L'Università del Carcere. L'esperienza dei poli universitari penitenziari (2ª ed ultima giornata)

Allora bene bentornati
Buongiorno a tutti ben tornati in questa seconda giornata di riflessione
Sull'Università del carcere ieri è stata una giornata particolarmente densa anche lunga di interventi
Tra l'altro ieri come coincidenza che
Noi come
Diciamo in ufficio come garante nazionale ha dovuto dare che ha consegnato il pareri al ministro sui decreti relativi alle misure alternative e al il ruolo del volontariato
Quindi diciamo le modalità di modifica dell'articolo di dell'articolo diciassette che dell'articolo settantotto dell'ordinamento penitenziario
Ed è a partire da questo io portò la parola con piacere alla presidente della delegazione del Centro Servizi per il Volontariato dalla Toscana Ivana Ceccherini qui al mio fianco
Grazie un buongiorno a tutti a parte problemi di stagione
Visto che il clima non è particolarmente clemente però noi come dire alle battaglie ci siamo abituati quindi anche quella del clima forse riusciremo a risolvere il centro servizi va bene così si sente meglio ok
Il centro servizi volontariato toscano riunisce come abbastanza noto alle associazioni
Solo le associazioni di volontariato iscritte al registro oppure aderenti al cioè sbotta
Per ora perché nell'attuazione della riforma del terzo settore
è previsto già che potranno entrare in questo organismo anche i volontari appartenenti ad altre organizzazioni sempre del terzo settore come le associazioni di promozione sociale le cooperative sociali le fondazioni cioè tutti i volontari avranno diritto ad accedere ai servizi di questo centro
E che cosa fa questo centro
Intanto promuove valorizza e aiuta il volontariato
Ora in estrema sintesi e utilizza quindi fondi che finora erano solo privati
E cioè provenienti dalle fondazioni bancarie secondo le indicazione della legge
Con la riforma il terzo settore invece ci sarà una parte di finanziamento pubblico e quindi questo provoca tutta una serie di modifiche non solo al nostro Statuto ma anche a i controlli eccetera eccetera
Quindi anche noi siamo direttamente interessati al discorso delle relazioni
Con levare e vari tipi di istituzione tra cui l'amministrazione penitenziaria senza dubbio
Abbiamo già al nostro interno come cioè spot l'associazione di volontariato penitenziario che fa parte anche del direttivo del CEA svolte stesso
Perché ci preoccupiamo del fatto che tutti i tipi di volontariato siano come dire irraggiungibili e accessibili
Però tornando al campo di azione di riflessione del tema di stamani
Ci fa particolarmente piacere
Che il carcere non sia più l'università del crimine
Ma semplicemente l'università
Perché è un grosso cambiamento di mentalità molto grosso
Non solo all'interno del carcere questo vorrei metterlo in evidenza perché le associazioni servono proprio a questo a fare da collegamento
Tra il problema tra virgolette di ogni settore
E la comunità
Perché se le ha associazioni fanno tutto quello che ex c'è scritto nel loro statuto ma non contribuiscono a creare comunità hanno mancato un loro obiettivo
Per questo motivo il c'è sbotta
Come dire premia tra virgolette i Progetti non può dare finanziamenti alle singole associazioni può finanziare Coffin anzi are Progetti
E premia quei progetti in cui c'è una rette di associazioni di associazioni con enti pubblici
Di relazioni per questo motivo l'obiettivo immediato è l'intervento
Secondo la mission di ogni associazione ma l'obiettivo vero è quello deve essere forze attive della società e quindi creare comunità
Creare comunità voi lo sapete molto bene significa prima di tutto
Riuscire a superare
Lo stigma
Le discriminazioni le ingiustizie va be lo sapete meglio di me
Direi che l'università
Utilizzata uso questa brutta parola però concreta
All'interno di un settore come questo
è un grosso strumento di creazione di comunità ed è un grosso messaggio di crescita
Vi sottolineo un altro aspetto di cui mi occupo non proprio totalmente nella mia vita privata e che sta emergendo anche quello e cioè il teatro in carcere
è stato sottolineato e fortunatamente ma non solo perché c'è stata un'azione molto forte di sensibilizzazione che l'utilizzo di questo ulteriore strumento
Sta dando dei frutti
Quasi incredibili perché sta all'esterno
Chi lo vive dall'interno sa della potenzialità di questo strumento
Ma vorremmo che non fosse il solo
Perché tutto quello che all'interno del carcere si riesce a recuperare come competenze
Meglio certo ma soprattutto come dignità della persona
è un grosso contributo alla nostra civiltà
Per questo vi ringrazio e vi auguro un buon lavoro sia retribuito che volontario
Vissero grazie molte e queste le giornate di questo convegno sono state caratterizzate ieri e lo saranno anche oggi molto da mettere a confronto esperienze vedere come possano essere costruite ritti diciamo da un profilo anche molto Rho operativo sul fare questo nella situazione particolare su come produrre cultura e istruzione all'interno dell'istituzione penitenziaria ma la riflessione diciamo operativa non può essere scissa dalla riflessione teorica anzi noi abbiamo chi si occupa di questi problemi ha sempre sostenuto che è bene riflettere sui fondamenti della della pena che della sua esecuzione tenendo fortemente connessi questi due aspetti troppo spesso si discute
Di esecuzione penale senza riflettere sul senso la ragionevolezza e le modalità della pena in sì
Ecco perché per me è molto importante che prima di riaprire una tavola rotonda sulle esperienze ci sia una riflessione teorica proprio sulla senso della pena
End sul suo oscillare diciamo all'interno dei vari Zecchi e nuovi riformismi
Per me è quindi io con piacere oltre d'onore dare una parola un maestro Francesco Palazzo ordinario di diritto penale qui a Firenze
Che è stato più volte responsabile di commissioni anche che inducevano
Avrebbero dovuto indurre il legislatore a riflettere sulla pena che sulla sua situazione prego professore
Grazie presidente anche delle parole che non voluto indirizzarmi grazie
Agli organizzatori di questa iniziativa per avermi invitato io sono sinceramente molto contento di essere qui tra voi in questo genere di incontri
Lasciatemi in dire che questo un'iniziativa come questa merita nel sicuramente un grande un forte apprezzamento
E incoraggiamento intanto occhi c'è una necessità di fare conoscere meglio la realtà dei Poli penitenziari dei poli universitari penitenziari
Non è conosciuta questa realtà quanto dovrebbe né dagli universitari né dagli studiosi degli operatori del diritto penale e neppure purtroppo
Da gli universitari che insegna hanno diritto penale
Ed è stato
Per questo motivo che nel gennaio due mila sedici quando si tenne
I il convegno del gruppo italiano dell'Associazione internazionale il diritto penale io suggerì alla Paola Severino che devo dire raccolse con entusiasmo immediato suggerì l'idea di inserire una relazione in quel convegno dedicato a
Il carcere alternativo e alternativa al carcere una relazione su
I popoli universitari penitenziari che fu affidata al caro Antonio Vallini e successivamente bolli pubblicare questa relazione in una delle nostre riviste specialistiche addirittura di tipo
Professionale tra le più diffuse nel nostro mondo
Quindi credo che si debba continuare questa strada di rendere più un accessibile più conosciuta questa realtà
Io toccherò solo qualche punto essenziale del tema molto vasto che mi è stato assegnato mi pare che noi viviamo per quanto riguarda la pena carceraria un momento di grande contraddizione
Da un lato è indubbio che si coglie una forte un'alta insoddisfazioni verso il carcere
Non solo più da
Utopisti visionari ma anche da studiosi
Assai seria assai
In coinvolti anche nella esperienza concreta della penalità addirittura alcuni magistrati scrivono libri che preconizza hanno il fine pena ora
Dall'altro lato però non c'è dubbio che il legislatore indulge molto al
Carcere
Ricorre sempre di più al carcere non solo con la creazione di nuove fattispecie
Ma anche forse soprattutto con una spinta continua all'inasprimento della risposta sanzionatoria
Prima di venire qui di ogni anno son molto presto quindi sono già molte le ore con alle spalle leggevo l'ultimo fascicoletto di una nostra di una rivista che di aggiornamento giuridico
Non c'è settimanale non c'è volta che non si dia notizia di nuove fattispecie con nuove pene carcerarie ormai collocate sì in quella
Cornice edittale che è diventata un po'specie di passepartout una specie di motivo ricorrente da uno a quattro anni da uno a quattro anni quando il legislatore non sa bene cosa fare da uno a quattro anni la fattispecie nuova
Dunque una grande contraddizione difficile fare una Profezia ne tocca a me fare profezie
Sembra quasi che oggi siamo in bilico tra questo rifiuto del carcere questo indulgere al carcere
Che cosa ci aspetta ma
Io credo che forse usciremo da questo bivio solo quando sarà multato un atteggiamento culturale di fondo
Quando cioè entreremo nell'ordine di idee che il male che il crimine è male il male e fa parte della natura e dell'esistenza umana
E che non possiamo in Luther cinque o avere la presunzione che il male non ci appartiene o quando si verifica dobbiamo come dire escluderlo allontanarlo dannosi anche fisicamente ponendolo al di fuori della nostra esistenza ecco credo che questo sia davvero il bivio di fondo
Venendo a cose un pochino più quotidiane
La politica sanzionatoria e penitenziaria di questi ultimi anni è stata indubbiamente frenetica
Tutto si può dire fuorché che le forze politiche legislatore governo siano state con le mani in mano
Soprattutto nella legislatura attualmente in corso e che sta aspirando
Per percorrere a volo d'uccello questo l'impegnativo titolo pena carceraria tra vecchi e nuovi riformismi bisognerebbe cominciare da le riforme di emergenza successive alla sentenza Torrigiani
Riforme che io chiamo aritmetiche nel senso che consistono essenzialmente nella modifica di alcuni numerini che sono numeri fatali
Che si ripercuotono sulla popolazione carceraria la il il termine della pena per la quale può essere concessa l'affidamento in prova il numero dei giorni della liberazione anticipata e via dicendo
Riforme aritmetiche certo di corto respiro respiro assai limitato ma allora necessarie e duttili perché ci consentirono di un svenire fuori
Da una situazioni in cui l'Italia era colpita da un marchio
Di condanna vergognosa come ebbe a dire il Capo dello Stato
Su queste riforme non mi intrattengo vado avanti da apparsi veloci
E vado a un punto della nostra storia recente in cui si è manifestata più o meno consapevolmente
Una importante alternativa di riforma una specie di bivio della politica
Sanzionatorie italiana
Continuare a mantenere il primato del carcere quasi come un vero marchio di fabbrica della penalità
Oppure superare più o meno cautamente questo carattere carcere o centri con del nostro sistema con l'ingresso di pene alternative badate non misure alternative
Pene alternative cioè tipologie sanzionatorie diverse radicalmente dal carcere e non comunicanti col Carracci
Così da preconizzato prefigurare una
Divisione un'articolazione del sistema indù penale certi dopo ma in due mondi separati quello del carcere quello delle pene alternative
Bene davanti a questo Didion che è un bivio decisivo per ogni politica Peng sanzionatorie penitenziaria ci fu un momento della nostra storia recente in cui assai singolare
In cui il Parlamento non il governo il Parlamento manifestò inopinatamente concerto coraggio
Con la legge sessantasette del due mila quattordici la legge sessantasette del quattordici
Pur tra mille cautele fece una scelta di iniziale erosione del catalogo generale tradizionale delle pene previsto nel nostro sistema
Che ha al suo centro il carcere bene in quel momento nel due mila quattordici
Il Parlamento ebbe il coraggio di
Attraverso una delega di ipotizzare la la modifica del catalogo e di delle pene edittali introducendo una nuova appena che Hammill e limiti ne siamo tutti consapevoli la detenzione domiciliare come pena principale autonoma
Sappiamo che la detenzione domiciliare non è certo la panacea di tutti i mali ma il segnale era forte il segnale era non c'è più solo la detenzione carceraria ma c'è anche un'altra sanzione principale di di edittale che non comunica con il carcere che è un mondo a sé
Il governo ebbe paura
Non esercito la pelle
Ebbe paura
Ebbe paura
Ed ecco che dopo quelli la svolta
Mancata svolta mancata
Si profila
Una nuova linea di riforma più ultra direzionale una linea di riforma più tradizionale ma non per questo meno interessante
La linea di riforma in cui rimane la centralità del carcere
Massi potente siano i diritti e le misure alternativa
è la linea di riforma della cosiddetta proprio riforma Orlando appunto
Che ha visto la luce recentemente in cui i decreti di attuazione sono in corso di elaborazione
In questa scelta
Noi se volessimo estremizzare le cose
Se volessimo estremizzare
Potremmo dire che diritti e misure alternative
Sono
Delle posizioni
Di retroguardia nei limiti in cui costituiscono il fanno tappa alle da da contrappeso al mantenimento della prospettiva
Carcere o centri Carlo
Ora questa impressione che diritti e misure alternative
Possano essere non voglio usare non voglio usare la parola alibi non voglio usare ma possano essere una scelta come dire
Più di basso profilo in quanto mantiene il carattere carcere eccentrico del del penitenziario questa impressione
è un po'direi
Suggerì tale dall'andamento storico delle cose
Che vi ho orrore ha riferito
Ci fu un momento di coraggio
Che durò lo spazio di un mattino dopo di che sia erano ripiegati e Massi e ripiegati sul carcere
Offrendo con l'altra mano diritti e misure alternativi
Badiamo bene diritti e misure alternative per carità
Sono due strumenti che vanno nella sacrosanta direzione della costituzionalizzazione della pena
Sono due strumenti per rendere costi più costituzionale avvicinare alla l'immagine costituzionale la fisionomia della pena
Ma la storia è quella che vi ho raccontato procura
Veniamo dunque al riformismo attuale appunto diritti e misure alternative
Quanto ai diritti
Io
Distinguerei vedo qui degli valorosi costituzionalisti e spero di non dire troppe sciocchezze ma quanto ai diritti distinguerei due categorie di diritto
Una prima categoria che chiamerei dei diritti nominativo in costituzione
Diritti che trovano
Sono nominati presenti in Costituzione
Corrispondenza
Salute perché no istruzione
Ora questi diritti hanno un loro statuto costituzionale imprescindibile
Che deve essere considerato una sorta di tre dato eh cristallizzato in Costituzione lo statuto di questi diritti
E chiara è vero che i diritti possono essere bilanciati
E possono essere bilanciati gli anche con le esigenze che sono alla base del carcere
Ma questo bilanciamento deve avvenire secondo i consueti ischemie in che vengono che debbono essere seguiti dal legislatore che siano dentro o fuori del carcere perché lo Statuto dei diritti nominati è quello e il bilanciamento non può seguire altro che le stesse regole che si seguono anche quando sono in gioco esigenze di tipo non carcerario
Poi ci sono i diritti in nominati che io chiamo in nominati che non trovano un immediato riscontro in Costituzione
Il diritto all'affettività per esempio non è non è facilissimo trovare Nespresso aggancio un costo
Quelle diritto che deriva che leso dal sovraffollamento ma se volete diritti anche più un minuto minuti il vestiario il modo di essere appellati chiamati ecco questi diritti
Sono riconducibili alla più generica matrice della dignità
Ora la dignità valore sommo dal costituzione tedesca e al primo posto
Valore sommo
Ma anche valore affetto da un certo relativismo storico
Un certo relativismo che si accentua proprio quando noi dobbiamo commisurare questa dignità in una situazione di cattività dell'individuo
Perché non c'è dubbio che la dignità è già all'esame per la sola attività e allora il giudizio di
Del per individuare la soglia della dignità che non può essere messa in discussione un giudizio difficilissimo
In qualche modo molto relativo
Io credo che qui si debbano tenere conto per così dire scusate l'immagine brutta quasi quasi quasi geometrica meccanica di due soli ieri
C'è una soglia minima imprescindibile che quella data dal concetto di in umanità della pena ventisette terzo comma
Tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Al di là di questa soglia la pena non né legittima radicalmente è fuori della giuridicità
Ma c'è poi un altra soglia che in qualche modo è più mobile
è la soglia sì
Secondo la quale il sacrificio lo deve dire la misura del sacrificio dei diritti non può non essere proporzionata all'evoluzione delle condizioni generali della società
Tanto più le condizioni generali di benessere della società crescono tanto più deve essere alzata la soglia di concessione dei diritti perché occorre sempre mantenere una sorta di proporzione tra l'afflittività del carcere
E le condizioni generali di benessere della società insomma il carcere non può essere un mondo assi
Il carcere risente fatalmente delle condizioni della società e le condizioni nostre della società italiana pur con tutte le sue crisi economiche che ci accompagnano da sempre sono certamente condizioni diverse non solo dal dopoguerra ma anche dal settanta anche dagli anni ottanta
Il carcere vede sale il concetto di di dignità e di limitazione dei diritti è dunque relativo anche in questo senso
Sui diritti certo la riforma Orlando fa una apertura
Notevole encomiabile
E qui il giudizio si ferma perché dovremmo vedere poi come sarà attuata nella nel decreto delegato
Le indicazioni nella delega ci sono
Passiamo alle misure alternative
Ferma resta e deve essere sottolineata da un lato la forte valenza costituzionale delle misure alternative misure sto parlando ora di misure affidamento in prova e quant'il ferma la loro forte valenza costituzionale in chiave ovviamente di rieducazione
Ferma questa acquisizione
Dall'altro lato
Concreto però e bisogna averne consapevolezza soprattutto in questi ambienti
In questi pubblici
è concreto il rischio di una distorsione funzionale delle misure alternative
In chiave eminentemente deflattiva
Fino ad arrivare al limite
Di una de legittimazione funzionale delle misure alternative non più strumento di rieducazione ma strumento di lasciatemi dire brutale
Deflazione carceraria
Di delegittimazione funzionale
Non parlo io non è un'espressione mia
L'ho sentita in bocca a un magistrato di sorveglianza cioè a chi più di ogni altro a come dire la cura delle misure alternati
Il rischio di delegittimazione funzionale delle misure alternative
Parentesi che innesca quel terribile di Russo circolante nella cosiddetta società civile che la convinzione della in effettività della pena nel nostro sistema chiusa parentesi
Il rischio di questa delegittimazione funzionale delle misure alternative è tanto più alto quanto più si insiste nel rifiutare l'ingresso alle pene alternative quanto più si respingono le pene alternative tanto più sì rischia di delegittimare le misure alternativa
La riforma Orlando ci fa correre il rischio di un ulteriore delegittimazione delle misure alternative
Anche qui non è possibile dar formulare una risposta se non abbia finché non avremo il decreto delegato di attuazione appunto della delega
Certo
Possiamo constatare sulla Bellegra
Una
Maggior cautela questa volta delle legislature
Legislatore delegante accertamenti invitato il delegato a ampliare lo spazio appunto applicativo delle misure alternative ma anche però introdotto un principio di osservazione scientifica della personalità obbligatorio diventa obbligatorio
Che dovrebbe per così dire
Rinsaldare la originaria fisiologica funzione delle misure alternative in sostanza un legislatore
Più accorta o più pensoso Tirelli non incline al mero c'è eccome potenziamento quantitativo delle misure alternative
Non si può chiudere questa dorati da rassegna di vecchi e nuovi riformismi
Senza un accenno finale
Ha un'idea che circola molto in questi ultimi tempi anche quei tra gli studiosi rilevante l'idea della cosiddetta giustizia riparativa
In proposito va fugato subito un equivoco
Un grosso equivoco
Diciamo terminologico ma insomma le parole non sono mai
Pura forma
La giustizia riparativa nella sua accezione importata dal mondo anglo sassone
Non è niente di patrimoniali cistico non è per intenderci il risarcimento del danno o le riparazioni delle delle conseguenze del reato
è tutta un'altra cosa tanto è patrimoniali stinco il risarcimento del danno la riparazione delle conseguenze
In quanto è altamente per persona listi Italy idea della giustizia riparativa
Intesa come confronto scambio anche emotivamente connotato tra i due soggetti Autoreiv vittima della vicenda criminosa la giustizia riparativa
Vede il suo coronamento il suo trionfo nella cosiddetta mediazione penale che tutto è sporche patrimoniale
La riforma Orlando
A una apertura verso la giustizia riparativa
Molto generica molto circoscritta
Parla di
Ricorso alla giustizia riparativa in come momenti
Come momenti qualificanti
Del recupero sociale
Del recupero sociale in fase esecutiva della pena
Quindi nuovamente presuppone una pena carcerario
è uno spazio che la giustizia riparativa potrà utilizzare
Penso utilmente gareggia mente
Ma indubbiamente male senza dubbio le potenzialità della giustizia di sé riparativa sono molto più ampie molto più ampio
La giustizia riparativa non è concepibile solo anche ma non solo
Come un momento delle esecuzioni è uno degli strumenti delle esecuzioni certo che in fase esecutiva potrà svolgere un egregiamente un ruolo ma la giustizia riparativa e qualcosa di più
Anche dal punto di vista
Teorico il presidente Palma prima ha fatto questo richiamo a fondamenti teorici come base diciamo del nostro agire
Dal punto di vista teorico la giustizia riparativa esprime in para di a
Alternativo alla giustizia punitiva sono due paradigmi DiVersi
Dunque le potenzialità sono maggiori
C'è un seme
Gettato dalla riforma Orlando all'interno delle esecuzioni
Cosa ci aspetta in futuro non è possibile fare profezie
Certo l'attenzione per la giustizia riparativa è cresciuta
Ma credo che essa vada annoverata non tra i nuovi riformismi come dice il titolo della mia relazione ma ancora forse per un po'
Periodi di tempo non indifferente tra i futuribili del sistema penale
E con questo sguardo nel futuribile vi ringrazio e vi chiedo scusa se ieri non ho potuto partecipare ma c'erano altre iniziative e e ora tra non molto vi dovrò lasciare grazie e scusa
Va bene grazie molto professore sia per le riflessioni terre le come dire i fondamenti rintracciati di questo lungo periodo sia anche e soprattutto per la separazione degli ambiti io in qualche modo uno dei rischi che credo e che ho visto anche nei decreti avendone qua coscienza dei di crediti rettamente è un po'questo mélange tra invece aree e concetti diversi cioè questo mettere un po'impropriamente alcune cose insieme che non invece che non danno conto di ambiti che sono abbastanza abbastanza diversi
Un pezzetto di riparazione all'interno di un'esecuzione penale un pochino di come dire di misure che in qualche modo vorrebbero occhieggia reale pene e via dicendo uno dei Dico diciamo
Uno dei consigli che ebbe mi sono sentita gridare è stato proprio quello di ridare ordine di rimettere di ricostruire separazione tra ambiti che hanno delle impianti concettuali anche abbastanza diversi tra di tra di loro
Io vi ringrazio cedo
Ti sì prego
Una domanda secca professore dal professor Palazzo
La messa alla prova per gli adulti che comincia a vedere uno sviluppo quantitativo rilevante con la messa alla prova che comincia ad aprire
Un numero rilevante di soggetti che aderiscono a questa
Nuova ipotesi
Nel suo
Divisione fra
Pene alternative misure alternative come lo collocherebbe questo strumento che mi pare
Può avere una prospettiva immediata in un futuribile
Domanda secca risposta altrettanto secca
Credo che si possa qualificare la la sospensione del processo commesso alla prova come un affidamento in prova anticipato anticipato già alle fa alla fase delle indagini preliminari
Per riprendere se ho trenta secondi per riprendere un accenno del presidente Palma anche qui nella messa nella sospensione del processo con messa alla prova che a mio parere è un buon istituto
Un buon istituto
Però c'è una contaminazioni una contaminazione di due logiche diverso
Da un lato c'è la logica propria dell'affidamento in prova che viene anticipato dall'altro c'è la logica della estinzione del reato per chiudere il processo il più presto possibile
Appunto anticipato quindi sono due logiche diverso e sta dando buone prova la nel buoni risultati la sospensione del processo ma indubbiamente il la finalità prevalente e quella estintiva di
L'accordo riduzione del processo di depressi processuali in stazione in sostanza però comunque l'istituto funzione non non non non dimentichiamo che talvolta però
Per essere
La sfida la sospensione del processo viene chiesta per non bruciarsi la sospensione condizionale della pena
Cioè sono soggetti che la utilizzano in chiave utilitaristica per riservarsi una chance
Delinquenziale
Quindi è chiaro che la logica dell'estinzione del del reato della accelerazioni delle della chiusura del processo
Qui donnina poi sulla finalità rieducativa ma detto questo l'istituto nell'economia complessiva è un buon istituto
Sono circa attualmente sono un pochino più di dieci mila
I casi dimettiti messa alla prova ed è interessante su questo fatto del sempre della commissione il fatto che su molti dubbi documenti ministeriali su cui si voleva volevano utilizzare un termine inglese c'era molto la questione che talvolta usavano uno approbation
E talvolta un dai version allora è un tema scultore un progresso questa è è un po'l'elemento di ti confusione tra tra i due elementi anche se concorda anche io diciamo è una
Positivo istituto però col c'era un altro mi dispiace per le faccio un'altra domanda
è una domanda che però lasciò nel senso non non necessita di una risposta immediata quindi anche perché non so esattamente chi potrebbe rispondere ed è questo l'UE Princi ha chiesto già Potì tempo fa di fare una convenzione con appunto con il Chelsea Botto perché alcune associazioni già lo fanno direttamente Chan una convenzione per le misure alternative
Per le misure alternative l'UE per ha già chiesto al cioè svolte di fare una convenzione perché c'è sempre il problema delle l'interessato che si deve cercare come dire dove poter rispettare diciamo questa possibilità
E
Abbiamo già alcune associazioni che lo fanno autonomamente quindi hanno quelle magari più vicine insomma anche al mondo del carcere noi come Direttivo abbiamo fatto un discorso di diffusione anche ad altre associazioni
è il problema si è arenato perché non è stato previsto queste persone
Nel momento in cui frequentano l'associazione chi gli assicura
Cioè per un problema burocratico quindi ecco lascio qui la domanda perché voglio dire bene prevedere tutte le possibilità ma poi di vanno data concreta attuazione
Benissimo io vi ringrazio scendo ora a riporre il posto Franco Prina per Kohl coordinare la tavola rotonda grazie
Allora inviterei sul palco di previsti
Relatori o interventori si dice della tavola rotonda che
Gruppo conclude questi nostri due Jordi Mauro Palma che arriva
Antonio Fullone
Due
Scusate no Roberto Bocchieri ecco
Giura Berlusconi
Franco Corleone che già stava in
è una tra un po'tra un po'Versailles io posso sì sì sì
Bene allora io
Col compito un po'di fare da raccordo mi scuso della eccessiva presenza in questi due giorni ma mi è stato chiesto di fare un po'da raccordo tra ieri e oggi
Su diciamo in particolare di riportare qui
Alcune delle riflessioni
In che peraltro già ieri sono stati introdotte
Del coordinamento dei delegati del rettori
Al il diciamo i rapporti tra università e istituzioni penitenziarie o ai poli universitari enorme li chiamiamo oggi che per chi non ci non sia stato presente ieri ricordo sono ventuno università attualmente almeno a quanto siamo riusciti a ricostruire impegnate in circa cinquanta sedi penitenziaria di varia vario genere
Caratteristiche
E
E quindi di proporrò in introduzione a questo ecco bene in introduzione a a questa diciamo tavola rotonda che prevede
Cinque dei sei previsti interventi
Perché non presente Santi Consolo capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria
Come anche era stato invitato il professor Manfredi rappresentanza presidente della Crui
Perché pensavamo anche a questo come momento di interlocuzioni con i due riferimenti nostri da un lato appunto il sistema universitario dall'altro lato il sistema
Dell'amministrazione penitenziaria
Non ci sono ma come in qualche modo avremo modo di
Ricontattarlo lì anche perché stiamo procedendo come dicevamo già ieri nella formalizzazione di questo nostro coordinamento
In modo anche ad andarsi a più autorevolmente a collocare nel la interlocuzione tra cui e dato che oggetto di una convenzione in cui ci sono dei tavoli su vari temi in cui vorremmo che questo nostra preoccupazione fosse presente
La tavola in queste nostre problematiche fossero presenti più di quanto non lo sono attualmente la tavola rotonda un titolo lo studio e la pena che ci rimanda diciamo un po'a due piani
Secondo me ed è un po'quello che propongo ai nostri interlocutori
C'è un piano diciamo se vogliamo dei principi
Un piano se vogliamo tra virgolette ideale è un piano della concretezza
Ieri molte esperienze sono state proposte e nel proporre esperienze però si è fatto spesso riferimento al senso cioè dove si andavano a collocare queste esperienze e di specifico più in giù e e anzi Monia era più generale dove si va a collocare
L'esperienza dei poli universitari nel più ampio contesto del senso dell'esecuzione penale
Si è parlato ieri non non riassumo mai sostanzialmente
Di dei poli e del diritto all'istruzione universitaria
Nella logica di un carcere
Che è un carcere dei diritti che un carcere in cui che rende concreto il principio che la privazione della libertà non significa limitazione dei diritti intanto a partire da quelli essenziali ma come volte purtroppo
Perché invece che molte volte non vengono rispettati neanche sì ma più in generale punto anche di quelli come possono essere il coltivare un interesse un legittimo interesse a proseguire o a intraprendere degli studi
Universitari noi siamo sicuramente testimone di un diritto garantito ma per un numero probabilmente troppo limitato ancora troppo limitato limitato di potenziali
Aventi diritto diciamo
Siamo ben lontani da dal che si garantisca questo diritto in tutte le carceri ho detto cinquanta credo siano circa duecento gli istituti quindi in Italia adesso con varie
Formulazioni e definizioni e all'interno delle stesse carceri in cui siamo presenti e non sempre il diritto garantito a tutti i detenuti in particolare quelli che stanno in alcune
Diciamo condizioni di detenzione
Sicuramente un altro dei riferimenti e nel senso che noi diamo alla istruzione universitaria la possibilità di perseguire di proseguire o di intraprendere gli studi universitari
Credo che si sia stessi sia riaffermato ampiamente che
Ci piace non ci piace tanto collocare questo questa nostra questo nostro impegno nell'ambito di una logica trattamentale
A noi piace di più considerare questo nostra impegno come possibilità di concretizzare
Interessi di crescita di coltivazioni di speranza ieri è stato detto ad esempio da alcuni che hanno esperienze di di di percorsi universitari per ergastolani anche come Gaston ostativo quindi insomma non non stiamo tanto ragionando nell'ottica trattamentale la rieducazione ai fini di un reinserimento
A noi interessa molto diciamo certamente fornire strumenti perché è una volta usciti dall'esperienza carceraria magari si si possa usare questa conoscenze acquisite il titolo di studio anche acquisito nel percorsi successivi ma non è solo questo è o per molti non è questo non è questo
Qualcosa di più complesso
La io coltivo una preoccupazione ovviamente in quindi in questo senso anche che senso ha l'esperienza dei poli all'interno del più generale panorama della condizione carceraria
Ogni tanto io sento su di me
Non so se condivisa dall'altri il fatto di prestarsi ad essere un po'qualcosa che nasconde la realtà che ieri c'è stata ricca richiamata da dall'intervento di baraccati cioè di essere a volte un po'il fiore all'occhiello anche dell'amministrazione no
Per cui si possa parlare del del Polo si possa mettere quindi un po'da parte
Una condizione che in moltissimi casi è davvero di violazione di diritti essenziali
Per moltissimi soprattutto per i più deboli all'interno del sistema
E d'altra parte però sono anche convinto che la nostra presenza possa essere un elemento di attenzione critica
Quindi non solo accontentarsi sulle condizioni carcerarie più generale quindi non solo accontentarsi di essere quelli che portano un'opportunità significativa per un numero per un certo numero di detenuti ma che e questo dovrebbe essere il compito anche dell'università più in generale no di
Far crescere consapevolezza nella società e anche ad esempio di essere vigilanti all'interno del sistema di essere un po'una spina volte nel fianco anche dello stesso sistema
Del coinvolgere quindi ad esempio il personale
In una riflessione anche sul suo ruolo per questo ad esempio alcuni poli hanno delle iniziative oltre che per i detenuti anche per il personale penitenziario
Nella vocazione dell'Università questo ci sta ecco credo che questo possa essere una prospettiva
C'è un profilo di concretezza il profilo della concretezza ve lo riassumo con due slide che prego di introdurre perché il profilo della concretezza volte sappiamo bene quanto mette in crisi i principi
Parto da una battuta che riguarda il logo di questo convegno ecco giustamente è stato messo in questo in questo no adesso non è più proiettato ma in questo cioè il di non so se lo interpreto bene ma insomma i libri che scavalcano il muro
Ricordo a tutti che questi libri non scavalcano il muro perché hanno la copertina rigida
Scherzo ma non tanto
Perché noi abbiamo ancora il fatto che noi dizionari dobbiamo togliere la copertina
Perché è una copertina rigida e e allora insomma poi molte delle nostre belle importanti ampio parole fanno infrangersi sulle piccole cose però altre sono più grandi mi devo spostare la solo per un
Governo e non so neanche come si chiama
Insomma
Next
Allora nel lavoro di confronto tra i Poli che ha chiesto ha ormai già un po'di mesi ma e che sta continuando che vorremmo formalizzare come ho detto abbiamo messo in luce una serie di io non lo vedo proiettato qui quindi neanche lui
Una serie di punti molto concreti che riguardano da un lato quello che dobbiamo fare in casa nostra con università quello che dobbiamo sollecitare in casa nostra cioè quindi nel sistema l'istituto scusate a non volevo andare avanti dell'istituzione universitaria e poi quello che dobbiamo pretende ero comunque cominciare a e continuare a a pretendere per quanto riguarda invece il sistema penitenziario vele
Non so come procedere
Scusate
Delle ripropongo proprio solo con una una lettura di questi scritti punti cui ovviamente invito chi interviene a riflette la riforma portarci eventualmente un contributo può aiutarci insomma in qualche modo a affrontare allora dal punto di vista universitario noi sentiamo l'esigenza di estendere la rete dei poli universitari con il coinvolgimento di atenei non impegnati a offrire opportunità studenti detenuti ad esempio assicurando almeno un polo per regione o un'attenzione di un'università almeno per ogni regione ne abbiamo attualmente delle regioni in cui non ci sono impegni universitari
Per quanto riguarda il sistema universitario sicuramente importante che in ogni università ci sia la figura del delegato del rettore o comunque uno responsabile riconosciuto per il diritto allo studio delle persone private della libertà
Sicuramente all'interno di ogni università è necessario che vi sia un gruppo di responsabili per la didattica ad esempio a livello dei dipartimenti che sono con ti nelle offerta formativa o di altre strutture e anche impegno delle università di atti in sede di di mettere a disposizione quando non si possano attingere da altre fonti come magari come sapete ieri abbiamo parlato del ruolo delle fondazioni ma in modo che in ogni università ci sia un po'di risorse impegnate al funzionamento del Polo ad esempio per avere dei computer per avere delle dei fondi utile a sviluppare delle iniziative
Che riconosci che ci vi sia un riconoscimento formale dell'impegno delle strutture universitarie in carcere per docenti e per il personale amministrativo implicato abbiamo lavorato molto per molti anni sul piano del volontariato ci sono esperienze di possibilità ad esempio di riconoscimento dell'impegno didattico ad esempio dei ricercatori all'interno del del del dei popoli è importante che questo sì riconosca in maniera più uniforme naturalmente e questo è un po'tra i due sistemi delle forme di convenzionamento tra università istituti penitenziari e tra che siano più omogenea possibile che riconoscono quindi maniera estesa e uniforme il le regole dette dei rapporti che vi sia anche qui in forme simili in tutte le università il sostegno al diritto allo studio oggi abbiamo situazioni piuttosto diversificate per le tasse per l'accesso alle borse per i libri materiali didattici che vi sia un impegno anche questo omogeneo
E cioè in alcune realtà e non in altre per il sostegno al completamento di percorsi di studio in caso di accesso detenuti a misure alternative o giunti alla scarcerazione per fine pena
E infine che vi siano degli accordi per facilitare i passaggi tra università in caso di trasferimenti tra carceri anche sotto il profilo del tempo di costi per il riconoscimento delle carriere che una degli aspetti banali ma che poi abbiamo in concreto
Questo per quanto riguarda casa nostra per quanto riguarda il il sistema gli istituti penitenziari e richiamo qui alcune cose che ieri sono stati considerate su sospette espresse molte volte la garanzia degli spazi adeguati per la didattica all'interno delle istituzioni penitenziarie
L'idonea sistemazione degli studenti sezioni dedicati o comunque favorente l'attività di studio e rapporti con i docenti dal punto di vista lo abbiamo detto anche fisico le celle gli spazi le condizioni minime per poter studiare proficuamente
L'agevolazione delle presenze dei docenti del fiuto della del personale che svolge funzioni inerenti la didattica anche ad esempio laddove più difficile l'accesso penso non abbiamo parlato del della presenza delle donne dell'accesso dalle donne che sono poche al al percorsi universitari ma i detenuti presenti in circuiti diversi come l'Alta sicurezza cosiddetti incolumi protetti insomma
Abbiamo a volte delle difficoltà
Per queste categorie particolari
E poi certamente l'estensione a tutti i popoli dei collegamenti internet l'abbiamo anche questo detto abbiamo la circolare del due mila cinque in alcuni casi siamo fermi lì
Dobbiamo da questo punto di vista davvero fare un discorso unitario e dare queste possibilità tutti
Ancora la garanzia di continuità dei POR corsi di studio con limitazione dei trasferimenti non indispensabile o non richiesti dai detenuti
Il tema dei trasferimenti è una delle criticità che molti sottolineano come essenziale cioè come una evidente quando e si spezzano dei percorsi
Intraprese
Dall'altra parte la possibilità di avere dei trasferimenti in entrata in istituti laddove vi siano dei polio delle offerte formative più strutturati in particolare l'esempio per alcuni discipline in modo tale che si possa davvero favorire le persone che vogliono intraprendere un corso di percorso di studi diciamo collocandoli laddove quella opportunità c'è ed è più sviluppata
E infine il discorso della comunicazione che molte volte difficile sia della comunicazione a noi delle condizioni ad esempio la la comunicazione dei trasferimenti a volte lo vediamo scoprire semplicemente perché entriamo non c'è più
La la persona con cui abbiamo fino a ieri
Magari fatto un un lavoro e dall'altra parte la comunicazione tra sistema universitario lui Poli e i detenuti laddove ad esempio si possono promuovere queste opportunità mi sembra che qui ci siano intorno alla
Ora
Siano i nodi della concretezza su cui ovviamente invito insieme a quelli diciamo del piano più di principio sul piano più generale a intervenire i nostri ai nostri
Interlocutoria
Devo lì brevemente Rick dire che la è arrivata una ma forse l'avevate nella cartellina una lettera del sottosegretario di Stato all'istruzione Vito De Ficchy università e ricerca Vito De Filippo che non la sto a leggere ma ce l'avevate che insomma almeno in si impegna a analizzare i risultati pressare iniziative comune con altri ministeri come il DAP il garante dei detenuti per adeguare il quadro normativo e per adeguarci migliori standard internazionali
Beh io direi che questa mia introduzione che era un po'per rilanciare
Qui i temi che abbiamo discusso come coordinamento che ieri già sono stati in qualche modo introdotti io farò il guardiano dei tempi in maniera piuttosto rigorosa perché ovviamente abbiamo da concludere quindi io ho calcolato un quindici minuti a testa come primo giro poi abbiamo già alcuni interventi programmati di colleghi Diversity ieri non hanno potuto non erano potuti intervenire
E che hanno chiesto di poter anche interloquire oggi con noi e quindi non so in che ordine una non so se voi parlate
Ecco facciamo intanto giustamente parlare chi non ha parlato ieri a questo punto vuole cominciare
Vuoi cominciare Beppe
Io vi lascio allora Roberto Bocchieri consulente della Regione Toscana per il coordinamento delle politiche in ambito carcerario a quindici minuti con le manderò un bigliettino quando scadono
Si sente ok
Allora intanto buongiorno a tutti spero di fare anche meno di quindici minuti perché o in toto tagliato diciamo il mio intervento cercando di essere stringato e mai abbastanza schematico e che riprendo un attimo il concetto di contestualizzazione ora come regione mi sembrava opportuno vedere alcune cose le ha dette anche la l'assessore ma mi sembra opportuno riprendere anche perché colgo apro una parentesi ringrazio chiediamoci chi ha organizzato questo convegno ringrazio in particolare Antonio Vallini con cui in questi anni ci siamo costantemente tenuti in contatto perché non è stato sempre facile non è stato sempre fluido come in tutte le cose però siamo arrivati a questo punto però a bordo ricorda ricollegandola contestualizzazione del questo l'esperienza del Polo che come ha detto ieri l'assessore
Probabilmente l'unica Emily in Italia in con questa formula con finanziamenti regionali e su base regionale e quindi diffusa con quasi tutti gli atenei cioè i tre atenei ora quest'anno si è aggiunto anche
Quello per stranieri però questa esperienza non viene per caso nel senso che la regione si è si è di da sempre impegnata in questo settore e vorrei fare un discrimine una una una data di Ford DPCM dopo DPCM perché è cambiato anche in qualche modo l'impostazione della Regione nell'affrontare le problematiche e le politiche del carcere prima della del DPCM intendo quello per la salute in carcere e due mila otto
E ovviamente Linkin perdenti si facevano le regioni di far sì le faceva
Cito tra tutti il teatro in carcere che già da prima era un'esperienza regionale con l'amministrazione penitenziaria cito l'esperienza dell'educatore ponti vedo qui Saverio migliori
Cito altre esperienze territoriali che erano state fatte sul territorio anche in prima del DPCM tipo proiezione consultoriale del distretto il a Sollicciano i pediatri del territorio che in maniera volontaria si pensano presi carico dei bimbi allora presenti a Sollicciano degna del territorio quindi esperienze già giacché danno un senso del della della intenzione del territorio di farsi carico poi c'è stata tutta la stagione che a proposito di di diritti che sono stati evocati ripetutamente della del passaggio del transito della salute in carcere al alla alla alza i sistemi sanitari regionali
Ora non c'è fine non c'è Santi Consolo ma lui e la vice capo del dipartimento a quel tempo e nel due mila otto due mila nove c'è stato un intenso lavoro
E sulla questione di DPCM tu un asterisco perché poi dovrei fare tre considerazioni finali che riprendo via via di tanto metto questa spediscono lasciati
Però cito questo passaggio perché nel momento in cui c'è stato il il il passaggio del del della salute in carcere al di là della questione specifica della salute in carcere che già di per sé è una è stato una grossa conquista per per la tutela dei diritti però ha cambiato anche i rapporti tra elettorali la regione in questo caso e le aziende sanitarie che sono sue articolazioni e l'amministrazione penitenziaria nel senso prima eravamo ospiti
Da dopo il DPCM non siamo stati più ospiti l'avevamo una titolarità di una funzione ovviamente era la la dovevamo agire in casa d'altri ma avevamo una titolarità quindi si è aperta un'interlocuzione diciamo
Diversa rispetto a prima rispetto a prima c'era ma noi eravamo ospiti
Dopo il DPCM si è aperta questa interlocuzione in maniera più stringente
Allora nel due mila nove quindi subito dopo le del DPCM la Regione si è dotata di una cabina di regia per le politiche in in ambito carcerario e nel due mila dieci scusate ma faccio queste scorso per spiegare perché siamo qui oggi
Com'è che siamo arrivati qui oggi meglio almeno in Regione sono state firmate nel due mila dieci cinque cinque protocolli uno di intesa complessivo con l'amministrazione penitenziaria su tutta una serie di questioni quello del polo universitario il primo nel due mila dieci di di di livello regionale perché prima c'erano state esperienze ma erano frammentate
E quello della salute in carcere ovviamente perché era dovuto ad era strettamente legato al DPCM da lì è nata una una una ad Amman un'abitudine a lavorare insieme
E progressivamente sono nati e c'è stato nel due mila tredici due mila quattordici un'altra fase in cui è stato rinnovato il protocollo del del polo universitario è stato firmato un protocollo per il miglioramento delle del delle delle condizioni di vita all'interno delle carceri anche qui metto un asterisco lo riprendo fra un attimo
E e poi null'altro protocollo non me lo ricordo è stato a poi va beh insomma sono stati firmati altri e protocolli alcol vivamente dicendo questo non dico che tutto va liscio tutto va bene ovviamente alcuni protocolli sono rimasti ancora in fase cito apro una parentesi la chiudo subito quello degli che ammette
E lì che probabilmente richiede una riflessione ad a distanza di di di ormai otto anni
Per però insomma il l'intenzione e la modalità di lavoro è andata in questa direzione
In più è stato fatto un protocollo Sellam sulle dell'istruzione vedo Salvatore regione qui dove la la la la stella la Regione ha stanziato dei figli e dei finanziamenti per l'acquisto di libri di testo e di libri di narrativa il per le piccole di espellere
Con le dieci lingue più usate più più presenti all'interno le carceri quindi anche allargando il contesto ed e la la la l'intenzione della Regione di di intervenire
Ecco riprendo il prima asterisco in tutti o quasi tutti questi protocolli ed è una primula prima considerazione che volevo fare in tutti questi protocolli
E in particolare quello per il miglioramento delle condizioni di vita del delle delle dei detenuti
Puntualmente viene richiamato viene tirato in ballo da la presenza della alla partecipazione della cassa delle ammende allora è un argomento delicato ovviamente per parte regionale la Regione disponibile a fare tutta una serie di di interventi nel due mila dieci sempre in seguito al DPCM c'era stata un'che una richiesta formale della Conferenza delle Regioni a a una a una in quel caso compra un ingresso nelle dirà pesanti regionale all'interno del del consiglio d'amministrazione della cassa la mente
Per tutta quella serie non per la parte sanitaria perché di competenza della Regione ma per tutta quella fascia socio lavorativo trattamentale che comunque ha che nelle corde anche della cassa delle ammende e che comunque richiede questa interazione che di ripeto sperimentiamo stiamo sperimentando con alterne vicende ma insomma in Toscana ma che se ci fosse un appoggio o comunque una parallela strutturazione di rapporti
Potrebbe quanto meno allargare le poi le possibilità allora credo che sia giunto il momento ora c'è stata anche una modifica dalla Cassa delle ammende c'è una nuova formulazione c'è un nuovo presidente fosse Bach varrebbe la pena non hanno non non solo la Toscana ma insomma la Conferenza delle Regioni l'apertura di un tavolo in questo senso anche per regolarizzare un attimo queste questi rapporti vi ha citato tre volte ma poi non non c'è l'altra considera l'alta considerazione e torno un attimo sul DPCM DPCM che Stato di P. sembra saluti in carcere che è stato appunto un discrimine del prima e del dopo fra l'anno venturo Sara dieci anni dal DPCM anche lì forse la spinta propulsiva dei primi anni si è un po'affievolita e forse varrebbe la pena fare un po'il tagliando di di del DPCM non tanto per rivederlo sentito anche fantasia ma come spesso succede in Italia quando si fa una buona legge poi dopo che pure va migliorata col per carità tutto però poi successo con la centottanta poi e più facile pensare alle alle modifiche che no che non ad applicarlo sul serio ecco forse varrebbe la pena fare una una valutazione della dello stato d'attuazione del DPCM l'ultima considerazione e chiudo e e torno sul Polo perché da lì siamo partiti e torno sul Polo della tutto questo lo volevo vuole l'ho voluto fa dire perché il Polo non è casuale che sia tv in Toscana in questa formulazione
E probabilmente non è neanche casuale che il convegno nazionale si faccia qui e credo che la Toscana intendo e quando parla toscano un parlo solo dalla Regione ma tutta la sua articolazione
Quindi non tirato su della Regione ma della Toscana quindi l'università e tutto il resto
Potrà dare un ruolo molto travagliato giocare un ruolo anche abbastanza centrale nello perché coordinamento nazionale
Anzi grazie molto anche per la con tempi che sono stati
Ampiamente rispettati ecco in questo intervento mi fa pensare che appunto non gli abbiamo parlato io stesso ho parlato da un lato di sistema universitario dall'altro lato di sistema
Diciamo che governa l'aria penitenziaria
Certamente ciascuno di noi poi in sede locale si confronta anche dopo si potrebbe o si dovrebbe confrontare con le amministrazioni locali perché le amministrazioni locali naturalmente possono avere un ruolo piuttosto importante anche nel favorire una serie di impegni che ci sono vicini ecco che sono nel nostro impegno ma che stanno anche alato
Giuseppe Mosconi noto esperto di me tematiche carcerari già professore di sociologia del diritto Università di Padova so che gli ho chiesto i tempi cercherò e rispettarle Novo il discorso Complesso
Implicante una serie di articolazioni io prendo il toro per le corna
Dal il tuo incipit e cioè la questione del rapporto tra i diritti formali e la situazione concreta nel quadro che pure tu hai cui agli all'uso del senso che a questa esperienza dello studio in carcere
Nella cornice del senso come aspetto problematico del senso della pena
E allora ritengo si debba prendere atto di una premessa che inquadra un po'tutta la materia e cioè il fatto che i diritti in carcere
Sono fortemente sottoposti a una sfida tra la loro pura nera accezione formale e la loro applicazione sostanziale nel senso che pensare alla tutela dei diritti in senso sostanziale vuol dire confrontarsi una per una
Con tutte le rigidità che sono strutturalmente presenti nella sì condizione carceraria e che rappresentano non dico una minaccia ma direi una sicura vanificazione di questi diritti
Per cui il rischio che la categoria dei diritti già uno rischio diciamo che è stato molte volte sollevato a proposito dei diritti umani come riferimento che rischia di discostarsi e di coprire le drammaticità che in realtà a mettono a dura prova la possibilità di applicare davvero questi diritti in quindi analogamente a questa problematica più ampia
La questione dei diritti in carcere rischia di tradursi in una mera copertura
Di far avere uno o una dichiarazione di intenti per quanto encomiabile che non riesce a scalfire invece la radio la rigidità concreta degli aspetti organizzativi che sono quelli che davvero limitano la libertà limitano i diritti sostanziali
E ricchi li rendono estremamente difficili sotto il profilo della loro ripeto sostanziale applicazione perché già il solo fatto della privazione della libertà come naturale color corollario la privazione di una serie di altre
Risorse e di dimensioni
Essenziali per la natura umana irrinunciabili per una vita
Chiamiamola pure dignitosa e quindi il tema è decisamente problematico bene nel momento in cui affrontiamo
La questione dello studio in carcere proprio alla luce di questa problematica credo di poter avanzare una proposta realistica e di riflessione per chiunque si dedichi a questo problema tracciando affini epistemologica Ciffo Horse è un po'come una voluta provocazione una dicotomia tra due approcci
Che ritengo radicalmente DiVersi l'approccio della rieducazione e l'approccio della rivelazione
L'approccio della rieducazione parte dalla presupposto dall'immagine di un detenuto come soggetto negativo come soggetto che ha sbagliato come soggetto che N necessita di un intervento correttivo e in questo processo la risorsa studio studi universitari e in particolare sì configura con una sorta di riscatto di risalita della china in cui la persona era
Precipitata e grazie alla condizione detentiva e alla sua funzione rieducativa può appieno e ha diritto a questo punto appieno di fruire di questa opportunità
Sono la l'altra tipologia l'altro riferimento è invece ripeto quello della rivelazione per cui il soggetto studiando in carcere torna ma e acquisisce in modo consapevole
Le sue potenzialità le sue aspirazioni delle degli elementi che erano già impliciti nella sua vicenda precedente e che per una serie di circostanze avverse sono rimasti compressi repressi i non praticabili
E nonostante il carcere ripeto nonostante il carcere trova la la forza l'interesse e l'Energia per perseguire diciamo così questa sua aspirazione alla conoscenza alla maturità l'appartenenza sociale
Eccetera eccetera ecco io ritengo che attorno a questa il confronto tra questi due modelli
E la non consapevolezza che c'è un'alternativa tra questi due riferimenti si rischiano delle deformazioni delle ambiguità e delle distorsioni che rischiano appunto di avere delle implicazioni negative attorno alla vicenda dello studio in carcere molto brevemente la prima è quella del rischio della premialità
E quindi che il lo studio in carcere sia un percorso virtuoso
Che merita quindi un riconoscimento particolare a differenza degli altri detenuti che quindi merita un contesto anche di gestione che purtroppo poi è sempre molto limitato rispetto alle effettive esigenze
Particolarmente favorevole a questo percorso
E è quindi una soglia da superare per una dimensione in cui la pena sia meno afflittiva
E che viene vista anche con invidia o come distanza da parte degli altri detenuti quindi una promozione che in parte diciamo snaturata dalla necessità di sottrarsi alle ristrettezze della condizione detentiva e di riscontrare un contesto detentivo più accettabile più umano p uno sostenibile
Ecco questo un primo aspetto il secolo un secondo aspetto a che fare con il la dimensione complessiva della detenzione in cui questa esperienza è resa possibile
Perché se Ariel no logico corollario della premialità già lo accennavo è che chi vive un'esperienza di studio a questo livello in carcere rispetto agli altri detenuti e prenda le distanze in quanto appartenente a una inarrivabile élite quindi con una sorta anche di gelosia o di invidia
Che quindi perde il contatto e la possibilità di comunicare con gli altri detenuti questo ritengo sarebbe un sostanziale
Snaturamento vi ciò che la conoscenza di ciò che lo studio come crescita
Culturale umana esistenziale di dignità di diritti sostanziali
Che dovrebbe a partire dalla presenza dei poli
Diffondersi con una specie di effetto onda virtuoso verso gli altri reclusi
Attivando delle opportunità di approfondimento di informazione di dibattito di analisi di auto percezione che riportino la cultura a vantaggio della comunità reclusa se vogliamo usare questo termine è un po'eufemistico
E in questo senso
Il si fa molto poco credo forse in qualche carcere di più in altri meno ma e non possiamo noi siamo lontani dalla scelta
Di invertire la tendenza della premialità per farne invece una risorsa comune una risorsa approcciabile a disposizione diciamo della comunità reclusa
E un terzo aspetto a che fare con le prospettive dell'inserimento futuro e anche qui e anche qui se noi chi a seconda del paradigma che assumiamo tra i due che ho proposto sì noi semplicemente pensiamo che la persona stia facendo un percorso di rieducazione in cui acquisisce più risorse ci fermiamo alle soglie dell'uscita del carcere dicendo
Bene sei cambiato agli acquisito dei mezzi più forti per farti valere e quindi vai
Se questo Vahidi significa che l'esperienza esterna il carcere si traduce in un'assoluta precarietà o in un disattenti mento del riconoscimento del percorso
Che si è valorizzato e che quindi potrebbe costituire una risorsa di reinserimento sociale
L'Effetto della codetta in altra occasione del livelli l'istruzione elevata in carcere rischia di sortire un effetto boomerang cioè di una frustrazione
Più profonda più lesiva lacerante per certi aspetti che rende la condizione di post carceraria
Più deludente o o più difficile da sostenere rispetto al normale ex detenuto che non attraversato questa esperienza
E questo va assolutamente trattato in modo preventivo cioè richiede una assoluta consapevolezza anche da parte delle strutture universitarie dei poli universitari
Di questa problematica per cercare con vari riferimenti esterni di costruire dei percorsi che inserimento e di integrazione una volta usciti utilizzando a fondo la la competenza acquisita in modo appropriato la competenza acquisite questo è le questa è la sfera quindi dei diritti sostanziali del terreno su cui possiamo giocare la sfida del materializzare diritti sostanziali rispetto alla definizione puramente formale di diritti
Che avrebbe pur sì una soddisfazione nello studio in carcere ma che farebbe dello studio in carcere uno strumento in realtà abbastanza ambigue strumentalizzabili e che don fa a toccare la vera sostanza delle questioni in gioco e concludo dicendo che queste problematiche rischia nella misura in cui non sono consapevolmente acquisite da parte di chi è impegnato su questi temi con grande generosità e con grande fatica perché non è facile gestire su un'opportunità di questo genere in un contesto che è strutturalmente rigido e chiuso qual è quello penitenziario però proprio perché non sia sufficiente chiarezza forse della implicazione delle questioni che sono sottese a questi temi
Si rischia di rinchiudersi in una specificità della tecnica
Cioè in cui e prevale l'emergenza del risolvere punto per punto giorno per giorno le difficoltà dello studio in carcere
E quindi di svolgere un pregevole lavoro diciamo di fluidificazione dei limiti e di attivazione di disponibilità e di risorse ma ripeto non affrontando come dicevo all'inizio il toro per le corna si rischia di restare circoscritti asserragliati in una dimensione puramente tecnica che fa perdere di vista le reali potenzialità di questa risorsa
Caro per doppio applauso perché sappiamo che Beppe atti sempre molte cose da dire molto importanti lo ringrazio molto per le cose che ha detto
Perché insomma sono uno stimolo anche ad essere noi stessi autocritici a riflettere sul nostro sul nostro sul senso del nostro essere all'interno dell'istituzione penitenziaria e perché ha rigorosamente mantenuti i tempi è un grande
Apprezzamento per tutti pubblicato Bill allora proseguiamo quindi rilanciando la palla a questo punto al provveditore regionale l'amministrazione penitenziaria della Toscana dell'Umbria quindi ripassiamo al versante sistema penitenziario
Antonio Fullone che c'ha già da portato i saluti ieri e e che a cui chiediamo anche di essere un po'interprete alla propria amministrazione di un po'del tutte le cose che qui sono state dette
Buongiorno a tutti per sicuramente per dare
Senso appunto anche a queste due giornate è chiaro che come si diceva ieri raccogliendo anche l'invito fatto in apertura da Franco Corleone
Cercheremo sicuramente di tradurre anche in azioni concrete quello che che sta emergendo
Io intanto colgo anche in questo l'invito appunto del nostro moderatore di concentrare soprattutto la nostra presso questo momento di confronto sul senso dello studio in carcere
Sugli in carcere che in in Toscana come dicevo ieri sulla su una popolazione di tre mila e duecento
Qualcosa in più insomma di persone ristrette
Noi abbiamo circa mille trecento persone che si sono iscritte alla ex scuola la scuola e un poco più di un centinaio l'università alla quale senso a questo questi non presenziò hanno versi questi numeri allora cioè per quanto mi riguarda lo dicevamo ieri o anch'io l'ho sottolineato non è il titolo di studio
Il singolo titoli di studio il percorso ecco dell'istruzione tanto per utilizzare un termine anche insomma da manuale ma è proprio il la cultura l'approccio culturale che con lo studio e così cerca di coltivare basta la cultura a me verrebbe di declinare sotto il profilo penitenziario come capacità di superare gli ostacoli come capacità critica come autodisciplina e come sforzo individuale poco declinandolo sotto un ambito poco strettamente anche penitenziario
Quindi questo è il primo senso il senso no veniva fuori anche da alcuni interventi fatti soprattutto dal punto di vista della tra il mondo dell'università ma appunto al mondo anche della dell'istruzione
Anche lì io non penso che sia concentrato solamente nella conseguimento del titolo di studio ma è un lo dicevo anche ieri la presenza Esterna in questo caso qualificato sita ma della scuola genera un valore viene un valore che spesso non non produce immediati effetti ma nel tempo ha probabilmente un approfondita e una conseguenza molto più forte molto più efficace che non quella insomma più appariscente
Eccetera anche cultura anche in quel senso e cultura è coesione sociale che riconoscimento delle differenze sviluppo punto delle capacità individuali e quindi il senso quindi anche sociale
Quale è ora non mi chiese in cui posso dente sottrarre il tentativo che l'amministrazione deve fare convivente nella mia carriera di di al direttore
Ho cercato anche di tradurre dicevo appunto in azioni concrete e questa questa visione questo questa idea questa questa prospettiva questo orizzonte
Sono stati anche sforzi spesso un po'frammentati però un percezione che poi è un po'anche il come dire ispirata raccolta confrontata con quello che era alla alla un po'quello che mi sembra un po'le le esigenze che vengono fuori anche da queste due giornate di confronto solo due tre con quattro cose concretissime che io vorrei ecco non dico annunciare perché insomma forse stagione degli annunci sì troppo abusata però sul quale sicuramente iniziare a lavorare alcune delle quali stiamo già lavorando innanzitutto è sicuramente quello di dedicare degli spazi a questo tipo di attività
In parte ci sono esempio Pisa quindi esclusivi altrove ci sono solamente parzialmente
Ecco però ecco probabilmente il salto di di qualità va fatto trovare spazi da dedicare completamente a questo tipo di attività
Spazi e tempi ovviamente perché questo penso che sia e inevitabile ovviamente ragionando questa è una regione che purtroppo rispetto agli spazi detentivi soffre ancora anche di di di di di di una criticità molto molto forte molto dolente però ecco dobbiamo ragionare necessariamente rispetto esso
Secondo lo si diceva ieri
La necessità di riconoscere anche formalmente io ieri parlavo così genericamente di una di uno statuto del del del tra persona detenuta o universitaria ma
Esempi in una precedente esperienza del
Da direttore in una sede non avevamo cercato anche di istruire creare un un libretto di formazione c'è una sorta di ecco proprio libretto un'idea sulla Stilo invertito versare in cui venivano segnalati segnati i progressi
Che potesse
Come dire formalizzare
Anche un'integrazione necessaria ovviamente alla alla persona detenuti rispetto la persona detenuta da parte delle delle varie amministrazioni si istituzioni cioè
Gestivano l'aspetto appunto umano perché io ho sempre visto la possibilità della scuola e dell'università ovviamente io ieri parlavo di un'alleanza educativa oltre che sociale che insomma e culturale che le due istituzioni devono ovviamente coltivare dicevo ho visto assolutamente numero un importante pezzo di conoscenza per usare termini
Abbastanza carie all'amministrazione che
Che rappresento della persona detenuta quindi ecco trovare questi momenti d'integrazione il libretto proprio di formazione è un'idea che insomma sicuramente non nuovissima anche se attuata parzialmente mi ricordo diversi anni fattorino oltre che nella mia esperienza di Istituto di Lecce
In ultimo forse ma non ultimo e sicuramente quello del riconoscere anche in questo c'è una recentissima esperienza questa volta napoletana
Con la Regione con la Regione Campania ma abbiamo già iniziato a ragionare anche con la Regione Toscana e siamo solitamente a buon punto
Nel riconoscere anche anche se qui forse eccidi stacchiamo un pochettino dalla campo strettamente veemente dello studio ma treno più lavoro li attività come competenze ai detenuti
Detenuti lavoratori detenuti io sono certo che percorso ecco venivano riconosciute poco competenze anche professionali e ovviamente questo andava a stimolare perché potevano essere spendibili con la Regione Toscana siamo davvero buon punto probabilmente spero che a breve potremo varare anche questo tipo di di di di obiettivo ecco questi sono deve piccoli flash Bacchiglione secco che io sul quale io ovviamente il giallo all'ufficio del Provveditorato
Con l'mondo universitario sfruttando quel già questo protocollo che abbiamo rinnovato appunto
Ecco pochi mesi addietro dicevo è stato il mio primo atto formale firmato di questo ne fa dono abbastanza orgoglioso perché insomma mi è sembrato iniziare nella le Manieri milioni che si potesse fare
Detto ciò una ultimissime apparenti si ovviamente che non è una lamentazione non è una
Non allo nessuno scopo se non quello di offrire un ecco un un quattro un pezzettino di scenario più completo possibile
Perché a volte a me insomma anche come come operatore penitenziario tale attimi ritengo e abbastanza che mortificante non leggere
Venire a sapere confrontarsi su tutta una serie di difficoltà anche di comunicazione e di ecco di possibilità ovviamente di ecco di poco di confronto di comunicazione con l'amministrazione evidenziare di controlli di difficoltà di accesso anche se ovviamente
Ci sono delle regole anzi a proposito rispetto gli spazi io penso che sia anche necessario rispetto i nostri poli universitari no seguente toscani si anche punto entra in tre molto più omogenee le regole
Che chiariscano una volta del tutto cosa si può introdurre cosa non poco per evitare quella sede di di cadute che sono ripeto da operatori penitenziaria passa e mortificanti però dicevo
Per non non per giustificare è anche vero anzi per sottolineare questa stagione che seguono è importantissima lo dico sempre coi mette stiamo vivendo una stagione qui che si ultimi anni che di grandissimi cambiamenti dopo
Sotto un prospetto penitenziario è insomma solitamente un immobilismo durato tanto tempo
Ecco forse bisognerebbe in questo momento molto concentrarsi su cercare di blindare determinati conquiste che abbiamo fatto chi rischio che queste conquiste ancora molte delle quali forse non non non realizzate alcune ancora da venire noi parlavamo di siamo alla vigilia di una anche ulteriore riforma l'ordinamento penitenziario riescano chi non di farci fare dei passi indietro perché le forze le c'è una forza consumate
No Bauman parla di rettoscopia ciò che ci vuoi fare andare indietro
Quindi insomma c'è questa tendenza che andasse indietro ben pensiamo al alla contestazione spesso strumentale però che c'è insomma poi mette malessere nel coglie le maestre la spia di un malessere che altre ragioni però anche sulla sulla vigilanza dinamica sul regime a terzo che
Devo diventare patrimonio sul quale avete non basta ma sul quale costruire e quindi ecco
Voglio e col rappresentare anche questa questa questa condizione l'operatore penitenziario
Ovviamente pericolo che io rivesto il tetto non non mi sottraggo la responsabilità di dover di poter anche come dicevo prima blindare determinate conquiste e vediamo dicevo prima da un periodo molto lungo in cui anche il penitenziario è stato coinvolto e travolto volte dal discorso necessità della sicurezza dei media di sicurezza abbastanza superficiale
Molti ricorderanno i famosi pacchetti sicurezza corse ora un po'meno diffusi uno di questi è novantanove istituì addirittura di gomma il gruppo operativo mobile
Sì fece
Tutte queste azioni mi stazione venete è una in ambito amministrativo ovviamente quindi tutta quella famosa nostro con l'oscillare del pendolo rispetto a certi fenomeni nuovi di assorbiamo tutti
Quindi e necessario affrontare anche questo discorso ripeto non è un mettere le mani avanti onestamente però ecco con questa consapevolezza con questa ecco dimensione anche necessaria secondo me per capire come questi temi siano molto molto delicati e fare un appunto affrontati con questa in questo atteggiamento grazie
Grazie
Bene
Immagino che su corsa ci a spetta al Sud dove possiamo avere elementi di speranza per le prospettive
Mauro Palma cui peraltro come garante nazionale poi anche i garanti regionali sicuramente potranno esserci a fianco ecco perché in questo sviluppo di di crea in questa crescita di queste nostre esperienze intanto ci sia un'estensione come dicevo prima anche nei contesti in cui oggi non ci sono
E poi però in cui ci siano cioè il terzo è che ci siano le condizioni per sviluppare questi che sono temi credo di comune interesse Mauro Palma grazie
Pur condividendo diciamo questo in fitto cantano Fullone faceva di come dire di consolidare la cui si sono in qualche modo di preservarlo mi veniva in mente che ho fino a un po'di tempo fa e a volte anche tuttora
Quando si parlava con degli urbanisti su progetti di pianificazione e urbanistica l'unico criterio che veniva fuori era la conservazione di quanto del passato per carità hanno di fatto e mettere le mani
Perché se no mi distruggono e mi fanno che ne so come il Corviale a Roma o altre cose meglio toccarli poco un pochino sappiamo questo coprono attualmente io credo che un po'tutti a mo'anche avere questo torno ma anche ricca recuperare una prospettiva accerto come ho detto ieri e buffo Luta mente ripeto oggi
Non è un buon segnale nona vere ICI interlocutori nazionali a questo tavolo né quello dell'amministrazione penitenziale penitenziaria né quello del ministero dell'istruzione che l'università né quello della Conferenza dei rettori
Non sono sono tre segnali su cui io scusate ma puntigliosamente prendo atto diciamo di questa non presenza riparto da alcuni punti perché già ieri abbiamo parlato abbastanza sono intervenuta a lungo
Alcuni punti per poi andare su due cose molto più concrete ieri io ho cercato di sviluppare una riflessione su due aspetti uno era quello del diritto uno era quello del sesso della sensatezza delle cose quello del diritto
In qualche modo prima sono partito dagli articoli tre trentatré e trentaquattro della Costituzione
Per vedere corsa questo diritto all'istruzione comportasse come contenuto e il contenuto che avevo cercato di condividere e che tengo presente anche nella riflessione che oggi è quello della costruzione
Se volete di capacità critiche
Della costruzione di un sistema concettuale a livelli diversi dalla prima fa abiti in stazione
A fino al alla al livello universitario della costruzione della capacità di interpretazione del presente qualunque esso sia e da qualunque angolo disciplinare lo si pubblica
Questo mi sembra è il come dire il sale del diritto
Il dal punto di vista del senso della sensatezza
Avevo cercato di sviluppare tre due o tre aspetti un primo era quello di riportarsi sempre che noi stiamo parlando di adulti in una condizione di disagio
E di un particolare disagio non stiamo parlando di studenti universitari tout-court
Questo sta potrebbe essere un grossissimo errore e purtroppo devo il vedi del di riscontrare che a volte pur nella positività delle esperienze
E costretti dalle istituzioni lo schema relazionale e lo schema di costruzione del percorso un'inversione universitario è molto tradizionale
è molto quello della come dire lezione frontale inviata costretti diciamo e molto poco esperienziale
Ieri avevo voluto parlare apposta di testi grammatiche e strumenti dicendo che poi l'amministrazione non ti dà strumenti per un sapere che si costruisca nei contesti
Prova ne è che poi sono le facoltà più letterarie più pittoresche ad avere la meglio
Come grande attenzione ieri abbiamo sentito laureato in ingegneria elemento positivo perché c'è il rischio diciamo di un veicolo trasmissivo dato dall'istituzione
Carceraria che sia molto centrato su questo tipo di comunicazione l'altra cosa che avevamo gli altri due punti sul senso era quello di ricordarsi di misurarsi diciamo con il tempo carcerario non come una sottrazione di esperienza di vita ma come in qualche modo la Costituzione di un percorso di esperienza lettera non può essere un tempo meramente sottratto ma deve essere un tempo come che abbia la sua come dire la sua concretezza alla sua validità e avevamo osservato ieri
Tenendo presente che c'è una distanza che va aumentando tra il tempo vissuto all'interno del tempo Esterno l'esterno muta con una rapidità molto forte il tempo all'interno rimane fermo
Il problema dell'istruzione delle sentinelle commi ecco probabile soprattutto dell'istruzione anche universitaria e quello di non allargare ma bensì di sanare il più possibile questa distanza tra due tempi e allora parto da qui per due o tre cose pratiche che ieri volutamente avevo rinviato rinviato a ad oggi
Mi colpisce e mi ha colpito che anche nei decreti nuovi non ci sia che queste esperienze
Non si siano come dire inserite
Se non tutto per la parte che ne certifica Lins l esistenza ma non siano inserite nei momenti valutativi che precludono alle decisioni della magistratura di sorveglianza
Cioè mi colpisce che io ho fatto essenzialmente è iscritto all'università diciamo come Tim
E invece gli elementi di conoscenza che il sistema di e come dire di docenza universitaria
Ma
Del soggetto che apprende non si è inserito in quanto tale nel momento in cui si devono fare relazioni e valutazioni e via dicendo ovviamente
Nella misura in cui però è effettivamente un elemento di conoscenza certo se io semplicemente ho fatto la la lezione a distanza giustamente il professor Palazzo diceva prima anche gente che insegna universitari che insegnano in carcere non conoscono il carcere queste molto meno raro oggi quanto quindi va fatto un un po'più mutamento il mutamento dell'istituzione detentiva il mutamento
Anche dell'Offerta distruzione che ne facciamo all'interno dell'istituzione però questo mutamento
Va fatto e deve portare alla possibilità di fare inserire all'interno di i dei ripeto di quelle sintesi valutative che preclude una decisione anche le esperienze che sono state fatte dal punto di vista dell'istruzione secondario dell'istruzione
Universitaria
L'altro punto che io
Vedo di integrazione non avvenuta l'avete sollevato alcuni di voi ieri nelle negli interventi per lo meno che ho sentito che riportavano esperienze quella difficoltà di integrazione nei tempi cioè il tempo scandito carcerario il tempo di cui ha bisogno la questione
Diciamo un percorso universitario che non sia soltanto inviare diciamo un messaggio Massiah costruire un sapere insieme ha bisogno di scansione dei tempi molto diversi e questo prezzo però proposito io direi che sito note nel presente anche se sono molto generali nella loro formulazione sempre le regole penitenziarie europee che che ahimè quasi tutti nonostante che
Anche io personalmente almeno negli ultimi quindici anni ho rotto le scatole parecchio con queste
Cose ogni volta che intervenivo sono abbastanza sconosciute ai direttori degli istituti che e e quelli delle conoscono le conoscono solo in termini difensivi nel senso eh sì però possono non fare questo perché il ai direttori istituti al ai vari operatori all'amministrazione c'era la regola ventotto ventotto
C'ha un principio e che può sembrare banale che dice trentotto poi sapete le regole europee Ciani vari paragrafi
Che dice
E quanto meno il sistema distruzione a tutti i livelli deve avere lo stesso Statuto che le amministrazioni penitenziarie perché si rivolge a tutte riconoscono in molti casi al lavoro
Nel senso che mentre si fa tutta questa enfasi del lavoro noto un po'in termini di Orta argute rapidi e no in qualche modo purché lavorino gratis magari anche cose di questo genere molta poca attenzione e molta poca enfasi viene data all'istruzione all'istruzione non opzionale un di più se lo devo portare al colloquio alla cosa eccetera ce lo porto indipendentemente e via dicendo allora quanto meno il dare e Della Recco e tu cresce lascerà vanno lesso e State Huss danno work Knowles The State costante muore che dice rare la regola europea che secondo me
è un problema e c'è anche l'elemento che comunque deve essere se ci deve essere una certificazione di competenze trasparenti anche per chi non finisce lo possiamo pensare che nel sistema universitario la certificazione sono la laurea
Nel senso che noi dobbiamo anche capire per un soggetto che esce dobbiamo avere passatemi il termine bruttissimo ma nei sistemi i due educativi usato un portafoglio dire un portfolio delle competenze
Che mi dica comunque e questo ha fatto questo tipo di corsi non l'avrà finiti in qualche modo però in un certo senso acquisito determinate competenze se non andiamo a un sistema universitario anche molto arretrato altrimenti no che ha da solo valore alla certificazione finale
L'altra integrazione e arrivo alla fine è relativa agli strumenti allora io parto da da una constatata due problemi primo problema
I libri
Io non riesco a capire io per il quarantuno bis e l'ho proposto Roberti devo dire
Non era tanto contrario ora vedremo cocca fiero eccetera l'introduzione de di uno strumento tipo Kindle per tutti quelli che sono dentro anche per togliere
La possibilità a nella anzitutto vere che hanno il comma e poi di dover controllare pagina per pagina del libero oppure il libro e il limite al numero dei libri
Per loro è una pratica assurda diciamo lo si capisce inediti le copertine rigide e via dicendo quando si può benissimo dotare di uno strumento di in poco apprezzo di tipo chiuso no nel senso su cui l'amministrazione carica quanti liberi gli pare se questo ha suscitato un po'di di problemi e cose di questo genere
Nelle quali sul quarantuno bis non vedo perché poi sulle e s o gli altri non possa essere utilizzato cioè uno strumento che mi dà una possibilità di accesso cioè anche perché molte amministrazioni io son contento quel luglio ora c'è anche l'Umbria perché si fa gioco facile ad averci solo la Toscana
Ancora Sciarra anche l'Umbria per quindici a Terni e Spoleto diciamo e quindi due belle sezione di quarantuno di quarantuno bis anche perché questo tempo per lo studio nel momento in cui non è più studio individuali in cella ma è studio che utilizza per esempio un minimo di accesso al a a un pc qualsiasi tiene sottratto alle ore di socialità
Quindi in quanto tale ed essendo le ore di socialità estremamente e limitate perché stiamo parlando di due al giorno e l'amministrazione penitenziaria sta ancora litigando se devono essere incluse quella all'aria aperta o escluse quelle all'aria aperta no sono sei e chiaro la questione che quindi fare un'ora di socialità e un'altra Daria oppure ne fai due di socialità più più più quelle di aria
Interessante discussione a proposito di riformismo non ritorno riformismo di cui parlavamo prima vengono sottratti tutte le ore che ha danno accesso a un qualunque strumento scusate se mi soffermò un attimo in più
Voi sapete che attualmente nei processi molto voluminosi molto nemmeno così la magistratura manda non più gli atti impacchi di carta mamma anche da il DVD è chiaro quindi il soggetto che deve leggere i propri atti legge i propri atti sottraendolo a suo tempo di socialità nell'attuale ancor più se poi sta pure studiando cioè praticamente esclude tutta la socialità me rispetto a tutto l'intero mese forse è chiaro scusate la minuta Alia del del problema Piero i problemi poi riguardano anche i tempi riguardano anche gli strumenti riguarda soprattutto il problema dell'acqua della conoscenza quindi quindi integrazione nel sistema conoscendolo
Possibilità di certificazione di tutte le competenze integrazione nei tempi ponendo l'esigenza dello studio a parità di altre esigenze quali sono quelle giuste della sicurezza e via dicendo
Integrazione nei garage degli strumenti ieri dicevamo uno che che che sapere diamo se è un sapere svincolato
Dà la possibilità di accesso per dire alla ai agli strumenti che l ne informò informazione tecnologica ci ci porta avanti in e se c'è questa totali interpretazione allora integrazione
Anche nei momenti valutativi per l'accesso alle singole vite misure perché diventa che questo è un elemento strutturante la configurazione dell'adesione del soggetto al momento dell'esecuzione penale
Grazie credo
Davvero sono suggestioni anche terreni su cui forse non abbiamo ancora noi riflettuto molto ma che dovremmo introdurre negli entrare gli elementi su cui dovremo andare a continuare il nostro con un foro confronto ovviamente qui anche qui abbiamo esperienze diverse il tema della sensibilità della magistratura di sorveglianza non l'avevamo introdotto ma certamente condizione in molti casi qualche volta positivamente io penso l'esperienza torinese che non cito di nuovo ma perché una serie di circostanze in cui l'accesso a tiro ci al a misure alternative
Costruito mettendo insieme la possibilità di un tirocinio e la nel nel contenuto della misura bianche la possibile la l'obbligo di continuare diciamo
Di di di perseguire il percorso formativo che si era intrapreso e questo vuol dire che non quando si esce dal carcere lo si può non interrompere ecco mi sembra un elemento importante le consideriamo quello di Kinder le sicuramente un'altra cosa molto concreta che dovremmo introdurre nei nostri ragionamenti
Siccome l'ha citato e ieri nove non era stato ricordato così sempre per solo vostra informazione noi abbiamo fatto anche una raccolta de il numero di iscritti per diciamo dici
Vecchie adesso perché non le chiamiamo più facoltà ma insomma are il ventisei virgola sette per cento in lettere beni culturali il venticinque per cento di Scienze Politiche sociali
Poi abbiamo un tredici virgola tre per cento in giurisprudenza
Su questo su scala nazionale nel censimento nostro dei poli e cupo insegue agraria veterinaria e sette virgola nove per cento ingegneria matematica scienze naturali che sono state messi insieme perché son ventisei in tutta Italia con il cinque virgola sette
Una piccola quota in economia
Psicologia lingue medicina scienze motorie che non solo sono state messe insieme ma insomma sono solo due
Questo per dire dato che ieri non l'avevamo evocato un pochettino lo scenario che oggi abbiamo Franco Corleone che ha aperto adesso chiude la tavola rotonda
Non lo devo presentare
Grazie
Si
Confesso che non non m'aspettavo una tale ricchezza da questo da questi due giorni
E non ci siamo limitati a un problema di illustrazione di un'esperienza virtuosa
Mi pare che siamo arrivati ad affrontare i nomadi
Approfonditi del carcere del senso della della pena e anche del significato che questa esperienza può può avvenire può significare
Pare che Beppe Mosconi
Ha detto addirittura abbiamo dei rischi
Che
L'accesso agli studi universitari se ho ben compreso ossa
Essere vissuto dagli altri detenuti come un privilegio e invece dice e questo deve essere un costituire un volano perché
Gli altri
Facciano un percorso comunque distruzione di studio che non sia in contrapposizione all'opzione Hood
Privilegio di chi fa l'università
Abbiamo capito barche almeno in Toscana questo privilegio non c'è per le condizioni di vita dove si fa dovessi studia questo corso questi corsi universitari
E allora ribadisco che dobbiamo fare un lavoro con l'aiuto anche delle degli architetti per ricco inceppi re degli spazi in modo che siano spazi caratterizzati
Da questa locali e da una localizzazione ieri ione Toccafondi diceva ma forse la localizzazione peraltro utilizzata a corrente alternata a Prato forse non è la più adatta io mi sono ricordato che a Prato c'è questa sezione collaboratore di giustizia
Che forse potrebbe essere liberata da presenze
Di questo genere invece diventate una sede vera
Professor palazzo c'ha detto anche ma c'è una contraddizione che viviamo nella società fra abolizionismo
Beppe Mosconi in questa sala aveva sostituito
Massimo Pavarini in una relazione prevista proprio sul tema della crisi del Montello carcerario e il rilancio del carcere in effetti abbiamo questa spinta la spinta continua per cui adesso abbiamo degli interventi legislativi per eliminare l'accesso ai riti abbreviati per alcuni reati abbiamo e via via le cose che sono state ricordate
E però noi dobbiamo credo seguire
La via della riforma che è indicata e che nei prossimi mesi sarà legge
E lavorare su su questo ora
Nella
A proposito noi siamo è vero che siamo ricchi di contraddizioni come paese e anche nel nel carcere per cui noi abbiamo esperienze
Significative di cultura la scrittura che reattiva che produce libri che premiati
A livello nazionale che diventano fiction televisive eccetera abbiamo il teatro di Volterra che è una manifestazione di cultura
Però queste non sono la norma sono le eccezioni
E nella società abbiamo questa contraddizione pesante per esempio un paese in cui diminuisce
Il numero di omicidi
Per cui l'Italia è ormai ai livelli più bassi nel contesto europeo e forse abbiamo però una tasso di violenza che aumenta
Ed è forse questo per cui non si valorizza il fatto che diminuiscono gli omicidi perché c'è la sensazione che c'è una violenza
Diffusa è intollerabile e allora qui mi collego anche a questo sempre a questo tema che poneva il professor Palazzo
La percezione
Che il carcere è un luogo in cui da cui si esce tranquillamente cosa
Non così vera
Ma certamente
La retorica che è diventata post stucchevole da parte di tutti di chi usufruisce e di chi osserva
Degli giorni di liberazione anticipata i giorni è una invocazione disperante no perché sono giorni Inti vuoto
Cioè di rispettare le regole cioè più l'amministrazione chiede il rispetto delle regole più crea passività
E persone che non si ribellano io vorrei non le ha rivolte sanguinarie ma vivaddio qualche protesta fondata che non sia quella sul proprio corpo come invece accade per rivendicare diritti
Ma questo mette in gioco i giorni
E quindi passività ecco se noi la logica premiale la mettesse mi invece sulla lettura dei libri
Forse e cambierebbe qualche cosa cioè che no di la premialità avviene in relazione alla lettura e non invece allo stare zitti
Pensiamoci anche su questo e allora sul concreto
Sul concreto io penso dobbiamo cambiare le strutture
Per esempio come si può ottenere il polo universitario a San Gimignano senso un luogo e ieri l'educatrice ci diceva sì ma non non c'è non si può be allora facciamo il polo a Siena non e non a San Gimignano non lo so
Qualche cosa bisogna bisogna fare a parte che manca anche l'acqua potabile a San Gimignano quindi non non dimentichiamoci anche di questi piccoli dettagli che no
Quindi le strutture
Ma anche l'idea che
Il Polo universitario è un modo per rendere il carcere un luogo
Che rappresenta un'occasione
Di creare
Come ha detto Mauro Palma consapevolezza critica è una sfida grossa perché tutto però d'altronde
In carcere insomma i diamanti nascono dall'età me diceva no e quindi forse dobbiamo nasce quindi altronde i Quaderni del carcere sono nati a Turi l'abbiamo ricordato qualche tempo fa alle lettere
L'elogio della galera Socialismo liberale nato al confino voglio dire possiamo anche pensare che
In un carcere limitato non te inflazionato ma limitato nel numero perché togliamo dalla penalizzazione comportamenti sociali beh forse la sfida dell'articolo ventisette si deve giocare con le persone che hanno compiuto e gravi reati gravi delitti
Forse questo è e allora
Al senso questa prospettiva
Dal punto di vista due sole brevissima annotazione noi abbiamo un esempio a Volterra
Della scuola media superiore
In cui è frequentata dagli studenti
Liberi
Cioè che vanno al liceo unghie dentro il carcere beh questo è un modello che va diffuso forse di più
Perché è così evidente che non merita una parola di più
L'altra cosa che voglio dire e che noi in carcere e dobbiamo mettere per la scuola non solo per l'università il tempo pieno
Il tempo pieno vuol dire che non si fanno solo quelle due ore di scuola raffazzonate alla mattina ma c'è lo spazio della scuola e aperto il pomeriggio
E invece di mangiare alle diciassette si mangerà alle diciannove e quindi si studia
E si ha la possibilità di frequentare la biblioteca e i locali della scuola fino alle almeno diciotto e trenta ecco queste sarebbero le i cambiamenti
Chiamiamoli epocali ma i cambiamenti per dare l'idea che diventa un non una sottospecie di ufficio postale che chiude alle tredici ma invece un luogo di vita pieno lungo la giornata grazie molto bene grazie grazie
Credo
Ulteriori stimoli ulteriori proposte importanti io o o il compito adesso di fare intervenire ancora cinque colleghi che hanno chiesto di già ieri è comunque che avevamo concordato intervenissero oggi ovviamente devo chiedere interventi Brevi considerando che poi avremmo delle anche brevi credo conclusioni e dobbiamo chiudere questo entro l'una quindi insomma possiamo salvo poi che vi siano delle repliche necessario opportune allora
Marina Formica Università di Tor Vergata
Grazie qualche così piccola informazione sull'esperienza portata avanti dalla mia Università Roma Tor Vergata che nel due mila e sei
A inizia nell'anno accademico due mila sei due mila sette ha iniziato il suo percorso
Con gli studenti di Rebibbia
A cui poi si sono aggiunti in tempi più recenti anche quelli di del della casa circondariale di Frosinone
Le facoltà coinvolte in questo progetto sono quelle di lettere di economia di giurisprudenza quest'anno si è anche inserita Ascenzi e motorie credo caso unico in Italia stiamo lavorando per verificare la possibilità anche per alcuni corsi di ingegneria i nostri studenti sono esentati dalle tasse anche nei due anni successivi all'eventuale liberazione
Purché almeno sostengano in questi due anni almeno due
E sa sono seguiti da tutor anche nel nostro caso sotto la guida di un referente per ogni facoltà
E hanno abbiamo ripreso diciamo il sistema delle videoregistrazioni delle lezioni che avevamo iniziato proprio all'inizio del Progetto boy per vari motivi si era interrotto invece adesso è stato ripreso ma questo ci tengo a sottolinearlo non va assolutamente a scapito della presenza dei docenti perché l'abbiamo visto ormai nell'esperienza e quella cui detenuti tengono di più e quello che annoia anche da di più
Peraltro questa diciamo da quando abbiamo ripreso il servizio stiamo mettendo degli ex nostri studenti detenuti a effettuare le stesse registrazioni
è stato già ricordato il valore del tempo che noi diamo o nuovi docenti diamo ai ai nostri studenti viene considerato fondamentale ed è una ha occasione di crescita reciproca
Proprio perché crediamo nel valore appunto della conoscenza siamo riusciti finalmente a mettere a punto un calendario partirà dal ventidue gennaio in cui anche la polizia penitenziaria sarà coinvolta in un un ciclo di seminari lezioni aperte a appunto alla polizia penitenziaria ai detenuti iscritti e non iscritti crediamo molto anche in queste forme di socialità un po'diversa che si possano instaurare tra questi diversi Soggetti
Abbiamo effettuato anche alcune esperienze tra i nostri studenti liberi e soprattutto i detenuti di Regina Coeli con delle manifestazioni particolari di retorica
Devo dire molto interessanti ma adesso ovviamente non non mi si di lungo ma crediamo anche noi che insomma la la presenza dei degli studenti dei ragazzi
Liberi con gli altri studenti insomma vada così seguita con particolare attenzione insomma
Ho delle difficoltà apportare così senza dei percorsi particolari
Degli studenti in carcere
Dicevo del valore dell'esperienza abbiamo effettuati abbiamo tutti i due testimonianze cito soltanto una tra le tante frasi detta da uno dei nostri detenuti dice grazie a questo questa attività sono cambiati i nostri argomenti di conversazione prima parlavamo di quello che eravamo stati adesso parliamo di storia di filosofia di economia
Ecco io oggi sarei dovuta venire qui con due ex detenuti che portassero direttamente la loro esperienza e invece con loro grande rincrescimento da una parte ma con grande gioia di tutte e due dall'altra ieri hanno firmato due diversi contratti di lavoro per noi è stata una grandissima esperienza quindi occorre consolati sicuramente
Della loro assenza più che giustificata mi sembra scusate la nota polemica molto meno giustificata qualche altra grande assenza di nomina sicuramente più famosi avrei gradito
Per esempio una presenza del mio ormai noi non credo che non per questo ci a batteremo anzi forse sarà uno stimolo per iniziare a farci sentire un po'di più
Tutto bene questo ovviamente no c'è tanto ancora da fare ci sono una serie di criticità il professor Prina gialle a enucleate tra le criticità sono a cinque minuti un minuto tra le criticità emerse e che dobbiamo affrontare abbiamo il problema con gli con i detenuti che vengono messi ai domiciliari e non sappiamo bene appunto come seguirli
Abbiamo mancanza di dal confronto con le diverse decine e decine reti di volontari di associazioni di volontari che lavorano del carcere ma lui non non ci conosciamo
E e abbiamo il problema del carcere femminile perché a quanto so quando abbiamo iniziato a fare i sondaggi qualche anno fa
Pochissime mi dicevano due-tre
Per quanto riguarda Roma solo in possesso del titolo di istruzione secondaria ma questo è un'altra questione che dobbiamo affrontare penso insieme grazie
Grazie e scusate usate la mia insistenza sui tempi Alberto Giansanti Università di Milano Bicocca
Buongiorno a tutte e a tutti
Farò un intervento che da diciamo così per scontato il quadro che professor Palazzo ha fatto le considerazioni di Mauro Palma ieri anche oggi e quelle di Franco Corleone
E in particolare visto che anche tutto collega e amico da una vita no quelle di Beppe Mosconi
Perché perché penso che l'esperienza che
Forte nel rapporto tra l'università il carcere ha proposto otto a proposito di formazione
Sì è il fatto che l'incontro tra la comunità Esterna
Tavano della società civile rappresentata in questo caso dagli studenti universitari con la comunità Interna del carcere quindi le persone detenute
Sì è uno strumento potente di inizio di erosione delle mura non solo quelle delle mura del carcere ma anche quelle delle mura dell'università
Perché beh credo che in quest'incontro in cui le due due parole d'ordine per così dire siano consapevolezza e spirito critico
Quando parla di spirito critico faccio anche riferimento a uno scritto degli anni cinquanta del mio maestro ma anche maestro di alcuni di noi presenti in sala che Renato Treves che aveva scritto questo testo sullo spirito critico e spirito dogmatico allora su richiesta
Di partecipazione della del centenario di formazione della Colombia University quindi sto parlando di The impianto strali ma in realtà c'è intenti ancestrali che ci riportano assolutamente al presente
L'incontro potente che io in questi diciamo così almeno questi ultimi quattro anni di esperienza che ho portato dentro nel cantiere gli studenti della laurea ma assoluto alle studentesse della laurea magistrale
In programmazione e gestione delle politiche sociali ha comportato sul tema della mediazione con se stesso quindi toccando il tema dei rapporti nel del profondo il tema dell'ombra del doppio della maschera
Hanno provocato una situazione molto molto significativa sia di formazione che di grossa di grosso impatto emotivo tra gli studenti e le le persone detenute
Che in questi anni hanno costruito poi di a altra venne illazioni un libro collettivo un degli spettacoli teatrali delle acque delle attività successive
Questo per dire che è un po'questo credo la la forza che la formazione porta dentro e non è solo e quindi bisogna stare attento attenti al fatto che già il carcere è una è una tragedia non noti restare a dire altro in se è una tragedia dopo cerchiamo di rendere sia dall'interno che dall'esterno
Le istituzioni totali sono un po'delle tragedie il problema dicevo di erodere le mura dell'università e perché non diventi anch'essa una turris eburnea bella ma chiusa senza respiro ecco credo che noi penso che dobbiamo portare avanti di fondo al di là poi delle delle regole che ci devono essere che devono essere richieste ai due polli in questo caso i due riferimenti che sto parlando del ministero e giustizia e del ministero dell'Istruzione
E della ricerca
Per permettere una serie di attività però io credo che almeno per me quello che importo a casa o da questa da questi due giorni molto intensi Tosato un proprio il fatto che mi sembra la via corretta l'incontro tra le sterne esterno attraverso studenti di opere che incontrano altre persone l'incontro con l'altro era stato potente perché cadono si sgretola nove si erodono come qualcuno diceva
Però io se nel tempo e portano fuori
E l'uscita comporta anche la costruzione di reti di relazioni per le persone all'interno ma per le persone all'esterno
Quaranta che questa cosa e forse è molto potente pensiamoci bene
L'università in questo in in questa accezione può avere un grosso ruolo purché non pensi di andare no un chiudo un esempio per tutti quando le le gli studenti universitari e studentesse nelle strade non alla del magistrale sono entrate nell'il carcere pensavo di entrare e dare come dire assistenza alle persone detenute
Quando una di queste persone detenute n lavoro di un gruppo diceva bene a me credo che vi proporrei di lavorare sulla Medea sulla tragedia greca
Ha spiazzato tutti
Totalmente perché diceva a però non è che aveva fare con lo stereotipo la non del non acculturato non aveva nessun titolo di studio la persona che ha fatto questo Inter intervento questo che cosa vuol dire col dire che cadono degli stereotipi ma al tempo stesso le persone all'interno si incontrano con l'esterno alla pari no
Ognuno con le sue ombre no chiaramente è ovvio che quelle del delle persone del carcere come ombre sono più forti e più dense e le altre forse ma non lo so sono meno ecco questo mi porto a casa l'incontro da tranne tra due gruppi che formano una comunità che a questo punto la comunità di interno ed esterno
Che lavora sulla conoscenza ma anche sulla propria responsabilizzazione e sul proprio giusto per dare un un indicazione junghiana sul proprio processo di individuazione grazie
Molto bene grazie grazie uno degli aspetti importanti appunto dei popoli è questo incontro lo abbiamo detto non per tutti ma in molte sfide speri Henze queste si verificano e possono avere senso che Alberto Giansanti ci ha detto Marco Ruotolo e qua ecco università di Roma Tre
Grazie cercherò di essere molto rapido come è stato detto anche da Mauro Palma al diritto all'istruzione un diritto costituzionale fondamentale però poi se andiamo a guardare la normativa penitenziaria troviamo una terminologia un po'quanto meno ambigua
L'istruzione che agevolata all'istruzione universitaria che curata ecco io credo che uno dei nostri compiti sia dei compiti che abbiamo a livello di Ateneo che dei compiti che dovrebbe assumersi il coordinamento di a fronte di un quadro normativo del genere promuovere direi dei modelli di comportamento modelli di comportamento che devono interessare anzitutto noi e docenti
A Roma tre ne abbiamo una convenzione con il Provveditorato regionale con il garante regionale abbiamo un comitato che si occupa di monitorare l'attuazione della convenzione
Io ero ora assunto un altro incarico ero delegato del rettore per l'attuazione della convenzione la quando facevamo le riunioni ci tenevo che a presiederla e fosse il delegato del rettore per i rapporti con gli studenti
Perché a mio giudizio questo tentativo di promozione di un modello di comportamento e parlo hanno gli stessi docenti universitari
Deve essere rivolto a a rimuovere alcune resistenze i colleghi hanno inutile negarlo
Anche perché non voglio parlare troppo di Roma trema quell'esperienza conosco più di altre
Noi abbiamo proposto questo questa convenzione questa promozione del diritto allo studio sull'intero territorio regionale e quindi tra abbiamo dei detenuti che si trovano in province diverse da quelle ove ha sede Roma tre e qui le difficoltà diventano ovviamente delle difficoltà importanti
E allora la mia idea è quella di far capire sempre di più
Che essendo il detenuto studente è un dovere Dinoi docenti recarci presso l'istituto ove recluso per gli esami possibilmente per un'attività di tutoraggio
Senza arrivare a pensare ad ipotizzare sanzioni ma appunto promuovendo modelli di comportamento sul piano normativo sarebbe opportuno evidente che quelle formule agevolate curata siano sostituite da formule più incisive che restituiscano l'idea di un pieno diritto soggettivo quindi magari perché non usare l'espressione e assicurata o è garantita
Non so se ne decreti si di attuazione della delega penitenziaria sia si arriverà a questo
Ma sono convinto da studioso del diritto costituzionale del parto particolare studia i temi dell'interpretazione conforme che di nuovo se noi proviamo a promuovere modelli di comportamenti idonei a quel risultato a legislazione invariata riusciamo arrivare attraverso l'interpretazione concreta del dato normativo che vada nella direzione che la Costituzione cilindrica
Io sono molto convinto del fatto che l'Università debba essere soggetto attivo e qui mi riferisco all'articolo tre comma due della Costituzione soggetto attivo della Repubblica nella rimozione delle diseguaglianze
Nel superamento degli ostacoli che si frappongono ad un effettivo esercizio dei diritti e quel discorso deve essere più ampio riguarda l'inclusione universitaria dei soggetti vulnerabili in genere riguarda anche la capacità l'impegno dell'Università di mettere a disposizione le proprie competenze a favore della comunità
Per citare Roma Tre ritengo particolarmente importante l'attività che svolgiamo non solo in carcere attraverso le cosiddette cliniche legali
Io penso che il coordinamento possa avere questo ruolo fondamentale contribuire a promuovere questi modelli di comportamento non trasformandosi nell'ennesimo organismo con una sua burocrazia
Definita ma divenendo un catalizzatore delle istanze di sistema
Un catalizzatore delle stanze di sistema da proporre a chi qua a quali interlocutori agli interlocutori nazionali
Ministero università concordo con la collega e anche con Mauro che prima denunciato con forza alla dispiacere sono espressione
Ampia diciamo per alcune assenze di oggi tra i nostri interlocutori devono essere il ministero dell'Università al ministero della Giustizia al data anche l'altro dipartimento quello che si occupa dell'esecuzione penale esterna
E
E ovviamente poi riportando invece le problematiche concrete riscontrano sul territorio il Garante nazionale evidentemente per le stanze di sistema invece per quelle di livello territoriale altrettanto importante attivando sempre di più rapporti e relazioni con provveditorati regionali con i garanti regionali
E ah ecco gli uffici scolastici regionali ma nel caso dell'Università parzialmente diverso questo riguarda più che altro l'istruzione secondaria
Concretezza e veramente concludo un punto concreto importante quello dei trasferimenti anche a Bologna ho fatto un intervento su questo qui si tratta non solo di impedire sempre che sia possibile dal punto di vista della condizione giuridica del detenuto il trasferimento dalla
Istituto che ha sede presso il luogo ove si trova l'università ad altra sede
Ma e qui parlo anche per un'esigenza di Roma Tre favorire il più possibile sempre nei limiti in cui la condizione giuridica del detenuto punto lo permetta il trasferimento dei detenuti che si trovano fuori dalla provincia ove ha sede
Dal Comune una sede l'Università Berzo appunto la città ove ha sede l'Università di nuovo per contribuire a rimuovere o a superare alcune resistenze che i docenti hanno che sono soprattutto nel nostro caso appunto si determinano quando debbono recarsi lontano dalla sede
E il tutto io lo condire i con riferimento a un'esigenza fondamentale quella della responsabilizzazione questo mio brevissimo intervento va nella direzione della responsabilizzazione degli atenei della responsabilizzazione dell'amministrazione e aggiungo anche della responsabilizzazione dei dei detenuti in questo percorso così e difficile qual è quello dello studio universitario nelle condizioni in cui si trovano a Roma tre abbiamo discusso ma ho visto appunto che anche Tor Vergata assunto un orientamento simile
Di conservare i cosiddetti benefici che nel nostro come nel vostro caso sono quelli del esonero dalle tasse universitarie al conseguimento di un minimo di e crediti formativi anche per evitare collegandoci al tema del trasferimento dell'iscrizione all'università si è rivolta ad altri ad altri fini
E nella convinzione nella speranza che invece la scelta di iscriversi presso una università
Sì è una scelta importante addirittura decisiva in alcuni casi determinante in un percorso che sia di effettivo reinserimento
Quindi ritengo che questa parola anche comparsa anche tanto nel nei lavori degli stati generali che è quello della responsabilità della responsabilizzazione debba essere ripresa nulla
Discorso che riguarda l'università il carcere coinvolgendo tutti i soggetti che sono interessati a all'Obiettivo ad un obiettivo comune
Amministrazione ripeto università e detenuti grazie grazie
Questo senso mi ricco il richiamo è alle possibilità di trasferimento come al ai trasferimenti come possibilità e non come invece indicazione di opportunità credo sia molto importante lo rilanciamo sempre all'interlocutore assente però allora abbiamo ancora due interventi Emanuele Farris poi concludiamo Congo uno studente detenuto che mi dice vuole può rapportarsi un'esperienza di rivelazione per riprendere la parola di grazie
Si scusa
Manuele Farris Università di Sassari
Grazie buongiorno a tutti
Anch'io diciamo fra una carrellata di e quello che facciamo e delle criticità perché tanti aspetti superamenti comunità dal problema dei trasferimenti alla battaglia che anche lui sta facendo perché ci permettano di serie un minimo di servizi informatici no del nostro senza studenti anche per i suoi tre cime detenzione che pensate come fa uno studente che mai nella sua carriera vede la sua situazione esame mai vede la suo profilo no on line come tutti gli altri veramente disastroso questi termini anche di responsabilizzazione ma di questi si è già parlato diffusamente io descriverò alcune caratteristiche
Nel nostro Polo
Proprio per cercare di tirar fuori delle informazioni che possono servire da spunto per la discussione e la riflessione sia oggi sia in questa sede sia successivamente tanto
La a livello di strutture di gestione del nostro Polo non siamo un medio ateneo d'Italia che a un polo di cui fanno parte quattro sedi carcerarie di cui due anche discretamente lontani dalla sede universitaria quindi riconosce un attimo la geografia del centro non sa Albenga Alighiero Sassari Tempio il muro una popolazione di circa mille e detenuti quasi tutti di sesso maschile
Dei quali circa il quattro per cento frequenta i nostri corsi qui abbiamo circa una quarantina di studenti nei vari anni accademici di cui che che prevalentemente frequentano le scienze giuridiche e le scienze politiche scienze agraria
In totale abbiamo un dodici corsi attualmente attivati
Coinvolti sono sei dipartimenti noi siamo quindi un ateneo di quelli generalisti nel senso che non abbiamo barriere all'ingresso se uno studente supera il test di medicina
Si scriva medicina e poi discutiamo con la parte della Missa azione penitenziaria con la parte l'ateneo come fargli fare il percorso non mettiamo barriere di sorta
Però io volevo ragionare un attimo insieme
Partendo da quello che diceva ieri professor basiti
Questi queste sedi carcerarie non possiamo ottimizzarle perché in una sede ci sono i detenuti comuni
Solo comunicare che ero Assassin'abbiamo solo il quarantuno bis come iscritti e attente Nuoro l'alta sicurezza ma con regimi un po'diversi quindi non posso prendere uno studente i tempi e portarlo ad Alighiero allora la gestione e quindi ieri si è discusso in che cosa il Polo
E secondo me la gestione un modello di gestione quello della rete io sarà che son biologo però il modello delle reti neurali cioè ci sono dei gangli ci sono dei nodi della rete e delle connessioni
E secondo me devono stare attenti a dare il giusto peso a quello che uno dei fattori maggiormente limitanti o condizionanti poi della produttività della nostra azione e cioè il regime di detenzione in realtà e molto complessa la la dalla geografia mi son fatto prima una mappa con circa una ventina di sedi universitarie ma una cinquantina di sedi carcerarie ma che non sono omologabili
Non sempre utilizzabile questo allora ogni nodo ogni popolo fa parte in realtà di tre reti la Rete gradi da Tito l'isteria per detenuti comuni
La rete della didattica universitaria per l'alta sicurezza e la rete per il quarantuno bis che stanno in un sovrasti stemma come quello neurale
Molto complesso ma ogni rete le sue specificità
E allora quindi il modello gestionale deve cogliere questa complessità che non sono solo le specificità dei corsi delle sedi universitarie ma un fattore enorme e questo del regime di detenzione dobbiamo saper declinare la didattica universitaria
Per questi tre diversi regimi e perché poi le cose cavi quindi anche di fatto dei servizi informatici del tutoraggio eccetera cambia molto
Non mi dilungo su questo vado invece la seconda aspetto che riguarda proprio questo sia della gestione ma poi anche dei diritti no ieri mi è piaciuto molto il discorso
E diritto al learning matita l'Understanding allora io nella nostra esperienza dalla scala più locale cioè di quello che facciamo in ateneo quindi dipartimenti coinvolti alla Scala non puoi delle sedi carcerarie mi pare anche alla Scala nazionale
A delle discrepanze inaccettabili cioè mi sembra che sia un ambito dove ancora appesi veramente troppo in maniera inaccettabile come dicevo
La buona volontà della singola persona l'apertura o chiusura mentale di quel determinato rettore delegato o direttore carcerario o provveditore noi siamo una Regione dove manco abbiamo il garante regionale non è stato mai nominato altro grande problema
Ma che noi senza sta raccontarvi di disservizi diretta distinte eccetera restiamo dedicando uno sforzo enorme scrivere
Cioè dedica all'attività regolatori a regolamentare convenzionale perché perché se io lascio delle norme scritte
Garantisco dei diritti diventano di chi non son più favori pochi esempi e poi concludo
Collegandomi anche alle cose già dette per esempio il prestito bibliotecario
Perché un precario per prassi veniva fatto con delega anche detenuti quindi ai loro parenti agli avvocati educatori ma non era scritto quindi era sempre un favore che il bibliotecario zelante faceva
Non abbiamo scritto e fatto un Regolamento tutta la gestione del patrimonio librario tovagliette lo studente regime detentivo attenzione tutti quindi anche quelli che sono gli arresti domiciliari hai detta vigilata eccetera hanno diritto ad accedere al patrimonio librario anche quello immateriale tramite il prestito con delega punto diventa un diritto non è più un favore che viene fatto ieri si parlava ecco dottorando albanesi c'era il problemi ad iscriversi perché era straniero ce lo siamo posto il problema è anche lì
Dipende dal Dipartimento di per finito discussione si va in Senato si va in consiglio d'amministrazione si approva un regolamento dove lo straniero senza permesso di soggiorno il quale abbia un periodo di detenzione uguale superiore
Ha la durata del corso di studi automatica anche questo gli dà diritto perché attiva un periodo di permanenza in Italia per cui ha diritto a esprimersi perché la detenzione è uguale o superiore a durata del corso di studi finita la discussione approvato con maggioranza schiacciante credo solo due astenuti nessun contrario
E questo rimane scritto nel nostro Regolamento
Ultima ma giusto per citare alcune cose ecco questi percorsi quindi l'impatto che ha l'ateneo
Nelle persone i docenti e gli studenti che entrano in carcere
Non è solo per gli studenti mai per tutta la comunità carceraria
Ma non può essere volontariato nel senso che siamo un istituzione non facciamo volontariato
Facciamo alcune cose volontariamente con grande disputa con grande spirito volontaristico ma noi stiamo istituzionalizzando anche quella che in gergo accademico ormai si chiama la terza missione nel senso che non è che qui io vado a fare un seminario laboratorio teatrale non è volontariato ma sì lo faccio come ateneo come docente ricade perfettamente della terza missione quando questo coinvolga
Detenuti non iscritti all'ateneo quindi anche questo non ci stiamo alle regolamenti abbiamo finalmente il delegato di ateneo per la terza missione delegati dipartimentali e per la prima volta nel nostro sito web che serve più per l'Understanding che che per il learning
Abbiamo lanciato il primo evento di terza missione che riguarda il carcere di Alghero dove abbiamo detenuti di sesso maschile
Tutti i Comuni con una grande percentuale di provenienza agropastorale classici crimini maturati in un ambiente agropastorale della Sardegna e questi detenuti vanno dal servo pastore anche a grandi proprietari aziendali abbia fatto degli screening l'anno scorso ci siamo seduti con loro ad un tavolo abbiam definito gli obiettivi ed ha tirato fuori un corso seminariali dove fatto prevalentemente da docenti ma portiamo anche le aziende anche gli studenti
Sulla ruralità
Criticità opportunità centrato sull'azienda rurale sul mondo rurale in termini proprio di opportunità il principio è diamo non sono esenti rivisitati ma tutti detenuti la possibilità di uscire dal carcere
Come un pochino di competenza in più rispetto a quelle che avevano quando sono entrati in questo modo proponiamo inserimento ma per noi non è volontariato e terza missione
Non solo le scriviamo ne facciamo male scriviamo queste cose quindi diventano per noi doveri e per loro diritti questa è un po'la filosofia del nostro agire grazie
Molto interessante
Mentre chiedo ad Adriano Pischedda divenire ecco sottolineo anch'io questa cosa del questa questa importante richiamo al fatto che non dobbiamo più essere dipendenti la sensibilità non dei margini in cui quest'anno è umanamente
Normale dalla volontà o dalla disponibilità dalla sensibilità dei singoli sia dal punto di vista universitario che dal punto di vista da della amministrazione penitenziaria e l'altra sottolineatura mi sembra importante noi in tutto questo insieme di attività mi sembra che non possiamo relegare la tutte nel nella terza missione perché una parte è di dovere nella missione una delle due missioni principali che la didattica
Poi possiamo anche integrarla con alcuni aspetti che attengono a terza missione perché effettivamente attività di animazione che allora a questo punto riguardano diciamo la comunità e riguardano l'insieme della comunità sia interno al carcere che esterna
Grazie adesso Adriano
Buongiorno a tutti sono Agnano Steno già parlato ieri vengano sempre però ribadisco dal carcere di Prato
Voglio parlarle di di un avvenimento di una rivelazione per riallacciarmi
Più vicino
Per riallacciarmi a quello che è stato detto prima
Dicevo dell'avvenimento di una rivelazione nel carcere di di alta sicurezza di Prato dove io non sto più dal tredici settembre attualmente sono nel reparto Utilities mete sicure
E volevo dirvi io stavo in cella con Egidio Giuliani Luís studia
Storia dell'arte e al primo anno dalla magistrale
E noi in cella alla televisione alla slavo hanno sempre spenta quindi parlando così tra noi c'è venuto in mente lo spunto direbbero che è partito dall'Ulivo
Analizzando e vedendo i quadri su cui Lugli studiava
Che si poteva in qualche modo collegare l'arte alla giustizia
Andando a discutere degli altri autori dei quadri dei vari vettori e poi i
Fedele Vercelli tra di noi
Andare a farsi voi nana per la discussione è stata proposta questa cosa pure agli altri gli studenti universitari
Che hanno accettato per l'entusiasmo poi ma abbiamo anche coinvolto siamo stati noi che da dentro il carcere abbiamo coinvolto i docenti
Da fuori la professoressa padovani e il professor ignoti che dovrebbe essere se non se non ricordo male
Il vice presidente della facoltà di storia dell'arte
E noi siamo partiti quello che vi dico quello che mi ricordo per farvi l'esempio di quello che ci siamo detti tra di noi e poi tutto quello che abbiamo fatto nel periodo in cui l'euro lì è stato riportato
Studio sullo sul computer e poi stampato e trasmesso la prima parte è una rivista ed è stata pure pubblicata fax ce la stanno chiedendo adesso lo stanno chiedendo a loro ovviamente volevo dire come esempio lo posso dire quei in base a quello per ricordare non avevamo analizzato una storia una tragedia greca
Con dei quadri che rappresentavano ciò che era successo ad Antigone quando non venne data sepoltura al fratello catene fatto uccidere dal re piacerà loro avrà una serie di reati che due a quei tempi aveva commesso però Antigone si era ribellata questo aveva voluto dare sepoltura al fratello hanno Larrea aveva messo Antigone dentro una grotta praticamente la l'aveva lasciata morire
Di stenti perché aveva comunque da mangiare e quando aveva poi deciso deliberarlo l'aveva trovata che della sua morte ecco detta così sembra una cosa da niente
Noi qua abbiamo trovato tanti spunti
Di lavoro perché abbiamo collegato a quello che è successo all'ora per allora a quello che avviene oggi abbiamo messo a confronto quello che era la giustizia ieri anche se questa è una tragedia ovviamente
Non avvenuta proviamo collegato quello che poteva rappresentare la tragedia ieri quello che succedeva ieri ancora quello che succede un po'succede oggi e abbiamo paragonato attraverso lo spunto le varie discussioni che sono avvenute tra noi ore e ore di lavoro
Il petto seguite da dai docenti
Che anche io oggi in qualche modo succede la stessa cosa abbiamo fatto il paragone con quello che succede con il quarantuno bis dove a causa di di di reati commessi così come è avvenuto per Antigone si viene rinchiusi dentro una cella il cosiddetto ergastolo ostativo sia spetta che si muove gli atti stenti o comunque che qualcuno arrivi normalmente al suo fine vita
E poi un'altra questione
Che non mi ricordo dai cattivi nuovi è partita questo spunto
Quello il fatto che il re non abbia dato sepoltura fatto dare sepoltura al fratello
Abbiamo fatto al paragone con lo Stato che ha che non ha parto da sotto sepoltura Provenzano quando lui è morto evitando gli Illy i funerali pubblici ed evitando di che si potesse con tutto quello che ho commesso io dopotutto che aveva commesso note potrebbero pure starsi di si potrebbe dire ma però se noi andiamo a vedere il ragionamento che è stato fatto a Loreto se no andiamo a vedere la persona dopo morta quantomeno il corpo non poco più essere un pericolo per la società quanto meno danni una degna sepoltura con i funerali riconsegnarlo alla famiglia in modo che almeno possa piangere il proprio corpo
E noi abbiamo fatto questo era l'ultimo lavoro non terminato quando io ero ero ancora lì ancora stanno lavorando a a questo progetto
E poi questo progetto Repetto andrà a a essere esposto
Dopo che sarà concluso in un seminario che si terrà in carcere
Sarà aperto ai docenti dell'Università di Firenze oltre che alle associazioni di volontariato
Entrano del dentro il carcere e a tutti i detenuti del carcere Elio Petri lì gli operatori penitenziari
Ecco questo per dirvi che noi se vogliamo Chess mettiamo anche là dentro possiamo dire la nostra e sentito ci partecipi in qualche modo alla società esterno concludo qui è grazie per avermi ascoltato
Bene grazie credo che sia stata una molte Bella a conclusione di questo nostro di questa nostra sessione perché come dire c'è aiutato anche a ribaltare un po'un luogo comune in cui chi insegna siamo noi insomma il nostro ambiente del nostro mondo le nostre competenze ma tante volte possiamo imparare possiamo avere delle contributi magari inaspettati proprio da chi sta nel contesto così te privativa o di tante cose come può essere quello del carcere chiedo a
Amico Mugnaini divenire a concludere queste due giornate libero subito questo posto vi ringrazio Alitalia
Io portato un solo foglio perché fosse chiaro che non non non gli avrei tenuto a lungo però il foglio e l'ultimo di una di una scrittura drammaturgica Annino Navarria che abbiamo avuto a avanza per un po'di tempo
Qualche due anni fa si rivela autore di teatro mettendo in scena una considerazione filosofica sulla rapporto tra fortuna come dote come destino favorevole ed un'altra dote fondamentale
Che viene rivelata da un personaggio di questo Breve atto teatrale che gli si rivela dicendo di matto non ti non ti preoccupare a Luigi che si dispiace di aver avuto un destino così magro e così povero
Non ti preoccupare perché tu hai me e l'UDC ma tu chi sei
Io sono la tua pazienza
La pazienza la nozione di pazienza che emerge in quel contesto ci riporta diritti diritti ad una serie di questioni che abbiamo sentito toccare io non potrò concludere in maniera così acuta come ha fatto ieri Mauro Palma e però mi piace condividere con voi il fatto che la prova che segue immediatamente l'intervento immediatamente precedente
Della circolarità della circolarità di questo rapporto che c'è tra soggetti che studiano i soggetti che non sono oggetti del loro studio né oggetti del loro trattamento de della loro pressione formativa ed educativa
Ma sono interlocutori la il il nucleo dell'esperienza della didattica in carcere
Quello che ci consegna una serie di figure Primo prendo da Mauro Palma una notazione matematica lo studente detenuto
Lo studente detenuto non è una
Legato da un trattino è legato da una linea di frazione
è una situazione con cui dobbiamo avere a che fare perché io non posso rapportarmi al mio studente se non in relazione a come vivono tutti gli altri detenuti studente fratto detenuto
Io non voglio essere il portatore del verbo accademico in un luogo dove gli altri detenuti quelli che io non vedo e non vedrò mai
Vivono in condizioni che io posso non sapere ma qualcuno può sapere essere inaccettabili
Lo studente che incontro io deve la sua qualificazione dal rapporto che si stabilisce con tutti gli altri che fanno parte dell'immenso iceberg perché non incontreremo mai qualcuno oggi incontra prescelta qualcuno non cinquanta perché non sa qualcuno perché non vuole chi non vuole ha fatto una scelta rimarrà in quella condizione chi vorrebbe sceglie c'è non lo può questo diventa l'obiettivo della nostra presenza
Il tempo e l'uso che ne facciamo ce lo dice una pubblicità che poi vende orologi in realtà in carcere il tempo e la dimensione fondamentale
Abbiamo visto quanto è facile intervenire quanto è impossibile intervenire nelle formulazioni del tempo il tempo in carcere qualitativamente diverso perché quantitativamente su oggetto sottratto alla disponibilità individuale
è diverso perché la mezz'ora che strappò in carcere se devo strapparla all'ora d'aria costa infinitamente di più rispetto alla mezz'ora di studio a cui posso de che posso dedicare strappandola al gioco al divertimento alla chiacchiera la socialità
Abbiamo imparato che ci sono delle parole che potremo continuare ad usare ma con maggior sospetto e quindi con maggiore consapevolezza comprensione fondamentale
Io sono abbastanza convinto che l'obiettivo dell'università sia quello di trasferire a formare però a o salvo anche abbastanza vecchio da aver maturato delle fortissime resistenze
E penso che la resistenza sia fondata sulla mia esperienza io ho cominciato l'università quando non mi si proponeva un mestiere
Ma quando mi si è offerta la possibilità di pensarli diverso da come c'era entrato l'università questo deve fare Lora ve fate fuori con i suoi studenti e lo deve fare i dentro con gli studenti detenuti che hanno bisogno del nostro supporto
Non solo per il correggersi ma per immaginarsi diversamente da come la vita le scelte degli altri le ragioni del fato il destino ha fatto sì che il loro dovessero essere noi abbiamo bisogno del loro recupero perché la nostra umanità dipende dall'orrore cultura integrale dell'umanità lire umanità della pena lo diceva stamattina Palazzo
è un contributo fondamentale che c'è che forse ci manca e ci mancherà e dovremo fare in modo per non perderlo
Nelle attività che con che continueranno di questo coordinamento che ormai è un dato di fatto questo è il terzo incontro nazionale che facciamo c'è una una enorme consonanza divisioni c'è una capa abbiamo capito che possiamo imparare gli uni dagli altri
Non ci sono modelli trascinanti
Io lo dico prendendovi anche la responsabilità di un atto di orgoglio vengo da una realtà dove si è creata una congiuntura particolare particolarmente felice
Abbiamo avuto il piacere di avere il provveditore Fullone che sostituisce l'altro provveditore perché abbiamo lavorato bene che la subito nel Cantone e abbiamo tutti capito che la presenza alla stabilità delle istituzioni diventa il terreno senza il quale non si può procedere e quando le istituzioni sono prendono la carne l'intelligenza di persone che hanno voglia di cimentarsi e non semplicemente di amministrare lo status quo allora si creano queste congiunture credo di poter ringraziare a nome dei colleghi del Polo toscano in modo particolare i la collega pazienza che subentrerà ad Antonio Bellini e la collega Benucci gli uni stragi ma Andrea pontini e Antonio Bellini siamo stati per tanto tempo i tre piccoli moschettieri o i tre Qui Quo Qua del Polo so stiamo
Vorrei che si condividesse ufficialmente quella che ci siamo dati questa mattina
Un impegno altro che a procedere nella costituzione formale di questo soggetto la Crui non è avvenuta il ministero non è venuto ma noi ci siamo e la nostra esistenza non dipende dalla loro presenza
Dovranno tener conto del fatto che esistiamo chiederemo formalmente alla Crui di essere accolti come delegati dei rettori che compongono
Quella quel quell'ente quell'entità e in virtù di quanto ci ha detto a fare rilievi sappiamo di non di poter di non potevo rischiare un no da parte del dell'altro ministero coinvolto che al ministero della giustizia
In questo io credo di poter interpretare il pensiero di molti anche se non ho concordato con nessuno
Salutando Antonio Vallini che in virtù del suo trasferimento a Pisa lascia il ruolo di delegato dell'Università di Firenze credo che il la nostra esperienza collettiva non possa prescindere dalla sua esperienza della sua competenza dal fatto che ha sommato
Il controllo delle pratiche individuali e burocratiche all'esperienza della partecipazione agli stati generali e quindi spero che il le prossime iniziative i prossimi incontri possano continuare ad avvalersi di Antonio Vandini anche se non sarà più formalmente il delegato di nessun rettore ma rappresenta e porta con sé quanto di più positivo e di più costruttivo abbiamo potuto maturare qui in questa terra di Toscana dalla quale orgogliosi campale li stima lo sapevate diciamo così
Vediamo il saluto alla prossima occasione
Tra le cose concrete che ci portiamo a casa
C'è la proposta della Crui cioè l'idea di procedere di procedere nello stabilire delle linee guida e Sassari
Ci ha fatto capire che possiamo lavorare evitando il dispendio io non debbo scrive le scriverò le mie ma adatterò le vostre e quindi aspettate riceve le chieda dopodiché le nostre circoleranno perché servono a tutti gli altri
C'è anche uno studente che aspetta che gli si dia uno studente barra detenuto che aspetta che gli si restituisca al computer su cui si sta si sta preparando un po'renziani
A chiunque arrivi sul tavolo questa richiesta sappia che la risposta positiva soprattutto il nostro supporto grazie