Giornalisti aggrediti, colpevoli impuniti. Che cosa accade in Italia. L'allarme ONU

Buona sera grazie per sono venuti grazie al signor presidente del Senato
Per aver accettato di aprire i nostri lavori adesso do subito la parola al al presidente che ha un impegno fuori fuori Roma quando non si può prescinda al quale non si può prescindere dico soltanto che poi vedremo leggeremo
Sono arrivati messaggi di del Presidente del della presidente della Camera Laura Boldrini del Presidente del Consiglio
Gentiloni sta arrivando con il ministro della giustizia Orlando del presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti
Nicola Marini io non per l'altro tempo e prego il Presidente di accomodarsi grazie
Autorità gentili ospiti io sono veramente lieto di aprire i lavori di questo convegno voluto da ossigeno per celebrare la giornata mondiale per mettere fine all'impunità contro e per i crimini contro i giornalisti
Indetta dallo il carattere internazionale delle iniziative di queste settimane corrisponde perfettamente alla dimensione del problema
In ogni parte del mondo anche nel più evoluti evolute forti democrazie ci sono giornalisti minacciati ingiustamente querelanti intimiditi uccisi solo nel corso di quest'anno ad esempio sono stati registrati nel nostro Paese venne trecento diciassette attacchi un numero raccapricciante se si considera che me mediamente solo nell'un per cento dei casi viene individuato e punito l'aggressore ci saranno dei dati che saranno forniti poi nel corso di questo convegno veramente
Interessanti per non dire raccapriccianti
Tante volte ci siamo trovati nel corso di questi anni a sostenere assieme una battaglia importantissima per la nostra democrazia e per lo sviluppo della società altrettante volte bio espresso la mia gratitudine per il vostro impegno che illumina la storia di tantissimi giornalisti ai quali impedito di svolgere appieno il loro lavoro al servizio della collettività
Non saranno mai sufficienti i ringraziamenti
E anche grazie all'ossigeno che il tema della libertà di stampa della tutela degli operatori dell'informazione sempre più presente nel dibattito pubblico
E anche grazie a voi se la coscienza comune più attenta più sensibile più coinvolta e anche grazie a voi se intorno ai cronisti minacciati si è costituito una solida rete
Di vicinanza e di solidarietà ho qui davanti a me Carlo Bonometti ne è testimone
Purtroppo non siamo sempre capace di difenderli così come dovremmo e a volte le conseguenze sono davvero drammatico consentitemi a tal proposito di esprimere di mio personale al cordoglio e quello del Senato della Repubblica per la morte violenta di Daphne carovana Galizia uccisa la scorsa settimana a Malta
La sua macchina è stata riempita di esplosivo
Immagino che evoca nella nostra mente altre atroci vicende
è successo nella nostra Europa a pochi chilometri da noi bastone era un'importante voce del suo Paese
Aver raggiunto notorietà internazionale con l'inchiesta relativa alle implicazioni maltesi del Panama Peters
Un'inchiesta particolarmente delicata per la quale si sono uniti Reporters di tutto il mondo alcuni mesi fa mi avete consegnato un pannello
Che riporta i nomi e i volti dei ventotto giornalisti italiani uccisi a causa della loro professione
Daphne non era italiana eppure credo che la sua vicenda si è identica alle loro quel Pannella un titolo molto significativo cercavano la verità ventotto nomi una sola storia
Sappiamo bene che la difesa del giornalismo libero non ha confini e che occorre vigilare ovunque ad un comunista sia impedito di esercitare il proprio fondamentale compito oltre a essere una giornalista coraggiosa Daffney Cavanagh carovana Galizzi è una donna una moglie e la madre di tre figli
Ai suoi cari dunque giunga caloroso abbraccio in questo momento di profonda rabbia e di assoluta tristezza
La sua è un'altra vita sacrificata sull'altare delle isole primi bile esigenza di verità che anima il giornalismo più valido il più autorevole suo figlio medicine anch'egli apprezzato le porte d'inchiesta ha scritto sulla sua pagina Facebook mia madre è stata uccisa perché si è messa tra la legge quelli che cercavano di violarla come molti bravi giornalisti ma è stata colpita perché era l'unica persona farlo e questo è quello che succede quando le istituzioni sono incapaci
L'ultima persona rimasta in piedi è spesso una giornalista il che la rende la prima persona ai se le uccisa
Sono parole durissime che però restituiscono chiaramente il quadro entro il quale si realizzano la maggior parte delle intimidazioni e delle minacce ai danni degli operatori dell'informazione
La prima
Forse più grande e minacce la solitudine
Siamo noi tutti noi a dover porre rimedio a ciò sono coi parole che descrivono perfettamente il fondamentale rotto il ruolo che svolge una stampa libera e indipendente rispetto al potere e se funzionano al buon andamento delle istituzioni perché una democrazia ha bisogno di penne libere
Capaci di accendere i riflettori laddove si nascondono inefficienze corruzione malaffare
In questi cinque anni avremmo dovuto è potuto agire anche sul piano legislativo per correggere delle gravi lacune del nostro sistema nel senso di una maggiore tutela del Genoa del giornalismo
In ogni incontro con la stampa parlamentare dal due mila tredici a oggi ho sempre ribadito ad esempio la necessità di intervenire sul tema delle querele temerarie che sono certamente meno pericolose di minacce di morte o aggressioni fisiche ma comunque incidono pesantemente sull'attività di molti vostri colleghi
Purtroppo temo che a meno di una tardiva ma ben accetta eventuale assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche presenti in Parlamento
La legislatura visto di chiudersi ancora una volta senza l'approvazione di tali norme
Ringraziandovi ancora per l'importante ruolo che ossigeno a nel pungolare l'opinione pubblica e le istituzioni lascio la parola ai relatori augurando a tutti voi buon lavoro e mi scuso per la mia
Per i miei impegni che mi portano lontano da questo interessantissimo convegno fonde i temi che devono rimanere all'attenzione viva dell'opinione pubblica grazie
Ma si era acceso l'altro forse grazie presidente per il messaggio ovviamente ampiamente scusante ora prima di procedere oggi c'è uno dei messaggi e la presidente della Camera
Ha mandato un messaggio non rituale diciamo che parte da un ricordo dita fame Caruana Galizia
Constatando che ciò che noi di solito pensiamo accada nelle dittature qua credere anche nelle democrazie e questo accade in Italia anche per chi fa dice la presidente del prezioso lavoro di denuncia
Dei giornali lavoro del giornalismo di d'inchiesta vado in Europa dalle nel mondo vale anche in Italia dove troppi giornalisti dice la presidente sono costretti a vivere
Sotto scorta a questo punto la Presidente della Camera esattamente come ha chiuso il presidente del Senato
Ha un riferimento a il questi disegni di legge che ancora una volta sull'abolizione del carcere per i giornalisti non vengono approvato e nemmeno le norme dice la presidente Boldrini Barberini nato a scoraggiare le querele le cause civili contro la libera informazione
E noi accogliamo questi questi appelli che poi fanno alle forze politiche in grandi di entrambi i presidenti delle camere perché ci si riesca ad approvare questa legge che abolisce le pene detentive che arrivano fino a sei anni di carcere per i giornalisti però qui noi qui siamo molti giornalisti presenti oggi noi dobbiamo prendere
Atto con rammarico ma anche con preoccupazione
Che questa è la quarta Luigi snatura consecutiva telecamere
Discutono spesso approvano anche questo presenti ora in quarta lettura i disegni di legge per abolire il carcere per i giornalisti e per introdurre misure certe sicuro praticabili per contrastare l'abuso delle liti temerarie o delle querele
Pretestuose e vedremo che cosa accadrà con i dati che dal esaudite vedremo
è una quarto legislatura dal due mila uno dalla quattordicesima legislatura se facciamo un'ipotesi venisse approvata nella prossima legislatura una legge di abrogazione del carcere una specie di record Peraboni elettronico dal codice penale ci saranno dovuti i venti anni
Una storia iniziata nel due mila e uno
Ora il potere il potere politico fa finta di dimenticare quel principio che la Corte europea dei diritti umani ripete in ogni sua sentenze che su un due un pochettino nel recinto testualmente le pene detentive non sono compatibili con la libertà di espressione
Perché in carcere ha un effetto deterrente sulla libertà dei giornalisti ed un forno informare con effetti negativi sulla collettività che a sua volta diritto a ricevere informazioni questo vuol dire che quando viene colpito un un giornalista la vittima non è il giornalista la vittima è evidente la vera vittima è il cittadino che privato delle informazioni necessarie perché egli sia un cittadino consapevole questo è il principio cardine a questo della corte europea dei diritti umani della corte di Strasburgo di Strasburgo che noi che dovrebbe ispirare dovrebbe guidare tutte le proposte gli azioni intanto nostri dei giornalisti
Delle istituzioni dei giornalisti per indurre il Parlamento e il governo a cancellare finalmente dall'ordinamento
Penale che dalla legge sulla stampa la la pende pene detentive per i giornalisti io adesso
Chiederei di tra smettere di mandare in onda un video
Non abbiamo chiamato il durerà cinque sei minuti il paradosso italiani serve a dire questo
Dov'eravamo
Due anni fa
Quindi in questa sala
Eravamo qui lo sappiamo che eravamo qui ma a che punto era questa vicenda e a che punto siamo due anni dopo grazie
In Italia abbiamo forse troppo spesso sottovalutato l'entità e la diffusione del fenomeno del di delle intimidazioni agli operatori dell'informazione
A ben vedere e di questo non posso che essere grato a ossigeno i numeri e le morale e le modalità le aree in cui questi veri e propri attentati alla democrazia si verificano sono davvero preoccupanti
Secondo i dati da loro a corte raccolti secondo i rapporti annuali di ossigeno tra il due mila sei e il due mila quattordici sono stati registrati due mila trecento casi accertati di violenza di intimidazione con una stima di altri fatti meno gravi ma che le avrebbe verrebbero a circa diciotto mila episodi intimidatori
Questo stato di cose costringe tutti noi non solo a riflettere a parlare ma anche ad agire
è un dato significativo è un dato allarmante abbiamo trenta quasi trenta colleghi evitare che sono sottoposti a forme di vigilanza e tutela la parte per le forze dell'ordine per i rischi che corrono non esista alcuna regione italiana in cui non vi siano stati non vi siano giornalisti che hanno subito minacce
Oggi credo che gli obiettivi che riguardano gli editori e i giornalisti devono essere comuni e convergenti noi dobbiamo avere una prospettazione di quelle che sono le notizie anche scomode anche problematica
Già soltanto i numeri che vengono denunciati sono numeri impressionanti che richiedono uno sforzo collettivo non solo di analisi come si diceva di disvelamento ma anche oltre all'assistenza concreta anche nella ricerca di soluzioni
Reali concrete pratiche che possono quantomeno tentare di ridurre il sistema in questo credo che il ruolo delle associazioni è un ruolo fondamentale Tancredi a Trenitalia tipo attaccherà mai che l'informazione non c'è l'idea crede in licenza che molti giornalisti in anziana liberi premono insegnate che ci sono poteri esplicitamente ostili
Alla libertà di stampa
Poteri che ostacolano la pubblicazione di certe notizie
Poi ricorrono come qui è stato già sottolineato con forza
Allarma della querela per diffamazione
Con quella forma di risarcimento milionari
E con studi potenti gli avvocati che si mettono a disposizione
La libertà di espressione vende a promuovere e salvaguardare i diritti di ciascuno e di tutti contrastando le indebite invadenze dei più forti difendendo insomma un'intelligenza anche anche delle cose delle scelte dei costumi
Regia INCE il Senato dotti gli ok antipapa con Choice o Naumburg principali al spicci cui ci sono s'ogni UFO
Media occuparsi a sua in grigio giornalistici Artù offre a attraverso France prosciolti
Qui mi cresce solo ripiantare Attacks paritario si Pinterest loops antropomorfe Grassi o al politico antichissima by democratico aveva il l'attitudine
Offre
Comma confronto in più More compatti c'è un cinquantanove stanno Incom respira
Per prima cosa bisogna sapere veramente che cosa c'è e bisogna raccoglierle attivamente le informazioni e le informazioni non possono essere solo le informazioni ufficiali per raccogliere le informazioni cioè un metodo eccezionale che il giornalismo il giornalismo può aiutare il giornalismo emersa una contraddizione spaventosa
C'è stata una grande manifestazione per la libertà d'informazione ma oggi in Spagna si parla di lei mordace
Di una legge restrittiva sul diritto di cronaca sulla rete oggi la Francia si sta interrogando sul problema di un ulteriore pressione di G. Lanza sulla Rete
Quindi l'Italia non è un'eccezione questo caso l'Italia sta dentro però meno ecco perché mi piace il Progetto qui presentato dentro però però che ha bisogno di una risposta europea e non di una risposta provinciale paese per paese
Ha
Sta X nasce mutato non s'Beha vivo espulso dal PCI fu Riccio indossa il tiro Joannes annoso info in ciò in braccio il pasto chiariscimi sono tocca un tondo e tacchi Anda Chivu sia opposto circa obbliga issues
è
La legge sulla diffamazione così come è stata formulata ed è come come è stata approvata dalla Camera è uno specchietto per le allodole la legge che ha approvato la Camera è una legge spot è una legge che serve al Parlamento per darsi una riverniciata
Ente io estiva presente e vai Skeptical sanati settima fa le calze da Cozza
Fa me niente nasce da un padre sfata Foti Canale sei scene
Tema omosex assai fine stata e anche la leggenda Nicomaco e scalinate c'erano iniziate Biffoni è nata in Francia eccelle in effetto al fino a notte nidiata Kenan rientri Esaote senza senza essere pareggiano all'Est sanniti attacchi
A quest'uomo al rintraccio la dicitura ossigeno al pubblico su tu che in Much con cui tu hai a Balkh ha un compito in campo in fosse s'Che cosa sei map capo non s'Hondo sport ormai tempo fu sopra Bones
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L'intesa da dove veniamo insomma dove eravamo due anni fa due anni e tre mesi fa l'abbiamo visto mi pare che si eloquente le cifre e le cose
Adesso io do la parola al presidente se Alberto Spampinato che ci dice appunto dove si doveva adesso ci troviamo è che sì abbiamo quali proposte
Buonasera a tutti e allora abbiamo noi siamo abituati a parlare così coi fatti forse siamo un po'antipatici quando lo facciamo però per costruire qualcosa
Bisogna guardare le cose faccia ecco noi li guardiamo in faccia abbiamo questi dati
è successo quello che è successo non è successo quello che doveva succedere però non lo diciamo con pessimismo pensiamo che comunque le cose maturano ecco alcune cose devono entrare in circolo
E io penso che queste cose sì hanno entrando in circolo perché capire questo problema richiede un modo nuovo di vedere Choir dare questi problemi no perché siamo veniamo da stereotipi
Ma che ci dicono che il nostro è uno dei paesi più liberi del mondo dove si può dire tutto senza subire purtroppo non è così purtroppo questo è un luogo comune che danneggia molto la lotta per la libertà di stampa anche in altri Paesi noi stiamo facendo questo lavoro in particolare occupandoci proprio di Paesi liberi e democratici in cui la libertà di stampa è sancita dalla Costituzione cono altri si occupano della Turchia della Russia di regimi autoritari dittatoriali dove proprio la legge stessa che impedisce la pubblicazione delle notizie come avveniva durante il fascismo in Italia no allora
Veniamo a oggi oggi siamo lieti di riprendere il discorso celebrando
Questa giornata internazionale per la fine dell'impunità per i crimini contro i giornalisti queste una delle tre manifestazioni ufficiali che si tengono in Europa in questi giorni questa Roma con tutti con il patrocinio dell'UNESCO altre a in Belgio e in Olanda allora noi partiamo da a perché ne parliamo qui in una sede così solenne
Perché noi stiamo parlando di un problema che non riguarda soltanto gli addetti ai lavori come tante volte si cerca di di di Renault noi stiamo parlando di un problema che lo possiamo conferma configurare in questi termini
C'è un servizio pubblico importante
La all'informazione giornalistica
Che subisce molti attacchi di i gli addetti a questo servizio soprattutto i giornalisti blogger gli editori subiscono moltissimi attacchi migliaia di attacchi e non si riesce a punire chi conduce questi attacchi ingiustificabili e inammissibili
Per per nessun altro servizio pubblico succede qualcosa di simile
Le statistiche degli attacchi contro i giornalisti e blogger e sono impressionanti
Leggiamo questi dell'UNESCO vedete novecentotrenta giornalisti sono stati uccisi nel mondo dal due mila e sei ad oggi
Centotré nel due mila e sedici quarantadue quest'anno in nove casi su dieci responsabili non sono stati puniti
Il novantatré per cento degli uccisi ci sono cronisti locali sottolinea l'UNESCO per dire che pensare che vengono uccisi soltanto i corrispondenti di guerra oscura il novantatré per cento del problema
L'UNESCO fornisce questi dati e sottolinea che la contabilità degli uccisi mostra solo la punta dell'iceberg
Perché i giornalisti che subiscono gravi attacchi a causa della loro attività subiscono minacce
Senza che i responsabili siano puniti sono ancora di più molti di più
Quanti sono i minacciati ecco non ci sono dati dell'UNESCO perché perché e forse solo in Italia si fa un nel monitoraggio così preciso adesso come avviene in Italia come la fa ossigeno
Dal due mila sei ad oggi e quindi in base a questo monitoraggio noi abbiamo fatto un'elaborazione e vi possiamo dire che sui tre mila e quattrocento sei giornalisti e blogger che noi abbiamo censito con bersaglio di attacchi veri documentati e ingiustificabili
L'impunità e pari al novantanove per cento
Quindi solo l'uno per cento dei responsabili di attacchi e tutti questi giornalisti ha avuto una punizione ne parliamo più avanti c'è un pane alle specifico col che approfondisce pure questi dati
E diremo pure che se quest'anno quest'anno noi stiamo richiamando l'attenzione e lo faremo meglio in un altro appuntamento come questo lunedì prossimo di mattina la Federazione nazionale della stampa
Su un fatto che noi stiamo segnalando insieme all'Associazione stampa romana da mesi
Finora senza avere ottenuto adeguata attenzione cioè il quaranta per cento degli attacchi che noi abbiamo registrato quest'anno che sono non più trecentodiciassette come si diceva ma trecentoventuno ecco su quasi il quaranta per cento sono avvenuti a Roma e intorno a Roma
Quindi anche questo insomma non non è bravo lanciato un allarme siamo molto preoccupati ne parliamo nel panel più avanti
Dunque il problema e attuale il fenomeno non riguarda soltanto le aree periferiche ma proprio zone centrali
Di attacchi impuniti sono un grande problema hanno come conseguenza l'oscuramento di importanti informazioni di pubblico interesse pertanto non riguardano soltanto gli addetti ai lavori come si diceva ma tutti i cittadini eppure se ne parla poco
E si fa poco per risolvere il problema
è sbagliato
è sbagliato pensare che questa sia una malattia incurabile perché non lo è ci sono delle cure ci sono delle medicine che si possono prendere ci vuole solo la volontà di prenderle e finora questa volontà e col è mancata
A livello politico dobbiamo dirlo con una schiettezza con cui noi diciamo tutto
Finora è prevalsa la volontà di avere giornali e giornalisti deboli impauriti facilmente ricattabili
Prevale
La paura di una libertà di informazione piena ed effettiva
E paradossale che ciò possa accadere titolo del nostro Ovidio che abbiamo visto adesso che poi insomma appresso spunto da un commento del Presidente del Consiglio che abbiamo ascoltato per giudice valutaria la stampa è libera ma i giornalisti no ecco insomma una fotografia sintetica eccezionale di cui ringraziamo
Il Presidente del Consiglio che fra l'altro ci ha mandato un messaggio che leggeremo subito dopo
Questo mio intervento
è strano veramente che non si riesca a fare passi avanti
E noi oggi faremo delle proposte perché si faccia qualche passo avanti perché è importante oltre a parlare segnare qualche passo avanti
E preciso che noi oggi non parleremmo di singoli episodi anche se ci sono episodi clamorosi ma non possiamo fare a meno di dire una cosa anche noi sull'assassinio della giornalista
Daphne carovana Galizia avvenuta Malta lunedì scorso per noi anche per noi è come se fosse avvenuto a casa nostra
Appalto Palermo a Napoli
Qui intorno a noi
Questo attentato dice da solo quanto sia grave attuale sottovalutato il problema della protezione dei giornalisti anche in Paesi dell'unione europea
Daphne non doveva morire
Da almeno due anni tutti sapevano
Che era esposta a intimidazioni e minacce molto gravi
Anche noi di ossigeno c'eravamo occupati di lei
Otto mesi fa
Segnalando l'allarme lanciato dalla Federazione europea dei giornalisti per alcune querele
Che lei aveva subito da un esponente del governo per alcuni articoli che aveva pubblicato e per il quale ecco questo già vedere
Che anche in paesi così liberi ci sono delle norme abbastanza capziosi lei per il semplice fatto di essere stata querelata e quindi di attendere un processo aveva subito un pignoramento del suo conto corrente perché dice non si sa mai media da noi per fortuna queste cose non succede nulla
E il suo allarme quell'allarme
Era stato pubblicato sulla piattaforma del Consiglio d'Europa
Non poteva avere la sua situazione non poteva avere maggiore evidenza era una cosa che era davanti agli occhi di tutti
Il governo aveva risposto minimizzando le critiche al governo di Malta la rappresentante dell'OSCE aveva replicato ricordando al governo maltese l'obbligo di rispettare la giornalista di proteggerla
Ciò non è avvenuto e credo che il governo di la Valletta dovrà giustificare
Ciò in sede internazionale bene ha fatto perciò presidente Grasso a inquadrare così il fatto il presidente del Parlamento Antonio Tajani
A aprire la sessione del Parlamento europeo commentando questi fatti autorizzando il parlamentari a riunirsi per discutere di questo corso che stanno facendo
Adesso proprio mentre noi siamo riuniti
Credo che in Italia da fine sarebbe stata protetta meglio come meritava il nostro Paese ha molti difetti mostra varie deficienze che io elencherò subito dopo fra il mille novecentosessanta e il mille novecentonovantatré non ha saputo evitare l'assassinio di undici giornalisti ma negli ultimi vent'anni ha mostrato la capacità di prevenire
Gli altri assassini di giornalisti
Ha mostrato di saper e proteggere adeguatamente chi è esposto a rischi molto gravi credo che possono dirlo i venti giornalisti che vivono sotto scorta
E sicuramente meglio di me
Chi due di loro che oggi sono con noi e che saluto Michele albanese e Paolo Borrometi che poi prenderanno la parola
Più volte sono stati gli stessi inquirenti a scoprire piani per uccidere un giornalista lo hanno informato e lo hanno messo sotto adeguata protezione è doveroso dirlo senza con ciò nascondere altre perché del nostro sistema senza nascondere che per le intimidazioni e le minacce
Che non sono considerati di imminente massima gravità
C'è ancora qualcosa che lascia a desiderare
Dicevo noi oggi non parleremo dei singoli attacchi ma del problema che essi rappresentano nel loro insieme degli aspetti sistemici del problema delle leggi che esistono ma non vengono applicate delle leggi ingiuste che non vengono modificate
Delle leggi che mancano che non vengono approvate non so se avremo il tempo di sviluppare tutti questi punti e perciò invito fin da ora tutti a con tutti con
Coloro che vogliono saperlo a consultare il sito web di ossigeno
Dove comunque sono ampiamente trattati fra l'altro ossigeno a Franca ha presentato la sua analisi e le sue proposte
Due anni fa alla Commissione parlamentare antimafia e anche al Parlamento
Allora partiamo dalle dei punti che noi indichiamo come punti di attacco di intervento necessario
Che noi pensiamo che una legge dovrebbe riconoscere e garantire lo stato giuridico del giornalista e le prerogative essenziali di chi svolge questa professione
Come già avviene perché i svolge altre professioni altrettanto delicate che impongono comportamenti rischiosi
Che espongono a facce di riflessione
Penso ad esempio agli avvocati ai magistrati e alle forze dell'ordine
Senza le leggi che li tutelano sarebbero esposti come i giornalisti e forse anche di più a piogge di intimidazioni querele e cause per risarcimento
Dovrebbero affrontare molti processi e farvi fronte con le proprie forze e a proprie spese
Sarebbe assurdo come assurdo che oggi a causa di una di un mancato riconoscimento esplicito delle prerogative dei giornalisti si possa costringere migliaia di loro
Che hanno pubblicato notizie vere di pubblico interesse a subire processi lunghi e costosi per stabilire dopo qualche anno
Con una sentenza che essi seppure hanno danneggiato la ripudia la reputazione di qualche personaggio pubblico allo scopo di diffondere informazioni di interesse pubblico
Hanno agito nell'esercizio di un diritto com'era chiaro fin dall'inizio come potrebbe essere scritto in una definizione dello stato giuridico
Se si lascia la situazione così si lascia un'arma di ricatto economico in mano a chi vuole bloccare determinate notizie per suoi interessi personali
Che innocente non dovrebbe pagare spese legali per avere subito un processo per diffamazione
Il rischio di dovere supportare improprio ingente spese legali e uno fattore di condizionamento molto alto
Secondo nostre stime le spese legali per cause querele ammontano ogni anno cinquantaquattro milioni di euro sono stime basate su dati forniti dal ministero della giustizia
In merito a queste spese noi pensiamo che sia necessario fra l'altro definire più precisamente con appositi protocolli o per legge
La corresponsabilità degli editori per gli articoli che essi pubblicato e inoltre è necessario creare un fondo di garanzia apposito in grado di agire anche di fronte alla distribuzione alla dissoluzione delle società editoriali
Un'eventualità che recentemente si empiriche verificato più volte
Poi c'è il problema del segreto professionale
E inspiegabile che al giornalista si riconosca un segreto professionale debolissimo e aggirabile
Che sia possibile incriminato lo si rifiuta di rivelare le sue fonti fiduciarie a un giudice quando invece per medici avvocati sacerdoti e altri l'opposizione del segreto e inviolabile
Parliamo di depenalizzare la diffamazione e di togliere il carcere ne abbiamo già parlato ne ha fatto cenno pure Presidente
Sono tantissime le istituzioni che c'hanno segnalato il fatto che a vere una natura penale della diffamazione a mezzo stampa a un affetto perfetto raggelante
Sulla raccolta delle informazioni è un effetto ancora più pressante lo ha la pena detentiva ecco però se ne parla di dal due mila e uno stato ricordato e non si riesce a togliere queste cose
E e queste cose accadono no noi abbiamo dato un dato che ripetiamo ogni anno ci sono centocinquantacinque condanne di giornalisti per di a a pene detentive per diffamazione a mezzo stampa per oltre un secolo di carcere
Noi chiediamo noi speriamo che in Parlamento prima e poi si formi una maggioranza coraggiosa lungimirante che finalmente elimini questa pena con la massima semplicità
Senza incrementare l'importo delle multe in modo da ripristinare per altra via l'effetto intimidatorio è raggelante del carcere come si è cercato di fare
Le querele prefestivo sì ecco c'è problema di fermare le querele pretestuose ci vogliono nuovi deterrenti noi li chiediamo da tempo però chiediamo e oggi lo facciamo con particolare forza di utilizzare quelli che già esistono ci sono delle procedure che possono essere applicati più sistematicamente ad esempio per imporre effettivamente il pagamento delle spese legali
Del querelato a chi ha presentato una querela e soccombe in giudizio questo dovrebbe avvenire sistematicamente c'è un altro
Articolo del codice che consente al giudice di imporre a chi ha presentato una querela
Che viene rigettata e lo ha fatto con poche argomentazioni di pagare una somma determinata in via equitativa al querelato che è stato prosciolto questo dovrebbe avvenire sistematicamente non avviene
Poi esce
Un'altra cosa ci sono querele e cause per diffamazione a mezzo stampa che contengono documentalmente delle calunnie palesi questi reati devono essere contestati d'ufficio
Cosa che avviene molto raramente ecco se queste cose
Fossero applicate cioè in base a norme che sono vigenti Parlamento non deve applicare nulla ci sarebbero molte meno querele molti meno impuniti come stiamo dicendo
Poi c'è un un un problema ancora
Più grave no ci sono
Una serie di attacchi
Che vengono fatte con azioni deliberate
Per bloccare l'esercizio del diritto di informazione cioè degli diritti previsti dall'articolo ventuno della Costituzione
Ebbene questo si può fare commettendo dei reati cioè minacce danneggiamento oppure con discriminazioni con operazioni che non sono punibili insegne
Noi chiediamo da tempo e la Commissione parlamentare antimafia ha condiviso parte questa nostra proposta che bisogna introdurre un reato specifico
Per punire l'ostacolo deliberato all'informazione e che i reati commessi a questo scopo debbano essere puniti con una aggravante
Specifica
Poi c'è un'altra cosa più generale che veramente molto molto strano quando ne parliamo con i nostri partner internazionali diciamo guarda quadrate da noi
Vengono applicate le norme sulla diffamazione senza tenere conto della giurisprudenza
Più aperta più liberale della Corte europea dei diritti umani ecco i nostri amici inglesi i nostri amici tedeschi
E di altri Paesi civico ma questo non è possibile no questo significa non applicare la legge e fatelo fatelo fatelo serve l'abbiamo fatto osservare non sappiamo più che cosa fare
In alcuni casi in cui esempio coprendolo racconterà il nostro avvocato che è responsabile dell'ufficio legale in alcuni processi
Che abbiamo fatto valere una giurisprudenza ecco memorie specifiche della Corte europea i processi hanno avuto tutt'altro
Tutt'altro esito allora noi diciamo
Richiamiamo qui l'attenzione di tutti gli organi costituzionali su questo fatto
Applichiamo chiediamo troviamo un modo perché si possa applicare sistematicamente come è doveroso come imposto dalla Costituzione la giurisprudenza che è immediatamente applicabile della corte europea
Poi c'è
Un'altra cosa vado per punti molto veloce però quasi concluso
Il
Abbiamo dato dei dati l'anno scorso le querele
Per diffamazione a mezzo stampa e questo è un dato ufficiale no del ministero della giustizia sono cinque mila e novecento ogni hanno e il settanta per cento o viene archiviato in in istruttoria entro tre anni e un altro venti per cento si conclude senza condanne cioè c'è una giustizia che funziona a rovescio su questa cosa
E
E ci sono troppi processi la la la la macchina giudiziaria ingolfata da queste cose è bene in altri Paesi hanno inventato degli organi extragiudiziari che risolvano il novanta per cento dei conflitti tra lettori e media si chiamano Press country roots hanno varia natura sono degli organi di autoregolamentazione che funzionano bene
Che permetterlo fra l'altro di affrontare la maggior parte di questi casi con l'autoregolamentazione eh a nessun costo per le parti
In Italia quel d'Italia ci guardano degli altri Paesi siamo uno dei pochi Paesi che non ha creato queste cose noi abbiamo degli organi
Di autoregolamentazione però per ciascuna parte cioè i giornalisti si rivolgono all'ordine dei giornalisti
Lei gli editori si rivolgono alla Federazione degli editori ecco qui ci sono organi invece che mettono insieme tutte le parti anche i rappresentanti dei lettori ne abbiamo bisogno
Poi e concludo facendo due punti noi abbiamo fatto questo lavoro di monitoraggio in questi anni
Che c'è permette di sapere che cosa succede in Italia no
In questo termine pecore riguarda gli attacchi ai giornalisti
Ho lo facciamo da dieci anni è nell'interesse generale
Lo facciamo con il volontariato professionale e con risorse modeste ma essenziali che otteniamo dalla Federazione della stampa e dall'ordine dei giornalisti
Questa esperienza pilota ha prodotto buoni risultati ha fatto scuola in Italia e in Europa
Ha aiutato le istituzioni a conoscere la natura e le vaste proporzioni del problema tra l'altro a ispirato le recenti raccomandazioni con le quali il Consiglio d'Europa
Ha chiesto ai governi di ogni Paese anche all'Italia di istituire agenzie di monitoraggio pubbliche indipendenti collegati alla società civile per svolgere più adeguatamente questa attività impegnativa e essenziale per ogni altro intervento su questo punto noi sollecitiamo fortemente l'attenzione e le determinazioni del Governo e del Parlamento
Ossigeno continuerà a svolgere il monitoraggio in supplenza delle istituzioni pubbliche chiede però che sia creato subito uno strumento adeguato di comunicazione per rappresentare sul piano pubblico gli allarmi più gravi sulle violazioni del diritto di informazione e di espressione
In modo tale da sottoporre all'attenzione di tutte le istituzioni coinvolte affinché possano valutare l'opportunità di intervenire
Ci sono attacchi che riguardano la competenza di due cinque dieci differente istituzioni oggi per segnalarle a tutti occorrono due cinque dieci segnalazioni occorre individuare di volta in volta i destinatari giusti
è uno sforzo insostenibile che disperde
Molte
Indicazioni per ovviare a questi problemi ossigeno propone di creare un otto Spoto una piattaforma pubblica che raccolga filtri e diffonda tempestivamente
Informazioni attentamente e verificate sulle violazioni che vengono in Italia così come fa a livello internazionale la piattaforma per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti
Una piattaforma gestita dal Consiglio d'Europa con la collaborazione di alcune associazioni che difendono la libertà di stampa e con
I Sindacati internazionali dei giornalisti la nascita di questo ottuso Protti
Segnerebbe un grande passo avanti nella lotta contro l'impunità abbiamo bisogno di fare dei passi avanti grazie
Andrà a spendere
Sì
Quando siamo entrati se c'era un motivo che suonava
Si intitola libertà va cercando
Hanno è stato composto da da dolci da un docente del del Conservatorio Vittorio Mezza
Sassofono e Lusi Gianfranco russi
Gianluca non si è una un che è stato fatto e che non mettiamo a disposizione di chiunque organizzazione dei giornalisti per esempio voglia utilizzarlo proprio come il numero alla libertà si chiama libertà da cercando il titolo tratto dal Purgatorio quando Virgilio presenta Dante come ricercatore di di libertà
Quindi questo è un un brano musicale dura cinque minuti a disposizione in chiunque di chiudere sul sito è disponibile sul sito di ossigeno si può scaricare e ascoltare utilizzare io adesso devo do lettura di un significativo messaggio del Presidente del Consiglio
Paolo Gentiloni
La libera informazione un pilastro delle nostre democrazie che ci permette di vivere in società più trasparenti più consapevoli più giuste
Non abbiamo bisogno di un giornalismo in buona salute libero indipendente un bene che dobbiamo continuare a difendere a tutelare non abbiamo conosciuto dice il presidente stagioni in cui cercare la verità voleva dire poter perdere la vita terrorismo mafia
I pericoli oggi sono meno evidenti ma non per questo marginali
Il Presidente cita
Precisamente l'abuso delle citazioni in giudizio
Nelle querele intimidatorie i frequenti episodi di provocazioni diverso in cemento ossigeno lavora c'è riconosce ad ossigeno di lavorare da anni
Per accrescere l'arco consapevolezze sul minacce intimidazioni
Ma è uno scenario che non deve lasciarci indifferenti istituzioni mondo dell'informazione i cittadini devono continuare a collaborare per non lasciare solo richiamo la solitudine del presidente Grasso per non lasciare solo chi svolgendo ogni giorno il lavoro fondamentale della nostra democrazia
Esposto a gravi rischi noi ringraziamo il presidente Gentiloni per questo
Messaggio
Ora io passerei a una proiezione un video si chiama giornalisti giornalisti come noi
Ricorda pochissimi minuti quelli veri tre quattro minuti
I ventotto colleghi che hanno perso la vita
Per fare il proprio lavoro prego
Sono però
Costruttivi identica unita una cerimonia ricordo
L'assunzione una piccola
Solo in Sicilia e li hanno uccisi otto convinta dal mille novecentosessanta mille novecentonovantatré Romano
Non c'è luogo dovesse mostrarsi assassina da come in quel fondamentale cioè
Giornalisti come
Cosimo Cristina cinese Mauro De Mario scomparso giovani Subalpina oggi Giuseppe Impastato cinque Mario oggi Giuseppe Fava oggi Mauro rossa ci Giuseppe fa ci
Un elenco scrivevano una il malaffare
Niente Kassem
Per alcuni si sono scesi
Quando si conosce il mandato peraltro tutto questo
MUSIS ancora mi hanno autonomo circolazione
Con
Tutti sono stati uccisi prima con le armi collega
Fantasiosi modi passione
Di questa su su sta
è sempre un'ombra che sia
Intorno
Il fondo se la sua voce voci fanno i suoi giornalistica solo e soltanto per avere
Otto giornalisti uccisi su
Attinenti giornalisti italiani uccisi in Italia fuori dall'Italia
Giovanissimo
Corrispondenti
List l'inchiesta
Commentato
Vittime camorra come Giancarlo sia vittime del terrorismo Carlo Casalegno Walter Tobagi
Geena Davis senza tennis come Graziella De Palo interrotto scomparso va bene quasi quarant'anni
I loro corpi mai più ritrovato
Tra citare
Stanno poi morti al fronte
Di Monza con ma le ricordo che il
In Bosnia come Guido lei Marco Lucchetta Alessandro da ricordare
In Macedonia come Gabriel guai
In Georgia come Antonio Russo in Afghanistan come Maria Grazia Cutuli in Cisgiordania come Raffaele Ciriello in Iraq
Enzo Valdo mancanza Vittorio Arrigoni Simone in Ucraina come Andrea
Poi ci sono Ilaria Alpi
Giustizia chiamo per
Sono passati diventa anche per loro sotto sconosciuto sta sconosciuti verrà
Sconosce anche
Sì della musica quella del che vi dicevo prima
Molto bello noi ringraziamo Attilio Bolzoni che la voce e la sua ne ha dato una mano ci può più che una mano forse tutte e due Pietro Cecioni nostro collaboratore Chiappori confezionato
Video maker diciamo che ha confezionato questa cinque minuti quattro minuti molto significative molto bello
Sì ok chiedo a Raffaella morte se vediamo trasmettiamo le resterai sull'impunità
C'è una cifra prego viene cifre della dell'impunità
Che cosa accade a chi aggredisce cosa accade in Italia a chi aggredisce i giornalisti
Si sente momenti a
Allora io ho videro
Preminenti un po'di numeri in sono nonna una ricerca che abbiamo elaborato Nini gli ultimi mesi appunto sull'impunità
Per i giornalisti come potete vedere impunità Pecchi ostacolare il lavoro del giornalista e quasi assoluta
Il novantanove per cento degli autori gli attacchi a danno degli operatori dell'informazione non viene punito e quindi di conseguenza soltanto all'un per cento dei cronisti minacciati viene riconosciuto dalla giustizia lo Stato versa di vittima
Ossigeno fa un lavoro
Eh e di nudi insieme Cardilli documentazioni e di verifica dei vari casi di attacchi a danno degli operatori dell'informazione dal due mila sei
E come è possibile vedere nella tabella dei nomi pubblicata sul sito di ossigeno sono primitiva quattrocentosei giornalistiche dal due mila sei hanno subito attacchi in
Cioè la nostra ricerca e fatta dal a partire dal due mila undici e mi spiego perché dal due mila undici dai casi in cui ogni casi inseriti in tabella dal due mila undici fino al trenta settembre due mila diciassette
E perché in realtà è da quella andò dal due mila undici che l'osservatorio a me
Su appunto e affinato un metodo preciso inconfutabile che viene utilizzato ogni qual volta ci troviamo di fronte a un nuovo caso di minaccia
Quindi e lei minacce che vengono inserite in tabella nella nostra tabella dei nomi sono di diverso tipo
Passano dalle minacce fisiche agli avvertimenti fino ad arrivare a quelli che Noemi
Definiamo abusi legali e cioè appunto l'utilizzo il ricorso scellerato alla giustizia per cercare di zittire i i giornalisti in colonna le querele oppure con delle richieste esorbitanti di di danni
Quello che emerge dalla dalla nostra ricerca che è ancora troppo facile mettere a tacere un giornalista perché la maggior parte dei degli aggressori tra virgolette la maggior parte degli autori
Di questi attacchi resta impunito io ho detto che il novantanove per cento e realtà la percentuale può arrivare al novantasette virgola quattro per cento
Se noi consideriamo i casi in cui al giornalista cioè il giudice dispone che al giornalista vengano risarciti i danni
Da parte del dell'Autore della della querela o della citazione civile quindi sia bassa di uno virgola sei percentuale
Tornando a quel a quell'un per cento dei giornalisti ai quali viene riconosciuto lo status di vittima è venuto fuori dalla nostra analisi che poi pubblicheremo sul sito di ossigeno quindi non vi annoio con tanti numeri avremmo
Un dossier dettagliato sul sul nostro sito e vi dico soltanto in questa sede che allora il diciamo la nella maggior parte dei giornalisti viene riconosciuto in quanto vittima di minacce è il quattordici virgola nove per cento seguono poi le lesioni la violenza privata e la tentata violenza passando ad altro ordine di reato sono il cinque virgola quattro per cento
I giornalisti che la legge riconosce vittime di diffamazione da parte di chi ha tentato di zittirlo in sì
Questi sono queste percentuali si riferiscono a quello che l'ho detto a livelli istituzionali ma cioè io si riferiscono alle vittime quindi ai giornalisti all'un per cento ai quali viene riconosciuto lo status di vittime giuridicamente in questo un per cento le percentuali sono queste e quindi dicevo passando ad altro ad altra tipologia di reato sono il cinque virgola quattro per cento i giornalisti che vengono riconosciuti
Vittime di diffamazione segue la calunnia e segue l'ingiuria che poi nel due mila sedici è stata depenalizzata quindi parliamo di casi precedenti al due mila sei dicembre
Quando invece consideriamo quei giornalisti mai quali vengono risarciti i danni la percentuale di quei giornalisti è il sessanta virgola otto per cento il giudice non sempre quando decide che il giornalista comunque esercitato correttamente il diritto di critica ho il diritto di cronaca
Decide che l'attore
Duro il querelante deve risarcire le esperienze a volte può compensare e quindi link una percentuale ancora minore e cioè soltanto il quattro virgola uno per cento
Il giudice riconosce la temerarietà dell'azione e quindi condanna l'attore o il querelante per lite temeraria
è una cosa prima passare la parola all'avvocato Di Pietro volevo dire che le percentuali pure per quello che riguarda i giornalisti che abbiamo visto uccisi gli ho fatto un calcolo pure Dini a noi risulta che il se noi consideriamo tutti quei ventotto e con l'impunità
E il sessantotto per cento
Di questi ventotto giornalisti undici sono stati uccisi in Italia e diciassette all'estero ecco se noi andiamo a vedere e questo c'è un dato insomma un po'più confortante diciamo non so
In Italia per quelli uccisi in Italia e l'impunità non è il sessantotto per cento ma è il diciotto per cento perché abbiamo due casi su undici che ancora sono completamente irrisolti è un problema anche questo però non siamo
A quelle percentuali altissime i casi sono quelli di Cosimo Cristina ucciso in Sicilia nel mille novecentosessanta per il quale non si è mai
Svolto un processo con dei responsabili individuati ma a carico di ignoti e Mauro De Mauro scomparso a Palermo nel mille novecentosettanta di cui non si è
Mai ritrovato il corpo e ci sono stati vari processi che sono tutti ricominciati tra zero e nessun c'è stata mai nessuna condanna
Da
Ok se posso vorrei aggiungere soltanto una cosa è fare una piccola riflessione sulla percentuale delle condanne per calunnia e come vediamo la percentuale e bassa quindi vuol dire che ancora poco contestato questo reato Rispetto in realtà a quelli
Che tentano di screditare il lavoro del giornalista e tentano di impedire al giornalista di fare informazione con la querela o la di Foggia e la querela una citazione civile accusandolo di diffamazione
Io passerei pre permetti che
Gestisco un po'io questo questa questo colloquio qui
Io passerei la parola all'avvocato Andrea Di Pietro che il responsabile dell'ufficio legale di assistenza legale di ossigeno
Chiedendogli anche di illuminare un po'meglio questa questione della lite temeraria no perché la lite temeraria e prevista no
Dal codice non però è una cosa che non non viene applicata quasi mai dati sono bassissimi c'abbiamo un numero militari no qual è al quattro virgola uno per cento del due e niente considerate ecco noi ora altri casi che abbiamo studiato insieme a Raffaella insieme all'avvocato Di Pietro ad altri
Abbiamo notato che in in realtà ci sarebbe molte ci sono ci dovrebbe essere applicata più ampiamente c'è come se ci fosse una difficoltà anche linguistica quasi non perché si intende temeraria come un una cosa assolutamente proditorio cioè beat come se uno la lite è temeraria se uno viene con la spada sguainata no cioè io la intendo ma credo che nella lingua italiana no
Significa che non si è stati abbastanza prudenti che si è stati incauti che si è messa non lo so e così o o o non è così cosa e cosa si potrebbe fare
Ma il sito buongiorno a tutti anzi buona sera visto l'orario
Be'allora anzitutto cominciamo con il dire che termine temerario non esiste nel nei nostri codici nella Codice Penale nel Codice civile è una voluti volgarizzazione che utilizzano
Molti settori dell'informazione per far comprendere un concetto che poi corrisponde alla realtà ovvero tutte quelle cause intentate nei confronti dei giornalisti ma ovviamente rete temeraria si estende a qualunque tipo di
Di causa civile o penale che ha ad oggetto qualunque cosa non solamente
Un articolo giornalistico
Sono quindi fenomeni attraverso i quali persone consapevolmente quindi sapendo che la loro lite non ha alcuna possibilità di di arrivare ad una vittoria consapevolmente quindi con mala fede e con colpa grave intenta una causa al solo fine di arrecare disturbo al soggetto e quindi di fila Carlo attraverso una una causa che quello che succede giornalisti
Molto spesso questo accade soprattutto quando il querelante soggetto potente soggetto facoltoso al soggetto che non teme
I rigori economici e giudiziari della causa che stenta evitando sarà l'obiettivo consiste esattamente in questo vero utilizzare uno strumento che legale
Perché il diritto di trascinare un giornalista davanti a un giudice sia in sede civile che in sede penale è un diritto riconosciuto a tutti i cittadini dall'articolo ventiquattro della Costituzione
Ma è nella mancanza di contrappesi dell'articolo ventiquattro in questo diritto insindacabile di citare a giudizio del giornalista e di fare e di richiedere risarcimenti esorbitanti proprio l'obiettivo di di FIAT Carlo di indurlo come come come dire risultato in un perseguito solamente in via indiretta ma che quello che più interessa alla alla all'attore indurlo a a smettere di parlare di un determinato problema di un determinato centro di potere determinato moderna faccenda che infastidisce il l'attore la lite temeraria
Come ricordava Alberto Spampinato
Non è non viene molto applicata dai giudici
Proprio perché l'onere della prova
è molto complicato da da raggiungere perché non si tratta solamente di una di una lite infondata
Non viene sanzionata la lite infondata molte liti sono infondate e questo lo si scopre né al momento del giudizio chiunque quando intenta una causa è convinto della fondatezza della propria causa e quel problema è contrario
E fare una causa nella convenzione dell'infondatezza della causa questa tenera età quindi l'elemento soggettivo che che deve essere dimostrato il giudice ed è molto complicato e quasi una probabile diabolica e quindi spesso i giudici
Proprio perché hanno l'obbligo di motivazione e quindi non possono applicare la lite temeraria e poi fare finta di niente
Devono applicare ai temeraria potevano stendere una motivazione che sia come dire sostenibile e che sia in grado di superare i successivi giudizi d'appello attiene tifi si formerebbe attraverso rivederne erariale uno straordinario strumento alla parte avversaria per impugnare la sentenza di ribaltare l'esito del primo grado nel giudizio d'appello
Le liti temerarie si ci sono c'è uno dei casi che quest'
No dicevo prima ci sono dei casi i siamo clamorosi dei casi
Di scuola no che si potrebbero studiare per capire meglio quando il giudice riesce a fare valere questa cosa perché così sembra una cosa impossibile che per cautela diciamo non si applica mai no no no no viene viene applicata sarà anche recentemente applicata
Nei confronti di quella
Ricercatrice universitaria la professoressa universitaria qui è vero stiamo nell'ambito dell'articolo trentatré della Costituzione quindi tiro che tutela la libertà della discorso artistico scientifico quindi abbiamo provo una tutela specifica parliamo di libertà di manifestazione del pensiero genere generalmente considerato e li il il contraddittore era ricorda mi era lei
No no al contraddittorio che si lei millenni lei era contrario alle ore cinque milioni di euro esatta e chiedeva cinque milioni di euro il giudice non solo ha respinto la domanda ma condannato per lite temeraria il giornale illa all'ENI
Inoltre ha anche condannato Leni a rifondere le spese legali della sostenute dalla professoressa per difendersi
Parliamo di cifre significative e quindi è questo è uno dei rarissimi casi purtroppo quindi la statistica che Raffaella prima ci faceva vedere
Esattamente corrispondente alla realtà perché io volevo anche dire allarga lasciandomi alla ti alle temerarietà delle cause al anzitutto che la temerarietà esiste anche in sede penale e mentre nel civile applicata poco nel penale applicata mai
E che secondo me una di quelle forme di impunità nel senso chiedere cinquecento mila euro ad un giornalista alla fine della causa trovarsi affermava delle spese compensate è una forma di impunità
Minacciare un giornalista subire un processo penale come accaduto a settembre per un proprio per un giornalista che è stato seguito da ossigeno per l'informazione quindi il giornalista che ha subito pesanti minacce che ha denunciato l'imprenditore che lo aveva minacciato
Che ha querelato l'imprenditore che lo aveva minacciato ha vinto il processo penale si è costituito parte civile l'imprenditore è stato condannato per minacce il giornalista a seguito di queste minacce
A smesso di parlare di questo imprenditore perché era troppo forte il potere diciamo intimidatorio di questa causa e alla fine di tutta questa storia questo processo peraltro questione non da poco processo celebrato davanti al giudice di pace che è senza che se ne nessuno si offenda giudice poco adeguato al bilanciamento di interessi costituzionali come il diritto alla reputazione il diritto alla manifestazione di breve il pensiero
Questo processo appunto in cui si è consumata una pesante minaccia nei confronti di un giornalista finito con una multa di ottocento euro per l'imprenditore pena sospesa
E quindi questa è o non è una forma sostanzialmente di impunità poiché Pauline punita non è solamente quella di cui tra virgolette beneficia
L'autore del fatto violento l'autore del fatto di sangue l'autore del danneggiamento c'è un'impunità più sotterranea più subdola che caratterizzata da un da una radio da una matrice
Legale
L'impunità più studio sono quelle legali e quindi il il fatto per esempio di fare una querela
Una querela temeraria
Volta intimidire giornalista questa querela verrà archiviata dal Pubblico ministero
E il pubblico ministero non potrà fare altro che archiviare non potrà né comminare una sanzione nei confronti del querelante nel condannare il querelante risarcimento del danno
Se ne trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica per reato di calunnia salvo che ricorrano voglio dire quegli elementi di straordinaria gravità di male di me di mala fede che che consentono la contestazione di reato molto complesso che è reato di calunnia perché contestare il reato di calunnia ad un ad un querelante
è cosa complessa perché che anche qui c'è il bisogno di mostrare la consapevolezza di averlo accusato ingiustamente un altro soggetto e quindi da anche questo forma di querele temerarie in sede penale sono la forma di impunità
L'impunità quindi volendo fare un discorso diciamo complementare rispetto alla quello che facevate voi quindi in soccorso di impunità da fatti violenti parliamo anche di impunità da fatti legali
E la matrice di questa impunità da fatti legali secondo me era disabile nella nelle carenze legislative che ad esempio il nostro Paese presente quindi parliamo di i leggi i di leggi inadeguate
Leggi adeguate che acconsentono di aggredire la funzione giornalistica proprio come la intendeva Claudio Fava quando all'indomani dell'approvazione del del della relazione della Commissione antimafia sulla sul tema del giornalismo dichiarava che le violenze le minacce e acquisto aggiungerei io anche
Tutte quelle forme legali di minaccia non riguardano solo l'incolumità del giornalista ma anche la sua funzione sociale quindi non è solo il giornalista ad essere colpito ma è il giornalista nella sua funzione sociale quindi la vittima di questi fatti non esso non ci sono solo i giornalisti ma in la collettività
La collettività che ha il diritto che rappresenta il rovescio della medaglia del diritto d'informare che ebbe il diritto di ricevere le informazioni principio peraltro codificato nell'articolo dieci della della corte della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Mi sono anche sforzato sempre brevemente
Di individuare le ragioni di questa impunità perché Cissé se ci fermiamo solamente il sintomo ovvero al fatto che
Osservando naturalisticamente i fenomeni di impunità ci rendiamo conto che troppo spesso molti reati contro i giornalisti restano impuniti non passiamo un possiamo fare altro che prenderne atto
Ci diciamo anche sono cose che capitano però secondo me se dobbiamo dare un senso come dire concreto a incontri come questi dobbiamo anche il domandarci se esiste una causa ecco dove sta la sua radice
Beh la radice non non può che essere nel sistema legislativo di questo Paese
Dal punto di vista penale faccio una brevissima digressione ogni norma penale protegge un bene giuridico
Quindi prima si fissa al bene giuridico e poi si costruisce la norma penale intorno al bene giuridico quindi per esempio l'articolo
Seicentoquarantotto del codice penale che indichi che punisce tutti i giornalisti tutti coloro che pubblicano atti coperti dal segreto istruttorio protegge un bene giuridico qual è il bene giuridico è il buon funzionamento della giustizia
Il buon funzionamento del giornalismo liberal giuridico che non esiste non esiste nessuna norma penalistica che protegga il buon funzionamento del giornalismo
Questo bene giuridico
E legislatore non lo interpreta per due ragioni
La prima e perché
Ha più interesse ad una stampa soggiogata che ad una stampa completamente libera quindi
L'esistenza di
Ostacoli l'esistenza di inciampi e la professione giornalistica è una situazione ugualmente il legislatore nullo la politica in generale non lo ammetteranno mai ma è una situazione diciamo
Come dire abbastanza comoda e e che non è mai cambiata nel corso della storia di questo Paese perché se pensiamo che la legge reazionaria sulla stampa stava fatta direttamente dai padri costituenti quindi questa volontà di diciamo attenere la stampa sotto pressione c'è sempre stata quindi non è un fatto nuovo
Ma il fatto nuovo è che in questi anni quindi dal quaranta da quarantotto ad oggi non si è mai formata un'opinione pubblica che abbia prodotto una spinta dal basso
E quindi una pressione
Al al legislatore per creare questo bene giuridico non si non si sente né in questo Paese l'esigenza di proteggere il buon funzionamento del giornalismo
Inteso come bene della collettività e non sto parlando come chi poté mette il buon funzionamento di giornalista riverbera i prefetti anche sul giornalista al quale si sentirà più libero sarà più diciamo efficace nella sua funzione professionale
Quindi il problema è prima ancora che legislativo
Culturale di bisogna lavorare su
Ed è un lavoro complicatissimo perché ci vogliono anni per modificare culturalmente un'intera
L'intera opinione pubblica quindi possiamo chiamare pure c'è questa il buon funzionamento del giornalismo il diritto all'informazione
O si sono secondo credo che così divenne
Ma sono due assi no sono due aspetti complementari
Sono due aspetti complementari perché il diritto il diritto ad essere informati non è non può essere pieno se il giornalismo non funziona correttamente quindi sono sono uno si pone come come tesi rispetto alla al secondo
Concludendo
Stamattina
Se casualmente quasi fanno le scoperte più più belle
Ero anzi a professor Mennella donatisti Laura
In questa tesi di laurea
Ho rinvenuto per caso una frase bellissima
Che
Ci fa capire cosa vuol dire lo
Trovarsi di fronte a un popolo che culturalmente difende il buon funzionamento del giornalismo e parliamo della società americana del mille settecentonovantuno quindi la società americana del Bill of Rights
Parliamo di una di un popolo che ci ha insegnato che ha esportato questa volta sì con connotazioni positive il diritto di formare di essere informati ente ha posto come primo emendamento il diritto di essere informati e ci siamo di imbattuti in questa frase bellissima
Di Alexandre mettono uno dei padri costituenti della del dei neonati Stati Uniti d'America con la quale diceva
La libertà di stampa consiste nel diritto di pubblicare impunemente impunemente va sotto il vasto Toniato ottanta volte ovviamente
Il vero per buoni motivi e fine giustificabili ancorché essa rifletta negativamente su un governo sulla magistratura sulle persone in generale
Ora ovviamente Luigi già con questa frase che è talmente attuale per noi che ancora non siamo arrivati a questi livelli di spinta culturale
Il pallone in linea gerarchica già governo magistratura e persone in genere più è alto il livello del potere minori sono i limiti alle libertà la libertà di informazione e poi c'è questo impunemente che
Secondo me l'avverbio più importante di questa frase perché l'impunità che oggi noi stiamo celebrando
Deve essere difesa rispetto ai giornalisti il giornalista deve impunemente fare il giornalista notti mette a repentaglio la funzione giornalistica cioè il concetto di impunità non va ad diciamo osteggiato
Tout-court
L'impunità può essere un principio che va difeso ma va spostato da colui che commette il
Reato la querela temeraria
L'azione violenta contro giornalista a favore del giornalista cioè la il viaggio e la funzione giornalistica sarà libera da dei vincoli che abbia che che vengono registrati oggi solo quando queste impunità passerà da questi soggetti
Ai giornalisti
Quando sarà rovesciato i termini della questione
Sì
Ecco
Sembra chiaro quello che dice il nostro giurista l'avvocato Di Pietro allora li vediamo che cosa dice il ministro
Della giustizia eccoci arrivati ora il il messaggio
Dice che la giornata delle Nazioni Unite mite quello che stiamo celebrando oggi
è l'occasione per ribadire come la libertà di stampa oltre a essere un diritto costituzionalmente riconosciuto
Sì è un bene che tutti istituzioni operatori della stampa e società civile dobbiamo promuovere e difendere
Non può lasciare indifferente che a fronte di un sempre più intenso attacco alla libertà di stampa e di espressione negli Stati non democratici
Anche nelle democrazie più avanzate siano diffusi fenomeni di ostacolo alla ricerca della verità perché questo è il punto ciò che accade nella democrazia
Un
Contenzioso giudiziario
è uno strumento legittimo dice il ministro della Giustizia ci mancherebbe ma aggiunge in troppi casi però viene utilizzato per ostacolare
Per rendere meno libera la professione giornalistica lite temeraria querele pretestuose richieste di danni
Sappiamo inoltre che in Italia la pressione e la capacità di intimidazione da parte delle organizzazioni criminali sono espresse con diversi assassini di operatori dell'informazione
Che cosa accade oggi si chiede il primo ministro Orlando con le multe
Oggi coerentemente con le mutate strategie dei poteri malavitosi si esplica hanno che attraverso il sapiente puntuale utilizzo del legislazioni in vigore
Oltre che con lo sfruttamento dei buchi della cooperazione tra gli Stati
è indubbio che la difesa di una informazione libera non condizionate dei poteri
Quanto a richiamare una norma responsabilità da parte di chi fa informazione richieda una pronto puntuale attenzione da parte degli organi proposte al monitoraggio al Violanti vigilanza
Allora qui c'è un punto che riguarda le proposte di ossigeno che quali attirò l'attenzione è interessante in questo senso la proposta avanzata dall'Osservatorio ossigeno per l'informazione di creare un atto stavolta contro gli attacchi ai giornalisti io a difesa della libertà di stampa istituire un mostro ma uno strumento che si passa in una per falciare con la piattaforma del Consiglio d'Europa che consenta un costante monitoraggio delle violazioni perché con la conoscenza e la prima cosa può concretamente a rappresentare un utile dispositivo per conoscere appunto conoscere la reale portata del il fenomeno che del fenomeno
Nondimeno l'azione che nel frattempo porta avanti ossigeno nell'informare le istituzioni su ciò che accade su ciò che crea allarme necessaria per avere un quadro preciso degli accadimenti
E qui c'è un riferimento al capo dello Stato colpisce in questo senso professionisti ossia il giorno ha consegnato al Presidente dalla Repubblica Sergio Mattarella sulla particolare situazione che si è prodotta nel Lazio e su questo poi per da zero pappagallo ci dirà in quel documento si racconta e dall'inizio dell'anno decine di giornalisti sono stato fatti oggetti di avvertimenti minacce intimidazioni
A perfino auto incendiate quaranta per cento sul totale nazionale
Allora dice oltre a confidare concludiamo e sostenere il lavoro degli inquirenti è necessario riflettere sulle ragioni perché in certe aree del paese fenomeni di questo genere simili così preoccupante
Aumento
C'è l'impegno dice del ministro della Giustizia perché ci sia una sensibilizzazione costante dell'opinione pubblica
Perché ci sia ossigeno per informazioni al fine di salvaguardare e promuovere e libertà democratiche grazie ministro
Ora io darei la parola al professore
Antonio in uscita che commissario Agcom novantacinque un po'il mio ne ho cose bloccare nel qui perché il professore credo che a proporre una riunione dell'autorità questi se consentiamo grazie
Però per
Un un saluto innanzitutto da parte dell'autorità diciamo
Sottolinea il fatto che siamo molto orgogliosi di aver patrocinato questa iniziativa che di poter dare una mano anche concreta a tutte le interessanti proposte che e qui sono state avanzate da alcuni anni l'autorità ha avviato un osservatorio sul giornalismo
E alcuni di questi elementi che sono tipici dell'attività di ossigeno sono stati messi anche nel nostro questionario e così come anche la valutazione di proposte concrete e quindi anche di segnalazioni che la stessa autorità può fare al Parlamento e al governo su tutta sull'introduzione di tutta una serie di modifiche normative
Non soltanto quelli ovviamente da quelle che avete citato voi ma anche con riferimento proprio gli incentivi e disincentivi anche dal punto di vista della teme che l'età delle liti
Uno dei punti che mi sembra molto importante e l'insistenza che fa ossigeno sulla raccolta dei dati perché altrimenti questo tipo di rappresentazione di discorsi che spesso facciamo rischiano di restare sul piano come dire quasi delle commemorazioni dei dei degli eroi ma come sappiamo quando ci concentriamo troppo sugli eroi vuol dire che abbiamo un problema sulla normalità nella nostra vita civile quotidiana
E allora per far questo bisogna misurare sforzarsi di capire bene questi dati da dove vengono
Fare un fuoco molto importante sulla territorialità del fenomeno
Perché l'aspetto della solitudine cresce al crescere del localismo tant'è vero che anche l'autorità in questo aperto una indagine sul pluralismo locale
Perché a livello locale non soltanto c'è maggiore sulle turbine c'è un maggiore squilibrio dei poteri rispetto appunto ai giornalisti e in generale a ai cittadini che cercano e affermare la verità o semplicemente seguire la verità comunque dei punti di vista diverse forse scomodi
E quasi sempre può il livello locale ed è l'altro punto su cui l'autorità se molto concentrato nella sua analisi vengono meno anche le risorse economiche che l'altro pezzo diciamo che che va aggiunto al dibattito perché un giornalista che abbia la capacità di svolgere bene soprattutto i giovani il proprio lavoro di iniziare una carriera ha bisogno anche per non essere intimidito di poter contare su un mercato stabile poter contare su risorse di poter contare su investimenti perché le intimidazioni come dire
Hanno varie gradazioni spesso diciamo non bisogna neanche
Come dire non riconoscere il fatto che le intimidazioni avvengono anche in un contesto di fragilità economica
Avvengono anche quando non solo il giornalista ma chi lavora con lui magari che anche lo dirige subisce anche lì delle pressioni cui diciamo c'è una gradazione
Che pone al centro anche la questione dell'indipendenza rispetto alle risorse economiche da un tema tanto più rilevante quanto più c'è bisogno di giornalismo di qualità di giornalismo che punta come dire ricerca della verità
Nell'epoca della post verità nella quale paradossalmente la libertà
Di espressione massima ma è vero anche che ritrovare rintracciare la diciamo l'informazione di qualità diventa sempre più difficile l'ora questi due punti che sono importantissimi anche per un'autorità per le garanzie nelle comunicazioni che proprio si basa sull'incrocio di questi due diritti doveri che avete detto voi cioè il diritto di informare ma soprattutto il diritto ad essere informati
Diventa importante fare di questo tipo di analisi un'analisi strutturale del concetto di pluralismo perché mi è piaciuto molto quello che avete detto anche con riferimento agli Stati Uniti e cioè che noi sbagliamo forse identificare soltanto come un problema dei del giornalista in sé è un problema della società non solo della funzione sociale
Come dire del giornalista ma proprio della diciamo di una ricchezza di cui la società e privata nel momento in cui un pezzo di storia di verità di Agenda comunicativa non viene raccontata per questo insisto
Sul tema importante anche delle risorse cioè l'indipendenza
è un tema di coraggio coraggio della verità è un tema di tutele ma è anche un tema di incentivi e di risorse e quindi diciamo da questo punto di vista l'autorità a disposizione per stargli accanto in questa ricerca
Grazie
Grazie professore
Si riscontrino questa cosa con con me Peter Solomon ringraziamento anche professor Luigi tra per i richiami anche diciamo alle relazioni che già ci sono
Tutta la nostra piccola dice il nostro piccolo osservatorio dell'Authority così prestigiosa che con cui abbiamo già una interlocuzione i temi che verso le radici interessi sono assolutamente
E speriamo insomma che si possa collaborare noi diciamo con la fantasia che ci aiuta molto che sopperisce alla mancanza di mezzi intrattengono i ad esempio immaginiamo che l'Authority potrebbero essere e di nuovo che crea questo Sperto forse sarebbe noi abbiamo una visione non politica ma diciamo così
A tavolino no quasi didattica noi immaginiamo che forse sarebbe l'autorità che con la maggiore garanzia per tutte le componenti
Di stecche ovvio siccome si dice insomma potrebbe fare questa cosa
Nell'interesse veramente generale e ospitando ora e e quindi aprendo nuove possibilità anche a questo tipo di osservazione grazie veramente
Io adesso do la parola al segretario di dell'Associazione stampa romana che parte dal con noi siamo organizzatori insieme
Di questo corso di formazione di questo convegno che ci ospita oggi qui siamo ospitati qui al Senato piano volevo ricordare che questa a questo incontro
Di oggi per noi è importante perché vuol dire che le istituzioni hanno ancora si camuffa alcune sensibilità si svolge sotto quei patrocini che vedete dietro il Senato la Camera il presa la presidenza del Consiglio lungo UNESCO
La l'Agcom che appena la FIEG per poi parlerà dopo il direttore generale l'avvocato Carotti
L'ordine dei giornalisti del Lazio l'ordine nazionale associazioni dei giornalisti europei la Federazione della stampa articolo ventuno insomma non abbiamo questo
Confortevole diciamo è tutto questo si svolge su iniziativa
Dicevo dell'associazione di ossigeno della Commissione europea
Della del centro europeo per la libertà di stampa di di di Lipsia della quale noi siamo per centro del quale noi siamo partner come si dice parte né
Quindi adesso la parola Lazzaro pappagallo
Capo di tutti noi qui nel Lazio
Capo una parola grossa diciamo la ringrazio Alberto Peppino per l'invito e per l'organizzativa coorganizzazione naturalmente snocciolando un po'di dati capirete perché non potevamo non esserci
Il Lazio continua a detenere da almeno cinque anni questo triste primato la maglia nera nella speciale poco nobile classifica delle minacce giornalisti l'ultimo aggiornamento che potete controllare sul sito di ossigeno
Segno quota centododici su trecentoventuno casi da gennaio ottobre e Milazzo sopravanza nettamente nella classifica la Sicilia con quaranta casi la campagna con trentanove quindi diciamo i casi all'assessore il triplo rispetto a regioni associate al bollino dalla grande criminalità organizzata la criminalità mafiosa eccetera eccetera eccetera
Sostanzialmente il dato
Diverso nel corso del tempo dal due mila tredici però da un punto di vista percentuale sempre identico c'è il Lazio si colloca intorno dal tra il trenta e il quaranta per cento del dato complessivo nazionale qua in questo momento siamo intorno al trentacinque per cento
A volte abbiamo picchi dal Quaranta
Siamo tre nei primi dieci mesi all'anno quindi non siamo arrivati alla fine dell'anno oltre quota centotré che invece è stata totalizzato lo scorso anno
E centododici casi sono così suddivisi cinquanta sono denunce da azioni legali temerarie diciamo così quarantadue avvertimenti undici ostacoli all'informazione otto aggressioni fisiche ed un danneggiamento
La l'abbiamo ricordato l'hanno ricordato i colleghi gli ossi giorno e diciamo prima di arrivare alla questa proposta l'aspetto abbiamo provato a sollecitare le istituzioni lo avevano fatto portando dossier da Mattarella l'abbiamo fatto attraverso incontri anche con rappresentanti dal che lavora in associazione alla ma quale articolo ventuno Graziella Di Mambro abbiamo provato e sull'unicità dell'istituzione abbiamo fatto attraverso il link per noi erano i comitati provinciali per la sicurezza e l'ordine pubblico che sono gli strumenti di maggior presidio del territorio quanto meno da un punto di vista del coordinamento a livello territoriale
Siamo stati ascoltati dalle strutture abitative di Roma ma di risposte di azioni da mettere concretamente in campo diciamo non c'è al momento traccia anche se almeno in due casi su quattro l'ascolto diciamo c'è stato
I dati trasversale nel tempo no alcune linee di tendenza che sono sempre le stesse per quanto riguarda il nostro territorio intanto Roma e cioè sono sempre in presenza della del secondo centro del giornalismo italiano dopo dopo Milano
E Roma diciamo anche come sede delle istituzioni come sede di poteri largamente diffusi
E diciamo il centro del paese con i suoi riflettori sui coni d'ombra alle insidie nella ricerca della verità
C'è stato un momento
Intorno al due mila quindici quando quel dato esploso derivato duecento ma era per merito o demerito di del della denuncia delle camere penali che aveva inondato di novantasette diciamo
Denunce e con lo stesso atto che riguardavano direttori ai cronisti che si erano occupati di Rho di mafia capitale
Ora però e chiaro e con la bolla anche con la sentenza di primo grado sia in qualche modo sciolta si è sgonfiata
Però resta sempre vivo quello che il conflitto che poi produce quel dato così importante nel Lazio c'è da un lato abbiamo il diritto che lo reclamiamo di dare informazioni per avere poi un diritto lo ricordava l'avvocato Di Pietro dalla cittadinanza ad essere informati quindi diciamo l'articolo ventuno nel senso del dare davvero il senso unico alternato diciamo
Dall'altra parte dalla parte di chi si sente leso dall'informazione che noi diamo c'abbiamo il diritto alla privacy altri diritti meritevole di tutela alcuni di questi diritti non sono completamente campati in aria per questo devo ammettere sono anche diritti
Che derivano dalla Costituzione e quindi abbiamo questo problema del bilanciamento tra l'articolo ventuno ed altri diritti comunque costituzionalmente garantiti
Moto un'altra caratteristica questa relativamente fresca marce e cioè che la minaccia non è solamente realizzata da presso la querela temeraria o attraverso Chiti arriva etilica la macchina ti si gonfiava il pragmatico
Ma arriva attraverso il social l'insulto la minaccia anche una derivazione una deriva attraverso il sociale attraverso Facebook soprattutto sembra che il mare magnum della Rete con l'implicita garanzia dell'anonimato o ancor meglio dalla confusione del mucchio selvaggio sia un'altra scorciatoia per comportamenti censorio pressioni leciti se fai questo ti minacce poi vediamo che cosa succede
Non è il pizzino diciamo mafioso ma siamo lì anche anche una rilevanza pubblica perché magari si disperde all'interno del centinaio di commenti ma è ben visibile ben tracciabile non lo puoi cancellare a meno che diciamo non cancelli in qualche modo non ti autocensuri
L'altro filone che lo scostante e quello della querela temeraria percorrendo sia la strada penale sia la strada del risarcimento dei danni in sede civile allora diceva l'avvocato Di Pietro manca il bene giuridico
Al di là del fatto che il legislatore costituzionale all'indomani della seconda guerra mondiale non ha affrontato il tema non l'ha voluto affrontare ne stiamo sempre parlando del Codice Rocco
E immagino che in epoca fascista la libertà di stampa non fosse esattamente un bene giuridico diciamo allora il problema del carcere tra depravazione anche decidere una buona volta di archiviare
Una certa stagione i cui effetti ancora oggi stanno nelle leggi dello Stato
E il Codice Rocco e Stato uno strumento di grande cultura giuridica ma figlio di quel tipo d epoca da un punto di vista dell'identità politica del nostro Paese
L'attesa dura quanto sessantadue anni settantadue anni in settantadue anni mentre noi a attendiamo ed è quarta la quarta legislatura che probabilmente si chiude con un nulla di fatto che diciamo questo collegamento diffamazione carcere venga splittato venga separato
Non posso farmi a meno di notare che lo Stato come dice De André si impegna e si impegna ma non conclude
Anzi alcuni politici non nascondono la loro contrarietà la cancellazione della diffamazione come reato perché qua cioè dobbiamo dire anche se siamo nelle stanze del Senato ci sono politici che dicono chiaramente che la norma è giusta
E quindi non va cancellata
E se poi non si fa nulla e perché quel sentimento talvolta esplicito
In altri casi implicito ma certamente non aiuta quel sentimento la soluzione dei problemi
Ricordo a questo proposito i dati forniti ad ossigeno dal ministro Orlando ed ai suoi uffici lo scorso anno
Sono quasi sei mila nuovi procedimenti penali per diffamazione in crescita dell'otto per cento annuo il novanta per cento di questi procedimenti per diffamazione non produce niente nulla
Lo diceva Alberto settantatré alla fine fa girare
Avvocati ma la macchina un ingolfa la macchina della giustizia
Tenendo conto che se voi non abbiamo fatto delle meritorie iniziative con i magistrati ma poi parlando con i magistrati i magistrati dicono non è la nostra prima urgenza e poi ci ritorno sotto
Però intanto sta lei sta nell'esercizio dell'azione penale e quindi loro quella roba lì prima o poi la devono trattare
Però abbiamo centocinquantacinque giornalisti che sono stati condannati
Sono stati inflitti a centocinquantacinque colleghi centotré anni di carcere anche se questi anni di carcere non si traducono mai detenzione nessuno va in galera per poi questo fa parte in qualche modo per nostro fantastico sistema e anche di una certa ipocrisia la norma c'è
Io magari di sanzione nessuno va in galera e stiamo bene così aspettiamo da quattro legislature che che la situazione venga risolta
E arrivo alla parte più strettamente sindacale
Allora di tutti questi colleghi sarebbe il caso e lo lo propongo come tema di riflessione ad ossigeno Checco come dire continua a fare egregiamente il suo mestiere se del caso l'esempio di capire quanti di questi colleghi sono precari
Quanti di questi colleghi sono giovani quanti di questi colleghi sono giovani precari
E questo apre per me il terzo corno dalla questione
Sempre un cronista assunto in una redazione grande ma stabile media ma stabile ci sono garanzie legate al posto fisso e agli uffici legali da attestata anche se gli effetti sul lavoro non mancano
Chiedete al collega dalla stampa Gianluca Paolucci se ha potuto lavorare ancora su dossier Unipol a chi aveva in mano e che poi a un certo punto gli è scoppiata un petardo giudiziario
Questo Pretato giudiziario con le scuse del procuratore di Torino Spataro si è concluso con un nulla di fatto
Però grazie ai giochi di querele e diciamo di attenzione ora su quella roba lì non può scrivere più una riga su Unipol ed era uno scoop cerotti sedeva solamente l'unico ora non scrive più su quella roba lì e quella roba lì finché non verrà sciolto tutto il groviglio giuridico
Stabili
Andiamo su un freelance
Allora ecco perché arrivo al Lazio guardo Graziella Eduardo Gaetano Coppola colleghi che lavorano non a Roma ma latina perché il problema poi diciamo dalla comunità precaria
Guardo anche Michele Albanese e il collega della buona parte dei cronisti sono cronisti diciamo di provincia io non sono a Roma l'avete intuito dall'accento diciamo
Ricordo la mia origine pugliese e neanche dal capoluogo di provincia diciamo che la Puglia
E l'informazione di provincia di Città informazione fondamentale per questo Paese perché altrimenti parliamo di democrazia come se fosse un valore astratto come se fosse questa galleria di atti del Senato la democrazia un valore concreto perché fa parte anche del Piccolo cronista corrispondente che di volta in volta deve dare il resoconto dalla sua città ed è soltanto la città racconta anche in un periodo di crisi perché lei ancora giornalismo locale c'è tanta oltre che verità c'è tanto anche valori aggiunto da un punto di vista
Del sistema economico editoriale
Allora
Di fronte a costoro che non sono assunti fondamentalmente non stanno parte della redazione
Cos'è che li garantisce questi colleghi guadagnano mediamente dati impicci per nove mila euro se sono co.co.co. e quattordici mila euro all'anno se sono partite IVA nove mila euro quattordici mila euro
Per loro diventa un autentico sacrificio restare ancorati alla loro professionalità sacrificio in latino significa fare sacro rendere sacro il mestiere ora per questi colleghi quando precipita la querela tra capo e collo da parte di qualche potente di turno
Sanno che non hanno le spalle ne studia galline redazioni in grado di proteggerli e non tutti questi colleghi giustamente tre nove mila e quattordici mila euro all'anno hanno la vocazione al martirio non ce l'hanno ed è anche giusto
Ecco perché mi auguro visto che siamo stati impegnati tutti nella direzione dell'ordine dei giornalisti
Ma le proposte possono essere varie possono riguardare anche la Fia e che in qualche modo posso riguardarla Agcom o che che il condottiero e giornalisti
Rinnovato nei suoi vertici segni la discontinuità e fornisca materia fondi per varare un fondo anti querele che garantisca i più deboli i più deboli all'interno dalla nostra comunità la nostra comunità
E basta ampia variegate diritti sono di tutti ma c'è chi è più forte economicamente ceti più debole economicamente contrattualmente
Segnalo come crocicchio chiudo il mio intervento un paio di questioni per come crocicchio di un paio di questioni quanto accaduto due colleghi campani della voce delle voci un'accusa o comunque un un grido d'allarme rilanciato la servita al sindacato territoriale guidato da Claudio Silvestri
Ora questi due colleghi sono stati condannati per diffamazione in primo grado dal giudice di Cassino
Il magistrato imposto il pagamento dalla provvisionale per cinque mila euro
Nove mila quattordici mila euro provvisionale per cinque mila euro a favore di ciascuna delle due persone che hanno messo in moto il procedimento penale
Uno dei due procedimenti penali chiuso si recentemente riguarda un fatto di cronaca datato mille novecento novantuno quindi se arrivate no provvisionale dopo
Quasi ventisette anni ventisei anni
Una delle colleghe in causa si chiama Rita Pen Marola e scrive al collega Silvestri preciso che non esercito più nel giornalismo di inchiesta me quello anticamorra come avevo fatto per oltre vent'anni
Da quando sono diventata bersaglio di azioni esecutive a ripetizione che sarebbero state forse meno cruente se in quei venti anni fossi stata io stessa un boss della malavita organizzata e per me non c'è altro da aggiungere
Io
Grazie pappagallo anche perché il il caso della procedere voci di Napoli che poi ossigeno segue molto da vicino personalmente sono stati in tribunale testimoniare per loro
Uno di quelli che ossigeno proprio segue storicamente ed è un caso che poche settimane basta leggere poche righe di quello che abbiamo pubblicato noi grida veramente tra i tribunali abruzzesi e quelli del
Sud del Lazio fatto strane della giustizia e del diritto
L'informazione ai danni le due colleghi valorosi ora poiché il segretario pappagallo a chiamare in causa la fine del e non abbiamo qui l'onore di avere ospite il direttore generale del
Sì è vero avvocato Fabrizio Carotti io pregherei di come dire
Dialogare ho replicato e non so come si deve dire
Grazie
Buonasera a tutti ovviamente non non replico anzi innanzitutto volevo fare i ringraziamenti ed essere stato nuovamente invitato dall'ossigeno e quindi ringraziare insieme nella che Spampinato purtroppo mi avete visto anche nel video di apertura quindi non sono non sono nuovo a a questa giornata anche se la sottolineatura
Diversa che a questa giornata rispetto alla al al passato secondo me è importante che venga ben registrata perché la fine dell'ENI
Mettere fine all'impunità alla rovesciando la piramide come si diceva prima secondo me è un concetto che merita di essere adeguatamente illustrato però consentitemi innanzitutto di dire che la FIEG che insieme agli altri che sono stati ricordati prime per tormento è onorata di offrire il proprio patrocinio
A questa iniziativa in generale iniziative di ossigeno per l'informazione che cerchiamo di seguire nel nostro diverso ruolo ovviamente di rappresentanti di quelli che sono gli editori soprattutto perché l'analisi è così accurata e così precisa e una ricognizione di un fenomeno forse sottovalutato al di fuori di coloro che che lo conoscono che Mina ovviamente la libertà di stampa e quindi la responsabilità di tutti coloro che in questo mondo operano a diverso titolo cercando quindi di difendere di difendere un valore costituzionalmente garantito che in alcune parti del paese in alcune situazioni come abbiamo visto prima rischia di essere minato alla radice e non sono solo i numeri a dirlo perché purtroppo questi numeri
Forse
Non so non sono completi quanti saranno i i colleghi giornalisti poi risponderò anche all'analisi sulla diversa purtroppo condizione soggettiva tra chi è inquadrato in una relazione stabile e chi è
Diciamo più solo ecco prima si è parlato di solitudine del giornalista c'è chi e più solo e chi invece magari riesce anche con l'ausilio del provveditore ad essere diversamente garantito dicevo la solitudine di questi colleghi è forse superiore a quello che si pensa
Tant'è che nella definizione poi facemmo una serie di incontri anche in ambito internazionale per cercare proprio di conoscere esattamente questo fenomeno
Rende la libertà di stampa in Italia parziale
Alcuni hanno gridato allo scandalo leggendo queste questo giudizio in realtà ebbene e che questo lavoro di analisi come dirà faccia emergere in maniera completa ed esaustiva questo fenomeno perché dall'intimidazione che parte dal dalla macchina o dalla macchina bruciato dall'aggressione come sono state ricordate prima ci sono una serie di ostacoli all'esercizio della libertà d'informazione che dovrebbero questo sì credo che sia un aspetto ricordato
In uno degli interventi precedenti se non ricordo male dall'avvocato Di Pietro Mina proprio l'idea culturale che abbiamo di dare l'informazione e su questo credo che forse uno spunto se mi consentite anch'nel termine nel mio intervento che rigorosamente sarà breve per le sollecitazioni ricevute vorrei fare
I numeri dicevo lo dicono in maniera chiara la proposta di ossigeno e sfonda mentale ormai siamo in un mondo in cui l'evidenza Esterne quindi lanciarlo spot contro gli attacchi ai giornalisti a difesa della libertà di stampa
Deve in qualche modo rendendo evidenza anche di chi sono i soggetti che effettuano queste per poi quante volte leggiamo sui giornali o quale querele Rockwell al giornalista è tutto falso e poi di queste querele molte non se ne verificano alcune hanno un chiaro effetto intimidatorio altre hanno l'obiettivo di togliere magari quel dossier è stato appena citato un caso togliere un dossier a un giornalista magari particolarmente scomodo sono una serie di forme diverse di ostacolo alla libertà di stampa che in realtà messe diciamo in un unico contenitore creavano un muro un ostacolo che senza azioni di questo tipo che hanno invece l'obiettivo come dire di rendere trasparente questo muro rischia di alzarsi o con una una mattonella una mattonella sopra l'altra
Ovviamente tutti noi in Italia pensiamo no che la libertà di stampa se garantirà anche la FIEG ovviamente nel rappresentare gli editori ovviamente come associazione lo ha tra i suoi
Obiettivi di statuto non la tutela della libertà di stampa si declina in diversi modi si declina per noi ovviamente anche nella economicità delle imprese editrici che è un tema che è stato ricordato anche dal commissario
Che mi ha preceduto perché senza adeguati investimenti e senza adeguate risorse non si può fare un'informazione un'informazione di qualità
Adesso non apro il dibattito sulla informazione non di qualità e disintermediata che oggi vediamo ma forse un punto d'incontro anche di un'analisi i quali sono i rischi della disintermediazione e di quali rischi si possa andare sì un'adeguata informazione nona le risorse adatte forse punta è un punto che ci dobbiamo che ci dobbiamo porre diceva sempre prima l'avvocato Di Pietro che l'impunità del giornalista di pubblicare qualsiasi cosa il vero no punto che andava sacrificato abbia fisso di quella frase il vero alla abbiamo tutti quanti il dovere credono poi di rendersi conto anche i situazioni in cui l'identificazione del vero non è sempre così agevole e le e misure che debbono essere messe a tutela della verità e della libertà di stampa sono misure che riguardano tutti noi che riguardano soprattutto chi ha meno strumenti essere consapevole di questo e quindi mi riferisco in particolare al fenomeno del delle feci mio se ma non tanto e non solo come fenomeno di contrasto ma quanto come fenomeno culturale sapere dell'iniziativa della presidente era Presidenza della Camera di questo avvicinarsi al mondo dei giovani con al questo decalogo diciamo del del basta bufale no io credo che quel punto culturale vada un po'ricercato insieme e in questo ovviamente anche gli editori e la federazione per quanto li rappresenti no
Chiudo appunto con questa proposta credo che tutti insieme oltre all'egregio lavoro che viene effettuato di analisi normativa giuridica di proposte ce n'eravamo c'eravamo soffermare l'altra volta non ci torno sono tutte pregevoli e tutte sicuramente utili a contrastare il fenomeno di chi utilizza il sistema giudiziario per bloccare la la la libertà di stampa credo che l'aspetto che possa in qualche modo come si è detto prima far crescere dal basso l'idea che la libertà di stampa va tutelata tutti insieme Possa e trovare una nuova linfa proprio nel dialogo con i giovani e in qualche modo forse siamo un po'tutti i responsabili no in un mondo che rischia di trovarsi sempre più distante da coloro che saranno come dire il nerbo della nostra democrazia nei prossimi anni che poco ci frequentano di che che utilizzano altri strumenti per essere informati altri strumenti che in gran parte come tutti voi sapete ovviamente sanno in questa sala sanno giornalisti utilizzano fonte di informazione primaria
La cui origine è sempre lavoro di un giornalista non riteniamo come editori ma insomma credo che su questo il punto e condiviso che un'analisi compiuta dei fatti una una ricostruzione analitica una spiegazione del perché una gerarchia delle fonti o che non possa prescindere da un'informazione professionale poi in formazione professionale a sua volta si declina in diversi modi ma io credo che su questo neve ai giovani in qualche modo va data una una
Chiave di lettura diversa perché si informano su Facebook perché non si formano leggendo giornali di carta stampata si informano su Facebook leggendo articoli di carta stampata ma non riconoscono la fronte e anzi Foro forse c'è
Una qualche forma di distacco verso una professione che vista in qualche modo lontana no in questo io credo che insieme si possano fare e dei passi in avanti quindi su questo se mi è consentito lasciare questo spunto questa proposta
Infine volevo dire che sul sul precariato perché sono stato chiamato in causa e quindi cerco di dare una risposta è evidente che modalità
Diciamo collettive di tutela della libertà di stampa non possono prescindere anche dal trovare si soluzioni per chi oggi è in una situazione di maggiore debolezza no
Non necessariamente poi sommossa né essere né città sugli editori penso che l'iniziativa del
Credo che responsabile sempre con l'avvocato Di Pietro iniziativa dello sportello legale di ossigeno vada in questo senso è una ma credo che in qualche modo tutti ci si debba far carico
Perché sono due temi diversi e ci tengo a sottolinearlo io non lo considero un tema sindacale se mi è consentito nel senso che gli editori hanno come dire
La loro controparte sindacale per il contratto per la la il lavoro e e su questo credo che possiamo accantonare il tema ma invece il tema di come tutelare la libertà di stampa anche
Per chi giornalista attualmente non è inquadrato in una redazione strutturata io credo che sia un tema che possa trovare delle formule di soluzione delle forme e delle soluzioni che ci veda tutti intorno allo stesso tavolo grazie
Io avvocato la ringrazio anche per l'ultima frase che le ha dette perché personalmente
Penso che in questa battaglia per la libertà di stampa
Io proprio penso che gli editori non siano la mia controparte che sia interesse
Anche loro voglio richiamo però vorrei richiamare la sua attenzione su un punto anche in relazione ad alcuni accadimenti sgradevoli che accadano riguardo il segreto professionale
Vorrei ricordare a tutti lo ricordo a me lo ricordo ai colleghi
Alla Federazione della stampa la FIEG
L'articolo due che tutela il il segreto professionale obbliga i giornalisti a rispettare un obbligo deontologico
Rispettare il segreto professionale
Dice i giornalisti e gli editori sono tenuti
Purtroppo accade che magistrati particolarmente intelligenti non chiedano più ai giornalisti di rivelare la fonte
Non vanno direttamente dagli editori a farsi dare soprattutto i filmati soprattutto di quando ci sono quei servizi d'inchiesta con testimoni mascherati nella voce
E nel volto è accaduto con due grandissimi emittenti italiane
E gli editori nel senso lo dico sono La sette la RAI riguardava poliziotti ascoltati in Inter Inter di Stati con mascherati e distorta la voce si son fatti dare gli originali del girato e dove non c'è discussione denuncia oscuramento
Subito richiesta del cavo dalla polizia ovviamente
E sono stati per perseguiti i poliziotti non hanno chiesto i giornalisti
Perché sapevano che i giornalisti avrebbero detto che quei filmati erano coperti dal segreto professionale che sono fonti fiduciarie più futili fiduciari di quelle difficile immaginarlo questo fatto di una riflessione in fieri
E che è accaduta due grandi e Michele Emiliano a quelli non solo sì
Era sola risposta non sono miei scritti ma può capitare con altri
Che sono invece iscritte non è capitato ma potrebbe capirà però richiamo l'attenzione la legge ordinistica quello all'articolo due quella che stilò dice giornalisti editori sono tenuti questo lo dico così anche i CDR per esempio H l'Associazione stampa romana lo dico ex
Avesse visto che abbiamo fatto questa
Dialettica
Io chiederei al collega Michele Albanese conosciamo apprezziamo che qui rappresenta la Federazione devastante responsabile del Dipartimento della legalità se vuole interloquire con noi
Don Michele caro grazioso
Intanto buona sera a tutti grazie per
Per questa opportunità tra l'altro una collaborazione con l'ossigeno per noi rappresenta un elemento di responsabilità
Debbo anche dire la verità che spesso non ci troviamo d'accordo ma sono sottigliezze su contesti sui quali sarebbe opportuno anche fare approfondimenti
Ma oggi è in gioco però un sistema di relazione che tende a costruire elementi come dire di di sicurezza sul mondo le informazioni mai come in questo momento secondo me
Il nostro mondo è sotto attacco forse anche per responsabilità nostra
è sotto attacco in mille modi
Per sgombrare un equivoco per esempio uno un elemento sul quale io non non sono d'accordo con Peppino
E Alberto
E il tentativo ti inserire in un contesto più generale
Varie anime elementi dell'informazione io faccio una differenza tra giornalisti che sono obbligate a rispettare il Codice deontologico il blogger
Sì l'articolo ventuno della Costituzione eccetera ma ci sono differenze a tutela del nostro lavoro che devono comunque essere come dire sottolineati e sui quali bisogna mettere ovviamente alcuni alcune
Contiene ben precise
Non ne usciamo perché a me capita per esempio di vedere Blocher o cosiddetti tali o massime di oggi che pretendere raccontare sul piano criminale alla mia ragione si assumendosi anche la responsabilità di dire solo io lo faccio gli altri non lo faccio
Cioè io ne sta pagando le conseguenze vivo in croce sono in in sotto scorta da anni per creato ho cercato di raccontare di analizzare di capire molti perché e invece c'è chi dice che insomma ci sono Q come dire strategiche o comunque scelte auto celebrative che che lo inducono a a considerazione che io ritengo inaccettabile ma che sono piccole differenze sulle quali poi vedremo di di Siri sintonizzarsi anche con Robert per no la mia preoccupazione sul nostro mondo perché mai come come oggi il nostro mondo è sotto attacco
Non sono sotto attacco i giornalisti sono sotto attacco paradossalmente anche l'editore
E siamo sotto attacco al mondo perché spesso non riusciamo a specchiarsi conosciamo fermarci un attimo a pensare
A pensare per esempio sulla necessità di recuperare la nostra credibilità
Quando il commessa dall'Agcom parlava di a informazione di qualità
Io la la la la la la descrive un altro modo
Io parlo di credibilità nostro al nostro mondo i giornalisti che dà credibilità al mondo e l'informazione
Oggi il mondo l'informazione sotto sotto attacco dalle mafie
Da pezzi della politica
Da soprattutto pezzi dell'economia corrotta
Da contesti assolutamente estranei tutti attaccano la stampa
E questo da una parte vuol dire che in parte forse molto più che in parte non solo lo sappiamo fare guardate io vengo da una regione alla quale l'informazione oggi dà più fastidio dell'inchiesta della magistratura
Illuminare certi contesti raccontare alcuni fatti che accadono
Scoprire alcune dinamiche per le mafie
Ciò è più pericoloso
Che delle delle stesse inchieste della magistratura vi faccio un esempio perché bisogna capire determinate veramente e del perché accada alcune cose
Mi piace ricordarlo spesso sapete quanto vale in termine di PIL ovviamente
Sporco il valore dell'economia legale prodotto alle mafie nel nostro Paese
Vale centosessanta miliardi di euro all'anno
Che se noi sommiamo i sessanta della corruzione di centodieci del nero ai centoquaranta dell'evasione eccetera costruisce una dinamica di analisi economica sulla quale occorre cominciare a lavorare seriamente perché qua stanno dialogando
Non solo il nostro lavoro cerca droga al nostro stanno dominando il nostro Paese
Ecco perché l'informazione dà fastidio ovviamente un'informazione fatta bene che essa scavare che provoca dibattito inquietudine interroga interrogativi che pone domande
Invece vogliono come dire creare secondo logiche di altri momenti storici al nostro Paese un'informazione asservita
E chi viola queste regole non scritte è sotto tiro
E paradossalmente non è un caso se non mettiamo insieme tutta una serie di contesti che stanno maturando il nostro Paese
Il rischio di un'involuzione democratica delle libertà individuali e collettivi dei diritti individuali e collettivi è sotto attacco
Allora io avrei sottolineare queste due aspetti
L'importanza del lavoro di approfondimento
Aiutiamoci meglio tra di noi vediamo come fare analisi maggiormente più efficaci per raggiungere certi risultati di tutela della libertà d'informazione
E soprattutto senza dimenticare che qui è in gioco la libertà anche del sistema democratico se i numeri sono questi
E non è un caso guardate che le maggiori minacce
Le più pesante le più inquieti inquietante
La percentuale più vasta delle minacce
Al mondo dell'informazione ai giornalisti arrivano su aree cosiddette periferiche
Spesso si cominciano a capire certi fenomeni e certe dinamiche dalle periferie
E questo lo stiamo dimenticando tutti
E nelle periferie
Il precariato
La credibilità del nostro lavoro
Precariato enorme
L'attacco ai diritti i individuali di chi sta sul campo sta in trincea
Spesso viene messa in secondo piano
La credibilità di quella tipologia di informazione che parte dai piccoli gente dove stranamente cioè il piccolo boss che traffica in cocaina proviene investirono il più grande bacino d'investimento del paese che questa città
Forse non a caso si verificano alcune minacce qui a Roma
Da contesti che vengono contaminati
Di economia di servizi di politica
Perché ormai diventato uno sport comune sparare sulla libertà di stampa
Sparare sulla sulla sul sull'informazione
Allora io voglio lanciare questo allarme dare questo contributo e guardate noi all'interno del della frazione la stampa stiamo cercando anche chiedere perché il nostro no il mondo non è immune rispetto a certi fenomeni
Quanti colleghi sono al servizio di quelle logiche devastante che meno libertà di stampa la democrazia di questo Paese
Non stiamo cercando di fare un monitoraggio serio sulle testate e anche sui colleghi
Che sono strumento paradossalmente di che hanno responsabilità
Qua ci sono colleghi condannati per concorso esterno associazione a delinquere
Ci sono settori fatte un'opera di monitoraggio per esempio l'appello che vorrei fare alla rappresentante la FIEG e anche questo farà un monitoraggio su un micro prestate
Che hanno un un ruolo strategico di supporto a contesti di legalità mettiamola così mi fermo
Ci sono colleghi
Che sono organicamente inseriti in contesti di questa natura ecco perché recuperare logiche di credibilità puntare sulla qualità dell'informazione significa non solo contribuire ad evitare l'allargamento delle degli attacchi all'informazione ai giornalisti
Scusate ma io parlo per i giornalisti blogger parlassero per
Arretra non Susanna una categoria
Perché non abbiamo delle regole da osservare
C'è una normativa ben precise c'è un codice deontologico non so se il blogger
A i nostri stessi doveri
E libertà di stampa o libertà di opinione scusatemi non significa andare in piazza
Offendere la la la la la qualunque questo ce lo diamo io se vogliamo recuperare un pizzico di credibilità
Non si può venire per esempio in Calabria e fare inchieste
Andando a sfidare
La bontà di vecchiette di ottantasette anni pensando di fare lo scontro sulla 'ndrangheta
Ce la siamo fuori fuori di testa
Guardate le mafie sono cose estremamente serie
Sul punto le sofisticate che ormai cammina un parallelo con mondi l'economia sommersa
Ed economia legale se è vero che danno questi numeri
E voi lo lo vedete quando si riesce ad avere un num un aumento del PIL dello zero sette zero cinque l'uno per cento cosa succede nel dibattito politico italiano
Sapete quanto vale quella montagna di soldi
Quasi l'undici per cento del PIL e la preoccupazione che getta tre economia legale e economia illegale
Guardando al futuro di questo Paese rischia di assottigliarsi sempre più e l'idea inquietante che forse questo Paese non può più fare a meno di quelle forme di economia legale che condizionano paradossalmente anche il nostro mondo al mondo gli editori
Per cui la nostra diventa una lotta di responsabilità di libertà di democrazia e tutelando la libertà di stampa quella vera dei giornalisti
Della calibri tale giornalisti e dell'alta qualità dell'informazione noi facciamo un servizio enorme al futuro di questo nostro straordinario Paese
Grazie
Grazie carne grazie
Corre il come dire si io debbo fare due notazioni una e che tutto questo è possibile riunirci grazie al al Senato della Repubblica presidente ovviamente i suoi uffici
E mentre parliamo questo evento diretta streaming grazie appunto all'ufficio stampa del Senato in questo caso quindi sempre grazie perché ci accolgono come siamo anche un po'rompiscatole però insomma con l'accoglienza è sempre all'altezza della storia del Senato Pepoli mentre discutiamo parliamo e in attività anche se non si vede una redazione
Che in via materiali alle agenzie al ai sociale Twitter Facebook Instagram
Tutti sociale che conosciamo quindi grazie a tutti per la collaborazione
Sono la lavorare
Hanno anche il il difetto di essere Giovanni
è ora io chiederei a Paolo Borrometi di riprendere la parola grazie rappresenta articolo ventuno grazie
A tutti
Parlare dopo Michele sempre molto difficile io però inizio con ai ringraziamenti a nome di articolo ventuno Mann nome mio
Personale il presidente del Senato faceva riferimento giustamente a quell'isolamento in cui tanti colleghi e tante colleghe sono finiti nella propria vita e proprio per questo che mi sento di ringraziare ossigeno articolo ventuno la federazione
Perché è importante fare squadra nessuno di noi lo dico mi spiace che è andato via al professor apro sollecitano nessuno di noi vuole essere assolutamente un eroe anzi tutt'altro noi vogliamo solo e unicamente fare il nostro dovere dovere di cittadini e doveri di giornalisti ma non dobbiamo mai dimenticarlo
Che un giornalista che vede che essa un fatto e non lo descrive con ovviamente i criteri deontologici ai quali siamo sottoposti grazie Michele per averlo ricordato come giornalisti
A punto l'obbligo di raccontare di informare e un popolo è libero di scegliere solo se e appunto la possibilità la possibilità di informarsi anche grazie ai giornalisti per questo i giornalisti dovrebbero essere il cane da guardia di una democrazia
Mi piace quello che ha detto Michele Albanese ci ritorno anche sul livello della precarietà anche qui il richiamo alla FIEG è importantissimo ci sono colleghi e colleghe
Che scrivono per tre euro e dieci un articolo e quindi e alle minacce associamo la precarietà diventa una miscela esplosiva
Una missione esplosiva che non possiamo non citare è fondamentale porre in risalto
Ricordo quando venni aggredito e subito dopo non lavoravo perché ero e sono ancora oggi precario freelance
E sono dovuto pagare le spese di quell'aggressione e come me tante colleghe tanti colleghi tante colleghe tanti colleghi che hanno vissuto con me quella situazione mi diceva né mi dicono ancora oggi Paolo ma per tre ore dieci mordente possediamo rischiare la pelle e questo è un grande problema è un problema che ci dobbiamo porre ed è un problema che dobbiamo porre come benissimo affatto
Michele Albanese nei confronti bella FIEG che ha una grande responsabilità di fare squadra tutti insieme
Veniva ricordato prima il la tutela delle fonti ma dico di più la possibilità di mettere le colleghe e i colleghi nelle condizioni di scrivere di scrivere ad un giusto come dire compenso ma anche di avere la possibilità di continuare a fare solo ed unicamente il proprio lavoro ed arriva all'impunità sono drammatici dati sì che oggi ci avete mostrato c'avete dato ma noi viviamo nella nostra quotidianità
Sull'azione Lazio non è solo Roma Lazio sono le periferie io per penso a Graziella Di Mambro penso ai tanti colleghi di Latina come bene dicevi Lazzaro che sono costretti nelle periferie nella periferia del Lazio
A svolgerle il proprio dovere e a farlo in condizioni di precarietà non solo economica ma anche di sicurezza
Pensa alle colleghe e colleghi che non vanno sotto casa
Dei boss a provocarle ma che fanno inchieste giornalistiche
Che cercano di fare inchieste giornalistiche e che spesso si debbono confrontare con le minacce ma anche con il leggero venticello
Della calunnia
Che soprattutto in certi territori è sempre ben presente quelli impunità che spesso vede procedessimo abbiamo assistito a una sentenza che io reputo storica
Quella che ha condannato il boss per le minacce a Giovanni Tizian collega valorosi Issey modelle Espresso che ha messo in risalto l'importanza dell'articolo ventuno e del ruolo del giornalista però ci sono altri casi e sono emblematici di colleghe di colleghi che sono costretti a a procedessimo a procedimenti
Per delle cause milionarie e penso ai bravissimi colleghi che hanno avuto il coraggio di anticipare il caso del casalese
Bene la storia la biografia non autorizzata dell'allora sottosegretario Nicola Cosentino oggi in galera e condannato loro hanno ancora un processo in corso e questo è una follia e su questo dobbiamo battere i pugni
Perché a me stanno bene benissimo i messaggi importanti che oggi sono arrivati e però poi quale riscontro abbiamo avuto in questi cinque anni oramai di legislatura
Io con collega con colleghi Michele su tutti appunto ma mai da tempo abbiamo chiesto come bene avete fatto già sottolineare il discorso al carcere e giornalisti il tema delle querele temerarie una legge in quarta lettura che non ha assolutamente voi IED venire alla luce al altro che parto complicato
E ultima cosa
Io sono infortunato tra virgolette perché uno dei boss che mi ha minacciato di morte è stato condannato
Beffa della beffa però beffa delle beffe però perché è stato condannato o ultimo ovviamente penalmente anche al risarcimento delle spese Lugli nona ovviamente
Nessun possedimento nulla a suo carico la beffa e che io sono stato costretto a pagare l'avvocato
Al quale non potendolo pagare
Il condannato l'ha dovuto pagare il sottoscritto e questo solo è unicamente ce lo dobbiamo sempre ricordare perché abbiamo voi India di credere
Nella professione più bella anche nel mestiere un po'entrambi in fondo
Più bello al mondo non mai anche così più bello al mondo che il giornalismo ed è importante sottolinearlo ed è importante secondo me fare squadra ed è importantissimo oggi
Ricordare Daffney carovana Galizia
Non solo perché la conoscevo e perché mi piange il cuore quando ne parlo ma anche e soprattutto perché Malta il problema Malta riguarda l'Europa riguarda
Un tiro di schioppo e riguarda quindi l'Italia a pochissimi
A pochissima distanza dalla mia Sicilia dalla nostra Alberto provincia di Ragusa che ha in Pozzallo il porto la porta su Malta
Ed è quello che può capitare
E quando mi viene mi si viene detto le minacce alla fine oggi nessuno le metterà in pratica
Da fame ha denunciato poche settimane fa delle violente minacce anche su Facebook che purtroppo oggi o meglio qualche giorno fa sono state messe in pratica questo il motivo per cui dobbiamo fare squadra dobbiamo stare tutti quanti insieme ma dobbiamo dirci le cose come bene è stato detto prima
E dobbiamo pungolare chi ha la responsabilità di metterci in condizioni di fare solo e unicamente il nostro dovere
è grazie
Ossigeno e partner ma siamo partner di tante cose insomma adesso siamo partner della dell'Osservatorio dei Balcani causa di Caucaso di Rovereto dentro il centro per europeo per la libertà di stampa Lipsia vedi sia
Io da lei la parola adesso per un breve intervento un breve intermezzo al dottor Nicola a questa credo che siccome perfetta ha detto Nicola Pedrazzi
Balcani Caucaso ex Ajax trema navi d'ufficio
Un attimo di pazienza che
Fra i messaggi io con la ora qui adesso il messaggio del presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti il collega Nicola Marini
è un tempio uniti che la parola d'ordine centrale di questa giornata
Dice dice Marini
è un vero e proprio grido d'allarme
Che risuona in tutto il Paese ma anche fuori dall'Italia in ogni angolo del mondo
Per una presa di posizione forte cosciente e consapevole per dire no agli attacchi contro la libertà di espressione e di stampa importante dire di espressione perché poi è un diritto umano diciamo
E stigmatizzare le minacce contro i giornalisti mettere fino all'aggressione contro il ciclo il diritto dei cittadini di essere informati
Per non parlare poi delle querele temerarie usati in modo strumentale
Per ostacolare il nostro lavoro l'ordine nazionale
Esprime così anche la sua solidale vicinanza ai parenti dei giornalisti che hanno perso la vita per adempiere alla propria missione sì pronto grazie mai
Questo si accende
Buona sera a tutti
Sarò veramente cercherò di essere velocissimo innanzitutto ringrazio gli organizzatori per quest'invito
In che cosa l'Osservatorio balcanica o cos'è un portale
Sul Sud-Est Europa e siamo qui su invito di ossigeno perché non insieme ad ossigeno
Siamo partner di un consorzio europeo che si chiama European Centre for presso i media Freedom
Qualche settimana fa fra l'altro l'avevamo insieme in quel di Lipsia dove appunto ci riuniamo in occasione europee e dove osservatorio balcanica o coso porta la sua esperienza del fatto che il tema della libertà dei media è un tema transnazionale ecco parafrasando quello che è stato detto prima si è detto che Romano nel Lazio diciamo che l'Europa non è solo fatta di Stati membri prima si sono citate le periferie e osservatorio perché nel Caucaso che da anni monitora anche fase Paesi in accesso all'Europa quindi che svolgono un dito difficoltoso cammino una difficoltosa transizione democratica conosce molto bene
Non come il tema dei media della libertà d'espressione sia un tema anche che riguarda da vicino queste democrazie giovani in in fase di accesso
All'Europa da questa nostra comprensione del della natura transnazionale della libertà dei media che appunto cerchiamo di portare anche in Europa in Germania quando insieme a ossigeno ci troviamo all'interno di il CPM perché questo consorzio europeo all'interno del quale lavoriamo all'interno di questa di questo sforzo di questa progettazione complice la progettazione europea e quindi un buon rapporto che ormai da anni osservatore avviato con la Commissione europea
è nato quello che è uno strumento che io vorrei presentare qui oggi perché è uno strumento utile proprio fattivo operativo utile a tutti i giornalisti che si occupano dei dei dei temi legati alla libertà di espressione che appunto in tema europeo
Se navigando dalla dalla nostra homepage voi andate semplicemente sulla destra
Troverete i nostri due progetti che si diciamo dedicati al giornalismo
Quello di puntualmente European dato
I dj netto
Quindi un un progetto dedicato al al giornalismo fa al data giorno Alison quindi al al giornalismo fatto con dati attendibili e qui ci ricordano che diamo anche lo sforzo
Che ossigeno ha profuso ha profuso prima quindi cercando di dare dei numeri e non solamente delle suggestioni o dei sentimenti attorno a tematiche che ci stanno a cuore
E un altro Progetto e appunto
Il
Questo progetto legato al Media Freedom che vede uno strumento particolare in questo risorse entra sulla libertà dei media che al momento purtroppo la commissione c'era il problema
Se salta al al Senato immaginiamoci appunto ma
Nel resto del Paese ok per fare
Ok allora
Questo che cos'è che cos'è questo strumento
è un collettore di materiali utili che possono essere di diversa natura perché
Non abbiamo soltanto Report e manuali risorse legali ma pubblichiamo tutta una serie anche di di iniziative legate a Mila Freedom di possibilità formative e soprattutto anche diamo visibilità agli stakeholders e i centri di supporto che in tutta Europa quando dico Europa non intendo appunto solamente i Paesi membri si occupano di queste tematiche
E il lo sforzo e quello di una contestualizzazione di risorse digitali sappiamo che su internet molto spesso c'è una grande quantità di risorse ma di risorse disaggregate noi cerchiamo il nostro staff cerca di renderle fruibili facciamo un esempio fattivo velocissimo
Innanzitutto ci sono diversi modi di navigare risorse entra si può scegliere per Paese o per argomento si vede sempre lo scegliamo di navigarono per argomento vediamo noi abbiamo selezionato tutti questi Topic legati alla tematica del Mida Freedom
Un esempio particolare può essere fatto visto che ci troviamo al al Senato
Sul
Whistle Blowing up
Perché
Sapete che proprio o qualche giorno fa qui al Senato
Esattamente mi pare fosse il diciotto di ottobre passato dopodiché il disegno di legge tornerà alla Camera però è stato votato un disegno di legge in materia di segnalazioni di reato irregolarità nel lavoro pubblico privato
Il i così detti fischietto le difese di fischietti stoccatore di fischietto in italiano li chiamiamo informatori ma diciamo che il termine che si è affermata a livello europeo appunto il in questa Lovers
Proprio mentre noi siamo qui riuniti al Senato può appunto diciotto di ottobre si è votato questo disegno di legge
La plenaria di Strasburgo sta a sua volta ragionando su un documento e su una normativa di tipo europeo sappiamo bene che l'iniziativa legislativa libero per spetta la Commissione però è indicativo che in particolar modo il gruppo di socialisti il gruppo dei Verdi
Abbiano proposto e spingono fortemente a livello europeo Alberto ne sono testimoni perché anche all'inizio si parlava di questo per una normativa europea in materia di mister Blowing se ad esempio noi navighiamo il riso Center a partire da questa parola troveremo tutto una serie di risorse manuali risorse accademiche
Approfondimenti
Toolkit noi venne definiamo il nostro riso Centre un po'una cassetta degli attrezzi per affrontare queste tematiche molto difficile che spesso lasciatemelo dire
Patiscono anche o una un certo un certo provincialismo ovviamente il portale nasce l'inglese perché essendo una tematica non solamente italiana ne cerchiamo di intercettare anche un un dibattito europeo
Chiudo questa questa brevissimo presentazione perché il tempo a mia disposizione terminato solo dicendo di che si tratta di una porchetta forma aperta
Quindi non sono facilmente navigabile ma sensibile anche agli input che possono arrivare dai dai colleghi perché qualora voi abbiate una qualsiasi fonte in materia utile da segnalare potete segnalarlo
Attraverso una una piattaforma cliccate qui vedete sceglie il contante ne abbiamo attivato la piattaforma di crowdsourcing
E il nostro staff provvederà ovviamente a vagliare quest'informazione perché non tutto trova cittadinanza sul resto sente ma solamente quelle quelle fonti quei documenti che noi riteniamo rilevanti valuteremo la la proposta e sceglieremo appunto avente curandone con attivando il nostro procedimento di curatela di inserire questa risorsa utile all'interno del riso Center
Se ci sono altre domande dopo a margine di questa conferenza rimango a disposizione è sono stato molto veloce per esigenze di tempo ma ringrazio ossigeno per questa occasione grazie
Facendo ecco sì allora no ringrazio io Nicola
Per questa verità questa sintesi comunque molto efficace e voglio sottolineare che il rapporto che ha ossigeno con Osservatorio Balcani Caucaso
Un rapporto strategico perché lavorare su questi temi
E con mettendo insieme delle e specificità che sono differenti loro fanno tutto questo lavoro di documentazione poi hanno questa proiezione nei Balcani
E è molto importante si integra con la nostra attività come si integra quella degli altri partner che stanno in Germania e in Belgio soprattutto quindi e grazie noi fra l'altro questo tipo di operazioni rifacciamo quando loro fanno delle attività noi Aprea aprono le finestre perché dobbiamo cercare almeno noi l'abbiamo capito come partner di avere una visione complessiva delle cose persero ognuno si chiude
Da solo nella sua solitudine no perché ognuno guarda soltanto se stesso e invece noi abbiamo bisogno di lavorare insieme scambiandoci
Esperienze e competenze e anche obiezioni che sono le cose che aiutano a fare meglio meglio le cose quindi grazie Nicola passiamo avanti
Aspetta che spengo Cecilia
Avviandosi alle conclusioni poi si spegne
Abbiamo cioè l'autore conclusioni poi vorrei chiederò se
Colleghi vogliono prendere ospiti vogliono prendere la parola e e allora al devo annunciare una cosa per il secondo anno consecutivo
Ossigeno per l'informazione
Istituito istituisce un premio di laurea
Qui è possibile questo grazie alla generosità della professoressa
Cristina cappello che mette a disposizione i fondi che è qui con noi che ringraziamo ancora una volta anche pubblicamente
Sono attesi dedicate al tema la dico dico quello generale e poi ovviamente più dedicati alle libertà alla libertà di stampa
Tesi di Lauria magistrati o di dottorato svolte in Italia nell'Unione nei paesi nelle università dell'Unione Europea quest'anno in particolare sono giunto in ben dodici tesi di laurea
Una derivava dalla Francia un'altra dalla Germania sono tesi di dottorato sono tesi magistrali
E tutti i lavori ha tra l'altro pregevoli la giuria deve del premio quest'anno ha deciso che il
Primo premio va alla dottoressa Sarah Burton Torre una cittadina belga
Che a sostegno ha discusso una tesi di dottorato in Filologia
All'università di Andersen in inglese fiammingo li hanno la doppia lingua il titolo è e Verità e Giustizia e Libertà ed è una tesi originali molto originale e per il tema che affronta perché
E il soggetto della tesi è poi Giuseppe Fava
Giornalista ucciso
Dalla dalla mafia come sappiamo Marsala non soltanto un giornalista perché questa è la figura più nota fa avere una figura molto complessa di drammaturgo di intellettuali di scrittore di saggezza design di saggi saggista ed era un interprete
E qui la tesi e questo anche dell'anima del sud dove la cultura e della cultura antimafia quella contemporanea al suo il suo tempo e quindi sarà pantofole questa cittadina belga vince il primo premio il secondo alla dottoressa Sofia del Nizza
Si è laureato una tesi non giurisprudenza all'Università di Trento questa volta anche questo riscritte discussa in lingua inglese Pera traduco sono i crimini di opinione
In Italia e in Turchia
Il bilanciamento del diritto alla libertà di espressione con la difesa della sicurezza nazionale dell'ordine pubblico quest'altro è un lavoro anch'esso originale perché poi con tutti siamo tenuti a sapere
Che quando a tal più nel ventisei prese il potere in Turchia ad otto
Il Codice Zanardelli che era quello che precedeva che poi adottò il Codice Rocco cioè la Turchia era come governata da codici poiché voluti il nostro in un certo modo il loro in un altro ma al punto di partenza giuridico diciamo di dottrina
E di normativa era lo stesso e qui la tesi esamina proprio poi come però le libertà si siano divaricate e soprattutto come viene usato strumentalmente il tema dell'ordine pubblico e la sicurezza nazionale l'undici settembre del due mila e uno sarebbe un esempio clamoroso per conculcare la libertà di stampa in realtà non si salvaguardia la sicurezza nazionale ma si sa salvaguardi il consenso a un governo questo è la dimora tutto dimostrato poi in questa tesi che su dei lavori piuttosto ponderose un onore per noi premiare questi studenti fatto che siano arrivati dall'Europa dall'Italia e tante tesi perché poi nelle università degli italiani europea non si discutono molti temi i temi nostri insomma
Però qualcosa evidentemente si muove perché per noi io torno a ringraziare la professoressa cappello se rende possibile premiare questi giorni grazie
Ora sì per cui in inglese
Oltre
Dico questo
Nulla ecco no mi associo alle cose che ha detto Mennella
E voglio aggiungere che questi lavori che abbiamo premiato su queste cose faremo un evento a parte con gli autori di queste tesi insomma sarete informati tutti per tempo si è stati in contatto con sito di ossigeno e con la nostra newsletter
Perché sono dei temi molto interessanti da discutere non cioè non basta
Il titolo dice qualcosa però sono dei dei lavori che veramente anche a noi della giuria ci hanno insegnato delle cose quindi secondo noi sì presto non proprio ad una poi vedremo se troviamo il modo anche di pubblicarle
Perché poi diciamo nell'editoria non è che ci siano molto interessi per questi temi non si si lavora su altre cose
Noi speriamo di riuscire a continuare a farlo questo premio di laurea
Perché il motivo fondamentale è che su questi temi
Neppure le università
Hanno molta attenzione e questo per noi un segnale grave cioè sulla libertà di stampa non si fa neppure ricerca nelle università perché si noi abbiamo trovato dodici tesi
In Europa
E sono abbiamo pure cercato e non abbiamo sollecitato se ne danno pochissime in Italia proprio è una cosa rarissima
E questo
Non ci sarebbe niente di male se non fosse una cartina di tornasole che dice che questa cosa e proprio la libertà di stampa e il diritto che giustifica le tutte quelle cose la cultura come la chiamava
E l'avvocato Di Pietro ecco non non c'è è come un argomento che è stato archiviato non non si parla di queste cose non quindi beh speriamo che sia possibile farlo come stiamo continuando a fare questo lavoro anche nelle scuole
E nei licei e anche nelle scuole medie perché questa cultura
La cultura del diritto
C'è la nascita nella testa della gente di questo bene giuridico uno come diventato sempre un bene giuridico la difesa dell'ambiente come diventata perché nato nella testa
Delle persone e a un certo punto e vive entrato anche nella coscienza dei bambini no per cui a un certo punto quello che si poteva fare dieci anni prima che trent'anni fa in Italia oggi non si può più fare perché ci sono dei cittadini che difendono attivamente un diritto che prima era sconosciuto non aveva mercato né politico né culturale ecco non stiamo cercando di fare lo stesso tipo di di lavoro in questo accordo
Stiamo aggiungo una piccola cosa prima delle conclusioni
Noi stiamo cercando pure
Di mettere insieme i pezzi di questo problema perché i pezzi sono DiVersi
Ci sono i giornalisti ci sono i blogger ci sono i lettori c'è l'aspetto sindacale della del problema c'è l'aspetto editoriale c'è l'aspetto economico
E c'è l'aspetto della legislativo ecco vedete finora nella nostra analisi no che noi cerchiamo di dare sempre con riferimenti numeri eccetera
Uno dei e le cose che abbiamo individuato è proprio questa
Che ci sono dei circoli chiusi
Cioè finora noi abbiamo sofferto su un problema che è generale come dire l'aria che respiriamo fatti noi ci chiamiamo ossigeno ecco
Come se questo problema di respirare ossigeno aria pura
Fosse per alcuni è solo un problema dei giornalisti per altri dei blog per altri degli editori ecco il problema è che se non c'è ossigeno non ce n'è per nessuno
Allora questo è il problema generale su cui noi da qualche anno
Testardamente ma per fortuna con appoggi
Importanti come quello del presidente del Senato che ci consente di fare queste cose del presidente Mattarella che tante volte ci ha aiutato anche momenti complica dei premi della presidente della Camera troverete di queste Comanche
Di Istituzioni Europee commissario per i diritti umani e l'OSCE eccetera cioè siamo piccoli ma abbiamo diciamo questi amici
Con questi amici noi stiamo cercando di
Di fare questa cosa ecco di fare un discorso in cui ognuno trovi la sua parte perché
Noi veniamo proprio dal problema che nasce dal fatto che ognuno pensa di difendersi passo è una cosa difficilissima non sappiamo se ci riusciremo non sappiamo se riusciamo a farlo benissimo però per fare questo ci vogliono anche delle risorse come pure per fare la difesa legale no qui se tutti abbiamo parlato qui che ci vuole bisogna aiutare quelli che non lo possono fare a difendersi no ecco facciamo facciamo attualmente ossigeno
Fax questo servizio l'offre è a chi proprio è in condizione cioè ha subito un torto evidente noi facciamo un'analisi molto dettaglia
E che dovrebbe soccombere perché non c'ha i soldi per difendersi no ebbene come lo facciamo questo corso abbiamo cercato dei fondi abbiamo cercato in Italia sapete quanto abbiamo trovato in Italia zero Europ
Abbiamo provato qualcosa al Londra
Dopo che abbiamo trovato questi fondi a Londra che su tutti regolati da protocolli contratti corsie tutto delicatissimo abbiamo cercato di vedere se in Italia trovavamo
Qualcuno che disposto ad aggiungere qualcosa perché non lo possiamo fare a pochissime persone questo servizio ecco vedete
Finora non li abbiamo trovati forse non siamo abbastanza bravi forse stiamo speriamo che succeda no
Però
I problemi di cui parliamo a noi sono questi sono cioè ci sono cinque dieci cento giornalisti o blog re che essi o che sono per avere parlato esercitando il diritto che è previsto dalla Costituzione italiana dalla Convenzione europea dalla convenzione
Dei diritti umani e così via solo per avere fatto questo sono stati picchiati minacciati danneggiati e non si possono difendere ecco vedete
Il punto e quel oggi
Questo problema è talmente parcellizzato che non si riesce ad affrontarlo
In un modo semplice perché so quelli che sono con la pelle bianca pensano che devono dipendere solo con la pelle bianca quelli che sono maschi dipendono solo i maschi in quel ecco c'è una parcellizzazione del problema che impedisce di vederne
La parte unitaria perché quando ci riusciremo probabilmente riusciremo pure a difendersi meglio però non volevo parlare d'altro come
E insomma ecco
Hanno
No visto che siamo giornaliste siamo sull'attualità né arrivato adesso a una nota allora la corte d'appello ha una buona notizia
La Corte d'appello di Milano a assolto oggi due giornalisti della di Panorama Arena Marcenaro diverse loro direttore Muller
Dall'accusa di diffamazione dal procuratore Messineo
Ha ribaltato una sentenza perché poi diciamo il carcere non c'è
Erano stati condannati Marcenaro all'Arena a un anno di reclusione senza la condizionale senza sospensione della pena e a trenta mila euro di provvisionale poi sarebbe stata anche la causa civile nove a otto mesi
Di reclusione ecco la quinta sezione della Corte d'appello di Milano ha mandato assolti tutte e tre perché o il fatto non costituisce reato per i giornalisti o il fatto non sussiste cioè l'omesso controllo poi il direttore
Ma questa è una buona notizia è andata bene se l'avessero confermata poi si andava
In Cassazione ci fosse stata conferma aproposito dei centocinque anni
Del carcere stanno stanno dentro questi colleghi naturalmente hanno pagato dal due mila e nove una causa che va avanti dal due mila e nove vanno pagato prezzi importanti anche in termine di libertà di espressione proprio di di attività professionale non sono usciti vivi e naturalmente io concordo con l'analisi commento del direttore dei Panorama
In un edificio resta l'amarezza per un Parlamento che da anni attorno a quello che ho detto all'inizio come ho aperto sono quattro legislature che ci si prova ad abolire il carcere ma il carcere non solo resta scritto
Nel codice ma il carcere viene comminato nelle sentenze ci sono domande tour fra le conclusioni Franco
Lo si prima le domande
Tutto chiaro
Cioè Ariatti chiara finiamo in conclusione ti c'era sì prego al completo
Ecco ce ne andiamo prima casa Cosimo allora grazie a tutti veramente è stata una
Una discussione molto interessante
Arricchiti da sia dalle osservazioni da integrazioni
Dalle critiche di le persone che sono intervenute e anche dai messaggi che abbiamo ricevuto che anche stavolta non sono stati retorici di circostanza
Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni che già dove anni fa avete visto aveva fatto quella dichiarazione che ha non c'ha aperto dal ministro degli Esteri
Che c'ha aperto diciamo una serie di di porte perché primo esponente del governo che ammetteva
Chiaramente che esisteva questo problema facendovi vedere quello che noi abbiamo chiamato il paradosso la stampa è libera i giornalisti no ecco il presidente oggi ci hanno fatto una cosa che diciamo nel linguaggio ufficiale dei comunicati stampa e e e interessante ha detto
Non possiamo essere indifferenti rispetto a queste cose ecco
E questo questa espressione è tornata anche mi pare l'ha usata anche il ministro della giustizia da usata non possiamo essere indifferenti ministro della Giustizia poi e Orlando che ringraziamo particolarmente ha fatto qualcosa di più perché ha ha lo leggerete poi sul sito di ossigeno non sui giornali domani penso che lo riporterà a qualcuno
Ha detto chiaramente che ritiene considera importante interessante la proposta che abbiamo fatto
Di creare questo otto supporto e che il ministero ritiene di dovere lavorare pure su queste cose ecco per noi questa e è una cosa molto importante
Ma sono importanti pure le aperture che ha fatto e commissario dell'Agcom non che ha ha avuto la cortesia di ricordare come diciamo il nostro modesto lavoro
Viene valutato da da questa importanti agenzie l'Authority per le comunicazioni e che queste relazioni per noi sono importanti anche il sapere che diciamo questo lavoro di questo Modesto collettivo che noi rappresentiamo
Influisce anche o comunque contribuisce siamo allo sviluppo dell'attività di delle istituzioni di grande conforto ecco
E poi anche il direttore generale della FIEG
Ha detto che insomma questa cosa del del lotto spotter lotte per loro è una cosa interessante
E e poi non vorrei dimenticare sono anche Rabaul benino ha detto la presidente della Camera Boldrini ha fatto anche lei delle dichiarazioni non di circostanza
Inquadrando il problema per come si presenta oggi e e e e ponendo anche delle tappe insomma l'anche per i prossimi mesi le disse in Parlamento qualcosa bisogna fare prima che si finisce non si può stare bene
è punito e che il
Lazzaro Pappagallo ha detto delle cose importanti di cui lo ringrazio e ha sviluppato pure la parte diciamo che non è di nostra competenza la parte sindacale di questo problema perché noi diciamo non non siamo un organo politico non raccogliamo consenso non svolgiamo attività sindacali siamo una cosa diversa anche dall'ordine dei giornalisti non siamo degli osservatori io quindi noi abbiamo questo compito come un ospedale no che cura alle persone che si presentano che stanno male no noi facciamo questo non è che stiamo a a raccogliere i malati a convincerli a spingere i da qualche parte
O ci battiamo per fare cambiare le norme sanitarie noi osserviamo
E ripeto l'ho detto all'inizio noi siamo dei supplenti questo lavoro non lo dovremmo fare noi io penso che ci dovrebbe essere un'agenzia che fa questo lavoro e lo mette a disposizione come abbiamo fatto noi finora
Gratuitamente a disposizione di tutti
Rischiando pure noi perché noi raccontiamo delle cose per agenzie che sono in conflitto terribile nella provincia contiamo con tutti i dettagli ecco questo lavoro è importante ad esempio questo lavoro
Noi siamo diventati facendo questo lavoro
Il punto di riferimento l'agenzia di fatto ad esempio dell'OSCE che stavi Enna che è usato diciamo le nostre informazioni anche per segnalare infatti al governo
Allora
Noi continueremo a farlo questo lavoro e siamo a disposizione di tutte le federazioni della stampa associazioni stampe romane
E insomma non non è che per noi sono tutti uguale però in questo ruolo di agenzia che noi siamo noi siamo a disposizione di tutti coloro che vogliono affrontare seriamente questo problema e vi daremo altri appuntamenti
Presto uno lunedì prossimo lunedì prossimo tutto a questa parte allarme a Roma
I dati del Lazio di Roma con me che Successo cos'è cambiato per questo sarà sviluppato in un convegno seminario anche con crediti per i giornalisti dalle nove alle tredici alla Federazione della stampa i giornalisti si possono iscrivere come sempre sulla piattaforma Sigep eccetera e gli altri che vogliono partecipare
Sono i benvenuti fino alla si farà alla Federazione nazionale della stampa
Le cose che ci siamo detti
Li troverete per i testi disponibili e e anche per le sintesi giornalistiche che hanno fatto
I nostri collaboratori vi trovate sul sito di ossigeno
Ieri stiamo diffondendo anche in altre lingue perché queste cose che facciamo per fortuna insomma interessano anche in Germania in Francia in Inghilterra eccetera quindi España
Quindi ci siamo rodati
Abbiamo premiato
Abbiamo dato a ognuno credo abbiamo ricordato re così importanti io penso che spero non l'ama veramente perché noi siamo ottimisti se non faremmo questo lavoro che la prossima volta non vi faremo vedere
Un filmato che si conclude con una via positiva che dice non è cambiato niente noi ci crediamo veramente che molte di queste cose che noi faticosamente abbiamo messo in circolo ormai da dieci anni stanno cominciando a determinare qualche affetto
E speriamo che si adesso per noi è veramente essenziale che si realizzi qualcosa di concreto perché anche noi facciamo dei bilanci essendo in un termine Breve
Non riusciremo a realizzare niente di concreto ecco faremo una riflessione e magari
Interromperemo questo lavoro no perché non si può fare un esperimento che dura per più di dieci anni se non produce qualcosa che non mette
Sovrappassi di una continuità e di un riconoscimento anche esterno pubblico delle persone a cui si rivolge noi siamo molto fiduciosi che questo possa succedere ma non non sarebbero non saremmo molto delusi se non succedesse mai trarremmo diciamo le conseguenze quindi io penso che ci rivedremo presto chiederemo appuntamenti per annunciarvi invece delle grosse positive
Grazie a tutti