Nel corso di questi 11 anni, i processi che si sono susseguiti hanno portato alla condanna definitiva di un agente di polizia penitenziaria per omissione di soccorso e all’archiviazione del procedimento per omicidio volontario a carico di ignoti, in quanto la causa della morte sarebbe stata ricondotta alla rottura di un aneurisma cerebrale.
La presenza dell’aneurisma è però dubbia, e nuove evidenze restituiscono una … datazione delle lesioni incompatibile con le conclusioni medico legali dei consulenti della Procura.
Questa motivazione, insieme a nuove perizie medico legali autorizzate dal GIP- i cui esiti vengono resi pubblici durante la conferenza stampa - hanno portato il figlio di Aldo Bianzino ad avanzare una richiesta di riapertura del procedimento per omicidio volontario a carico di ignoti.
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