Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Cultura, Film, Giovani, Islam, Religione, Turchia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
09:00
9:15 - Senato della Repubblica
11:00 - Parlamento
9:00 - Roma
11:30 - Roma
15:00 - Roma
16:30 - Roma
12:00 - Napoli
9:00 - Catania
9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Ci sono film che somigliano a dei racconti e ci sono film che somigliano a dei romanzi
La differenza non è di valore un film racconto non è di per sé il meno bello di un film Romanzo la differenza consiste nell'ampiezza del punto di vista un film racconto è concentrato su un gruppo ristretto di personaggi e sui fatti di cui loro sono i protagonisti un film Romanzo prende in considerazione un mondo intero un microcosmo
E i fatti che racconta sono intimamente correlati a quel mondo perché insomma il contesto Chris giustifica così come essi servono a chiarire a illuminare quel contesto
Questa premessa e per dire che l'ultimo film di duri BGS Island un grande autore turco ma anche uno dei più importanti autori del cinema contemporaneo il titolo italiano del film è l'albero dei frutti selvatici
è un esempio piuttosto raro di film Romanzo
Il mondo che il film prende in esame è quello della provincia turca povera depressa e anche culturalmente arretrata
Almeno dal punto di vista di un ragazzo che in quella provincia è nato e cresciuto che si è trasferito in città per studiare all'università laurearsi
Che ha sviluppato una coscienza credo pure in contraddizione con la mentalità del suo ambiente originario
E che è tornato nel suo villaggio natale con la prospettiva di doverci restare perché ancora non ha un lavoro che gli consenta di emanciparsi dalla sua famiglia ecco si sente come prigioniero gli sembra di soffocare
Tanto più che le sue ambizioni sono alte ha scritto un libro una specie di Diario intimo ambientato proprio in quella città di provincia
E presso le istituzioni comunali cui mecenati del luogo cerca i soldi per pubblicarlo ma incontra una sorda resistenza perché il suo non è un libro turistico che esalta le attrazioni della regione
E perché sembra di capire è una libera ricerca del senso dell'esistenza libera cioè tali dottrine religiose in un Paese dominato dalla religione musulmana
Uno scrittore celebre gli ragazzo avvicina in una libreria il che provoca goffamente sperando evidentemente di attrarre la sua attenzione
Finisce per respingerlo irritato
Il padre che dissipa il proprio stipendio di insegnante delle scommesse clandestine sarà forse proprio lui a rubargli i soldi che dovrebbero servire gli a pubblicare il libro
E quando il libro sarà infine pubblicato non sarà facile in quell'ambiente trovare qualcuno disposto a comprarlo e a leggerlo
Insomma le ambizioni intellettuali e artistiche del ragazzo rischiano di spegnersi
Nel grigiore della Provincia dove predomina come si è visto un fatuo campanilismo l'autorità a volte gretta degli Imam
Gli interessi mercantili e il malaffare
E le eterne contese dei maschi per la conquista delle ragazze tutto risulta ragazzo
Monotono ripetitivo malinconico come le onde del mare d'inverno che battono sulla banchina del porticciolo della sua cittadina
E lecco delle rivolte studentesche forse l'unico segnali di vitalità che giunge alle sue orecchie
E accompagnata però dalle confidenze di un amico poliziotto che gli racconta come si diverta a picchiare quegli studenti
Insomma la caratteristica del Fini sei Lanna
E il raccordo tra un ambiente ampiamente perlustrato nelle strade dei caffè negli uffici nelle campagne limitrofe
Negli interni delle case così come nei tanti profili degli abitanti e l'interiorità del protagonista
In cui convivono intelligenza e balordaggine
Spirito di rivolta e rassegnazione
Una speranza ostinata c'è una disperazione che contempla perfino la possibilità del suicidio
Si potrà rimproverare al film e proprio per il suo sforzo di rendere l'affresco di un ambiente una prolissità a volte estenuante
Ma la pazienza la tensione che il film richiede allo spettatore sono ripagate io credo dal senso di verità che emana costantemente da i fatti e dei personaggi raccontati così che al termine della visione del filmato si ha come l'impressione di conoscere un piccolo mondo dal suo interno
è per me un film da non perdere si intitola vi ricordo l'albero dei frutti selvatici diretto da Nuri Bilge che sei l'hard un saluto da Gianfranco Cercone
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