Lettere eretiche: intervista a Marco Tarquinio e Paolo Izzo sulla mancata riforma dell'Ordinamento penitenziario

Gentile direttore fatte salve rare eccezioni tra cui sul giornale e perciò spiccano come oasi nel deserto
Un ostinato silenzio dei media sta accompagnando lo sciopero della fame di Rita Bernardini che ha ormai superato la quarta settimana di astensione dal cibo
La dirigente del partito radicale non ambisce a comode poltrone o a scranni in Parlamento mito perenne neanche candidata alle prossime elezioni
Ma con la sua faticosa iniziativa scandisce un tempo che sta per scadere proprio in vista dell'appuntamento elettorale
E il tempo della riforma dell'ordinamento penitenziario
Attesa da anni e continua ad aspettare in extremis l'ultimo via libera del Consiglio dei ministri
Bernardini con il quale il digiuno avverte che si rischia di non farcela e con lei gridano inascoltati quasi dieci mila detenuti cioè i cattivi
Che accompagnano una buona causa peraltro con radicale non violenza privando sì del cibo o di altre possibilità di conforto già considerare nei luoghi di detenzione
Per elettoralistica prudente convenienza l'altra politica continua mangiare e a tacere sia quello a favore sia quella contraria alla riforma delle carceri
Che almeno l'informazione posso uscire da un surreale silenzio si può ancora sperarlo
Ecco questa è la lettera che Paolo Izzo ci ha letto questo oggi eccezionalmente in collegamento telefonico con noi e che è stata pubblicata sull'edizione di giovedì ventidue febbraio febbraio dell'avvenire
E noi siamo in collegamento proprio con il direttore dell'Avvenire Marco Tarquinio che innanzitutto salutiamo buona sera direttore grazie grazie direttore allora come ha sentito ci sono anche voi ulteriori aggiornamenti purtroppo rispetto a giovedì la situazione è ancora più grave perché ci sono stati gli ultimi sviluppi che poi hanno portato Rita Bernardini a convertire alla sua iniziativa nonviolenta nello sciopero del vota come c'è il giudizio generale che Paolo Izzo
In qualche modo accende in questa lettera Tarquinio su sulla condotta su questo tema importantissimo che attendeva di essere riformato da decenni
Sì perché aveva troppa chiedete perché ora la chiusura della lettera di Paolo Izzo e chiamava responsabilità ritrovarla voce e gli occhi il sistema dei media
Questo Lulic Lucia morso rimani sapore descritto quella corta perché e al di là di quelli che hanno provato sottolineare quercia della scelta fatta dal dal dal governo Caporetto alla vetrata sulla chiara termica retrocedere Fiammetta questa riforma penitenziaria masticato a Venezia il suo controverso moltissime esercitate spaccatura dell'esperienza virulenta
Contro la riforma retto e settantasei titoli che abbiamo visto Aprilia hanno fatto addirittura le aperture ripartita fra poche ore
è stato per inveire contro i carcerati si incontro governo che solo parzialmente aveva avviato la riforma allora che con prove così raro debba ripartire Ticciati
Credo che c'è stato purtroppo un'altra pessima prova nel nostro sistema di informazione perché lo stiamo parlando di negare a nessuno questa è una riforma che ci contraddistingue per cui punti
Che sono simmetrici
Dati più potenzialmente a coloro che sono in carcere
Cioè verrà attuata compiutamente ma chiede di più possesso di una simmetria fra diritti e doveri che è l'atteggiamento tutt'uno Stato democratico e e i e di e mi continua a sconvolgere che noi dobbiamo mediare informazioni al grande pubblico all'opinione pubblica siamo in grado di dire questa elementare verità
Paolo
Certo c'è io sottolineavo per di più ma poi per fortuna altri commentatori autorevoli per esempio Adriano Sofri sul Foglio di oggi
Quanto ma non violenta della protesta carceraria abbia caratterizzato gli ultimi anni grazie a alle cose di Pannella di Rita Bernardini del Partito Radicale che ha trasformato in qualche modo la la protesta carceraria che prima era fatta di autolesionismo di di rivolte di cose in una cosa non violenta quindi per questo sottolineava i cattivi tra virgolette l'ho messo e che fanno sposano la buona causa in maniera non violenta questo è una cosa che in pochissimi hanno sottolineato tranne appunto avvenire ovviamente quotidianamente per il lavoro anche di Damiano Aliprandi il dubbio
Radio radicale no non dobbiamo nemmeno sottolinearlo ma pochi altri uscito qualcosa sul Corriere della Sera
A livello di opinione di sulla riforma che citava Passanante Rita la sua azione però ecco poco più
Non
è quello che mi sconcerta più che altro che non sia data l'informazione nella sua forma più dispensa
Da questo poi forse posso dire la mia io vedo ripeto vedo purtroppo una cifra pazzesca capirà su molte frontiere quelli che e e indiano socratica umanitaria
A mani nude
Senza fare violenza
Better decisi a fare cito perché qualche lettori che accerchiavano chirurgiche cessano quali mette da una parte sono meritati paccheri modo la soluzione della società oppure non lo so so meritata acciottolata spopolate
E quelli che finito con questo atteggiamento finiscono nella lista nera dei compiti
E parti dei mari colpito che son quelli che poteva mettere a rischio la sicurezza l'incolumità e la tranquillità i cuori e pensieri tra maggioranza per tenere questa è la cosa che mi sconcerta è che vedo riprodursi anzi è silenzio
Nei piatti ordinati attenzione la battaglia che con una volta poco lo stile che apprezzo molto Rita Bernardini ha condotto non da sola per fortuna
Ma ci protegge le piante si affaccia su questo su questo fronte delle carceri che continua a rimanere uno dei fronti aperti più gelosamente la nostra civilissima Italia
Ecco il il tema dell'informazione è stato evocato da Marco Tarquinio
Proprio poco fa è uno degli elementi in questo contesto che è stato definito da Rita Bernardini un contesto antidemocratico cioè questo questo questa situazione che stiamo vivendo in questi ultimi giorni di campagna elettorale davvero è una situazione fosche i radicali sono spesso stati accusati di usare toni eccessivi
E però poi in effetti il fatto di non poter conoscere in alcun modo il il merito di queste proposte ma di poter invece ascoltare solamente dei giudizi legittimi ma appunto
Che nascondono coi quali in qualche modo la possibilità di documentarsi davvero preoccupa
Viaggiare anche il direttore a dire che indultini sono già no nel mirino o accusati ulteriormente ospedalizzati e chi li difende
Ostracizzato a loro volta assuntori donne nei pressi della parete cioè devono essere messi da parte accantonati non se ne deve parlare
E lo testimoniano anche tutte le le ricerche nella rete radio radicale insomma docente ascolto li queste cose esiste il partito radicale non si deve parlare perché se non in negativo perché ecco solo complici dei mafiosi vivi quelli del quarantuno bis di quelli che vogliono uscire dal carcere mentre noi vorremmo che si buttasse la chiave Essais
Questo è un altro aspetto terribile arabi e neri tradire alcuni con questa mancata ulteriore mancata riforma cosa ci dobbiamo aspettare se il governo non è riuscito a fare una cosa così importante
Dando quindi un minimo segnale che volevo invertire la tendenza dice giustamente Rita market perché ci dovremmo a riaffidare a loro quindi
Ma io due pensieri
Uno due ecco o i radicali come sapete non è che che sempre o una condivisione profonda credo vadano considerate con tutta l'attenzione
Giusta più in modo come vengono proposte cronica FIAT quando piaccia o che quando non piaccia questo il grande peccatore il nostro tempo l'affidabilità del dibattito pubblico incapace ad assumere i problemi che attengono proposti ottanta arti situazione personale carissimi gioco come una cosa seria mentre tentiamo futilità assolute che occupano i pacchetti azionari essi commissario all'attenzione degli italiani
Magari producendo mostrine narra Vaccara e questo il primo punto il secondo punto professionale
Appello visto che merita melodia annunciato una persona descritta che non coinvolge il partito radicale per il non voto
Io vorrei provare il io piccolo per quel che vale
Ripeto soci alla fine di pensarci perché in questo momento nel quale al non voto spingono
Tante forte tanti chimiche risentimenti chiavi caro allora fratelli del nostro Paese
C'è bisogno non c'è bisogno che anche questa voce implica ci aggiunga in qualche modo involontariamente a un coro stonato io so che l'infezione tutt'altra ed è una provocazione forte e non è un atto politico un atto politico russo però in questo momento ne capisco anche le ragioni profonde diverso tipo
Che non voglio affrontare qui adesso
Però credo che
In questo momento abbiamo bisogno di dire che il fotogramma inutile
Soprattutto in questo Paese io ho visto che quando caro hanno drammaticamente le percentuali dei votanti Serse offeso anche le forze più piccole ma portatrici di idee grandi e crescono
Gli epigoni del passato peggiore
Della nostra storia
Tu mi preoccupa molto
Paolo Izzo abbiamo ancora qualche minuto a te la parola rimarcare rimarcare duramente alla delusione di di lievita ovviamente ma anche di tutti quelli che l'hanno sostenuta
Dalle carceri acquolina le carceri
Se per far capo l'obiettivo a Maurizio Bolognetti ha fatto anche lui quasi trenta giorni di sciopero della fame
Alternando sciopero della sete penso
Tale parchi cittadini anche liberi che hanno creduto soffrì oggi giustamente scrive la delusione ancora più forte perché sai che è una cosa che scontata mentre non avverrà però le meschinità scontate sono più avvilenti di altre
Ecco largo l'essere avviliti in questo modo a comprendere anche la la l'ultimo comunicato militari e quindi anche le decisioni politiche si prendono in conseguenza di questa ennesima delusione da parte delle istituzioni e comunque continuiamo a sostenere come le più i baluardi della democrazia eppure non arrivano segnali buoni da quelle parti
E allora ci ci fermiamo qui può anche quest'oggi con questa puntata di lettere eretiche questo già abbiamo avuto Paolo Izzo in collegamento telefonico che avete appena sentito abbiamo avuto anche il direttore dell'Avvenire Marco Tarquinio che ringraziamo davvero molto
E con i quali abbiamo parlato del tema di questa lettera
Di oggi pubblicata sull'edizione di giovedì ventidue febbraio del quotidiano all'avvenire appunto il tema era questo riforma carceri lo sciopero della fame di Rita Benna ringrazia davvero molte a Izzo e a Tarquinio
Ai IVA tradisce perché ha reso possibile questa trasmissione state con noi i programmi di radio radicale proseguono