Siria: l'attacco al Ghuta orientale, vicino alla capitale Damasco e i numerosi civili coinvolti: collegamento con Giordano Stabile

Non abbiamo raggiunto telefonicamente gli siamo molto lo ringrazio molto per questa sua disponibilità nonostante appunto gli impegni di lavoro il movimento in questi momenti questione ringraziamo l'inviato della Stampa Giordano stabile che abbiamo raggiunto telefonicamente buonasera stabile
Era allora ci sono notizie veramente allarmanti per quanto riguarda innanzitutto l'attacco che è in corso per quanto riguarda la zona del dovuta orientale che ha una zona vicina alla capitale siriana Damasco allora che tipo di situazione corso chi c'è e quindi chi è che sta portando avanti le azioni di bombardamento come proseguono da diversi giorni il bilancio è di oltre centinaia di vittime tra cui donne e bambini
Sì diciamo che
L'attacco era restato preparato Ida parecchie settimane Ussi all'azione
Aviazione siriana collaborò hanno nel nel continuo attacco per stroncare sostanzialmente delle le difese
Le differenze dei livelli una una tattica che è stata già vinta
è stata già vista dalle Puerto insomma ci sta ripetendo quella storia di ad Aleppo estensione al padre settimane incessanti bombardamenti finché alla fine le difese erano erano con la parte
I ribelli e i ribelli avevano ceduto e chiaramente però facendo così
Le vittime sono civili soprattutto civili perché i combattenti sono trincerati questi
Questi distruggono
Tutti gli edifici attaccano anche gli ospedali come già ad Aleppo F. ma perché perché negli ospedali che sono strutture più robuste e i ribelli hanno piazzato i centri di comando e i depositi di armi quindi purtroppo sì perché la storia la speranza
A questo punto e che invece le
Trattative diplomatiche che comunque ci sono anche se nascoste diciamo dietro le quinte riescono trovano soluzione come è stato per esempio nella fase finale di Raqqa
Quando
Sostanzialmente hanno lasciato uscire un corridoio umanitario per riuscire ad arrivare a fare un cuore d'armonia da combattenti riconoscibili famiglia luogo quindi evitare ulteriore stragi di civili peraltro credo che sia una zona ad alta densità di popolazione quella la butta via teneva era un grandissimo hinterland di cittadine che avevano coperto questa campagna lotto di di loto di Damasco
E densamente popolate di popolazioni di migliori cento immigrazione soprattutto da dal dal dal letto d'artiglieria
E c'erano due milioni gli abitanti dopodiché
Dopodiché adesso ce ne sono tra i trecento e quattrocento mila però ripeto speriamo ognuna
In una soluzione diplomatica perché se noi
Una catastrofe umanitaria ma sembra Bachelet su un centinaio di morti in due giorni ma è chiaro che il ritorno a quello
Perché
Ma
E cioè dobbiamo aspettarci un
Una una continuazione di quel di questo livello di vittime
Dall'altro punto di vista invece l'altro territorio interessato da un acuirsi e del conflitto delle tensioni quello di della regione di a fare in alle il venti gennaio scorso è partita l'offensiva delle forze militari turche denominata ramoscello l'Ulivo che Regione a frena quante TTT chi vi si trova insomma ecco che tipo di situazione cioè quali sono i preesistenti soprattutto cura il maggior diversamente allora qual è la situazione invece nella regione di Affori Nord dove dal venti gennaio in corso la la l'operazione mi
Diciamo che le dimensioni
Va bene ko delle dimensioni della della popolazione sono un po'inferiori ma non tanto perché la frena raccolto tra antichi popoli e quindi pare che ci sia un comunque duecento mila persone del dopo otto di più i curdi dicono mezzo milione ma potrà dal gelato
E chiaro che gliela ripeto non è totale tante che appunto è arrivato questo
Questo è il pozzo delle milizie Polo atta ad ecco come è possibile che i curdi abbia attaccati dai turchi si siano rivolti allora
Ad Assad a regime il quale invece di mandare direttamente forse leali diciamo così ha mandato milizie però arabe fino eccetera per dare una mano comunque ai curdi la questione della integrità territoriale della Siria quelle l'obiettivo di fondo comunque di Assad
Qui lui ha sempre detto che quello di conquistare il cento per cento del territorio questo che abito a vedere può essere la cosa irrealistica la questione curda è molto complicata nel senso di avere rapporti col regime sono sempre stati molto ambivalenti
Bisogna dire che il Ferrari il due mila dodici due mila tredici quando lo Stato siriano stava con la stando il regime decide di lasciare tutte le zone curde e di qualcuno un tacito accordo che Logli e preghiere deve difendersi dai dai di gruppi jihadisti
Il mio perché era nell'interesse di entrambi sostanzialmente questa alleanza tacita è andata avanti per esempio regolarmente nella nella provincia di Aleppo dove TAP può anche a Pauline tant'è che nella battaglia ad Aleppo c'erano c'erano anche i Cutillo io e te che che controllavano il il quartiere chef Massud
E hanno combattuto a fianco dei governativi e poi l'alleanza con gli americani ovviamente ha guastato i rapporti perché Damasco tema punto che nascono poggiava un Kurdistan Soriano indipendente
Ma in questo momento rientra in gioco Damasco perché gli americani non hanno sostanzialmente non sono sono uscito non ho voluto bloccare l'offensiva
Turca sua free in i curdi disperati bisogna dirlo qui sono rivolti a gli unici che parevano in grado di di aiutarli e cioè ancora a regime queste milizie sono milite locali di due cittadine dove c'è anche una componente sciita
Ma non sono solo cinque sono più territoriali
E sollecita Naba la la rami pare biglietto reale poche e ad aprirne contano parecchie migliaia di uomini che si sono trovate in Prati dalle grandi alle parti grande battaglia politica di Aleppo
E quindi è
Sono arrivate perché sono entrata anche se tutti dicono di no
Quindi questa la mossa che da una parte facilità a regime nel riprendere fiducia cioè avere più fiducia
Ottenere più fiducia da parte dei costi e quindi in prospettiva Agapito proseguita anche nel governo dal baccalà dove comunque c'è una guarnigione governativa taffettà Khamis loro
C'è una grande base governativa chiamo vennero stremati avendolo detto del della Iren primo territorio curdo qui è una carta che ti può giocare a Tati bisogna vedere come va a finire
E dice storico di temo hanno sempre la insomma dietro abbandonati
Hanno visto anche un po'rifondere codetta iracheno non è finita benissimo dalla l'avventura dell'indipendenza e temo no però la cosa che temo di più hanno può più una grandissima paura e che queste milizie alleate dei turchi
E in più ha detto il pancione ma saggezza che comunque c'è un po'di tutto ritento
Sono moderati comicità IP loro hanno visto che è successo pigiare là hanno avuto sono andati a un pelo dallo sterminio accoppare a Copanello l'ho mandato via tutti civili erano rimasti due tre mila combattenti col classico in mano pronti a morire poi sono arrivati i raid americani a salvarli
Però però all'OPA hanno questo timore qui di rimanere isolati e massacrati un'ultimissima domanda in due minuti se ce l'ha
Non facciamo al settimo anno di guerra con la caduta insomma il ritiro dello Stato islamico da gran parte del territorio perché sia quelle si sta curando la tensione ognuno cerca di recuperare le proprie zone d'influenza insomma il conflitto si è internazionalizzato rifatto curatori Estée mi che hanno tutti agende non come dire convergente ognuna ogni attore in competizione con l'altro
E qui diciamo che è diventato il teatro di combattere di combattimento tra potenze mondiali regionali
Il l'Iran ecco il terrestri dalla dichiarando la Turchia voglia Predazzo mappetta il Nord è chiaro sia per eliminare la moglie perché ma anche propenso al prete del territorio
Quindi adesso solo queste rivalità ai Bahai bordi della Tirrenia
Si partiva verso un combattimento hai voglia aprire a con Abate che vuole recuperarli in un modo o nell'altro e le varie potenze che voce voglio tenermi allora intraperitoneale non l'ultima gli Stati Uniti che solo nel Nord Est
E quindi c'è una guerra diverta definisce dovuta finisce la guerra Intermare cominciare dalla guerra delle portiere
Grazie grazie davvero a Giordano stabile inviato del quotidiano la Stampa in collegamento buon lavora presso
Grazie grazie a voi