Dichiarazioni del Ministro per gli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi a margine della Assemblea Generale dell'ONU

è avvenuto a luglio grazie anche a voi Bernard ritrovati cominciamo dalla Libia ministro diciamo da speranze realistiche dalle riunioni di oggi e in genere dalla settimana e la Libia per cui una tutte le grandi priorità della nostra politica estera l'abbiamo di fronte a duecento miglia marine
Dalle nostre coste è un paese ancora in una fase di instabilità e noi abbiamo come obiettivo principale è quello di favorire il processo politico che porti a una stabilizzazione in Libia penso stiamo dialogando con tutte le parti per questo stiamo pensando a organizzare una conferenza che rilanci al meglio questo processo di stabilizzazione
Dai colloqui di oggi
Per ora non vi è nessun tipo di grande novità però in questi giorni avremo modo di avere ulteriori conversazione di conseguenza di lavorare verso l'obiettivo diciotto dico ministro all'ONU lei incontrerà il commissario per i diritti umani nasce lei essi arrivederci perché dopo questa insomma questo dopo il discorso ci sono state un po'di terra Girola incontro nell'ambito tra l'altro che sa per iniziativa sulla pena di morte sui diritti che vede coinvolta anche Emma Bonino e e di conseguenza penso che sia proprio il luogo ideale per chiarirsi su queste diciamo così accuse che sono state sollevate nei confronti del nostro Paese riteniamo ingiusta peraltro non eravamo gli unici a essere oggetto di queste rilievi e e non è la prima volta che vengono effettuate del visite di valutazione sul rispetto dei diritti umani nel nostro Paese cosa che ha sempre
Portato poi ad esiti che non hanno eccepito nulla per cui siamo assolutamente fiduciosi che avvenga anche in questo caso cioè la manovra economica
Cinque sette sette grazie sarà purtroppo importante un tema che Italia porterà anche perché
Attendibile
Ormai commenta rispetto a queste
Del decreto sicurezza era una delle degli annunci che erano stati fatti a livello di governo
Oggi è stato adottato naturalmente essendo io qui non ero presente nel consiglio dei ministri conseguenza no no rilievi specifici sull'andamento della riunione per noi le migrazioni restano anche questa una delle grandi priorità una delle preoccupazioni maggiori forse la maggiore in molti sondaggi di opinione per i nostri concittadini noi pensiamo che questa questione migrazioni sia una questione che tutto senza enfasi epocale obiettivamente abbiamo spostamenti da molte parti del mondo verso altre parti del mondo ovunque quelli che ci toccano più da vicino sono quelle che attraversano il Mediterraneo particolarmente ragga centrale quindi provenienza proprio dalla Lippi ha e di conseguenza noi pensiamo che questa sia una questione che ci tocca in maniera immediata ma che non dovrebbe riguardare solo in Italia
Queste persone cercano l'Europa non cercano l'isola greca l'isola italiana la costa italiana spagnola o greca sono persone che stanno cercando e rifugio in Europa se hanno diritto d'asilo sono persone che stanno cercando una vita migliore per loro in Europa se sono pigra Chieti economici è una questione estremamente complessa che va affrontata tutta la sua
Variegata catena a cominciare dai Paesi da cui partono queste persone verso le quali bisogna fare molti più investimenti lo abbiamo detto la settimana scorsa nell'incontro commissario al bilancio della Commissione europea
Bisogna stanziare molti più fondi se si vuol parlare seriamente di interventi decisivi europee in Africa questa idea di piano Marshall evocativo ma dobbiamo ricordarci che il Piano Marshall doveva risorse estremamente ingenti oggi l'unione europea deve fare attualmente molto di più e poi questo serve ad affrontare il problema la sorgente non solo alla foce
Perché se noi lo affrontiamo solo quando gli abbiamo di fronte alle nostre coste partenza rischio naufragi nel Mediterraneo affrontiamo solo una parte del problema rispetto a questo la nostra proposta in Europa e ripetuta ultra sintesi e che le persone a rischio di naufragio vanno naturalmente salvate queste persone vanno anche immediatamente soccorse e dunque accolte in Europa ma quando diciamo in Europa vuol dire in Europa non possiamo per far sì che ci sia la geografia o le rotte decise dai trafficanti di esseri umani a decidere qual è il paese di primo ingresso in Europa per giunta questa nozione di paese di primo ingresso non è solo una nozione materiale e anche una nozione giuridica a cui si collegano poi degli oneri
Molto rilevanti che noi riteniamo che debbano invece essere condivisi per cui secondo noi già al momento perde il primo arrivo in Europa dovrebbe esserci una distribuzione di queste persone tenendo conto anche dei loro disperata delle possibilità che esistono tra i vari paesi europei e a valle di questo effettuare tutte le verifiche che le regole europee in particolare quelle di Dublino che tutti abbiamo imparato
Più o meno a conoscere si potranno poi applicare quindi questo è un punto essenziale per noi su cui ancora non c'è accordo a livello europeo messo cioè la manovra economica fondamentale in preparazione come valuta la discussione all'interno del governo la discussione buona adesso vediamo gli esiti augurandoci che siano altrettanto buoni della discussione la discussione si è svolta in un clima
Estremamente positivo il contributivo dove tutti hanno potuto far presente ai vari elementi sia
Si ritiene che si debba fare qualche cosa di più consenso Sirchia ritiene che si debba fare qualcosa di più che un altro senso
L'idea e di fare una manovra vocata a favorire la crescita del Paese il grande problema del nostro Paese suggerisce l'economia e la crescita
La crescita è fondamentale perché se c'è crescita noi cambiamo anche i dati rispetto ai quali viene poi misurato l'ammontare in percentuale sia dell'indebitamento annuale cosiddetto deficit sia dello stock del debito pubblico
Quindi il debito pubblico complessivo se il Paese cresce aumenta il suo prodotto interno lordo anche queste cifre diminuiscono di conseguenza Obiettivo comunque di mantenere una traiettoria discendente del debito
Sicuramente ha già confermato listelli almeno
Però giocando sempre discograficamente però lei protezione cari colleghi che integra Anna Natalia nelle ormai visibilmente
Il privilegio di dare i numeri al ministro dell'economia
Glielo lascio con grande devozione per il suo lavoro
Per quanto riguarda alla difesa in Europa della posizione che sarà decisa dal governo ovviamente con il ministro degli esteri sono assolutamente pronto penso di poter contare anche sull'aiuto del ministro più propriamente dedicato alle pressioni europee il ministro Savona
La flessibilità è un vecchio totem alla flessibilità non è una novità la flessibilità sta scritta fin dalle regole
Del degli anni invece identificate come anni dell'austerità la flessibilità è scritta già nelle regole adottate nell'autunno del due mila undici
Confermata nelle regole adottate nel due mila e dodici
è stata ampiamente utilizzata dal nostro paese anche dai governi precedenti
E naturalmente anche quest'anno una questione aperta ma la versione normale fisiologica la dialettica con gli altri Stati
E con le istituzioni europee quello che è importante utilizzarla bene questa flessibilità cioè se ci sono dei margini di deficit indispensabili non dobbiamo mai dimenticarci che questo deficit significa fare parzialmente dei nuovi debiti
E questi nuovi debiti devono essere utilizzati nel modo migliore così come qualunque
Madre o padre di famiglia farebbe se fa dei debiti per la famiglia lo fa per migliorarne le condizioni e non semplicemente per aggravare la situazione debitoria sinistra tornando rapporti per la probabile Sonia
Senza minacce al ministero dell'economia
Mai sollevabile minacce al ministero dell'economia da parte di nessuno
Sulla spiaggia
Prego c'è naturalmente l'audio del portavoce del premier chiamasse cercando grazie alle azioni comincerà le limiti chi parla poi risponde di quanto dice ma comunque non ci sono mai state situazione di questo genere nell'ambito delle riunioni di governo finestre sui rapporti sulla Libia lire porti come loro che rapporti con la Francia rapporti con la Francia in Libia sono animati credo da parte di entrambe da uno spirito di arrivare a questo obiettivo della stabilizzazione dopodiché naturalmente noi abbiamo riunioni ci neanche comunali in corso in questo momento è dove però pare mercoledì a colazione colazione di lavoro il ministro francese che ho visto svariate altre volte dobbiamo coordinare al meglio gli sforzi permetto di dire che anche la Libia dovrebbe essere oggetto di un'attenzione più attiva da parte dell'Unione europea nel suo insieme non è una faccenda
Franco italiana o italo francese non è nemmeno una questione di rivalità economiche tra aziende italiane aziende francese questione che dovrebbe essere di obiettivo comune dell'Europa
Alle un'area stabile di fronte alle proprie coste in un'area a rischio di instabilità oltre che un nostro dovere verso il popolo libico lì magari noi come Italia
Le ragioni storiche tutti conosciamo sentiamo questo dovere in maniera maggiore forse di altre ministro e il presidente Trump domani terrà il discorso all'Assemblea generale
L'anno scorso è stato un discorso che ha fatto tremare il Palazzo di Vetro
L'Italia cosa si aspetta dal presidente Trump in questo discorso ci sono dei temi a cui l'Italia tiene in particolar modo
E non so se l'anno scorso ha fatto tremare io non c'ero quest'anno ci sono spera tre minuti tra l'altro perché sei l'incolumità generale
No ma a parte le battute io credo che sia una fase importante per le Nazioni Unite la partecipazione ad altissimo livello provvisto già oggi vecchie che aumenterà ancora in vista della seduta apertura sembra RAI domani lo prova questi fori internazionali sono spesso tardi o per scontati o sottovalutati in realtà sono essenziali sesta scissi parla qui non si litiga altrove e quanto più si parla qui quanto meno si litiga altrove ora noi siamo come Italia un Paese e alla pace
Nella sua vocazione e nel suo dettato costituzionale non dimentichiamolo mai noi rifiutiamo la guerra come metodo di riso Simone delle controversie internazionali per cui di fuori che stimolano il dialogo e la pace sono per noi fori naturale siamo anche un Paese a vocazione Monti a lista vocazione esportatrice laddove il nostro prodotto interno lordo e la nostra industria tira meglio dal punto di vista economico e proprio sulle esportazioni perché abbiamo interesse a un mondo di pace un mondo aperto un mondo senza darsi un mondo senza sanzioni e di ritrovare quella fase migliore della convivenza multinazionale multilaterale nella quale noi abbiamo sempre avuto come popolo italiano come l'economia italiana dei grandi vantaggi
Grazie grazie a tutti sanzionatoria verrebbe alterato professore e non lo dico lo stesso con gli altri sono firmate rimangono vivere prego Carlo scusate