"C'è un oggi per la cooperazione allo sviluppo italiana"

E avevamo
Poi parliamo Pietro
Fa alcune formale da noi costruiamo una presidenza di questo nostro incontro che ogni lavoro
Rimangono difficilissimo
Se non altro questo commesso
Fatta dal sottoscritto non si sente
Abbiamo
Allora allora
Allora allora
Info la presidenza connesse attraverso ventoso piglio
Della Cipriani
USA
Primo
Dare la parola
La sua Simone
Perché abbiamo sottoposto
Un po'fuori ma
Ma posto
Al comma abbandonato
Una sera riscontro no
Cittadini Roma immigrati
Ed è gestito da associazione non lo so
Rochemolles attenzione di da parte dell'amministrazione comunale spettacolo
Bello
Potrebbe essere luogo d'incontro
Non solo tra cittadini dei origini diverse
Ma anche per attività culturali del tempo libero
In poche parole un posto di vita e non ti abbandono come oggi appare e quindi io darei anche per
Per l'ospitalità sì a Perrotta che gestisce insieme ad altri questo lungo o questa parte questo luogo per
Un saluto l'introduzione
Grazie iniziare
La
La
Così come da
La aperta portando avanti reale
Una barca vertebre dopo guardate parlate da posso vedere lungo quindi l'organismo magari atto
Sono durante la la
Da
Fare nuovo foto
Valutazioni comunale no giudice leggo tipico speculativo Carlo che oggi occupa tutta una serie di gruppi
Presenza quotidiana
Che a
Fare iniziative anche che invece continua ma deboli difficile questo pensare di fare parlando carichi di così come l'attenzione Cecchi Gori obbedisco
No
Guarda verso questo posto che gentile pubblico da del Governo comunità grazie presenta contrasti e poi l'iniziativa le
Volevo
Fare frequente questo nuovo questi momenti e qui bisogna investire quanto loro stessi dicono
No no no scusa se performances attenzione del conto continua noi continuiamo quindi che la nostra funzione battaglia della sotto il palco proposto attacco costumi oggetti su questa
Quanto stiamo tramite la per la cultura nuove Mario del Duemila la legge domanda niente ispaniche leggi a un certo oggetto devi farlo consumo vediamo allora h senza perché incarico il Festival Biblico nella dinamica
La la solidarietà dovevano fare diventare possibilità tutte queste esperienze che sono sparsi attorno e parliamo chiede spazi nuovo e servizi che congerie complicato però corsi perché ci sono le risorse sia di o comunque sia che si possono
Per portare avanti questo progetto
Ce ne sono in giro ce ne stanno tanti altri a se l'immagine occupato insieme alle altre associazioni
Effettivamente inizia il dello stesso umano per o
Non solo Coppa contribuire alla popolazione consensi noi possiamo creare un cerchio alcolismo davanti alla ad accettare forse l'Ulivo cerca di una piazza Duomo preparato dal cinquanta
Grazie il proprio
Il Francavilla di nuovo grazie
Fa ringraziamo Perrotta il fatto di aver scelto questo luogo è anche un impegno per l'Arca se per l'Arci in generale di continuare ad avere attenzione per posti come questi io do la parola a Rino Serri per la sua introduzione
Creazione sarà
Si sente niente ma si sente niente e direzionale sì
Dipende da quale direzione a sì ma anche così io parlo già a voce alta sentite così
No ho l'impressione che sarebbe meglio fare come ha fatto
Va beh io intendo prima di tutto scusarmi con
Gli amici compagni signori invitati perché questa introduzione
Molto breve
Parte necessariamente da una dall'esigenza di motivare senza
Orpelli retorici ma forse anche senza una sufficiente riflessione sul Bilancio di questi anni
E sulla situazione attuale della cooperazione di motivare la mia impossibilità di continuare ad assolvere alle funzioni di presidente
Molti di voi sanno che il mio impegno in un partito per di più di recentissima costituzione già antica
Diventato un posto osmotico
E questo non perché il match ci sia qualche vizio
Una visione che relega l'impegno politico civile ideale soltanto nei partiti
Non è questa la mia visione
Ma soprattutto per il precipitare della crisi del Paese su ogni piano
La quale economico a quello sociale a quello morale a quello politico
C'è chi pensa e sono tanti e hanno anche tanto potere
C'è chi pensa che si affronta la crisi e se ne esce
Se si cancella o si riduce la complessità
Se si taglia drasticamente la funzione dei partiti
Come punto di forza della democrazia politica e sociale
Io penso il contrario
Penso che le classi subalterne i ceti deboli della società
Le nuove emarginazioni
Quelle che non hanno il potere del danaro dell'informazione o della cultura
Hanno commesso con la forza
Quella della loro associazione e della loro organizzazione
Sia nella società civile
Sia nella vita politica
Questa è la sola arma Gea
E oggi quella che è sotto attacco
E l'organizzazione politica
L'altra
L'organizzazione dalla società civile
Qualche volta e blandita
Vezzeggiata
Qualche volta persino usata e forse anche nella società civile
C'è chi ritiene illusoriamente secondo me
Che la riduzione
Dello spazio di una democrazia politica di massa consenta più spazio alla società civile
Io credo il contrario
Credo cioè che una società civile organizzata
Può contare avere peso
Solo in una democrazia politica di massa
E quindi laddove una democrazia politica abbia questi caratteri
Il pluralismo
La presenza di minoranze antagoniste non solo di alternanze di governo
Io penso con un qualche con una qualche preoccupazione
A quelle società dove questa carenza del pluralismo e dell'antagonismo ideale
Civile politico
Crea società molto stanchi
Molto stanche e che non evitano
Pensate a quell'inglese
Nella crisi economica né quella sociale né quella morale nella degradazione
Nelle nella più grave dell'emarginazione
E per questa ragione che il mio impegno oggi
Materialmente è diventato incompatibile
Con le mie funzioni di presidente non quindi per carriere Huppert concezione limitata della politica del resto io rimasto nel sistemarci volutamente dopo la mia presidenza dell'Arci
Perché credo alla molteplicità dell'impegno civile politico e morale
E penso in particolare credo al valore dell'associazionismo
Oggi non è conciliabile ma solo materialmente non idealmente e politicamente almeno per questa fase e almeno a quel livello di responsabilità e cioè di presidente
Ascolterete durante il congresso altri vecchi e nuovi soci amici dirigenti della se dell'Arci
Che di proporranno una riflessione un'analisi più approfondita meditata trovata anche nei documenti
E anche proposte più elaborate per il nostro lavoro futuro
Io mi dimetterò qui quindi a qualche considerazione se mi consentite con la maggiore libertà di quello che si sente oggi un tantino di minore responsabilità assoluta anti
Credo che non si può non partire
Dalla presa d'atto di una grave crisi della cooperazione allo sviluppo nel nostro Paese
Ma io dico subito che io vedo questa crisi
Della cooperazione allo sviluppo in tutti i Paesi industrializzati
Più o meno poi a caratteri diversi
Ma la tendenza e questa
La condizione del terzo mondo come è noto a tutti
è largamente peggiorata sempre in termini relativi qualche volta persino in termini assoluti
E queste la verifica inoppugnabile di una crisi
Della cooperazione allo sviluppo prodotta
Dai paesi ad alto sviluppo industriale
Io credo che al fondo
Questa convinzione è maturata nel tempo
Ed è maturata se volete non solo
Sulla base
Della cultura lontana da cui io provengo ma anche di culture più recenti
Che si sono prodotte nella società moderna
Io credo
Che bisogno ormai partire da una consapevolezza
C'è forse è facile da dire molto difficile da assumere
La corsa il problema mi sembra questo
Non si può cooperare Allo sviluppo
Dei Paesi poveri diciamo così
Senza cambiare contemporaneamente il modello di sviluppo dei Paesi ricchi
Queste due cose
Questi due Toni del problema
Ho trovato un mutamento comune
Insieme naturalmente in diverse situazioni oppure l'uno non può rappresentare il punto di sviluppo a favore dell'altro
Se non si cambia il modello di sviluppo dei Paesi più industrializzati non ci sarà secondo me efficacia della cooperazione verso il Terzo Mondo
A me pare che oggi questo sta diventando di una drammatica evidenza
La crisi economica che investe quasi tutti i Paesi ad alto sviluppo industriale e
Sesta se la si vorrà superare rilanciando
Il vecchio modello di sviluppo e cioè quello che è fondato per dirla con un economista
Che ha scritto di recente sulla produzione di merci per produrre altre merci
Se l'obiettivo la via d'uscita da questa crisi sarà in in queste individuata questo comporta una serie di conseguenze che sono già visibili
La prima è un muso enorme di risorse che vengono concentrate nei Paesi ad alto sviluppo sul rilancio dello stesso modello
Perché è evidente che per uscire da questa crisi con lo stesso meccanismo concorrono enormi risorse
I tagli alla cooperazione nascono da qui non da una qualche cattiva volontà di questo o di quel governo nascono da un dato di fondo
Ed è una tendenza anche questo non solo italiani
Ma abbastanza generale seppure con vitelli diverso
La seconda conseguenza
E quella di avviare una politica nei paesi ad alto sviluppo di difesa del privilegio chiamiamolo così
O di una condizione di uno status sociale
E di una difesa sottolinea
Metto le virgolette sul sulla parola difesa persino del territorio
Io vedo con grande preoccupazione qualche volta con angoscia
Il fatto che le politiche in molti paesi europei si vanno via via allineando su una concezione di chiusura delle frontiere verso l'immigrazione
Ritenendo che il problema più che risolverlo va allontanato va tenuto lontano
Un classico concetto di autodifesa
Da questa impostazione conseguono inevitabilmente
Nuove e forti tensioni tra il nord e il sud del mondo
E conseguono persino guerre
Io non so dire
Se
Sia l'avvio
Di una nuova fase deluso dalla guerra
Ma vedo che le venti di questo genere ci sono si vedono e si scarica o si accetta che la contraddizione
Che a livello mondiale esploda nei Paesi del Terzo Mondo
Con tensioni violenze presenze militari
E via di questo passo
La consapevolezza di tutto ciò
è largamente oscurata nei Paesi più sviluppati
Ed è oscurata perché una larghissima parte dei cittadini sono coinvolti in questo concetto di difesa del proprio status
Della propria condizione del proprio territorio
E badate che è coinvolto dalla borgata
Che affronta la questione dei Rom dei Rom o dei transessuali fino ai razzisti che ce l'hanno cui turbati con
Gli altri e lo stesso processo di una una difesa del proprio status della propria condizione
E del proprio territorio
E di qui nasce appunto il razzismo movimenti di massa di egoismo sociale di particolarismo locale vasti orientamenti di destra fino a movimenti di destra estrema
Che non esitano a riprendere in segni e simboli
I tipo nazista antiebraico
Eccetera eccetera
Esistono qua e là dei segni di reazione
A questa tendenza che
Credo largamente prevalente ancora esistono segni di reazione
è significativo al di là adesso di un giudizio politico specifico
è significativo che negli Stati Uniti d'America
Sembra essersi sembra essere un po'alla fine
Un una lunga stagione quella che si è chiamata reaganiana
E nell'azione nei programmi di Clinton
Si intravedono una serie di elementi
Che almeno dimostrano che su quella strada è difficile continuare ci sono anche movimenti
Culturali politici popolari
Movimenti antirazzisti che a volte hanno grosso peso
Nell'Europa occidentale ad esempio in Germania anche in Italia
Tuttavia siamo ancora in sé
Siamo ancora i segni
La difficoltà che questi movimenti queste reazioni alla spinta prevalente riescano di incidere
Politicamente
A uscire da un solidarismo troppo neutro a volte
Essenzialmente il motivo quindi anche occasionale sollecitato più dall'evento che non da una consapevolezza lungamente maturata
La questione della cooperazione io la colloco dentro
A questo brevissimo accenno
E quindi
Io giungo alla conclusione
Che la svolta nella cooperazione
Deve essere fondamentalmente una svolta politica
Non una svolta morale
Otto attinica
Voglio essere ancora più esplicito fino a qualche dal
Ha qualche cenno provocatorio
Non dubito che gli elementi di corruzione che si sono rivelati nel sistema politico italiano abbiano qualche incidenza l'abbiano avuta anche nel settore della cooperazione
Ma non credo che questo sia il problema della cooperazione
E che cioè il problema dalla cooperazione italiana sia quello di risanare la dalle ruberie
Cosa che evidentemente va fatto
Non credo ancora meno credo
Ad una tendenza largamente diffusa
Soprattutto in certi ambienti
Se diciamo se guardiamo alla stampa
Che molto spesso
Negli ultimi tempi ha assunto
Come dire un atteggiamento e un livello di
Di approfondimento di conoscenza di indagine
Effettiva sullo notizia molto superficiale
E quindi affatto larga agitazione sulla cooperazione come sede delle ruberie
Su questo ho già risposto non è la mia convinzione
Ma c'è un altro settori di opinione pubblica e anche di addetti ai lavori
Per esempio nel mondo politico
Nel Parlamento
I quali
Pensano che la difficoltà della cooperazione debba essere addebitata molto agli errori di carattere tecnico che si sono fatti i progetti non sono ben fatti non si è fatto questo programma quest'altro
Eccetera
Credo che questo abbia qualcosa a che fare con una tendenza che vedo adesso ad una certa declassificazione
Dell'unità tecnica centrale al rallentamento forte che hanno avuto la creazione dell'unità tecniche locali eccetera eccetera
Anche qui probabilmente ci sono limiti difetti eccetera ma non vedo qui la questione fondamentale della cooperazione
Io credo profondamente nella politica di cooperazione allo sviluppo
Cioè non credo affatto alla tesi che pure si sta manifestando badate
Che la cooperazione allo sviluppo è ormai un ferro vecchio va chiusa e bisogna affidare tutto alle politiche commerciali e di relazioni industriali economiche dei paesi del Nord con i paesi del Sud
Non credo a questa questa è l'estrema forzatura della concezione mercanti vista dice
Secondo la quale il mercato qua delle virtù taumaturgiche per cui da solo risolverebbe i problemi dei Paesi del Terzo mondo abbiamo visto che mamma laddove questa concezione si è affermata non sia dato sviluppo
Credo quindi alla politica di cooperazione
Profondamente
E qui se volete con la libertà di perché ho richiamato per cui qualcuno mi scusi della drastica
Io credo alla politica di cooperazione essenzialmente fondata con una brutta parola sul dono
E non sui crediti di aiuto
Ma sul gossip
Ed essenzialmente fondata su un soggetto
Il volontariato i volontari
è il volontariato secondo me che deve diventare il soggetto centrale per la cooperazione
Anche nei confronti delle stesse imprese
è il volontariato che deve sapere usare anche l'impresa
Anche la tecnica anche la managerialità
Ma occorre un soggetto
E il soggetto deve essere secondo me il volontariato
Il volontariato intesi in senso molto ampio
Non solo le ONG di oggi ma un volontariato fondato parte costruisce la collaborazione di comunità di associazioni popolari
I tecnici di specialisti dei vari Paesi che collaborano tra di loro nord e sud
Io credo che solo così c'è una coerenza con il ragionamento che ho fatto all'inizio
Secondo il quale se non cambiano tutti e due i modelli non si dà cooperazione allora l'unica maniera
Di avviare in concreto questo mutamento è quello di un'interazione tra le popolazioni del nord e del sud il modo i modi in cui si esprimono si organizzano si associano queste popolazioni
E allora diventerà un fatto reale l'esigenza di modificare modelli di sviluppo comportamenti di vita scelte economiche anche nel nostro
Solo così del resto cresce quell'altra questione su cui tutti quanti siamo d'accordo
Lo scriviamo in tutti i documenti ma lo scrive il Governo il ministero le ONG le impresa di tutti
Il fatto cioè che bisogna costruire l'autosilo può indurre l'auto sviluppo nel Sud
Del mondo ma come lo indurci se non attraverso una mobilitazione diretto di popolazioni associazioni eccetera che costruiscono il sistema su cui si dà poi l'auto sviluppo
Su questa via
Io vedo
Il soggetto volontariato in questo senso
ONG associazioni comunità Enti locali e via via
Lo vedo come un movimento ampio organizzato concreto con i Comuni le Regioni le organizzazioni sindaco operazione
Associazioni anche di impegni imprenditoriali
Ma con al centro il soggetto volontariato
Anche con le organizzazioni sindacali
Purché facciano essenzialmente formazione sindacale
Non le vedo altro sindacati dovrebbero avere un un ruolo un po'più definito
Meno scontato il generale nel rapporto con la cooperazione
In sostanza vedo le ogni Gino o questo volontariato che descrivono non è che esista già tutto
E e qui vengo alla seconda
Mi avvio a concludere la seconda provocazione
Vedo che questo volontariato gestire i progetti
Sia quelli piccoli sia quelli grandi
Escludo escludiamo pure i grandissimi
Le strade centrali
C'è l'accordo ma questo sappiamo che non è il fondamento di una cooperazione allo sviluppo
Qui si tratta di un rapporto tra stati
Tra governo
Escludiamo pure questo
Ma allora io non vedo più
Grande differenza tra il piccolo Progetto il medio Progetto il Grande Progetto
Se io parto dall'assunto di un nuovo soggetto che deve diventare centrale nella cooperazione dopo la crisi
E vedo il volontariato allora questo deve sapersi fare carico di tutta
La la la gamma dell'intervento della cooperazione
Vedo una priorità nella funzione di questo tipo di volontariato nella mobilitazione
Dei tecnici dei degli specialisti ed alla loro organizzazione
è un salto da fare non c'è dubbio
Ed è un salto che io credo
Vada incontro
In una dialettica certe può comportare anche uno sconto non necessariamente non per principio sia nel rapporto con il ministero sia nel rapporto con il Parlamento
Che comporta evidentemente delle modifiche alla legge quarantanove
è un tipo di impostazione che deve vedere in tutto l'apparato dei tecnici degli specialisti del ministero il partner che abbia funzioni di garanzia e di controllo
Effettivo
Sul sul lavoro sulla qualità e sul prodotto di questo tipo di cooperazione
Come arse
Noi ci siamo avviati su questa linea
Seppure come dire solo per accenni
Abbiamo avuto una fase di ricostruzione di rilancio
E poi abbiamo cercato questo si rintraccia bene nell'azione per gli immigrati poi troppo presto cessata
In quella campagna che è diventato un fatto poi che ha travalicato i confini ormai si gestisce autonomamente
La campagna sana ma ragazzi dell'Ulivo
Oppure sul fatto che noi abbiamo avviato la costruzione delle Arx regionali
La con la paghiamo avviato se volete qualche volta per necessità
Ma in fondo con un concetto una collaborazione organica con altre ONG
Perché nel in questa visione del volontariato come soggetto forte dominante della cooperazione le ONG così come sono probabilmente non bastano
è uno degli elementi è
Persino parlo diffusione
Ma certamente la il il carattere consortile lo sforzo congiunto di più MG che quindi si pongono in grado di diventare soggetto di questo genere
Abbiamo promosso
Progetti
Abbiamo concorso all'affidamento di progetti da parte del governo nessuno purtroppo ancora in funzione
In sostanza abbiamo avviato
Un esperimento per
Consorzio per l'emergenza cose ancora agli inizi
In sostanza noi abbiamo atteso a potenziare insieme
Un carattere diffusivo dell'Arx
Attraverso soprattutto i canali dell'Arci e dentro e con l'Arci
E nello stesso tempo a potenziare le capacità operative
Sapendo ci misurare
A tutti i livelli naturalmente in una fase del tutto iniziale
Io francamente trovo marginalizzate
Sbagliata insuperata
Un appunto una tesi che sento parecchio diffusa
Un pochino anche nel documento recente che ho visto
Della commissione speciale del ministero
Una tesi che rally dalla ONG alla gestione dei piccolissimi Progetti disseminati con una certa casualità oppure solo all'emergenza
E come che come capite la mia visione esattamente rovesciata cioè vedo lo le ONG di volontariato così come rapidamente ho detto come soggetto centrale invece della cooperazione tutta
Anche dei progetti a medio vivendo
Quindi vedo la ONG e il volontariato come soggetto ad una nuova cooperazione complessiva a me pare che la vera battaglia politica è questa oggi
E questa con il Governo con il ministero e con il Parlamento
Tutti sanno che oggi Clarks e una di queste
Le ONG sono state praticamente bloccate da una crisi in atto
Sia della cooperazione in generale come ho detto sia dei fattori particolari che hanno caratterizzato e investito la cooperazione italiana
Mettendo persino elementi di difficoltà o di paralisi nel funzionamento spesso degli uffici
Ecco a me pare che di fronte a questa situazione
Per le ONG non si tratta di resistere
Di attraversare la tempesta di sopportare questa fase della crisi per poi ricominciare
A me pare che si tratta proprio di contrattaccare
E cioè rispondere a questa crisi dicendo
Che le ONG volontariato devono diventare il soggetto essenziale e centrale della cooperazione
Questo comporta un mutamento non c'è dubbio profondo davanti delle ONG qualche cosa ho già detto
Il loro apporto comunque
Il complesso della ditta organi della vita civile organizzata di questo Paese
La loro qualità capacità di produrre qualità la capacità di sollecitare organizzare forme diverse di finanziamento
E di autofinanziamento della cooperazione che concorra non per sgravare
L'intervento dello Stato
Ma per arricchirlo
Comporta tutto questo e su questo bisogna ragionare comporta secondo me lo sviluppo di una linea che si oppone o persino usato la parola fusioni ma sicuramente la Paz la parola consorzi
Tra diverse ONG o tra ormeggi o per settori mercanti di attività
Se per un verso comporta questo per l'altro verso comporta un organico collegamento con l'associazionismo di massa gli enti locali le autonomie locali
E in questo noi brillare se possiamo essere per ragioni obiettive non per nostri meriti un punto avanzato
Nel senso che noi magari anche senza saperlo senza avere piena consapevolezza
Dentro ad un sistema come quello dell'Arci godiamo già di una serie di strumenti di canali di elaborazioni di collegamenti che possono delineare un primo livello perlomeno di questo carattere più ampio del volontariato come fatto di massa
Questo senza limitare l'autonomia di elaborazione di Scelta di gestione
Dell'Arx che deve essere
Ovviamente garantita perché è un elemento essenziale della propria funzionalità
Su questa linea che qualcuno certamente può considerare un po'radicale
Ma teniamola almeno come Indirizzo
Su questa linea io credo che si possa riaprire con forza una vertenza con il governo con il Parlamento una vertenza sto parlando in termini anche di questo termine che non sia quella soltanto
Per dirla brutalmente pagati vertici
Al governo al ministero dateci i soldi che ci avete promesso le file convenzioni che avete firmato eccetera eccetera che cosa che tutti conosciamo l'Arts ne ha un bel pacchetto anche lei gli impegni di convenzioni eccetera eccetera
Bisogna dargli un'altra dimensione a questa a questa dialettica questo colloquio a questo scontro si è scontrata S ripeto con il Governo e con il Parlamento
Io credo quindi ad una modifica
Credo che dalla dalla crisi la cooperazione vedo uscire modificata radicalmente e profondamente
Non credo
C'è bisogno che lo dica
Non credo all'ipotesi agenzie
Non ci credo
Non ci credo perché va nella direzione opposta rispetto a quella che io mi sono permesso di indicare come quella che a me pare lo sbocco possibile della crisi della cooperazione devo anche dire che naturalmente con una come dire diverso a complessità
Io
Vado a a darci anche
Ad accogliere un'altra risposta che seppur
Molto diffusa
è quella che dice
Che ormai la cooperazione per essere efficace può essere solo a livello europeo
Io ci vado molto piano perché anzi riconosco sia ben chiaro questa nuova dimensione internazionale e sovranazionale salvo discutere coi il concreto di come si manifesta nei vari trattati
Riconosco questo livello ma al momento attuale costato due cose
Che sono decisive
La prima è che se la coppia l'uscita dalla crisi della cooperazione deve avvenire
Allargando la partecipazione popolare
Con il volontariato come soggetto fondamentale allora bisogna andare più verso il basso non verso l'alto
La seconda e delegata strettamente connessa
La seconda il fatto che attualmente questa entità sovranazionale l'Europa a cominciare dal suo parlamento che come tutti sapete non ha alcun potere
Vuol dire che tutta la cooperazione sarebbe gestita dalla commissione
E non vedo quale sia la ragione per cui questa Commissione dovrebbe avere come dire una capacità particolare di interpretare quel ragionamento complesso difficile che la cooperazione
Su questo bisognerà lavorare riflettere io credo che vada di pari passo lo sviluppo di una democratizzazione
Delle istanze delle strutture sovranazionali con la possibilità che questo diventi anche un soggetto effettivo di cooperazione almeno a livello di cui
Io ho cercato adesso brevemente di parla
In sostanza e concludo
Che sentiamo poi noi in Italia particolarmente
Noi dentro la cooperazione con qualcosa di più ancora che sentiamo elementi di crisi qualche volta di sfiducia
Perché no qualche volta persino di rassegnazione o di fuga
è è un dato di fatto
Si può assumere la linea che tende a dire a difendersi a
E parlo non solo della cooperazione Adesso parlo anche il nostro paese insomma la democrazia in questo Paese oppure quello che nella crisi trovò l'occasione per guardare un po'più lontano
Ci sono dei filosofi che hanno scritto dei libri difficili
Va bene
Addirittura titolare idoli Crisis perché la parola crisi di per sé non rende
Filosofi amici niente anche nel sono anche avversaria volte ma anche gente molto stimabile per esempio questo concetto di crisi
Io lo condivido molto e cioè la crisi è un momento anche di rottura di vecchi equilibri di liberazione di nuove soggettività I Nuovi Orizzonti la crisi è anche questo
Bisogna però saperla vivere in questo modo
E cioè esserne protagonisti dentro la crisi non ritirati non nascosti non sulla difesa quindi possiamo uscirne con nuovi orizzonti con nuovi obiettivi con nuovi strumenti
L'Arx quindi questa è la mia conclusione dirette che è un po'troppo comoda nel momento in cui dico che non ne posso più fare il presidente l'Arx in questo momento dovrebbe saper rispondere alla crisi alzando il tiro
Si alzano il tiro dei propri obiettivi
Gli strumenti a livello politico nel rapporto con il Governo e con il Parlamento
Di diventare cullarci un fatto di massa molto più articolato e diffuso nel Paese
E di sviluppare l'attività insieme con altre g di tendere a diventare anche sul piano tecnico gestionale un soggetto centrale della cooperazione italo
Ringrazio serve ovviamente io do il benvenuto a quanti hanno accettato il nostro invito oggi
Sperando sapete che il Congresso dura anche domani è domani veniamo con qualche maglia in più così siamo sicuri di non ammalarci
Oggi ci sono ci saranno delle comunicazioni
Come avete visto sull'invito
Tom Benettollo Luciano Carrino Mario Gai Giangiacomo Migone è assente Gianni Sofri che per motivi
Personale non può essere qui che doveva
Intervenire sul
Non violenza fasce pacifismo e di ritorno di ingerenza tema che all'ordine del giorno
E su cui abbiamo intenzione come Arca sotto il la di che organizzare un convegno i movimenti sono attraversate da questo problema
Domani ci dovrebbero essere altra comunicazione abbiamo cercato di dare un po'dei titoli vuole abbiamo delle esigenze
Far sì che il congresso gli interni e gli esterni si pronuncino su alcune questioni su cui stiamo riflettendo quindi un congresso molto attento
Domani
Rapporti culturale su cui già è prenotata anche Stefano Cristante di Arci Nova che lavora gli scambi e i giovani
La cooperazione in ambito comunitario Luciano Vecchi cooperazione cooperazione fra comunità Antonio Venturini
Cooperazione territoriale Antonio Venturini e poi ci sarà momento dello dello statuto però ovviamente già questi interventi non significano momento impacchettato no chiunque voglia parlare
Specialmente amici di altre ONG ospite persone con cui ci incontriamo sono possono farlo ovviamente dovremo regolamento regolare i tempi affinché in un giorno tutto possa essere discusso anche perché prima di chiudere domani ci sarà
Discuteremo del nostro intervento come Archie nel suo complesso nella ex Jugoslavia
E potrete capire anche da cui dal lavoro fatto che per noi è qualcosa di molto importante e oserei dire anticipare che forse un po'anche lo stile il metodo con cui la nuova arte Sarlacc si intende
Continuare a lavorare sulla cooperazione
Poi alle diciotto ci sarà una parola rotonda di cui giace Massimo Micucci
Azzarà sottosegretaria Zara non potrà parteciparvi sarà presente il vice direttore del ministero catalano
Una scelta questa che ci soddisfa anche di attenzione da parte del ministero già da quando un sottosegretario a per ha dato il suo impegno poi il proprio molte volte no arriva il solito telegramma
Carlo Emma Bonino che ha confermato che doveva essere qui per Segretario del Partito Radicale Mario Raffaelli deputato socialista che ha svolto un ruolo importante rispetto alle questo nel Mozambico altro tema su cui noi ci auguriamo che durante domani nel dibattito emerga un'attenzione specifica particolare da parte dei presenti
Gil Dor Baraldi e Massimo Micucci
Baraldi un po'come per le ONG rappresentante delle ONG
E Giampiero era sì Melli
è il presidente dell'Arci
Presenza per nove del Max molto importante quindi ringrazio tutti quelli che hanno aderito al nostro invito e darei la parola Tom Benetollo
Un
Una comunicazione sul tema costruire la pace superare l'emergenza Tom per chi non lo conosce
E della segreteria nazionale di Arci Nova e è da tempo impegnato con i movimenti pacifisti con Tom con altre abbiamo organizzato darla for Peace a Gerusalemme due anni fa esperienza meravigliosa
La catena umana di israeliani ed ebrei inviare abiti palestinesi i pacifisti europee
Nei giorni di Natale e Tanno for Peace nella novantatré nell'ex Jugoslavia l'abbiamo portato centinaia di persone e la nostra delegazione in particolare degli faceva parte Tom
Ed io anche Giampiero abbiamo passato abbiamo festeggiato la fine dell'anno e nuove hanno insieme agli amici di Sarajevo
Prima di tutto
Considera considerazione sul titolo
è un titolo naturalmente molto complicato
è un titolo che richiede un ragionamento se ho ben capito
Sulla soggettività
Sulla soggettività perché se si deve costruire la fase si si deve superare l'emergenza ci vuole qualcuno che lo faccia allora
Io mi riconosco molto siamo in diversi passaggi che ha fatto serve per qualche
Per qualche ragione ovvia insomma in qualche modo intercettano anche
Alcuni passaggi alcuni argomenti che lui lui ha toccato
Cercando pertanto mi sarà possibile di non ripetere le cose che lui
A me sembra io parto questo punto ripartenza
Mi sembra che
Pubblico modo diciamo molto rudimentale
Dall'ottantanove in poi non abbiamo assistito e assistiamo a una cesura netta della situazione a una cesura netta di processi internazionali
E anche a un cambiamento del significato il significato di alcune parole che noi continuiamo a usare ma alle quali parole probabilmente
Rivolgiamo un significato attribuiamo un significato diverso che rispetto al passato
Questo diciamo un ente lo dico per fare qualche passaggio semantico non è questo il punto il punto mi sembra che sia diciamo
Più di tipo più di tipo politico
E allora mi interrogo innanzitutto su un fatto non tanto e non tanto qui perché forse non c'è molto bisogno di sottolineare o di ragionare su questo aspetto
Diciamo sulla caduta delle grandi ideologie
Ti alcune grandi teologi ed affermarsi di altre o di un'altra
Quanto sul fatto che abbiamo che registriamo anche una crisi molto forte
Delle utopie
Delle utopie
E delle utopie che sono legate anche a al progettualità che hanno avuto per decenni mi sembra sono considerazioni che ognuno naturalmente fa a partire dal proprio opinioni
Punto che ha progettualità che hanno ha trovato
Riscontro ed esito
In alcuni grandi documenti in alcuni grandi mi candido per il relazioni sullo stato del mondo è solo quello che che si sarebbe dovuto fare
Le quali
Sono andate a parare Vincenzo nato a finire in una solo il sostanziale fallimento a me sembra dobbiamo così veramente ragionare in termini diciamo
Molto schematici pensate
Pensate a diciamo faccio qualche esempio
Pensate al rapporto nord-sud vibrante sembrano passati secoli da quando è stato scritto
Pensate a tanti rapporti che sono stati fatti anche più recentemente da quello del mia verso il Sud
Pensate anche l'ultimo tentativo di assestamento
Dell'analisi è anche dei vinti Carnini proposte
Quel documento sulla responsabilità comune e di nuovo Branca insieme ad altri
McNamara iter altri
Hanno costruito e hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale un paio di anni fa un di più
Pensate se volete un altro ambito tutta la vicenda la perestrojka
Ora tante cose si possono dire su questo io non voglio tirarla troppo per le lunghe
Però ritengo che uno degli elementi di debolezza che hanno impedito un esito positivo
Un risultato positivo di questo tipo di documento di questo tipo di elaborazione
Sia stato una lontananza da processi reali da soggetti reali in grado di portare avanti questo questo tipo di progettualità di vertenza di lotte quanto era quanto vi era dentro
Io penso che questa sia una questione molto seria
Che chiama in causa il problema di soggettività davvero e di costruzione di questa soggettività
Allora
Se in sostanza insomma schematicamente una cosa di questo genere può avere un fondamento
Io penso che in questi anni dobbiamo pensare cercare insomma
Andare in una direzione di una ricerca di una sorta di mito
Nuovi modelli di nuovo modo di pensare
E anche nuovo modo di essere soggetta all'interno di queste dinamiche cioè come vivere nelle dinamiche dell'interdipendenza
Se abbiamo tutti assunto
Come batterci
Come aprire delle vertenze Rita politiche come costruire delle nuove alleanze
Come costruire delle nuove alleanze
Io vedo qui siamo un tornante estremamente
Difficile molto aspro
Riguardante la vicenda la cooperazione cito un tema
Si sta andando verso una avvitamento nell'Europa occidentale nel nord del mondo io penso
Tra crisi dello stato sociale vuol far State o qualsiasi altra versione di questa rocca e questa roba abbiamo il concetto una bisogna saper ritualmente illustrato
E
E spinta o comunque torsione verso l'abolizione dalla parola cooperazione in quanto strumento politico ed economico io temo che si vada in questa direzione
Come se ci fosse un collegamento meccanico otto Matic una curare
Tra vecchiezza del Welfare State una cosa di questo genere
Obsolescenza allora Faster il e obsolescenza della della cooperazione in quanto concetto pratica
Modo di lavorare o di pensare la reazione alle relazioni internazionali economiche e via discorrendo
Come appartenenti alla medesima categoria
Ora questo può darsi che sia vero in un senso e credo che
Diciamo
Forse e Trend conservatrici abbiamo interessi a spingere in questa direzione non per fare particolari biologiche ma penso che sia una cosa non difficilmente dimostrabile
Ma penso anche che per quelli che si impegna non su un terreno progressista
L'impegno per la riforma dello Stato sociale sotto le varie denominazioni e forme abbia ugualmente un tipo di correlazione
Con la necessità di una riforma di una riforma o di un cambiamento o di un radicale cambiamento dell'idea e della pratica della cooperazione
E quindi insomma
Penso che questa correlazione ci sia
E penso dunque che un certo tipo di battaglia che nell'Occidente si fa per la riforma e il superamento in avanti e via discorrendo
Della dello stato sociale parte abbia una proiezione internazionale
Molto forte sul terreno della cooperazione
Guardate
Pensate a uno dei temi
Che riguarda la vicenda migrazioni che riguarda la vicenda convivenza e questo grande tema dell'esclusione
Se ragioniamo sul sulla base di questo paradigma
Noi possiamo pensare a intere zone del mondo che possono essere escluse
In cui in cui estorsore a assumendo il fatto che le zone che sono escluse possono essere più facilmente
Più facilmente chiamiamole pure più facilmente sfruttato chiamiamolo così rifacimenti utilizza
Il
Cerco di farmi sentire ma evidentemente faccio il mio meglio si sente meglio così
Fosse
I dubbi forse anche
Ecco
Si stima
Giancarlo
Otto
Cosa
Altro aspetto
Riguarda sembra rispetto a questo diciamo momento del tornante che noi abbiamo sentito adesso chiamo così
Il fatto che il punto in cui siamo arrivati
In questi principio degli anni novanta
Ci interroga anche da un altro punto di vista cioè quanto si è affermato negli anni ottanta in termini di deregulation darwinismo sociale darwinismo internazionale
Ci porta oggi credo ad indicare una specie di
Categoria delle responsabilità
E io non ritengo che sia una cosa da poco in questa in questo ambito il fatto che ci sia stato nel nel Paese che ha guidato insomma il modello internazionale nel corso degli anni Ottanta il satellite America ci sia stato un rigetto
Sì sì è stato un rigetto verso il re granivora sui bus cinismo
Quindi da questo l'aggiornamento scusate per quanto sia porno possa essere schematico tra ad una conclusione molto semplice ovviamente
Visione Billo stare a lungo io non lo farò voglio essere breve
Trago questa conclusione cioè il fatto che si apre un nuovo spazio politico
Il fatto che si può aprire una nuova fase
Il fatto che alcuni trend che sembravano essere in qualche modo automatici forti uni unidirezionali
Lo sono molto meno di quanto possa apparire
Quindi molto dipende da questa soggettività
Allora la costruzione della della pace la super il superamento dell'emergenza probabilmente richiede anche una fase di sperimentazione nuove
Io so che c'è diciamo tra loro indici
Un mondo che non conosco appieno come molti di voi come quasi tutti voi credo insomma
C'è una discussione che riguarda anche gli aspetti diciamo di autocritica della no della della vita dei rapporti che ci sono stati tra o indici
Istituzioni
Travo in si e opinione pubblica
Penso mi par di capire che si Teofilo quando una discussione nella direzione se queste io condivido molto
Per quello che può contenere
E cioè di di di o incinte non possono fare a meno di fu grandi basi o di radicate basi varie forme nel nella società civile
Fra i cittadini
Tra i cittadini
E questo penso che sia anche da porre in relazione a una capacità diceva anche prima serve che ritengo molto importante questo aspetto di Inc
La locuzione di vertenze alita
Di soggettività e Possa
Costruire delle campagne che io ritengo debbano essere le campagne di massa nell'opinione pubblica le campagne di massa l'opinione pubblica
Perché il la tendenza una restrizione
La tendenza una restrizione dell'idea stessa di cooperazione
La tendenza diciamo a spingere settori portanti doppione pubblica verso delle idee nessun senso comune di che mi hanno quindi di tipo egoistico chiamiamolo così alla buona
Mi sembra che richieda una battaglia molto forte
Molto forte
Allora diciamo per stringere un po'su alcune considerazioni finale
Credo che questa e questa sperimentazione
Allora mi alzo fosse inserita meglio
Questa sperimentazione abbia già trovato delle dei primi punti
Di verifica in alcune esperienze che abbiamo fatto in questi ultimi ora questo
Sì sembrano si sente meglio
Credo che abbiamo trovato vedi sperimentazione alcune esperienze che abbiamo fatto negli ultimi anni e specialmente io credo che sia vero banco di prova quello che negli ultimi due anni molti di noi hanno fatto sulla vicino alla Jugoslavia
è importante infatti migliaia e migliaia di cittadini
Abbiamo fatto in modo magari spontanea modo ma incerto e non parlo soltanto di buona volontà ma vado dietro in serie concreti che sono avvenuti in diverse realtà dalla ex Jugoslavia
Abbiamo svolto
In modo induttivo se volete ma con con un grande slancio una forma se volete anche empirica se volete anche del tutto sperimentale poco professionale per tanti aspetti ma di vera e propria nuova chiamiamola così insomma
Operazione
Il punto è che senza mi sembra che senza che senza un pensiero senza un indirizzo che senza una combinazione tra specialissimi
Nuova spontaneità
Se non avviene questo se non si mette in moto questo nesso ben difficilmente ben difficilmente questa esperienza spiega Malagoli sperimentale può
Superare le colonne d'Ercole che non sono poi molto lontani rispetto a quello che è stato fatto fino fino adesso
Chiudo dicendo soltanto un paio di cose una una riguarda il fatto che in questi anni si è sviluppato anche molto di più a me sembra
Audizione una specie di network
Una specie di capacità di sentirsi e di cooperare di collaborare tra diversissime realtà
Io ritengo che questo sia molto importante
E ritengo che ma sono mature le condizioni perché tra l'insieme del mondo oggi
E
Grandi associazioni movimenti che hanno segnato gli anni ottanta se volete in contrapposizione comunque il trenta che ha visto come che ha visto l'egemonia negli anni ottanta o quell'insieme di Trento di idee di riscuotendo
Queste condizioni sono a me sembra mature e probabilmente ci interrogano tutti sono in grado di proposta politica che noi politica culturale pratica
Venuti per lui insieme tutti insieme perché non prelude diciamo questo intreccio si possono determinare in modo unilaterale
Dobbiamo dobbiamo dare io vedo questo come grande una grande esigenza e quindi probabilmente una discussione che posso vedere insieme queste diverse soggette
Penso che sia all'ordine del giorno che possa dare un grande risultato di scambio di comunicazione anche di operatività e anche di di opera
La l'ultima cosa che volevo dire come conclude diciamo parziale personale conclusione di questa
Di questo breve ragionamento
Riguardo al fatto che sempre più
Mi sembra sia evidente in mezzo tra ricerca dello sviluppo e crescita della democrazia dei diritti umani
Questo è Ernesto che ha
Siamo una di gigantesca potenzialità interni di alleanza
In termini di alleanze politiche ma anche in termini di insomma di produttività del
Del dell'impegno del lavoro se ci fosse primidone che stiamo aspettando che spero si potrebbe anche dire come questa cosa potrebbe avere una
Uno sbocco che in questo momento magari può sembrare una pia illusione una specie di velleitarismo
E cioè diciamo in rapporto a questa iniziativa
Questo tipo di iniziative
Tra questo orizzonte è quello di una di un impegno per dare un po'di più di carne e sangue che spina dorsale che dir si voglia sulla questione del nuovo ordine internazionale della nuova Olmo e della nuova o no
Ritengo che non sia un fatto ininfluente
Il fatto e Boutros Ghali in questi ultimi mesi si stia impegnando in maniera particolare
Va be'solo un'opinione
Verso quanto Vieri associato organizzato iniziata nell'opinione pubblica
E quindi una spinta
Mi sembra stia emergendo ci vorranno degli anni saranno processo lungo non lo so
Una spinta a diciamo superare
Quella torsione
Sempre e comunque governo attiva statuale nazionale chiamiamolo come ci pare la seconda degli interlocutori Thelonious fino a oggi ha
Probabilmente questo
Questo tentativo di costruire la nuova cittadinanza è anche una risposta in termini molto concreti
Alla questione diciamo per la costruzione della pace il tema gigantesco ovviamente sono assolutamente impari
Siamo all'altezza di affrontare un discorso di questo genere
Quello che mi interessa segnalare
Forse in questo sono meno pessimista
Pierino
Mi interessa segnalare che nell'Europa occidentale in questi anni qualcosa molto importante emerso
Non si tratta di movimentismo si tratta di processa il mio parere veri che ovviamente hanno bisogno di tempo per maturare
Si tratta di una pendenza effettiva dentro l'opinione pubblica europea la parte diciamo così democratica avanzata
Di una battaglia per la nuova convivenza
Punto centrale a me sembra
In Europa per poter mettere a disposizione questo continente in questo paese di nuovi processi avanzate di costruzione di nuove relazioni
E di costruire attraverso i cittadini attraverso la comunità un lavoro che sarà difficile lungo complicato
Gli elementi di una collaborazione
Che possono anch'
Tendenzialmente essere capaci di a fronte di di di rovesciare di affrontare
In modo appropriato per i problemi che forse a livello di governi a livello di istituzioni ben difficilmente possono essere soldi forse è questo che sto dicendo diciamo un ente falsi populista può darsi che sia questo vedo però che ci sono delle forze effettive che che si che si muovono in questa direzione io confido molto in queste in queste
Forze
Certo è fortissimo Europa confido molto nel fatto che nel vasto mondo uno sputo al mondo o nell'Est
Processi analoghi stanno crescendo
E naturalmente
Mi auguro che prevalga no
E in questo vedo un ruolo gigantesco per quanto riguarda le origini perché il patrimonio di opere
Che hanno
Le cose che hanno fatto
Oppure o le contraddizioni e le tesi mi dite voi meglio di me conoscete sono una risorsa gigantesca vergogna dentro questo movimento dentro a questo trenta dei ovviamente
Mi auguro di aver ragione empirica sottostante
Do la parola cioè invito a Luciano Carrino a fare esso intervento dicembre
Può darci un un buon contributo considerando che
Lavorando al ministero
E sulla cooperazione
è stata una postfazione dove non sono ci può dare notizie ma che anche determinante rispetto agli sviluppi della cooperazione
Luciano
Bisognerebbe decidere se si sente o non si sente secondo me lo siamo
Non si sente
C'è sempre un padre con segreto meglio allegare sedute venne meglio venire adesso
Vale
Grazie a Mimmo Pinto del limite dell'Arci dell'invito in questo momento
Che come sapete è un momento di trasformazione della cooperazione
Per noi che lavoriamo al ministero per i tecnici della cooperazione sono scambi particolarmente utili
Perché ci danno anche la misura del modo in cui e realistico e possibile evolvere e credo che per me l'importante è un po'selezionare
Nell'ambito del dibattito internazionale le cose che vi potrebbero essere utili nel vostro congresso per
Diciamo in qualche modo
Vedere
Gli orientamenti alle posizioni che nasconderebbe
Occupare in questo panorama fermo restando ovviamente tutta la vostra filosofia associativa
La nostra storia
Sono successe ultimamente in campo internazionale due cose importanti che sono simmetriche sono successe in campo internazionale sono successi in Italia
Qui non siamo un po'in Italia abusiva eccentrici rispetto al
Primo il dibattito internazionale a convenuto
Sempre di più
Che bisogna cambiare il modello di intervento dell'uso dell'aiuto pubblico allo sviluppo bisogna cambiare il modo in cui è stato utilizzato fin qui fin nel passato
E bisogna passare da un tipo di aiuto fortemente marcato dalle componenti commerciali impresari viali del tipo appunto
Il mercato sanno tutto ti faceva allusione illo seria all'inizio ad un altro tipo di concetto definito dalle Nazioni Unite sviluppo umano nel quale la crescita economica si deve necessariamente accompagnare da spetti di miglioramento della salute di lotta contro la povertà di miglioramento dell'educazione di salvaguardia dell'ambiente e di salvaguardia dei diritti umani
Cioè a dire caduto in campo internazionale
Il mito che basta crescere economicamente per sanare i problemi del questo è un primo punto estremamente importante e vedremo perché
Il secondo punto importante ugualmente del dibattito internazionale che che c'è una feroce autocritica di tutto il sistema internazionale di come sono stati concepiti portava avanti i progetti di cooperazione di programmi e progetti cioè tutti sono convinti
Che gran parte degli errori a parte le opzioni politiche sbagliate quelle della diciamo la cooperazione tra virgolette commerciale invece di una cooperazione allo sviluppo umano
Il secondo secondo la seconda ragione è stato il la frammentazione e la incapacità di produrre programmi coerenti in funzione di obiettivi politici
Questa cosa drammaticamente le Nazioni Unite hanno scoperta quando l'ho tentato di usare il sistema di cooperazioni internazionali in situazioni di conflitto
E si sono resi conto che si presentava ai programmi chi lavorava alle soluzioni per obiettivi politici che per una volta potevano essere chiaro cioè a dire aiutare in un processo di pace per esempio ebbene non era mica tanto facile
Pur avendo chiaro l'obiettivo poi scegliere la cosa giusta o le cose giuste da fare insieme per un per raggiungere quell'obiettivo quindi è caduto un secondo un mito
Quello che basta avere degli obiettivi buoni giusti perché poi automaticamente le cose vadano in porto non è affatto vero e c'è questa seconda crisi profondo Sprea
Paradossalmente la cooperazione italiana che ha tutt'altro tipo di guai è arrivata alle stesse conclusioni
Questa Commissione questo rapporto della Commissione che poi è uno degli strumenti di chiamiamo di autocritica in questo caso della del della cooperazione italiana arrivata alla conclusione il primo che assolutamente i modelli di cooperazione utilizzati hanno sottovalutato il rapporto fra lotta contro la povertà per l'appunto e modelli di cooperazione commerciale impresa Riale o quel tipo di cooperazione considerata diciamo a come si la reale
Il reale petto fosse di mettere in contatto gli imprenditori forti dei paesi del Nord con gli imprenditori quelli che più o meno ce la potrebbero fare dei paesi del Sud dalla nascerebbe chissà quale sviluppo del futuro questo si è rivelato un fallimento
E la seconda cosa che si è rivelata un fallimento che viene criticata anche in Italia è la cooperazione detta di sportello
Ciò a dire lo stesso che si critica in campo internazionale cioè a dire che basta offrire dei finanziamenti e dire fateci delle proposte perché questo dato non so quale miracoloso e maturo dibattito internazionale che in realtà non è mai esistito su questo terreno ci sarebbero improvvisamente una grande quantità di progetti tutti coerenti che andrebbero verso un obiettivo chiaro questo si è rivelato ovviamente un fallimento viene criticato adesso in Italia sotto la difesa la denominazione di cooperazione di sportello cioè a dire finanziamenti dati un po'tutti sulla base di proposte un po'scucita e ciascuno per i fatti suoi
Questa cosa
In realtà apre una un importante dibattito politico tecnico che vi riguarda proprio da vicino
Vi riguarda perché le ONG e il volontariato
Di cui parlava serve in realtà di tutto questo dibattito in cui è fortemente presente protagonista almeno nella parte diciamo qua nel momento in cui si tratta di combattere in realtà ha usato una frazione insignificante delle risorse internazionali lo spigolo sviluppo
Io ho fatto dei punti in campo internazionale
Su cinquantasei miliardi di dollari nel cinquantuno nel nel novantuno l'uno e mezzo per cento di questi cinquantasei miliardi di dollari andato lo sviluppo umano cioè al di là degli interventi che volessero rispondere a dei bisogni di crescita economica di salute di sviluppo di diritti umani e di ambiente in modo sufficientemente coerente da rispondere dei bisogni di popolazione
Il resto è andata a tutt'altri affari che non hanno nulla a che vedere con lo sviluppo umano cioè sono andate o a grandi opere uscite o a un progetto anche assistenziale anche di emergenza delle somministrazioni di o o forniture fatte in modo indipendente l'una dall'altra a organismi internazionali a tante altre fonti ma non allo sviluppo e in Italia è andata così è andato uguale nel novantuno e abbiamo speso cinque mila cento o cinquantotto miliardi
L'uno e mezzo per cento se calcolate dai dati che sono pubblicate anche in rapporto al Parlamento è andato a interventi sviluppo mamma e solo il dieci per cento degli interventi che avevano una componente di sviluppo manifesto non ha avuto niente a che vedere
Allo sviluppo ma hanno avuto a che vedere però un'altra concezione dello sviluppo che era quella che in quel momento si riteneva prevalente
Di tutto questo ammontare le ONG in tutto nel novantuno hanno preso centosettantotto miliardi
Cioè a dire una cifra proporzionalmente insignificante se doveva essere reale questo discorso dell'importanza protagonisti Carlo della popolazione organizzata dalla Società civile come strumento principale della della come montare anche come alimento intellettuale tecnico un politico umanità c'è questo francamente debbo dire è stato cotto talmente marginale ma il bello è che la cosa rischia di riprodursi tale qua
Perché rischia di riprodursi dalle quale qui vorrei un po'aprire una riflessione con voi perché ci sono trappole e difficoltà che da sponde opposte chiamiamole se così sono
Le nostre nella misura in cui giochiamo in sedi istituzionali diverse da sponde opposte però rischiano di portarci alla stessa
Conseguenza negativa
Oggi il dibattito molto spesso
Su sulla cooperazione data in ad intendere a chi non conosce la cooperazione a chi non le conosce le dinamiche interne
Che basta allargare il campo della cooperazione Adan ad interlocutori tra virgolette puliti che non siano per esempio le imprese che hanno troppo condizionato la cooperazione a pioggia di sportello cioè basta dare più soldi al gli organismi internazionali da un lato e alle ONG dall'altro perché in fondo fare l'operazione inseriti che risana la cooperazione
Ma se è quello che abbiamo detto prima rideva dei vermi il dibattito internazionale questo non risolve un problema di cui non hanno responsabilità gli organismi internazionali nelle leggi che il problema dello sportello cioè del fatto che in assenza
Per esempio in campo internazionale i programmi organizzati cioè di proposte quadro
Ovviamente all'impresa lo Energia chiunque sia promotori dell'iniziativa non resta che porre la sua idea e sperare che sia finanzia
Questo problema cioè a dire di tradurre il problema oggi politico della qualità della cooperazione in termini più soldi a questo più soldi a quello serve solo a nascondere il vero grande problema che bisogna scegliere la qualità
E le modalità di cooperazione da svolgere che è un fatto politico prima ancora che tecnico ovviamente in questo concordo pienamente con sé
Ma non è mica semplice scegliere cosa fare e non la può fare meno Remigi da sola né da solo il sistema delle leggi in me da solo il sistema multilaterale dagli organismi internazionali né tanto meno da solo il ministero
E allora ecco qui momento particolarmente importante di una dialettica che si dovrebbe aprire
Vi faccio un esempio noi abbiamo sperimentato come Italia il tentativo di appoggiare il sistema delle Nazioni Unite nel caso di un programma uno dei pochi che sembra che abbia dato buoni risultati
Di appoggiare il sistema delle Nazioni Unite per fare del un'azione coordinata far lavorare insieme le le agenzie delle Nazioni Unite Coco far collaborare dove Nazioni Unite sistema bilaterale questo in America centrale programma pruderie che molti di voi conosco
Ebbene la prima constatazione tragica che abbiamo dovuto fare che se non era per l'azione bilaterale
Lo è in lei gli organismi internazionali che avrebbero dovuto collaborare spontaneamente si sarebbero non solo ignorati fatti da guerra reciprocamente pur di non fare insieme qualcosa
Non esiste allo stato attuale neppure lì dove
Dovrebbe essere la regola cioè a dire il sistema delle Nazioni Unite il non esiste la cultura della collaborazione tra organismi diversi per obiettivi comuni e l'unica effetto dialettico che va che ha veramente sperimentato la cooperazione italiana ed io l'UMP lacca AGR l'OMS il bilaterale le ambasciate lance eccetera assestarsi intorno a un tavolo su un programma comune
Il trucco è stato
Di studiare con la gente con dei comitati locali cosa c'era da fare e costringere gli uni agli altri a prendere posizione su quello che c'era da fare
Più o meno come fa una buona Imagine quando va a contatto con una popolazione cerca di capire quali sono i bisogni e cerca di stabilire un un rapporto corretto di analisi dei bisogni
è questo l'abbiamo ovviamente con le armi della della chiede diciamo dell'intervento multilaterale con fondi importanti abbiamo potuto fare anche queste operazioni ma toglietevi dalla testa che spontaneamente il sistema delle nazioni di collaborare al suo
E anche vero che il sistema del volontariato da solo non collabora non è non è non c'è un'occasione che lo stimolo alla collaborazione semmai una colpa
Del ministero che noi in questo momento vediamo come noto critica e non avendo noi fatto dei programmi quadro abbiamo solo stimolato una competizione senza stabilire le regole del gioco
E dando a intendere che ci propone meglio quello vince
Non è affatto possibile in questo campo
Competere meglio perché se non ci sono le regole del gioco se non ci sono dei quadri di riferimento ve la sola cosa che si può stimolare e competere per qualcosa di cui non si capisce bene o perlomeno siamo chiaro in testa cosa si vuole non si capisce cosa vuole l'altro interlocutore che anche voi quello che deve finanziare quindi lì
E chiaro ed evidente che c'è una responsabilità a monte che ed è in generale nel sistema internazionale dei Paesi donatori e in particolare poteva del
Diciamo di chi ha la responsabilità della cooperazione italiana esiste adesso un dibattito interno anche a noi al ministero che ci vuole portare annui a a fare questo lavoro cioè a rendere possibile
Trasparente diciamo sul piano tecnico non tanto sul piano economico perché da quel punto di vista la mi sembra che precondizioni stiano cambiando con una certa celerità
Speriamo ma sul piano di trasparenza dei del del bisogno degli obiettivi disse che cosa ha senso fare che cosa ha meno senso fare cosa si può finanziare cosa non è più difficile finanziare questo lavoro che spetta sia nuovi
Ma spetta in fondo hanno in una dialettica perché
Si è creato un circuito perverso
Si è creato il circuito di una cultura certamente negativa nel passato nella quale ciascuno magari aveva intesto la cosa giusta da fare con tecnica partecipativa e con rispetto profondo delle popolazioni ma
Pensando spesso e quest'anno è capitato come tecnici della cooperazione pensando che in fondo le cose che sarebbe stato più facile finanziare
Erano cose settoriale
Cose specifiche magari con delle forniture dall'Italia
Magari con delle operazioni che potevano essere inquadrate in una certa appetibilità di una cultura frammentaria che si considerava quella più realista e che è stata certamente quella critica oggi si è creata una cultura come se in fondo esistessero due modi di far cooperazione un utopistico che sarebbe bello
Però non dà da mangiare non dava progetti è uno che in fondo e quello che poi può riuscire a ottenere il finanziamento e con il quale finanziamento poi si può crescere quasi possono fare finalmente buone cose quando
E difficile dire perché il circuito estremamente perverso e ed è molto difficile passare da una frammentarietà e da una inseguire dei progetti che possono funzionare in nel modo in cui si ritiene che vengono suggeriti in fondo la stessa amministrazione e poi difficile passare ad uno a proposito ad una propositività forte credibile strutturato
Ecco in questo momento non ci troviamo in questa in questo diventa noi abbiamo bisogno Dionigi nonché rivendicano più Progetto perché questo interesse della società civile con un abbiamo bisogno PRG nonché si contrappongono le impresa perché è chiaro che in uno sviluppo coerente c'è bisogno della società civile c'è bisogno della tecnologia e c'è bisogno delle del sistema internazionale aveva bisogno divenne richieste hanno in undici in una dialettica con le istituzioni responsabile cioè con il ministero stesso
Fra di loro e con gli altri componenti della società civile per esempio le istituzioni pubbliche italiane che spesso sono dimenticate che invece voglio citare poi
Per alcuni pochi aspetti
Esenti che di cui disponiamo di riuscita collaborazione nord-sud e ben in questa dialettica non abbiamo bisogno di ONG che hanno il coraggio di cambiare anche loro quello che c'è da cambiare nella loro cultura diciamo di dipendenza da un sistema di essere inseriti in un sistema che faceva fare a ciascuno la cosa sbagliata
E questo non è affatto farci
Questo non è affatto facile perché comporta
Da un certo punto di vista una forte capacità di aprirsi a nuove tecniche di cooperazioni ciascuna e convinto di avere la cosa giusta perché ovvio che riesce bene l'operazione solidaristica e si può immaginare che quella va bene dappertutto e comunque non è sempre vero io ho forti esempi
Negativi fortunatamente da parte di ONG nordamericane di fallimenti gravi di adozioni a distanza di bambini che l'altra parte vengono considerate un un modo corretto di cooperazione
E non è non è vero potremo discuterne a fondo esistono modelli ritenuti consolidati di cooperazioni solidaristica che lasciano spesso il vuoto dopo e la l'interlocutore solida viste andato via e bisogna credo nella sede l'obiettivo non è di essere presenti testimoniare la propria umana solidarietà ma rinunciare quasi a priori a influenzare la realtà
A del paese in cui si va ad operare ma si ha il coraggio di vedersi come pezzo di un tutto che si può pesare perché in alcuni casi abbiamo potuto pesare
E allora lì bisogna vedere anche le posizioni di ciascuno di noi per innanzitutto di ripeto io lo posso dire perché questo è un processo che è in corso all'interno dell'istituzione competente del ministero e quindi in questo momento è molto importante che ci che ci venga alimentato questo dibattito ma ci venga alimentato con delle proposte qualitative
Ecco allora in questo senso direi che o c'è una premessa che bisogna sviluppa
Il il il danno è grave che può venire dalle leggi di chiudersi su se stessi io vi voglio far un esempio
Che viene dalla da questa esperienza Centroamerica
Dove i collegamenti nord-sud sono stati in parte avviati direttamente dalle Nazioni Unite
Con con l'uso delle Nazioni Unite per cercare di far collaborare paesi Paesi ovviamente che come la Colombia e il Centro America dove c'era una possibilità di intervento
In parte comincia ad esserci un coinvolgimento di alcune ONG
Che concepiscono questo solidarismo come mobilitazione di società civile in funzione di un'altra società civile da a cui lasciare una forza alla fine del programma
Ma la cosa più incredibile che è successa e che delle istituzioni pesanti Italia come il Ministero di Grazia e Giustizia cioè le istituzioni
Veramente non non certamente marginali
Siano riusciti con strumenti di questo genere ad operare non solo delle degli interventi del loro livello cioè interlocuzione con i ministeri di Grazia e Giustizia per intervenire sul processo che sapere in America centrale della a salvaguardia dei diritti in particolare dell'infanzia non è certamente una un processo avanzata in quella sede quindi il riuscire a influenzare in sede legislativa ma di farlo attraverso esperienze pratiche di comunità che ottenevano concreti risultati per esempio creando delle alternative alla carcerazione
Dei minori
E in forma pratica ci sono oltre settanta minori che prima era in galera e che per effetto del Ministero di Grazia e Giustizia italiano non dico una indagine adesso sanno nella comunità operano fatto facciamo un teatro sia a favore che le cose che diciamo oggi a me sembrano normali ma che è stato abbastanza difficile conseguire allora io vorrei questo precario
Voi dovete aiutarci cambiando voi stessi cioè cambiando la concezione in fondo auto diciamo come dire
Di concentrazione su se stessi gli hanno spesso volgere leggi e e concedersi come o qualcosa di orientato verso questi altri interlocutori che tutti hanno bisogno di un di essere in qualche modo stimolanti voi in questo momento potete alimentare questo dibattito volevo poteva alimentare con i tecnici della del ministero con gli uffici con le diverse parti e lo poteva alimentare sia nella progettazione futura sia soprattutto se è vero quello che noi stiamo cercando di portare avanti adesso cioè a dire se è vero che vogliamo andare verso i programmi paese sui programmi quadro verso la riserva finanziaria per operazioni coerenti poi lo potete fare fin da ora cambiando
Anche aggiustando con noi da oggi le cose che già sono in
Quindi è qualche cosa che secondo nella misura in cui voi nel vostro dibattito lo considero in Rete positivo potrete trovare una rispondenza estremamente attente positiva dei ministri
Io mi vorrei fermare qui perché è un po'tante sarebbero le cose da dire e certamente ci sarebbero tante modalità pratiche poi per andare a verificare come è possibile cambiare va a passare dalla falsa partecipazione una partecipazione corretta dall'assistenzialismo sia pure solidaristico sia pure talvolta laico e di sinistra ad una forma di intervento che veramente aiuta la gente poi a sopravvivere ad avere armi
Per inserirsi nella proprio contesto difficile e e così via potremmo esaminare pezzo per pezzo di augurerei poi dopo il Congresso i dati degli strumenti per esaminare le varie esperienze vedere che cosa concretamente contribuisce a far pensare a far portare avanti progetti concreti
Però credo che questa è una tappa successiva
E vi ringrazio dell'attenzione
Adesso è iscritto a parlare arrabbiare che è presidente del emerge Terranova
Che insieme
Alcolismo solo un frammento energia è uno dei più vicine di usare l'intervento sul esperienze dell'errore leggi in Italia no in Europa poiché è prevista in un intervento di Antonio Guidi responsabile dell'ufficio handicap della CGIL Presidente del Consiglio nazionale dell'ARCI sul l'opuscolo dei diritti che Arciragazzi e
CGIL proprio nei giorni scorsi hanno promosso appare anzi
Grazie ti ringrazio per l'invito e soprattutto per la presentazione forse rimette piede meglio sentite tutti si
Metto i piedi perché ho capito che si sente meglio così
E soprattutto per la presentazione
Io ho letto il titolo che mi è stata segnato per quest'area relazione e tenevo che dovessi mettere a confronto l'esperienza di donne italiane Alchemy sono mi ero mi ero molto preoccupato
Però una cosa vorrei dirla ugualmente quando al secondo me quando parliamo di cooperazione di volontariato di rapporti internazionali oggi assolutamente non bisogna mai fermarsi al caso italiano perché così facendo si rischia appunto di riguardarsi proprio l'ombelico di stare lì a studiare delle cose che a livello internazionale a livello mondiale non hanno quasi nessun quasi nessun penso
Bisogna assolutamente aprire la finestra Italia guardare fuori guardare fuori dove ci sono almeno dodici Paesi europei che come sapete stanno tentando di coordinare le singole politiche di cooperazione oltre ad avere una propria politica di cooperazione alla quale bisogna guardare con la massima attenzione
Ci sono i paesi dell'OCSE cioè i Paesi industrializzati che da anni hanno degli uffici appositi per studiare per monitorare terra appoggiare consigliare la cooperazione internazionale
Ci sono inoltre io del sud queste mi sembrano i grandi punti di riferimento per chi oggi voglia parlare di cooperazione presentare confrontare le esperienze delle ombre oggi nel mondo senza tener presente questa nuova grossa realtà dei Paesi del Sud cioè l'esistenza dei nostri e i gemellini Illy di associazioni BTP di persone singole messi assieme per fare per voler fare determinate di cose si rischia appunto di guardarsi l'ombelico di rimanere per
Cioè se stesso
Due rapporti sulla questione non governativa a livello internazionale
Prima di venire qui io telefonando Elena borghese che la persona che si occupa di queste cose mi ha detto che l'OCSE sta arbitri aggiornando
Il suo dossier sulle sulle onde tutto come mai l'ultimo avete fatto nel mille novecentottantanove a apparentemente l'altro ieri domanda naturalmente da da da da Fitto stupido perché dal mille novecentottantanove oggi sono cambiate le cose lei infatti mi ha risposto
Anche gli organismi non governativi per quanto ci risulta dal mille novecentottantanove a oggi hanno subito una evoluzione impressionante ci sono stati sono delle napoletana ci sono delle tendenze che assolutamente bisogna studiare bisogna riuscire a cogliere andando a vedere dentro casa di ciascuno che cosa sta succedendo allora e data questa premessa
Vorrei puntualizzare di quali esperienze stiamo parlando perché stiamo parlando di organismi non governativi cioè dei soggetti assolutamente Diversity radicalmente diversi profondamente diversi da qualsiasi altro soggetto si muova nella cooperazione internazionale
Quello degli organismi non governativi come sapete un mondo assolutamente variegato
Però c'è un però
Non si può far finta che tutte le associazioni tutti gli organismi tutte le cose che si muovono nella nella del nel intanto il mondo in questo panorama caldi che ho descritto siano congressuale appartengono alla storia
Iniziata più o meno negli anni cinquanta di un movimento ben preciso quali sono le carte le caratteristiche degli organismi non governativi
Di quelli che incontriamo nel Terzo Mondo di quelli che incontriamo a Bruxelles di quelli che incontriamo attacca l'OCSE quando abbiamo degli e dunque innanzitutto sono organizzazioni che lega nord persone del nord e del sud il secondo in secondo luogo cioè e le ombre delle quali io sto parlando sono organizzazioni in contatto con le istituzioni pubbliche di sviluppo
Perché chi non entra in contatto con le agenzie governative con la cooperazione statale
In questo momento e anche nel di un recente passato non apparteneva al movimento non governativo si faceva i fatti tuoi si faceva i suoi programmi si curava le sue consente fatte molto bellino problema eccetera però non era presente in questa comunità gravano spessore che ha una storia che ha una presenza molto grossa a livello internazionale
Queste onde hanno una storia del tutto particolare che io tenterò di ripercorrere attraverso le sue naturalmente in linea in linea di massima e che ci conduce con grande chiarezza alla problematica di questi difficili ma interessantissimi anni novanta e perché nel nell'ultimo trentennio si sono viste determinati determinati fenomeni che hanno portato le onde in questa in questa fase tutte le opere hanno un concetto assolutamente particolare di sviluppo
Nel senso che se qualcuno ha un concetto diverso da quello che
Diciamo possiamo dire sviluppo umano che va centralità alla questione della povertà e della persona lo fa di nascosto non lo ammette in sede inservibile in sedi pubbliche tutte le onde hanno un concetto preciso di degli sviluppi in questo panorama dell'attentato così
Molto brevemente di delimitare naturalmente c'è una grande eterogeneità ci sono le onde propriamente di sviluppo un termine che
Finalmente e giustamente
Passato di moda
Ma che non è stato sostituito da me su un altro termine e che sono le gli organismi più numerosi in questa famiglia non governativa ci sono le altre specializzata in qualche settore si notano in particolare quelle specializzate nel settore dell'educazione allo sviluppo dell'informazione cioè di un lavoro forte sulle tematiche dello sviluppo dei rapporti internazionali a casa propria
Ci sono le onde che si limitano a finanziare finanziare Crocetti infatti da altri che funzionano già per i fatti loro oppure che presentano quelle potenzialità che assistite con un apporto esterno di un finanziamento potrebbero sviluppare tutta questa grande famiglia ho e completamente finanziata dal dalla proprio apparato dico
Oppure è parzialmente finanziata
Ripeto per essere felici precisi chi non è per nulla finanziato noi non lo incontriamo da nessuna parte
Appartiene a una famiglia anche non
Non è impropriamente qui stiamo
Stiamo parlando se non ci limitiamo a scarsità se non ci dividiamo neanche al caso Europa ma a tutto il mondo cristallizzato con la componente dei paesi del sud del mondo ci si rende conto che le onde hanno preceduto qualsiasi legge per la cooperazione internazionale e questo è un fatto
Assolutamente interessante da dichiarare non esclusivamente per vantarsi ma per dire che hanno delle caratteristiche proprie hanno delle cose da dire alla cooperazione governativa hanno delle strade da indicare hanno
La necessità di imporre alcuni punti di vista
Il secondo punto che emerge da tutto questo panorama e che non sono sorte gli organismi non governativi di cui stiamo parlando non sono sorti come agenzia di sviluppo qui tesserini concede questa il il permesso parlo di agenzia in termini positivi
Perché anche qui siamo in una zona un po'difficile da praticare quando io dico il termine agenzia di sviluppo indico di organismi di volante volontariato che danno centralità alla questione del Progetto oggi
Gli organismi non governativi più comuni a livello internazionale io parlavo di un'altra cosa lo so a sfumare lo so però a livello internazionale
A livello internazionale il la questione
Del volontariato e della dell'organizzazione di un organismo in termini progettuali si si si dice anche il presidente le onde non sono nate come agenzia di sviluppo sono nate tutte dall'assistenza
Tutte quante quasi senza eccezione le più grosse naturalmente noi ci muoviamo all'interno di un panorama europeo
E molto più anziano Dinoi
Fra l'altro alcune Hong hanno come sapete
Aiutato anche l'Italia
In occasione in tilt alle origini diciamo della loro della loro dalla loro creazione come è successo con la Oxa successo Donaggio organici
Queste ombre come diceva diceva anche prima sono
Lentamente ma chiaramente passate dalle concerto di soccorso allora concerto di sviluppo ciò è avvenuto e io lo voglio dire perché mi sembra molto importante
Per almeno tre fattori innanzitutto per il processo di indipendenza dei paesi del Sud perché è una cosa e andare ad aiutare un Paese
E dominato da una potenza straniera e una cosa e andare ad aiutare un Paese che ha appena acquisito l'indipendenza piacque sue strutture addetti allo sviluppo che ha una sua politica nei confronti dell'opinione pubblica insomma nei confronti della della della ha nei confronti della comunità della della comunità locale il secondo fattore
Che io Civello citare in questa sede di persone di sinistra sicuramente l'alibi e la questione della chiesa che come sapete non solo in Italia ma nel mondo ha avuto un ruolo essenziale nello spingere
Il concerto del rapporto tra Paesi in in questa direzione positiva nella quale siamo andati la modifica delle relazioni internazionali della chiesa ex è stata una causa essenziale del passaggio dal progetto di soccorso al concetto di sviluppo
Il terzo fattore sono anche perché no gli organismi multilaterali
Per esempio la creazione del mille novecentosessanta del Freedom suo ma anche a a ad opera della della FAO è stato un elemento essenziale per promuovere
A livello proprio culturale di atteggiamento di predisposizione delle persone delle istituzioni nei confronti dei rapporti internazionali e dello sviluppo nel senso in cui poi la cosa è andata
Insisto sulla questione della Chiesa perché mi sembra importante
A livello mondiale di cattolici hanno dato le basi teoriche di tutto di tutto quello di cui stiamo parlando con la Pacem in terris nel mille novecentosessantatré e con la Populorum Progressio in queste
Incide è stato posto per la prima volta al centro dell'attenzione la questione dell'uomo
I protestanti sono sempre stati molto più concreti e fin dal mille novecentocinquantotto hanno destinato all'uno per cento alle organizzazioni che lavoravano nei Paesi del Terzo Mondo nel mille novecentosessantotto quando in Italia esiste non esisteva nessuna ombra
Hanno portato al due per cento lo stanziamento verso lo sviluppo naturalmente parlo delle chiese se Baraldi vernice ma che gli è successo una crisi mistica che destina perché
Bisogna rendersi conto che il contributo della sinistra italiana e internazionale a queste questioni è stato a paragone assolutamente molto scarso e la crisi che stiamo vivendo oggi e anche
Frutto di questa
Disattenzione storica enorme gravissima della della sinistra le attività di solito di solidarietà politica nate e cresciute sviluppatasi negli anni
Negli alla fine degli anni sessanta settanta nei confronti dei movimenti di liberazione alla fine degli anni sessanta
Hanno arrivano un concetto di sviluppo assolutamente demodé assolutamente fondato su quello sviluppo che l'intervento di Carrino a c'ha detto assolutamente superato
Nel
Superato datata dai dati dell'esperienza degli organismi internazionali dal dalle riflessioni dalla stesso sviluppo della cultura dell'apporto internazionale
Degli anni settanta tutto questo movimento negli anni Sessanta si è sviluppato il movimento del volontariato classico quando si parla di volontariato cioè di buona volontà di persona che si sacrifica per andare ad aiutare il il il i paesi del terzo mondo noi poniamo con chiarezza la cooperazione non governativa in un certo periodo storico che iniziato ed è finito esso ed è appunto quello degli anni sessanta a livello a livello mondiale
Non a livello italiano di come sapete le prime otto italiane sono del sessantanove del sessantanove settanta parte una sola percezione
E questo volontariato nel corso di questi anni
Sessanta
Ha preso diverse di ha preso diverse struttura due due diverse strade
C'è un volontariato che è diventato propriamente governativo cioè dei perché trattasse di volontari le strutture che gestiscono i volontari americani capisco è finanziata al cento per cento perché è una diramazione del Governo americana
Lo stesso succede con i volontari del progresso
Lo stesso succede con i volontari del progresso che infatti
Gli anni settanta hanno significato nella storia dell'operazione non governativa ma anche la storia del di delle riflessioni sulle questioni del
Dello sviluppo una maggiore consapevolezza sui meccanismi strutturali del sottosviluppo e secondo
Secondo questa nuova consapevolezza tre sono state le questioni grosse che sono state poste al del sul finire
Nel corso delle settanta uno e quindi dico sul finire degli anni settanta uno non basta assolutamente la buona volontà per affrontare questo problema
Due napoletana e il risultato di problemi strutturali
Tre alcuni problemi strutturali sono causati dalle politiche dei paesi
Dei paesi del del Nord
Questo queste tre queste tre questioni di fondo
Hanno significato nel mondo non governativo un profondo cambiamento dalla cura raccolta di fondi determinata da meccanismi da ricette delle buone volontà si è passati alla sensibilizzazione
Non è che le onde sono partite dalla sensibilizzazione stanno arrivando alla raccolta di fondi è esattamente il contrario le auto sono partite dalla raccolta di fondi sono arrivati alla sensibilizzazione per
Una coscienza politica forte che c'era bisogno di sensibilizzare gli orientamenti politici delle persone per influire sui propri
Sui propri sulle politiche nei propri Paesi
Dagli aiuti si è passato come vi ho detto al concerto del del del Progetto all'aiuto progettuale
Dalla questione dell'informazione che è una un settore che le onde hanno sempre
Praticato con grande attenzione si sta passando si è passati alla
Alla questione della Boccassini cioè
Per farsi avvocati
Di qualcuno che non ha voce il capitolo nei paesi del dei paesi del Nord proporre nei bar nei propri Paesi il punto di vista del sud del punto di vista delle comunità del parte del sud culturista degli stessi degli stessi pagliuzze
Degli stessi governi scusate
In questi anni settanta che esso ha così brevemente descrivendo si è rafforzato il legame tra gli organismi non governativi e le operazioni pubbliche proprio per una questione eminentemente politica non soltanto per prendere i soldi portarsi a casa il progettino facile
Come vorrebbero
I peggiori critici
Bella rapporto tra le onde e i egli ha e la cooperazione
Governativa ma per a vere voce in capitolo sulle scelte sulle politiche e sui progetti sul modo di fare
Di fare cooperazione
Gli anni Ottanta benché quando ci pensiamo
Anche lui delle o pensiamo a sono stampa con Anna un decennio proprio comodo ombrello con molta disponibilità di finanziamenti eccetera eccetera sono stati assolutamente contraddittorio molto più di contraddittori di questi anni novanta secondo me perché da una parte è riemersa con forza la questione dell'emergenza
Chi lavorava e vediamo che mille novecentottantaquattro ottantasei si ritrova e si è ritrovato nuovamente di fronte all'aiuto abili alimentare sic et simpliciter chi lavorava
Nel Turkana cori nomade si è trovato a fianco che che faceva food for work
Sì però nell'emergenza era stata criticata era stata anche bastonata perché c'è stato un certo risveglio in questo senso è stata passata si era sì Casey si è creato questo meccanismo del progetto che
Invece di pagare finché esce pagava con con con i generi alimentari e cioè con gli adulti food for work queste emergenza nel corso degli anni ottanta salì è è venuta su con grossa con una con una grande grande foro
Anche lo stesso
Lo stesso tutto tutto tutto il tutto l'assetto che ci è dato impiego dei soldi raccolti con il grande con concerto di poche
Sono stati utilizzati in questo in questo ambito
C'è stato nello stesso tempo uno sviluppo fortissimo della progettualità nel corso degli anni Ottanta gli ho le ombre di tutto il mondo hanno riparato fare
Bene di progetti a dettare i bisogni in collaborazione con la popolazione locale e a dare una risposta proprio in termini interviene
Progettuali c'è stata una grossa crisi del premier
Il volontariato ha giocato un po'difesa i grandi numeri del volontariato negli anni ottanta sono stati i numeri della visto accoltellato l'associazione fra Cesano e il progresso quando si andava in Africa quando
Andava in in America Latina si trovavano masselli volontari americani masse di volontari francesi né pare dei paesi francofoni dove come sapete arrivano i francesi vanno sempre molto volentieri
Il il volontariato puro
Quindi ha avuto questo grande sfogo con le agenzia al soprattutto con l'Agenzia governative gli altri i piccoli quelli a dimensione umana quelli
Che ci sono perché sono presenti anche anche nel nel nel caso italiano hanno avuto la grande tentazione di abbandonare il mercato della cooperazione di ritornare
In una posizione precedente tutta l'evoluzione storica dalla colazione con problematiche cioè volontario e quello che per definizione si fa i fatti suoi fa poca politica non al rapporto con le istituzioni non chiede soldi sì autofinanzia con il rapporto che ha con il gruppo
Della parrocchia INPS x o y o con il gruppo d'appoggio Donato sulla base di una determinata sensibilità molto comunque limitata
In questa situazione non governativa la cooperazione governativa anche a vissuto una situazione assolutamente contraddittoria e negli anni Ottanta che la Francia per esempio a scoppiato la sua cooperazione dico
Lasciando al ministero della cooperazione da una parte per lo sviluppo e
Spostando la cooperazione cosiddetta umanitaria cioè gli aiuti
A un altro ministero per l'esattezza al ministero della Sanità
In Italia è successo qualcosa di simile anche almeno sulla carta sulla legge il Fai è nato sulla spinta di una grande sensibilità nata come ricorderete soprattutto in ambienti radicali per salvare le vite umane subito su due piedi
Ed è stata una grande operazione di di di vidi schizofrenici hanno fondato i risultati che a tale da una parte lo sviluppo dall'altra
Dall'altro l'aiuto così emergenziale non che fai abbia fatto
Aiuti si emergenza perché poi con l'impostazione la spinta che gli era stato dato si è potuto permettere di fare praticamente quello che che gli pareva però alle origini nella nel nell'impostazione politica che era stata data l'idea era più o meno questa gli anni Ottanta siamo arrivati finiscono con l'emergenza di nuovo in prima pagina
Il problema dell'emergenza
Un problema che tutti gli organismi non governativi oggi hanno assolutamente sotto gli occhi
Però non può essere assolutamente un ritorno
Semplice a la cooperazione degli anni sessanta
Ci de si deve essere io speravo ce lo dicesse Carpino perché il titolo della sua nella sua relazione da superare l'emergenza
No
Sì ricordi della soltanto allora oltre a avevo scambiato l'idea dello scambio di titoli superare l'emergenza superare l'emergenza non si può ritornare a parlare dei poveri come si parlava dei poveri nel mille novecentocinquanta del mille novecentosessanta è il terzo mondo
La situazione assolutamente cambiata è assolutamente cambiato anche il contesto italiano rapporto che c'è stata alcuni Paesi che esprimono
Questi questi pochi poveri spuntano pure in Italia se ne stanno anche una caterva e pare che siano anche aumentando quindi non si può così come non si può parlare di emergenza facendo finta che l'emergenza sia
Sì a tutto perché c'è c'è c'è c'è una nel una un'emergenza determinata da questioni privi di protezione civile che può avere lo stesso significato in a Roma se custom Palazzo o al Cairo cioè un terremoto c'è fece un altro tipo di emergenza che quello della fame che è quello
Delle questioni collegate ai gravissimi di conflitti
Armati e quindi a la la la la necessità di spostare temporaneamente dal dal la popolazione di assisterla di arrivarci eccetera
Questo devo dire
Che gli organismi non governativi
A livello internazionale lo lo lo lo sanno e lo stanno praticando il
L'antitesi sviluppo emergenza di una volta sia a livello governativo che a livello non governativo è crollata però siamo in un momento molto difficile perché io quando sento e gli esponenti del nostro governo che presentano le grandi depressioni dei cosiddetti saggi sulla cooperazione o anche in altre sedi perché il la lingua che parlano i i governi spesso è molto simile e capisco immediatamente che stanno dicendo che c'è una cooperazione alla grande che venivano a fare le bizze che deve fare il ministro del ministero diversamente c'è la cooperazione solidale che è quella degli anni cinquanta degli anni Sessanta andata aiutare con i volontari qualcheduno portatemi da mangiare portate delle coperte eccetera
Anche il concetto di emergenza anche le situazioni d'emergenza questi trent'anni l'esperienza della cooperazione non governativa non soltanto non governativa cambiata cioè la prima emergenza c'era l'emergenza ci sono ma modi per affrontare affrontare una ricostruzione immediata del tessuto di di relazioni sociali del tessuto pur Pezzuto del tessuto politico c'è la necessità anche della prima invece nella prima emergenza nel mondo non governativo la prima emergenza è stata spesso affrontata più o meno esplicitamente da una moltissimi organismi
Che sono attrezzati che hanno questa sensibilità per farlo eccetera quindi senza frontiere che nata nel nel settantuno che si è sviluppata soprattutto sulla questione dell'emergenza
Prima invidiata sull'emergenza etiopica del mille novecentottantaquattro ottantasei è un organismo attrezzatissimo per la prima emergenza in particolare nel settore nel settore nel settore sanitario le onde che fanno emergenza ho
A tavolino decidono la nascita qui qualche organismo che sarà che verrà ad arricchire la già numerosa famiglia non governativa italiana che si occupi esclusivamente di prima emergenza oppure danno
Tirano le somme di questa lunga esperienza questa lunga esperienza
Una questione che ci sta
Seguendo in questa fine degli anni ottanta in cui molti mettono in discussione il nostro diritto di accedere ai ponti pubblici
O criticano il fatto che avendo avendo accesso ad una determinata quantità di fondi pubblici
E ci siamo lasciati troppo snaturare
è una questione che sta emergendo fortissima e questa questione dell'autofinanziamento
Cioè come gli organismi non governativi devono non possono rimediare le energie finanziarie di cui hanno bisogno su questa questione io ci tengo molto a dire una cosa che a livello
A livello mondiale i gli organismi
Che Pantano e che effettivamente hanno una grande percentuale di autofinanziamento sono tutti organismi che hanno alle spalle delle leggi di natura fiscale
Lavorate a tavolino tra rappresentanze non governativi e governi che gli permettono praticamente di assumere grandissimo quantità di autofinanziamento
A noi ci hanno dato due per mille il due il due per cento scusate che a paragone delle otto mila mille è la più grande fregatura che gli organismi non governativi laici potessero prendere
E che hanno preso a livello storia mondiale connettono due meglio perché l'otto per mille è un finanziamento indiretto il due per cento non è
Praticamente niente
Quindi una volta questo mi sembra una cosa molto importante perché questi aggiornamenti dell'OCSE
Lo stesso ministro Cannavaro
è arrivato
Che per fortuna reato perché era è l'unico che ha toccato questa questione avevano però io volevo fare sale a francese ha toccato questo argomento all'assemblea con grande serietà e potrà perché è effettivamente un punto essenziale rossastra però bisogna dire le cose come stanno
Gli organismi che non sono facilitati da leggi fiscali così forti
Giappone sto parlando del Giappone centocinquanta nomina sto parlando di Oxfam penso ottocento trecentocinquanta lei Gozzi sparse in tutta quanta a in tutta l'Europa non pagano una lira di tasse compreso IVA compreso il terzo sul personale mille lavora dentro l'organismo eccetera eccetera
Mi sono perso gli organismi dighe non Gosaldo ecco che in Francia marce gli organismi che non godono di una protezione fiscale così così forte dire ci ci dicono ci insegna che uno che per raccogliere soldi dal pubblico devono fare degli investimenti elevatissimi perché
Perché così perché è una questione di marketing erano decine di comunicazione eccetera
Due molto spesso non abbonda presso il pubblico entra in contraddizione con
Le stesse filosofi esistenzialisti sui contenuti della educazione allo sviluppo detto in altre parole per essere chiari bisogna vestirsi i ragazzini che stanno morendo i la fame la povertà gli aspetti più angosciante del terzo mondo che non sono
I motivi per cui andiamo in Africa abbiamo in America Latina a lavorare con queste persone ma proprio per rincontrare altri soggetti che a pari titolo Dinoi
Stanno combattendo stanno lottando stanno cercando una vigna diversa
Per la e per per uno sviluppo diverso nostro e
Loro due titoli sul vivo proprio sfondato
Un'altra tendenza che mi sembra importante segnalare rispetto alla cooperazione non governativa in questa fase storica di questi anni novanta quella degli aspetti e quella dell'importanza crescente che si è data agli aspetti culturali ciò avverrà
E stabilendo soprattutto tenaci che abbiamo
Cultura e sviluppo voi siete stati premonitori da questo punto di vista però adesso vogliamo vedere anche dei fatti diversa cultura dove sta questione a specchio Margery questo pur questo rispetto è lo conosco quella stagione non lo
Era una provocazione per invitarli ad altra ha parlato
Questo progetto era io lo conosco molto bene e è un aspetto fondamentale dei rapporti internazionali che assolutamente non si può non si può sottovalutare come l'altro ultimo la questione delle delle controparti e attirò nuovamente l'attenzione sulla questione delle onde
Sul sulla questione delle onde del del sud
Se
Gli aspetti culturali sono
Veramente importante in questa fase storica delle rapporti internazionali e della della creazione di una nuova cultura di cooperazione se le controparti vogliamo confermare come elemento indispensabile della nostra identità soggetti che lavorano nel Terzo mondo ne dovrà risultare anche un modo diverso di rapportarsi allora sia alta emergenza intesa nel senso negli anni novanta come dicevo prima e alla questione dello sviluppo inteso in senso vi ringrazio per l'attenzione
Diciotto nei due minuti prima
Io
Arrivato Baraldi Micucci c'è
C'è il ministro Catalano
Sappiamo come cena assieme però sappiamo che la Bonino debba denunciano dal Partito radicale che stava arrivando Emma Bonino però fatta anche di correttezza
Direi iniziare fra sette otto minuti la tavola rotonda
Io poi chiederò ad Aldo Moro intervengono di rispondere sembra in modo veloce ove non sia avvalorato da fatta da cinque relazioni è un sarebbe un attimo se Antonio è d'accordo
Questo i dieci minuti per
Noi siamo impegnati come Arca superbamente tenteremo di avere come uno dei punti centrali del nostro intervento la questione dei diritti e delle convivenze
Rispetto anche al lavoro che avremo a fare progetti che andremo ad individuare che al nostro interno del mondo variegato dell'Aci sia già qualcuno che in Italia sta lavorando Antonio responsabile Ufficio handicap della CGIL come vi dicevo e calmarci ragazze non lo so se questo opuscolo ai diritti dei bambini la ce lo spiegherà il vecchio può essere un'anticipazione nelle linee di tendenza Song inventiamo impostare il lavoro della nostra quindi dare la parola ad Antonioni comunque attenzione merce non parlando non esiste
C'è bisogno di attenzione perseguitando
Posto fra
Grazie grazie
Comunque il minimo lucidità che vedeva
Quelli di un po'di giustizia MD parte da questo freddo questa sarà anche ad Provenza
Incipiente cercheranno di rispondere chic alle domande dipingono
Ma anche di dire qualcosa che sento profondamente rispetto al problema della cooperazione
Intanto a me sembra che
Molto spesso l'emergenza Francesco facciamo ora emergenza cardiaca caratterizzato molti momenti della vita delle delle ONG
In qualche modo assume troppo spesso dei ritorni
Di negatività
Nuovi degli esempi
Così che tutti i giorni ci riferiamo al vedere i parchi cadono dall'alto di vittime livello forse arriveranno si sa dove vanno in ogni caso ci dà fastidio questa idea e giustamente di dare a qualcuno
Qualcosa da sta
Perché in questo senso giustamente non rispettiamo la dignità del fruitore e molto spesso addirittura il fruitore rinunce non non riesce a offrire quello che gli arriva
Io però credo che questa critica
Poggia su due elementi se non dicono sbagliati sicuramente fuori tempo
Purtroppo c'è stato un periodo abbastanza felice diciamo intorno agli anni settanta ottanta nella quale si parlava sempre di più di qualità
Televisiva
Non solo il nostro Paese ma anche nel sud del mondo c'era molto di speranza c'erano un c'era una stabilità abbastanza diffusa a quali prezzi può questa stabilità veniva mantenuta è tutto da dimostrare
Certo però che si è parlato molto di qualità e quindi di sviluppo e poco di quantità cioè di emergenza
Ora
In quest'ultimo periodo noi abbiamo visto due fatti
Nuovi intanto che non c'è più un problema al nord e sud
Ma c'è anche un problema di destra Ovest e che in qualche modo al solo si è sostituito al problema della qualità neutralità la quantità della vita
Intesa come tantissime persone che non solo devono migliorare il proprio status ho speso esseri più accettati insomma vere un osmosi con altri ma addirittura e questa è in qualche modo qualità
Ma addirittura hanno problemi di quantità di vita e di sopravvivenza cioè di nuovo si ripropone il problema di bambini a migliaia che motivo giorno si ripropone il problema delle guerre diffuso in tutto il mondo si ripropone il problema di librai e tempo intervenire si ripropone è una cosa che
Ci sta un po'dimenticato tranne forse le catastrofi naturali o le epidemie che all'improvviso sorgeva
Ecco è chiaro che non abbiamo il tempo di
Dibattere questi concetti possono pure essere non condivisi io però voglio molto sentiti in me in questi ultimi mesi proprio perché mi ero molto occupato di qualità e i doveri tra tra virgolette insopportabile Vanni sulle quantità mi è sembrato in qualche modo di mettere in crisi molte mie categorie
Cosa voglio dire che anche
L'emergenza
Non può essere lista come un intervento dei seri e qui
Secondo me emergenza
Proprio perché la sottocultura che ha vissuto per molti anni tranne il pugliese
Va rivalutata perché purtroppo sarà per molto tempo ancora presente
Nel nostro strano rotondo troppo terra
Che cosa intende dire l'ultimo che l'emergenza
Non può più essere concepita come me tre vasche di cemento dipende o di di interventi o di risorse siano prendi diciamo così agli inventari sia medicinali sia beni fisici ma tecnici in qualche modo medici assistenti sociali c'è ecco questo non basta questo l'abbiamo capito io però credo che perché a capire meglio quello che ti dico
Bisognerebbe fare un esempio un po'o così menar gramo il pronto soccorso e la riabilitazione
Vuoi per tantissimi anni licenza nettizzata
La riabilitazione in tutte le sue fasi perché chiaramente per incidere sulla personalità
Integra alla perfezione parla di confrontare con la realtà circostante mente pronto soccorso se per fare un mero atto medico
No poco importante ma assolutamente rapido poco significativo a livello psicologico
Ci siamo accorti mentre nei diritti Belzebù facendole ricerca con Francesco coglierci ragazzi ma anche mobilitando altre strutture
Che troppo spesso anche il pronto soccorso per come ieri non viene sprecata paziente quello che c'era i genitori o i parenti vengono ammessi contanti da bambino che soffre di questa malattia o questo incidente nuovo è Albertini ci accorgiamo che la cattiva conduzione d'un pronto intervento un pronto soccorso
In trincea
Eventi assolutamente negativa quasi improponibile la riabilitazione successiva che cosa voglio dire con questo allora sperando di rispondere sta offendendo molto poco quello che me l'ha richiesto che anche il pronto intervento pronto soccorso che si può fare non può essere che estremamente prolifica
E in questo senso abbiamo ottimi esempi per quel proposito dimostra
Perché e come si può realizzare questi
Sicuramente quando invece intervento d'emergenza
L'oggetto
Il tecnico
La forza necessaria appare la più importante no se dei radicali della penicillina dannati quando ricatti questa penicillina sembra la cosa più importante ecco io rifiuto il concetto che queste appendici linea arrivi ad un altro arrivi con un TIR senza una costellazione di tecnici
Che
Supportino l'emergenza penicillina catastrofe violenze dice
E ne abbiamo viste tantissime in queste esperienze quando c'è verrà Longarone
Con scuole istruite convenienti
Morti bambini Virgillito amaro con la famiglia c'è stato un gruppo di allibratori che per tre quattro giorni fatto
Animazione con i burattini con gli oggetti di qualsiasi uso per far sì che le le infetto cazzotto corso che in questi bambini stavano vivendo in una situazione di emergenza venisse attutito questo è sicuramente uno stimolo per dire che anche l'intervento dei veggenti sa se qualifica
Se concepito non solo come trasferimento di derrate ma come ciò spegnimento di professionalità attenti in una situazione come quella di oggi nella quale purtroppo questo pronto intervento se per io secondo me non va valutato va rivalutato
E deve trovare un suo spazio è sicuramente Antonio deve essere studiato dal punto di vista tecnico per far per farlo diventare più professionale possibile
Questo secondo me fondamentale perché se se seguitiamo a parlare di pronto intervento come lì fisiologico della cooperazione in un momento come questo qua c'è un grave torto a questo
Ambiente così vasto e contraddittorio
Per quello che riguarda la cooperazione allo sviluppo io opponga cose da dire perché eccetera cessarono tantissime persone che hanno detto e diranno meglio di me quello che c'è da fare
Se volete Porto due esperienze con la cooperazione non c'entrano niente ma forse possono servire l'inserimento delle persone con handicap e i bambini nella grandi città
Voi direte che centra beh secondo me c'entra moltissimo
Quali sono gli errori ad esempio per moltissimi anni si è detto le persone con handicap sono uguali alle persone che non hanno etica
Facendo un intruglio
Funesto tra quella che le necessità persona con handicap devi per forza e veder soddisfatte con servizi e il fatto che nessuna necessità si crea adesso invece assicura tra l'essere avvenuto editore esserlo per la quale dopo
Qualche anno questo termine indica può andare in voga in Italia
Si sono create le cui grazie quella delle persone cosiddette normali e quello delle persone con bisogni speciali e quindi con persone che alla fine diventa speciali la stessa cosa bambino il bambino recintati oggi è una specie di marziano di diverso che vive in una società completamente scostante
Anche se il PM accompagnamento del servizio di occasioni
Telematica giocattoli dei terreni e cioè bene in ambedue gli interventi che si presuppone vengano fatti alle perseguita con handicap ai bambini si usa in genere il modello del sanno chiesa Toni che intendiamo un terzo povera sia dal punto di vista fisico che diventa soprattutto gradualmente preso a livello mentale o di un bambino che ha un basso foto che deve solo ricevere
Ecco a me sembra che questi due modelli
Possano essere portati completamente intatti i
In un discorso di sviluppo
Perché perché se vogliamo contribuire in qualche modo e non solo qualche modo sapete voi di l'operazione di dai a per tre ore che hanno difficoltà la possibilità la la chance
Disguido basterebbe potenzialità non dobbiamo fare lo stesso errore che abbiamo fatto con i bambini occorre persone handicappate cioè considerare che loro mondane nulla
E allora lo dobbiamo valutare tutto
Sia ai bambini che agli handicappati e che non ci sia un trasferimento di culture
Questo è il problema fondamentale che cerco di portare avanti insieme a tanti altri compagni molto bravi di idee e lo stesso problema della malattia mentale
C'è nel malato mentale senza enfatizzarlo senza guardie per uno
E importante che se io
Distruggo politico barbiturici io con l'elettroshock con la contenzione ottenne sul non sono una eredità e rotte
Lo mettiamo nel condurre morti quotidiani Otto e mezzo una grande ricchezza che può decorrere da queste persone la follia è portatore di una cultura altra che senza essere enfatizzato è sicuramente estremamente preziosa mi avvio rapidamente alla conclusione
Che cosa voglio dire Lola qualcosa che voi sapete sicuramente meglio di me
Nella cooperazione nella quale non c'è emergenza
Anche se ripeto io nell'emergenza metterei molte più competenze psico pedagogiche in quelle che ci sono adesso lo dico così in maniera traccia però richiederebbe il tutto un discorso ma io ci credo più ecco nella cooperazione allo sviluppo io direi che c'è sicuramente qualcosa da portare ci mancherebbe altro in nostro nuova i nostri veri i nostri strumenti certi moralmente un ricevente se non ci sarebbe
Non si spiegherebbe perché esistevano le onde eccetera ma essendo il considerarsi la controparte controparte e Giove errore è anche passiva avremo toppato addirittura aggravato la situazione cioè io detto tantissime volte quando pensiamo di intervenire sul territorio con la supponenza delle occidentale che portano la sua tecnico regia e addirittura una sua cultura che deve diventare modello è meglio non intervenire per niente
Perché quando ci prendiamo e prima o poi ce ne andremmo lasceremo dei danni bene superiori alle beneficio magari
Momentaneo la
La cioccolata Angela l'ospedale che abbiamo portato io in tutte le esperienze di cooperazione che stiamo vivendo con Francesco Goran altri o notato che c'è un solo modo
Di non fare
Ma niente la cooperazione non Monique vorrei far visionare io insomma è stato missionario nemmeno di aver speso figurarsi che S.p.A. ma sicuramente
Vivere l'atto di cooperazione allo sviluppo significa ed è molto banale quello che dico non solo dare strumenti concreti perché queste persone siano meglio
Che è importantissimo perché quanti meccanismi non funzionano a Roma quante macchine comprarla prima rinforzate anche l'atto concreto importante ma se non diamo a questi relazione noi continuiamo abilità e queste persone dignità che non significa questo il grande notturno farle diventare come duri nasce io rimango esterrefatto insomma quando vedo l'extracomunitario soddisfatto che io adesso sono come voi dico addio è arrivata la fregatura per tutte e due
No
Perché così come le persone con handicap non sono uguali m'hanno delle differenze che vanno rispettate
Così l'aberrazione che viene da fuori che rimane nel proprio territorio a delle differenze che non solo devono essere rispettate ma spesso recuperate
Spesso stabilizzate spensero gli si deve dare dignità nel rispetto anche loro delle corse e che forse in vista veramente in crisi d'identità oggi mondo occidentale questo è un altro discorso
Allora
Come si può fare ecco quindi la suggestione di minimo beh c'è tutto percorsi di
Cooperazione che tende a restituire dignità attenzione che l'hanno persa
Per motivi naturali per colpa degli altri nella quale però la cosa più importante è la valorizzazione delle loro capacità per arrivare al punto se volete estremo Bangui credo molto della personale limitata che aiuta
Noi sedici ma
è un dato e strette banali faremo un convegno nazionale nell'attuare per impedirlo agli insegnanti libanesi per lei dato aiuto ma verrà anche chiesto ma come cavolo impatto in sedici anni di guerra nonostante tutto a disegnare
Bene vengono fuori con dei patemi d'insegnamento che forse sarebbero utilissimi per noi così come quelli che vi ha aderito a Roma ma con quattro pezzi di legno sotto la guerra un periodo d'emergenza acquisiscono dei modelli di intervento in balia trasmesso cambiare imputati senza effetti digitali in Occidente dai gitani tecnici giapponesi le nostre conoscenze perché rivela delle specificità estremamente avanzate e positive ecco allora concludo davvero che in quel scusami io credo che la cooperazione e lo sviluppo debba essere inteso sicuramente infanzia cioè non è che arriviamo con la bacchetta magica restituiamo alla dignità ci saranno delle fasi dei momenti libro alle la tecnologia ospedale la materialità ma ci saranno anche dei momenti nella quale il recupero psicologico nel rispetto della soggettività è fondamentale
A quel punto secondo me non c'è più cooperazione
Si sarebbe chiamato il San Carlo
Si sarebbe attivato uno scambio dico coordinato tra quello che possono dare certe popolazioni quello che possiamo dare noi e tutti insieme si va avanti in questa scommessa
Il manualetto chi è stiamo distribuendo nelle scuole fatto dall'Arciragazzi e CGIL che spero sia proprio modello più che altro non da copiare ma da migliorare non lo stiamo già migliorando si muove in questa ottica fornire ai bambini strumenti per conoscere il piano di diritti perché conoscendo i propri diritti la dignità la capacità di ridare una potenzialità diciamoci la verità la felicità che un bambino ricette o che porta nell'altro ci pare estremamente importante ecco la cooperazione dovrebbe essere un po'questo
Far sì che le persone che hanno sofferto tanto non solo governo più ma ci facciano godere di più in uno scambio nella quale non ci deve rimettere nessuno ha probabilmente ci guadagniamo tutti grazie
Noi iniziamo
Se il telefono la furia nata
Mezzo selvaggiamente la Baraldi dove
Si
Si entra in un attimo quindi ai parlamentari aspettiamo stava finendo di montare monetizziamo lo stress perché c'era la questione morale
Il battaglia parlamentare sulla questione una
Insomma senza
Su questo rami Siemens sembra
Banalmente
Però indicare alla persona sta adesso un attimo
Il ministro Damiano
Pubblico ministero
Va benissimo Burgnich ma c'era un giro adesso allora soltanto
Sapete che il professor Murgia dello zar russo Putin offre Vincenzo
Niente voto
Condensa tale
Io
Innanzitutto indifferente nono non intervenire
A rispondere
A fare interventi pregressi in modo che ci possa essere un contraddittorio a raccontare di Marie
Però
Volantino assestare
Io
Lei considera molto importante la la presenza del dottore del ministro Catalano
Nel se non mi sbaglio prendiamo coscienza
E non siamo un'attenzione da parte del ministero
La presenza
Proseguiamo e partirei proprio dalla dal ministro Campana
Se
Abbiamo assistito negli ultimi tempi non solo al dibattito che c'è stata se mezzi d'informazione e tra le forze politiche anche parlamentari in un'attenzione particolare alla cooperazione
E sulla vicenda e il
Questione morale da gente oggi casi emersi Bamba
Ma anche sulla cooperazione in generale
Noi personalmente io personalmente sono convinto che
Il problema non è solo la Donella la la malafede rispetto agli interventi di cooperazione otto otto e si sono fatte delle opere su cui si è rubato ma molte volte si sono fatte delle opere in buona fede pulito e trasparente e si sono però rilevati in Umbria
Oh calate dall'alto o non capisce
Ho il certificato rispetto al territorio alle comunità
Ore nove s'intende quindi non è solo una questione di trasparenza c'è un dibattito quindi oggi all'ordine del giorno sulla cooperazione c'è stato da parte del ministro per l'Ulivo
Il lavoro con dei saggi una serie di analisi a cui siete arrivati
Da parte sua quindi una valutazione oggi
Da parte del ministero e rispetto alla cooperazione ma nello stesso tempo vorremo anche capire se oggi i dubbi di accesso rispetto alla cooperazione o ad alcune devianze che ci sono state o significa anche un momento di rallentamento interruzione della cooperazione stress
Dobbiamo ragionare Servais professor radio radicale che trasmette ho capito io credo che aveva poi Dublino distico intanto tra fenomeni di devianza
Il problema della cooperazione
Sui fenomeni deviazione
Si può dire che sono stati posti resi
Più lungo agevoli da un clima che quello che vive
E oggi ce ne rendiamo conto tutto il Paese
E forse da
Una una struttura in sufficientemente forte la fenomeni di vario genere sui quali
Non entro nel dettaglio ma che sono certamente diciamo delle storture
Ma il problema dalla cooperazione in effetti se ne dibatte non da oggi
Se ne riparla quarant'anni se vogliamo perché siamo nella da poco più di trent'anni siamo nella quarta decade dello sviluppo ancora oggi credo nessuno ha trovato la formula vera per fare cooperazione
Abbiamo assistito dei mutamenti di Filosofia sovente nel corso di questi anni si è chiudere trovato la ricetta e poi si è rivelata sbagliata
Credo che non sia soltanto la cooperazione italiana ma non riconosce la comunità europea lo riconosce la Banca Mondiale lo riconosco alte cooperazione bilaterale che il numero di iniziative
Che si possono definire riuscite di successo
E tutto sommato minoritario rispetto a quelle che si possono definire sbagliate ma non tragiche e quelle decisamente degli insuccessi
Credo che una recente valutazione dalla Banca Mondiale arrivata dire che appunto un terzo un terzo un terzo dove punti riuscito non più di un terzo
Perché tutto questo
Ma prima di tutto perché
La cooperazione allo sviluppo così come oggi crediamo di di di di conoscerla
E fenomeno che nasce soprattutto dalla
Dalla decolonizzazione che negli anni Sessanta
E fenomeno che per essere nato dalla decolonizzazione
E nato in una certa misura un po'dalla cattiva coscienza di fratel coloniali
Che hanno ritenuto inizialmente di dovere dare
Uno spazio quasi acritico alle pretese alle richieste
Dei governi
Non dei popoli dei governi interlocutori sono i governi dei degli stati neo indipendente
E e spesso e volentieri se si vanno a cercare le radici dice
Insuccessi
Nasce un po'storicamente da da questo approccio
Si è
Partiti dal dal sogno
Dello sviluppo accelerato
Ogni
Paese neo indipendente
Che avesse strutture democratiche pochi che avesse strutture a partito unico o addirittura dispotica e
Più in generale
Voleva comunque il perseguire il sogno
Di saltare
A piè pari tutte le tappe che avevano portato i Paesi che vedevano più ricchi a la loro affluenza economica e cercare di varcare di un
Di un balzo
Quel divario che esisteva tra il mondo
In via di sviluppo il mondo
Sviluppato
Questo ha portato
A forniture chiavi in mano di impianti assolutamente in in ingestibili per mancanza di preparazione
Ha portato la creazione di mega infrastrutture di capitali deserto questo sin dall'inizio ha portato a costruire nel
In certe regioni per esempio dell'Africa delle specifiche norme i depositi di rottami prossimo congiunto le banche vanno a fare oggi dai rottami camion di trattori e di altre macchine agricole che sono rimaste poi li ha arrugginite
Questo fu diciamo il primo approccio a
Poi ci si rese conto che forse non funzionava
E si cercò di incoraggiare
L'accrescimento del delle risorse del reddito della entrate anche in valuta mediante le colture da esportazione
E si sono creati alcuni mostri listati a monocultura
Che sono prova di poi travolti dal prezzo dal calo dei dei prezzi delle delle materie delle commodities che erano stati incoraggiati a coltivare come unica fonte di reddito
C'è stato l'errore anche quello in parte in una parte poi trasformato il meccanismo di smaltimento di eccedenze di politiche agricole sbagliato non arrestata tempo degli aiuti alimentari ed elementari che hanno finito anche quando sono stati fatti in forniti in buona fede nella tentativo di superare momenti di di difficoltà
Causati da da da da situazioni di di di siccità puntuale non endemica
Hanno finito per trasformare le abitudini
Colturali
A distruggere
Forme di agricoltura tradizionale
Errori fatti molto spesso ripeto in buona fede
Non sempre
Poi a un certo momento appunto sulla scia del del dall'altro slogan tre notevole si sono cercate soluzioni da quel punto di vista neanche quello ha dato i risultati che sappiamo quelli della storia dalla cooperazione allo sviluppo ne abbiamo tracciato un un rapidissimo schizzo quasi una caricatura ma e costellata di una ricerca
Di un sistema per consentire di far crescere mentre lo si vedeva invece crescere il divario
Tra i Paesi affluenti ai paesi in via di sviluppo
In tutto questo forse le uniche success stories abbastanza costanti non vi insegno nulla sono quelli
Che si sono rivolte alle alle popolazioni e non ai governi sono quelle attuate
Da organizzazioni che hanno aggirato
Il
La strettoia del rapporto intergovernativo
Evidentemente parlo dell'obiezione non governative la loro capacità di di penetrazione
Delle esigenze reali di di popolazioni e dei processi di sviluppo
Ma tutto questo ha rappresentato
Anche là dove sono stati dei successi
Rappresentato una parte relativamente marginale della storia dello sviluppo
Quindi perché si discute oggi della cooperazione si discute per tutto questo ed è giusto che se ne contino a discutere
Ma non per arrivare alla conclusione che non vale la pena fare cooperazione
Ma al contrario
Beh
Potevate dirlo prima
Grazie
Cerco di alzare la voce
Dice no o meglio così scusami quotata lasciapassare anche ad aumentare l'apporto stretta
Qui voglio dire non è da arrivare alla conclusione che non è il il caso di fare cooperazione occorre continuare in questa ricerca riconoscere dove si è sbagliato riconoscere
Che certe cose forse fatte anche in in in buona fede o con buone intenzioni non hanno funzionato cercare nuove strade
A volte è difficile a volte difficile quando una cooperazione governativa vincolata da un strutture legislative che rischiano molto di essere delegati non ci rendiamo conto oggi che gli strumenti che sono a nostra disposizione a volte sono spuntati a volte sono mal definiti
A volte sono eccessivamente inflessibili anche là dove si è verificato che quel modo di fare non è sufficientemente efficaci
La
è stato ricordato un quale rapporto della commissione dei saggi nominata dal ministro Colombo
Si tratta chiaramente di un non di una ricerca di responsabilità non era questo il suo compito e quindi ingeneroso accusarlo di non aver fatto questo
Il come qualcuno ha fatto
Il tentativo è di rimettere in carreggiata un meccanismo che per motivi diversi si era inceppato per incrostazioni
Dovute a volte in Curia volta interventi esterni estemporanei anche gli organi di controllo si è stratificato di di modi di fare
Perché hanno portato dei rallentamenti hanno portato degli inceppamenti hanno portato gradualmente a una forma di paralisi che quella che viviamo
Il proprio la Commissione Colombo molto spesso non fa che riportare sul tavolo
Cose non muove
Cose che sono state codificate a volte proposte a volte ma mai attuate in passato
Cercando di riportarle a un disegno organico sullo sfondo di una volontà politica di utilizzare di questi elementi operando nel quadro legislativo esistente
Al momento ritenendo che
Occorre prima tentare di far funzionare l'esistente ed eventualmente in un secondo momento evidenziato
Dove queste questo quadro esistente ci sta stretto o o cibi Rizza in direzioni sbagliate tentare di notifica
Questo
è un tenta di un primo tentativo di risposta alla domanda potremo andare avanti a lungo valore forse fermarmi qui per dare Lazio debba
Ah Micucci vorrei chiedere questo
Abbiamo poi discusso tre o quattro dei nove che tipo di domande fare tra gli ospiti
Negli anni passati l'altra perché responsabile della cooperazione per il
Negli anni passati la sinistra un approccio sul sui rapporti diciamo internazionale strettamente condizionato dalla dal momento ideologico
Spesso il rapporto con altri Paesi era in funzione e in una ricerca di persone un tempo erano però erano visti o come sfruttati oppressi e quindi anche allora privilegiare rapporti con un movimento di con la parte di società per cui passava in secondo ordine era più importante cambiare le regole del gioco modelli tipo di società e poi semmai attivare alcuna politica di conoscenza generale spetta a sono stato
E in quelli che mentre il mondo cattolico ha avuto la capacità negli anni anche passati di aggiornare in modo diverso e non lo sa e mi chiedo qualcosa vorrei capire se oggi all'interno di un partito
Il PDS trasformato ex partito comunista partito di opposizione oggi in Italia rispetto alla cooperazione c'è anche una rivisitazione era una forza della sinistra Vickers significa fare cooperazione rapportarsi agli altri e di chiedere anche questo
Il PDS impegnato nel nostro Paese molte iniziative fra le quali impegna antico insieme ad altre forze politiche di opposizione di difesa delle condizioni di vita
Problemi disoccupazione licenziamento il posto di lavoro
Come a partire anche da questa però si può cercare di impegnarsi affinché i l'esigenza di risolvere alcune questioni contingenti i problemi contraddizione miseria e povertà che attraversano stati dei strati sociali della nostra popolazione
Se non si corre il rischio che questo diventa il problema prioritario essi essi e disattenti no proprio perché c'è un bisogno oggi in questa fase particolare forse spetta accanto appare cessione promuove che diventi anche momento però Biarritz azione da un benessere nel contempo anche di disattenzione o di impossibilità perché non ci sono risorse perché non c'è un come la ricchezza di poter guardare gli altri per poter comperare
Su queste due cose verso ovviamente
Di Pietro qualcosa può dire anche
Più abbordabile notevole fare emergere però mi interesserebbe sapere nel dibattito decennale leggi come la nostra
Insomma io sulle molte cose che sollevato forum Mimmo certamente dico soltanto
Dico soltanto poco cita certamente anche lo stesso Piccini prima del cambiamento in PDS credo che fosse rispetto agli albori della cooperazione dell'impostazione del questioni del rapporto col Terzo Mondo avesse fatto un bel tratto di strada avanti penso alla fase in cui siamo all'inizio degli anni ottanta si elaborava carta la pace e lo sviluppo fatto questa dispersione digressione storica ma è un fatto importante perché il riferimento principale lavora porto nord sud e Branca restiamo sempre un ambito e anche questo va a mio avviso storicizzato perché anche quello si inseriva in qualche modo e nell'ambito di un di un uno schema di relazioni tra nord e sud che aveva molto a che vedere con il rapporto est-ovest quindi anche questa è una fase di cui non bisogna certamente mettere tutto da parte in una fase in cui sia rispetto alla quale siamo più avanti nel dibattito sui problemi dello sviluppo sembra più avanti e questo credo l'aspetto che più ci interessa
Diciamo così recepire della discussione è stata fatta anche qui
Ma non siamo più avanti soltanto abbia politico che si è deciderò punto di vista delle scelte magari pratica dell'impegno pratico della sinistra
Per fortuna non siamo più avanti soltanto come sinistra o come traditori tra virgolette lobby progressista all'interno della coopera non è che non sono solo quelli che stanno qua dentro ma i tanti che hanno lavorato non solo con le leggi ma in tante altre realtà e che spesso si rincontrano per discutere delle miserie attuali e delle prospettive future
Della della cooperazione allo sviluppo un questa crisi questo sconvolgimento mondiale che c'è stato in cui qui a qualcuno anche ha parlato alla fine del il crollo del Muro e così via
Ha portato conseguenze molto importanti alcuni dei quali secondo me maturate ben prima del crollo del muro nella realtà dei Paesi del così detto terzo mondo del cosiddetto sud del mondo tra a fare lunga tra le tante conseguenze alcune positiva alcune drammaticamente negative
Nelle istituzioni internazionali come è stato detto qua cioè stavo una conseguenza forse positiva e cioè una certa convergenza no è vero come diceva come diceva prima corre direttore dell'intervento riparte il mio che tante teoria dello sviluppo tante strategie di sviluppo sono state rimesse in discussione però dal codice un certo grado di convergenza almeno su alcuni punti questo ritengo un risultato positivo della crisi che pure ha vissuto aiuto più
Dello sviluppo a livello internazionale c'è una convergenza su alcuni pubblico ma su alcuni punti di che cosa deve essere la cooperazione allo sviluppo abbiamo fatto almeno l'esperienza fino a qui di che cosa non deve essere e credo che ci sia una convergenza importante perciò il fatto che
Appunto il Rapporto sullo sviluppo umano dello LDP Brett intenso rapporto a del dark sull'esigenza di importanza della partecipazione allo sviluppo economico componente della cover come appunto critico della cooperazione allo sviluppo penso alle teorie ma anche alle pratiche le scelte operare a parte la Banca Mondiale concentrare sulla lotta contro la povertà la battaglia di iniziativa operazioni questa istituzione internazionale sono evoluzioni sono evoluzioni volte importanti queste rispetto al passato di tutti quanti questi organismi di queste agenzie di queste istituzioni
Ora
Questo credo possa essere un tema guida prevengo la seconda parte della della tua domanda credo possa essere un tema guida anche per quello che riguarda il caso italiano
Cioè il caso italiano che cosa di specifico rispetto a questo dibattito era il che secondo me è arrivato a livello abbastanza avanzato e rispetta però è stata la realtà della cooperazione agli altri paesi europei gli altri paesi industrializzati
Ai fallimenti anche e la Banca mondiale è stato qui ricordato a riuscita categorizzare un terzo di
Interventi di sviluppo sono riusciti un terzo diciamo così così così discutibile siano riusciti Huppert fallito sicuramente
Beh il caso italiano l'unico caso in cui non è possibile stabilire neppure questo tipo di proporzioni non è possibile neppure giudicare per come ha funzionato cooperazione nel nostro Paese
Ecco perché la domanda che dovrebbe all'inizio del del dibattito molto importante c'è un Moggi per la cooperazione ieri la cooperazione ci con ci condiziona fino al punto che oggi non è possibile dire ancora se non fare una lista di intervento da un lato impegno i deliberati non depredati cioè c'era dire
Qual è stato il risultato tirare un bilancio non dico di tutti i dieci anni dell'operazione ma neanche negli ultimi tre o quattro tant'è vero che quello che io diciamo così imputo per esempio uno degli aspetti su cui dissento del documento presentato la commissione speciale
Del organizzava al ministro Colombo il fatto cioè un documento il cui non ci sono cifre non ci sono Bilancio all'olimpico mi rendo conto di un certo punto perché queste una cooperazione che è stata strutturata purtroppo non concepita la legge ma strutturate governata in modo tale questa possibilità di distinguere ritrarre Bilanci di fare le somme quindi rivolgersi per il futuro molestava fatta è il punto in cui la cooperazione italiana diverge in modo radicale dei casi delle altre cooperazione a livello europeo che non sono appunto tute guanti do ma almeno sono in grado di dire interrogarsi tutti i leader nazionali e quelle e e le cooperazioni Rovelli interrogarsi su quello che hanno fatto il resto
Noi non siamo in grado assolutamente di parte
Perché non ci sono sulla via di darmi paragoni perché non è mai stato effettivamente praticato la logica di un programma paesi in base a quale stabilire io quel pezzo di sviluppo quel pezzettino di sviluppo del Paese un certo contributo dato è servito non è servita da Omar non lo possiamo dire non siamo in grado di dirlo
E questo ecco un altro tema che è stato sollevato e questo per vari motivi certe storie sovrapposizioni e e i cambiamenti per esempio negli orientamenti degli indirizzi per cui ogni comitato ogni Ships ogni comitato interministeriale cambiamo le priorità dei Paesi ogni qualche anno si cambia questo poi cambiavano i responsabili eccetera
Ma è successo soprattutto per due motivi l'assenza di una reale programmazione dell'intervento che era pur prevista dalla legge che non c'è stata mai e che oggi lo dico per arrivare al nuovo e che oggi io dico è una esigenza di vita o di morte la cooperazione e lo stiamo discutendo in generale anche giusto ma dobbiamo sapere che il la l'appeal documento di programma è stato portato alla Camera dal ministro degli Esteri prevede oggi trecentosessanta miliardi di aiuti di di di bilaterale in termini di aiuto e prevede
Impegno a fronte di questo di mille cinquecento miliardi più e prevede che soltanto per l'emergenza vengono accantonati duecento e abbiamo accanto a questi due duecentotrenta e abbiamo accanto così duecentotrenta una situazione in cui c'è un decreto del governo resta vice c'erano altri duecento quindi siamo già oltre trecentosessanta miliardi disponibili che vanno a finanziare la missione militare in Somalia Mozambico ora
Noi stiamo discutendo cose molto concrete che riguardano la vita o la morte della cooperazione in Italia quindi è giusto discutere delle prospettive del futuro però bisogna capire che quello che governa l'indirizzo per il futuro è importante ma è importante anche per far fare una situazione molto concreta nell'immediato e il punto che è fallito è stata non e non ci fossero queste questi principi sono stati richiamati per esempio dentro la legge e nonché il Parlamento avesse indicato io non riconosciuto neanche un ministro che non abbia riconosciuto in questi anni e l'orientamento era con lo sviluppo umano che bisogna cioè che l'operazione dovrà essere umanitaria cioè a parole esultato
C'è stato sempre detto e ripetuto pagare c'è stato un divario enorme tra queste parole e le realizzazioni e il nodo di questo divario ecco il punto delicato
Il nodo di questo divario riguarda la capacità effettiva di programmare d'intervento e la capacità pratica fattuale cioè il modello organizzativo all'interno del ministero degli affari
Purtroppo il cosiddetto blindati anche qui è stato ricordato del paese è stato qualcosa di più di un clima a ahimè e cioè da quando si è insediata una macchina dispensa all'interno della Farnesina come in tutti quanti perché la Farnesina è meglio o peggio come in tutte le altre realtà istituzionale del nostro Paese
A
è stato fatto in moto e momento di gestione tecnico di competenza fosse sostanzialmente accantonato o dinamitardo io dico addirittura inamidato perché oggi siamo nelle condizioni addirittura di una incapacità di funzionamento e per forza a voi hanno prevalso Point essi esterni alcuni legittimi altri Bettino legittima il problema è che non c'era una politica capace di ritardi altrove per esempio penso la cooperazione allo sviluppo abbia scontato l'assenza di una politica commerciale del commercio estero del nostro Paese già gli unici fondi Airoldi unica macchina di spesa era lì tutti gli interessi sono concentrati nell'incapacità di filtrare riorganizzati di inserirlo all'interno di programmi varesini dire
Pensi ma di dire anche dei no ancora quella che ha creato il problema ora tornando un salto un po'difficile alla seconda parte tu facevi della della della tua domanda c'è se non se non sbaglio era questa attesa non c'è più attenzione ai problemi interni della crisi del nostro Paese che non a questa tematica beh io credo che uno dei difetti sì
Per la sinistra
Sia stato quello di non mentre questo sistema funzionava per un sistema molto organico diciamo così al modo al rapporto tra politica ed economia in questo nostro Paese ai miei all'intero dalla cooperazione
Uno dei difetti una sinistra che pure parlava in termini di interdipendenza anche questo tema abbiamo usato ha usato il PDS ma prima annusato sicuramente altri molto dure ugualmente e così via
Parla per esempio di interdipendenza di nuove sfide da dipendenza senza riuscire a far vedere il legame che c'è
Tra la crisi tra i problemi che abbiamo la capacità di
Affrontarli e le questioni che abbiamo diciamo così squadernati davanti nei paesi in via di sviluppo
Ora io credo che accanto ad una profonda trasformazione del modo di funzionare ovviamente confrontare noi presenteremo anche le proposte da questo punto di vista perché abbiamo come PDS venerdì questo un seminario sulle linee guida la riforma della politica di cooperazione allo sviluppo
Accanto all'esigenza di ridare credibilità la cooperazione e lo sviluppo attraverso un funzionamento che recuperi la distinzione dei vari momenti prevista dalla legge diplomatico il tecnico il politico e così via accanto a questo altrimenti la già
E non ci crederà più il fatto che i i fondi sono sempre di meno di Obama ovvero centosessanta miliardi è stato un taglio quarantadue per cento rispetto alla precedente finanziaria e e essendo
Cioè lo siamo praticamente crollati dallo zero quarantadue per cento del del prodotti del PIL siamo crollati o zero diciannove per cento quest'anno zero venti a diciannove per l'anno prossimo
Quindi questo percorso però continuerà e saremo rischiamo di discutere di qualcosa che non esiste più
Se non ricrescere anche la credibilità attorno a questo percorso ecco allora io vedo per recuperare questa credibilità accanto a questo cambiamento a questa
Trasparenza e finalmente deve essere inserita recuperando alcuni principi di base del funzionamento e me del modello organizzativo la cooperazione vedo molto importante qui vedo un ruolo non solo alla sinistra in termini politici ma Pirelli quella che scuote mano sinistra sociale o quello che volete o comunque di tutto quello che si muove a sinistra nella società civile
Delle organizzazioni non governative e di quanto si muove nella società civile a favore di una cooperazione di una cooperazione più consapevole la cooperazione orientata secondo questi principi cioè io credo che se per esempio un ruolo e una sfida può assumere a una ONG come l'Arzo o non soltanto le ONG che vi si è isolato questo da altri aspetti perché
Qui non è problema di solo volontariato di sole ONG fra l'altro Ang come sto qui ricordo anche la gare non sono prevalentemente nel soltanto
Volontariato qui il problema è di rapporto e di partecipazione diretta e l'insieme la società civile attraverso la cooperazione decentralizzata ruolo degli enti locali attraverso organizzazioni non governative aperto su Gianni associazionismo che ancora non è e qui c'è un possibile per riunioni e può essere una diciamo così una bestia particolare la Lazio da questo punto di vista l'opera l'ARCEA una presenza e rappresenta una realtà a sinistra all'interno della società civile si tratta di far partecipare questi sott'il che purtroppo fino a cui sono stati esclusi dalla cooperazione direttamente alla cooperazione e quindi operare quello scambio di cui qui si è parlato ma di operarlo anche sul punto scusate mi sono
The rubate con cui l'altro su un punto che
è usare quello di dimostrare
Che
Quelli i temi che affrontiamo anche in modo molto esemplare che i temi che affrontiamo sono di difetto nostro interesse un tema per tutti e credo Boy
Verrà discusso invece un'altra un'altra istanza alla fine di questa settimana dall'Associazione solidarietà il tema dell'immigrazione
Be se noi dobbiamo motivare il voto le vocazioni e le ragioni dell'intervento in una serie di Paesi del nostro Paese interventi cooperazione patto in un altro modo e così via
E vogliamo rendere chiaro questo nesso tra le prospettive problemi nostri europea di questi Paesi interrotto emigrazione al tema chiave cruciale da questo punto di vista e cioè io penso che
Si dovrebbe per esempio tra le iniziative non verso un Paese ma tra le iniziative tematiche regionali che io vedrei molto bene anch'
E riuscendo al ad inserirli in qualche modo iniziative già esistenti quindi non solo inventando nel mondo che abbiamo l'esigenza appunto di concentrare un grosso programma di azioni o di attività sull'area del Mediterraneo
Che parto da questo tema dell'immigrazione e lavori concretamente coinvolgendo istituzioni enti locali organizzazioni non organizzazioni non governative di sviluppo organizzazioni e associazioni di altro tipo
Diciamo così all'incrocio tra quattro diritti il diritto all'accoglienza del diritto alla cittadinanza
Per appunto degli immigrati ma anche il diritto al rientro e diritto allo sviluppo dei Paesi da cui c'è un'origine del flusso migratorio su ognuno di questi non sono parole d'ordine astratti su ognuno di questi esistono già esperienze
Esistono nei piccoli comuni esistono dall'arte di Ang esistono una serie di proposte anche legislative che possono andare verso la congiunzione di questi diritti e da e verso la possibilità di dimostrare che l'immigrazione può essere non solo la leva di arricchimento ma anche una leva potenziale di sviluppo dei Paesi d'origine il che credo sarebbe un grandissimo risultato della cooperazione ecco se non andiamo a cercare diciamo di buoni sigari programmi di cooperazione e l'attività dei soggetti di cooperazione anche su punti così esemplari che dimostrino che in modo palmare che esiste un apporto una relazione potenzialmente positiva credo che non sarà possibile neanche quella riforma già un po'più profonda del modo di funzionare la cooperazione perché questa ha bisogno di un rafforzamento appunto di una lobby positiva di pressione capace di capace anche di costruire che fino adesso è stata molto più deboli di quell'altra lobby di interessi e ha prevalso nella pubblicazione finale fino a ieri fino a oggi
Ovviamente salutiamo Emma Bonino ci ha raggiunto il numero più ha parlato in questo
La cooperazione indirizzo ovviamente rispetto ad ogni fenomeno ci sono un livello diverso di responsabilità
Però in questo Paese c'è una strana abitudine quella di tirasse sempre fuori dalle responsabili
Ed è facile sempre individuale in qualcuno qualcosa del soggetto individuale o collettivo
Le ragioni Charlie
Leonetti hanno avuto un ruolo importante all'interno della cooperazione
Su quel corsa quali sono le responsabilità delle ONG rispetto comunque ad un fallimento del progetto cooperazione per come è stato verso il nostro Paese
Gli appalti poi dalla
Ma la parte in positivo dal ruolo che hanno avuto quale riproposte oggi Leo Luigi ovviamente in modo sintetico
Ho quali obiettivi quali comportamenti
Propongono affinché ci possa essere una svolta nella all'interno della cooperazione
Vogliono anzitempo fu
Ma io cominciare hanno fatto
So che vi sarebbe il modo per godersi il tempo non non mi
Tre anzi devo dire che mi dà un po'fastidio questo
Fase complesso d'inferiorità nato a cominciare da Sesto villa generale del mondo laico avendo appreso perfezioni
Ma non sono d'accordo
Tanto per cominciare rivendico e perché no con arroganza a questo punto il primato della concezione laica nella cooperazione credo che abbiamo sperimentato di più elaborato di più e addirittura abbiamo fatto più errori quindi anche in quello che vanta un primato
è un fatto importante anche se poi parliamo delle leggi in particolare
Rivendico che una serie di elementi che sono ormai oggi considerati da tutti cattolici laici sinistra centro
Base indiscutibile e secondo noi dico ormai obsolete da cambiare di qualunque progetto di cooperazione vengono dalla Dallara laica
Ricorderanno i più vecchi tre presenti centinaia di confronti dibattiti di assemblee
Di tutte le leggi in cui si sono inventati di criteri il concetto di Progetto che oggi dico troppo rigido va superato ma che vent'anni fa non c'era c'era un genio fatti bene il concetto di controparte che oggi oggetto di discussione ma che trent'anni fa era vivo scendo dall'Aeroclub di bisogni e decido come rispondere
E non vado ad appoggiare una forza locale che fa qualcosa e così via quindi io tanto cominciare il tuo difetto non me lo voglio per favore e allora adesso parliamo della cooperazione
No io credo che il pentimento sì un fenomeno distruttivo il non è una contestazione è il analizzare gli errori per andare avanti in modo migliore sia un fenomeno positivo a questo voglio
Mi scusi il ministro catalano con una piccola battuta anche a lui io sono d'accordo che non era compito della commissione dei saggi individuare responsabilità questo spetta alla magistratura o alla Commissione parlamentare d'inchiesta che spero ci sia presto ma era invece compito essenziale in questa logica che ho detto individuare le cause col fallimento non le responsabilità
Perché una cosa non è giusta perché astrattamente giusta e neanche son d'accordo perché nuova Lidia ad esempio di articolare CIPE piani Paesi ed ecco chiamai giusta importante però è stata detta ogni volta ad ogni ministro e allora andiamo a vedere perché non è stata fatta perché non si è applicato e quindi a ripeterlo diciamo come vogliamo fare e questo credo vengono adesso le leggi non voglio parlare di di molto altro
Riguardo un po'
Allora scusami se mescola primo con la seconda domanda perché dire prima dove sta alle colpe qualcosa dobbiamo parli per il futuro separando le mi sembra un po'schizofrenico
Io credo che
Le leggi hanno avuto una serie di meriti una sede demeriti hanno in Italia inventato la cooperazione non governative anche quella pubblica perché hanno cominciato a operare negli anni Sessanta e la prima legge di cooperazione pubblica è sul loro pressione già settantuno
Hanno scoperto una serie di modi di operare a un certo punto hanno cominciato primo accadere in una logica manichea noi siamo quelli buoni per fare le loro piccole cosine gli altri facciano i fatti loro queste sbagliato queste un chiamare le ONG fuori dall'essere espressione della società civile e trasformarle questo l'altro difetto in piccoli più
Venti di verità che vanno però ricollocato in modo diverso uno per evitare una critica ma perché la critica sbagliata porta dei risultati sbagliati e cioè l'ONG hanno scoperto come fare a fare cooperazione abbastanza bene non in modo sbagliato abbastanza bene quindi sono cresciute in professionalità incapacità di cercare di lavorare per lo sviluppo e questo è un elemento positivo
Hanno ed è vero che questa è un'autocritica importante
Sganciato allentato il loro rapporto con la società civile
E più millantato che ebbe che vero oggi dire che le energie sono un'espressione della volontà di solidarietà internazionale della società ma non perché l'anno scommessa di andare in giro con i secchielli a chiedere le cento lire
E legare queste due cose è grave perché ci riporterebbe a quella di via e ci riporterebbe quindi come Progetti a fare come la squadra di calcio dell'oratorio tutti indietro il pallone e al resto del campo scoperto di Edipo dalla Somalia e quella su cui la gente caccia i soldi alle tutti in Somalia
Viene di moda lo stupro in Bosnia alle tutti a far progetti perché perché su quello la gente mangia soldi
Non solo rischia di dare al ministero degli esteri o chi per lui un ulteriore grave alibi quello della BCE la moltiplicazione quindi un alibi totale di disimpegno
Sulla cooperazione ONG vieni quanto raccolto fanno ridere un miliardo te ne do tre mezzo miliardo te ne do uno e mezzo senza entrare nel merito io credo che questo sia sbagliato e credo che qui mi collego subito a un discorso che mi interessa in particolare rivolgere alla ex Falck tutte le leggi e poi spiego perché alla non perché sono a casa della siamo per motivi precisi
Credo che il radicamento con la società non sia una cosa che si vanno misurare su quante monetine da cento lire raccoglie semafori se è una cosa che si va a misurare sugli elementi di coinvolgimento che effettivamente costruisce e questi elementi di coinvolgimento non siano mi anch'essi una cosa che si misura su quanti soci dissi scrivere le tue leggi trasformando le Nigi quasi in un nuovo partito politico o gli strani movimenti di massa ma su quanti e quali
Incroci i rapporti tra momenti di Società Civile dall'associazione
Che si chiama normalmente nei cd cooperazioni di solidarietà internazionale a quella che opera per la pace a quella che opera nell'ambito degli immigrati a quella che opera per l'ambiente cioè quanto riesce ad arricchirsi e intrecciarsi
Al proprio interno un mondo di civilizzazione alternativa che ormai in tutto l'Occidente è avvenuto è che un mondo basato sul premier e pretendere che lo Stato funzioni ma contemporaneamente non necessariamente in contrapposizione operare direttamente questo è l'essere parte integrante della società civile essendo espressione per questo lo dico in particolare all'Arx perché l'Arx
Non è una generico indici è l'espressione di un arcipelago in cui tutti questi altri momenti sono presenti e questo credo che e gran parte del lavoro ricchezza
E adesso dico le ONG hanno svolto un ruolo importante negli anni Sessanta quando con criteri che oggi considererei di cui oggi quasi mi vergognerei ma credo che il giudizio antistorico se è sempre sbagliato e da allora non me ne vergognavo e non me ne vergogno
Hanno preteso che esistesse una cooperazione pubbliche in chiave di aiuto ai più poveri
Hanno avuto un ruolo importante alla fine degli anni settanta quando hanno ispirato
Non la lettera che piena di farraginosità ma lo spirito il l'impalcatura della legge quarantanove che secondo me resta un'impalcatura sostanzialmente valida e da non buttar via
Anzi ad approvare una buona volta ad applicare dopo che è stata boicottata in modo sistematico dal giorno suo prodotto oggi
E hanno un ruolo ancora più importante oggi quando ci troviamo davanti al collasso definitivo al fallimento definitivo degli ultimi anni di cooperazione quindi siamo a mio avviso chiamati a rifondare la cooperazione non governative è anche quella governativa in quanto elementi da suo civile e questo ruolo di estrema importanza e allora e qui concludo rapidamente sull'ultimo appello sull'ultima domanda di di Mimmo io credo primo
Che non mi interessa stare tra dei dettagli delle commissioni di saggi di quello di quell'altro o di quanto è stato tagliato della cooperazione è stato tagliato praticamente tutto dal dal dal fondo dono quindi inutile anche finanziaria
La cooperazione variabili collocata così come in una posizione di difficilissima equilibrio tra la politica estera italiana a cui la legge La soggiogato giustamente
La dimensione dell'aiuto umanitario che lasciato da solo cade delusi Nismo
E la dimensione del commercio estero che non deve utilizzare i fondi della cooperazione e anzi indispensabile e necessario che venga riscritto una buona volta la vecchia legge Ossola che risale a settantasette
Ma che non può dar luogo a una visione manichea in cui la cooperazione e la parte buona del commercio estero e quella cattiva Pieressa Colella
Qualunque appiattimento su uno di questi tre vertici stravolge e distrugge la cooperazione e questo noi lo dobbiamo pretendere in modo preciso e questo perché perché la cooperazione comincia con un po'quindi è un elemento di bidirezionali ITA la cooperazione appiccicate esclusivamente l'aiuto umanitario ma anche esplicitamente la politica estera genera solo un flusso più o meno riuscito più o meno fallimentare di finanziamento verso l'esterno che poi rientra in altro modo
Se operazione è elemento di sviluppo e di interesse reciproco deve in qualche modo innescare processi di scambio deve innescare processi di ritorno sia chiaro lungimirante non ritorno che dà dei soldi una ditta vere
Il il vero stravolgimento della cooperazione dipende da due fattori sostanziali
Uno di chi ha avuto l'incarico di gestirle secondo me quel chi resta lo stesso non è che lo voglio cambiare
Parlo del ministero degli esteri per dare corpo diplomatico che ha cominciato il giorno dopo la sua approvazione a boicottarlo producendo un anno di distanza un Regolamento applicativo che è la negazione esatta di tutti gli articoli della legge o quasi
E poi cominciando a produrre una serie di decreti organizzativi assolutamente inaccettabile
Ma anche il fatto che la sua finalizzazione in questa difficoltà di collocarlo al centro di questo triangolo non è stata né di politica estera
Né di aiuto umanitario neanche come accusano i rossi missionari di commercio estero ma è stato di totale parassitismo sia tra se esteso il concetto di mezzogiorno tra piantando l'uso della Cassa del Mezzogiorno al Sud del mondo si dà non si fa cenno si davano soldi un'impresa perché in qualche modo potesse fare un investimento più redditizio in un Paese in via di sviluppo no si davano soldi alla cooperazione del cemento perché si facesse
Una metropolitana un ponte una strada che non sapevano assolutamente nulla perché tanto il problema non era che servissero e a poter finanziare per l'impresa parassitaria
Che poi sia stato questo fatto con tangente senza tangenti diventa realmente marginale e competenza alla magistratura rispetto un'impostazione assolutamente sbagliata
Allora il primo punto e riportarla al centro in questo modo
La concentrazione sono molto contento di leggere che oggi se vuol tornare al piano paese ma vorrei anche che si precisasse meglio così il piano paese
Se piano Paese vuol dire passare da una politica di sportello sull'intero mondo
A una politica di Sparta di sportello su dieci Paesi non mi cambia niente diciamo per la Somalia ci va bene quali Somalia dalla elettrificazione della città di Mogadiscio delibera fatta esattamente un anno fa quando recita di muovere impoverisce la già raso al suolo non so cosa si dei andava il verificare
Al aiuto umanitario ai sali per i bambini eccetera va tutto bene perché tanto insomma dal nostro ignori Giano Paese vuol dire un piano organico complessivo in cui rientra e la cooperazione e il commercio estero e di interscambio in cui ogni singola iniziativa viene proposta e non subita perché sta in quel Paese con un discorso quadro
E questo quello che vorrei vedere
ONG le leggi devono cambiare certo sostanzialmente devono cominciare come hanno fatto in passato quando in hanno inventato la logica di progetto che poi così male è stata copiata da loro medesimi e della cooperazione pubblica
Devono oggi comincia ad operare per processi di sviluppo basta con i progetti le leggi devono cominciare a operare gestendo supporto a forze locali che operano per dei processi complessivi di sviluppo non siamo più disponibili a dare in mano al ministero un progetto che viene analizzato per tre anni andando via chiederei tre preventivi per il numero di calzini che compreranno i miei volontari tra otto anni perché questa è un'idiozia impegniamoci sul degli obiettivi e chiediamo che si usi la valutazione in loco di quello che facciamo come elemento di feedback fondamentale e questo chiediamo non solo per le leggi per tutto perché sono stati spesi trentadue mila miliardi fino ad oggi
Che in termini attualizzati ad oggi sono quarantacinque mila miliardi e nessuno si è mai sognato l'andare a valutare niente
Neppure l'apporto del cosiddetto sim sono valutazione da parte sono segreti che questo elemento fondamentale innovativo
Bene Gianni impiegato dieci anni a inventare articolare in alloggi per i progetti come del resto la controparte quali dovevano essere le tecnologie più appropriata quali le metodologie più appropriate in cosa consisteva la sostenibilità del progetto bene
Adesso andiamo avanti non buttiamo via con l'acquisizione andiamo a scoprire in cosa consiste il sostenere un progetto un processo scusate mi di sviluppo e di interscambio queste la nuova sfida delle leggi
Ma no no no no
Azzola prendendo
Mobilità
Allora
Giudizio
Eccome
Paesi in generale
Non è l'aspetto parla governo
E questione vengono
Come la
E propone sulla cooperazione
Ha dormito nei
Dopo mi ha preceduto praticamente domande da niente no
Allora più modestamente
Credo che non diversamente dagli inizi degli anni ottanta
In realtà anzi con la maggiore complessità il problema della rapporto nord-sud che poi si chiami cooperazione o comunque dovremmo trovare anche un altro nome
Questo non mi è mai piaciuto molto ma insomma
è una matassa molto per ingarbugliata nel senso che ha molti aspetti per esempio non ho sentito qui tutti gli interventi solo alcuni ma mi sembra per esempio l'interventi vostri
O in questa momento molto focalizzati sul bilaterale cioè sul rapporto da stato a stato urtato cooperazione
Io per esempio ho più attenzione vado più seguito molto più presenti se vuoi i dati i problemi di fondo dell'aiuto della cooperazione multilaterale cioè e quindi tutti i problemi aperti il problema del diritto internazionale inesistente il problema
E che non esiste nessuna autorità che sia vincolante non esiste nessuna autorità che possa fare che abbia le strutture per fare del monitoraggio e non esiste nessuna autorità preposte esprimere delle sanzioni
Altro settore non da poco
Ma dicevo la cooperazione può essere appresa da moltissimi aspetti assetto più lo approfondisce i più a moltissimi aspetti per esempio quello ambientale per esempio quello della crescita demografica insomma
E il problema che ci si pone credo a tutti almeno si è posto a noi all'inizio dell'anno ottanta ma ci si ripropone praticamente è il problema della metto ovvero di fronte ad una matassa molto complessa
Quale il filo tiriamo e se riusciamo a sceglierne uno due tirando i quali che magari ci si spezzano anche in mano ma tirando i quali pazientemente
Riusciamo a Sgarbi oliare un po'questa matassa e quindi il problema della scelta
Dell'approccio cioè di quale filo tirare non è una scelta è rilevante è una scelta molto importante perché se troviamo invochiamo il filo giusto in più siamo anche molto determinati può darsi che riusciamo a fare piccoli passi
Nella direzione giusta se tiriamo il filo sbagliato un filo che non ci porta da nessuna parte questo diventa più complicato
Allora io volevo fare solo tre riflessioni insieme a voi
E porre una domanda che continua può realmente devo sciogliere più o meno per il quindici maggio quando devo presentare un progetto per il partito transnazionale per umile che sia ma il problema è che sia perlomeno nella direzione giusta insomma
Quindi pongo a voi la domanda che pongo a me
Sempre o almeno in questi giorni
Le prime considerazioni che volevo fare sono queste al di là di eccessi tangenti sì
La politica di cooperazione sul fallimento della medesima sulla necessità di ripensamento siamo in buona compagnia nel senso che siamo perlomeno in compagnia dicevo al di là degli eccessi tangenti
Siamo in buona compagnia di tutta la comunità internazionale proprio di tutti sostanzialmente
La seconda è che la politica di cooperazione nel nostro Paese ha seguito come era
Banale ma insomma ovvio che seguisse gli stessi criteri
Di lottizzazione politica che ha seguito qualunque investimento pubblico forse adesso la ricostruzione dell'Irpinia piuttosto che la metropolitana di Milano per intenderci
La cosa un po'più scandalosa perché tutto è fatto su quelle di affamati su quelle di gente che sta morendo sostanzialmente ma il criterio mi sembra non sia più fantasioso di quello applicata in qualunque altro settore
La terza considerazione che li aiuti altra parolaccia che dovremmo davvero brandire dal vocabolario di chi si occupa di nord-sud
E che in realtà sono sempre stati condizionati no
Condizionati anche sul bilaterale soprattutto sul bilaterale
O a scelte strategiche che ne so gli Stati Uniti investono in Israele perché strategicamente gli serve quell'avamposto e quindi il deserto dopo un po'produce grano
Quindi o da scelte strategiche di posizione strategica oppure più modestamente ma più spesso da scelte di affari di provenienza di di reddito immediata sostanzialmente
Di affari più o meno leciti o illeciti ma qui in utile che ci dilunghiamo ognuno apre il giornale la mattina e scopre che che la realtà ha superato oppure quello che aveva immaginato fiutata sostanzialmente e il in realtà si pone il problema di trovare quali a quali nuovi condizioni e condizionamenti assoggettati che non siano la scelta strategica che già è la meno peggio e che non siano il semplice ritorno immediato di sole
E noi dovremmo capire perché giustamente diceva che ha parlato prima non la scelta del Paese per esempio in base a quale criterio
Della vicinanza
O perché da quel Paese ci arrivano più immigrati
O perché cioè quale criterio al quale criterio assoggettiamo anche la scelta del paese e quindi condizionamenti perché in un rapporto politico di tra partner se non visti potrà pure aprire un discorso anche di condizionamenti con la classe politica civile e tutto quanto del Paese
Pergola secche ricevendo allora mi chiedevo e mi chiedo mi chiedo ma il nuovo condizionamento i nuovi condizionamenti a cui sottoporla non è per caso quello dello sviluppo dei diritti umani e civili e democratici in quel Paese
Perché è vero che per c'è stato per dieci anni la teoria che qui che in Africa che ne so erano troppo poveri per avere velleità democratiche e che quindi ed è stata una grande Ali vi è una grande teoria degli anni cinquanta sessanta e anche settanta
Che quelli sono troppo poveri per avere velleità di qualunque tipo
E si disse che in realtà per quei Paesi così poveri un sistema democratico lo sviluppo democratico non era adeguato perché non era la loro portata sostanzialmente
Ora anche questo mito è fallito
Questo pregiudizio non mito insomma e allora mi chiedo proprio per contribuire
A
A un dato ovvero beh a quali nuovi condizionamenti e in base a quali ragioni per esempio proponiamo al governo chi potrà ma con determinazione e quindi facendone una campagna
In base a quali criteri si sceglie di collaborare con un Paese io la mia proposta è quello di condizionare soprattutto Allo lo sviluppo dei diritti civili e democratici nel Paese potrei pure scegliere per non si sa quale ragioni il Burundi
Vuol dire che noi siamo disposti a collaborare senza condizionamenti senza chiedere nulla col qualunque dittatore possibile e immaginabile
Cosa che peraltro è stata puntualmente fatta per carità niente di nuovo perché e lo è ed è tuttora fatte
Però forse potremmo invece cominciare a dipanare questo filo di cui parlavo
Da qui io sono molto d'accordo nella concentrazione è una vecchia richiesta oltre che una vecchia polemica però coi
Al di là di questo d'argento passiamo a dieci ma quali dieci a quali condizioni e per fare che cosa
L'altra
Considerazione che volevo dire e che
Be possibile che si debba essere ancora tollerabile che si debba essere così schizofrenici
Che da una parte abbiamo la politica di operazione si spera riformata io ho letto questo primo rapporto della commissione che a loro rapporto organizzativo ed è anche condivisibile in larga parte forse a
Solo il demerito di arrivare un po'tardi e rispetto ad alcune critiche da alcune proposte anche in parlamento di essere un po'ovvio un po'scontata e quindi come tale piuttosto in ritardo ma comunque
Ma
Dico è possibile continuare con questa schizofrenia per cui sulla cooperazione
Si tenta o no di introdurre questi criteri e dall'altra parte c'è il settore del commercio con l'estero
Che invece va a ruota libera e ed è condizionato solo a quanti soldi tornano a casa lo dico perché su questo è ondivago oppure il Parlamento non passa giorno che che il paramento su questo ad esempio non dà indicazioni univoche
è di recentissimamente non so abbia avuto una polemica su cui siamo stati sconfitti ad esempio sul rapporto economico per ora molto scuro di cui si sa molto poco patrocinata dal governo ma di ditte di imprese italiane con l'Iran
Con tutto quello che questo significa e stamattina assassinato nati peraltro iscritto al partito radicale matite credo conosciate tutti
E beh però il nostro Governo in sempre in buona compagnia per carità di tutti gli altri partner europei
Va avanti e indietro capisco che l'affare che sta proponendo l'Iran e molto lucroso perché si tratta in cambio di non si sa bene quali materiali ma comunque
E tecnologici e affini e di di utilizzo strategico una delle cose che vengo viene offerta è se abbiamo capito bene il rapporto Vitalone l'utilizzo di alcune piattaforme off-shore e capisco benissimo
Con il solito alibi che se non lo facciamo noi lo fanno i francesi non è insolita ma se non facciamo noi questo affare lo fanno gli inglesi francesi tedeschi gli olandesi chiesa comunque altri qualcuno
Cioè come la vendita delle armi no che se non vendiamo noi vendono gli altri insomma niente di nuovo anche qui
Però davvero noi possiamo continuare senza rimettere in gioco quindi l'intera finalità di interi principi ispiratori della politica estera del nostro Paese sia essa di cooperazione sia essa di commercio con l'estero perché altrimenti noi rischiamo di avere magari un Bilancio ditte stanno del novantatré minimo di cooperazione un Bilancio
Del più ampio dico del commercio con l'estero insomma quel poco che rischiamo di seminare con la cooperazione
Viene annullato da tre mega contratti galattici con l'ultimo dittatore di questo mondo eccetera eccetera mi altro problema che invano stiamo tentando di affrontare in Parlamento
L'ultima quel la l'alt la l'altra considerazione è che questa da taglio drastico
Drastico del gli aiuti insomma
E vede coinvolta l'intera Europa ivi compresa per la prima volta stranamente ma insomma e quindi molto preoccupante i Paesi scandinavi
La Danimarca e un'eccezione a questo dato di taglio ma siamo al cinquanta per cento come da noi sostanzialmente
è vero che però poi uno va a vedere i bilanci della cooperazione da Danimarca e trova che sono rimaste relativamente alti perché improvvisamente sono entrati a far parte del bilancio della cooperazione tutta una serie di spese
No per esempio il mantenimento delle forze di peacekeeping ovunque esse siano in Yugoslavia piuttosto che non non so dove rientrano vengono fatte rientrare nel bilancio della cooperazione e in Italia uguale quindi stiamo lì allora mi chiedo
Hanno solo un'altra considerazione volevo fare ma l'ho anticipata l'iniziale che voi avete discusso qui soprattutto di bilaterale io volevo aprire
Aprile
Solo soffermarmi un po'sì su invece
E la cooperazione multilaterale
Il nostro Paese vincolata attorno alla Race la spettato poco ma insomma comunque più o meno nel bilancio della cooperazione italiana il quaranta per cento dovrebbe andare a multilaterale così era la risoluzione il sessanta per cento al al bilaterale
E si pone quindi che è un po'negli altri paesi la media più o meno il trenta per cento al ventotto per cento che valuti laterale
Però anche lui
E e questo multilaterale
Su cui io sono molto Oristano quale io sono molto più favorevole rispetto al bilaterale io ritengo che nel mondo dei del due mila dove anche solo per spostare una nave deve intervenire il Consiglio di sicurezza e dove a livello di decisioni nazionali a mio avviso giustamente ma insomma
Che senso ancora
Lo pongo la cooperazione bilaterale
E in quali limiti ha senso io non dico che non abbia senso dico però in quali limiti assenso
Specialmente se schizofrenica rispetto per esempio come dicevo prima alla politica del commercio con l'estero perché se no rischiamo di mettere qualche voce e di essere sommersi sostanzialmente dall'oceano
Che non controlliamo e del quale non ci occupiamo ma c'è anche arriviamo alla questione delle Nazioni Unite
E beh il diritto internazionale in questo campo come in altri come in tutti peraltro non esiste
Non esiste perché non ha regole
Non esiste perché non ha controllo democratico non esiste perché non ha un'autorità vincolante non esiste perché non ha un'autorità sanzionatoria rispetto a chi non mantiene gli impegni presi o le convenzioni firmate tutto questo
è un altro settore tutto da inventare
Noi siamo stati molto sole agli inizi degli anni Ottanta ritenere che il divario Nord Sud era una minaccia alla pace
E che quindi poteva essere di competenza del Consiglio di sicurezza applicando i poteri residui della carta istitutiva delle Nazioni Unite quindi prefigurando l'allora sostanzialmente il dovere d'ingerenza e fumo molto soli da questo punto di vista ma ci interessava arrivare ad un'autorità internazionale che avesse un qualche potere
E cioè che stabilisse i primi passi del diritto che è tutto da inventare per quello che non rischiamo di andare
Finito all'ordine del terrore di Yalta rischiamo di andare ad un nuovo ordine internazionale magari gestito dagli Stati Uniti che non non ha nulla a che vedere con un nuovo diritto internazionale nuovo ordine
Sulla parola del più potente nulla a che vedere con l'idea invece del nuovo diritto internazionale
E quindi questo è un altro settore detto tutto questo
E premesso che il problema è io ne ho accennato in pochi di Fini
Ne potremmo accennare molti di più domanda qual è il più efficace da tirare
Cioè qual è il filo l'aspetto
Di queste ne aggiungiamo altri se volete
Più o meno Midori ma tutti ugualmente importanti
Qual è il filo riteniamo politicamente socialmente umanamente non so quale aspetto riteniamo di dover
Assumere come priorità e quindi dipanare quello per arrivare pian piano a dipanare le cose
E l'ultima l'ultima questione più brave a me rimane
Sulla scena italiana sicuramente ma sulla scena internazionale altrettanto sicuramente
Come pazzi possiamo fare in modo che questo tema nord-sud in tutti i suoi aspetti torni alla ribalta dell'attenzione pubblica perché questo è il problema di fondo altrimenti noi
Facendo una fatica da tanta lo
Facciamo fare altri e cinquanta riunioni con quaranta persone che vanno benissimo come dato di resistenza altro che se non ci fosse neanche a questo poi la campagna non la fai
Però rimane pure un problema che l'Africa tra un po'è sparita non dico dall'agenda politica quella figura ma rischia di sparire davvero dal mappamondo no
Sappiamo tutti che è cambiato il mondo eccetera
Ma c'è anche a abbastanza chiaro perché sia venuto meno l'interesse africano perché non ha neanche più un ruolo strategico il
La Somalia non può neanche minacciare di passare dall'alleanza occidentale alla alla alleanza orientale facendosi pagare qualcosa per la sua sabbia cosa che è successa no cioè la stragrande maggioranza dei Paesi africani a un certo punto cambiavano alleato poi ci sono quelli più sfigati di tutti che anche se cambiava non se li filava nessuno che negò il Burkina Faso poteva allearsi con chi gli pareva no se lo filava nessuno altri invece quelli di posizione parlo della Somalia oppure il Mozambico che hanno posizioni più Prevalle rilevanti strategicamente a un certo punto quando non ce la facevano più cambiavano alleato dall'Est all'Ovest in cambio di un po'di aiuti anzi di promesse di aiuti poi ci fosse mai visto niente ma insomma comunque perlomeno avevano un prezzo
Oggi tutto questa possibilità neanche di mercato
Non c'è più perché c'hanno poco da cambiare alleato
E da questo punto di vista proprio per questo è sparito anche l'interesse interessantissimo per carità di del di una parte della comunità interna dell'intera comunità internazionale diciamo le cose come stanno
E allora credo che forse
Il filo che dovremmo tirare questi
Come e su quali basi con quali strumenti in quali tempi
Tentare una campagna che riporti questo problema nell'agenda politica e nella priorità della Società e quindi poi del mondo politico
Cercando alla luce di questo coi di risolvere non dico tutti i problemi questo sarebbe un po'ma almeno qualche problema anche nel nostro Paese a piccoli passi ma questo mi sembra il filo che dobbiamo tirare altrimenti questo dibattito continueremo a farlo tra di noi e forse andando avanti così sempre un po'di meno nel senso che certamente i media nella loro in cultura totale non ci aiutano molto perché per avere i riflettori puntati da qualche parte servono duecento mila morti lo sbarco dei marines e non so quale altro accidente
In termini preventivi certamente i media non ci aiutano mai mai e quindi abbiamo una serie perché sono proprio incolti diciamo anche rispetto alla propria professionalità spesso in malafede ma anche per incultura per incapacità
Miss mi parrebbe o almeno su questo mi vorrei concentrare come riattivare un'attenzione su questo
Quello che sto cercando di fare che voi fate qui io sto poi cercando di fare coinvolgendo appunto
Gli scritti radicali nei vari Paesi per fare nei vari Paesi europei una serie di giornate di riflessione chiamiamole così per arrivare ad una riunione al Parlamento del Bundestag perché c'è stato messo a disposizione agli inizi di settembre per ripensare alla cooperazione ma
Senza che ci sia da una parte i politici che si ci ripensano dall'altra ci pensano altri settori cioè cercando di metterci un po'insieme senza tante autocritica che vanno più o meno bene ma insomma
Non è tanto questo il problema ma quanto pensare anche a piccoli obiettivi magari più utili
Ma intanto di rimettere in moto e qualcosa nel nostro Paese qualcosa almeno nella società ricca diciamo nella comunità internazionale più ricca forse questo il filo che potremmo
Tirare insieme perché se poi i riflettori zona chiese anche più divertente litigarsi altrimenti litigarsi sullo zero in assoluto viene anche meno divertente finzione Alina quest'anno scrittore ci dobbiamo Previti accordo
Al ministro letta dice su calci chiediamo qui
Gli anni scorsi è stato impossibile litigarsi perché De Michelis pensava che il Parlamento era uno strano posto borse d'Australia ma certamente in Italia non esisteva quindi è stato un po'difficile e per rimane però il fatto che forse in una pienezza di campagna parto lì non so che e anche più
Facile più giusto è stare anche attenti essere determinati essere molto polemici perché è vero perché credo che credo che poi la la democrazia è fatta riscontro è fatta anche di impostazioni diverse
Nell'indifferenza generale credo che andiamo poco anche
Gente Giampiero
Facevano Andala fino a farlo chiudere
Tranne che al ministro un faro più domande consentire un giro io mi scuso se quando la parola pronunce alle più fretta votarono sì quella quelle più offre quelle che meno resistente già sondato Gobbi la sala
Ovviamente allora il ministro può rispondere anche a partire da fare interventi esprimere il proprio parere anche rispetto alle cose dette però piacerebbe sapere se all'interno del nostro intervento toccasse questo punto
C'è stato un taglio drastico però ci sono se non ci sbagliamo mille settecento cinquanta miliardi di fondi flessibili e progetti non realizzati
Per l'azienda poi coinvolto in Tangentopoli o altre cose di questo tipo e possibile
Usare questi soldi per rispondere ad alcune esigenze e per i vedere anche il tipo di stanziamento che era stato fatto però renderle attrezzarli se è vero che da quello che ci risulta che c'è questo fondo presi
Partirei subito da questa domanda che mi sembra importante chiedeva Emma Bonino su che cosa litighiamo ma intanto cerchiamo di criticare se vogliamo litigare guardando al futuro sperando che ci sia un futuro perché qui ci siamo chiedo se c'è un oggi
Importante che non ci sono oggi ma c'è un domani che per domani ci dobbiamo interrogare
I fondi residui novantadue sembra
Il provento dei furti e Boban tenerli sul condizionale che abbiamo trovato un accordo finalmente con la ragioneria generale
Dica dica sul statista
Assente sulla puntare intanto dei resti di novantadue perché erano cominciate col lavoro cominciato col dire che ma mentali avevamo passati a Ciccio troppo tardi vivevamo considerarli per
O perlomeno dovevamo aspettare in ogni caso per sapere se c'erano fino all'assestamento di bilancio al settembre del TAR
Questo problema pare che sia reso
Il secondo problema e di sapere
Dei
Sono mille settecentottantanove mi sembra miliardi già depurati del dello stipulato novantuno che la Corte dei conti ci ha tenuto fermo per tutta novantadue
I dati quindi lei chiedeva dati su cui siamo arrivati ai reati sì
Si tratta di vedere a fronte di questi mille settecento e rotti miliardi quanta parte del deliberato non decretato che effettivamente mille cinquecento miliardi come è stato prima ha detto
Mantiene ancora una sua intimità e a questo fine sarà importante vedere sarai la versione finale
Dell'emendamento né in sede legislativa la commissione Esteri Braga
I fondi novantatré effettivamente
Sono
Per una parte per poco più dalla metà
Ci ha impegnati per porzione novantatré programmi rionali approvati negli anni precedenti
E per duecento miliardi salvo vedere che fine fa il decreto in Parlamento
Sottratti alla cooperazione quindi questo devo dire posi perciò meglio io Nancy non solo impiegati i fondi alla cooperazione proprio da Dini ai fondi alla cooperazione per finanziare Somalia Mozambico totale novantatré zero effettivamente per quanto riguarda il fondo di cooperazione
La porzione del deliberato non decretato che verrà Trezza utilizzabile quindi graverà sui mille settecento miliardi determinerà
Che cosa ci rimane per lavorare l'anno
Quanto dipende anche dallo stravagante
Almeno cinque meno mille e cinquecento
Detto questo ripeto che solide soggetto a a qualche condizionamento quindi usato il condizionale il dibattito che molto stasera offrirebbe spunti per continuare a discutere per parecchie ore
Se ci può essere masturbare senz'altro vorrei vorrei dire che l'unico problema fosse l'ho sentito sollevare ma quello richiederebbero solo diversa giornate e che cosa intendiamo lo sviluppo che dobbiamo ci stiamo parlando di cooperazione allo sviluppo
Una soluzione è stata prospettata l'estate scorsa dalla comunità internazionale
Ed è quella ancora forse da definire meglio dello sviluppo sostenibile
Non tutti abbiamo dimenticato la conferenza di Río
Il il dramma è che purtroppo nel momento in cui la Conferenza di Rio invocava per passare da il progetto di sviluppo indeterminato a uno sviluppo sostenibile
La comprensione di revoca postula rispetto come indispensabili risorse crescenti
Le risorse della cooperante la cooperazione internazionalmente qui perfettamente esatto quello che ci diceva onorevole Bonino vanno scemando
E vanno scemando parallelamente a una cresciuto disinteresse dell'opinione
E questo è vero in Italia ed è vero il praticamente tutti i Paesi è un punto sul quale ci siamo interrogati anche all'ultima riga l'alto livello del TAC e sulla quale
Si continuerà a dibattere per cercare di di capire se duramente un riflesso riflesso egoistico delle situazioni economiche non brillanti anche nei Paesi sviluppati in questo momento o se c'è qualche cosa di più
Se un riflesso dalla percezione di una insuccesso
Non lo sappiamo bene ma questo mi porta a un altro discorso sono perfettamente d'accordo con quanto diceva ma Bonino solo necessità in qualche maniera di
Di promuovere l'interesse dell'opinione
Quando
Sento diretta da Baraldi
Sento parlare del che cos'è il radicamento delle lentiggini alla società civile
Ma poi parallelamente leggo i documenti delle origini che uno dei problemi centrali e quello del diritto
Diritto
Ai fondi pubblici per fare attività di cooperazione ho l'impressione di una certa schizofrenia di questo approccio
I fondi pubblici dovrebbero essere disponibili perché c'è una società civile che preme
Che si agita
Che discute di che cosa e sviluppo di che cosa e cooperazione allo sviluppo e quindi influenza rigore io il dibattito visto rapidamente scemare l'Italia mi ha colpito come l'anno nella l'anno scorso quando furono tagliati novecento miliardi per la bilancia dalla cooperazione
Ci fu una reazione non soltanto di Craxi ma dell'opinione pubblica quest'anno stato tagliato molto di più
Ma ho sentito pochissimi scritti vuol dire che c'è qualche cosa che non è soltanto il frutto di Tangentopoli lo dalla recessione c'è qualche cosa di più che cos'è c'è una mancanza di mobilitazione forse allora qui forse
E e dove sono d'accordo con con quanto diceva anche Baraldi occorrerebbe un momentino una riflessione da parte delle organizzazioni che si richiamano la società civile ma forse tutto sommato sono un certo numero di gruppetti
Impegna
Dedica interessati ma della dimensione distinguibili dell'audience che abbiamo qua questa sera
Da qui certamente l'importanza di ripensare e in qualche maniera legittimare meglio anche di fronte a una stampa che fa dell'ironia facile
Quanto giustamente la la legge quarantanove ha previsto in materia di informazione educazione allo sviluppo
Molte delle attività in questo campo al di là di quello che possono essere i problemi ricordo paralleli sul finanziamento di talune di queste attività delle leggi
Sono state oggetto di dileggio in interrelazioni parlamentare in articoli di giornali sono state portate ad esempio di come si sprecano i fondi alla cooperazione
Manco dall'operazione debbono servire anche a partecipare ad aiutare a mobilitare l'opinione l'opinione pubblica su questi argomenti altrimenti si delegittima
Il resto dell'attività di cooperazione
Scusate colgo fior da fiore per compreso alcune note il Libardo ripeto potrebbe essere molto diversi interventi sono richiamati a proprio prima del del programma paese che cos'è il programma
Pagava Paesi certamente non è soltanto un bel documento basato sul sugli studi macroeconomici e la Banca mondiale nella Comunità europea analizzato e discusso col Paese col quale si arriva poi a definire quali sono i punti di intervento essenziale si scelgono insieme con il Paese quali sono quei settori dove meglio e attrezzata a questa o quella cooperazione intervenire
Tutto questo è necessario per un preliminare occorre poi era in questo soprattutto che è mancato perché di programmi Paesi stivati così ne sono state anche redatti
Ma occorre che questo venga poi ufficializzato occorre che venga
Metabolizzato dagli organi deliberanti diventi legge
Anche ai fini della programmazione cos'è successo queste cose si facevano dopodiché
Dovevano essere formalizzati in commissioni miste dove i partecipanti molto spesso ignoravano non solo l'indicazione finanziaria massima che era stata allocata in programmazione a quel paese ma anche la coerenza dei progetti che venivano poi scelti spesso soltanto il ciclo allo shopping list con
Il programma paese quando esisteva
Perché perché è stato
Vai variamente analizzato e uno dei dei punti su cui si insiste che poi tutto sommato questo era un altro in qualche maniera per fare affari
Ma è una maniera
Un po'mio resta alta anche se certamente è stato concepito
Ma io ho buoni o perché in fondo questo se si tratta di di finanziamenti che non servono a generare
Ulteriore penetrazione
Non servono a pagare veramente delle correnti commerciali servono appunto per un reddito immediato ma secondo una logica di protezione del sistema delle imprese
Che è quello che fa sì che abbiamo una Salce che elimina il rischio di impresa che fa sì che l'Italia fa soltanto dell'aiuto legato perché guai a esporre le nostre povere impresa la concorrenza internazionale e così via
E tutto questo non è frutto soltanto di di l'incapacità o di elucubrazioni di più o meno oscuri funzionari diplomatici al ministero degli Esteri
Viene da fuori terrestri viene da
Quegli ambienti del ministero del Commercio estero che di fronte alla proposta di fare un programma un tentativo di fare un commodity Yepes legato rispondono sul mio cada
Viene da una cultura che quella cultura che ha fatto sì che l'impresa italiana ha preferito non fare ricerca e sviluppo mandare a vendere tecnologie obsolete in Paesi che erano pronte accettare qualsiasi cosa piuttosto che di modernizzare il sistema industriale del Paese
E quindi è frutto di una
Cultura sbagliata
Di che cosa significa fare affari
Che ha avuto le sue ripercussioni anche sulla cooperazione indubbiamente ma che va denunciato va elogiato appunto con la mobilitazione di di di viaggia gente in un dibattito sulla cooperazione
è un dibattito culturale di fondo che va certamente lancia e che troppo poco in questi ultimi tempi ho visto al di là di di in discussioni che considero elitaria cioè di pochi interessati mi sembra essere avvenuto certamente poco coadiuvato da una stampa superficiale
Che in questi ultimi tempi ha parlato molto dalla cooperazione
Ma che chiave ne ha parlato
Io mi sono trovato per avventura oltre ad essere responsabile di alcuni
Le cui foglie di fico poi spiegherò perché più che di settori operativi nella cooperazione
Ad essere impegnato in attività sindacale
E ci siamo già tolto preoccupati che la campagna stampa
Era diventata da una campagna su certe deviazioni di taluni interventi politici ad un attacco generalizzato forse pilotato alla Farnesina in generale
E abbiamo cercato di parlare coi soliti amici giornalisti vedere si poteva riorientare il dibattito abbiamo scoperto il perché di un certo taglio dalla campagna questa materia era ormai esclusivamente in mano ai cronisti giudiziari
I quali dei principi delle politiche del fondo la cooperazione se ne potevano pagare né bisogni sangue e quindi quello era il taglio che si dà superficialità certamente non mi batto sulla cooperazione c'è stato sulla
Scelta dei paesi
Beh certo questo è un discorso molto fondamentale
Ma è un discorso che che porta ad allargare molto l'analisi
Che cosa significa
Che la politica di cooperazione parte integrante non strumento attenzione parte integrante della politica estera italiana
E come si concilia questo con l'esigenza di concentrazione
La domanda che pongo non ho una risposta perché se è parte integrante della politica estera
Sì si va al di là di un discorso che può ricordare solo una decina di Paesi
Ma se si va molto al di là della CIA di Paesi allora perdiamo la concentrazione su questo un dibattito sarebbe interessante
Criteri e condizionamento
Diritti civile democrazia getto e il tema
Il tema di moda
Però immigrato
Però come si scontra questo con la la la feroce resistenza dei dei paesi
Tutto il processo rotatorio dell'io mi ha fatto capire che ormai ci sono diversi mondi del Terzo Mondo che non sono più uno con generi tra di loro anche se trovano spesso omogeneità soltanto in enunciazioni massimalisti che andrebbe analizzato forse anche questo gioco
Indubbiamente
Importante indubbiamente il sostegno ai processi democratici nel vedere le priorità basate sui diritti umani civile democrazia e importante
Le politiche di
Sviluppo partecipativo che collaborazione del nord non è una frazione dalla comunità internazionale
Sono parole perlomeno certamente accoltello tutte le cooperazioni ma quando ci confrontiamo poi con i cosiddetti beneficiari forse anche questa è una parola che avrebbe bandito insieme ad aiuti
Non passano così facilmente
E poi giornalista
Parola abolita paillettes condizionalità Osaka cominciamo a cosa vorrei ancora sempre degli altra cosa orrenda siccome c'è stato come c'è stata contestato ma condizionalità verrebbe quando abbiamo detto che vogliamo le valutazioni di impatto sui progetti
Il dibattito internazionale non è così uniforme come sembrava punto ritenere nel suo intervento nei gruppi c'è una contrapposizione tra Nord e Sud anche su queste cose
Dibattito sul nord sud
Io ricordo che ho vissuto dalla parte del del funzionario perseguire Rapporti col Parlamento tutta l'esperienza dalla campagna del settantanove ottanta ottantuno in parlamento
E ricordo che effettivamente constatai allora un certo vizio di di cultura anche in seno alla Casa letizia dal ministero degli Esteri anzi abbastanza marcata perché quando proposi
Che la relazione dell'allora ministro al Parlamento si aprisse con un capitolo sull'intersezione tra l'Est Ovest e Nord Sud
Mi fu risposto dall'allora direttore generale affari politici che lui avrebbe compiangere vago il ministro degli affari esteri e la repubblica italiana che avrebbe dovuto in Parlamento a dire queste cose
Non è del tutto superata questa va superato vescovo forse come come come attualità ma il problema esiste tuttora e certamente c'è un problema culturale anche l'interprete
Ma solo all'interno del ministero degli Esteri
Ma io mi fermerei quanti ripeto il tema talmente vasto che potremmo andare avanti poco più tardi mi pare di avere lanciato qualche provocazione per
Rispetto rispetto alla al finanziamento noi un attimo che siamo per finire
Per cancellare
Rispetto alla
Al non dipendere dal finanziamento pubblico ma di attivarlo attivando anche sensibilità fra la gente
Marcia più di otto mila circoli in tutta Italia abbiamo attivato decine di migliaia di persone in Italia
Qualche migliaio in Jugoslavia con interventi promossi dall'associazionismo abbiamo contribuito ad allestire a gestire campi profughi investendo in risorse speranza innanzitutto
Solidarietà ma anche in mezzi EUR e oggi abbiamo in Jugoslavia decine di volontari
Lavoriamo in collaborazione con l'alto commissario per i profughi stiamo cercando anche di fare un consorzio di gruppi di volontari che operano per far sì che non sia più occasionale ma sia programmato
Con una sede a Spalato una
A Roma e l'altra a Trieste col un punto di riferimento nelle Marche
Per rispetto alla possibilità di mandare aiuti e per far sì che ci sia una banca dati in modo che anche i cittadini italiani sanno con chi collaborare cosa proporre cosa cosa fare è un tentativo che con la nostra autonomia e stiamo cercando di fare ed è questa la strada diciamo della Novartis
Quello di recuperare l'attenzione della gente ma più che attenzione
Far sì che questa voglia di partecipazione che molte volte sommersa possa apparire
Perché c'è una disattenzione forse dell'opinione pubblica che appare che è dovuta al al ad una mancanza di fiducia
Ed anche ad insuccessi che si sono verificati
Ma c'è anche poi una una voglia un aver fiducia che si manifesta in tanti piccoli o grandi gesti di solidarietà e di volontariato
Compito nostro per la nostra MG e anche lavorare a qualche sicché emerga questa parte positiva del paese che c'è e non appare perché c'è anche una disattenzione della stampa se non oggi avessimo invitato avevamo invitato anche qualche giornalista se avessimo potuto dare qualche notizia di qualche scandalo qualche progetto sicuramente ci sarebbero
E proprio su questo io vorrei chiedere a Giampiero
Che è presidente dell'Arci l'Arci nel suo insieme sta rivedendo anche il ruolo dell'associazionismo sta cercando di fare un un tentativo di esplorazione di entrare in rapporto con altre associazioni in Europa e al di fuori dell'euro
Il nostro progetto in Algeria ha messo in moto un rapporto di amicizia e di scambi continui con associazioni algerina
E quindi il rapporto crescita della gente
E e quindi voglio per capire come l'Arci sì
Continua ad impegnarsi su queste cosa pensa dello strumento varcasse che un momento anche di coordinamento
Deve delle varie esperienze positivo
A sola cosa Giampiero vorrei anche che dicesse velocemente la cessata coinvolto in passato è stato proprio ministero nel passato anche composizioni diversa proprio interno rispetto alla guerra rispetto alla guerra del Golfo
Qualcuno accusava diceva ci sono gli americani perciò accessi e mobilità e c'è qualche silenzio rispetto alla Jugoslavia
Oggi noi sappiamo che il TAR la cooperazione deve fare per forza di Conte composizioni momenti di guerra di forza che stanno aderente
Già capannoni
Ecco
Barese ma non c'è attenzione oggi mobilitazione rispetto all'embargo nei confronti del Milan
Ma come un'associazione come la nostra che sta tentando di esplorare una strada ne percorre una strada che è quella della fare emergere prendere protagonista la società civile già questo o essere un momento deterrente rispetto agli sviluppi della guerra se l'argine menzione delle forze del volontariato della solidarietà
Si stanno anche fornendo nella riflessione rispetta che cosa poi significa al momento dell'impotenza che abbiamo vissuto anche noi a Sarajevo
Per cui forze pacifiste volontari momenti di solidarietà dovrà fare i conti con la città bombardata con forza con uso militare e non ti consentiva che non ti consente anche di fare emergere la parte della pace
Che in ogni società è presente
E quindi su questo come l'Arci generale assista
Santa appassiti
Sempre di più un certo tipo di interventi possono essere anche o momenti di condizionamento della guerra
Prevenzione
E anche cosa fare per la sicurezza dei cittadini cioè
Non vi preoccupate dei titoli schematici sì intanto sulla questione che mi ha chiesto verso Mimmo vorrei farvi un invito a Emma
Siccome finalmente abbiamo deciso anche di dare visibilità alle centinaia di iniziative di solidarietà che sono nate in Italia nei confronti in particolare della Bosnia ma nel complesso di tutte le zone colpite dalla guerra un ex Jugoslavia
C'è questa settimana di lotta che è stata indetta comincia
Con la marcia del ventotto prossimo da Ancona Falconara e si conclude con la catena umana di Verona se una volta potessimo fare qualcosa insieme
E marciare insieme per la libertà di Sarajevo per la pace in Bosnia magari obiettivamente sulla Macedonia giusto e magari preventivamente sulla sulla Macedonia sarebbe bello se fossimo
Sarebbe bello se fossimo insieme settori a mano benissimo
Sono esse insieme riuscissimo a spiegare questa stampa italiana sono d'accordo con gli accenti usati dal ministro per tutta una serie di fatti perché sta stampa italiana che in realtà
Sulla questione jugoslava c'è stata una grande mobilitazione popolare
E una grande infezione intellettuale nella lettura dei fatti e delle vicende che li si sono drammaticamente sviluppata ma non ho tempo di dilungarmi testo all'invito
Le altre cose che volevo dire sono molto molto secche perché siamo di fronte a veramente qualcosa che non funziona e
I due dati certi dalla discussione di questa sera che non abbiamo una lira per la cooperazione e quindi dovremmo scrivere in morte della cooperazione italiana dall'altra parte e che oltretutto come dire c'è un disaffezione come è stato detto dell'opinione pubblica che non è facile rimontare allora non è facile rimontare come forse
Invece è stato possibile due anni fa
Il il problema della caduta quantitativo oltre che qualitativa del nostro sforzo di cooperazione perché se tutte le sere si passa davanti per televisione beh quelle file di trattori arrugginiti accostati dentro i capannoni vuoti deserti disabitati arrugginiti pure quelli della cooperazione degli anni Ottanta in Etiopia se poi ci ripassa sotto gli occhi una qualsiasi assenza è queste robe qui oppure ci viene detto come è stato detto mi risulta a livello dalla Presidenza del Consiglio non so se dello stesso presidente del Consiglio che tonnellate e tonnellate di materiali inviati in Jugoslavia dalla cooperazione italiana sarebbero praticamente dispersi lasciamo perdere poi vi siete presi infatti di sapersi quindi quanto meno non sapeva dove andassero e N e e e non si aveva il controllo di Tim portata certamente di fronte al fluire copioso di queste notizie via schermo televisivo ovvia stampa la relazione dell'opinione pubblica non può che essere fiaccata e quindi dobbiamo ricostruirla dicevo dopo questo congresso che un congresso importante di riflessione di passaggio
Su un corpo quello della nostra Arx che soffre come e forse più gli altri anche per per la storia difficile avevamo appena consolidato uno zoccolo ci troviamo dentro dentro quest'
Situazione e dopo questo congresso noi già la prossima settimana venerdì sabato e domenica teniamo una grossa importante molto partecipata si annuncia assise nazionale dell'ARCI sul razzismo immigrazione credo che questo sia intanto il primo terreno su cui dare battaglia per ricostruire l'attenzione
Dell'opinione pubblica per far vedere che se errori e sfaceli sono stati compiuti sul terreno della cooperazione internazionale questo tema non sono non è morto ma è l'unica prospettiva che ad
Amo di fronte se vogliamo battersi per una vera Europa delle convivenze per un oggi per un futuro che non attendono
Empire la riflessione assegni nessun nessun le responsabilità nessun se ci sono state responsabilità ma invece che
Poi una questione
Io devo dire che apprezzo diversa delle risposte che adesso dava il ministro non credo che la Farnesina
Abbia tutte le colpe non credo che non ne abbia anzi credo che abbia dei difetti
Fondamentali ma c'è comunque qualcosa che non funziona proprio nel codice io adesso mi rifaccio sempre alle questioni di bottega ma sono fatti concreti su cui si può discutere
Si dice
Va bene le onde hanno un difetto come di radicamento di massa non producono mobilitazione sforzo dei cittadini
Vini corrono così continuamente il rischio di essere in qualche modo delle agenzie che più che altro
Gestiscono il passaggio dei progetti e quindi delle risorse e quindi delle commesse ente in taluni casi presenta noi siamo testimoni di un'esperienza che non è nemmeno come disse
Mimmo della nuova Arce del periodo che va abbiamo di fronte è di quello episodi della Novartis no no dell'Arx di quel periodo che abbiamo di fronte ebbe il periodo precedente ed è stata una delle esperienze costitutive della Salaam Ragazzi dell'Ulivo noi abbiamo raccolto dodici miliardi che abbiamo inviati in Palestina se funzionasse veramente il criterio che diceva Baraldi e c'è farne strumenti un miliardo alla cooperazione dovrebbe mettere due o comunque uno così costruire noi abbiamo avuto qualche centinaio di milioni attraverso un progetto che che è stato approvato band dopo che è cominciato attutito e questo tipo di campagna eppure qui c'è stata una
Detrazione eccezionale sei mila famiglie in Italia c'è stata una mo'una capacità di di di stringere rapporti relazioni profondissime con quel territorio contro la realtà con quei bambini con quei ragazzi
Oppure che ne so possiamo dire anche
Più recentemente abbiamo inviato tonnellate e tonnellate di aiuti raccolti dei cittadini con un magazzino che abbiamo ancora a fa con aria che funzione sempre pieno riceve sempre roba attraverso l'iniziativa non soltanto nostra bella somma di tanti gruppi di tante associazioni tanti Comuni enti locali eccetera eccetera
Lo l'unica cosa fino adesso fino adesso io spero su questo si possa fare un passo in avanti l'unica cosa che abbiamo ricevuto fino adesso che nel corpo della vicenda del Time for Peace che è stato richiamata ci è stato dato un contributo fatica siffatti cattivissimo strappato credo a a quasi dodici ore diciotto ore dalla partenza per pagare la nave per portare la qui è non esser nemmeno
No insomma ah ecco non è stato ancora una volta ancora pagare ecco e abbiamo portato in quelle settimane non sono nove ovviamente anche a ma mille cinquecento persone divise in gruppi in tutta la realtà del dell'ex jugoslave che non era soltanto il portare l'aiuto ma era fare un'operazione fondamentale in questa realtà come si dice una una ingerenza nel senso che si si andava ad ingerire Cosimo minimo di calore umano
Anno di relazionalità di capacità di mettere a confronto coloro che sono vittime della guerra non perché sono sparati soltanto anche perché questa guerra non l'hanno voluta
Ancora oggi sotto sotto il sangue i bombardamenti rifiutano l'idea della guerra e quant'altro quindi c'è qualcosa che non funzionasse non si riesce a stabilire un
Intatto non dico sul lungo periodo ma meno sull'onda appunto dei fatti emotivi non dovrebbe essere questo la programmazione delle vedere altre cose ma se non succede nemmeno di se non succede nemmeno a quella fase
E non in fin dei conti pur come dire sapendo conoscendo i nostri limiti e pagandoli sulla nostra pelle non siamo l'ultima delle associazioni quindi se non riusciamo a interloquire se non arricciato arrivare nemmeno per via telefonica ordinarie
A stabilire un rapporto c'è qualcosa che non funziona nel profondo io credo che questo va ricostruito e lo dico perché non è la questione del Piove governo ladro questo non non c'è più nemmeno questo sciocche nonché questo è il problema
Ma c'è un dato fondamentale per esempio il ministero dell'immigrazione è comparsa da scontare
E che cosa si deve capire che cosa ne dite dell'opinione pubblica e non lo so se era giusto non era giusto fare il ministero dell'immigrazione ma che cosa deve capire l'opinione pubblica compra scompare
Diventa il punto diventa il punto di riferimento il tavolo sul quale si si tenta di costruire la Consulta per l'immigrazione il tavolo comune dove sindacati imprese
I tori associazioni volontariato cercano di stabilire dei rapporti il tavolo al quale cercare di costruire appunto una sinergia di interventi tra le organizzazioni non governative coloro che fanno
Assistenza o in qualche modo affrontano l'emergenza immigrati nel nostro Paese c'è perse scompare e non senza più niente nemmeno dei fondi che erano stati stanziati per
Iniziative e campagne specifiche sia sul versante dell'immigrazione in Italia sia sul versante allora se ne occupava delle prime i primi momenti dalla vicenda jugoslava dei primi
Centodieci miliardi per l'intervento immediato di cui non si è saputo
Più niente o di cui si sono ritrovate soltanto alcune briciole allora io credo siccome dove niente già un'altra volta abbiamo parlato con il dottor caprini in una
Dibattito in una discussione come queste stasera con lei ma sentiamo degli accenti anche come di chiamata non soltanto come dir di collaborazione ma di di di ricerca anche di un interlocutore per quanto critico per quanto scomodo scapigliato lo si voglia definire di una ricerca di un interlocutore per
Porre le questioni di modifica di riorganizzazione di rinnovamento di riforma di settori dell'attività di cooperazione dell'attività
L'isteria ecco forse io credo che sia in caso di cominciare veramente a fare quest'opera io sono certo che nel prossimo periodo noi ci spenderemo in questa direzione anche rispetto alle altre ONG
E noi siamo questa Spessotto associativo che sia e lavoriamo con grande unità con altri importanti larghi tessuti associativi del nostro Paese noi siamo un territorio nel quale tutti possono venire
A scavare e cercheremo di di lavorare in questa direzione la nostra ONG avrà un ruolo
Importante anche piste di di di nel cercare di stabilire questi contatti queste collaborazioni queste sinergie
Questi questi rapporti e ugualmente nei confronti dell'istituzione dai livelli locali a livello centrale
Purché la drammaticità dei problemi sia resa per quello che sia resa né infatti si è resa nei dati della realtà perché una cosa è certa nonostante tutto quello che abbiamo detto
Non è assolutamente vero che la disponibilità di solidarietà dei cittadini
Come dire e cadute è crollata non è assolutamente vero questo noi paghiamo oggi i guasti degli anni Ottana nata i guasti profondissime negli anni ottanta e paghiamo oggi una mancanza di riferimento rispetto a processi istituzionali a diciamo l'affermazione Conca età visibile di valori culturali che possono essere centro punto di riferimento per la disponibilità dei ci
Tadini certamente se uno non sa dove sbattere la testa difficile che passa posso dar prova della della della sua bontà da
Io volevo dirti quando Giacomo