Intervista ad Antonio Maria Mira sull'incendio e sulla morte di una migrante nella tendopoli di Rosarno

è di una donna nigeriana Amin di trent'anni il cadavere carbonizzato trovato in una delle baracche che la scorsa notte hanno preso fuoco nella tendopoli di San Ferdinando a Rosarno in Calabria e noi siamo in collegamento
Telefonico con Antonio Maria mira inviato a San Ferdinando di avvenire
Che proprio nel nella numero di oggi di del giornale dei vescovi e del ventisette gennaio aveva scritto un reportage sulla situazione di questa tendopoli il titolo Rosarno scoppia l'inferno
Nella maxi favela allora Antonio come dire
Quando sei venuto a conoscenza di queste Incendio e racconto c'è un po'anche cosa hai trovato oggi in questa tendopoli
Bene mi ha telefonato questa notte prove con piena notte
Il dirigente del commissariato di Gioia Tauro col quale ero stato
Ieri Vienna in questo giro che ho fatto con le forze dell'ordine occasione di dei loro controlli settimanali nella zona di San Ferdinando mi ha chiamato il dottor Diego Trotta per dirmi che purtroppo era successo questo evento drammatico quindi io
A questo punto che son provato partito sono e ho raggiunto la tendopoli ormai purtroppo conosco da da in cui più di otto anni
Cosa ho trovato
Va all'istruzione non solo delle baracche ma anche delle tende che furono montate nel due mila dieci dalla Protezione civile
Aveva così per ospitare emigranti dopo la la rivolta contro lo sfruttamento e violenza
Per fortuna non momenti non tensione devo dire che questi migranti sarà che hanno subito di tutto l'attraversamento del deserto del mare
Tutte possibile solitamente in Libia ovunque come sappiamo bene sanno sopportare veramente tutto però la devastazione totale bruciate baracche tende mi hanno perso tutto la loro più grande preoccupazione non è tanto da aver perso magari vestiti o altro è l'aver perso vado da loro più importanti documenti e il permesso di soggiorno il tanto agognato permesso di soggiorno
Perché io lo ripeto in ogni mia articolo queste zone qui ci sono migranti lavoratori migranti hanno tutti il permesso di soggiorno sono tutti regolari non c'è nessuno irregolare né tanto meno parola terrificante clandestino Sondrio è chiaro hanno bisogno e vaga a questo punto molti di loro non ce l'hanno più ed è la cosa per tutto il giorno ce l'hanno chiesto
Sì tra l'altro appunto oltre alla donna morta ce ne sono altre due riferite questa non è la prima volta che accade una vicenda del genere un anno fa il ventitré gennaio del due mila diciassette
Rimasero feriti tre uomini e poi un mese prima del sette dicembre
Altri due eleganti erano i mastini ventisei mediamente feriti in un incendio di una baracca quindi sono cose che si ripetono insomma i requisiti al a luglio il tre luglio dell'anno scorso ci fu un enorme incendio che ha bruciato gran parte delle baracche
Non soltanto alle baracche sono state ricostruite ma nessuno sapeva del doppio infatti la situazione di quest'anno la peggiore che abbia mai visto da quando frequento questa terra ci saranno nella tendopoli
C'erano nate dopo le baraccopoli almeno due mila trecento persone in più ce ne sono cinquecento
Dentro una capannone occupato altri duecento in un capannone più o meno attrezzato e altre cinquecento nella tendopoli nuova che avrebbe dovuto sostituire tutta alla estimazione precarie ma che in realtà ha fatto solo il solletico a questa situazione e quindi sono più o meno circa quattro mila persone tutte concentrate nel raggio di meno di un chilometro
Nella zona di San Ferdinando non parliamo poi dei cosiddetti invisibili che vivono nelle campagne io sono andato a cercarli
Era un attore portarglielo fatta a dicembre saranno altri migliaia sparsi nelle campagne
Di della piana di Gioia Tauro tra Rosarno Rizziconi e altri Paesi vivono in una casette diroccate di campanile senza acqua né luce né riscaldamento
Sono ancora vi dimenticate degli altri
Ecco appunto tutti questi lo ricordavi sono lavoratori migranti sono diciamo essenziali
Per la raccolta dei prodotti agricoli in quella zona è possibile che dopo tutti questi anni dopo le appunto le vicende anche che ricorda vitella rivolta di Rosarno la caccia
Ai migranti che ci fu allora insomma non si sia ancora giunti a dotare insomma questa zona di un'accoglienza degna per quelli che appunto sono poi dei lavoratori che sono essenziali per quel tipo di economia
Quando è che purtroppo continua a essere affrontato un problema che emergenza non è solo in termini di emergenza non si può definire emergenza qualche cosa che va avanti non va al due mila dieci ma da molto prima perché i migranti i lavoratori migranti vengono qui per la la la raccolta delle delle arance delega mentine e di e altri prodotti della terra da almeno vent'anni se non addirittura trent'anni
Quindi non è un'emergenza viene trattata con l'emergente e quindi con le tende della Protezione civile e non in termini di integrazione certo anche un problema economico perché fin quando mi i produttori agricoli accetteranno sistema economico che vive di sfruttamento di contributi più che di mercato che vivono di collusione con la 'ndrangheta che vivono di falchi intermediari è chiaro che poi alla fine l'unica possibilità di
Di per guadagnare qualcosa di portare loro stessi
Qualcuno emigranti a cui viene dato ormai da sempre la città è quella tra i venticinque euro che poi diventano venti io se non meno con soldi che si danno ai caporali al giorno ovviamente Vernon otto ore ma per dieci dodici ore e non tutti i giorni chiaramente questo è il sistema un sistema economico questo dico si porta dietro lo sfruttamento
Mentre invece ci sarebbe bisogno entusiaste e mica voglio diverso che permettono integrazione permetta un'accoglienza diffusa nei comuni come si fa in altri territori italiani dove e lo stesso imprenditore che si fa carico del lavoratore che comunque lavora per voi non salire a fare lo schiavo Nesta lì per far per rubare o o per fare chissà quale altra accordi di delinquenza
Ecco e poi tra l'altro mi pare di capire anche con l'approvazione dell'ultima legge sul caporalato che sembrava prospettare insomma un'affermazione della legalità queste realtà non è successo e forse anche perché non è che si può delegare tutto all'aspetto della giustizia ma appunto bisognerebbe avere un piano politico che che permetta effettivamente no come dicevi te di costruire insomma un sistema integrato no che permetta questi lavoratori di
Di essere oltre che i lavoratori dei cittadini a tutti affetti no sicuramente la l'amore di un caporalato da un mostro metà degli strumenti importanti dal punto di vista della repressione dell'investigazione
Perché permette di dati del danno con un reato di serie A permetterà
Le cose lo devi usare degli strumenti che prima non avevano permette anche di intervenire sugli imprenditori perché ovviamente è un'ipocrisia pensare che l'imprenditore non sappia che ha a che fare con un caporale questo era tipografia che ha vissuto fino Pina D'Aversa ci non è facile applicarlo perché ovviamente bisogna dimostrare che il caporale un caporale che l'imprenditore sapeva e questo che richiederebbe la collaborazione dei dei lavoratori che abbia che non è facile
Sapete c'è uno ha dichiarato io me c'è c'è una norma analoga che è quella che
Gli apparecchi più anni della radio assolutamente o la prostituzione e l'articolo diciotto che prevede la protezione delle ragazze sfruttate che decidono di denunciare in questo caso ma anche ancora quell'elemento dalla protezione che potrebbe convincere l'imprenditore di di lavoratori a denunciare poi hai ragione tu non bastava che questo arriva sempre dopo perché la repressione arriva sempre momento giudiziario sempre quando voi il fatto è commesso
Servirebbe tutta una serie di interventi a monte
Io domani ha un'intervista con don Pino De Masi che è il referente di Libera la piana di Gioia Tauro nonché vicario
Della diocesi di oppio Palmi per i problemi sociali e del lavoro che appunto diceva non è che qua
Ritroviamo pur facendo delle belle iniziative di accoglienza se manca totalmente la politica e qui sicuramente inteso deridono la politica non ha fatto quello che doveva fare
Stanziare vado un po'le mani tirando fuori la Regione trecento mila euro
Abbondanti forse anche di più per fare la nuova tendopoli che però è comunque sempre una struttura di emergenza
Ma ma anche a livello di programmazione di progettazione qualcosa che permetta di fare quella passaggio da accoglienza integrazione che l'unica che permetterà di superare tendopoli e baraccopoli il di evitare quello che oggi è successo che noi sapevamo tutti che prima o poi sarebbe successo io purtroppo
Sì avessi dovuto invero commenta per iscritto lo avevo già scritto purtroppo è così pragmaticamente dei
Certe poi se non si interverrà purtroppo ce lo dovremmo aspettare anche in futuro io ringrazio ringrazio Antonio Maria Mina inviato dell'avvenire
A Rosarno in particolare nella tendopoli di San Ferdinando dove abbiamo ho ricordato all'inizio c'è stato un centro e anche una vittima una donna nigeriana di trent'anni io ti ringrazio e ti auguro buon lavoro grazie ancora