L'UCPI presenta a Montecitorio la proposta di legge sulla separazione delle carriere. Intervista a Beniamino Migliucci

Radio radicale siamo con Beniamino Minucci presidente dell'Unione delle camere penali italiane per parlare della consegna delle delle firme per la proposta di legge di riforma costituzionale
Per la separazione delle carriere allora oggi avete depositato mi sembra settantadue mila firme e che contributo ha dato il partito radicale per la raccolta delle firme per il sostegno politico
A questa iniziativa alla quale ho oggi qui alla Camera era presente anche Renato Brunetta presidente di Forza Italia di tenuta di forze de le il Partito Radicale transnazionale tra spartito ha dato un grande aiuto anche nell'opera di verifica
Le firme erano settantadue ma c'era tanta due mila sì certificate sono sessanta mila ottocentodiciannove ma sono tutte quante perfette
Gli amici radicali ci hanno aiutato con le carovane
Che sono state organizzate praticamente in tutte le regioni del sud Italia
Hanno sostenuto la nostra proposta anche attraverso la radio radicale
E quindi sono stati dei compagni di viaggio tra l'altro molto
Corretti che ne abbiamo apprezzato anche perché hanno compreso come ci fosse l'esigenza da parte nostra che questa proposta
Quanto meno inizialmente non vedesse protagonisti che gli avvocati proprio per evitare che vi fossero delle strumentalizzazioni di carattere politico che qualcuno potesse dire ci ha messo le mani la destra o la sinistra il partito radicale c'è accompagnato in questa avventura
Ringrazio Rita Bernardini Sergio D'Elia Maurizio Turco non vorrei dimenticare anche Iside c'è il che sono stati con noi praticamente giorno e notte in questo periodo
Quindi credo che sia un risultato del quale si debba essere più che soddisfatti e contenti anche perché è stato fatto con mezzi relativi contando sulla generosità
Di tutte le camere penali territoriali cioè degli avvocati che invece di stare gli studi o in aula di tribunale andavano i banchetti a confrontarsi con l'opinione pubblica ed è stato anche un segnale molto importante proprio per riprendere i il dibattito su un tema che era stato accantonato dalla politica
E quindi era stato ormai dimenticato dopo il referendum del due mila promosso dai Radicali quando poi la politica a fronte di un risultato eclatante disse beh va be'non importa poi ci penseremo noi
E quest'argomento era stato messo in soffitta c'erano troppi veti alla magistratura questa riforma non piace la politica è spesso troppo debole per affrontare questi temi invece bisogna uscire da questa logica da questa visione
Questa non è la riforma che riguarda la magistratura o non riguarda solo la magistratura riguarda intero paese di come si intende vivere in questo Paese se si vuole vivere in un paese liberale e democratico che quindi immagino a un processo di tal fatta e che intenda applicare l'articolo centoundici della Costituzione che prevede appunto la terzietà del giudice per garantire l'imparzialità della decisione
O se si vuole continuare in una formula autoritaria che era quella inquisitoria che vedeva legati nella cultura della giurisdizione il pubblico ministero il giudice
Perché il processo nei sistemi autoritari e destinato Alka combattere questo quel fenomeno criminale
Mentre e quindi cui serve che ci sia questo collante questo collegamento tra chi accusa e chi giudica nei Paesi liberali il processo serve ad altro serve ad accertare le responsabilità individuali di una persona e perché per avvicinarsi alla verità occorrono tre cose
Occorre la parità delle parti occorre il contraddittorio che occorre un giudice che si è distinto da chi accusa chi difende
è una questione secondo lei questi ultimi cinque anni sono stati terribili dal punto di vista delle garanzie individuali e processuali con i provvedimenti che abbiamo visto approvare lei
è preoccupato di questo e di di questo tipo di regresso a cui voi cercate di porre un freno con questa proposta di legge costituzionale certa né siamo tanto preoccupati che
L'Unione delle camere penali a effettuato una delle astensioni più lunga nella storia dell'Unione siamo stati in astensione lo ricorderà per quasi quattro mesi naturalmente intervallate
Proprio perché si riaprisse un dibattito sulla politica giudiziaria del nostro Paese Never avevamo inteso all'inizio che il ministro Orlando volesse avviarsi verso una strada riformista e condivisa poi purtroppo sono arrivate delle norme
Come l'allungamento dei termini di prescrizione il processo a distanza e anche la riforma della cosiddetta legge antimafia che c'hanno totalmente disilluso quindi noi crediamo che purtroppo nel nostro Paese da troppi anni la giustizia serba soltanto per acquisire consensi e per acquisire consensi è più facile aumentare una pena
Sottrarre garanzie perché l'opinione pubblica quando non è personalmente investita da un processo penale pensa che combattere questo quel fenomeno sia corretto poi quando un cittadino ha a che fare con la giustizia si accorge di quante storture ci siano noi abbiamo avuto nel nostro Paese pacchetti sicurezza fatti dalla destra e dalla sinistra che erano sovrapponibili
Questo proprio perché la ricerca di consenso più facile questa aumentare le pene aumentare i reati poi tutti si lamentano dei processi son troppi
Che ci sono troppe prescrizioni ricordando che le prescrizioni sono nella fase delle indagini soprattutto la realtà è che una vera riforma della giustizia nel nostro Paese non si vuol fare
è una riforma liberale porta pochi voti o meglio una riforma liberale porta pochi voti fin quando si ragiona così senza capire che invece c'è un'area del nostro Paese che sarebbe pronta e disponibile a ragionare in questi termini
Va bene la ringrazio molto della sua disponibilità ringrazia il presidente dell'Unione delle camere penali italiane per Emilia miglior ci grazie