A che punto è la notte?

Buongiorno Buongiorno a che punto è la notte buongiorno da Roberto Sommella Napoleone Bonaparte un giorno in una celeberrima e non impossibile intervista ha detto disse la fatalità la politica ecco la fatalità sembra incredibile ma siamo ancora ad un bivio come ai tempi del Risorgimento in attesa di un destino che rischiamo di subire scegliere tra Austria Ungheria e Francia se una parte leghista del governo sembra pericolosamente affascinata dalle riviste dalle sirene nazionaliste dei paesi del blocco del centrodestra
L'intero esecutivo si fa trascinare in uno scontro con i padri dell'Illuminismo polemizzando con Emanuel macro sui pure importanti principi dell'accoglienza che il presidente transalpino sembra interpretare a senso unico
L'Europa è però troppo antica per cercare di capire la con la cronaca degli esecutivi del momento nel nostro DNA scorre un fiume di storia passione tragedie
Che ci fanno diversi nell'unità dei tempi in cui alcuni Paesi un tempo in guerra ha deciso di mettere in comune l'acciaio con cui forgiano le armi per uccidersi a vicenda poiché nel sessantotto tutto cambio condizionando la vita l'arte la cultura il destino dell'Est e dell'Ovest
Lo spunto per capire i possibili sviluppi dell'incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orbán ha ora che ci si avvicina la scelta decisiva dei candidati per il prossimo
Per la prossima Commissione europea nel maggio del due mila diciannove ce lo sport ce l'ha da e ne abbiamo già parlato a volte la letteratura
In un articolo pubblicato nell'ormai lontano
Mille novecentottantatré dalla rivista debba con il titolo un Occidente sotto sequestro o la tragedia dell'Europa centrale Milan Kundera insorge contro la divisione artificiale che va tagliato in due il continente de portando all'Est in mosaico delle piccole nazioni centro europee
Situato geograficamente al centro culturalmente in Occidente politicamente a destra
Col risultato di proiettarli fuori dalla stessa storia dalla loro storia e spiega quello che sta accadendo i nostri tempi
L'Europa nata nel mille centocinquantasette il centro delle contraddizioni secondo Kundera piuttosto che il bimba anche
Dell'Unione europea non è più un impero in via di consolidamento e di unificazione neppure quella struttura federale chiamato ad assorbire progressivamente gli Stati che la compongono
Auspicato da Altiero Spinelli il cui anniversario della morte
è appena stato festeggiato
Il trentuno agosto scorso ma una zona rossa ove si scontrano due modi di concepire la Società quello nei imperiale di Bruxelles per chi evidentemente contrario che si concretizzano in una nell'unificazione forzata
Nell'armonizzazione teutonica delle norme l'imposizione delle stesse e quello rivoluzionario di frenesia prima ancora di tutti quei popoli che si erano sollevati contro ogni volontà di dominio di assimilazione con vero spirito europeista
La rivolta ungherese del cinquantasei la primavera di Praga l'occupazione della Cecoslovacchia nel sessantotto gli innumerevoli molti polacchi
Fino a Solidarnosc ieri preludi del crollo finale del sistema sovietico sono così diventate oggi l'asse attorno al quale è nato il criticismo sopranista del Gruppo di Visegrad che tanto piace atti del governo italiano
Attrazione Salvini Di Maio questi momenti storici punendo i Paesi del Patto di Varsavia quelli dell'Alleanza atlantica
Hanno costituito l'Europa molto più dei suoi trattati che invece hanno costruito che è costituito a tavolino l'Unione europea e quella che appare come l'insostenibile leggerezza dell'integrazione comunitaria
Ci presti questo gioco di parole Milan Kundera al centro dell'azione demolitrice del premier magiaro nasce da ribellioni lontane rimaste però
Proprio nel tessuto di quei popoli strette tra i tedeschi da una parte i russi dall'altra queste nazioni dimenticate dalla carta geografica hanno speso mille energie nella lotta alla loro sopravvivenza e per la loro sopravvivenza contrastando
In oltre cento anni l'Impero Austroungarico le invasioni di Hitler il gioco di stare in e oggi si sentono assorbite
Da un nuovo Moloch cui linee di diversità che tanto gli ricorda le vecchie missioni che evidentemente paesi come la Francia non hanno vissuto se mai combattuto sin dai tempi di Napoleone
Possiamo dire sinceramente che sentiamo anche noi italiani come oppressiva la partecipazione europea
Non avendo vissuto per decenni nel cuore di tenebra sovietico e avendo invece contribuito con Parigi e Berlino a verificarla nazionalismo lo strano con basi politiche ed economiche opposte per dirne una a Budapest in casta
Oltre tre miliardi netti dall'UE più o meno quelli che invece versa in più Roma ha qualcosa in comune con quello dei Paesi dell'ex impero di Francesco Giuseppe ovviamente no
Ma se vogliamo davvero salire sul carro di Visegrad dobbiamo quindi essere consapevoli che potrebbe essere armato è senza ritorno e che da quel mondo ci siamo affrancati per la verità centosessanta anni fa non ci siamo invece affrancati e forse non ci ha franche Remo mai dalla Francia
Il paese che ci ha aiutato a diventare indipendenti che col pensiero di Rousseau Voltaire e Diderot ha fissato comuni universali le garanzie di conoscenze rispetto dei diritti umani certo bisogna anche ammetterlo si sta riprendendo tutto con gli interessi avendo pervaso la sua finanza
Un'ampia fetta della nostra economia ed essendo sempre molto competitiva in politica estera si tratti il problema dei migranti e Ventimiglia
O della Libia ma poi basta re questa predisposizione francese per cancellare secoli di conquiste e dire che non abbia ragione macro nella cioè l'allarme sui rischi che derivano dal neo nazionalismo
Comunque la si pensi ammettendo anche le difficoltà evidenti del soggiorno i presidenti in forte calo di consensi
Non si può dimenticare il contributo storico politica e sociale del suo paese al pensiero e alla democrazia
Planetaria per fermare una deriva che sembra condurre una guerra di secessione europea occorre quindi non abbandonarsi a polemiche del momento e ricordarsi come si arrivati in Europa a far prevalere l'uomo su ogni prevaricazione garantendo appunto la libertà
L'uguaglianza la fratellanza mai come oggi quella stella polare di diritti dell'era moderna rappresenta così l'unica bussola per chi si è perso nell'Europa dei confini dei fili spinati delle bugie digitali che si fanno verità
Condividere uno spirito comune tenerci per mano come fecero Helmut Clerc
E François Mitterand per suggellare il per suggellare la pace dopo due guerre mondiali aver dato appare quindi l'unica strada possibile o almeno chi vi parla l'alternativa e invece inseguire nuovi fantasmi dell'azionismo
Dei primi del Novecento in questo contesto l'Italia dovrebbe dare il suo contributo insieme la Francia la Germania per ribadire ancora quei principi universali presidiando le istituzioni rafforzando il ruolo dell'educazione incalzando vista anche i partiti tradizionali europei
Ed esigendo dei governi in carica e rispetto
Delle minoranze e delle opposizioni tracciando soprattutto una linea rossa invalicabile tra illecito al tiro peso alle sue pericolosissimi derive che si chiamano razzismo e xenofobia antisionismo che contaminano la nostra comunità
Proprio in questi giorni peraltro che paparazzi sta celebrando villa drammatico anniversario degli ottant'anni dalle leggi razziali in Italia i governi tutti i governi passano
Le radici europee restano per questo non potremo che sceglierà ancora la bandiera della Marianna francese per non finire intrappolati negli Spielberg di quelli che sembra rinnovi Metternich
Costruiamo presso la nuova di idea di Europa solidale integrata perché non c'è niente di più fatale della politica quando si sceglie una strada sbagliata ed anche per questo
Saremo con la mia associazione scusate questa parentesi
Personale la nuova Europa un'associazione che voi conoscerete ormai
Solidale per l'unificazione europea martedì undici settembre alle ore dieci all'Eliseo per consegnare al presidente francese la il trattato di giovani europei che è stato predisposto nei mesi scorsi la ventottenne proprio riallacciarsi a queste tradizioni che forse tutti qualunque tutti dovrebbero ricordare questa era a che punto la notte una buona giornata da Roberto Sommella