LXVIII Congresso di Storia del Risorgimento - Per la costruzione dell'identità nazionale: Francesco De Sanctis e Pasquale Stanislao Mancini dalla provincia meridionale all'Europa - prima giornata

Cominciamo questa prima seduta dello stesso ventottesimo congresso per l'Istituto per la Storia socialmente italiano che su pressioni del direzione generale era stato voluto a Napoli non c'è non è la prima volta in questo convegno si tenne a Napoli però in questi momenti anche storiografici anche di dibattito complessivo il fatto che sia stata scelta la sede di Napoli che il Comitato napoletano si sia dichiarato disponibile ad accettare di fare il Comegna Napoli è un momento importante che spero venga evidenziato anche dal tipo di dibattito che ci sarà su questi temi dalle relazioni che la caratterizza hanno appunto dicevo non è la prima volta che il convegno Siena Napoli oppure da parte del Comitato napoletano in altri anni s'era tenuto a Sorrento
Ricordiamo tutti che appunto la giovane presidente dell'attuale Comitato allora fondo magna pars di questa attività punto gambe al convegno
Professore alla se se lo ricorderà
L'inizio degli anni Novanta viva ed era
E quindi ci fa molto piacere che questo convegno si tenga qui anche se è una situazione un po'particolare difficile dell'Istituto centrale del restauro del Risorgimento ma speriamo che riprende alle sue attività con rinnovata interessa il secondo punto la problematicità di caratterizza questi temi euro in questa fase politica e storiografica complessiva
Io parlerei in teoria come rappresentante del disciolto comitato centrale per cui fondamentalmente il comitato locale tradizionalmente gestisce invece questa iniziative dei biennali un convegni dell'istituto stesso per cui passerei subito la parola a qual è che in questo momento invece ufficialmente insomma la titolare della gestione di questa iniziativa che la professoressa del Regno presidente attualmente del comitato di Napoli
Grazie Renata buonasera a tutti
Benvenuti e per me è ovviamente un grande onore accogliervi e dare il mio benvenuto a sessantottesimo congresso di Storia del Risorgimento italiano nel ruolo di presidente
Il mio saluto va subito alla professor Monsagrati che rappresentanza all'Istituto centrale
All'assessore alla cultura del comune di Napoli Nino Daniele e queste presenze naturalmente testimoniano come questo appuntamento riesca a sollecitare sempre una vasta partecipazione un'aggressione convinta
Naturalmente i medi grazie a venti vanno a quanti e tutti gli enti chi a diverso titolo hanno aderito sostenuto e patrocinato quest'evento la direzione generale delle biblioteche istituti culturali del ministero
La fondazione Banco di Napoli la regione Campania e in particolare l'assessorato all'Istruzione alle politiche sociali i comuni di Napoli i comuni di Morra De Santis e di caste baronia
La Biblioteca Nazionale di Napoli le Gallerie d'Italia e Palazzo Zevallos Stigliano che raccoglieranno una delle sessioni il Museo di Capodimonte
Un ringraziamento a professore Andrea Giardina
Presidente della Giunta centrale degli studi storici
Che ci ha fatto pervenire il suo patrocinio e soprattutto ha condiviso pienamente l'importanza della celebrazione del il bicentenario della nascita di De Santis Mancini
Naturalmente in qualità di presidente il mio saluto e soprattutto un'espressione di gratitudine per quanti hanno collaborato per la realizzazione concreta di queste giornate di studio e di lavoro
Prima di tutto alla collega e amica Renata De Lorenzo
Che nel suo ruolo di membro della Consulta ha candidato il nostro Comitato napoletano a suo tempo presieduto dal collega Massimo Cattaneo che pure saluto e ringrazio
Candidato appunto Napoli e questo comitato ad espletare il convegni congressi Renata De Lorenzo coi ricordiamo che nel suo ruolo di presidente della società napoletana di storia patria ha operato veramente fattivamente e instancabilmente nel corso di tutto quest'anno alla realizzazione del convegno assieme a tutto il personale della società al quale via da un mio ringraziamento di un cuore
E di Graz anche la socia Antonella Venezia se del comitato e della società
Chi ha voluto punti ha proposto e curato una piccola mostra ma molto interessante dedicata alla Fondazione del nostro comitato alla promozione della ricerca sulla storia del Risorgimento
Ricordo poi che il tema di questo convegno è stato anche oggetto di un progetto di ricerca finanziato dal Dipartimento di studi umanistici dell'ateneo federiciano
Acqui direttore Edoardo massimi la mano ai miei i nostri ringraziamenti
Un saluto anche relatori che per diversi motivi non possono essere presenti e sono il professore Umberto lega lebbra
E la collega amica Laura Guidi che ringraziamo anche più di contributi che hanno comunque inviato e che saranno letti
Infine sono certa che queste giornate napoletane saranno proficue etiche di scambio umano e scientifico
Ritengo che la lettura accostata delle due figure di De Santis e Mancini dell'euro contributo alle Dean alla costruzione dell'identità italiana
Sia un tema coinvolgente per la sua valenza storiografica ma anche di forte attualità
La dimensione provinciale o regionale quella nazionale e quella sovranazionale
Rappresentano oggi un nodo non solo politico istituzionale bensì anche sociale e culturale che tocca coinvolge con sempre maggiore intensità comunità individui
Di flettere su due figure come De Santis e Mancini le cui biografie sono profondamente calate nel loro tempo coinvolte negli accadimenti di quegli anni in maniera totale
Non può che contribuire a rafforzare la lettura della costruzione dell'identità nazionale con un processo storico
è importante che la ricerca ribadisca la necessità di contestualizzare i processi identitari
Che ne rafforzi la dimensione storica
Perché solo la conoscenza e la comprensione può arginare la diffusione di astrazioni e semplificazioni che sempre più spesso
E sempre in più luoghi stanno generando egoismi divisioni esclusioni e contrasti
Dunque non mi resta che augurarvi buon lavoro e di rinnovarvi il mio personale benvenuto a Napoli grazie
Allora passo la parola al professore Monsagrati che leggera sia un messaggio del Capo dello Stato sia porterà i saluti del commissario tronca
Sì buonasera benvenuti a tutti
Do lettura del testo del messaggio del Capo dello Stato pervenuto la giornata di oggi
In occasione del e indirizzato al prefetto Francesco Paolo Tronca commissario straordinario dell'Istituto per la Storia Risorgimento italiano
In occasione del sessantottesimo congresso internazionale dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano
Dedicato a la costruzione dell'identità nazionale Francesco De Santis e Pasquale Stanislao Mancini e dalla provincia meridionale all'Europa nel bicentenario della loro nascita rivolgo un cordiale saluto alle autorità al comitato promotore agli organizzatori agli autorevoli relatori che a tutti i presenti
Il tema congressuale riassume efficacemente lo spirito dell'evento che valorizza la persona e personalità dei due grandi intellettuali Arpini testimoni di un secolo centrale nella storia dell'Unità d'Italia
Il patrimonio di ideali e di virtù civili entrambi sanno cioè trasmesso nello sviluppo di una comunità nazionale a respiro internazionale testimonia la forza della perdurante vitalità dei loro insegnamenti elementi fondativi della nostra democrazia
Ringrazio il comitato di Napoli e la società napoletana di storia patria che hanno dato vita a questo impacco essa importante iniziativa e l'Istituto per la Storia del Risorgimento per l'appassionata dedizione e il contributo di assoluto rilievo nell'approfondimento disturbi legati alla storia del processo di formazione dello Stato unitario
Nell'auspicio che dal convegno scaturiscono sollecitazioni riflessione tanto più significative nel contesto di confronto in atto tra soggettività nazionali e identità europea rivolgo a tutti un augurio di buon lavoro Sergio Mattarella
Sì che
Allora la parola è ha una componente importante dell'istituto Risorgimento cioè il rappresentante dei gruppi esteri che Andrea svolte un anno rappresentante dei gruppi esteri appunto dell'istituto stesso
Grazie sì dove ringraziarvi proprio per questo invito che non non è solo uno nove personale ma sottolinea anche oppure anche al riconoscimento per il gruppo austriaco che uno dei più giovani comitati esteri
Scontato solo nel due mila dieci su iniziativa di Martellino tui otto
E vi è un forte valore simbolico che io non posso fare a meno che evidenziare
Nel fatto ch'io ne ne parli proprio oggi alle vigilia della festa nazionale austriaca dove si commemora il giorno in cui l'Austria Ali acquistato dal suo complete indipendenza segnando l'inizio della nuova epoca che ha regalato l'Austria ma anche a tutta l'Europa molti decenni di pace e prosperità
E secondo riferimento storico ci riporta invece all'anno mille novecento Giotto cento anni per la fine della Grande Guerra été contrasti bellici tra Italia e Austria
Che avevano provocato un'immensa sofferenza ai due Paesi è il nuovo abitanti
Il dodici novembre del mille novecentodiciotto Pupo chiamate la Repubblica austriaca che tuttavia non significò l'inizio di un'epoca promettente poi
Poiché seguirono vent'anni sprecati raccontasti contrasti politici e contrassegnati da catastrofi finanziarie che distrussero le conquiste civili ed economiche dei decenni precedenti alla Grande Guerra
Permettetemi adesso di dire alcune parole sull'attività del gruppo austriaco negli anni passati
Si è riusciti non tempo velocemente potete realizzare numerose iniziative la maggioranza di creste in stretta collaborazione con l'Istituto televisivo cemento italiano
A tale proposito che si doveva trattare il convegno Miglio centosessantuno antecedenti e conseguenze
Che ha avuto luogo nell'autunno del due mila undici all'Istituto Storico Austriaco di cui sono adesso direttore dipinta da fine due mila due mila tredici
E quei contributi sono stati pubblicati nel volume del due mila tredici nella rassegna storica prezzo cemento
Nell'Est negli anni scorsi ovunque in Europa si è posto l'accento sulla prima guerra mondiale che collega in modo particolare la storia dell'Austria dell'Italia tra gli eventi dedicati a questo tema il momento culminante è stato rappresentato almeno dal punto di vista nostri al coro
Per il convegno tenutosi il ventotto e ventinove maggio del due mila e quindici presso l'Istituto Storico Austriaco e presso il vittoriano del titolo
Austria Italia nella prima guerra mondiale
La stampa degli atti e attualmente in preparazione sono ventidue i contributi redatti per la maggior parte tra autori italiani e austriaci
E ed è trattate la tematica del conflitto italo-austriaco nell'ambito delle grande come era
In quattro capitoli i temi affrontati riguardano la situazione in ambedue gli stati prima dello scoppio della guerra i principali avvenimenti
Militari illuso te la propaganda
L'analisi si sofferma in particolare sull'influsso esercitato dai fattori sociali sulle decisioni di politica interna
Sul conseguente fallimento delle strette strategie di risoluzione del conflitto sulla propaganda politica e militare e sulla ricche le operazione di questo periodo in campo letterario
Nel novembre novembre del due mila e quindici anche il congresso dei croupier stretto molto sia a Roma era incentrato sul tema della prima del cambia te la prima guerra mondiale quel titolo
La Grande Guerra un impegno europeo per la ricerca anche questa manifestazione preso parte due referenti austriaci
Parallelamente in Italia si svolsero una serie di grandi e piccoli convegni e sulla prima guerra mondiale ai cui parteciparono numerosi studiosi austriaci in quest'occasione ricomposte Pio accorsi ribellato dei grande aiuto
In prima linea come piattaforma Titti escussione e come organo di consultazione sui contenuti riguardante dato che eclatanti l'epoca del Risorgimento
I membri del nostro gruppo provengono appare più tipica Rosina ambiti delle scienze umanistiche otto oltre agli storici è infatti ci sono anche storici dell'arte della letteratura e della linguistica
Che apportano numerosi idee nuove così come nuovi argomenti di ricerca
Che spesso nell'ambito che una strada rispetta osservazione storica rischiano di andare per tutti
Il secondo importante avvenimento che abbiamo celebrato negli anni passati fu il Congresso di Vienna a cui due anni fa a Milano fu dedicato il compenso per la Storia del Risorgimento italiano
Nello nello automotore due mila e quindici sempre all'istituto storico austriaco fu la dimezzato un convegno su Metternich il Congresso di Vienna e l'Italia
Grazie sostanzialmente all'iniziativa del gruppo austriaco e i cui contributi furono pubblicati nel due mila sedici l'ultima iniziativa frutto sempre di una proficua collaborazione Franco opposte io caro Istituto Storico Austriaco
L'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano
Ha avuto luogo alla fine di novembre del due mila sedici per in occasione dei cento anni per per la morte dell'imperatore Francesco Giuseppe
La serata di apertura con la presentazione ci numerosi contributi è una tavola rotonda con esperti internazionali e si tenuta Parisi tutto all'Istituto austriaco
Mentre la seconda giornata del convegno si è svolta nella sala Verdi del vittoriano
I saggi del convegno saranno pubblicati nella rassegna storica del Risorgimento
Oltre a questi importanti eventi ci sono stati altri progetti
Nati promossi dal gruppo austriaco ad esempio i congressi sommarie Franca con ignoti Napoli e Carandini Carolina mio ora i cui contributi saranno pubblicati fra potere
Alle lucente l'esempio stria così capisce allora che i gruppi estere dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano esistenti estinte al due mila due
Hanno soprattutto un grande vantaggio cioè la prese la presenza istituzioni internazionali a Roma
Con cui l'istituto per Risorgimento italiano e legato anche la attraverso l'Unione internazionale degli istituti di archeologia e storia dell'arte
Gli istituti europei costituiscono insieme ai gruppi esteri una base logistica e finanziaria e molte iniziative comuni
Questo intreccio internazionale a in senso lato anche un significato politico
Che supera Roma e l'Italia perché proprio in tempi contrassegnati tarantella pre Xetra e da una politica dei due siti nazionali questa internazionalizzazione del lavoro scientifico è in questo caso della storia del Risorgimento italiano può fungere anche da modello positivo per una cooperazione europea
L'attuale politica molti stati pone pesanti ostacoli al raggiungimento di tali Obiettivo ne han dato di fatto che la collaborazione internazionale specialmente europea si trova attualmente non ha fatto in una fase difficile
Di questo soffre in particolare la collaborazione scientifica che di norma non è al centro delle considerazioni per oppormi dell'opinione pubblica nonostante il fatto troppo spesso ignorato
Che lo sviluppo delle scienze specialmente anche delle scienze umanistiche sia determinante per il nostro futuro
In questo più ampio contesto le iniziative dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano illeso e la sua apertura internazionale mediante i gruppi esterni
Sono certamente solo un piccolo tassello che ha comunque un significato non solo simbolico
La cooperazione internazionale nell'ambito della storia del Risorgimento italiano Po almeno nel campo della eccetto storica innestare un ulteriore dinamica scoprendo nuovi punti di vista in operativo argomenti di ricerca
Che non potrei proprio ai tre menti emergere per la semplice prospettiva influenzata dalle dalle peculiarità degli Stati nazionali
E quanto emerge anche dal titolo ti questo con congresso per la costruzione dell'identità nazionale De Sanctis e Stanislao Mancini dalle Province metri male all'Europa un'analisi isolata della storia nazionale e regionale a Roma e per tutto dal ventesimo secolo la sua fondatezza se pendere in realtà non la mai avuta neanche in passato
In questo senso ma visione transnazionale non può restare solo uno slogan perché uno dei compiti più importanti dello storico e quello che scrupoli scoprire nuovi punti di riviste nuove prospettive grazie per l'ascolto
La ringrazio il presidente i gruppi esteri per aver sottolineato importanza del profilo internazionale di questo convegno che verrà fuori e suppongo anche dalle relazioni che seguiranno e comunque l'opportunità di riflettere sempre in un ampio quadro di carattere generale rispetto a questi problemi che riguardano la realtà italiana ma ottocentesca non solo ottocentesca
Delle piante problematiche relativo al tema della nazione
Ripasso un attimo la parola professore Monsagrati
Si sa semplicemente per portarvi unico avete visto il commissario Francesco Paolo Tronca nominato a luglio commissario straordinario presso l'Istituto per la Storia Risorgimento italiano
Non non sarà presente perché impossibilitato dagli impegni
Che ha come consigliere di stato che è una carica che assunto praticamente parallelamente a quella di commissario per le dell'istituto
Non è potuto venire se ne dispiace moltissimo e comunque mi prega di portare i suoi saluti alle autorità a tutti i convenuti a tutti i predatori
E i ringraziamenti in particolare al comitato al Comitato napoletano per l'eccellente lavoro che è stato fatto per l'organizzazione di questo congresso
Che è poi la la ripresa di altri eccellenti lavori fatti in passato veniva ricordavo ebbe il congresso quello di Sorrento
Del mille novecentonovanta ma io ricordavo anche quello di Napoli s'è dedicato a Garibaldi qualche anno fa mi sembra nel due mila sette
Quindi la volesse d'altronde d'altronde questi ultimi congressi questi ultimi congressi nazionali questa il sessantottesimo
Si sono svolte nelle tre capitali culturali d'Italia mamma pochi guidano Roma no quindi questo quello di Milano appunto del ricordato poco fa e quello di Roma
Del nel due mila tredici dedicato alla diciamo così al clima in cui si arriva alla prima guerra mondiale
Per quello che mi riguarda io sono frequenta vorrebbero di vecchia data dei congressi quindi sono sicuro
Che le cose sa non solo andranno benissimo ma che il risultato scientifico di di questo congresso come gli altri sarà di assoluto rilievo perché sempre per tradizione
E per
Storia diciamo così congresso storico Risorgimento è sempre stato un momento d'incontro e di confronto tra l'altro avvocato abbiamo sentito poco fa
Parlare dell'attività dei gruppi esteri ecco questo questo ci dà ci dà ragione di come sia stretto il legame
Sul piano sul piano costituito proprio dalla dalla questione del Risorgimento quindi la questione dell'unità nazionale italiana come sia stretto il legame tra Italia e Stati europei quando anche non stati transeuropee io
Il questore se sicuramente un incoraggiamento ad andare avanti nella certezza nella certezza che tutto questo possa in qualche modo servire a consolidare il senso di
Appartenenza o comunque convegno e e intitolata la costruzione dell'identità nazionale ecco questa proprio forse il tema forte diciamo così di qualunque incontro
Sì voglio dedicare il Risorgimento io vi ringrazio per la per la Bit Borsa presenza però puro a tutti ovviamente un lavoro un lavoro assolutamente proficuo
Allora io approfitterei di questo riferimento al convegno del due mila sette che non fu un convegno del sito del Risorgimento ma fu un convegno del Comitato nazionale per le celebrazioni garibaldine
E a questo proposito vorrei esprimere un ricordo per il Professore Scirocco ecco che fu un magna pars di questo convegno che lo vollero proposte
Ci tiene molto che si tenesse a Napoli appunto ce ne ricordiamo tutti comunemente di rendere negazione intorno a uno studioso se posso aggiungere qualcosa i cui risultati scientifici proprio in questa fase problematica della nostra storia del resto del Mezzogiorno sono ritornati in auge come una puntualizzazione
Non ignorava bile molto avanzata rispetto anche al degenerazione di certe affermazione di certi processi storiografici che si sono verificati eccessivamente quindi un ricordo particolare appunto al primo maestro in qualche modo
Ranieri
Allora passo la parola l'assessore Daniele il
Presidente De Luca ci raggiungerà Breve ma non voglio bloccare l'assessore che cortesemente intenti
Con grande puntualità come si è presentato a questo appuntamento come al solito d'altra parte è una persona che c'è sempre molto vicina sia dal punto di vista scientifico che istituzionale
Grazie
Io alla professoressa De Lorenzo che
è il minimo che come istituzione come come ente locale come comune di Napoli possiamo fare
Lei sa quanto rammarico abbiamo perché vorremmo essere molto più in condizioni di sostenere non solo questa prestigiosa istituzione ma devo dire l'infaticabile suo impegno come presidentessa dell'associazione
Di cui io appunto comprendiamo l'importanza lo sforzo generoso la dedizione appassionata
E queste parole che io qui riferisco non sono solo mie personali ma sono anche del sindaco di Napoli del cui
Di cui ovviamente porto il saluto delle suo colatore diciamo ovviamente del anche nel suo saluto
Ringrazio appunto sia la presidentessa del comitato nazionale si era presente sono società napoletani storia patria perché sessantottesimo congresso si svolgesse a Napoli
Non so se diciannove sembra voi il storiche illustri probabilmente avete anche una capacità di anticipazione ma credo che c'è una singolare tempestività diciamo nelle date di svolgimento di questo convegno la svolge lo svolgimento della nostra vicenda nazionale diciamo del del nostro Paese
E credo che ovviamente il con diciamo al congresso tra l'altro dedicato queste due figure così importanti nella sua stessa titolazione e nei compiti di ricerca questo titolo affidato evidente che ha in sé anche come dire un contenuto
Pilotta ideale quattro in modo che
Immagino la il comitato della società avvertivano come quanto mai necessario
Mettere in campo
Quindi è evidente che c'è un grande necessario di cedimento alla all'attualità
E quindi
Il dubbio il bicentenario non è una celebre dei queste due grandi personalità non è una celebrazione ma credo un riproporre il compito di come ricostruire o comunque di approfondire ritrovare le radici di uno della nostra identità nazionale
Nella visione europea nel momento appunto in cui la parola più tematizzato intorno intorno a queste due dimensioni politiche appunto la parola crisi
Quindi è evidente che come nei momenti di crisi bisogna in qualche modo cercare aiuto
Suggerimenti ispirazioni
Valutazioni e indicazioni negli anni che ci hanno preceduto
Penso che tra l'altro
L'identità nazionale
Qualcosa che ha molteplici tantis molteplici fattori tantissimi riferimenti però poi pensando a queste due su figure specifiche alla molteplicità dei loro interessi delle loro indagini della loro azione politica
E anche alle loro dalla loro biografia diciamo così la prima cosa che viene in mente sarebbe quella dei di affrontare il tema della credibilità
Cioè come
Non ci possono essere credibilità se non c'è una coerenza diciamo tra biografie pensiero
Evidente che questo è uno dei temi stringenti non secondo tema che avvia conclude non voglio assolutamente occupare più tempo di quello che è dovuto per un saluto istituzionale il secondo tema che mi suggerisce riferimento all'identità nazionale
Alla dimensione
Scientifica
Ma anche letteraria ed artistica che era presente nella Bellini negli interessi diciamo nel l'espressività artistica che era presente ovviamente venire degli interessi
Dell'animo di questi nostri grandi
Protagonisti della vita
Della nostra realtà meridionale del passato
Mi viene contro il pensiero di un filosofo ha scritto che diciamo uno dei tratti del dello stile italiano quindi dell'identità italiana
L'immaginazione
Credo che
Questo Paese questa anche questa nostra città attraverso questo nostro Mezzogiorno Traverso grandissimi figure intellettuali
è stata capace di parlare al mondo e pensare il mondo attraverso Wim di l'immaginazione intesa ovviamente nel suo senso più autentico no come qualcosa di cui non un
Un qualcosa di esibito una fantasticheria
Ma una capacità di intuizione a cominciare dagli infiniti mondi di Giordano Bruno Giambattista vico e così via l'ostilità se pensiamo che Dante Alighieri ricordava questo filosofo si definiva filosofo e non poeta possiamo renderci conto degli impieghi cosa voglio dire con questa con questa figura insomma con questo diciamo concettuale quindi costruire l'identità di richiede una una una grande visione
La visione del Risorgimento aveva già in sé la visione dell'Europa
Dò io oggi penso che non possiamo aprire una visione dell'Italia dell'Europa se non abbiamo una nuova idea della mondializzazione
Cioè se non misuriamo queste e quindi persino tra virgolette immaginare pensare avviene alla visione diciamo di un Governo mondiale cioè di come pensare di ridurre e questo richiede appunto come è stato detto sapesse alzare al di sopra del ricordo delle contingenze sfuggire
Alla tempesta del momento che sembra che lo spingersi spingere verso il rifugio nei fantasmi del regionalismo del localismo o delle piccole patrie
Sono tutte dimensioni anche uno dei libri più recenti postumi credo
Del dello del sociologo inventato la società liquida si chiama cioè troppo piglia
Cioè un nell'immaginare un cammino all'indietro diciamo così c'è un Anand andare verso il passato e cercare un rifugio nel passato essendo incapaci di accettare le sfide dell'avvenire quindi secondo me la la la forse la la la la forza immaginativa di questi di autori nei rispettivi campi di ricerca
Credo che sia in questo appunto nel sapere legare la costruzione della identità nazionale è una visione larga di ampi orizzonti infine diciamo permetterete di dire che il mestiere di storico
Dal per lo meno credo che sia da tutti richiamato come ormai la funzione fondamentale perché tutti diciamo che ciò che soffriamo ciò che questa rete utopia questo questo ritorno diciamo spara
Quest'area grande regressione come è stata definita e tutta fondata sul fatto che non c'è più memoria per l'assenza di memoria va la grande crisi culturale della del mondo globalizzato quindi gli storici hanno evidentemente una una grande responsabilità forse commenta la l'economia è un altro
Componente essenziale dell'indagine storiografica però dopo avere dopo le diciamo un una
Un dilagare questa diciamo del del del l'impegno culturale degli economisti forse
Uno con cui possiamo vedere in questo un principio di ritorno di saggezza diceva
A questo proposito visto che io personalmente diciamo quattro sono poi è arrivato a queste figure attraverso
Mi autore diciamo che negli anni giovanili che è stato Antonio Gramsci
Di cui quel tratto quest'anno ricorre l'ottantesimo dalla scomparsa vi volevo dedicare diciamo come appunto come storici la trentaseiesima di lettera di Gramsci al figlio e brevissima quindi non mi prendo molto tempo
La trentatreesima lettera dinamici al figlio Berio nella quale perché ah perfido appunto studiava storia
Carissimo Berio mi sento un po'stanco e non posso scriverti voto
Tu scrivi mi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola
Io penso che la storia ti piace come piaceva a me quando avevo la tua età
Perché riguarda gli uomini diventi e tutto ciò che riguarda gli uomini quanti più uomini è possibile Tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono fra loro in società lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacere a tutti più di ogni altra cosa
Ma è così
Chiudeva la sua lettera con un punto interrogativo Antonio Gramsci ti abbraccio e noi chi insomma
La città vi abbraccio per essere qui fare questo importante lavoro storiografico sul queste figure del mezzo
Passo la parola ad Anna Maria Rao
Che porterà sia i saluti del rettore del direttore del dipartimento e presiederà la seduta odierna
In trenta ore
Gaetano Manfredi al direttore del Dipartimento di studi umanistici adorata Mazzi Milla
Esprimano attraverso di me il loro rammarico per non aver potuto essere presenti oggi portare direttamente personalmente il non lo saluto
Naturalmente esprimono nei loro entrambi loro compiacimento per il fatto che il questo congresso di stare del Risorgimento si tenga a Napoli
Compiacimento tanto più ho sentito per il tema che è oggetto di questo incontro lei è stato già sottolineato le figure di De Santis detti
Mancini figure importanti di tutto rilievo non soltanto nella nella vita politica e nella storia italiana e nella costruzione appunto della nazione italiana ma anche proprio nella storia della Università
Italiana
Con un impatto particolare poi nella nell'Italia nell'Italia meridionale
Quindi maggiormente per questo sì rammarica ma di non potere essere qui ma nello stesso tempo molto sì
Compiacciono egli esprimano il loro felicitazioni per questo incontro per il congresso per questo convegno
Che tra l'altro diciamo Franco un'occasione importante
Gli studenti i nostri io ho cercato poi personalmente
Sollecitarli a partecipare a queste giornate
Perché veramente un'occasione importante credo per loro anche dire ascoltare alcuni dei principali studiosi della liberalismo italiano ed europeo
E tornando a fare la porta parola del rettore del dell'Università di Napoli e del direttore del Dipartimento di studi umanistici porgo piloro migliori auguri di buon lavoro per tutti
Ora non so se devo subito assumere l'altra veste
Penso di sì in questa veste di
Presidente della sezione
Non dirò di nuovo quanto sono felice che il convivente si tenga a Napoli della importanza della tema che è stato che è stato scelto
Ma aggiungerò soltanto un ringraziamento sentito per gli organizzatori
Renata De Lorenzo che davvero delicato dedica moltissimo alla storia del Risorgimento italiano alla nostra università all'Istituto di Storia del Risorgimento
E anche al Comitato campano ringrazio anche il precedente presidente del Comitato cantano Massimo Cattaneo nell'attuale Nunziata Berrino che mi hanno chiesto appunto di presiedere questa sessione Etò subito la parola nata del
Sì
Grazie Anna Maria allora
Occultato in un certo senso il titolo iniziale della mia relazione
Mi sembrava opportuno esprimere quest'altro ci sono le ragioni di un convegno perché effettivamente rispetto alle celebrazioni che numerosi si stanno verificando e si sono verificate rispetto ai due personaggi
Sia sul versante sia su Mancini questo convegno si presentava detta come tale è stato accettato dalla consulta del sud o del Risorgimento verso all'inizio dell'anno no forse già al mio a fine dell'anno scorso
Perché univa due personaggi due personaggi che hanno molto in comune sono anche molto diverso e quindi questa idea in un certo senso andava motivata quadro comparativo che avevamo adottato poteva essere in un certo senso anche pericoloso nel senso che unire sotto una sola voce personaggi che hanno molto in comune però un poi hanno delle prospettive dei campi di azione che non sempre sono in linea poteva essere appunto un motivo di riflessione importante a questo punto io direi che sollecito raccolgo subito la provocazione che mi fa affatto Franca Sante quando ha letto il titolo di questo convegno la quale notava che nel mille ottocentodiciassette in occasione appunto di un bicentenario è nato anche Antonio Scialoja
Ed era una giusta osservazione aggiungo perché in effetti quindi stiamo discutere affronteremo delle prospettive che ci piacciono certamente molto allettanti
Attiverà due personaggi che hanno un imprimatur
O prioritario che quell'appunto del letterato e del giurista ma non sono soltanto questo nell'uno o nell'altro e tuttavia appunto c'è una componente di storia economica che anch'essa non è secondaria rispetto a questi ma che comunque non è nemmeno esclusiva non c'è una separazione dei campi del sapere
Per cui questi personaggi non agiscono fra di loro ma qui c'era una motivo particolare siamo abituati e soprattutto rispetto per la strada Risorgimento italiano è abituato a soffermarsi
Nella sua storia sui centenari seducente al sulle ricorrenze lo ha fatto spesso anche in questo caso si trattava appunto di tornare su modalità di questo tipo
Potremmo riflettere sul significato di celebrare il bicentenario della riflessione che si innesca quando si vanno a fare queste operazioni ma molto spesso sono dei risultati positivi nel senso che ci costringono a una riflessione specifica che può dar luogo a delle sollecitazioni che lo scopo che noi come storici poi ci poniamo di non chiudere la porta ad altri sbocchi e questa sollecitazione Cimini dal mio da viene particolarmente sintomatica perché lei allora a questo punto sulle ragioni del convegno da una riflessione che faceva De Santis il diciassette novembre del mille ottocentottantadue in una lettera Mancini
Che cosa era successa in effetti insieme a questa lettera allegava una piccola poi Silvia perché appunto secondo le caratteristiche di questi personaggi cioè una poliedricità di interessi di applicazioni
E che era anche sì sintomatica di una rinite gli amicale molto forte tra De Santis Pironti Pisanelli
Personaggi che si erano incontrati in esilio che hanno continuato negli anni a mantenere questo tipo di rapporti erano le elezioni del ventinove ottobre del mille ottocentottantadue Mancini era stato eletto nel collegio di Avellino città e a gran fatica anche nel collegio di Ariano Irpino dove
Un De Santis invece aveva avuto una pesante sconfitta quindi c'è una sconfitta alle elezioni candidato nel collegio di Adriano che disse perché era stato soppresso il collegio nativo di Murra cui che era quello di Lacedonia in effetti a cui avrebbe dovuto fare riferimento pensante se risulta il primo dei non eletti
Per ovviare a questa dei PAC c'è un'iniziativa di nominarlo senatore del Regno cioè di riproporre la sua candidatura nel collegio di Ariano dopo la rinuncia di Mancini Queen una di quelle operazioni
Che servivano a recuperare il candidato insomma in qualche modo nel Sampras naturalmente si oppone ferocemente a questa sottolineatura e aggiunge
Sorvolo su altre parti di chiamai al prefetto che io inventiva di non aver niente più in comune con la provincia di Avellino
E che intendeva ancora anche dimettermi dall'ufficio di consigliere provinciale per non incontrarmi con certi colleghi si vergognati e quali dovrei sputare sul vizio
è quindi una presa di distanza da quella dimensione da cui siamo partiti poi realtà
All'inizio di questo convinto cioè Duilio Spini due personaggi che in un modo o nell'altro come vedete già da questo risentimento sono profondamente legati al luogo d'origine perché questo è il tipo di reazione e aggiunge questa poesia
Il passato non è ma se lo finge la calda rimembranza
Il futuro non è ma se lo finge la CRI du la speranza il presente solo il è ma in ballo in un baleno passa per nulla in seno un della vita che appunto una memoria una speranza un punto quindi una memoria che era la patria locale che in qualche modo era stata accantonata sull'onda del risentimento una speranza che non Risorgimento compiuto ma ancora da compiere siamo qui appunto nel mille ottocentottantadue e ancora il terzo punto il punto il punto era lo Stato italiano
Che è un elemento nevralgico centrale discorso anche rispetta la problematica siete stanchi sia una sia di Mancini sostegni ficcato il ruolo dello Stato
E questo mondo Irpino quindi a questa dimensione
Locale in realtà De Santis si era rivolto anche in altre occasioni si era rivolto il diciotto il sedici ottobre del sessanta nominato da Garibaldi governatore della provincia di Avellino invitando nel proclama al popolo il pino in proclami quindi questa forma classica ormai nell'Ottocento di esprimersi e di cruciale la popolazione
Per sollecitare la partecipazione al plebiscito a favore dell'unità
Ancora nel mille ottocentosettantaquattro aveva compiuto per le elezioni come candidato della sinistra giovane nel collegio di San Severo e Lacedonia dove si trovava Moro il famoso viaggio elettorale
Che tanto ci piace rileggere ogni volta e che comunque conferma questo forte legame col luogo nativo
Risultando eletto in prima battuta non in prima battuta ma nel ballottaggio due ballottaggi in realtà perché il primo del quindici novembre fu in ballo dato dalla Camera e poi ce ne fu un altro il diciassette gennaio del settantacinque
Si cambia l'acido Unia il risulta eletto con trecentottantanove voti contro i duecentottantanove di Serafino soldi che è un rappresentante di una importante industria
Da un'importante famiglia avellinese
Con un elettorato rispetto al due per cento vi ricordo e nel viaggio elettorale molto pieno di aspetti emozionali quindi politico certa ma anche con una forte adesione ai luoghi è molto interessante l'approccio ai ai singoli comuni per cui bisaccia e la gentile Rocchetta e la poeti a Calitri lamenti USA Andretta
La cavillosa e così via rispetto a quegli approcci emozionali a cui è stato fatto riferimento e nel mille ottocentottantanove poi ricordiamo che a sei anni dalla morte veniva pubblicata
Quella importante ancora narrazione insisto nel dire narrazioni appunto rispetto un personaggio chiamiamo anche per il suo approccio critico quindi per un'altra impostazione che quello della giovinezza che viene pubblicata appunto a sei anni dopo la morte da a cura di Pasquale Villari ha precisato che la nipote Maria Testa De Santis in quanto delle stanze non riusciva più alle appunto ecco che ci sono spetti di una periferici tanto fisica geografica diciamo
E anche l'immagine che ritornano però un nell'ultimo periodo la vita quindi con la giovinezza comitato elettorale sono quello ritiri periferia che si ripresentano prepotentemente e dando luogo anche a una riflessione
Su che cosa sono questi comuni di provincia ambedue appunto ripeto provincia io ogni volta che parlo di provincia non possono che andare un bellissimo saggio di Calalzo su questa dimensione della Provincia che
Di parecchio tempo fa anche a quale io guardo e come dimensione proprio di approccio mi ritrovo ripetutamente nel valutare che cosa significava questo rapporto
Tra le varie zone periferiche del Regno
E la capitale anche qui gli uomini della provincia non sono un episodio marginale
Non sono solo i lumi della Provincia che siamo stati abituati a vedere perfezionava il loro iter di formazione tuffandosi nella realtà della Capitale ritornando con questo bagaglio di acculturazione
Nel luoghi nativi dove portare questa maturazione che hanno complessivamente appunto qui ci sono due uomini della Provincia che non tornano
Perché oltretutto si confrontano una dimensione diversa da quella settecentesca e quelli ancora il dispetto a questa capacità giocare su varie sponde cioè una forma di bipolarismo frequente
La Provincia e la capitale Napoli e l'Europa quindi si muovono sempre in un altro bipolarismo che li caratterizza entrambi agli vivi e mai Sistri quindi la loro capacità di muoversi ancora con consapevolezza del crescente peso della nazione soprattutto negli anni centrali dell'Ottocento
Da gestire contemporaneamente modulando queste varie appartenenze
Ed ecco che uno c'è un altro elemento su cui non mi diffondere un moltissimo perché ce ne parlerà D'Avanzo ed è il fatto che come sentirsi libera
Che cosa significava liberal questo termine che viene dalla Spagna e che in effetti va modulato con una difficoltà di definizione ma la mano si va a perfezionare secondo i momenti e secondo i contesti e finisce per essere gestito secondo categorie politiche che plasmano una vita individuale e collettiva che come ha sottolineato di Roger proprio su questa dimensione del liberalismo italiani in genere
Rimangono come profondamente in ma ancorati anche ad una dimensione locali municipality spot famoso municipalismo visto come un elemento negativo ma anche qui da modulare da vedere che cosa sia questa qualità e questa non qualità eventualmente però o proporre una comparazione fra questi due personaggi era una sfida che qualità approccio poteva essere costruttivo nel riportarli alla nostra attenzione
Personalmente anche quando proposto quest'o tema al alla Consulta anzitutto il tema del Risorgimento e devo ringraziare la Consulta decaduta perché al prontamente accolto questa tematica Ftc hanno due elementi me ne hanno spinto a proporlo uno era un aspetto su cui ancora si riflette molto ovvio ma come spesso succede lo pietà non significa che naturalmente non venga il caso di riproporla
Una era il discorso generazionale perché noi in fondo partivamo dal mille ottocentodiciassette dal bicentenario quindi cioè era una data a cui ci facevamo che contemporaneamente una data di nascita ma anche come data di morte non allontana molto i due mila ottocentottantatré mila ottocentottantotto e quindi ci sono generazioni questo Risorgimento logore amori Proto riproporre come su attraverso esponenti quindi una generazione
Che si trova a combattere a fare la sua proposta in un contesto di tali Sorgi menti di carattere europeo e quindi del Risorgimento italiano
Sfruttando nucleare mille armi degli eserciti le armi appunto della diplomazia di alto Pasque portando i sapienti
Quindi almeno due erano le provocazioni che mi suggestionarlo che aveva riproposto eterno appunto la legittimazione che derivava dall'essere protagonisti di una generazione
Particolare vorrei spero perché a mio parere i requisiti e l'altro di saper gestire di saperi io prima ottocentesco in cui il ruolo centrale dei saperi si presentava come una capacità di incisione molto diverso da quello settecentesca perché c'era stata una fase intermedia in cui sia il percorso generazionale che quello di saperi potevano aprire un'incidenza non indifferenti
I sistemi patriottici appunto in cui si vanno inserendo entrambi
Non discutono e non se non in maniera marginale oppure non mi interessavano per queste cioè la regalità o la guerra
Ma su quella ricca produzione memoriale che rimanda a anni di familiari a percorsi educativi e professionale cioè un po'i temi che voi troverete nell'articolazione del convegno
E che erano appunto politica
Certamente
Ma erano soprattutto problemi di politicizzazione perché appunto il percorso nazionale si andava modulando e si andava
Suturando attraverso due competenze specifiche ma non esclusive anche questo di letterato dire il giurista finisce per essere imitativo rispetto alla lite teen Terenzi che entrambi sono capaci di coltivare naturalmente con la propria impostazione di studio e la propria capacità di essere presenti e tuttavia appunto questa generazione
è una generazione che non ha conosciuto il decennio francese
Il momento in cui a noi sembra che per molti a specchi si possa creare cui c'è John Davis mi contesterà
Appalti si possa creare comunque una nuova percezione di alcuni fenomeni non l'hanno conosciuta parlo dei problemi ancora più seri come generazione cioè devono gestire un'eredità di qualcosa che non hanno fatto che non hanno contribuito a fare mentalmente criticarla come farà De Santis da per esempio
In maniera impietosa nei confronti del Moore attivismo negli anni Cinquanta
Oppure selezionare che cosa vogliono e che cosa sono disposti ad accettare di questa eredità
E qui la generazione importante perché la generazione introduce appunto alla difficoltà
Di trovare un nuovo una nuova collocazione un ubi consistam che sia quello appunto di capire che cosa si vuole da per questo che si sta facendo adesso che cosa si vuole andare una ricerca di modernità
Che ognuno dei due va a a postulare e indennizzare secondo le proprie specifiche competenze e secondo la selezione che fanno in un percorso storico che coinvolge la letteratura oppure il diritto
E quindi appunto ecco che il liberalismo in questi casi si arricchisce molto
I loro saperi specificissima colorando di questa combinazione di elementi di generazionali e dei saperi che queste generazioni sanno gestire sapevi che oltretutto si confrontano con un'opinione pubblica molto sensibile a questo discorsi cioè una opinione pubblica che è disposta ad accettare che vuole discutere i processi del potere e non non è rimarginata quindi non un un appartata rispetto a quelle grandi sono vendi spinti alle grandi sollecitazioni che possono venire dagli eventi contemporanei
E quindi da studiare
Anche per questo quindi il tema andava posto sotto questo profilo non strettamente Venezia ed è un po'come una sociologia della cultura e una biografia sociale delle idee quindi nessuna delle due campi separati dalla nostra analisi ma piuttosto invece da esaminare non autonomamente ma in una simbiosi continui uno scambio continuo in una rete relazionale delle idee oltre che delle persone dal punto di vista strettamente sociologico
E quindi lo spazio intellettuale che si occupavano diventa necessariamente europeo in transnazionale
Dovuto questo spazio quest'ultimo interessante sia alla natura della loro formazione culturale di base ma anche quella che fanno i paesi d'origine
Dove sia De Santis che Mancini dispongono di un o tempio teca familiare magari e fanno unite al classico basta leggere le biografie molto rapidamente il dizionario biografico degli italiani queste persone che oltre tutto quanto ci chiede le voci giustamente ci chiede
Dove hanno studiato con chi si sono fermati loro mai seri è una giusta esigenza perché poi in questo caso hanno studiato in un paese sino a un certo punto l'iter prevede che questi due personaggi vadano fuori e si spostino invece a Napoli
E quindi anche qui punto il Pelé percorso parallelo
E si spostano a Napoli per andare a scuola
La scuola che non è un elemento accessorio
Ma è un elemento di formazione personale che però rapidamente in entrambi diventa la comporta il passaggio dall'essere allievi a diventare maestri un po'per circostanze particolari perché la frequentazione della scuola di Carlo De Santis a Napoli obbligatoriamente costringe De Santis peggiori di Francesco apprende avrei le redini a sostituirlo per problemi discussione poi ancora altre scuole che sono quelli che caratterizzano ampiamente invece la Napoli
Negli anni giovanili di questi personaggi scuole frequentatissimo e questo lo sappiamo appunto tutte le biografie dei personaggi che vivono in quel periodo
Dove magari il programma era il programma polista di punti dove l'attaccamento a un certo tipo di tensione stilistica linguistica era molto forte ma che contemporaneamente contenevano insieme tutti quegli elementi che portavano e avrebbero portato a un distacco da questa tradizione il che era giusto
Però in queste scuole che si formano e basta vedere gli studi di entrambi in questi ambiti si formava una ampiezza disinteresse di studi di letture
Veramente eccezionale cento con l'empirismo con la farraginosità probabilmente di questi studi giovanili molto rapidi e molto intense
Un processo di me Moretti e memorizzazione di memoria Nizza azione quindi di Tai sì
Che evidentemente aveva un carattere formativo importante
E che incidevano anche su questa particolarità di questo partito liberale napoletano così come si viene a strutturare anche attraverso questo studio anche attraverso questa esperienza
Ancora naturalmente
Ci sono altre esperienze che legano i due personaggi che sono importanti a tenere presente perché se uno si pone un problema di comparazione inevitabilmente andrà a cercare affinità no
Una di queste è questa della scuola l'abbiamo già accennata anche sì
Anche qui il percorso della scuola napoletana di dei due non è necessariamente lo stesso quindici ai sono scuole giuridiche magari frequenta tenerezza entrambi mancini
è un grande frequentatore della sua dello studio dei Poerio quindi anche qui un altro passaggio un'altra tradizione importante
E contemporaneamente mentre c'è questa attività ecco che non rispettò negli anni successivi ad un De Santis proiettato sulla capitale abbiamo un Mancini che invece grande protagonista molto spesso della società economica di principi otto ultrà
Cioè svela una pro mantiene una serie di interessi legati alle realtà locali che sono quelli appunto di entrando nel merito di alcune riforme importanti che potevano riguardare a livello locale
Magari il sistema carcerario oppure l'introduzione di riforme che potessero agevolare la condizione dei contadine molto importante questa presenza continua
Dell'intellettuale che comincia a frequentare gli assetti gli studi di avvocati che con il cui acquista rapide competenze che comincia a fare proposte importanti di riformismo nel campo della legislazione del Regno
Che tuttavia contiene continua a mantenere il forse più di De Santis in questo senso questa radice molto forte con le realtà locali che su cui tenta di in incidere e poi naturalmente ci sono le vicende nodali del regno in questo Periodo cioè la fase degli anni Quaranta cioè il quarantotto al quarantotto a cui entrambi partecipano e che oltre che per tipo di esperienza per fame è importante per la fase successiva perché determina l'esilio
Quindi passaggi ancora una volta quindi parallelismi non certo senza e entrambi ecco Vessicchio
Categoria studiati insieme ritornata molto in auge in seguito ai lavori Isabella di Pistarelli il gruppo di ricerca e catering pensa ha messo su proprio con un'attenzione a tanti altri aspetti dell'esilio che non siano solo le aggregazioni mentali delle ideologia che effettivamente quando uno po'IVA a toccarli con mano anche nella pratica quotidiana livello delle capacità di l'interconnessione di reti in inaspettate qual è la partecipazione a questa Internazionale liberale che si crea tra le sull'esilio che è estremamente proficua
Perché l'aspetto estremamente positivo dell'esilio quindi una sofferenza l'allontanamento dalla patria
Emarginazione che in realtà che svela una serie di approcci gli assenti che saranno estremamente costruttivi perché consente una questi personaggi che hanno già un bagaglio
Di conoscenze proprie che deriva dalla cultura del regno da questa da cui ciò che si studiano i collegi da quello che si sto
In periferia ma da quello che si studia Napoli anche hanno questa possibilità appunto di un confronto molto più ampio e quindi di modificare anche i criteri e i mezzi e gli strumenti e le finalità della politicizzazione complessiva a cui aspirano
Contemporaneamente anche a confrontarsi con un modello mediterraneo
Di politicizzazione perché appunto il primo approccio è quello con un contesto che si muove in questa direzione liberale che anche una collocazione geografica ben precisa
Questi circuiti sono importanti per la queste forme di poli citazione che alla fine appunto coniugando l'aspetto generazionale e l'aspetto appunto del della complessiva formazione di queste persone sono quelle di centralmente ci avevano interessato e ci interezza
Ebbene appunto questi a spetti sono aspetti importanti della politica che partono dalla consapevolezza di questi personaggi di confrontarsi con un'opinione pubblica espressione di una collettività
Che intende esercitare il controllo sul potere e su chi lo esercita
E che si trova anche a traversare degli spaccati trasversale dal punto di vista sociale di queste famose stelle pubbliche dalla sfera ormai Minosse pro ci siamo passati alle sfere pubbliche elitaria ma anche consapevoli di doversi confrontare con strutture sociali esistenti resistenti a process invece di poi definite azioni in genere a tutte le dinamiche modernizzando in genere
Si pensi all'elaborazione dei giuristi appunto
Molto vari che vanno dalle celebrazioni retoriche dell'appartenenza alla costruzione di nessi tra diritto legge statale
è la difficoltà obiettiva del passaggio dalle Pati e regionali allo Stato unitario la ricerca di una legittimazione che alla fine sembra che possa dare solo il Regno d'Italia
è anche una retorica dell'appartenenza certamente no che propone molto spesso contenuti diversi tra loro il richiamo al diritto veramente italiano per esempio alla italianità della storia del diritto invece l'unione perfetta intonazione Stato oppure come nel caso di Mancini valore prioritario della nazione rispetto allo stato passaggio interessantissimo di grandissima attualità
La lettura di alcuni passi Mancini che rispetto al a questa connotazione della nazione che sorge prima con le conseguenze che ha avuto il diritto internazionale
Delle diritto privato internazionale rispetto al discorso sulla domicilio e che cosa come vada legittimato meno effettivamente sinceramente mi riportavano io non non ha competenza per dire fino a che punto lo siano però alle discussioni sullo ius soli attuale
Veramente
Di grande fascino insomma
E quindi la pensi due percorsi referente rafforzavano anche in qualche modo una teste mio Risorgimento
Che nasce nel Mezzogiorno quindi un match più cemento del Mezzogiorno con iniziativa media male che non è l'iniziativa meridionale che siamo abituati ad associare al lavoro Diberti nel sessantadue sui democratici l'Inter chiama di canale ma un'iniziativa meridionale di altro tipo quindi altro contezza
Che avrebbe attraversato in qualche modo tutto l'Ottocento
E così appunto
I momenti densi poi di questa maturazione sì
Sono o no gli anni settanta la storia della letteratura italiani De Santis e quindi un processo di maturazione
Che arriva dopo l'Unità perché appunto l'esilio ha rappresentato qualcosa è una riflessione densa e vi ricordo che del mille ottocentocinquantuno la produzione di Mancini sulla nazionalità
Che rimarrà elemento costante da recuperare da riproporre ancora alla fine dell'Ottocento e ancora oggi negli studi che si fanno in molti paesi europei
Il spesso di Mancini ne riproposto in Austria appunto così manda ha riferito il caso austriaco si discute ancora oggi nuovamente di Manzini e già invece ha dato dei testi
E degli studi recenti in cui mette in evidenza come su alcune riforme interne contestato Siro ci sia disperati fondamentalmente propria discusso di Mancini
E così appunto
Un piccolo numero di attori un numero ristretto di attori che tuttavia su tela una concezione ampia della nazione che comprende diverse operazioni politiche comprende anche le periferia del paese certo gli strumenti che poi proveremo qui anche le relazioni sono molte ITC
Anche qui in modo diverso anche di vivere in esilio presidio di Mancini sarà certamente avrà una valenza in cui si scruta la professione si sfrutta la capacità di entrare in certi meccanismi inno Mancini non ci appare lei sulle classico sofferente cosa che invece poca alterità alcuni aspetti della vita di De Santis e di altri mentre appunto c'è una gestione di collaborazione
Rapida insomma col contesto piemontese
In cui sia da parte di questa esperto giurista la possibilità di esprimere pareri ereditare il conforto e anche un po'di protagonismo nel proporre delle riforme che partono dal contestati
Mondo dello Statuto Albertino ma che si protraggono a lungo nella legislazione dello Stato piemontese poiché lo Stato italiano e quindi questo riguarderà anche i suoi incarichi
Successivi
La campagna Mendel come ministro sia dal punto di vista della mia politica estera del commercio il Codice penale i codici in genere quindi una capacità di entrare nel spessore nella volontà di costruire questo stato con alcune contraddizioni naturalmente ma anche con prese di posizione come quella in parte del Santissimo
Di opposizione per esempio alla legge Pica riguarda le condizioni del Mezzogiorno
Che sono tante sfumature di discorsi effettivamente complesse che si vanno facendo quando poi si vede l'applicazione di una tendenza di base in questi contesti
Generazioni di SOGIN vent'anni quindi
Su questa generazione l'investimento ideologico è molto forte
Perché in fondo queste generazioni hanno anche l'obbligo di inventarsi qualcosa quindi c'è una percentuale di invenzione e di immaginazione la colgo questa provocazione di Daniele cento
C'è una percentuale appunto di in qualcosa che gli in protagonisti si devono inventare dal punto di vista letterario e dal punto di vista istituzionale
Perché non ma perché è chiaro che partono da una profonda consapevolezza di una carica identitaria che poi in modo che anche la religione
Possa essere considerata magari una valutazione strettamente laica che poi su quella che caratterizza alcuni di questi intellettuali
Personaggi di rilievo d'altra parte che consentono di rispondere sono di rilievo anche questo dato ha detto perché consente un fondo di risponde alle domande del presente
Certo non con la stessa finalità oggi proprio in questi giorni insomma stiamo discutendo di destrutturazione di questi tentativi
E tuttavia appunto
In spetta a queste esigenza rimane un elemento di fondo che ci limita una riflessione costante che cosa significa
In un certo contesto una elaborazione di un pensiero così particolare così mirato invece sul concetto di nazione
Rispetto al quale naturalmente si pone il problema anche della nazione Napolitano una che crolla
E di come affrontare il problema di conciliare lei dare dimensione di nazione tema anche questa di grande attualità dice
Aurelio che ci ha dato una bella puntualizzazioni su questi temi ma ce ne sono parecchie di riflessione sul merito che si portano in ampio ancora una volta il lupo perito una lunga influenza della prolusione del cinquantuno di Mancini
Patrioti patrioti
Ecco che qui patrioti lettera patrioti giuristi
Ma qual è il limite del patriottismo su quale demarcazione ci andiamo a confrontare con questo modo di sentirsi compartecipi quindi di un processo di crescita di formazione della nazione in questi anni
Tutti e due quello che ci consola è che importate hanno l'obbligo forse un obbligo più che una scelta di agire su molti campi non si può essere uomini di una sola
Di un solo satire o di un altro sette per cento ognuno ha una sua specializzazione c'è una conoscenza dei testi diversa cioè in operatività diversa però
è chiaro che le interconnessioni di amicizia ecco da cui sono partite all'inizio quelle reti amicali
Che ci si rivelano molto che magari non sono quelle strettamente della competenza specifica ma che danno molto proprio perché alla fine più che la competenza ci interessano i passaggi le trasversalità di questi percorsi
E così appunto come attraverso la critica si forma la coscienza nazionale i percorsi biografici sono molto oltre quelli dei due personaggi ne andrebbero andrebbero raramente amplificati moltissimo Luti portando allo Scialoja citato precedentemente
Ma sono ancora le formazioni anziani sono ancora la frequentazione delle scuole col fatto ferimento il modo in cui si pubblica
Pesanti se preferisce nelle sue lezioni i quaderni cioè la necessità della divulgazione la scuola non è solo l'apprendere ma è nella potenzialità di chi apprende di trasformarsi maestro e quindi contemporaneamente
L'esigenza della lingua di Lustig perché sono il primo approccio della modernità
A proposito del Moratti sono presenterà il significativo che leggendo le opere di dei sostenitori del murati sulla prima cosa che fa De Santis quando si allontana da questa possibile soluzione del problema della questione napoletana ritrova che lo stile la lingua dei suoi interlocutori non sono veri
Perché la prima cosa che bisogna insegnare e che quando ci si esprime non è un processo di sovrapposizione quello della lingua e dello stile ma è semplicemente un'identità di discorsi e non a caso loro il suo continuo a lavorare su leopardi
Vari momenti affrontato con una capacità di conoscenza e di condivisione e di individuazione di un aspetto moderno moderno di Leo Pardi nella sua complessità che trova la sua maturazione proprio al momento finale della storia della letteratura italiana
C'è un altro aspetto interessante del periodo precedente che in qualche modo lega i due la presenza nel complesso degli scienziati del quarantacinque in particolare Mancini e segretario della sezione di agricoltura e tecnologia dove si trova con De Santis e cioè Scialoja ancora
Ecco anche qui i congressi che ancora una volta elemento fondante e chi rapporto c'è ma sicuramente c'entra questo modo di intendere la scienza che la scienza dell'agricoltura dalla tecnologia ma gli studi sui congressi degli scienziati paragonati anche alla valenza è la tipologia europea di queste suscettibile stavate ci hanno evidenziato quanto conta avere varie competenze nei congressi
Il Congresso degli scienziati napoletano a pari e sei io uni e c'è una sezione di archeologia per esempio di quelle che potrebbero essere le scienze quasi ritenute inutili da altri settori non si pone così cioè una legittimazione forte invece di questi mondi
Che non sono periferici rispetto a ciò che si va precisando che invece proprio nel congresso nel quarantacinque cioè in un'età feconda prima del quarantotto trovavano collocazione
Prigionia e dell'esilio sono elementi fondanti caratterizzanti tutto questo il saggio sul leopardi nel confronto con Schopenhauer e ugualmente
Degli anni Cinquanta un elemento di chiarificazione di questo processo di un periodo importante
Rispetto al quale poi si arriva la svolta unitaria cinquantanove sessanta dove ci sono delle prese di posizione come esponenti del mondo garibaldino e poi per il prosieguo della luogotenenza e dopo che comportano dal fatto di avere di ruoli di porti lire di dovervi gestiti dovrà essere presenti in questa costruzione dello Stato l'uomo
Che significano anche effettivamente proposta di legge nel settore della pubblica istruzione per esempio nel quale ambedue hanno nel periodo postunitario pure importante e in altri settori della vita dello Stato sono quelli che servono a creare lo Stato non non so nemmeno se dire il nuovo perché andrebbe precisata questa novità come si forma quali che quali residui Sciacca
E si porta dietro questa è stata una complessiva doversi formale e così presente ancora una volta puntellate tutte queste esigenze da personaggi della letteratura recuperati così come da una sala del diritto precedente
Riportata la sua contemporaneità come nel caso di Dante per esempio
O delle lezioni danteschi appunto del del periodo delusi tutto universitario di insulti
E degli esuli Marti che ancora di questa costruzione che nel mondo piemontese fanno o questi è esuli meridionali secondo una tesi molto discussa ma insomma la la cerchiamo di questa collaborazione che in qualche modo essi hanno dato anche alla crollo del regno negli anni successivi
E poi c'è tutta l'operazione successiva che vede Mancini soprattutto molto presente in tutti i campi possibilità i codici alla fin fine azioni legislative amministrativa al posizioni anticlericali in occasione del discorso su Stato e Chiesa della legge delle guarentigie il discorso sulla pena di morte
Ancora il diritto internazionale privato settore effettivamente di una grande capacità di avanzamento di di studio e di essere modello di lungo periodo
Allora qual è stata l'ambizione di questo convegno di aver proposto questa relazione di aver coinvolto questi studiosi era quella in fondo di una valutazione più articolata non dei due soltanto ci sembrerebbe imitativo si sta studiando tanto sul due personaggi ci interessa
Richiamiamo il lievito quindi chiamo so come in fondo quello che ci interessa come sempre storia e di capire come si può ridiscutere un processo complessivo un secolo se vogliamo delimitato dal punto di vista cronologico ma anche questo può essere una provocazione pericoloso
Ed è una ottocento italiano ed europeo certamente sottratto
A dinamiche diversi approcci naturalmente per una caratterizzazione seconda questa caratterizzazione secondo me può venire da questo approccio comparativo che ha complicato la vita probabilmente a molti di noi che hanno dovuto rivedere un po'i propri studi le proprie conoscenze sui due che hanno una loro diversità interessantissima
E spingerci a fare compassata incrementare queste reti relazionali che sappiamo esistere ma che forse non sappiamo bene fino in fondo come si siano strutturate
Grazie a un ringraziamento Davis si muovono pensavo di poter parlare a nome di tutti e Renata De Lorenzo per questa introduzione così ricca e densa di interrogativi e di spunti interpretativi che sicuramente costituiscono davvero un'introduzione problematica quella vera e propria griglia interpretativa e lavori del del convegno
Prima di proseguire preghiamo è arrivato il presidente della regione Campania che forse ci può porgere ora il suo saluto
La ringraziamo
Grazie grazie
Mi pareva doveroso porta questo vostro convegno di grande valore su due personalità straordinarie della nostra storia culturale risorgimentale
Caro questo regala al suo un saluto stiamo celebrando i duecento anni dalla nascita di De Santis si vuole fare solo qualche osservazione su Francesco De Santis essendo per altro appassionato di questa straordinaria figura
Intellettuale e politica
Che fare qualche sottolineatura su alcuni aspetti che a mio parere questa personalità continua a mantenere che sono dei grande modernità
La prima cosa che mi colpisce questa figura ne abbiamo parlato nei mesi scorsi anche a Morra De Santis quando abbiamo avviato le celebrazioni per i duecento anni dalla nascita la
Ricchezza di questa figura per chi come me impegnato l'attività politica diventa difficile da capire come sia stato possibile nell'arco di una sola esistenza fare tutto quello che ha fatto Francesco De Santis
Avere una vita così intensa sul piano politico ed una produzione così altra sul piano intellettuale ed una testimonianza così vigorosa sul piano risorgimentale ideale
De Santis arriva dall'Irpinia
Finisce il liceo a Napoli
Arriva da Basilio Puoti
Prende un contatto che sarà un punto di svolta sia perché prenderà presto le distanze dal punto Isma'sia perché in quel cenacolo
Per le elezioni che impartiva Roia e frequentatori di Basilio Puoti
Ha avuto la possibilità di incontrare personaggi che poi avranno fatto storia nella cultura meridionalista Giustino Fortunato
Ora conosciuto lì leopardi conoscerà altre figure che segneranno la vita di De Santis
Passa all'insegnamento alla Nunziatella
E in questo passaggio consuma il suo allontanamento dalla cultura formalistica
No alla presa di contatto con l'Illuminismo francese illuminismo italiano
Comincia a entrare nella vita vissuta
La cosa che colpisce la coerenza di vita di questa personalità
Con intellettuale militante diremmo oggi un intellettuale organico ma diverso dagli intellettuali organici dei nostri tempi
Perché non ha mai subordinato la sua libertà di pensiero a nessuno collocazione politica
Un intellettuale militante che avrà un punto di svolta il quarantotto sarà un punto di svolta anche umana tra errori muore Luigi la Vista muoiono alcune per i suoi allievi nelle persone più vicine in modo particolare questo giovane allievo che condivideva anch'
Una sua umanità
Questo sarà un punto di svolta nella vita di De Santis
Ricordo oggi
Nel momento in cui si riprende un dibattito un po'sgangherato sull'unità nazionale
Che in quel periodo sentivo le ultime battute la professoressa lo spirito risorgimentale lo spirito di patria allora la patria il Risorgimento l'unità nazionale significava pagare con la vita
Pagare con la vita significava pagare con il carcere
Significava come è stato per De Santis fare al cinquanta cinquanta fra i tre anni di carcere nelle carceri borboniche lo dico perché a volte sento aneliti retto Roma verso le magnificenze neo borboniche bene nelle carceri borboniche Francesco De Santis ha trascorso tre anni di vita
Tre anni di vitali sono stati preziosi per lui ha avuto voglia approfondire il tedesco di approfondire
Devi staccarsene poi ma è stata ovviamente un'esperienza di vita sofferta un militante
Da Hegel porterà poi l'idea di una umanità di umanesimo integrale di una storia non di visibilità
Di un legame con la vita e le sue contraddizioni
Ma quello è un punto di svolta
Condannato all'esilio finisce a Torino immaginava di poter insegnare a Torino non riesce arriva a Zurigo il Clivo un'altra caratteristica straordinaria
Abbastanza rara per la nostra intellettualità il respiro internazionale
De Santis è stato uno dei pochi intellettuali che ha avuto occasione anche la permanenza sul rigori
Avere contatti con la grande intellettualità d'Europa cosa che ha pesato anche nel suo ritorno poi in Italia
Ritorna in Italia assume funzioni politiche dopo l'unità d'Italia governatore Avellino poi ministro
Una prima rottura è una prima delusione credo poi settanta dopo i sessantacinque professore Galasso sarà ovviamente più profondo e preciso ma dopo i sessantacinque cioè probabilmente la prima delusione dopo quelle elezioni
E il decennio sessantacinque settantacinque settantasei sarà quello di maggiore produzione intellettuale
E Dini impegno anche nella critica letteraria parte destra
De Santis era schierato come sapete la sinistra storica ma con grande spirito di libertà ha fatto in tempo per la sua vita conosce
L'inizio del trasformismo
Roba
Avrà fatto sì quella esperienza di portarlo a a dire che i due mali del nostro Parlamento della nostra vita pubblica erano le regioni
E le clientele le Regioni intendeva Luís le consorterie parlamentari su base regionale e vere e proprie lobby le clientele
Ha fatto in modo di conoscere quello che poi si è determinato dall'otto ottobre dell'ottantadue al discorso vista la bella quando De Pretis ebbe a dire se qualcuno vuole abbracciare il nostro programma e trasformare siccome possiamo noi fermare vuole trasformare sì
E all'inizio del trasformismo nel nostro Paese
Allora una vita di militante che ha pagato ha sofferto
E che dal mio punto di vista lascia perlomeno due grandi punti di straordinaria modernità su un piano che la critica letteraria
E sul piano dell'etica pubblica e della politica nel senso più alto
La critica letteraria ovviamente si era distaccato da e che
Aveva finito per rifiutare una idea tutta italiana di assoluta subalternità e mancanza di autonomia del momento artistico rispetto all'idea perenne l'arte
All'immagine sensibile dell'idea non aveva autonomia destinata a finire secondo ruoli
De Santis afferma una linea di pensiero e di critica letteraria che mantiene un assoluta modernità la inscindibili tardi forma e contenuto
Non era possibile dopo di lui immaginare l'arte la polizia divisa come sarà poi anche per Croce in maniera abbastanza netta fra forma e contenuto
Rifiuto l'idea che avviano della subalternità dell'arte
Ma avrà poi questa sua impostazione un periodo di eclisse che sarà poi riportato in vita da Croce e da gara
In termini diversi
Gramsci ovviamente perché leggeva nella esperienza anche intellettuale degli De Santis
L'esperienza di un intellettuale organico legava vita nazionale letteratura
Ma soprattutto affermava l'idea che il momento dell'arte non vive di separazione dai contenuti e neanche dal contesto
Ricordiamo il Canto decimo Farinata cavalca
La figura di farina tassi di straordinaria potenza si arricchisce dal contesto nel quale collocata quella figura
Assume luce dalla povertà dei Cavalcante
Che rimane semi sommerso nella sua tomba a questa luce ricchezza alla figura poetica di Farinata dal dialogo con Dante e cioè il contesto arricchisce di valore anche il momento poetico
La posizione distinta da questo voto vi stava Croce il Croce afferma come dire l'arte la poesia come
Forma assoluta
Come autonomia della forma ora anche in croce c'era un elemento un nucleo di verità
Croce sosteneva che quando il momento artistico poetico lirico viene in qualche modo inquinato dalle passioni
Rischia di essere come dire limitato sporcato diceva che il segno della modernità era questo irrompere delle passioni anche nella dimensione dell'arte
Coglieva anche qui un nucleo di verità quando poi molti decenni dopo Remo sentito dire che tutto è politico non è tutto è politica
Cioè l'arte che ha una sua autonomia ma a ben vedere anche lì anche quello che il momento artistico vere
Come dire Callas dica definizione della lirica come momento puro L'infinito di leopardi anche quel momento di lirica assoluta
Si arricchisce di significati e di suggestione se si pensa al poeta alla sua vita la sua solitudine sulla collina nelle baracche
Questo lezione credo che rimanga nella critica letteraria
E infine rimane una lezione che a me interessa molto anche per la tua vita e per la politica
Alla fine il filo rosso della esperienza politica intellettuale e umana di De Santis era lo sforzo di costruzione di una coscienza nazionale
Di una coscienza nazionale questa era l'ispirazione di fondo che ha mantenuto
E in questa ispirazione non ha abbandonato due momenti che erano essenziali
Il punto di vista della realtà
Partirei tornare alla realtà della vita dei rapporti umani
Delle cose
E la battaglia anti
Demagogica
Controllo Arcadia contro il formalismo
E questo riprendeva anche la detenzione Vincenzo Cuoco sui due popoli polemizza va con una borghesia italiana
Abituato a vivere di cinismo di finzione e a vivere in maschera dice Barone
La valorizzazione di alcune figure straordinarie da tanti a Machiavelli che inventa una lingua
Che apre la strada alla scienza della natura dopo aver scoperto la scienza dell'uomo a Galileo
La storia di quelli che sono stati vinti nella loro epoca mai vincitori e la storia era il filo Losco che egli individuava nella costruzione di una coscienza nazionale
In un Paese che non era stato capace di costruire non aveva potuto costruire come altri grandi paesi d'Europa legando riforma religiosa spirito nazionale riforme istituzionali in un tutt'uno
E che quindi erano stati capaci di costruire uno spirito razionale elitaria
L'Italia questo non lo aveva le spalle dunque avvertiva l'esigenza di creare una coscienza nazionale
De Santis riteneva che la sfida del Settecento era lo sfida della libertà contro i limiti del potere
Ma che conquistata la democrazia la sfida era quella di trovare il senso del limite dentro la libertà
Extraordinary alla sua lezione sulle idee medie
Il futuro dei governi la capacità di governo sarà nelle mani di chi avrà le idee medie cioè di chi saprà trovare un equilibrio fra le affermazioni di principio e quello che è possibile
Nella realtà concreta
La rivoluzione e mantenere questo legame fra il pensiero la parola e l'azione non separare le questioni dottrinali e dalle questioni politiche pratiche
Che guardano ai rapporti di forza guardano a quello che possibile oltre a quello che è necessario
Non a caso individuava egli laico in Manzoni
La figura che sintetizzava
Questa capacità
Di a vere un'idea realistica della vita e una funzione efficace
Nella trasformazione della realtà e questa funzione efficace quando non ti separi dalla gente di carne e ossa dai processi reali della storia
A me piace molto e finisco questa versione anti demagogica
Ho provato a volte a tradurre in termini moderni questa lezione di separazione fra le parole l'azione e provate a pensare
Questa lezione legata alla diffusione dell'UE bene
Delle parole che vanno avanti in totale autonomia in totale separazione della gente di carne ed ossa
Provate a immaginare o diffusione delle false notizie
O la realtà di una società ricca di informazioni e priva di conoscenza e di cultura
è una lezione di una straordinaria attualità questa contro la Risolo gente Arcadia Alari sorgente separazione fra parole cose dette e trasformazione reale
Allora è davvero per noi motivo di grandissima soddisfazione ma anche di grande interesse poter ritornare a figure straordinarie
Che intanto hanno rappresentato esempi incredibili di coerenza di vita
è una parola che sembra aver pardon perduto ogni valore la coerenza
Sono fra quelli che continuano a ritenere che abbia un senso la coerenza di vita non nel senso che devi mantenere intatte le tue opinioni
Ma nel senso che de di avvertire il dovere di motivare anche i cambiamenti intellettuali che vivi
Grande figura grande testimone civile
Grande lascito intellettuale come potrete testimoniare molto meglio di me e per quello che mi riguarda una lezione davvero attualissima anti demagogica
Anti burocratica
Un richiamo ineludibile al principio di realtà ma anche all'etica della politica
E anche della vita di ognuno di noi che senza un sistema di valori fa fatica a trovare un senso compiuto grazie a voi per questo convegno
Grazie per questo contributo che ci porta o meglio ci lascia dentro l'inizio dei lavori del convegno che già era stato inaugurato dalla dalla relazione introduttiva di Renata
Che mi suggerisce una
Brevissima purissimo io io la inviterei a dir la verità
E andrei avanti
Con no stavamo valutando l'opportunità di una pausa ma io credo che siamo ancora tutti freschi e riposati possiamo bravo esattamente quello che pensavo anche io
Ancora più bravo esercire aggiunge se ci raggiunge il professor Galasso al tavolo
Dei relatori
Per sua
Relazione
Quindi tiene retribuito boia Thanatos all'offerta
Capita
Essenza portento Mezzoldo subito allora la parola al professor Giuseppe Galasso
Che si presento una relazione da un titolo molto bello
Il liberalismo
Il liberalismo italiano del secolo diciannovesimo in quanto pensiero il movimento politico
Non ha avuto la fortuna di diffusione di nomi e di testi
Che hanno avuto il liberalismo francese o quello dei paesi anglosassoni e neppure per i complessi problemi teorici che esso implica il liberalismo germanico
Come a tutti è ben nota lo citano tutte d'affitto affinché io
Nella sua storia del liberalismo europeo Guido De Ruggiero non aveva esitazione nel riconoscere in via preliminare questa minore diffusione europea notorietà europea del liberalismo italiano
Nell'economia generale del movimento politico europeo il liberalismo italiano egli scriveva iscriva più o meno verso il mille novecentoventuno ventidue ventitré
Ha una importanza modesta apparendo come un riflesso di dottrine di diritti stranieri che riusciva a notevole in particolare per lo sforzo che visibile ve lo rivela
Di un riadattamento di quelli diritti dottrine straniere alle condizioni particolari dell'Italia nonché per la sua scoperta retta connessione col processo riunificazione nazionale
Quasi un secolo dopo avere il giro non mi pare che si possa montare nella sostanza questo giudizio storico così nettamente limitativo
Sul piano non tanto della notorietà internazionale dei liberali italiani come uomini di pensiero
Quanto sul piano della sostanza spessa e dello spessore del loro pensiero liberale materia di importazione culturale da contesti e patrimoni di idee e di altri Paesi
E c'è quindi poco da sorprendersi se ancora oggi i nomi italiani nella letteratura transalpina di Storia del pensiero e del momento liberale del secolo decimo nono o sono assenti o mi fanno per così dire un semplice atto di presenza o anche vi appaiono in sostanza Perilli rilievo il significato della loro azione politica resta dopo tutto
Che il solo grande nome ricorrente
Quando ricorre a questo riguardo è il nome di un grande uomo politico epigramma e uno di un grande statista e cioè il nome di Cavour
De Ruggiero si sforzava di spiegare il perché di questa condizione secondarie dipendente del liberalismo italiano e altrettanta hanno tentato di fare altri dopo di luci
Era uno sforzo e intero giro pionieristico
Quanto come dire generoso
Non sempre dopo di lui si è avuta la stessa generosità congiunta ad acutezza di giudizio anzi sia finiti per lo più nel ripetitivo e nel banale
In effetti però la questione
è molto più semplice di quanto non la si faccia apparire e in un modo o nell'altro le risposte gratis si danna non fanno che ripetere le osservazione di De Ruggiero andare comunque nella sua stessa direzione la risposta in sostanza che il liberalismo italiana si presenta così
Perché così è andata la storia dell'Italia moderna secche esplicitare la spiegazione che si ricerca
Nella corrente l'imitazione di risonanza europea del liberalismo italiano
Non sarebbe altro che un ripercorrere la storia di quella dell'Italia
L'importante mi sembra invece chiedersi se la qualsiasi rilevanza internazionale che il pensiero italiana nel secolo decimo nono possa avere avuto debba essere considerato lo come il criterio più autentico e valido di studi e di valutazione intrinseche storica vitale liberalismo non si tratta soltanto dei riportare le cose al loro naturale contesto per cui ciò che ha scarso rilievo da un punto di vista più generale può invece avere una macroscopica importanza da altri particolari punti di vista propri di quel contesto questa intanto sempre necessario esse lo si vuole può costituire in ogni caso è un ottimo punto di partenza per tutti gli studi dedicati a movimenti di idee o a figure di rilievo non soltanto locale
Si tratta piuttosto di cogliere gli elementi concettuali e storici che sullo sfondo generale consentano
Di cogliere le eventuali specifica connotazione che danno alle figure in questione ai loro pensieri un significato intrinseche un valore proprio che prescinda
Dall'eco che tali figure bensì era hanno o non hanno sollevato fuori del loro
I più immediato ambiente
Per il liberalismo meridionale del Secolo decimo nono è consuetudine riportarsi sulla scorta del Croce
Per la sua prima Genesi per la piena genesi di questo liberalismo alla cospirazione democratica di Napoli del mille settecentonovantadue novantaquattro nella quale una parte degli aderenti si proponeva fine la Repubblica Repubblica o morte il
Motto ma un'altra minava solamente alla libertà libertà o morta era il morto opposto
E poi ancora nella riluttanza con cui molti parteciparono alla Repubblica del novantanove come al minor male
E nelle opposizioni che sia andarono abbozzando nella breve vita di questa Repubblica ci si riporta così propriamente a un punto ideologico
Ci si riporta così non propriamente a un punto ideologico bensì come il Cocer stesso lo definisce a un punto di ieri esperienza c'era un pratica un punto di vita vissuta Enza
Solo che diversamente da quanto era dal processo sostenuta non era la diversità tra liberali moderati e liberali radicali quella che allora si era delineata bensì io credo più propriamente quella tra liberali e democratici dunque una diversità più di fondo che si fondono sulla dialettica e sulle esigenze dell'azione prima e molto di più
Che su presupposti di ordine teorico questi prodigi imposti non erano peraltro a Napoli molto cospicui
Si riducevano in sostanza lascia in della legislazione di Gaetano Filangieri e ai saggi politici di Mario pagano e per questi saggi specialmente alla loro seconda edizione del mille settecentonovantasei più atti alla prima del mila settecentonovantaquattro quello che se ne ricavava in particolare dal pagano
Era un liberalismo fondata essenzialmente sull'uguaglianza dei cittadini rispetto alla legge
E quindi con la soppressione di qualsiasi privilegio sociale
E sulla sovranità della legge in una prassi di Stato di diritto ossia di costante presenza intervento della legge in ogni circostanza in cui se ne derogasse
Naturalmente dietro Filangieri c'era Montesquieu così come dietro le esperienze napoletana degli anni novanta c'erano le esperienze della Rivoluzione francese a partire dall'ottantanove
Nel testo che più di ogni altro esprime il senso di questo primo liberalismo napoletano
Per molti versi anche primo liberalismo italiano ossia il progetto di costituzione redatta nel nel novantanove dal pagano per la Repubblica napoletana
C'è un risalta chiaramente in connubio come era fatale
Che forse con le esigenze pratiche le determinanti
Del momento
Poi si fece nel decennio napoleonico l'esperienza di una moderna monarchia amministrativa che nella tradizione politica napoletana lascia una traccia alquanto più concreta e forte di quella del novantanove ma scelto
Non può essere considerata questa esperienza di monarchia amministrativa moderna una matrice di pensieri propriamente liberale a suo tempo Nino cortese permettetemi di dire che questa è un nome
Che a me fa sempre piacere di pronunciare in queste sale a nome di un grande studioso che molti affrettano di cui molti aspettano di non conservare la memoria
Comunque a suo tempo Nino cortese considero Luigi Blanch come è tipico se non maggiore esponente del partito liberale moderato nel Mezzogiorno
Si tratta di una caratterizzazione poco accettabile credo
E del resto lo stesso cortese annotarlo osservando che il branco fu tra coloro che dopo il mille ottocentoventuno continuarono a tenersi stretti a un avido costituzionalismo
Sì che nel suo liberalismo egli non progredì oltre il riformismo settecentesco ripreso nell'Ottocento e oltre il costituzionalismo del mille ottocentoventi ventuno
Che non tutti non è tutto ciò che al riguardo si può dire ma coglie l'essenziale dà modo di specificare ulteriormente alcuni tratti dissenti distintivi di questa liberalismo napoletano
Il principale problema posto dal primo liberalismo napoletane sempre in effetti quello di distinguerlo come pensiero e come azione appunto da un semplice costituzionalismo
La differenza non è soltanto una anzi non è tanto di principi è una differenza a livello di concezione dell'ordinamento politico e dei suoi figli
Per i costituzionalisti la Costituzione aveva il fine principale della sua essenziale funzione
Nell'assicurare i mezzi grazie ai quali si potesse assicurare quello che il Branca definiva regolare governo legale in sostituzione del sistema arbitrario come ingrediente definitiva dell'Ancien Régime o di qualsiasi altro governo dispotico
E quando lo stesso Blanc e gli avrebbe anche finito col dubitare diciamo dopo le nuove tristi esperienze del mille ottocentoquarantotto
Egli avrebbe addirittura iscritte a William Nassau Silvia che quel che conveniva in una polveriera ai napoletani ed era persuade
Un dispotismo illuminato un Governo come quello di misura al quale diceva dobbiamo quasi tutti i progressi fatti in questi ultimi tre o quattro secoli e su questo ultimo particolare non si sbaglia va di moda
E quali erano questi progressi
Blanc era preciso vi leggo il Barça la pubblicità dei processi l'abolizione dei privilegi metà del la polizia e i primi a Lecce la diminuzione della proprietà ecclesiastica le poche strade che possediamo
In compenso avevamo la prima ferrovia
Per la stessa ragione
Egli era giunto a considerare alla prima metà del regno di Ferdinando secondo sembra strano ma si spiega in questa logica
Nel processo intellettuale di Blanc
La prima metà del regno di Ferdinando secondo comunque lieto che il rinnovava le buone pratiche degli anni mulatti anni riordinando con opportune riforme alle Finanze squassata e dal costo degli otto anni del presidio militare austriaco
Si ricordano sempre di quattrocento milioni presi a Napoli nel mille ottocentosessantuno
Non si ricorda no mai gli ottanta milioni che il costo il presidio militare Austriae OPA a tutela del regime borbonico
Dal mille ottocentoventuno al mille ottocentoventotto scusatemi
Il suo
E Ferdinando seconda aveva anche richiamato al potere dice sempre Blanc i superstiti murattiano Ida Carlo Filangieri a Giustino Fortunato non il nipote che ricordiamo con ma il nonno di cui portava no
Attenuando quindi il rigore delle persecuzioni politiche e cercando di dare ad esse una qualche Besta di legalità la Costituzione
Si convertiva così anche senza che brancola volesse
Più in un mezzo di conservazione di garanzia degli equilibri raggiunti
Nella società nella vita civile
Che è uno strumento di promozione di nuovi sviluppi politici e sociali attraverso gli scontrini confronti delle idee e degli interessi che all'ombra della Costituzione ma anche svolgendo negli istituti dei contenuti si affrontano nella vita sociale
Alla concezione essenzialmente garantista formale estatica della Costituzione propria dei costituzionalisti per i quali la Costituzione il punto di arrivo dei processi politico sociali
I cui esiti vanno garantiti che salvaguardati illiberali oppongono una concezione dinamica della Costituzione
Una concezione aperta combattiva che ne fa il punto di partenza
Di un permanente confronto e lotta ideale culturale politica sociale in cui consiste e si potenzia l'ethos della maternità e della società moderno
Questa concezione fu quella propria anche di De Santis
E fu come diremmo oggi
Una emozione mediatica
Non ignoro che allora non c'era la televisione nella radio
Dico lo stesso una concezione una emozione mediatica prima ancora di essere un definito pensiero e specificamente un pensiero politico
Esemplare da questo punto di vista ciò che il De Santis cimice della prima maturazione dei suoi interessi delle convinzioni politiche nell'autobiografia che scrisse purtroppo soltanto della sua giovinezza come ho già scritto in altra occasione
Le pagine in cui egli ricordarle che la lettura appassionata che faceva al Caffè del gigante
Dei resoconti giornalistici dei dibattiti parlamentari francesi riportati in quei giornali il Circle i verbali e gli altri
Letti dagli stranieri che praticavano quel caffè nel quale c'erano anche per i negozianti inglesi il Times il momento post furono per lui resoconti sconvolgenti e determinanti i suoi eroi divennero i grandi oratori di quei dibattiti fra i quali erano viso montavamo
E soprattutto il suo beniamino Tears la cui storia della Rivoluzione francese lo aveva dice
De Santis ubriacato mentre provava a poca simpatia con l'enfasi nebulosa di Odilon Barrot e con gli impeti a freddo e ville dico l'orrore
E quella che gli poneva in queste letture giornalistiche dice
Non era già un'attenzione letteraria solamente io ci portavo i gli dice un'emozione una torsione come fosse un francese e mi trovassi a prendere parte per l'uno per l'altro insomma quasi sentendosi presente a quella discussione
Queste notazioni autobiografica del tutto autentiche fede degne
Confermano che la vera radice del prime appassionamento apolitico dei pesanti se non fu l'idea nazionale italiana questo avuto modo anche di dimostrarlo credo in un mio lavoro sul versante est il concetto d'Italia di De Santis
Bensì questo primo appassionamento politico dei De Santis fu dovuta all'idea che in Igli si ferisce di un regime liberale fondato sul libero dibattito delle idee dei problemi nazionale nel Parlamento
Il regime che egli aveva per l'appunto va viaggiato da lontano nelle cronache giornalistiche gliene aveva potuto avvenire il regime glielo appassionò all'oratoria parlamentare francese in modo tale da fargli dire
Con una evidente
E ben otto eccesso che allora egli di politica napoletana non se ne incaricava e chiese in calo Riva soltanto per le cose di Francia e non aveva orecchino e orti per le cose nostre cioè napoletana
De Santis maturo così la sua idea di una civiltà politica liberale
In cui le personalità di confacente rilievo avrebbero potuto sviluppare appieno le energie le potenzialità individuali
Applicandosi alla discussione di soluzione dei grandi problemi materiali e morali di un Paese
Determinando allo stesso un grande saltano al tempo stesso un grande salto di qualità della vita civile e questa convinzione id la mantenne con coerente fedeltà alle sue idee giovanili sino alla fine
E peraltro tanto necessario quanto fondamentale osservare come nel De Santis l'idea di libertà si presenti fin quasi dall'inizio
Strettamente associata all'idea di ordine e associata a questa altra idea in una relazione intrinseca essenziale
Durante l'agitazione drammatiche del mille ottocentoquarantotto che fu il momento della verità per il movimento liberale napoletane quale si era sviluppato fino ad allora
Fu questo il messaggio Keiichi volle trasmettere ai giovani
Nel discorso ai giovani del diciotto febbraio mille ottocentoquarantotto parlando in vera un pubblico non soltanto di giovani egli addirittura sostenne l'origine divina
Al pari di quella della libertà dell'idea di ordine che gli stava a cuore e che in quella occasione definì altrettanto impegnativa mente
Come l'aggettivo della libertà il culto esterno di sa per cui togliere di sotto all'ordine la libertà era come togliere di sotto al culto la religione
Senza l'ordine non si poteva coltivare la libertà per Ivano scissi entrambi il culto la religione della libertà
Peraltro se della libertà all'idea che si era fatta il De Santis
Era quella di un libero regime di discussione e decisione dei problemi di un Paese
Sulla scheda scorta dell'esperienza della monarchia organista di Luigi Filippo in Francia la sua idea di ordine appare subito più circostanziata meglio determinata si trattava diceva sempre in quel discorso del mille ottocentoquarantotto
Di un'idea giovane e ancora nel mondo
Nata nei tempi più avventurosi succeduti a quelli della Rivoluzione francese del terrore e poi del dispotismo napoleonico era stato necessario nel mille ottocentoquindici di concludeva De Santis
Togliere alla libertà l'Anarchia e all'ordine il dispotismo
Sono parole molto studiate che implicano
Già una concettualizzazione molto forte
Dei valori a cui egli accende questa ultima frase togliere alla libertà all'Anarchia e all'ordine del dispotismo si può considerare davvero
Come un'efficace sintesi di quel che si può dire delle convinzioni politiche del De Santis
Ad allora
Un ormai salda convinzione liberale fondata sulla centralità del Parlamento quale sede dei elaborazione dialettica della linea di governo del Paese insieme
Una preoccupazione di saggezza politica ma anche di equilibrio politico sociale e di civile svolgimento della vita politica riassunta nel termine ordine
L'ordine dunque per De Santis non meno che per il Branca un connotato irrinunciabile del liberalismo anche se appare possibile cogliere una certa differenza anzi una sicura differenza di accento fra i due
L'ordine sostanzialmente legata per il Branca gli equilibri sociali già costituiti sicché la proposta che ne deriva e quella di una linea politica di robusta conservazione
Per il De Santis invece la preoccupazione dell'ordine ha un senso tutto legato
Alla conservazione della libertà alla quale nuoce rovinosamente l'Anarchia
Lo sviluppo ulteriore del pensiero liberale di De Santis dopo il quarantotto avrebbe dimostrato quale apertura alla democrazia e a una politica sociale di impronta democratica
Potesse aprire la sua posizione del quarantotto che già comunque non era più frutto di quell'emozione mediatica a cui ho accennato e per la sua prima
Il suo prima appassionamento politico e già configurava un pensiero politico personale ormai ma tu
Nella tradizione liberale italiana i due poli
Di cui ho considerate eponimi il Branca il De Santis sarebbero rimasti vivi operosi ben si può dire senza interruzione
E di tenerli presenti
La libertà e l'ordine permette di intendere meglio il ruolo e l'attività dei liberali italiani in alcuni momenti topici della storia italiana successiva fino al fascismo e oltre
Così come allo stesso tempo permette di penetrare meglio nella più autentica fisionomia complessiva
Ideologica e politica del liberalismo italiano e tanta Piccioli è vero
In quanto la destrezza la distinzione tra moderati e liberali va anche oltre la bipolarità così definita vanno sempre ricordate le notazioni di Chabod
Per il quale pur nella contrapposizione uomini di destra e uomini di sinistra nel ceto politico liberale che il governo per il cinquantennio l'iter l'Italia dopo il l'unificazione
L'ordine nel senso storico genere sociale del termine fu una preoccupazione costante degli uni e degli altri in materia sociale una banda non è da credere concludeva Chabod
Che pressa gli uomini della sinistra fosse molto diverso il sentire tutto all'opposto
Anche questi ultimi fiori quelli della sinistra erano fondamentalmente conservatori dal punto di vista sociale
Il che non vuol dire che non vi fosse nell'Italia unita una politica sociale o come non vi fossero forse tendenze tutt'altro che ignare del problema sociale e anzi concentrate su di esso
E volte a promuovere al rally a realizzare appunto una politica sociale
Congruente con il problema generale
Da cui ne sorgeva l'esigenza non è difficile capirlo anzi vederlo se accanto al movimento ah se accanto al liberalismo
Ci si ferma su quella che fu una parte democratica del movimento risorgimentale nazionale e fu poi con successivi ampiamente innovazione della sua fisionomia politico sociale e culturale
La democrazia italiana nei suoi successivi sviluppi nella storia del Paese
Bisogna per questo tenere ben chiara la distinzione di principi e di Fini tra liberalismo e democrazia ancor più la combinazione liberaldemocratica
Che in Italia come in altre parti d'Europa risultò dal contrasto fra queste due anni della nuova Europa data dalla rivoluzione francese fin dal loro primo concreto diviene delinearsi negli anni rivoluzionari
Col tempo il problema sociale si sarebbe imposto del resto con forza nella vita di tutti i paesi europei anche a prescindere
Dai particolari movimenti socialisti scio comunisti dici connessi alle trasformazioni
Economica indotta dalla rivoluzione industriale fu anzi questo irresistibile imporsi del problema sociale
A dare la misura della diversità di pensieri e di atteggiamenti comportata anche se implicita
All'interno del liberalismo dalla compresenza di una parte moderata e di una parte più schiettamente liberale
Incrina un liberalismo permanentemente avverte il dinamico Aidid dati ai problemi dei tempi nuovi della società moderna sempre più evidenti e condizionanti nel trascorre del secolo decimo nono e ancora scialbo a ricordare che alla fine degli anni settanta cito il De Santis osservava che la questione sociale era il massimo problema per la classe dirigente italiana
Il problema è che solo avrebbe consentito di andare oltre il limite formale e giuridico della libertà
Ed è creare un vivo e armonico organismo politico trionfando dell'indifferenza e dell'apatia che dominavano nella vita pubblica
Di fronte al permanere di partiti e di formule ormai svuotate di contenuto e come per l'uso per lui De Santis
Erano quelli che allora governavano l'Italia
Un caso questo del De Santis che da solo
Dalla misura del profondo travaglio dello spirito e del pensiero che il liberalismo italiano si è trovato a vivere nel quadro di un Paese nel quale storia di strutture spinti aspettative forse inerzie
Erano molte e diverse da quelle dei Paesi nei quali fiorirono le vette del liberalismo europeo
E tutto era più difficile e tante particolarità del liberalismo italiano se non nell'intendono vi sono di certo strettamente collegato in questa complessiva fisionomia l'idea nazionale giocò un ruolo a sua volta non meno essenziale e determinante dell'idea di libertà
Ma in una pluralità di rapporti e di connessione ideologiche molto maggiore le connessioni conflittuali o pacifiche dell'idea di libertà come idea dei tempi nuovi apertesi con la Rivoluzione francese
Erano con la democrazia radicale con il nascente socialismo l'idea di nazione anche come idea nuova di quegli stessi tempi si legava invece è un panorama ideologico molto più vario e complesso nel quale entravano organicamente anche tradizioni e idee dell'Ancien Regime
E le ragioni filosofiche storica difformi o non del tutto consenta neri con i grandi motivi ispiratore del grande pensiero liberale francese e inglese
è noto del resto che durante tutte le venticinquennio rivoluzionario e napoleonico con l'idea nazionale
Riquelme è noto scusate è nota del resto che tutto il venticinquenne
Rivoluzionaria napoleonico con l'idea nazionale ebbe fortemente a che fare in Italia e in Spagna ad esempio con movimenti legittimisti tradizionaliste di ispirazione anche religiosa che nulla potevano avere in comune col moderno pensiero nazionale
Ed ebbero invece grande importanza nella formazione dei movimenti reazionari e di dottrine nazionalistica e chiaramente illiberali
Allo stesso modo
Un ruolo di primo ordine nella storia dell'idea moderna di nazione ebbero correnti filosofiche storico-politica del mondo germanico
La cui definizione liberale ha sempre comportato numerosi problemi teorici e perfino lessicali
Su questo sfondo è senz'altro possibile notare la precoce condivisione connessione in Italia
Tra liberali fra costituzionalismo e pensiero nazionale
Il costituzionalismo si era manifestata in sostanza come un movimenta dominante partecipazione degli ex napoleonici e Moratti anni
Passata in gran parte attraverso società segrete macabro carboneria soprattutto e sviluppi temo politici per i quali come ben si sa era diventato un assioma dottrinario e politico la costituzione spagnola di Cadice del mille ottocento la bandiera italiana aveva rappresentato un immobile del mille ottocentoventi ventuno la piena rivelazione della connessione delle idee di costituzione di nazione
E non per nulla si trattava della bandiera rivoluzionaria e napoleonica in Italia
La prospettiva di una unità nazionale italiana era ancora molto lontana e perciò i protagonisti di quei moti sarebbero state poi definiti municipali visti
Ho sia ancora legata alla tradizione degli Stati italiani preunitari
Poi fra gli anni venti e trenta l'idea nazionale come unità o come Federazione molto più spesso come molto spesso è molto di più come federazione si fossero largamente ma sempre restando fermo il nesso ideale e programmatico fra nazione libertà
Io non sfilo non abbiamo neppure poi il problema del concetto d'Italia quando si presenta nelle varie corrente nei vari esponenti dell'idea nazionale
Accenno solo all'impertinenza nel senso di non essere pertinente avere effettiva riferimento
All'impertinenza critica storica della riduzione del movimento nazionale italiano a un immaginario costruito sollecitato in funzione della così detta ideologia italiano
E alla necessità storiografica di restituire alla questione nazionale tutto il suo non esiguo spessore storico la sua profondità prospettica plurisecolare
Altro che immaginario la sua sostanziale consonanza con lo sviluppo nazionale degli altri Paesi europei
Elementi tutti che dovrebbero largamente dissolvere la tesi ripetuta con passiva i conformisti GA
Costanza
Della anomalia italiana fra le nazioni europee
Mi limito solo ad osservare che tutte le nazioni europee sono anomale rispetta tutte le nazioni europee ogni nazione anomala rispetto alle ci che fine e mi riferisco invece qui soltanto per un accenno ai criteri che sembrano caratterizzare
Il concetto di nazione nel pensiero liberale italiano come è ben noto nomina in questo domina in questo campo il riferimento al Mancini
Differimento giustificata per la risonanza anche europea
Della dottrina del Mancini la cui precluso prolusione anzi per la verità nel testo è nell'edizione che se ne fece attori nel mille novecento e ottocentoquarantotto subito dopo averlo Aloui pronunciata
Non si addice prolusione sedici attrezzi Tone
Comunque questa però ricevono prevenzione che sia del ventidue gennaio mille ottocentocinquantuno a Torino per il corso di diritto pubblico esterno internazionale questa interessante come definizione accademica
Ecco scusi lei si chiamava cattedra che gli fu data
Dicevo questa tra elezione fu poi definita da Francesco Ruffini ancora nel mille novecentodiciassette testuale
Il solo articolo di esportazione scientifico che la nostra letteratura di del diritto pubblico abbia prodotto
E Ruffini un po'se ne intendeva diciamo
E come si sa la nazione per Mancini un ente originario prepolitico che non hanno né inizio né fine che ugualmente non ha natura pattizia
O contrattuale o convenzionale non vi sono fatti contratti convenzioni alla sua base ma soltanto una realtà ontologica che la costituisce come il vero soggetto della storia un soggetto che rimarrebbe però inerte
Costituirebbe un semplice dato di fatto se non si traducesse in una realtà politica
Che quella dello Stato nel suo profilo giuridico e politico al quale danno forma e vita la volta giuridica espressi in essa dalla soggettività politica
Tutte le condizioni naturali e storiche scriveva Mancini nella sua produzione
Qualche rigo anche una insomma la RAI go
Tutte le condizione naturale storica spiega Mancini la comunanza spessa di territorio di origine di lingua ad un tempo neppur bastano ancora costituire compiutamente una nazionalità
Siccome noi la intendiamo Loris Cluj
Questi elementi sono come inerte materia capace di vivere ma in cui non fu spigliata ancora e il soffio della vita
Or questo spirito vitale questo divino compimento dell'essere di una nazione questo principio della sua visibile esistenza in che mai consiste e se la coscienza della nazionalità il sentimento che Hillary mista di se medesima e che la rende capace di costituirsi al di dentro e di manifestarsi al di fuori moltiplicate quanto volete i punti di contatto materiale ed esteriore in mezzo ad una aggregazione di uomini questi non formeranno mai una nazione senza una unità morale ecco la frase importante senza la unità morale di un pensiero comune di una idea predominante che fa una società di una società quel che issare perché in essa viene realizzata è vero quindi
Che
In base a queste queste pagine del
Mancini
Come qualcuno ha ottimamente riassume non c'è storia senza politica non c'è politica senza pompa giuridica non c'è legge senza soggettività non c'è soggettività senza coscienza di sé né infine può esserci coscienza senza il substrato naturale della nazione quale componente ontologica ultima dell'umanità
Tutta però queste ben detto tutta però questa concatenazione di fattori non si trasformi in vita ce lo ha detto chiaramente Mancini
Non si trasforma in vite pulsante vissuta se il principio di azione nascente da quella che lui definisce unità morale di un pensiero comune e di una idea apre predominante non in onda e compendia tra della sua prodigiosa virtù tutta la massa informe degli altri elementi sulla base di questa dottrina scialbo
La definiva volontaristica e li teneva che la formula bellissima
Della nazione come di un plebiscito di tutti i giorni trovati dal Renna nel è già per la sua sostanza nel Mazzini come in Pasquale Stanislao Mancini
Sono due punti il volontarismo
E l'equivalenza sostanziale con la formula di Renato che si possono ritenere io credo per questi so o per quel verso discutibile
In ogni caso furono però punti pienamente significativi della convinzione dei liberali italiani
Di avere affermata e con essi la cifra più autentiche irrilevante del loro pensieri in materia di nazionalità nemmeno significativa che in su questa stessa base da Ruffini ha giurista giuristi internazionale di diritto pubblico nazionale internazionale come Vittorio Emanuele Orlando per esempio
E fino a crociera scialbo si elaborasse una dicotomia
In una contrapposizione fra dottrina tedesca e dottrina italiana della nazione
Che dava al pensiero italiano un ruolo e una posizione quale la grande vicenda nazionale italiana del secolo decimo nono conclusasi con l'unificazione brani politica del Paese indubbiamente meritava bisogna dirlo con forza
Perché Sandra la tanto analoga quanto parallela ecco e contemporanea a quella germanica e indubbiamente a prescindere dalle numerose altre considerazione di primaria importanza che il tema sollecita e impone l'idea nazionale
Costituire un elemento di fondo del pensiero liberale italiana anche al di là dei giorni in cui la spinta risorgimentale
Rendeva una riflessione sulla questione nazionale un bisogno intellettuale ed etico politico assolutamente trascina
Come assolutamente trascinante verrebbe anche di definire queste bella relazione che ci è stata presentata svolta Sollima liberalismo
Da presidente che ha scelto di una assoluta sobrietà e discrezione
Per rispetto dei tempi che stringono mi limito soltanto a fare un'osservazione di tipo personale che spero non dispiaccia
Al pensatore Klaus offre chissà che è stata dopo preso io anch'io questa convinzione
Nel carattere il fondatore della Rivoluzione francese ed è il periodo degli anni novanta del Settecento a Napoli dal punto di vista degli sviluppi appunto successivi di liberalismo e democrazia
E diciamo che riprendo solo questo aspetto soltanto per dire che di solito negli studi risorgimentali questo
Tema del rapporto con la rivoluzione francese per quanto riguarda l'Italia con l'ultimo decennio del nel Settecento e quasi un richiamo quasi Domenico formale mentre quindi abbiamo trovato in tutta la sua sostanza ineliminabile
Non dico altro e chiedo a fino previo Cernigliaro rinnovo il ringraziamento naturalmente a Giuseppe Galasso non festa che qui invito invece neo premio Cernigliaro raggiungerci questo tavolo per rappresentare la sua
Relazione
Grazie
Su De Santis e Mancini nella vita politica ringraziando anche lui per l'avete per la sua partecipazione a questa sessione inaugurale
Di ringraziamento agli organizzatori
Alla professoressa Renata e picchiati
Renata De Lorenzo partono
Alla
Pensi Entics di questa seduta
Dopo una relazione così densa
Di spunti come quella dei professori grazie
Parlare della presenza di De Santis e
Di Mancini nella vita politica non è proprio del tutto sì scegliendo di
Perché i suggerimenti che sono venuti dalla sua relazione ovviamente sono tantissime
Alcuni Giulio appena appena sfiorati
Altri in considerazione anche dei tempi che si sono fatti con le
Anche con i saluti che alcuni dei quali sono stati molto stimolanti bisogna dire
Sono
Accantonati ma mi auguro che poi una redazione scritta posso consentire come il professore Grasso già fatti in maniera puntualissimo
Secondo il suo stile
Realizzare
Io leggo da
Scritto
Nel mille occorrenze celebrative ricorrenti incombe sempre il rischio della evocazione encomiastico nella o delle figure di riferimento
A quel rischio
Non si è allungo naturalmente sottratto in passato per lo più il reiterato ricordo di De Santis e Mancini
Divenuti
In una sorta di galleria iconografica risorgimentale placchette fisse e intangibili
Il che non è un male
Bisogna vedere perché bisogna vedere se queste immagini avessero a buon motivo il diritto di essere isolate oppure rientrano nell'ambito di una più ampia massa quindi altri immagini ossia sì quell'espressione un'ispezione fortemente soggettiva come è stato anche oggi pomeriggio evocato
O erano delle voci di una più ampia
Presenza culturale spirituale
La storiografia più recente da avvenuta di cui questo convegno e con cura espressione anche a seguito di un approccio critico a fonti di vario livello voi mi scuserete questa pedanteria ma
Nella lettera al puro ormai cospicua
Già la presidentessa
Renata De Lorenzo ci indicava prima
Un rinnovamento di approccio
Però mi soffermo anche semplicemente per accennarlo una diverso approccio alle fonti che si sta realizzando da qualche anno a questa parte il che mi sembra emblemi ossia nella
Già Benedetto Croce la vive intuito in qualche maniera è l'aveva anche scritto però ora mi sembra che si stia realizzando in maniera più efficace l'incrocio tra fonti per così dire formali e io sono uno storico del diritto quindi l'attenzione alla dimensione formale in qualche maniera permette quasi obbligatoria
Professionalmente è obbligatoria e l'attenzione a una serie di fondi prima si è fatto e Renata fatto giustamente differimento a un anno posizione per così dire di una fonte di chi resta deluso fortemente toccato come dirò da una vicenda elettorale
E quindi esprime in maniera forse anche personalmente forte con quella poesia il suo stato d'animo
Ecco questo può essere separato da una da un discorso parlamentare
Oppure quelle due realtà vanno integrate mi sembra che in maniera molto proficua la letteratura più moderna su questi personaggi si stia muovendo in questa direzione e questo convegno in molte delle relazioni che seguiranno tra domani e dopodomani mi pare che vada in questa direzione
Prospetta al contrario una lettura problematica aperta ed originale
Come già emerso dagli interventi di chi ha parlato in ufficio in precedenza
Ci si confronta qui con un nuovo cd esperti specialisti che contribuiscono in misura dei scissa a un mutamento conoscitivo
Che nell'epigrafe dell'incontro è stato opportunamente evidenziato
Io naturalmente non sapevo di ciò che Renata De Lorenzo ci ha detto all'inizio del convegno quindi
Ho dovuto leggere soltanto dal titolo questo mutamento che però si riesce a cogliere ed è stato felicemente espresso
Il Risorgimento di cento non mi risulta più considerato come un hortus conclusus ma come un processo
In fieri in movimento tra due polarità almeno
Di costruzione degli dai dell'identità nazionale da una ma da una parte
E di radicale trasformazione delle problematiche sociali economiche e politiche in un contesto europeo
Che viene ormai a connotare siccome Prendushi reale quel passaggio
Dalla provincia addirittura da un contesto locale che connota i due personaggi che venne evocati in questa circostanza a una realtà europea mi sembra una fede un'espressione felicissima
Per essere Galasso indicava
Un
Mutamento spirituale
E ha ragione perfettamente perché quel mutamento spirituale si colloca anche all'interno di una trasformazione già una trasformazione
Economica straordinaria dell'Europa di una trasformazione che ritiene
Quando nei diciamo
E accennerò qualcosa il passaggio dal liberalismo
O addirittura da un primo il liberalismo a un maturo il liberalismo a una chiave di lettura che possiamo dire
Di un approccio democratico o o di una prima visione di carattere democratico stiamo parlando di una trasformazione formidabile visto che è stato citato Vittorio Emanuele Orlando abbiamo parlanti prolusione
Chi legge la prolusione palermitana dell'ottantacinque si rende conto che c'è un abisso radicale nella lettura della concessione dello Stato lo Stato non è più soltanto
Una realtà
Mina per così dire giusto naturalisticamente da
Legittima ma si tratta di governa di interessarsi innanzitutto della amministrazione scusate se è poco è è cambiato in realtà tutto lo scenario e le modalità di approccio richieste sono radicalmente diversi
Dicevo l'esigenza di un approfondimento di prospettive
E competenze diverse diviene a tal punto ineludibile così il tema dei linguaggi si pone anzi si impone lo storico del diritto qual sono chiamato in causa non può arrestarsi alla formalità Esterna pur rilevante
Ma deve confrontarsi con profili quali
Ed è un vero esempio le retoriche e le mediazioni
Già prima abbiamo sentito un riferimento alle retoriche il mio collega Giovanni che accetta a cinque in un patto un intero volume sulle idee toniche
Bene questa stagione che sono fondamentali se vogliamo comprendere in maniera significativa
Prima tutto ciò era per così dire fuori della discussione di un dibattito storiografico intenso su quelle che erano gli elementi giuridici abbiamo parlato del costituzionalismo qualche istante fa
E le retoriche costituzionali
In quel momento sono una cosa di carattere strepitoso
Ebbene che solo all'apparenza sono estranee Alius si pongono nell'ambito della politica ed è inutile
Sotto il profilo metodologico la chiave di lettura crociana sì sviluppa compiutamente oltre conosce
Certo ed è a parlare il De Santis del mille ottocentosettantotto
Che da ministro
Pur replica all'interpellanza circa le condizioni sulla pubblica sicurezza lui rivolta dall'onorevole Bondi con il linguaggio meno di un uomo di Stato che di filosofo della storia
Citazione
Risulta in dubbio che le idee si combattono con le idee si combattono con altre dottrine si combattono con l'educazione
Non si combattono quei carabinieri e con le restrizioni
Tuttavia la gravità della crisi lamentata dall'interpellante era da imputare alla apatia degli intellettuali
Dice sempre il nostro De Santis le classi colte e intelligenti che hanno dato il primo impulso a costituire l'Italia non fanno più il loro dovere
Secondo il ministro la partecipazione alla vita politica e non Lamera del Liga ai politici si pone come un efficace antidoto
Ciascuno
Senta che in tempi di libertà non basta a provvedere alle proprie faccende prima veniva indicato dal nostro Governatore della Regione la modernità gli elefanti questo forse bisognerebbe ripeterlo frequentemente ai nostri giorni
Questa è la prospettiva appunto secondo cui a mio avviso vanno presi in esame
De Santis e Mancini politici cavati nella vita politica anche quando il pool Cuoso sembravano porsi a un livello più apporto
La chiave di lettura crociana dicevo si sviluppa concretamente ci colgono così in nuove intenzioni e sinergie rilevanti di sicuro sotto il profilo conoscitivo dei personaggi ma qualificanti la riflessione storica tout-court ci si trova a mio avviso di fronte alla più matura attuazione della lettura di blocco
E in tal senso la storia del nostro liceo cimento ancora tanto da dire oggi
In un quadro tutt'ora in crisi tra problematiche identitarie del Paese e contrastanti spinte verso l'Europa
Peraltro nella ricostruzione storica alla stregua del sesto e ricordo Guicciardini hanno laddove vengono contrapposte valorizzate le circostanze
Alla regola sovviene il opportunamente il senso di idealismo esplicitato dal De Santis
Cito io credo che i doveri dell'uomo politico sia quello di considerare indagati in momenti
Il complesso di certi fatti
Di certe circostanze dice erette condizioni le quali costituiscono quello che si chiama in una situazione politica e che esaminando la situazione debba poter prevedere tutti gli effetti che naturalmente né nascono il frammento e notoriamente tratto dal discorso tenuto alla Camera in occasione dell'aspro dibattito sul ministero Rattazzi coinvolto nei fatti d'Aspromonte
Una vicenda che evidentemente richiedeva al massimo grado
La Guicciardi Ina Guicciardini Anna discrezione l'attitudine Hans selezionare sul campo
Anche rivedendo posizioni pregresse restando comunque legati a valori di fondo
Sotto questo profilo con i nostri due il Pini la ricostruzione della loro presenza nella vita politica si presenta scorrevole e legata agli eventi pur molto diversi nell'avvio e negli esiti
Non è il caso in questa sede di ripercorre di vari passaggi pur sempre interessanti di due esperienze intensissime
Saremo una volta o una volta ancora calamitati da una lettura celebrativa ed encomiastico il gioco è piuttosto sondare il terreno
Delle SS esperienze per cogliere in grado in direzione di una presenza operativa in alcuni casi decisiva nella congiuntura politica del Paese
Ma procediamo con ordine
La prima formazione del giovane De Santis approdato a Napoli per affrontare agli studi giuridici
Ecco anche questo è stato segnalato questa iter dalla Provincia verso Napoli ma si badi bene De Santi primo approccio notoriamente lo ha ma forse secondo una logica di carattere naturale in quell'epoca dagli studi giuridici
è bene seguendo la volontà di un gene di un genitore piccolo proprietario terreno ma dottore in diritto
Pur dopo la svolta letteraria con l'iniziale adesione alla scuola di voti ove però si fa sentire la presenza familiare di un Gian Maria Putti autore di un interessantissimo trattato delle privative
E la successiva quindi già che l'ambito giuridico si stia interessando
Del diritto al tratta delle privative è un diritto che riguarda l'opera dell'ingegno
Ecco la mia allieva mediana Pignata messi in evidenza l'importanza di questo passaggio siamo nel trentuno quando viene pubblicato questo saggio è bene questo trattato
Ebbene in questa opera del fratello di Basilio BOT
E nell'ambito delle conoscenze del nostro giurista che si rende conto del significato di essa avendo una trasformazione già sono i primi segni di un mutamento
Della necessità che non si può essere più legati a una visione semplicemente giusto naturalistica
E la successiva prese a distanza dal purismo si traduce nella convinta piena adesione a un disegno cattolico-liberale di evidente impronta Giobbe spiana in questa fase sostanzialmente moderata la sensibilizzazione tuttavia per un moderato di fermissimo garantito da una trama giuridica oltre che morale si avverte tracce CPE nelle elezioni edite postume da Croce relativi alla scuola da lui tenuta con gli allievi quali Giustino Fortunato e Pasquale Villari si sentono è per vero
La temperie culturale politica che intanto muta nel Paese
La distanza progressiva dalla rigidità illuministica
E l'avvicinamento al rigore del pensiero kantiano che si converte in quel peculiare il lirismo Napolitano naturalmente diviene strutturale in Desanti
Alcune posizioni di Fini in particolare sono pienamente
Assorbite dal disco Pino e immancabilmente porto no alla sua attiva presenza nell'associazione unica italiana
Nata dopo il quindici maggio del quarantotto su iniziativa di ai resti
Pile Pironti Settembrini Poerio
Si badi bene tutti i giuristi
La setta che come è noto realizzo un suo limitato raggio d'azione aveva dispetto alla Giovine Italia una sostanziale programma moderato cito dal De Santis ovviamente liberare l'Italia dalla tirannide interna di principi e da ogni potenza straniera
Rinnovarla e renderla forte e indipendente con un impianto federativo come indicato opportunamente il professore all'OLAF
Che rinviava l'unificazione della penisola intera a una seconda fase del movimento
E il coinvolgimento degli Pino e coerente perfino nella diaspora cosentina
L'arresto del mille otto nel mille ottocentocinquanta la prigionia il bando il Confucio torinese sono tutti e venti divide che di De Santis risaltano
Ribaltano parlo le condizioni soggettive mi multano nell'intimo il pensiero ora pienamente che inviano mi alterano la presenza nella vita pubblica politica
In una Torino che non si mostra inizialmente accogliente anche se le circostanze
Mi accendono l'attività pubblicistica con la Comp collaborazione a numerose testate tra cui il diritto e le lezioni su Dante che per la loro originalità sono propedeutiche all'incarico di insegnamento
Dal cinquantasei mille ottocento su sessanta aggiuntivo vero crocevia in quel periodo di dibattito culturale e politico
Questo è un aspetto che è stato indicato e che naturalmente va enfatizzato perché il contatto di alcuni di questi personaggi con la cultura europea diventa un patrimonio formidabile per impedire
A ben vedere ad una presenza ancoraggio giovanile non ancora matura ad una fase intermedia condizionata dagli eventi seguiti al mille ottocentoquarantotto ora subentrata un'armatura concezione della struttura dialettica della società
In questa prospettiva di impegno totale nella realtà si realizzava il suo rientro in patria con la nomina di Garibaldi a governatore di Avellino
Con il suo decisivo intervento come mediatore in occasione del plebiscito di contro alle dispense di Raffaele Conforti mi consentirete
Di sottolineare questo aspetto perché debbo dire in quella articoletto di Benedetto Croce degli scritti e discorsi politici Francesco De Santis ci sono un'infinità di notizie preziosissime bisogna dire quando
Segnala che in occasione della vicenda del plebiscito di cui mi sono interessato recente fascicolo
Si dice allora De Santis invitò in una casa al largo della carità il Conforti e dopo lunghe conferenze furono concordi di proporre e fare accettare da Garibaldi Debbie uscito e netto
Da
Questo Enrico aveva tre come se fosse una notizia da poco in realtà
Si è deciso un fatto di straordinaria importanza la convergenza della resistenza di Garibaldi allo svolgimento del plebiscito in una nottata notoriamente venne superata e si realizza un atto che forse formale
Da un punto di vista per così dire della degli affetti però aveva un grande valore di carattere simbolico e questo prova una continua attestazione
Segno come indicato di adesione della vita civile a un progetta un sogno forse la disillusione che si avrà nel sessantacinque
Era prevedibile in qualche misura però
La speranza che tutto potesse cambiare significativa e in quei giorni come noi sappiamo da molte notizie anche Mazzini era a Napoli e questo anche questo è di grande significa
Con la partecipazione ritorno al mio al testo con la partecipazione pur barelle
Aldo governo Pallavicino
Con un deciso intervento
Nel rinnovamento del corpo accademico e delle istituzioni culturali napoletane con l'elezione come deputato al Parlamento nazionale
All'opposizione nella nuova veste di sinistra moderata le inquiline venivano espresse dal quotidiano Italia il ministro De Santis si avviava a quello straordinario impegno per gli studi non a caso introdotto lava prolusione del mille ottocentosettantadue dal titolo la scienza e la vita
Del corso di letteratura comparata ecco anche questa
Questa nuova voce che si sente della comparazione su cui in ambito giuridico ormai sappiamo ci sono studi di carattere significativo inizia a essere una vicenda di grandissimo
E interesse e forse andrebbe approfondita ancora di più del corso di letteratura comparata nell'ateneo napoletano gli a quell'impegno
Parimenti rilevava rivalutata per il neonato Regno
Costituito l'Italia come il ministro per l'istruzione
L'interesse per sola
E per il naturalismo francese come i discorsi politici di
Implementati come ho detto prima da Croce e giù giù da una serie di pubblicazioni che arrivano fino ai nostri giorni perché le scoperte sei sembrano soprattutto sotto l'aspetto epistolare molto significative sono aspetti fin troppo noti e presenti
Perché io mi si soffermi
La penetrante discrezione del listino per la società anche nelle nelle fasce più basse lo rendeva tuttavia legato ad un prudente diagnosi del dei mali del Paese immessa appariva indissolubile il legame dei pur distinti i campi della cultura e delle due azione ambedue mediti Evoli di attenzione e interventi
De Santis prospettava a ben vedere un punto rilevante di convergenza con Mancini
Laddove il giurista avrebbe il conforto sa sostenuto e difeso l'utilità della Scienza nella politica e la compatibilità dei ruoli di professore e di ministro
Argomento anche questo
Da forse tele presente nella attualità
Certo l'amarezza per la delusione elettorale del De Santis
Si farà dal risentire come Stato appunto indicato da Renata De Lorenzo ma l'incidenza è che la sua presenza realizzò nel processo di unificazione risulta come abbiamo sentito decisivo
Nello slittamento dal liberalismo erudito di dal primo Ottocento a una prospettazione democratica che veniva a farsi largo con il mutamento economico a livello europeo
La lezione dei santi sì De Sanctis si hanno intatta nella dimensione storico letteraria veniva superata dal progredire di una nuova chiave nella vita politica l'ultima
Delle dei discorsi che vengono pronunciati da
Dal nostro De Santis e quanto mai significativo laddove sì sottolinea l'importanza che tutto ciò ha per l'uomo di cultura dice presenze che provano a ricercare che l'università è stata la mia vita
Si riconosce pienamente per lui che ha dato un tutto alla vita politica però università costituisce un luogo in cui ha avuto il riconoscimenti
Maggio
Bene
Tutto ciò realizzava però un punto veniva superata dal progredire di una nuova chiave della vita politica
Ciò impone tuttavia grande attenzione in sede storica
Perché anche attraverso l'analisi di quel pensiero che entrati iniziava il dibattito parlamentare peculiare alla prima Italia unita se ne può avere una più esatta contezza per quanto riguarda Mancini qui parlerò abbraccio perché dura e tarda come si suol dire
Ebbene per quando riguarda Mancini
Il percorso è simile mai sostanzialmente molto diverso
E notoriamente di una famiglia di giuristi pienamente dei giuristi il padre magistrato
Non ci magistrato inizia i suoi studi e in diritto a Napoli mi piace proprio il diritto entra in uno studio legale importanti come quello di Putin abbiamo sentito
Eh diciamo un certo successo
Solo che in questo successo inizia a maturare una chiave di lettura estremamente originale ossia questo personaggio su cui esiste ormai un una letteratura sconfinata
Perché perché si è interessato
Del diritto prima il professore Galasso accennava al diritto privato quindi significa al diritto pubblico ma anche se è stato un accenno al diritto di privato privato perché si interessa della famiglia ovviamente che una struttura pubblica e privata allo stesso tempo si interessa alla filosofia del diritto il suo maestro che dice che lo ha accompagnato nella vita Magnani scriverà quel volume di lettere b con di il il suo discorso bellissimo e dedicata Mamiani ebbene tutto ciò
Ne segnala la presenza di uno scienziato del diritto formidabile cioè quella produzione che veniva poi segnalata del quarantotto poi cinquantuno in realtà come l'unica che a livello europeo quali forse è stato eccessivamente enfatizzata questa l'unica però segnalava il significato che arriva in quell'epoca il creazione di un istituto il di diritto internazionale la questione
Badate si pone in una maniera in quella congiuntura
In quelle circostanze come decisiva badate della come a tutti è noto Garibaldi formalmente secondo il vecchio diritto internazionale sta compiendo un atto di pirateria
Formalmente se dovessimo seguire le vecchie regole del diritto internazionale
Però ormai c'è la prolusione
Di Mancini o la prevenzione e il diritto internazionale cambiato
Perché perché non c'è più il giusnaturalismo non c'è più il conte attualissimo che viene evocato dai Borbone continuamente a ogni piè sospinto
A dire che c'è una violazione del contratto nono c'è un'aria alta anche quella storica che si va facendo ossia quella realtà che indica in Mancini un nuovo atteggiamento un nuovo atteggiamento di impegno e di presenza nella vita politica
Che determinato da una nuova chiave di lettura certo anche De Santis aveva avuto ma ora Mancini lo applica in maniera Tina ossia una chiave di lettura di mediazione la mediazione
Il suo nuovo atteggiamento
E certo ciò e consentito da alcune concezioni che sono forti
Come le le lezioni universitarie Mancini sostiene continuamente
La società civile che la società civile in uno stato di natura e basta nascere un uomo per appartenere a una società civile
Così nelle lettera Mamiani del quarantuno già del quarantuno la seconda delle quali riporta la sintesi delle sue lezioni di filosofia del diritto
E del procedimento penale ma Mancini afferma il ruolo originario della persona come soggetto di diritti del bene morale Del Bene sensibile e del bene sociale
Lei Tica
Cito regge gli atti della volontà umana mi sui rapporti col solo bene morale
Insomma la presenza di Mancini non sto qui a annoverare tutto
L'impegno che metterà nella sua attività parlamentare
Che sicuramente decisiva soprattutto
Quando ci si confronta con il problema del diritto penale il diritto di punire perché lì e la chiave delicata di una nuova visione che non è più giusto naturalistica
La polemica d'altra parte con i tradimenti che aveva regge realizzato Ferdinando secondo avrebbe avuto un lungo strascico con la difesa che viene realizzata attraverso alcuni giornali qui è una nuova presenza nella vita politica che va segnalata
Mancini nella sua attività già a Torino ma poi quando
Svolge il suo impegno anche come
Un uomo di comunicazione oggi si userebbe molto questa logica della comunicazione non si rivolge più soltanto agli intellettuali
Ma come osservatorio e data citata all'inizio l'opinione pubblica l'opinione pubblica
E il grande protagonista che interna nello scenario del secondo ottocento ormai ci sono studi ampi su questo nel il diritto penale
Come indicato poi in maniera molto efficaci gli studi del di Luigi lacchè di Floriana Colao vanno messi in evidenza pongono una questione che processuale
Mai neanche di carattere sostanziale le esigenze il dibattito che si apre sulla giuria certo
La opinione pubblica che vuole entrare nelle tecniche e nelle decisioni dei tribunali io mutamento di carattere radicale
Le posizioni di Mancini bisogna dire non sempre furono vincenti però con grande intelligenza il Mancini che si sposta nell'ambito
Veniva politiche italiane
Da posizioni per così dire di carattere formale a un'attenzione verso l'opinione pubblica
è un risultato di carattere estremamente strepitoso si pensi proprio ai temi della libertà di stampa
E ai temi relativi
Alla abolizione come facevo riferimento prima alla pena di morte con cui vi è la sua fitta corrispondenza con mite manco
Vengo alla concussione
Si delinea così il passaggio da una concezione politica bipolare
Merkel si era realizzata nella prima parte dell'Ottocento per ambedue questi personaggi
Ormai ci si rivolge a una prospettiva più articolata che postula macchiati
Scorciata nel trasformismo l'abbiamo sentito
Prima eccetto quando la politiche bipolare o si sta da a destra o a sinistra ma ora è necessario vi sono posizioni sfumate
E pian piano ci sono slittamenti ci sono mutamenti preoccupanti tradurre anche voltafaccia come abbiamo visto De Santis
Sì ne soffre in qualche maniera perché si sente tradito dal suo elettorato
Quella lettera e quel discorso che fai giovanili Santi Giorgia Cremano dopo essere stato non eletto nella sua nella sua Avellino nella sua zona a cui ha dato tanto ha dato tanto di se stesso viene ai giovani a San Giorgio a Cremano e a San Giorgio a Cremano mostra ancora la sua fiducia ecco Crocetti
Arriva un fiuto straordinario
Lo mette in evidenza proprio in quella piccolo saggio laddove varietà
Laddove dice non mi resta che ringraziarvi vuoi del gentile pensiero mi è caro che questa iniziativa venga dall'università ecco lo citata prima
Che è stata sempre vicina di tutto ciò che nobile e generoso questi e il De Santis che si sente ancora protetto nell'ambito dell'università
Mancini bisogna dire pur essendo un grande giurista
Scrive opere formidabili per il diritto penale il diritto costituzionale a cui abbiamo fatto prima differimento
Debbo dire a un tasso politico molto più concreto realistico e si prevarrà l'Italia intanto a quella nuova presenza politica
Si pensi per sintonia e per sintesi a Giovanni Giolitti un giurista naturalmente
A Vittorio Emanuele Orlando si tratta di un'ultima generazione di giuristi nella politica
Ma a ben vedere l'opinione pubblica incombe e il giornalismo guadagna terreno si prospetta il nuovo secolo con i suoi caratteri grazie
Anche ad Aurelio Cernigliaro per questa anche questa bella e ricca relazione io temo che non ci sia tempo per
Pensavo al dibattito
Più concretezza Casagrande
Va bene allora abbiamo tempo per un dibattito questa è un ottima limitato ma il dibattito le un tempo limitato quanto quindici venti minuti
Per degli interventi domande questioni osservazioni questa mi sembra un'ottima notiziare appunto
Approfittare di queste belle relazioni che abbiamo ascoltato che abbiamo ascoltato oggi a oggi pomeriggio
Anche queste ultime annotazioni sulle così appunto gli aspetti comuni ma anche le differenze poi fra questi due e irpini che seguono accomunati appunto dall'essere Pini in campo e tante sono
Le differenza anche nel loro essere e iniettare
Dice ma come era quella cosa di base l'annotazione
Bene
La mano fatata tra
No io volevo raccogliere l'ultimo accettano Aurelio Cernigliaro
Alla differente personalità politica dell'un della la verità è che la dimensione politica di Mancini è molto superiore a quella della di politico-militare
Mancini ha esercitato uffici ministeriale di primissima ed è stato il ministro degli Esteri italiani nel periodo della triplice della firma della Triplice Alleanza e nel periodo dei club via a alla politica coloniale italiana
Quindi diciamo e poi con una continuità di incarichi con poche
Non c'è non si possono confrontare su questo perché anche De Santis ha avuto una influenza politica
Notevole
Però è stato il ministero dell'Istruzione per un anno e poche mese poi è tornato una seconda volta amministratore mesi tre mezzi
Dopo a e questo nella dialettica politica e nelle conseguenze e quindi anche legislative pratiche del sistema parlamentare italiano non è che fosse tutto però insomma contava in maniera assolutamente discriminante
Mentre è vero che la influenza culturale di Mancini molto settorialmente
Limitata e e limitata entro certi limiti se posso dire così al campo giuridiche in particolare ad alcuni settori del diritto soprattutto quello internazionale per il quale si è acquistata
Appunto una fama europea che prosegue tuttora
Che prosegue tuttora tuttora nella letteratura storico giuridica internazionale lei posizioni di
Mancini sul problema della nazionalità conti
No no a far discutere a
E a Henry chiedono e ottengono approfondimenti notevoli
Ma fuori di questo campo disciplina diciamo non c'è una più generale influenza di Mancini sulla cultura italiana mentre quando parliamo di De Santis parliamo una di cui io vi devo confessare che sono innamorato non segreto pubblico pubblico amante
Vi e
De Santis ma anche a prescindere da questa notazione personale la dimensione dell'influenza culturale e di innovazione intellettuale
Storica
Filosofica
Di De Santis
Ecco a a sua volta non permette di comparare del tutto i due uomini e poi si è poi nelle loro influenza elettorale avevano procedimenti simili
Quelli erano letti in collegi elettorali in cui dopo la riforma del mille ottocentottantadue posavano quattrocento persone a trecentocinquanta persone in paesi dove i due terzi di quelli che votavano andavano a a votare perché erano amici di donna Aurelia amici di parenti di quest'altra
Ecco la
La severità di atteggiamento ma durezza di atteggiamenti medici agli dovrai solo sputare in faccia questo dice esplicitamente è dovuta al fatto sia un problema di generale coerente però bisogna inquadrarla anche nel concreto al tessuto socioculturale
Venire dove
Non si trattava soltanto di essere fedeli ha delle idee ma di essere fedeli a certi rapporti familiari e personali che molte volte si protraevano per generazione e dove le divisioni paesane
E
Il conflitto il migliore come
Gli amori diciamo
Paesani erano dia o di una intensità al che noi oggi non
Non riusciamo forse a vedere in tutta la loro portata ma bisogna tenere ugualmente presente
Questo furgone
Se non vi vogliono bene al nucleo operativo il professore avance ha sollecitato una piccola riflessione sul
Debito in qualche maniera anche simbolico ma anche operativo che a De Santis
Quando rivolge il suo discorso agli avvenimenti
Ecco il problema e la riconoscenza
Pochi giorni quattro giorni prima del voto per il plebiscito
è lei indica una serie di valori una serie di valori Chiarelli quali debbo dire al primo posto pone una realtà anche oggi ci sembra ma così banale
Ma per l'epoca formidabile volete l'ignoranza
Cioè lui punta molto su un progresso che civile e culturale del nostro Paese bene un grande disegno è un investimento
Io un investimento che
Ecco in qui compare a in qualche maniera le condizioni prima si diceva gli ottanta milioni di debito credito
Ma queste sono realtà perché molte volte vengono da tener presenti però c'era una situazione ancora più drammatica che riguardava il problema
Nell'arretratezza proprio abissali che eccetto in questa realtà che si confronta e per la quale sollecita il voto e chiude quella quella prima sentimento che mentre danno lui se ne parlava come qualche cosa che si possa anche non fare ossia la cultura si può anche per in qualche maniera Vissani come si suol dire del miscuglio Satie impropri
Lì dice semplicemente lui si fa
La differenza tra dove gli Oropa diremmo civile
E un Paese che era sostanzialmente poteva restare arretrata ecco il valore simbolico del plebiscito sicuramente sì
Avrebbe vinto ha vinto asset strepitosa Mende vinco però non era importante la vittoria era importante l'adesione la partecipazione
Perché indicava nelle chiave di lettura di quell'epoca un Paese che voleva migliorare certe come è stato indicato quei tre anni di carcerazione sono una cosa terribile perché uno deve immaginare che cosa significa per un intellettuale stare nelle carceri borboniche di quell'epoca
Non era proprio una corsa gradevolissima però in quel periodo come ognuno sa De Santis l'occupa per studiare il tedesco
Quindi lo occupa nella maniera più degna che posso immaginarsi in una prospettiva che non riguarda gli altri ma riguarda innanzitutto se stessi quindi finisce per essere anche un esempio concreto
Di operatività
Enrico alla sollecitazione dello studio del tedesco a porre il tedesco evidentemente diventa un campo di riferimento è la necessità di lusso del tedesco porta ad una serie di studi che sono indispensabili quindi anche ero stata molto colpita rivedendo le le informazioni sul personaggio dalla bisogno di studiare questa lingua quindi naturalmente essere la lingua significa non limitarsi a una percezione epidermica ma mentale molto nei meccanismi del linguaggio però è una cosa che ho l'impressione che si astenga molto quando sono andata invece a vedere
L'attualità del pensiero di De Santis Pandi Mancini e il fatto che come dice già il me nel mille novecento nel minore centottanta segni paese sia stata fatta in un mondo ossia con una riforma che si ispira direttamente
Al pensiero di Mancini io chiedo invece ai giuristi che riflesso Shelley questo pensiero invece nel campo italiano nel attualità italiana perché il problema che noi abbiamo adesso nella lettura di questa modo di concepire la nazione invece si riflette su quello che noi siamo oggi su quello che stiamo vivendo in questi giorni cioè il problema dell'attualità
Ritorna molto nella lettura di queste posizioni sia dell'uno che dell'altro ma io direi soprattutto in quelle di Mancini perché effettivamente noi ci troviamo di fronte a un'esaltazione giuridicamente molto rigorosa di questa principe della nazione
Ascolta oggi in Bocconi contesti europei e quindi rivissuta io Pistoletto anche degli articoli della realtà portoghese per esempio giuristi di quell'ambito che e anche di altri Paesi altri continenti quindi veramente una capillarità di diffusione che però sembra non trovare riscontro invece con con eguale fetta nel campo italiano questa è una domanda in effetti e collettivi ne sanno di più di me grazie Pozza
Quale posta in essere oggi tutti di ecco un effetto visto che io mi sembra esserci dunque
Il problema naturalmente si rilevante
In rapporto anche alla funzione come indicato prima che svolge la storia in questo caso la storia del diritto nella sensibilizzazione dei giuristi
Che dovrebbero essere poi il quadro di riferimento perché questi criteri fossero poi sentiti e applicano in una tessuto di carattere normativo attuale
Dove dei fare un
Lo studio domani bisogna
è chiaro che
Mancini
Oltre oltre era importante presso il ragazzo ha detto nell'ambito del diritto internazionale io indicherei anche l'importanza forte che ha nell'ambito del diritto penale normale voglio vivere nel settore Nancy si nell'ambito del diritto penale quanto me aldilà poi della sua chiusura esistenziale lui notoriamente favorisce la pubblicazione della incidono per via giuridica
Italiana quindi anche attraverso questo strumento indica quale debba essere il percorso da realizzare per una unità giuridica del Paese l'unificazione giuridica il Paese
Però la recezione di questa nuova sensibilità sul qui a complica ossia sul fatto compiuto che era una realtà anche l diritto del internazionale di epoca giusto naturalistica
Assolutamente non poteva accettare pure qui abbiamo la nuova presenza forte della storia e dell'evoluzione storica e naturalmente in rapporto a quelle vicende che quindi chiavi dell'età
Che oggi si fanno sentire ossia di una maturazione di esperienze che si sono connotate come nazionale molte volte hanno ben poco di nazionalità da un punto di vista per così dire linguistico culturale artistico e cioè però si sono realizzate e naturalmente problema aperto la la sfida aperta perché d'identità questioni identitarie non è una questione da poco
Per il diritto positivo Bassolino dito puntato verrà non a mio avviso può andare e da
Un grande contributo
Qui c'è il professore Minorca che ha organizzato proprio un convegno su Mancini come
I profili per così dire che in qualche maniera possono
Tramite il suo pensiero a vere una decisiva influenza nella cultura politica e giuridica attuale
Se poi la politiche diritto ne traggono fu frutto questo non saprei dire quanto ciò sì verifiche
Bene credo che abbiamo fruttuosamente adoperato questo quarto d'ora supplementare anche sette preso tempo supplementare ringraziare tutti coloro che hanno partecipato
Ci vediamo se ho capito bene comunque fra poco altrimenti domani mattina nella stessa sede della società napoletana è storia patria alle nove
Buonasera a tutti