Presentazione del libro di Eleonora De Nardis "Sei mia. Un amore violento" (Bordeaux Edizioni)

Buona sera a queste bellissime signore benvenuti ai signori uomini perché parleremo anche e soprattutto a loro io sono Maria Paola Raiola sono una giornalista e sono solo come dire una persona che vi introdurrà in questo libro che presentiamo stasera che ha un titolo importante mi sono segnata qualche appunto perché un un libro che mi ha coinvolto molto e mi ha molto emozionato
Sei mia è il titolo ed è probabilmente una frase che penso a tante Dinoi si sono sentite rivolgere magari in un nel corso di una storia
O l'hanno anche rivolta sei mio ma quella una frase particolare perché è una frase un po'a metà tra l'appartenenza cioè Lesser parte il far parte il volere che qualcuno faccia parte Dinoi e il possesso
E qualcuno come dire l'anche accolta con un certo compiacimento per Elisabetta per esempio la protagonista della romanzo di Eleonora de Nardis il sei mia è un incipit è una storia d'amore molto bella molto coinvolgente una storia comiche comincia bene ma che poi trascende diventa un sentimento malato conflittuale doloroso ed è in questo libro c'è un viaggio secondo me che è un viaggio nelle fragilità femminili nostre di donne e nelle fragilità maschili cioè di un uomo che al sei mia non sa più dare il valore
Dell'appartenenza cioè c'è una parte di mi ma lo fa
Jack degenerare in qualche modo in un senso di possesso il romanzo si legge tutto d'un fiato abbiamo varie testimonianze penso che stasera parecchi diranno che l'hanno letto tutto d'un fiato
E e lo capirete anche dalle vetture delle attrici che si avvicenderanno appunto leggendone alcuni brani perché scritto in maniera molto
Molto emotiva molto
Limpida lucide femminile secondo me sono certa quindi che finale no ed è la verità cioè ci sono diverse diversi aspetti cioè quando una scrittura ti coinvolge è una scrittura Chiana fluida che ti arriva subito però e anche una scrittura che ti emoziona
Avremo modo poi di parlare di delle problematiche legate appunto all'amore malato che a questi aspetti del femminile e del maschile che purtroppo spesso non non coincidono non non si compenetrano come sarebbe bene che accadesse allora io cominciò però leggendo vi delle parole che non sono le mie ma che ha rivolto a Eleonora de Nardis Brunella schizzate una nota scrittrice giornalista e tra l'altro articolista per il Venerdì di Repubblica e che è stata proprio la prima che ha incoraggiato Eleonora proseguire nella sua strada continuare a scrivere a a dar vita a questo a questo romanzo
Di largo appunto le le sue parole ci sono libri che dalle prime pagine che afferrano alla gola con violenza il tu lettore desideri soltanto fuggire il primo schiaffo in piena faccia che la protagonista di Segni attende dal suo compagno lo prendiamo in piena faccia anche lui
E questa la potenza del romanzo dominare emotivamente lettore condurlo fermano per strada e labirinti che non vorrebbe percorrere la mia prima reazione è stata di pancia
Avrei voluto urlare a quella giovane donna
Sbagliati i subito fuori di casa quella bestia violenta non chiederti nemmeno perché l'uomo che anni che sostiene di amarti ha brutalmente rotto il vostro patto d'amore non sentirti in colpa
Non pensare di avere sbagliato qualcosa dagli immediatamente uno stop fargli paura
Perché gli uomini che alzano le mani sulle donne sono tutti i vigliacchi e vanno spaventati minacciati
Ero soltanto al prologo di sei mia e la storia mi aveva già risucchiata
La cronaca è piena di violenze sulle donne ogni due giorni viene compiuto Femminicidio
Ne sentiamo talmente tante che rischiamo di Asso e farci un po'come con gli immigrati inghiottiti dal mare è un titolo in prima un articolo in cronaca in cui parenti amici ricostruiscono il rapporto malato della vittima con il suo carnefice
Poi si volta pagina cd stabiliamo con lo sport gli spettacoli
Così non accade con un romanzo così non accade con il romanzo di Eleonora che non concede vie di fuga e tu letture sai perfettamente che stai entrando in una patologia autolesionista
In un borgo Chianni entrerà l'identità polverizza era l'autostima ma non puoi fare altro che seguire passivamente la caduta della protagonista gli inferi
Ogni violenza subita da lei la sentiamo nella carne e nel cervello come se cellule silenti attivassero nuove sinapsi mettendo in connessione venti e discende annui non del tutto sconosciute
Questa è la potenza della narrazione
E chiaro che mi esordiente e raro scusate che ne sergente abbia la capacità di coinvolgere il lettore dalle prime pagine a Eleonora evidentemente è bastato seguire il suo istinto poiché possiede un'accentuata vocazione al racconto
A mio avviso il coraggio è una virtù necessaria ogni scrittore ed Eleonora ne ha da vendere
Allora cominciamo entriamo nel vivo e quindi c'è Carla Fraioli che la prima delle nostre attrici che leggerà appunto alcuni passi
Massimo continuava ad essere simpatico brillante a cogente ma le sue attenzioni a tutto tondo si rivelarono presto sempre più esagerate fino a diventare quasi ossessive
Ben oltre il limite di quella velata gelosia fisiologica ad ogni rapporto di coppia
Mi cercava telefonicamente a tutte le ore del giorno ma anche della notte e pretendeva rispondessi Sempre entro i primi tre squilli
Se così non era iniziava inviarmi una serie infinita di messaggi dapprima accorati in apprensione poi sempre più indagatori poi minatori infine pieni di insulti
Mi riempiva di complimenti di risse rosa piccole sorprese
Una sera però arrivò da me molto innervosito
Qualcosa non era andato come aveva previsto e lo ha moglie lo aveva messo alle strette sputando gli addosso che sapeva tutto Dinoi
E che gliel'avrebbe fatta pagare cara
Aveva gli occhi più grandi e più aperti la pupilla nerissima la camicia sbottonata sul petto arrossato la voce più sottile come consumata
Dopo qualche minuto di mio disco oltre e di sue risposte sprezzanti mi colpì fu quella la prima volta
Fu uno schiaffo dato a mano aperta non mi prese in pieno viso ma sull'orecchio sinistro che comincia a battermi forte
Se solo una lurida Troia e da sola devi restare
Mi accasciai sulla etto stordita dal colpo con l'adrenalina che mi bruciava inviso nelle braccia nelle gambe
Avevo gli occhi sbarrati ma non vedevo nulla
Ero atterrita
Annichilita
Allora
Ricominciamo ricominciamo però dopo aver appunto ascoltato una parte del racconto
Vorrei dare la parola ad un attore che qui presente che Valerio Aprea che penso che conosciate tutti è uno dei più talentuosi della sua generazione lo posso dire io lo dico io lo dico
Ed è però come dire interessante anche perché si parla per fortuna da parte delle donne oggi però forse anche un uomo che che è normale no
Ci può rassicurare
Intanto sul ma funziona no raccontarla serve
Intanto su quel normale io non metterei la mano sul fuoco anzi ci tengo ormai anzi metro le mani avanti ricordare non non ritiene di avere di fronte un uomo normale
E soprattutto dopo aver conosciuto nelle Nora che questa sua a vicenda il libro che ho cominciato a leggere tre giorni fa
Voracemente e e anche però con una difficoltà emotiva tale stanotte ho dovuto chiudere
Perché non ce la facevo no non non ho retto quel passo su quale poi vorrei proprio chiedere spiegazioni distinte a voi
E e questo libro insomma io credo che non sia stato un caso che allora mi abbia contattato e voluto coinvolgere questa cosa tu ricordi e quando mi ha detto che se va mamma io che c'entro mamma perché ma tema no tu sei una voce del dramma che voce io poi ho capito quanto questo libro parla anche a me
Cioè parla a mente quanto maschio
L'uomo
E nonostante io naturalmente no grazie al cielo sia lontano anni luce dall'uomo che descritto in questo libro
Tuttavia
Io mi sento chiamato in causa
Mi sento chiamato in causa
Nella misura in cui io nella mia vita sono
Tre capace comunque di talune forme di
Cioè forme di comportamento
Comunque con una loro dose di criticabilità
E censurabilità
Questo lo lo dico a chiare lettere c'è questo libro mia
Auto i automaticamente fatto sentire proprio sulla sul banco degli imputati anche io
Nonostante chiaramente non non non abbia fatto nulla e tutto quello descritto ma
Ben arrivata
Talmente belle suggestivo che tutte le ansie del ritardo si sono praticamente annullate veramente veramente stupendo
No dicevo quindi ecco è un libro che penso che debbano leggere tutti gli uomini perché io credo che ognuno possa pur fare i conti con quello di cui si parla e specchiarsi e dirsi ok quanto mi parla anche a me
Al di là di quanto naturalmente insomma
Saranno orari quelli che veramente passati ramazza suo proprio io questo ecco speriamo di no
Però lo questa è la la cosa più eclatante che che mi viene di dire
Poi avrei un miliardo di domande
E avremo un miliardo di riflessioni intanto forse la più la pentola prima eh
Che fa la cosa più incredibile io sto ho letto una cinque e una sessantina di pagine ma ecco a una sessantina di pagine il libro quante sono in tutto centottantadue ecco un terzo di Libero
A un terzo di libro
Tu assisti già accorse
Inni narra Billi incredibili
E dici ma
E Eleonora non non si è tra sta ancora così chiedo scusa
Da Elisabetta perché si assomigliano e nomina come si fa così
E insomma
La la protagonista a questa pagina di libro ancora tollerava questo ancora e lo spiega molto bene
Lo spiega molto bene i meccanismi psicologici che ci sono dietro della mente che arriva a bluffare con se stesso fino a quel punto però già pagina sessanta accadono cose
Che nessuno di noi potrebbe pensare possibili senza che la diretta interessata non prenda le distanze non non farà la polizia insomma non si intervenga invece mancano ancora due terzi di Libero e so che
Questo non è che la punta dell'iceberg ecco queste
Una cosa che ritengo incredibile che insomma
Lo segnalo però per ora no ma tra altri adesso combattuto dal voler sapere
Sì esatto ma io e sono combattuto tra il voler sapere immediatamente come come andava a finire e però non rovinare meno spolverare mila lettura lettura che però appunto va a singhiozzo perché poi difficile da sostenere
Grazie Valerio
Questa tra l'altro è proprio l'abilità di uno scrittore quella di farti arrivare alla alla parola finale di un periodo di dire addio come comincerà l'altro voglio sapere tutto no non voglio sapere niente perché voglio andare avanti
Allora io direi che adesso è Loretta Giannini che leggerà un altro passo
La sua opera di progressivo svuotamento della mia persona
Era già all'epoca in atto
Si vantava spesso di essere molto corteggiato
E di aver avuto numerose avventure prima di conoscermi
Mentre di me diceva spesso
Chi poiché se la prenda più una donna di ormai trent'anni con due figli a carico senza di me dove vorresti andare
Una sera a tavola girato per un sorriso che quasi senza volerlo avevo rivolto al portiere dello stabile per ringraziarlo di avermi aiutato con delle pesanti casse d'acqua
Mi aveva vomitato addosso molti insulti che ignora i scientemente
Poi
A una ragazza come testi sarebbero state aperte tutte le porte del mondo
Peccato tu sia così Troia
Aveva ragione lui
Cosa avevo combinato nella mia vita
Forse la mia stanchezza a tutti i costi era stata negli anni fra intesa per infantilismo
Mancanza di concretezza
Ignoranza delle regole
Mancanza di dimestichezza con le cose del mondo
Ero dunque agli occhi della società solo un'oca giuliva viziata
Una che andava avanti a sorrisi ammiccanti per nascondere tutte le sue ombre
Forse era vero
I fatti parlano da sì
E mi restituivano una donna adulta
Affamata di affetto e attenzioni senza una casa propria spesso senza uno stipendio con due bambini da sostentare e tante occasioni sprecate
Ecco sarò stata anche più elevata di lui culturalmente e socialmente
Ma Massimo era bravissimo
A farmi sentire inadeguata e stupida
Rispetto a lui
Bene
Adesso io
Ti lascio il testimone Virginia virginale Endine la presidente l'associazione al valore del femminile
Siamo state perdonatemi se vi parlate in cima piccolissime esperienza personale ne sono state fianco a fianco in diverse occasioni abbiamo cominciato parlando di femminicidio e di femminicidio come qualcosa che però potesse essere un punto e a capo per riscoprire il valore del femminile
Quindi chi meglio di te Virginia
Grazie Mara Maria Paola Marion Grazio innanzitutto a via Novara
Per quest'invito ma soprattutto per questo libero
Che io ho iniziato a leggere
E ho letto tutto d'un fiato non sono riuscita sinceramente a così a interrompere il racconto di questa storia
Maria Paola conoscendo il mio percorso professionale perché l'abbiamo appunto avviato insieme in un certo qual modo
Ha subito messo l'accento su quello che vorrei portare qui oggi
E che io ho colto nel tuo libro
Perché è vero che la storia di un amore violento
Ma anche la storia del valore del femminile
Che per gran parte del libero
Noi ritroviamo nella protagonista Elisabetta nella cura meravigliosa che
Anni confronti di questi tre figli
Anzi inizialmente sono due
E poi gli proprio questo attaccamento alla vita che contro tutti e tutte la porta a a dare vita a una nuova vita
Ecco questa il valore del femminile il valore del femminile proprio nell'amore nella nell'accoglienza nell'ascolto che Eleonora ci racconta in questo libro in maniera veramente poetica e profonda
Quasi da contraltare a questa storia di di violenza di sopruso e che la donna riesce secondo me magistralmente a mettere in atto nonostante tutto
E per me il valore del femminile comunque non è un aspetto specificamente della donna è un aspetto che io sto apportando attraverso la mia attività e il mio lavoro anche che
Per l'uomo anche a a a ritrovarlo nell'uomo perché effettivamente si parla di femminile si pensa immediatamente alla donna socialmente non culturalmente mentre femminile inteso come amore ascolto accoglienza condivisioni
Prendersi cura è anche un aspetto che nell'uomo quindi condivido le parole del mio precedente relatore quando dice che questo è un libro che assolutamente riguarda anche gli uomini perché il valore del femminile riguarda anche gli uomini
E
Non è
Un racconto personale questo racconto sociale perché in onore illustra un problema che è insito nel nostro sistema sociale culturale perché ha un sistema fortemente Patricia intrico c'è un sistema che esalta esaspera
I valori del maschile non perché questi siano sbagliati ma non si può
Unicamente pensare nella vita a produrre a fare a raggiungere obiettivi
Ad essere competitivi e quindi a
Portare avanti le categorie del logo asse della razionalità della materialità questo è inevitabile che crea uno squilibrio
è inevitabile che crea un'aberrazione e questa aberrazione ci viene raccontata nel libero di cui sono vittime non solo la donna la protagonista non solo i bambini
Ma anche il carnefice stesso
A mio avviso e nello coglie questo
E quasi e in un tentativo di eroico verrebbe vorrebbe risistemare tutto ridare un equilibrio a un di un sistema che non è equilibrato proprio perché è sbilanciato su questi valori del maschile e l'aberrazione quindi non è personale a mio avviso sociale e culturali
E e questo ci viene raccontato limiti
Nolte dico ovviamente nel nel romanzo di cui stiamo parlando no quindi a me viene in mente a tal proposito il il mito del del Minotauro che è coinvolta anche una donna Arianna
Ed è
Il racconto anche linee l'invito che quindi che che ci racconta questo mito che questa donna separata dalla sua parte istintuale che cosa fa si innamora dell'uomo sbagliato che che Teseo il falso eroi e quindi l'abbandona
La notte
In un'isola lasciandola da sola l'avviso l'isola di Nasso esattamente early Arianna dovrà affrontare la sua morte rinascita come fa Elisabetta perché lei affronta la sua morte e la sua rinascita
E in fondo noi qui riuniti uomini e donne alla presentazione di questo libro mi piace dire che siamo un po'tutti Arianna tutte noi dobbiamo affrontare quelli che chiamiamo le notte buia dell'anima per ritrovarci
Io sono veramente onorata Eleonora di essere qui perché leggendo la tua storia a letto la mia storia anch'io ho avuto una morissi violento ma da questo amore violento
è nato il valore del femminile quindi diciamo una terapia della cultura come ci suggeriva anche il manda Neumann parlava del fatto che cento anni di terapia di psicoanalisi e l'uomo sta peggio di prima
Allora la terapia della cultura la facciamo noi c'è nove persone uomini e donne che escono dall'angolo della vergogna della paura
Del della sofferenza del dolore che può schiacciare in alcuni momenti veramente ti senti
Completamente sopraffatto da questi da quello che tu stai ridendo pence
Portarlo fuori per condividerlo per generare un cambiamento dentro di te e che sia nel mondo e so che ci sono dei lettori oggi ma io non posso non citare l'autrice
In un suo passaggio meraviglioso in cui scrive
Alle Teia in antico greco è il disc cedimento lo svelamento la rivelazione la verità letteralmente nello stato del non essere lasco nascosto lo stato dell'essere evidente
Penso ad Heidegger che la rincorsa per una vita intera penso a tutte le volte in cui la mia spontanea la mia spontaneità la mia all'Italia è stata un ostacolo tutte le volte in cui è stata la mia la liberatoria
Tutte le volte in cui è stata un pretesto
Tutte le volte in cui hanno provato a definirla contenerla giudicarla spegnerla sgualciti la con violenza tutte le volte in cui ho scelto come mostrarla rivendicando la ecco la spontaneità e la verità e verità e questa verità voglio pretende gerla voglio condividerla solo così anche quando non ci sarò più durerà del sente ecco allora il messaggio secondo me profondo autentico di questo libero che si è una una storia di un amore violento ma per me
Veramente un inno alla vita è la celebrazione della libertà e dell'amore che noi possiamo essere quindi grazie Leonora per questo bellissimo
Bella
Grazie vetrina bambini volevo solamente davvero senza sono io onorata di queste parole che ha rivolto al romanzo davvero grazie effettivamente oltre al mito di Perseo Arianna può venire in mente anche quello di Giasone Medea insomma sono tante le donne che vengono abbandonate anche con prole tra l'altro da mediatamente la parola alla mia moderatrice
Bene
E io quindi devo introdurre la lettura
Di Niccol Micol Guido
Mi sentiti rare violentemente dalla nuca per i capelli
Così forte che indietreggia iter assecondare quella dolorosa trazione guardare nello specchio
E vidi
Che gli occhi fuori dalle orbite evidenti sterrati il collo gonfio il petto arrossato
Mi trascinò così fino alla stanza del suo studio chiuse la porta inizio
Un primo schiaffo in pieno viso
Poi prima di colpirmi di nuovo mi tira con forza i capelli
Scuotendo mila test avanti indietro così forte che credetti si sarebbe staccata dal collo
Gli dava qualcosa ma ero talmente terrorizzata da non distinguere le parole
Erano insulti li percepivo come tali ma non li capisco
Le vocali risorse in quei dittonghi per me quasi impronunciabili quelle a Toni affievolite in un'unica indistinta multa
E ridata in dialetto barese
Stacchi Indesit fa che nella sua lingua becera starà per questa piena di Marta
Mi ha Kassai e che dice una fede che mi fece da pigliarmi saltò
Mi aggrappa Ayala Gambadilegno Emily trassi tirando la sedia messi in sotto la scrivania del suo studio
Il primo calcio sulla schiena poi un altro un altro ancora
Ma la cosa importante era che fossi arricciata in posizione fetale
Il pancione era protetto avevo il cuore a mille aprirsi a dire solo con la voce rotta dallo spasimo ma cercando di gridare forte basta la bambina
Concludiamo quindi la serie di letture con Eleonora Fornasari
Avvicinatevi a voi stessi attraverso un trauma profondo una crepa dell'animo che vi si spezza in due parti diseguali frastagliate che combaciano fatica da quel taglio inizia a filtrare prima chi imita poi violenta
Luci
Vi rinsaldata e raccogliendo i frantumi più importante rinunciate invece alle parti sbriciolate
Forse vi ritroverete come in un ritratto di Picasso ma sarete ancora voi
Decisi che dovevo farcela per coloro che mi amavano decisi che dovevo rialzarmi decisi di scegliere me
Avevo tanto assoluto bisogno di un nuovo inizio
Scriveva Cesare Pavese che l'unica gioia al mondo e cominciare
è bello vivere perché vivere cominciare
Sempre ad ogni istante
Ecco perché mi sono salvata la vita anche nei momenti più cupi e disperati quando mi aveva sfiorato il pensiero di non farcela di non voler vivere più sentivo però in me nel profondo la spinta di azzerare tutto rimettermi in viaggio
A partire da un nuovo capoverso
Be insomma voglio dire io non so chi chi di voi ancora non ha non ha letto il libro non l'ha letto tutto
Però sicuramente stasera pugno da fan cioè ce l'abbiamo avuto tutti
Vorrei che tu
Raccontassi ai ai nostri amici insomma quello che
Che Tintin ti fa vedere anche interno
Benissimo innanzitutto buona sera tutte grazie di essere qui perché nonostante le intemperie chiede tempi fin
Cade davvero tantissimi abbiamo dovuto chiaramente trovare un po'all'ultimo secondo questo cover sette che però ha un cover sette percezione perché credo che il luogo più suggestivo di questo non avrei potuto ottenere per questo evento di letture
Ringrazia anche la casa editrice bordeaux che a distanza di soli sette giorni dalla prima grandissima presentazione romana della scorsa settimana a Trastevere è riuscito a realizzare un altro evento per voi tutti
Ringrazio Maria Paola perché davvero è stata disponibilissima ai oltretutto c'è una comunione non solo professionale ma anche di intenti umani antropologici e oserei dire
E esatto ontologiche ontologiche che mi piace di più scusami se ti anticipo ma volevo ringraziare subito
Paola Maffioletti che affatto la regia diciamo di tutta questa compagnia teatrale di di donne
Che fanno capo alla Casa internazionale delle donne a Trastevere sono reduci tra l'altro da un grandissimo successo dello spettacolo le donne di Garcia sempre da Paola Maffioletti diretto e l'ultimo ringraziamento va a un mio amico artista che Yuri corti che mi ha portato queste tele bellissime di donna rappresentano Maria Callas e Audrey Hepburn
In versione Goti case sappiamo che sono due personaggi che hanno avuto un vissuto piuttosto travagliato oppure essendo due donne molto differenti tra di loro
Anche a livello superficiale sappiamo la Hepburn rappresentava un po'la fragilità la delicatezza la dolcezza Maria Callas invece a Roma molto politica molto forte
Quando invece poi pare che nel loro privato fosse il contrario ecco quindi un grazie anche a Yuri che ci sta per raggiungere quindi
Quando arriverà lo vedremo personalmente allora volevo un attimino riagganciarmi a quello che hanno detto i due relatori Maria Paola anziani e Virginia anche Valerio
Effettivamente si Virginia proprio così nel senso che è un ritorno alla vita la storia degli Sabetta è una donna che sospinta fino all'estremo delle sue forze verso la morte
Si inventa a partire dalle cose che le piacciono di più a partire dalle sue passioni in primis a partire dall'amore per i suoi tre figli una strategia di ritorno alla vita proprio a cominciare dal suo essere donna
Quindi capisce che il suo essere donna è il surplus che può portarla in salvo quindi effettivamente proprio come detto tu
E invece per quanto riguarda le domande che si è posto la nostra quota azzurra diciamo si parla tanto di quote rosa invece stasera abbiamo avuto anche la difficoltà di trovare un uomo che potesse parlare di questo tema senza schermirsi troppo ecco effettivamente la missione dire
Anch'io che sono un uomo molto diverso dal dal protagonista del romanzo mi sono messo in discussione
Effettivamente c'è una grossissima facilità di giudizio nei confronti delle donne che si trovano in situazioni di abusi non solo fisici ma anche soprattutto psichici psicologici
Questa facilità di giudizio secondo me proviene proprio da un prete giudizio nel senso che tante volte troppe volte l'esuberanza le stanze evita il sorriso vengono scambiati confusi con la forza quando invece non è quasi mai così
Stasera però ecco le sette giorni fa ho parlato del del bisogno di scrivere
Faccio riferimento a sette giorni fa perché vedo dei molti che hanno avuto il coraggio di ritornare dopo sette giorni e di reiterare la loro presenza qui e queste persone le ringrazio doppiamente
Ho parlato del bisogno della narrazione del se proprio per riprendere i brandelli della tra resistenza e poter inserire in una cornice di senso compiuto e quindi ritrovare la propria identità le donne abusate perdono la loro identità scordano loro che sono loro in quale direzione devono andare
Questa sera invece vorrei parlarvi della scelta sale da della difficoltà di prendere una decisione per chi ha letto il romanzo sarà chiarissimo al mio intervento di questa sera perché ancora non le ha letto spero che sia uno stimolo a leggerla nel senso che star di mettere un po'di curiosità
La sette qualcosa nei confronti della quale ci troviamo noi tutti i giorni
Siamo obbligati a prendere decisioni di continuo tutti i giorni tutti i momenti della nostra vita anche quando ci sembra di essere in una strada senza uscita
Ci sembra di vivere in una gabbia per quanto possa essere una gabbia dorata
Non è possibile dare la colpa alla malvagità del mondo non è possibile dare la colpa alla sorte non è possibile dare la colpa alle azioni passate non esistono colpe esistono cause
Più che obbligati a scegliere siamo obbligati ogni giorno a discernere che è un verbo bellissimo che noi giornalisti siamo sempre sempre meno sempre troppo poco
Il verbo discernere vuol dire separare lei da viene da un verbo latino bellissimo io vedo là dietro mio professore di latino e greco del liceo quindi se sbaglio in poi correggere
Gli hanno un verbo latino che Sir nere Czernowitz era l'arte del separare la farina dalla semola
Quindi Granelli proprio diventano sempre più piccoli sempre più rarefatti per poterli contare e per poter riconoscere quelli buoni da quelli meno buoni quindi quelli da mantenere da quelli da scartare
E quindi in senso traslato in senso lato il discernimento è l'arte di saper separare i pensieri e capire cosa fare e cosa non fare perché quando noi riusciamo a separare i nostri pensieri vediamo chiara la situazione sappiamo come agire strettamente collegato al discernimento io parlo di questo perché la protagonista del romanzo Elisabetta si trova spesso in queste situazioni perché non me ne vado che cosa devo fare
Si pone le stesse al problema lei stessa e questo è stato anche un po'un mio éscamotage narrativo proprio anche in virtù di un Consiglio di Bruna Hellas Chiesa
Che leggendo il romanzo mi ha detto effettivamente questo éscamotage che tu trovi è molto efficace
Quando io stessa mi domandavo ma perché questa qui in questo momento è rimasta lì
Faccio porre la domanda alle stesse alla protagonista dove devo andare cosa devo fare qual è la cosa più giusta da fare ecco discernere è strettamente collegato ha un'altra azione l'azione della critica
La critica una parola che oggigiorno un'eccezione fortemente negativa se vogliamo uno pensa subito a un'azione aggressiva a un'azione diffamante uno che critica è uno che non è d'accordo con te
In realtà la critica è strettamente correlata al libero arbitrio alla libertà
La parola il verbo criticare i libri la parola critica deriva invece da un verbo greco a me carissimo che il verbo Crinò che vuol dire scelgo scelgo e quindi decido
La critica è realtà è un'attitudine profondamente umana però presuppone la passione l'amore la saggezza lo scetticismo l'assunzione di responsabilità che quello che fa Elisabetta all'interno del suo romanzo lei si assume le sue responsabilità non scappa dalle sue responsabilità anche dalle sue scelte sbagliate
Elisabetta parla i suoi figli e dice le scelte le fanno gli adulti per voi è chiaro che gli adulti possono sbagliare
Gli adulti fanno errori fanno scelte sbagliate però poi si assumono le proprie responsabilità
Devo dire che la cosa curiosa che capita a tutte le nostre vite che le domande vengono sempre dall'esterno vengono poste sempre sono sempre altro da noi e a volte non non abbiamo un preavviso di queste domande ci vengono così all'improvviso le domande più importanti della vita improvvisamente vengono poste a noi
Le risposte sono dentro di noi
Non lo sappiamo che le risposte sono dentro di noi Sabetta ha dentro di sé le risposte ma queste risposte ci fa talmente tanto male a volte affrontarle
Perché così pesante dover vivere questo conto cimento di continue trattative interiori
Che tante volte non li ascoltiamo
Quindi solamente nel momento in cui noi ci troviamo finalmente con i nostri pensieri
Suddivisi quindi il discernere abbiamo finito l'azione del discernere e abbiamo iniziato l'azione della critica ne possiamo scegliere criticamente e quindi liberamente
Grazie
Io direi che ci apriamo a delle riflessioni comuni
Posso farne una ecco per cominciare la storia di Elisabetta la protagonista appunto di sei mia è una storia che appunto per chi ha letto il libro perché non reggerà rassomiglia tante storie che oggi si sentono è la storia però viene raccontata la storia di una persona che poi alla fine ha potuto scegliere si è messa insomma si è tolta un po'da quello stato di continuo bisogno in cui ti mette una situazione così negativa no bisogno indebolimento però avviene anche da dire è necessario siccome appunto in questo paese di diamo un'emergenza che il discorso di mettere in condizioni le donne di cambiare
Venga dato cioè sia un discorso amplificato e sia data la possibilità anche a chi
Vide veramente senza supporti culturali intellettuali familiari che sono spesso quelli più importanti
Ti posso uscire da queste prigioni tra virgolette che ripeto sono all'ordine del giorno nelle cronache cioè questo
Questo che raccontiamo stasera è un libro è un romanzo un racconto è una creazione dell'ingegno
Però ovviamente in siamo in un momento storico drammatico in Italia quindi è un è il momento di affrontare anche culturalmente e socialmente
Il problema probabilmente il caso di farsi avanti
Passi avanti tutti
Anche quando si vede qualcosa che non va che non funziona quando si assiste a qualcosa che come dire
Per strada ci colpisce litigio qualcosa di strano
Un esempio ti voglio fare se ne vediamo sulla metropolitana un borseggiatore che mette la mano nella borsa di qualcun altro ma siamo portati avvertire con la persona attento che sta a metà nel portafoglio nella mano
Io stessa se vedo un fidanzato che dà uno schiaffo una fidanzata per strada
Io non so
Se dire qualche cosa non dire il primo pensiero che mi viene in mente sono fatti loro se la vedono loro che cosa c'entro io e perché purtroppo il problema non è sociale un problema antropologico
Certo
Perché sono vittime di manipolazione realtà emotiva sarta è quello altra cosa tu sai ai due figlie femmine bellissima
Sa che appena non ci sediamo col pancione dal ginecologo e ci mettono quella cosa freddissima sulla pancia per farsi l'ecografia ci dicono è una femmina la prima cosa tu che cosa pensa sarà una principessa sarà bellissima
E si spiegheranno poi Barbaglini con piccola principessa la principessa di mamma di papà di nonna di zia
In realtà tutto questo voglio dire trafficare a livello di anche dislessico attorno alla femminilità
Arriverà un momento nella loro vita in cui capiranno che il veleno della Società agli sbattere in faccia che essere belle non basta
Forse serve forse
In alcuni ambiti ma non basta non basta
E questo sicuramente qualcosa che ci deve far riflettere tantissimo altra cosa qui vedo Fabrizio e Sabrina che sono temi amici carissimi e sono strettamente imparentati con Paola Cortellesi che stasera non è potuta fare qui con noi
Però ha mandato tramite la sua tanto messaggio bellissimo miele è stata interprete di un monologo di recente
Di Stefano Bartezzaghi mi sembra molto molto significativo in cui porta la nostra riflessione nei confronti di alcuni termini che al maschile hanno un significato assolutamente tranquilla normale di uso comune
La femminile ne hanno tutt'altro pensate a un cortigiano Bonomo che abita a corte una cortigiana significa una cosa specifica nel nostro immaginario ad donne in primis ti fa venire in mente è quello esatto
Pensate un uomo disponibile è un uomo gentile una donna disponibile
Un uomo di strada è un uomo che fa la carità che che che che vive di alcuna donna di strada
Un uomo con un passato una donna con un passato e di qui potremmo andare avanti ma per ore per ore e ore e ore il problema veniva posto proprio su questo nel monologo di Bartezzaghi
Ma un bambino che fin dal dalla scuola materna
Capisce e viene nutrito di tutti questi luoghi comuni egli sente anche dentro casa chiaramente può pensare forse che gli vale di più della compagnia età femmina magari quando giocano in giardino solo perché lei è femmina o in classe forse Luís
Potrei tendere qualcosa di più
Solo perché Lou maschietto quindi stiamo anche attenti a come dotiamo i nostri figli io personalmente l'ho due figli maschi e una femmina devo dire che sto molto attenta anche a questo aspetto al di là poi insomma della manipolazione emotiva come diceva la signora sicuramente la manipolazione emotiva
L'aspetto del del quale ci dovrebbe sicuramente illustrare meglio uno psicologo una psichiatra eccetera
è vero ne abbiamo parlato sette giorni fa che questi rapporti sono dei rapporti di incastri perfetti quindi perché c'è questo problema anche da parte della vittima di riconoscersi in quanto vittima o comunque di voler diciamo così uscire fuori da questa sua situazione
Perché l'incasso perfette proprio quello un'incudine l'altre Martello
L'incastro perfetto è quello quindi è chiaro che la patologia del rapporto non è mai senso unico è sempre a doppio senso e questo è importante anche segnalarlo per questo la difficoltà di uscire e donne che subiscono abusi
Sopra tutto violenze domestiche in genere hanno la difficoltà a loro stesse di dirci se la loro stesse Elisabetta un certo punto
Diciamo una volante della polizia disperata arrivano due agenti giovanissimi lei sente una gente che parla al cellulare con il commissariato di polizia che gli chiede ma perché è stato chiamato qual è l'intervento
E lui dice semplicemente ma no che è una signora che barricata dentro casa con i tre figli perché qua c'è un avvocato che ha una doppia vita
Lei in quel momento dice di Roma e per così l'asta Request sa lei da anni stava in quell'appartamento con i figli eccetera non aveva teorizzato se vogliamo la situazione in cui effettivamente versava grazie
Sì torniamo allora Valerio Aprea
Torniamo con una domanda una una lettura
Sbaglia
Un fragore che veniva da lontano
E si avvicinava come a falcate al mio orecchio
I miei timpani Intronati
Di scatto
Spalanca gli occhi
Era ancora notte ero nel letto qualcuno gridava fortissimo straziato
Chi era quella voce sconosciuta
Non poteva essere lui
Ma ex
Ma Marzotto te
Cambiata la foce
Fui svegliata di soprassalto
E non ebbi la prontezza di capire subito di razionalizzare disco mollarmi di dosso il velo pesante di quel sono malato rispolverare i beni pensieri e tornare fresca e lucida di smalto come mi capitava al mattino
Mi alzai d'un balzo credo che salta i propri il letto per precipitare mi in cucina
Massimo
Si stagliava
In piedi enorme
Sembrava toccare con la testa il soffitto
La sua ombra
Si sconta ornava sul muro bianco
E a paonazzo in viso
Il Lavino del suo enorme il collo era dilatata rilievo il dominava la sua figura di energumeno mutuo in boxer da mare
Ricordo solo che quando mi vide di fronte a lui vestita di un pareo scalza angosciata e incredula stringeva il cellulare in mano
Mi colpì inviso con uno schiaffo ma non mi centro
Il suo scopo evidentemente era un altro
Miss scansò con violenza
Il passaggio per uscire dalla cucina era troppo stretto per entrambi contemporaneamente per via dello spazio che occupavano tavolo e sedia
Non smise di dar fiato a quella voce terrificante che pareva disumana
Quindi se no no Talca arrivano club ma otto ti attento ai tre bastonati
Sbraitando e spargendo di saliva in quell'aria pesante irrespirabile si diresse verso la porta a vetri che separava la cucina dall'ingresso come per raggiungere la camera in cui ancora dormivano i tre bambini
Dormivano
Lo speravo dentro di me pregavo imploravo che lo stessero facendo
Non potevo credere a quello che stava accadendo
Mi chiuse in cucina con la mano destra teneva bloccata la maniglia Della Porta con il piede destro faceva leva leva sullo stipite per non permettermi di spingere e aprirla
Non ci pensa in un secondo
Provai a dare spallate
Ma era una prova di forza impari
La distanza da quella porta quella dei bambini era di appena un metro un metro e mezzo l'avrebbe raggiunta in un secondo con una sulla falcata anche se avesse mollato la presa che Fusi uscita a sgattaiolare fuori dalla cucina
Mi girai verso il tavolo
E presi la prima cosa che finiti
Non vi erano pentola non vi erano tabelle ma erano rimasti i piatti impilati della Cina gocciolare alcune posati e un coltellaccio da cucina
Con cui avevo chiesto al massimo di aiutarmi ad affettare l'anguria per la Cina dei piccoli
Non ci pensa due volte
Afferra il quello e assesta e maldestramente più colpi sulla parte vetrata della porta
Se teme che si possa frantumare mi aprirà è uscita di casa finirà questo incubo pensavo
E infatti allentò la presa
E rimase su
Rimase fermo
Io finalmente fuori da quella maledetta cucina
Impugnando il manico di quella lama terrificante come fosse un pennello equipara il tra la figura imponente minacciosa di quell'uomo a me sconosciuto e la porta dei bambini
Era davvero un estraneo
Mai e poi mai lo avevo visto così neanche nei peggiori momenti dirà e irrazionalità neanche quella volta che prese a picchiarmi mi sembrò che non volesse smettere più che volesse continuare finché non avessi tirato l'ultimo respiro
Neanche in quel caso era stato spaventoso come quella notte
Terrorizzata
I militari
Tenervi a
Sì ci sono polacco non ci toccare vattene con le tue teorie
Ero fuori di me
Dannosi prescrizioni dal terrore
Per la prima volta la paura non mi aveva atterrita
Per la prima volta il terrore dei facilissima
Massimo era davvero molto teso visibilmente eccitato aveva denti serrati che crisi sentivo di Grignani e gli tremavano le mani strette a pugno
Distinguevo con il suo tremore nella penombra della stanza
Inizio a cercare di distrarmi con slanci di gambe e braccia pazzo di rabbia si ferì tra polso in gomito il suo braccio sinistro iniziò a zampillare compio copiosamente
Non vidi bene il taglio al buio ma avvertiva odore acre del suo sangue che si spargeva sul pavimento si amplificata in una pozza scura e viscosa fino ai suoi piedi allora Luini pietre Jodie qualche passo tenendosi l'avambraccio con la mano posta fece per prendere la scaletta verso il lastrico solare chiudendosi a chiave dietro la porta per accedervi
Batte i forti su quella con la lama più e più volte per sfogare il mio desiderio represso non volevo che si rifugiarsi in una parte della casa ma che uscisse che andasse via in strada che non tornasse più a vendicarsi di quell'affronto quella era la mia prima reazione in tanti anni
Mi chiusi anche una chiave nella camera con i bambini l'adrenalina in corpo la pressione sanguigna salita al cervello
Mi girava la testa tremavo dovevo respirare un po'ma in quella scritti capisco piccolissima fusa a casa mancava d'ossigeno
L'ho sentito girare per casa in cucina nella nostra camera da letto rimessi stava nell'ingresso cercava qualcosa nell'armadio perché non se ne andava
Lo scorsi dalla feritoia ricavata nella parete della camera dei bambini i piccoli la chiudevano con dei cuscini ogni sera per non essere disturbati dalla luce dell'alba
Ma rimaneva sempre uno spiraglio viti che aveva il cellulare in bocca stretto tra tra i denti
La destra impegnata a tener chiuso il taglio sull'avambraccio sinistro
Scese le scale verso la porta d'ingresso
E finalmente
Uscì in strada
Una scrittura cinematografica devo dire fare ha sicuramente la lettura così anche no col tono basso interiorizzata però fu mai scritto in maniera tale da poter essere anche rappresentato quasi
Vero
Allora
Direi che se vogliamo non so porre una domanda vere un non so un confronto visto che l'autrice cioè che abbiamo questa disponibilità e questa opportunità
Ecco la
Una riflessione insieme ad Eleonora
Perché nel libro abbiamo come protagonista una donna no Elisabetta
Ma non è l'unica donna
In realtà c'è un universo femminile all'interno di questo libero
E ognuna rappresenta forse una parte del femminile non so se sia d'accordo con questo tipo di di riflessione
Nel senso che ci sono le donne che in partigiano manifestano solidarietà a Elisabetta e ci sono altre donne invece che non riescono in questo
Quindi volevo chiederti
Come è stato per sette anche
Entrare nella di nelle diverse modalità di esprimersi della donna e in particolar modo del femminile perché ripeto riesci comunque a dare uno spaccato
Su tutti i fronti
Gli spari spetta come può essere una donna
Non solo in relazione all'uomo ma anche in relazione ai figli ma anche nel nelle relazioni con altre donne anche questo mi sembra un aspetto interessante sul quale soffermarsi grazie
Grazie a te Virginia allora innanzitutto sta scrivendo un'altra cosa proprio su questo Sasso rapporto
Tra donne e sulla solidarietà femminile che Elisabetta scopre nel romanzo ma in cui non crede inizialmente questo perché Elisabetta fa parte di una categoria di donne particolarmente invisa alle altre donne perché la bella ragazza perché era una ragazza che ha già una carriera alle spalle
Ha già due bambini per esempio pure sanno ancora molto giovane per cui amica che ancora non hanno figli o piuttosto che si devono ancora fermare professionalmente eccetera
è una persona socialmente riconosciuta quando incontra il suo carnefice quindi lo svuotamento diciamo è progressivo
è vero che ci sono vari tipi di donne e chiaramente anche per esigenze di di romanzo rientrano tutte
Determinati cliché di donna quindi se diciamo ci ha l'amante Enza la moglie se la psicologa alza l'avvocato donna del giudice donna
è chiaro che in realtà le donne
Perché è anche un romanzo transgenerazionale se vogliamo
Elisabetta questo rapporto viscerale atavico collezionò né e racconta che si sente più paradossalmente in proporzione più vicina alla loro generazione che alla sua generazione proprio mentalmente Elisabetta fortemente moglie fortemente madre quindi quando il suo carnefice
E lo chiamo proprio così perché proprio il suo carnefice nel senso che poi finendo il romanzo non è né uno sol che erano nel suo compagno non è il padre di sua figlia e propulso kermesse soppressore
Quando il suo carnefice la ridusse a ruolo di seconda donna Diamante Elisabetta non ci sta bene in quel ruolo non ci stava bene si sente più moglie tutto sommato chiamante
Quindi effettivamente quando noi diciamo che questa è la storia di una donna eccetera in realtà è la storia di tutte le donne perché tutte le donne
Io ogni cliché di donna si può ritrovare effettivamente in questa storia chi più chi meno con le situazioni chiaramente
Differenti del del vissuto di ciascuna e la cosa più assurda e che mi sembra scrivendo anche moltissimi uomini un po'da tutte le parti d'Italia
Che evidentemente hanno
Maggiormente accentuato il loro lato femminile la loro sensibilità eccetera che si ritrovano persino loro nella protagonista del romanzo
Quindi è chiaro che si che è un po'inerte effettivamente proprio un carattere proprio come lo intendo all'inglese Caractère retta è un personaggio che effettivamente racchiude dentro di sé tante donne tanti personaggi sembra assurdo ma perché dentro di sé anche tanti aspetti maschili di alcuni uomini che invece sentono fortemente ecco per esempio lato materno e non nuova e diversa del lato paterno all'uomo lato paterno è un'altra cosa
Sempre per citare l'antica Grecia perdonati mia colpa il professore se non ho superato il trauma assurde le lettere classiche c'è un'opera epica in cui gli uomini sono quattro maschi
Che è l'Iliade
E lì sono proprio maschi gli uomini voglio dire non hanno nulla di materno a un certo punto Ettore prima di scendere in battaglia vestito di tutto punto con l'armatura con questo elmo col pennacchio va a salutarli figlioletta Astianatte che appena nato nella culla
Assennate lo vede e scoppia a piangere perché diceva raccontato così io
Io non lo riconosco scoppia a piangere Ettore in quel momento io lo trovo
Di una poesia aulico proprio questo punto Ettore si spoglia della sua mascolinità e si rende madre in quel momento che cosa fa si toglie le il mo'col pennacchio prende Astianatte
Lo prende e lo solleva verso l'alto sul libro bellissimo di psicologia infantile che si intitola il gesto di Ettore e parte proprio da questo gesto
La madre prende il figlio e lo stringe a sé per consolarlo il padre prende il figlio e lo riversa verso il mondo lo dal mondo lo affida al mondo Ettore Mo Ivan Battaglia chiaramente come come ben sappiamo
Ed effettivamente ecco mi fa pensare a questo quando alcuni uomini come per esempio Valerio dice io mi metto in discussione mette in discussione la mia stessa mascolinità il mio stesso modo di pormi nei confronti di una società che mi allevato tutto sommato perché poi alla fine siamo fatti di convenzioni lo dicevo proprio sette giorni fa è vero che non siamo il prodotto
Comunque delle condizioni sociali culturali economiche dalle quali proveniamo però è altresì vero che siamo noi poi gli artifici instancabili del senso che noi diamo alla nostra vita ogni giorno
E quindi in questo senso possiamo migliorarci tutti antropologicamente andare avanti cambiare proprio il nostro modo di essere e il nostro modo di educare le nuove generazioni
Mi veniva da chiederti in quanto tempo è scritto questo romanzo
Allora in cui si dà un posto il personale diciamo che questo romanzo non è stato scritto per essere letto romanzo un po'infatti sui generis in una nuova forma letteraria diciamo con l'editore da dieci maglia perché un romanzo sotto forma di diario in realtà poi quando mi è stata chiesta questa storia avo pensato che già era stata scritta a livello proprio di catarsi
E sono andata chiaramente gli proprio di sega elettrica perché dovevo togliere comunque molti pezzi allo scritto più di cinquecento pagine eccetera
La stesura del romanzo vere e proprie stata molto di getto però esaltarsi in pochissime settimane
E adesso invece dice parlavi di qualcosa che già stai icone dire affrontando contro Jack è un Progetto qualcosa invece che già c'hai insomma cioè le carte c'è scritto da qualche parte
Poi curiosare questa la curiosità giornalistica allora assolutamente ancora in fieri posso dire solamente che parlava di donne di una donne particolare che inizia insomma
Il suo percorso di vita in una primissima adolescenza
La scena iniziale lette per entrare a scuola litigato con il fidanzato
Questo lo posso dire appena finito di parlare al telefono a gettoni perché è ambientato
Fine anni ottanta primi anni Novanta questa scena iniziale all'epoca l'amore faceva rima con il Tintin grande solitudine del telefono a gettoni cosa che purtroppo i nostri figli non possono neanche immaginare
Lei molto innervosita diventerà una scuola entra nel bar di fronte a scuola
Con una sua amica si rende conto che c'è questo schermo televisivo aperto con un telegiornale che mostra le immagini in notturna perché sono arrivate la mattina in redazione e quindi i telegiornali le stanno mandando di questi ragazzi in T-shirt
Con questi giubbotti di pelle che piccone hanno un muro ed è
Novembre ottantanove la caduta del muro di Berlino quindi diciamo vi ho raccontato l'incipit e poi
E pare basata sulle cose diventa autonomo
Invece questa questa storia che appunto sicuramente adesso comincerà a circolare sarà sarà in giro
è una storia che anche un potere pedagogico no quello che stavamo dicendo poco fa cioè di dare in qualche modo dei nuovi insegnamenti ma sicuramente insomma le cose stanno cambiando è sicuramente chi deve nostre generazioni in segni a oggi i figli insegna che ha figli maschi soprattutto insegna in maniera diversa il rispetto delle bambine delle coetanee e poi pian piano insomma insegna una massa anche ad affrontare il proprio maschile in maniera diversa molti molti ragazzi sicuramente oggi ne conosco insomma
Amici di di di di di delle mie figlie vivono in maniera molto più rispettosa e molto più anche facile l'essere femminile che c'è anche negli uomini però questo progetto può essere cioè questo libro può essere anche l'inizio vero Progetto pedagogico Brendan entrare nelle scuole andare no
Allora innanzitutto lungi da me da voler essere pedagogica o didascalica perché no no non ho neanche i titoli per poterlo fare
Devo dire ecco qui presente Giulia Camilletti che voglio dire in quanto avvocato penalista entra nelle scuole tutte le settimane e porta anche i ragazzi in tribunale a vedere qual è lo stato per esempio della nostra giustizia
E ho alzato le sopracciglia ma non dico nulla no nel senso che la giustizia effettivamente la stessa protagonista del romanzo dice inesorabile però ecco sono tempi da era geologica quindi tante troppo troppe volte le donne che subiscono comunque
Abusi non sanno neanche se denunciare come denunciare se poi saranno tutelate ed effettivamente poi tempi sono dilatati allo stremo delle forze di qualsiasi sopportabilità umana figuriamoci di una donna che magari si trova in pericolo per esempio
Di vita sono di due giorni fa gli ultimi due non mi piace chiamarli femminicidi noi li chiamiamo femminicidi giornalisticamente parlando
Risale
Omicidi di genere maschile
E prevalgono sempre e comunque da ex fidanzati ex mariti fratelli Padrissa comunque da persone congiunta ex congiunte ecco Giulia Camilletti entra nelle scuole mi ha chiesto di poter portare questo libro nelle scuole medie nelle ultime classi delle scuole medie
Io soffro molto lusingata di di questa cosa di quest'idea quindi adesso insomma affronteremo anche questo qui ci sono anche persone molto giovani sono venute anche dei compagni di di classe dei miei figli che hanno sedici e quattordici anni due maschi quindi evidentemente
Il fatto che dei maschi
Dei ragazzi maschi abbiano interesse comunque la sensibilità di affrontare un tema di questo tipo io la considero già una vittoria mia personale
Al
Siamo arrivati quindi mi sembra in un momento quasi finale dico quasi finale perché adesso ci possiamo come dire sarà Eleonora ed era una penna firmerà
Le copie però
Latti mettiti la benissimo
Identifichiamo fuori
No sì ce ne sono
Complimenti per per la capacità propositiva che al anche al testo che ha scritto e anche diciamo tra messaggio culturale no che c'è dietro
Detto questo però alla luce diciamo dei miei quarant'anni di giornalismo venticinquenne messo Djerba bel tempo Ryan strategica ben fatto ma il terrorismo va be cedere eccetera però non siamo già ci siamo un po'più riversi sulla bad news che sulla quella notizia buona e la deformazione professionale ma lo dobbiamo cogliere quello che non va quello che non va uno non funziona
Ecco che funziona per noi Regina ovvio scontato quindi
Anche se va giustamente sottolineato quando c'è qualcosa di buono perché ah perfetto conosci perfettamente beh l'ho detto dove dico questo perché perché vedo però una nota che di ottimismo eccessiva ma nel senso buono e non è che la critica perché c'è stata l'effettiva una mutazione otturare genetica antropologi rimane nei grandi aziona classe maschile che quello femminile
A antico filosofo diceva vero uomo con della donna
Sinceramente alla luce diciamo di quelli che sono i cambiamenti di costume termite scopre sempre internet no
Do le dipendenze hanno superato quelle da della ludopatia dove i ragazzi mettono in in Rete le immagini della fidanzata anche o se e la fidanzata accetta di farsi riprendere in certe posizioni certe situazioni cioè questo non è non è un un bel segnale sinceramente parlano così così come così come oggi sui giornali di oggi c'era c'era quel giovane anche ne ha parlato ieri il telegiornale che in pratica infettato trecento part due trecento persone
Che che non è che non è un caso isolato purtroppo non è un caso isolato che però da una dimensione di come siano adesso
Esatto sì c'è una cattiveria fine a se stessa che diciamo da da studiolo un bossiano perché chiaramente c'è una una indagine criminale sarebbero però però perfetti la società anche in media anche di firma
Ma non per fare polemica antiamericana ma tutti i film che vediamo scrivo da quelle parti su tutti i messaggi di violenza dei soldi no sesso sangue soldino diciamo le famose tre se no
E quindi non mancano dei filtri perché anche i direttori
Adesso non voglio allarga troppo il discorso sulle sulla secchi nevosa su quelli che sono i doveri diciamo della di che opera struttura culturale dei media
Però voglio dire i media non contribuiscono certamente a migliorare il quadro e questo le faccio un'autocritica anche se io da parte mia ho cercato di fare
Restituzioni esatto istituzione anche las a dico di più dico di più di pregio anche la scuola che chiaramente ha paura ha paura ad affrontare certe tematiche
Perché perché appunto di essere bacchettata dia esulare di andare oltre quello che in pratica il programma no di studi no e questa così anche i parroci perfino i parroci io noto noto che alcuni ho detto
Ho detto per quale motivo non affrontati le tematiche d'attualità a qualcuno Palma risposto perché non possiamo e che questo ma lasciato perplesso no
Perché secondo il prete sì sì e lo fa con buonsenso con intelligenza con equilibrio può affrontare anche tematiche di attualità
Dato dei messaggi anche giuste certo deve stare attento a i entrare dentro certi confini e non esulare su quelle che possono essere i pensieri no dire diversi che ci sono nella
Nella società
Cioè cioè non
E quindi esaltiamo esatto quindi quindi ben venga no no ben venga quindi il messaggio che tu hai mandato quindi ti ringrazio scusa la la riflessione era riversa il suo così di
Impegno rigore
Né
L'entità di cui dico che aveva parato a pagare il ticket a a richiesta se possibile ancora di più letta seno devia con le sue tele di Danna grazie mille io eri
Cui operato