Incontro su Leonardo Sciascia

Allora
Se in prima fila non fanno discoli iniziamo
Benvenuti benvenuti al quinto e conclusivo incontro del ciclo italiani per il caso dei graffi alternativa di una nazione promosso dal dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara
Dopo le traiettorie regolari di Franco Basaglia Alexander Langer Marco Pannella e Pier Paolo Pasolini chiederemo la nostra galleria di vite
Indirizzi direzione ostinata e contraria ricostruendo le opere e i giorni di Leonardo Sciascia Siciliano di Racalmuto classe mille novecentoventuno scomparso il venti novembre dell'ottantanove
In fondo tutti i siciliani sono degli italiani per caso
Perché ogni siciliano si fa isola dentro altrettante isole come una grande matrioska
Dentro l'Italia ma isolato dallo stivale c'è la Sicilia
Della quale c'è il paese natio dentro il quale c'è la famiglia di origine dentro la quale isolato isolano vive siciliano come realtà insulare
E Leonardo Sciascia come vedremo non fa eccezione
E tuttavia se abbiamo iscritto Leonardo Sciascia nella nostra delle righe gialle lì per caso non è per la sua origine geografica
Bensì per la sua eccezionalità di scrittura impegno civile partecipazione politica anche istituzionale polemiche manifestazioni del suo spirito critico acuto cristallino anticonformista
Assume l'eticità e in questo c'è un evidente comune destino con Pier Paolo Pasolini
Mi ha fatto uno degli intellettuali più maltrattati e discussi invita salvo poi post mortem diventa una figura trasversalmente universalmente apprezzata
Come se scritto Claudio Giunta che abbiamo ospitato un anno fa qui a Ferrara
Svanite le occasioni di polemica
Il terrorismo la morte di Moro la lotta alla mafia la mala giustizia del caso Tortora e tanti altri casi delusi si potesse apprezzare ora senza più scorie l'intelligenza il senso morale la libertà intellettuale
Nel raccontare Sciascia più che difficile credo che sia addirittura sbagliato
Cercare di separare i tanti feeling che vanno a comporre un intreccio evidenziare poliedrico
è sbagliato perché Sciascia è sempre stato la figura integralmente politica sia che scriva romanzi o saggi critici o film articoli sui quotidiani o paghi dagli scranni della Camera dei deputati per dire nel ragionare di Sciascia c'è perfetta continuità fra un brigatista rosso inquisitore spagnolo e tra Santa Inquisizione e i processi staliniani
Così come i suoi interventi contro il pentitismo la giusta giustizia
Rimandano alla requisitoria manzoniana della Storia della colonna infame di cui non a caso Sciascia firma una superba prefazione poi raccolto nella sua silloge intitolata cruciverba
Ciò detto anche per mettere a valori più capitalizzati ridurre il tempo che abbiamo a disposizione non invece faremo quello che non si deve fare taglieremo Sciascia come un salame cioè fretta affetta per gustarlo meglio
Per riuscirci ho chiesto l'aiuto di due ospiti
Doveva esserci tra noi Marcello Sorgi siciliano come Sciascia e che Sciascia ha conosciuto e frequentato prima attraverso l'esperienza paterna nel quotidiano palermitano Laurent e poi come giornalista e direttore della Stampa di Torino
Le concitate complicate ore della formazione del governo e suo probabile imminente giuramento costringono Marcello a Roma
All'ultimo momento a malincuore ha dovuto rinunciare a questo punto metto ferrarese
Il che mi suggerisce un commento preoccupato
Questo nuovo esecutivo già produce danni prima ancora di esistere
Per supplire all'improvviso è forzata dispiaciuta assenza di Marcello
Costringere od altro nostro ospite a fare gli straordinari
Infatti a Matteo Marchesini toccherà il compito non solo di tracciare i profili iniziale ma anche poi dialogare con me sulla poliedrica attività intellettuale e politica di Leonardo Sciascia
è il suo mestiere che essa svolge lei leggermente
Matteo Marchesini bolognese scrittore di poesie di romanzi
Per tutti ricordo quello d'esordio atti mancati edizioni Voland due mila tredici candidato al Premio Strega di quell'anno
Quali critico letterario collabora con le testate il foglio Il Sole ventiquattro Ore ora se è vero che il romanzo come genere può nascere solo da una scrittura capace di misurarsi con la realtà non è un caso che sul tipo di critica i militanti la sua raffinata trasmissione in d'onda ogni venerdì mattina prima rassegna stampa di Massimo Bordin su Radio Radicale
Confesso mia Palmares personale situato il primo posto oscena cime il cinema di Gianfranco Cercone
Ogni settimana sollecitato da un libro prescelto Matteo intreccia con grande intelligenza ed eleganza letteratura attualità cultura e politica
Nutrendo così tutti i radioascoltatori e quindi lo ringrazio di cuore per sia adattato all'ultimo momento a questo cambio di programma
Dunque Leonardo Sciascia
Pare di vederlo
Ricordiamo tutti la sua figura inconfondibile
Piccolo fragile tenebroso la fronte anche il viso pallido perennemente avvolti dal fumo delle sigarette Sciascia parlava poco
Preferiva soprattutto ascoltare
Aveva il passo incerto e poi come il bastone a segnalare invece di un precoce compiaciuto invecchiamento quando Nisticò direttore de L'Ora di Palermo fulminato dalla sua osservazione richiedeva un pezzo non rispondeva subito
Ci pensava e si presenta per la mattina dopo tirando fuori dalla tasca più fogli piegati in quattro
Spero possa andare bene diceva così fotografa Leonardo Sciascia Marcello Sorgi nel suo libro le sconfitte non contano capito di quale dedicato allo scrittore siciliano
Ora la cosa migliore apre avvicinarci a Sciascia ascoltarne la voce
In quello che può essere considerato un suo Autoritratto
Si tratta di un unico testo che cuce insieme non arbitrariamente tra inseguimenti tratti dalla lunga intervista che Sciascia rilascia Marcel Padovani
Per Mondadori nel settantanove la Sicilia come metafora
E dall'antologia di articoli a futura memoria sulla memoria un futuro riedita dallo scorso da Adelphi
Ascoltiamo allora questo autoritratto chez Asciano nell'interpretazione scenica del Centro Teatro Universitario di terra
Sì ci credo
Nella regione
Della libertà
E della giustizia
Che sono insieme ragione ma guai a separarle
Credo si possa realizzare anche se non perfettamente un mondo di libertà e di giustizia
Ma l'avversario siciliana è tutta una storia di sconfitte sconfitte della ragione sconfitte degli uomini ragionevoli anche la mia storia è una storia di sconfitte
O più diversamente di delusioni
Perciò lo scetticismo che non è in effetti l'accettazione della sconfitta ma il margine di sicurezza di elasticità per cui la sconfitta già prevista già aggiornata
Non diventa definitiva e mortale
Lo scetticismo e salutare
è il migliore antidoto per il fanatismo
Impedisce cioè di assumere ride credenze e speranze con quella certezza che finisce con l'incidere l'altrui libertà e la nostra
Lo scetticismo io lo vedo dunque come la valvola di sicurezza della ragione
è così il pessimismo di cui tanto si parla Angelo carico
Che colpa Allo specchio diceva col se i vostri nasi sono storti
Come mi si può accusare di pessimismo se la realtà è pessima
Da almeno quindici anni si dice che ma c'è un tassista
Ora per me è venuto il momento di domandare se in questi quindici anni
La realtà italiana e non solo italiana
Non è peggiorata e proprio nel senso in cui il mio pessimismo dava avvertimento indicazione
E le dirò questa
Ancora oggi credo che una buona parte degli italiani di destra di sinistra dicembre ditemi venne per commenti
Magari mentre un fascismo meno proprio grazie con minori con meno parole
Nata
E infine pieno dichiara di occupazione di pensare
Di cinque
Mettiamoci davanti ai risultati elettorali di questi tre impavidi che non
Praticamente una specie di qualcosa di simile a quello che per i leghisti
Chiara
Tutto piccoline ha guidato gli italiani agli atti e invenzioni
Il compromesso storico
Per cui e egualmente maggioranza adottato nelle ultime elezioni
Tali e vedere cose mediamente di coloro che la
Un regime
Finalmente ed uniformi
I due più grandi
E intanto alla gestione unitaria impossibile
E vedendo oggi anche
Esautorando ogni opposizione
Finalmente l'ambito finalmente irresponsabile finalmente non costretti a pensare ad alzare ascidie
Ma questa è una dilatazione
Io ho dovuto fare i conti da trent'anni a questa parte
Prima con coloro che non credevano o non volevano credere all'esistenza della mafia
E ora con coloro che non vedono altro che mafia
Di volta in volta sono stato accusato di diffamare la Sicilia o di difenderla troppo
I fisici mi hanno accusato di vilipendio della scienza i comunisti di avere scansato sostava in il clericale di essere un senza Dio
E così via
Non sono infallibile
Ma credo di aver detto qualche inoppugnabile verità
Ho sessantasette anni ho da rimproverarmi da rimpiangere tante cose
Ma nessuna che abbia a che fare con la malafede
La vanità
E gli interessi particolari
No no lo riconosco il dono dell'opportunità e della prudenza
Ma sia come sia
Di me come individuo
Individuo che incidentalmente ha scritto dei libri vorrei che si dicesse
Ha contraddetto insieme contratti
Come a dire che sono stato un tipo in mezzo a tante anime morte
E a tanti che non contraddice Libano e non si contraddicevano
Allora Leonardo Sciascia è prima di tutto innanzitutto uno scrittore tutto il resto che dovremo indagare nasce da lì dai sumeri Manzi
Da lì dunque è necessario partire per il nostro viaggio Sciascia no lascio loro il volante a Matteo Marchesini
Intanto grazie ad Antonio Pugiotto per l'invito grazie a Andrea Pugiotto per l'invito scusa ho dormito poco
E grazie alla Liberia che ci ospita
Io non potrò sostituire ma Marcello Sorgi ovviamente sia perché non ho conosciuto personalmente Sciascia sia perché ho molta meno competenza su tutto una parte dell'attività pubblica di Sciascia ovviamente conosco
Abbastanza bene la sua opera in cui come è stato detto
La
La sua tipica ispirazione spuria mista mescola la la finzione e la non finzione l'impegno civile la fantasticheria Borghesiana e e e quindi conosco anche
Parte delle testimonianze che riguardano più direttamente la sua attività politica però altra cosa puoi averla indagata veramente nozione c'è stato un parlamentare Anna
è stato un consigliere comunale Sciascia avuto effettivamente pratica di politica oltre che pratica di intervento di scrittore sulle cose della politica cercherò però di dare un'idea non soltanto dei romanzi appunto perché sono inscindibili dal resto della sopra perché gran parte di questi romanzi
Sono dei romanzi apologhi dei romanzi saggisti ci anzi Sciascia nasce alla scrittura
Non come romanziere ma sostanzialmente come untori di apologhi di versi tiepidamente quasi Modigliani e poi di saggi narrativi riuniti in un libro
Uscito per Laterza nel mille novecentocinquantasei le parrocchie di Regalpetra che Porta molto forte l'impronta di uno dei suoi maestri che lui vedeva scantonare nelle vie di Caltanissetta
Nel negli anni nei torbidi e terribili anni Trenta che preparavano la catastrofe della guerra e cioè quel vitaliano Brancati che insegnava all'istituto magistrale in cui c'era anche l'alunno Leonardo Sciascia
Tra le cose che sono state dette che vorrei riprende la questione del pessimismo no Po nero su nero non sono pessimista descrivo nero il nero così come Brancati diceva
Dipingo Gobbi Gobbi perché sono gonne insomma non Cogoli analmente ecco
Comincia da qui perché punto Sciascia non nasce come narratore si direbbe che quando narra è un narratore di testa
A differenza di Brancati che pure ha un'ispirazione mista diario saggio epigramma siparietto teatrale
Interventi racconto
Racconti elzeviro
Ecco vitaliano Brancati però è sempre una relatore nel senso che è una felicità davvero lì si stenta Standa lì Anna inventiva e una scrittura che definirei continua è un flusso unico a come la scrittura
Che corrisponde a chi disegna senza staccare mai la mano dal foglio
Se Brancati uno scrittore continua Sciascia lo scrittore discreto il suo forse ce l'avete presente uno potremmo dire uno staccato
Sciascia e scrittore di punti e virgole di ANAS Trophy parallelismi inversioni
Riprese continue Kiarostami nei quali le stesse parole vengono rimontate a specchio sui due lati di una stessa di una stessa frase quindi anche a volte con una sorta di
Di di di di di cupo sforzo no Sciascia sa di incisione molto più che disegno di disegno a a mano libera
è stato evocato Pasolini suo coetaneo praticamente penale qualche mese più giovane
Pasolini recensendo le prime cose di Sciascia appunto notava all'inizio degli anni cinquanta che c'era una curiosa compresenza di Quasimodo e di Brancati due siciliani
Molto diverse le esponenti e del nove centine smog poetico più autorizzato nella sua versione più tipica e anche per certi versi più effimera
E dall'altra parte uno scrittore così strano così particolare così felicemente anomalo per l'Italia come l'autore
Del bell'Antonio
E qui secondo me bisogna dire una cosa per capire come mai
Sciascia ha scritto romanzi a Paolo che quelle che lui chiamava le sottile farse nere le parodie metteva spesso di sottotitoli alla sua narrativa
E come mai è cambiato come è cambiato nei decenni pur rimanendo molto uguale a se stesso nelle ossessioni Sciascia e Pasolini
Che sono poi due scrittori da un certo punto di vista lontanissimi potremmo dire l'impudico il pudico
Chi ha l'ossessione della Bozzo non finito e del potere e del protagonismo invece che ha l'ossessione del finito della la quadratura del cerchio che del del Silenzio
Ecco però sono due scrittori che approdano entrambi alla letteratura una letteratura che potremmo definire come una sorta di Filologia civile
Si inventano una sorta di semiologia dei corpi Pasolini e di semiologia Filologia del crimine politico Sciascia e appartengono a una generazione ecco qui volevo arrivare anzi da cui volevo partire che la generazione dei nati a inizio anni venti che è una generazione intellettuale di scrittori che ha attraversato in poco tempo un numero abbastanza straordinario di climi culturali di traumi storici differenti
Chi è nato a inizio anni venti stato adolescente durante il fascismo che dal punto di vista letterario significava prosa d'arte ermetismo oltre alla letteratura attonito quante ufficiale del regime
è stato un ventenne durante la guerra
E durante la stagione neorealista
E ha passato la soglia della maturità nel momento in cui fumava l'entusiasmo possano esistenziale non l'afflato gramsciano nazional popolare che ha visto come compagni di strada molti intellettuali di quel periodo vicini alla sinistra e ed è approdata i quarant'anni durante il boom in piena crisi dovendo trasforma in un momento in cui nasceva l'industria culturale italiana
E sembravano cadere tutte le forme di condivisione letteraria perfino di generi e e di di di di un impegno di la quella piccola repubblica delle lettere che era stata arriva fino a da allora e quindi sono scrittori che dopo essere passati per prosa d'arte der nettissimo per neorealismo
Hanno spesso sostituito la narrazione
Alla descrizione alla Polo qual saggio ha una forma mista di intervento e chi è invecchiato Pasolini è morto prima anche a una sorta di suggestione più o meno geometricamente postmoderna Calvino Sciascia anche un confronto interessante l'umoristico Calvino il satirico Sciascia
Entrambi i partiti
Da da adolescenti dal dalle pagine di quel grande elzeviri sta saggista che era Emilio Cecchi e approdati a Borghezio
Solo che in Sciascia c'è una sorta di metafisica della storia della politica mentre invece in Calvino come sappiamo c'è il labirinto geometrico
C'è la fantasia Arioste esca
La città giusta per dirlo ecco quindi molte stagioni culturali in pochi decenni molti traumi questo rende bene l'idea di una parabola ci dentata e di una e di una scrittura mista dopo le parrocchie di Regalpetra però un libro straordinario sulla Sicilia che cambia tra pre fascismo faceva apposta sceso ma che resta anche uguale a se stessa
In i circoli della caccia i i i casini nobiliari questi uomini coerenti Simine la loro sfacciata incoerenza come come banderuole i poveri la scuola
L'eredità Littoria appunto la Democrazia Cristiana la corruzione tutto questo c'è in quel libro del giovane maestro Leonardo Sciascia ma di lì a poco comincia invece quella che è la sua produzione narrativa appunto più più nota e e in parte anche è diventata una eredità scolastica
E cioè quella dei del dei gialli
Dei gialli più o meno metafisici più o meno senza uscita pessimistici a volte anche senza soluzione oltre che oltre che finiti male il primo è noto il giorno della civetta mille novecentosessantuno
Quello è il periodo del miracolo economico ci sono libri diversissimi tra loro nel cui finale libri di narrativa romantica in cui finale però si respira un'atmosfera comune se voi leggete il giorno della civetta accanto a
La ragazza di Bube di Cassola è la nuvola di smog di Calvino siamo negli stessi anni
I protagonisti alla fine escono da dal tunnel della trama
Con un misto di Nostalgia
Malinconie convalescenza un mondo è cambiato attorno a loro hanno magari una sorta di pessimismo della ragione ma ancora un un ottimismo della volontà
Cioè c'è un mondo che non sarà più il mondo della giovinezza che alle spalle il mondo dell'Italia contadina rurale
Siamo dentro la nuvola di smog siamo dentro le collusioni politico mafiose siamo dentro la giovinezza che è finita di Marai Phoebe
Così come è finita la Resistenza il do il prima il dopo guerra e tutta quella fase
Eppure c'è ancora qualcosa da conquistare il capitano Bellodi
Tornato a pane e la sua Parma dopo le indagini siciliane del Giorno della civetta dopo una festicciola con alcuni amici che ragazze una festicciola che sembra un po'a metà tra Antonioni o finga Antonio fin di Dino Risi
Dice che però no lui a quella Sicilia ci tiene e dice io mi ci ero un però la testa c'è una sorta di dichiarazione
Di resistenza ha proposto le ragazze e le donne si potrà riaprire tutto un capitolo di Sciascia quanto in Brancati le donne sono
Da un certo punto di vista parcheggiate mitizzata e si ci siciliana mente però anche concrete così Sciascia sono delle pure astrazioni il pudore di Sciascia crea dei personaggi femminili che sono davvero di una freddezza
Araldica quasi inumana voltaico chiudo la parentesi però cinque anni dopo siamo nell'epoca del centro sinistra siamo nei primi anni Sessanta a ciascuno il suo secondo me libro più forte del Giorno della civetta
è un libro che non solo finisce molto peggio ma il libro in cui la verità è una verità che non serve più a nessuno cioè il l'investigatore un professore di scuola Laurana viene liquidato alla fine dopo essere stato ucciso da chi dice seduto in pancione lette le sedie dei caffè era un cretino
Ed era un cretino perché perché la verità
è una verità che è un po'il contrario lo ha detto uno degli interpreti di di Sciascia
Per un po'il contrario della verità del suo Pirandello quel Pirandello su cui Sciascia delle opinioni così contraddittorie
Nel tempo
C'è non c'è una veri non c'è una verità complicata doppia in quel caso no ma c'è un grande castello sofisti Co
O di specchi d'inganni che in realtà nasconde e nasconde solo agli occhi dell'intellettuale che si lascia ingannare dalla sofistica non agli occhi delle persone comuni una trama di interessi assolutamente banale semplice la verità è una molto semplice se non si dice se è così nuda la sanno tutti ma nessuno dice il re è nudo è perché gli equilibri di potere sono così
Forti che non serve a niente dire la verità perché dire la verità non cambia le cose l'unico che agisce don Chisciotte ska mente
Prima senza capire la verità e poi come se capirla servisse qualcosa è proprio questo professore che appunto viene definito alla fine un cretino
E qui c'è un elemento molto richiede un elemento ricorrente in tutti questa questa parte dell'opera di Sciascia che per comunità definiamo quella più narrativa cioè
Il giallo con
Biglietto lettera anonima molto Brancati
Come Longanesi come altri maestri Ciaccia si è occupato delle lettere anonime c'è un suo racconto meraviglioso su un i notabili di un paese siciliano che si scala che mandano lettere anonime l'uno sull'altro alle autorità
Per quarant'anni cambiano i regimi no ma loro continuano a mandare lettere anonime farmacista e l'avvocato ora sono ricordi meno col medico condotto scrive quel porco guardate cosa scrive sta scrivendo di me
E qui ci sono delle lettere anonime il giallo e la filologia i biglietti da interpretare
I e questo tornerà continuerà tornare fino agli ultimi agli ultimi libri di Sciascia però il discorso del di A ciascuno il suo cioè la verità semplice
Nascosta da scenari fintamente Complessi
Ha il suo rovescio ogni tanto invece ci sono degli scenari estremamente complesse
Occultati dal ipotesi invece semplificatoria e complottistica cioè Sciascia a differenza di Calvino tutti e due guardava gli illuministi a settecento
E ma come ha detto un suo critico Massimo Onofri mentre l'illuminismo di Calvino all'Illuminismo che a volte confina con riposato buonsenso e comunque l'Illuminismo
Di chi crede davvero nella ragione né la limpidezza della ragione e in Sciascia li illumini la l'istanza illuministica inseparabile da una specie di compromissione con le ombre barocche sofistica come dire in fondo non solo nero sulla nera realtà ma anche sofisma sulla realtà sofistica cioè è molto difficile non farsi prendere catturare in quel Seicento manzoniano che è anche il seicento di una lingua
Di una retorica e appunto di un
Di un labirinto dopo a ciascuno il suo c'è una serie di altri gialli metafisici che sono invece quelli
Prima di tutto il contesto del mille novecentosettantuno che guardano a un periodo che che tempestivamente intervengono seppure in modo indiretto e fantastico su un periodo diverso che non è più né quello del dopoguerra né quello del centrosinistra ma quello del compromesso storico
E ha e qui abbiamo un altro investigatore che muore un'altra verità che diventa inutile addirittura quasi svanisce non si sa più cosa sia e abbiamo anche un un po'con un pezzo di bravura molto famoso
Qui sono davanti a atto Giotto che di giustizia molto se occupate uno dei pezzi più famosi del contesto
Il pezzo in cui l'investigatore erogarsi incontra il presidente della corte suprema ricche scagli espone una concezione diciamo così religiosa della giustizia per cui
I giudici non sbagliano mai
Come i sacerdoti che possono essere indegni ma davanti ai quali avviene sempre la transustanziazione durante la messa non ci può essere dubbio
E quindi qualunque giudizio è un giudizio giusto non esiste l'errore giudiziario e la vera forma della giustizia anzi somiglia per il presidente richieste del contesto alla decimazione
Perché dice ciò che non si capisce è che noi siamo sempre in stato di emergenza le siamo sempre in stato di guerra
E quindi l'unica giustizia possibile appunto l'applicazione di leggi di guerra e al limite di queste leggi di guerra sta la legge della decimazione è il periodo
Si aprono con gli anni settanta e poi con gli anni Ottanta dell'emergenza lirismo e come diceva prima Pugiotto il nemico l'avversario di Sciascia prende che a diverse incarnazioni
Dall'Inquisizione allo stalinismo ha appunto
L'emergenza gli ismi italiano il pentitismo così come descritto anche in gialli successivi penso della fine anni ottanta nel Cavaliere la morte
E la retorica dell'antimafia la uno degli altri maestri di Sciascia dello Sciascia narratore ma non solo è Alberto Savinio
E Alberto Savinio è lo scrittore che ci ha insegnato che la retorica non è innocua perché la retorica l'estetismo tutta quella cultura morta e occulta attrice così forte nel nostro Paese
è una sorta di cadavere mascherato e di morto che tira con sé il vivo cioè no è qualcosa che come dire
Occlude le nostre le nostre arterie e quindi so di retorica si può morire e quindi alla fine il nemico del del liberalismo Cha Cha hanno
Diventa anche la retorica sull'antimafia un liberalismo che non è mai un liberalismo in positivo come si vede
Dalla sua narrative anche nei suoi saggi ma è un liberalismo in negativo cioè è il liberalismo di Kim
Come dice una volta parlando dei nouveaux philosophes francesi si gratta dove ci sono le catene cioè e liberalismo che nasce per reazione
Contro il gli autoritarismi e le repressioni ma non ha qualcosa da proporre non da questo punto di vista
L'incontro di Sciascia come di Pasolini da una parte con i comunisti dalla parte dall'altra parte coi radicali l'oscillazione tra queste due storie tra queste due storie politiche così differenti
A che vedere proprio con questa da una parte con una forte istanza di giustizia anche sociale dall'altra con
Invece questo liberalismo in negativo il sentire immediatamente dove c'è un'oppressione dell'intelligenza e dell'individuo e dell'individuo singolo
Non posso qui ho già esaurito il mio tempo
Poi magari le interverrà su altre cose fare ovviamente una carrellata su tutto il lo Sciascia narratore però ecco mi pare che i passaggi fondamentali siano proprio quelli che portano da dalle parrocchie che è un libro ancora saggistico narrativo libro di capitoli come li chiamava anche Pasolini con un termine
Molto adeguato un libro Branca piano che guarda i fascisti invecchiano che passa per i gialli cosiddetti da il giorno della civetta a ciascuno il suo al contesto a quelli
Degli anni ottanta agli ultimi quelli dello dello Sciascia morente e che hanno anche come il cavaliere la morte protagonisti morenti di cancro
Il cavaliere la morte una storia semplice
In questa storia però a poco a poco diventano sempre più importanti cui Libretti che somiglia che hanno per modello invece la Storia della colonna infame
E e che Sciascia scrive di solito d'estate se con sempre più piacere divertimento che sono delle esplorazioni intorno delle storie reali e in fondo il libro sull'affaire Moro è una sorta di
Eccezionale occasione no per scrivere uno di questi libretti iniziale appunto
Diversa e ed eccezionale rispetto
Rispetto rispetto agli altri e qui vorrei chiudere su l'osservazione di un critico di uno scrittore maligno che però aiuta a capire una cosa secondo me è vera Franco Corbelli ha scritto in un suo articolo su Sciascia che a volte il problema
Coach ascia che troppo nella letteratura e lo è troppo poco cosa voleva dire che ma un po'potremmo dire come di un Rembrandt grande autore amato da Sciascia di svizzero di di di polizieschi metafisici coi suoi investigatori malati con
C'è Sciascia utilizza anche davanti alla realtà
Le sue i suoi moduli retorici letterari e di fiction pensata L'affaire Moro e viceversa
Ma rischia ogni tanto soltanto rischia inquisita il suo pregio il suo limite appunto probabilmente ogni tanto di non spingere del tutto né sul pedale del fantastico né sul pedale dell'indagine
Realistica e quindi di restare a metà strada cioè di borghesi rizzare
Diciamo la realtà
E di
Ma volere a tutti i costi un compromesso realistico anche invece per la finzione più finzione più spinta
In questo ovviamente c'è anche il motivo del suo interessa in questa ibridazione continua tra realtà e fantasia in questa in pochi in queste ipotesi letterarie applicate
E così intelligentemente applicata la storia del nostro Paese
C'è la ragione che ce lo fa leggere che ce lo fa amare che ce lo rende magari malgrado suo pessimismo anche uno scrittore diciamo così tra virgolette cordiale uno scrittore che si legge volentieri che è molto leggibile
E c'è probabilmente anche il suo la la la sua quasi volontà di chiudersi in un recinto apparentemente da scrittore minore ma Caproni
Un grande poeta del secondo Novecento italiano diceva non sarà che i veri poeti grandi sono i poeti minori e potremmo ripeterlo anche anche di Sciascia grazie
Muoviamo delle origini di Sciascia cioè dalla Sicilia la sua progressiva metamorfosi dal luogo fisico geografico a luogo metafora
Dalla Sicilia neorealista del romanzo le parrocchie del bel Petra alla Sicilia omertoso il giorno della civetta viaggio escluso fino a quel tanto di Sicilia rarefatta e allegorica che presenti romanzi più tardi come tutto modo
Più volte Sciascia lamentato il fatto che in Sicilia non si crede né mai si è creduto che lei dà il nuovo nel mondo perché per i siciliani
Il mondo non potrà mai essere diverso da ciò che è stato ed era il peccato più grave che Sciascia imputava la sua terra perché preclude ogni movimento in avanti ogni reale cambiamento in più Sciascia assente narrato la Sicilia con una realtà pirandelliana
Racconta del suo impatto con l'opera di Pirandello come di un trauma secondo che gli fa scoprire l'assurdità della realtà in cui vive e alimenta il suo scetticismo verso l'esistenza di una ferita con l'ASI maiuscola e infine Sciascia narra la soci gli ha soprattutto omertosa
Che non manchi come il giorno della civetta e a ciascuno il suo
Quando ancora la mafia non esisteva o almeno si fingeva non esistesse narrano per la prima volta come fenomeno criminale moderno madre antiche radici dunque
Gattopardesca pirandelliana omertosa
Così intesa e compresa la Sicilia viene elevata da Sciascia metafora dell'Italia
Perse entrambe le quali un sentimento di amore e di odio
Scrivente nel gelo della Civetta
Forse tutta l'Italia va diventando Sicilia
E sale il come lampo di Mercurio di un termometro questa linea della palma del caffè forte degli scandali super in Italia ed è già oltre Roma
Non a caso la palma verso nord indicato dal tam alibi dell'ottantadue sarà il titolo dell'antologia degli scritti cherchez anni pubblicati fra novantasette nell'ottanta all'ottantasette novanta curata da
Valter Vecellio
Il manto nero due cose la prima che cosa significa essere siciliani per Leonardo Sciascia e la seconda
Secondo Sciascia seguendo la linea della palla che cito dal Sud sale verso nord di cinquanta metri all'anno
L'Italia in procinto di diventare siciliana avuto ragione
Come
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Ovviamente sette minuti non si può rispondere almeno credo di non riuscire ebbe la la palma che va a Nord si cita spesso negli ultimi anni no che probabilmente in parte è successo almeno nel senso in cui l'ente lo intendeva lo intendeva Sciascia è successa anche un'altra cosa tra l'altro Sciascia lo lo accennavo prima i nei suoi ultimi romanzi delle benessere molto bene il cavaliere la morte dove
Quello che è un omicidio probabilmente molto molto spiegabile e che è stato ordinato durante una cena quasi scherzosa cui Sciascia
A proposito di Sicilia contraddiceva il suo maestro Savigno anche suo maestro standard che dicevano che la freddure incompatibile con l'assassinio lo diceva probabilmente molti omicidi sono stati ordinati
Quasi con un sorriso ecco un omicidio del genere viene nascosto sotto la creazione tutta mediatica di questa setta dei figli dell'ottantanove e a un certo punto si dice
Adesso che erano tramontate le grandi narrazioni ideologiche maxi anni marxiste dell'Otto Novecento si ritornava a una sorta di invenzione giacobina ecco anche questa Palma viveri cestinata
è andata molto al Nord
E e quindi no penso su questo ci sono persone molto più competenti per rispondere di una da un certo punto da un certo punto in poi e proprio dal contesto Todo modo è un caso a parte volevo citarlo dopo se rimaneva tempo ma sicuramente a partire dal contesto Sciascia esplicitamente prende un mondo italiano ma che lui ha conosciuto come mondo siciliano per costruire una vera e propria
Filosofia e metafisica del potere il potere è strutturalmente mafioso cioè è strutturalmente siciliano in qualche modo questa è la risposta che dire cosa vuol dire pesce lascia essere siciliano
è qualcosa di molto concreto di molto contraddittorio e contraddittorio come dicevo è il suo rapporto con Pirandello che non è affatto pacificato c'è in Sciascia un pirandelliano quasi coatto che torna lì e che riutilizza Pirandello fino alla fine non so se qualcuno di voi ricorda
E questo autore così innamorato delle citazioni degli intarsi di citazioni dentro i suoi gialli in una storia semplice cioè nel libro scritto da malato terminale che il delitto avviene quando
C'è chi tutto uno il l'assassinato torna in una sua vecchia case ritrova delle lettere di Pirandello al suo bisnonno
Però c'è anche uno Sciascia che tira dall'altra parte appunto cioè la rete non è tanto la realtà che dubbiamente insondabile
Ma c'è una realtà elementare che non si può dire che viene nascosta da da dalla sofisticata la doppiezza ci sono entrambe le cose la semplicità apparente
E brutale che viene utilizzata per nascondere retoricamente la complessità e la complessità sofistica che viene utilizzata per nascondere la semplicità il nocciolo delle cose e in questa contraddizione c'è gran parte secondo me della sua Sicilia
Non so voi ma spesso ascoltando gli altri
Se l'impressione che la parola sia stata data l'uomo per nascondere il proprio pensiero per Leonardo Sciascia invece vale esattamente l'opposto
La sua parola efficace e trasparente cesellata Fini minimi dettagli chirurgicamente precisa di ispirazione volte Adriana sentite Codice Sciascia di volta questo modello di scrittore chiaro svelto conciso intelligente sintetico ironico ecco tutto ciò che per me rappresenta la chiave della scrittura del vero mestiere
La sua è una frase talmente moderna davvero un'evidente vocazione cinematografica
Che sia l'intera in molte trasposizioni filmiche dei suoi romanzi alcune di grande pregio penso su tutti a Porta aperti di Gianni Amelio
Dopo un attore straordinariamente mimetico come Gian Maria Volonté dà corpo anche la postura fisica e anche nei siciliani si mi si densi alle Nord Sciascia attraverso l'interpretazione del giudice a latere contrario alla pena di morte anche le più più efferato dei criminali altri fini sono più discussi in media assoluto interesse
Come Todo modo di Elio Petri o Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi tratto dal romanzo il contesto
Pellicola oramai introvabile che potremmo rivedere la sala Boldini martedì prossimo alle ventuno ingresso libero nell'evento cinematografico che chiuderà il nostro cinque
Ora se dovessi scegliere una parola
Per indicare la lingua di Sciascia io sceglierei questa semplicità
Che non è sinonimo di semplicismo di semplificazione
Semmai di complessità risolta
D'altra parte cosa ripete il protagonista di Candido le cose sono sempre semplici e come si intitola l'ultimo romanzo di Sciascia
Una storia semplice traliccio di una trama assolutamente essenziale esili sì ma che funziona perfettamente come un orologio svizzero
Da critico letterario ma anche da scrittore tecnicamente professionalmente che vizio dai Della Penna di Leonardo Sciascia
Un po'costosa risposto dicendo che quello di fascia uno staccato una scrittura discreta non continua a differenza di quella dei suoi maestri Brancati e Savinio
Sì est certamente ha degli aspetti di semplicità squadrata anche molto felice tende all'aforisma non a caso
I dialoghi di Sciascia non sono quasi mai dei dialoghi irrealistici Sciascia non minima il parlato spesso i suoi personaggi parlano per quasi per aforismi
E questo è non è un difetto mai funzionale
A una narrativa che tende all'apologo
E viene anche da in dalla sua formazione Sciascia che si è formato sulle riviste degli anni Trenta sull'Omnibus di Longanesi sui grandi aforistica su su questi caratterista turni
I satirici inondata da da da pezzo Breve quindi c'è questa concisione ecco io direi proprio che la concisione una delle sue ancora più insieme alla son più semplice non ha le sue caratteristiche
E e poi ecco tu evocavi Volterra e qui c'è un altro punto c'è la scrittura di Sciascia il suo sguardo è lo sguardo di chi ha bisogno di partire da la dalle cronache le cronache tutte e sulle cronache The ragione con straordinaria come straordinaria forza di penetrazione per trarne un succo un un altro dei maestri di Sciascia
Era un letterato critico saggista
Molto umorale che è stato quasi dimenticato che forse trovate qua nei libri usati ecco in quelle in audio arancione Arrigo che Ayumi morto negli anni Cinquanta era molto caro Sciascia e molto caro
A Roberto Roversi poeta bolognese con cui a volte mi capitava di parlarne che ha avuto con Sciascia un lungo carteggio sono stati recensiti insieme da giovani
Da da Cagli unica Ayumi opponeva continuamente altra opposizione più che mai attuale Voltaire a Russo
Così come Sciascia ecco questa questa polpa delle cose questa concretezza saporite aforistica è volta piana
E non dà ancora sulla scrittura di Sciascia per un ulteriore carotaggio riprendo
Un elemento che tu hai detto in sede introduttiva
La consegna di Sciascia attraversa molti generi dalla cronaca provinciale paesana alla critica letteraria
Dal romanzo di storia antica e contemporanea racconto filosofico ma mostra una particolare predilezione per la letteratura poliziesca
Di cui è un grossissimo lettura anche dei Gialli Mondadori e non necessariamente di due domande
E ne sono testimonianza acquisisce mi mette i libri quindi parliamo citiamo segnati hanno molti libri come dovevo doveroso fare
Ne sono testimonianza i suoi saggi in tema ora raccolti nel volume il metodo di Maigret e altri scritti in giallo pubblicati quest'anno da da il sì numero poi molto perché non ho avuto tempo di comperare
Sciascia considera il giallo un rigoroso cruciverba narrativo
Che costringe lo scrittore cito a raccontare con una buona tecnica
è per questo ad esempio che mi importa più seguire l'evoluzione del romanzo poliziesco che il corso delle teorie estetiche leggete giallino andata alla scuola di Baricco si potrebbe tradurre oggi
Non a caso
Il giallo Fatah telaio a molti suoi romanzi ovviamente il giorno della civetta ovviamente ciascuno il suo ma il ricordo del contesto la scomparsa di Majorana un grandissimo giallo il consiglio d'Egitto è un giallo
è una novità pressoché assoluta
Sapendo che devo pagare con Madonna che gli ho cercato di documentarmi per io sono un giurista non c'è un critico letterario ma dico se non cade in orrore prima dei suoi c'erano stati solo due grandi romanzi polizieschi nella letteratura italiana
Il cappello del prete ed Emilio De Marchi del mille novecento del mille centottantotto e ovviamente Quer pasticciaccio brutto di via Merulana dicano Emilio Gadda di cinquantasette
Mi intriga questa storia del giallo perché Sciascia declina il giallo secondo mai forme inedita
Oserei dire che trapianta Pirandello nel romanzo poliziesco
Conosciamo tutti il giallo tradizionale c'è un delitto
Morto un'indagine
Un detective più o meno sfidato che nonostante tutto e tutti approdo a una soluzione
Sciascia capovolge questo schema
Nei suoi romanzi di investigazione c'è una iniziale soluzione apparentemente chiara ma più lettore va avanti
Precedente nella storia e che ci avete creduto molto opaco molto ambiguo intuisce le ragioni del delitto ma non lo scopre ma interamente
Perché il potere sembra dire Sciascia a rendere il tutto impossibile raggiungimento della vita due estati fa il Corriere della Sera meritoriamente a pubblicato settimanalmente i romanzi di Sciascia in una benedizione con le foto profili Sciarra in copertina il lo prese nota solo ciò che state leggendo in questi modi di Sciascia devo dire quando
Ho letto e contesta la fine son rimasto un po'deluso perché si cioè ma allora chi è stato ma
Perché questo rovesciamento dello schema
Intanto perché Sciascia non crede alla retorica del bene che vincere il male che perde per citare Verdone
Che sono invece che invece la retorica presentano il noir americano i suoi investigatori tu lo dicevi sono sempre dei vinti
Come capitano Bellodi giunto da civetta o l'ispettore Rojas il contesto o il brigadiere la Gandhara interpretato da Ricky Tognazzi nel una storia semplice
Soprattutto del testo al consolante lieto fine che non c'è mai nei suoi romanzi anch'io mi ero segnato
Il lapidario era un cretino con col capomafia
Appena detto turista buono della vicenda il proprio profilo Laurana interpretato al cinema da Gian Maria Volonté ma ricordo anche che il giovane civetta non si chiude con quella battuta di Bellodi che la penultima battuta si chiude in maniera terribile
Col racconto del medico del carcere picchiato a sangue da alcuni detenuti perché si era messo in testa di togliere ai mafiosi privilegio di risiedere in infermeria
Denuncia inutilmente l'aggressione al ministero e non gli danno retta al Pubblico ministero e non gli dà retta e pergamene del prefazione dell'offesa cosa fa si rivolge al capomafia
Da cui scrive sa Sciascia ed è poi assicurazione che il colpevole era stato picchiato
Tutto ciò a mio avviso arrivò la domanda ci parla di tre tratti della personalità di Sciascia
Il suo in appagato senso di giustizia
Il suo scetticismo cognitivo
Per il suo pessimismo storico che io credo e così lo evochiamo l'eredità da De Roberto dei viceré romanzo che Sciascia considerava secondo solo ai Promessi sposi dell'amatissimo Manzoni
Cos'altro ha infatti un giallo
Se non il resoconto di un'indagine che tende alla verità dei fatti e la denuncia del colpevole in nome della giustizia e del diritto e non è forse questo l'anelito sempre frustrato di tutto l'acido di Sciascia scrittore il polemista politico
Molta carne al fuoco proprio essere veloce
No condivido molte delle cose che ha detto adesso il professor Pugiotto sono molto molto occulte il il giallo intanto vi consiglio di leggere che di leggere quel De Marchi
Il cappello del prete vi consiglio di leggere De Marchi tutto anche le metro che anelli è un grande narratore di fine Ottocento un po'dimenticato ma ma notevole così come De Roberto più grande più grande del Gattopardo
Molto più grande quella libero totalmente arido non recuperabile per pezzi lirici quindi un po'alieno
Per un oggetto alieno per la critica italiana che comunque ha mantenuto anche nell'antico roccia n-esimo delle misure Crociani c'ha bisogno della bella pagina viceré non hanno belle pagine sono un libro totalmente arido volutamente arido totalmente narrato
Secco consequenziale e un libro di folla
Così come i Malavoglia e così come I promessi sposi quasi che noi davvero gli italiani singoli individui siano da fare siamo una società di non individui un libro
Diceva Sciascia di democrazia ottica e però per quel che riguarda strettamente la questione del giallo
è vero che nella letteratura italiana i i grandi libri che riecheggiano strutto strutture poliziesche non sono così tanti fino a una certa data ma il Novecento però in generale nella letteratura
Europeo occidentale soprattutto nella letteratura continentale europea è il secolo che non per caso ha sfruttato anche nei casi proprio di letteratura si direbbe di ricerca il giallo
E de formando l'ovvia mente destrutturato indolo
Ma pensate non sapete anche alle uscite
Che Sciascia USA moltissimo
I sotterranei del Vaticano come modello per le sue esso Tiber le sue farse per le sue parodie poliziesche ma pensate a Kafka pensate al nuovo ramo di Robbe-Grillet di altri
Pensate a accendere ammette che sono in qualche modo dei veri giallisti ma in un certo senso no sono impensabili se non come scrittori che hanno dei problemi esistenziali e di visioni del mondo che sono che trovano casa allora dentro un giallo deformato perché la realtà è nera misteriosa nera
E non si trova più bandolo di una matassa così come non si trova il bandolo della matassa appunto nell'Oglio un mero del Ingravallo della del pasticciaccio brutto di via Merulana di Garda pensate a Borghi essa
Cioè la suggestione del giallo presente anche in quel tipo di letteratura
Ecco quindi ed è un discorso questo secolo è più generale Sciascia si inserisce così come di un re ma che forse un po'il suo fratello
Esattamente qui dentro in maniera per certi versi più cordiale più civile più polipi udire talmente politica ma proprio dentro questo questo filone letterario per quel che riguarda voi la la questione del suo pessimismo storico del suo scetticismo cognitivo
Intanto Sciascia è davvero manzoniano
Del Manzoni che dice prima ancora dei Promessi Sposi no
Nella dei rischi non resta che far torto pativa Rollo cioè sembra che non resti quasi nessuna
Nessuno spazio neutro davanti alla forza fondo la io i rapporti di potere mafiosi sono queste non esiste momento di parità e di e condivisione delle cose esiste semplicemente l'ordine e la protezione
E quando questo equilibrio tra ordine protezione viene infranto esiste la violenza attesta non più semplice minaccia
E poi c'è un altro elemento che invita i Sciascia al poliziesco
A questo poliziesco come diciamo così metafora di una realtà che è nera
E senza soluzione quindi poliziesco deformato ed è il suo feticismo della scrittura
Lo dicevamo prima no i libri cosiddetti gialli tra molte virgolette di Sciascia spesso hanno a che fare proprio con i biglietti la scrittura le lettere la letteratura
Perfino la fermo no qualcuno ricorderà l'analisi che Sciascia prova a fare analisi da investigatore
E in tutti questi gialli deformati del Novecento l'investigatore
è un filosofo
è un critico letterario è uno psicologo pensate a Maigret
è un aggiustatore di destini diceva di recente un critica con le lettere perfino le lettere di Moro mi trovo sotto un dominio pieno incontrollato non sarà mica un condominio non ancora controllato dalla polizia è molto affollato quindi c'è nella nella misura gialla anche una passione filologica il filologo come poliziotto della lingua c'è proprio questo feticismo della scrittura che proprio ed è anche quello che fa la pagina di Sciascia che rende la pagina di Sciascia come sbalzata incisa a bulino
Anche nella sta in una storia semplice non c'era l'assassinato viene trovato con un foglio vicino in cui ha scritto ho trovato e qualcuno ha messo un punto quindi senza appunto sembra l'inizio della testimonianza di qualcuno che dice ho trovato questa cosa ho trovato ho trovato col punto è ho trovato ho trovato che la vita non vale la pena di essere vissuta ho trovato che il caso di andarsene da questo mondo
E quindi credo che in Sciascia il giallo abbia a che fare un po'con tutte queste ragioni
Allora perdiamo un'altra fetta
Milanese Nando Sciascia polemista
Ripensando a molte delle polemiche coi suoi scritti hanno fatto da detonatore credo sia legittimo affermare attingendo al senno del poi che spesso ha avuto ragione lui
Per dire
La tesi esposta nelle pagine del Giorno della civetta che esce quando nasco io nemmeno centosessantuno secondo cui per scoprire le connivenze mafiose è necessario che gli inquirenti seguire L'odore dei soldi
Indagando il tenore di vita dei sospetti scrive Sciascia
Sarebbe meglio si mettessero ad annusare intorno alle ville le automobili fuori serie le mogli le amanti di certi funzionari e confrontare quei sogni di ricchezza agli stipendi e tira nel giusto senso
E non con la magistratura fa vent'anni dopo
Oppure pensiamo all'affaire Moro
Sellerio settantotto e le sue tesi principali la prima citava prima Matteo la tesi di autenticità delle lettere di Moro
Dichiarate con sicurezza
Funerea
Necrofilia false dei suoi amici che invece Sciascia consigli autentiche proprietà presso un accurato esame stilistico perfino Miguel Gotor lo abbiamo ascoltato più di tre anni fa nelle sue lettere della prigionia in Out
Di due mila otto e costretto a darne atto lo scrittore siciliano verso il quale pure nutre una invidiosa antipatia oppure un'altra tesi di quel libro
Le ipotesi investigative avanzate da Sciascia
Pensiamo a ritrovare all'incredibile ritrovamento del memoriale di Moro avvenuto nel novanta Sciascia è morto da un anno e che fa scrive Adriano Sofri un bellissimo libro di se la ride novantuno l'ombra di Moro quanto vi dico
Naturalmente dice Chailly dice Sofri le nuove puntate superano l'immaginazione più romanzesca che e davanti al pannello scoperchiato di via Monte nevoso sembra di vedere appena più appoggiato al suo bel bastone dal pomo d'argento nel Murdoch Sciascia che non aveva resistito neanche da lì all'edilizia tentazione di un sopralluogo
Oppure rimanendo ancora sull'affaire Moro pensando agli effetti di sistema provocati dal rapimento dell'assassinio dello statista democristiano
è impossibile non ripensare la profetica citazione di Canetti che Sciascia pone in esergo al suo libro
Cito la frase più mostruosa di tutte
Qualcuno è morto al momento giusto
Ricorda ultima a proposito dello Sciascia polemista
La polemica esplosa dopo l'articolo che Sciascia scrive per il Corriere della Sera
Redazionale in mente titolato I professionisti dell'antimafia pubblicato il dieci gennaio dell'ottantasette e se carato con un attacco il sindaco di Palermo Leoluca Orlando via il procuratore di Marsala Piovani Borsellino
è invece una preveggente denuncia di quelli che Sciascia e vede come potenziali pericoli e chi lo vede invece iscritti all'ordine del giorno
I denunciata ai di professione che fanno della lotta in nome delle vittime la cifra della loro carriera
L'unanimismo antimafioso e compiacimento dei relativi dei moti che spende il dissenso esente da ogni critica
E l'affermazione scrive Sciascia di una cultura delle manette
Alimentata scrive Sciascia dalla cultura della indiscrezione che salda insieme dice Sciascia certi uffici giudiziari e i giornalisti avrà tempo di vederlo nel caso torturando lo vediamo ogni giorno
Dunque ci lascia polemista ha ragione
Eppure non possiede la sfera di cristallo
Lui dice io non faccio l'indovino o il profeta io faccio due più due che fa quattro
Così come il suo essere critico severo non ha nulla del livore tipico dei tanti che specialmente oggi afferrare ne conosciamo uno in particolare che inseguono la polemica gratuito ossessiva malata alla fine esclusivamente autoreferenziale
Sì ma le sue polemiche attestano un tratto caratteriale di Sciascia di cui è pienamente consapevole che abbiamo sentito prima della sua voce io non no consenso dell'opportunità
Se ne evince anche appare che oggi tutti o quasi ad uno sviluppo altissimo il senso dell'opportunità con qualche cedimento verso l'opportunismo
Sì diciamo la la anche l'anticonformismo questa è una è una storia poi non nuova però
Probabilmente accelerata dalla mediatizzazione totale qui assistiamo Tilla delle nostre vite
Anche le posizioni anticonformiste fanno parte di una sorta di reattività meccaniche coatta un conformismo
Che diventa l'oste sospetti o no e quindi è molto più importante diciamo
Sviluppare la propria identità pubblica qualunque essa sia magari del guastafeste ma nel momento in cui tu devi fare per contratto guastafeste evidentemente guastafeste non lo sei più le polemiche diciamo c'erano diverse soprattutto perché erano appunto
Tempestive storiche quindi guardava del proprio perché guardavano il presente
Ciò che stava in quando il presente guardavano anche al futuro ma appunto non genericamente non genericamente
L'esempio iniziale del no cercare i soldi seguire i soldi no la permettono Falcone
Gli anni ottanta qualcosa che è venuta molto dopo
E quindi se ricercare in questo caso la semplicità sotto l'apparente esce non graffia complicatissima no le ragioni di fondo quelle che vengono fuori già in a ciascuno il suo
La storia di droga che è una storia semplice no che sembra complicatissimo alla fine la mafia degli anni Ottanta la mafia per la droga
è questo che c'è in una storia semplice
E e c'è appunto non non non non c'è la non c'è l'abito della prudenza e ci ha soprattutto il tentativo e questo non lo può fare chiunque lo può fare chi ha un certo tipo un certo tipo di intelligenza e probabilmente è cresciuto in un certo ambiente
E quindi può capire certe cose c'è la la la il coraggio di fare delle ipotesi che possono essere anche smentite ogni tanto Sciascia probabilmente si è anche spinto villa per amore di paradosso ricordo quando ipotizzava
Perché che quello di Calvi potesse essere davvero un suicidio no
Noi facciamo fatica magari a crederci però ecco questo era lei anche questo era Sciascia non era era
Tra l'altro mentre parlavi mi è tornato in mente una cosa che volevo dire sulla sua scrittura c'è questo cursus di inversioni continue chiaro SMI giochi a volte magari anche Rita anche non so per dire
Invece l'ispettore Rojas non si fece vivo fino alla domenica sera sulla quando letteralmente poteva ancora farsi vivo no già questi giochi
Dire risse manti Zanchi ecco hanno avuto un'influenza su una serie di scrittori
Che negli ultimi decenni analizzano i costumi degli italiani per dirla leopardi alla mente come fatto Sciascia pensate proprio da Adriano Sofri della prosa della delle di Adriano Sofri maturo c'è tanto Sciascia proposti fisicamente
Massimo Onofri uso critico appreso molto da lui sempre per quali quello della di come è fatta la sua prosa
Aveva preso qualcosa da Luigi anche molto tempo fa Francesco Merlo prima che i suoi articoli diventassero su Repubblica delle immense cassate siciliane
Qui questa no questo lo volevo dire per avevo dimenticato prima però questo mi permette di tornare al problema proprio di quanto l'elaborazione linguistiche la retorica a che fare con la verità
E quindi anche con le polemiche di Sciascia cioè c'è l'esempio dice la scienza insegna una cosa
Che l'area appunto che la retorica Savignano a mente ha sempre qualcosa di mortuario e ha sempre a che vedere con il potere
Perché se chi sta in basso per dirla brechtiana mente comincia pensare che per portare avanti le proprie istanze
Vada bene l'uso di qualunque tipo di mezzo retorico significa che o è in malafede o non si rende conto che la la retorica è esattamente il la retorica nel senso comune del termine non in senso tecnico è esattamente il nido adatto per chi ha più potere e più visibilità mediatica
Quindi se io penso di poter se penso che sia innocuo
Come dire compromettere una tesi giusto una battaglia giusta semplicemente alzando i toni
Essendo più generici più pomposa di più da editoriale insomma no e mi verrebbe da dire ogni tanto anche più Saliani Ski e dà mostra di stock ho cominciato a dire delle bugie
Sto cominciano a dire delle bugie e né in quelle Bugie evidentemente
Così come nel grido onesta onestà non saranno i più deboli che Massatani darsi ma sarà chi può gestire il sistema mediatico di quelle bugie
Chi ha il potere di usare quella genericità cioè quella pubalgia quel tradimento della verità circostanziata e non solo ma i più deboli che possono farlo è la ragione per cui mi
A partire dall'analisi di Sciascia
E e dal suo pessimismo così realistico negli ultimi venti venticinque anni noi da da da da da Leoluca Orlando dal suo movimento a oggi abbiamo avuto tanti movimenti
Che non hanno fatto che peggiorare da questo punto di vista no e il il il rapporto tra verità tra verità e retorica magari IST non in malafede ma questo
Questo è avvenuto appunto perché nella retorica e il potere che si
Che si va ad anni dare l'altro tema polemico che c'è
Sia nei libri fiction se ne libri non fiction è quello che riguarda la Bugia proprio culturale
Politica e culturale insieme nel contesto su cui si è fatta una polemica come se fosse un pamphlet e non un libro di finzione
Il PC di allora Giovanni Raboni altri ecco nel contesto c'è un certo punto ci sono due intellettuali Vilfredo nocciole calano
E Sciascia scrive anche dei versi cosa rara che sono un evidente parodia dei brutti versi politici di Pasolini
E quegli intellettuali che potremmo dire Toni Negri anni
Sono i Demon in sedicesimo i demoni dostoevskiano in sedicesimo degli anni settanta sono quelli che qualcuno espressione poco felice definiva cattivi maestri a poco felice perché non serve a capire le cose quelli che invece uno scrittore che non amava Sciascia Cesare Garboli definiva i tartufi di allora non coloro che sfruttano sotto l'insegna della cultura e dell'ideologia
Hanno un Progetto di potere sono anche quelli che Sciascia per tempo chiamato i cretini intelligentissimo no le schiere dei cretini intelligentissimo idiota la cultura quindi secondo me tutto questo
Fa sì che la lotta contro la retorica e l'analisi della società italiana vadano continuamente di pari passo nella sua opera
Ma
Maribor
Filo Sciascia polemico perché
Colpisce almeno a me colpisce come Nada Sciascia fosse allora in splendida compagnia
Pratolini Moravia Morante Ortese Brancati Calvino Vittorini Fortini Pasolini Silone
Tanto che Sciascia scrive cito questa è la mia eresie agli inquisitori invidiano la condanna che vogliono ma ci sono tanti Eretici per fortuna in questo nostro Paese benché in un sembri
A questo punto di vista il confronto con il presente davvero demoralizza anche lei mortificante
Leonardo Sciascia ha avuto un peso enorme nella vita pubblica come oggi non è più possibile semplicemente perché intellettuali di pari tiratura non ci sono più
Anche in tale assenza io credo Luis risiede una delle cause del declino del Paese perché mi come diceva Marco Pannella negli ultimi giorni quando te ne vai
Bisogna vedere quanti sono coloro che fanno della tua mancanza una presenza per poi proseguire non è dovuto solo mancanza senza che qualcuno se ne facesse carico cercasse di colmare
Ciò detto mi sembra che rispetto a questa a questo
Squadrone di intellettuali Sciascia se differenzi
Per un tratto particolare che io amo particolarmente perché Sciascia non guarda alla realtà con gli occhiali dell'ideologia
Cioè non legge la realtà attraverso l'istituto in Marx o di Adorno
Perché che scrive io lo cito
Lo scrittore non è per questo un filosofo o uno storico ma solo qualcuno che coglie intuitivamente l'abilità per quanto mi riguarda io scopo nella letteratura quel che non riesco a scoprire nei canali né gli analisti più Bellù curanti i quali vorrebbero fornire spiegazioni esaurienti esecuzioni a tutti i problemi
Ecco perché nessuna idea preconcetta condiziona il pensiero di Sciascia ecco perché in Sciascia c'è il giudizio ma non c'è mai pre giudizio ed ecco perché i giudizi Leonardo Sciascia fanno sempre riflettere non necessariamente perché siano veri
Ma perché sono interessanti
Perché non sono mai scontati
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Assolutamente sì tanto è vero che
Sciascia è stato molto presente ma gli intellettuali che tu hai citato di scrittori di precitato
Spesso non sono stati dei suoi interlocutori pur essendo stata sono stati del degli interlocutori sicuramente orari delle persone con cui ci affatto delle riviste sì recensione a vicenda però il mondo di Fortini e praticamente impermeabile al mondo di Sciascia
Da alcuni di questi intellettuali è stato trattato un po'anche come un maestri no col dito puntato non ho non ho mai non come dire un maestro magari irritante come Pasolini
E dunque e questo dipende anche dal dalle cose che dicevi adesso cioè Sciascia con i suoi pregi e con i suoi limiti non ha mai creduto sufficientemente nemmeno dai Retico
Ah i grandi filoni biologici
E anche proprio ai ai grandi filoni teorico filosofici che hanno attraversato novecento almeno fino agli anni Settanta
Appunto se pensiamo a Scuola di Francoforte sentenza non ha mai utilizzato quei linguaggi
Non è mai partito da lì in queste volte Arriano il suo maestro Cajun mi diceva
Ascoltate le storielle che mi racconta Voltaire quegli aneddoti che sembrano così ma poi vanno molto lontano ecco CIACE proprio così seguite l'aneddoto
E vedrete dove vi porta mentre invece la maggior parte di questi intellettuali cosa seguono certo sono degli straordinari analisti io ad alcuni io anche più cari di Sciascia però quanto Adorno Nismo quanto prestissimo quanto Luca Cismon c'è in fortini quanto
Quanto fai da te
Genialmente intuitivo ma nello stesso tempo anche ideologico anche nel senso proprio marziano di falsa Croce per la parola c'è in Pasolini mistificazione auto mistificazione quanti innamoramenti
Astrattamente poetici da un certo punto in poi astrattamente
Filosofico sapienziali ci sono della Morante
Se non belle altra conforto Sciascia non riesce a credere a tutto questa della sua forza è la cosa che dicevo prima perfino quando in una recensione in un po'filosofo dice ma
Forse non c'è niente di troppo nuovi anche di troppo filosofico ma la loro importanza sta da un'altra parte anche se ci stanno antipatici cioè che vanno a vedere per esempio quando si occupano dei totalitarismi oggi laddove le catene grattato la pelle
Cioè si vede il il liberalismo di Sciarra la politica di Sciascia cha cha fra l'ente non ha da dire delle cose particolari di teoria politico di altro ma vede benissimo dove
La politica il potere la società opprime la libertà degli individui e opprime sempre più mafiosa mente con dei rapporti di forza di tipo mafioso e dunque va a grattare
A grattare gli
Per quel che riguarda anche il fatto che non ci sia pregiudizio certo poi ognuno ha i suoi Sciascia probabilmente non ne aveva del tipo di Pasolini di Fortini nemmeno della Morante
Forse a volte aveva un certo amore da da vecchio letterato e non da intellettuale lui preferiva la parola letterato
Giustamente è un certo amore di appunto per la simmetria per i Giochi borghesi anni Onofri dice che per fortuna oltre che Borghezio era Borgese in Luís ed ed è vero però mi ricordo no come nero su nero quando inventa questi brevi pezzi non sono D'Annunzio che muore leggendo Petrarca dicessi pensa come in una sorta di inversione spazio temporale a Petrarca che muore
Leggendo D'Annunzio ecco ogni tanto a volte mostrano un po'la corda questi giochi forse sono i suoi veri pregiudizi cioè l'amore del paradosso della simmetria molto siciliano della sofisti cooperò non c'è quel tipo di pregiudizio a cui allude Virtue Verissimo è è la sua forza della ragione ripeto per cui non ha avuto davvero degli interlocutori in questi scrittori maggiori della sua generazione o delle generazioni limitrofe proprio quando faceva le polemiche a cui tu allude
Un ultimo telegramma sul lo Sciascia polemista
Presagio massima per tutta la sua vita Arnaldo Sciascia omaggio l'unica divinità che la dea ragione
Da razionalista con lei confessa di essere cito sprovvisto di Subiaco uscente non passò molto tempo analizzare ogni indica diverse letture fondamentali Diderot e Voltaire scrivo romanzo filosofico Candido che a Volterra si ispira già nel titolo anche nella scansione dei capitoli
Il suo ultimo articolo pubblicato dalla stampa diciamo che formerà i dell'ottantanove dedicato alla fatto di Khomeini contro lo scrittore Salman Rushdie Rushdie
Si intitola non a caso il diavolo Maometto e colta
In una parola la nota Sciascia è un illuminista
Da qui il suo giudizio senza appello su un russo
Cibo
Lo so non mi interessa affatto nel miglio che ho letto l'età di quattordici anni mi è parso un libro fondamentalmente è falso e poi la volontà generale con tutti gli i summit che vengono da lì
La democrazia è l'espressione di una volontà aritmetica quella della maggioranza Lucio invece ha creduto riscoprire una volontà generale che non coincide con la legge del numero massimo
Proclamando che la parte può sostituire il tutto parlando di volontà generale russo è all'origine dei principali immani del nostro tempo
Ti domando ma giocoso
Rischi soltanto soltanto immaginare cosa scriverebbe oggi Sciascia del movimento politico al governo che ha scelto di chiamare russo la propria piattaforma informatica che tutto vede e che a tutto provvede
Beh di recente ho sentito un esponente del razzo chiamare le cose col loro nome del Movimento cinque Stelle che rispondeva a una domanda
Con un sorrisino dicendo sì ma guardi lei sa già come la penso e mi richiamava una famosa pagina riporta perno in cui il giudice spesso i protagonisti questi gialli che abbiamo citato di questa narrativa Sciascia ma sono dei vice
Dei giudici a latere dei brigadieri dei sottufficiali nonché anche tradizionalmente è la è la figura del basso che può fare ciò che il capo non fa e non vede e invece in cui il capo dice lei sa come la pena verso cito a memoria lei sa come la penso frase di chi non si si sa come la pensa e se la pensa e se pensa
No e e quindi questo mi faccia venire in mente e poi certo come l'avevo già affrontata prima questa dicotomia perché
Voltaire contro socia ascia e poca Ayumi da questo punto di vista no
Non crede la falsità non solo della volontà generale ma di un'esperienza che insieme troppo intima che si scontra col pudore di Sciascia
Quello Cha Cha che diceva a proposito no del dell'in consiglio dell'inconscio del subconscio
Non è buona educazione raccontare i sogni e non c'è cosa più noiosa che racconta i sogni questa suo pudore oltre il resto
Ecco esperienza che nello soste in poi intima impudica e che vuole generalizza
Russo due cose entrando e che perciò non vanno bene invece aneddoto storia Soda concreta e su questa riflessione razionale
E Voltaire la la faccenda di Rascel come Nismo vi faccio venire in mente prima mentre parlavi si parlava del se cerca i soldi relega in beh una io trovo non c'entra con Sciascia direttamente ma vi ricorderete la frase di Falcone non sospetto come anticamera del Comini non è l'anticamera della verità
Come dicevano gli Orlandi anima e l'anticamera del khomeinisti diceva assennata mente Falcone
C'è una trasmissione famosa che oggi reperibile come quasi tutto su Inter sugli Tumba
Dentro se nel novantuno Falcone è a lavorare al ministero e c'è Galasso
E Falcone continua a dire ragionevolmente quello è un posto ricavato espressamente per i magistrati quel posto che gli occupa il ministero e Calasso suo amico presa conoscente amico che ha fatto un pezzo di strada con lui allora vicino alla rete diceva
Alfredo Galasso diceva si certo non USA diceva non mi interessa non mi piace a Giovanni che tu sia lì non mi piace che tu sia nel palazzo e Falcone ricominciava
Ti ripeto che quel posto è pensato espressamente per chi è in magistratura ed era la lotta della ragionevolezza contro la retorica e gli applausi del talk show da allora cose non hanno fatto che avere un'impennata quindi immagino che ci lascia l'avrebbe notata
Veniamo all'esperienza politica in senso stretto di Leonardo Sciascia
I più impegno politico diretto lo ricordava in apertura Matteo avvenne settantacinque quando Sciascia accetta di candidarsi da indipendente nelle liste del Pci alle elezioni comunali Palermo venendo eletto insieme l'amico Renato Guttuso
Per incidenza il loro antico sodalizio si romperà bruscamente qualche anno dopo
A seguito poi le polemiche di un durissimo scambio di querele tra Sciascia Enrico Berlinguer e ha seguito il rifiuto di Guttuso di attestare l'abilità delle affermazioni di Sciascia
A dimostrazione di quanto sia vero quello che dice in Sicilia cioè che le liti tra nemici si sono sempre o quasi quelle tra amici mai
L'esperienza
Nel consiglio comunale di Palermo dura poco ci rimetterà un anno dopo nel settantasei ed è profondamente deludente pura al di là dei dissensi sulla politica di appeasement tra pc e DC siciliana che Sciascia
Vede come una forma riveduta e corretta di imitazioni Isma'il problema secondo me credo che sia la radice un rapporto fa intellettuale il partito
Dice Sciascia citando l'amato Savigno
La politica espellerli intelligenza come corpo estraneo e dunque
Sciascia ritiene che lo scrittore possa essere posso anche impegnarsi in un partito ma dice Lupi stando di sempre con occhio guardingo e critico che è un'idea che stride con l'ortodossia comunista con la concezione gramsciana dell'intellettuale organico
Sarà il partito radicale a dare a Sciascia e più congeniale posizionamento politico c'è una bella fotografia vediamo se riesco ecco qua mani mi dà una mano ce la bella fotografia
Colta nel momento in cui Marco Pannella diceva Sciascia nella sua casa per evitare che i radicali hanno un anno più il colpo in canna Spy sparare sulla dinamite che hanno accumulato e che la candidatura offerta lo scrittore siciliano può essere quel colpo in canna
Cioè si prende qualche minuto per decidere
Fuma una sigaretta in silenzio ecco risponde parafrasando il Vangelo
Hai bussato perché sapevi che era già aperto
Sarà capolista alla Camera e al Parlamento europeo nelle quotazioni del settantanove venderla venendo eletto entrambi peraltro che con il mio voto di neo diciottenne
Opterà poi per Montecitorio
Quella di Sciascia interamente un'esperienza feconda
Uno dei pochi intellettuali italiani che abbia lasciato un segno significativo negli archivi della Camera ce ne danno testimonianza due libri
Il primo del volume curato da Lanfranco Palazzolo
Leonardo Sciascia deputato radicale settantanove ottantatré pubblicato dalla causa edizione due mila quattro che raccoglie tutti i suoi interventi parlamentari e anche l'interessantissima relazione di minoranza che Sciascia deposita della Commissione d'inchiesta sul caso Moro
E secondo è un libricino ma introvabile che ho trovato fra le cose usate in questo libro di alcuni anni fa dietro a Camilleri
L'onorevole siciliano Bompiani due mila nove che raccoglie le sue interpellanze parlamentari commentate dal padre del commissario Montalbano
A conferma che lo stile l'uomo impressiona rileggendo questo materiale la cifra stilistica mi servo di ricordo in Marco Boato che abbiamo ospitato qualche settimana fa è che all'epoca era parlamentare radicale come Sciascia racconta Boatto
Nell'aula della Camera Leonardo parlò pochissimo
E sempre con interventi di pochi minuti che leggeva con voce lenta e Rocca dopo averli preparati con scrittura minuta minuziosa sui pochi foglietti
Lui sembrava vuole passare alla storia come il recordman della brevità
Dedica stizzita di parole brevi quasi scolpite sulla pietra appena aveva terminato di parlare lo pregavo di lasciarmi quei pochi foglietti appena letti nel silenzio più assoluto caso rarissimo nella vita quotidiana della Camera
Finivano poi quei foglietti ce lo raccontava Marco Boato qualche settimana fa pubblicati come editoriali su Lotta continua
Con tutta l'ottava legislatura e diciotto luglio dell'ottantatré Sciascia sceglie di non ricandidarsi ma al giornalista di Radio Radicale che gli domanda
Faresti parlamentare in una maniera diversa
Risponde sicura quasi piccato io l'ho fatto in una maniera diverso e vorrei che tutti lo facessero come me
Ora l'allontanamento dalla sinistra storica
E l'impegno di Sciascia tra i radicali disorienta un molti dei suoi amici provocò dibattito all'interno della sinistra e stigma a Sciascia
Il quale rispose con la frase lapidaria che abbiamo sentito prima contraddirsi incontro dissi
Eppure a me paiono su questo ti chiedo il tuo padre autenticamente radicali
Nel senso pannelliano del termine molte delle convinzioni di Sciascia
L'eterna immutabilità dell'eterno fascismo italiano
L'angoscia provocata della macchina giudiziaria si guidata fuori dalle regole dello Stato di diritto
La persino al potere che per Sciascia è sempre altrove e il culto per la memoria collettiva qual è la tua idea in proposito almeno Polito dice lo Sciascia ereditario Sciascia parlamentare
Non lo conosco abbastanza presente cui due libri e da molto tempo che non li apro ricordo l'effetto che mi fece anche la prima volta che leggendo la fermano Lezzi in appendice quella relazione di minoranza
E mi venne da pensare a come Sciascia descrive la scrittura di alcuni suoi investigatori che dice non sono letterati
Ma sono uomini che ogni tanto leggevano dei libri e che scrivevano delle relazioni di servizio come Rojas del contesto e come il brigadiere di una storia semplice
Che non avevano quello stile da potremmo dire canta sotto l s di che hanno di solito i verbali no il prese il soggetto presente nella sua forma trascendente quando ha dichiarato che e invece erano puliti razionali logici
E raffinati persino
Che no io ho l'impressione che Sciascia dalle cose che ricordo che ho letto e da e poi dal bilancio generale davvero avesse la fa la forte consapevolezza che
Fare politica implicava una dose di fatica appunto riscrivere minuziosamente un brevissimo intervento
Non si sapeva bene che effetto poteva tutte sapere che noi differenza di un libro che comunque coi è davvero un po'scolpito sulla nella pietra della tua biografia di scrittore e che quindi avesse in questo una sorta di suo per dire per stare all'espressione che usa per Moro nodi per pessimismo Guttuso via no come quello del famoso generale Kutuzov fanno
Che aspettano che sa che la realtà non è la realtà della storia la realtà della guerra era tale la politica non è mai sottoponibile a leggi dell'intelligenza non è mai gestibile dall'intelligenza di un solo uomo
A differenza di altri che pure si sono in avvicinati ai partiti o hanno un po'usato dei partiti come dei tram uno o l'hanno fatto in maniera superficiale ha lavorato
Cioè ha fatto questa cosa sarà un grande o comunque un importante scrittore italiano affermate già anziano lavorato come lavora un deputato qualunque
E con risultati abbastanza straordinari per lo meno nella nella Commissione sulla sull'affare Moro per quel che riguarda l'oscillazione di cui dicevo prima che riguarda in modo molto diverso anche Pier Paolo Pasolini tra comunisti e radicali
A me sembra che abbia a che fare
Intanto col fatto che lo ricorda spesso
Un giornalista importanti di radio radicale che ne è stato anche il direttore che Pugiotto ha invitato qui Massimo Bordin no
E lo ricordava Pannella nelle loro conversazioni con lui diceva ma guarda che essere comunisti in Sicilia
Non era come essere comunisti in Emilia no cioè non è che ti potevi aspettare in Sicilia liberali perché liberati dai latifondisti
E perché Sciascia veniva da una famiglia di piccolissima borghesia che solo un anello generazionale più in là stava nel buio delle miniere
E
Quel senso elementare di giustizia sociale
Aveva un significato molto forte che non era il significato dell'elaborazione ideologiche marxiste evidentemente ma era un'altra cosa
E lo stesso significato da sull'altro lato dall'atto dell'individuo aveva secondo me quello che prima chiamavo liberalismo negativo cioè di chi sente le catene che sono da spezzare
E e quindi è vero c'è un c'è un rapporto tra queste due storie che si sono scontrate aspramente e quando
E si sono scontrate proprio sul
Sul piano in cui Jean su cui Sciascia ha ha rotto con Guttuso che in fondo perché in fondo quell'aneddoto che cos'è una piccola manifestazione della dell'uso diverso della verità
E King grande si chiama ragion di Stato apporto tra verità pubbliche ragion di Stato condannano
Ed è lì che Sciascia rompe oltre che quando vede ancora per prima negli anni settanta che cos'è il compromesso era atmosfera del col compromesso storico che cos'è
La la la mortuaria cristallizzazione della partitocrazia italiana c'è in nero su nero adesso anche cucito a memoria non la ricordo esattamente ma uno di piccoli apologhi di Sciascia meraviglioso finisce quando penso a quelle elezioni le elezioni
Del Cusano del settantasei e a quello che è successo dopo no penso a a un un contadino che una volta mi raccontava nelle campagne credo vicino a Racalmuto questa storia avevamo bisogno di uno che ci venisse a fare delle dei lavori di muratura in casa siamo andati da un muratore che conoscevamo e lui ci ha detto no
Io non posso ma vado Dammer Ulla che è molto bravo gli ha detto che bisogno c'è che va in a Merula lo conosco anch'io ci vado direttamente io che bisogno c'è e io voto il Partito comunista per farmi portare alla democrazia cristiana ma direttamente sia dalla Democrazia cristiana no
E quindi c'era questo e c'era una concezione del rapporto tra verità che e ragione di Stato no in fondo poi la giustizia caso Tortora e questo se pensiamo alle all'Empoli a come dire
A
Alla parte di quel PC che più ha rappresentato l'ala lontana dai radicali no possiamo fare un nome ma solo simbolico via mentre insomma e era il PC di Pecchioli ordinata PC di Pecchioli ovviamente Sciascia non potrà che fare
Sentirsi vicino a quella concezione della politica
A conclusione di questo nostro dialogo
Propongo un gioco di simulazione siamo qui in una splendida libreria circondata da libri
E tra questi libri di Sciascia
Facciamo finta che generosamente Maniero ma erano ci voglia regalare la possibilità di portarsi a casa tra i ma non più di tre
Io sono più veloci tetti Fregoso il tempo noto che i tre volumi della collana in Meridiana contenenti l'opera omnia di Sciascia non ce ne sono altre coppie
Invece come te la cavi su quali titoli tre non più di tre anni Cardella cosciente per quale ragione
Al
No no vado molto veloce anch'io allora i miei titoli sono
Il la Morte dell'inquisitore
Che è davvero un po'la Storia della colonna infame di Sciascia perché è un libro che amo e anche perché era libro forse per molto tempo è stato libro che Sciascia preferiva e quindi proporrà ma anche rappresentativo
Mi portò a ciascuno il suo per una ragione affettiva l'ho letto da da ragazzina continua a pensare ho conosciuto così CIACE continua a pensare che forse il suo giallo sempre tra virgolette più rappresentativo e mi porto come terzo un libro che abbiamo citato molte volte che ha dentro tutta la potenza l'intelligenza l'intuizione e anche l'ambiguità
Di Sciascia nello stare trarre letterature realtà che è la fermano
Allora siamo all'epilogo di questo incontro pomeridiano resta ad ascoltare e a conclusione
Una delle pagine più note della narrativa di Sciascia attratto dal Giorno della civetta
è il dialogo tra il capitano Bellodi capomafia don Mariano sulla tipologia degli esseri domani
La scelta per una ragione precisa
Perché a suo modo emblematica della ostilità che circondò Leonardo Sciascia invita
Tutti ricordiamo quel dialogo e fra poco e ascoltandolo come nella Madeleine proustiana Pitto veramente
Ma vorrei ricordarvi che nella polemica che segui al suo già ricordato articolo sui professionisti dell'antimafia
Sciascia venne etichettato testualmente come quaquaraquà
I corazzieri della retorica dell'antimafia cioè in adoperare un appellativo mafioso contro un autentico ma antimafioso da sempre
è un corto circuito che secondo me dice molto
Ma molto
La miserabile polemica politica italiana dove non conta l'argomentazione ma sono la delegittimazione dell'interlocutore
Io una certa pratica del mondo
Quella che diciamo l'umanità chiede abbiamo la bocca di normalità bella parola piene di vento l'artificio in cinque categorie
Gli uomini e mezzi uomini
Le medie
I con rispetto parlando impiglia in culotte
Quaquaraquà
Pochissimi gli uomini
I mezzi uomini Po
Che mi contendere in umanità si fermasse ai mezzi uomini
E invece no scende ancora più giù agli omini chi che sono come i bambini che si sentono grande scimmia che fanno le stesse mosse dei grandi
E ancora più in giù ebbene in coro
Che vanno diventando un esercito
Fine quaquaraquà che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere che la loro vita non ha più senso a chi espressione di quelle delle anatre
Anche se mi chiederà su questa carta come un Cristo
Lei è un nuovo
Perché sono un uomo
E non è poco o addirittura un quaquaraquà
Perché da questo posto dove lei si trova è facile mettere il piede sulla faccia di un uomo lei invece dispetto
Da persone che stanno dove sta lei dove sta il brigadiere molti anni addietro ho avuto offesa peggiore della morte un ufficiale come lei li ha schiaffeggiato
E giù nelle camere di sicurezza un maresciallo mi appoggiava l'abbraccio del suo sigaro alla pianta dei piedi riteneva
E io dico
Si può più dormire quando si è stati offesi così
Io dunque non offendo no lei è un uomo
E mi pare cosa da poco da da uomo ammazzare o fare abbattere un altro uomo io non l'ho mai fatto niente di simile ma se lei mi domanda passatempo per discorrere di cose della vita se giusto togliere all'abito nuovo
E etico prima bisogna vedere se uomo
I beni era un uomo quaquaraquà
Arianna
Mariano si era lasciato andare le parole non sono Monica
Cui si può fischiare richiama
Può solo due minuti ma doverosamente con grande piacere perché a conclusione di questo ciclo di incontri lasciatemi ingraziare tutti coloro che hanno sostenuto l'intera iniziativa verso alcuni di loro mi sento particolarmente indebito innanzitutto la libreria Ibs di Braccio di Ferrara in particolare Manni Romero che di tutto si occupa Ata dalle vetrine ai microfoni fino a curare amorevolmente i suggerimenti di lettura su Basaglia Länder Pannella Pasolini Sciascia
Poi
Gli attori cento tirato universitario ma la Vincenzi Alessandro dagli atti e Stefano Massa venti e la loro guida il collega Daniele Seragnoli per averci regalato le voci di nostri cinque italiani per caso
Inoltre radio radicale e il suo direttore Alessio Falconio
Che ha registrato in audio e video tutto il nostro lavoro lasciandolo così a disposizione di tutti a futura memoria sulla memoria avrà un futuro
Da ultima ma non per ultima Arci Ferrara la sua Presidente Alice bolognesi
Che ha reso possibile cinque proiezioni la sala Boldini correlate cinque appuntamenti in libreria sarà lì
Martedì prossimo ventinove maggio alle ore ventuno
Con la proiezione del film di Francesco Rosi Cadaveri eccellenti che calerà definitivamente il sipario su questa collettiva e non banale esperienza della quale lasciatemelo dire
Possiamo ritenerci davvero fieri e soddisfatti grazie a tutti