Festa Nazionale de l'Unità - Welfare e inclusione, il modello del Rei

Innanzitutto davvero vi ringrazio molto Ferrazzi della disponibilità grazie di essere qui
A me oggi tocca il compito di giocare è un po'un doppio ruolo
Farò un Podda armi diano un po'd'attaccanti diciamo così perché con noi non ha potuto essere qui Pietro Barbieri
Che ha bloccato perché bloccata la quattordici di riuscire ad arrivare molto complicato
E anche Carlo Francescutti invece per problemi invece di natura personale
Ma abbiamo con noi ospiti che quale oggi noi discutiamo
Il titolo di questa iniziativa vuole essere Ray il modello Ray cerco però di fare una breve introduzione per cercare di comprendere le ragioni del perché nebbia deciso di fare questa iniziativa e soprattutto di dare questo titolo
Partendo dalla reddito di inclusione il credito che noi abbiamo peraltro come dire costruito non da soli
Perché ci differenziamo in particolare dalle modalità con quali invece G cinque perno non con un atteggiamento in atteggiamento dei di su potenza dei di arroganza
Ma la proposta che è diventata di fatto uno strumento che ha colmato una lite una la Cuna particolarmente grave nel nostro Paese perché eravamo di fatto dopo la Grecia l'unico paese non aderenti una misura universale dedicata alla povertà
E quindi insieme ad Alleanza la povertà è stato costruito questa
Misura universale
Che è destinata in particolare e lo vedremo poi sia nella discussione ma abbiamo già avuto un parte anche degli anticipi quando Boeri c'ha presentato
Un po'il report di quello che links affatto come relazione annuale
Già gli emerge come con il reddito di inclusione noi abbiamo di fatto raggiunto attualmente una platea di circa un milione di persone tra le misure del reddito
Inserimento e la vecchia misura del sistema di inclusione attiva ma abbiamo una potenzialità soprattutto perché a partire dal primo di luglio questa misura è diventata fonte una misura categoriale ma una di nudo una misura universale quindi l'aspettativa del programma è quello che riusciremo andare di fatto un sollievo significativo più di due milioni e mezzo di persone noi siamo consapevoli chi questo che abbiamo messo in campo è il più grande lascito che tra i tanti mio giudizio spiegano di non peccare di presunzione che abbiamo lasciato nella legislatura precedente
Ma abbiamo anche impostato un'agenda sociale Ching particolare si pone su tre pilastri
Il primo pilastro è quello di un rafforzamento appunto del reddito di inclusione il secondo riguarda l'assegno universale la dote unica perché in questa grande diciamo così assenza di dibattito tra i temi più rilevanti di questo Paese che il tema è invece legato alla di natalità sempre Boeri ci ricordiamo che siamo alla vigilia di fatto di un un problema particolarmente significativo per questo Paese perché troppo io le il rapporto tra chi chi c'è in questo Paese sarà tra un lavoratore e un pensionato
Quindi c'è un tema di sostenibilità abbiamo per fortuna allungato
Il poi rimane tutto il tema di quale qualità della vita noi vogliamo garantire alle persone con disabilità o le persone anziane non autosufficienti di cui dibatteremo peraltro oggi
E quindi l'ultimo il terzo pilastro che abbiamo messo in campo è quello che riguarda il salario minimo
Partendo da questa considerazione noi oggi vogliamo innanzitutto sottolineare tutta una serie di cose
La prima pensiamo che l'impostazione culturale che sta come presupposto della costruzione del reddito di inclusione
Sia non semplicemente applicabile a una struttura legata alla povertà ma possa essere un modello che in qualche modo possiamo ovviamente con tutta una serie di questioni che affronteremo nel dibattito di adesso
Applicarlo anche per far fronte a un'altra delle riforme assolutamente necessaria in questo Paese che riguarda tutto il tema della non autosufficienza
Del resto devo dirvi che sociologi politici economisti Esperti il mondo dell'alleanza insomma molti mondo associativo
Da tempo riflette e chi io vengo da una storia personale TA amministratore locale di una città come Bergamo vengo da una storia discostata presidente di un'associazione disabili
Per molti anni e sono stata nella scorsa legislatura componente della Commissione dodicesima mi sono occupata peraltro medi finiscono un po'forse impropriamente la madrina
Della legge centododici due mila e sedici quella che impropriamente chiamiamo la legge sul dopo di noi
E
Anche mi sono occupata delle giornalmente dei livelli essenziali di assistenza ma perché tutto si tiene sì noi la pensiamo come penso che questa platea pensi che non c'è crescita in questo Paese se non si parla dal se non si parte dalla riduzione delle disuguaglianze
Il fatto che abbiamo messo in campo e abbiamo centrato l'azione del governo prima tra crescita non solo in termini di investimento sette miliardi e mezzo in più rispetto a quando abbiamo messo piede
Nella scorsa legislatura in questo Paese è un dato oggettivo non è che siamo qua per fare in qualche modo Spoon solo sponsorizzazioni di quello che abbiamo fatto
Rimane però in tema aperto CIM
Ammettendo pure in campo risorse economiche strumenti innovativi anch'essi hanno bisogno sicuramente di essere impresa implementato come il reddito di inclusione
E anche tutta una serie di altre misure il dibattito insomma non è a nostro giudizio l'abbiamo avuto visto anche nell'esito elettorale insomma calato nell'anima del Paese
E qui per cercare di iniziare a fare a a introdurre anche i nostri ospiti e li ringrazio particolarmente di questa disponibilità
Vi presento innanzitutto Francesco Marsico che è responsabile dell'Area nazionale della Caritas che anche segretario organizzativo della Caritas nazionale Eziukwu dell'esecutivo di Alleanza per la povertà
Fa parte anche del comitato tecnico del fondo sud della Commissione d'indagine sul l'esclusione sociale
Insieme a noi c'è anche Vittorio Pelligra che un professore associato dell'Università di Cagliari
Economia si occupa di economia e civile abbiamo qualche passione che ci accomuna per la storia professionale personale invidio di si occupa di neuroscienze sociali
E anche di natura quindi tipa coordina il gruppo di ricerca Berger e del creolo sette il centro ricerche economiche nord-sud
E poi con noi in particolare c'è la collega
Divisa noia avvocato che ha già stata presentatrice di un progetto di legge che riguarda proprio l'abbattimento delle barriere in termini più generali sempre che riguarda l'aria della disabilità insieme con cercasi sperando di avere
In qualche modo introdotto ditemi che vogliamo affrontare partire da una considerazione che in un facciamo un convegno qui non ci siamo incrociati però voglio dire abbiamo partecipato dello stesso convegno sempre e Marsico parto quindi quando fatto prendi da lui faceva due osservazioni e mi riferivo a questo perché lui a un certo punto to mi permetto di dargli del tu su internet quindi di darmi del tu
Tutta questa sottolineature dice che una misura importante come il reddito di inclusione riprendendo le parole per Rallidi Ferrari dei fiaschi ha bisogno di una legittimazione legittimazione che molto probabilmente sia per per quanto il processo è partito nel due mila e sedici poi nel due mila diciassette poi decreti attuativi poi con l'ultima legge di bilancio
Forse non è arrivato nelle corde vere del Paese pur essendo come dire una misura di straordinaria importanza e quindi questa necessità di legittimazione della misura sia dal punto di vista libri dice sia socialmente che politicamente
Perché quello che sta avvenendo in questa distrazione di massa a seconda degli argomenti che questo governo decidere su quale decide di orientarci
è il Tibet abbiamo questo grande preoccupazione personale spero che sia una preoccupazione anche condivisa che sia l'idea che in qualche modo qui uccide
Questa alternanza democratica in un Paese debba coincidere necessariamente con il fatto che si debba fare praticamente tabula rasa di tutto quello che c'è stato prima
Anche i di cose buone che ci sono state tre che sono state fatte prima commesse peraltro anche delle esperienze passate e noi non dovremmo trarre insegnamento ricordo che facevi l'esempio
Della sperimentazione sul reddito minimo dice chi aveva i capelli grigi fedeli negli anni due mila ha iniziato a come dire è partito dal reddito minimo e si è svegliato la mattina e si è trovato invece con un reddito di ultima istanza
Ecco noi non vogliamo arrivare lì noi siamo fortemente come dire i critici peraltro siamo anche
Molto in contrapposizione con non sappiamo neanche di quale proposta sia di fatto il reddito di cittadinanza perché ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori
Sappiamo che in questa regressivo atteggiamento un po'di voler in qualche modo sull'altare di questa come dire cambiamento fine a se stesso molto probabilmente io lo dico sulla pelle del Paese
Chi in questo momento e i dati ce lo confermano in particolare il settanta per cento di questa misura dedicata alla povertà si rivolge in particolare al Sud in Sicilia in campagna
E sappiamo quindi della necessità di estendere poi magari vedremo occasione parleremo anche un attimo della proposta che noi abbiamo già depositato e che peraltro avremo una discussione proprio in Parlamento alla ripresa dei lavori parlamentari
Allora parto da qui partono per poi arrivare il nostro obiettivo perché poi il modello il modello del reddito di inclusione può essere dovrebbe essere pensiamo che sia condividete questa impostazione
Anche quello che dovrebbe orientarsi invece a trovare di fatto le misure universale anche per
Le politiche riguardano la non autosufficienza
Non mi non mi di come dire addentro ai numeri che bastano le speso le esperienze comuni ad ogni singola famiglia per capire quanto questo tema sia di rilevanza centrale per qualsiasi
Famiglia perché questo condiziona la vita familiare è un carico che per noi ancora molto
Ancora sulle famiglie ricordo che sempre in nella letteratura che ci appassiona e chi si occupa da anni di questi temi
Abbiamo di fatto una misura universale unica che l'indennità di accompagnamento
E grazie sempre all'azione e alla forza devo dire parlamentare alla sensibilità del Governo letta Renzi
E Gentiloni noi abbiamo dato non solo stabilità e fondi ma anche incrementato in modo significativo il fondo della non autosufficienza
Ma partiamo da qui ripensare per riorganizzare
E dico e quali sono i passaggi successivi che a vostro giudizio dobbiamo compiere grazie
Grazie a cui grazie dell'invito e cerco di continuare ragionatore portato avanti anche io ti do del tu così semplifichiamo anche la comunicazione no indubbiamente faccio un passo un leggerissimo passo indietro legittimazione sociale gettito un'azione politica
E e dobbiamo faccio sempre presente che che
Non possiamo parlare di una legge contrasto povertà perché su abbiamo le spalle una crisi devastante
Questo abbiamo il suo presente e abbiamo di fronte un futuro che quali che siano per forza al governo non possono porsi il problema di i rischi
Di un cicli economici che appunto un sito di economia diceva non ci sono più le riprese di una volta non garantisce automaticamente la come dire il riportare dentro ma questo forse più di me Vittorio potrà dirlo meglio
In cui i soggetti che sono uscite dal mercato del lavoro hanno condizioni lavorative che li smettono nella condizioni povertà appunto di uscire questa condizione dobbiamo perciò presente perché evidente che
In una cosa immaginare un contrasto povertà così come era ma era al tre per cento
Dei nostri anni dal giovinezza ci sembra un dramma lo era però povertà limitata
Altra cosa appunto Borsa assoluta quando ripensiamo che abbiamo circa cinque milioni di persone che sono in questa condizione e che non entrano automaticamente dentro diciamo così Circuiti di lavoro di buona occupazione se non dentro politiche mirate alla cosa manca
è evidente che la e il Ray e un metodo sotto diversi profili il primo ovviamente a quello di cui di costruire una proposta condivisa da soggetti sociali e forze politiche quindi alleanza come motore da proposta
Che si pone una questione attuativa non soltanto riconoscimento un diritto
Secondo un processo Ray come tutti processi di riforma è un processo lento deve passare attraverso la capacità di costruendo editori infrastrutture sociali che sono innanzitutto i servizi ma non soltanto che possono prendere effettivamente incarico le persone
Sono d'accordo con lei quando dice è chiaro il contrasto alla povertà non è di una forza politica e una questione infrastrutturale un Paese che deve prendersi la responsabilità e la cura dei soggetti che escono dal mercato del lavoro sono in condizioni in cui compromettono la propria vita il proprio futuro e future codicilli e questo non ha colore e questa è la lezione con tutte le differenze del caso dei paesi del dell'unione e della loro capacità di dare una risposta pur con appunto con differenti di capacità di esito su questo tema e quindi un processo a che fa in che fase siamo di questo processo si è una fase in cui appunto gli enti locali hanno cominciato a quelli anche diciamo così che più fanno fatica ad avere una struttura di questo tipo a diciamo così infrastrutturare che vuol dire appunto aviere operatori avere operatori non temporanei
Costruire l'équipe multidisciplinari vere quelle che sanno effettivamente diciamo così
Prendersi carico di persone costruire reti territoriali accanto ai servizi sociali e ovviamente c'è il grande tema in che non va ovviamente dimenticato la connessione con le politiche del lavoro
Ne siamo in questa fase delicatissima
Quindi chiunque a cuore questo tema non può pensare che sua fasi questo tipo si possa passare diciamo così con un ruspa e ricominciare da capo
Questo non vuol dire che non si possa modificare l'approccio che non si possono ma incentivare anzi figuriamoci sarebbe benemerito un'attenzione sui centri per l'impiego che evidentemente sono la riforma un una questione da affrontare figuriamoci avere più risorse su questo Polo
Del contrasto a povertà e sicuramente utile ma non si copia all'altare l'altro processo e dare segnali che si ricomincia da capo
E un segnale pernicioso rischia di demotivare le amministrazioni rischia di demotivare gli operatori rischia di demotivare quei contesti che virtuosamente pur con tante difficoltà che nessuno deve in qualche modo mettere però appunto stanno avviando hanno avviato nei territori quindi il punto è questo quello appunto di immaginare non una diciamo così difesa
Purché sia del re di reclusione qua così come è stato concepito ma immaginare processi evolutivi
Le vere riforme sono graduali e sono incrementali deve riforme non sono uno scoppio di dita lo sono capacità di inventarsi un termine una parola o una soluzione magica questo penso che sarebbe la vera acquisizione era poneva la questione appunto di quello che sta successo con la spenta azione reddito minimo del due mila ma appunto quello che non laddove appunto un una sperimentazione che aveva anche prodotto una sua valutazione venne che ha urlato appunto da una misura che realtà non esisteva Pedio quella di ultima istanza parte il carattere funereo dalla definizione
Era una finta riforma cioè non ci fu nulla dopo ore di domini minimo sperimentato in dodici Point in più territori allora questa è la fase questo non vuol dire essere lo dico guardate mi rendo conto che essendo un festival io partivo sembra diciamo così urlata mente diciamo così c'è chi ha più voti lista ma non è io non sono culturalmente contro il re dio cittadinanza se qualcosa che va in continuità in collegamento senza avere la presunzione di pialla are ricomincia da capo
Ed è chiaro che sapesse o qualche elemento in più diciamo così di comprensione diciamo così di come questo deve essere sviluppato sarebbe utile ma non tanto per criticarla per dire appunto e torno e e vado a chiudere
Il metodo rave con metodo in cui ci sono soggetti sociali che fanno costruiscono anche nelle diversità un percorso normativo efficaci
E quindi chiaramente la quella misura il rally è una misura che è stata ripetiamo non c'è mediazione tra le forze politiche allora al governo e l'alleanza e altri soggetti evidentemente ma una mediazione
Per costruire diciamo così un percorso possibile ragionevole altrimenti il riso è quello di incollare sulla realtà etichette che hanno due difetti quelli di non essere condivisi socialmente quelli di appunto non porsi la domanda di come concretamente l'attuazione di a misura di deve essere diciamo sì inverata nei territori
La proposta del resto di alleanza diciamo così era una proposta anche attuativa non soltanto di riconoscimento di un diritto a un aiuto diciamo così mix di risorse economiche e di presa in carico intermedi accompagnamento sociale e occupazionale
L'attuazione non si inventa una
Un uomo politico come Aldo Moro che era criticato per il suo attendismo diceva che per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre per fare l'attuazione di o di una riforma vera vera efficace costo che cambia la mentalità degli operatori costruisce comunità coese
Interviene efficacemente sulle persone appunto
C'è bisogno di tutto il tempo che occorre
Grazie vacue riprenda un attimo e faccio alcune considerazioni rispetto a quello che ci diceva adesso Francesco Marsico perché in realtà dei non sappiamo ancora con chiarezza di quale proposta
Stiamo parlando quando il governo parla di reddito di cittadinanza
Però in questo strano meccanismo comunicativo che funziona solo per Twitter o solo per così come una sorta di annunci alcune cose sono state dette
E quindi mi permetto ovviamente parlo da deputata del Partito Democratico di sottolineare alcune cose
La prima dopo un ritorno a una logica di natura risarcitoria
E non un ritorno a una logica di natura prestazioni Istica
Per quel quello che c'è dentro quello tra l'altro di così per come ci è stato presentato
Ah spannometrico attualmente a parte l'insostenibilità del punto di vista economico poi siamo tra su coloro che sostengono la tesi
Che se alcune ti fare alcuni temi sono importanti anche la politica si orienta a sostenerli
Detto questo io un grande timore
Che il rischio di mettere in campo anche una guerra tra poveri e quando dico una guerra tra poveri intendo ma ammettendo di arrivare cosa che francamente vedo molto difficile soprattutto rispetto alle aspettative
Di la sede di Investimenti diciamo così di carattere sociale economico che sentiamo annunciare tutti i giorni trovare diciassette biliardi qua dietro la porta
E io penso che quei due miliardi in cui tra l'altro i trecento milioni per rafforzare i centri per l'impiego sono esattamente uguali e sette miliardi che hanno trovato
Qua per quel che riguarda le misure legate alla alla formazione alla scuola perché perché chi chi governa sa bene che non c'è un cut-off fa e dopo di lui non c'era e dopo quella legislatura non c'è niente le politiche per essere solide hanno bisogno di continuità
Però la cosa che mi colpisce è chi in questi Elettra virgolette di Vieri sappiamo bene quale forma precisa avrà
Abbiamo proposte diverse da misure che non sono universali per misure che sono aperti coriali una volta abbiamo sentito che è dedicata solo per le persone per chi ha perso lavoro
E c'è una differenza sostanziale quando noi diciamo che ci vogliamo occupare di povertà non intendiamo occuparci della pubertà perché la povertà non è una la povertà con Mickey viene dal mondo dell'associazionismo della Caritas sa benissimo che la povertà è data da componenti che non solo esclusivamente la questione legata al reddito
E quella multi Foote il film fu multifattorialità
Ha voluto come dire per Scelta per scelta politica fare in modo che a un beneficio economica fosse legato una dimensione invece di natura progettuale di carattere individuale
E che quella messa a sistema di quel mutualismo o quella sussidiarietà
Di cui anche lì insomma abbiamo bisogno di ritornare coltivare non solo tre soggetti istituzionali
I tre soggetti del terzo settore perché per uscire da una condizione di povertà ovviamente sono tante le cose che devono essere messe in campo quindi non può essere una misura solo perché ha perso il lavoro e già questo ci distingue
Non può essere una misura come è stato detto solo per gli italiani perché anche questa è una condizione non solo i trattati europei ci dicono che non si può fare ma noi ce lo dice anche forse la coscienza non può essere una misura che ha ed è nella nostra proposta di legge ha bisogno di essere rafforzata per la platea e anche per il beneficio economico non può essere una misura categoriale insomma a me sembra di capire che l'orizzonte qualche cosa ci differenzia
E allora particolari che da Vittorio Pd gran che cosa dobbiamo in qualche modo continuare a preservare anche nella volontà di non essere semplicemente innamorati di di ciò che abbiamo creato ma che cosa va salvaguardato il preservato anche rispetto a quello che ci diceva prima Francesco Marsico
E perché questo potrebbe essere un modello al quale dobbiamo aspirare per poi arrivare a anche
Lisa
Pensando al grande tema che riguarda appunto le politiche della non autosufficienza a testa in data in Italia si tanto anch'io ringrazio per per invito il tema
E cruciale veramente quella della povertà in veramente è una sfida
Ma che
Intorno alla quale si gioca
Si gioca una partita
Importante dire importantissima
Il tema
Del diciamo della natura di questo tipo Dini intervento è fondamentale perché ecco come si diceva prima se si riesce a dare legittimazione politica sociale e culturale direi a un un impianto come quello del del Rey che fa naturalmente migliorato che va naturalmente potenziato e poi magari dirò qualcosa
A a riguardo ma se si riesce a dare diciamo una legittimazione forte e cambia tutto il sistema del welfare no in in Italia perché brevissimamente perché noi dobbiamo passare sempre più per le ragion per tra l'altro le ragioni acquisì faceva riferimento prima il fatto che la crisi non è più una crisi una situazione di di costante
Mutamento economico sociale per qui non possiamo più sperare di ritornare al mondo pre-crisi la crescita che stiamo sperimentando una crescente in una crescita economica ma è
Job lesse cioè non produce più a posti di lavoro o non produce più posti di lavoro in misura misura sufficiente quinto dobbiamo cambiare le nostre categorie
è è da questo punto di vista una riflessione attenta e profonda è radicale direi sul sue frecce ci può aiutare perché perché noi dobbiamo passare da una costruzione abbiamo in in questa fase questa opportunità una costruzione una concettualizzazione Del Ray bella scusate del del sistema di welfare come un sistema nella quale nel quale
Contrattualmente non la nostra Costituzione natura contrattualistica no contrattualmente le persone che sono indipendenti sane autonome razionali e libere si mettano d'accordo per spartirsi i benefici della vita in comune no
Ci sono però nella nostra nelle nostre comunità persone che non sono indipendenti che non sono ha libere nel senso Trezza del termine che sono invece dipendenti e fragile
Allora queste persone che ruolo hanno nell'ambito delle nostre comunità
Hanno il diritto di ricevere una sorta di risarcimento come si diceva prima
Grazie alla bontà dei liberi degli uguali e degli indipendenti oppure queste persone vogliamo includere nel processo attraverso il quale definiamo
Le regole che portano poi alla spartizione alla distribuzione dei benefici della della vita associata la nostra vita in comune questa è un un un elemento fondamentale perché ci ci fa passare da una visione contrattuali è stata la nostra società alla visione inclusiva nella quale la dipendenza
E la fragilità che tutti noi sperimentiamo in varie fasi nostra vita quando siamo nati durante la crescita quando diventeremo anziani tutti abbiamo provato proveremo indubitabilmente ci auguriamo momenti di fragilità e di dipendenza ecco questa è questo il legame sociale più profondo no alla dobbiamo uscire da questa logica appunto
Mercantile direi no del contratto nel quale chi ha di più
Auto fu bene Folena s'diciamo perché si sente perché si sente meglio da qualche beneficio appunto a risarcimento della sfortuna di qualcun altro ha una visione nella quale questi soggetti sono a titolo pieno totalmente inclusi nel processo di definizione delle politiche cosa vuol dire questo vuol dire che se si fa pervenire alla al tema specifico se si fa un progetto
Di nata
Attivazione come si dice di un individuo che ha perso di una persona che ha perso il lavoro e che per avere accesso alle misure di sostegno al reddito deve impegnarsi in un patto diciamo con una col soggetto pubblico da di riqualificazione al lavorativa insomma devono aumentare le probabilità che questa persona trovi lavoro questo patto questo progetto deve essere copro gettato deve essere fatto con con l'utenza essere fatto con con questa persona qua queste persone devono essere assolutamente inclusa questo è un elemento importante la personalizzazione la coprogettazione è l'inclusione di quello che il beneficiario del servizio no da parte di del servitore cioè di chi produce il disservizio è un elemento irrinunciabile in una visione moderna della del welfare induce questo elemento è presente quei no perché è questo il livello di coinvolgimento va aumentato fa perfezionato ma già ma già c'è ecco perché in questo senso
Spingere sul modello Ray ci può aiutare a fare questo passaggio che è un passaggio molto profondo concettuale da una visione contrattualistica del nostro stare insieme che poi tipica di una visione mercantile della società ha una visione invece nella quale la cura reciproca a nella riconoscimento della reciproca dipendenza a un luogo a un luogo più sa più più centrale
Detto questo io avrei un sacco di difetti e se posso
Perché perché giustamente come si diceva le riforme hanno vanno valutati in maniera refurtiva nell'horror nel loro percorso libero di fede che non c'è stata una sperimentazione seria ex ante cioè quando si inizia a spendere mi miliardi per politiche sociali prima di iniziare a spendere miliardi si fanno quelle che in medicina si chiama errando mai scontro trials si fa un piccolo una piccola sperimentazione si pone questa politiche si mette nella galleria del vento
No perché in qualche modo è stata Breve no e e è stata breve
Il modello è cambiato in qualche modo è stato un un tentativo certamente dal quale si è imparato un po'ma la logica di una valutazione ex-ante delle politiche pubbliche e e mi è un po'differente
Queste il primo aspetto il secondo aspetto
A che vedere secondo me con con le risorse che sono state poste in capo che hanno la scelta di non fare un passo coraggioso non abbastanza coraggioso no per finanziare pesantemente il Ray a sgonfiato la misura no a reso l'impatto potenzialmente elevatissimo
Di questa politica che avrebbe spazzato via qualunque tentativo di reddito di cittadinanza no al non non avrebbe avuto senso parlare di rete di cittadinanza serve fosse stato finanziato in maniera in maniera pesante in maniera congrua rispetto alle aspettative e rispetto ai dati che noi conosciamo sulla sulla povertà un altro elemento di criticità riguarda la condizionalità il fatto che
In qualche modo si crea una simmetria Essos senza scendere troppo nel tecnico ma Seagram una simmetria nel mercato del lavoro tra chi offre lavoro in atto e chi domanda lavoro perché perché in qualche modo la sì indizi sì in mente nel mercato del lavoro si mettono al mercato del lavoro dei soggetti molto fragile no
Questo può costituire un problema se la domanda anche nei soggetti che poi impiegheranno questi lavoratori in qualche modo non verranno controllati in maniera molto molto puntuale
Ci sarebbero tanti altri elementi ne ne ne cito uno
Il fatto che
Il uno dei punti di forza
Bella della proposta del dall'alleanza contro povertà cioè il coinvolgimento del terzo settore il coinvolgimento della società
Civile il coinvolgimento di una delle comunità che poi si si si prendono cura dei dei sebbene i loro soggetti più fragili dei loro membri più fragili
Questo può creare parlando è un punto di forza ma può creare grandi disuguaglianze a livello nazionale perché perché il livello di sviluppo del terzo settore il livello di in qualche modo di avanza mento Intini a qualità anche di certe organizzazioni estremamente eterogeneo su tutto il il il territorio nazionale quindi il coinvolgimento in questi soggetti può essere un punto di forza può essere una zavorra in alcuni in alcuni territori questa anche un tema sul quale su quali riflettere per chiudere con una citazione sottolineando ancora una volta l'importanza di una politica congegnato in questo modo
Mi piacciono da questa citazione di avvertirci ma anche un un economista nato eterodosso che studiando i problemi dello sviluppo a un certo punto scrive così dice
I problemi dello sviluppo non sono legati all'allocazione inefficiente delle risorse no comment Trezza mente dicono gli economisti
Ma al fatto che ci sono risorse non attivate no allora che nei territori nelle nostre comunità ci sono un sacco di risorse che rimangono lì inattiva
Quello che noi dobbiamo fare dare capacità e dare
Attivazione diciamo calcare il grilletto l'interruttore per attivare tutte queste risorse che spesso sono in capo alle persone più fragili tra a tale tra quelle che ci circonda
Grazie
Nella giudizio come dire con sfaccettature diverse relativamente rispetto al resto quale mi sembra che però come dire il giudizio della bontà casomai di di questa
Capacità di saper anche migliorare le riforme di come il il tempo delle riforme riforme hanno bisogno di tempo perché per i del loro tempo
Guardate i tre miliardi
Chi abbiamo stanziato proposito di questa preoccupazione anche forse di questa evidenza cioè prima ci ricordarle che forse il fatto di non averla subito finanziata la previsione che faceva Alleanza la povertà per rendere tutta la platea era che servivano circa sette miliardi di euro per coprire tutta la platea di poveri assoluti
Nel nostro Paese
I
Diciamo alla la posta messa in campo con gradualità
Dovute da una parte perché arrivavamo da una recessione da una doppia recessione che a parole sembra una cosa come dire
Molto semplice l'impatto sulla pelle della gente è stato e sul sistema Paese è stato di una durezza penso che l'abbiamo vista forse neanche nemmeno in nel ventinove ma detto questo a parte il problema della disponibilità di risorse il modello di volerne riuscire a mettere in campo quell'infrastruttura di cui ci parlava prima Francesco perché solo nel mio infrastruttura soli perché questo Paese
Forse riusciamo a rintubare anche il modello di Welfare
E questo non è stato e non è ancora un automatismo perché per quanto abbiamo stanziato attraverso le risorse europee e attraverso risorse proprie
Le infrastrutture che vuol dire personale che vuol dire logistica che vuol dire ancora nel paese diciamo il beneficio economico ce l'hai subito perché te lo dall'INPS se turco in qualche modo rientri nelle come dire caratteristiche esclusivamente di natura economica adesso
Mentre quella necessaria capacità di fare in modo che sia una collettività e una tira fuori il potenziale di empowerment Venditti che ogni singolo addio arriva anche da una capacità del territorio e quindi citano
Ovviamente se il diritto è un diritto e detentive interno un diritto esigibile l'altro tema è che non può essere un diritto diverso a seconda di dove vivo
Però come dire il processo un processo non non non vuole essere una giustificazione però credo che questo vada cioè le risorse economiche andavano anche con al paio che il rischio era che avremmo messo molte risorse o forse con beneficio economico ma quelle infrastrutture F pensiamo che quel modello si è giusto è una come dire un'infrastruttura per noi necessaria sullo sul quale dobbiamo ancora investire
E qui arrivo per fare il passaggio logico successivo nella seconda o quasi diamo ancora venticinque minuti a disposizione che è quello di cui vogliamo parlare oggi iniziamo in particolare con Lisa noia
Perché
Quello di cui noi diamo dicevo prima le nostre tre proposte sulla nostra agenda la nostra agenda sociale già depositate peraltro che riguardano quindi il le misure dedicata alle di natalità io definisco preferisco dirlo a sostegno della genitorialità
L'infinito due quindi legate per l'implementazione verrei con altri tre miliardi che sono anche Recup facilmente recuperabili
Visto come indire le varie proposte un bilancio un programma che è stato presentato da cento emittenti miliardi e quindi penso che tre miliardi per la pubertà stiano praticabili il tema vero è e la necessaria ai doverosa messa in campo invece di un legge quadro sulla non autosufficienza qualcuno dice forse questo come dire ovviamente mette in campo come dire una complessità dell'agire anche sul piano legislativo che vuol dire un riordino molto complessivo
Però cominciamo con cui Lisa per magari che su queste diciamo un po'di dibattito
Perché Visa questo diventa necessaria ed importante
Si sente
Allora dunque non
Partendo proprio dal modello culturale
Che c'è dietro rende il programma elettorale che abbiamo proposto al Paese il tema tra non autosufficienza era veramente un'altra delle gambe fondamentali il ripensamento
Del welfare italiano
E perché intanto Pronzato diciamo di necessità
Dati sul numero di persona non autosufficiente in Italia
Sono frammentati perché hanno da molti dati che riguarda le persone anziane non autosufficienti e in realtà le persone no sufficienti su una platea molto più vasta perché poi c'è tutta la parte di persone con disabilità che ha una disabilità congenita
Comunque insomma persone giovani
Ma se si pensa solo alle persone non autosufficienti anziani risonanza adesso si dice che siano circa si stima che siano circa il ventidue virgola cinque per cento Della Mazza italiana destinata ad arrivare al trenta
Le persone struggente anziani sono stimata essere circa due virgola cinque milioni di persone destinata evidentemente a crescere
E si stima che nel sessantaquattro per cento dei casi
Carico non autosufficienza pesa sulle famiglie e su questo l'Italia il Paese peggiore dell'area OCSE cioè quelle in cui del maggior numero dei casi impresa sulla famiglia quindi c'è già un dato di necessitasse noi lo ripetiamo
Questo pezzo di welfare io non credo che possa tenere dal punto di vista proprio trattenuti economica
Ma c'è un'altra ragione che siccome più profonda che
Il modello del rugby che come dicevamo prima un modello
Che sostituisce ha una visione di welfare compensatoria risarcitorio
Una visione invece io direi di welfare inclusivo emancipato Orio
Che va proprio cercare quelle risorse personalismi attivate che poi è diventato risorse della comunità
Ecco nel caso della non autosufficienza questo passaggio è indispensabile per la tenuta stessa del sistema e prova a spiegare perché nel modello risarcitorio sulla non autosufficienza ci sono sostanzialmente tre
La visione del bisogno una visione che si concentra sulla patologia
E o sull'evento che ha scatenato la non autosufficienza
Porta uniformare standardizzare la visione del bisogno che quando si parla di non autosufficienza è un errore essenziale perché la patologia di ciascuno può dare come dire una
Realizzazione di un bisogno completamente diverso la stessa identica patologia perché può portare a efficiente completamente diversi tra loro
La visita di Lecce appunto
Diciamo Mancin fattoria una visione in cui l'emancipazione dell'individuo alla base di un sistema di welfare una visione in cui invece tu parti da un'analisi del la presa del viso che si fonda su un'analisi delle attitudini delle capacità
E delle competenze
Quindi è una visione che intanto ha poi non è statica come invece la prigione
Di analisi del bisogno di cui parlavo prima perché un'azione dinamica che vede le attitudini e competenze nel modo in cui si sviluppano nel tempo e in secondo luogo è naturalmente personalizzata
Sì io analizzo le capacità e le competenze l'attitudine a una persona evidentemente Padova Edward è le sue caratteristiche specifiche
Questo che cosa porta io credo credo che porta a una visione di soluzione e quindi al supporto che innanzitutto non è non è come purtroppo acciaccati nel
Nell'approccio a livello nazionale per poi ne abbiamo tantissime esperienze importanti a livello locali di progetti viene ogni autonomia eccetera però diciamo non abbiamo questa misura universalistica che l'assegno d'accompagnamento che è uguale per tutti
Ed è una misura veramente monetaria cioè gli occhi però un assegno e poi tu lo spinge
Un assegno che anzitutto non ha non è sufficiente perché si stima che copra molto meno del cinquanta per cento del fabbisogno reale di una persona con una non-autosufficienza
Ma per di più questa bisogna viene meramente moneta registica cosa conduce credo conduce tanto al fatto che il soggetto a cui è rivolta la misura diventa un oggetto di cura non è protagonista di un progetto io non si è spostato rispetto Progetto cosa che del capo per quanto riguarda la disabilità è fondamentale
E la famiglia diventa sostanzialmente lo strumento di cura cioè lo Stato si libera come dire
Dell'onere creare un percorso dando trentennale la famiglia che diventa appunto lo strumento di cura un'attenzione invece che parta dall'idea che è illustro diciamo strumenti di supporto alla non autosufficienza sono strumenti che devono avere come obiettivo quello includere e di emancipare incitano questo elemento dell'emancipazione per Crespo ma quando si parla del tema della disabilità è un elemento fondamentale
Innanzitutto rendono il soggetto che riduce il supporto protagonista del processo cioè centro sono le sue competenze le sue capacità il suo progetto di vita e non oggetto di cura che come dire
Sufficiente solo ventuno peso per la società
Il che appunto anche l'onere è un soggetto che riceve la cura capire che tutto quello che può fare lo deve fare
Tutte le capacità può mettere in campo le deve mettere in campo tutte le competenze che può acquisire deve acquisire
La famiglia diventa non più uno strumento di cura ma diventa una parte di un'alleanza complessa in cui le istituzioni la famiglia la scuola università se la persona in grado di andare all'università anche il datore di lavoro diventa parte di un'alleanza Ca'proprio questa visione di emancipazione della persona
E secondo me il guaio per diventa quel punto quello che dovrebbe essere cioè uno strumento di restituzione dei diritti di cittadinanza
Perché alla fine qual è
A che cosa serve guardinga
Io credo che il welfare se andiamo proprio alla radice
Restituire opportunità esercitare diritti di cittadinanza a persone che per le condizioni in cui si trovano povertà povertà educativa disabilità non autosufficienze non potrebbero diversamente esercitare allora e guai a chi perde sulla non autosufficienza una visione come dicevo di emancipazione di inclusione che cosa restituisce al alla persona checché ne protagoniste restituisce il diritto di partecipare alla vita collettiva di cui fa parte di un diritto che diversamente non esiste perché appunto
Sì tu sei oggetto non puoi essere Ettore e partecipe criminalità dinamica in cui tutti danno quello che possono secondo me di questa visione
Invece compensatoria significativo il fatto che quando si vanno a cercare tutti i dati che riguardano la disabilità oltre appunto essere tu cioè lo stesso regista cerca di recuperare i andando a vedere il numero di bambini che hanno sostegno a scuola il numero di assedia però non c'è come dire
Il dato complessivo anche perché nel caso di una vita se nel caso la povertà edifici degli ancora più difficile perché stiamo parlando
Di patologie diverso e stiamo parlando bisogni diversi e quindi io voglio dire non è che è una cosa facile però la cosa che più significativa e che sono andato a vedere non esiste un solo dato che indica quanto le persone disabili contribuiscono alla vita ci collettiva del nostro Paese
Cioè quanti personalizzabile che lavora contribuisce alla vita collettiva e questo perché la precisione
Culturale credo ci portiamo dietro è che per la persona disabile non contribuisce privatizzabile è una persona che ricerca il che è la mortificazione nella cittadina
Quindi secondo me la la forza del modello di Gerrei è proprio che come dire ribaltando completamente la prospettiva
Per il portale web sarà quello che dovrebbe essere e io dico questo
Quello che io penso in questa fase soprattutto su questo tema anche sul su sul tema diciamo del brand ma su questo tema secondo me è plasticamente visibile che mentre noi abbiamo con tutti i difetti
Però abbiamo una visione culturale che proponiamo al Paese su che cosa deve essere uguale
Scusatemi ma d'altra parte non c'è cioè supera sempre la disabilità ma è vero è stato costituito il ministero per la disabilità idea molto suggestiva
Molto criticabile però cioè non non è ancora
Emerso minimamente qual è la visione culturali che sta dietro a questa scelta o meglio quel che alleanze francamente preoccupante perché una visione che ci riporta indietro che ci porta c'era però non non c'è un elemento di non l'unica proposta che è stata fatta sul tema di una di la vita agra non autosufficiente per ora questo fantomatico Codice il riordino che non si capisce che cosa dovrebbe contiene ma non è ancora emerso minimamente
Qual è la linea culturale per affrontare un tema che ripeto diventerà io credo l'elemento che può scardinare il sistema dal punto di vista economico perché il bisogno di aiuto per la non autosufficienza diventerà sempre più forte e chiudo dicendo una cosa il modello del rave peraltro per come
Abbiamo dibattuto finora io credo che aiutino il tema è un atto sufficienza anche ad assorbire due grandi novità
Non sono un una la potenza di strumento di emancipazione passerà per le nuove tecnologie
Se tu poni insiti perdi un pezzo fondamentale per quello che l'innovazione oggi può portare a una persona non autosufficiente se tu persona Mizzi invece vai a scoprire che ci sono degli strumenti
Che possono essere attivati con le nuove tecnologie che tanto l'autonomia all'infinito e ultime lentisco una importantissimo che consente all'individuo di sapere qui strumenti esistono
Cosa che oggi soprattutto visto che spesso le persone col non otto specie persone anziane
Cioè non c'è neanche il contratto manda di tecnologia e offerta di tecnologia quindi secondo me è veramente il modello che può consentire una chiave di volta
Un'altra idea
Partito bene due passaggi veloci abbiamo ancora sette dieci minuti dell'Ivy dividete stiamo un po'riflessa letizia dal così
Gli ha dato molti spunti linee dei molti interessantissimo che io sono sono molto d'accordo con quello che che che si diceva adesso che c'è la Lisa adesso
Il la sfida la sfida importante che ne cito mi a giocare
Il gioco concettuale direi anche se in questi tempi non si può dire filosofica perché veramente a che fare con la visione del mondo che noi abbiamo no e e badate bene la visione del mondo filosofica ha impatti
Su
Estremamente concreti sulla vita delle persone no cioè qualche qualche anno fa uscì un libro tradotto anche in italiano è stato un mondo di differenze
Nel quale due economisti uno italiano e uno americano analizzavano le ragioni delle dive della diversità tre sistemi di welfare americano è quello nota americano e quello europeo
E inizia Roccon diciamo i limiti i temi classici quindi dotazione monetaria alle infrastrutture il livello di capitale umano e così via e piano piano inizierà a eliminare tutte queste possibili spiegazioni delle differenze perché queste spiegazioni non spiegavano le differenze scremare andò via via possibili ipotetiche spiegazioni rimasero con l'unico fattore che determinava questa differenza ed è un fattore culturale no e lo diceva la differenza che c'è tra l'Europa e Nordamerica per quanto riguarda sta male quel far e legata a come si risponde a questa domanda
Perché pensi che un povero ossia ovvero per colpa sua sì o no
Allora negli Stati Uniti il settanta per cento risponde sì
E povero per colpa sua in Europa il trenta per cento risponde sì no qui le percentuali sono invertite
Questo è l'elemento culturale filosofico che spiega la la diversa disponibilità attitudine dei cittadini delle nazioni europee a e che quindi ha diversa architettura dei sistemi di welfare in Europa i inno d'America
Attenzione perché noi ci stiamo muovendo velocissimamente verso il modello Mecca
Basta vedere il tema dei migranti tentava di migranti è diciamo l'epifenomeno il il il l'elemento più evidente di questa nuova retorica che si sta che si sta sviluppando messa assieme a un neo statalismo no che sta che sta ritornando né ci ritroviamo ci stiamo correndo il serio rischio di ritrovarci con un modello nordamericano basato sul assicurazioni non sui diritti ma sulla sul un tempo si diceva sul conservatorismo compassionevole appunto sulla restituzione
Perché noi siamo ricchi e buoni a chi è povero e sfortunato questa era la il fondamento della dei sistemi di welfare dall'amministrazione Bush
Velocissimamente stiamo andando verso quella quindi questa DRI unitamente a questo tema della della non autosufficienza sulla quale però ci sono tantissime sperimentazione interessanti vanno vanno dalla Sardegna c'è toccato Sardegna di implementazione legge centosessantadue che stranamente interessante le dobbiamo andare a cercare le innovazioni
E spesso le innovazioni nascono nelle nicchie no nei in qualche modo nei luoghi più dimenticati nei luoghi nei quali non ci sono i riflettori accesi perché perché lì non ci sono i grandi interessi economici no allora li dobbiamo andare a cercare e da lì dobbiamo attingere per proposte innovative che vada nella direzione appunto dell'inclusione dell'emancipazione come come si diceva prima una parola molto bella
Proseguo condividendo il modello che Pisano e al e affascinante se guardo quello riguardo attuazione del Rey
Ovviamente qualche sì per sincero timore lo of modo vivo perché evidentemente non c'è il tempo di farlo ma il monitoraggio e viveva già che sono stati Rizzati non c'erano votazioni sia ovviamente Del Rey
La grande criticità sono proprio sistema presa in carico
Cioè tutte quelle cose che sono nel cuore e l'abbiamo molto per la definizione di un welfare che istituisce diritti o Bukwo diceva prima
Pelligra un buen Sfarra che in qualche misura e la capacità di diciamo così
Innovare profondamente attraverso delle misure nuove che possono essere queste dico questo non per dire che tutto questo è realizzabile su lo dico per dire che questa è la sfida
C'è questo vuol dire una capacità di a vere nel territorio da capo appunto una competenza delle strutture territoriali una
Lo diceva camerali una capacità i suoi sussidiarietà che supera che riesce a dare la possibilità di superare nel breve periodo le enormi differenze territoriali e qui mi ricollego a Vittorio una capacità di guardare nelle nicchie modelli che possono essere alternativi utilizzo di nuove tecnologie non si fa paradossalmente soltanto con grandi strategie nazionali ma da vetture depressa applicata ai singoli soggetti e anche a le competenze territoriali etere ai coi miei
Ai giacimenti nascosti che sono sia individuali delle persone in condizioni di difficoltà ma code delle comunità e con questi sono gli switch cioè diciamo così che vanno costruiti è evidente però io condivido chiudo subito su questo o pensiamo welfare così o non lo pensiamo
Non c'è un'alternativa
Immaginarlo tutto appunto statalista tutto puntato sulla Potenza come dire potenziale sovvertito sempre più sul tipo mito della piena occupazione di tutti i soggetti e eccetera eccetera eccetera con modello anni Settanta Hobbit ente fuori fuori da questo tempo che non vuol dire appunto immaginare un Welfare che non dà diritti non è questo modo quelle sacche da diritti alle singole persone e sono diritti costruiti dalle comunità
Accanto infrastrutture nazionali ma questo mix di infrastrutture nazionali e di capacità di comunità di farsi carico in maniera innovativa intelligente incrementale
E appunto attuativa mente avanzata e la sfida io credo che ce la possiamo fare come sistema Paese però evidentemente non è una scelta che possiamo fare soltanto pensando alle sperimentazioni locali bisogna costruire appunto
Processi processi di riforma capaci di prendersi carico otto questo
Bene grazie avremmo concluso il tempo lasciamo spazio a qualche domanda e chiudo con
Riflessione politica oggi che faccio io penso che questa sia anche la sfida da cui può ripartire il Partito Democratico
Perché se l'obiettivo che abbiamo bisogno di centrare questo alle esigenze del Paese non è solo un'esigenza di un partito
è proprio quello di continuare in un
Visione fortemente individualistica ma molto centrata più sulla soluzione del bisogno disse
Piuttosto che delle dimensioni invece di crescita di una comunità di coesione sociale ecco io credo che stia molto di la differenza quando qualcuno dice non c'è più differenza tra destra e sinistra tra centrodestra e stilista per quello che quello che in questo momento ci viene proposto ecco io penso che quella di messale valoriale che avevamo quando è nato il Partito Democratico pone anche le radici in quello che ci siamo raccontati stasera
E credo che questo sia un buon punto anche per ripartire grazie tutti e se ci sono domande ovviamente più che volentieri se no la chiudiamo qui
E il prossimo appuntamento è invece sarà assoluto quale proposta dal quale modello ma non lo faremo da soli lo faremo ancora insieme con chi abbiamo discusso e ovviamente il più possibile
Non partendo da una logica autoreferenziale che vorremmo proprio che non ci appartenesse grazie infinite