Presentazione del libro di Pier Franco Quaglieni "Grand'Italia" (Golem)

Allora grazie a tutti buonasera c'è stato qualche disguido perché da una parte c'è scritto diciassette e trenta sulla stampa c'è scritto diciotto comunque facciamo diciassette e quarantacinque ecco sì Bonita si media sarà insomma si diceva
Allora
Grazie di essere venuti sì eravamo già trovati lo scorso anno credo per parlare di dell'altro libro che Pierfranco quali ENI aveva dedicato ai grandi personaggi
Italiani la differenza era che gli altri erano molto personaggi per la maggior parte almeno personaggi torinesi che erano stati i suoi ma i nostri talvolta Dinoi almeno maestri da Galante Garrone a Bobbio a ad Antonelli a quant'altri questa volta invece grand'Italia parla di tanti personaggi
Che hanno fatto la storia nazionale intellettuali politici
Persone che molte delle quali ne abbiamo avvicinate solo attraverso le loro pubblicazioni come Gobetti come Gramsci per ovvie ragioni anagrafiche come Croce altri li abbiamo incrociati conosciuti perché sono sono le personali più recenti
Ci sono personaggi molto noti come quelli che ho citato altri
Significativi ma molto meno conosciuti non so per esempio quanti di voi conoscano Lucio tocca che è stato una figura molto importante ma è un personaggio conosciuto nel mondo del dei dei profughi Giuliano dalmati di cui della cui ed in tutti una delle tre associazioni dei quali era era presidente
è un libro che adesso presenterà il professor cercano docente del liceo Alfieri e amico con cui abbiamo già fatto altri interventi è un libro molto bello ma anche un libro fa malinconia
Perché io mi domando se tra cinquant'anni cioè ci fosse un Pier Franco poi vieni che voglio scrivere un libro citando settanta personaggi contemporanei che vale la pena ricordare per il loro spessore intellettuale o per le loro o o per la loro coerenza per il loro coraggio
Dubito riuscirebbe a fare il libero sicuramente non è fare del due mentre qui forse su quel periodo c'è anche la possibilità di farne eventualmente un terzo fatta questa premessa lascio la parola al professore Maurizio Cecco
Sorge la mia voce
Vorrei
E va be'allora
Si sente sì
Ma allora la prima cosa da dire che gli assassini tornano sempre sul luogo del delitto nel senso che ci ritroviamo di nuovo qui
Per presentare un volume che la prosecuzione annunciata di figure dell'Italia civile che era stata presentata volume che era stato presentato un anno fa in questa stessa sede
La prosecuzione era stata se qualcuno accelera l'altra volta e lo ricorda era stata preannunciata proprio dal dall'editore
Che cosa e quindi questo libro è di nuovo una
Galleria di ritratti in cui si Mele circolano e Citto testualmente
Memoria storica e ricordi personali degna di menzione eh innanzi tutto la dedica ai Giovanni giovani che vengono
Invitati a riappropriarsi di pagine di storia troppo presto dimenticate è così che anche in questi sta galleria di ritratti
Troviamo la presentazione di personaggi ingiustamente dimenticati o dimenticati troppo in fretta o comunque sottovalutati
Dunque su tutti e innanzitutto Giancarlo ficca
Il fisico torinese che negli anni ottanta non ebbe timore di schierarci a fianco Teal'grande dissidente sovietico sacca rossa
O di Enrico Martini Mauri comandante
Del primo gruppo divisioni alpine
Il cui contributo alla lotta di Resistenza e di liberazione dall'antifascismo viene finalmente
E meritoriamente ha rivalutato e rimesso nella sua giusta
Rispetto al volume precedente La Rosa dei personaggi presentati si amplia e si arricchisce
Non è tanto un fatto di numeri sono trentuno le monografia di grand'Italia sono trenta in figure dell'Italia civile ma si tratta di un arricchimento in quanto troviamo
Intellettuali Benedetto Croce ampio Antonio Gramsci Alessandro passando Anthrax Leonardo Sciascia Rita levi Montalcini
Troviamo politici Saragat e Valerio Zanone
Troviamo anche artisti un pittore Enrico Paulucci
E un attore Giorgio Albertazzi togliamo anche una interessante monografia
Su Umberto secondo di Savoia sulla quale richiamo l'attenzione
Ci sono
Decisamente interessa
Trovo la
Eccolo qui
Esattamente
L'autore sottolinea il modo di porci
Di Umberto secondo come R rigorosamente costituzionale e democratico
E arriva a fare un'osservazione
Intrigante
Sarebbe stato un ottimo Presidente della Repubblica Coluccio però acutamente sottolineando che proprio per questo suo atteggiamento forse Primo la monarchia di una sua specifica ragion d'essere
è stato un personaggio in qualche maniera a metà ma tutta monarchia repubblica ma di questo avrà modo di parlarvi
Esatto
Insomma
Come lo stesso autore essi premurati tirocini già nell'introduzione troviamo
Figure tra di loro anche molto diverso e in alcuni casi opposte persino inconciliabili e così che troviamo affiancati Benedetto Croce Antonio Gramsci i due grandi antagonisti
Della cultura italiana del primo Novecento qui accomunati dalla comune opposizione al fascismo e trattati come pari rispetto e pari considerazione cioè otto
Dalla lettura del volume emerge chiaramente che la predilezione dell'autore battuta Benedetto Croce la cui figura e il cui insegnamento vengono richiamati costantemente ma questo non gli impedisce di onorare l'altissimo magistero morale son parole sue di Antonio Gramsci che egli definisce il pensatore il cui pensiero dolce lascio
E imprigionata
Questo è un fatto importante l'autore dichiara esplicitamente nella prefazione di non voler essere pregiudizialmente di parte
E nel volume mantiene la promessa perché il suo sforzo di imparzialità emerge chiaramente anche da altre monografie
Dedicate a personaggi di Daloui distanti o ideologicamente o caratterialmente è il caso di Oriana Fallaci
Della quale l'autore non condividere certe prese di posizione sull'Islam a suo parere dettate
Dalla emotività scatenata dall'undici settembre e in questo voglio notare la tua posizione si avvicina molto a quella di un altro importante storico che è Franco Cardini che rimprovera alla Fallaci più o meno le stesse cose sì lo so che parlarti di Cardini ti dà un parere però c'è questa cioè questa affinità l'altro caso è quello di Stefano Rodotà Stefano Rodotà che
Ed è finito laicista perché laico e che a volte Kika è criticato per certe sue prese di posizione che a detta dell'autore rivelarono in lui un giacobino piuttosto assai poco mite
Non di meno sulla FIAT fallaci il giudizio viene sospeso perché dice l'autore manca un distacco un allontanamento nel tempo che consenta un giudizio equilibrato
Ah Rodotà d'altra parte riconosce indubbie doti di cultura di passione civile e di onestà intellettuale
Nella presentazione delle fitte fare i personaggi
Troviamo anche la menzione o di opere scritte Shawn loro conto o di opere scritte da loro
Caso di Benedetto Croce
Viene riportato integralmente il discorso Daloui tenuto all'Assemblea costituente nel mille novecentoquarantasette contro la stipula del trattato di pace
Contro la ratifica del trattato di pace
è un discorso poco noto
Che merita di essere conosciuto eletto
Anche perché affronta temi il Croce di uno spessore che tre uscente la occasione contingenti
Ma di Croce vengono anche citate altre opere il Manifesto degli intellettuali antifascisti
E il saggio Storia come pensiero azione la storia d'Italia il saggio perché non possiamo non dirci cristiani
Di Antonio Gramsci l'autore richiama l'attenzione più sulle lettere dal carcere che sui quaderni che a sua detta cominciano a rivelarsi datati a mostrare le rughe del tempo
Non si tratta di erudizione
Il vero intento è quello di fornire ai lettori gli strumenti critici utili ad approfondire il discorso sugli autori presentati e innanzitutto attraverso la lettura diretta delle loro opere fa poi da sé che dovendo indicarne alcune l'autore rinvia a quelle che più hanno inciso sulla sua formazione Etica intellettuale e culturale e umana ed è così che l'incitamento ad approfondire si trasforma anche in invito a raccogliere un'eredità culturale
In quanto prosecuzione di figure dell'Italia civile
Grand'Italia ripropone completa e approfondisce la riflessione su temi guida che già caratterizzava nel volume precedente ossia la riflessione sulla laicità e sulla differenza tra laicità e laicismo la riflessione sulla autonomia di pensiero dell'intellettuale e quella sui valori fondanti del liberalismo dicevo completa approfondisce ritornando ad esempio sul problema della laicità l'autore affronta il problema della libertà religiosa
Intesa non semplicemente in chiave politica ma anche e soprattutto in chiave culturale insomma non si tratta non è questione
Ti libera Chiesa in libero Stato ordini libere religioni Stato sovrano secondo le formulazioni dica pure di Luzzatti
Si tratta di indagare il rapporto tra l'intellettuale laico e la dimensione religiosa è una riflessione che attraversa il volume da cima a fondo
è inaugurata dalla monografia su Francesco Ruffini che
Porge il problema della libertà religiosa al centro della sua riflessione filosofica e giuridica
Prosegue con Alessandro passano intanto per il quale distingue nettamente tra laico e miscredente sottolineando che il laico non è assolutamente il nemico di una visione religiosa della vita e si conclude proprio nell'ultima monografia dedicata Valerio Zanone
E in cui sulla scia di quel Norberto Bobbio già presentato in figure dell'Italia civile si perviene a definire la laicità come antidoto al fanatismo politico
Ideologico
Questa definizione
Non solo permette di superare i limiti della definizione tradizionale che si ferma al problema del rapporto tra Stato e Chiesa o dei rapporti tra coscienza individuale e religioni
Ma soprattutto consente di unificare
I tre temi guida del volume perché questa definizione di laicità garantisce da un lato l'autonomia di pensiero dell'intellettuale
E dall'altro Fontana il liberalismo più autentico è
Una prospettiva
Che implica ovviamente la netta presa di distanza
Dalle ideologia liberticide
Che hanno caratterizzato quello che ormai si usa definire il secolo breve ossia il fascismo e il comunismo da queste ideologie la dissociazione dell'autore eh nettissima
Così come nettissima e merita almeno una parola questo punto
Nettissima e la presa di distanze dalle stagione del s'sessantotto che a detta della in cui l'autore ravviso all'origine di una deriva culturale che ha investito innanzi tutto
L'istruzione scolastica
Costante
E dirà lei predominante nel volume
è il richiamo ai valori dell'antifascismo
Non è un caso che il primo personaggio
Che ci viene contro e Francesco Ruffini
Uno dei dodici professori universitari che nel mille novecentotrentuno rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista giocando su la cattedra all'università
Si presenta per primo un uomo che non ha avuto paura di pagare di persona
Purdy non derogare da certi suoi principi etici e politici
Ci sono esempi
Che bisogna additare
Ai giovani d'oggi che di questo tuffo nella memoria
Hanno un gran bisogno sul piano etico prima ancora che culturale e dico sul piano etico perché ahimè ho una storiella imbarazzante da raccontare
Circa un anno e mezzo fa poco tempo dopo la presentazione di figure dell'Italia civile stava facendo lezione di storia romana
In una quinta ginnasio e adesso non ricordo come
Probabilmente stavo aveva accennato al problema della rapporto tra intellettuale potere nell'antica Roma anch'ciò e il discorso carte sul fattaccio del mille novecentotrentuno quando
I professori universitari italiani pressoché all'unanimità
Tranne dodici su mille ottocento e quarantotto se non sbaglio sì impiegarono al diktat
Ti giurare fedeltà al regime va bene
Pugno allievo alzo la mano
E li giustifico
Dicendo che insomma e se non l'avessero fatto Mussolini avrebbe mandato loro gli squadristi e ci avrebbero rimesso la vita
Raramente mi capita di arrabbiarmi in classe a volte faccio l'arrabbiato
Ma quella volta persi letteralmente le staffe rispose con tutta l'indignazione di cui ero capace sottolineando primo che se ci siamo liberati dal fascismo forse lo dobbiamo a quelli che dagli squadristi non si fecero fermare secondo che una presa di posizione
Comune è unitaria dell'intellettualità italiana critica una presa di posizione critica nei confronti del fascismo forse avrebbe indotto anche agli stessi fascisti a più miti consigli
Terzo Kessel facile mandare gli squadristi
Contro dodici persone cosa che Mussolini non fece perché non era stupido fino a quel punto diventa un po'più difficile mandarli contro mille ottocentocinquanta persone e soprattutto se è facile
Togliere la cattedra universitaria dodici persone toglierla a mille ottocento forse scombinata
Non so se ho convinto il il mio Marmo occhietto che mi guardava con una faccia piuttosto allibita mi conforto il fatto di vedere che quasi tutti i suoi compagni erano indignati
Almeno quanto me
Non di meno
Questo poco edificante episodio
Rivela che in questi nostri tempi a dispetto delle apparenze la minaccia del conformismo incombe pesantemente sulle giovani generazioni
Per cui non si può nessi dei The assolutamente pensare di poter dare certi discorsi per scontati
è un motivo di più
Per dare il benvenuto questo volume grazie
La grazia Maurizio cioè come fa piacere sapere che ci sono licei torinesi in cui in quinta ginnasio
Si fanno lezione sul rapporto tra potere intellettuale nell'antica Roma perché non è così frequente né così diffuso
Detto ciò io mi limito a prima di dare la parola per farlo qua viene a due o tre considerazioni la prima che questo libro parla di figure laiche e è stato giustamente osservato che il contrario di laico
Non è credente e fondamentalista
E questo vuol dire che il laico e quello che si contrappone al fondamentalismo religioso ma anche al fondamentalismo ideologico
Da questo punto di vista le persone che sono artwork raccontata in questo libro sono persone che hanno mantenuto la coerenza di pensiero e la libertà di pensiero
Anche i stagione invece in cui c'era una omologazione incredibile io
Solo qualche anno meno di Pierfranco fatto liceo Gioberti e poi l'università Palazzo Nuovo negli anni si fine anni sessanta anni settanta
Eravamo una generazione dei ribelli
Ma in quella ribellione c'era un conformismo dell'anticonformismo assolutamente Cecco
Si faceva si parlava per lo slogan si andava avanti per definizioni scontate si stabiliva una divisione traccio cara Vesco ciò che la sinistra senza mai porsi delle domande
Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere fatto da persone che vogliono pensare usare la teste fare gli intellettuali e quanti intellettuali o presunti tali in quella stagione sono stati altrettanto omologati
Quanti professori universitari quanti insegnanti di liceo c'era messe che nel sessantotto se lo rivediamo
Tornare istanza di di cinquant'anni lo vediamo come un periodo nel quale ci sono state sicuramente delle trasformazioni della costume della cultura
Ma c'è stato anche uno sbracamento sesso
Mi si passa il termine dovuto al fatto che come sempre molto più facile dire di sì che dire di no come educare i figli trifidi chiedono e dici sì è molto facile sedici no devi litigare lady impuntarsi però sui educarli devi dire no
Io ricreare un insegnante no professoressa Clelia Casavecchia di italiano e latino ma signora anziana figlia di un generale dei carabinieri
Che di fronte a tutte le nostre rimonte nostre richieste di sei politico di interrogazioni programmate eccetera mi fa Oliva
Ma suo padre fa il cameriere al bar latti non si rende conto che colpì sei politico lei nella vita sarà sempre fregato perché l'unica sua difesa per far valere il merito cioè il fatto che il marito fosse di sinistra mentre allora c'era la convinzione esattamente opposta è una cosa banale che un pensiero laico avrebbe potuto raggiungere detto questo voglio fare osservazioni su due dei personaggi uno già citato prima e Lucio Toth col io l'ho conosciuto nel mille novecentonovantanove perché aveva appena scritto un libro sulle foibe ma Eros per Mondadori quindi era un libro Fava avuto una certa diffusione
Dica un certo successo di vendite
Io facevo già l'assessore in una Giunta di sinistra
Il partito non so perché abbiamo cambiato tante volte nome alla fine adesso abbiamo anche perso il partito oltre che rinnoverà comunque allora pare si chiamasse PDS Partito dei Democratici di sinistra quindi nei confronti dell'ambiente dei profughi Giuliano dalmati
Che erano quelli che avevano perso la casa e spesso anche i congiunti da per l'occupazione da parte dell'esercito comunista di Tito
Non ero propriamente una persona come dire di di di in sintonia
E poi siamo in un'Italia dove si stava appena allora sgranando il problema delle foibe
Perché fino ad allora di foglie non se ne parlava o se ne parlava se ne parlava per dire che erano stati dei criminali fascisti giustiziati ed eliminati
Ma l'ha colpito il fatto che lui presidente di questa associazione parlamentare che lo fosse senatore per l'educazione cristiana mi sembra mi aveva invece ricevuto a Roma nella sede dell'Anm l'associazione nazionale decide dice delizia Giulia e Dalmazia
E mi ha ricevuto perché aveva letto il libro
Cara trovato che era un libro che diceva delle cose
Come dire onesto dal punto di vista intellettuale assolutamente non ideologiche
E il fatto che però in quell'epoca perché siamo vent'anni fa oggi di questa ancora oggi c'è difficoltà devo dire a parlare di questi argomenti ma allora ce n'era molta di più
Era molto più facile leggere il titolo di un libro capire la collocazione politica dell'autore dire questo ci parla contro la prima neanche specie questo l'aveva letto
Mi aveva accolto con simpatia e da allora in poi abbiamo fatto diversi dibattiti insieme
Questo è l'essere laici da un punto di vista intellettuale cioè essere persone chiudono la propria testa che ragionano che guardano e che spesso sono scomode perché non si può non essere scomodi se sia degli intellettuali veri coloro che non sono scomodi sono lì e ripetitori sono quelli che stanno all'interno del Coro e ciò che ho fatto brillare non è il coro è la voce del solista che in qualche modo senza dare l'impulso sotto il profilo intellettuale per andare avanti
La tua persona è invece già stato citato prima Umberto secondo lato Humbert tanto
Fa piacere trovare in un libro di questo genere anche una figura che uno si aspetta un regnante ma perché avverto secondo credo sia uno di quei personaggi che dovrebbero essere rivalutati nella nostra storia nazionale
Non solo per il profilo da Presidente della Repubblica cioè persona che quando è diventata luogotenente del dallo Stato nel giugno del mille novecento e quarantaquattro perché dopo la liberazione di Roma si forma un governo politico
E i politici non vogliono giurare nelle mani di Vittorio Emanuele terzo
Pittori parole terzo non vuole applicare e allora si inventa la sigla una soluzione all'italiana quella di creare la luogotenenza pittore come terzo continua a essere il re ma in suo luogo ottiene il regno il figlio PIL Principe Umberto
Quindi non soltanto per il profilo di uomo equidistante dai vari movimenti politici dei vari raggruppamenti
Rappresentante dello Stato come dovrebbe esserlo per l'appunto un Presidente della Repubblica
Ma anche per quello che ha fatto in prima persona in momenti nevralgici la nostra storia noi
Non abbiamo la percezione di cosa è successo in Italia il due giugno del mille novecentoquarantasei quando si è votato per la monarchia o per la Repubblica
Non si è voti fatto un vuoto tranquillo o meglio sono state tranquille le elezioni la gente andata sorridente a votare è andata in modo plebiscitario mi pare novantun per cento di partecipazione al voto
Tra l'altro
Poi ho presentato il libro in molti Comuni hanno fatto fare delle ricerche trovato delle lettere di pensione Anzani anziane o malate che scrivevano giustificandosi del fatto che non potevano andare a votare tant'talmente radicata il senso di
Diretti esercizio di quel potere diritta ma
Ma dopo che il voto è stato si è sviluppato in modo regolare porci così fatto lo spoglio
E lo spogliatoio risultato totalmente inatteso perché si era convinti che la Repubblica facesse l'ottanta per cento perché tutti i partiti si erano schierati per la Repubblica
Tranne il partito liberale e la Democrazia Cristiana che ha lasciato libertà di voto ma di fatto la stragrande maggioranza del voto politico era un voto che andava nei confronti dei quali della Repubblica
La ragione per la quale molti non volevano fare il referendum popolare ma volevano che fosse l'assemblea costituente a decidere quale
Severa la monarchia avere la Repubblica perché c'era la garanzia che avrebbe stravinto la Repubblica invece i risultati vanno in tutt'altro senso non c'è un plebiscito a favore della Repubblica c'è una vittoria
Risicata ma c'è una vittoria ASP che spacca in due il Paese perché in tutto il Sud si vota monarchia e il Nord che fa vincere la Repubblica e non il nord di delle Province che poi diventeranno rosse dalla Provincia calato il quoziente più alto la Repubblica è stata la provincia di Trento che sarà una provincia bianca per tutta l'Italia d'Italia repubblicana
E abbastanza evidente perché l'Italia meridionale non ha conosciuto la storia dopo l'otto settembre l'occupazione tedesca la guerra civile Yves morti nelle piazze
è una cosa da regioni meridionali escono di fatto dalla guerra nel momento dell'armistizio Napoli qualche settimana dopo alla fine di settembre ma comunque escono dalla guerra e quindi conservano la suggestione il fascino della figura del monarca Italia centro-settentrionale
E ancor più quella settentrionale che conoscono invece i venti mesi di occupazione tedesca di lotta partigiana di guerra civile
Vedono in Vittore parole terso irresponsabile di tutto quel pezzo di storia e quindi otto la per la Repubblica
E poi non è che i risultati elettorali non escono contemporaneamente
Perché siccome il Sud era uscito dalla guerra già da tre anni avevano ricostruito linee telefoniche linee telegrafiche e quant'altro per cui il primi risultati che arrivano son quelli del Sud
Che quando questa vittoria questa maggioranza schiacciante alla monarchia tanto che De Gasperi la sera del cinque
Di giugno scrive un biglietto a Vittorio Umberto secondo dicendo dai risultati elettorali si profila la titolare aveva richiesto cavolo che potremo continuare a collaborare come prive su una frase del genere
I giornali vissuto e pubblica una notizia che ha vinto la monarchia poi però il giorno dopo arrivano i risultati del nord e allora la sera il ministro Romita annuncia la vittoria della Repubblica
Ma è facile il capire come nel Sud si sia gridato al furto alla truffa
Perché viene prima dichiarato il rettore della parrocchia e poi invece quella della Repubblica
Richiamarle un ministro Romita di Bertona di di di Tortona piemontese
Di critiche a Capri Michele in un governo il cui capo De Gasperi è di Trento dove gli uomini più importanti insieme a loro sono otto gli atti che è torinese d'adozione nemiche è romagnolo marchigiano comunque
Per l'Italia centrale
E quindi si urla alla truffa e ci sono manifestazioni durissime che brutalità rivendicano la Vittorio dalla monarchia
A Napoli una di queste manifestazioni sia in via Medina dove c'è la sede del partito comunista
E dalle finestre del terzo piano dove era senatori comunista viene esposta una bandiera tricolore a cui è stato tolto lo stemma sabaudo ora uno e libero di di esporre la bandiera che vuole questo è evidente
Ma se sotto c'è una manifestazione di venti mila persone che urlano a favore della monarchia e alla truffa e tu espone una bandiera repubblicana è chiaro che succede qualcosa o tra queste persone c'era un giovane militante si chiamava Giorgio Napolitano lo scritto sul libro Romano querelato quindi vuol dire che è vero
Per carità con tutta la comprensione che ci vuole per le sciocchezze che si fanno diciotto vent'anni
Comunque due dalla manifestazione due ragazzi si staccano salgono su Parisi balconi per strappare questa bandiera
Le forze dell'ordine che non sono abituati a gestire l'ordine pubblico perché l'ordine pubblico del ventennio fascista non le adunate
Era quanto di più regolare ci fosse non erano le manifestazioni di opposizione fanno la cosa più folle che potessero fare sparano e uccidono questi due ragazze mentre stanno salendo
Decidiamo che cosa succede quando la folla diede uccidere due ragazzi che stanno andando a staccare la bandiera che tutti i venti mila che sono sotto la staccare c'è una notte di guerriglia
Tram rovesciati un sacco di colpi sparati perché siamo alla fine della guerra ci sono tante armi in giro ventidue morti di cui nove tra le forze dell'ordine
E gli altri tredici tra i manifestanti un numero di feriti altissimo
E immagino con altri morti che non sono stati ufficializzati nei giorni successivi perché molti arrivano in ospedale con ferite d'arma da fuoco quindi è presumibile che qualcuno non sia riuscito a sopravvivere
L'Italia sembra davvero sull'orlo di una guerra civile
E allora vanno da Umberto secondo aprendolo per la giacca tutti gli americani De Gasperi gli inglesi tutti gli dicono di andarsene perché l'unico modo per far smettere quei sommovimenti è che in gara e riconosca il risultato elettorale erano appenderò anche tutti i monarchici per degli esattamente il contrario quello di rimanere pene una sera Berto secondo decide di andare fuori dal Quirinale va a dormire da un amico che è il Luigi Barzini junior giornalista figlio del grande giornalista
La prima guerra mondiale
E da solo decide cosa fare e il mattino dopo va al Quirinale si congeda da tutto il personale prende l'aereo e va in esilio a perché un gesto che ha salvato l'Italia da chissà quale deride
Perché se fosse rimasto e avesse cavalcato quella protesta filo monarchica
Chissà cosa sarebbe successo in questo Paese quanti scontri
è la ragione per la quale nessuno si è accorto del due giugno
Non ci sono state mica celebrazione per la vittoria della Repubblica il due giugno
Perché è stato dato ordine dal ministero dell'Interno ed a tutti i prefetti di non fare nessuna manifestazione di giubilo perché questo chissà che cosa avrebbe scatenato bisognava farlo tace del tutto
E sulla guerra regionali del tempo
Colpisce come il tredici di giugno tutti i giornali parli di in prima pagina di Umberto che secondo che prende l'aereo per andare in Portogallo
E il giorno dopo non ce n'è più una riga tutti padano del triestino cotture che al moto velodromo di Torino ha vinto la prima tappa del Giro d'Italia della rinascita della ricostruzione perché lo sport per distrarre il pubblico funzionava insomma facevano i romani alle circenses quindi parte Alina del quarantotto con l'attentato a Togliatti e quant'altro allora e chiudo credo che si tra i tanti meriti questo libro ci sia anche quello di avere recuperato
Un personaggio tra monarchia sabauda e averlo proposto proprio per il ruolo che ha avuto è uno che quando ha potuto scegliere tra gli interessi della monarchia e quindi dalla sua casa dinastica e interessi dell'Italia
Ha scelto gli interessi dell'Italia
Cosa che non ha fatto in situazioni diverse suo padre quando nel ventiquattro di fonte al delitto Matteotti e il venticinque luglio
Al momento la caduta di Mussolini tra gli interessi della monarchia quei del Paese ha privilegiato i primi rispetto al secondo
Da questo punto di vista se posso chiudere così mi pare che su una figura laica Umberto secondo soprattutto sotto il profilo morale sotto il profilo etico detto questo la parola l'autore
Io ringrazio chi ha presentato il libero ringrazio
Tutte le persone che
Hanno partecipato a questa
Presentazione
Ringrazio e condivido quello che ho ascoltato
Quindi
Non ritorno sugli argomenti che sono stati già
Debitamente opportunamente
Evidenziati
Mi limito appunto a ringraziare
Aggiungendo qualche osservazione su altri dei personaggi in modo tale che le persone che sono qua abbiano un'idea
Più ampia anche se qui si è bloccata la la la
Proiezione quindi l'appropriazione offriva non la possibilità di vedere anche vedere in fotografia i personaggi di cui io ho scritto emana a funzionato fino
Io vorrei cominciare dicendo
Che ho dedicato questo libero al ricordo di mio a dare perché ho voluto fare questa
Intitolazione ecco perché se io ho avuto la possibilità di occuparmi di studiare
La storia Oria io lo debbo a mio padre che avrebbe desiderato che io facessi tutt'altro va facoltà invece mi ha consentito una scelta
In assoluta libertà
Non solo per la facoltà universitaria ma in tutte le occasioni della mia vita
Almeno fin tanto che io ho abitato in casa con lui
Io ho potuto liberamente
Commettere anche dei grossissimi errori
Senza che lui abbia mai voluto interferire magari mi diceva ecco questa cosa è sbagliata sarebbe
Dovresti comportarti in un altro modo ma non ha mai fatto atti coercitivi nei miei confronti
E il valore della libertà e io l'ho imparato
Non tanto sui liberi che poi ho l'ho letto e ho studiato ma li ho imparati in casa nella maniera più semplice e più immediato senza grandi discorsi mio padre non mi ha mai fatto discorsi
Particolare i ecco che io possa ricordarmi dei discorsi che mi ha fatto ma certamente mia insegnato la libertà
Nel senso di consentire a me la libertà di pensare
Nella maniera più indipendente possibile più indipendente possibile e quindi gli ho dedicato questo libero
Per ciò che riguarda
I personaggi secondo lei ha illustrato i alcuni Oliva Andrea illustrati altri io cercherò di evidenziare
Alcuni dei personaggi che non sono stati citati ma essendo qui nell'antica sede
Del circolo degli artisti
Fondato cento settanta anni fa
Io non posso non evidenziare
Il capitolo dedicato a Enrico Paolucci che fu uno dei protagonisti
Della stazione di una certa stagione del circolo degli artisti uno dei famosi sei pittori
Che la nostra città a patria ha espresso il che rappresentavano l'esatto opposto del provincialismo torinese
Che in parte aveva sede proprio nel vecchio circolo degli Artisti il sei pittori
Tra cui Paolucci rappresentavano che cosa la voce dell'Europa l'apertura all'Europa l'apertura internazionale che negli anni del Ventennio fascista in modo particolare
Significavano
Appunto una scelta una scelta a cui Paolucci è stato fedele anche se va detto che in una storia della cultura torinese tra le due guerre che ha avuto una certa fortuna circa un vent'anni fa
E Paolucci viene massacrato per aver fatto un quadro con dei personaggi con la camicia di un certo colore
E invece invece viene salvato completamente in questa storia della cultura torinese tra le due guerre
Luigi Firpo che ha addirittura ha scritto delle poesie
E l'ho già attive di Mussolini della mascella volitiva di Mussolini per non parlare degli articoli antisemiti antisemiti Luigi Firpo
Paolucci per un quadro
Viene massacrato
Paolucci è stato un personaggio importante di questa nostra città
è stato un artista che ha manifestato anche la sua indipendenza di giudizio perché negli anni in cui e queste cose vanno ricordate
In cui
Un indotto pittore torinese
Casorati a dare all'annuncio della morte di Stalin si rifiutò di tenere lezione all'Accademia Albertina in segno di lutto
Di lutto
Noi dobbiamo evidenziare l'indipendenza di giudizio di Enrico Paolo Paulucci a parte il discorso che non è di mia stretta competenza e nel libero
E solo accennato che sarebbe la parte più significativa cioè il valore dell'arte che Enrico Paolucci ha espresso nell'arco della sua lunghissima esistente
Ovviamente io parlo di Paulucci anche sotto un profilo personale perché ho avuto la possibilità essenzialmente attraverso l'amicizia con Mario Soldati di frequentarlo per tantissimi anni era un personaggio davvero incredibile a quando abbiamo festeggiato i novant'anni di soldati soldati
Non era più in condizioni di fare il viaggio a Torino per i festeggiamenti che il sindaco Valentino Castellani aveva programmato insieme al Centro Pannunzio e uno dei relatori era Enrico Paolucci perché erano stati anche compagni di scuola all'Istituto sociale quindi c'era un'antica amicizia
Ebbene Paolucci
Che per l'occasione si era mostrato Dini pubblico
Dopo l'amputazione che aveva subito fino ad allora nonché voleva più mostrarsi in pubblico arriva lì all'Archivio di Stato e con mia grande
Preoccupazione si stava parlando dei novant'anni di soldati mi disse
Mi ricordo di quando è morto soldati
Io sono rimasto di chi gli ho detto guarda che stiamo facendo dopo la commemorazione stiamo facendo il festeggiamento per i novanta anni di si risolva e ha fatto il più bel discorso
Di soldati Paulucci che cinque minuti prima mi aveva detto mi ricordi esattamente la data in cui è morto soldati
Era un personaggio straordinario era un personaggio straordinario lui aveva superato il novant'anni se non moriva avrebbero aggiunto di cento anni ecco comunque universale ma faziosità ma sto vedendo che sto parlando eccessivamente
Ma ha un senso credo nella sede del circolo che è stata la sede del Circolo degli Artisti parlare dell'artista che che io ho
Cercato di ritrarre nel libro
Poi qui c'è una componente che io voglio evidenziare
I socialisti perché i socialisti sono stati cancellati dalla storia italiana
Qui c'è Giuseppe Saragat che è una figura importante uno statista importante
Dall'esilio
In cui lui non faceva il fuoruscito
Vivendo di politica
Lui faceva
Faceva un attività normale poi alla sera si dedicava all'attività
Politica
Per non parlare dell'assemblea costituente presidente all'assemblea costituente
Per non parlare del fatto che è stato presidente della Repubblica per non dire che è morto trent'anni fa e quest'anno sarebbero i cento vent'anni
Da quando è nato si è fatto una manifestazione al Senato della Repubblica ma nella sua città Torino non è stato fatto un nulla per ricordare Giuseppe sarà negata perché questo perché la scissione di Palazzo Barberini continua a dare fastidio perché la scissione di Palazzo Barberini
Con cui Saragat ha contribuito a salvare la democrazia italiana
Se noi vogliamo vederla in termini s'torio grafici e non ideologici quella scelta insieme alla scelta dj Gasperi è stata fondamentale per salvare la democrazia occidentale che era alternativa
All'ostaggio Nismo perché
Se noi vogliamo ricondurre le cose a come erano il Partito comunista italiano era legato a triplo filo con l'Unione Sovietica distinta ali quindi non c'era un'alternativa ecco contemplata nell'ambito della democrazia italiana
E poi un'altra figura dimenticata
Il Garosci
Della resistenza dell'antifascismo
Quello che commemora Gobetti all'indomani della sua morte all'università e poi sceglie l'esilio e poi sceglie la guerra di Spagna e poi sceglie nel quarantatré tre di farsi paracadutare a Roma
Forse lo ricorderete
Che nella storia si parla anche di quelli che si sono rifugiati
Al nel Vaticano nei conventi
Parlo di antifascisti che si sono rifugiati non hanno combattuto hanno aspettato la liberazione di Roma e Garosci no viale Garosci viveva negli Stati Uniti
Poteva starsene negli Stati Uniti
Si è fatto paracadutare su Roma ma Garosci e l'esempio di che cosa di un socialismo anticomunista di un antifascismo anticomunista
E per queste o che altro non è stato ricordato nel centenario della nascita e per questo che persino Ameano alla sua città
Il suo
Paese anzi
Io sono andato a ricordare Benedetto Croce nel la
Tu due anni fa a me Anna
E ho detto alla sindaca
Anzi a me piace il sindaco
Ah sessuato
Al sindaco di Meana ho letto ma guarda che bisognerebbe ricordare Aldo perché e in me Annese
Per eccellenza e la figura di Meana più importante Croce andò in vacanza per un periodo x lei mi dicessi senz'altro lo facciamo non l'abbiamo
Parto questo socialismo italiano
Va ricordato perché ha rappresentato qualcosa di importante non solo quello sia ben chiaro perché io se dovessi guardare
Ad esempio in un libro futuro eventuale io metterei altri socialisti che nella storia italiana hanno rappresentato qualcosa di importante
E poi
Vorrei evidenziare i cattolici che io ho messo nel libero
Perché
Sono sì dei cattolici che avevano una sensibilità particolare non erano integralisti amavano un atteggiamento di laicità ma erano anche profondamente cattolici profondamente credenti Salvo uno che
Fini addirittura
Ridotto allo stato laicale
Ma parliamo dei cattolici cattolici
Il Fusi quello a cui hanno dedicato quell'orribile
Piazzale che che che farebbe inorridire Valdo Lollo fare lo farebbe rientrare nell'altro tromba se vedesse quello Stella quella schifezza di piazzale
Valdo era
Sì io uno che leggeva il Mondo di Pannunzio uno che si è che si iscrisse al Centro Pannunzio tra il primissimi soci
Ma era anche uno che andava a messa tutte le domeniche a Santa Cristina
Ascoltavano la Messa di don Franco però ad otto monsignore poi rettore del Santuario della Consolata e finita la Messa andava in sacrestia discutere condominio per addotto la predica che aveva appena ascoltato quindi era un laico in questo senso
Che non accettava in maniera
Pedissequa i discorsi che ascoltava ma si è un altro grande
Cattolico giurista sommo Giovanni commosso Giovanni Conso che è stato un maestro
Della nostra università è stato un giurista di livello davvero
Ineguagliabile
Non sono moltissimi i giuristi della facoltà torinese
Io sono così anticonformista
Che aggiungo che Marion Lara per me è stato un grande professore e giurista dell'Università torinese checché ne abbiano scritto e checché ne abbiano
Detto
Pizza amandolo io nell'altro libro pubblicato una Lettera di Arturo Carlo Jemolo
A Dallara quando era inquisito dai magistrati
Bisognerebbe leggere quella lettera di un uomo austero e severo com'era Jemolo
E che esprimeva all'arto tale solidarietà di giurista da un lato i di galantuomo dall'altro nei confronti di allarme
Anche
Il mio a ministro
Giovanni Conso
Ha avuto dei momenti difficili
Lo hanno accusato di cosa che lui non ha fatto ossea fatte la responsabilità di altri nome di Giovanni Conso
Parlo del quarantuno due bis
Come ministro della giustizia
Son cose che quando è mancato sono venute fuori sui giornali nessuno ha parlato del giurista insigne del presidente dalla Corte costituzionale
Di tantissimi incarichi importanti che Luís ha esercitato no si sono accaniti tutti
Contro Giovanni Conso ministro bella giustizia
E poi qui io cito
Una figura forse sconosciuto ai più almeno nella formulazione
Ufficiale che se scritta qua Giovanni Franzoni
Tomba Franzoni
L'abate di San Paolo
A Roma
Che
Tesi e delle battaglie all'insegna della laicità io l'ho conosciuto in quell'occasione è Marco Pannella che me lo ha fatto conoscere siamo andati a cena una sera don Franzoni Marco Pannella e il sottoscritto
Prima di un discorso a sostegno della battaglia
Divorzista del settantaquattro certo che l'abate di San Paolo
Con dignità
Vescovile
Padre conciliare
Che aveva fatto parte
Dei
Altri appunto del Concilio Vaticano secondo prendesse a determinate posizioni
Che però
Con bussola mento in certi ambiti
Dom Franzoni però Fini
Molto oltre
Dal divorzio che era una battaglia di civiltà che chiunque credente rispettoso delle idee degli altri non poteva non condividere pur non pur scegliendo di nonché usufruire del divorzio se ma poi fece la battaglia per la centonovantaquattro che certamente lo poneva in rotta di collisione con la Chiesa ma poi soprattutto ecco io e qui il punto che io metto in evidenza modo maggiore
Cioè don Franzoni sia piatti
Sul partito comunista italiano
E non ebbe segnali di ravvedimento neanche dopo la caduta del muro di Berlino la cosa incredibile è questa
Quest'uomo ribelle verso la disciplina ecclesiastica il Perini de accada verde i gesuiti Luís non lo tollerava
Però sotto il profilo ideologico rimani rimase appiattito su quelle posizioni
Filo comuniste
Si può dire fino alla fine testo certo non depone
Favorevolmente da come la vedo io la faccenda ma nel suo complesso certo don Franzoni è stato una figura importante
E non mi vengano a dire perché io dalla in conclusione della capitolo su Don Franzoni non mi vengano a dire che indomito
Giallo di Genova sono degli grandi esempi perché don Gallo fece dalla scelta perché la morose ma di propaganda di di immagine questo Dom Franzoni subì
Subì la riduzione allo stato laicale nel silenzio più assoluto
Nel silenzio più assoluto
Non ci furono polemiche ecco noi oggi noi non certo io molti esaltano o don Gallo o altri personaggi di quel genere io lecito anche uno torinese ma non mi piace citarlo qua in questa occasione
Ecco i questo Don Franzoni è completamente
Dimenticato
E poi c'è
Corra per guastare eventualmente un po'il lavoro che hanno fatto ambedue nell'elogiare il mio libro
Di dire direi io citerei Albertazzi
Albertazzi perché io ho messo Albertazzi
Da un lato anche perché lo conosce
Ceduto l'ho un po'frequentato
Soprattutto Anna
Proclemer io ho frequentato perché
Era stata la moglie di vitaliano Brancati quindi legata al mondo di Pannunzio anche se lei diceva che questi questi intellettuali del mondo l'annoiava o non mortalmente in via
Veneto quando si ritrovavano al Caffé erano intollerabili questi erano di un anno io sita mortale ma
Ecco io ho avuto occasione essenzialmente di conoscere Albertazzi perché è un professore di storia del teatro
Torinese di quell'epoca
Me lo aveva anche presentato
E poi abbiamo avuto avuto la possibilità di incontrarsi in più occasioni
Ecco io il titolo che ho che ho messo mano si rivedrà di nuovo più
E
Il il grande attore che era stato un ragazzo di Salò ho usato la espressione di Violante il ragazzo dissipata disse allo e mettono in evidenza come
Albertazzi che poi fece scelte politiche dicendo diverso addirittura fu candidato nel Partito radicale di
PON di di Pannella
Non aveva però mai rinnegato questa scelta
Non è il Dario Fo Ochecche che vuol far passare che lui era un infiltrato
No
Non cerca di cambiare le carte in tra in tavola
Non rinnega il suo passato o se vogliamo lo rinnega
Con altre scelte ma non vuole cancellare un vuole sì bianco khettara ecco quella sua pagina di giovinezza in cui c'è l'arresto aveva salvato anche oltre dieci e ebrei
Io lo metto anche perché racconto
Che Mario Soldati col quale chi mi conosce si sa che io ho intrattenuto una lunga amicizia Mario Soldati
Quando ci fu qualcuno che propose
Di conferire al grande attore Albertazzi
Considerate che per le Olimpiadi del due mila e sei a Torino venne invitato Albertazzi a leggere incanto tali
Crescono in occasione dell'inaugurazione ufficiale delle Olimpiadi
Mario Soldati non vuole neppur sentire l'ipotesi di conferire un premio ad Albertazzi perché come scrivo io
Quello è stato un fascista chiuso basta non si deve ma non è neanche concepibile
Quella hip
Porte si
Ovviamente io Oro ho rispettato scopro scrupolosamente anche perché soldati
Non era uno che sin puntava annovera un presidenzialista non pur essendo il presidente del Centro Pannunzio non ha mai avuto degli atteggiamenti
Ostativi verso una scelta o o un'altra ha sempre garantito la dialettica più ampia di opinione su quello si è impuntato
Furiosamente furiosamente alzando il bastone dicendo non è una cosa intollerabile
Ecco
Io pur citando l'episodio di di di soldati io l'ho messo lì perché perché è un grande artista italiano
Non ci sono tantissimi artisti italiani incerto il Dario Fo che ha avuto il Nobel
Non può essere paragonato
A
Albertazzi o almeno
Per me non può essere Cocco confrontato a parità di giovinezza e di esperienze giovanili
Che poi non hanno una grande incidenza ci sarebbero tantissime altre faccende io credo di avervi già annoiato
Abbastanza
Forse meriterebbe almeno un cenno Umberto Agnelli perché Umberto Agnelli è stato schiacciato involontariamente dalla figura del fratello Giovanni Agnelli
E stato alla ha dovuto una una una una
Personalità così così evidenziata anche dai giornali dalle televisioni dalla da dai suoi dal suo ruolo internazionale che Umberto Agnelli è stato è stato fortemente penalizzato
Io ho conosciuto molto superficialmente
Giovanni anni Agnelli
Quindi non non mi sarei mai permesso di di scriverle
Perché le occasioni sono state non significativa invece con Umberto Agnelli ho avuto più occasioni di incontro
Sicuramente se non fosse mancato avrebbe avuto un ruolo importante nel salvataggio della FIAT
Di cui lui aveva assunto la presidenza
Voi considerate che la scelta di quello che ha salvato poiché la FIAT è stata di Umberto Agnelli è stato il primo anzi ha voluto addirittura
Quando ormai stava morendo che i più stretti collaboratori
Chiamassero appunto il salvatore della FIAT in FIAT
Quindi una lungimiranza non di poco conto e insieme a Umberto Agnelli il ricordo suo figlio
Giovannino che davvero avrebbe rappresentato la continuità della famiglia Agnelli e lo e lo ricordo con un giudizio bellissimo che ne ha dato Veltroni Veltroni intrattenne con Giovannino una Corviale amicizia
Ne ha scritto un profilo straordinario e io ho voluto stralciare una parte per ricordare anche lui non so se è libero valga la pena dalla vostra attenzione io ho cercato di scriverlo
Con lo spirito che
Mi è stato riconosciuto dai presentatori e che mi è stato anche riconosciuto in qualche altro presentazione che ho che ho fatto
In altre circostanze cioè con uno spirito di indipendenza
Io non mi riconosco in nessuna per dirla in modo semplificato con frase vanno al Rizzante in nessuna scuola di pensiero
Io cerco di ragionare con il mio cervello diceva soldati bisogna essere i titolari del proprio cervello io magari sbagliando perché poi quando uno
Non
Non si sorregge magari adeguatamente
Con il confronto e e lo so contro di opinioni magari può sbagliare ma
Ecco io oppure scelto l'indipendenza di giudizio io sono e mi ritengo un cane sciolto ultima osservazione che non ha nulla a che vedere ripartisse
Con
Un opera che
Non dico a pretese storiografica perché si eccessivo
A una qualche ambizione di ricostruire qualche ritratto di figura di una qualche importanza
Ecco certamente quando io l'ho scritto
Questo libro non pensavo al decadimento dell'Italia di oggi non lo pensavo non me lo auguravo soprattutto ma non ce l'avevo neppure in mente
Certo come diceva Gianni Oliva in precedenza
Io credo che se noi ci rifacciamo all'Italia di oggi
E la proiettiamo tra cinquant'anni il problema a me non si pone perché io nel caso sopravvive insidie avrai un attacco tale da sia pronto combino quindi quindi se non dal
Da
Da funerale anzi sicuro sicuramente più dal il funerale che non da da
Da rinchiude le ecco per la l'Alzheimer ecco per cui io non sono in chiara per per scrivere
La Grande Italia tra cinquant'anni macchinisti si trovasse
A scrivere o a tentare di scrivere fra cinquant'anni credo che davvero si troverebbe in difficoltà non chiudiamo tarocco una parola
Di totale pessimismo perché oggi e così
La storia imprevedibile
La storia è imprevedibile e quindi noi non possiamo sapere cosacca tratta da dieci anni non possiamo sapere cosa accadrà atterra vent'anni non possiamo neppure pensare cosa accadrà a tratti trent'anni c'è chi ha detto che un certo regime Tour avrà per trent'anni lasciamo passare trent'anni siamo sempre lei cinquanta a cui Oliva faceva riferimento per cui cerchiamo di essere ottimisti di guardare avanti
Io credo che come l'Italia ha avuto dei periodi negativi nella sua storia precedente
Perché non è tutta positiva la storia italiana dal mille ottocentosessantuno in poi ci sono stati dei periodi anche profondamente
Negativi al di là del Ventennio perché non bisogna focalizzarsi solo sul ventennio
Nella storia italiana ci sono state figure importanti figure significative e anche figura non importanti non so un Depretis L'inventore del trasformismo
Io non lo vedrei come una figura particolarmente emblematica di una grande Italia ecco cito quello un Crispi io non lo vedrai
Come un esempio di grande Italia la la voleva Crespi la grand'Italia ma
Poi è stato fermato ha attuato e e non ha combinato
Praticamente nullo
Non nulla quindi no non siamo pessimisti sul futuro dell'Italia cerchiamo di guardare anzi il congresso di ottimismo
Superando la situazione in cui ci troviamo che certo certo e non voglio fare un discorso contingente di carattere politico in questa sede perché sarebbe del tutto inopportuno
Ma certo oggi
Vedere una grande Italia che stacca crescendo
E quasi impossibile anzi per me è impossibile mettiamo un quasi per considerare che si possono essere opinioni differenti vi ringrazio per l'attenzione e vi chiedo scusa sì ho chiacchierato eccessiva
Allora grassa per Franco per questo pare descritti libera anche per averlo presentato in un modo così diffuso sono delle domande
Obiezione
Non come il signore che
Nell'aula magna dell'Università in occasione della prima presentazione del del libro precedente
Affinché atto perché e stato pertanto vero un episodio
Incredibile no c'è questo tizio si era preparato una filippica contro soldati e Norberto Bobbio non aveva neppure a Taranto il libero perché il libro era uscito
Era uscito un giorno prima della presentazione quindi non poteva neppure averlo visto ma ha offeso
In quell'aula mania così legata e a Bobbio e assoldati per tra tanti motivi
Ha offeso ambedue e poi è stato bloccato perché abilità aveva una serie di di
Il olii costruiti pervenire agli a offenderli
Quindi e quindi
Ma se ci sono delle obiezioni dell'obiezione perché
Non è che quello che abbiamo
Ascoltato questo sia sia tutto accettabilissimo si possono esserlo del obiezioni per cui ecco io
Posso anzi imparare perché del libro precedente io ho fatto circa cinquanta presentazioni
Un po'in tutta i taglia
In via sicuro che nella seconda edizione del libro che uscita quest'anno
Di figure dell'Italia civile io qua era ho inserito del
Che correttivi o delle integrazioni
Che mi sono state suggerite proprio
Da persone che hanno partecipato alle presentazioni o da gente che ha letto il libro e mi ha scritto una mail magari obiettando dicendo consigliando
Quindi quel queste presentazioni non hanno il valore di promuovere Illy libero hanno anche un valore per sottoporlo al giudizio critico che poi
E lo scopo per cui
Bisogna scrivere se vissuto avere l'umiltà di sottoporsi al giudizio delle persone
Ringraziamo
Va e vieni
La serietà la la
La consistenza dei suoi discorsi e soprattutto per la sua autonomia un personaggio straordinario lentamente
Lui è abbraccia da una parte i grandi politici e dall'altra i grandi e lì e diciamo così intellettuali
Egli mette insieme in qualche modo va bene e trovano una una sintesi straordinaria
Va bene e ancora anch'io di non essere d'accordo con tutti anzi direi che sceglie molto precisamente un autore rispetto un altro
Per dire uno che lentamente se n'è andato poco tempo fa no riguarda Ramella uno forse non è un personaggio di livello nazionale però una bella figura che ha avuto un ruolo importante no femmina Sempre sostenuto Tirelli avvenne io sono contento di avere
Lavorato al Pannunzio almeno per venti venticinque anni va bene sui grandi autori
Trenta quaranta grandi autori sono stati illustrati in questa
Se perché Pannunzio
E lui è certamente alieni a sollecitato queste mie osservazioni le ha accettate non era d'accordo con il cento per cento è ovvio no quindi una era bravo per essere autonomo e nello stesso tempo originale insomma
La ringrazio
Grazie
Altri prego
Io invece vorrei chiedere
Partendo dalla metà da una metafora di Isaac Newton
Un po'per mia curiosità e forse anche perché sanno appartengo ad una generazione
Un po'più spinta sulla controcultura pure
Considerando la differenza tra conformismo anticonformismo
Isaac Newton il cinque febbraio del mille seicento settantacinque scrive ad un suo amico
E dice
Sì ho visto così avanti
E perché ero in piedi sulle spalle dei giganti
Beh sarà molto affascinato di tanti grandi europei
Dei nostri italiani
Chi più di di tutti
Si è saputo mettere sulle spalle dei giganti
E guardare quindi Emilia grazie
C'era un altro domani le raccogliamo e poi Franco risponde a tutti
No allora
Io immagino che lei intenda che io risponda su questi perso personaggi
Stavo guardando ma credo che un giudizio
E qui vibrato
Posso venir fuori
Citando
Rita levi Montalcini
Per che gli scienziati
Più di ogni altro
Cercano di guardare al passato
Alla scienza del passato per proiettarsi nella scienza del futuro
Se noi parliamo di personaggi
Politici o comunque di professore di intellettuali di
Diventa un giudizio soggettivo
Che può essere anche
Controbattuto contro acidità
Io credo di questi personaggi che che io ho ho citato io metterei il due scienziati cioè quella più conosciuta che il che la Montalcini che sicuramente
Affatto tesoro del dell'esperienza degli scienziati precedente
E Giancarlo Vitte che tu hai citato e che per penso la maggioranza delle persone tre son qua non lo abbiamo mai conosciuto debbo confessarmi
Che io l'ho conosciuto per una ragione perché io non sono fisico io ricordo che all'esame di maturità scientifica rinati maturità classica
Ecco
Noi portavamo
Tutte le materie
In fisica feci una figura barbina proprio che che che sotto il sei decisamente sotto il saio poi fecero una media con altre materie riuscire passare ma ma ma ma
Di fisica proprio zero di di di di di DDT
Scienze non parliamone per cui sono la negazione completa ma io ho conosciuto Giancarlo Witt per una ragione banale
Lui abitava in via Maria vittoria trentacinque
Dove assente il Centro Pannunzio
E il portinaio di allora
Avendo capito che io mi occupavo di cultura e sapendo che questo era un c'è la bara professore universitario accademico dei Lincei
Che aveva insegnato nelle più prestigiose università americane e anche alla Scuola Normale di
Pisa quindi
Che chi era la più prestigiosa del università italiane
Sia messo in contatto ci ha presentati e poi c'era una un motivo per cui per cui per cui abbiamo subito stretto dei rapporti perché questo Giancarlo ricche
Era il figlio di Barbara alla somma cioè quella figura di antifascista torinese legata a Benedetto Croce
Che ha avuto un suo ruolo abbastanza significativo non si può dire
Non si poteva mettere la LAM la madre qua non si poteva io l'ho citata la madre non si poteva perché non è una figura
Di rilievo di rilievo
Ma questa questo rapporto
Con Barbara alla son che era morto nel mille novecento e il sessantotto quindi io avevo avuto anche sia pure in extremis la possibilità di incontrarla
Ecco specie esotiche io ignoro altissimo di
Fisica stabilì un rapporto di amicizia con il vecchio professore pick
E poi glielo ricordo e chiudo
Dicendo che nella stanza
Attigua al reparto pensionante sia dell'ospedale le Molinette dove mio padre ricoverato in gravissime condizioni
Non Moro morì Giancarlo with nella stanza a fianco io ebbi modo ancora Bini
Parlargli di incontrarlo proprio negli ultimi Sonni della sua vita che coincideva comunque
Il periodo lunghissimo per periodo di un'estate in cui mio padre
Era ricoverato
Lì
Quell'ospedale e quindi ho avuto proprio la possibilità di condividere con lui
Anche le ultime giornate della sua vita
Vi confesso che non mi ha mai parlato di fisica non mi ha mai parlato delle sue ricerche delle sue cose abbiamo sempre parlato di di tutt'altro
Anche di cose piacevoli che non c'entravano Alcor Burton Barbara alla son che non c'entravano con l'antifascismo che non c'entravano con nulla
Ecco
Era una persona con cui si poteva discorrere
Credo che altri grandi scienziati
Abbiano avuto le stesse qualità su cioè si trattava di persone normali con le quali potevi parlare anche non so ricordo e chiudo una volta mi parlò mi disse qui attorno a via Maria vittoria
Non si trova una panetteria che abbia dei grissini decenti ecco questo era Giancarlo Vic
Grazie
Una delle cose che credo di aver imparato e che i grandi personaggi sono persone normali
Spesso sono i finti grandi personaggi che sono persone non normali detto questo grazie a Gianfranco per aver scritto questo libro
Pierfranco prestito questo libro credo ci sia la possibilità forse di farne ancora un altro ci sono ancora dei personaggi da ripercorrere nel nel qual caso sicura nel qual caso sicuramente una pagina la devi dedicare a Giovanni era quella che è stato ricordato perché è vero che non è un personaggio nazionale ma è anche vero che bisogna valorizzare i personaggi locali pensavo che questi tuoi libri dovrebbero essere mandate all'ufficio toponomastica del Comune
Perché molti di loro hanno delle strade dei libri luoghi pubblici titolati altri no che forse sarebbe una una miniera importanti per quanto riguarda il presente ora attesa ha ragione Pier Franco non essere del tutto pessimista perché una delle cose che ci insegna il presente perché se anche purché sempre più breve tutto dura pochissimo quindi anche le ombre speriamo che non durino molto
E però nel frattempo per parafrasare ignoto
Saliamo sulle spalle di Salvini di Di Maio di Renzi è Che facciamo attenzione a cosa vediamo fidiamoci più di cosa vediamo noi grazie i librai in vendita al fondo arrivederci