Migranti. Intervista a Lucilla Garufi di InterSOS in missione sulla nave Diciotti

Lucilla da russi di Intersos che è un'altra organizzazione insieme al Cison ma che opera a bordo delle unità della Guardia costiera
Intanto diamo conto di cosa Intersos
Intestasse è un'organizzazione non governativa che lavora in contesti di crisi sia in contesti di conflitto e di guarda presente in Africa da più di vent'anni
In Italia nasce a questo progetto che insieme ad unisce la fa appunto tratta di a un accordo diciamo con Guardia costiera quindi uno staff di operatore del mediatore parte costantemente con le navi di guardia costiera da supporto psicologico ai minori stranieri non accompagnati a bambini alle donne
Giorni difficili di navigazione di recupero da vari trasbordi e poi appunto i vulnerabili che raccontano la loro esperienza soprattutto le detenzioni terribili nei compound libici
Sì i racconti dei migranti rispetto all'essere vittima di tortura o di maltrattamento da parte dei libici diciamo che è una costante in ogni missione quindi ad ogni missione troviamo Sempre dei raccolti molto forti che parlano di
Di tortura vere e proprie di segni fisici evidenti in questa missione in particolare un ragazzo c'ha mostrato i propri segni fisici e ci ha raccontato nei dettagli cosa avviene all'interno dei centri di detenzione libici
E quindi ci ha parlato di Yasser di minacce e di maltrattamenti veri e propri
Come è avvenuta questa lunga permanenza in mare aperto da parte dei migranti erano preoccupati di non arrivare più oppure insomma non non deve essere stato forse non stop
Dessì considerate la la preoccupazione e la voglia di arrivare c'è costantemente ad ogni missione quindi questa non è stata più particolare rispetto alle altre
E ovviamente quando i giorni di navigazione si allungano ceo aumenta la stanchezza e aumentar la stanchezza e anche l'insofferenza di dover stare
All'interno di una nave ovviamente una parte dei migranti quindi quarantuno su versi di del naufragio dei quali abbiamo fatto il trasbordo non dovrebbero statunitense del Tronto esatto ovviamente loro
Soffrivano maggiormente la stanchezza e l'insofferenza proprio perché avevamo sulle spalle un numero di navigazione maggiore rispetto al resto dei migranti presenti in aula
Oggi è la giornata mondiale del rifugiato emigranti nell'opinione pubblica non sembrano essere
Diciamo molto popolati mettiamola così però forse val la pena ricordare il perché vanno salvati e le condizioni in cui si trovano
Sì soprattutto vale la pena di ricordare che il noi siamo per un'Europa senza confini
Senza frontiere è soprattutto per la libertà individuale di poter decidere dove nemico può dar migliorare il proprio futuro
Ovviamente abbiamo tutti i giorni a che fare con con con i migranti e soprattutto con la loro sofferenza quindi ogni giorno cerchiamo anche di
Far sì che le storie possono sensibilizzare aumentare il livello di umanità che ad oggi è stato talmente scomparendo soprattutto in quest'ultimo periodo
Sentiamo i rumori del maltempo in sottofondo però immaginiamo che le missioni non finiscono quindi voi siete ancora a bordo delle navi e la Guardia costiera così come adesso siete appena arrivati a Pozzallo con la dicevo
Noi rimaniamo costantemente a bordo delle navi delle grandi navi di guardia costiera quindi ossia di Dattilo
Che del diciotto i colleghi adesso stanno rientrando da Valencia Born allora hanno scortato l'acqua Rites adesso neri partiamo con i diciotto i ovviamente la nostra presenza
Riteniamo sia fondamentale a bordo
Anche per diciamo farci carico della componente umanitaria dell'approccio empatico che ho migranti abbia e di cui i migranti ha bisogno nel momento in cui attraverso un momento così drammatico come quello del l'attraversamento del Mar Mediterraneo
Grazie