocento mila cittadini del Mezzogiorno che se ne sono andati
Di questi circa la metà
Sono giovani
E quasi il venti per cento di questi giovani hanno deciso di
Emigrare al nostro Paese non solo da dalle regioni del Mezzogiorno
Si è ristretto il perimetro degli Investimenti
Io penso che
Uno dei gli ostacoli più grandi
Che il sindacato
Ha incontrato in questi anni e Cortina incontrare riuscire a battere
Un tabù nazionale che è il tabù per gli investimenti
Quando si parla ad esempio della necessità di di
Aumentare il numero degli occhi patiti di
Come dire un piano straordinario per l'occupazione quasi sempre
Hai di fronte qualunque interlocutore che ti dice sì ma non
Non ci sono i danari per per investire non possiamo fare investimenti
E questa una straordinaria assurdità
Perché chiunque di noi sa anche andando a a guardare nella propria famiglia senza andare molto lontano che quando tu Aida raggiungere un obiettivo qualunque obiettivo sia attivi
Metterci qualcosa se voi
Avanzare se vuoi raggiungere un obiettivo e complicato immaginare pubblico che abbia viva investimento come un tabù invalicabile e pensi a tratti senza investire di determinare una politica virtuosa che allarghi la base occupazionale di questo Paese
Tra l'altro noi lo diciamo perché il sindacato
Non si limita solo
A denunciare questo ma indica anche
Come reperire quelle risorse che potrebbero servire per
Per appunto investire in occupazione
Si è ristretto
Il perimetro degli investimenti pensiamo alle infrastrutture
Siamo
In un anno
Terribile da questo punto di vista
Pensate alle immagini che
Ci sono state consegnate dai dai media il quattordici di agosto col crollo del ponte Moranti piuttosto che pensate alle tredici
Alle tredici pare
Del di qualche giorno fa di quei poveretti morti
Nel
Né i fatti climatici che sono accaduti in Sicilia i dodici travolti dalla casa più l'altro disperso che poi è stato trovato morto
In questo Paese sono troppi anni che non ci si prende cura delle infrastrutture non ci si prende cura del territorio dell'ambiente
Abbiamo pagato un tributo di vite umane e abbiamo pagato anche in termini di risorse in modo eccessivo e terribile perché non abbiamo mai investito sulla cura del territorio la cura dell'ambiente che avrebbe
Consentito di
Avere degli esiti meno catastrofici di fronte ai venti climatici you
A terremoti o quant'altro
E poi si è ristretto il perimetro di quello che l'Europa si chiama il dialogo sociale
Sono stati gli anni e sono tuttora gli anni della della
Quella fine
Con un parolone viene chiamata la disintermediazione
Cioè l'idea che si possa fare a meno delle organizzazioni di rappresentanza
Si possa
Instaurare un sistema di
Dove c'è un principe illuminato
Poi può essere il presidente di una ragione o il Presidente del Consiglio un principe illuminato che non ha bisogno di intermediazione perché è in grado di interloquire direttamente con il proprio popolo con i propri sudditi e di leggere i bisogni
Questa logica portato dei disastri incredibili come dire
Non è tanto un problema di
Chi chi intermedia con chi perché poi i soggetti possono cambiare ma poi c'è un problema che se passa la logica che non si intermedia passa la logica che qualunque tipo TTT espressione
I cittadini di Norfolk organizzati non è considerata come dire degni anti ascolto e di confronto con chi ha con il decisore pubblico
Questo governo
Emblema di una grande contraddizione io credo a gode di un consenso che non può essere banalizzato e non va sottovalutato
Perché è un consenso
Largo palpabile
E però dare risposte a mio modo di vedere
Sbagliate assolutamente inadeguate ad affrontare i problemi di oggi e che determina un aumento di disuguaglianze colpiscono alle fondamenta la coesione sociale
Guardate
Stanno presentando una manovra economica come CGIL CISL UIL abbiamo a nostra volta presentato
Delle osservazioni critiche delle proposte su come cambiarla bastano presentato una manovra economica che punta tutto sulla spesa corrente
Sul
Sul fatto di gonfiare la spesa corrente ma di non fare di investimenti che servirebbero per la ripresa produttiva e per l'occupazione
Il tema dell'immigrazione il prefetto Morcone né di diceva delle cose assolutamente condivisibili e importanti
Io credo che ci sia un altro tema sull'immigrazione che oltre ai valori che vengono calpestati dal punto di vista del rispetto delle persone dei diritti e quant'altro
C'è anche un tema che l'approccio tutto securitaria tutto affidato a una logica di di sicurezza che a questo governo
è un approccio che per l'esperienza di questi anni porterà a non risolve il problema anzi addormentare le contraddizioni ad aumentare il fenomeno della clandestinità e quant'altro ed è un approccio che ci sta isolando dal resto d'Europa
Dando tra l'altro un alibi al resto d'Europa per non affrontare seriamente il tema dell'immigrazione in termini comunitario
Oppure il decreto sicurezza spesso fatemelo dire con una battuta perché non c'è tempo
Ma in questo Paese
Per affrontare il tema della sicurezza
è però era proprio necessario è proprio necessario introdurre il reato di accattonaggio
E per magari occuparsi di quello non occuparsi del reato di corruzione
Cioè il problema dell'Italia l'accattonaggio e la corruzione
E allora
Io credo che sia necessario ricostruire ho finito
Una prospettiva
Che Morese ha giustamente definito nella sua relazione una prospettiva riformista in questo Paese
Sapendo che il sindacato
Non surroga
Che non supplisce alla politica il sindacato a un mestiere da fare la fare al meglio possibile
Però può offrire
Il proprio bagaglio valoriale le proprio le proprie proposte
Forse bisogna pensare a una politica riformista che metta finalmente al centro al proprio centro il lavoro il valore del lavoro
E
Anche una politica che litiga forza alla partecipazione a quella vera non la la partecipazione facendo un clic sul sul computer ma la partecipazione che poi e democrazia sostanziale di questo di questo Paese noi ci proviamo
Ci proviamo il proprio in questi giorni abbiamo presentato questa piattaforma con le nostre richieste sulla manovra economica non ci limitiamo solo
A
Dire che ce la piattaforma la stiamo discutendo con l'insieme dei nostri delle gazzette il nostro legate con anche il maggior numero possibile di lavoratrici e dei lavoratori dei pensionati e pensionate perché pensiamo
Che
Informare e far partecipare e ascoltare le opinioni di coloro che noi vogliamo rappresentare sia un modo
Forse
Modesto forse piccolo per dare un contributo a riprendere una strada che si sta partendo che è quella dell'effettivo esercizio della democrazia e della partecipazione in questo prezzo
Grazie mille agli ospiti che hanno diciamo non non possiamo fare un un dibattito su quanto ci siamo detti che possiamo aggiungere molto perché il tempo è scaduto e ci pressano ma almeno ringraziamento Alessandro Rosina M. Miconi Mario Morcone che non Baseotto per aver introdotto una serie di tematiche che sicuramente nelle tavole rotonde successive potremmo approfondire Giovannini sarà appunto una tavola rotonda che ci segue quindi sarà molto popolata e lasciamo tutto lo spazio che merita grazie
Propongo che di cominciare buon giorno a tutti
Appena arriva o insalata Libia Borzi se viene al tavolo
Cominciamo subito come l'altra volta come la velata otto alla precedente con l'illustrazione della ricerca prego grazie
I lavori alla base dello sviluppo questa la
Il titolo di questa sessione economia circolare innovazione formazione flessibilità che cosa abbiamo fatto siamo andati a capire diciamo quanto la tematica del lavoro sia centrali all'interno dell'agenda dei media digitali e soprattutto che riscontro e che tipo di interesse la tematica del lavoro trova nel pubblico
Tutti quanti sappiamo come nelle discussioni relative diciamo allo sviluppo di questo Paese il lavoro sia centrale
L'hanno detto le relazioni della mattina immagino diciamo che questo tavolo proseguirà in tale direzione
Qual è il problema però il problema è che
I grandi gruppi editoriali
Che hanno già in qualche modo colonizzato l'internet che hanno colonizzato il social network
Non danno alla tematica del lavoro
Uno spazio decisivo
Perché questo proviamo a a dare alcune risposte che vengono diciamo da questi dati
I criteri di notiziabilità
Sono totalmente cambiati nella logica dei social network
La logica dello scollo con cui noi utilizziamo il nostro cellulare
Ci dice tanto rispetto al grado di attenzione che alcune tematiche riescono a suscitare in noi
La notiziabilità è data dal sensazionale
Non è data più
Dalla vicinanza del tema rispetto ai lettori
E data dalla possibilità in qualche modo di suscitare l'interesse immediato e in questo vedremo soprattutto la relazione il pomeriggio come in media italiani sono un caso unico in Europa
Un caso unico in Europa perché presumibilmente
Venti anni o venticinque anni di forte personalizzazione della politica
Hanno lasciato delle scorie ineliminabili all'interno del sistema mediale italiano
In media italiani sono tra i media europea dei quelli che più ricorrono alla personalizzazione delle notizie
Non c'è notizia se non c'è un nome da mettere vicino alla notizia
E lavoro non ha nomi il lavoro non ha nomi o forse il lavoro a tanti troppi nomi per cui possa essere notizia abile
Nello specifico
Noi abbiamo attenzionato il tema del lavoro sin dal periodo pre-elettorale da gennaio scorso e abbiamo visto come nella scorsa campagna elettorale il tema del lavoro sia stato del tutto assente dall'agenda media le proposte e i cittadini
Pensate che in campagna elettorale soltanto l'uno virgola nove per cento di tutte quante le notizie legate alla politica riguardava il lavoro eppure noi oggi stiamo dicendo che il lavoro
è la base dello sviluppo di un Paese come mai le forze politiche non si sono affrontate e quindi sul tema del lavoro e come mai il sistema dei media non ammesso al centro il lavoro
Sì oggi andiamo a vedere diciamo lì sotto tematizzazione mi del tema del lavoro
Troviamo sicuramente degli spunti molto interessante la discussione di questa mattina
Se si parla di lavoro se ne parli in modo generico
Rintracciamo in Rete un'enormità di annunci di lavoro
Anzi annunci di lavoro quando ebbero analizzati perché gli annunci di lavoro
Portano con sé anche la declinazione di come ha vissuto i lavori in questo Paese
Annunci di lavoro che riportano all'interno discriminazioni fortissime discriminazioni fortissimi di genere discriminazioni fortissimi in termini di età cioè tutto ciò che non potrebbe essere fatto di fatto su internet e sui social network avviene e poi e curioso come il tema principale legato al lavoro sia il reddito di cittadinanza quindi non come si diceva prima diciamo no una discussione su gli investimenti su una riforma del mercato del lavoro ma su quello che e sarà diciamo l'ammortizzatore sociale per eccellenza
Che si vuole mettere in campo
Vedete che addirittura diciamo quelle che sembrano delle discussioni importantissime i nostri occhi
Come quelle sul web farà aziendale l'alternanza scuola lavoro il tempo determinato verso di indeterminato non trovano assolutamente spazio all'interno dell'agenda dei media digitali
E ancora di più non trovano spazio e l'interesse del pubblico cioè quando i cittadini leggono determinate sotto tematizzazione mi sono pessimisti
Bene che vada sono sarcastici e divertiti cioè nessuno crede a questi annunci nessuno crede a una reale possibilità di cambiare lo scenario il lavoro e vi lascio anche con un dato a questa discussione forse non si parla di lavoro in Italia anche soprattutto perché non si parla più di sindacato
Cioè come una una conventio ad excludendum o che che che tutti quanti in media indistintamente
Hanno esercitato il continuare ad esercitare negli ultimi anni rispetto alle tematiche sindacali UE perché la disintermediazione bene rappresenta il modo e la logica di funzionamento dei social media
E voi anche perché diciamo il sindacato non è stato concepito come un soggetto attivo all'interno di questa discussione quindi questo è un po'il tema che portiamo a questo tavolo grazie
Grazie oltre ai presenti
Alla tavola rotonda che ringrazio e che presento in ordine alfabetico Carmelo Barbagallo segretario generale della UIL Livia Borzi presidente delle ACLI di Roma Marco Cai imprenditore presidente
Alicette Assinform ed ex presidente dei giovani industriali Confindustria Luciano Pero docente al Politecnico di Milano abbiamo due contributi Esterni
Uno certo perché è un video e l'altro probabile perché è un collegamento che siamo stabilendo quello certo
Di Luca Visentini che è il segretario generale del sindacato dell'azione del sindacato europeo
Del della Confederazione europea dei sindacati quello probabile ce l'auguriamo ecco il professor Giovannini che non ha potuto essere in coro presente da da mi pare da Torino stiamo cercando il collegare io avvierei subito con Luca Visentini il video che ci ha fornito segretario generale Confederazione europea dei sindacati prima poi di entrambi del nel vivo della nostra discussione quindi se la regia può dare l'avvio al video di Visentini grazie
Buongiorno a tutti con grande piacere che partecipo
A questo dibattito a questa conferenza così tema molto rilevante anche dal punto di vista del sindacato europeo mi scuso per essere presente con voi soltanto in video ma purtroppo impegni precedenti mi hanno trattenuto a Brussel
Vorrei cercare di darvi il punto di vista delle organizzazioni sindacali a livello europeo rispetto ma le tensioni e le paure che stava attraversando il molto del lavoro in Europa sono tensioni e paure particolarmente eccezionali e straordinarie rispetto alle situazioni anche di crisi e di difficoltà nel mondo del lavoro ha vissuto nel nostro continente nei decenni precedenti quello che sta accadendo anche in termini di mancanza di tenuta democratica nei posti di lavoro veramente preoccupante
Questa tendenza verso il populismo verso l'estremismo di destra verso i partiti xenofobi anti europea anti establishment più in generale purtroppo la tendenza che si sta diffondendo anche tra i lavoratori anche tra iscritti alle organizzazioni sindacali molti paesi europei dopo alcune recenti consultazioni elettorali in Svezia in Austria e in altri Paesi
Alcuni dei nostri affiliati a livello nazionale hanno deciso di fare una serie di sondaggi di verifica per cercare di capire per quale motivo
I lavoratori particolarmente gli iscritti al sindacato si sono fatti influenzare da queste forze politiche ho deciso diciamo di esprimerò un voto di protesta e lo scenario che emerge purtroppo particolarmente tra gli iscritti al sindacato è molto preoccupante
Perché si vede che circa un terzo dei lavoratori iscritti all'organizzazione sindacale in questi Paesi hanno votato per questi partiti partiti di destra partiti populisti partiti xenofobi
Un terzo di degli iscritti al sindacato non sono semplicemente andati a votare per una totale disaffezione nei confronti della politica e un terzo ovviamente continuano a votare per le forze politiche tradizionali particolarmente per quelle progressiste socialdemocratiche e di sinistra
Che cosa significa tutto questo significa che i lavoratori iscritti al sindacato in Europa improvvisamente sono diventati fascisti razzisti o anti europei noi non crediamo che sia così anche perché molti dei nostri membri che hanno avviato queste analisi hanno cercato di capire
Tra i lavoratori andando tra i lavoratori parlando con loro c'hanno cercato di capire quali sono le Paure e le cause di questi di questi fenomeni è quello che emerge molto chiaramente
è che la paura riguarda il futuro soprattutto il futuro del lavoro
Abbiamo vissuto una serie di fenomeni devastanti che hanno completamente disarticolato il sistema della rappresentanza del mondo del lavoro
Le il sistema dei diritti delle protezioni sociali e la capacità dei lavoratori di organizzarsi attraverso sindacato di difendere appunto i propri diritti e le proprie protezioni di negoziare le proprie condizioni di lavoro i propri salari
Prima c'è stata la globalizzazione poi la finanziarizzazione dell'economia l'esplosione delle bolle speculative la crisi economica finanziaria e poi dei debiti sovrani
Nei vari Paesi e ha seguito tutto questo ovviamente soprattutto un decennio di politiche di austerità e di ricette neoliberiste che invece che affrontare e risolvere i problemi
Che queste stesse ricette queste stesse ideologia avevano creato li hanno purtroppo ulteriormente ingigantiti nel momento in cui i lavoratori a causa di tutte queste trasformazione dell'economia della società che hanno colpito i loro interessi direttamente
Qua nel momento in cui i lavoratori non vedono più una prospettiva dopo tutti questi fenomeni che sono accaduti evidentemente la paura e la tensione in molti casi anche l'arrabbiatura nei confronti di coloro che avrebbero dovuto rappresentarli evidentemente crescono esponenzialmente e quello che noi vediamo che pesi maggiori di interesse ma anche di paura fra i lavoratori sono esattamente quelli legati al lavoro
I paesi nei quali se è stato un voto maggioritario per i partiti di destra o per i partiti populisti oppure nel Regno Unito le regioni nelle quali c'è stato maggiormente un voto a favore della Praxi tra i lavoratori non sono le regioni le città le località nelle quali ci sono più i migranti per esempio non è il problema dei migranti è un problema
Falso è semplicemente un capro espiatorio per cercare di trovare un responsabile per una situazione che preesiste alla crisi dei rifugiati o la crisi dell'immigrazione che il continente europeo sta vivendo quello che invece sta alla radice di questa situazione sono i disagi sociali il fatto che le persone
O non hanno più nulla Foro o hanno paura di perdere il lavoro che hanno non hanno visto scendere sempre di più e che del pret deprezzarsi il loro potere d'acquisto i loro salari Novaro la prospettiva di trovare un'abitazione adiacente un'istruzione decente per i propri figli non sono sicuri se avranno una pensione alla fine dal loro carriera lavorativa
Non sono certi di poter continuare ad accedere alle prestazioni sociali e sistemi di voile far questi sono i temi che generano paura e disaffezione tra i lavoratori ecco che allora se vogliamo veramente rimettere il lavoro al centro e se vogliamo che il movimento sindacale ma anche i partiti progressisti socialdemocratici in Europa siano in grado di in grado di fornire una visione alternativa delle proposte alternative
Ai lavoratori che le organizzazioni sindacali rappresentano ma i cittadini che poi i partiti progressisti
Tendono tentano di rappresentare dobbiamo cambiare completamente nostro paradigma dobbiamo interpretare la realtà in maniera diversa dobbiamo essere in grado di costruire una narrativa alternativa e dobbiamo essere in grado di proporre delle cose che possono effettivamente convincere i lavoratori e cittadini che un cambiamento è possibile dobbiamo essere cioè in grado di dimostrare che i sindacati partiti progressisti non condividono la retorica dominante né sul razzismo e sulla sull'attacco la democrazia all'Europa ma neanche la retorica che è stata dominante dell'ultimo decennio che era la retorica neoliberista che diciamo affidava semplicemente alle regole Budget aria le politiche di austerità la soluzione dei problemi della crisi entrambe queste ricette non funzionano la prima perché una ricetta anti democratica è totalmente fuorviante ma l'altra perché ha dimostrato di non aver funzionato nell'arco degli ultimi anni ecco perché noi dobbiamo essere in grado come dicevo di costruire un modello alternativo noi pensiamo come sindacato europeo che questo modello alternativo debba essere costruito su cinque pilastri fondamentali
Il primo è un nuovo modello di sviluppo economico un modello di sviluppo economico non più basato semplicemente sulle esportazioni ma sulla domanda interna non basato più semplicemente soltanto sui tagli ma soprattutto sugli investimenti pubblici e privati
Non basato esclusivamente sulla competizione al ribasso ma al contrario su una coesione sociale ed economica che posso effettivamente aumentare
Il potere competitivo delle nostre economie ma al tempo stesso anche difendendo le protezioni sociali e i diritti un modello di sviluppo sostenibile che richiede un modello macro economico diverso rispetto a quello che è stato implementato fino ad oggi
Ed è un modello che secondo voci delle basare soprattutto sugli investimenti sulla difesa dell'ambiente sulla crescita dei salari e qui veniamo al secondo grande pilastro secondo noi che proprio quello
Della crescita dei salari il tema dell'abbassamento dei salari dei tagli ai salari dello smantellamento della contrattazione collettiva nazionale in molti la maggior parte dei Paesi europei
E il tema centrale se vogliamo ricostruire una fiducia tra i lavoratori ma anche far crescere la produttività la competitività la domanda interna delle nostre economie rendendo il nostro mercato interno al nostro sistema economico maggiormente sostenibile per questa ragione che la comprerà solo per i sindacati ha lanciato un paio di anni fa una grande campagna sulla crescita dei salari in Europa
E adesso stiamo passando la seconda fase di questa campagna
Che peraltro ha prodotto alcuni risultati perché la situazione sta lentamente gradualmente migliorando ma adesso c'è da affrontare il problema dei dei salariali che ci sono fra Paesi all'interno dei singoli Paesi tra settori dell'economia e tra settori del mercato del lavoro dobbiamo fare in modo che coloro che stanno indietro i Paesi settori che stava indietro possono avanzare
In termini di crescita dei salari
Che sia possibile riempire questi gaps che esistono ancora in termini di Franceso salariale e che sia possibile estendere la contrattazione collettiva a tutti quei settori del mercato del lavoro particolarmente lavoro atipico precario delle piattaforme digitali della diga economi
Dove la contrattazione non esiste
E quindi non c'è nessuna possibilità per questi lavoratori negoziare non solo il mio salario ma anche le loro condizioni di lavoro più di un grande investimento sul tema dei salari sul tema della contrattazione collettiva accanto a un modello economico sostenibile ma c'è un terzo elemento economico che va considerato ed è quello che la transizione
La transizione verso l'economia verde
A sostenibile in termini ambientali ma anche transizione in termini di capacità di gestire le grandi trasformazioni delle colonie digitale dell'automazione dei processi produttivi
Queste due grandi sfide pongono evidentemente al sindacato ma anche la politica la necessità di assumersi la responsabilità di proporre delle soluzioni concrete
E ci sono due problemi in questo campo il primo problema è che ci sono migliaia se non centinaia di migliaia di lavoratori in Europa
Nelle miniere estrattive piuttosto che nell'industria pesante dell'acciaio in alcune produzioni inquinanti della chimica piuttosto che in altre produzioni inquinanti in altri settori che ha sono a rischio
Nel loro posto di lavoro sono a rischio di perdere il loro posto di lavoro senza avere l'opportunità di trovarne un altro possibilmente migliore possibilmente qualificato
Quindi l'insistenza sulla necessità di riqualificare i lavoratori che sono investiti dalle trasformazioni del cambiamento climatico ma anche dell'economia digitale l'insistenza sulla necessità della formazione professionale dell'adeguamento delle competenze sicuramente fondamentale ma non serve a nulla se non è accompagnata da una politica di investimenti
Per l'innovazione per la crescita e per la creazione di nuovi posti di lavoro di qualità in questi settori che appunto sono interessati da queste grandi trasformazioni
E l'altro tema né quando si parla di transizione giusta come la definiamo a livello europeo è il tema che dobbiamo fare in modo che coloro che vengono poi impiegati che trovano un posto di lavoro soprattutto i giovani nei nuovi settori dell'economia digitale
Beh a queste persone devono essere garantiti gli stessi diritti le stesse protezioni lo stesso livello salariale degli altri anche perché altrimenti noi siamo a rischio di creare generazioni intere di lavoratori sottopagati che diventeranno pensionati poveri alla fine della loro carriera lavorativa e alla fine saranno i bilanci pubblici che dovranno farsi carico di queste persone rendendo totalmente insostenibile
Il nostro modello di Guelfa ecco perché noi insistiamo moltissimo sulla necessità da un lato di passare l'impresa dell'economia digitale ma d'altra parte anche di fare in modo che tutti quanti abbiamo accesso in maniera e qua alla contrattazione collettiva dei salari dignitosi ad un sistema di protezione sociale dove tutti pagano per tutti ricevere lo stesso livello di prestazioni
E qui entriamo nel quarto pilastro che come si fa in Europa a ricostruire quel modello sociale che è stato fortemente indebolito se non in alcuni casi in alcuni Paesi sostanzialmente distrutto dalla globalizzazione prima e poi dalle politiche di austerità
Esistono diciamo dei passi avanti che stanno avvenendo a livello europeo perché la Commissione europea che sta esaurendo il proprio mandato ha lanciato questa grande iniziativa per un pilastro europeo dei diritti sociali
Un elemento fondamentale per la ricostruzione del modello sociale europeo voi abbiamo sostenuto fortemente questo processo e questa decisione riguardo al pilastro sociale adesso siamo nella fase di implementare questo pilastro sociale attraverso legislazione europea ma anche attraverso un po'Semestre europeo con le raccomandazioni più sensibile ai temi sociali e la possibilità di avere nel nuovo Budget europeo che verrà approvato speriamo fra pochi mesi
Anche fondi sufficienti per poter rafforzare effettivamente il nostro sistema di protezioni sociali c'è un ultimo tema
Ed è quello che noi chiamiamo appunto il quinto pilastro last but not least come si suol dire che quello delle mie della mobilità delle migrazioni ma anche più in generale della globalizzazione del sistema del commercio internazionale dobbiamo fare in modo che in queste grandi trasformazioni in questi grandi movimenti in questi grandi flussi di movimenti di persone e di capitali di merci
E e di e di beni sia possibile garantire quello che viene chiamato un ENEL playing field cioè la possibilità di avere parità di opportunità parità di diritti parità di protezione per tutti e quali eguaglianza
In queste in questi in questi in questi campi e perché è chiaro che per il fatto che i migranti diventino il capro espiatorio dalla campagna dei partiti nazionalisti xenofobi antidemocratici beh questo dipende evidentemente dal fatto che da un lato i migranti vengono sfruttati
Vengono pagati di meno
Gli vengono offerte sempre o molto spesso delle opzioni e delle e delle possibilità di lavoro che sono fortemente degradanti così come dall'altra parte questo mette a rischio evidentemente la possibilità per i lavoratori dei Paesi che li ospitano che ospitano i migranti
Di mantenere i diritti che hanno acquisito attraverso l'otto di decenni
Nei loro nei loro Paesi ecco perché l'eguaglianza l'integrazione l'inclusione diventano elementi fondamentali ma anche il fatto che nell'economia internazionale del commercio internazionale questi elementi di qua gli anziani inclusione di integrazione vengono sempre ricompresi diventa una sfida fondamentale che dobbiamo assolutamente affrontare e vincere tre il futuro ecco queste sono secondo noi
Alcuni elementi alcuni possibili spunti di riflessione per costruire un mondo del lavoro più giusto nel futuro e per fare in modo che l'Europa possa recuperare non solo suo modello sociale ma più in generale il suo modello democratico le radici fondamentali che stavano alla base del processo europeo ritornando alle radici dei propri valori ma al tempo stesso essendo capace di costruire il futuro in questo tutti quanti abbiamo la responsabilità di svolgere un ruolo positivo
E di comunicare non solo messaggi costruttivi ma soprattutto di essere in grado di proporre soluzioni concrete ai problemi delle persone che non tutti tentiamo di rappresentare che ringrazio buona discussione
Bene grazie grazie Luca del contributo ma io partirei da da da sorprendente dato che la ricerca Ugo Esposito ci ha ha fornito il cioè sulla scarsa rilevanza quasi irrilevanza del tema del del lavoro nella percezione socia al
Ora è un dato che stupisce subisce perché nel fette almeno noi rileviamo la carta stampata nel Parma ne parla anche i media ne parlano ne fanno oggetto di dibattiti di richieste di discussioni addirittura di sceneggiati
Ma direi soprattutto la politica e la politica
Il dibatto politico gira molto attorno ai temi del lavoro sia per intestarsi serio per contestarli dalla pensata il dibattito dal Giobatta prima al decreto dignità
Adesso oppure oppure sui dati i dati della disoccupazione la precarietà la demografia oppure anche sulle previsioni nuovi lavori o nuovi non lavori insomma ti la tecnologia applicata
Appare anche qui come in altri campi come quello della immigrazione anche se qui a rovescio esattamente a rovescio che c'è uno scarto notevole tra il vissuto e il percepito tra il reale e la sua rappresentazione
Se penso ad esempio i sindacati confederali che insieme fanno circa dieci milioni di iscritti
Assoluta irrilevanza contraddice con un dato di realtà indipendentemente adesso d'opinioni di merito o dalla crisi di rappresentatività che ci può essere certo è abbastanza evidente che lo spazio che viene attribuito a Raito di cittadinanza
Che viene confermata esser però uno dei punti di maggiore attenzione
Ci fa fare alcune alcune riflessioni la prima io ma i tre cittadinanza si è collocato e si colloca a cavallo tra la lotta alla povertà che ovviamente importante di indilazionabile e che è stata affrontata in ritardo ma a mio avviso abbastanza bene corretto di inclusione e dall'altra parte col sostegno alla disoccupazione che sulla quale c'è stato reiterati interventi di tutela di cambiamento
è chiaro che non tenendo distinti questi due approcci la lotta alla povertà come intervento in sé e il sostegno al lavoro come intervento in sé prevale un'idea chiaramente assistenzialista sia della inclusione sociale ma anche della cittadinanza
Che mette il lavoro in quanto tale in secondo piano rispetto al concetto di sostegno è un segno dei tempi non solo politici ma anche culturali
E quindi il lavoro è o non è centrale come sembra dirci la l'arco la ricerca noi pensiamo che lo sia
E allora
Affermare un concetto apparentemente ovvio cioè la centralità del lavoro nella società contemporanea industriale perché non siamo sta postindustriale il siamo tutti i dati se tra l'altro l'Italia siamo una delle dieci più importanti
Economie del mondo
Siamo il il secondo Paese manifatturiero d'Europa dopo la Germania cioè affermare la centrale del della centralità del lavoro che per noi un concetto ovvio sarà addirittura motivo di conflitto nel dibattito
Politico ed economico
Incerto il lavoro va ripensato alla luce dei cambiamenti Raffaele già illustrati nella sua relazione e cambiamento è davvero epocale innovazione tecnologia mentalità costumi tant'tant'è che si parla di mutamento antropologico del lavoro
Come si fa a conciliare la tutela sociale sempre più importante nelle complesse società contemporanea cioè l'assistenza all'inclusione la salute e il tempo libero con la centralità della produzione del lavoro seppure modificata
La seconda riflessione è che la visione assistenzialista toglie dall'ordine del giorno il merito delle questioni che riguardano le condizioni di lavoro Morese si è soffermato nessuna parte relazione flessibilità tutele precarietà sicurezza innovazione tecnologia nuove libertà e nuove alienazioni dimensione globale delle tutele o almeno europei cioè il merito della condizione del lavoro se se non è prioritario il concerto io lavoro in merito addirittura sembra scendere o scomparire la terza ed ultima considerazione diciamo per avviarci a discutere che da qualche anno sembra che l'intervento politico sulla distribuzione del reddito
Stia sopravanzando l'intervento negoziale già è stato così con gli ottanta euro
Ben più di un contratto ora a maggior ragione corretto di cittadinanza o con le pensioni minime
Che senso ha tutto ciò cioè che la tutela e la rappresentanza si spostano dal terreno della dinamica negoziale a quello direttamente politico
Oppure qual è il futuro e c'è un futuro ovviamente a me pare di sì stante l'analisi che noi facciamo della società contemporanea ma dobbiamo interrogarci per la libera espressione dei rapporti sociali
E infine i sindacati dei lavoratori degli imprenditori son destinati a diventare delle lobby e basta
Queste domande sono cruciali perché hanno a che fare con la democrazia e la coesione sociale
Insomma sono alcuni temi poi ogni relatore dirà quello che ovviamente ritiene su tutto l'argomento in discussione io comincerei con Luciano Pero se d'accordo
Cioè nel senso che l'innovazione irrompe nella vita quotidiana e nel lavoro
Non ci sono spinte Ruby viste anch'io son d'accordo con questo passaggio della relazione non non siamo di fronte un periodo luddista anzi no però non c'è nemmeno una strategia compiuta probabilmente qual è l'approccio che ritieni possa essere più utile in un quadro così complessa e così dinamico sul rapporto tra innovazione lavoro il cambiamento
Ovviamente la domanda e sono così invita poi parli tu graffio
E ringrazio della domanda
E dell'occasione
Cioè c'è questo però gigantesco problema che su cui si gira intorno tantissimo tempo si può creare lavoro perché il lavoro è scomparso abbiamo milioni
I disoccupati abbiamo perso perché il sistema industriale italiano sembra che sia ci sia stata una guerra anche in Lombardia ci sono fabbriche dismesse dappertutto dovunque vai fabbriche che fine sistemi abbandonati si può creare lavoro cosa è successo
Perché non c'è lavoro
Guardate sono sempre state date risposte Gemina Generali Generali
Sulla politica economica se non ci sono investimenti il liberismo dominante
L'attacco ai diritti la precarietà eccetera non si è mai analizzato la causa radice di questa storia che è molto più semplice molto più complicata nello stesso tempo
In Italia abbiamo male l'Italia è in declino perché inutile negarcelo all'Italia e pieno declino per non dire in piena decadenza
Perché non ha saputo addetto ad attaccarsi adeguatamente rapidamente al gigantesco cambio dell'economia avvenuto Collina l'apertura dei mercati condita verso le zone d'economia dopo la caduta del muro di Berlino
Altri perché la Germania va meglio perché ha adattato il suo sistema industriale
Come e le grandi innovazioni non sono solo le tecnologie digitali la grande innovazione e quella prima di tutto dei network globale del se non posso intrattenervi su questo punto che è molto interessante
Ma su cui non si dibatte non si dibatte nelle università non si dibatte nei mass media non si dibatte nella cultura non si dibatte nella politica e i politici ignorano alla questione
Si critica la delocalizzazione che tutta buona tutta cattiva a seconda dei punti di vista
Con lo stesso accesso in tre parole nel sistema industriale
è successo che si creano netto globali di produzione cioè imprese che hanno poli produttivi in mezzo mondo che sanno acquisire componentistica da una parte del Montana ingaggiarlo a pezzi costruite d'altra parte del mondo
A vendere con una dimensione globale
E quindi ad avere una scala enorme dei prodotti con costi molto bassi le automobili tedesche sono costruite sopra il quindici per cento in Germania
Perché esse fossero costruite al cento per cento Germania costerebbero cinque volte tanto quelle che costano e non le ventenni ebbero così tante e qui molti di noi non non non non le vedremo neanch'l'abilità dell'impresa automobilistica tedesca è di avere costruito una rete di subfornitori
In Polonia e Cecoslovacchia in Italia in Spagna in mezzo mondo in modo tale che le automobili tedesche costano poco perché sono costruite solo il quindici per cento in Germania
Ma non è che i lavoratori tedeschi si sono ridotti del quindici per cento anzi sono aumentati
Perché perché l'aumento della Scala enorme di vendita di questi prodotti su scala mondiale ha fatto sì che producendo solo una parte in Germania
L'occupazione industriale tedesca nel se nel settore automobilistico è un ventata ma lo stesso prendete il vostro il fondo
Il costruito il software è costruito in America
L'ardore e assemblato in Cina ma i componenti sono fabbricati in mezzo mondo compreso in Italia qui dentro ci sono dei componenti fabbricati a Pregnana milanese che sono i sensori e quando fate così alle settimi cronometro
Se la il fondo ha forse fatto tutto Intini in America costerebbe il quadruplo e non lo prenderebbero in così grande cose
Non bisogna essere la posso fare viene ora Apple per far bene globali si può fare nei distretti
Lo hanno fatto Luxottica lo hanno fatto Ferrero lo hanno fatto la Campari lo hanno fatto grandi imprese industriali di questo Paese che erano piccole e sono cresciute
Il miracolo Tell atterrò al ad esempio lo Spritz
La però era un liquore il costo venduto circa tre milioni di bottiglia negli anni novanta che ci sembrano tante ma sono un po'inserite nel metro globale l'acqua della campagna vendute in mezzo mondo nello sprizza agganciato al allo spumante
Oggi hanno produzione che valgono dieci volte tanto sia moltiplicata per dieci
Il mondo e affamato
Di mangiare italiano vestire italiano comprare italiano noi potremmo moltiplicare le nostre esportazioni per quattro o per cinque per non dire per dieci volte come la parola
Siamo noi che non siamo stati capaci di fare le nostre imprese industria
Voi direte follia quella che stai dicendo no
Voi sapete che c'è una dicotomia nel nostro sistema industriale italiano oggi abbiamo un trenta per cento di impresa che crescono che assumono che innova vanno che fanno nuovo lavoro
Che innovano in tecnologie
Dove si si pagano pure bene potrebbero pagare anche di più ma si tengono ovviamente ho appena sopra i minimi sindacali perché sono le imprese che si sono trasformati in Tor globali i nomi come ho fatto prima più tante altre piccole e medie
La parte del sistema industriale che non si è modificato non si è adattato a questi prese per incapienza imprenditoriale per scarsità di Investimenti
Anche perché i sindacati non hanno detto niente non hanno spinto non c'è stata una spinta all'innovazione da parte dei sindacati diciamocelo francamente
E noi purtroppo anche noi come dire studiosi intellettuali
Questa tematica della trasformazione necessaria del sistema industriale italiano
Per aumentare l'export il quale ricchezza interno agli investimenti interni non l'abbiamo sufficientemente affrontata questa è la principale errore che è stato ammesso dalla politica dimenticare
Il lavoro l'organizzazione del lavoro l'organizzazione di impresa
La struttura dell'impresa e di intervenire politicamente qui in queste cose
Le politiche industriali si fanno in Germania questa crescita dei netto stata favorita dal Governo
Il governo giapponese ha fatto delle politiche industriali incentivando l'impresa a delocalizzare in Cina in Corea del Sud e nel Sud-Est asiatico la fascia più bassa
Il i componenti meno valoriali del loro grandi marchi
Perché
Perché il governo giapponese sa che se tutti i prodotti giapponesi fossero fabbricati totalmente in Giappone intento non avrebbero la disponibilità per il Giappone già pieno di di fabbriche più ancora che l'Italia poi non ha immigrati sta invecchiando quindi non non riescono a raggiungere quella scala e costerebbero troppo il governo giapponese ha pagato le imprese giapponesi perché delocalizzato la produzione degli oggetti più semplici nel Sud-Est asiatico
C'è stata qualche politica di questo genere no
Allora e questo su cui bisogna andare perché qui
Si può creare lavoro insieme all'altra grande innovazione le tecnologie le da digitalizzazione
Allora qui c'è un'altra e grande questione un altro grande errore
Non basta incentivare la tecnologia l'acquisto di macchine per fortuna il nostro Paese ha una traduzione di amore per la macchina straordinaria del tempi di Galileo
Io lo chiamo ma cinismo le nostre fabbriche c'hanno più macchine che essere umani anche nella piccola e media impresa troverete macchinari e voluti dovunque andate c'è più macchine che persone è una cosa impressionante se voi veniste come piccole imprese italiane vedreste con con mano questa perché l'imprenditore italiano sempre comprato macchine con l'idea di sostituire l'operaio
L'idea di sostituire l'operaio la meccanizzazione l'automazione totale un'altra idea assurda di questo Paese invece è la combinazione il mix uomo-macchina la sinergia fra uomo e macchina fra organizzazione e sistemi di produzione
E allora noi abbiamo dell'impresa avanti tecnologicamente ma indietro dal punto di vista organizzativo abbiamo organizzazioni quasi medievali artigiane altro che la lean production il Toyo Tire
Da noi non c'è mai stato un piano per l'innovazione strategica e organizzativa dell'impresa le nostre imprese fanno giganteschi errori strategici
Giganteschi quotidiani
Perché gli imprenditori non hanno cultura c'è un gap culturale delle famiglie imprenditoriali italiane straordinario non solo rispetto al scenario internazionale ma anche rispetto alla gestione ordinaria
Perché siamo abituati all'impresa piccolo imprenditore che gestisce tutto
E le famiglie imprenditoriali oggi stanno tirando i remi in barca l'Italia è in svendita stiamo svendendo il nostro delle nostre principali aziende succede quello che successe successo nei primi ventenni del Seicento
I giovani che sono qui possono leggere le bellissime pagine di Carlo Maria Cipolla sul crollo della industria italiana fra fine cinquecento inizi del Seicento le famiglie mercantili preferivano investire in ville
Importata terriere persino in opere d'arte piuttosto che rinnovare le manifatture italiane
E lì manifatture decadevano una dopo l'altra e quello che sta avvenendo in questo momento stiamo svendendo il nostro patrimonio industriale mentre i nostri marchi hanno un valore sul piano mondiale straordinari
Che fare
Che fare
Ci vuole un piano straordinario non di impieghi non basta dire Investimenti
Non significa niente oppure significa solo comprare macchine
Non basta
Bisogna avere il coraggio di entrare nel merito di dire quali sono i immani dell'organizzazione produttiva nel sistema dell'impresa di questo e curarli uno dopo l'altro si possono corale corriamo piccole imprese medie e grandi dal di dentro con la partecipazione di lavoratori con il manager coi tecnici
Con gli investitori
In questo Paese ci sono un sacco di soldi non investiti o in titoli pubblici fattivi dire dalle banche Ligeti Repo dalla Banca d'Italia abbiamo un sacco di soldi non utilizzati
Si preferisce comprare alloggi di grande valore si dice a New York a Londra a Parigi in giro per il mondo o o anche in Italia
Piuttosto che investire in imprese industriali queste un gap culturale del Paese a cui bisogna porre rimedio e per facilitare l'investimento per convincere la gente che i soldi e investirli nel rinnovamento del sistema industriale ci voglia dei piani strategici che il Governo può lanciare Piani per l'innovazione organizzativa
Piano che accompagni l'innovazione tecnologica il piano Calenda stato meritorio da questo punto di vista un bellissimo il piano a incentivato i diffuso quattro punto zero ma va completato
Sulla formazione ordine sul sulla formazione organizza sul diciamo il rinnovamento del sistema dell'impresa
Ma completato supportando con altri strumenti le famiglie italiane che si vendono oggi le famiglie italiane rabberciato alle aziende per cercare di vendere al primo cinese arabo o chiunque abbia dei soldi che passa di lì persino i tunisini
E quelli del del e di altri paesi che non mi va di città
E poi ci vuole
Degli grandi istituti che facciamo queste del siccità il Fraunhofer in Germania ad esempio innovazione tecnologica sta sotto sotto è nota qui a stento c'è voluto un anno
Credibili di grandi sforzi del ministro Calenda per trova per riuscire a dare qualche Soldo ai coi famosi competenze senta nel piano talento una casa ventesima ma è possibile che non si possa fare qualche cosa di più
Questa deve diventare un'emergenza nazionale perché questo produce lavoro e produce lavoro di qualità non lavoro precario precario sottopagato
E queste evidenti le possibilità del sistema italiano di esportare i nostri beni sono straordinari voi non avete idea di quanto in giro per il mondo si voglia oggetti Italia dovete sapere sempre che solo ben il trenta per cento dei prodotti che girano per il mondo amarti italiano ci sono
Sono delle truffe che sono sono imitazioni sono cattive imitazioni
Un'ultima cosa
Le forze sociali possono fare molto i sindacati allora ad esempio la stima e questo sforzo innovativo deve essere partecipato da tutti i lavoratori da tutti i giovani quindi ci vuole uno sforzo straordinario di partecipazione dei lavoratori
Si comincia a parlare di partecipazione sono dei documenti firmati a Roma
Fra le confederazioni sindacali a Confindustria ma in pratica si fa pochissimo
Chi vuole una legge una legge alla tedesca di partecipazione dei lavoratori dei rappresentanti dei lavoratori nei consigli di amministrazione di tutte le imprese con più di duecento addetti alla tedesca
Non i sindacalisti devono entrare nei consigli di amministrazione indipendenti eletti dai lavoratori su scheda bianca
Perché ecco i lavoratori presente nel consiglio d'amministrazione portano interessi di lungo periodo le famiglie italiane in questo momento vedo né interessi di brevissimo periodo
Interessi di lungo periodo
E possono evitare errori strategici nel consiglio d'amministrazione oggi si fanno i giganteschi errori strategici discetta sul futuro dell'impresa che sono pagati e poi da tutti
Una presenza minoritaria al limite senza diritto di voto con solo diritto di conoscenza potrebbero ridurre gli errori strategici che vengono effettuate nell'impresa
Non avete riforma a costo zero
Una seconda riforma straordinari oggi non è più come lo ripeto non so i sindacalisti devono fare i sindacalisti non capiscono molto di gestione di imprese facciano i sindacalisti mai dipendenti compresi i dirigenti i tecnici lavoratori conoscono molto bene più di quanto ci si immagini i problemi della gestione di impresa
Quindi una loro presenza deconcentrazione sarebbe straordinario accanto a questo c'è il problema della rappresentanza universale
Nei due terzi delle imprese italiane i lavoratori non eleggono nessuno
Allora cedevole della democrazia di Rezza vogliamo i diritti il primo diritto perché in tutte le imprese italiane come in Germania con più di cinque detti facciamo pure dieci se proprio volete
I lavoratori possano eleggere liberamente senza intoppi interferenza dei sindacati alla tedesca col doppio canale i loro rappresentanti perché questo sarebbe uno stimolo straordinario rinnovazione
Perché molti imprenditori in questa fascia grigia non trovandosi di fronte a nessun interlocutore non innovano non comprano le macchine non cambiano sistema vanno avanti consistenti medievali
La rappresentanza universale dei lavoratori in tutte le imprese con doppio canale compiuti dette detti sarebbe una staffilata straordinario all'innovazione e alla creazione di lavoro grazie
Beve il sale nelle ferite è stato messo quindi possiamo per procedere
Marco Granelli grazie intanto di essere qui con noi
Marco Caio è stato come ho detto prima anche presidente dei giovani industriali oltre a interagire con quanto ha detto adesso Luciano Pero
Che riassumono i tre punti che mi sembrano oggetto di una riflessione anche posto convegno piano straordinario per l'innovazione enti superiori in grado di gestirla partecipazione strategica
Ci interessa anche la sua opinione su sul sulla giovane imprenditoria che significa anche i giovani in generale anche John lavoratori perché avvertiamo anche questo gap che una delle ragioni della ricerca che prevalentemente parla i giovani trattandosi di Facebook vede questo questo discrepanza grazie a lei
Ringrazio anch'io l'invito a partecipare
Oggi a poter provare a dare un contributo beh
Innanzitutto mi fa anche molto piacere il fatto di poter parlare davanti a giovani con i giovani perché essa credo che sia quanto mai arrivato il momento in cui non solo chi magari ha avuto più esperienza che ha la possibilità di astrarre dalle ricerche o fare ricerca di se stesso dei ragionamenti dei numeri ma che sia forse più che mai necessario che chi ha volente o nolente ma per natura età e predisposizione la responsabilità poi di avere un ruolo molto più che attivo in quello che la costruzione di della crescita e dello sviluppo edere con il proprio lavoro e per il proprio lavoro siano proprio i ragazzi
Ma su quanto emerso fino adesso mi parrebbe prima di tutto da sottolineare
Un principio davvero sul sociale si parla poco di lavoro magari se ne parla in maniera differente e quindi dobbiamo iniziare a porci un pochettino il ragionamento sul racconto quella che solitamente viene definita Boccassi
Quindi che scenario stiamo raccontando come lo stiamo raccontando è perché lo stiamo raccontando in quella direzione parquet se continuamente noi ci concentriamo a parlare del lavoro come un punto di rottura fra il lavoratore il possibile lavoratore l'impresa o il possibile imprenditore che viene domani è chiaro che si sbilanciano gli interessi verso soprattutto le nuove generazioni che non vedono in nessun modo mi passerete un termine molto comunicativo sexy un dibattito di contrapposizione quando si parla del loro futuro quindi questo
Una delle prime a riflessioni che che mi viene da emerge poi sono anche più sostanziato nel nel Po secchio il tipo tono della tavola a cui partecipiamo al lavoro alla base dello sviluppo doloso come piccola provocazione iniziale sicuramente il lavoro alla base dello sviluppo ma non dimentichiamo mai che lo sviluppo è alla base della creazione di lavoro perché se no anche con questa tipologia di racconto mi viene in mente che forse dobbiamo un po'provocare ac e capire che se non c'è sviluppo non c'è crescita non ci sono Investimenti e non c'è una chiara predisposizione alla creazione di politiche industriali che guardino i prossimi dieci anni e non alla critica di cosa si è fatto negli scorsi dieci probabilmente il lavoro
Non non non non si crea sicuramente per decreto anzi devo dire da osservatore
Che l'ultimo decreto che ha avuto un impatto sul lavoro lealtà
Non ho avuto un buon impatto Parker i lavoratori a tempo determinato a settembre sono calati in trentaquattro mila unità
E non stiamo parlando di poche decine o di un fraintendimento su una norma stiamo parlando di un effetto che non è un buon Effetto perché impatta su un altro valore
Fondamentale che la fiducia perché chi lavora chi fa impresa chi investe oltre a guardare i dati economici anche quella soprattutto in un tessuto
Industriale imprenditoriale come quello italiano fatto di piccole e medie
E talvolta piccolissime imprese un capitolo poi lo dedicherò alle start-up se non hai fiducia di che cosa succederà nei prossimi dieci anni è chiaro che tu non inizi nemmeno un percorso virtuoso
Quindi permettiamo permettetemi di dire che il lo sviluppo e alla base del lavoro soprattutto in un Paese come il nostro che un Paese chiaramente
Con con un'economia matura perché il boom economico che doveva essere fatto è stato fatto
Negli anni del dopoguerra con una grandissima energia e quindi oggi c'è un punto su cui si può creare valore creare e costruire lavoro costruire imprese corto cioè benissimo che il valore aggiunto sulla produzione molti lo sentono
Parlare all'interno delle aule di scuola molti lo ricercano tutti i giorni nelle aziende quindi quella parte di valore aggiunto che permette poi a un'economia matura di trovare slancio
Quindi creando sviluppo e con esso il lavoro secondo messi innesta un altro punto a quel punto chi governa chi ha l'onere oltre che e l'onore di governare un Paese deve occuparsi della traiettoria che si vuole dare a quello sviluppo e quindi al lavoro con un dibattito secondo me molto serio molto lungimirante
Del della politica industriale che un Paese non ci si può permettere di non avere una politica industriale che da una parte per un Paese come il nostro sottolineo che deve impattare sui fattori quindi su quello che permette poi a tutte le aziende a tutti i lavoratori a tutti i cittadini di competa nello stesso modo perché se io nord Italia
Mi trovo la banda ultra larga per poi entra nella tecnologia
E oggi gli investimenti sul cinque giri iniziano a diventare una traiettoria di investimento importante mi trovo delle altre zone d'Italia aperto un fenomeno abbastanza a macchia di leopardo
Dove le aziende utilizzano ancora l'ADSL che è una cosa che può far sorridere qualcuno ma se uno deve fare processi industriali mettersi in collegamento col resto del mondo fare
Parte di una filiera diffusa sul territorio nazionale e internazionale non si può permettere un digital Divided del genere come non si può permettere di non avere infrastrutture
Materiali ottimali al trasporto delle merci oltre che delle persone sentivo nella tavola di prima che si parlava quei dei cittadini che che che osservano queste questi fenomeni questi cambiamenti io ho avuto sabato ero anch'io a Torino
Dove c'è stata questa manifestazione devo dire di Cittadinanzattiva dove la realtà è emerso semplicemente che bisogna iniziare a guardare al futuro al di là dei titoli iniziare ad avere un pochettino di di di di riscontro il futuro quindi da una parte i fattori dall'altra parte
Il settore in cui filiere su cui insistere con una politica industriale che ne consentono lo sviluppo
Diceva bene benissimo Padoan professore prima che siamo conosciuti con il made in Italy in tutto il mondo chi non vuole un pezzo di made in Italy
Nella propria azienda perché siamo i primi produttori di macchine industriali con i propri vestiti il cibo
Il re da menti abbiamo un brand eccezionale nota di cronaca che a me piace sempre ripetere il made in Italy fosse un marchio sarebbe il terzo marchio al mondo dopo Bizet Coca Cola e quindi noi che abbiamo il fra la fortuna di essere in questo paese di lavorare di fare impresa come io faccio e ragazzi che ci possiamo costruire il futuro da imprenditore o da lavoratori hanno un patrimonio che devono e dobbiamo capire come investire
E dico come investire perché ogni tanto mi viene in mente che quando si parla di patrimonio ci chi pensa come spenderlo
E Chick invece dovrebbe pensare come far sì che il patrimonio sia una leva e quindi questa leva impatta tantissimo sul settore digitale sul settore dell'innovazione
Il settore digitale in Italia dai siti in Italia oggi è un settore che cresce di due punti virgola tre per cento all'anno per i prossimi tre anni fino al due mila venti fino ad arrivare ha un valore economico di settanta miliardi di euro
Ed è un un un valore che cresce a questo punto mi spiace dover dire più del doppio del PIL nazionale questo vuol dire che in una visione di politica economica che si basa sull'innovazione e lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro
A di valore
Bisogna investire in quella direzione perché è chiaro che un numero che cresce più del PIL più trainante e più cresce a livello nazionale il PIL oltretutto la i siti
A un un un un fattore determinante gli investimenti esiti non hanno solo un beneficio per le aziende esiti ma hanno un beneficio straordinario di moltiplicatore di quel valore aggiunto che dicevo prima
Per le altre industrie Can I siti investono quindi un agente innovatore in questo si inserisce un'altra industria molto importante che sempre si spinge spinge sull'innovazione che l'industria
Del delle start-up della nuova imprenditorialità che mossa da giovani e meno giovani che cercano di era interpretare e di innovare prodotti processi e servizi molto spesso cercando di fare del proprio talento della propria competenza
E fra un attimo parlano di competenze il loro lavoro e il lavoro di domani
E quindi è un industriale giusto per dare numeri e non voglio essere noioso non siccome i numeri ogni tanto sostanziano le cose si parla di nove mila e seicento quasi dieci mila imprese si parla di cinquanta mila detti
Quindi in Italia se noi avessimo l'industria che minaccia di andare in crisi con cinquanta mila detti io posso garantirlo senza dubbio di essere smentito che ci sarebbe una mobilitazione nazionale per far sì che questa industria vada meglio e cresca piuttosto che un un po'di disinteresse verso questa industrie dell'industria da settecento milioni di fatturato un'industria piccolina un'industria che però grazie all'innovazione aperta porta poi del beneficio agli altri settori
Indicatore interessante il World Economic Forum ci mette al ventiduesimo posto
Per la capacità di innovazione come paese e ci mette al trentunesimo posto come come a ranking per la capacità di avere parametri che grazie all'innovazione diventano competitivi
L'anno scorso al quarantatresimo posto quindi in questa direzione devo dire che è un po'si sta si sta muovendo
Terzo pilastro politica industriale
Valore aggiunto essenziale per la visione di del dell'innovazione degli investimenti in tecnologia soprattutto per dell'Hindu un ma economia matura come quella che abbiamo noi sicuramente il mondo delle competenze
Il mondo delle competenze oggi è il fattore qualificante perché è giusto
Secondo me porsi il il dubbio è ragionamento
L'innovazione distruggerà posti di lavoro piuttosto che no questa è una domanda seria una domanda concreta è una domanda che bisogna porsi ma non solo
Per dire se è fermo l'innovazione fermo la distruzione dei posti di lavoro perché sarebbe una semplificazione
Mi permetto di dire inutile
Per come si vuole interpretare il cambiamento soprattutto in un in un mondo che ci piaccia o non ci piaccia globalizzato ma credo che questo sia coi un argomento troppo troppo troppo esteso da dover trattare quindi in un mondo globalizzato
Il fatto di
Parlavi di competenza a parlare di investimento incompetenze diventa importante importante perché il settore che io rappresento come associazione di categoria e siti all'interno del Confindustria conta cento mila in prese seicento mila detti
Più i professionisti delle imprese non esisti arriviamo al milione di addetti che essi stessi che si occupano di innovazione tecnologia informatica e digitalizzazione di impresa
Questo settore oggi in questo momento ha bisogno di trentaquattro mila nuovi addetti se gli investimenti e io mi auguro che sia così
Vanno e continua ad andare in questa direzione a Brema avrà bisogno di circa settantaquattro mila nuovi addetti
Quindi ci servono competenze perché questi posti di lavoro non vadano come posso dire
Da una parte persi dall'altra parte sprecati e dall'ultima parte perché ci sia una tale offerto per cui la domanda degli imprenditori e delle aziende un po'più pigre si trovi costretta ad accelerare perché è chiaro che se io vedo il mio vicino di capannone piuttosto che il mio vicino di di ufficio
Che investe in innovazione trasformazione
E e competenze migliora i suoi prodotti internazionalizzati propri prodotti di più e cresce di conseguenza
Di conseguenza andrò a cercare anch'io sul mercato competenze
Di questo tipo
Quindi quando si parla di quattro punto zero al di là dell'essere stato un piano di politica industriale credo il primo dopo vent'anni fa Trenitalia che aveva come base innovazione crede a realtà che si debba parlare di un percorso intrapreso da continuare a prescindere né dal dal dal dalla visione
E del ai e dal e dalla ed è e dal colore politico di chi governa perché quando vedo dei risultati io che faccio impresa e inutile che se cambio il mio direttore operation
Luís mi vuole cambiare anche le parti dell'azienda che funzionano e giusto che ecco su quelle si contino investire e si metta a posto quello che meno funziona quindi come battuta ma lo dico in maniera molto obiettiva forse al posto dei di un reddito di cittadinanza al netto di ore di inclusione per chi chiaramente in soglia di povertà e questo è tutto un altro discorso parlare di un reddito di sviluppo un reddito di studio per i ragazzi che si devono formare si devono crescere o per chi inizia un'attività e ha bisogno di essere sostenuto all'inizio alla sua attività
Forse sono strumenti in cui si investe veramente nel futuro
E si crea quella quella vivacità di cui c'è bisogno c'è bisogno perché e chiudo gli annunci di lavoro stanno iniziando a cambiare si cerca esperte che sappiano di data Science analisti esperti di governance Esperti creazione dei contenuti della gestione dei processi complessi industriali e e di processi complessi
Che riguardano la trasformazione su del prodotto o del servizio
Quindi c'è una nuova stagione che non si può in nessun modo affrontare con le logiche con cui giustamente si è affrontata la terza rivoluzione industriale che ci ha dato
Tanta soddisfazione alla quarta rivoluzione industriale deve essere affrontata con nuovi temi
E con nuova volontà e la volontà credo che sia di investire al cubo mi verrebbe da dire ma di investire con forte determinazione visione sia in tecnologia in questo Paese siamo bravi a fare tecnologia prima sono stati citati gli esempi fondamentali sia in incompetenze chiudo con tornando al made in Italy noi oggi abbiamo questo patrimonio credo che la vera sfida e quello su cui lavoriamo tutti i giorni sia innovare la tradizione del made in Italy per creare la nuova tradizione che sarà successo per il nostro Paese dei prossimi trent'anni vi ringrazio e buon lavoro
Grazie
Sia Luciano Pero che Marco Gaia hanno diciamo sostenuto la centralità del lavoro in competizione con con con i dati Facebook ma anche l'importanza che ha il quadro
Di sviluppo del Paese infondato su un concetto ampio di made in Italy non come soluzione tecnica ma come concezione anche di un modo di condividere le relazioni lo stare insieme
Però la l'emergenza sociale soprattutto dopo la crisi è rompere pesantemente nella discussione e soprattutto è condizionante condizionata dalla dal quadro politico dai disegni politici e l'esempio che abbiamo fatto da ventisei in altra ma della lotta alla povertà e il rapporto tra inclusione ed esclusione
La Livia Burns Barzi e presidente delle ACLI di Roma le ACLI sono occupate in maniera straordinaria di di di tutta l'emergenza sociale ma hanno fatto parte anche di quel nucleo di sessanta associazioni che negli anni scorsi hanno forzato opportunamente anche nei confronti del governo
Precedente per arrivare poi alle soluzioni come quella del retto di inclusione
E anche operando una valutazione progressiva dei risultati e delle disponibilità finanziarie credo che su questo la sua riflessione ci possa aiutare
Prego
Si sente si all'Aja intanto porto il saluto del presidente nazionale delle ACLI Roberto Rossini che per un impegno indifferibile non non è potuto essere con noi chiaramente da presidente delle ACLI di Roma porterò un po'l'intervento anche che ha un po'l'occhiale dal basso prima è stato detto quanti problemi ci sono nella capitale che poi è un po'anche cartina di tornasole del di tutto il Paese la prima cosa che volevo fare era quella di aggiungere idealmente al titolo di questo focus due aggettivi qualificativi
Perché sono scontati qui tra di noi tra i relatori e quelli che parliamo ma non sono così scontati fuori da qui ed aggettivi sono lavoro dignitoso e alla base di uno sviluppo sostenibile
Perché lavori sviluppo abbiamo visto la l'hanno detto tanti prima di me anche molto bene
A partire da Morese con la sua relazione iniziale non sempre sono strettamente collegati e declinati in in chiave positiva spesso sviluppo è sinonimo di diseguaglianze crescenti perché non è armonico e lavoro e sinonimo di povertà cioè il working Poor sono un vero e proprio ossimoro oggi sei povero se lavoratore questo è stato detto molto bene anche prima
Da Visentini
Quindi solo il lavoro dignitoso può garantire quello sviluppo che ci interessa che appunto lo sviluppo sostenibile quello che guarda al futuro
E appunto anche questo lo diceva molto bene prima Morese
E a questo punto quindi uso le parole di una persona che veramente un faro per noi quando dice
L'obiettivo vero da raggiungere non è il reddito per tutti ma il lavoro dignitoso per tutti
Questa persona che è un faro per tutti non è un economista ma il Papa Francesco e questo lo ha detto parlando davanti ai lavoratori dell'Ilva a Genova
Ed è un'affermazione che
E perfettamente in linea rispetto all'azione dell'alleanza contro la povertà che appunto
Gli atti hanno fondato e che oggi è portavoce il presidente Rossini perché il regno di inclusione
E pensato come una misura di sostegno che è un mezzo non infine cioè il mezzo per poi arrivare attraverso una serie di interventi come dire articolati e sinergici apportare all'inclusione attiva della persona
Diversamente invece il reddito di cittadinanza di cui tanto si sta parlando tra l'altro dico diversamente ma con molta prudenza perché non si capisce che anche quindi perciò un po'di confusione
è un una misura su cui ci sono tantissimi aspettative e io ve lo posso certificare perché abbiamo la fila e penso in cui dopo deve anche Barbagallo ma anche altri amici dei sindacati nei nostri patronati nei nostri servizi dove la gente chiede da quale mese inizia a prenderlo
Quando posso iniziare che domandina devo fare
E per come presentato oggi sembra più infine che il mezzo noi affidiamo e abbiamo speranza che e questo non sia così perché sarebbe veramente un grande disastro ma vi assicuro che è così che almeno nel nostro piccolo su Romano perché non percepiscono i cittadini
Io volevo fare una rissa una riflessione proprio partendo dal lavoro come emergenza sociale il collegamento con uno la coesione proprio sul valore del lavoro
Perché il lavoro come Oro mi viene da dire proprio butoh hanno le settimane sociali
Perché perché il lavoro sia alla base dello sviluppo sostenibile e necessario riscattarlo da numerose derive che lo ha preso appunto il lavoro
La logica del profitto la precarietà dilagante la mancanza di solidarietà la frenesia del guadagno la frenesia dell'arrivismo la frenesia del consumismo e della mercificazione del lavoro oggi sempre di più
Il lavoro è legato a un mero scambio prestazione compenso perché giovani dovendo fare lavoretti cosa fanno Quinci
Siete tanti giovani quindi penso che lo sapete meglio di me la prima cosa che fate purtroppo è quella di accantonare i progetti al lungo periodo comprarmi una casa sposarmi
Allora che facciamo viso del guadagno poco magari faccio in viaggio mi compro l'ultimo telefonino l'ultimo smartphone questo è una cosa molto grave e quindi bisogna che prima di tutto
Avvenga una vera e propria rivoluzione culturale
Per rimettere al centro il valore del lavoro dignitoso quale virtù per i credenti celato la dottrina sociale della Chiesa ma la dottrina sociale della Chiesa è un ancoraggio valoriale universale vale per tutti vale per i credenti e pare pennoni per i non credenti e il lavoro dignità osé poi la via maestra per combattere le povertà per combattere la cultura dello scarto per combattere le diseguaglianze
Per combattere lo sfilacciamento sociale c'è tanto i problemi sono frutto dello sfilacciamento sociale
E quindi recuperare il valore fondativo del lavoro significa ripartire dalla nostra Costituzione oggi veramente un diventa un un condizionale di pala d'Italia e fondata sul lavoro però noi abbiamo due Lavoro è democrazia che sono i pilastri della nostra Costituzione ma sono i pilastri di quel ponte ideale sulla cui campata si snodano tutti i diritti che danno cittadinanza e dignità alle persone
E quindi noi dobbiamo rimettere al centro quel lavoro che crescita della persona perché espressività relazione
Definisce l'identità della persona e quindi anche qui scomodo papa Francesco perché pensiero veramente illuminato e universale
Quando lui ci dice l'evangelica o di un che il lavoro deve essere libero creativo partecipativo e solidale
E quindi la cosa che e s'è messa più a rischio oggi ai diritti sociali connesse al lavoro
Perché questi diritti spesso vengono liquidati come una variabile nell'economia di mercato e invece noi dobbiamo ribadire con forza che questi diritti vanno declinati come diritti umani
E quindi come diritti fondamentali
E i le vittime si è parlato prima il pericolo qual è l'uno dei pericoli del lavoro e quello della flessibilità da noi non è vissuta come flessibilità come in altri Paesi europei da noi e sinonimo di precarietà
Chi colpisce di più colpisce di più i giovani le donne gli immigrati
I giovani praticamente è stato detto prima ma anche noi con il nostro Donato abbiamo fatto qualche riflessione e qualche proiezione da nativi precari quindi non sono nativi digitali ma anche i nativi precaria furia della DDA economico come dire di fare lavoretti
Rischiano di andare in pensione assetti settantacinque anni e le proiezioni che abbiamo fatto solo di pensioni da fame quindi oggi si sta costruendo una generazione di poveri il peggio deve ancora arrivare e voglio ricordare che proprio in quest'aula magna due anni fa insieme agli amici della CISL di Roma e al vicariato di Roma abbiamo presentato una ricerca avere vent'anni pensare al futuro una ricerca sono stati due anni e non solo è ancora attuale ma anche peggio
E cosa dice cita dei dati che sono veri e propri macigni il primo del settantotto per cento dei giovani romani ma vale credo a livello nazionale e pronta a fare le valigie ora non mi faccio la domanda
Ma l'altra è quella ancora più grave che chiama in causa il nostro sindacato a
Occuparsi in maniera particolare dei giovani e quella che il settanta per cento è pronto a rinunciare a diritti a tutte le importanti come la malattia parte dello stipendio le ferie
Pur di mantenere il lavoro e udite bene
La maternità e quando noi parliamo di lavoro alla base dello sviluppo la maternità i figli credo che siano il primo elemento per sviluppare il nostro Paese e lì la situazione drammatica
E non parliamo coi Demitri e di tutte le altre cose che ruotano attorno al lavoro in nero e così via
La seconda questione che volevo toccare ma brevemente perché è stata affrontata molto bene da tanti relatori che mi hanno preceduto ma è un tema che è centrale nell'impegno delle armi e del nostro N per la questione della formazione e dell'economia circolare
La un Paese
Che si vuole sviluppare deve investire sulla formazione dei suoi cittadini e questo è un tema per noi prioritario proprio le ACLI portano avanti questo sistema
Diciamo di informazione che copre i fabbisogni durante tutto l'arco della vita però che è una vera e propria crescita e quindi da una parte bisogna lavorare per recuperare insieme
Lavoro scuola e formazione e sono tre aspetti che devono camminare a braccetto lo ha detto
La l'altra parte bisogna ripensare l'orientamento scolastico perché non è abbastanza come dire non da le dritte giuste ragazzi
E soprattutto rispetto a quanto diceva prima chi mi ha preceduto rispetto all'industria quattro brutto unto genero e rispetto al mismatching che c'è veramente un mismatching molto alto
E ancora il sostegno alle piccole e medie imprese perché le piccole e medie imprese sono eccellenza sono eccellenza sono rappresentano quel tessuto capace di creare sviluppo di qualità
Ma qui voglio portarvi proprio partendo dalle piccole e medie imprese
Un piccolissimo esempio di una buona pratica virtuosa sull'economia circolare
Che stiamo portando avanti proprio a Roma su un progetto il cibo che serve che è un progetto proprio che prevede il recupero delle eccedenze alimentari e invece di farle arrivare a e proprio di di gettarli diciamo appunto di farle diventare i rifiuti i far riparare perché sono ancora buone alla mensa degli ultimi c'è un atto Roma che serve se volete la potete scaricare
Per saperne di più però la cosa che mi interessa qui sottolineare che le imprese esercitare in questo caso la loro responsabilità sociale
E diventano lo snodo di una circuito di economia circolare dove c'è l'impresa ci sono alleati ci sono quaranta circa quaranta impresa quaranta associazioni e quaranta enti solidali ci sono i municipi ci sono le scuole
E con questo recupero diamo pane e cibo a più di due mila e cinquecento povera giorno
L'ultima riflessione la voglio fare proprio su sul fatto che è stato detto prima ma e l'urgenza di un cambio di passo perché il quadro è assai a tinte scure e quindi
E necessario diciamo noi su Roma ad esempio da poco tempo c'è stata questa ricerca del professor De Masi Roma venti trenta che poi su cui abbiamo discusso anche con i sindacati alla Camera di Commercio e questa ricerca dice che se si continua di questo passo fra dieci anni andiamo sul buco al burrone come dire
Però dice anche che ci sono dei punti di speranza tra questi investire sul terzo settore sulle reti quindi il terzo il rettore come volano di cambiamento come volano di crescita economica e sociale
Ed è una strada che non ha come abile stiamo sperimentando proprio un approccio che mette insieme tre aspetti interconnessi da una parte l'approccio sistemico come metodo perché dobbiamo superare la logica dominante dei compartimenti stagni con i quali non si andrà lontano
E quindi la e importante connettere connettere il sociale con l'urbanistica connettere la scuola con il lavoro
E connettere come dice il presidente Rossini Cornette delle questioni e politica e riacquistare un pensiero lungo e uscire dalla miopia
E questo voglio un approccio incentrato sulla generati vita sociale che hanno i cara quella proprio il padre Magatti credo interverrà oggi nel pomeriggio
Perché la generati dacci porta a ragionare a fare delle cose i cui risultati positivi non siano non si brucino sull'oggi
Ma siano per il domani perché spesso invece oggi cosa succede le soluzione di oggi sono i problemi di domani e questi problemi sono sulle spalle sulle spalle dei giovani
In questo processo interconnesse vado verso la conclusione c'è le buone pratiche come strumento perché perché le buone pratiche hanno insite l'innovazione sociale e la possibilità di essere replicate
Però le buone pratiche fino a quando sono lasciate
Alla buona volontà delle singole organizzazioni finiscono invece c'è bisogno che la politica li metta a sistema e quindi da buone pratiche ha buone politiche
E l'ultima è la Rete la vede e la grande risorsa purtroppo anche qui lo stereotipo dominante dobbiamo dircele quello che ognuno vuole essere ammiraglio della propria zattera
Ma siccome il mare in tempesta e tempo che tutti siamo membri dell'equipaggio di un grande vascello e quindi la Rete rappresenta questo la vede massimizza i risultati la vede moltiplica e quindi agire la valorizzare la fede significa agire la sussidiarietà circolare e la sussidiati circolare alla base dell'economia circolare
Su Roma ma credo di non avere il tempo abbiamo sperimentato e stiamo sperimentando una buona pratica un cantiere
Uno di quei cantieri che vorremmo che non chiudesse mai un cantiere fatto con la cinefile con Confcooperative contate oltre organizzazioni proprio per mettere in cima alle priorità il tema del lavoro dignitoso
Perché il lavoro dignitoso perché tutti ne parliamo poi abbiamo visto che alla fine non se ne parla cioè tutti pensavo che importante può alla fine invece non se ne parla con una scuola ma non vi racconterò questo ma soprattutto con l'obiettivo di insegnare ai nostri giovani
Che non esistono lavori di serie A o lavori di serie B ma esistono lavori che danno dignità e tutele
E lavori che li calpestano e il lavoro che garantisce dignità
E quello che genera sviluppo sostenibile che genera futuro
E quindi diciamo alle alla politica alle istituzioni chiediamo un supplemento di Proust responsabilità
E allora scriviamo un appello noi dobbiamo essere tutti corresponsabili lavorare insieme ma la politica alla politica chiediamo basta con le soluzioni mio OP basta caricare i giovani dire Di Pietro diciamo rubare il futuro ai nostri giovani perché proprio glielo stiamo rubando così con le soluzioni miope e chiudo con un pensiero di Alda Merini
Che diceva
Anche se la finestrella stessa non tutti quelli che vi si affacciano vedono le stesse cose perché la veduta dipende dallo sguardo
E lo sguardo deve essere necessariamente lungo per arrivare fino al futuro con una grande consapevolezza che il futuro si costruisce sempre nel presente e quindi ne siamo corresponsabili no
Grazie
Carmelo qualora il sindacato è stato più volte ricordato della discussione
Comunque è un soggetto che dal nostro punto di vista rappresenta un riferimento nella ricostruzione di un tessuto sociale come Prince come si inserisce il sindacato e come affronta i problemi obiettivi che sono emersi in questa situazione contemporanea
Antonio
Buongiorno a tutti a tutti grazie per l'opportunità
Faccio subito una premessa colmare un la cui nuova informativo
Io ho apprezzato moltissimo l'ozio dimore se mi ci ritrovo
Quasi totalmente venivano dati alcuni dati importanti significativi escluso scusate il bisticcio di parole
Il costo del lavoro e metà del più basso dalla Germania le ore lavorate in Italia sono più altri che in Germania
Come mai abbiamo problemi occupazionali
Visto che il trenta per cento delle nostre riprese
Lavorano per il mercato estero e vanno benissimo
E i nostri lavoratori sono lavorate sono pagati meglio
E molte aziende si applica il benessere lavorativo che il la prima base per l'aumento della produttività
Non lo sfruttamento del benessere
Lavorativo
Noi abbiamo non solo sorso
Nel nostro Paese non abbiamo materie prime la materia prima che abbiamo sono la risorsa umana e i cervelli dei nostri giovani
Sui quali nel loro DNA c'è
Più di quattro mila anni di storia del nostro Paese
è per questo che siamo forte degli aerei sul made in Italy perché nel loro in loro c'è la capacità Giovanni
Di il mentiva di capacità di innovazione e capacità del gusto del bello il cosiddetto made in Italy
Che cosa sta succedendo però perché aveva detto
Si fa la fotografia e poi mi sono spera che ritocchi personale siano fatti a sua immagine e somiglianza non non funziona bisogna sempre essere seriamente pensare che cosa che sta succedendo e cosa possiamo fare
Prima questione la globalizzazione lo diciamo pure Morese ha redistribuito ricchezza delle acque dei paesi maltolto ricchezza in altri Paesi
Lo sapete perché è che ci siamo divisi dal mondo fra i no global leggo balistica
Non abbiamo affrontato l'unica cosa si allega domo fare dobbiamo rimetterci il rimedio di regolare la globalizzazione senza regole le multinazionale faranno quello che vogliono in giro per il mondo
E la sfida è questa poi io ho passi sono quasi beccato un'accusa di non voler
Lo fare della partecipazione la possibilità di sviluppo ulteriore economico ho detto a gare ma tu non hai risposto a questo
Bisogna colmare un altolà Bugno nel nostro Paese novanta e rotti per cento delle imprese sono al di sotto di quindici dipendenti dove sindacato non ci può entrare
Poi ci chiedono conto di che cosa facciamo rispetto a queste aziende com'è che i livelli salariali siano così base vediamo di metterci d'accordo noi come UIL mi sentirò diceva pure all'inizio sono danni che ci battiamo contro l'austerità siamo danni che ci battiamo per la partecipazione a tutto
Fronte
Del progetto tedesco l'impostazione tedesca non ci sta bene
Però va va preso per te per intero non soltanto ognuno prende quello che gli piaceva fare ritocco alla fotografia
Ne abbiamo il più alto costo del lavoro medio
Dei Paesi europei più bassi salari in tasca e lavoratore vediamo di metterci d'accordo poi ci si rimprovera anche
Non abbiamo fatto molto per aumentare salari nel nostro Paese
Dai ogni tanto visto che bisogna pensare concorrono a mettere mano al portafoglio perché a San José rimane soltanto o un pensiero diciamo
Difatti io dico e costo del lavoro è la tassa che si mettono sul lavoro è lì siamo al massimo possibile e dobbiamo cercare di capire come affrontiamo queste questioni
Noi siamo per fare l'abbiamo scritto nella nostra piattaforma che stiamo portando ai nostri delegati in giro per l'Italia una riforma fiscale che abbasserà le tasse sul lavoro in particolare stavolta invertendo
Il film che ci proiettano ogni volta
Il Femmine ci proiettano dice nel primo tempo toglieremo le tasse alle imprese nel secondo tempo e lavoratori si è bruciato sembra la fine del primo tempo visto
Ai lavoratori da Padoa Schioppa Boy stiamo aspettando ancora che al cuneo fiscale gli venga tolto
Però siamo le in attesa di capire con che dovremmo contrattare queste queste questioni
è attenzione
Si è detto ognuno fa propaganda elettorale in questo ultimo propaganda elettorale per le ultime elezioni c'è stato di tutto di più
Perfino chi promette a chi non paga le tasse di ridurli al cosa farà non lo so però c'è stata pure questa come promesso coi il sistema un po'la cosa con qualche condono e con qualche riduzione di tasse ma c'è un piccolo problema
Come dicevo poco fa perché la nostra economia non tira
Nonostante alle siamo ancora il secondo Paese europeo esportatore e nonostante l'anno scorso il settore farmaceutico
Dal secondo in Europa è passato a diventare primo ed è un settore dove si fa il bel fare azienda Ale a favore di alle donne perché l'altra grande maggioranza dalla donna io da sindacalista non ottenne Adi
Di
Dire questa cosa perché significa post potere a proporre azioni positive che ci permettono di andare avanti
Innovazione tecnologica così come parla
Globalizzazione dobbiamo stare attenti perché m'hanno spiegato che rinnovazione giustamente non può essere
Bloccata anzi perché se si è bloccato si rischia di far chiudere quelle poche imprese che abbiamo positive
Bisogna però governare anche questo
Oggi si guadagnano più soldi con le piattaforme digitali che con le piattaforme petrolifere
Però le piattaforme digitali non possono essere non possono servire gare per mandare il giovane Ryder a cinque euro l'ora in giro per la città a rischio di ammazzarsi per mandare
Le ragazze alla studentessa fare baby sitter a cinque euro l'ora fare la badante a cinque questa non è nuova
Impresa quattro punto zero questo è il nuovo sfruttamento quattro punto zero a cui dobbiamo rispondere col all'anno
E io ho proposto la nota quattro punto zero
Che anche nella piattaforma
Nella piattaforma europea viene posto con cinque abbiamo altri no e abbiamo fatto una piattaforma di dieci punti
Comprendo cioè ci siamo confrontate con le tutte le imprese ci siamo confrontati abbiamo realizzato degli accordi noi dobbiamo fare di più
Tutta la società ASM emetterà serata cerca di progettare un futuro non a breve perché a breve non andiamo da nessuna parte cominciano a progettare ve lo dice uno che ha cominciato a lavorare piccolissimo
E ricordo la mia prima azione sindacale solitario a tredici anni allora o non cooperativa da pescatori
Lavoravo dalle sei di mattina aprendo le bollette del pescato a mezzanotte facendo le pratiche per il Mezzogiorno intervento straordinario che serve oggi per rimettere in piedi la sicurezza del Paese è e gli avevo chiesto soltanto una settimana di ferie in agosto non me lo ha voluto dare il mio datore di lavoro o chiuso l'ufficio a me ne sono andato a mare prima azione di lotta a tredici anni non ero lì al
Nemmeno messe in regola era ufficialmente diciamo al lavoro nero perché allora si poteva lavorare a quattordici anni non tredici quindi per essere per per essere chiari e allora se vogliamo metterci assieme è contribuire a fare un futuro diverso da quello di oggi guardate
I nostri giovani non possiamo svendere perché quando si appoggiava dall'Italia se se ne va in Europa piangiamo con un occhio se se eravamo fuori dall'Europa piangevano lacrime a mare
Ma perché saranno i nostri competitori
Guardate non è Brema
Noi siamo un sindacato riformisti al lago che si confronta col sindacato cinese le mie consorelle mi dicono ma che ci balle con quelli che sono non sono democratici
Le dico ma se non ci parliamo quando diventeranno democratici quand'è vedremo che dumping sociale occupazionale e produttivo ci facciamo del male e allora e pensate che quando vengono le rappresentanze cinesi che prima copiavano
Ora sono diventato il Paese con maggior numero di Bravetta al mondo
Scavalcando Borioli toglie agli Stati Uniti alla Germania
Quindi io oggi sono in grado di inventare quando vengono che era un piccolo sindacato provinciale col venti milioni di iscritti
Perché c'hanno esattamente duecentosessanta milioni di iscritti cinesi quando entreranno nel ruolo sindacale mondiale della Csi ci spiegheranno loro come dovremmo fare per fare fare diciamo l'attività sindacale
Allora ne dobbiamo fare in modo che i nostri figli non se ne vadano dall'Italia ma che affacciano più figli perché è un Paese
Senza diciamo progresso demografico non ha progresso economico e per fare questo bisogna dare certezza ai giovani nel loro nel loro futuro
E quali sono le certezze per regione oggi guardate mi hanno spiegato che le le parti alla geologia Aldino teologia
Mangia Brema si dava quando nasceva un bambino si dava una scorpacciata si metteva a piangere
Anche per paura che ora telefono telefono azzurro pure piccoli adesso basta dirgli all'orecchio ai trentasette mila euro di debito ebbe anche io non me lo immaginate rispetto a questa impostazione
Magliette o un pericolo un'avventura un piccolo diciamo rilievo
Il reddito medio familiare a Milano è di circa quaranta mila euro a Palermo di circa venti mila già significa che manca qualche posto di lavoro non so se chiaro e al di là delle agenzie per il lavoro
Che dovrebbero proporrà un palermitano cioè posti di lavoro per evitare che prenda solo il reddito di cittadinanza
Manco mezzo posto di lavoro sarà disponibile agli unici forse saranno quelle che faremo con l'occupazione nei nuovi centri per l'impiego già però un un un
Una piccola boccata d'ossigeno dolosa
Ma
Allora se il reddito fra mi danno
Il Palermo e il doppio
Dobbiamo vedere come e vediamo chi è Palermo sia un peso per Milano
Come possiamo fare sinché largo locomotiva a parte si trascini tutti i vagoni
E quindi bisogna fare gli investimenti cosiddetti pubblici e privati che dette così sono niente come è stato spiegato però ne abbiamo il sessantotto per cento dal Paese in zona sismica
Il resto è affetto da problemi idrogeologici vogliamo mettere in sicurezza il Paese Belgio abbiamo fatto licenziare settecento mila e vide per non fare
Diciamo le opere che servono e per questo noi siamo stati tutti
A Torino pure a dire che bisogna fare le grandi opere perché sanno a forza di dire hanno bloccheranno l'angoscia prospettive economiche sociale
Ritorno alla questione fra Palermo Milano serve Milano cioè il doppio del reddito com'è che al debitore o uguale
Se nasce un bambino ambivano Genda sette mila euro di debito cioè così come quello che emerge a Palermo se non colmiamo questa lacuna non si può fare pagamento del debito pubblico l'austerità Acea affossati c'è in questi anni non siamo riusciti a pagare il debito pubblico che aumenta ebbe anche la politica d'austerità e sbagliata è la cosa che ne proponiamo nella nel nostro nella nostra piattaforma e di fare le politiche per l'occupazione dei farabutti che per lo sviluppo dell'arabo di Gaber
Recuperare un'economia dal paese saranno a forza di austerità è come quando un un in una famiglia un lavoratore va in cassa integrazione
Ecco avendo un reddito inferiore deve continuare a pagarsi il mutuo
Se questo Paese non cresce a un ritmo di più dal due per cento oggi c'era l'estate che diceva servirebbe a o zero quattro basta con i prefissi telefonici
Mettiamo ceduta rimboccarci le maniche e fa crescere il prodotto interno lordo perché altrimenti debito non riusciremmo a pagarlo mai e dobbiamo smetterla di essere nelle classifiche
è purtroppo è avvenuto un prima eravamo penultime
Siamo in un Paese cattolico diciamo gli ultimi saranno le prime mai penultime
A che cosa servono oggi non dobbiamo combattere siamo gli ultimi ci vuole un miracolo
Allora io per questo guardo con attenzione la pancia a Papa Francesco sulla questione del lavoro ma dobbiamo guardare con attenzione alla politica di questo Paese
E a quello che i governanti devono fare
Piuttosto che a fare soltanto sempre programmi a leggi sul diritto del lavoro ed sulla disintermediazione
Per fortuna porta spiega quelli che se la prendono con il sindacato volavano tutte grazie
Grazie a tutti gli ospiti due notizie una piacevole una faticosa quella piacevole che là dietro c'è un buffet quella faticosa che le due e mezza si ricomincia grazie a tutti
Buon pomeriggio Gino parlamentari
E subito dopo per cortesia
Ciascuno prenda posto
In modo che possiamo cominciare e cominceremo con la proiezione anche
Nel caso di questa tavola rotonda conclusiva di un video
Che
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Di una indagine così come è stato per le altre due tavole rotonde che è stata
Progettata e portata a compimento esattamente per accompagnare
E in qualche modo facilitare i lavori di questo nostro convegno prego
Grazie
Ma per chi avesse partecipato ai lavori della mattina ricordiamo che l'analisi che oggi è stata presentata è focalizzata su
I contenuti prodotti da duecentodiciassette testate europee quarantatré testate italiane on line e precisamente diciamo su la ecco che tutti quanti i contenuti prodotti da questi network editoriali hanno avuto sui social media
La perché questo perché il campo dei social media è ormai il campo in cui si definiscono
Li dispute le proposte le conversazioni dei cittadini
Su quelli che sono i temi di interesse pubblico intanto diciamo diciamo che i temi di interesse pubblico quelli che per gli addetti ai lavori e per la stampa tradizionale sono i temi interesse pubblico ci soci Armida sono assolutamente marginalizzati per cui no corrispondono a circa il quindici per cento dell'enorme produzione che è stata in una in questo caso riscontrata nel pomeriggio affrontiamo un po'i temi relativi all'Europa
Abbiamo scandagliato il web rispetto al tema Europa democrazia sovranazionale valori della persona
Per capire in un periodo in cui siamo esattamente a metà strada tra le elezioni politiche che ci sono state non sapevi se le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo come i cittadini italiani percepiscono il tema Europa e le sale sotto tematizzazione
Per vedere in quella che è un po'la classifica dei temi che abbiamo riscontrato in cui l'Europa a dispetto di quanto si dica in alcuni ambienti è un tema che ha permeato la nostra vita quotidiana e a cui si fa riferimento in circa un terzo delle discussioni sulle politiche del web
A cui fa riscontro anche un interesse altissimo di cittadini per un tema che chiaramente si articola in tantissime posizioni in questo caso nel nostro Paese riscontriamo delle posizioni assolutamente pessimistiche
Rispetto alla collocazione del nostro Paese all'interno dell'Unione europea e tutto il dibattito su l'adozione o meno della moneta unica
Ci siamo andati a interrogare anche su quanto i paesi europei sono interessati all'Italia
Di solito ne siamo soliti diciamo concepì e c'è un po'come l'ombelico del mondo rispetto a quella che è la discussione pubblica che avviene nel nostro Paese allora ci siamo domandati ma nel resto d'Europa si parla d'Italia come si parla d'Italia
Fatto cento diciamo tutti quanti i contenuti che abbiamo selezionato per l'indagine il ventisei e nove per cento vengono prodotti dai media del Regno Unito seguiti dalla Germania dall'Australia Islanda e poi potete vedere diciamo
A seguire
A questo fa riscontro un enorme interesse
Sui temi sul nostro Paese da parte del pubblico del Regno Unito sappiamo che lì c'è una comunità italiana molto forte presente fatta soprattutto da giovani che temono per gli asili della Breaks sitter
E poi la Germania e così la Francia nonostante la Francia minimizza i diciamo la posizione italiana all'interno del dibattito mediale il pubblico francese assolutamente interessato ai temi che riguardano il nostro Paese
Inutile dirlo evidente che la collocazione quell'interazione con queste informazioni passate dei media on line assolutamente diciamo di tipo pessimistico
Come siamo percepiti dal pubblico europeo cioè quando si parla di noi e quando si interagisce con i contenuti che riguardano il nostro Paese il cinquantasette per cento delle persone sono arrabbiate pessimiste
In un caso su cinque i commenti e le interazioni sono invece sarcastiche divertite
Per il dieci per cento sono sorpresi e soltanto il nove virgola cinque per cento degli europei che interagiscono Line sui social network e ottimista rispetto a notizie che riguardano il nostro Paese
Allora ci siamo chiesti anche diciamo si parla del nostro Paese ma in che contesto
Al netto delle tematizzazione mi per la paura della tenuta dei conti pubblici
Ne abbiamo una particolarità che ne abbiamo chiamato il caso italiano ovvero in media italiani lo dicevo questa mattina
Sono pervasi dalla personalizzazione del discorso politico
Pensate che in a in media italiani in generale
Parlano ad esempio di Matteo Salvini tre volte più di quanto in media tedeschi parlano della Merkel
Che significa significa che in media italiani parlano molto di politica ma parlano soprattutto di politici
Non parlano di politiche non consentono che ci sia una tematizzazione rispetto a quelli che sono le tematiche politiche Mirabella di sinistra vedete abbiamo escluso il peso dei media dei singoli paesi rispetto alle citazioni
Dei dei leader europei
Vedete diciamo che la più citate la Merkel seguita da Macrone da Theresa May da Curtis e al quinto posto Matteo Salvini anche qui
Un'anomalia perché chiaramente il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte invece scarsamente presente all'interno delle citazioni di tutti quanti in media nazionale sopra europei questo ci porta a una riflessione alle tematizzazione lati ma quello che ne consegniamo al dibattito del pomeriggio
è una sotto di Matiz azione che vive e poi fa percepire l'Europa come una burocrazia
Quasi sempre diciamo il termine Europa associato al termine burocrazia quasi fermi il termine Europa e associa ATO ad una sovranità che è limitante nei confronti della sovranità dei singoli Stati questo è sicuramente diciamo il fulcro della interazioni che possiamo riscontrare sì social network e che quindi portiamo a questo tavolo grazie
Sarebbe interessante cominciare con un tentativo di raccordo analitico anche se sintetico
Fra
Le relazioni le tavole rotonde
Innanzitutto la cominciare dalla relazione
Di Morese
Che hanno animato
Le ore di questa mattina
Anche perché pensiamo che ci sia un aspro un'alternanza di pubblico mattina e pomeriggio ha però noi abbiamo tempi abbastanza
Contenuti
Allora penso di fare così come già avete ascoltato anche dal sintetica
Esposizione dei risultati della ricerca sui miti sui media e sui sui social media
Preparata
Per il nostro convegno anche rispetto alla tavola rotonda del pomeriggio
Il tema di questo pomeriggio si connette ai temi della solidarietà e del lavoro
Che erano i temi delle due prime tavole rotonde soprattutto cercando di
Sviluppare la Commissione europea rispetto a queste tematiche che però sono state a mali indagate realizzate in maniera molto ampia
E che riguardano fondamentalmente
Lo stato dell'arte dei rapporti tra l'Italia e l'Europa delle sue divaricazioni differenziazioni incongruenze interne
Nel pomeriggio lo sforzo che pensiamo di fare e di vedere
Su quale narrazione effettuale effettiva dell'Europa e
Dinamicamente sulla sua evoluzione possibile
Noi
Possiamo provare a
Dare qualche contributo qualche risposta questo ambizioso tema che abbiamo scelto
Per la nostra iniziativa vi ricordo è un'iniziativa presa
Da fondazioni culturali e di associazione da associazioni civiche
Siamo molto onorati di poterlo fare divergenti aveva potuto realizzare di svilupparla in il dialogo con loro le principali rappresentanze del lavoro
E dell'impresa
Appunto con l'ambizione di
Una ridefinizione uno sviluppo o un rilancio più un tema che genericamente si dice riformismo
Cioè una certa idea delle riforme necessarie e possibili partendo da un'analisi che già questa mattina dimensionata principalmente sul nostro paese non è stata
Onestamente è stato piuttosto
Seria
Vedendo le luci e le ombre
Cioè sottolineando i punti di forza
Non solo per recriminare certo non per attribuire forti problemi italiani
All'ultimo Governo anche se mi pare evidente lo era già dalla mattinata ma è dinanzi agli occhi di tutti che il nuovo governo più che
Imposta nelle soluzioni in qualche modo intensifica lo stato di difficoltà o di declino nel nostro Paese soprattutto per gli aspetti che possiamo dire vengono da lontano
Allora per introdurre la dimensione europea del nostro convegno che esplicitamente oggetto di questa tavola rotonda provo a dire così
Noi cerchiamo di contrastare
Una narrazione che non solo in Italia ma in Italia si è venuta imponendo e poi intensificando
Per il bene dell'Europa e del modo di vedere l'Europa sostanzialmente riducibili all'idea
Di
Qualcosa di negativo di un vincolo o addirittura di un avversario
Delle libertà delle possibilità di cittadini italiani
Cosa che poi sì sì riassume solitamente nelle nella formula di nazional sopra più
Nazional populismo insomma di un sopra Nismo
Ora
Un contributo di di idee di proposte che per se pensiamo possa venire come inizio di un lavoro lungo da fare
Da questa giornata
Dovrebbe mirare innanzitutto a dare un
Narrazione realistica di che cos'è l'Europa nel suo divenire e quali se ne sono i punti di forza perché possa continuare ad essere anche per la maggioranza degli italiani
L'orizzonte
Di una consapevolezza sufficientemente
Fondata
Che e l'Europa la dimensione
Dei problemi che abbiamo non per chi li produce perché gran parte dei problemi che abbiamo li abbiamo prodotti noi comincia dal debito
Ma perché anche raccogliendo alcune delle domande che sono venute via smartphone dai giovani che hanno partecipato a questa mattina non so se sono anche presenti oggi che insistono molto sulla dimensione europea di problemi come
L'immigrazione
Il lavoro e l'eguaglianza lo sviluppo il
Le grandi differenziazioni territori ali dell'Italia
Chiedono innanzitutto la possibilità di lavorare con speranze di successo ad un'altra narrazione rispetto a questa narrazione che
Non solo in Italia ma in Italia negli ultimi anni si è imposta
Tanto da creare un consenso straordinariamente ampio ad un nuovo governo che diciamo
Non solo retoricamente
Cerca di individuare nella dimensione sovranazionale europea la fonte dei nostri principali problemi
E quindi darei la parola del primo a Roberto Gualtieri
All'onorevole Roberto Gualtieri tra l'altro professore di storia in questa università
Prima di essere eletto al Parlamento europeo che presidente della commissione per economia e moneta del Parlamento europeo
Proprio perché
Per il lavoro che ha fatto in particolare in questa sua seconda in questo suo secondo mandato
Può dire con profonda cognizione di causa
Cos'è l'Europa che si è venuta comunque facendo e forse
Quali sono le ragioni per cui viene così attaccata e da chi
Comincerei quindi da una dimensione istituzionale prego Roberto
Grazie
Grazie avverte a tutti i promotori di questo incontro davvero molto riuscito è molto importante anche per l'impostazione molto forte vorrei dire chiara fin dalla relazione di Morese che anche quadrato bene problemi e sfide del Nuovo riformismo richiamando la centralità della dimensione europea
Perché l'Europa è necessaria per affrontare e come diceva anche Barbagallo regolare la globalizzazione
E quindi metterla in grado di promuovere a crescita sostenibile il lavoro è la dimensione per rilanciare il modello sociale europeo ma anche per proteggere la pace e la democrazia per recuperare la sovranità democratica e per questo non c'è dubbio che l'Europa va migliorata riformata cambiata
Ma va al tempo stesso anche difesa perché qui c'è un punto politico che io penso vada vada vada chiarito perché
L'antieuropeismo si nutre naturalmente dell'insoddisfazione di coloro i quali criticano l'Europa per ciò che non è ancora in grado di fare o per ciò che ha fatto male ma io penso che sia motivato essenzialmente prevalentemente
E consapevolmente da colori invece critica l'Europa esattamente per ciò che rappresenta e perché ciò non solo che può fare ma anche che sta facendo nella direzione della rilevo lamentazione della globalizzazione e quindi
Qualsiasi programma di rafforzamento cambiamento miglioramento dell'Europa deve partire appunto da una narrazione realistica
Di cosa siamo di quello che sta succedendo di quello che è successo anche in passaggi drammatici come quello degli ultimi anni e quindi da dove partiamo se vogliamo definire un programma di rinnovamento di cambiamento
Dell'Europa all'altezza di quelle sfide il nuovo riformismo nella prossima legislatura io volevo fare degli esempi diciamo così di di di di otto punti
Il cambiamento degli ultimi anni e otto punti di agenda riformista per la prossima legislatura partendo da da un dato quando la crisi la grande crisi si è abbattuta sull'Europa si è trovata diciamo ha potuto dilagare e amplificarsi
Perché avevamo un Europa è un mondo non solo Europa ecco con regole inadeguate affrontare la finanziarizzazione gigantesca dell'economia e a governare quell'integrazione finanziaria vincolata dalla moneta unica
Assenza di un prestatore di ultima istanza una regola precisa che impediva il salvataggio di un Paese in crisi la Nobel opposto nei trattati
Una impostazione anche delle politiche macroeconomiche ispirata al concetto del pareggio di bilancio quel patto autorevolmente definito stupido
Una assenza di strumenti per per regolare quella gran graduale trasformazione delle capacità di eludere il fisco attraverso
Diciamo così che le innovazioni tecnologiche ma anche ma anche diciamogli Lycos i buchi nella regolamentazione quindi che ha portato a quel meccanismo di elusione colossale della del del del della della base di spostamento della base imponibile ancora non solo in Europa in tutto il mondo e strumenti di difesa commerciale rispetto allo sviluppo delle relazioni commerciali sicuramente inadeguate
Minoli siamo partiti così molto facili
Ma oggi la situazione è diversa e noi dobbiamo saperlo dobbiamo sapere innanzitutto cosa abbiamo fatto in questi anni e quindi io io numero solo gli otto punti perché ci servono secondo me a definire l'agenda per il dopo primo
Una colossale opera di ridevo lamentazione dei mercati finanziari in un'ottica globale
Ma molto incisiva molto incisiva che oggi ci rende capaci di definire standard per i mercati finanziari livello globale facciamo la MiFID ne tenne conto tutta la finanza mondiale inventiamo nuove regole per i derivati
Diventano uno standard
Introdurrà affrontiamo così così detto sistema finanziario ombra con regole sul fondi monetari di mercato e non posso entrare nei dettagli naturalmente ma è una cosa colossale che è avvenuta in questi in questi anni e che ci ha portato poi a quel quel salto in avanti dell'integrazione addirittura della vigilanza bancaria una vigilanza comune europea dove peraltro ora avremo un italiano
Alla faccia dell'Europa contro l'Italia che ha vinto la sfida del voto e quindi adesso può essere confermato ma insomma Sarasso colui il quale dovrà vigilare tutte le banche Europa Andrea Enria Mili mi riferisco secondo
Con condizioni all'inizio
Troppo rigide sbagliate per ragioni essenzialmente di politica interna tedesca ma che poi sono cambiate
I paesi hanno messo il sei sette per cento il loro PIL a garanzia di fondi per sostenere i Paesi sotto attacco tra il sette per cento del PIL della Germania come quello dell'Italia sta dentro
Questa cosa si chiami SM che prima non esisteva e che teoricamente secondo alcuni che continuano a fare causa in Corte sarebbe anche vietata dai Trattati che ho consentono oggi di avere uno strumento per sostenere e poi qui c'è il tema con quali condizioni quelle del del primo e del secondo memorandum della Grecia o quello dell'ultimo che ha messo al centro la dimensione sociale quindi consente oggi
Anche esiti diversi sia pure con prezzi di Neqrouz apprezzo negoziato molto duro
Terzo che soprattutto con io perché sono trasecolo quando leggo professor Savona spiegare che il problema principale oggi è cambiare lo statuto la bici
La BCE è diventata grazie alla leadership più che illuminata di Mario Draghi il prestatore di ultima istanza
Ha detto whatever it takes cioè ha detto io intervengo in modo illimitato illimitato non limitato come quello quella cosa ho detto prima che al sette per cento del PIL e quindi voi fate bene a non speculare perché vi rompe dei denti
Non si contano i processi in Corte contro Draghi e la BCE da parte di quelli che sarebbero gli alleati i nostri attuali governanti per dire che dietro a questo è monetari Finance in questo è Bardem Cherie in queste la mutualizzazione ma e e noi diciamo che fa fatto bene Draghi però poi quando leggiamo certe racconti da da operetta dell'Europa con una sorta di dittatura tedesca faremo bene anche ricordarci che a Francoforte dove si stampa l'Euro
Che deve buona parte della sua forza al fatto che c'hanno messo il marco il kilt il presidente la Bundesbank danni è in minoranza
E un italiano ha deciso mettendo in minoranza la Bundesbank si deve portare il bilancio della BCE a quattro virgola cinque trilioni che è la dimensione attuale superiore a quello della Federal Reserve
E comprare i titoli di Stato di tutti i Paesi europei cosa che Chuck consentito
Di uscire dalla crisi senza dover fare la macelleria sociale perché se non ci fosse stato questo e poi ci sarà anche la flessibilità ciò non sarebbe avvenuto e oggi abbiamo avevamo prima delle diciamo geniali trovate
I bilanci di questo governo lo spread praticamente quasi annullato e Paesi anche che hanno scelto di fare politiche espansive nelle regole
Flessibili come il Portogallo ora la Spagna godono di un di un costo del denaro quasi a livelli quello che riesco perché avvenuta questa cosa che non è una cosa piccola
Nel frattempo
E che diciamo risorsa che ci protegge ma non solo che ci protegge è un attore non siamo ancora la moneta di riserva globale al pari degli Stati Uniti ed è il problema che ci dobbiamo porre come ha detto bene il ministro degli Esteri tedesco soprattutto quando fanno dicono sanzioni sull'Iran non si commerci Neuro insistiamo su affrontando questo tema adesso abbiamo le condizioni per dire non c'è il dollaro la Federal Reserve c'è anche lei è uno che condiziona
Di diciamo la verità quadro macroeconomico globale
Ognuno si stupisce perché c'è chi c'era con l'Europa come anche per questo non solo
Poi diciamo dopo la stagione di austerità insostenibile del due mila undici due mila dodici due mila tredici tredici avvenuto che abbiamo per effetto di un processo politico peraltro ecco
L'esito delle elezioni europee è una maggioranza che cambiava una commissione che ha mezzo socialista francese al al all'Ecofin e quindi li d'Italia era in grado di negoziare con numeri importanti nelle famiglie politiche
Decisiva e quindi si è passati dalla attuazione rigida del Patto riflessi di di di di stabilità alla flessibilità
Noi ci ha risparmiato quaranta miliardi di tagli e tasse in questi in questi anni e credo che ha contribuito quella che si chiama fiscal Stan cioè la posizione ma che economica complessiva
Più a sostegno della crescita con conciliando quindi quando si dice a ora usciamo delle cui asserita io vorrei che si facesse una traccia sulla linea si dividesse tra il prima e il dopo due mila quattordici perché sono due storie diverse
Poi torno sul dopo naturalmente noi non ci accontentiamo della della flessibilità e li abbiamo delle visioni più ambiziosi cambiamento le regole ma questo non non non ho essere ignorato
Quinto perché questo un punto molto importante si è messo mano al verminaio del regime fiscale europeo e globale
Forse non tutti sanno che dal primo gennaio del mille due mila diciannove cioè tra due tre mesi entra in vigore per esempio faccio uniti perché dovrei farmi dieci minuti di D. Elenco di provvedimenti lattato
Che è la anti taxa boy band eretti se facessimo un sondaggio chissà che cos'è
Nessuno e che ha introdotto e diventeranno vincolanti
Le prime regole di cui non disponevamo fondamentali per evitare lo spostamento dei profitti di giurisdizione a bassa bassa tassazione
Non switch over cioè il sistema di doppiano tassazione noi ex taxation cioè se io sposto la mia attività in un altro Paese parto da zero e non pago le tasse che Thomas molto collegato anche la delocalizzazione interesse limited edition
General anti
Ed e vecio rule cioè una serie di di di di cose che sono molto complesse tecnicamente insieme ad altre abbiamo con la forza e la battaglia del Parlamento introdotto l'obbligo di disclosure del del del beneficiario effettivo non solo di ogni compagnia ma pure dei trust cioè quindi siamo creando un nuovo standard sulla incivili l'antiriciclaggio e la tassazione andando oltre l'OCSE e affrontando questo fenomeno che senza il quale non si non si non si risolve il problema di come rilanciare il modello sociale europeo Guelfa nella globalizzazione cioè di recuperare base imponibile agli Stati democratici tassando i profitti dove sono fatti
E non dove risultano per effetto di queste complesse triangolazioni
C'è molto ancora da fare dirò qual è la la la partita fondamentale ho capito ma ma ma pochi sanno che una delle ragioni perché c'è tanta ostilità e da parte anche transatlantica io quindi volte varo degli Stati Uniti e la prima cosa che ci rimproverano e e le cose enormi che sono stati fatti in questi ultimi tre quattro anni perché abbiamo messo moscoviti cominciano a tassazione perché sono stati gli scandali Lux Rizzo perché il Parlamento si è battuto perché c'è un poco di quella dimensione democratica che veniva evocato all'inizio
A come ha cominciato a incidere e ha quindi conclude diciamo condizionare profondamente l'agenda abbiamo introdotto la riforma degli strumenti d'intesa commerciale
Anche impegnativi è
La più facile l'anti dumping
Per la prima volta sarà possibile integrare i fattori ambientali e sociali nella scelta si reagire con misure di difesa commerciale al dumping un altro Paese leggi in primo luogo Cina e cioè si è scelto un approccio diverso da quello degli Stati Uniti
Conflitto protezionismo per arrivare a cosa la trattativa bilaterale no noi vogliamo introdurre un sistema di valenza generale
Che introduca il concetto della sostenibilità ambientale sociale e quindi del diritto del lavoro dentro la norma delle regole commerciali globali attraverso il sistema che starà più molti tour multilaterale che e centrato sul da beauty o ma che comunque ha un'ambizione globale questa è la differenza
Fondamentale quindi non è vero che noi siamo come dire succubi di un idea c'è stata e quest'idea va bene alle industrie si spostano in Cina nell'Europa si fanno i servizi e quindi bisognava elettori tre ed è spinto questa cosa e cessata
Ma è anche finita e adesso ce n'è un'altra ed è questo il terreno su cui è in corso anche una battaglia non non non secondarie non gli abbiamo respinto il centra la prima volta decreto se non si sa in sé non si toglie di mezzo questa roba
Della del sugli investimenti ora troppo complicato per spiegare in poche
Poche parole ma e e s'è s'introducono come vincolanti tutti gli standard ambientali sociale noi questa roba non la ratifichiamo ed è stato cambiato c'è stato il ceto a uno e cioè centodue poi nella rappresentazione c'è Iceta
Nemico della produzione del quindi insomma questo per dare il senso di un elemento dinamico
Che dal Tronto un organismo vivo che poi sta dentro l'evoluzione dei processi politici istituzionali come l'Europa non può non pochi averi
Poi c'è tutto il grande partita di cosa è cosa è stato e cosa può essere il mercato unico perché mette ad unire quella cosa che non si sa che cosa è finché quanto con qualcuno ne esce quindi esso che il Regno Unito è uscito
Hanno scoperto che il mercato unico non è la deregulation meno taxi nono non ha non tariffe interne ma è un un sistema di regole molto profondo
Che infatti da cui c'è un po'una parte la Società inglese che vuole uscire una navata un'altra che dice no noi vogliamo sentivo ci sentiamo protetti perché se ne usciamo da questo si andrà alla sulla competizione basata sul costo sul prezzo
E quindi il mercato unico è un concetto che può essere declinato in modo modi forse mente Diversi se il mercato unico fa centoquattordici come base giuridica per essere preciso fa il genero fa la regola su che vieta certi tipi di short selling sui mercati finanziari è è il mercato unico
Che va nella direzione di Colonia sociale di mercato se si fallì General Data Protection regulation che diventa lo standard più avanzato a livello globale per l'economia digitale è chiaro che si incontrano delle resistenze ma allo stesso tempo
Come dire si definisce concetto regolatorio positivo progressivo vorrei dire del mercato unico
E naturalmente c'è la c'è il grande tema dei diritti dei diritti sociali pilastro diritti sociali
Dove non c'è dubbio le gli strumenti sono stati insufficienti
Ma anche qui lo sanno molti presenti in questa sala perché l'interlocuzione dei sindacati europei sarà decisiva ma noi abbiamo chiuso la diretti li rinnovo della direttiva sui dei poster Work Song lavoratori al distacco per affermare il principio stesso salario per stesso lavoro nello stesso luogo adesso c'è il grande tema dell'attuazione di questa direttiva mai stato fatto
Un passaggio decisivo ed è stato approvato il pilastro diritti sociali e quindi c'è un proietto la seconda parte sarà brevissima naturalmente
Che l'attuazione del Pilastro diritti sociali la sua incorporazione dentro il complesso
Con i titoli ma vi compresso della chi europeo e della sua diciamo dinamica evoluzione è l'aggravante questione della prossima della prossima legislatura tutto questo come dicevo è stato possibile
Non solo per una riflesso delle classi automatico delle classi dirigenti europee minacciate dalla crisi ma anche perché si è innescato un processo democratico famoso Spitzer candidata che ha reso la scorsa questa legislatura la prima in cui il presidente della Commissione ha avuto un una connessione diretta col processo elettorale quindi con una maggioranza che si è formata e quindi
Con un programma che è stato negoziato con i compromessi i limiti che sono tipici della formazione di di diciamo di maggioranze di coalizione ma credo che questo è di nuovo venendo al dopo
Un lascito fondamentale su cui dobbiamo costruire
Se vogliamo introdurre quel circolo virtuoso tra diciamo rafforzamento e sviluppo di un'Europa della solidarietà e sviluppo della sua dimensione dimensione demo dem demo democratica
E quindi quali sono i punti io penso che partendo da quello si è fatto non dicendo
Europa fa schifo e quindi va va fatta pari pari pari bisogna ripartire da zero perché su questo terreno come dire sono più forti gli altri ma che ripeto non è un terreno propagano dissidente Renault fattuale credo abbia contato non poco quella diciamo sproporzione né i rapporti di forza è quella anche cattiva qualità della nostra spera quinte nazionale formazione
Di concentrarsi sulle policy mix e non sulle persone
E le loro attitudini pure meno più o meno un muscolari ecco il nuovo faccio solo gli otto titoli perché molti dei punti li ho già sviluppati ma il primo punto è naturalmente il completamento della revisione del sistema fiscale europeo e quindi per globale pagare meno pagare tutti
Sono due punti fondamentali che sono già sul tappeto perché la commissione a presentare proposte legislative la cosiddetta base consolidata comune per la tassazione delle imprese
Che la prerequisito per consentire che i profitti siano tassati nel luogo dove sono prodotti
E l'introduzione della presenza digitale dentro questa riforma come il Parlamento ha votato per cui se tu sei un gigante del web
E dove fa il fatturato che ospita sul profitto nove non dove sei registrato e dove risiedi ai fini fiscali questo è diciamo
Un elemento che davvero ci darebbe un altro quadro complessivo per parlare di risorse proprie del bilancio dell'Unione Europea che deve crescere abbiamo proposto uno virgola tre del PIL contro l'uno che vuole fare il governo l'uno lei il Consiglio l'uno virgola qualcosa che ha proposto la commissione europea ma le risorse proprie sono ovviamente una dimensione essenziale poi ovviamente e questa black list dei paradisi fiscali di venti operative diventi la condizione
Indispensabile per negoziare qualsiasi accordo commerciale
Con altri Paesi secondo lo nel nostro programma si chiama passaggio dal patto di stabilità e di crescita al patto di sostenibilità e di crescita quel teme l'incorporazione della dimensione della sostenibilità sociale e ambientale
Dentro l'intero quadro delle regole fiscali e delle regole di governance economica
Se avremo secondo giro magari svilupperò questo tema però è molto importante che perché esso si collega da una parte alla centralità da dare agli Investimenti noi abbiamo qui un
A un dibattito ma che economico in Italia spesso abbastanza comico dove si scambia che insacca con Reagan Bush e Trump che in essa è quello che ci ha insegnato che si fanno spesi anticicliche per sostenere gli investimenti
Trump Bush e Reagan ci hanno spiegato che si sfascia il bilancio pubblico perché bisogna affamare la bestia e in ultima istanza distruggere Guelfa pubblico
Italia il governo è chiaro da quale parte si colloca e queste due spesso vedo appunto anche nell'e-mail dibattito del degli economisti un esperto in cui notiamo che inizi Small amatriciana che confonde abbastanza le due dimensioni mentre noi dobbiamo
Rafforzare la vettura capacità europea di a vere investimenti comuni e collegare per esempio una golden rule nazionale al cofinanziamento di di spese degli investimenti comuni ecco devo davvero
Concludere quindi vi risparmio il completamento dell'unione bancaria e del di una finanza per la crescita e per la sostenibilità
Informo che stiamo per approvare i primi regolamenti sulla finanza sostenibile cioè come indirizzare le risorse finanziarie verso gli obiettivi della sostenibilità ambientale sociale l'investment strategici ci serve se vogliamo passare un quadro da innovazione di prodotto e di processo che taglia i posti e si scarica sul lavoro a innovazione di prodotto che aumenta la competitività internazionale dei beni prodotti
L'integrazione del pilastro sociale a partire de una capacità fiscale per l'assorbimento dei risciò Mater con omicidio stiamo discutendo come chi è se che abbiamo una maggioranza che va dall'alto e un pezzo del PPE in Parlamento europeo
Per costare anche nel Consiglio ora con la nuova posizione del governo tedesco e di macro con per sostenibile per costruire un fondo zero cinque per cento del PIL che paghi sussidi di disoccupazione quando c'è uno sciocca simmetrico sul Paese
Uno scoop si chiama diciamo strumento di stabilizzazione macroeconomica che va affiancato all'acciaio garanti e a strumenti europee di contrasto alla povertà
Ci sarebbe da elaborare su come sicurezza integrazione siano fortemente connesso e chi come la dimensione multilaterale per un Paese per l'Italia come l'Italia basti vedere come sta andando la conferenza su per la Libia è la condizione per avere un protagonismo politico
Tutto il tema politica estera sono convinto che Romano Prodi lo svilupperà molto ma è tutto questo si legge si tiene se noi sappiamo dare un'anima democratica e partecipativa al processo elettorale abbiamo detto di come in questa legislatura abbiamo inaugurato questo concetto l'ospizio in candida se noi ora sapremo costruire un grande fronte degli europeisti e dei riformisti amiamo dire da macro nazi France
Che sappia poi a vere proporre al di là magari degli sprizza in candida dei singoli schieramenti ma poi un candidato comune da contrapporre al candidato conservatore
Ecco noi daremo un intelligibilità anche democratica questo processo in cui poi tutti i puntini che vi ho indicato devono essere collegati in una visione intellegibile comunicabili ai cittadini ecco noi credo che sapremo fare di queste elezioni un passaggio non la spallata degli anti europeisti che peraltro è il tutto velleitario se si guardano i numeri li proiezioni anche più generosi nei loro confronti dei sondaggi ma invece la riscossa di un sano europeismo riformiste solidale
Che costruendo su quanto è stato fatto sa proporre ai cittadini un'Europa democratica civile della partecipazione e della pace della solidarietà e di diritti a partire
Quelli del lavoro e della Società penso che il contributo dei corpi intermedi della società civile
Di chi ha organizzato questo convegno essenziale noi abbiamo noi politici abbiamo bisogno di aprirci essere permeati
A questa spinta e a questo contributo ideale e di partecipazione per questo penso spero che questo convegno sia un punto di partenza di un grande movimento sociale e civile delle un per un'Europa migliore grazie
Abbiamo cominciato dal Pd e da diciamo dall'approccio più complicato più difficile
Malpensa penso che sia stato il piede giusto
Perché evidenzia già un problema che era già variamente evidenziato in particolare dall'indagine sui sociale sui media
Che nelle tre Francia abbiamo ascoltato un problema peculiare del nostro Paese
Che non non riguarda solo il nostro Paese nel nostro Paese è molto grave
Per avere questi insieme di informazioni
Ed eventualmente avere la possibilità di essere aiutati a rifletterci
Che io sappia che insomma è più o meno
Mi informo da sessant'anni
Soltanto attraverso una lettura specializzate specialistica del Sole ventiquattro Ore
Cosa c'è di tutto questo etiche cosa significa che poi bisogna spiegarlo sciamo stare con funzionavano funzioni partiti
Ma sui nostri media cosa c'è di tutto questo soprattutto tenuto conto che in media dovrebbero non solo informare ma rendere il più larga possibile la comprensione e quindi il significato e quindi altro che la narrazione che subiamo
Per l'Europa
Questo lo dico perché penso che questo è un tema forse prioritario anche Raffaele per consigli perché con
Portare più avanti il nostro lavoro è anche il nostro stesso modo di affrontare l'analisi linguaggi
In conclusione
Che ci dice questo racconto di
Diciamo questo approccio istituzionale all'Europa reale per quello che ha cercato di diventare reagendo
Alla crisi in questo caso per crisi s'intende in particolare quella cominciata cui subprime del mille il due mila otto poi non so se crisi generale una fu una nuova crisi generale oppure una grande una grave stagnazione siamo usciti che qui non
Comunque i l'Europa ha reagito e ha reagito in particolare in questa legislatura
Nella quale comunque subiva dei colpi mica da poco perché la brezza di Theo la più grave inversione di tendenza rispetto a quando è cominciato il processo europeo
Per non dire poi di come è andato crescendo il consenso anti euro visti dove io non so se questi sono populisti
Ormai diciamo populismo quasi per tutto come pochi anni fa si diceva fascismo
Tutto è scontro non ci piaceva son cose che vanno ancora meglio capite denominate
Questa narrazione ci dice che
Al di là di quanto eventualmente potessimo denunciare di aver perso di sovranità
Quella che abbiamo conservato Elli future speranze di avere più peso perché di questo si tratta stanno nella crescita della sovranità sovranazionale europea perché questa è la dimensione
E in secondo luogo ci dice anche una cosa
Solo sobriamente sottolineata da quartieri ma io
Cioè giungo una sottolineatura
Allora
Chi invece alimenta
In con una crescente molto spesso miserabile povertà di
Argomenti demagogici
L'ostilità
E talvolta persino l'odio perché
Dire che Bruxelles e burocrazia soltanto vuol dire cogliere il senso comune dell'insoddisfazione per come funziona la pubblica amministrazione in un Paese come l'Italia e farne oggetto di demagogia non è che significa altro
In gran parte degli altri Paesi europei la pubblica amministrazione non funziona come l'Italia ci sono questioni che hanno lunghe lontane radici storiche
Allora sale così chi usa gli argomenti che usa
Sostanzialmente per dare un colpo
Più di decisivo possibile
All'Unione Europea il processo di costruzione dell'Unione Europea
E che si presenta come il difensore dei cittadini italiani ma per quali interessi lavora e per chi lavora
Ad una dimensione più grande che andremo via via toccando ma abbiamo visto in particolare
Nell'ultimo anno e mezzo l'esplicitazione dell'elemento diffuso articolato e difficile da dominare di conflitto che c'è
Nelle condizioni geopolitiche
Del mondo e particolare nell'asse euroatlantico
E di come questo incrini persino
Forse al al limite persino la nozione di Occidente per come l'abbiamo vissuta
Punto di luce
Umanistico
Poi tutti i guai di senso contrario comunque nella storia del mondo che nel Novecento e poi negli ultimi decenni si va sempre più articolando
Come si dice approssimativamente globalizzata d'allora ecco e questo e questo che ci dice
Questo svolge il nostro convegno attraverso questi temi e questo
Nesso con una dimensione sovranazionale europea
Nutrito di informazioni precise perché vengono da una delle fonti se dopo presidente della commissione economia economica e monetaria del Parlamento
Io penso che su questo Mauro Magatti non solo potrà aggiungere qualcosa ma forse anche criticare qualcosa perché
Perché credo che
Nell'insieme delle straordinarie competenze che lo caratterizzano
Nella sua docenza all'Università Cattolica
C'è la possibilità di guardare questi processi che abbiamo finora
Toccato dal punto di vista istituzionale da un punto di vista invece che ma insomma poi nella vita reale e non solo italiana perché lui è un attento
Realizzatore delle vicende
Mondiali da da diverso tempo con libri fondamentali pubblicati negli ultimi dieci anni
Intendo bene lo spirito con cui ti accingi a te la parola
Grazie grazie naturalmente anche Raffaele Morese dell'invito
Sì ma io scontato naturalmente con grande interesse la relazione dell'onorevole quartieri
Come a me è capitato anche di recente in altre dibattiti
E tutto quello che è stato detto è sacrosanto siamo tutti perfettamente d'accordo solo che la realtà anche un'altra chiaramente
Non solo in Europa ma in tutto il mondo diciamo
Perché dico questo perché
C'è un problema con con questa narrazione detto prima che pomeriggio anche dedicato a un po'una narrazione
Beh intanto l'Europa Rivalta molto tardi a fare dei cambiamenti e la crisi del due mila otto come è stato detto ieri i cambiamenti
Pochi decisis sono cominciate nel due mila quattordici cioè sei anni dopo che per la vita delle persone non sono un giorno Stati Uniti si sono mossi due mila nove due mila dieci due mila undici quindi questa ha fatto una differenza perché abbiamo certamente evitato il peggio ma insomma
La crisi ha scavato di più e ha scavato tra le differenze esistenti e dentro l'Europa
E poi
Io non mi stanco di ripetere in questi mesi anni che
Detto che nella storia tutto continua e tutto cambia bicchiere su lo potete sempre vedere mezzo pieno o mezzo vuoto
Ma io credo che sia opportuno insistere sul fatto che il due mila otto a interrotto ha modificato strutturalmente una serie di dinamiche fondamentali di cui non parlerò
Del capitalismo contemporaneo per cui ad ad esempio mettere sullo stesso piano Reagan e Tramper credo che sia un'operazione un po'ardita in un certo senso tram fa esattamente il contrario di quello che diceva Reagan trent'anni fa
Ma siamo entrati in un'altra epoca storica in cui tutte le dimensioni politiche economiche culturali sono in gioco questa non è una crisi
Di una macchina che ha smesso di funzionare queste è un trasformazione nel senso di un cambiamento di forma
Degli assetti capitalistici contemporanei
E ci stiamo muovendo tutti quanti alla ricerca di nuovi equilibri che non sappiamo bene quali sono
Con ampi strati della popolazione europea americana ma questo vale anche per altri Paesi che denunciano una profonda insoddisfazione rispetto alla narrazione
Che poi va sotto il nome diciamo tecnocratica economicistica della globalizzazione chiamatela come volete cioè il racconto che semplicemente alimentando la crescita tu farai a riceverà e una quota di quella crescita
E questo e questo argomento di fondo che l'uomo della strada che non viene convegni come questo che non legge il Sole ventiquattro Ore che non è informato che non può essere informato
Di tutte le cose che certo Gualtieri segnala
E guardate credo che per un nuovo discorso riformista
Il primo punto è prendere sul serio le ragioni
Di insoddisfazione che non sono solo economiche
Non sono solo economiche sono anche insoddisfazione di un di un tipo di vita un po'assurdo che abbiamo creato
Per cui faccio un esempio su cui non voglio essere equivocato no la somma il vice ministro il cinque stelle fanno la proposta di chiudere la la
Negozi la domenica
Dico
So parliamone può essere giusto o sbagliato no ma lo scatenamento Cirque al fatto che no alla domenica bisogna questo necessariamente tenere apporti Naked aperte negozi perché altrimenti non si sa cosa succede
E proprio un errore grave io non so se dobbiamo farlo non dobbiamo farlo
Ma ma possiamo parlarne perché è come prendere atto del fatto che non ci sono solo dimensioni economiche ci sono tante altre dimensioni che sono in gioco quando si parla di politica
E anche quando si parla di Europa
Certo le cose che sono state segnalate in Italia hanno scavano di più perché l'Italia era tre paesi che quando
Siamo entrati qui abbiamo naturalmente Romano Prodi che ha dato un grande protagonista era già in affanno e siamo cresciuti in meno degli altri Paesi già prima siamo arrivati alla crisi del due mila otto già con tutta una serie difficoltà lo sappiamo
Abbiamo smesso di investire sull'educazione e la formazione la cultura e quindi non dobbiamo stupirci se poi una quota ancora più ampio di quello che succede altrove dei nostri concittadini non riesce a capire bene quello che sta succedendo
Perché appunto il processo di indebolimento del del diciamo del livello di cultura acculturazione nel nostro Paese è noto
Ma
Quello su cui vorrei
Sinistra nel mio breve discorso è che ricordiamo un attimo dove siamo arrivati da qui con l'Europa come come siamo arrivati a cui qui con l'Europa che non c'è stato nel novantadue cioè tre anni dopo la tenuta del Merlino
Il Trattato di Maastricht che rifletteva a quell'epoca storica anche nella sua struttura nella sua logica ci siamo tutti dimenticati che c'è stato un tentativo di approvare una tra virgolette costituzione europea
Affossata da alcuni referendum tra due mila sei e il due mila sette poi abbandonata c'è stata la crisi del due mila otto dove appunto gli assetti istituzionali europee non erano pronti ad affrontare una crisi del genere
Con un ritardo dell'istituzione europea a gestire le conseguenze di quella crisi
Questa la storia
Detto che tutti noi qui siamo europeisti detto che tutti noi ci rendiamo conto che il pericolo e che il rinculo che è in atto che va verso il recupero dei nazionalismi e molto pericoloso perché tutti sappiamo che se si dovesse abbandonare il percorso europeo
Non è che semplicemente ci dividiamo
Ma le tensioni tra Paesi tra economia tra culture e Dio non voglia anche in senso militare dentro l'Europa rischierebbero di esplodere quindi tutti siamo consapevoli dei rischi che ci sono però non possiamo dire che tutto va bene
Perché tutto non va bene chiaramente se non saremo al punto in cui siamo
Allora
Potremmo parlare a lungo e fare molti ragionamenti però
La percezione diffusa e non è solo un problema peraltro l'ho appena riconosciuto il problema c'è di diciamo scalza acculturazione
E che
Forse nel progetto europeo nato in questa forma nel novantadue in un'altra epoca storica abbiamo insistito troppo sulla governance
E troppo poco sulla Gata non mente sul governo in senso proprio
Istituzione europea e sono fondamentalmente delle strutture di governance c'è stato anche ricordato tutte queste cose di cui han parlato prima l'uomo della strada
Cioè dovrebbe informarsi benissimo
Ma non è realistico non è realistico che si renda conto di cosa stiamo di cosa si stia parlando perché quelli sono piani di Governance di gestione di apparati sistemi molto complessi molto difficili che richiedono una grande competenza e per fortuna naturalmente queste competenze ci sono ma il piano della politica
Il piano da politica che interpella la vita delle persone è un altro come chiaramente i fatti dimostrano io non so se a voi è capitato di leggere alcuni testi di Orban
Che è un po'mi in Europa è un po'l'ideologo di tutti questi movimenti
Populisti nazionalisti Orban guardate
Che viene spese presentato spesso dai medie italiane come non so personaggio un po'strano è un uomo in realtà che ha una lettura molto molto forte della questione europea punto di vista storico politico
E lui dice Caravà riassumendo in poche parole c'è stata una grande alleanza tra grandi banche interessi finanziari grandi imprese e intellighenzia di sinistra
Dentro una visione Cosmo politica astratta in cui non esistevano più comunità storie legami persone questa cosa dice Orban ha prodotto un una serie di problemi e fondamentalmente delle differenze sociali molto forte con un'è lite che siamo tendenzialmente noi
Che si è avvantaggiato e molte persone invece che hanno pagato questa alleanza
C'è l'occasione dice Orban dato che abbiamo davanti un moloc dal suo punto di vista come si fa affrontare questo mono dobbiamo riscrivere un'alleanza tra politica e religione
Dove in Europa la politica la Regione si sono sempre gli atti su base nazionale
E l'ultimo passo che fa dice dunque abbiamo bisogno di una democrazia illiberale naturalmente tutti capiamo il rischio che questa strada porta con sé
Abbiamo bisogno di una politica liberale perché l'uno di fronte abbiamo visto che che le un'idea liberale portata all'estremo
E associata un modello tecnico nome contiamo autoreferenziale
Produce quei costi umani e culturali che ne dei vediamo
E è questa la questione che viene posta del sopranista i populisti eh
Cioè è una questione politica molto seria
Personalmente non credo che la risposta sia
La risposta dobbiamo cercare di dare sia in realtà le cose stanno andando bene io non penso che questa sia la risposta
Penso che bisogna prendere atto ripeto che una fase storica è finita che dobbiamo rinegoziare politica economia e cultura e fondamentalmente dobbiamo prendere atto che la domanda che sale dalle persone dall'uomo della strada e che qualcuno si mette in mezzo
Tra le ditte individuali
E i grandi processi
Che abbiamo generato in quella salto storico incredibile che abbiamo fatto tra l'ottantanove e due mila otto
Faccio l'esempio delle migrazioni
Non è che siamo diventati tutti razzisti
è che se tu vivi in periferia di Milano dall'altra parte
E in un condominio in cui c'erano anzi sono venti appartamenti ti trovi che nel senso in tre anni sedi questi appartamenti sono diventati se ci sono delle persone strane che non parlano atto lingue
Siamo tu chiedi che qualcuno si mette in mezzo perché tu da solo non ce la fai
La richieste che è una richiesta di politica
Che qualcuno si metta in mezzo tra la propria vita personale questi grandi processi che fino a quando tutto si espandeva o fino a quando avevamo il retaggio delle stagioni precedenti in qualche modo erano state gestite dopo il due mila otto tra che non c'è più la crescita e tra che l'accumulazione dei cambiamenti scava
La gente non ce la fa più la domanda una domanda di legame sociale
Non è una domanda regressiva diventa regressiva se non la capiamo e se non della che non sappiamo dare un'interpretazione positiva a una domanda di legame sociale che per quanto mi riguarda è sacrosanta
Poi ci si può mettere insieme contro qualcuno
Ci si può mettere insieme costruendo muri ci si può mettere insieme facendo la guerra agli altri o ci si può mettere insieme per qualche cosa ci si può mettere insieme per esprimere una qualità di vita economica sociale e politica che stia in un rapporto a quello che sta al di là di te
Questo permette ma dell'Europa alle prossime europee
Cioè se l'Europa che continente vuole essere
Quale tipo di riforma economico-sociale di cultura vogliamo esprimere nel mondo
Detto che evidente che è l'effetto dopo due post due mila otto che siamo usciti dall'immaginario di una crescita infinita in cui tutti saremmo diventati cittadini generici del mondo ma abbiamo capito che gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti
Che l'Europa forse potrebbe essere d'Europa che la Russia e la Russia che la Cina la Cina che il mondo islamico al mondo islamico
E quindi c'è un tema di culture
Che non è semplicemente far funzionare una macchina c'è un problema di culture
Di racconto di narrazione che consenta di dire cittadino europeo con radici italiane
Però riconosciamo alcuni elementi europei che noi condividiamo alcuni elementi dissenso di significato di qualità della vita
E qui ci sarebbe spazio da vendere no c'è il tema certamente del lavoro della sua dignità al dista dalla persona
C'è il tema come dire
Del rapporto tra l'essere cittadino europeo e il tema del del di quello che succede fuori dal mondo delle migrazioni c'è la grande questione ambientale mi fermo qui potremmo andare avanti no cioè un'agenda riformista
Che che qualifichi l'Europa per il tipo di società di economia di politica che vuole costruire sarebbe credo fondamentale allora io credo che non dobbiamo passare prossimi mesi raccontare quello che è stato fatto
Dobbiamo passare i prossimi mesi eventualmente a provare a dire che per tante ragioni siamo arrivati fino a qui gli assetti attuali non sono sufficienti non sono sufficienti immaginiamo dei percorsi per andare avanti riconoscendo che come sempre la vita
Si cerca di fare sempre meglio poi non sempre ce la facciamo
Appieno concludo diciamo con queste ultime due osservazioni
La prima è questa che
Nella tradizione europea per questo per me è un punto fondamentale adesso
Che c'entra con la crisi del due mila otto la sua natura dove sta dove siamo finiti nella nella storia
Noi siamo figli
Della storia moderna basata sul principio politico della sovranità l'idea che ognuno comanda su un territorio è sovrano su un territorio e l'Europa moderna che nasce tra il mille cinquecento mille seicento mille settecento
Allora il progetto europeo
Nell'epoca siamo
Della seconda globalizzazione postumi le auto
Deve porsi la questione di questo tema della sovranità cioè noi dobbiamo inventarci e per fortuna qui vedo anche una serie di ragazzi sarete voi nel possiamo fare solo un pezzettino ma quello che abbiamo davanti è immaginare una forma politica
Che abbia piani di sovranità multipli dissi cosa vuol dire Magatti non lo so
Ciò che però il problema non è immaginare un superstato europeo in cui c'è un unico sovrano un'unica entità sovrana sul piano proprio perché se la mettiamo così non ci arriviamo
Abbiamo realizzato in questi primi passaggi da Maastricht a oggi alcuni passi in quella direzione abbiamo delegato alcuni elementi di sovranità
Probabilmente ne dobbiamo delegare degli altri ieri Macron parla della possibilità di fare un un una difesa europea c'è il tema della questione dei confini ci può essere il tema ambientale cioè dobbiamo delegare
Altri pezzi di sovranità a una dimensione europea più grande nella direzione di incarnare Soffici
Riunificazione europea i ma dobbiamo anche avere in mente che dobbiamo veramente questa è la sfida che riguarda l'Europa immaginare un un delle forme istituzionali appunto un'architettura istituzionale che si muova su più piani
E bisogna proprio inventarla perché non c'è da nessuna parte e guardate o la facciamo noi è un Europa o non la fa nessuno
Perché noi siamo a questo punto qui
O riusciamo a immaginare un'architettura diversa non con una sovranità unitaria ma che però tenga insieme delle comunità politiche oppure l'Europa destinata andare indietro perché fare lo Stato europeo domani mattina capite non ci riusciamo
Per cui questo è il primo piano secondo piano e chiudo con questa osservazione
Evidente dopo questo salto appunto incredibile che è stato il la fine del ventesimo secolo dal dall'ottantanove al due mila otto evidente che ci sono tre livelli che giocano
C'è il livello politico
Cioè il luogo della decisione collettiva democratica
E della partecipazione sottolineo
Quindi c'è il piano europeo al piano nazionale piano locale
C'è la questione tecnica economica
Abbiamo bisogno di un sistema tecnico no Miko ben organizzato di infrastrutture di università abbiamo bisogno di sistemi regolatevi efficienti che riguardano l'Europa ed oltre l'Europa
E terzo abbiamo una dimensione culturale spirituale religiosa perché anche questo è un grandissimo tema europea ove uno dei discorsi che formano la questione tra identità cristiana Islam
Che è un grande tema quasi sempre rimosso
è un grande tema qui non si tratta di dire che non vogliamo gli islamici ma dobbiamo almeno dire che poiché l'Europa fino a prova contraria ha una tradizione una matrice cristiana quale sarà il modo di questo continente a matrice cristiana di rapportarsi con la tradizione ebraica scoop la tradizione musulmana con cui torniamo dopo alcuni secoli avere dei rapporti molto intensi non solo di convivenza ma anche di scambio
E queste tra dimensione politica tecnica e religione dobbiamo averle tutte e tre in mente se vogliamo costruire un'Europa del futuro
Ecco allora io credo che i nazionalisti sovrani Stich chiamatele come volete probabilmente non piacciono a nessuno qua dentro pochi
Però dobbiamo io di occhio credo che vadano riconosciuti due meriti primo
Hanno capito che ci sono diffusamente dell'insoddisfazione rispetto al modello socio economico che abbiamo costruito secondo
Per quanto in maniera problematica pensano in grande
Allora io credo che qualunque risposta deve partire dalle condizioni di vita delle persone e non dalle teorie Secondo tornare a pensare in grande
E tornare a pensare in grande significa dire che il ciclo cominciato nel mille novecentonovantadue con Maastricht è terminato le prossime elezioni politiche europee hanno che fare con questa fine grazie
è stato utile il ping pong almeno io così intenso
Perché almeno questo mi sento di dire come primo convento al di là delle apparenze non c'è affatto incompatibilità fra i due approcci
C'è molta meno frizione di quanta possa apparire perché se noi non Simo
Come punto di partenza condiviso l'idea che dobbiamo in qualche modo ridisegnare il progetto europeo andando oltre il novantadue non staremo qui un cercheremo di fare quello che ci stiamo cerchiamo di fare
Però altrove
Diciamo scambiarci un po'di idee megalite informate sull'Europa che vorremmo altro è un sacrosanto dovere di cercare di smuovere le acque perché ai cittadini arrivino informazioni corrette su cos'è l'Europa d'acqua dalla quale comunque partiamo
Perché qui al altrimenti foglio ed è con che tipo di Parlamento europeo ci troveremo e se sarà più disponibile o meno disponibile a affrontare quella dimensione progettuale a cui accennava
Magatti
Naturalmente il gesto le politiche eccetera non solo la governance e e partendo dalle condizioni reali dei cittadini
Quindi qual è l'elemento che più o meno mi intriga del suo richiamo Orban è che c'è una ragione su che che il modo in cui evoluta a livello mondiale la cultura politica della sinistra
Che progressivamente scivolata verso un'idea di diritti come puramente i diritti individuali
E come la possibilità di coniugare in forma di diritto cioè di rivendicazione vestita di obbligo
Ciò che di volta in volta poteva essere originariamente o per manipolazione sentito come desiderio come pulsione così è perché questo è la frantumazione della cultura politica della sinistra la sua crescente pulsione verso il nichilismo questo il punto
Ma questo non ha a che fare per non può immediatamente avere a che fare con una dimensione dei problemi dice cerchiamo di istruire nella giornata di oggi e quindi passando subito al terzo relatore che Anna Maria Furlan
Segretario della Cisl
Penso anche che potremmo chiedere rigida atti una mano ad emendare la più grave carenza del lavoro che ha portato fino a questo seminario e che ne caratterizza lo svolgimento
Proprio per guardare avanti con lenti nuove con un forse capacità di attingere su chi ad una riforma della cultura politica democratica
Di cui al sentiamo estremo bisogno lo sguardo femminile la presenza femminile l'esperienza femminile la soggettività politica femminile non è un caso che stamattina senza commentare riflettere abbiamo citato due esperienze di qualcosa di nuovo che si muove per un'iniziativa di cinque donne a Roma gli sette donne a Torino
E quando poi commentiamo le novità delle elezioni americane che siamo ormai da decenni abituati a sentire a seguire
Non per caso senza delle
La cognizione riflessiva del perché si ci interessano tanto Iris imiti allora sì sottecchi sottolineano i punti di novità e fra i punti di novità c'è il femminile ecco questo è un percorso che riguarda il nesso fra cittadinanza
Europea scettica cittadinanza italiana dal lato del più
E poi colpito
Settore dell'Italia progressiva dell'Italia democratica dagli sviluppi politici
E non solo di questo governo
Ma degli ultimi due-tre anni e se nel Maria con la sua esperienza e con la sua sensibilità specificamente femminile
Toccasse anche questo tema le sarei ancor più grato a te la parola
Grazie
Grazie
Raffaele nuorese a tutti voi per questa occasione importante e mi auguro che in questi mesi ce ne siano tante qualcun tenteremo anche noi come CISL e Maspero anche unitariamente come CGIL CISL e UIL
Di promuoverla per parlare di ovatta
Io credo davvero che non ci siano contraddizioni tra le cose che condivido questo aspetto che abbiamo ascoltato da Gualtieri e Magatti sono diciamo punti di vista che parta o no
Da un'analisi vera che fa il professor quartieri quando dice non è vero che in questi anni non è stato fatto nulla e alcune cose
Sono state fatte né degli scenari sociali molto che distici che ha fatto Magatti
Io credo che dobbiamo essere molto vinerie molto concreti se vogliamo essere un po'incisivi nell'affrontare un appuntamento così
Importante come il rinnovo delle cariche o colpe che questa volta significherà scegliere per la verità se riteniamo che l'Europa debba continuare a esserci
Esserci forte oppure se è un'esperienza conclusa perché la posta in gioco è esattamente questo
E siccome credo che più siamo più sentieri meglio facciamo parto da una constatazione che in qualche modo tendiamo un po'tutti a rimuovere dal nostro ragionamento l'Europa entra in crisi perché le ovatta conta molto meno
Non siamo più l'ombelico del mondo
Non lo siamo nelle scelte Marco politiche
Non lo siamo nemmeno più nelle scelte economiche i Poteri economici han preso altre direzioni si sono spostati
Noi per secoli abbiamo interpretato un ruolo davvero importantissimo
Sia in termini economici e in conseguenza anche politici e sociali oggi non siamo più a svolgerle un ruolo così importanti
Altri sono i paesi e le parti del mondo un modo particolare
Che mentre noi continuiamo nel nostro vecchio continente a immaginare come i paesi in via di sviluppo in realtà si erano fortemente sviluppati
E siccome oltre che cittadini o coupé siamo anche cittadini del mondo che in alcune parti del mondo non si Moya più di fame
E non solo in termini di costo del lavoro ormai in termini di qualità
Anche di cosa si produce e ci sia una concorrenza che rischia rischia davvero di vederci non più porta agonisti è un tema che dobbiamo abituare a
Affrontarci
Da tanto tempo soprattutto sulla capacità innovativa altre parti del mondo sono ormai all'avanguardia rispetto agli ovatta
Abbiamo per tanto tempo goduto comunque di una capacità di proposta di ricerca di innovazione che rispetto ad altre parti del mondo
Di davamo dieci a uno oggi non è più così
E questo inevitabilmente anche poi ripercussioni
Prima economiche politiche economiche ma poi anche sociali su come si vive nel nostro vecchio contendente
Quindi il tema di quale modello di competitività
E quanto su questo gioca la qualità
Ma anche la centralità della persona né il futuro io credo sia un buon dato da cui partire
Anche perché aprire che tipo di Oropa vogliamo costruire
Perché se è vero quello che ci spiegava Gualtieri che alcuni passi sono stati fatti in questi anni nonostante
Gli anni di durissima crisi economica produttiva sociale
è anche vero che noi continuammo dopo tanti anni dalla costituzione delle ore unione europea
Basta ricordare che gli Stati Uniti hanno impiegato sette anni a federarsi è noi abbiamo tempi molto molto più lunghi noi continuiamo a vedere un sistema di per sé contraddittorio
Nel senso continuava avere questa convivenza di sovranità
Nazionale comma regole peraltro rigide da Maastricht al fiscal compatte sovrannazionale quindi o coppe
I ritardi si pagano
Leo Maastricht il fiscal compact preso un memo hanno però in sé un'evoluzione dell'Europa dovevamo davvero traguardare a quindici Stati Uniti di ovatta che partivano da queste scelte per arrivare alla costruzione dell'Europa sociale
Per cui anche i passaggi
Per alcune forme un po'contraddittorie della convivenza tra due sistemi così diversi
Che significavano ogni anno estenuanti contrattazioni con tutte le contraddizioni ma anche le conflittualità servivano però ai passaggi successivi
I passaggi successivi non ci sono state
O sono stati molto deboli
Per cui le due velocità dell'Europa c'è stato tutto il periodo della discussione le uova pone a velocità due velocità in realtà noi l'avevamo già tra un sistema
Medio rigido
Per quanto riguarda laggiù estivo nei con nome età
è un sistema sociale
Assolutamente delegato di fatto al volere degli stati membri
Rigidità peraltro che già in partenza ma poi hanno continuato a perpetuarsi in questo modo
Non hanno mai tenuto conto anche di differenze di partenza dei singoli Paesi
Sia in termini economici sia in termini produttivi ancor più in molti casi in termini sociali è veramente significativi
è ovvio che dopo tanti anni non essendo più l'Europa l'ombelico del mondo per la verità Mio papà e il mondo occidentale tutto non solo l'Europa nuova PAC più di altri
Vendendo inevitabilmente a confliggere un sistema con contraddizioni così forti
La crisi terribili ha creato
Un sentimento di diffidenza di paura ma di malessere molto oggettivo milioni e milioni di poveri della nostra più appare è che inevitabilmente ha prodotto tutto quello che è generalmente povertà teen move paura senza un disegno di speranza Paul Duce il rinchiudersi in se stesse
è per questo che
Un po'in tutta l'Europa anche se con accenti diversi noi abbiamo visto prima di nascere e poi il rafforzarsi di nazionalismi
Il nazionalismo generalmente un po'xenofobo non nasce in periodi di Bella vita delle persone
Di buona socialità dentro un paese anzi al contrario
Le crisi economiche la storia ce lo insegna sono e dei bei momenti di parto dei nazionalismi e anche dei fenomeni xenofobi
è per questo che io credo che non basti più analizzare
Ma serba hanno proposte precise può fonde di cambiamento dell'Europa se vogliamo che l'Europa continua a essere e se vogliamo che l'Europa abbia davvero la capacità di ritornare a svolgere che ruolo economico ma guardate anche di giustizia e di pace che per anni ha saputo svolgere
Nel mondo
Il salto di qualità
Io credo non possa essere altro che pensare seriamente a costituire un patto federativo gli Stati Uniti d'Europa che non significa credo di aver capito bene Magatti quando ha detto io non sono per sovrastato ci mancherebbe altro non ci osservano esperienze di questo genere
Ma il patto federativo è qualcosa che va bene al di là di quello che fino a oggi siamo riusciti
A realizzarsi
Significa dei Sempione ovatta che ha una sua capacità impositiva
Perché l'unico modo per poter scegliere anche lettori io vita di politica economica produttiva sociale nell'ovatta
Ma è anche l'unico strumento magari attraverso gli eurobond
Per dimostrare una solidarietà europea
Che si prende anche a carico in termini Ovo play le difficoltà dei singoli Paesi Chionna cosa diversa rispetta quello che sino a oggi
Abbiamo sperimentato
Certo ci vogliono narrazioni diverse rispetto a quelle a cui ogni giorno noi assistiamo ma le narrazioni diverse ci sono quando cioè un po'oggetto da mettere in campo
Se non siamo solo agli appelli
Io credo che agli europei visti oggi tocchi questo
E non mi riferisco solo ai partiti che almeno dichiaratamente sono più e Ovo previsti di alto
Io mi riferisco a tutto un mondo anche di radicamento sociale e perché no sindacale che credo abbiamo molto da proporre
Sul tema dello sviluppo sul tema della crescita sul tema del modello sociale sul tema della contrattazione su come realizziamo
La cash città e Oprea uscendo dal pugno terribile del dumping contrattuale tra i diversi Paesi europei
Allora anche un ruolo diverso della contrattazione delle relazioni industriali eccome se è importante
Mentre nel nostro Paese nello sconquasso un po'generale di in termini di relazione
Noi siamo riusciti a portare a casa il patto per la fabbrica un modello davvero innovativo sulle relazioni industriali tra le parti sociali anche con una tanto senso di responsabilità visto il momento io credo che come parti sociali a livello europeo si possa fare lo stesso percorso
Membri della Commissione europea ma soprattutto l'accesso il sindacato coppe o le associazioni datoriali europee ci hanno chiesto di andare in giro nei singoli Paesi io europei a spiegare la natura del patto della fa pret
E cioè il tema della Bovo e della dignità della persona nella Boro come elemento cardine su cui costruire un nuovo modello europeo
Io credo che possa essere da questo punto di vista una bella opportunità un importante appuntamento Ignone ova appare sempre più vecchia che tra trent'anni sarà nemmeno un ventesimo della popolazione africana
E che chiudendo sei di più piena di rancori e piena di timori rischia davvero davvero di non cogliere quel bisogno primario che oggi ha di accoglienza e di integrazione che l'unico modo per guardare
Al domani al futuro esattamente il contrario delle lacci e che che stanno venendo natanti
Quindi io credo che la posta in gioco questa volta sia di questa natura
Ma nelle narrazioni Diversi abbiamo anche bisogno di qualche narratore diverso la dico così
E mai possibile che tranne coloro che ne parlano costantemente con messaggi negativi noi abbiamo pochissimi politici
Che fanno attività ignorata come nel nostro Paese ma soprattutto a livello europeo che hanno ritenuto un questi anni
Come invece la costruzione Veglio appare delle genti della Bovo dei popoli del sociale fosse uno strumento straordinario anche di risposta
Alla crisi che abbiamo vissuto
E bisogna appassionati di questi ovattata sì riteniamo che debba essere il modello e la scelta che garantisce un futuro di lavoro di Tin ITA della persona e di centralità della pace se no diventa complicato
Se persino chi è impegnato nelle ovattate
Tratta altro
Non da messaggi rispetto a questo diventa complicato poi non tanto trovare narrazioni ma trovare narratori attendibili credibili appassionati
Che mettono davvero la loro voglia di far crescere l'Europa
Il Paese in termini di partecipazione con le persone
Il tema della partecipazione l'ha toccato Magatti ma voglio fare un accenno seppur brevissimo anch'io ebbe il tema della partecipazione fondamentali per sentirti cittadino e cittadina europea
Bisogna che senti che contribuisce a qualcosa a costruire qualcosa che ai il diritto a partecipare nelle scelte e nella costruzione Ciappazzi o non poi il tema della governance non perché abbiamo le architetture
è ma perché la governance è fortemente legata al tema della partecipazione
E quando la partecipazione ti vede come cittadina e cittadino anche lettore lettrice ed come se anche in quel momento nel confronto generale
Tissi enti porta agonista delle scelte del futuro
Cosa che fino adesso veramente a ho avuto modo di potere sentire poca parte della nostra quattro
Io credo che abbia fatto male a tutti noi vedere nel varie statistiche che stanno circolando come in nostro Paese i cittadini e le cittadine del nostro Paese se intorno così poco vicino di ovatta bene io credo che facendo il partecipare tutti
Ad una grande scelta politica strategica di nuovo modello per un nuovo Poggetto possiamo a riaccendere l'interesse attraverso il protagonismo delle persone e se il protagonismo delle persone si fa sulla prima questione
Che ritengo non rilevanti tutti i cittadini e tutte le cittadine di ovatta che il lavoro
La prima questione ritenuta importante in questo nostro continente oltre che in questo nostro paese io credo che davvero
Se si parte da quello partiamo bene siamo ingrata abbiamo voglia di costruire qualcosa di positivo per il futuro
Grazie di cuore navali e anche perché ci conforta la collaborazione che abbiamo sviluppato in questa giornata con le tre confederazioni
Sul fatto che valeva la pena provare a mettersi tutti insieme per Crippa riprendere la parola
E che abbiamo influenti
Non solo chi per chi insomma chissà d'Europa atto tra parentesi io devo scusare Roberto Gualtieri che ha dovuto andar via doveva andare a Strasburgo per esercitare la sua Malefica azione di euro offerte
Esso
Verso i i nostri cittadini
Perché non era solo la questione di di chi è una questione di dei soggetti collettivi
Naturalmente
Per prospettato questa linea progettuale
Qualcosa che per quanto mi riguarda me incoraggia e penso che incoraggi tutti noi e sia piuttosto persuasiva e già se
E come crescerà un patto sindacale europeo che tema sul quale
Non saremo estranei nel senso che il sindacato nessun il sindacato posizioni sì siamo tutti i pezzi di una rete in interdipendente in interattiva
Penso anche che il tema da cui tu hai esordito e il fatto che però c'è anche una perdita di potere dell'Europa perché i tempi non son più quelli e quali sono
Possa essere un tema la chiedere comunque a Romano di
Sì
Sì sì possa essere comunque un tema da proporre a Romano nel pieno rispetto della sua libertà di scegliere
Di cosa vorrà parlare poiché senza se e senza ma quello che meglio può concludere
Questo incontro e i tentativi di analisi e di proposta che vi sono stati avanzati prego romano e grazie per essere qui
Ma
Dibattiti è stato molto interessante e ci ha dato un un'enormità di stimoli
Qui però dobbiamo davvero sintetizzare l'aspetto
Storicamente drammatico del momento in cui viviamo
Non non ha veramente bisogno di pesca al tanto e cose ieri sera avete visto alla televisione l'anniversario i cento anni della prima guerra mondiale
Volevo un attimo semplicemente dire che guardate la differenza fra il primo dopoguerra che ci ha preparato
Fascismo autoritarismo e ci ha preparato su pronto alla seconda guerra mondiale e il secondo dopoguerra che invece già ci ha dato a settanta anni di pace la differenza si chiama Europa inutile
Quando vedete quando io sento dire ma all'Europa dei banchieri l'Europa ha fatto bene Gualtieri a illustrarci tutte le conquiste fatte perché bisogna avanzare con il pieno della politica e con il piede anche delle cose se volete quotidiane no quando sentivo prendere in giro perché l'Europa si occupa della dimensione delle pillole
Per per per i medicinali o delle gabbie dei polli o o della misura della frutta so benissimo che son cose secondarie
Ma occorrono i due Chieti purtroppo abbiamo usato soprattutto di un piede cioè quello di queste cose che non non danno il grande volto alla politica ma anche perché non abbiamo capite quando è stato fatto l'euro regolate le in questo momento l'euro è l'oggetto di ogni accusa
Perché l'Europa dei banchieri eccetera e si è da quando è stato fatto lavoro io mi ricordo un con l'occhio brevissime drammatico con cancelliere tedesco col
Che dico ma perché tu vuoi così forte l'euro
Che i tedeschi non lo vogliono stai diventando impopolare con i tuoi concittadini perché voi lei loro
E lui non mi ha risposto perché i tassi di interesse all'acquisto del mutuo prima detto io vogliono euro perché mio fratello è morto in guerra
Non mi ha detto altro
E allora vedete il problema dell'Europa è il problema di cambiare di cambiare la prospettiva che noi abbiamo avuto dall'Europa fino adesso capire che le cose fatte da Adenauer De Gasperi Sciuto hanno inizio e poi portati avanti erano per portarci in una situazione nuova
Quello di tener conto che il fratello era morto in guerra che non si voleva più avere fascismi che non ci volevano più avere di elementi dittatoriale della nostra società
Tre e questo è il grande la grande assente della politica della politica europea cioè lo Stato moderno che si reggeva su due pilastri la bolletta l'esercito
Deve in qualche modo mettere in comune questi pilastri per avere la politica
Allora negli ultimi anni abbiamo fatto bellissime cose ma poca politica tant'è vero come della Gualtieri che è stato ci ha salvato secondo me il DRAG Nicola Coco con la Banca centrale europea
Ma che è l'organismo più potente più forte dell'Europa si è una banca centrale non è mica ragionevole
Vuol dire che è successo qualcosa che non andava bene
Cosa che non è andato bene è che mentre noi volevamo costruire un'Europa sovranazionale no
In cui quindi si componevano gli interessi dei singoli Paesi non si calpestava perché nessuno ha mai pensato che l'Europa diventasse negli Stati Uniti d'America che l'accusa poi che viene fatta sul ruolo di Bruxelles ridicola pensate che il Bilancio di tutta l'Unione Europea ha compreso la burocrazia le delegazioni all'estero compreso la politica agricola copriva politica regionale complice l'aiuto ai Paesi più disastrati
E tutto meno dell'un per cento del prodotto lordo europeo nell'ultimo mio bilancio era zero novantasei per cento
Uno Stato federale è intorno al trenta per cento allora voglio dire tra loro e il trenta c'è una bella differenza
La la mancanza di politica se ha fatto scelte abbiano attecchito degli attacchi all'Europa che non hanno alcun senso quello che si sente dire i burocrati di Bruxelles Kenton minano la vite europea
No
Non è vero perché non hanno la croce dritta di poterlo fare ma si sono occupati di tante cose fuori dal quello che il destino futuro del nostro continente e questo è avvenuto
Intendiamoci sia stato un passaggio istituzionale quando adagio adagio il potere in Europa è passato
Dalla commissione che era l'organo sovranazionale al Consiglio che la riunione de gente dei capi dei Paesi europei
Cioè passa dall'organo sovranazionale a una riunione degli Internazionali quando c'è una riunione dei leader nazionali Checco pancia l'elefante più grande e quindi la Germania
Cioè questo lungo la gestione della crisi non è stata casualmente fatta dai tedeschi perché è stato dato al consiglio il potere di decidere e del Consiglio anche
Per ma coincidente con la certa crisi politica francese andata tranquillamente ai tedeschi i quali hanno fatto la politica non solo per l'interesse tedesco ma supplito con dei valori di una città tedesca che dopo la riunificazione stava cambiando profondamente i propri valori quindi riteneva che una leadership propria sarebbe stata naturale del nell'Europa abbiamo spaccato l'Europa l Europa in in due parti allora noi dobbiamo aveva come ha detto Bagatti prima ricostruire la domanda politica ricostruire la politica europea come era nella nello sforzo iniziale e come è stato un esempio al mondo guardate che
Rapporto
Il cambiamento degli ultimi anni è stato drammatico anche come messaggio dato al mondo cioè mentre mi ricordo
Proprio cominciato a insegnare in Cina tutti chiedevano dei seminari sull'Unione europea nell'ultimo anno ma non fregava niente a nessuno
Proprio perché non era più ritenuto quel quel ruolo di mediatore nel mondo che potremmo ancora fare perché dico questo non è un un un illusorio galattiche nonostante tutto nonostante il dominio ormai nel mondo di Stati Uniti e Cina noi siamo ancora
La più grande potenza industriale del mondo
E siamo ancora il più grande esportatore del mondo saremo superati fra poco dalla Cina fra due o tre anni però ancora messi tutti assieme e ma non abbiamo più un ruolo politico allora l'agente
Ammira le cose che ha detto a Gualtieri ma non volta non si esalta per queste cose non si esalta per la regola bancaria che pure indispensabile ma si esalta per il disegno politico che noi dobbiamo reintrodurre in Europa
E questo
Un passaggio difficile perché contrasta con una tendenza mondiale opposte col nazionalismo e con il diffuso desiderio di delega e di autorità malattie che in questo momento l'altra difficoltà devono per andar controcorrente perché in tutto il mondo
La c'è il desiderio dette lega all'autorità
Per i filippini te tutta l'arte via Massaciuccoli migliaia chic
Per Comerci antidroga popoli cedente ottantatré dopo tutto senza processo e la gente applaude
In Cina il potere già forte di otto centesimi è stato aumentato in Russia ecco la stessa cosa Turchia lo sapete benissimo e poi veniamo alla Hungaria è stata ricordata ricordato prima
E poi aiutiamo a Apolloni arriviamo ai agli Stati Uniti le le lesioni di di tra non è stato un caso è stato questo grande sentimento di delega del potere che sta distruggendo
Minando al suolo le democrazie liberali ed è un passaggio che mondi Lupoi cerco una data della nella Vitrano per è un passaggio che io sintetizzo nel congresso del Partito comunista cinese dell'ottobre scorso giusto un anno fa
Fino a un paio di anni fa quando c'è il colloquio con i leader cinesi
C'era da parte loro non dico un complesso di inferiorità ma discusso dovete capirci noi abbiam portato a a mangiare a una condizione di cento un miliardo per quattrocento milioni di persone abbiamo quindi queste difficoltà abbiamo
Quasi un desiderio l'unico di scusarsi che in Cina giustamente nei grandi Legrand dietro imperii non esiste questo ma un desiderio di farsi capire
L'anno scorso al congresso del Partito Comunista è emerso questo tranquillo desiderio di autorità del mondo cioè mi si Jinping ha detto semplicemente signori miei voi democrazie liberali non consegnati Neu consegna
Chi sviluppiamo sei per cento all'anno quando negli anni fa male e andiamo avanti così e adesso e qui interessante i Paesi comincerà a guardare a noi al nostro modello e non più al vostro non siete più il soft power del mondo sia mollo voi
Questo è un cambiamento colossale capite un cambiamento colossale ed è questo accompagnato ha un fortissimo sviluppo economico
Qualitativamente diverso non più un Paese che produce corsi di basso costo ma che produce ormai la tecnologia raffinatissimi supercomputer servì soltanto in America quanto gli Stati Uniti la tensione fra Stati Uniti e civile è cominciata quando
Sì ha risposto il piano industriale venti venticinque cioè il due mila venticinque in cui dice il alcol delle tecnologie di punta e dalla Biotecnologia alla alle comunicazioni raffinati e noi nel due mila e venticinque vogliamo essere privi del mondo
A quel punto
è nata questa crescente
Immissione fra distratti Stati Uniti e Cina
E dati siano perché e sta crescendo che che può mettere in difficoltà il il l'intero mondo e ecco allora
Che dovrebbe vedere nella politica europea la grande mediazione internazionale
Noi quel mestiere che dobbiamo fare non è diventata super potenza proprio perché si abbonati col i compromessi necessari perché si faccia la pace in un container in un continente diviso ma come i grandi risolutori del testo e del mondo che faccio
Gli esempi che abbiamo di fronte adesso in questa guerra commerciale
Io spero a Buenos Aires sembra che si parli di Roma che in questi mesi è cresciuta a un livello impressionante
Ma perché l'Unione europea non convoca
Fu un convegno su sulle cose gravi che ci sono sulle violazioni del commercio internazionale sulla proprietà intellettuale sui brevetti sui problemi che stanno deturpando il mondo
Chi lo può fare la può far sollevò rotta in non lo fa perché frammentata agli interessi nazionali quindi il problema mio nella Stroppa europei no poche Europa
Che sta minando l'Europa l'Europa stessa un altro caso che ci interessa moltissimo
Traffico
Capire
Che
Sono stati aspetti demografici no
Non c'è il tempo dobbiamo adesso la sintesi questo dibattito ma quando pensiamo che la età mediana in un'aula magna tutti sanno cos'è l'età mediana
In Italia quarantasette quarantotto anni
Nessun nel nel set e diciassette diciotto voglio dire due mondi così vicini oltre proprio degli interessi che abbiamo della storia della cultura vuol dire che noi abbiamo bisogno dell'Africa dobbiamo fare e né chi è chi ha bisogno dell'Africa al mondo la Cina
Per motivi diversi sette per cento delle terre da parte del mondo venti per cento della popolazione finché morivano di fame andava tutto bene
Quando l'ho cominciato a mangiare il problema e a diventare una potenza industriale il problema è dove troviamo
Il cibo le materie prime ed energia in Africa in America Latina cioè dove ci sono e allora
Se vogliamo veramente che questo diventi una collaborazione Stücke saltano gli stessi è chiaro che l'Europa dovrebbe proporre un grande
Patto con la città
L'interventi nasca e questo non avviene perché non c'è la politica
Allora le prossime edizioni debbo fare presto perché se no
Ma sforiamo i tempi
La politica
Recensioni possono esser questi cioè finire davvero quello che diceva Bagatti prima il ciclo di Maastricht cioè un ciclo sempre più te crimine organizzato allora che cosa quella di chi si può fare
Lo accennava prima Gualtieri
Fondo parliamo giustamente del del partito dei partiti populisti ricordatevi parentesi sul ritorno un po'indietro ma ricordatevi che nel desidero di autorità i partiti populisti si inseriscono pienamente
Perché non c'è strumento che tetri per forza cercare un'autorità indiscussa e quando noi abbiamo la rottura di corpi intermedi
E abbiamo il richiamo generale e generico al popolo che poi non sai
Non hai le regole ecco e anche questo Venter quindi nel grande discorso che facevo prima del desiderio di pulite ed è la sua forza
Del degli alle autorità ed alla sua forza ecco se noi e allora se noi vogliamo veramente ritornare a un discorso non dei diritti individuali ma di una ripresa del discorso corale
Che tenga conto degli interessi generali dell'interesse di tutti lui
Abbiamo di fronte delle lesioni che in teoria possono diventare le prime elezioni europee perché le altre sono sempre state elezioni nazionali e poi trasferite d'Europa
Allora qui se li voglia ritornare a far politica noi dobbiamo in qualche modo a fare una battaglia e in cui ci sia Comba il candidato
Di centrodestra colon contro Banca invitato il centrosinistra
Anche perché
Il populisti facciamo tutti i conti nuova gli antieuropei facciamo tutti i conti
Quando sono arrivati a centocinquanta parlamentari che non son pochi ma su oltre settecento di Unione europea piena non ci vanno centosessanta se volete
Allora
Il partito popolare europeo si sposta a destra per tenere dentro alcuni populisti addirittura teneva dentro Orban
E poi assorbire gli altri poli su questo magari ci vorrebbe una riunione apposta per discutere quali ma sopra spazio per una gara politica
C'è spazio se c'è un minimo di testa no cioè liberali Macron per marcare già quelli bravi quindi liberali più Macron verdi più socialisti
Non c'è mica bisogna che si mettano assieme perché con aveva la legge elettorale proporzionale ognuno portar per conto suo ma avere un unico candidato in modo che abbiamo veramente la politica ciò che si scontri in Europa
Uno di centrosinistra uno di centro destra con un disegno politico preciso con un programma preciso allo voi vedete subito vedreste
L'Europa che riprende il suo ruolo internazionale che non è ripeto quello di grande potenza ma che di Candy mediatore
Fra le potenze militari o le potenze
Esclusive che si incontrano che si incontro al mondo ecco apolitica
Si diceva prima
Che e i grandi leader fino
Non vanno in Europa e per forza non ci vanno perché non c'è la grande politica
I grandi leader cioè parchi quelli che da un Paese va molto veloce la grande politica e allora ecco secondo me dobbiamo possiamo ancora anzi abbiamo adesso la possibilità
Di ricominciare
Il post Maastricht come come si diceva come si diceva prima formati che il passaggio ad un ruolo dei popoli molto più forti allora voi vedrete
Con questo tempio davvero
Che gli occhi finisce l'anti europeista recante vari uffici nasce da ritenere che ci sia qualcuno il misterioso che ti con Mancini
Se invece cominci consegnare allora prendi ruolo che la Cina ha cominciato ad assumere ai ne arruola nel mondo la possibilità di potere avere una una tua funzione
Evidentemente
Prego sette
Cambia tante cose in tavola tra il sette si toglie toglie dall'Europa un Paese
La verità aiuta più forte esercito europeo che ha una grande cultura democratica che alla City di Londra però toglie anche
L'unico paese che aveva
Una doppia anima nella sua vita no che ha sempre guardato arresto a Ovest e che quindi rafforza però Europa per la sua presenza Manente Ugo Riva molto spesso la capacità decisionale
Allora noi dobbiamo utilizzare questo momento in cui
Purtroppo come dicevo la limitare uscita ma dicendo però con questo noi possiamo recuperare una capacità di far politica nel mondo
Davvero il mondo ha bisogno dell'Europa perché il il discorso di Tucidide della potenza strutturata contro la potenza ascendente sedici volte nella storia del mondo hanno portato a dodici volte con la guerra solo quattro volte l'accordo se vogliamo che il che che arriviamo a un accordo di questo mondo così così particolare no noi dobbiamo assolutamente avere un'Europa che svolga questo ruolo grazie
Proviamo a concludere i nostri lavori
Innanzitutto credo che non devo
Dire a voi che Romano ci ha dato una linea non ce l'ha data subito qui e ora c'è l'accertata con precisione lo riassunta
Nel senso che
Allora seguiamo sappiamo ma insomma
Ma la connessa a questo sforzo che possiamo Proust pensare proseguire con maggiore motivazione impegno di mobilitare forze civiche
Divario senso
Per accrescere la massa critica che ci aiuti aiuti soprattutto chi poi al dovrà decidere
Ad arrivare all'appuntamento europeo con questo spirito
Linea
Io approfitto per ringraziare non solo tutti i partecipanti alle tavole rotonde
Ma anche tutti voi che avete partecipato con
Gratificante acidi attenzione di continuità di presenza devo ringraziare in maniera particolare
I numerosi amici che generosamente hanno reso possibile l'organizzazione anche la comunicazione in buon ordine
E andamento di questo convegno prima di salutarci di salutarli vorrei chiedere a Raffaele S. così come ha cominciato vuol dire una parola perché ed ha una sua idea che siamo partiti e a e appassionatamente ci siamo affratellati in itinere
Io sarò
Io sono molto soddisfatto
Abbiamo avuto una giornata ricca
Abbiamo dimostrato che in questo Paese
La cultura
La voglia di pensare non dice in grande verso simpliciter ma la voglia di andare oltre questa quotidianità
Bizzarra da un lato e volgare dall'altro
A a disposizione energie
Dai giovani che sono state il cui questa giornata e io devo dire che sono impressionato dal fatto che non ne ho visto uno col cellulare in mano
O c'erano ritenevano nascosti non li ho visti che eseguivano magnificamente
Discussioni che hanno assai
Senza uso di slogan
Questo Paese ha energie che possono tirarlo fuori dalle secche su cui si sta infilandosi
E che può dare un contributo anche all'Europa
Che rimane sbigottita da come ce l'ha fatta vedere sposi torna alla sua ricerca a guardarci come siamo ridotti
Che cosa si può fare
Sì boh metabolizzare quello che abbiamo ascoltato soprattutto oggi pomeriggio perché oggi pomeriggio siamo andati ben oltre le nostre aspettative
Cioè quella di dell'indicazione di pensare in grande
Ipotizzare un Progetto cercare di farlo diventare la ragione per cui la gente a deve riprendere a parlare dell'Europa in maniera corretta se questo riusciamo a farlo nei prossimi mesi e noi possiamo metta a disposizione la modesta e forza
Che le sei associazioni hanno messo in campo io penso che abbia possiamo considerare una giornata veramente fruttifera grazie a tutti voi