Sigaretta elettronica in carcere. Intervista a Massimo Lensi (Associazione Progetto Firenze)

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con Massimo Lenzi di Progetto Firenze benvenuto bentornato a Radio Radicale innanzitutto grazie grazie a voi allora le carceri italiane intorno a essere gravemente sovraffollate la prima emergenza da affrontare quella sanitaria una detenuto su due secondo le riserve rilevazioni dell'Agenzia sanitaria della Regione Toscana soffre di almeno una patologia tre affezioni più diffusi disturbi psichici e subito a ruota cui dovuto al fumo di tabacco attivamente consumato o passivamente subito questo appunto
La situazione attuale e diciamo la richiesta che arriva è quella di portare la sigaretta elettronica all'interno delle carceri con magari un progetto pilota proprio a Firenze allora Massimo questo diciamo parte da una constatazione sanitaria e si estende fondamentalmente su una costatazione più di diciamo di di diritto di salute pubblica
Sì certamente questo questo è un modo una una chiave di lettura è un passepartout per entrare e parlare entra nel carcere parlare di salute in carcere
Voi ci attestiamo su questo studio che ogni due anni viene ripetuto dall'agenzia di sanità della Regione Toscana sulla salute in carcere che con ogni tre anni è più grave perché le carceri tornano ad essere sovraffollate ma anche perché la situazione igienico sanitaria
Conosciutissima da dagli ascoltatori di radio radicale ma è bene ripeterlo è una situazione che non me a aiuta non c'è prevenzione in sostanza in carcere ci si ammala perché entrerà
Per espiare una pena mettiamo con la salute accorso e durante l'esecuzione di pena che ci si ammala e i dati sono stati e importanti perché precisa sui disturbi psichici che sono circa il trentotto virgola cinque per cento della popolazione detenuta dalle malattie infettive e parassitarie il sedici virgola due le malattie del sistema circolatorio il quindici virgola cinque
Eccetera eccetera eccetera come dire di amaranto
Ma il punto i vari la rilevazione fatta sulle carcere della Regione Toscana ovviamente però sulle molto serio molto fatto bene che credo che non dica molto differente rispetto ad altre regioni allora
Stiamo cercando Firenze come associazione Progetto Firenze insieme ad altri dieci con la Madonnina del CRA pallido Vincenzo Russo per la storia dei ventilatori
Con Vincenzo Donvito dell'Aduc l'associazione diritti utenti e dei consumatori questa volta abbiamo trovato una porta che è stata già aperti e dal Dipartimento di amministrazione penitenziaria evita nel dicembre due mila tredici è stata anche politicamente aiutata più e più volte da Rita Bernardini del partito radicale perché con un calice duri della ditta si moda prima Magazine per portare la sigaretta Elettronica lei ci in carcere perché questo perché come detto
Giustamente all'inizio ora seconda causa se raggruppiamo
Le patologie in cascina vediamo che la seconda causa di malattia è quella dovuta al fumo attivo al fumo passivo che significa significa il carcere di Sollicciano dove si sta chiuso in cella per venti ore al giorno
Quattro sono di passeggio in cella l'anno sia il modo diritto all'impossibilità anche di essere inseriti in percorsi di risocializzazione ed educativi tornare fuori e produce quello che normalmente l'attività passiva e comunque è uno sta in carcere comma
Questo è successo anche fuori d'Italia sono state fatte rilevazione sulla pericolosità del fumo attivo e passivo Inghilterra nelle carceri inglesi nelle carceri statunitensi cercata visto che introducendo la sigaretta elettronica si riduce moltissimo
Il pericolo di malattie dell'apparato respiratorio ettari che in un carcere invece nell'isola di Madonna dove il comune era prurito escono anche quello di tabacco e proibito iracheno ci si erano messi
Approvare clandestinamente quello che potevano fumavano addirittura i cerotti antifumo ascoltavano le bucce di banana fumavano e le le bustine da te e lacerazione era diventata insostenibile il ministero ha deciso di provare a introdurre ha chiesto all'azienda inglesi di produrre delle sigarette solo e che in molti e ora inoltre ecco e l'esperimento pilota nell'isola di Mennea come come anche in alcuni carceri statunitensi ha avuto un enorme successo
C'è stata una diminuzione del fumo di tabacco distesa tenete nelle carceri inglesi invece si sta per la sostituzione della e circa il con me appunto le bucce di banana e altro e tutto questo funziona semplicemente con un prodotto lo si può vedere anche su internet e che li chiama che torna è una sigaretta mono uso usa e getta sigillata con anche il numero seriale iscritta sulla sigaretta tutto di silicone niente pericolosa e può essere tranquillamente pesta
Introdotta nel sopra Fitto perché il problema è un problema burocratico ma come Pound detenuto del carcere di Sollicciano ad acquistare la iper
Oltre ad avere internet ma non a internet non è nella lista del soprabito cioè delle dei beni acquistati dall'interno in un carcere quindi ci vuole il coinvolgimento delle istituzioni ovvero sia del Provveditorato regionale della direzione del carcere che sono interessati ed è la regione Toscana che è competente come tutte le Regioni dopo il DPCM del due mila per la salute
A partire un progetto pilota per vedere i risultati spegnimento riadozione vengono acquistate o un numero sufficienti a perde attivare questo meccanismo di sigarette elettroniche da tenere in deposito e vediamo casse immersi come sono quali sono i risultati che vengono fuori
Pensare che il costo di una sigaretta elettronica Ibn è che ricordo è stata creata esclusivamente per i detenuti
Di tre sterline sessanta circa quattro euro meno di un pacchetto di sigarette
E dura molto più di un pacchetto di sigarette quindi si va anche verso un risparmio economico per il per il detenuto il quale deve acquistarlo con i soldi suoi questo però se non sa come acquistarle dove acquistarlo continuiamo a fumare il tabacco anche in carcere
Nel dicembre due mila sedici dipartimento De Mita autoreferenziale ha rilasciato una circolare che autorizzava con una formula veramente bella perché son di quelle formule da circolari che dice sostanzialmente che l'integrazione degli istituti nell'esercizio della loro prudente discrezionalità possono eccetera eccetera autorizzare l'acquisto mediante soprabito della sigaretta elettronica noi proprio sulla prudente discrezionalità che vogliamo agire per
A far scattare quel pizzico di coraggio che manca nelle direzioni perché son cose nuova carcere è un istituto di conservazione non è un istituto di innovazione
Però dato che a Firenze si è creato un clima diverso grazie
Alla direzione del carcere di Sollicciano grazie ad alcuni agenti esterni come quelli che ho ricordato poco
Poc'anzi grazie anche al nuovo provveditore il dottor Fullone insomma c'è un clima di disponibilità all'ascolto al tentativo all'innovazione e ai progetti pilota quindi nel solco di questa a possibilità che abbiamo in Toscana ci è sembrato quel giusto in questo momento proporre l'attivazione di un progetto pilota io Vincenzo Donvito siamo a disposizione delle istituzioni per illustrare tutto riusare quali tipo di sigaretta quali sono le le possibilità come parlo i costi e quindi non non ne abbiamo lanciato il sasso ora speriamo nei prossimi giorni sentito al Provveditorato sentirono il dottor Fullone
Parlerò anche con il direttore del carcere di diffidenti sia del di Sollicciano sia Vergottini l'istituto a custodia attenuata accanto e vedremo nel giro dei tempi burocratici diciamo così
Di questa avventure sappiamo che i tempi burocratici per il carcere sono giganteschi quindi sono prospettive di miei figli certe volte per poter fare arrivare la storia dei ventilatori e c'è voluto un intero anno quindi anche su questa il tempo che ci impiegheremo è più o meno questo si parte
Bene questo sicuramente una notizia che fa anche il paio con le tante altre campagne di civiltà portate avanti nell'arco di questi Mesilla prima vogliamo anche insomma la prima tra le tante insomma prova anche quella per il sull'utilizzo dei ventilatori nelle celle insomma sono tutte quante cose molto molto pratiche per cercare di portare una ventata di diritto di Stato di diritto e di normalità all'interno delle celle quindi ringraziamo ancora Massimo Lenzi dell'associazione oggetto Firenze e appresto risentirci però